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IMPRESE ANNO 1, N. 4 - NOVEMBRE 2010 Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004, n° 46), articolo 1, comma 1, DCB Milano www.commercioelettrico.com Produttività del lavoro e politica delle scorte 21 ottobre, Assemblea Generale a Torino Communication Warehouse cresce Profondo rosso nei bilanci 2012 Programmare la crescita Un raggio di luce nella crisi Tra presente e futuro Soluzioni innovative per l’edilizia “Sicurezza”, pronta a riaccendersi La comunicazione on line Organo Ufficiale FME FEDERAZIONE ECONOMIA ECONOMIA IMPRESE RINNOVABILI IMPRESE EVENTI MERCATO FEDERAZIONE MERCATO COMMERCIO ELETTRICO COMMERCIO ELETTRICO ELETTRICO IL BUSINESS MAGAZINE DEI DISTRIBUTORI E GROSSISTI DI MATERIALE ELETTRICO ANNO 4, N. 6 - AGOSTO - SETTEMBRE 2013 e 7,00 6 Agosto - Settembre 2013 www.commercioelettrico.com

Commercio Elettrico agosto-settembre 2013

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Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento PostaleD.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004, n° 46), articolo 1, comma 1, DCB Milano

www.commercioelettrico.com

Produttività del lavoro e politica delle scorte

21 ottobre, Assemblea Generale a Torino

Communication Warehouse cresce

Profondo rosso nei bilanci 2012

Programmare la crescita

Un raggio di luce nella crisi

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“Sicurezza”, pronta a riaccendersi

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COMMERCIOELETTRICO

È una pubblicazioneEdizione Speciale S.r.l.Via Ariberto 8, 20123 MilanoTel 02 581404 – Fax 02 58140444E-mail: [email protected] 1686261 – P.I. 03580420960Capitale Sociale 100.000,00 euro i.v. Anno 4 N° 6 – Agosto - Settembre 2013 € 7

Direttore ResponsabileAntonio Bernardi

Direttore EditorialeMaurizio [email protected]

[email protected]

Hanno collaboratoSusanna Bernardi, Davide Cini, Roberto CortiElisa Pastorino, Massimo Poletti, Guido Romano, Antonio Russo, Marco Scarpinato, Franco Vitali Grafica e DTPAndrea Piomboni, Ugo Greissing

Coordinamento EditorialeElisa Pastorino

Segreteria AmministrativaPaola Pasqualini

Ufficio Vendite e Pubblicitàtel: +39 02 581404, fax: +39 02 58140444mail: [email protected]

COMMERCIALE:Coordinatore vendite ItaliaGabriele Brocca Romaninmail: [email protected]: +39 02 58 14 04 450Lombardia, Emilia RomagnaAlessandro Martinenghimail: [email protected]: +39 335 5258146TrivenetoLinknesstel: +39 041 916757fax: +39 041 916416

Ufficio abbonamentiEdizione Speciale Srl Tel: 02 [email protected]

Condizioni di abbonamento Italia annuale: euro 70Estero zona 1 e 2 annuale: euro 140Estero zona 3 annuale: euro 200

StampaMultigraphic Srl - Arcore (MB)

Tutti i diritti sono riservati. Manoscritti, dattiloscritti, disegni, fotografie non saranno restituiti anche se non pubblicati. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta in alcun modo senza la preventiva autorizzazione dell’editore. L’editore e gli autori non potranno in alcun caso essere responsabili per gli incidenti o conseguenti danni che derivino o siano causati dall’utilizzo improprio delle informazioni contenute. L’IVA è assolta dall’editore ai sensi dell’art. 74 – 1° comma – lettera C del DPR n. 633/72 e successive modifiche. Ai sensi dell’art. 13 D.lgs 196 del 30/06/2003 il destinatario può avere accesso ai suoi dati, chiederne la modifica o la cancellazione come previsto dall’at. 7 del D.lgs 196/2003, oppure opporsi al loro utilizzo scrivendo a Edizione Speciale S.r.l. o telefonando a Edizione Speciale S.r.l. TEL. 02 581404. Numero registrazione presso il Tribunale di Milano: 156 del 31/03/2010 Iscrizione al Registro degli Operatori della Comunicazione N° 11208 - ISSN 0329-3479

IL BUSINESS MAGAZINE DEI DISTRIBUTORI E GROSSISTI DI MATERIALE ELETTRICO

www.commercioelettrico.com

“Sicurezza”, pronta a riaccendersiFormazione e professionalità, collaborazioni strategiche

e internazionalizzazione, con il supporto di un network

di manifestazioni nel mondo

Il Paese riparte dalle costruzioniRiqualificazione urbana, tutela e manutenzione del territorio e

delle infrastrutture, prevenzione antisismica e risparmio energetico:

questi i temi cruciali di Made Expo

EVENTI

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Rinnovabili tra presente e futuroIndagine quantitativa presso la popolazione italiana

Quale futuro per il fotovoltaico?I risultati di un’analisi sul mercato del fotovoltaico alla fine

del Quinto Conto Energia

RINNOVABILI40

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Appuntamento a TorinoLunedì 21 ottobre, nella splendida cornice della Reggia di Venaria si

riunirà l’Assemblea generale della Federazione

Communication Warehouse cresceLo strumento di comunicazione della filiera amplia in questi giorni

le sue funzioni

Un raggio di luce nella crisiUn’azienda Made in Italy, che ha fatto della dinamicità

e dell’innovazione tecnologica i pilastri per una costante evoluzione

della propria offerta di soluzioni illuminotecniche sempre all’avanguardia

Soluzioni innovative per l’ediliziaSistemi da incasso appositamente progettati per realizzare impianti

elettrici in edifici con pareti leggere e strutture in cartongesso

Efficienza energetica nell’illuminazioneUna gamma versatile e completa di sensori per aumentare il comfort

e ridurre i consumi

IMPRESE37

FEDERAZIONE

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RUBRICHE

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Produttività del lavoro e politica delle scorte

21 ottobre, Assemblea Generale a Torino

Communication Warehouse cresce

Profondo rosso nei bilanci 2012

Programmare la crescita

Un raggio di luce nella crisi

Tra presente e futuro

Soluzioni innovative per l’edilizia

“Sicurezza”, pronta a riaccendersi

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COMMERCIOELETTRICO

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LA COPERTINA

NEWS

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Anno 4, N.6www.commercioelettrico.com

IdealluxVia Casinghino 11, Cilavegna (PV)www.ideallux.it

Profondo rosso nei bilanci 2012La situazione di forte difficoltà sul fronte economico e finanziario

riporta i principali indici non distanti dai livelli critici del 2009

Programmare la crescitaInvestire in infrastrutture e tecnologia per progettare il futuro

ECONOMIA24

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Produttività del lavoro e politica delle scorteUna distribuzione più efficiente per gli incrementi di produttività e la

riduzione delle scorte

La comunicazione on line per un’azienda del settore elettricoQuali canali del Web presidiare e come porsi nei confronti del pubblico?

