65
1 \ LE ULCERE DA PRESSIONE LE ULCERE DA PRESSIONE Simone Sbrana Simone Sbrana

SIMONE SBRANA Lesioni da Pressione

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: SIMONE SBRANA Lesioni da Pressione

1

\LE ULCERE DA PRESSIONELE ULCERE DA PRESSIONE

Simone Sbrana Simone Sbrana

Page 2: SIMONE SBRANA Lesioni da Pressione

2

A.I.S.Le.C. Associazione Infermieristica per lo Studio delle Lesioni Cutanee

EPUAPEuropean Pressure Ulcer Advisory Panel

Page 3: SIMONE SBRANA Lesioni da Pressione

3

EPIDEMIOLOGIA

FREQUENTI IN STRUTTURE SANITARIE

POSSONO COLPIRE QUALSIASI FASCIA DI ETA’

DETERMINA UN AUMENTO DELLE SOFFERENZE

DELLA MORBILITA’ E MORTALITA’

DEGLI INTERVENTI INFERMIERISTICI

DEI COSTI

pubbliche e private

Page 4: SIMONE SBRANA Lesioni da Pressione

4

STUDIO A.I.S.Le.C. 1999

PREVALENZA DI U.D.P. NEI REPARTI OSPEDALIERIPREVALENZA DI U.D.P. NEI REPARTI OSPEDALIERI

RianimazioneRianimazione

NeurochirurgiaNeurochirurgia

GeriatriaGeriatria

26.6%26.6%

11%11%

13%13%

12048 degenti

Page 5: SIMONE SBRANA Lesioni da Pressione

5

FASCIE DI ETA’ PIU’ COLPITE

0-44 anni0-44 anni

45-54 anni45-54 anni

55-64 anni

65-74 anni

75-84 anni75-84 anni

Oltre 84 anniOltre 84 anni

22.4%22.4%

34.3%34.3%

20.7%

19.3%

22.6%22.6%

33.9%33.9%

Page 6: SIMONE SBRANA Lesioni da Pressione

6

INDAGINE EPUAP 2001 su 13081degenti/1435 con lesione da pressione

PREVALENZA IN BASE ALLA LOCALIZZAZIONE

SACRO

PIEDETALLONE

TROCANTERE

GOMITO

SPALLA

GINOCCHIO

TESTA

ISCHIO

TORACE

ALTRE SEDI

6.62% 1.43%

5.12% 0.45%

0.16%

0.08%

1.3%

2.63%

0.66%

0.5%

0.28%

Page 7: SIMONE SBRANA Lesioni da Pressione

7

PREVALENZA IN BASE AL GRADO DELLA LESIONE

I grado

II grado

III grado

IV grado o NECROSI

4.03% (527/1435)

2.84% (371/1435)

1.97% (258/1435)

2.13% (279/1435)

Page 8: SIMONE SBRANA Lesioni da Pressione

8

ATTIVAZIONE DI PROTOCOLLI

Da vari studi è emerso che l’applicazione di PROTOCOLLI ASSISTENZIALI

determina

RIDUZIONE DELLA PREVALENZA dal 7% AL 4%

PREVALENZA DI LESIONI di I e II grado

Page 9: SIMONE SBRANA Lesioni da Pressione

9

ULCERA DA PRESSIONE

L’ULCERA DA PRESSIONE è una zona localizzata di danno cutaneo che può estendersi ai piani sottostanti fino a limiti estremi quali i segmenti ossei

e la cavità addominale.

Page 10: SIMONE SBRANA Lesioni da Pressione

10

FATTORI DI RISCHIO

IMMOBILITA’IMMOBILITA’

UMIDITA’UMIDITA’

NUTRIZIONENUTRIZIONE

COSCIENZACOSCIENZA

ETA’ETA’

ALTROALTRO

Page 11: SIMONE SBRANA Lesioni da Pressione

11

IMMOBILITA’

Pressione capillare inferiore a 32mmHgLa pressione ottimale si aggira tra 28 e 32 mmHg

Forze di Taglio

Forze di Stiramento

Forze di Sfregamento, Frizione, Attrito

POSIZIONE SEDUTA OLTRE 30°

La stiramento riduce il calibro capillare

Lenzuola = carta vetra

Page 12: SIMONE SBRANA Lesioni da Pressione

12

UMIDITA’

