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Corso di PROGETTAZIONE STRUTTURALE ANTINCENDIO Anno Accademico 2015 – 2016 15 Dicembre 2015 Università “La Sapienza” - Roma FIRE RISK in STAGED CONSTRUCTION Safety & Security Docente : Prof. - Ing. Franco Bontempi Ordinario di Tecnica delle Costruzioni Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale Corso di Laurea Magistrale Ingegneria Civile – LM 23 Corso di Laurea Magistrale Ingegneria della Sicurezza e Protezione Civile – LM 26 1 Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert

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Corso di

PROGETTAZIONE STRUTTURALE ANTINCENDIO Anno Accademico 2015 – 2016

15 Dicembre 2015

Università “La Sapienza” - Roma

FIRE RISK in STAGED CONSTRUCTION Safety & Security

Docente : Prof. - Ing. Franco Bontempi Ordinario di Tecnica delle Costruzioni

Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale

Corso di Laurea Magistrale Ingegneria Civile – LM 23 Corso di Laurea Magistrale Ingegneria della Sicurezza e Protezione Civile – LM 26

1

Ing. Marco Lucidi

Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert

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2 Progettazione Strutturale Antincendio

http://gazzettadimantova.gelocal.it/mantova/cronaca/2015/06/27/news/incendio-doloso-in-un-cantiere-a-fuoco-due-escavatori-1.11684831

http://www.salernotoday.it/cronaca/incendio-cantiere-via-vitale-ipotesi-dolo-19-novembre-2015.html

http://www.padovaoggi.it/cronaca/incendi-monselice-cantieri-piromani-processo-2-dicembre-2015.html

Da una analisi dei dati, relativi alla città di Venezia, che vanno dal 1997 al 2002 emerge quanto segue.

http://istitutoguarini.it/files/sicurezza/B3_8-Prevenzione_incendi-dispensa.pdf

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3 Progettazione Strutturale Antincendio

Si nota altresì una incidenza di tale evento durante le pause e dopo la chiusura serale del cantiere stesso. Tali circostanze sono spesso connesse all’accensione di materiale che brucia con bassa velocità di combustione. Per gli incendi che si verificano invece nella tarda notte e nelle giornate festive è preminente l’azione dolosa rispetto alle altre.

Appare molto significativa l’analisi dei dati che mostrano le ore del giorno e il giorno della

settimana in cui si sono maggiormente verificati gli incendi nei cantieri.

Dall’esame di tali dati si nota come gli incendi si verificano con maggiore frequenza quando il

cantiere è chiuso.

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4 Progettazione Strutturale Antincendio

Uno studio effettuate nell’ambito dei cantieri negli anni 2004 e 2005 in Friuli Venezia Giulia evidenzia la distribuzione degli incendi in cantiere nell’arco delle 24 ore, differenziando gli stessi in incendi dolosi e incendi provocati da altre cause.

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5 Progettazione Strutturale Antincendio

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6 Progettazione Strutturale Antincendio

http://www.foxnews.com/us/2014/03/26/houston-fire-crews-respond-to-massive-fire-at-construction-site/

http://abc30.com/news/downtownlafireatftojoinlafdarsoninvestigation/426870/

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7 Progettazione Strutturale Antincendio

http://www.ofc.alberta.ca/documents/fco/Presentation_-_Construction_site_fire_stats.pdf

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8 Progettazione Strutturale Antincendio

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9 Progettazione Strutturale Antincendio

https://www.fbi.gov/stats-services/publications/terror/terrorism-2000-2001

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10 Progettazione Strutturale Antincendio

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11 Progettazione Strutturale Antincendio

Sensibilizzare i futuri professionisti ingegneri, alla cultura della sicurezza fin dalle prime fasi di vita della struttura.

SCOPO DELLA PRESENTAZIONE

Scopo della Progettazione Strutturale Antincendio Cantierizzazione e rischi intrinseci Differenza tra Security e Safety

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12 Progettazione Strutturale Antincendio

Vulnerabilità strutturale Staged construction analysis Figure professionali e responsabilità Infrastrutture critiche

SCOPO DELLA PRESENTAZIONE

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13 Progettazione Strutturale Antincendio

Progettazione Strutturale Antincendio

1.

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14 Progettazione Strutturale Antincendio

Impostazione del problema della sicurezza strutturale in presenza di incendio. Il processo di progettazione. Impostazione prescrittiva e prestazionale. Ruolo e responsabilità professionali. Quadro normativo. Obiettivi del progetto. Attività e strumenti a supporto della progettazione. Incertezze, aspetti statistici, modelli probabilistici. Scelta del livello di complessità di progettazione. Definizione di crisi strutturale. Livelli di collasso. Modalità di collasso. Requisiti strutturali. Robustezza strutturale. Formati di verifica. Stati Limite. - L’azione incendio e la sua modellazione. Azioni sulle costruzioni. Caratterizzazione delle azioni accidentali. Incendio. Scenari di contingenza. Incendio. Fattori che condizionano l’evoluzione dell’incendio. Flashover. Curve nominali d’incendio. Curve parametriche. Incendi localizzati. Modelli di incendio a zone. Modelli di incendio a campo.

Programma del Corso di Progettazione Strutturale Antincendio

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15 Progettazione Strutturale Antincendio

- La modellazione strutturale in presenza di incendio. Sistema strutturale e sua scomposizione. Sottostrutture. Elementi strutturali monodimensionali e bidimensionali. Compartimentazione e suo significato. Comportamenti meccanici fondamentali. Effetti geometrici. Modellazione. con codici di calcolo automatico. Modelli a elementi finiti. Azioni termiche. Trasmissione del calore. Conduzione. Convezione. Irraggiamento.

Aspetti specifici del comportamento delle costruzioni soggette ad incendio. - Costruzioni in acciaio: comportamento dell’acciaio e proprietà meccaniche in funzione della temperatura; sistemi di protezione; progetto e verifica di elementi, collegamenti e parti strutturali soggette ad incendio.

Programma del Corso di Progettazione Strutturale Antincendio

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16 Progettazione Strutturale Antincendio

- Costruzioni in conglomerato armato: comportamento del conglomerato e delle barre di armatura e proprietà meccaniche in funzione della temperatura; spalling; progetto e verifica di elementi e parti strutturali soggette ad incendio. Costruzioni in legno: comportamento del legno e proprietà meccaniche in funzione della temperatura; progetto e verifica di elementi, collegamenti e parti strutturali soggette ad incendio. - Aspetti speciali Prodotti che conferiscono requisiti di resistenza al fuoco alle costruzioni. Modellazione del movimento delle persone in situazioni d’incendio. Sistemi di protezione attivi. Analisi di rischio.

Programma del Corso di Progettazione Strutturale Antincendio

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17 Progettazione Strutturale Antincendio

QUANDO?

Programma del Corso di Progettazione Strutturale Antincendio

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18 Progettazione Strutturale Antincendio

Cantierizzazione 2.

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19 Progettazione Strutturale Antincendio

COS’E’?

Cantierizzazione

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20 Progettazione Strutturale Antincendio

Consiste nella realizzazione di tutti gli impianti e le istallazioni propedeutiche per la realizzazione

di un’opera

http://www.progettosicurezza.it/pdf/La%20cantierizzazione.pdf

http://1.bp.blogspot.com/-Gb2G0toDnrw/Tig5u6Oi-xI/AAAAAAAAABA/UPnaToH9TcE/s1600/Foto0100.jpg

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21 Progettazione Strutturale Antincendio

• Impianti di frantumazione • Centrali di betonaggio • Officine meccaniche • Distributori di carburante • Impianti di lavorazione del ferro • Deposito attrezzature • Ricovero mezzi • Prefabbricazione • Magazzini • Servizi igienici • Pesatura • Lavaggio mezzi • Deposito oli e lubrificanti • Deposito bombole • Deposito materiali infiammabili • Deposito esplosivi http://www.progettosicurezza.it/pdf/La%20cantierizzazione.pdf

I CAMPI LOGISTICI

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22 Progettazione Strutturale Antincendio

http://architettionlinemilano.it/wp-content/uploads/2015/04/11062427_837617012960734_2326676030837793488_n.jpg

http://www.verbaniamilleventi.org/wp-content/uploads/2015/04/SAM_4244.jpg

Sintesi della progettazione di sub-sistemi da parte di specialisti

Progettazione di cantiere che integra o modifica il progetto esecutivo

Modifica della progettazione esecutiva da parte del committente a seguito di indicazioni accettate provenienti dal cantiere