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Siglato da Edizione Speciale e Cerved Group un accordo di collaborazione per lo scambio di contenuti e spazi all’interno dei canali Commercio Elettrico, ri-vista e portale, che ospiteranno approfondimenti a firma Cerved, utili per tutta la filiera del mercato elettrico. La collaborazione con Cerved Group è partico-larmente importante per l’alto livello dei contenuti che il Gruppo è in grado di offrire, grazie all’esperienza nella fornitura di servizi di business information per le aziende. Oltre a informazioni specifiche, tratte da osservatori dedicati al settore, Cerved Group metterà a disposizione di Commercio Elettrico video di formazione e aggiornamenti costanti. Cerved Group opera nel campo della business information, con una struttura articolata in 7 business unit, in grado di fornire servizi a 360 gradi per le aziende e i manager:- Cerved, dedicata ai servizi per le banche e le finanziarie (www.cerved.com);- Lince, specializzata nella fornitura di rating e informazioni economiche per la valutazione di partner, clienti, fornitori e concorrenti (www.lince.it); - Centrale dei Bilanci, da anni partner del sistema bancario italiano per l’analisi dei bilan-ci, per la valutazione del rischio di credito e per la consulenza allo sviluppo dei sistemi interni di rating delle banche (www.centraledeibilanci.it); - Databank, specializzata nelle analisi settoriali e nella fornitura di soluzioni di competi-tive intelligence (www.databank.it); - Finservice, dedicata al recupero crediti (www.finservice.it); - Jupiter, specializzata nella gestione di una vasta gamma di asset non perfoming, dalla Valutazione e Gestione dei Crediti alla Gestione dei Beni mobili e immobili (www.jupitergroup.it); - Consit, dedicata ai servizi di accertamento immobiliare e alla rilevazione dei dati presso le Conservatorie, gli Uffici Tavolati, gli Uffici Tecnici Erariali e i Tribunali (www.consit.net).

COMMERCIO ELETTRICO: ACCORDO DI COLLABORAZIONE CON CERVED GROUP

06 www.commercioelettrico.comAnno 4, N.6

La mostra convegno dedicata a “Competitività e Sostenibilità - Progetti e tecnologie al servizio delle reti di pubblica utilità”, in programma a Bologna nella suggestiva location di Palazzo Re Enzo il 6 e 7 novembre 2013, si sta preparando alla sua XIII edizione con un progetto rinnovato, caratteristico e attento alle esigenze dei protagonisti che anime-ranno questo appuntamento, sotto la regia congiunta di ANIE Automazione e della filiale italiana di Messe Frankfurt.Il Forum Telecontrollo si rivolge alle utility e alla Pubblica Amministrazione in particola-re, ma anche ad ambiti applicativi meno tradizionali, raccontati nelle memorie presen-tate nelle due giornate convegnistiche. Al centro del dibattito, di alto livello tecnologico/scientifico, il ruolo delle tecnologie dell’automazione e del telecontrollo, che influenzano importanti aspetti della vita di tutti i giorni: dalla gestione ed efficienza delle reti idriche, alla sicurezza di cose e persone; dalla supervisione delle reti elettriche e del gas, alle infrastrutture per la mobilità elettrica. Tutti elementi chiave per raggiungere importanti risultati in termini di qualità, efficienza e innovazione nella realizzazione delle Smart City.È già possibile consultare l’anteprima dei contenuti del Forum Telecontrollo visitando il sito ufficiale della manifestazione e sfogliando il programma on line.Oltre alle quasi 70 memorie, a cura dei fornitori di tecnologie, ma anche dei loro clienti e del mondo universitario, sarà possibile assistere alle sessioni plenarie, dove sarà dato spazio all’analisi degli scenari futuri di mercato e tecnologici e ai principali temi politici e della regolamentazione.Da quest’anno è attiva la collaborazione con Forum PA, punto di riferimento per la di-scussione sull’innovazione e modernizzazione del sistema pubblico italiano. La tavola rotonda: “Automazione, misura e controllo al servizio della Smart City”, organizzata in collaborazione con Forum PA, coinvolgerà utility, amministratori della Pubblica Ammi-nistrazione e dell’industria per formare un qualificato osservatorio sullo stato dell’arte, le difficoltà e le potenzialità dell’implementazione delle tecnologie dell’automazione al sistema città e alle reti di pubblica utilità.

FORUM TELECONTROLLO: ACQUA, ENERGIA E ICT I TEMI DELLA XIII EDIZIONE

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Il Comitato Elettrotecnico Italiano, riunitosi in sede di Consi-glio lo scorso 12 giugno, ha eletto Eugenio Di Marino nuovo Presidente Generale.Eugenio Di Marino, 58 anni, abruzzese, dopo una laurea in Ingegneria Elettrotecnica conseguita presso il Politecnico di Torino nel 1981, ha ricoperto diversi incarichi manageriali nel Gruppo Enel con specifiche competenze nella progettazione, implementazione e gestione di impianti e reti elettriche, nella realizzazione e gestione dei sistemi di Work Force Manage-ment e nella telegestione dei gruppi di misura. Dal 2007 al 2013 è stato a capo della Funzione Tecnica Centrale Ingegne-ria ed Unificazione.È stato Consigliere di Amministrazione di Enel Distribuzione nel periodo 2007-2009, Consigliere di Amministrazione dell’I-stituto Italiano del Marchio di Qualità (IMQ) nel periodo 2010-2012 e componente del Management Board del progetto di ricerca europeo Address sull’active demand. Attualmente è responsabile, per il Gruppo Enel, della Macroarea Nord Est della Divisione Infrastrutture e Reti.Eugenio Di Marino è, inoltre, componente della Commissione Superiore Tecnica del CEI e membro dello Strategic Group 3 “Smart Grid” dell’IEC – International Electrotechnical Com-mission.

Con sede a Palermo e filiali in Italia, Bulgaria, Egitto e Sud-Africa, PrimeSo-lar svolge un ruolo di rilievo nel campo delle energie rinnovabili, promuovendo una rete di distribuzione di prodotti fotovoltaici in Italia e all’estero. Da sempre concentrato sull’analisi degli incentivi solari disponibili, le legislazioni correnti e sulle migliori tecnologie disponibili, il team di PrimeSolar collabora con i pro-pri clienti e fornitori per individuare le migliori opportunità di sviluppo di servizi energetici. Proprio in quest’ottica, l’azienda siciliana ha deciso recentemente di espandersi anche a Malta, dove ha inaugurato nello scorso mese di giugno una nuova sede.La società palermitana pone la massima attenzione sulla competitività dei costi e sull’efficienza dei servizi offerti. Per gestire le richieste dei propri clienti con cura e professionalità, è alla continua ricerca di soluzioni innovative che diano un valore aggiunto per lo sviluppo energetico del settore. In virtù di questi principi, PrimeSolar ha recentemente firmato un accordo di distribuzione con la danese Danfoss Solar Inverters, che, con oltre quarant’anni di esperienza nell’elettro-nica di potenza, offre una completa gamma di inverter fotovoltaici dalle elevate prestazioni tecniche.Oltre alla gamma di inverter trifase TLX e TLX Pro, ormai molto conosciuta e

installata da anni in tutto il mondo, a Malta ver-ranno distribuiti i nuovi inverter monofase DLX, che si distinguono per l’alta efficienza, la più completa versatilità grazie alla presenza del tra-sformatore, la robustezza e silenziosità, la sem-plicità d’installazione e una soluzione completa per il monitoraggio integrata.

DANFOSS SOLAR INVERTERS: I PRODOTTI DISPONIBILI ANCHE A MALTA

CEI: NUOVO PRESIDENTE GENERALE

08 www.commercioelettrico.comAnno 4, N.6

Eugenio Di Marino, nuovo Presidente Generale CEI

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Annunciata alcuni mesi fa, è stata portata a termine da ABB l’acquisizione di Power-One, uno dei principali fornitori di soluzioni per la conversione di potenza a elevato rendimento energetico e di gestione della potenza.Power-One dispone di una delle più complete offerte di inverter solari sul mercato, dalle applicazioni residenziali a quelle destinate al comparto delle utility, vanta un’ampia presen-za a livello mondiale ed impiega circa 3.500 dipendenti, per la maggior parte localizzati in Cina, in Italia, negli Stati Uniti e in Slovacchia.Grazie alla sua offerta nel campo dell’automazione e dell’energia, alla presenza globale e alla sua rete di service, ABB è un protagonista del settore fotovoltaico e sono molti anni che mette a disposizione dell’indu-stria fotovoltaica le proprie soluzio-ni. Gli inverter solari sono una delle tecnologie che si stanno sviluppando più rapidamente nell’elettronica di potenza e richiedono sostanziali ri-sorse in ricerca e sviluppo. Nel 2012, ABB ha investito complessivamente in R&D circa 1,5 miliardi di dollari.

