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Trattamento del dolore neoplastico Aniello De Nicola Struttura Complessa di Anestesia e Rianimazione Ospedale San Leonardo - Castellammare di Stabia

Il dolore neoplastico

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Il dolore neoplastico é un problema mondiale di enorme rilievo sanitario e sociale.

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Page 1: Il dolore neoplastico

Trattamento del dolore neoplasticoTrattamento del dolore neoplastico

Aniello De NicolaAniello De Nicola

Struttura Complessa di Anestesia e RianimazioneOspedale San Leonardo - Castellammare di Stabia

Page 2: Il dolore neoplastico

IntroduzioneIntroduzione

Problema mondiale di enorme rilievo sanitario e sociale.

I dati di prevalenza indicano che attualmente nel mondo circa 17 milioni di pazienti con neoplasia

Nel 62-78% dei pazienti il dolore è causato dalla

neoplasia Nel 19-25% è dovuto alle terapie

Nel 3-10% altri motivi

Problema mondiale di enorme rilievo sanitario e sociale.

I dati di prevalenza indicano che attualmente nel mondo circa 17 milioni di pazienti con neoplasia

Nel 62-78% dei pazienti il dolore è causato dalla

neoplasia Nel 19-25% è dovuto alle terapie

Nel 3-10% altri motivi

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Page 3: Il dolore neoplastico

È stato valutato che in Italia ci siano almeno 300.000 nuovi casi di tumore/anno, con una mortalità stimata intorno ai 172.000 casi/anno (dati ISTAT 2006, pubblicati Giugno 2008).

È stato valutato che in Italia ci siano almeno 300.000 nuovi casi di tumore/anno, con una mortalità stimata intorno ai 172.000 casi/anno (dati ISTAT 2006, pubblicati Giugno 2008).

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Page 4: Il dolore neoplastico

Pochi medici davanti ad un paziente con dolore neoplastico sono capaci di distinguere, con criteri semeiologici, il tipo di dolore (viscerale, neuropatico…)

Pochi medici davanti ad un paziente con dolore neoplastico sono capaci di distinguere, con criteri semeiologici, il tipo di dolore (viscerale, neuropatico…)

IntroduzioneIntroduzione

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Page 5: Il dolore neoplastico

Spesso il paziente oncologico può essere visto come un paziente che "dà fastidio", da "scaricare" ad altri medici o da lasciare al suo destino.

Spesso il paziente oncologico può essere visto come un paziente che "dà fastidio", da "scaricare" ad altri medici o da lasciare al suo destino.

IntroduzioneIntroduzione

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Page 6: Il dolore neoplastico

Quando il dolore ha esaurito la sua iniziale funzione diventa inutile e fonte di sofferenze.

Quando il dolore ha esaurito la sua iniziale funzione diventa inutile e fonte di sofferenze.

Rilevanza del problemaRilevanza del problema

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Page 7: Il dolore neoplastico

Spesso il trattamento è inadeguato o inesistente: ignoranza circa le cure analgesiche deformazione culturale del medico che

considera il sintomo dolore come ineluttabile; problemi legali che intralciano l'uso di

analgesici oppioidi. impreparazione professionale

Spesso il trattamento è inadeguato o inesistente: ignoranza circa le cure analgesiche deformazione culturale del medico che

considera il sintomo dolore come ineluttabile; problemi legali che intralciano l'uso di

analgesici oppioidi. impreparazione professionale

Incongruenze

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Page 8: Il dolore neoplastico

Il ricovero ospedaliero non offre speciali supportiAssistere a casa significa rispetto delle preferenze

del malato. Per i familiari, la scelta del domicilio può

rappresentare la volontà di vivere direttamente una situazione importante.

Il ricovero ospedaliero non offre speciali supportiAssistere a casa significa rispetto delle preferenze

del malato. Per i familiari, la scelta del domicilio può

rappresentare la volontà di vivere direttamente una situazione importante.