Incontinenza Urinaria

Incontinenza Fecale

Disidratazione Cutanea

Aumento della Temperatura

Umidità e ContaminazioneCatetere vescicale

Catetere Rettale

Alcalinizzazione-Irritazione

Sudorazione

Drenaggi

Page 13: SIMONE SBRANA Lesioni da Pressione

13

NUTRIZIONELa Valutazione dello stato nutrizionale, dato che non esiste un test

ideale, prevede un’analisi multifattoriale:

Albumina (da sempre marcatore di malnutrizione ma anche di stati flogistici), Trasferrina, Fe, IGF-1 (Insulin Grow Factor-1,

sarebbe un ottimo indicatore ma richiede tempi e costi alti), Linfociti…

ESAME OBIETTIVOESAME OBIETTIVO

PARAMETRI BIOCHIMICIPARAMETRI BIOCHIMICI

ANTROPOMETRIAANTROPOMETRIA

ANAMNESIANAMNESI

PESO, ALTEZZA, B.M.I. [Kg:(m)2] , PLICHE CUTANEE (BICIPITE, TRICIPITE, SOPRAILIACA) , MASSA GRASSA (tramite

misurazione del braccio dominante)

Page 14: SIMONE SBRANA Lesioni da Pressione

14

CARENZE ALIMENTARI

CALORICOCALORICO

PROTEICOPROTEICO

MISTOMISTO

Possono essere di tipo

Page 15: SIMONE SBRANA Lesioni da Pressione

15

CARENZA CALORICA

MARASMAMARASMADecadimento organico estremo

RIDUZIONE DELLA MASSA GRASSA SOTTOCUTANEA

PROTEINEMIA NELLA NORMA

RIDUZIONE DELLA MASSA MUSCOLARE

Page 16: SIMONE SBRANA Lesioni da Pressione

16

CARENZA PROTEICA

Il fabbisogno proteico nei pazienti oncologici è notevolmente aumentato

KWASHIORKORKWASHIORKOR

Parola originaria del Ghana luogo in cui, per la carenza di cibo i bambini vengono allattati al seno per lungo tempo. Indica lo stato cachettico in cui cade il primogenito in seguito alla nascita di un secondo figlio…

AUMENTO DEL DIAMETRO ADDOMINALE Riduzione della pressione oncotica

IPOALBUMINEMIA

Page 17: SIMONE SBRANA Lesioni da Pressione

17

MALNUTRIZIONE CERTA

PERDITA DI PESOPERDITA DI PESO

IPOALBUMINEMIAIPOALBUMINEMIA

CONTA LINFOCITARIACONTA LINFOCITARIA

Inferiore a 30gr/lt

Superiore al 10% in 6 mesi

Inferiore 1500/mm3 MALNUTRIZIONE

Superiore al 7.5% in 3 mesiSuperiore al 5% in 1 mese

Inferiore 800/mm3 MALNUTRIZIONE GRAVE

Valutare il riempimento volemico, dializzati, edemi e anasarca

In assenza di terapie immunosoppressive

Page 18: SIMONE SBRANA Lesioni da Pressione

18

LIVELLO DI COSCIENZA

Sedazione FarmacologicaSedazione Farmacologica

Malattie neurologicheMalattie neurologiche

L’agitazione può determinare traumatismi che possono favorire

l’insorgenza di ulcerazioni

Page 19: SIMONE SBRANA Lesioni da Pressione

19

ETA’Il fattore età è importante perché con la senescenza

si hanno modificazioni tissutali

DIMINUZIONE DEL PANNICOLO ADIPOSODIMINUZIONE DEL PANNICOLO ADIPOSO

DIMINUZIONE della PROLIFERAZIONE CELLULAREDIMINUZIONE della PROLIFERAZIONE CELLULARESembra che le cellule umane fatta eccezione di quelle nervose, siano in grado di rigenerarsi

completamente fino ad una età cronologia approssimativa di 30 aa, successivamente l’organismo provvederà alla loro riparazione, processo questo destinato a rarefarsi con il passare degli anni

