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CRISI DELLE ÉLITE
Speciale
Tu- i diri- riserva5 15 aprile 2016
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swg.it
2 Tu- i diri- riserva5
Imprese off-‐shore. Con5 in paradisi fiscali. Corruzione e tangen5. Furbe-, cricche e lobbismo occulto. Privilegi sproporziona5, massimizzazione esasperata dei profi- e scarsa innovazione. Corpora5vismo, limitato senso dell’onestà e assenza di spinta verso il bene comune. L’immagine che le élite italiane offrono di se, e non solo la classe poli5ca, è decisamente appannata. Anzi, per la maggioranza degli italiani la classe dirigente a=uale è peggiore di quella di ven5 anni fa. Unico aspe=o sui cui non sembra esserci stato un sostanziale peggioramento è quello della capacità strategica e visionaria. Le élite odierne appaiono molto differen5 dal modello agognato da Piero Gobe-: un ceto che lavora dietro le quinte della poli5ca al fine di generare la base morale, culturale e poli5ca, il se#ng the tone come direbbero gli inglesi, per guidare la nazione. Per comprendere le traie=orie del nostro Paese e le sue possibilità future, per capire difficoltà e lentezze nella ripresa e la farraginosità della rimessa in moto dell’economia nazionale, è u5le soffermare lo sguardo sullo stato di salute dell’establishment percepito dai ci=adini. Nel nostro Paese si è consolidata, nel tempo, una profonda crisi delle élite economiche, professionali e poli5che. A essere boccia5 non sono solo i poli5ci, ma l’intero corpo dirigente diffuso. L’opinione pubblica promuove, con un risicato sei, solo medici e responsabili delle associazioni di volontariato, mentre giudica vescovi, poli5ci, banchieri, sindacalis5, giornalis5, professionis5, magistra5 ecc., categorie che, oggi, stanno svolgendo una funzione regressiva. Anche la stella di manager e imprenditori non brilla più. Se la maggioranza dell’opinione pubblica riconosce loro capacità decisionali e competenze, il dito è puntato sulla scarsa a-tudine ad assumersi delle responsabilità, sul rido=o rispe=o del lavoro altrui e sul basso livello d’integrità e onestà.
L’avvolgersi contorto del Paese nel vuoto delle élite
L’ANALISI
15 aprile 2016
3 Tu- i diri- riserva5
Insomma, c’è poco da sparare solo sui poli5ci. È l’intero corpo dirigente a essere ritenuto irresoluto e friabile, ad aver smarrito, secondo l’opinione pubblica, il ruolo e l’afflato da “classe dirigente”. Siamo di fronte a un tema essenziale per il futuro del Paese. La crisi di legi-mazione e mo5vazione delle élite che s5amo vivendo (ormai da oltre un ventennio) ha effe- esiziali e disarman5 sulla vita poli5ca, sociale ed economica del nostro Paese. Essa incide su almeno 6 fa=ori strategici: sull’agire strumentale (indirizzato alla trasformazione della realtà); sullo sviluppo di azioni orientate a uno scopo (la capacità di “fare”, con successo e determinazione); sull’agire comunica5vo (la capacità delle diverse fazioni di trovare, pur nelle differenze, un reciproco comprendersi sui grandi temi, senza inseguire compromessi al ribasso o, all’opposto, scontri ideologici e paralizzan5); sulla spinta all’innovazione; sul consolidamento di un humus sociale genera5vo (promuovere la crescita di personalità autonome, di talento, capaci di alimentare lo sviluppo di una società viva e auten5camente dinamica); sulla selezione della classe dirigente (la volontà di selezionare i migliori). Piero Gobe- assegnava alle élite un ruolo strategico per lo sviluppo del Paese. Per far parte di questo ceto, secondo il pensatore liberale, non era sufficiente essere parente o amico di qualcuno, ma era necessario conquistare il proprio status sul campo, comprovando talento e capacità. Se l'Italia vuole tornare a crescere deve ritrovare, selezionare “gobe-anamente”, una classe dirigente pronta a spendersi per il Paese: impegnata sul suo futuro e non solo sui propri affari. Un’élite che, ripartendo dal senso di essere comunità, si muova, pensi, proge- un'Italia più viva e giusta per tu-.
Una classe dirigente dinamica fa crescere una nazione
L’ANALISI 2
15 aprile 2016
4 Tu- i diri- riserva5
In pochi vengono promossi, in tan5 nella lista nera
IL GIUDIZIO DEGLI ITALIANI
15 aprile 2016
NOTA INFORMATIVA: vo5 medi su scala 1 – 10. Da5 archivio SWG. Date di esecuzione: 5 – 6 aprile 2016. Metodo di rilevazione: sondaggio CAWI su un campione rappresenta5vo nazionale di 1000 sogge- maggiorenni.
Che voto darebbe agli esponen5 della classe dirigente italiana per come si comportano e come sanno proge=are il futuro del territorio?
medici 6,3 responsabili di associazioni con finalità sociali e di volontariato 6,1 personaggi del mondo della cultura 5,8 persone a-ve nei movimen5 e nei comita5 civici 5,7 commercian5 5,6 professori universitari 5,5 parroci -‐ dirigen5 di associazioni di rappresentanza -‐ imprenditori 5,3 giornalis5 – professionis5 (avvoca5 e commercialis5) 5,2 magistra5 5,1 vescovi e membri della gerarchia ecclesias5ca 4,6 poli5ci e rappresentan5 ele- nei comuni 4,4 ver5ci di banche e is5tuzioni bancarie 4,3 poli5ci e rappresentan5 ele- presso le is5tuzioni regionali 4,2 dirigen5 sindacali 4,1 parlamentari (europei e nazionali) 3,9
5 Tu- i diri- riserva5
L’establishment di vent’anni fa era meglio di quello di oggi
IL CONFRONTO COL PASSATO
15 aprile 2016
NOTA INFORMATIVA: Da5 archivio SWG. Date di esecuzione: 5 – 6 aprile 2016. Metodo di rilevazione: sondaggio CAWI su un campione rappresenta5vo nazionale di 1000 sogge- maggiorenni.
