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Slide del corso sul Web 2.0 tenuto all'Università di Milano Bicocca da R.Polillo - Edizione ottobre 2009. Vedi anche www.corsow.worpress.com
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CREAZIONE COLLETTIVA
Roberto Polillo, www.rpolillo.it
1
Università degli Studi di Milano BicoccaDipartimento di Informatica, Sistemistica e Comunicazione
Corso Web 2.0AA 2009-2010
I wiki4
Sono lo strumento più semplice per scrivere testi cooperativi bottom-up sul web
R.Polillo – Corso Web 2.0 (ott 2009)
Wiki6
Un wiki è un ambiente web di condivisione e gestione di documenti dove gli utilizzatori, attraverso un browser e in un linguaggio molto semplice, possono visualizzare e aggiungere contenuti, ma anche modificare i contenuti esistenti inseriti da altri utilizzatori
La modifica dei contenuti è aperta e libera, ma viene registrata in una cronologia permettendo in caso di necessità di riportare la parte interessata alla versione precedente
Lo scopo è quello di supportare progetti collaborativi di creazione e condivisione della conoscenza (es.: Wikipedia)
Wiki wiki in lingua hawaiana che significa “rapido” oppure “molto veloce”; infatti, caratteristica distintiva della tecnologia wiki è la facilità con cui le pagine possono essere create e aggiornate
http://it.wikipedia.org/wiki/Wiki
R.Polillo – Corso Web 2.0 (ott 2009)
email vs wiki collaboration7
Tratto da http://www.socialenterprise.it/index.php/2008/05/03/un-business-case-per-gli-enterprise-wiki-la-riduzione-delle-e-mail/
R.Polillo – Corso Web 2.0 (ott 2009)
Gestori wiki8
Con il termine wiki si indica di solito sia l’ambiente di gestione del sito che il sito realizzato
Ward Cunnigham, che ha inventato il nome e il concetto, ha realizzato il primo gestore wiki nel 1995, come strumento collaborativo per discutere pattern languages
Oggi esistono molti gestori di wiki, generalmente open source, per esempio: Twiki MediaWiki (usato da Wikipedia)
http://c2.com/cgi/wiki?TopTenWikiEngines
R.Polillo – Corso Web 2.0 (ott 2009)
Wiki farms9
Ospitano i wiki (pubblici o privati, spesso gratuite) http://en.wikipedia.org/wiki/Wiki_farm http://en.wikipedia.org/wiki/Comparison_of_wiki_farms
La più famosa è Wikia, fondata nel 2004 da Jimmy Wales, fondatore di Wikipediahttp://www.wikia.com/wiki/Wikiahttp://www.wikia.com/wiki/Most_active_communities
☺ :// . / /http uncyclopedia org wiki _Main Page
Un’altra è www.wikispaces.com, molto facile da usare
R.Polillo – Corso Web 2.0 (ott 2009)
MediaWiki10
Realizzato per sviluppare Wikipedia a partire dal 2001, è usato per tutti i wiki ospitati da Wikia
Il nome (dato nel 2003) è un gioco di parole derivato da Wikimedia Foundation
Free e open source, distribuito sotto GNU General Public License
R.Polillo – Corso Web 2.0 (ott 2009)
Corporate wiki11
Supportano la condivisione di conoscenza nelle organizzazioni (informazioni aziendali, di clienti, di progetti e del flusso documentale)
Sono all’interno della intranet aziendale, e quindi non accessibili all’esterno
In un sistema di wiki aziendale sono possibili diverse integrazioni con i sistemi informativi aziendali e la realizzazione di funzioni aggiuntive
http://en.wikipedia.org/wiki/Corporate_wiki Principali sistemi di corporate wiki sono PmWiki ed il progetto open
source di Socialtext (www.socialtext.net)(http://en.wikipedia.org/wiki/Socialtext )
www.wikipedia.org 13
Enciclopedia online, multilingue, ipertestuale, a contenuto libero, redatta in modo collaborativo da volontari e sostenuta dalla Wikimedia Foundation, organizzazione senza fini di lucro
È curata da volontari seguendo un modello di sviluppo di tipo wiki : le pagine possono essere modificate da chiunque, utilizzando un sistema di modifica e pubblicazione aperto, con licenza GNU FDL (GNU Free Documentation License)
Nata il nel gennaio 2001 come progetto complementare di Nupedia (un progetto con scopo analogo ma la cui redazione era affidata ad esperti).
