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IN CROCIERA -SALIRE E SCENDERE- -LE ANDATURE PORTANTI- «SOLENT» RIG www.micheleansaloni. it 24/06/2022 PASSERELLE , SCALETTE E GRUETTE, TENDER E CANOTTI , VELE E TANGONI

sailing boat cruising with Michele Ansaloni

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IN CROCIERA

-SALIRE E SCENDERE--LE ANDATURE PORTANTI-

«SOLENT» RIG

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PASSERELLE , SCALETTE E GRUETTE, TENDER E CANOTTI , VELE E TANGONI

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1 cancello2 gradino 3 plancetta4 scaletta bagno5 passerella

La poppa attrezzata con la plancetta era ed è una soluzione semplice e pulita.Qualche difficoltà interviene quando si vogliano incrociare gli ormeggi .La scala bagno risolve anche il requisito CE ( reboarding) per la risalita a bordo.La passerella può essere facilmente stivata , piegata in due se è lunga , sulla plancetta.

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SALIRE E SCENDERE

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Talvolta, soprattutto nelle barche di forme classiche la poppa è piccola . Non c’è molto spazio per distribuire quello che serve.Quella che propongo qui è una scaletta bagno che possa servire, corredata ovviamente di un piano di calpestio , anche da passerella.Quello che può mancare è lo spazio di stivaggio della passerella stessa, ma credo esistano poche alternative a legarla (bene) all’esterno della draglia subito a prua del pulpito di poppa appoggiata a due candelieri consecutivi.

Ferramenta della passerella in alluminio. Un paio di tavole sottili (non in figura) formano il calpestio.

PASSERELLA MULTIFUNZIONE

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Vorrei criticare chi, con fare alpinistico, scende dalla prua. Anche se è tutto in ordine gli ostacoli sono troppi: strallo, bitte, cime di ormeggio, ecc.Non capisco quali siano i vantaggi per chi scende invece riguardo alla manovra qualcuno ritiene che ormeggiare di prua sia più semplice, mentre spesso è vero il contrario. Comunque la risposta a questa difficoltà è l’elica di manovra non l’ormeggio con la prua in banchina molto originale, ma poco pratico.Pensiamo soprattutto al fatto che l’ancora e il verricello si trovano a prua,Che per uscire rapidamente è meglio avere la prua verso il largo. Qualcuno dice la privacy…ma per questa forse è meglio un tendalino che protegga da poppa

E’ una meraviglia invece poter scendere dalla murata soprattutto se si dispone della attrezzatura giusta.(la scala reale)

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IL TENDER

A) IL TENDER MULTIFUNZIONE CAPACE DI «RESCUE»

B) IL TENDER CLASSICO.C) IL TENDER RIGIDO ECONOMICO.D) IL «GOMMONCINO»

AB

C D

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• il tender deve essere: marino, comodo, occupare poco posto, facile da trainare, impossibile da perdere, stabile per starci in piedi, leggero da sollevare, usare un motore piccolo, planare a motore, non scarrocciare a vela, veloce senza stancare a remi, riconoscibile tra tanti , si pulisce con un soffio, si asciuga con un fazzoletto.

• il tender deve essere capace di: portare molto carico, riportare un equipaggio a bordo in ogni condizione, portare fuori una ancora, spiaggiare anche sui sassi, contenere i remi e l'attrezzatura velica.

• il tender non deve : segnare lo scafo dello yacht madre, sporcarsi anche se l'acqua del porto è sporca, bagnare anche se c'è maretta

IL TENDER

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SISTEMAZIONE DEL TENDER

• Al traino.• In coperta dritto

coperto da un telo.• In coperta girato.• Sulla tuga.• Appeso alle gruette

di poppa.

PRO E CONTROAl traino il tender non da nessun fastidio , ma lo si può perdere e, se fa mare, si sta in pensiero. Allungare la cima migliora il traino in alcune situazioni, quando il tender sbatte sull’onda.In coperta, se non ci sono braccia a sufficienza, si può usare una drizza per issarlo, è comunque una manovra che richiede impegno . Dritto è da coprire, ma serve come porta cose, rovesciato non si riempie d’acqua. Sulla tuga non da fastidio, bisogna però capire come mettercelo e come vararlo senza fare danni. Le gruette sono la soluzione ottimale.