Per ogni coppia di parole, può indicare quella che, in una scala da 1 a 10, definisce meglio la classe dirigente di 20 anni fa e quella di oggi?
disonesta
incompetente
superficiale
limitata
distaccata
arrogante
imprevidente
sta5ca
immorale
onesta
competente
preparata
crea5va
partecipe
cortese
lungimirante
dinamica
morale
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
classe dirigente a=uale
classe dirigente di 20 anni fa
6 Tu- i diri- riserva5
Dalla cultura e dai movimen5 può arrivare nuova linfa
GENERATORI DI MIGLIORAMENTO
15 aprile 2016
ALTRE CATEGORIE CON % INFERIORI: professori universitari, 11%; commercian5, 10%, poli5ci e rappresentan5 ele- nei Comuni, magistra5, 9%; giornalis5, professionis5, medici, poli5ci e rappresentan5 ele- presso le Is5tuzioni, 6%; parlamentari (europei e nazionali), 4%; dirigen5 sindacali, ver5ci di banche e is5tuzioni bancarie, 3%; parroci, 2%; vescovi e membri della gerarchia ecclesias5ca, 1%.
Quale delle seguen5 categorie ri5ene possano dare nuova linfa alla classe dirigente italiana, possano produrre persone capaci di avere idee e voglia di fare qualcosa di buono per il Paese? Ne indichi almeno tre.
persone a-ve nei movimen5 e nei comita5 civici 26%
personaggi del mondo della cultura 25%
responsabili di associazioni con finalità sociali e di volontariato 20%
imprenditori e manager delle imprese di capitale 15%
dirigen5 di associazioni di rappresentanza 13%
NOTA INFORMATIVA: valori espressi in %. Somma delle risposte consen5te. Date di esecuzione: 5 – 6 aprile 2016. Metodo di rilevazione: sondaggio CAWI su un campione rappresenta5vo nazionale di 1000 sogge- maggiorenni.
7 Tu- i diri- riserva5
Propulsori: terzo se=ore e cultura. Frenatori: banchieri e sindacalis5
CHI SPINGE E CHI FRENA
15 aprile 2016
Quali delle seguen5 categorie stanno svolgendo un ruolo propulsivo per il futuro del Paese e quali un ruolo regressivo?
NOTA INFORMATIVA: valori espressi in %. Date di esecuzione: 5 – 6 aprile 2016. Metodo di rilevazione: sondaggio CAWI su un campione rappresenta5vo nazionale di 1000 sogge- maggiorenni.
LE CAT
EGORIE PIÙ PRO
PULSIVE
responsabili di associazioni di volontariato
persone a-ve nei movimen5 e nei comita5 civici
personaggi del mondo
della cultura
medici
professori universitari
51%
47%
46%
39%
35%
ele- presso le Is5tuzioni regionali
LE CATEGORIE PIÙ
REGRESSIVE
52%
53%
55%
58%
59%
parlamentari (europei e nazionali)
vescovi e ver5ci della gerarchia ecclesias5ca
dirigen5 sindacali
ver5ci delle banche
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Capaci e competen5, ma poco rispe=osi e ones5
I MANAGER ITALICI
15 aprile 2016
Nelle aziende italiane, secondo lei i dirigen5 sono: (somma molto + abbastanza)
NOTA INFORMATIVA: valori espressi in %. Date di esecuzione: 5 – 6 aprile 2016. Metodo di rilevazione: sondaggio CAWI su un campione rappresenta5vo nazionale di 1000 sogge- maggiorenni.
62%
in grado di prendere decisioni
61% capaci competen5 60%
54% 52%
47% 39%
35% 30%
all’altezza del compito forma5
presen5 sul posto di lavoro
capaci di assumersi le proprie responsabilità
integri, ones5
rispe=osi del lavoro
altrui
9 15 aprile 2016 Tu- i diri- riserva5
INTENZIONI DI VOTO
Il petrolio frena il PD, crescita emozionale per M5S
Se dovesse votare oggi, a quale dei seguen5 par55 darebbe il suo voto?
Intenzioni di voto 14/4/2016
Intenzioni di voto 7/4/2016
Voto elezioni europee 2014
Par5to Democra5co 32,6 33,2 40,8
Nuovo Centrodestra* 3,7 3,5 4,4
Altri Area di Governo 0,6 0,6 1,2
Area di Governo 36,9 37,3 46,4
Movimento 5 Stelle 25,2 24,3 21,2
Forza Italia 13,0 12,4 16,8
Lega Nord 14,9 14,6 6,2
Fratelli d’Italia 3,6 4,0 3,7
Sinistra Italiana** 3,4 3,7 4,0
Rifondazione Comunista** 1,0 1,0
Verdi 0,6 0,9 0,9
Altro Par5to*** 1,4 1,8 0,8
Non si esprime 44,9 43,0
NOTA INFORMATIVA: valori espressi in %. *con Udc e Ppi -‐ **dato di Sinistra Italiana e Rifondazione Comunista delle europee riferito a L'Altra Europa con Tsipras -‐ ***liste so=o lo 0,5%. Da5 archivio SWG. Date di esecuzione: 11-‐13 aprile 2016. Metodo di rilevazione: sondaggio CATI-‐CAWI su un campione rappresenta5vo nazionale di 1000 sogge- maggiorenni.