Problemi

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Page 9: Il dolore neoplastico

debolezza

effetti collaterali delle cure

perdita del ruolo in famiglia malattie non cancerose

perdita posizione sociale cancro difficoltà burocratiche perdita del prestigio sul

lavoro ORIGINE SOMATICA fallimento delle cure

perdita dei guadagni DEPRESSIONE DOLORE TOTALE RABBIA mancanza di visite di amici

decadimento psichico ANSIA irreperibilità dei medici

insonnia paura del dolore ritardi diagnostici stanchezza paura della morte

alterazioni dell'aspetto paura dell'ospedale paura del ricovero

preoccupazioni per la famiglia

problemi finanziari

perdita di controllo del proprio corpo

incertezza del futuro A. De Nicola © 2010

Page 10: Il dolore neoplastico

dovute al tessutoneoplastico

legate al tumore legate alla terapia non dipendenti dal tumore odalle terapie

infiltrazione dei tessutiossei

contratture muscolari dolore post-interventochirurgico

artriti ed artrosi

compressione e/oinfiltrazione tessuti

nervosi

decubiti infiammazioni e/o fibrosipostradioterapiche

cefalea (muscolotensiva,emicranica, psicogena)

interessamento viscerale stitichezza mielopatia post-radioterapica dolore miofasciale

ulcerazione e/o infezione candidosi neuropatia post-radioterapica

origine cardiovascolare

ipertensione endocranica linfedema necrosi asettica dell'osso nevriti

nevralgia postherpetica

trombosi venosa profonda

embolia polmonare

Cause fisiche di dolore nei pazienti oncologiciCause fisiche di dolore nei pazienti oncologici

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Page 11: Il dolore neoplastico

Abbassano la soglia

Insonnia

Fatica

Ansia

Paura

Rabbia

Noia

Depressione

Tristezza

Decadimento fisico

Introversione

Isolamento

Innalzano la soglia

Sonno

Riposo

Simpatia

Comprensione

Solidarietà

Attività diversive

Diminuzione dell'ansia

Innalzamento dell'umore

Controllo dei sintomi

Nuovi obiettivi

Disponibilità A. De Nicola © 2010

Page 12: Il dolore neoplastico

La strategia terapeuticaLa strategia terapeutica

4 punti essenziali : può essere curato efficacemente nella grande

maggioranza dei casi; specialmente se iniziale è facile da gestire; non sempre deve essere gestita da specialisti; è sufficiente imparare a maneggiare pochi

protocolli e pochi farmaci.

4 punti essenziali : può essere curato efficacemente nella grande

maggioranza dei casi; specialmente se iniziale è facile da gestire; non sempre deve essere gestita da specialisti; è sufficiente imparare a maneggiare pochi

protocolli e pochi farmaci.

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Page 13: Il dolore neoplastico

Obiettivi da raggiungere:· aumentare le ore di sonno senza dolore; · alleviare il dolore:

· a riposo· in posizione eretta· durante le attività.

Obiettivi da raggiungere:· aumentare le ore di sonno senza dolore; · alleviare il dolore:

· a riposo· in posizione eretta· durante le attività.

Strategia terapeuticaStrategia terapeutica

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Page 14: Il dolore neoplastico

L'elevazione della soglia di percezione del dolore con di farmaci, costituisce il fulcro del trattamento del dolore neoplastico.

Nei protocolli si fa riferimento a farmaci poco costosi ed in dosaggi non molto superiori alla norma.

L'elevazione della soglia di percezione del dolore con di farmaci, costituisce il fulcro del trattamento del dolore neoplastico.

Nei protocolli si fa riferimento a farmaci poco costosi ed in dosaggi non molto superiori alla norma.

