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SEXTANTIORESTAURI ITALIANI
www.sextantio.it
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N. Verde 800 129 430 | [email protected] | www.realitalia.it
Le Case per il Piacere di Vivere
LA MEMORIAPERDUTADEL PATRIMONIOSTORICO “MINORE”(SANTO STEFANO DI SESSANIO, LA PARTE IMMOBILIARE)
La filosofia fondante questo progetto è in relazione ad un patrimonio
ben definito, dalle eccezzionali caratteristiche identitarie ed ha
per oggetto quello di non tradire l’anima profonda di questi
luoghi attraverso uno specifico approccio metodologico senza
fondamentali interferenze dalle destinazioni finali di tipo ricettivo,
non dissimili dalla loro destinazione storica.
Il dialogo con l’identità è avvenuto tramite un approccio
estremamente conservativo e di riproposizione degli elementi
storicamente esistenti, solo laddove le nuove esigenze del vivere
hanno richiesto elementi e soluzioni che storicamente non esistevano,
sono stati scelti interventi che comunque potessero dialogare con
questa identità. La scelta più ricorrente e caratterizzante il progetto
è l’uso del materiale di recupero autoctono che avviene spesso in
maniera “filologica” ovvero secondo il loro uso storico, talora, al di
fuori dall’originale uso, funzione e contesto.
In quest’ultimo caso l’identità viene riproposta in termini maggiormente
simbolici, per intime assonanze non riducibili a facili algoritmi formali ma, nelle
scelte specifiche, comprensibile mediante intuizione e partecipazione empatica.
Una identità “simbolica” costituita, ad esempio, nella montagna d’Abruzzo, da
una realtà essenziale, poco sculta ma con una sua intima poesia
Gli interni delle abitazioni, pur nella povertà, mantenevano una forte
caratteristica di accogliente e dignitosa domesticità tipica dei luoghi dal
clima impervio dove, la casa, era profondamente vissuta.
Per questo motivo, nel recupero, i locali dovranno mantenere, nel loro lirismo,
un certo ascetico rigore, tipico di questa terra. Questa ricerca dell’identita’
dovra’ avvenire senza indulgere in alcuna forma in quel ruralismo di maniera
tipico di tante strutture ricettive (gli elementi di arredo povero in forma di
musealizzazione ed esposizione seriale).
Laddove l’elemento storico e’ preponderante la ridestinazione di questi
luoghi tenderà a quel medioevalismo sempre di “maniera”, con le sue varie
declinazioni (ultimamente il genere “fantasy”) che hanno perso qualsiasi
rapporto con la realta’ storica, o il suo immaginario, ma si rifanno direttamente
alla contemporanea industria dell’immaginario nazional-popolare come la
produzione cinematografica et similia.
Quindi, unica licenza poetica, dove l’elemento da riproporre storicamente non
esisteva, si è lavorato su un piano discretamente simbolico, per cercare di
colloquiare intimamente col significato archetipo di questi luoghi, pregni di
una seduttiva ed ancora non corrotta identità. In questa ricerca dell’identità
del territorio ridotta ad un unicum ma di una profondità mai colmabile, si è
cercato sempre di non scadere in facili simbolismi che, anche la cultura dotta
del secolo appena trascorso, ha sovraccaricato di significati, col rischio di ridurli
a meri clichet intellettualistici, ma si è cercato di cogliere il senso più profondo ed
ancestrale, le assonanze più intime, le evocazioni più subliminali che questi
luoghi ci comunicano. L’aspetto più importante per la tutela dell’identità del
territorio, e nello stesso tempo di più difficile ottenimento, essendo di potesta’
meramente politica, è la tutela del paesaggio, con l’ inibizione del nuovo costruito
intorno all’abitato originario e la salvaguardia dell’evocativo e fusionale rapporto
tra il borgo storico e il territorio circostante.
Questo rapporto dovrebbe essere il vero valore aggiunto che definirebbe lo
status di “patrimonio” a questi luoghi (pensiamo ad esempio ai tanti borghi
incastellati aggrappati alle loro montagne).
In italia questi borghi storici minori insieme al loro paesaggio, non sono stati
quasi mai oggetto di articolate strategie di tutela, di fatto in specie nel sud
italia, non è mai avvenuto che una ridestinazione turistica di un borgo storico
non avvenisse se non portandosi dietro una quantità di nuove irreversibili
cementificazioni e, dato ancora più umiliante per l’identità e la cultura di questi
luoghi, cementificazioni poi travestite piu’ o meno da “baite tirolesi”.
Il modello qui proposto, basato su un forte progetto culturale di definizione e
tutela di un “patrimonio”, si è trovato ad essere economicamente, premesso un
campione di modeste dimensioni, uno dei progetti più interessanti dal dopoguerra
ad oggi per le aree svantaggiate del nostro meridione ed economicamente più
proficuo di tutti i progetti che contemplavano la tradizionale maniera di tentare
la ridestinazione turistica di questi borghi storici puntando lo sviluppo sul nuovo
edificato e facendo venir meno il secolare rapporto costruito\territorio il vero
patrimonio di questa storia “minore”.