PROGETTO ESECUTIVO dell’OPERA

PROGETTO COSTRUTTIVO di CANTIERE

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23 Progettazione Strutturale Antincendio

Per quanto dettagliata possa essere la progettazione prima della realizzazione del cantiere, la soluzione dei problemi di dettaglio che emergono durante la realizzazione di un’opera e che portano alla redazione di una serie di particolari progettuali che vanno a modificare o integrare il progetto esecutivo avviene spesso in modo non programmabile, essendo legata a situazioni che emergono nel momento stesso in cui l’opera viene eseguita. In questo senso, quindi, è importante che l’impresa esecutrice e la direzione lavori abbiano al loro interno o si appoggino ad una serie di professionisti e di progettisti che siano in grado, in tempi molto rapidi per non pregiudicare l’andamento dei lavori, di proporre una soluzione al problema presentatosi (compito dell’impresa nel caso in cui il problema stesso derivi da un errore di esecuzione, o della committenza nel caso in cui si tratti di una carenza del progetto esecutivo) e di arrivare ad un’approvazione formale (da parte della committenza) che sia congruente con i documenti contrattuali e tecnicamente valida.

http://www.fabricaprogetti.it/attivita_files/01%20-%20Il%20progetto%20costruttivo%20di%20cantiere.pdf

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24 Progettazione Strutturale Antincendio

Per quanto dettagliata possa essere la progettazione prima della realizzazione del cantiere, la soluzione dei problemi di dettaglio che emergono durante la realizzazione di un’opera e che portano alla redazione di una serie di particolari progettuali che vanno a modificare o integrare il progetto esecutivo avviene spesso in modo non programmabile, essendo legata a situazioni che emergono nel momento stesso in cui l’opera viene eseguita.

UN RISCHIO E’ REALE SE NE SONO INTERESSATE LE ASSICURAZIONI

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25 Progettazione Strutturale Antincendio

ART. 125 del DPR 207/2010 regolamento del Codice dei Contratti Pubblici Polizza di assicurazione per danni di esecuzione e responsabilità civile verso terzi

1. L'esecutore dei lavori è obbligato, ai sensi dell'articolo 129, comma 1, del codice, a stipulare una polizza di assicurazione che copra i danni subiti dalle stazioni appaltanti a causa del danneggiamento o della distruzione totale o parziale di impianti ed opere, anche preesistenti, verificatisi nel corso dell'esecuzione dei lavori. Il bando di gara prevede che l’importo della somma assicurata corrisponde all’importo del contratto ovvero, dandone specifica motivazione, che detta somma sia superiore all’importo del contratto. La polizza deve inoltre assicurare la stazione appaltante contro la responsabilità civile per danni causati a terzi nel corso dell’esecuzione dei lavori. 2. Il massimale per l'assicurazione contro la responsabilità civile verso terzi è pari al cinque per cento della somma assicurata per le opere con un minimo di 500.000 euro ed un massimo di 5.000.000 di euro.

OBBLIGO DI LEGGE

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26 Progettazione Strutturale Antincendio

ART. 125 del DPR 207/2010 regolamento del Codice dei Contratti Pubblici Polizza di assicurazione per danni di esecuzione e responsabilità civile verso terzi

3. La copertura assicurativa decorre dalla data di consegna dei lavori e cessa alla data di emissione del certificato di collaudo provvisorio o del certificato di regolare esecuzione o comunque decorsi dodici mesi dalla data di ultimazione dei lavori risultante dal relativo certificato. Qualora sia previsto un periodo di garanzia, la polizza assicurativa è sostituita da una polizza che tenga indenni le stazioni appaltanti da tutti i rischi connessi all'utilizzo delle lavorazioni in garanzia o agli interventi per la loro eventuale sostituzione o rifacimento. 4. Il contraente trasmette alla stazione appaltante copia della polizza di cui al presente articolo almeno dieci giorni prima della consegna dei lavori. 5. L’omesso o il ritardato pagamento delle somme dovute a titolo di premio da parte dell’esecutore non comporta l’inefficacia della garanzia

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27 Progettazione Strutturale Antincendio

ART. 126 del DPR 207/2010 regolamento del Codice dei Contratti Pubblici Polizza di assicurazione indennitaria decennale

1. Per i lavori di cui all'articolo 129, comma 2, del codice, l’esecutore dei lavori è obbligato a stipulare, con decorrenza dalla data di emissione del certificato di collaudo provvisorio o del certificato di regolare esecuzione o comunque decorsi dodici mesi dalla data di ultimazione dei lavori risultante dal relativo certificato, una polizza indennitaria decennale a copertura dei rischi di rovina totale o parziale dell'opera, ovvero dei rischi derivanti da gravi difetti costruttivi. La polizza deve contenere la previsione del pagamento in favore del committente non appena questi lo richieda, anche in pendenza dell'accertamento della responsabilità e senza che occorrano consensi ed autorizzazioni di qualunque specie. Il limite di indennizzo della polizza decennale non deve essere inferiore al venti per cento del valore dell'opera realizzata e non superiore al quaranta per cento, nel rispetto del principio di proporzionalità avuto riguardo alla natura dell’opera.

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28 Progettazione Strutturale Antincendio

ART. 126 del DPR 207/2010 regolamento del Codice dei Contratti Pubblici Polizza di assicurazione indennitaria decennale

2. L’esecutore dei lavori è altresì obbligato a stipulare, per i lavori di cui al comma 1, una polizza di assicurazione della responsabilità civile per danni cagionati a terzi, con decorrenza dalla data di emissione del certificato di collaudo provvisorio o del certificato di regolare esecuzione e per la durata di dieci anni e con un indennizzo pari al cinque per cento del valore dell’opera realizzata con un minimo di 500.000 euro ed un massimo di 5.000.000 di euro. 3. La liquidazione della rata di saldo è subordinata all'accensione delle polizze di cui ai commi 1 e 2.

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29 Progettazione Strutturale Antincendio

ART. 127 del DPR 207/2010 regolamento del Codice dei Contratti Pubblici Requisiti dei fideiussori

1. Le garanzie bancarie sono prestate da banche autorizzate all’esercizio dell’attività bancaria ai sensi del decreto legislativo 1 settembre 1993, n. 385. 2. Le garanzie assicurative sono prestate da imprese di assicurazione autorizzate alla copertura dei rischi ai quali si riferisce l'obbligo di assicurazione. 3. Le garanzie possono essere altresì rilasciate dagli intermediari finanziari iscritti nell’elenco speciale di cui all’articolo 107 del decreto legislativo 1º settembre 1993, n. 385, che svolgono in via esclusiva o prevalente attività di rilascio di garanzie, a ciò autorizzati dal Ministero dell’economia e delle finanze (leggasi: «iscritti nell'albo di cui all'articolo 106 del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, che svolgono in via esclusiva o prevalente attività di rilascio di garanzie e che sono sottoposti a revisione contabile da parte di una società di revisione iscritta nell'albo previsto dall'articolo 161 del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58» in forza dell'art. 28, comma 1, d.lgs. n. 169 del 2012) 4. Le fideiussioni devono essere conformi allo schema tipo approvato con decreto del Ministro dello sviluppo economico di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.

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30 Progettazione Strutturale Antincendio

http://www.baumeister.ch/fileadmin/media/2_Kernthemen/Rechtsdienst/Merkblaetter/versicherungen_bauwesen_i.pdf

Nella loro attività gli impresari-costruttori si trovano spesso confrontati a imprevisti. Un'accorta pianificazione e una buona politica dei rischi permette loro di individuare tempestivamente i pericoli e le criticità e di adottare misure adeguate per renderli calcolabili. Per una gestione efficace dei rischi è fondamentale dotarsi di una copertura assicurativa ottimale C = committente P = progettista (architetto, ingegnere) I = impresario, artigiano

LE ASSICURAZIONI NEL SETTORE COSTRUZIONI

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31 Progettazione Strutturale Antincendio

http://www.baumeister.ch/fileadmin/media/2_Kernthemen/Rechtsdienst/Merkblaetter/versicherungen_bauwesen_i.pdf

C = committente P = progettista (architetto, ingegnere) I = impresario, artigiano

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32 Progettazione Strutturale Antincendio

http://www.baumeister.ch/fileadmin/media/2_Kernthemen/Rechtsdienst/Merkblaetter/versicherungen_bauwesen_i.pdf

C = committente P = progettista (architetto, ingegnere) I = impresario, artigiano

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33 Progettazione Strutturale Antincendio

Security & Safety 3.

