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Apriamo il passato. Gli Open Data in archeologia. Anichini Francesca Gabriele Gattiglia

Apriamo il passato. Gli Open Data in archeologia

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Apriamo il passato. Gli Open Data in archeologia. Anichini Francesca Gabriele Gattiglia

https://www.flickr.com/photos/breatheindigital/

Gli open data richiedono un certo tasso di interdisciplinarietà …..poi shakerare con forza…

È un Laboratorio di ricerca dell’Università di Pisa composto da archeologi, matematici e geologi che si occupa di:

• modelli matematici per l’archeologia (www.mappaproject.org)

• open data (www.mappaproject.org/mod)

ATTENZIONE! E’ importante – e fondamentale – non confondere il termine open data con quello open access. Con open access ci riferiamo per lo più a testi – articoli, libri, relazioni, tesi di laurea, ecc… -, liberamente consultabili e spesso scaricabili in rete. In ambito archeologico si possono definire ad accesso aperto anche i webGIS, quando sono usati per la sola visualizzazione geografica del dato archeologico, che però non ne permettono lo scaricamento e il riuso.

Il concetto di Open Access to research data nasce nel 1957-8 durante la preparazione dell’International

Geophysical Year

• Dati, siano essi scientifici, storici, geografici o di altro tipo;

• Informazione del settore pubblico.

https://www.flickr.com/photos/cogdog/

Un dato è aperto se chiunque è

libero di usarlo, riutilizzarlo, ridistribuirlo, ed è soggetto tutt’al

più all’obbligo di citazione o condivisione allo stesso modo

Open Definition: http://opendefinition.org/od

PRIMARI: cioè grezzi (raw), in modo da poter essere integrati e aggregati con altri dati e contenuti, in formato digitale.

TEMPESTIVI: gli utenti devono essere messi in condizione di accedere velocemente alle informazioni e utilizzare i dati presenti sul web in modo rapido e immediato, massimizzando il valore e l’utilità derivanti dall’accesso e dall’uso di queste risorse.

RICERCABILI: è necessario assicurare agli utenti l’opportunità di ricercare con facilità e immediatezza i dati, mediante strumenti di ricerca ad hoc. (IMPORTANTE!!! I Dati devono poter essere usati)

PERMANENTI: le peculiarità descritte devono caratterizzare i dati nel corso del loro intero ciclo di vita sul web.

I DATI APERTI devono essere:

NON PROPRIETARI

Liberi di essere UTILIZZATI

Liberi di essere RIUTILIZZATI

Liberi di essere RIDISTRIBUITI per qualunque scopo

Quindi

Accesso

L’opera deve essere disponibile nella sua interezza ed a un costo di riproduzione ragionevole, preferibilmente tramite il download gratuito via Internet

I dati devono essere completi: esportabili, utilizzabili online e offline, integrabili e aggregabili con altre risorse, diffondibili via web e riportare le specifiche adottate per la loro realizzazione

I dati devono essere accessibili a tutti senza alcuna sottoscrizione di contratto, pagamento, registrazione o richiesta ufficiale; devono essere trasmissibili e interscambiabili tra tutti gli utenti direttamente via web

Assenza di restrizioni tecnologiche

L’opera deve essere fornita in un formato che non ponga ostacoli tecnologici al riuso.

Dati machine-readable

Gli utenti devono poter utilizzare e processare i dati attraverso

programmi, applicazioni e interfacce non proprietarie e aperte.

I dati devono essere pubblicati e riutilizzabili in formati

semplici e generalmente supportati dai programmi più

usati dalla collettività digitalizzata

Formati??????????????

I formati non sono tutti buoni, anzi il più delle volte sono brutti e cattivi!

Best solution Acceptable solution

tabular data CSV TAB TXT JSON

XLS MDB/ACCDB, DBF ODS

Textual data XML RTF TXT

HTML DOC ODF

Documentation RTF HTML ODT

DOC PDF

Geospatial data SHP GEOTIFF DXF GeoJSON

MDB KML

Image data TIF JPEG TIFF RAW

Ridistribuzione: le licenze

La licenza non deve imporre alcuna limitazione alla vendita o all’offerta gratuita dell’opera singolarmente considerata o come parte di un pacchetto composto da opere provenienti da fonti diverse.