VIVERE ASANTO STEFANO DI SESSANIO I progetti di questa Societa’ trovano, come oggetto di elezione, il patrimonio storico della montagna appenninica, possibilmente all’interno dei parchi nazionali e soggetto ad un piu’ o meno integrale abbandono negli ultimi 2 secoli. Questi borghi storici, alcuni costituitisi nel periodo dell’incastellamento in pieno medioevo, altri piu’ rurali e successivi di qualche secolo, hanno visto sopravvivere incorrotto il loro originario rapporto col territorio circostante, con scarse od assenti urbanizzazioni nel secolo appena trascorso nel fenomeno piu’ generale di abbandono della montagna e impoverimento del meridione italiano. In tutti questi borghi il progetto prevedera’ un inusuale rapporto di tutela degli immobili con la conservazione delle cubature originarie, con uso esclusivo di materiale di recupero architettonico e di arredo locale e la disciplina con gli enti territoriali dell’inedificabilita’ integrale non sussistendo, tra l’altro, alcun indice urbanistico a necessitare nuovo costruito. L’idea fondante che in questi borghi storici, arroccati sulle pendici della montagna appenninica e costituitosi lontani dai centri propulsori della classicita’, il vero patrimonio e’ costituito dall’integrita’ del costruito storico con il paesaggio circostante. Troppe volte nel sud dell’europa intorno al borgo
originario si e’ costruito ex-novo con materiali in chiara distonia col patrimonio esistente e, fatto meno giustificabile, anche in quei borghi storici che tentavano una ridestinazione turistica. L’integrita’ di alcuni di questi borghi e del loro territorio deve quindi diventare da conseguenza della poverta’ e dell’abbandono ad agenda politica per uno sviluppo di qualita’ del territorio.Negli immobili acquistati in ogni borgo una parte delle case sarà destinata a ricettività alberghiera (con una gestione prettamente familiare di questa attività), altri edifici saranno restaurati come case private che potranno usufruire - secondo il modello Realitalia - non solo dei comuni servizi della parte ricettiva come il ristorante, la cantina, l’organizzazione del tempo libero ma anche di specifici servizi con questo appeal di gestione familiare, secondo consuetudini, non tutte riducibili alla formazione professionale ma, parte integrante dello spirito di un popolo, conservato anche per il destino di marginalità di questi luoghi.Oltre ai Servizi Gestionali Minimi tale gestione può comprendere - a prezzo di costo - i Servizi Gestionali Opzionali tra i quali, in maniera sintetica e non esaustiva: - Servizi di segreteria, connessione in rete, fax, scanner, etc.- Ordinarie e straordinarie manutenzioni della casa- Servizio giornaliero, pulizie, letti, biancheria etc.- All’arrivo: dispensa selezionata, legna, camino acceso fino all’organizzazione di una cena nella propria casa sempre con l’appeal della gestione familiare.Le case private - ove il proprietario lo desideri - potranno aderire al programma ricettivo dell’Albergo Diffuso.
ALCUNE ATTIVITÀ DEL BORGOLE BOTTEGHE. Nell’artigianato domestico l’unica produzione dove si potevano esprimere valori estetici, sebbene
carichi di affettività, era la tessitura, quindi unica attività parzialmente svincolata dai bisogni primari e ricca di
una tradizione locale. Grazie ai tanti studi antropologici commissionati al Museo delle Genti d’Abruzzo è possibile
organizzare corsi anche personalizzati di un sapere e un fare al limite dell’estinzione. Nella suggestiva bottega fatta
con gli antichi telai tradizionali ci sarà un angolo per i bambini costituito con i vecchi giochi costruiti in casa e da una
piccola biblioteca di favole abruzzesi che verranno lette a scadenze stabilite.
LA CUCINA. Il ristorante, con l’azienda agricola connessa per la produzione diretta della materia prima, che prevede
la riproposizione di colture autoctone alcune delle quali scomparse in zona da qualche decennio, propone le ricette
puntualmente riscoperte da un’estensiva ricerca con gli anziani della zona.
La cantina, luogo di aggregazione, offre una selezione dei migliori formaggi e salumi della zona accompagnati da vini
abruzzesi. La tisaneria e il liquorificio con la ricca tradizione dei decotti locali, ancora in uso nella medicina popolare
e con la ancora più vasta tradizione dei fermentati di montagna sono altre espressioni delle culture materiali ricercate
tramite la memoria storica insieme al Museo delle Genti d’Abruzzo.
ENSEMBLE. Un ampia varietà di eventi artistici e musicali promossa dal nostro “Ensemble in Residence” un’orchestra
da anni ospitata che organizza una stagione di concerti, solitamente i grandi padri della musica classica ed una serie di
eventi culturali con l’invito dei grandi rappresentanti delle altre arti in un colloquiale racconto sul rapporto loro e della
loro arte con la musica. Il maestro Orazio Tuccella sarà anche il direttore artistico per altri eventi in ambito culturale e
artistico.
2° LIVELLOPIANO TERRA(OPZIONALE)
1° LIVELLO
Palazzo proto-rinascimentale di incerta datazione come avviene in queste aree marginali dove e’ talora
azzardato dedurre l’epoca storica dagli stili architettonici, e’ caratterizzato dalla loggia all’ultimo livello che
testimonia l’esigenza di rappresentatività diffusa al momento della massima espansione dell’economia
armentizia. Pregevole e storicamente interessante è l’arco di ingresso con le tracce di uno stemma
araldico successivamente rimosso.