http://it.wikipedia.org/wiki/Wikipedia , http://wikimediafoundation.org/wiki/Home
R.Polillo – Corso Web 2.0 (ott 2009)
Wikipedia: crescita
Pubblicata in circa 250 lingue differenti (la versione in inglese è la maggiore)
È uno dei dieci siti più visitati al mondo, ricevendo circa 60+ milioni di accessi al giorno (dato ago 2008) (secondo www.alexa.com : ago 2009: 7° posto; nov 2009: 6° posto)
Ad aprile 2008: più di 10 milioni di voci, 34 milioni di pagine (modificate 470 milioni di volte) e 11 milioni di utenti registrati.
Ad Ago 2009: 13 milioni di voci, di cui 3 in lingua inglese
14
Wikipedia: altri progetti15
La Wikimedia Foundation ha successivamente dato vita a progetti complementari tra cui Wikizionario (multilingue), Wikibooks, Wikisource, Wikispecie, Wikinotizie e Wikiversità
http://it.wikipedia.org/wiki/Wikimedia_Foundation#Progetti Wikizionario : http://it.wikipedia.org/wiki/Wiktionary , http://it.wiktionary.org/wiki/Pagina_principale
Wikibooks: http://it.wikipedia.org/wiki/Wikibooks , http://it.wikibooks.org/wiki/Pagina_principale
Wikisource: http://it.wikipedia.org/wiki/Wikisource , http://it.wikisource.org/wiki/Pagina_principale
Wikispecie: http://it.wikipedia.org/wiki/Wikispecies , http://species.wikimedia.org/wiki/Pagina_principale
Wikiquote: http://it.wikipedia.org/wiki/Wikiquote , http://it.wikiquote.org/wiki/Pagina_principale
Wikinotizie: http://it.wikipedia.org/wiki/Wikinotizie , http://it.wikinews.org/wiki/Pagina_principale
Wikiversità: http://it.wikipedia.org/wiki/Wikiversit%C3%A0 , http://it.wikiversity.org/wiki/Pagina_principale
R.Polillo – Corso Web 2.0 (ott 2009)
Wikipedia: visione16
“Uno sforzo per creare e distribuire una enciclopedia libera della più alta qualità possibile ad ogni singola persona sul pianeta nella propria lingua”.
“The neutral point of view (NPOV) attempts to present ideas and facts in such a fashion that both supporters and opponents can agree.
Of course, 100% agreement is not possible; there are ideologues in the world who will not concede to any presentation other than a forceful statement of their own point of view. We can only seek a type of writing that is agreeable to essentially rational people who may differ on particular points.”
Jimmy Wales, fondatore di Wikipedia
http://meta.wikimedia.org/wiki/Neutral_point_of_view
. R.Polillo – Corso Web 2.0 (ott 2009)
Wikipedia: i cinque pilastri17
1. Wikipedia è un’enciclopedia2. Wikipedia ha un punto di vista neutrale
(NPOV, neutral poin of view)3. Wikipedia è libera4. Wikipedia ha un codice di condotta5. Wikipedia non ha regole fisse
http://it.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:Cinque_pilastri
Dispute21
R.Polillo – Corso Web 2.0 (ott 2009)
Wikipedia: dimensione
http://en.wikipedia.org/wiki/Category:Wikipedia_statistics
25R.Polillo – Corso Web 2.0 (ott 2009)
25
Wikipedia: dimensione
26
http://en.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:Size_of_Wikipedia http://en.wikipedia.org/wiki/Category:Wikipedia_statistics (agosto 2009) R.Polillo – Corso Web 2.0 (ott 2009)
The following illustrates how big the English-language Wikipedia would be printed and bound in book form. (Each volume 25cm tall, 5cm thick, and containing 1,600,000 words or 8,000,000 characters.) It uses the live article count.
Wikipedia: scale free network
D.Spinellis, P.Louridas, The collaborative organization of knowledge,http://www.spinellis.gr/pubs/jrnl/2008-CACM-Wikipedia/html/SL08.pdf 27
27
Wikipedia: crescita
http://en.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:Size_of_Wikipedia
28
Wikipedia: crescita
http://en.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:Size_of_Wikipedia
29
Wikipedia: crescita30
R.Polillo – Corso Web 2.0 (ott 2009)
Sostenibilità della crescita di Wikipedia
Secondo lo studio qui indicato, nuovi articoli contenenti link a voci non esistenti (stubs) stimolano la creazione di nove voci per “riempire” questi stubs
In sostanza, la crescita di Wikipedia non rallenta, ma si “autosostiene”, generando nuove voci
Ricordate il racconto di J.L.Borges in cui venne creata una mappa dell’impero così dettagliata che, alla fine, coincideva con l’impero stesso?