DIMINUZIONE DEL MICROCIRCOLODIMINUZIONE DEL MICROCIRCOLO

DIMINUZIONE DELLA RISPOSTA FLOGISTICA LOCALEDIMINUZIONE DELLA RISPOSTA FLOGISTICA LOCALE

DIMINUZIONE DELLA PERCEZIONE DOLOROSADIMINUZIONE DELLA PERCEZIONE DOLOROSA

Per diminuita sensibilità locale di varia genesi

Page 20: SIMONE SBRANA Lesioni da Pressione

20

ALTROMalattie Concomitanti Aggravanti/Ritardanti

Malattie Cardiovascolari

Diabete

Insufficienza Renale

Anemia

Immunosoppressione

Obesità

Interventi Chirurgici di lunga esecuzione

Condizioni Psico-Socio-Economiche

Page 21: SIMONE SBRANA Lesioni da Pressione

21

VALUTAZIONE DEL RISCHIOValutare se un determinato soggetto è a rischio per lo sviluppo di una Lesione da Pressione, è lo step più importante pre prevenirne

l’insorgenza o almeno per limitare i danni. Ovviamente la valutazione va ripetuta a distanza di tempo per valutare

l’adeguatezza degli interventi prefissati.

Per far ciò, sono disponibili vari strumenti atti a:

RIDURRE LE INCERTEZZE SOGETTIVE DEGLI OPERATORI

IDENTIFICAZIONE DEI PRESIDI PIU’ IDONEI

LIMITANO GLI SPRECHI IN SENSO TEMPORALE E MATERIALE

PERMETTONO UNA VALUTAZIONE A DISTANZA DEI RISULTATI

Page 22: SIMONE SBRANA Lesioni da Pressione

22

SCORING SYSTEM per la VALUTAZIONE del RISCHIO

GOSNELLGOSNELL

WATERLOWWATERLOW

BRADENBRADEN

NORTON mod. STOTTSNORTON mod. STOTTS

Datata 1973 risulta troppo semplicistica, falsi positivi e falsi negativi, discrepanze tra valutazione medica ed infermieristica

In uso solo in U.K.

(1988) Più precisa delle precedenti, è quella che la Regione TOSCANA ha deciso di applicare nei nostri ospedali ed è l’unica di comprovata efficacia in letteratura. Unico limite il colore della pelle

Simile alla GOSNELL ma con più variabili che ne conferiscono una maggiore sensibilità e specificità

Page 23: SIMONE SBRANA Lesioni da Pressione

23

SEDI

Page 24: SIMONE SBRANA Lesioni da Pressione

24

Page 25: SIMONE SBRANA Lesioni da Pressione

25

STADIAZIONELa CLASSIFICAZIONE in uso nei paesi europei è quella consigliata dall’EPUAP e

dalla NPUAP (National Pressure Ulcer Adivisory Panel –USA- 1989)

STADIO I

STADIO II

STADIO III

STADIO IV

IPEREMIA DELLA CUTE INTEGRA CHE NON SCOMPARE ALLA DIGITOPRESSIONE

LESIONE CHE INTERESSA LA SOLA EPIDERMIDE MA CHE PUO’ ESTENERSI FINO AL DERMA.

LEIONE A TUTTO SPESSORE CHE SI ESTENDE A TUTTO IL TESUTO SOTTOCUTANEO FINO A POTER RAGGIUNGERE LA FASCIA MUSCOLARE

MA SENZA OLTREPASSARLA

FERITA A TUTTO SPESSORE CON DANNO E NECROSI DEL TESSUTO MUSCOLARE E CON ESTENSIONE SINO AI SEGMENTI OSSEI

Page 26: SIMONE SBRANA Lesioni da Pressione

26

STADIO I

STADIO II

La lesione appare come una cutanea rossastra

La lesione appare come una abrasione, flittene o cratere di scarsa profondità

Page 27: SIMONE SBRANA Lesioni da Pressione

27

STADIO III

STADIO IV

Si presenta come un cratere profondo con necrosi del tessuto

sottocutaneo

Si presenta come un cratere profondo che si estende fino ai segmenti ossei

Page 28: SIMONE SBRANA Lesioni da Pressione

28

CUTE

GRASSO

MUSCOLO TENDINI

OSSO

Page 29: SIMONE SBRANA Lesioni da Pressione

29

LA STADIAZIONE DEVE ESSERE IMPIEGATA PER LA

VALUTAZIONE INIZIALE DELLA PROFONDITA’ NON PUO’ ESSERE IMPIEGATA

PER DESCRIVERE LA GUARIGIONE

Page 30: SIMONE SBRANA Lesioni da Pressione

30

Page 31: SIMONE SBRANA Lesioni da Pressione

31

WOUND ASSESSMENT

VALUTARE IL GRADO DI SEVERITA’