L’immobile si fonde con una casa-torre dalle caratteristiche tipicamente militari, a difesa della porta
medicea e del borgo dove sono presenti (oggi nel bagno di una stanza) feritoie successivamente chiuse
nella muratura esterna (data la mutata destinazione dell’immobile). La struttura di articolata plasticità
spaziale, è tutt’oggi “leggibile”, grazie agli integri valori di conservazione architettonica del complesso
originario e per l’assenza di stratificazioni successive. Gli interventi si sono spesso limitati a levare gli
intonaci più recenti e all’apparato impiantistico con massimo rispetto degli elementi storici come ad
esempio nel primo piano per impossibilità di levare il cotto fortemente segnato dal tempo si è scelta una
soluzione alternativa agli elementi radianti usualmente collocati sottopavimento.
PALAZZODELLE LOGGEVIA DELLA CHIESA
1
PALA
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Per comprendere o almeno tentare di comprendere la morfologia delle singole unità occorre
tener presente tre questioni fondamentali che interagiscono:
- L’evoluzione del tessuto urbano dettato delle esigenze di spazio causato dall’incrementio
demografico a partire dal XIII sec. fino al XVIII sec.
- L’evoluzione delle unità abitative dettate dalle mutate necessità delle famiglie originarie.
- La tensione reciproca tra spazi urbani pubblici e spazi abitativi privati ha dato origine a
soluzioni tanto ingegnose ed articolate che oggi parrebbero incomprensibili.
Non sfugge a tale legge la casa dell’Alchimista la quale nasce e si incunea a ridosso del piu’
importante edificio di Santo Stefano di Sessanio che è rappresentato dalla casa del Capitano,
sede della milizia e simbolo del potere.
Alla casa dell’Alchimista si accede attraverso un sottoportello frutto anch’esso della saturazione
del tessuto urbano che trova l’ultima possibilità proprio nelle strutture a ponte, poi lungo un
L’ALCHIMISTAVIA BORAGNO
21° LIVELLO
2° LIVELLO
L’AL
CHIM
ISTA
VIA
BORA
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vicolo strettissimo a ridosso delle mura della casa del capitano infine come per incanto si riemerge in questa piccola unità a due livelli “schiacciata tra le altre
abitazioni e inattesi si aprono scorci ed affacci che sembravano impensabili”. Scopriamo così che questo straordinario alveare di case addossate le une alle
altre non hanno mai rinunciato ad aprirsi verso il “territorio”. Le mura originarie presumibilmente risalenti ad un periodo compreso tra il XVI e XVII secolo, le
travature ed il tavolato lignei da materiale di recupero, il camino e le fornacelle originarie, gli intonaci in gran parte recuperati, restituiscono all’unità abitativa il
fascino ancestrale di questa complessa articolazione urbana del borgo incastellato chiuso in se stesso e di questi improvvisi scorci su un paesaggio per una
volta tutelato e lasciato integro.
3° LIVELLO
CASA SULLA CORTELARGO ANELLI
Da un piccolo vicolo coperto che parte dalla torre si allarga fino a diventare un ampio
slargo che si chiude in un vicolo chiuso, un luogo esterno quindi a servizio esclusivo di
3 abitazioni e che si affaccia nella piazza delle botteghe dove vibra e pulsa il cuore del
borgo. La casa, come tutti gli immobili intorno al centro storico più antico porta in sé
le tracce della ricchezza derivata dell’attività armentizia che ha segnato la nascita e la
lenta decadenza di questi borghi. I portali, le finestre in pietra scolpita ne sono ancora
un ultima testimonianza. Abbiamo cercato in questo caso, sempre all’interno di una
sobria eleganza tutti gli elementi che richiamassero l’antico splendore e ricchezza
che caratterizzavano questi borghi a cavallo tra l’epoca di mezzo e i primi 2 secoli
della nuova era. Entrando ha un salotto con camino a cui segue una camera con due
letti ed infine la camera da letto grande con un camino.
3
CASA
SULL
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LARG
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ELLI
3
La casa che ha conservato maggiormente le connotazioni coloniche di questi
immobili fuori dal centro storico si trova nella conurbazione costituitasi intorno
alla stazione di posta, dove arrivavano i primi servizi pubblici trainati dai cavalli
fino alle poste regie in un passato più recente, tanta letteratura dei viaggiatori
ottocenteschi in particolare inglesi e tedeschi, viaggiavano in tale maniera.
La stazione di posta era dotata di spazi, alcuni esterni, altri interni e scavati nella
roccia di rara suggestione, così quello che sarà il nostro centro benessere, la
fusione tra la roccia, spesso scavata ed elementi architettonici anche di pregio
(la piscina è caratterizzata da un antico pozzo, due archi di pietra assolutamente
integri ed una grotta interna) è caratteristica di questa conurbazione che sale
decisamente la montagna verso Campo Imperatore.
