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SOCIOLOGIA ...che cos’è?

Sociologia dello Sport

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SOCIOLOGIA

...che cos’è?

Sociologia:

scienza che analizza in profondità e con un metodo scientifico, quindi con strumenti il più possibile oggettivi, affidabili, verificabili e condivisi, la nascita e lo sviluppo dei fenomeni sociali e delle società, la struttura di queste società, la composizione e le caratteristiche dei vari gruppi che ne fanno parte

“sociologia” è una parola “ibrida”...

dal latino “socius” (socio, colui che condivide una appartenenza)

+il greco “logos” (studio)

August Comte

Platone Aristotele Ibn Kaldhun N. Machiavelli

Karl MarxEmile Durkheim Max Weber

… e molti altri ancora...

PERCHE’ LA SOCIOLOGIA SI INTERESSA ALLO

SPORT?

LO SPORT E’ UN FATTO SOCIALE CHE COINVOLGE DIVERSI ASPETTI DELLA VITA E DELLA SOCIETA’

QUALI SONO?

possiamo dire che lo sport è un fenomeno con molte dimensioni

salute e benessere fisicointegrazione sociale

economia trasmissione di valori

costruzione di identità sociali e nazionali

Nell’antichità lo sport era inteso come una pratica di “giochi” in onore degli dèi

Nell’Antica Grecia si praticavano infatti i “GIOCHI OLIMPICI”, che si svolgevano nella città di Olimpia (importante luogo di culto dell’epoca) e nei

quali si accendeva il fuoco sacro

FINO AL XIX SECOLO LA DISTINZIONE FRA “GIOCO” E

“SPORT” NON E’ COSI’ NETTA E COMUNQUE

L’ATTIVITA’ SPORTIVA E’ APPANNAGGIO DELLE

CLASSI AGIATE

E’ DAL XX SECOLO CHE QUESTA DISTINZIONE SI FA PIU’ NETTA (LE PRIME

OLIMPIADI DELL’ETA’ MODERNA SI SVOLGONO NEL 1896), LO SPORT INIZIA

AD ASSUMERE LA PROPRIA CARATTERIZZAZIONE ATTUALE E ANCHE GLI STUDI SOCIOLOGICI DIVENTANO PIU’

STRUTTURATI

DURANTE IL FASCISMO LO SPORT E’ INTESO COME

EDUCAZIONE MARZIALE E PREPARAZIONE ALLA

GUERRA

IN REALTA’ IL RAPPORTO FRA SPORT E REGIMI TOTALITARI E’ SEMPRE MOLTO STRETTO, IN QUANTO

LO SPORT E’ VISTO COME STRUMENTO DI INTEGRAZIONE, DI CREAZIONE DI CONSENSO DI

TRASMISSIONE DEI VALORI

l’atleta della foto è Jesse Owens, l’americano di colore plurimedagliato nelle olimpiadi del 1936 di Berlino. Hitler rifiutò di stringergli la mano

perché le sue vittorie negavano le teorie sulla superiorità di una presunta “razza ariana”

Nel dopoguerra, tuttavia, lo sport è stato una “questione politica” anche nei

paesi democratici.

I vari enti di promozione sportiva che esistono ancora oggi in Italia (CSI, UISP, AICS, ACSI, ASI eccetera),

nascono come organizzazioni legate a precise fazioni politiche

Il confronto sportivo fu uno dei “campi di battaglia” della GUERRA FREDDA, che

opponeva il blocco orientale, guidato dall’URSS a quello occidentale, capeggiato dagli USA.

...pensiamo alla vicenda delle olimpiadi di Mosca del 1980 e a quelle di Los Angeles del 1984, oppure alla accesissima rivalità sportiva fra la Germania Ovest e la Germania Est

Ma la “politicizzazione” dello sport non è un fenomeno solo del passato:

pensiamo al fenomeno del “colore” politico di moltissime tifoserie

e pensiamo anche a quello che spesso avviene in incontri sportivi fra nazionali di

Paesi fra i quali esistono tensioni politiche di vario tipo...

14 ottobre 2014: si gioca il derby balcanicoSerbia-Albania...

A partire dagli anni ‘80 il maggior benessere e la maggiore disponibilità di

tempo libero hanno dato una grande spinta alla diffusione dell’attività sportiva, fra i giovani e i giovanissimi soprattutto,

ma non solo

SI ACCENTUA LA DIMENSIONE DELLO SPETTACOLO, E CON ESSO CRESCE IL “GIRO D’AFFARI”, LA VIOLENZA DELLE TIFOSERIE E COMPAIONO FENOMENI

DEVIANTI COME L’ASSUNZIONE DI DOPING E LA CORRUZIONE DI ALCUNE SOCIETA’

SPORTIVE PROFESSIONISTICHE

...IL PRIMO SCANDALO CALCIOSCOMMESSE E’ DATATO 1980

- lo sport è un fenomeno complesso che coinvolge molti e diversi attori

- sempre più soldi e sempre più sponsor che comportano una necessità di mantenere certi standard di prestazione

- la crescente importanza dell’aspetto economico porta a comportamenti devianti e eccessive aspettative da parte di molte società e famiglie nei confronti dei giovani atleti

ALCUNE RIFLESSIONI...

- ancora oggi ci sono sport tipici delle classi agiate e sport caratteristici dei ceti popolari

- secondo il CONI si fa più sport a nord che a sud, più gli uomini che le donne

- sebbene negli ultimi 10 anni il numero di coloro che praticano sport sia aumentato, dal 2010 mostra una contrazione. Che sia colpa della crisi?

- se è vero che la crisi impedisce ad alcuni cittadini di fare sport, l’ora di educazione fisica a scuola diventa l’unica opportunità per alcuni giovani per praticare una attività sportiva. E’ sufficiente? La scuola è preparata a questo?

- oggi, tuttavia, la pratica sportiva si è molto “democratizzata”, nonostante il fatto che gli aspetti della spettacolarizzazione e della ricerca del risultato ad ogni costo si siano accentuati. Oggi esistono possibilità di fare sport anche per le persone anziane e per i diversamente abili, cosa impensabile solo qualche decennio fa.

Ma perché fare SPORT è importante, specialmente per

i più giovani?

(il rispetto delle regole; il rispetto degli avversari, dei compagni di squadra, di coloro che ci giudicano; il riconoscimento dei propri limiti e la volontà di migliorarsi;

l'impegno in vista del raggiungimento di un risultato; il "saper perdere" e il complementare "saper vincere"). Questo aspetto è particolarmente importante

perché un bambino che inizia a fare attività sportiva ha una possibilità su 40mila di diventare un campione. Tutti però diventeranno uomini e donne e ciò che hanno

imparato sui campi di gioco tornerà loro comunque sempre utile

Lo SPORT educa a valori universali, validi nella pratica di una disciplina agonistica come nella vita di tutti i

giorni

… grazie per l’attenzione