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Gli italiani e il cibo Milano, 8 maggio 2017 Come sono cambiati gli stili alimentari negli ultimi 20 anni

Gli italiani e il cibo

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Gli italiani e il cibo

Milano, 8 maggio 2017

Come sono cambiati gli stili alimentari negli ultimi 20 anni

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Il cibo ha sempre avuto un ruolo cruciale nella vita degli italiani:

• siamo il Paese della grande tradizione nella cucina

• al pasto è sempre stata associata la tavola apparecchiata, la famiglia riunita

• il cibo è CONVIVIALITA’, al contrario di quanto accade nei paesi del nord Europa

Eppure nel corso degli ultimi 20 anni molte cose sono cambiate. La prima è che si mangia sempre di più fuoricasa. Oggi il 35%

della spesa delle famiglie per mangiare è indirizzato su bar, ristoranti, pizzerie, gelaterie, pasticcerie e via di seguito. Al

contempo scende il peso dei consumi domestici anche se in Europa continuiamo ad essere un Paese a forte “vocazione”

alimentare.

I cambiamenti non riguardano soltanto il valore e la quantità di cibo acquistato e consumato ma anche i comportamenti o

meglio gli stili alimentari. Tra questi citiamo la perdita di importanza del pranzo come pasto principale della giornata ed la

conseguente crescita della cena. Un fenomeno che purtroppo non interessa solo le fasce adulte della popolazione ma anche i

bambini che assumono i modelli alimentari dei genitori. In questi ultimi 20 anni registriamo anche qualche fenomeno positivo

come l’aumento della popolazione che inizia la giornata con una colazione ben più sostanziosa di quanto si facesse in passato.

Non si beve solo qualcosa (un caffè o un cappuccino) ma si mangia anche qualcosa.

La stessa tipologia di prodotti consumati è significativamente cambiata. In tale ambito si registrano comportamenti “strabici”

da un lato più attenti alla salute ed al benessere ma dall’altro esattamente opposti. La polarizzazione dei comportamenti è il

tratto distintivo di questa epoca con una parte minoritaria di popolazione che vive il rapporto con il cibo all’insegna del

salutismo ed un’altra parte maggioritaria che al contrario assume comportamenti sempre più lontani da quei modelli

tradizionali implicitamente attenti al concetto di cibo come fonte di salute e benessere.

Principali evidenze

Page 4: Gli italiani e il cibo

Da una parte cala la quota di popolazione che consuma quotidianamente carboidrati e proteine ed aumenta quella di chi

consuma ortaggi e verdure e di coloro che prestano attenzione al consumo di sale.

Dall’altra cala la quota di popolazione che consuma abitualmente la frutta e quella di chi utilizza olio di oliva e grassi vegetali per

la cottura e soprattutto per il condimento a crudo.

Questo strabismo lo rintracciamo da una parte nella riduzione della spesa per pane e cereali (-7,5% a prezzi costanti nel periodo

2000-2015) e della spesa per la carne, principalmente rossa, (-8,1%) e dall’altra nell’aumento del tasso di popolazione in

sovrappeso o addirittura in condizioni di obesità. Si tratta, in questo secondo caso, di 5 milioni di persone che mostrano un trend

di crescita almeno nel lungo periodo.

L’importanza della ristorazione nei consumi alimentari delle persone sta facendo crescere una nuova sensibilità e responsabilità

da parte delle imprese del settore, quantomeno in quelle basate su modelli di offerta più tradizionali. Partendo da questa

consapevolezza si scopre che nella ristorazione i consumatori ricercano pietanze più leggere ma senza lo stress della lista delle

calorie. Il connubio salute&convivialità è bene interpretato dalla ristorazione e questo fa si che i consumatori non debbano

passare il tempo a leggere “etichette” che indicano le caratteristiche nutrizionali di ciò che consumano al ristorante ma proprio

nel modello di ristorazione che meglio risponde alle loro esigenze trovano la soluzione a quel connubio. E proprio la fiducia che

ripongono nel ristorante selezionato fa si che la stessa tracciabilità degli alimenti non sia un argomento a cui prestare grande

attenzione. Anche nei consumi al ristorante si trovano le conferme del cambiamento dei modelli alimentari. La carne rossa viene

segnalata in forte calo, così come l’uso del sale e dei grassi animali (burro). Cresce significativamente il consumo di verdura e

viene confermata la scarsa attenzione alla frutta. Nel primo caso si può dire che ortaggi e verdure resistono solo perché i prodotti

di IV e V gamma ne facilitano l’uso in casa o perché c’è qualcuno (al ristorante) che la prepara per te.