VALUTARE LE CONDIZIONI DI BASE DELLA LESIONE

IMPRONTARE LA TERAPIA PIU’ IDONEA

T.I.M.E.T.I.M.E.

VERIFICA DEI RISULTATI

WOUND BED PREPARATION

dopo il PATIENT ASSESSMENT

Compresa la cute perilesionale

Page 32: SIMONE SBRANA Lesioni da Pressione

32

VALUTARE LE CONDIZIONI DI BASE DELL’ULCERA E CUTE LIMITROFA

ULCERAULCERA

CUTECUTE

Secca-umidaIntegra-lesa

Segni di flogosi (CELLULITE)

macerazione

pigmentazione

Atrofica-ipertrofica (Tendenza alla cronicizzazione)

Secca-umida macerazione

Colorazione-irrorazione

Cripte/infetta

Page 33: SIMONE SBRANA Lesioni da Pressione

33

Page 34: SIMONE SBRANA Lesioni da Pressione

34

Page 35: SIMONE SBRANA Lesioni da Pressione

35

WOUND BED PREPARATION

T

M

I

E

TESSUTO DEVITALIZZATO

INFEZIONE

MACERAZIONE

EPIDERMIDE

SBRIGLIAMENTO - CONTROLLO INFEZIONI – GESTIONE ESSUDATO – PROMUOVERE LA GRANULAZIONE

DEBRIDEMENT

DEBRIDEMENT

RIPRISTINARE il BILANCIO dei LIQUIDI

CONTROLLO DELLA CRESCITA della CUTE PERILESIONALE

ANTISETTICOFANS

CONTROLLO dell’ESSUDATO

Page 36: SIMONE SBRANA Lesioni da Pressione

36

DEBRIDEMENT

AUTOLITICO

ENZIMATICO

MECCANICO

CHIRURGICO

BIOLOGICO

SBRIGLIAMENTOSBRIGLIAMENTO

lentoAd opera dei liquidi biologici

Fibrinolitici (collagenasi, proteasi)Irritante la cute integra

lento

Spazzole, wet to drydoloroso

Non selettivo sui tessuti

Doloroso, selettivo sui tessuti

rimozione tessuto necrotico

Lucilla Sericata

Page 37: SIMONE SBRANA Lesioni da Pressione

37

DEBRIDEMENT CHIRURGICO DEBRIDEMENT CHIRURGICO

Page 38: SIMONE SBRANA Lesioni da Pressione

38

Page 39: SIMONE SBRANA Lesioni da Pressione

39

Page 40: SIMONE SBRANA Lesioni da Pressione

40

CUTE PERILESIONALESuperficie cutanea che si estende dal margine

della lesione fino ad un centimetro dallo stesso

Page 41: SIMONE SBRANA Lesioni da Pressione

41

DETERSIONESIA L’ULCERA CHE LA CUTE P.L. DEVONO ESSERE DETERSE

OGNI QUALVOLTA SI RENDA NECESSARIO

ALMENO UNA VOLTA IL GIORNO

USARE NaCl 0.9% per la LesioneIsotonica, non inibisce la granulazione, non istolesiva, non allergenica

USARE Ringer Lattato per la Cute PerilesionaleIl K stimola il trofismo cutaneo

USARE H2O tiepida con saponi a pH cutaneo per la Cute Perilesionale

USARE Emollienti per la Cute PerilesionaleUtili anche a scopo preventivo

Page 42: SIMONE SBRANA Lesioni da Pressione

42

DA EVITARE

LAVAGGI INGIUSTIFICATI

LAVAGGI TROPPO “ENERGETICI”

H2O TROPPO CALDA

LE “CIAMBELLE”

FIBRINOLITICI(anche se autologo!!!)

