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Attività di sindacato ispettivo e atti di indirizzo Gruppo Parlamentare M5S Tempa Rossa e attività estrattive 11Luglio2014 art 35 Cresci Italia atto 100039 In Senato, dopo esserci rifiutati di sottoscrivere una mozione della Sel sull’art.35 del decreto legge 22 giugno 2012 (Cresci Italia di Corrado Passera) perché inserito furbescamente in un Omnibus insieme ad altre disposizioni normative invotabili (il M5S non vota gli Omnibus per principio), ne ha predisposto uno suo (in relazione ad Ombrina mare nell’Adriatico) che chiede di spostare le trivelle offshore oltre le 12 miglia marine (in acque internazionali) mozione bocciata dalla maggioranza. atto 100264 in Senato stiamo facendo una battaglia a favore delle rinnovabili e questa mozione presentata ma non ancora calendarizzata, invita il governo ad acconsentire forme di accumulo anche su larga scala di energia rinnovabile al fine di consentire un utilizzo costante e non saltuario dell’energia rinnovabile. La quale oramai, oggi, arriva a toccare punte di 51% di percentuale sul totale di energia prodotta in Italia. Lo Stato attualmente, se la riesce a consumare durante il giorno, quando viene prodotta fondamentalmente dal fotovoltaico, è bene, altrimenti l’energia rinnovabile italiana è … letteralmente buttata a mare. In Germania, che produce il doppio di energia rinnovabile dell’Italia pur avendo la “metà” del sole italiano, ha una rete elettrica talmente “intelligente” che ripartisce la produzione rinnovabile a seconda delle richieste che arrivano dal territorio nazionale. Questo si traduce in risparmio di acquisto e di consumo di gas per produrre energia sia elettrica che termica. atto 1 00276 questa mozione ha chiesto di cancellare la programmazione dei rigassificatori in Italia, dimostrando l’inutilità della spesa per i rigassificatori (e gli impianti di stoccaggio) in Italia per via di una progressiva e inarrestabile diminuzione della domanda di gas dal 2002 e di una condizione di stoccaggio di gas già ottimale per la sicurezza dello Stato, come affermato nel Documento economico finanziario di Renzi. Interessante, su questa mozione, la dichiarazione di voto di Vito Petrocelli, proprio per una serie di denunce precise su costi e necessità inutili del governo. atto 402218 ci siamo opposti alla richiesta di offshore nell’adriatico, costa croata. atto 300909 denunciato connivenze tra ministro Guidi e Medoilgas atto 100115 contro lo stoccaggio di gas a Rivara (Emilia) chiedendo il ritiro del decreto ministeriale DVADEC201232 disegno di legge di modifica dell’art 6 comma 17 decreto legislativo 3 aprile 2006, 152 in materia di estrazione e ricerca di idrocarburi in mare. Un disegno di legge che mira ad annullare l’art 35 del decreto legge 22 giugno 2012 (sempre quello di Corrado passera, un articolo che conferma la norma messa dalla Prestigiacomo nel 2010 di spostare l’offshore oltre le 12 miglia marine, «fatto salvo i permessi in essere» alla data della disposizione di legge della Prestigiacomo.Una furbata burocratica che di fatto ha consentito di riattivare tutti i permessi entro le 12 miglia. atto 2 00057 per la sospensione del gasdotto “Rete Adriatica”, con richiesta di inserimento di esperti scientifici indipendenti e locali nella valutazione dell’impatto e della fattibilità del gasdotto per via della forte criticità espresse e per il rischio di non rispetto del principio di precauzione.

Tempa rossa e attività estrattive

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Tempa rossa e attività estrattive

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Page 1: Tempa rossa e attività estrattive

Attività  di  sindacato  ispettivo  e  atti  di  indirizzo  Gruppo  Parlamentare  M5S  

Tempa  Rossa  e  attività  estrattive  11-­Luglio-­2014  

 -­  art  35  Cresci  Italia  atto  1-­00039  -­    In  Senato,  dopo  esserci  rifiutati  di  sottoscrivere  una  mozione  della  Sel  sull’art.35  del  decreto  legge  22  

giugno  2012  (Cresci  Italia  di  Corrado  Passera)  perché  inserito  furbescamente  in  un  Omnibus  insieme  ad  

altre  disposizioni  normative  invotabili  (il  M5S  non  vota  gli  Omnibus  per  principio),  ne  ha  predisposto  uno  suo  

(in  relazione  ad  Ombrina  mare  nell’Adriatico)  che  chiede  di  spostare  le  trivelle  off-­shore  oltre  le  12  miglia  

marine  (in  acque  internazionali)  -­  mozione  bocciata  dalla  maggioranza.  