D.Spinellis, P.Louridas, The collaborative organization of knowledge,http://www.spinellis.gr/pubs/jrnl/2008-CACM-Wikipedia/html/SL08.pdf
R.Polillo – Corso Web 2.0 (ott 2009)
31
http://www.alexa.com/data/details/traffic_details?url=wikipedia.org
Wikipedia: la crescita iniziale(% of global Internet users who visit this site)
32
R.Polillo – Corso Web 2.0 (ott 2009)
Wikipedia: la crescita recente
www.alexa.com
6° posto
1° posto (nov 2009)
33
Wikipedia: la community34
Autori (“wikipedians”): Registrati (oltre 10 milioni) o anonimi Possono avere pagine personali Attualmente circa 300.000 autori editano Wikipedia ogni mese; di questi, 5000
fanno più di 100 correzioni ciascuno Amministratori:
Volontari, accettati per consenso dalla comunità Hanno accesso a strumenti di amministrazione per bloccare e cancellare
pagine, bloccare altri autori, … Non sono pagati, e non fanno parte della Wikimedia Foundation
http://en.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:Who_writes_Wikipedia http://en.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:Community_portal#Collaborations
R.Polillo – Corso Web 2.0 (ott 2009)
Wikipedia: affidabilità 36
Wikipedia non contiene alcun processo formale e sistematico di revisione: gli stessi contributori potrebbero non essere esperti negli argomenti di cui scrivono
Quindi sono possibili errori, imprecisioni e vandalismi Si presuppone che l'esposizione di una voce a un grande numero di
lettori generi processi di correzione alquanto rapidi e, di fatto, produca affidabilità
Legge di Linus: dato un numero sufficiente di occhi, tutti i bug vengono a galla
Eric Raymond, La cattedrale e il bazaar http://it.wikipedia.org/wiki/Legge_di_Linus
R.Polillo – Corso Web 2.0 (ott 2009)
Wikipedia: le modifiche37
Log delle modifiche recenti:http://en.wikipedia.org/w/index.php?title=Special:RecentChanges&hidebots=0&hideminor=0&hideliu=1
Una visione in tempo reale:http://www.lkozma.net/wpv/index.html
R.Polillo – Corso Web 2.0 (ott 2009)
Wikipedia: affidabilità (IV)40
“Il punto non è che ogni voce di Wikipedia sia probabilistica, ma che l'intera enciclopedia si comporto in modo probabilistico ... Per dirlo in altro modo, nella Britannica la qualità varia da, diciamo, 5 a 9 con una media di 7. In Wikipedia varia da 0 a 10, con una media, diciamo, di 5. Ma visto che Wikipedia ha dieci volte le voci della Britannica, avete maggiori probabilità di trovare su Wikipedia una voce sensata su un qualunque argomento”
“A rendere Wikipedia davvero straordinaria è il fatto che migliora nel corso del tempo: si cura organicamente come se la sua enorme e crescente armata di addetti fosse un sistema immunitario”
“Il vero miracolo di Wikipedia è che questo sistema, aperto ai contributi di utenti non professionisti, non collassi nell'anarchia”
C. Anderson, La Coda Lunga
R.Polillo – Corso Web 2.0 (ott 2009)
Citizendium
www.citizendium.org (“citizen compendium”) Enciclopedia collaborativa basata su wiki, lanciata la Larry
Sanger (co-fondatore di Wikipedia) nel febbraio 2007 Intende costituire una enciclopedia “affidabile”,
migliorando il processo usato da Wikipedia come segue: Gli autori usano i loro nomi reali Gli articoli sono moderati da esperti (“gentle expert oversight”) Gli articoli “approvati” vengono chiusi, e le modifiche vengono
proposte su draft separati 1 sett 09: circa 12.000 articoli in draft, e 113 approvati
42
Esempio
Confrontare:http://en.wikipedia.org/wiki/Citizendium ehttp://en.citizendium.org/wiki/Citizendium (draft)
http://en.wikipedia.org/wiki/Homeopathy ehttp://en.citizendium.org/wiki/Homeopathy (approvato)
44
L’intelligenza collettiva
Intelligenza collettiva46
“L’intelligenza collettiva è una forma di intelligenza che emerge dalla collaborazione e dalla competizione di molti individui. Essa appare in una vasta varietà di forme di consensus decision making, nei batteri, negli animali, negli uomini e nei computers.Lo studio dell’intelligenza collettiva può essere considerato un campo della sociologia, del business, della computer science, e del comportamento delle masse – un campo che studia il comportamento collettivo, dal livello dei quark al livello delle società di batteri, piante, animali, e umani.”http://en.wikipedia.org/wiki/Collective_intelligence