La licenza non deve richiedere alcuna “royalty” o altra forma di pagamento per tale vendita o distribuzione.

La licenza deve consentire il riutilizzo, la realizzazione cioè di modifiche e di opere derivate e deve consentire la loro distribuzione agli stessi termini dell’opera originaria.

Attribuzione: La licenza può richiedere di citare i vari contributori e creatori dell’opera (BY) come condizione per la ridistribuzione ed il riutilizzo di quest’ultima. Se imposta, questa condizione non deve essere onerosa.

Integrità: La licenza può richiedere, di distinguere l’opera derivata dall’opera originaria (originalità del nome).

La licenza non deve contenere nessuna discriminazione di persone, gruppi o settori d’attività

http://creativecommons.org/

http://www.slideshare.net/OpenPompei/andrea-borruso-gabriele-gattiglia-comunicare-i-dati

L’ecologia dei dati

La produzione di dati ha un costo sostenuto dall’intera collettività

PERCHE’ NON RIUTILIZZARLI?

https://www.flickr.com/photos/fatanera/

A che scopo?

https://www.flickr.com/photos/stefanomontani/

• Partecipazione attiva al processo democratico di scelta consapevole

• Trasparenza dei processi e della gestione del denaro pubblico

• Incentivo all’etica dei comportamenti dei rappresentanti pubblici (politici, amministratori, funzionari, impiegati, insegnanti, ecc...)

• Ottimizzazione dei costi di produzione del dato pubblico necessario al funzionamento sociale , politico e d economico di uno stato

• Risparmio gestionale dell’attività amministrativa

Open data

Nascita di nuove aziende

Nuovi investimenti Creazione di servizi

e applicazioni innovativi

Posti di lavoro

Entrate fiscali

Risposte a bisogni sociali

Risparmio

• Promozione di sviluppo economico e sociale mediante il riuso

https://www.flickr.com/photos/ramocchia/

• Promozione di sviluppo economico e sociale mediante il riuso

E sviluppi inaspettati e imprevedibili………..

E in archeologia?

I dati grezzi sono il vero unico «codice sorgente» dell’archeologia,

quello che consente di formulare ulteriori ipotesi e ricostruzioni storiche

Doc. grafica

Doc. fotografica

Doc. compilativa

Relazioni

Apparato archeografico

(dataset)

Letteratura grigia

Dove sono conservati i raw data archeologici?

Archaeological Data Service http://archaeologydataservice.ac.uk/

OPEN CONTEXT by Alexandria Archive Istitute: http://opencontext.org/

DANS – Data Archive and Network Services http://www.dans.knaw.nl/en http://datahub.io/group/archaeology http://publicdata.eu/dataset?q=ARCHAEOLOGY “Journal of open archaeology data”: http://openarchaeologydata.metajnl.com/about/editorialPolicies#joaddataverse

http://www.europeana.eu/

E in Italia?

https://www.flickr.com/photos/fagottino2002/

http://www.culturaitalia.it

http://www.fastionline.org/index.php?view=home

http://www.iccd.beniculturali.it/index.php?it/452/open-data

I contenuti del sito sono utilizzabili alle condizioni della licenza Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Condividi allo stesso modo (CC BY-NC-SA 2.5 IT).

http://dati.trentino.it/dataset/siti-di-interesse-archeologico-pup-986531

CC0

http://www.regione.liguria.it/opendata/dati-cartografici/item/34292-carta-del-patrimonio-archeologico-architettonico-e-storico-ambientale-ligure-paasal-sc-1-10000.html

http://dati.comune.roma.it/download/cultura-e-sport/aree-archeologiche-di-competenza-di-roma-capitale-anno-2011

CC0

https://www.dati.lombardia.it/browse?q=ARCHEOLOGIA&sortBy=relevance&utf8=%E2%9C%93&page=1

http://open.pompeiisites.org/

http://dati.comune.matera.it/dataset/matera-archeologica

http://sitar.archeoroma.beniculturali.it/

Massaciuccoli romana http://www.massaciuccoliromana.it/wordpress/documentazione/

“al momento, quello del progetto MAPPA è il solo portale che consente

l’accesso libero ai dati grezzi”

M. SERLORENZI, I. JOVINE, V. BOI, M. STACCA 2013, Archeologia e open data. Stato dell’arte e proposte sulla pubblicazione dei dati archeologici, “Archeologia e Calcolatori”, Supp 4, pp. 60-78.