La nostra casa, nella fascia più alta, è tutta all’esterno, con un ingresso dal basso
tramite una folta vegetazione di essenze locali prodotto della nostra progettualità
ed accanto una zona privata esterna dove si possono vivere momenti di
CASADE CONTRA VIA DE CONTRA
41° LIVELLO 2° LIVELLO
CASA
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CON
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convivialità. Entrando, la cucina ha il sapore forte della storia povera, un forno che può fungere anche da camino, il lavabo secolare
in pietra che appartiene come tutto questo universo ad un’ epoca immobile di incerta datazione. Tramite le scale lignee si arriva al
piano superiore, da cui si può accedere direttamente dalla strada di sopra. Nella camera da letto c’è un ampio camino e la visuale
sul borgo e la valle.
5CASAPORTA LORDA VIA PORTA LORDA
Immobile che ha visto nei secoli continue trasformazioni, oggi si trova con un ingresso accanto ad una torre
su Porta Lorda, uno dei due ingressi nel borgo, nella zona detta la “giudea”, la presenza di una comunità
ebraica almeno fino alla conquista spagnola è plausibile sebbene non suffragata da ulteriori prove, né a
livello documentale nè a livello archeologico. Al di sotto della torre abbiamo comunque scoperto un vano con
delle scale che danno sul cortile interno e che andrebbero, autorità permettendo, dissotterrate. Il primo vano
che da sulle mure esterne del borgo, ha un pavimento di acciottolato, un camino, delle nicchie discoperte
ed un locale ad uso bagno che sarebbe il piano più basso della torre e dal quale si accede al vano scoperto
da poco. Questi locali possono vivere in autonomia. Entrando invece dalla suggestiva corte accanto alla
“buscella” un passaggio strettissimo probabilmente per ragioni di difesa e sul quale ci sono tutt’ora molte
dicerie, si entra in un vano abbastanza grande, il piano superiore di quello precedentemente descritto, un
bagno, piano intermedio della torre e salendo le scale un’ ampia (date le dimensioni abituali abbastanza
ristrette dei vani a Santo Stefano) camera da letto che guarda verso la vallata ed il lago, un camino, ulteriori
nicchie discoperte e infine una vasca da bagno dal design molto essenziale. I due vani potrebbero essere
uniti tramite una scala e nella progettazione si terrà conto di questa eventualità.
1° LIVELLO 2° LIVELLO 3° LIVELLO
CASA
PORT
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VIA
PORT
A LO
RDA
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IL PAGLIAIOVIA DELLA GIUDEA
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Nata come magazzino per la paglia, in tempi più recenti si è trasformata in abitazione come quasi
tutti gli immobili di Santo Stefano con destinazioni diverse da quelle abitative. E’ comunque
caratterizzata da spazi decisamente ampi (rispetto alla media di questi borghi incasellati di
montagna). Ancora percepibile dell’antica destinazione d’uso la finestra molto grande da cui
veniva immessa la paglia. Questi elementi rimarranno immutati pur nella nuova destinazione.
I tre piani sono tutti collegati da scale lignee interne oltre che accessibili dall’esterno dove c’è
una estesa corte comune. Il piano intermedio è quello dove ci sarà una cucina a muro con un
camino importante sul lato attiguo. La tipologia dei pavimenti segue, salendo, la successione
pietra, cotto, legno. La pietra degli acciotolati al piano terra è l’unica preesistente, gli altri
pavimenti sono fatti con materiale di recupero secolare di certa provenienza. Anche molti mobili,
non trovandosi quelli originali delle misure precise per incastrarsi, ad esempio nella cucina,
sono fatti artigianalmente usando materiale di recupero secolare che viene costruito ad hoc
secondo esigenze di autenticità storica ed esigenze funzionali, cosicché questa storia, spesso
considerata “minore” ma molto intensa nella sua autenticità, possa anche essere vissuta.
1° LIVELLO 2° LIVELLO 3° LIVELLO
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UDEA
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7CASA DIVIA DELLE CASE ROTTEVIA DELLE AIE
La casa di via delle Case Rotte con un drammatico affaccio nella vallata di viano è l’unico immobile ancora
intoccato. Il rudere originario è caratterizzato da un’ampia e secolare scalinata di ingresso lapideo ma di stile
povero che ne caratterizza la struttura esterna caratterizzata da una piacevole plasticità volumetrica. L’intero
edificio integro e ben conservato, risolte le legittime esigenze strutturali e impiantistiche cercherà sempre
di perseguire la filosofia e la “mission” societaria di tutela di questi patrimoni storici “minori” raramente
oggetto di severa tutela delle caratteristiche originarie sia esterne che interne tranne la legittima licenza
nei sanitari dove saranno fatte scelte contemporanee ma sempre caratterizzate da una sobria ed elegante
geometria per lasciare protagonista l’autenticità storica di questa architettura e dei suoi arredamenti.
1° LIVELLO 2° LIVELLO
CASA
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CASA CON LA GROTTAVIA DEGLI ARCHI
Oggetto di una vera e propria indagine archeologica “empirica”, quella “accademica” era concentrata
altrove, l’immobile era di più complessa lettura in quanto restaurato per finalità turistiche da un privato
negli anni settanta. La puntigliosa opera di riscoperte di nicchie di varie dimensioni, camini, etc.