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34 Progettazione Strutturale Antincendio

PREVENZIONE Safety fa riferimento all’incolumità ed è intesa come protezione dall’evento che avviene in modo non intenzionale, a causa di errori, omissioni, coincidenze, provocando danni non solo fisici, ma anche morali, spirituali e indiretti. SICUREZZA DA EVENTI INVOLONTARI - COLPOSI Security, invece, è la sicurezza contro attacchi intenzionali orditi da persone o gruppi che intendono danneggiare la struttura. SICUREZZA DA EVENTI VOLONTARI – DOLOSI

PROTEZIONE Emergency riguarda quindi non più la prevenzione, ma la protezione e il contenimento del pericolo soprattutto nel caso in cui il danno è già avvenuto, quindi tende a limitare gli effetti degli incidenti. Strutture che operano per fare "sicurezza" in senso di emergency (soccorso) sono la polizia, i vigili del fuoco, il pronto soccorso e la protezione civile.

Le tante sfaccettature della SICUREZZA

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35 Progettazione Strutturale Antincendio

IN REALIZZAZIONE RISTRUTTURAZIONE DEMOLIZIONE

FASI a RISCHIO In queste fasi sono presenti una grande varietà di risorse, potenzialmente innescanti.

- Concentrazione di materiale combustibile - Compartimentazione incompleta - Sistemi di protezione passiva incompleti - Sistemi di protezione attivi ancora da rendere operativi

Un’opera non ancora terminata, può sviluppare anche incendi non confinati, che si incrementano

con rapidità

ANALISI QUALITATIVA dei RISCHI

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36 Progettazione Strutturale Antincendio

I soggetti maggiormente esposti, e quindi le potenziali vittime, posso essere

I LAVORATORI

DEL CANTIERE

CHI è NELLE IMMEDIATE VICINANZE

Individuati i potenziali pericoli, come specificato nelle Campi Logistici di

cantiere, si deve provvedere alla progettazione e mitigazione degli stessi

I SOCCORRITORI

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37 Progettazione Strutturale Antincendio

AGIBILITA’ DELLE VIE DI FUGA: - Non ostruire le uscite di emergenza - Non disporre materiale infiammabile lungo i percorsi protetti - Considerare da subito almeno una scala per l’evacuazione dei lavoratori e l’ingresso ai piani dei soccorsi - Appena realizzate le tamponature, fare in modo che le scale siano sicure, in quanto non sarà più possibile la ventilazione naturale per l’allontanamento del fumo

UTILIZZO DI FIAMME LIBERE: - Definire nei dettagli le procedure da adottare per i lavori in copertura, durante la realizzazione delle impermeabilizzazioni - Definire le procedure durante l’esecuzione di saldature

SCELTE PROCEDURALI

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38 Progettazione Strutturale Antincendio

FORMAZIONE DEL PERSONALE: - Azioni da mettere in atto in caso di incendio, dividendo ruoli, ed eventuali gruppi - Procedure per l’evacuazione da mettere in atto per il raggiungimento dei luoghi sicuri - Come chiamare i soccorsi - Appena realizzate le tamponature, fare in modo che le scale siano sicure, in quanto non sarà più possibile la ventilazione naturale per l’allontanamento del fumo

INFORMAZIONE: - Affiggere nei punti maggiormente frequentati le procedure di emergenza - Usare , anche se non definitiva, della segnaletica di sicurezza chiara - Uso dei DPI specifici ad uso degli addetti antincendio

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39 Progettazione Strutturale Antincendio

MATERIALI COMBUSTIBILI DA COSTRUZIONE: - Ricordare che le casseforme sono in legno o in materiale plastico, quindi in opera andrebbero adeguatamente trattate con dei ritardanti, o scelte di materiale non propagante l’incendio - Materiale da costruzione e di risulta non stoccato nelle apposite aree

STOCCAGGIO MATERIALI: - Ubicazione dei materiali pericolosi quali i liquidi infiammabili, bombole e condutture del gas, eventuale materiale esplosivo - Evitare accumulo di materiali sui solai nei vari piani, per evitare crolli anticipati a causa dell’incendio

SCELTE ORGANIZZATIVE

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40 Progettazione Strutturale Antincendio

SISTEMI DI ESTINZIONE e PROTEZIONE ANTINCENDIO: - Predisporre sistemi di estinzione ad ogni livello e in prossimità delle scale - Realizzazione di impianti provvisori di cantiere, specificando sui disegni costruttivi, in quale fase implementare (la normativa americana indica quando è necessario procedere con l’avanzamento, oltre ad altre accortezze operative) - Dove possibile, è bene procedere alla messa in funzione degli impianti di rivelazione ed estinzione, ad avanzamenti parziali (per esempio per piani, rielaborando le sequenze di installazione degli impianti) - Ad ogni avanzamento parziale effettuare delle simulazioni di emergenza - Messa in opera di sistemi di protezione passiva antincendio, per favorire la realizzazione progressiva della compartimentazione

RESPONSABILITA’: - Definire ruoli e responsabilità a tutti i livelli, sia per gli appaltatori che per i subappaltatori

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41 Progettazione Strutturale Antincendio

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42 Progettazione Strutturale Antincendio

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43 Progettazione Strutturale Antincendio

http://www.jmu.edu/iiia/wm_library/Vulnerability_Facility_Assessment_05-07.pdf

ESEMPIO SECURITY

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44 Progettazione Strutturale Antincendio

https://lup.lub.lu.se/luur/download?func=downloadFile&recordOId=18715&fileOId=2064098

ANALISI QUANTITATIVA dei RISCHI

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45 Progettazione Strutturale Antincendio

http://nfa.usfa.dhs.gov/downloads/pdf/statistics/v2i14-508.pdf

Popolazione e risultati della ricerca: - la stima dei danni causati dai complessivi 4.800 incendi di cantiere ammonta a $ 35 milioni di perdite; - la maggior parte dei ferimenti riportati dai pompieri sono causati dalla caduta di oggetti o detriti; - l’incidenza degli incendi in un cantiere è funzione della durata dello stesso; - il 71% degli incendi è causato da incendi dolosi e fiamme libere.

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46 Progettazione Strutturale Antincendio

http://nfa.usfa.dhs.gov/downloads/pdf/statistics/v2i14-508.pdf

Il materiale da ignizione è di solito: - materiale di risulta del cantiere; - vegetazione presente nell’area di cantiere; - materiali per elementi e componenti strutturali.

Una considerazione a parte merita gli acceleranti usati dagli atti criminali, come ad esempio la benzina, materiale facilmente reperibile in un cantiere.

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47 Progettazione Strutturale Antincendio

http://nfa.usfa.dhs.gov/downloads/pdf/statistics/v2i14-508.pdf

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48 Progettazione Strutturale Antincendio

289 Fires Caused 56 Fire Service Injuries & $24.3 Million in Damages Two hundred and eighty-nine (289) building fires occurred in buildings that were vacant, under construction or demolition. These 289 fires caused two civilian injuries, 56 firefighter injuries and an estimated $24.3 million in damages. The average dollar loss per vacant building fire was $84,254. The number of fires in vacant buildings decreased by 17, or 6%, from the 306 reported in 2012.

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49 Progettazione Strutturale Antincendio

STANDARD QRA: - FN Curve - Analytic Method EXTENDED QRA: - FN Curve

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50 Progettazione Strutturale Antincendio

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51 Progettazione Strutturale Antincendio

FN Curve

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52 Progettazione Strutturale Antincendio

https://lup.lub.lu.se/luur/download?func=downloadFile&recordOId=18715&fileOId=2064098

Quando delle variabili non si hanno delle raccolte di valori, ma degli andamenti di distribuzioni di probabilità, l’andamento delle variabili è descritto dalle proprie FUNZIONI DI DENSITA’ DI PROBABILITA’ (PDF)

Indice di affidabilità

ß

FOSM – First Order

Second Moment

Analytic Il risultato verrà espresso dall’espressione della funzione risultate, o dai limiti di confidenza che tale funzione dovrà rispettare.

