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Parole dentro, parole fuori
Laboratorio di poesia autobiografica.
Rimini, 6 maggio ‘17
Prof.ssa Sabina Minuto
Chi sono, chi siamo, sulla frontiera
Sono una docente di Italiano e Storia
Insegno in un Istituto Professionale di Savona
Il laboratorio è stato svolto in una classe seconda operatori
elettrici
La classe è composta in maggior parte da studenti
extracomunitari, molti hanno un lungo percorso di fallimenti
scolastici. Tutti maschi.
Italia, Albania, Senegal, Cina, Perù, Ecuador, Mauritius.
Identikit dello studente di frontiera
Identikit dello studente di frontiera
Un messaggio
Una sfida
Su un muro della mia aula
Cosa ho fatto, sulla frontiera
Ho usato la poesia per costruire un percorso di senso
Attraverso il metodo WW (writing workshop) ci siamo dedicati allo
scrivere di sé.
“Teach writing as a process not product” Donald Murray(1972)
http://readingandwritingproject.org
Columbia University
Motivazioni
L’apprendimento avviene solo in situazioni dotate di significato.
La scuola per i miei studenti non ne ha alcuno.
Motivazioni
La scuola per i miei studenti è un non luogo
Una specie di terra di nessuno,
A metà fra la vita vera e l’impossibile.
Obbiettivo
Ho deciso di partire dal recupero di un senso attraverso il recupero del
proprio senso
Nel qui ed ora, nella costruzione di una visione del sé degna di essere
guardata.
Percorso
Ho deciso di scrivere autobiografie in poesia. La dignità del testo
scritto restituisce dignità anche alla vita e alle esperienze di tutti.
Percorso
Ho scelto il linguaggio poetico perché per chi mai si è accostato
seriamente alla scrittura è paradossalmente più semplice.
Una volta che capisci il trucco la poesia ti libera dalle gabbie
della sintassi
Permette di scoprire il valore della parola, anche di una sola.
Metodologia
Approcci diversi, unico obbiettivo: riconoscersi
Abbiamo usato mentor text
Metodologia
Siamo partiti prima con il ricalco di poesie semplici ma potenti nel
tema. (cfr “Preferisco” di W. Zsymborska).
Ho letto loro una poesia ogni giorno di lezione come apertura
della giornata.
Metodologia
Abbiamo usato gli attivatori del metodo WW
Metodologia
Ho usato mini lesson di pochi minuti (10) per mostrare tecniche
di scrittura, agganciandomi a testi d’autore.
Ho proposto poi modelli su cui lavorare, format con i quali
confrontarsi.
Metodologia
Abbiamo scritto tanto per arrivare al poco.
Abbiamo cercato parole “piene” e non piatte,
Abbiamo lavorato sui 5 sensi, sulle figure retoriche
Difficoltà e soddisfazioni
“Ho perso tutto” “Non trovo più niente” “Non voglio scrivere” “A
cosa serve” “ Meglio di no, fa male”
Ho lasciato che fosse una scelta autonoma, che seguissero i loro
tempi : alla fine hanno scritto tutti .
I miei studenti hanno vinto un concorso (non con queste poesie,
ma con altre sulla Shoah)
Conclusione
“Spesso gli adolescenti studiano e ripetono a memoria perché
non hanno parole e usano solo quelle di cui si fidano”. Prof.ssa
Elisabetta Biffi Didattiche 2016 Rimini
Il percorso di autobiografia in poesia cerca di aiutare i ragazzi a
trovare parole, a costruire un’esperienza di senso, anche a
scuola.
Un senso alto dell’essere studenti. Io ci credo.
Un esempio (ricalco)
Preferisco essere me stesso che
essere giudicato per ciò che non
sono.
Preferisco sognare la vita che voglio
che avere quella che non mi piace.
Preferisco la musica rap perché parla
della vita vera
Preferisco essere solo che male
accompagnato.
Preferisco sudare il doppio ma
arrivare al sogno.
Preferisco avere rimpianti che traditori
al mio fianco
Preferisco il cibo che fanno i miei perché è
fatto con amore
Preferisco una pagina bianca ad una già
scritta
Preferisco la periferia perché è il mio habitat
Preferisco avere stracci addosso che essere
un infame
Preferisco il silenzio alle sirene della polizia
Preferisco scrivere versi su versi perché mi
danno la spinta per andare avanti
Preferisco piangere
che sorridere e far finta di stare bene.
A.
Un altro esempio. Format.
Vengo dagli sbagli che farò ogni giorno della mia vita
saranno così tanti, come le stelle in cielo.
Vengo da un sedile molto stretto
dove riuscivo ad ammirare le nuvole bizzarre e l'ala dell'aereo.
Vengo dal mare non tanto profondo e dalla sabbia fine
dove io ho imparato a nuotare.
Vengo dall'amore infinito dei miei genitori
che tuttora stanno ancora insieme.
Vengo da una strada a due direzioni.
Vengo dalle spaventose convocazioni dei miei genitori
quando ero ancora piccolo.
…
Vengo dal temperino
che mi aveva prestato il mio primo amico.
Vengo da una collina di asfalto
dove riuscivo ad ammirare tutta la città e il mare blu.
Vengo dall'Italia ma sono cinese
Come una fetta d'anguria ma tagliata a metà.
E.
E ora?
Ora stiamo affrontando l’ultima parte della produzione poetica. Lo
spunto sarà : “Vado verso, io fra 10 anni”
Studiamo letteratura: Dante ci ha appassionato come un racconto
dell’orrore.
Ora stiamo discutendo di eroi moderni e antichi con Omero.
E ora?
Solo il vedere la bellezza in se stessi può aiutare ad accostarsi
all’arte (in qualsiasi forma) e a riconoscere la bellezza che vi è
racchiusa.
E ora?
Ho inserito in questo percorso il laboratorio di teatro sociale
Origine con l’associazione culturale T21 e i ragazzi migranti del
nostro comune.
Ma questa è un’altra storia
Grazie
Ringrazio le colleghe Jenny Poletti Riz, Loretta De Martin, Silvia Pognante, SaraFaroni e tutte le altre del gruppo IWT per gli stimoli, la supervisione, lo scambiocontinuo di idee ed esperienze. Questo lavoro è in parte anche opera loro.