Ha riportato l’immobile nel suo “status” originario e con tutta la sua capacità evocativa dovuta a
questa articolazione dei singoli vani. I portali di ingresso di pregevole fattura ed una scala lignea interna
in linea con quella lapidea esterna ne fanno un locale compatto ma di intima eleganza, ad interrompere
la geometria regolare dei vani oltre le “scoperte archeologiche”, un piano intermedio, che entra nel
ventre della roccia con una grotta tondeggiante dove è stato collocato il bagno. Le due porte di ingresso
ne fanno un locale particolarmente luminoso ed una piazzetta esterna, accanto alla piazza principale
del borgo, a servizio di due case, un luogo di convivialità anche al di fuori delle mura domestiche.
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1° LIVELLO 2° LIVELLO
CASA
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PIANO TERRA
CASA IN PIAZZAPIAZZA MEDICEA
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Posta nella rientranza che dalla piazza portava al forno pubblico, è costituita da un ingresso tramite
una scala in pietra, si entra nella cucina, estremamente raccolta e propriamente bassa, come
erano molti dei vani di queste case di montagna che dopo lo splendore dell’industria armentizia
hanno vissuto secoli magri con un’agricoltura di sussistenza ai limiti della materiale sopravvivenza.
Tutti i muri erano coperti da uno strato nerissimo che per una volta abbiamo cancellato (intervento
reversibile) lasciando solo una traccia a testimonianza. Il vano con un camino angolare e
sull’altro lato la cucina in muratura ha una finestra che dà sulla piazza. Il corridoio che parte
dalla cucina porta al bagno e facendo qualche gradino alla camera da letto dove c’è una curiosa
porta-finestra gotica, probabilmente frutto di un successivo riuso di materiale lapideo del borgo.
CASA
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In via Boragna vicino all’ingresso dell’ Albergo Diffuso c’è un immobile
indipendente che si raggiunge salendo delle antiche scale lapidee e poi
si entra in un locale caratterizzato dalle nicchie, dall’intonaco scuro, da un
camino piccolo scavato dentro il muro. Dalla povertà delle scale all’interno
tutto rimanda ad una vita fondata sui bisogni più essenziali senza concessione
alcuna ad elementi più aulici, eppure la spartana essenzialità degli elementi
architettonici un arredamento scelto secondo questa lettura sempre nella
filosofia della scelta autoctona ne fanno un posto estremamente intenso.
In prima istanza era stato scelto come luogo di aggregazione dei
bambini con tutti i giochi costruiti artigianalmente all’interno della
famiglia, poi questo luogo è stato spostato nella bottega della tessitura.
10CASA DI VIA BORAGNAVIA BORAGNO
1° LIVELLO 2° LIVELLO 3° LIVELLO
CASA
DI
VIA
BOR
AGNA
VIA
BORA
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L’unica piccola licenza poetica salendo delle semplici scale in legno, oltre il consueto fascino dei letti, le cui coperte erano
considerate l’unico elemento di produzione autoctona in parte svincolato dai bisogni primari e nel quale si potevano
esprimere valori estetici, è stata pensata una vasca da bagno accanto al letto, nel contesto, dal sapore luculliano.
11CASASOTTO LA TORREVIA DELLA TORRE
Collocata proprio di fronte alla torre, è stata costituita in parte col materiale di recupero di Sextantio il pagus romano
presente nei periodi imperiali per le stesse ragioni per le quali questi borghi da un’agricoltura poverissima, data
l’altitudine, si sono costituiti. La pax romana permetteva quella transumanza “orizzontale” che partendo dagli altopiani
abruzzesi arrivavano al Tavoliere delle Puglie quando la lana era una delle materia prime più importanti per la materiale
sopravvivenza degli uomini di allora.
Un’ iscrizione latina è chiaramente visibile e leggibile a sinistra del portale di ingresso. Così come tanti altri pezzi lapidei,
usati esclusivamente per la loro forma già sculta. Entrando ci troviamo in cucina, l’antico centro della vita conviviale
della magione domestica. Salendo le scale in pietra, con una interessante sovrapposizione di intonaci, si vede la
curiosa articolazione spaziale dell’immobile, a destra la stanza da letto e quello che rimane di elementi puramente
decorativi, quasi unici in questi contesti, a sinistra il bagno e davanti uno spazio tutt’altro che regolare che man mano
si stringe fino ad arrivare ad una finestrella che da sulla parte opposta del borgo. Nella nuova destinazione una camera
da letto ed infine il bagno.
2° LIVELLO1° LIVELLO
CASA
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PIANO TERRA
CASA NEL VICOLODIETRO LA TORRELARGO ANELLI
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Alla fine di un vicoletto che parte dalla torre tramite un sottopassaggio, quindi si allarga in un ampio spazio
che da sulla corte delle botteghe, infine si restringe con una strettoia in discesa fino all’entrata, in una
profusione di archi e cornici lapideee derivanti, visto la centralità del luogo, dai tempi di maggiore gloria
e prosperità del borgo. La casa che ha visto un continuo susseguirsi di differenti collegamenti tra vani,
oggi è limitata a 2 stanze da letto, la prima in ingresso dalle caratteristiche più conviviali con un camino
angolare in pietra ed una cucina contemporanea e minimalista nel corridoio.