Terapia farmacologica

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Page 15: Il dolore neoplastico

Oppioidi e FANS rappresentano i farmaci più importanti

Farmaci non analgesici possono contribuire a garantire una buona analgesia in certi tipi di dolore

Oppioidi e FANS rappresentano i farmaci più importanti

Farmaci non analgesici possono contribuire a garantire una buona analgesia in certi tipi di dolore

Terapia farmacologica

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Page 16: Il dolore neoplastico

Iniziare precocemente

•analgesici ad orari regolari

•al bisogno solo per le crisi acute (BREAKTROUGH PAIN)

Prevenire l’insorgenza del dolore

•tenendo conto del ritmo sonno-veglia

Mantenere l’analgesia per tutto l’arco delle 24 ore

Utilizzare la via di somministrazione meno invasiva

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Regole generali

Page 17: Il dolore neoplastico

dose-carico iniziale

seguire lo schema dell'OMS

preferire le vie orali, sottocutanea ed endovenosa continua

impiegare dosi individualizzate

eliminare l'insonnia

se necessario, prescrivere due analgesici con diverso meccanismo d'azione

scegliere il farmaco in base all'intensità del dolore

prevenire, individuare e trattare gli effetti collaterali

Terapia farmacologica: principi-base

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Page 18: Il dolore neoplastico

APPROCCIO SEQUENZIALEAPPROCCIO SEQUENZIALE

Successo delle linee-guida dell'OMS Impiego sequenziale di tre categorie di farmaci con

progressione a gradini.FANS Oppioidi minori Oppioidi maggiori

Successo delle linee-guida dell'OMS Impiego sequenziale di tre categorie di farmaci con

progressione a gradini.FANS Oppioidi minori Oppioidi maggiori

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Page 19: Il dolore neoplastico

DOLORE

Dolore moderato-severo

Dolore lieve-moderato

Oppioidi forti ± non-oppiodi ± adiuvanti

Oppioidi deboli ± non oppioidi± adiuvanti

Non oppioidi (FANS) ± adiuvanti

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Page 20: Il dolore neoplastico

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Page 21: Il dolore neoplastico

Nel momento in cui un farmaco non riesce a combattere il dolore è indispensabile ricorrere ad un farmaco appartenente al gradino successivo

In ogni caso bisogna evitare di saltare un gradino.

Nel momento in cui un farmaco non riesce a combattere il dolore è indispensabile ricorrere ad un farmaco appartenente al gradino successivo

In ogni caso bisogna evitare di saltare un gradino.

APPROCCIO SEQUENZIALE

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Page 22: Il dolore neoplastico

INDIVIDUAZIONE DELLA DOSEINDIVIDUAZIONE DELLA DOSE

Una dose analgesica per essere giudicata efficace deve permettere il controllo del dolore per almeno 4 ore.

Una dose analgesica per essere giudicata efficace deve permettere il controllo del dolore per almeno 4 ore.

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Page 23: Il dolore neoplastico

Effetto tettoEffetto tetto

I FANS presentano il cosiddetto "effetto tetto". Raggiunta una dose analgesica limite ogni aumento del dosaggio non aumenta l'effetto analgesico.

Il passaggio ad un farmaco dello stesso gradino non induce alcun beneficio analgesico, ma comporta ritardo nel controllo del dolore

I FANS presentano il cosiddetto "effetto tetto". Raggiunta una dose analgesica limite ogni aumento del dosaggio non aumenta l'effetto analgesico.

Il passaggio ad un farmaco dello stesso gradino non induce alcun beneficio analgesico, ma comporta ritardo nel controllo del dolore

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Page 24: Il dolore neoplastico

ORARI FISSIORARI FISSI

Un punto-chiave: perdita del ricordo del dolore.L'analgesico deve essere assunto ad "orari fissi" in

modo da ottenere livelli ematici costanti.

Un punto-chiave: perdita del ricordo del dolore.L'analgesico deve essere assunto ad "orari fissi" in

modo da ottenere livelli ematici costanti.

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Page 25: Il dolore neoplastico

ORARI FISSIORARI FISSI

Postulato della farmacocinetica: i farmaci sono efficaci solo se sono presenti nel sangue in concentrazioni adeguate.

