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Scuola media A. Rosmini, Roma (31 marzo 2015)

Malnutriti! Geografia della fame, malnutrizione globale e un concetto di sviluppo e di crescita da cambiare

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Scuola media A. Rosmini, Roma (31 marzo 2015)

Secondo le stime della FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura) circa 805 milioni di persone soffrono la fame

Su una popolazione di 7,2 miliardi di persone significa che 1 persona su 9 non mangia a sufficienza

791 milioni su 805 milioni di queste persone vivono nei paesi poveri

526 milioni – pari ai due terzi del totale – di persone che soffrono la fame vivono in Asia

Ma è l‘Africa subsahariana ad avere la proporzione più elevata: 1 persona su 4!

Il primo obiettivo di sviluppo del millennio dell’Onu era quello di eliminare la fame dal mondo entro il 2015

Obiettivo che non sarà raggiunto

La Dichiarazione del Millennio, firmata nel 2000, prevedeva otto obiettivi

Gli altri riguardavano l’istruzione, la parità tra i sessi, la mortalità infantile, la salute materna, la lotta alle malattie più diffuse, la sostenibilità ambientale, il libero mercato.

In particolare il Medio Oriente ha visto aumentare gli affamati da 8 a 18,5 milioni: e sapete perché?

Nell’Africa subsahariana se nel biennio 1991-92 le persone affamate erano 176 milioni, nel biennio 2012-14 sono diventate 214

Visto l’aumento della popolazione, l’incidenza della fame è passata dal 33,3% al 23,8%. Ma le persone affamate continuano ad aumentare comunque.

L'organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura, FAO, è un'agenzia specializzata delle Nazioni Unite con il mandato di aiutare ad accrescere i livelli di nutrizione, aumentare la produttività agricola, migliorare la vita delle popolazioni rurali e contribuire alla crescita economica mondiale. La sua sede è a Roma

World Food Programme (WFP) ovvero Programma alimentare mondiale è l'agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di assistenza alimentare e la più grande organizzazione umanitaria del mondo. L'agenzia assiste una media di 100 milioni di persone in 78 paesi del mondo. Gli obiettivi principali sono quelli di aiutare le persone che non riescono a trovare o produrre cibo per sé e le proprie famiglie. Il quartier generale si trova a Roma

Expò 2015 è l’esposizione universale che avrà luogo a Milano tra il 1 maggio e il 31 ottobre 2015. Il tema proposto per l'Expo in Italia è “Nutrire il pianeta, energia per la vita”, e vuole includere tutto ciò che riguarda l'alimentazione, dal problema della mancanza di cibo per alcune zone del mondo a quello dell'educazione alimentare, fino alle tematiche legate agli OGM.

(Fonte Wikipedia)

Nel mondo vi sono oggi circa 500 milioni di persone obese

E’ un fenomeno in continua crescita che riguarda anche i bambini e i ragazzi. Le spese sanitarie che gli stati sviluppati devono sostenere sono enormi

Sono persone che, oltre ad avere uno stile di vita sedentario, si alimentano troppo. Per questo si parla di malnutrizione anche per questo caso . Obesità e mancanza di cibo sono le due facce della stessa medaglia

Sono il sintomo di una società che si sta sviluppando in un modo disuguale e che compromette il suo futuro.

La popolazione mondiale sta crescendo e occorre sempre una maggiore quantità di cibo

Nel 2015 si stimano circa 7,3 miliardi di persone che diventeranno 9 miliardi nel 2040

La capacità della produzione agricola è aumentata enormemente; nel 1961 vi erano 2.193 Kcal per ogni abitante, nel 2011 con una popolazione molto maggiore erano diventate 2.868

In linea teorica c’è cibo per tutti ma se non c’è un’idea di sviluppo di tutto il pianeta condiviso, questa possibilità rimane solo in via teorica

Secondo dati del 2013 la metà del cibo che viene prodotto nel mondo, circa due miliardi di tonnellate, finisce nella spazzatura, benché sia in gran parte commestibile

Questo spreco è dovuto sia alle cattive abitudini del cittadino che ai numerosi passaggi dal produttore al consumatore

In generale è una società caratterizzata da un consumismo sfrenato che ci fa comprare molto più cibo di quello che possiamo consumare

Esistono delle esperienze alternative, ad esempio in Italia c’è Last Minute Market che recupera cibo ancora buono e lo distribuisce direttamente a comunità e a mense.

Non si risolve il problema della fame con ricette miracolose ma pensando ad un nuovo modello di sviluppo

Uno sviluppo attento non solo alle immediate esigenze dell’uomo ma anche al futuro del pianeta, si basa sulla decrescita, ovvero sulla riduzione della produzione economica e dei consumi

Anche nel nostro piccolo possiamo già da subito fare qualcosa, adottando nuovi stili di vita (commercio equo-solidale, prodotti a chilometri zero, distretti di economia solidale, gas, orto famigliare e autoproduzione, bilanci di giustizia, cohousing, carsharing, baratto, dono, altre forme di condivisione e di consumo critico …)