L’ottava edizione del corso di formazione permanente “Ligh-ting Design: dai Fondamenti al CAD”, realizzato dal consor-zio Poli.Design in collaborazione con Osram ed Oxytech e patrocinato da AIDI (Associazione Italiana Di Illuminazione) e APIL (Associazione Professionisti dell’Illuminazione), che si terrà a partire dal 2 al 31ottobre 2013, si propone d’in-trodurre e di approfondire le tematiche relative al Design dell’illuminazione, in interni ed esterni.La proposta formativa, rivolta ai professionisti/tecnici laureati e non laureati che operano nel settore della pro-

gettazione dell’illuminazione e agli addetti tecnico/commerciali di uffici tecnici e laboratori, è divisa in 2 moduli (Fondamenti e CAD per l’illuminazione, da 42 ore cadauno) in cui sono previste esercitazioni e applicazioni del CAD per l’illuminazione, un appro-fondimento sulle sorgenti luminose utilizzate negli impianti interni ed esterni e sul Lighting Manage-ment System.Partendo dai fondamenti di fotometria e illumino-tecnica si arriva ad affrontare il Design dell’illumina-zione di interni ed esterni fino a gestire, in maniera appropriata, i dati fotometrici di illuminazione, il calcolo quantitativo dei livelli di illuminamento e di luminanza per i diversi ambiti applicativi.

POLITECNICO DI MILANO: DESIGN DELL’ILLUMINAZIONE

ABB: CONCLUSA L’ACQUISIZIONE DI POWER-ONE

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“Un progetto di classe” è il concorso ideato da Gewiss Professional con l’obiettivo di valorizzare e divulgare le buone pratiche della progettazione elettrica, attraver-so l’uso di software professionali.Il concorso, giunto alla sua seconda edizione, si rivolge a tutti gli Istituti di istru-zione secondaria e prevede la progettazione elettrica e illuminotecnica di un’area sportiva. Agli Istituti partecipanti viene richiesto di realizzare schemi elettrici, re-digere preventivi, dimensionare impianti di illuminazione, configurare quadri elet-trici, compilare dichiarazioni di conformità e definire la documentazione completa da allegare al progetto.Per le sue peculiarità, il concorso s’integra molto bene con il percorso formativo delle classi coinvolte: i docenti possono, infatti, utilizzare il progetto per appro-fondire in maniera più dettagliata e stimolante i diversi aspetti del programma ministeriale. Allo stesso tempo, la parte di progettazione apre ampie possibilità per gli studenti, che possono immedesimarsi in un caso reale, imparare i ruoli in un team di lavoro e acquisire competenze tecniche di alto livello.La partecipazione è completamente gratuita: è sufficiente compilare on line il modulo di iscrizione, presente sul sito www.gewissprofessional.com, entro e non oltre venerdì 11 ottobre 2013.Il concorso prevede la premiazione dei tre migliori progetti per varietà di software utilizzati, impiego di soluzioni adatte al luogo e allo scopo, completezza e chiarezza della documentazione fornita, semplicità ed economicità delle soluzioni adottate ed assenza di errori formali. Nell’assegnazione del punteggio finale concorrono, inoltre, l’eventuale realizzazione di un plastico del progetto e di contributi audio/video integrativi.La Giuria, composta da tecnici di Gewiss, può decidere di attribuire ulteriori rico-noscimenti a quei progetti ritenuti meritevoli per aspetti particolari.L’evento di consegna dei premi si terrà venerdì 9 maggio 2014 presso la sede cen-trale della società, a Cenate Sotto (BG): nell’occasione, ciascuna classe vincitrice sarà chiamata a presentare brevemente il proprio progetto, illustrando le scelte progettuali effettuate e le soluzioni tecniche adottate.

GEWISS: AL VIA LA SECONDA EDIZIONE DE “UN PROGETTO DI CLASSE”

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Annunciato da GCI Group, società che opera nel settore della “gre-en mobility”, un accordo di distribuzione delle proprie biciclette elettriche con Comoli Ferrari.L’accordo prevede che nelle filiali del Gruppo Comoli Ferrari siano presenti le City Bike GCI Group, biciclette a pedalata assistita sele-zionate direttamente dal distributore proprio per le caratteristiche innovative. Le City Bike sono caratterizzate da: design elegante; potenza, grazie ad una batteria al litio da 10 Ah con durata di 50 km; completezza di un computer a bordo multi velocità; comfort, dato dall’ergonomia di manopole e leve freni e da sella e forcella ammortizzate; praticità di un cambio Shimano ad innesto rapido con 7 velocità.Alessandro Stefanizzi, Managing Director di GCI Group, ha afferma-to: «GCI Group lavora per integrare le energie rinnovabili ai veicoli di mobilità tradizionale al fine di creare infrastrutture capillari sul territorio volte a garantire ai cittadini, alla Pubblica Amministra-zione e alle società private tutti i benefici della green mobility. Per questo è stato importante trovare in Comoli Ferrari il partner che cercavamo, che condivide il nostro fine e prenderà parte al nostro progetto, occupandosi di una parte fondamentale della catena di questo processo, la distribuzione appunto».Già dal mese di luglio si trovano biciclette GCI Group nei principali punti vendita Comoli Ferrari e nell’area espositiva del 3E LAB, lo spazio dedicato alla tecnologia, all’innovazione e alle energie rin-novabili aperto nel 2012 accanto alla sede Comoli Ferrari di Novara.

GCI GROUP: ACCORDO PER LA “GREEN MOBILITY” CON COMOLI FERRARI

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12 www.commercioelettrico.comAnno 4, N.6

Dal 15 settembre 2013, l’attuale responsabile della divisione Discrete Automa-tion and Motion di ABB, Ulrich Spiesshofer, è il nuovo Chief Executive Officer di ABB, succedendo a Joe Hogan, che continuerà ancora per qualche mese a lavo-rare per il Gruppo in qualità di Senior Advisor del Consiglio di Amministrazione.Spiesshofer si è unito al Comitato esecutivo di ABB nel 2005 ed è stato nominato capo della divisione DM nel 2009. Ha raddoppiato i ricavi della Divisione attraver-so operazioni di crescita organica e inorganica, tra cui l’integrazione di Baldor e l’aumento dei margini, guidato da una svolta nel business della robotica, così come la crescita profittevole delle attività dei motori e dei drives.«Sono entusiasta di avere l’opportunità di guidare ABB e di soddisfare le richie-ste dei nostri clienti lavorando sul successo di Joe», ha dichiarato Spiesshofer. «Non vedo l’ora di continuare a lavorare con tutti i miei colleghi del Comitato Esecutivo e tutto il team di ABB. Insieme continueremo a guidare la crescita profittevole e l’inarrestabile esecuzione dei processi di business del Gruppo».Prima di entrare in ABB, Spiesshofer ha lavorato tre anni in Roland Berger Strategy Consultants e 11 anni per i consulenti di management di A.T. Kearney, dove ha istituito attività di consulenza di successo in comparti industriali che comprendono i settori oil and gas, utility, telecomunicazioni e automobilistico, in Europa, Asia e nelle Americhe. Ulrich ha conseguito un master in Business Ad-ministration e Ingegneria, oltre a un dottorato di ricerca in Economia, entrambi presso l’Università di Stoccarda, Germania.