Lo schema "ad intervalli regolari" o con infusione continua permette miglior controllo del dolore e risparmio di farmaco

Postulato della farmacocinetica: i farmaci sono efficaci solo se sono presenti nel sangue in concentrazioni adeguate.

Lo schema "ad intervalli regolari" o con infusione continua permette miglior controllo del dolore e risparmio di farmaco

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Page 26: Il dolore neoplastico

VIE DI SOMMINISTRAZIONEVIE DI SOMMINISTRAZIONE

La via orale deve essere quella di elezione seguita dalla transdermica

Maggiore autonomia può essere realizzata con la via sottocutanea e la endovenosa continua.

La scelta della via dovrebbe essere lasciata al paziente stesso.

L’efficacia degli analgesici dati per via os differisce poco da quelli dati per via sottocutanea e endovenosa.

La via orale deve essere quella di elezione seguita dalla transdermica

Maggiore autonomia può essere realizzata con la via sottocutanea e la endovenosa continua.

La scelta della via dovrebbe essere lasciata al paziente stesso.

L’efficacia degli analgesici dati per via os differisce poco da quelli dati per via sottocutanea e endovenosa.

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Page 27: Il dolore neoplastico

VIE DI SOMMINISTRAZIONEVIE DI SOMMINISTRAZIONE

Bandire la via intramuscolare traumatismo continuo, dolorabilità localefluttuazioni della concentrazione ematicadiscrepanze dell'analgesia.

Bandire la via intramuscolare traumatismo continuo, dolorabilità localefluttuazioni della concentrazione ematicadiscrepanze dell'analgesia.

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Page 28: Il dolore neoplastico

EquivocoEquivoco

Le tecniche invasive e le vie spinali non sono le più efficaci!

Sono indicate solo in alcune situazioni cliniche particolari.

Le tecniche invasive e le vie spinali non sono le più efficaci!

Sono indicate solo in alcune situazioni cliniche particolari.

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Page 29: Il dolore neoplastico

ASSOCIAZIONI FARMACOLOGICHEASSOCIAZIONI FARMACOLOGICHE

FANS + oppioide è un associazione giustificata: inibizione periferica dei sistemi prostaglandinici; meccanismo centrale indotto dal legame con i

recettori specifici per gli oppioidi nel SNC.

2 farmaci della stessa classe (es. due FANS) non aumentano l'analgesia!

FANS + oppioide è un associazione giustificata: inibizione periferica dei sistemi prostaglandinici; meccanismo centrale indotto dal legame con i

recettori specifici per gli oppioidi nel SNC.

2 farmaci della stessa classe (es. due FANS) non aumentano l'analgesia!

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Page 30: Il dolore neoplastico

MODALITA' DI SOMMINISTRAZIONEMODALITA' DI SOMMINISTRAZIONE

Bisogna scegliere le ore dei pasti, del risveglio o dell'andata a letto, che sono più facili da seguire.

Evitare le ore notturne che creano ulteriore disagio.

L'infusione endovenosa o sottocutanea può eliminare questi inconvenienti

Bisogna scegliere le ore dei pasti, del risveglio o dell'andata a letto, che sono più facili da seguire.

Evitare le ore notturne che creano ulteriore disagio.

L'infusione endovenosa o sottocutanea può eliminare questi inconvenienti

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Page 31: Il dolore neoplastico

PREVENZIONE EFFETTI COLLATERALIPREVENZIONE EFFETTI COLLATERALI

Riconoscere in tempo la comparsa degli effetti collaterali.

L'imponenza di alcuni sintomi iatrogeni può inficiare la validità della terapia analgesica.

Riconoscere in tempo la comparsa degli effetti collaterali.

L'imponenza di alcuni sintomi iatrogeni può inficiare la validità della terapia analgesica.

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Page 32: Il dolore neoplastico

FANSFANS

Farmaci di prima scelta per il controllo del dolore acuto moderato e rappresentano il "primo gradino" nella scala dell’OMS.