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53 Progettazione Strutturale Antincendio

http://nfa.usfa.dhs.gov/downloads/pdf/statistics/v2i14-508.pdf

Family of risk profiles

Extended FN Curve

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IV FASE – ANALISI QUANTITATIVA dei RISCHI

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55 Progettazione Strutturale Antincendio

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56 Progettazione Strutturale Antincendio

Vulnerabilità Strutturale

4.

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57 Progettazione Strutturale Antincendio

R = P x V x E R = Rischio P = Pericolosità V = Vulnerabilità E = Esposizione

http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:ssQcIqFvmb4J:www.protezionecivile.gov.it/resources/cms/documents/Sistema_Nazionale_di_Protezione_Civile.ppt+&cd=1&hl=it&ct=clnk&gl=it

La PERICOLOSITA’ è la probabilità che un evento si verifichi (es. zona a rischio sismico) La VULNERABILITA’ è la predisposizione di persone, beni e attività a subire o meno dei danni in seguito all’evento (es. edifici costruiti con criteri antisismici) L’ESPOSIZIONE è data dalla presenza, dalla qualità e dal valore dei beni e delle attività presenti sul territorio che possono essere colpite dall'evento (es. quantità di persone esposte al rischio, presenza di scuole, industrie pericolose o attività economiche, centri storici …)

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58 Progettazione Strutturale Antincendio

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59 Progettazione Strutturale Antincendio

http://www.tuhh.de/sdb/starossek/Veroeffentlichungen/Dateien/Robustezza-strutturale-connessione-compartimentazione-(Giuliani-Wolff).pdf

la capacità della struttura di subire un danneggiamento di entità non sproporzionata rispetto alla causa che lo ha generato

Non è detto che una struttura comporta di elementi robusti, risulti essa stessa robusta, e viceversa

Questo può voler dire che ci sono particolari situazioni in cui potrei avere una maggiore vulnerabilità, in quanto in quella ben precisa configurazione mi potrei trovare con degli elementi portanti deboli. Sarebbe determinante trovare queste precise configurazioni, in quanto durante la realizzazione dell’opera sono le più pericolose!

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60 Progettazione Strutturale Antincendio

Il metodo di seguito proposto utilizza la definizione di livello di danno precedentemente fornita ed è schematizzabile secondo il seguente algoritmo: 1. Su una struttura integra (livello di danno = 0), si individua una distribuzione di carichi. 2. Si esegue un’analisi non lineare incrementando il carico. La resistenza ultima è fornita dal valore del moltiplicatore di carico per il quale la struttura raggiunge la labilità; 3. Il livello di danno viene aumentato di un’unità; 4. Si rimuove un elemento dalla struttura e si ritorna al punto 2). Quando tutte le combinazioni di possibili elementi rimossi sono state esaurite, si torna al punto 3). L’analisi termina quando si raggiunge il livello di danno massimo considerato e fornisce un valore massimo e un valore minimo della resistenza ultima per ogni livello di danno della struttura.

E’ importante sottolineare inoltre che questo metodo consente di identificare gli elementi critici della struttura, intendendo con questo termine quegli elementi il cui fallimento compromette la resistenza al collasso della struttura.

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QUESTO DEVE ESSERE SEMPRE VERO? OGNI VOLTA CHE C’è DEL RISCHIO? QUINDI PERDITE, UMANE E NON!

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61 Progettazione Strutturale Antincendio

http://www.slideshare.net/franco_bontempi_org_didattica/org-ing-pordenone-fuoco-fb-3-marked http://www.francobontempi.org/pdf/tesidott/tesi_dottorato_giuliani.pdf

- RIDONDANZA Ritardo del crollo Resistono a carichi maggiori, ma collassano male - COMPARTIZIONAMENTO Limitazione dell’estensione Resistono di meno, ma hanno piccole perdite La scelta è in funzione della tipologia strutturale scelta e al tipo di evento. E DELL’EVOLUZIONE NEL TEMPO?

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62 Progettazione Strutturale Antincendio

Staged Construction Analysis

5.

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63 Progettazione Strutturale Antincendio

Dismantling of the San Francisco-Oakland Bay Bridge East Main Span

CASE STUDY

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64 Progettazione Strutturale Antincendio

CONFIGURAZIONI STRUTTURALI INCOMPLETE PEGGIORI

MODELLARE INCENDI POSSIBILI

QUANTIFICARE I RISCHI

RIDURRE I RISCHI

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65 Progettazione Strutturale Antincendio

Ma ci sono software interfacciabili con i programmi normalmente utilizzati per le analisi strutturali?

https://www.wpi.edu/Pubs/ETD/Available/etd-042011-135239/unrestricted/MHergunsel_Thesis_BIM.pdf

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66 Progettazione Strutturale Antincendio

Professione e Responsabilità

6.

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67 Progettazione Strutturale Antincendio

http://www.slideshare.net/franco_bontempi_org_didattica/esami-di-statolezionearangio12112013

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68 Progettazione Strutturale Antincendio

http://www.slideshare.net/franco_bontempi_org_didattica/esami-di-statolezionearangio12112013

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69 Progettazione Strutturale Antincendio

http://www.pro-fire.org/servizi/news/1260-considerazioni-sul-vigente-quadro-normativo-di-prevenzione-incendi-.html

ESAME PROGETTO e SCIA COMPILATA E SOTTOSCRITTA

DURANTE L’ESECUZIONE DEI LAVORI, LA COMPETENZA, ANCHE PER

L’ADEGUAMENTO ANTINCENDIO DELL’EDIFICIO

TECNICO COMPETENTE ABILITATO AI SENSI DEL DPR 151/2011

TECNICO CON REQUISTI PER RICOPRIRE L’INCARICO DI DIRETTORE DEI LAVORI, MA NON COMPETENZE AI SENTI DEL DPR 151/2011

A COSA SERVE UN TECNICO ANTINCENDIO, QUANDO C’E’ GIA’ UN PROGETTO DA SEGUIRE?

Quello che accade successivamente alla approvazione del progetto, manca coordinamento antincendio dall’esecuzione dei lavori.

Ad opera ultimata il committente si rivolge ad un tecnico chiedendo di “presentare le carte ai vigili del fuoco” per essere abilitato all’esercizio dell’attività.

La competenza a verificare gli aspetti antincendio è del direttore dei lavori, che dovrebbe essere anche un esperto di prevenzione incendi.

L’assenza di un “direttore dei lavori antincendio”

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70 Progettazione Strutturale Antincendio

Codice Deontologico degli Ingegneri Italiani Sulla base di tali principi, in osservanza alla legge fondamentale ed in particolar modo ai seguenti articoli della Costituzione: - art. 4, comma 2: “ogni cittadino ha il dovere di svolgere secondo le proprie possibilità e la propria scelta un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società”, - art. 9: “la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e della ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”, - art. 41, commi 1-2: “ l’iniziativa economica privata è libera non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà e alla dignità umana”.

Art.1 Principi generali 1.la professione di ingegnere deve essere esercitata nel rispetto delle leggi e regolamenti emanati dallo Stato e/o dai suoi organi, dei principi costituzionali e dell’ordinamento comunitario. 2.Le prestazioni professionali dell’ingegnere devono essere svolte tenendo conto della tutela della vita e della salute dell’uomo.

SENSIBILITA’ NELLA GESTIONE DELLE INFORMAZIONI

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71 Progettazione Strutturale Antincendio

Art.2 Finalità e ambito di applicazione Art.3 Doveri dell’ingegnere Art.4 Correttezza Art.5 Legalità

Art.6 Riservatezza

6.1 L’ingegnere deve mantenere il segreto professionale sulle informazioni assunte nell’esecuzione dell’incarico professionale.

6.2 L’ingegnere è tenuto a garantire le condizioni per il rispetto del dovere di riservatezza a coloro che hanno collaborato alla prestazione professionale.

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72 Progettazione Strutturale Antincendio

Infrastrutture Critiche

7.

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Art.1 Oggetto 1. Il presente decreto stabilisce le procedure per l'individuazione e la designazione di Infrastrutture critiche europee (ICE), nei settori dell'energia e dei trasporti, nonché le modalità di valutazione della sicurezza di tali infrastrutture e le relative prescrizioni minime di protezione dalle minacce di origine umana, accidentale e volontaria, tecnologica e dalle catastrofi naturali. 2. I sotto-settori riguardanti energia e trasporti sono indicati nell'allegato A al presente decreto. 3. Le procedure riguardano infrastrutture che si trovano in territorio nazionale e quelle che, pur trovandosi nel territorio di altri Stati membri dell'Unione europea, l'Italia ha interesse a far designare ICE.