La vasca, in bagno, poggia su un imponente piano in legno nobile e particolari soluzioni sono state trovate
per limitare ai puri sanitari gli elementi contemporanei facendo ampio uso di materiale di recupero locale
anche decontestualizzato dal suo uso originario per non interrompere quell’unità estetico emozionale di
questo recupero conservativo anche tramite la tangibile matericità di questi elementi.
CASA
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La casa posta proprio sotto la torre, si apre tramite un arco in pietra direttamente in cucina,
storicamente il luogo della dimensione conviviale delle antiche famiglie agro-pastorali che
si raccoglievano intorno al camino. La cucina in muratura con tutti elementi di recupero
ha accolto in maniera discreta gli elementi contemporanei che ne garantiscono l’efficienza
sebbene utilizzabili pure le tecniche tradizionali. Oltre il camino e la cucina in muratura lo
spazio accoglie una piccola suggestiva grotta, scoperta successivamente, possibilmente
utilizzabile come cantina. La camera da letto dove è stato in parte conservato il pavimento
originale in pietra e acciottolati ha un seduttivo contrasto con il soffitto a cassettone in
legno nobile, costituito da materiale di recupero storico. Il vano ha un affaccio di particolare
intensità sul lago ed il suo paesaggio circostante. Il bagno con la vasca e con interessanti
soluzioni artigianali si collega con una grotta dove è stata collocata una piccola sauna.
3° LIVELLO
CASACON L’ARCO IN PIETRAVIA DELLA TORRE
CASA
CON
L’AR
COIN
PIE
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ORRE
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SANTO STEFANOREVIVING HISTORY ANDRESTORING HERITAGE.
OUR FOUNDING PHILOSOPHY
The medieval hill town of Santo Stefano has a noble and well-
defined heritage - its architecture is extraordinary. Our main goal
in conserving the town is to retain its soul; at every opportunity
we have sought to preserve the historic character of the buildings.
And where a modern lifestyle demands changes, we have chosen
solutions that are sympathetic to the building’s design and
structure.
The signature style of our conservation work is the use of reclaimed
architectural materials. We find period pieces that substitute for
originals, or we use recycled historic resources to restructure the
fixtures and fittings. Whenever we adapt the function of furniture
or use reclaimed materials, we integrate them into the fabric of the
restoration to reflect the building and its style.
The medieval hill towns of the mountains of Abruzzo
have an intangible, poetic quality. The interiors of the
buildings, with their peasant origins, were built with a
poverty of materials, but a wealth of soul. They offer a
dignified welcome - typical of rural cultures where the
hearth and home are full of life.
In conserving Santo Stefano, we have made sure
that the building retains its essence - the welcoming
simplicity which characterises the region and its
landscape. And by conserving the simple furnishings
- alongside 21st century comforts - we have avoided
the “rustification” of the interiors, so often found in
countryside restorations.
We don’t want Santo Stefano to be a museum, an
exhibition, or a medieval film set. But we do want to
retain the identity of the town, with its expressive and
seductive meaning. We want to recall its deep ancestral
roots and the spirit of the people of the mountains.
The most complex aspect of this type of work is protecting
the landscape. It is vital to prohibit the construction
of new buildings in and around the village. This is the
only way we can secure the relationship between the
ancient hamlet and its surrounding countryside.
We believe that by protecting the landscape, we promote
both the economic and historic value of these areas.
But there is no legislation in Italy to preserve the world-
famous hill towns and villages. Sadly, in southern Italy,
most historical hill towns that have been transformed
into tourist facilities have been blighted by intrusive and
inappropriate cement buildings, sometimes dressed up
as Swiss style chalets.
Santo Stefano offers a different vision. A cultural project
with a viable economic plan for the town, and a unique
and comprehensive conservation programme for its
buildings. It is the first example in the post war period
of a classic hill town in this part of Italy finding a new
and sustainable identity.
Our plan offers far more scope for renewal than tourist
developments made up of buildings that pay no heed
to the age-old relationship between the urban and rural
landscape. Our mission is the protection of the cultural
heritage of the Mediterranean mountains.
LIVING INSANTO STEFANO DI SESSANIO The company’s main objective is to preserve the heritage of the Apennine Mountains. Much of our work takes place inside the national parks, and focuses on historic hamlets that were built during the middle ages. Paradoxically the poverty of Southern Italy has been the villages’ saviour - leaving the rural habitations untouched by urbanisation - though they were frequently abandoned to the elements.
Our goal is the preservation and revitalisation of these villages. We strive to maintain the original dimensions, style and context of the villages, using reclaimed architectural materials and traditional fixtures and fittings. We rely on the local authorities to impose a total ban on new construction. Unfortunately, during the last half century, the landscape of southern Europe has been marred by unsympathetic and shoddy architectural development around some historic villages. We believe that the agenda for the hill town needs to move away from this cement-block development to a high quality conservation plan for the territory.
Our main inspiration comes from the conviction that the value of these remote hill top villages in the Apennines comes from their setting against the outstanding surrounding countryside.
Some of the buildings in Santo Stefano form part of a renowned Albergo Diffuso. (A hotel where rooms are spread throughout the medieval village). Other properties have been restored to be sold as private homes.