L’origine dell'analgesia sarebbe dovuta a: inibizione della sintesi delle prostaglandine; iperpolarizzazione della membrana neuronale; inibizione degli enzimi lisosomiali; depressione dei livelli di sostanze ossidanti rilasciate

nella formazione delle prostaglandine.

Farmaci di prima scelta per il controllo del dolore acuto moderato e rappresentano il "primo gradino" nella scala dell’OMS.

L’origine dell'analgesia sarebbe dovuta a: inibizione della sintesi delle prostaglandine; iperpolarizzazione della membrana neuronale; inibizione degli enzimi lisosomiali; depressione dei livelli di sostanze ossidanti rilasciate

nella formazione delle prostaglandine.

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Page 33: Il dolore neoplastico

OppioidiOppioidi

Rappresentano una tappa obbligata, nella terapia del dolore da cancro.

La potente attività analgesica è dovuta all'interazione con i recettori degli oppioidi localizzati nel SNC e nel midollo spinale, lungo le vie sensitive del dolore (abolizione e modulazione).

Rappresentano una tappa obbligata, nella terapia del dolore da cancro.

La potente attività analgesica è dovuta all'interazione con i recettori degli oppioidi localizzati nel SNC e nel midollo spinale, lungo le vie sensitive del dolore (abolizione e modulazione).

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Page 34: Il dolore neoplastico

OppioidiOppioidi

I differenti profili farmacologi dei singoli oppioidi (intensità d'azione, durata d'azione, effetti secondari) sono spiegabili con l'esistenza di parecchie popolazioni recettoriali e con la differente capacità di ogni oppioide di interagire con i singoli recettori.

I differenti profili farmacologi dei singoli oppioidi (intensità d'azione, durata d'azione, effetti secondari) sono spiegabili con l'esistenza di parecchie popolazioni recettoriali e con la differente capacità di ogni oppioide di interagire con i singoli recettori.

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Page 35: Il dolore neoplastico

OppioidiOppioidi

Oltre all’attività antidolorifica producono altre azioni ed effetti collaterali: azione tranquillante depressione respiratoria attenuazione dello stimolo della tosse miosi nausea e vomito ipertonia della muscolatura liscia (stipsi, disturbi

della minzione).

Oltre all’attività antidolorifica producono altre azioni ed effetti collaterali: azione tranquillante depressione respiratoria attenuazione dello stimolo della tosse miosi nausea e vomito ipertonia della muscolatura liscia (stipsi, disturbi

della minzione).

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Page 36: Il dolore neoplastico

Oppioidi: morfina per osOppioidi: morfina per os

E’ capace di assicurare una concentrazione plasmatica quasi costante di morfina.

I vantaggi: è agevole da somministrare, il paziente la può assumere senza

l'intervento di altre persone.

E’ capace di assicurare una concentrazione plasmatica quasi costante di morfina.

I vantaggi: è agevole da somministrare, il paziente la può assumere senza

l'intervento di altre persone.

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Page 37: Il dolore neoplastico

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Page 38: Il dolore neoplastico

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Page 39: Il dolore neoplastico

Oppioidi e vie di somministrazioneOppioidi e vie di somministrazione

Spinale

Transdermica

SC

IM

EV/PCA

Orale

fentanylcodeinametadonemorfina

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Page 40: Il dolore neoplastico

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Page 41: Il dolore neoplastico

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Page 42: Il dolore neoplastico

Opiofobia: pregiudizi e miti da sfatareOpiofobia: pregiudizi e miti da sfatare

L'Italia è il paese europeo nel quale si usa meno morfina.

La morfina è stata temuta da operatori sanitari e mass media per le valenze negative ad essa attribuite nell'immaginario collettivo.

L'Italia è il paese europeo nel quale si usa meno morfina.

La morfina è stata temuta da operatori sanitari e mass media per le valenze negative ad essa attribuite nell'immaginario collettivo.

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Page 43: Il dolore neoplastico

La morfina: non comporta necessariamente depressione

respiratoria; non genera sempre una dipendenza psichica; non instaura una rapida ed incontrollata tolleranza; non comporta fenomeni disforici; non compromette la qualità della vita.