Page 5: Gli italiani e il cibo

In controtendenza al ristorante il consumo di primi piatti, principalmente pasta, e dei dessert. In questi due aspetti si ritrova il

valore della tavola come convivialità e dunque piacere. La pasta resta un pilastro del modello alimentare italiano mentre il dolce si

conferma come il modo migliore per concludere un pasto con familiari ed amici.

Ma il cibo come salute e benessere non coincide solo con la leggerezza dei piatti. L’aumento delle intolleranze alimentari, delle

allergie e persino delle malattie metaboliche fa si che la ristorazione si attrezzi sempre di più per dare risposte ai consumatori con

queste problematiche. Oltre i due terzi dei ristoranti intervistati dichiara di avere menu per chi ha specifiche esigenze di salute e/o

intolleranze mentre sei ristoranti su dieci sono in grado di dare risposta a quei consumatori che hanno particolari esigenze

dietetiche.

Ma salute&convivialità viene assicurata soprattutto prestando attenzione alla qualità dei prodotti e rispettando il ciclo delle

stagioni.

L’uso di prodotti dop e Igp è una larga consuetudine della ristorazione, il 90% circa degli intervistati punta sulle filiere corte ed è in

forte espansione l’utilizzo di prodotti bio. L’84% dei ristoratori cambia il menu al massimo ogni 4 mesi.

Attenzione all’ambiente e riduzione degli sprechi è un altro driver della ristorazione. Questa attenzione si esplicita soprattutto nella

gestione dell’attività (contenere lo spreco di acqua, utilizzo di lampade al led, elettrodomestici a basso consumo, ricariche per

detergenti, ecc.) mentre nel rapporto con la clientela e con il mondo esterno c’è ancora molto da fare. Solo un ristorante su

quattro utilizza acqua microfiltrata ed il 14% appena degli intervistati non spreca il cibo donandolo quello non utilizzato ad

associazioni caritatevoli o di volontariato.

Page 6: Gli italiani e il cibo

Gli stili alimentari

I consumi alimentari

Focus: gli stili alimentari al ristorante

La ristorazione e l’ambiente

Page 7: Gli italiani e il cibo

I consumi alimentari

Page 8: Gli italiani e il cibo

12,7

10,5

13,4 13,3 14,3

8,4

Eurozona Germania Spagna Francia Italia Regno Unito

In Italia resiste il modello mediterraneo

Fonte: elaborazione C.S. Fipe su dati Eurostat

Peso percentuale dei consumi alimentari sul totale consumi - anno 2015

Page 9: Gli italiani e il cibo

2.106 1.965 1.853

2.321 2.379 2.019

Eurozona Germania Spagna Francia Italia RegnoUnito

Gli italiani spendono di più per mangiare in casa

Fonte: elaborazione C.S. Fipe su dati Eurostat

Spesa pro-capite per consumi alimentari in casa - valori correnti in euro - anno 2015

Page 10: Gli italiani e il cibo

Ristorazione: Italia batte Francia, Germania e Regno Unito

Fonte: elaborazione C.S. Fipe su dati Eurostat

7,1

4,4

14,6

5,3

7,6 7,4

Eurozona Germania Spagna Francia Italia Regno Unito

Peso percentuale della ristorazione sul totale consumi - anno 2015

Page 11: Gli italiani e il cibo

Francesi e tedeschi mangiano in casa più degli italiani

Fonte: elaborazione C.S. Fipe su dati Eurostat

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

Eurozona Germania Spagna Francia Italia Regno Unito

alimentari in casa ristorazione

Distribuzione percentuale dei consumi alimentari in casa e fuoricasa - anno 2015

Page 12: Gli italiani e il cibo

Totale

222

In casa

144 escluse bevande

alcoliche

Fuori casa

78

I consumi alimentari delle famiglie mld. di euro correnti – anno 2016

Fonte: stima C.S. Fipe su dati Istat

35,1% del totale

Page 13: Gli italiani e il cibo

Alimentari: in casa vs. fuori casa Spesa delle famiglie - valori concatenati - N.I. 2007=100

(stima)

Fonte: elaborazione C.S. Fipe su dati Istat

80

85

90

95

100

105

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016

in casa fuori casa

Page 14: Gli italiani e il cibo

Torna a crescere la spesa in bar e ristoranti Spesa pro-capite per servizi di ristorazione - valori concatenati in euro

Fonte: elaborazione C.S. Fipe su dati Istat

1.162

1.187

1.171

1.162 1.169

1.159

1.190

1.214

1.201

1.193

1.192

1.188

1.179

1.157

1.147

1.157

1.172

20

00

20

01

20

02

20

03

20

04

20

05

20

06

20

07

20

08

20

09

20

10

20

11

20

12

20

13

20

14

20

15

20

16 (stima)