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73 Progettazione Strutturale Antincendio

ATTUAZIONE della DIRETTIVA 2008/114/CE RECANTE L’INDIVIDUAZIONE e la DESIGNAZIONE delle

INFRASTRUTTURE CRITICHE EUROPEE e la VALUTAZIONE della NECESSITA’ di MIGLIORARNE la PROTEZIONE

D.Lgs. 61/2011

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74 Progettazione Strutturale Antincendio

4. Il presente decreto non modifica le competenze dei Ministeri degli affari esteri, dell'interno, della difesa, dello sviluppo economico, delle infrastrutture e dei trasporti ed enti vigilati, ne' quelle del Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri e, comunque, non modifica le disposizioni vigenti in ordine alle situazioni di emergenze che sono affrontate e gestite nelle sedi, anche interministeriali a ciò preposte, e dai singoli Ministeri, enti ed organizzazioni locali cui e' attribuita tale competenza. 5. Restano salvi gli adempimenti relativi alla protezione di infrastrutture, già stabiliti da disposizioni in vigore, nonché gli impegni assunti dallo Stato italiano con accordi internazionali ratificati.

Art.2 Definizione 1. Ai fini del presente decreto, si intende per: a) infrastruttura: un elemento, un sistema o parte di questo, che contribuisce al mantenimento delle funzioni della società, della salute, della sicurezza e del benessere economico e sociale della popolazione; b) infrastruttura critica (IC): infrastruttura, ubicata in uno Stato membro dell'Unione europea, che e' essenziale per il mantenimento delle funzioni vitali della società, della salute, della sicurezza e del benessere economico e sociale della popolazione ed il cui

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75 Progettazione Strutturale Antincendio

danneggiamento o la cui distruzione avrebbe un impatto significativo in quello Stato, a causa dell'impossibilita' di mantenere tali funzioni;

c) settore: campo di attività omogenee, per materia, nel quale operano le infrastrutture, che può essere ulteriormente diviso in sotto-settori; d) intersettoriale: che riguarda due o più settori o sotto-settori; e) infrastruttura critica europea (ICE): infrastruttura critica ubicata negli Stati membri dell'UE il cui danneggiamento o la cui distruzione avrebbe un significativo impatto su almeno due Stati membri. La rilevanza di tale impatto e' valutata in termini intersettoriali. Sono compresi gli effetti derivanti da dipendenze intersettoriali in relazione ad altri tipi di infrastrutture; f) effetti negativi esterni: effetti negativi dovuti alla perdita di funzionalità di un'infrastruttura e di erogazione del relativo bene o servizio; g) effetti negativi intrinseci: effetti negativi che, l'eventuale danneggiamento o distruzione di un'infrastruttura, produce nei confronti dell'infrastruttura stessa e dell'ambiente circostante; h) criterio di valutazione settoriale: percentuale dei fruitori del bene o servizio che l'infrastruttura eroga, rispetto alla popolazione nazionale o di altro Stato membro oppure a quella di una parte di territorio dell'Unione europea;

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76 Progettazione Strutturale Antincendio

l) proprietario dell'infrastruttura: soggetto pubblico o privato che ha la proprietà di un'infrastruttura; m) operatore dell'infrastruttura: soggetto pubblico o privato responsabile del funzionamento di una infrastruttura; n) informazioni sensibili relative alle IC: dati e notizie, relative alle IC, che, se divulgati, potrebbero essere usati per pianificare ed eseguire azioni volte al danneggiamento od alla distruzione di tali infrastrutture; o) analisi dei rischi: valutazione della vulnerabilità di una ICE rispetto alle diverse possibili minacce e prevedibili conseguenze del danneggiamento o distruzione della stessa, in termini di effetti negativi esterni e intrinseci; p) protezione: attività per assicurare funzionalità, continuità ed integrità di una ICE o ridurne, comunque, le possibilità di danneggiamento o distruzione.

Art.3 Tutela delle informazioni sensibili 1. Alle informazioni sensibili relative alle IC, nonché ai dati ed alle notizie relativi al processo d'individuazione, di designazione e di protezione delle ICE, e' attribuita adeguata classifica di segretezza ai sensi dell'articolo 42 della legge 3 agosto 2007, n. 124, e relative disposizioni attuative.

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77 Progettazione Strutturale Antincendio

2. Ove venga attribuita classifica di segretezza superiore a riservato, l'accesso ed il trattamento delle informazioni, dei dati e delle notizie di cui al comma 1 e' consentito solo al personale in possesso di adeguato nulla osta di segretezza (NOS) nazionale ed UE, ai sensi dell'articolo 9 della legge 3 agosto 2007, n. 124, relative disposizioni attuative. 3. Sono fatte salve le necessità di diffusione, anche preventiva, di notizie e di informazioni verso gli utenti ed i soggetti diversi dal proprietario e dall'operatore dell'infrastruttura, che a qualsiasi titolo prestano attività nell'IC, ai fini della salvaguardia degli stessi. 4. Nelle comunicazioni con altri Stati membri e con la Commissione europea, alle informazioni sensibili relative alle IC ed ai dati e notizie che consentono comunque l'identificazione di un'infrastruttura, sono attribuite le classifiche di segretezza UE, secondo le norme di cui al regolamento (CE) n. 1049/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 maggio 2001.

Art.4 Nucleo interministeriale e Struttura responsabile Art.5 Individuazione settoriale Art.6 Individuazione di potenziali ICE

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78 Progettazione Strutturale Antincendio

1. Ogni infrastruttura situata in territorio nazionale ed individuata ai sensi dell'articolo 5, ai fini della sua designazione come ICE, deve risultare essenziale per il mantenimento delle funzioni vitali della società, della salute, della sicurezza e del benessere economico e sociale della popolazione e, a tale fine, e' esaminata la gravità dei possibili effetti negativi esterni ed intrinseci, in caso di danneggiamento o distruzione, in base a criteri di valutazione intersettoriali. 2. I criteri di valutazione intersettoriali riguardano: a) le possibili vittime, in termini di numero di morti e di feriti; b) le possibili conseguenze economiche, in termini di perdite finanziarie, di deterioramento del bene o servizio e di effetti ambientali; c) le possibili conseguenze per la popolazione, in termini di fiducia nelle istituzioni, di sofferenze fisiche e di perturbazione della vita quotidiana, considerando anche la perdita di servizi essenziali. 3. Per ogni infrastruttura devono essere esaminate e valutate diverse ipotesi, tenendo conto della disponibilità di alternative, delle possibili diverse durate del danneggiamento e dei tempi per il ripristino della funzionalità.

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79 Progettazione Strutturale Antincendio

4. Il NISP [Nucleo Interministeriale Situazione e Pianificazione], in base alla definizione di ICE di cui all'articolo 2, comma 1, lettera e), anche su proposta della struttura responsabile di cui all'articolo 4 e tenendo conto delle linee guida elaborate dalla Commissione europea, determina, in linea di massima, i limiti dei criteri di valutazione intersettoriale, oltre i quali l'infrastruttura e' definita potenzialmente critica. 5. La struttura responsabile, applicando i limiti dei criteri di valutazione intersettoriale alle infrastrutture determinate ai sensi dell'articolo 5, individua le potenziali ICE.