ABB: CAMBIO AL VERTICE DEL GRUPPO

RIELLO UPS: NUOVA SEDE A SINGAPORE

Annunciata da Riello UPS, azienda del gruppo Riello Elettronica, l’apertura di una nuova società di proprietà a Singapore, costituita a seguito dell’acquisizione del 100% del suo storico distributore lo-cale, la Azign Technology.«L’acquisizione di Azign Technology è un’operazione di fondamentale importanza commerciale perché porterà in dote a Riello UPS un sensibile incremento del portafoglio di clienti diretti in quest’area, tra cui spiccano il Marina Bay Sands, uno dei più prestigiosi complessi alberghieri al mondo e simbolo di Singapore, la SMRT (la metropolitana di Singapore), l’operatore telefonico SingTel, il nuovo centro di produzione televisiva di MediaCorp e il nuovo stadio multifunzionale Sport Hub, un modello per l’ar-chitettura sportiva di intrattenimento a livello mondiale», ha dichiarato Pierantonio Riello, Presidente di Riello Elettronica.L’operazione ha una valenza strategica perché Singapore è una piazza importante nel panorama mon-diale, come centro finanziario e industriale; qui hanno il proprio quartier generale numerosissime società finanziarie, informatiche, petrolifere, manifatturiere e di data center, solo per citare alcuni dei molti settori che fanno di questa città un polo fondamentale per l’economia mondiale e che rappre-

sentano un enorme mercato per Riello UPS e per le sue soluzioni.L’apertura della nuova società s’inquadra nel progetto di espansione dell’azienda ita-liana nei mercati asiatici, iniziato anni fa con l’inaugurazione delle sedi in Cina, poi in Australia e, infine, in India. Riello UPS, già presente da oltre 5 anni con un ufficio di rappresentanza a Singapore, con questa acquisizione intende rafforzare la copertura commerciale dell’area del sud est asiatico, di cui fanno parte nazioni in forte crescita economica come Thailandia, Indonesia, Malesia, Filippine, Corea, e stabilire un pre-sidio diretto sull’importantissimo mercato di Singapore; questa filiale rappresenterà, quindi, un solido trampolino di lancio per Riello UPS verso il mercato dell’area del Pacifico.«Con questa acquisizione, non abbiamo solo fatto un investimento sull’estero, ab-biamo in realtà investito sul nostro Paese perché la nuova società sarà un elemento fondamentale per incrementare ulteriormente la nostra quota di mercato mondiale e dare ancora maggiore impulso all’esportazione di ciò che i nostri stabilimenti italiani producono», ha concluso Pierantonio Riello.

Ulrich Spiesshofer, nuovo CEO di ABB

Pierantonio Riello, Presidente di Riello Elettronica

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“Il mondo Sysmac cresce, cresci con Sysmac!”. Con questo titolo pren-dono il via le nuove giornate tecniche Omron, interamente dedicate all’evoluzione della piattaforma Sysmac.Dal 12 settembre al 24 ottobre, in altrettante location in tutta Italia, saranno presentate tutte le novità della piattaforma, perfettamente integrate, collegabili in EtherCAT e programmabili con Sysmac Studio:- moduli di sicurezza;- I/O deterministici NX;- sistema di visione FH;- funzione SQL per la comunicazione diretta con i database aziendali;- terminali NA;- robotica.Sedi e date degli incontri sono:- martedì 24 settembre 2013: Rivoli (TO) - Hotel Tulip Inn;- mercoledì 25 settembre 2013: Milano - sede Omron Electronics;- giovedì 26 settembre 2013: Alessandria - Hotel Al Mulino;- mercoledì 2 ottobre 2013: Vicenza - Hotel Viest;- giovedì 3 ottobre 2013: Treviso - Hotel BHR;- martedì 8 ottobre 2013: Jesi (AN) - Hotel Federico II;- mercoledì 9 ottobre 2013: Chieti - S Hotel;- giovedì 10 ottobre 2013; Caserta - Hotel Vanvitelli;- mercoledì 16 ottobre 2013: Bologna - Università di Bologna;- giovedì 17 ottobre 2013: Firenze - Novotel;- giovedì 24 ottobre 2013: Parma - Centro Congressi S. Elisabetta.Iscrizioni gratuite e maggiori informazioni al sito:Industrial.omron.it/sysmac_otd

OMRON: NUOVE DATE DELLE GIORNATE TECNICHE

La mostra “Leonardo3 - Il mondo di Leonardo’”, in esposizione a Milano fino al 28 febbraio 2014 fa rivivere macchine interattive, modelli fisici, manoscritti e disegni nati dal genio rinascimentale di Leonardo Da Vinci. Tra le opere in mo-stra, dopo il Grande Nibbio, la Vite Aerea, il Pipistrello Meccanico e la Libellula Meccanica, arriva ora la Macchina Volante dall’apertura alare di otto metri, che Leonardo aveva costruito in segreto dietro l’attuale Palazzo Reale di Milano.L’illuminazione dell’opera è firmata da Performance in Lighting attraverso un’installazione realizzata con i sistemi 4Seasons Cut e curata dall’ufficio progettazione dell’azienda con l’obiettivo di ottenere un’illuminazione ottimale, tenendo in considerazione la delicatezza dell’opera e la necessità di utilizzare apparecchi mobili per preservare il patrimonio architettonico. Con la flessibi-lità delle soluzioni scelte è stato possibile inserire armonicamente il sistema d’illuminazione in un progetto già esistente.I 4Seasons nascono, in effetti, come apparecchi per esterni e vengono utilizzati prevalentemente per la decorazione luminosa di ambienti quali parchi e giardi-ni. A forma di cubo, sono dotati di maschere con motivi decorativi e geometrici

che permettono di modulare l’emissione luminosa. Ogni maschera può essere usata liberamente per creare luci e ombre, che interagiscono con la superficie dell’elemento illuminato con infinite possibilità creative, andando così a generare un avvolgente e suggestivo scenario luminoso.La partecipazione a questa iniziativa s’inserisce in un percorso già avviato da Performance in Lighting nel mon-do dell’arte e della cultura con altre installazioni: i nuovi allestimenti all’interno di ArenaMuseOpera (AMO), a Vero-na; il museo di Fondazione Arena, dedicato alla creatività e all’eccellenza dell’Opera Lirica Italiana; il museo di arti figurative di Lipsia; l’illuminazione dei modelli della stilista Chiara Boni in occasione del Fuorisalone 2013.

PERFORMANCE IN LIGHTING: LUCE SUL “MONDO DI LEONARDO”

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14 www.commercioelettrico.comAnno 4, N.6

