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“ Il nostro cuore si edifica sulla memoria di quegli uomini e quelle donne che ci hanno fatto avvicinare a sorgenti di vita e di speranza a cui
potranno attingere anche quelli che ci seguiranno. È la memoria dell’eredità ricevuta
che dobbiamo,a nostra volta,trasmettere ai nostri figli”.
Papa Francesco
Oreste Salomone aveva un
sogno…
..Volare!!!
Nacque a Capua il 20 settembre 1879…
Frequentata l’accademia militare di Modena, dopo aver prestato il normale servizio di
leva in fanteria, viene nominato nel 1904
sottotenente del corpo di commissariato, conseguito il
brevetto di volo nel 1912 passa quindi in quello aeronautico
prendendo parte come pilota alle ultime fasi della guerra italo-turca, durante la quale
ottiene una medaglia d'argento al valor militare per gli audaci voli di ricognizione compiuti
sulle linee nemiche.
Il 18 febbraio 1916 prende parte alla rappresaglia dell'aviazione italiana sul quartier generale austroungarico di Lubiana in risposta al bombardamento di Milano eseguito dalla forza aerea nemica qualche giorno prima.
Nel corso dell'azione l'Aquila Romana, il Caproni Ca.33 pilotato dai capitani Luigi Bailo ed Oreste Salomone che imbarcava come osservatore il comandante della I Squadriglia, il tenente colonnello Alfredo Barbieri, attirò su di sé la caccia nemica per permettere agli altri aerei che avevano raggiunto l'obiettivo di portare a termine la missione.
Durante il combattimento
vennero uccisi tutti i compagni di
Salomone, che seppur gravemente
ferito riuscì a ripassare le linee con il mezzo gravemente
danneggiato, ed ancora carico di
bombe, fatto oggetto del continuo fuoco
avversario. Per tale azione
Re Vittorio Emanuele III gli conferì motu proprio la prima Medaglia d'oro al valor militare per
fatti d'arme aeronautici.
Promosso maggiore per meriti eccezionali nel gennaio del 1918, troverà poco tempo
dopo la morte schiantandosi col
proprio apparecchio contro una casa al
rientro da una missione di
bombardamento notturno.
“Si sta come d’autunno
sugli alberile foglie”.
G.Ungaretti
Medaglia d'oro al valor militare «Ferito al capo in una lotta aerea, benché
il sangue gli offuscasse la vista e il corpo inerte d'uno dei suoi compagni uccisi gli rendesse difficile il governo del velivolo, rifiutava sdegnosamente di arrendersi alle intimazioni degli aviatori nemici e proseguiva, imperterrito, la lotta, mentre le pallottole di mitragliatrice dell'aeroplano avversario gli grandinavano attorno. Col motore funzionante irregolarmente, manovrando a bassa quota in mezzo alle raffiche di artiglierie antiaeree nemiche, riusciva a discendere in uno dei nostri campi, ove, con sentimento elevatissimo di cameratismo e con profonda coscienza del dovere, si occupava dei compagni e delle bombe inesplose, ancora sospese all'apparecchio. Ajdussina, 18 febbraio 1916.»
Medaglia d'argento al valor militare«Con intelligente e ponderata audacia, nelle più svariate e sfavorevoli condizioni di navigazione aerea, pilotò per ben 25 volte il proprio aeroplano sul campo di Madmar. Durante i voli fu fatto, quasi sempre, segno a vivissime scariche di fucileria nemica, dalle quali l'apparecchio fu una volta colpito. Tobruk, marzo-agosto 1913»
Croce di Guerra al Valor Militare«Spontaneamente partecipò ad una azione di bombardamento a luce stellare, pure non essendo ancora pratico di quel genere di volo; rientrando al campo lasciava la vita in un incidente d'atterraggio. Padova 2 febbraio 1918.»— alla memoria
-Medaglia commemorativa della guerra italo-turca 1911 – 1912
-Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia
-Medaglia di benemerenza per i Pionieri dell'Aeronautica
..Casa natale di Oreste Salomone
Capua rende omaggio al suo Eroe…
La piazza e…
..l’oratorio dove Oreste giocava…
Associazione Nazionale Reduci e Combattenti
L’associazione composta da reduci di guerra, soprattutto della seconda,dà ulteriore
onore alla figura di Salomone ,conservando importanti reperti storici del pilota.
Caserma dedicata ad Oreste
Il monumento dei caduti è dedicato al pilota, medaglia d’oro, Oreste Salomone. Un’aquila reale con ali aperte con un pilota di aerei che custodisce due corpi di caduti e una
donna con in mano rami di ulivo e di quercia …
Il monumento dei caduti
“E’ segno di maggior gloria uccidere le guerre con la parola anziché gli uomini con le armi,e conquistare la
pace con la pace, non con la guerra.” S.Agostino
Vienna 03/02/2014 Classe 5°A/I