Art.7 Individuazione delle ICE Art.8 Designazione delle ICE Art.9 Termine del processo e periodico riesame Art.10 Comunicazioni concernenti le ICE Art.11 Responsabili della protezione Art.12 Adempimenti per la protezione

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80 Progettazione Strutturale Antincendio

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81 Progettazione Strutturale Antincendio

Art.1 - Definizioni 1. ai fini del presente decreto si applicano le seguenti definizioni : b) materiale militare: materiale specificatamente progettato o adottato per fini militari e destinato ad essere impiegato come arma, munizioni o materiale bellico; c) materiale sensibile, lavori sensibili e servizi sensibili: materiali, lavori e servizi destinati alla sicurezza che comportano, richiedono o contengono informazioni classificate ai sensi della legge 3 agosto 2007, n.124, del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 8 aprile 2008 e del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 12 giugno 2009, n.7; d) informazioni classificate: qualsiasi informazione o materiale, a prescindere da forma, natura o modalità di trasmissione, alla quale è stato attribuito un determinato livello di classificazione di sicurezza o un livello di protezione e che, nell’interesse della sicurezza nazionale e ai sensi della legge 3 agosto 2007, n.124, concernente il sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica e nuova disciplina del segreto, del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 8 aprile 2008 e del decreto del

DECRETO APPALTI DIFESA e SICUREZZA D.Lgs. 208/2011

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82 Progettazione Strutturale Antincendio

Presidente del Consiglio dei Ministri 12 giugno 2009, n.7, richieda protezione contro appropriazione indebita, distruzione, rimozione, divulgazione, perdita o accesso da parte di un soggetto non autorizzato o contro qualsiasi altro tipo di pregiudizio

Art.2 – Finalità ed ambito di applicazione 1. il presente decreto disciplina i contratti nei settori della difesa e della sicurezza, anche non militare, aventi per oggetto: a) forniture di materiale militare e loro parti, componenti o di sottoassiemi; b) forniture di materiale sensibile e loro parti, componenti o di sottoassiemi; c) lavori, fornitura e servizi direttamente correlati al materiale di cui alla lettera a), per ognuno e per tutti gli elementi del suo ciclo di vita; d) lavori, fornitura e servizi direttamente correlati al materiale di cui alla lettera b), per ognuno e per tutti gli elementi del suo ciclo di vita; e) lavori e servizi per fini specificatamente militari; f) lavori e servizi sensibili

Art.11 – Requisiti di ordine generale 1. sono esclusi dalla partecipazione alle procedure di affidamento degli appalti dei lavori, forniture e servizi, né posso essere affidatari di subappalti, né ausiliari ai sensi dell’articolo 49 del codice, né stipulare i relativi contratti, i soggetti che si trovano in una delle condizioni di cui all’articolo 38 del codice.

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83 Progettazione Strutturale Antincendio

2. con riferimento all’articolo 38, comma 1, lettera c), del codice, sono ricompresi i reati terroristici o reati connessi alle attività terroristiche ovvero istigazione, concorso, tentativo a commettere uno o più reati terroristici o reati connessi alle attività terroristiche, quali quelli definiti agli articoli 1, 3 e 4 della decisione quadro 2002/475/GAI. _______________________________________________________________________

Articolo 1 Reati terroristici e diritti e principi giuridici fondamentali.

1. Ciascuno Stato membro adotta le misure necessarie affinché siano considerati reati terroristici gli atti intenzionali di cui alle lettere da a) a i) definiti reati in base al diritto nazionale che, per la loro natura o contesto, possono arrecare grave danno a un paese o a un'organizzazione internazionale, quando sono commessi al fine di:

- intimidire gravemente la popolazione, o - costringere indebitamente i poteri pubblici o un'organizzazione internazionale a compiere o astenersi dal compiere un qualsiasi atto, o - destabilizzare gravemente o distruggere le strutture politiche fondamentali, costituzionali, economiche o sociali di un paese o un'organizzazione internazionale:

a) attentati alla vita di una persona che possono causarne il decesso; b) attentati gravi all'integrità fisica di una persona;

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84 Progettazione Strutturale Antincendio

c) sequestro di persona e cattura di ostaggi; d) distruzioni di vasta portata di strutture governative o pubbliche, sistemi di trasporto, infrastrutture, compresi i sistemi informatici, piattaforme fisse situate sulla piattaforma continentale ovvero di luoghi pubblici o di proprietà private che possono mettere a repentaglio vite umane o causare perdite economiche considerevoli; e) sequestro di aeromobili o navi o di altri mezzi di trasporto collettivo di passeggeri o di trasporto di merci; f) fabbricazione, detenzione, acquisto, trasporto, fornitura o uso di armi da fuoco, esplosivi, armi atomiche, biologiche e chimiche, nonché, per le armi biologiche e chimiche, ricerca e sviluppo; g) diffusione di sostanze pericolose, il cagionare incendi, inondazioni o esplosioni i cui effetti mettano in pericolo vite umane; h) manomissione o interruzione della fornitura di acqua, energia o altre risorse naturali fondamentali il cui effetto metta in pericolo vite umane; i) minaccia di realizzare uno dei comportamenti elencati alle lettere da a) a h).

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85 Progettazione Strutturale Antincendio

2. L'obbligo di rispettare i diritti fondamentali e i principi giuridici fondamentali quali sono sanciti dall'articolo 6 del trattato sull'Unione europea non può essere modificato per effetto della presente decisione quadro.

Articolo 3 Reati connessi alle attività terroristiche.

Ciascuno Stato membro adotta le misure necessarie affinché siano considerati reati connessi alle attività terroristiche i seguenti comportamenti:

a) furto aggravato commesso per realizzare uno dei comportamenti elencati all'articolo 1, paragrafo 1; b) estorsione per attuare uno dei comportamenti elencati all'articolo 1, paragrafo 1; c) formazione di documenti amministrativi falsi al fine di porre in essere uno dei comportamenti elencati nell'articolo 1, paragrafo 1, lettere da a) a h), e nell'articolo 2, paragrafo 2, lettera b).

Articolo 4 Istigazione, concorso, tentativo.

1. Ciascuno Stato membro adotta le misure necessarie affinché siano resi punibili l'istigazione a commettere uno dei reati di cui all'articolo 1, paragrafo 1, e agli articoli 2 o 3 o il concorso in uno di tali reati.

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86 Progettazione Strutturale Antincendio

2. Ciascuno Stato membro adotta le misure necessarie affinché sia reso punibile il tentativo di commettere uno dei reati di cui all'articolo 1, paragrafo 1, e all'articolo 3, esclusi la detenzione di cui all'articolo 1, paragrafo 1, lettera f), e il reato di cui all'articolo 1, paragrafo 1, lettera i). _____________________________________________________________________ 3. con riferimento all’articolo 38, comma 1, lettera f), del codice, è incluso tra i casi di errore grave la violazione degli obblighi in materia di sicurezza dell’informazione o di sicurezza dell’approvvigionamento in occasione di un appalto precedente 4. con riferimento all’articolo 38, comma 1, lettera m-quater), del codice, elementi indicativi ai fini dell’esclusione dell’unicità del centro decisionale possono essere, tra gli altri, l’autonomia gestionale della politica commerciale e l’autonoma disponibilità delle conoscenze tecnologiche di cui sia garantita la segretezza. 5. sono altresì esclusi i soggetti privi dell’affidabilità necessaria per escludere rischi per la sicurezza dello Stato. L’assenza di tale affidabilità viene preventivamente accertata con qualsiasi mezzo di prova, comprese le fonti di dati protette.

Art.12 – Capacità tecnica e professionale dei fornitori e dei prestatori di servizi 1. negli appalti di servizi e forniture la dimostrazione delle capacità tecniche dei concorrenti può essere fornita, oltre che nei modi indicati dall’articolo 42 del codice, nei seguenti modi :

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87 Progettazione Strutturale Antincendio

a) descrizione delle misure attuate dal fornitore o dal prestatore del servizio per garantire la qualità, nonché degli strumenti di studio o di ricerca di cui si dispone e della regolamentazione interna in materia di proprietà intellettuale; b) indicazione del numero medio annuo di dipendenti del concorrente e il numero di dirigenti impiegati negli ultimi tre anni; c) descrizione delle attrezzature tecniche tale da consentire una loro precisa individuazione e rintracciabilità, del materiale, dell’equipaggiamento tecnico, del numero degli effettivi e delle loro competenze e delle fonti di approvvigionamento, con un’indicazione della collocazione geografica qualora si trovi al di fuori del territorio dell’Unione, di cui dispone l’operatore economico per eseguire l’appalto, per far fronte ad eventuali esigenze supplementari della stazione appaltante dovute a una crisi, o per garantire una manutenzione, la modernizzazione o gli adeguamenti delle forniture oggetto dell’appalto. 2. con riferimento all’articolo 42, comma 1, lettera a), del codice, l’elenco dei principali servizi o delle principali forniture prestati si riferisce agli ultimi cinque anni.