ANTISETTICI COLORATI

ADESIVI SE TROPPO FRAGILE

SULLA CUTE PERILESIONALE

ANTISETTICI TROPPO AGGRESSIVI

MASSAGGI SULLE PROMINENZE OSSEE

Page 43: SIMONE SBRANA Lesioni da Pressione

43

MEDICAZIONE

EVITARE L’USO DI PIU’ PRODOTTI

PRIVILEGIARE MEDICAZIONI SEMPLICI

ANALISI DEL GRADO PER USARE LA PIU’ INDICATA

A PARITA’ DI AZIONE, PREFERIRE IL PIU’

ECONOMICO

Page 44: SIMONE SBRANA Lesioni da Pressione

44

SCELTA della MEDICAZIONE

MANTENERE UN MICROAMBIENTE UMIDO

PERMETTERE L’ASSORBIMENTO DELL’ESSUDATO

FAVORIRE LA RIMOZIONE DEL TESSUTO NECROTICO

DEVE ESSERE PERMEABILE AI GAS A SVILUPPO INTERNO

PROTEGGERE DALLE INFEZIONI

SEMPLICE

ECONOMICA

IMPERMEABILE DALL’ESTERNO

Desolato, ma non Desolato, ma non esiste!esiste!

ATRAUMATICA

Page 45: SIMONE SBRANA Lesioni da Pressione

45

MEDICAZIONE

PRIMARIAPRIMARIA

SECONDARIASECONDARIA

A diretto contatto con la lesione

Protezione, isolamentoSe la cute non è troppo sensibilizzata, si possono applicare cerotti

Page 46: SIMONE SBRANA Lesioni da Pressione

46

TIPI DI MEDICAZIONEANTISETTICIANTISETTICI

OCCLUSIVEOCCLUSIVE

BIOLOGICABIOLOGICA

FIBRINOLITICI/PROTEOLITICIFIBRINOLITICI/PROTEOLITICI

ALGINATIALGINATI

WET TO DRYWET TO DRY

IDROGELIDROGEL

FAVORENTI LA GRANULZIONEFAVORENTI LA GRANULZIONE

ASSORBENTIASSORBENTIIDROCOLLOIDIIDROCOLLOIDI

FILM SEMI-PERMEABILIFILM SEMI-PERMEABILI

FISICAFISICA

Page 47: SIMONE SBRANA Lesioni da Pressione

47

WET TO DRY

Debridement meccanico se usate come medicazione primariaGARZEGARZE

COTONECOTONE

CEROTTI A LISCA DI PESCECEROTTI A LISCA DI PESCE

in disuso…

ATTENZIONE alla CONNETTIVINA!

Page 48: SIMONE SBRANA Lesioni da Pressione

48

FAVORENTI LA GRANULZIONE

Acido iauluronicoAcido iauluronicoanche allo stato secco

IdrofibraIdrofibra*

AlginatiAlginati*

SiliconiSiliconi*

Per cessione di sostanze favorenti o per effetto corpo estraneo

IDROCOLLOIDIIDROCOLLOIDI*

Page 49: SIMONE SBRANA Lesioni da Pressione

49

ASSORBENTI

ALGINATIALGINATI*

IDROFIBREIDROFIBRE*

SILICONISILICONI*

Efficaci sia sull’essudato che sui detriti necrotici

DERIVATI DEL POLIURETANO*DERIVATI DEL POLIURETANO*

Page 50: SIMONE SBRANA Lesioni da Pressione

50

OCCLUSIVE

FILM SEMI-PERMEABILIFILM SEMI-PERMEABILI

Ideale come seconda medicazione tecnica

Ideali per mantenere % ideale di umidità in lesioni I-II stadiomonodirezionali

IDROCOLLOIDIIDROCOLLOIDIVeramente occlusivi (vapore H2O, O2)