Page 15: Gli italiani e il cibo

Salutismo a tavola? Si…e No

Fonte: elaborazione C.S. Fipe su dati Istat

-28,1

-11,4

-11,0

-8,1

-7,5

-30,0 -20,0 -10,0 0,0

olii e grassi

frutta

vegetali

carne

pane e cereali

I consumi alimentari delle famiglie - var. % 2015/2000 - valori concatenati

Page 16: Gli italiani e il cibo

Gli stili alimentari

Page 17: Gli italiani e il cibo

1995 2015

colazione adeguata* 71,6% 81,2%

pranzo pasto principale 76,6% 67,2%

pranzo a casa 82,8% 73,4% pranzo in mensa** 7,5% 7,9%

pranzo al ristorante 2,7% 2,7%

pranzo al bar 1,9% 2,3%

pranzo sul posto di lavoro** 5,8% 7,1 %

cena pasto principale 18,5% 23,2% (*) Per adeguata, si intende una colazione in cui non si assumono soltanto tè o caffè, ma si beve latte e/o si mangia qualcosa (**) anno 2000 Fonte: elaboraz. C.S. Fipe su dati Istat

Gli stili alimentari sono cambiati per 100 Persone di 3 anni e più

Page 18: Gli italiani e il cibo

La Colazione* per 100 persone di 3 anni e più

(*) Si fa riferimento ad una colazione in cui non si assumono soltanto tè o caffè, ma si beve latte e/o si mangia qualcosa. Fonte: elaboraz. C.S. Fipe su dati Istat

71,6

74,9

78,5 79,4

81,2

66

68

70

72

74

76

78

80

82

1995 2000 2005 2010 2015

Page 19: Gli italiani e il cibo

Scende il peso del pranzo, aumenta quello della cena

76,6

67,2

18,5

23,3

0

5

10

15

20

25

62

64

66

68

70

72

74

76

78

19

95

19

96

19

97

19

98

19

99

20

00

20

01

20

02

20

03

20

05

20

06

20

07

20

08

20

09

20

10

20

11

20

12

20

13

20

14

20

15

pranzo cena

Il pasto principale della giornata - per 100 persone di 3 anni e più

Fonte: elaborazione C.S. Fipe su dati Istat

Page 20: Gli italiani e il cibo

Il Pranzo (valori %)

83,4 80,7 79,6 78,3 78,5

16,6 19,3 20,4 21,7 21,5

1997 2000 2005 2010 2015

In casa fuori casa

Fonte: elaborazione C.S. Fipe su dati Istat

Si pranza sempre più fuori casa

Page 21: Gli italiani e il cibo

71,6

69,2

72,7

70,7

64,1

1997 2000 2005 2010 2015

La carne rossa ha meno consumatori

Consuma carne rossa almeno qualche volta alla settimana - per 100 persone di 3 anni e più

Fonte: elaborazione C.S. Fipe su dati Istat

Page 22: Gli italiani e il cibo

Verdura e ortaggi resistono, la frutta perde appeal

51,9

41,8

82,2

52,6 45,5

75,4

verdure ortaggi frutta

1995 2000 2005 2010 2015

Consumo frutta e verdura almeno una volta al giorno - per 100 persone di 3 anni e più

Fonte: elaborazione C.S. Fipe su dati Istat

Page 23: Gli italiani e il cibo

Carboidrati sempre meno attraenti

91,5

87,3 87,1

84,9

80,9

1995 2000 2005 2010 2015

Fonte: elaborazione C.S. Fipe su dati Istat

Consuma pane e pasta almeno una volta al giorno - per 100 persone di 3 anni e più

Page 24: Gli italiani e il cibo

L’olio extra vergine di oliva piace a tutti, il sale meno

97,9

n.d.

61

97,4

68,8

condimento a crudo con olio di oliva ograssi vegetali

presta attenzione al consumo di sale

1995 2000 2005 2010 2015

L’uso dei condimenti - per 100 persone di 3 anni e più

Fonte: elaborazione C.S. Fipe su dati Istat

Page 25: Gli italiani e il cibo

1995 2015

Almeno qualche volta alla settimana

Carni bianche 80,0% 81,9% Carni rosse 71,6% 64,1% Uova 55,6% 59,4% Pesce 52,9% 59,6%

Almeno una volta al giorno

Verdure 51,9% 52,6% Ortaggi 41,8% 45,5% Frutta 82,2% 75,4 % Pane, pasta 91,5% 80,9% Latte 63,6% 54,9% Formaggio 34,3% 21,0%

Gli stili alimentari sono cambiati per 100 Persone di 3 anni e più

Fonte: elaborazione C.S. Fipe su dati Istat

Page 26: Gli italiani e il cibo

L’obesità è in aumento

8,5 10,3 9,8

33,9 35,6 35,3

2001 2010 2015

obesi sovrappeso

per 100 persone di 18 anni e più

Fonte: elaborazione C.S. Fipe su dati Istat

Page 27: Gli italiani e il cibo

Focus: gli stili alimentari al ristorante

Page 28: Gli italiani e il cibo

89,2%

10,8%

Si No

I piatti leggeri piacciono di più

Dom. - C'è una maggiore attenzione da parte dei clienti verso pietanze più leggere?