Operatore globale nel settore delle automazioni, della sicurezza e del controllo degli ambienti residenziali, collettivi e dei grandi spazi pubblici, con 1.080 collaboratori e 480 tra filiali e distributori esclusivi in 118 Paesi nel mondo, Came Group ha realizzato un fatturato di 100 milioni di euro nel primo semestre 2013, con un incremento del 4 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il business di Came Group, che ha chiuso l’esercizio 2012 con un fatturato di 205 milioni di euro (+27,5 per cento rispetto al 2011), un EBITDA pari al 13,5 per cento del consolidato (+85 per cento rispetto al 2011), è stato trainato da importanti commesse conseguite sui mercati internazionali dove il Gruppo trevigiano realizza il 70 per cento del proprio giro d’affari.La crescita, in un periodo di congiuntura economica negativa, è l’espressione della strategia di diversifi-cazione del business messa in atto dal 2004 con l’ingresso nel gruppo di Urbaco, azienda che opera nel settore della gestione automatizzata dei flussi di traffico veicolare, e culminata nel 2011 con l’acquisizione di BPT, azienda del settore della termoregolazione, della videocitofonia, della domotica, della sicurezza e dell’illuminazione a LED, i cui risultati hanno contribuito a trainare il business di Came Group nei primi sei mesi del 2013, grazie all’appalto (valore: 2 milioni di euro) per la realizzazione del sistema di domotica e di videocitofonia dei 146 appartamenti del prestigioso complesso residenziale Les Étangs (Gli Stagni), che si sviluppa su una superficie di 12.800 m2 nell’esclusivo distretto di Mondorf-les-Bains, in Lussemburgo. Tutti gli appartamenti dei cinque palazzi del complesso residenziale saranno dotati della più avanzata tecnologia domotica BPT per una gestione integrata dei dispositivi presenti nella casa e disporranno di impianti di videocitofonia basati sul sistema digitale XIP, che garantirà la copertura di grandi distanze e la fruizione dei servizi di portineria.Il Gruppo ha anche realizzato importanti investimenti (valore: 4 milioni di euro) per consentire a BPT di essere ancora più competitiva sul mercato, costruendo un nuovo laboratorio produttivo a Sesto al Reghena (PN) e una mensa destinata a tutti i dipendenti della società.Dal 1° gennaio 2014, la produzione di sistemi domotici e di videocitofonia e di illuminazione a LED verrà trasferita dal vecchio stabilimento di Cinto Caomaggiore (VE), in cui BPT era in affitto, alla nuova struttura di proprietà appositamente realizzata a Sesto al Reghena. Il nuovo sito, che avrà una superficie di 7.500 m2 e sarà adiacente al centro direzionale di BPT, verrà dotato dei più moderni macchinari produttivi.«Il nostro giro d’affari è cresciuto del 4 per cento nel primo semestre del 2013», ha dichiarato il cav. Paolo Menuzzo, Presidente di Came Group. «Questi risultati, che indicano una crescita del nostro business, sono particolarmente significativi in un periodo di difficile congiuntura economica come quello che sta caratterizzando oggi i mercati. Siamo convinti che la nostra strategia di diversificazione del business si sia dimostrata vincente e possa continuare a fare da volano al nostro giro d’affari anche nel 2013, anno in cui prevediamo di conseguire un fatturato di 210 milioni di euro. Puntiamo molto anche sulla divisione Grandi Progetti, nata per offrire una risposta completa a tutte le esigenze di automazione nella pianificazione dei grandi spazi pubblici. Questo approccio, che si basa sulla capacità di Came Group di gestire progetti complessi, si è dimostrato vincente, come attesta l’importante commessa che si è aggiudicata BPT in Lussemburgo».

CAME GROUP: CRESCE IL FATTURATO NEL PRIMO SEMESTRE 2013

L’Assemblea di APER ha accolto lo scorso 18 luglio, con voto unanime, i Soci di Assosolare (che lo scorso 2 luglio avevano deliberato all’unanimità di confluire in APER) ed ha deciso il cambio di nome in AssoRinno-vabili, al fine di comunicare in modo più diretto l’attività dell’Associazione.È stato, inoltre, modificato lo Statuto, adattandolo alle nuove esigenze organizzative. In AssoRinnovabili anche i fornitori di servizi, tecnologie e componenti hanno l’identico status dei produttori di energia.Sei degli oltre 60 nuovi Soci entrano negli organi associativi e Giovanni Simoni diventa Vicepresidente di AssoRinnovabili.Agostino Re Rebaudengo, Presidente di AssoRinnovabili (già APER), ha espresso soddisfazione per il per-corso compiuto e per l’unità d’intenti manifestata dagli Associati di entrambe le compagini. «Siamo certi che questo importante passaggio contribuirà a sostenere meglio le prossime azioni per l’introduzione di un’adeguata disciplina sugli sbilanciamenti, per la regolamentazione dei Sistemi Efficienti d’Utenza e, in

genere, per promuovere gli interessi di un settore che è ormai diventato un pilastro del Paese».«Era giunto il momento di “mescolarci” con le altre filiere rinnovabili», ha dichiarato il neo Vice-presidente Simoni, «perché nessuna filiera può pensare di affrontare in autonomia le sfide che ci attendono nei prossimi anni in termini d’integrazione nelle reti e di sviluppo di nuove tecnologie smart come gli accumuli, il controllo e la gestione delle utenze. Con questa operazione siamo diventati la maggior Associazione industriale del settore in Europa, dove contiamo di “pesare” ancora più che in passato nella discussione sui prossimi obiettivi di politica energetica».

APER: NUOVO NOME E NUOVO STATUTO

Cav. Paolo Menuzzo, Presidente di Came Group

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www.commercioelettrico.com

Sono “firmati” Ingeteam gli inverter per l’impianto dell’aeroporto di Upington, in provincia di Northern Cape, in Sudafrica, che TerniEnergia South Africa sta realizzando per una primaria utility di livello europeo.Terni Energia SA è la filiale sudafricana del Gruppo TerniEnergia, che opera nella realizzazione di impianti di produzione energetica alimentati da fonti rinnovabili. La società è EPC Contractor del nuovo parco fotovoltaico che, con una potenza totale di 10 MWp, sarà in grado di generare 18,4 GWh di energia, garantendo una riduzione di 9.910 tonnellate annue nella emissione di CO2 all’aeroporto che ospita la più lunga pista di decollo africana e una delle più lunghe al mondo (4.900 m). I lavori di realizzazione dell’impianto partiranno ad ottobre 2013.Tutti gli inverter installati sono forniti da Ingeteam, che già in passato ha realiz-

zato alcune tra le più grandi centrali solari d’Italia e che conferma lo sviluppo della propria strategia di internazionalizzazione verso i mercati dell’Area EMEA per lo sviluppo del fotovoltaico: l’azienda con sede a Castel Bolognese (RA) è la divisione italiana dell’omo-nima multinazionale spagnola.Tredici gli inverter forniti per il progetto di Upington, che saran-no inseriti all’interno di 7 cabine di conversione Power Station, realizzate da Ingeteam Pty, società locale controllata dall’azien-da italiana.Cinque delle Power Station, consegnate in container CON40, con-terranno ciascuna 2 Inverter Ingecon Sun Power Max 760TL X300 DC Indoor; le altre 2 conterranno, rispettivamente, 2 Inverter In-gecon Sun Power Max 570TL X300 DC Indoor e 1 Inverter Ingecon Sun Power Max 570TL X300 DC Indoor.

INGETEAM: DALLA VIA EMILIA AL SUDAFRICA

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Per rispettare il proprio impegno a ridurre il consumo di energia e le emissioni di anidride carbonica, Next – catena di negozi di moda e ar-redamento del Regno Unito, con oltre 530 punti vendita in tutto il Paese – è passata da un’illuminazione tradizionale alla più recente tecnologia a LED. Il gruppo ha scelto i moduli Infusion LED di GE Lighting come parte della soluzione per arrivare a raggiungere il 40 per cento di risparmio energetico, ridurre i costi di manutenzione e, al tempo stesso, migliorare la qualità dell’illuminazione dei propri negozi.Il team di Next aveva valutato l’opportunità di migliorare gli impianti d’il-

luminazione nei negozi con l’obiettivo di risparmiare sul consumo energetico, sostituendo le lampade alogene MR16, a scarica con bruciatore ceramico CMH e fluorescenti compatte con soluzioni a tecnologia LED. L’azienda stava cercando una soluzione affidabi-le, che fornisse una luce di alta qualità con elevata resa dei colori e un ottimo mantenimento del flusso luminoso, oltre ad essere a prova di futuro, assicurando l’intercambiabilità per stare al passo con l’evoluzione della tecnologia LED.Il modulo Infusion LED è stato scelto in quanto adatto a rispon-dere alle necessità di avere una soluzione duratura, controllabile, con manutenzione minima e ideale per aree applicative dove la qualità della luce è fondamentale per la scelta d’acquisto e l’e-sperienza dello shopping.Questa soluzione consente la libertà di creare aree su cui attrar-re l’attenzione del consumatore, grazie all’estrema flessibilità di modificare fasci e intensità luminose, sostituendo solo le ottiche e i moduli. Inoltre, questi prodotti sono predisposti per essere facilmente aggiornati, seguendo l’evoluzione tecnologica, senza bisogno di cambiare gli apparecchi.

