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Operazione “Bonny e Clide”

GROSSETO - Operazione Bonnie e Clyde

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Operazione “Bonny e Clide”

12 Luglio 2014 Ore 8.00 del mattino, un

uomo con volto travisato da casco e sciarpa fa irruzione nella tabaccheria ubicata in via Tripoli costringendo il titolare, sotto la minaccia di una pistola, a consegnargli il denaro contenuto nelle casse.

Il maltolto viene poi quantificato in oltre 300 euro.

Nell’immediatezza dei fatti personale della Squadra Mobile della Questura di Grosseto (diretta dal dott. Buccini) intervenuto sul posto raccoglieva ogni utile elemento ritenuto idoneo per un proficuo avvio delle indagini.

Le prime risultanze investigative

Immediatamente la macchina investigativa della Sezione Furti e Rapine della Squadra Mobile avviava una serrata attività di indagine attraverso la giusta integrazione tra le tradizionali logiche investigative e gli attuali sistemi tecnici, nonché grazie all’acquisizione di immagini video registrate da sistemi di videosorveglianza dislocati sul territorio, grazie ai quali venivano sfruttate al massimo le informazioni assunte nel corso dell’intervento, nonché quelle fornite dalla persona offesa e il significativo modus operandi del malfattore.

Le prime risultanze consentivano di appurare che i rapinatori erano di fatto due, un uomo ed una donna, e che gli stessi erano giunti sul posto a bordo di uno scooter di media cilindrata.

Bonny e Clide

Dalla disamina delle immagini assunte, la Squadra Mobile individuava le fasi attraverso le quali veniva posta in essere la rapina.

Difatti, i due, prima di mettere a segno il colpo alla tabaccheria, effettuavano alcuni passaggi, a mo’ di sopralluogo, al fine di carpire il momento propizio per l’irruzione.

In questa fase preparatoria l’uomo, che inizialmente era alla guida, monta sullo scooter al posto del passeggero proprio per essere agevolato nell’attuazione del disegno criminoso.

Il rapinatore

Lo scooter si ferma, il passeggero discende dal mezzo ed a piedi raggiunge la tabaccheria dove, armato di pistola, realizza la rapina ai danni del titolare.

Trascorso circa un minuto, il rapinatore, dopo essersi impossessato della refurtiva, sempre a piedi scappa in direzione dello scooter facendo perdere così le proprie tracce.

Lo standard probatorio

Nel corso delle indagini realizzate, i due rapinatori venivano individuati in una giovane coppia di coniugi grossetani.

Le attività di perquisizione effettuate a loro carico, nonché quelle di osservazione, consentivano di rinvenire e sottoporre a sequestro oltre allo scooter usato nel corso della rapina, anche altri oggetti ed indumenti indossati dagli stessi nella medesima circostanza, determinando così il cd. standard probatorio sulla base del quale traevano origine le contestazioni penali mosse dal procedente ufficio di polizia giudiziaria.

28 aprile 2015La Procura della

Repubblica di Grosseto condivide l’assunto e le risultanze investigative della Squadra Mobile emettendo un apposito decreto di conclusione di indagini preliminari nei confronti della coppia per la rapina perpetrata a Grosseto il giorno 12 luglio 2014.

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