Ideali come bordo (III-IV stadio) e occlusione nelle medicazioni tecniche

DERIVATI DEL POLIURETANODERIVATI DEL POLIURETANOVarietà di forme

assorbenti

impermeabili liquidi e batteri

semi-permeabili

Riducono il dolore

Page 51: SIMONE SBRANA Lesioni da Pressione

51

IDROGEL

Altamente idratanti

Detrminano un umidità ottimale al distacco del tessuto necrotico

Page 52: SIMONE SBRANA Lesioni da Pressione

52

BIOLOGICA

Derivati della PLACENTAPLACENTA

FATTORI DI CRESCITAFATTORI DI CRESCITA

Lucilla SericataLucilla Sericata

INNESTI CUTANEIINNESTI CUTANEIAUTOLOGI, ETEROLOGI, DA GERMINAZIONE

LEMBI CUTANEILEMBI CUTANEI

fibroblasti

COLLAGENECOLLAGENE

Page 53: SIMONE SBRANA Lesioni da Pressione

53

FISICI

WARM-UP

V.A.C.

Ideale nelle ULCERE CRONICHE PROFONDE

ASPIRAZIONEASPIRAZIONE

Vacuum Assisted Closure

NO se pericolo di sanguinamentoEffetto DEBRIDEMENT

STIMOLA LA GRANULAZIONE

CALORECALORE

ESSUDATO-BATTERI

Mantiene la T° ideale per la genesi tissutale35-38°C

intermittente

TERMONORMOTERAPIA

Page 54: SIMONE SBRANA Lesioni da Pressione

54

O.T.I.O.T.I.

ULTRASUONIULTRASUONI

ULTRAVIOLETTIULTRAVIOLETTI

Page 55: SIMONE SBRANA Lesioni da Pressione

55

STA GUARENDO?

ESSUDATOESSUDATO

ESSUDATOESSUDATO

ESSUDATOESSUDATO

ESSUDATO

ESSUDATO

Page 56: SIMONE SBRANA Lesioni da Pressione

56

ULCERA INFETTA?In ogni lesione possono essere rilevati germi di varie categorie

CIO’ NON SIGNIFICA CHE SIA INFETTA

CONTAMINAZIONE

COLONIZZAZIONE

INFEZIONELa carica batterica è tale da poter aggredire i tessuti dell’ospite e

generare quindi segni clinici

Moltiplicazione batterica senza segni clinici

Presenza di batteri non proliferanti

Inutili i campionamenti colturali

Page 57: SIMONE SBRANA Lesioni da Pressione

57

EVIDENTEMENTE INFETTA…PEGGIORAMENTO GENERALE DELLA LESIONE

AUMENTO DELL’ESSUDATO

SECREZIONI PURULENTE

MALODORANTE

INCREMENTO DELLA SENSAZIONE DOLOROSA

MODIFICAZIONI DEL TESSUTO GRANULEGGIANTE

CELLULITE

Valutazione clinica macroscopica

Differente in base al patogeno coinvolto

Apparirà di un rosso più intenso/brillante, e con tendenza allo sfaldamento al minimo fregamento

Infiammazione dei tessuti sottocutanei accompagnata dai cassici segni flogistici

Page 58: SIMONE SBRANA Lesioni da Pressione

58

AUMENTO DEL DOLORE

ERITEMA MARGINALE ESTESO A 2 o + cm

AUMENTO DI DIMENSIONI

NUOVA/E ULCERA/E “VICINA/E” SPECIE NELLE ULCERE CRIPTATE

Page 59: SIMONE SBRANA Lesioni da Pressione

59

Page 60: SIMONE SBRANA Lesioni da Pressione

60

Page 61: SIMONE SBRANA Lesioni da Pressione

61

COSA FARE?NIENTE DI SOSTANZIALMENTE DIVERSO

DA UN’ULCERA CONTAMINATA

ANTISETTICIAzione battericida

Preferire i prodotti a base di derivati dell’ARGENTO disponibili in varie preparazioni

ANTIBIOTICI sistemici solo in presenza di SEGNI sistemici

+

Attivo su GRAM+, GRAM-, MICETI! Dolore, disidrata, allergogeno

Alternative: IODOPOVIDONE, CLOREXIDINASono più istolesivi

Page 62: SIMONE SBRANA Lesioni da Pressione

62

LESIONE I-II STADIO

Page 63: SIMONE SBRANA Lesioni da Pressione

63

detersione primaria secondaria

Page 64: SIMONE SBRANA Lesioni da Pressione

64

detersione primaria

secondaria

Page 65: SIMONE SBRANA Lesioni da Pressione

65