GE LIGHTING: TECNOLOGIA LED PER RISPARMIARE ENERGIA

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La gamma di inverter TL monofase Sirio Easy e Evo di Aros hanno ottenuto il marchio IMQ, a garanzia di affidabilità e qua-lità del prodotto nei confronti del consumatore. Tale certifica-zione, quale attestazione di terza parte, comprova la confor-mità dei prodotti alle caratteristiche di sicurezza fissate dalle Norme tecniche italiane ed europee.L’ottenimento della certificazione si basa su numerose ed accurate prove di laboratorio e sulla sorveglianza della pro-duzione; i prodotti certificati vengono, infatti, sottoposti a un controllo periodico della produzione, finalizzato a verificare il mantenimento delle caratteristiche di progetto.«Il Marchio IMQ è uno strumento utile a valorizzare gli im-pianti fotovoltaici che ormai trovano prevalente destinazione in ambito residenziale, dove anche utenti poco esperti hanno ac-cesso alle apparecchiature. La certificazione di sicurezza IMQ è la garanzia tangibile di aver acquistato un dispositivo pro-dotto in conformità ai requisiti di legge e sottoposto a rigorosi test prima di essere immesso sul mercato», ha dichiarato Ivan Mora, Direttore Commerciale Italia di Aros Solar Technology.

AROS SOLAR TECHNOLOGY: INVERTER CERTIFICATI IMQ

Storica collaborazione per Punto Fotovoltaico – La Casa delle Nuove Energie che, grazie all’accordo quadro nazionale con la toscana Enegan, entra nel mercato li-bero di luce e gas. Da oggi potrà così proporre a famiglie, attività commerciali e imprese anche contratti di elettricità e gas attraverso la propria rete di oltre 70 A+ Point diffusi capillarmente su tutto il territorio nazionale.«E’ un accordo storico per il nostro Gruppo», spiega Tommaso Lascaro, Presidente e fondatore di Punto Fotovoltaico – La Casa delle Nuove Energie. «Entrando anche nel mercato libero di luce e gas, da oggi potremo, infatti, offrire a tutti i nostri clienti qualsiasi tipo di soluzione “energetica”, oltre all’analisi gratuita dei consu-mi. Senza dubbio è una straordinaria opportunità per portare la nostra completa e professionale offerta molto più facilmente e rapidamente al mercato. E siamo orgogliosi di aver fatto questo importante passo con Enegan, realtà giovane, ma con una gamma di servizi interessanti e competitivi».Nell’ultimo anno Punto Fotovoltaico – La Casa delle Nuove Energie ha scelto di puntare su un business che è andato sempre più a coprire in maniera completa il settore delle soluzioni “chiavi in mano” per il risparmio energetico e per l’utilizzo delle energie rinnovabili destinate a famiglie e imprese.All’iniziale business fotovoltaico si sono così aggiunti nel tempo, il solare termico, il mini-eolico, le Eco-Case in legno, la domotica, così come tutta una serie di sistemi all’avanguardia per rendere le abitazioni più efficienti (pompe di calore, pannelli radianti, coibentazione, ecc.).«Trasparenza, affidabilità e beneficio, questi sono gli elementi primari su cui si fonda la nostra vision», spiega Giovanni Pucci, Responsabile Area Commerciale e socio fondatore di Enegan. «Grazie a tariffe personalizzate, con informazioni detta-gliate e trasparenti sui consumi reali, siamo in grado di modellare le nostre offerte sulla base di una domanda specifica, rendendole competitive. Questo arricchito da un servizio ad alto valore aggiunto, che prevede la possibilità di auto lettura on line dei consumi, coperture assicurative valide per tutti i periodi di fornitura di energia elettrica e gas, così come l’assistenza di un consulente dedicato a disposizione per qualsiasi necessità».

PUNTO FOTOVOLTAICO: SOLUZIONI PER IL RISPARMIO ENERGETICO

Tommaso Lascaro, Presidente e fondatore di Punto Fotovoltaico – La Casa delle Nuove Energie

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Lunedì 21 ottobre, nella splendida cornice della Reggia di Venaria si riunirà l’Assemblea generale della Federazione

APPUNTAMENTO A TORINO

L’Assemblea Nazionale FME si terrà quest’anno lunedì 21 ottobre nella cornice della splendida reggia di Venaria Reale, di To-rino, una dimora storica, riportata agli antichi fasti, da un imponente lavoro di ristruttura-zione, una delle più belle ville del patrimonio italiano, nella quale si respira fascino, ele-ganza, storia.Un appuntamento importante per tutti i Soci che saranno chiamati, nell’incontro a loro riservato che si terrà nel primo pomeriggio, a eleggere il nuovo Presidente e il Consiglio Direttivo e, soprattutto, a dettare le linee stra-tegiche per un triennio che sarà decisivo per il futuro delle aziende di distribuzione.Il ritrovo è fissato per le ore 12.00; l’evento comincerà alle ore 12.30 con un pranzo di benvenuto, cui seguirà, appunto, l’Assemblea privata dei soci e, successivamente, nel tar-do pomeriggio, l’incontro con tutti i fornitori, gli attori del settore ed importanti esponenti dell’Economia e della Finanza, per affrontare tematiche non solo del mercato della distri-buzione, ma inerenti gli scenari economici che si stanno delineando e discutere delle possibili soluzioni da mettere in atto per su-perare insieme questo momento di crisi.Un’occasione professionale unica ed impor-tante per un momento di confronto che di-

venta urgente e imprescindibile alla luce delle problematiche che vive il settore e un’occa-sione culturale da non perdere, per ammirare le bellezze architettoniche ed artistiche che la Reggia Reale Sabauda offre: si potrà, infatti, tra le due riunioni, verso le 15.30, effettuare una visita della dimora accompagnati da gui-de esperte che racconteranno la storia dei capolavori che si trovano nella Villa.La giornata di lavoro terminerà con la cena di Gala, che riunirà tutti i partecipanti in un piacevole momento conviviale.

a cura della Redazione

Dopo anni di abbandono, il complesso di Venaria Reale è stato riportato agli antichi fasti da un imponente lavoro di ristrutturazione

La reggia di Venaria Reale, commissionata dal duca Carlo Emanuele II, fu costruita tra il 1658 e il 1679 su progetto dell’architetto Amedeo di Castellamonte

Giampaolo Ferrari, Presidente di FME

17Anno 4, N.6www.commercioelettrico.com

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Una distribuzione più efficiente per gli incrementi di produttività e la riduzione delle scorte

PRODUTTIVITÀ DEL LAVORO E POLITICA DELLE SCORTE

18 www.commercioelettrico.comAnno 4, N.6

Con questo articolo, continuiamo l’ana-lisi dei bilanci riclassificati delle aziende della distribuzione di materiale elettrico pubblicati da Cerved Group-Divisione Da-tabank per gli anni 2009-2011 (i dati del 2012 saranno disponibili a breve). Questo mese ci soffermiamo su due aspetti di grande importanza per la “performance” delle aziende del settore: la produttività del lavoro e la politica delle scorte.Per ciascuno di questi due temi non ci limiteremo ad esaminare i dati medi e aggregati del comparto, ma considere-remo anche le differenze tra le aziende (analisi della dispersione). Come si è accennato nell’articolo pubblicato a giugno, il settore della distribuzione di materiale elettrico è caratterizzato da elevata concentrazione e grande diffe-renziazione dimensionale delle aziende: l’impresa più grande ha fatturato, nel 2011, 550 milioni di euro, le più piccole hanno fatturato qualche milione di euro.