R.Polillo – Corso Web 2.0 (ott 2009)
Esempi
Tre esempi molto diversi: www.thebetterproject.com
che cosa vogliamo migliorare? http://www.openstreetmap.org/
Realizzazione cooperativa di mappe libere del territorioVedere http://wiki.openstreetmap.org/wiki/Beginners%27_Guide
www.discogs.com “A community-built database of music information. Imagine a site with discographies of all labels, all artists, all cross-referenced. It's getting closer every day”
www.twine.com Social bookmarking organizzato in gruppi di interesse, con supporto di tecnologie di semantic web
47
Common-based peer production54
Termine coniato da Yochai Benkler (“The Wealth of Networks”) per denotare un modello di produzione in cui l’energia creativa di un grande numero di persone viene coordinata (di solito attraverso internet) in progetti di grandi dimensioni, spesso senza un’organizzazione tradizionale di tipo gerarchico e senza compenso economico
Viene contrapposta alla firm production, in cui un processo decisionale centralizzato decide che cosa deve essere fatto e da chi, e alla market-based production (in cui si associano differenti prezzi a differenti attività, per attrarre le persone interessate a svolgerle).
http://en.wikipedia.org/wiki/Commons-based_peer_production Un esempio paradigmatico: lo sviluppo di Linux
R.Polillo – Corso Web 2.0 (ott 2009)
Linux: come è nato55
Linus Torvalds, studente di sistemi operativi, realizza una prima versione elementare, per studio personale
Poi mette i sorgenti in rete e chiede aiuto a tutti coloro che sono interessati al progetto, via Internet
Ciò crea una ampia comunità di programmatori, che comunicano attraverso la rete e producono un enorme numero di miglioramenti a partire dal codice iniziale
Linus Torvalds mantiene nel processo un controllo lasco, consultivo e non prescrittivo, assieme a numerosi “guru” emersi spontaneamente nel tempo
Le modifiche al codice vengono integrate e rese disponibili a tutti in rete con estrema frequenza (anche più di una volta al giorno)
Il nuovo codice viene immediatamente testato da un gran numero di programmatori, che identificano e rimuovono gli errori
R.Polillo – Corso Web 2.0 (ott 2009)
From: [email protected] (Linus Benedict Torvalds) Newsgroups: comp.os.minix Subject: Free minix-like kernel sources for 386-AT Message-ID: <[email protected]> Date: 5 Oct 91 05:41:06 GMT Organization: University of Helsinki
Do you pine for the nice days of minix-1.1, when men were men and wrote their own device drivers? Are you without a nice project and just dying to cut your teeth on a OS you can try to modify for your needs? Are you finding it frustrating when everything works on minix? No more all- nighters to get a nifty program working? Then this post might be just for you :-) As I mentioned a month(?) ago, I'm working on a free version of a minix-lookalike for AT-386 computers. It has finally reached the stage where it's even usable (though may not be depending on what you want), and I am willing to put out the sources for wider distribution. <omissis>I can (well, almost) hear you asking yourselves "why?". Hurd will be out in a year (or two, or next month, who knows), and I've already got minix. This is a program for hackers by a hacker. I've enjouyed doing it, and somebody might enjoy looking at it and even modifying it for their own needs. It is still small enough to understand, use and modify, and I'm looking forward to any comments you might have. I'm also interested in hearing from anybody who has written any of the utilities/library functions for minix. If your efforts are freely distributable (under copyright or even public domain), I'd like to hear from you, so I can add them to the system. I'm using Earl Chews estdio right now thanks for a nice and working system Earl), and similar works will be very wellcome. Your (C)'s will of course be left intact. Drop me a line if you are willing to let me use your code. Linus
Il primo post di Linus56
R.Polillo – Corso Web 2.0 (ott 2009)
Come è stato possibile?57
Miglioramenti spontanei, incrementali e locali, a partire da una architettura di massima preesistente