Tutte le fonti utilizzate per lo studio e il calcolo del potenziale archeologico diventano di per sé un prodotto APERTO che può essere utilizzato per scopi diversi

MAPPAGIS http://www.mappaproject.org/webgis

Il dato presente nel MAPPAgis è un dato ‘pre-filtrato’

Una selezione di informazioni già verificate in termini di affidabilità del dato

I dati appaiono come già categorizzati in

termini interpretativi per i successivi step di attribuzione dei valori

numerici

Si permette la comprensione anche ad

un’utenza non specializzata

dall’eterogeneità alla standardizzazione

MOD Mappa Open Data

archaeological repository

Come per la PA, per i beni archeologici non sono ancora stati affrontati centralmente i

problemi e le potenzialità reali delle pubblicazione di dati aperti

Pubblicare l’archeologia italiana in forma di Open Data

http://mappaproject.arch.unipi.it/?page_id=454

La struttura del MOD

http://mappaproject.arch.unipi.it/mod/Index.php

Modello ripreso dall’Archaeological Data Service (ADS , GB)

creato e gestito dall’Università di York

Archivio

Intervento

LETTERATURA GRIGIA DATASET

Relazione

DOI

Schede US Planimetrie Schede di quantificazione Schede materiali Matrix Sezioni ….

DOI

Introduzione

Work in progress: - nuova strutturazione su base nazionale

ma è legale???????????

Il quadro normativo: …dentro cosa ci muoviamo

….il lasciapassare A38

Beni Culturali Codice dei beni Culturali e del Paesaggio DL n. 42 22/01/2004 ArtBonus D.lgs 31/05/2014 n. 83 convertito L. 106/2014 Amministrazione digitale Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD) DL 7 /03/2005 n. 82 D.Lgs 18/10/2012 n.179 Ulteriori misure urgenti per la crescita del paese (modifica artt.52 e 68 del CAD) D.Lgs. 36/2006 Attuazione della direttiva 2003/98/CE relativa al riutilizzo di documenti nel settore pubblico D.Lgs 27/10/2009 n.150 in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni (art.11 comma 9) performance dirigenziali Trasparenza D.Lgs 19/03/2012 n.179 Crescita 2.0 (open by default) D.Lgs. 14/03/2013 n.33 Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicita', trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni. LdA e CPI Legge 22/04/1941 n.633 Protezione del diritto d’autore e di altri diritti connessi al suo esercizio D.Lgs 10/02/2005 n.30 Codice della proprietà industriale, a norma dell’articolo 15 della legge 12 dicembre 2002, n.273 Privacy D.Lgs 30/06/2003 n.196 Codice in materia di protezione dei dati personali (Codice privacy)

Chi è l’autore? Colui che ha realizzato l’opera con il proprio lavoro intellettuale

= L’archeologo che ha prodotto la documentazione dell’intervento

Salvo il caso in cui l’autore stesso non abbia trasferito i propri diritti a terzi per legge o per

contratto

L’Art. 88, comma 1, del CBC recita “Le ricerche archeologiche e, in genere, le opere per il ritrovamento delle cose indicate all’articolo 10 in qualunque parte del territorio nazionale sono riservate al Ministero”. Questo però non va a ledere il Diritto d’autore dell’esecutore e non disciplina con esattezza una forma di autorità né di qualità di autore del direttore scientifico Si esclude anche l’Art. 11 della Legge del Diritto d’Autore che recita: “Alle amministrazioni dello stato, alle provincie ed ai comuni spetta il diritto di autore sulle opere create e pubblicate sotto il loro nome ed a loro conto e spese” per tutti i casi (la maggior parte) in cui gli autori sono incaricati e pagati da un committente diverso dal MIBACT.

Posizioni contrarie: M. SERLORENZI, I. JOVINE, V. BOI, M. STACCA 2013, Archeologia e open data. Stato dell’arte e proposte sulla pubblicazione dei dati archeologici, “Archeologia e Calcolatori”, Supp 4, pp. 60-78.