La morfina: non comporta necessariamente depressione

respiratoria; non genera sempre una dipendenza psichica; non instaura una rapida ed incontrollata tolleranza; non comporta fenomeni disforici; non compromette la qualità della vita.

Opiofobia: pregiudizi e miti da sfatareOpiofobia: pregiudizi e miti da sfatare

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Page 44: Il dolore neoplastico

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Page 45: Il dolore neoplastico

I principali effetti collaterali degli analgesici oppioidi I principali effetti collaterali degli analgesici oppioidi

Stipsi 100% Nausea e vomito 28% Sedazione 20% Allucinazioni e confusione 1-5% Ritenzione urinaria 5 % Depressione respiratoria ? Mioclonie ? Prurito ? Disforia, euforia < 1%

Stipsi 100% Nausea e vomito 28% Sedazione 20% Allucinazioni e confusione 1-5% Ritenzione urinaria 5 % Depressione respiratoria ? Mioclonie ? Prurito ? Disforia, euforia < 1%

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Page 46: Il dolore neoplastico

Strategie per il trattamento degli effetti collaterali degli oppioidi Strategie per il trattamento degli effetti collaterali degli oppioidi

riduzione della dose

sostituzione dell’oppioide secondo le dosi equianalgesiche (all’inizio metà della dose equianalgesica del nuovo farmaco)

cambiamento della via di somministrazione

trattamento farmacologico dell’effetto indesiderato

riduzione della dose

sostituzione dell’oppioide secondo le dosi equianalgesiche (all’inizio metà della dose equianalgesica del nuovo farmaco)

cambiamento della via di somministrazione

trattamento farmacologico dell’effetto indesiderato

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Page 56: Il dolore neoplastico

ROTAZIONE OPPIACEI ROTAZIONE OPPIACEI

Sostituzione di un oppiaceo con un altro

Q U A N D O ?

Dolore controllato, ma gli effetti collaterali sono eccessivi e non controllabili.

Analgesia inadeguata, nonostante l’aumento di dosaggio.

Analgesia inadeguata e non è possibile aumentare il dosaggio, per la comparsa di effetti collaterali.

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Page 57: Il dolore neoplastico

ROTAZIONE OPPIACEI STRATEGIE TERAPEUTICHE ROTAZIONE OPPIACEI STRATEGIE TERAPEUTICHE

ADOTTARE MISURE GENERALI ( ridurre dose, idratare, ridurre numero associazioni farmacologiche)

SOMINISTRARE FARMACI ADIUVANTI

MODIFICARE LE VIE DI SOMMINISTRAZIONE DELLA MORFINA

CAMBIARE TIPO DI OPPIACEO

CAMBIARE VIA DI SOMMINISTRAZIONE E TIPO DI OPPIACEO CONTEMPORANEAMANTE

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Page 58: Il dolore neoplastico

ROTAZIONE OPPIACEI ROTAZIONE OPPIACEI

Variabilità individuale ai diversi oppiacei, incluso lo sviluppo

di tolleranza.

La rotazione ha dato risultati positivi indipendentemente dal tipo di oppiaceo utilizzato.

Nel passaggio da un oppiaceo all’altro, la dose calcolata teorica equipotente, dovrebbe essere ridotta del 30%.

Non ridurre la dose se la sostituzione riguarda il fentanyl transdermico

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Page 59: Il dolore neoplastico

Terapie invasiveTerapie invasive

Probabilmente solo nell’1-2% dei pazienti c’è una vera indicazione con trattamenti perimidollari o neurolitici:

Somministrazione perimidollare (peridurale, sottodurale)Neurolisi di Plessi o Nervi

(ETP pancreas, Mesotelioma)

Neurolisi sottoduraliBlocchi anestetici di strutture nervose sensitive o

autonomiche.