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88 Progettazione Strutturale Antincendio

Art.13 – Sicurezza dell’informazione 1. nel caso di contratti che comportano la trattazione di informazioni classificate, gli operatori economici forniscono prova della capacità loro e dei loro subappaltatori di trattare tali informazioni al livello di protezione richiesto nella documentazione dell’appalto da parte della stazione appaltante, in conformità alle leggi e ai regolamenti in materia di nulla osta di sicurezza, e agli accordi internazionali di settore. 2. a tal fine, la stazione appaltante precisa nella medesima documentazione le misure e i requisiti necessari per garantire la sicurezza dell’informazione, i quali possono riguardare: a) l’impegno dell’offerente e dei subappaltatori già individuati a salvaguardare opportunamente la riservatezza di tutte le informazioni classificate in loro possesso o di cui vengano a conoscenza per tutta la durata dell’appalto e dopo la risoluzione o conclusione dell’appalto, in conformità alle pertinenti disposizioni legislative, regolamentari e amministrative; b) l’impegno dell’offerente ad ottenere l’impegno di cui alla lettera a) da altri subappaltatori ai quali subappalterà durante l’esecuzione dell’appalto;

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89 Progettazione Strutturale Antincendio

c) le informazioni sufficienti sui subappaltatori già individuati, che consentono all’amministrazione aggiudicatrice/all’ente aggiudicatore di accertare che ciascuno di essi possieda le capacità necessarie per salvaguardare adeguatamente la riservatezza delle informazioni classificate alle quali hanno accesso o che sono tenuti a produrre nel quadro della realizzazione delle loro attività di subappalto; d) l’impegno dell’offerente a fornire le informazioni richieste alla lettera c) ai nuovi subappaltatori prima di attribuire loro un subappalto; e) ulteriori misure e requisiti che, in ragione della natura, dell’impiego dei beni, servizi o lavori e della finalità dell’appalto, siano ritenuti necessari dalla staziona appaltante 3. la stazione appaltante può, se del caso, concedere, agli operatori economici che non detengono ancora il nulla osta di sicurezza, un periodo addizionale per ottenerlo. In tale ipotesi, la staziona appaltante specifica nel bando di gara il termine entro il quale il nulla osta va presentato, comunque non successivo alla data di apertura delle offerte presentate.

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90 Progettazione Strutturale Antincendio

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91 Progettazione Strutturale Antincendio

Art.1 - Definizioni 1. ai fini del seguente regolamento si intende che : a) “legge”, la legge 3 agosto 2007, n. 124 ; b) “Sicurezza delle informazioni”, la salvaguardia e la continua e completa protezione delle informazioni classificate o coperte da segreto di Stato, attraverso l’adozione di norme e procedure, organizzative ed esecutive, nei settori delle abilitazioni di sicurezza, della sicurezza fisica, della tecnologia delle informazioni e delle comunicazioni; …. f) “Segreto di Stato”, il segreto come definito dall’ articolo 39 , comma 1, della legge; g) “Informazione coperta da segreto di Stato”, l’informazione, la notizia, il documento, l’atto, l’attività, la cosa o il luogo sui quali il vincolo del segreto di Stato sia stato apposto o opposto e confermato e, ove possibile, annotato;

DISPOSIZIONI per la TUTELA AMMINISTRATIVA del SEGRETO di STATO e delle INFORMAZIONI CLASSIFICATE

DPCM 22 luglio 2011

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92 Progettazione Strutturale Antincendio

h) “Classifica di segretezza”, il livello di segretezza attribuito ad un’informazione ai sensi dell’ articolo 42 della legge e dell’ articolo 4 del D.P.C.M. n. 7 del 12 giugno 2009 ; …. l) “Qualifica di sicurezza” o “qualifica”, la sigla o altro termine convenzionale (es. NATO, UE, altre) che, attribuita ad un’informazione, classificata e non, indica l’Organizzazione internazionale o comunitaria o il programma intergovernativo di appartenenza della stessa e il relativo ambito di circolazione; m) “Informazione classificata”, ogni informazione, atto, attività, documento, materiale o cosa, cui sia stata attribuita una delle classifiche di segretezza previste dall’ articolo 42 , comma 3, della legge; n) “Documento classificato”, l’informazione classificata rappresentata in forma grafica, fotocinematografica, elettromagnetica, informatica o in ogni altra forma; o) “Materiale classificato”, qualsiasi oggetto, cosa o componente di macchinario, prototipo, equipaggiamento, arma, sistema elementare o dispositivo o parte di esso, compreso il software operativo, prodotto a mano o meccanicamente, automaticamente o elettronicamente, finito o in corso di lavorazione, compresi i materiali per la sicurezza delle comunicazioni (COMSEC), l’elaborazione automatica dei dati (EAD), nonché i prodotti della tecnologia dell’informazione (ICT) coperti da una classifica di segretezza;

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93 Progettazione Strutturale Antincendio

q) “Informazioni non classificate controllate”, le informazioni non classificate che richiedono misure di protezione minime e il cui accesso è consentito alle sole persone che hanno necessità di trattarle per motivi attinenti al loro impiego, incarico o professione; r) “Trattazione delle informazioni classificate o coperte da segreto di Stato”, la gestione, l’accesso, la conoscenza, la consultazione, l’elaborazione, la selezione, l’estrazione, il raffronto, l’utilizzo, la comunicazione delle informazioni classificate o coperte da segreto di Stato; s) “Gestione dei documenti classificati o coperti da segreto di Stato”, la protezione fisica, logica e tecnica, l’originazione, la spedizione, la contabilizzazione, la diramazione, la ricezione, la registrazione, la riproduzione, la conservazione, la custodia, l’archiviazione, il trasporto e la distruzione legittima dei documenti classificati, nonché la preparazione dei relativi plichi; t) “Nulla osta di sicurezza” per le persone fisiche – in seguito NOS – il provvedimento che legittima alla trattazione di informazioni classificate SEGRETISSIMO, SEGRETO o RISERVATISSIMO coloro che hanno la necessità di conoscerle; u) “Violazione della sicurezza”, la conseguenza di azioni od omissioni contrarie ad una disposizione in materia di protezione e tutela delle informazioni classificate, che potrebbero mettere a repentaglio o compromettere le informazioni stesse;

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94 Progettazione Strutturale Antincendio

aa) “Abilitazione Preventiva” (AP), il provvedimento che consente all’operatore economico la partecipazione a gare d’appalto o a procedure finalizzate all’affidamento di contratti classificati RISERVATISSIMO o RISERVATO o dichiarati eseguibili con speciali misure di sicurezza; bb) “Nulla Osta di Sicurezza Industriale” (NOSI), il provvedimento che abilita l’operatore economico alla trattazione e gestione di informazioni classificate e consente di partecipare a gare d’appalto finalizzate all’affidamento di contratti classificati o dichiarati eseguibili con speciali misure di sicurezza, nonché, in caso di aggiudicazione, di eseguire lavori, fornire beni e servizi, realizzare opere, studi e progettazioni ai quali sia stata attribuita una classifica di segretezza; cc) “Sicurezza fisica”, il complesso delle misure di sicurezza destinate alla protezione fisica delle strutture, delle aree, degli edifici, degli uffici, dei sistemi di comunicazione e di informazione e di qualunque altro luogo dove sono trattate o custodite informazioni classificate o coperte da segreto di Stato;

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95 Progettazione Strutturale Antincendio

Art. 2 Ambito di applicazione 1. Il presente decreto si applica ai soggetti pubblici e privati che, per fini istituzionali, di impresa o contrattuali, hanno necessità di trattare informazioni coperte da segreto di Stato o da classifica di segretezza nazionale, apposta per ragioni di sicurezza dello Stato, ovvero da classifica attribuita nel quadro del Trattato del Nord Atlantico, dell’Unione europea e di qualunque altro accordo od organizzazione internazionale di cui l’Italia è parte.

Art. 3 Obiettivi 1. Le disposizioni in materia di sicurezza delle informazioni perseguono i seguenti obiettivi: a) tutelare le informazioni classificate, o coperte da segreto di Stato, dalla sottrazione, manomissione, distruzione, manipolazione, spionaggio o rivelazione non autorizzata; b) salvaguardare le informazioni classificate, o coperte da segreto di Stato, trattate con sistemi di elaborazione dati, con reti di comunicazione e con prodotti delle tecnologie dell’informazione da minacce che possano pregiudicare la riservatezza, integrità, disponibilità ed autenticità; c) preservare le installazioni, gli edifici e i locali all’interno dei quali vengono trattate informazioni classificate, o coperte da segreto di Stato, da atti di sabotaggio e da qualsiasi altra azione finalizzata ad arrecare danni alle stesse.