Più in dettaglio:- le 13 aziende più grandi, tutte con fat-turati superiori ai 100 milioni di euro, realizzano il 60 per cento dell’attività del settore;- altre 17, con fatturati tra i 40 e i 100 milioni di euro, realizzano un altro 20 per cento dell’attività del settore;- il rimanente 20 per cento dell’attivi-tà distributiva è realizzato da oltre 70 aziende, di cui 20 con fatturati tra i 5 e i 10 milioni di euro e altre 20 con fatturati inferiori ai 5 milioni di euro.

L’OCCUPAZIONE E LA PRODUTTIVITÀ DEL LAVORO

Gli addetti totali nelle aziende della di-stribuzione di materiale elettrico erano, nel 2011, 10.594 (media annua). Rispetto al 2009, essi sono aumentati del 10 per cento, ma la crescita è quasi totalmente concentrata nell’ultimo anno (+8,8 per cento): una dinamica molto inferiore a quella del fatturato (ricavi netti), che nel biennio 2009-2011 è stata del 36 per

Figura 1: Fatturato per addetto nelle aziende della distribuzione

2009-2011

“... Il settore della distribuzione di materiale elettrico è caratterizzato

da elevata concentrazione e grande differenziazione

dimensionale delle aziende ...

500

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2009

350,5

430 428,6

2010 2011 0

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cento. Un aspetto interessante è che le aziende hanno aumentato il fatturato soprattutto nel 2010 (+23,7 per cento), in parte dovuto alla forte crescita del com-parto “fotovoltaico”, e il personale l’anno successivo, nel 2011, quando la dinami-ca del fatturato si è fatta meno intensa (+9,9 per cento).Le aziende con maggiore crescita rela-tiva dell’occupazione sono una parte di quelle medie e più piccole; le aziende maggiori hanno seguito, di fatto, nel fatturato come nell’occupazione, una politica di minore crescita e maggiore attenzione al reddito e agli equilibri fi-nanziari e patrimoniali (indebitamento ridotto, elevata patrimonializzazione), posizionandosi come “best performer” nella redditività, nel valore aggiunto e, in parte, nella produttività.Nel 2011, la produttività del lavoro del comparto, misurata dai ricavi per addet-to, è stata pari a 430.000 euro: un dato in crescita del 22 per cento rispetto al 2009, incremento interamente concentrato nel 2010 (figura 1). Questi valori medi nascon-dono, però, una grande variabilità: i ricavi per addetto cambiano, infatti, secondo le aziende, da un massimo di 729.000 euro (653.000 la seconda, 632.000 la terza), a un minimo di 180.000 euro (figura 2). Le quattro aziende più grandi si collocano nella fascia alta e media, ma non agli estremi di questa classifica, con il valore più elevato a 552.000 euro.Altri indicatori di produttività del lavoro sono il valore aggiunto, pari nel 2011 a 61.000 euro per addetto, e il costo del la-voro, pari a 41.800 euro per addetto. An-che in questo caso la variabilità è eleva-ta, con un massimo di 116.000 euro e un minimo di 32.000 euro di valore aggiunto per addetto e, rispettivamente, di 52.000 euro e 18.000 per il costo del lavoro per addetto.Da notare che, a livello aggregato di set-tore, si osserva una riduzione del peso del costo del lavoro rispetto ad altre fonti di valore aggiunto aziendale: tra il 2009 e il 2011, il valore aggiunto per addetto è aumentato del 28,7 per cento, mentre il costo del lavoro per addetto è cre-sciuto solo dell’8,9 per cento (figura 3). Questa riduzione può derivare da un aumento della produttività (miglio-ramento dei processi e dei sistemi informativi, intensificazione dei ritmi di lavoro), da un incremento del peso dei lavoratori più giovani o, comunque, con minore costo unitario, da rispar-mi sui dirigenti e i quadri superiori.

LA POLITICA DELLE SCORTEI giorni medi di scorta sono il principa-le indice di bilancio della politica delle scorte adottata dalle aziende: più alto il valore, maggiore il peso del magazzino sui costi. Nel 2011, per il comparto del-la distribuzione, i giorni medi di scorta sono risultati pari a 53 giorni: se si con-sidera che i giorni di scorta dell’insieme dei produttori di materiale elettrico sono solo 39, appare evidente il ruolo di “ma-gazzino” della filiera svolto dalle aziende della distribuzione.Rispetto al 2009, quando i giorni di scor-ta della distribuzione erano pari a 65 giorni, si registra una riduzione del 18,5 per cento, interamente concentrata nel 2010. È il frutto di una politica di effi-cientamento dei magazzini, attuata, con minore intensità, anche dai produttori, scesi da 42 a 39 giorni (-7,1 per cento) (figura 4).Anche in questo caso si osserva, nel comparto della distribuzione, una eleva-

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Figura 2: Fatturato per addetto: valori massimi, medi e minimi nelle aziende della distribuzione – 2011

Figura 3: Incremento percentuale di ricavi, valore aggiunto e costo del lavoro; dati per addetto – 2009-2011Il costo del lavoro per addetto aumenta, ma ricavi e valore aggiunto per addetto crescono molto di più

“... Importante il ruolo di “magazzino” della filiera, accanto a quello di polmone

finanziario ...

100

10

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28,7

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Minimo

Ricavi per addetto

Valoreaggiunto per

addetto

Costo dellavoro per

addetto

Media Massimo

300

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ta variabilità: i giorni medi di scorta va-riano, infatti, secondo le aziende, tra un massimo di 197 giorni (154 per la quinta azienda) e un minimo di 19 giorni (26 per la quintultima) (figura 5): queste diffe-renze sono dovute solo in misura ridotta a particolari crisi o “punti di svolta” delle singole aziende; i dati Cerved mostrano al contrario che le aziende mantengono per lo più la propria posizione in classifi-ca per tutto il triennio esaminato, segno che si tratta di dati strutturali, connessi a specifiche strategie aziendali perseguite nel tempo.Le 4 maggiori aziende “best performer” hanno valori bassi (34 giorni il minimo) o medi.

CONCLUSIONIL’analisi svolta ha evidenziato alcuni pro-cessi di efficientamento attuati dal set-tore della distribuzione di materiale elet-trico nel corso del triennio 2009-2011, basati sull’aumento della produttività, sul contenimento del peso del costo del lavoro, pur in presenza di un incremento della retribuzione media, e sulla ridu-zione delle scorte. Ha mostrato, inoltre, l’importante ruolo di “magazzino” della filiera, accanto a quello di polmone fi-nanziario già discusso nel nostro articolo di giugno.Entro questo quadro generale si è os-servata una grande variabilità delle politiche delle singole aziende, solo in parte spiegabile con la loro dimensione.

Marco Scarpinato

Figura 5: Variabilità dei giorni medi di scorta: valori massimi, medi e minimi nelle aziende della distribuzione – anno 2011

Produttori Distributori

Figura 4: Confronto giorni medi di scorta – 2009-2011 Le scorte dei distributori hanno una durata maggiore rispetto ai produttori; entrambi ne hanno ridotto la lunghezza nel periodo 2009-2011

“... La ricerca evidenzia una

grande variabilità delle politiche delle

singole aziende, solo in parte

spiegabile con la loro dimensione ...