Fonte: indagine Fipe, 2017

Page 29: Gli italiani e il cibo

13,3%

59,0%

27,7%

Molto

Poco

Per nulla

Dom. - I clienti sono interessati al contenuto delle calorie nelle pietanze

…ma senza lo stress delle calorie

Fonte: indagine Fipe, 2017

Page 30: Gli italiani e il cibo

42,2%

47,0%

10,8%

Molto

Poco

Per nulla

Dom. - I clienti sono interessati alla tracciabilità degli alimenti?

Al ristorante vince la fiducia

Fonte: indagine Fipe, 2017

Page 31: Gli italiani e il cibo

%

Verdura +55,4

Pesce +34,9

Olio EVO +34,9

Pasta +13,3

Dolci +13,3

Frutta -2,4

Vino -10,8

Formaggi -12,0

Salumi -26,5

Carne -31,3

Sale -41,0

Burro -45,8

Pasta e dolci resistono solo fuori casa

(*) il saldo è dato dalla differenza tra coloro che rilevano una crescita e coloro che rilevano un calo Fonte: indagine Fipe, 2017

Il consumo al ristorante di alcuni alimenti*

Page 32: Gli italiani e il cibo

75,3

59,0

73,1

per chi ha specificheintolleranze

per chi ha esigenzedietetiche

per chi ha specificheesigenze di salute

Il salutismo nuova frontiera della ristorazione

Dom. – Nel suo ristorante propone menu particolari?

Fonte: indagine Fipe, 2017

Page 33: Gli italiani e il cibo

87,7

70,0

93,9

26,6

A filiera corta

Biologici

DOP IGP

Commercioequo e solidale

La ristorazione punta sul bio

Dom. - Acquista prodotti:

Fonte: indagine Fipe, 2017

Page 34: Gli italiani e il cibo

46,3%

37,8%

6,1% 9,8%

una volta al meseogni 4 mesiogni 6 mesipiù di 6 mesi

Menu all’insegna della stagionalità

Dom. - Ogni quanti mesi cambia le portate inserite nel menu?

Fonte: indagine Fipe, 2017

Page 35: Gli italiani e il cibo

La ristorazione e l’ambiente

Page 36: Gli italiani e il cibo

58,5%

35,4%

6,1%

Molto

Poco

Per nulla

L’attenzione all'ambiente migliora l'immagine

Dom. - Ritiene che una maggiore attenzione all'ambiente possa migliorare o abbia migliorato l'immagine della sua attività verso l'esterno?

Fonte: indagine Fipe, 2017

Page 37: Gli italiani e il cibo

90,2%

9,8%

Si

No

La riduzione degli sprechi è un’opportunità

Fonte: indagine C.S. Fipe, 2017

Dom. - Ritiene che la riduzione di consumi e sprechi sia una opportunità per il suo ristorante?

Page 38: Gli italiani e il cibo

12,7

14,3

25,9

58,8

71,6

81,5

82,5

82,7

86,6

87,7

97,6

Utilizza sistemi fotovoltaici per la produzione di acqua calda

Dona gli avanzi di alimenti intatti ad Associazioni

Utilizza caraffe per la somministrazione di acqua…

Acquista prodotti per la pulizia ecolabel

Acquista prodotti fatti con materiale riciclato

Utilizza ricariche per i detergenti

Utilizza elettrodomestici a risparmio energetico

Utilizza dove possibile imballaggi a rendere

Acquista prodotti biodegradabili

Utilizza lampade a LED

sensibilizza lo staff a non lasciare i rubinetti aperti

Come ridurre consumi e sprechi

Il totale è maggiore di 100 perché possibili più risposte Fonte: indagine Fipe, 2017

Dom. - Quali azioni effettua per ridurre consumi e sprechi?

Page 39: Gli italiani e il cibo

Nota Tecnica

La prima parte analizza i dati sulla spesa delle famiglie provenienti dalla contabilità nazionale dei

diversi Paesi. La struttura dei consumi per Paese è calcolata a prezzi correnti perché si tratta di un

confronto interno a ciascun Paese. Le serie storiche sono espresse invece a prezzi costanti per

eliminare gli effetti della dinamica inflazionistica.

La seconda parte riporta i dati sugli stili alimentari degli italiani rilevati dall’indagine multiscopo

«Aspetti della vita quotidiana» dell’Istat.

La terza ed ultima parte è il risultato di un’indagine on line effettuata su un campione di ristoranti

nel mese di aprile.