Testing immediato e contemporaneo da parte di un enorme numero di utenti
Debugging contemporaneo da parte di un grande numero di programmatori
Problem solving massivamente parallelo Integrazioni e rilasci frequentissimi (anche giornalieri)
R.Polillo – Corso Web 2.0 (ott 2009)
(1997-1999)
58
R.Polillo – Corso Web 2.0 (ott 2009)
Auto-organizzazione61
Emergenza spontanea di un comportamento globale ordinato a partire da una miriade di comportamenti individuali semplici non coordinati
http://it.youtube.com/watch?v=gdQgoNitl1g
R.Polillo – Corso Web 2.0 (ott 2009)
Open internet66
Un gigantesco ambiente cooperativo “aperto”: Gli utenti generano contenuti I contenuti sono condivisi e riutilizzati La partecipazione e la comunicazione è libera Non esiste alcun controllo centrale
R.Polillo – Corso Web 2.0 (ott 2009)
Filosofia “open”67
Favorire al massimo grado la disponibilità di opere dell’ingegno in formati che ne permettano l’uso, la riproduzione, la modifica e il riutilizzo da parte di chiunque, nel rispetto di specificate regole (“licenze d’uso”) Open source
http://en.wikipedia.org/wiki/Open_source
Open applications Open data
http://en.wikipedia.org/wiki/Open_Data
Open contenthttp://it.wikipedia.org/wiki/Open_content
R.Polillo – Corso Web 2.0 (ott 2009)
Creazione collettiva vs diritto d’autore68
“Artists have always influenced and imitated one another, but in the 20th century various forms of appropriation, from collage to sampling, emerged as an alternative to ex nihilo creativity. Instead of making things entirely from scratch, artists began to use found images and sounds in their work.
The rise of appropriation, driven initially by technologies of mechanical reproduction, became even more pronounced with the appearance of personal computers, the Internet, and peer-to-peer file sharing networks.
Meanwhile, the intellectual property laws that regulate access to appropriated material have become increasingly restrictive.
As the tension between artistic practices and intellectual property policies has increased, an unlikely alliance of progressive legal scholars, artists, and technologists has developed alternative models, such as CopyLeft and Creative Commons, for sharing intellectual property.” http://en.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:School_and_university_projects/Open_Source_Culture
R.Polillo – Corso Web 2.0 (ott 2009)
Copyright69
(Dall’inglese: diritto di copia): L'insieme delle normative che regolano il diritto d’autore nel mondo anglosassone, e che danno all’autore il diritto esclusivo (per un certo periodo di tempo) di effettuare copie di proprie opere dell’ingegno, distribuirle, mostrarla pubblicamente, creare opere derivate.
Il termine viene oggi anche usato per indicare la normativa italiana sul diritto d’autore, che dà al creatore di una qualsiasi opera dell’ingegno a carattere creativo (incluso il software e le banche dati), le seguenti facoltà esclusive (per un certo periodo di tempo): Pubblicazione, riproduzione, trascrizione, esecuzione, rappresentazione o
recitazione in pubblico, comunicazione al pubblico, ovvero diffusione tramite mezzi di diffusione a distanza, distribuzione, traduzione e/o elaborazione, vendita, noleggio e prestito
http://it.wikipedia.org/wiki/Diritto_d%27autore_italiano
R.Polillo – Corso Web 2.0 (ott 2009)
Pubblico dominio 71
Un’opera d'ingegno si dice di pubblico dominio quando non esiste nessuna legge che stabilisce dei diritti di proprietà, o quando l'oggetto in questione è specificatamente escluso da tali diritti dalle leggi vigenti
Esempio:Quando il diritto d’autore di un’opera scade, essa rientra nel pubblico dominio (i termini variano a seconda dei Paesi)
http://it.wikipedia.org/wiki/Pubblico_dominio
R.Polillo – Corso Web 2.0 (ott 2009)
Copyleft72
Denota un modello alternativo alle norme sul copyright, che ha lo scopo di garantire che chiunque riceva una copia di un’opera originale riceva anche il diritto di copiarla, modificarla, redistribuirla (nella versione originale o modificata), purchè ai riceventi venga trasmesso lo stesso diritto