We pride ourselves on a professional and friendly style of management. In accordance with the Realitalia business model, people who buy our homes can take advantage of the hotel facilities such as the restaurant and bar, as well as activities organized by the Albergo Diffuso.
The Albergo Diffuso offers facilities to people who buy our homes in Santo Stefano. Options include concierge assistance such as secretarial services, internet connection, fax and scanners. We can take care of repairs and building works to the properties, and provide a daily housekeeping services such as cleaning and laundry, provision of a welcome basket, shopping delivery and dinner served in your home.
Should owners wish, your private home can be let as part of the Albergo Diffuso.
OWNERS CAN ALSO ENJOY THE USEOF THE FOLLOWING FACILITIES:
CRAFTS WORKSHOP. Our domestic handicraft workshop produces traditional fabrics - from blankets to wedding
trousseaus. Many of these items were intrinsic to the life of the mountain village, and formed part of the family rituals.
Our collaboration with the Museum of the People of Abruzzo, we offer artisan craft workshops.
The workshop includes a children’s area, with handmade traditional toys and a collection of books featuring Abruzzo
fables and stories.
FOOD AND WINE. Our restaurant works in conjunction with a local farm. We have researched long-lost local
recipes from the elders of the area, and invite you to try them in the restaurant.
The wine bar is a meeting place. It offers a selection of Abruzzo wines and snacks, including local cheese and meats.
The Tisaneria and the Liquorificio presents Abruzzo’s rich tradition of local teas and liqueurs. The teas are still used
as household medicines, while liqueurs are an important Abruzzo tradition.
MUSIC ENSEMBLE. We offer a programme of artistic and musical events during the year. It is presented by our
Ensemble in Residence, an orchestra which plays a season of concerts dedicated to the great figures in classical
music. We also stage cultural events in collaboration with artists on the theme of the relationship between art and
music. Maestro Orazio Tuccella is the artistic director.
2° LIVELLO
1° LIVELLO
GROUND FLOOR
This Renaissance building features a loggia on the top floor. The elegant entrance arch is
of particular historic interest, with visible traces of a heraldic coat of arms.
The building forms part of the military tower-house - which was a defensive bastion for the
gate -and a piazza, which is now for the use of the property.
We have made limited changes to the building. Recent plasterwork was removed, and
modern services have been added with minimum visibility and maximum respect to historic
elements. We have not put underfloor heating on the first floor so as to conserve the historic
terracotta tiles. Where it was not possible to have a separate bathroom we have placed the
bathrooms discreetly en-suite.
THE LOGGIA PALACEVIA DELLA CHIESA
1
2ND FLOOR
1ST FLOOR
THE
LOGG
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DELL
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1
THE ALCHEMISTVIA BORAGNO
2
The House of the Alchemist is set beside Santo Stefano di Sessanio’s most
important building, the Captain’s House – the military seat and symbol of local
power. To reach the house you walk through an under-passage and a narrow
alley, which backs onto the walls of the Captain’s House, and - in a moment
of magic – you arrive at the apartment, which is set on two levels. It is one of
a nest of houses set one on top of the other, the original walls dating from the
14th to the 17th century. With period beams, a fireplace and oven, the apartment
offers vistas on the surrounding landscape.
2ND FLOOR1ST FLOOR
THE
ALCH
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2
THE HOUSEIN THE COURTYARDLARGO ANELLI
A covered alleyway widens into an open area: here, in
a cul-de-sac, are 3 houses. From this home you have
views of the main piazza, with its shops – this is the
heart of the town.
The house has traces of its past life. The doors and
windows are made with sculpted stone. You enter
into the living area with a fireplace. Beyond that is
a room with twin beds, and a large double bedroom
with a fireplace.
33RD FLOOR
THE
HOUS
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3
This house maintains the characteristics of a Post Station - the place where
carriages pulled by horses once arrived.
The 18th and 19th century was the era of the Grand Tour. When English and
German travellers set out to discover the classical world, the Post Station
would have been their first port of call in Santo Stefano.
The Post Station forms part of our hotel and it will be home to our wellbeing
centre, with a swimming pool set against stone arches and a grotto.
The house for sale is set at the highest part of this area of the village. Outside
the entrance is an area of vegetation, which offers a fragrant private garden
Entering the kitchen, there is a working period oven, a fireplace and an ancient
stone washbasin. Up the wooden staircase we come to a higher floor, with a
door to an upper road. The bedroom features a large fireplace and a view over
the village and the valley.
DE CONTRAHOUSE VIA DE CONTRA
42ND FLOOR1ST FLOOR
DE C
ONTR
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USE
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4
5THE HOUSE OFPORTA LORDA VIA PORTA LORDA
Over the centuries this building has seen many changes. Today its entrance is next to the tower
on Porta Lorda - one of two entrance-ways to the village.
It is located in the area called ‘Judean’. It’s possible that this indicates the presence of a Jewish
community, but we have no documentary evidence for this. But we have discovered a
“secret” room under the tower. It has a stairway onto the interior courtyard, which we hope
to bring back to use. The entrance room has cobbled paving and a fireplace. On the lower
floor there is a bathroom area, adjacent to the recently discovered room. Entering from the
courtyard next to the Buscella brings you into a large, quiet room. From here you climb the
stairs to a large bedroom with a generous fireplace and views of the valley and lake. This
area also features an elegant bath.