-­  atto  1-­00264  -­  in  Senato  stiamo  facendo  una  battaglia  a  favore  delle  rinnovabili  e  questa  mozione  presentata  ma  non  

ancora  calendarizzata,  invita  il  governo  ad  acconsentire  forme  di  accumulo  anche  su  larga  scala  di  energia  

rinnovabile  al  fine  di  consentire  un  utilizzo  costante  e  non  saltuario  dell’energia  rinnovabile.  La  quale  oramai,  

oggi,  arriva  a  toccare  punte  di  51%  di  percentuale  sul  totale  di  energia  prodotta  in  Italia.  Lo  Stato  

attualmente,  se  la  riesce  a  consumare  durante  il  giorno,  quando  viene  prodotta  fondamentalmente  dal  

fotovoltaico,  è  bene,  altrimenti  l’energia  rinnovabile  italiana  è  …  letteralmente  buttata  a  mare.  In  Germania,  

che  produce  il  doppio  di  energia  rinnovabile  dell’Italia  pur  avendo  la  “metà”  del  sole  italiano,  ha  una  rete  

elettrica  talmente  “intelligente”  che  ripartisce  la  produzione  rinnovabile  a  seconda  delle  richieste  che  arrivano  

dal  territorio  nazionale.  Questo  si  traduce  in  risparmio  di  acquisto  e  di  consumo  di  gas  per  produrre  energia  

sia  elettrica  che  termica.  

-­  atto  1  -­  00276  questa  mozione  ha  chiesto  di  cancellare  la  programmazione  dei  rigassificatori  in  Italia,  dimostrando  l’inutilità  

della  spesa  per  i  rigassificatori  (e  gli  impianti  di  stoccaggio)  in  Italia  per  via  di  una  progressiva  e  inarrestabile  

diminuzione  della  domanda  di  gas  dal  2002  e  di  una  condizione  di  stoccaggio  di  gas  già  ottimale  per  la  

sicurezza  dello  Stato,  come  affermato  nel  Documento  economico  finanziario  di  Renzi.  Interessante,  su  

questa  mozione,  la  dichiarazione  di  voto  di  Vito  Petrocelli,  proprio  per  una  serie  di  denunce  precise  su  costi  

e  necessità  inutili  del  governo.  

-­  atto  4-­02218  ci  siamo  opposti  alla  richiesta  di  off-­shore  nell’adriatico,  costa  croata.  

-­  atto  3-­00909  -­  denunciato  connivenze  tra  ministro  Guidi  e  Medoilgas  

-­atto  1-­00115  contro  lo  stoccaggio  di  gas  a  Rivara  (Emilia)  chiedendo  il  ritiro  del  decreto  ministeriale  DVA-­DEC-­2012-­32  

-­  disegno  di  legge  di  modifica  dell’art  6  comma  17  decreto  legislativo  3  aprile  2006,  152  in  materia  di  estrazione  e  ricerca  di  idrocarburi  in  mare.    Un  disegno  di  legge  che  mira  ad  annullare  l’art  35  del  decreto  legge  22  giugno  2012  (sempre  quello  di  

Corrado  passera,  un  articolo  che  conferma  la  norma  messa  dalla  Prestigiacomo  nel  2010  di  spostare  

l’off-­shore  oltre  le  12  miglia  marine,  «fatto  salvo  i  permessi  in  essere»  alla  data  della  disposizione  di  legge  

della  Prestigiacomo.Una  furbata  burocratica  che  di  fatto  ha  consentito  di  riattivare  tutti  i  permessi  entro  le  12  

miglia.  

-­  atto  2  -­  00057  per  la  sospensione  del  gasdotto  “Rete  Adriatica”,  con  richiesta  di  inserimento  di  esperti  scientifici  

indipendenti  e  locali  nella  valutazione  dell’impatto  e  della  fattibilità  del  gasdotto  per  via  della  forte  criticità  

espresse  e  per  il  rischio  di  non  rispetto  del  principio  di  precauzione.  