L’autore del prodotto originale mantiene il copyright del suo lavoro. Queste regole devono essere specificate in una licenza associata all’opera (ne sono
state messe a punto di vario tipo) Il termine (e il concetto) è stato proposto da Richard Stallman nell’ambito del
progetto software GNU negli anni 80:“if you want someone to share his code with you, then you must share alike any improvement you make to that code” (Share and share alike principle)
http://it.wikipedia.org/wiki/Copyleft
R.Polillo – Corso Web 2.0 (ott 2009)
Creative commons73
Organizzazione non-profit costituita nel 2001, per iniziativa di Laurence Lessig, professore di diritto a Stanford, con la seguente missione:
“designing methods and technologies that facilitate sharing of scientific, creative and other intellectual works with the
general public.” CC ha prodotto numerosi modelli di licenze che permettono ai creatori
di opere di specificare in modo semplice e chiaro quali diritti sulla loro opera sono riservati, e quali vengono ceduti ad altri creatori (NB Le licenze CC non riguardano il software)
http://www.creativecommons.org
R.Polillo – Corso Web 2.0 (ott 2009)
“Some right reserved”74
“Share, Remix, Reuse – legally
Creative Commons provides free tools that let authors, scientists and educators easily mark their creative work with the freedom they want it to carry.
You can use CC to change your copyright terms from “All Rights Reserved” to “Some Rights Reserved”
R.Polillo – Corso Web 2.0 (ott 2009)
Le licenze CC75
http://creativecommons.org/licenses/ Queste non sono realizzate da CC, che non si occupa di softwareR.Polillo – Corso Web 2.0 (ott 2009)
l movimento “open source”
Il movimento Open Source78
Il movimento open source ha lo scopo di promuovere modalità “aperte” di sviluppo software, più in sintonia con i modi e gli scopi della ricerca scientifica e la libera circolazione delle idee che con le modalità proprietarie di invenzione caratteristiche del business di oggi.
La visione è quella far sì che i progressi scientifici raggiunti nello sviluppo di software siano apertamente disponibili a chiunque desideri studiarli e migliorarli
Il movimento open source si contrappone alla visione “proprietaria” del software (codice chiuso, copyright, brevettabilità del software, …)
R.Polillo – Corso Web 2.0 (ott 2009)
Le due anime dell’open source80
Il movimento del free software, iniziato da Richard Stallman con il Progetto GNU (1983) e la Free Software Foundation (1985)http://www.fsf.org/
La Open Source Initiative, fondata da Bruce Peters e Eric Raymond (1989) http://opensource.org/
R.Polillo – Corso Web 2.0 (ott 2009)
FSF e Wikipedia83
Wikipedia utilizza la GNU Free Documentation License (progettata a partire dal 1999 da GNU per la documentazione del software)http://en.wikipedia.org/wiki/GFDL#cite_note-1
A fine 2007 sono stati intraprese iniziative finalizzate al relicensing di Wikipedia con licenza Creative Commons Attribution+Share Alike
R.Polillo – Corso Web 2.0 (ott 2009)
Creazione collettivaLAVORO INDIVIDUALE
87
Guardare il video: Wiki in plain English:http://it.youtube.com/watch?v=-dnL00TdmLY
Imparare a usare MediaWiki (il diario di apprendimento personale!)
Effettuare una modifica a una voce di Wikipedia (in lingua inglese), e verificare che cosa le succede
Inserire suggerimenti per il miglioramento del corso di laurea in TTC (o LM Informatica) in www.thebetterproject.com (la voce ttc esiste già)
Sperimentare www.twine.com
R.Polillo – Corso Web 2.0 (ott 2009)
88
Il presente materiale è pubblicato con licenza Creative Commons “Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo - 2.5 Italia” http://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/2.5/it/.
Credits Diverse lezioni di questo corso sono una rielaborazione delle slides del Corso sul Web 2.0 tenuto
da Carlo Vaccari alla Università di Camerino nel dicembre 2007, disponibili con identica licenza Creative Commons dal blog del corso in http://camerino20.wordpress.com/.
Molto altro materiale è stato trovato in rete. Ho cercato di indicarne sempre la fonte; segnalatemi eventuali dimenticanze, sarò lieto di correggerle appena possibile.
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