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• In questi anni si sente di tutto «paratech, gennaker, code 0, spinnaker e asimmetrico, rollagen, calze: sono tutti elementi che servono alla navigazione con i venti portanti e genericamente parlando dal traverso al gran lasco. Tutte queste vele e i loro accessori si aggiungono al nostro guardaroba donandoci buone prestazioni e qualche preoccupazione ogni tanto. L’area nominale di uno spy è 1,8x IxJ e ,senza entrare nei dettagli , diciamo che è grande. In poppa il vento apparente diminuisce e quindi è spesso necessaria una maggior superfice velica.

• In sintesi: il paratech è uno spi stabilizzato da un paracadute, il code 0 è una vela dotata di inferitura rettilinea a mezzavia tra il genova 150% e l’asimmetrico, quest’ultimo è uno spy piccolo che però ha inferitura e balumina diverse tra loro ma entrambe curve ,si stramba e si stabilizza senza nessun accessorio fino a circa 150° , lo spy tutti lo sanno ha bisogno di bracci e tangone da manovrare in strambata è la vela più grande e si può portare fino a 180° ha le balumine uguali e la catena a mezza altezza di poco inferiore alla base. La calza è un accessorio che chiude spy asimmetrici o no mentre il rollagen è un accessorio che può rollare un gennaker piatto o un code 0.

1 2 31 asimmetrico2 spinnaker3 code «0»

IN POPPA E AL LASCONota bene : il code 0 ha il rinvio 2:1 in drizza www.micheleansaloni.it

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IN POPPA E AL LASCO 1Per ricordare come sia importante avere l’attrezzatura giusta per controllare lo spy si può fare una verifica di quello che serve sulla figura accanto. Ricordiamo che in crociera lo spi si porta con poco vento quindi è concesso avere bracci e scotte di diametri contenuti considerando che se il vento rinforza si ammaina. Termini inglesi e italiani:Topping lift = amantiglioSpinnaker pole = tangoneEnd fitting = vareaDownhaul = caricabassoSheet = scottaBarber hauls = barber( in italiano non so come si dice, forse alafuori?)Spinnaker halyard = drizza spyStopper knot = nodo savoia

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IN POPPA E AL LASCO 2• E qui veniamo al dunque : molte barche

da crociera mancano di un accessorio importante che ci consente di procedere in poppa e al lasco con le nostre vele da lavoro. Non hanno il buttafuori. Chi usava il remo chi il mezzo marinaio la necessità di spingere in fuori la bugna del fiocco è sempre stata sentita.

L’ottimo è disporre di due buttafuori lunghi quanto la L.P. delle vele di prua. Questi buttafuori assai meno robusti e pesanti del tangone , stanno ad una altezza prestabilita dritti per madiere. I caricabasso sono due ritenute fisse e alando l’amantiglio in un solo colpo si solleva e si posiziona il buttafuori. Ovviamente per navigazioni corte una delle due vele da esporre può essere la randa che già dispone del suo buttafuori: il boma.

50.3 c IN REGATAUna vela di prua può essere bordata o fissata col suo punto di scotta ad un tangone di spinnaker o ad un asta fuoribordo, purché lo spinnaker non sia armato.

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Solent rigDopo quello che abbiamo detto sulla andatura in poppa a vele bianche ci rendiamo conto che probabilmente uno degli armi privilegiati per la crociera moderna è il «solent rig». La randa, almeno fino ai 12 m. circa, ha tre mani e non necessita la sostituzione con la randa di cappa in condizioni «brutte», mentre a prua i due stralli molto vicini, che rappresentano comnque una scocciatura di bolina, consentono di districarsi in un buon ventaglio di situazioni. Il solent è un fiocco senza sovrapposizione murato circa 40 cm. a poppavia dello strallo principale e che arriva quasi in testa d’albero non necessita di volanti. L’unico problema è tesare bene lo strallo su cui è armato per cui in coperta ci vuole un paranco o un altro elemento regolabile come un volantino o un pistone.

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