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96 Progettazione Strutturale Antincendio

2. L’accesso alle informazioni classificate è consentito soltanto alle persone che, fermo restando il possesso del NOS quando richiesto, hanno necessità di conoscerle in funzione del proprio incarico. La conoscenza delle informazioni coperte da segreto di Stato è regolata ai sensi dell’ art. 39 , comma 2, della legge.

Art. 12 Organizzazione di sicurezza nell’ambito degli operatori economici 1. L’operatore economico abilitato alla trattazione delle informazioni classificate, previa autorizzazione dell’Organo nazionale di sicurezza, istituisce una propria organizzazione di sicurezza, adeguata alle categorie di informazioni classificate che l’operatore economico ha necessità di trattare, nonché alle proprie dimensioni o caratteristiche infrastrutturali o gestionali.

Art. 13 Responsabilità della protezione e della tutela delle informazioni classificate nell’ambito degli operatori economici Art. 14 Compiti del legale rappresentante o del Funzionario alla sicurezza della sede principale od unica dell’operatore economico Art. 15 Organo di sicurezza presso gli operatori economici Art. 16 Compiti del “Funzionario alla sicurezza designato” della sede periferica dell’operatore economico Art. 17 Strutture di sicurezza presso gli operatori economici

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Art. 18 Attività ispettiva Art. 19 Classifiche di segretezza Art. 20 Classifiche di segretezza internazionali e comunitarie Art. 21 Qualifiche di sicurezza Art. 22 Sicurezza delle lavorazioni classificate e deroghe al divieto di divulgazione Art. 23 Classifiche di segretezza e funzione del NOS Art. 24 Autorità competenti al rilascio del NOS Art. 25 Procedimento per il rilascio del NOS …. Art. 39 Attività industriali di rilievo strategico

1. Qualora debbano trattare e gestire informazioni classificate, agli operatori economici la cui attività, per oggetto, tipologia o caratteristiche tecnologiche, assume rilevanza strategica per la sicurezza nazionale, è rilasciato il Nulla Osta di Sicurezza Industriale (NOSI). Rientrano in tale ambito: a) le attività volte ad assicurare la difesa e la sicurezza dello Stato; b) le attività volte alla produzione o allo sviluppo di tecnologie suscettibili di impiego civile/militare;

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c) la gestione in concessione di reti e di sistemi di ricetrasmissione ed elaborazione di segnali e/o comunicazioni; d) la gestione in concessione di infrastrutture stradali, ferroviarie, marittime ed aeree; e) la gestione in concessione di reti di produzione, distribuzione e stoccaggio di energia ed altre infrastrutture critiche. 2. Il NOSI abilita gli operatori economici di cui al comma 1 alla partecipazione a gare d’appalto finalizzate all’affidamento di contratti classificati o dichiarati eseguibili con speciali misure di sicurezza.

Art. 40 Abilitazioni di sicurezza per gli operatori economici Art. 41 Abilitazione Preventiva Art. 42 Nulla Osta di Sicurezza Industriale Art. 43 Istruttoria per il rilascio del NOSI ….. CAPO VIII : Sicurezza Fisica – Art.64 Generalità 1. Al fine di evitare che persone non autorizzate abbiano accesso alle informazioni classificate, ovvero coperte da segreto di Stato, i locali, le aree, gli edifici, gli uffici, i centri COMSEC, i sistemi EAD, in cui sono trattati informazioni classificate, sono protetti mediante specifiche misure di sicurezza fisica stabilite nelle disposizioni di cui al presente Capo.

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Art. 65 Funzionario o Ufficiale alla sicurezza fisica 1. Nell’ambito degli Organi centrali di sicurezza istituiti presso ogni Ministero, struttura governativa, Forza armata, ente, o operatore economico il Funzionario o Ufficiale alla sicurezza fisica supporta il Funzionario o Ufficiale alla sicurezza nella predisposizione delle misure di sicurezza fisica idonee ad assicurare il grado di protezione necessario per ciascuna esigenza. 2. I requisiti di sicurezza delle misure di protezione sono definiti dal Funzionario o Ufficiale alla sicurezza fisica sulla base di una preliminare analisi del rischio che tenga conto, in particolare, dei seguenti fattori: a) vulnerabilità delle aree e dei locali in cui sono trattate informazioni classificate in relazione alle minacce ipotizzabili; b) livello di classificazione delle informazioni da proteggere; c) quantità e tipologia dei supporti contenenti le informazioni classificate trattate. Art. 66 Aree riservate 1. Le aree dove vengono trattate informazioni classificate a livello RISERVATISSIMO e superiore sono organizzate e strutturate in modo da corrispondere ad una delle seguenti tipologie:

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1) “aree riservate di I classe”: quelle in cui l’ingresso consente di poter accedere direttamente alle informazioni. 2) “aree riservate di II classe”: quelle che vengono protette, mediante controlli predisposti anche internamente ed in cui le informazioni classificate sono conservate in contenitori di sicurezza. Art. 67 Aree controllate 1. In prossimità delle aree riservate di I e II classe, o per accedere ad esse, può essere predisposta un’area controllata in cui possono essere trattate solo informazioni classificate a livello non superiore a RISERVATO. 2. Le aree di cui al comma 1 sono caratterizzate da un perimetro chiaramente delimitato e dotate di misure di protezione minime tali da consentirne l’accesso alle sole persone autorizzate per motivi attinenti al loro impiego, incarico o professione. Art. 68 Misure minime di protezione 1. Le aree riservate di I e II classe devono essere protette con idonei sistemi di allarme e dispositivi elettronici per il rilevamento delle intrusioni. 2. I sistemi e dispositivi elettronici di cui al comma 1 devono essere dotati di misure antimanomissione ed antisabotaggio e di alimentazione elettrica sussidiaria. 3. L’ingresso nelle aree riservate di I e II classe è controllato mediante un sistema di “passi” o di riconoscimento individuale per il personale dipendente dell’ente o operatore economico.

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101 Progettazione Strutturale Antincendio

4. I sistemi di riconoscimento individuale, anche di tipo elettronico, utilizzati per l’accesso alle aree riservate e controllate devono essere gestiti dall’organizzazione di sicurezza dell’ente o operatore economico. 5. Personale di vigilanza espressamente preposto effettua il controllo delle aree riservate di I e II classe durante e al di fuori del normale orario di lavoro, al fine di prevenire rischi di manomissioni, danni o perdite di informazioni classificate. Art. 69 Contenitori di sicurezza – camere blindate – attrezzatura di sicurezza 1. Per la custodia di informazioni e materiali classificati devono essere utilizzati

contenitori di sicurezza con caratteristiche tecniche conformi alle disposizioni applicative del presente regolamento.

2. Per le camere blindate costruite all’interno di un’area riservata di I o di II classe e per tutte le aree riservate di I classe nel caso di soggetti pubblici è necessario acquisire l’approvazione del progetto da parte dell’Organo centrale di sicurezza. Per gli operatori economici il progetto della camera blindata è approvato dall’UCSe. 3. L’UCSe approva secondo criteri definiti nelle disposizioni applicative del presente regolamento le attrezzature di sicurezza per la protezione delle informazioni classificate e conserva ed aggiorna i relativi elenchi.

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102 Progettazione Strutturale Antincendio

Art. 70 Protezione contro la visione o l’ascolto non autorizzati di informazioni sensibili

1. Gli ambienti ove vengono trattate informazioni classificate a livello RISERVATISSIMO e superiore ovvero comunque attinenti alla sicurezza e agli interessi nazionali sono sottoposti a periodiche verifiche ambientali atte ad impedire ogni visione o ascolto clandestino. Tali verifiche sono disposte dall’UCSe sulla base di intese con gli Organi Centrali di sicurezza. 2. Le verifiche di cui al comma 1 sono, altresì, disposte qualora il Funzionario o Ufficiale alla sicurezza competente ritenga, sulla base di motivate valutazioni, che sussista un rischio di compromissione di informazioni classificate. 3. Le verifiche di cui ai commi 1 e 2 sono effettuate esclusivamente da personale abilitato. 4. L’esigenza di verifiche ambientali è comunicata all’UCSe, che può procedere anche con delega.