2ND FLOOR1ST FLOOR 3RD FLOOR
THE
HOUS
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PORT
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PORT
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5
THE BARNVIA DELLA GIUDEA
6
This was built as a place to store straw. In more recent times it has
served as accommodation. The rooms are spacious in comparison
to the average size of most rooms in the mountain village.
There is large window – which was used to pass straw through.
The three floors are connected by interior wooden stairs and the rooms are
accessible from the outside from the shared courtyard.
The kitchen is on the middle floor, and it features an imposing fireplace.
Floors are made from terracotta, stone and wood. The cobbled stone of
the first floor is original, while the flooring in the rest of the property is
made from reclaimed material. The furniture is handcrafted, and built as
individual pieces to reflect the style of the original.
2ND FLOOR1ST FLOOR 3RD FLOOR
THE
BARN
VIA
DELL
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6
7THE HOUSE INVIA DELLE CASE ROTTEVIA DELLE AIE
The house in Via delle Case Rotte has a dramatic view over the
Viano valley. Works to revive this building have yet to start, but
the structure of the building is well preserved with a wide and
ancient stone-stairway entrance.
Restoration will follow the familiar Sextantio style, using
original and recycled materials. There will be the addition of a
contemporary bathroom and hidden heating system, allowing
the historical authenticity of the architecture and the furnishings
to come to the fore.
2ND FLOOR1ST FLOOR
THE
HOUS
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VIA
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7
THE HOUSE WITH THE GROTTOVIA DEGLI ARCHI
Uncovering the archaeology and history of this building was
more complex than for the other buildings, as it was restored
for tourist use in the 1970s.
We were undeterred, and meticulous attention to detail brought
to light fireplaces, wooden stairs and a fine main doorway.
On one level, a room leads you into a rounded grotto, where a
bathroom has been installed.
The double entrance doors mean that there is a light central
space, and a small room outside the piazza, shared with an
adjacent house.
8
2ND FLOOR1ST FLOOR
THE
HOUS
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THE
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8
GROUND FLOOR
THE HOUSEIN THE SQUAREPIAZZA MEDICEA
9
Situated in the corner of a square that leads to the
public ovens, this house is approached by stone
steps. Once inside, there is a cosy ground floor
kitchen, typical of the mountain homes of the region,
The walls were covered with a black layer of soot
which we removed, apart from some traces which
are left to record the building’s history.
A room with a corner fireplace opens onto the
square. A corridor leads from the kitchen to the
bathroom. Up the steps is the bedroom, with a
fabulous Gothic door-window, probably reclaimed
from earlier materials.
THE
HOUS
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9
In via Boragna, by to the entrance to our hotel, is a single house that can be
reached via a few aged stony steps.
Once inside, there is a room with interesting niches, dark plaster and a
small fireplace.
The simplicity of the architecture and furnishing lends an intense sense
of history. This was our play area for children, filled with hand made toys.
We have now moved this to the weavers’ workshop.
10VIA BORAGNAHOUSEVIA BORAGNO
2ND FLOOR1ST FLOOR 3RD FLOOR
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11THE HOUSEUNDER THE TOWERVIA DELLA TORRE
This property is situated in front of the tower. It was partly built with salvaged
materials from the ancient Roman empire. This reflects the peasant culture,
where the land was hard to farm, and resources were few, so existing architectural
materials were re-used.
A Latin inscription is clearly visible and legible on the entrance. Many
ancient building stones were chosen for their pre-sculpted, decorative form.
Immediately inside is the kitchen, the centre of family life. Once up the steps, with
their decorative plastering, you can fully appreciate the setting of the building.
To the right is the bedroom, with its unique period decorations; to the left is
the bathroom. The small corridor offers a view of the village. There is a further
bedroom with en suite bathroom.
2ND FLOOR1ST FLOOR
THE
HOUS
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GROUND FLOOR
THE HOUSE IN THE LANEBEHIND THE TOWERLARGO ANELLI
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This house is at the end of alley, which runs under an underpass into an opening. It was one of the
more prosperous homes in the village.
The property has seen many changes over time. Now it comprises two main rooms. The first, by the
main entrance, features a stone fireplace and a galley kitchen.
The bath sits on an original wooden floor, and we have created an elegant solution to the stylistic
mixture of old and new. Contemporary fixtures sit alongside reclaimed local materials, giving a
clear style to the interior. The entrance from the courtyard and opens onto the large upper room.
The main bedroom boasts a fine fireplace with surrounding alcoves.
THE
HOUS
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13
This property is located by the tower. It is reached via a stone
arch, and a door that leads directly into the kitchen – the heart
of the mountain family culture.
The kitchen, with its reclaimed furniture, mixes traditional
fittings with contemporary touches. The house boasts a
fascinating grotto, which was once a cellar. The bedroom,
with its stone and cobbled floors, is crowned with a ceiling
made in rich wood. The house boasts views of the lake and
the surrounding landscape. The bathroom is connected to the
grotto, which features a small sauna.
3RD FLOOR
THE HOUSEWITH STONE ARCHVIA DELLA TORRE
THE
HOUS
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