Probabilmente solo nell’1-2% dei pazienti c’è una vera indicazione con trattamenti perimidollari o neurolitici:

Somministrazione perimidollare (peridurale, sottodurale)Neurolisi di Plessi o Nervi

(ETP pancreas, Mesotelioma)

Neurolisi sottoduraliBlocchi anestetici di strutture nervose sensitive o

autonomiche.

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Page 60: Il dolore neoplastico

Indicazioni generali per l’uso della via perimidollare nel dolore da cancroIndicazioni generali per l’uso della via perimidollare nel dolore da cancro

Insuccesso del trattamento per via sistemica con oppiacei maggiori anche a dosi elevate

Efficacia della terapia sistemica, associata però a gravi ed insopportabili effetti collaterali.

Insuccesso del trattamento per via sistemica con oppiacei maggiori anche a dosi elevate

Efficacia della terapia sistemica, associata però a gravi ed insopportabili effetti collaterali.

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Page 61: Il dolore neoplastico

Vantaggi:Riduzione degli effetti collateraliMiglior controllo del dolore se localizzatoParticolarmente indicato nelle plessopatie

(dolore neuropatico)Possibilità di associare anestetici locali per il

controllo del dolore incident

Vantaggi:Riduzione degli effetti collateraliMiglior controllo del dolore se localizzatoParticolarmente indicato nelle plessopatie

(dolore neuropatico)Possibilità di associare anestetici locali per il

controllo del dolore incident

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Page 62: Il dolore neoplastico

Effetti avversi Effetti avversi Legati agli oppiacei Parestesie Ipostenia Ipotensione ortostaticaTachifilassi Concentrazioni non superiori a 0.25% o dosi quotidiane

non superiori a 12.5 mg di bupivacaina sono gravate da incidenza insignificante di effetti collaterali (Mercadante 1994).

Legati agli oppiacei Parestesie Ipostenia Ipotensione ortostaticaTachifilassi Concentrazioni non superiori a 0.25% o dosi quotidiane

non superiori a 12.5 mg di bupivacaina sono gravate da incidenza insignificante di effetti collaterali (Mercadante 1994).

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Page 63: Il dolore neoplastico

Nei pazienti affetti da cancro è stata osservato un elevato livello di Glicoproteina alfa-1-acida che sembra ridurre i livelli plasmatici di bupivacaina.

L’instaurarsi di una tolleranza agli oppiacei può spiegare la loro ridotta tossicità sul Sistema nervoso centrale anche per somministrazioni prolungate (Du Pen 1992)

Nei pazienti affetti da cancro è stata osservato un elevato livello di Glicoproteina alfa-1-acida che sembra ridurre i livelli plasmatici di bupivacaina.

L’instaurarsi di una tolleranza agli oppiacei può spiegare la loro ridotta tossicità sul Sistema nervoso centrale anche per somministrazioni prolungate (Du Pen 1992)

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Page 64: Il dolore neoplastico

Altri oppioidiAltri oppioidi

Il tramadolo ha 20 anni di esperienze cliniche. Ad azione centrale con proprietà agoniste sui

recettori degli oppioidi ed effetti sulla neurotrasmissione noradrenergica e serotoninergica.

Minima incidenza di depressione cardiorespiratoria ed ridottissimo potenziale di dipendenza.

Il tramadolo ha 20 anni di esperienze cliniche. Ad azione centrale con proprietà agoniste sui

recettori degli oppioidi ed effetti sulla neurotrasmissione noradrenergica e serotoninergica.

Minima incidenza di depressione cardiorespiratoria ed ridottissimo potenziale di dipendenza.

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Page 65: Il dolore neoplastico

TramadoloTramadolo

Usato per via e.v., s.c., im, rettale ed orale.E' maneggevole e viene posizionato sul 2°

gradino della scala OMS. Può essere associato validamente ai FANS

Usato per via e.v., s.c., im, rettale ed orale.E' maneggevole e viene posizionato sul 2°

gradino della scala OMS. Può essere associato validamente ai FANS

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Page 66: Il dolore neoplastico

TramadoloTramadolo

Pratica é la somministrazione con pompa infusionale elastomerica.