Qui vale la Legge sul Diritto d’Autore

Art.1 Sono protette (…) le opere dell’ingegno di carattere creativo che appartengono alla letteratura, alla musica, alle arti figurative, all’architettura, al teatro ed alla cinematografia, qualunque ne sia il modo o la forma di espressione. Art. 2. Sono altresì protetti i programmi per elaboratore come opere letterarie ai sensi della convenzione di Berna (…), nonché le banche di dati che per la scelta o la disposizione del materiale costituiscono una creazione intellettuale dell’autore. Art.13 Il diritto esclusivo di riprodurre ha per oggetto la moltiplicazione in copie diretta o indiretta, temporanea o permanente, in tutto o in parte dell’opera, in qualunque modo o forma (…) Art. 17 Il diritto esclusivo di comunicazione al pubblico (…)

Documentazione compilativa Non si può escludere un diritto d’autore ai sensi dell’art.102-bis (diritto sui generis) “chi effettua investimenti rilevanti per la costituzione di una banca di dati o per la sua verifica o la sua presentazione, impegnando, a tal fine, mezzi finanziari, tempo o lavoro”.

Documentazione grafica Siamo sicuri che la documentazione grafica archeologica non possa essere considerata un «disegno d’arte», «architettonico» o una rappresentazione geografica/topografica? In tutti questi casi l’art.2 riconosce un diritto d’autore a chi ha creato l’elaborato.

Letteratura grigia Per letteratura grigia si intendono le relazioni preliminari e i report che si differenziano dagli altri dati per la presenza d’un contenuto frutto dell’ingegno dell’autore.

Documentazione fotografica

Le fotografie sono tutela dal diritto connesso previsto agli artt.87-92 Legge Diritto d’Autore dove: «Sono considerate fotografie ai fini dell’applicazione delle disposizioni di questo capo le immagini di persone o di aspetti, elementi o fatti della vita naturale e sociale, ottenute col processo fotografico o con processo analogo, comprese le riproduzioni di opere dell’arte figurativa e i fotogrammi delle pellicole cinematografiche.» Ma «Non sono comprese le fotografie di scritti, documenti, carte di affari,oggetti materiali, disegni tecnici e prodotti simili.»

Il CBC riserva il diritto di riproduzione dei Beni Culturali ( già previsto art.4 comma 1 Legge del 4/01/1993 – cosiddetta legge Ronchey)

Quindi adesso le fotografie possono essere pubblicate, basta mettere una licenza CC-BY-NC-SA

(non proprio open…ma per ora ci accontentiamo)

ArtBonus L. 106/2014 «3-bis. Sono in ogni caso libere, al fine dell'esecuzione dei dovuti controlli, le seguenti attivita', purche' attuate senza scopo di lucro, neanche indiretto, per finalita' di studio, ricerca, libera manifestazione del pensiero o espressione creativa, promozione della conoscenza del patrimonio culturale: 1) la riproduzione di beni culturali attuata con modalita' che non comportino alcun contatto fisico con il bene, ne' l'esposizione dello stesso a sorgenti luminose, ne' l'uso di stativi o treppiedi; 2) la divulgazione con qualsiasi mezzo delle immagini di beni culturali, legittimamente acquisite, in modo da non poter essere ulteriormente riprodotte dall'utente se non, eventualmente, a bassa risoluzione digitale.»

Non dimentichiamoci della privacy

D.Lgs 30/06/2003 n.196 Codice in materia di protezione dei dati

personali

Art.4 comma 1 lett. b) «qualunque informazione relativa a persona fisica, identificata o identificabile, anche indirettamente, mediante riferimento a qualsiasi altra informazione, ivi compreso un numero di identificazione personale»

Pubblicare nel MOD si può. È facile e…legale!

http://mappaproject.arch.unipi.it/mod/pubblicare-nel-mod.php

Apriamo il passato. Gli Open Data in archeologia.

Allora ci sarà la coda per fare open data….

Apriamo il passato. Gli Open Data in archeologia.

http://www.slideshare.net/OpenPompei/richards-45930365?related=1

QUALI SONO I PROBLEMI?