 

Page 2: Tempa rossa e attività estrattive

 Interrogazione  a  risposta  in  commissione  5-­03056  presentato  da  DE  LORENZIS    su  fuoriuscita  

idrocarburi  in  mare,    fumate  nere  dalle  torri  e  rispetto  AIA  della  Raffineria  ENI  di  Taranto  che  rifornisce  

carburante  per  4  regioni,  avvenuta  in  data  8  luglio  2013  

http://parlamento17.openpolis.it/atto/documento/id/51211  

 

 

 Interrogazione  a  risposta  scritta  4-­01347  di  De  Lorenzis  su  «Progetto  di  adeguamento  delle  strutture  

della  raffineria  di  Taranto  per  lo  stoccaggio  e  la  movimentazione  del  greggio  proveniente  dal  giacimento  

denominato  Tempa  Rossa»  con  relativa  richiesta  di  sospensione  del  progetto  

http://parlamento17.openpolis.it/atto/documento/id/11147  

 

 

Il  Senato  M5S  si  è  anche  occupato  di  aree  Sin,  di  consumo  di  territorio  e  di  rifiuti,  Css  e  inceneritori  

(abbiamo  chiesto  l’annullamento  della  proroga  concessa  nel  2008  e  fino  al  2020  da  Corrado  Passera  alla  

produzione  di  energia  elettrica  da  incenerimento  di  rifiuti,  chiedendo  di  utilizzare  i  3  miliardi  di  euro  all’anno  

risparmiati  per  investire  nell’economia  sostenibile).  Stiamo  per  presentare  una  mozione  che  chiede  una  

moratoria  per  nuove  centrali  (la  produzione  elettrica  italiana  è  abbondantemente  superiore  al  fabbisogno  

nazionale  che  non  ha  mai  superato  il  picco  massimo  di  57  mila  mw  annui),  una  che  distribuisca  l’energia  

rinnovabile  da  grandi  parchi  eolici  a  scuole,  ospedali  e  strade  pubbliche/municipali.  

 

Inoltre,  sta  per  prendere  piede  un  disegno  di  legge,  per  l’esattezza  un  Testo  unico,  molto  complesso,  a  

tutela  della  catena  alimentare  umana,  che  avochi  a  sé  ogni  attività  estrattiva  di  idrocarburi.  È  una  legge  che  

applicherà  diverse  prescrizioni  alle  società  minerarie  on  e  off-­shore,  in  presenza  di  bacini  idrici  di  ricarica  

delle  sorgenti  dei  fiumi,  di  alvei  di  fiumi,  di  aree  antropiche  e  mari  “chiusi”,  cioè  con  difficoltà  di  ricambio  

biologico  (come  è  il  Mar  Mediterraneo  in  generale  e  il  mare  Adriatico  in  particolare).  Una  legge  che  eliminerà  

le  royalties  (hanno  un  effetto  tangentizio  sulle  amministrazioni  pubbliche  che  ammorbidisce  il  dissenso  e  il  

controllo),  le  sostituirà  con  altre  forme  di  compensazioni  indirette,  ma  che  soprattutto  farà  pagare  tasse  fino  

al  78%  (come  in  Norvegia),  tasserà  le  emissioni  di  NOX  e  CO2,  e  tasserà  fino  a  15  mila  euro  a  kmq  il  

possesso  di  una  coltivazione  mineraria  (oggi  i  petrolieri  le  pagano  complessivamente  solo  300  euro  a  kmq).  

Una  legge  che  obbligherà  alla  tracciabilità  dei  rifiuti  da  attività  di  perforazione  ed  estrazione  e  a  uno  

smaltimento  esclusivamente  locale  degli  stessi  rifiuti,  vietandone  l’immissione  nel  sottosuolo  attraverso  i  

pozzi  di  reiniezione.  Una  legge  che  vieterà  di  perforare  nelle  aree  sismiche  e  che  inserirà  nelle  VIA  anche  

misure  di  obbligo  di  mappatura  dei  bacini  idrici  di  ricarica  delle  sorgenti  e  la  resa  pubblica  dei  piani  

ingegneristici.  

 

Infine,  Vito  Petrocelli,  citato  anche  in  un  recente  articolo  del  Fatto  Quotidiano  (ieri),  sta  tempestando  l’Eni  e  

la  Saipem  di  denunce  in  Aula  e  sui  media:  

-­  qualche  mese  fa  l’ha  accusata  di  sospetto  di  contrabbando  di  petrolio,  evasione  fiscale  e  costituzione  di  

fondi  neri  per  via  di  sei  pozzi  in  Basilicata  dichiarati  a  gas,  ma  che  inquinano  a  petrolio  (con  un  idrocarburo  

pesante  C-­12)  -­  l’Eni  si  è  rifiutata  per  mesi  di  rispondere  e  solo  dopo  una  insistenza  finita  ha  risposto  

affermando  che  le  responsabilità  di  quell’inquinamento  insolito  sono  “antropiche  locali”  -­  

-­  poi  di  falsificare  i  certificati  navali  e  i  curriculum  professionali  dei  sommozzatori  (due  atti  gravissimi)  non  

avendo  i  mezzi  navali  idonei  e  per  sfruttamento  di  sommozzatori  non  professionisti  in  barba  alla  legge.