Cura va posta alla prevenzione del vomito che si verifica nel 7% dei pazienti

Pratica é la somministrazione con pompa infusionale elastomerica.

Cura va posta alla prevenzione del vomito che si verifica nel 7% dei pazienti

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Page 67: Il dolore neoplastico

Altri oppioidiAltri oppioidi

Associazione codeina e paracetamolo da utilizzare quando i soli FANS non sono più efficaci.

Anche il tramadolo può essere vantaggiosamente associato al paracetamolo

Associazione codeina e paracetamolo da utilizzare quando i soli FANS non sono più efficaci.

Anche il tramadolo può essere vantaggiosamente associato al paracetamolo

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Page 68: Il dolore neoplastico

Non analgesici nel dolore neoplasticoNon analgesici nel dolore neoplastico

La terapia monofarmacologica a volte è

insufficiente.

La terapia monofarmacologica a volte è

insufficiente.

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Page 69: Il dolore neoplastico

Gruppo eterogeneo indicati anche come “adiuvanti”.

Adoperati come co-analgesici in determinati tipi di dolore e nella cura di alcuni sintomi

Gruppo eterogeneo indicati anche come “adiuvanti”.

Adoperati come co-analgesici in determinati tipi di dolore e nella cura di alcuni sintomi

Non analgesici nel dolore neoplasticoNon analgesici nel dolore neoplastico

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Page 70: Il dolore neoplastico

Antidepressivi tricicliciBenzodiazepineAnticonvulsivantiCortisonici

Antidepressivi tricicliciBenzodiazepineAnticonvulsivantiCortisonici

Non analgesici nel dolore neoplasticoNon analgesici nel dolore neoplastico

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Page 71: Il dolore neoplastico

Antidepressivi triciclici Antidepressivi triciclici

Le tre azioni maggiori per le quali gli antidepressivi triciclici possono essere sfruttati sono:

· elevazione dell'umore, · attività analgesica nelle neoplasie con

danno dei nervi e neuropatie, · sedazione.

Le tre azioni maggiori per le quali gli antidepressivi triciclici possono essere sfruttati sono:

· elevazione dell'umore, · attività analgesica nelle neoplasie con

danno dei nervi e neuropatie, · sedazione.

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Page 72: Il dolore neoplastico

CorticosteroidiCorticosteroidi

Utilizzati in specifiche situazioni:· compressione del midollo spinale,· cefalea da ipertensione intracranica, · per aumentare la distensione del fegato nei

tumori epatici · stimolanti l'appetito· per migliorare il tono dell'umore

Utilizzati in specifiche situazioni:· compressione del midollo spinale,· cefalea da ipertensione intracranica, · per aumentare la distensione del fegato nei

tumori epatici · stimolanti l'appetito· per migliorare il tono dell'umore

A. De Nicola © 2010

Page 73: Il dolore neoplastico

Calcolare la velocità d’infusione...Calcolare la velocità d’infusione...

velocità d’infusionedose-carico

tempo di emivita21

=

Ap

plic

abile

a q

ual

sias

i po

mp

a

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Page 74: Il dolore neoplastico

L'uso della pompa elastomericaL'uso della pompa elastomerica

L’infusione continua di analgesici con pompa elastomerica, rappresenta una metodica vantaggiosa ed efficace nella cura del dolore da cancro.

E’ un infusore a velocità costante preimpostata. Il fluido viene spinto lungo una linea d’infusione

direttamente in vena, sottocute, intorno ad un plesso, in un'articolazione o in peridurale.

L’infusione continua di analgesici con pompa elastomerica, rappresenta una metodica vantaggiosa ed efficace nella cura del dolore da cancro.

E’ un infusore a velocità costante preimpostata. Il fluido viene spinto lungo una linea d’infusione

direttamente in vena, sottocute, intorno ad un plesso, in un'articolazione o in peridurale.

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