• Eterogeneità dei dati: formati proprietari, formati non adatti alla pubblicazione dei dati, documentazione mancante, non omogenea o parziale, vincoli giuridici alla circolazione, protocolli proprietari

• I dati sono difficili da trovare: diverse amministrazioni

pubbliche, diversi siti web, diverse modalità di ricerca, accessibilità ed utilizzo del dato

• Mancanza di standard condivisi nella produzione e nella

diffusione: i dati sono difficili da interpretare. Diverse sono le classificazioni , i vocabolari utilizzati , gli schemi e i modelli per rappresentare il mondo reale

(Dove esistente) diversa modalità di metadazione.

• Barriere giuridiche alla pubblicazione e al riuso degli open data: poca chiarezza in campo legislativo (regolamentazioni generali – Codice Amministrazione Digitale – ma difficoltà di applicazione nei settori specifici)

• Impreparazione tecnica (carenza formazione) (cosa pubblicare? Come pubblicare? Dove? Cosa farne dei dati open?)

• Scelta dei dati (?) Cosa serve pubblicare e cosa no • Diffidenza culturale (siamo ancora nella fase di

«sensibilizzazione») • Difficoltà di comunicazione. Esiste ancora il «preconcetto

tecnologico»: gli open data sono qualcosa che serve solo agli informatici. Non vi è migliore forma di comunicazione che la dimostrazione

PERCHE’? ‘Aprire per proteggere’ • Riconoscimento in termini scientifici e di ‘titoli’ • Verifica del processo di indagine, esplicitazione

della componente soggettiva del processo interpretativo • Utilizzo dei dati come materiale di confronto • Ri- uso dei dati per creare nuove analisi(scalarità

dei dati) e nuove interpretazioni • Conservazione a lungo termine dei dati • Ottimizzazione della gestione e della tutela • …….

ruolo sociale dell’archeologo

lavoro

ricerca

tutela

trasparenza beni comuni

Big Data

E sviluppi inaspettati e imprevedibili………..

Geologici Paleo tracce Toponomastici

DATI

Map Algebra

Cost Surface Analysis ANALISI

Selection by Location

INTERPRETAZIONI

Ricostruzione del paesaggio

Land use evaluation

http://monumentsofsyria.com/wp/wp-content/uploads/Syria-damage-list-Feb-2015.pdf Tabula Import it in OpenRefine Split , "http://maps.google.com/maps/api/geocode/json?sensor=false&address=" + escape(value, "url" with(value.parseJson().results[0].geometry.location, pair, pair.lat +", " + pair.lng) https://www.google.com/maps/d/u/0/viewer?oe=UTF8&ll=34.216345,41.264648&t=m&source=embed&ie=UTF8&msa=0&spn=9.986474,12.062988&z=6&hl=en&mid=zDzQXfEc6tT8.k5aa_iAge_9E Unzip kmz and extract kml http://whc.unesco.org/en/syndication filter Syrian and Iraqi sites export Add CSV file in qGIS Save Iraqi and Syrian sites as shp Join shp Add kml Apply KDE to the joined shp Apply KDE to kml Map Algebra

https://github.com/ggattiglia/Ha-r-ckerology/issues/2

Per arrivare a questo serve formazione, anche a livello universitario

https://www.flickr.com/photos/squarcina/

13-17 luglio 2015 Gratuita http://www.mappaproject.org/?page_id=2965

https://www.flickr.com/photos/ericinsf/

https://www.flickr.com/photos/thomashawk/

Il

e la

Progetto editoriale che si propone come un data-volume, un volume a stampa (print on demand) e digitale (open access) i cui articoli siano collegati ai dati archeografici pubblicati come open data, nel repository MOD

https://www.flickr.com/photos/breatheindigital/

Per questo dopo una bella shakerata proponiamo un approccio hacker che chiamiamo Ha(r)ckerology

Ha(r)ckeology è l'atto, condotto dagli stessi archeologi, di migliorare rapidamente i processi e i sistemi in archeologia con nuovi strumenti o approcci. Più semplicemente ha(r)ckeology significa che gli archeologi lavorano insieme in modo rapido e creativo per migliorare l'archeologia. Per raggiungere tale obiettivo, il primo passo è quello di educare una nuova generazione di archeologi, una generazione in grado di lavorare con una trowel e di condividere e modificare i dati, una generazione che sia consapevole del fatto che i dati archeologici devono essere aperti, perché sono pubblici , sono costosi da produrre, e devono essere riutilizzati.

Pompei, 19 – 20 giugno 2015

www.modarc.org @Manifesto_MODA MODA