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5019

53

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2009 2010 2011

Minimo Media Massimo

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Lo strumento di comunicazione della filiera amplia in questi giorni le sue funzioni

COMMUNICATION WAREHOUSE CRESCE

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Dopo i test di fine 2012 e il lancio in produzione nel mese di maggio 2013, in settembre Communication Warehouse ha rilasciato la prima profonda innova-zione, a testimonianza e conferma della capacità di crescita del sistema.Molte novità stanno vedendo la luce in queste ore, tra cui l’importante allarga-mento a nuovi soggetti della filiera come i Consorzi, le Associazioni Regionali di FME e gli Enti.La nuova classificazione “Enti” accoglie realtà di primaria importanza nella fi-liera ed appena nata può già contare su

nomi importanti quali CEI, IMQ, METEL, PROSIEL e sono certo che presto se ne aggiungeranno altri. Appare subito evidente che i soggetti inseriti nel pro-filo “Enti” andranno a elevare il livello di know how del settore, grazie allo scam-bio tempestivo ed esclusivo di informa-zioni di qualità. Oltre agli Enti anche i Consorzi trovano ora in Communication Warehouse lo strumento ideale per fornire formazione ai propri associati o sfruttare la possibi-lità di comunicare direttamente a proprie liste di distribuzione.Tutto questo, è sempre bene ribadirlo, coperto dall’assoluta riservatezza, sia dei dati sensibili, sia delle informazio-ni e/o dei corsi trasmessi, tanto è vero che in Communication Warehouse non vi sono intermediari o moderatori delle informazioni, che sono accessibili ai soli destinatari.Proseguendo nell’illustrazione delle no-vità, aggiungo la messa a disposizione delle Associazioni Regionali FME di uno spazio dedicato e riservato alle comu-nicazioni verso i loro associati, purché membri di FME.Tutti questi nuovi profili, così come i già esistenti “Associati FME” e “Partner” go-dranno della possibilità di inviare testi, allegati, video e corsi di formazione ai propri referenti attivi in Communication Warehouse.Queste innovazioni da sole basterebbero ad enfatizzare la crescita del progetto; in realtà, sono solo una parte delle novità rilasciate.Ad esempio, da fine settembre, sarà

Con Communication Warehouse, FME aggiunge un altro importante supporto ai propri Associati in un momento di mercato critico

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disponibile un monitoraggio delle infor-mazioni più sofisticato che, andando a “leggere” un elenco di parametri prede-terminati ed elaborati con specifici algo-ritmi, è in grado di dare un “valore” alla singola informazione inviata.Il mittente, a sua volta, disponendo di un confronto con il benchmark specifico, è in grado di apprendere il “valore percepi-to” della sua comunicazione, potendolo così perfezionare nell’eventualità non sia soddisfatto.Quest’analisi di dettaglio è, però, possi-bile solo grazie ad un’altra novità intro-dotta: la profilazione e categorizzazione delle informazioni inviate. In sostanza, ogni emittente può da oggi categorizzare la sua informazione, inviandola a profili da lui impostati.Questo livello di dettaglio, oltre a con-tenere la ridondanza delle informazioni, come spesso accade su altri sistemi o su mailing tradizionale, sfociando poi in dannoso spamming, consente a po-steriori quell’analisi di dettaglio appena illustrata.Il vero punto di forza, nonché caratteri-stica base, di Communication Warehou-se è la qualità dell’informazione conte-nuta, dove per qualità, tengo a precisare, mi riferisco ad un contenuto che sia utile all’associato nelle sue attività di busi-ness quotidiano.Anche la procedura di profilazione per gli Associati è stata migliorata e semplifica-ta. Ora è possibile caricare in Commu-nication Warehouse centinaia di utenti

in unica soluzione, con un semplice “up load” di un file EXCEL, precompilato e dotato di tutte le profilazioni di utilizzo e con tutte le autorizzazioni che l’Associato amministratore riterrà più opportune.È evidente come questa semplificazione consentirà di raggiungere un numero sempre più ampio di utenti, in tempi più ristretti.Ancora un altro aspetto. Con la nuova versione, gli Associati possono dirottare le informazioni ricevute o create da loro all’esterno della loro struttura. Possono, cioè, inviare, con il loro logo e la loro immagine, ad una lista di distribuzione personale – ad esempio, installatori, pro-gettisti, architetti, ecc. – un’informazione ricevuta all’interno del circuito Commu-nication Warehouse. Tutto questo con un semplice click.Con queste novità sono certo che da oggi potremo concentrarci nella crescita della qualità delle informazioni destinate agli Associati; sappiamo tutti come essere in possesso tempestivamente della giusta informazione sia la base del successo di ogni business.

Enrico Renato ViscardiResponsabile FME del progetto Communication Warehouse

23Anno 4, N.6www.commercioelettrico.com

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La situazione di forte difficoltà sul fronte economico e finanziario riporta i principali indici non distanti dai livelli critici del 2009

PROFONDO ROSSO NEI BILANCI 2012

24 www.commercioelettrico.comAnno 4, N.6

L’analisi di 214.000 bilanci 2012 depositati dalle società italiane evi-denzia una situazione di forte diffi-coltà sul fronte sia economico, sia finanziario, che riporta i principali indici elaborati non distanti dai livelli dell’“annus horribilis” dell’economia italiana, il 2009.Dopo la fragorosa caduta dei ricavi del 2009, seguita da due anni di lenta ripresa, nel 2012 le società italiane hanno di nuovo fatto registrare una contrazione del fatturato, che si è ridotto del 2,1 per cento rispetto ai valori del 2011.Le imprese hanno reagito alle dif-

ficoltà di mercato tagliando i costi esterni – ma in misura insufficiente per evitare una caduta del valore aggiunto – e cercando di contenere i costi del lavoro che, pur in frenata, hanno continuato ad aumentare. Il gap tra valore aggiunto e spese per il personale ha avuto pesanti con-seguenze sulla produttività e sulla redditività, che è crollata, con un re-cord del numero di imprese per cui i margini operativi lordi sono risultati negativi: il 17,3 per cento delle socie-tà analizzate evidenzia un Ebitda in rosso, contro una percentuale che si attestava al 15 per cento nel 2009, al picco della prima recessione.La recessione del 2012 è stata ca-ratterizzata dalla fase più acuta del “credit crunch”, che ha determinato una riduzione dei debiti finanziari nei bilanci delle imprese analizzate

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nell’ordine del 4 per cento tra 2012 e 2011 e un aumento dei costi del servizio del debito di circa mezzo punto. La forte caduta della redditi-vità ha reso oneri e debiti finanziari meno sostenibili: i dati indicano che nel 2012 è stato toccato un massimo sia del numero di aziende per cui gli oneri finanziari erodono oltre la metà dei margini – un indice spesso utiliz-zato dagli analisti finanziari per va-lutare la solidità delle imprese – sia del rapporto tra il volume di debiti finanziari e margini lordi.Unico argine a una situazione in ra-pido deterioramento è rappresentato dalla tendenza delle imprese, prose-guita anche nel 2012 nonostante le difficoltà congiunturali, a rafforzare la propria struttura finanziaria, au-mentando la patrimonializzazione: i dati indicano che il capitale netto delle imprese è risultato in aumento del 3,7 per cento tra 2012 e 2011.Un’analisi sui conti delle piccole e medie imprese con un volume di affari compreso tra 2 e 50 milioni di euro indica che la crisi non ha ri-sparmiato alcun settore. L’industria, che aveva pagato il conto più salato alla crisi del 2009, pur evidenziando un deterioramento della situazione economica e finanziaria tra 2011 e 2012, presenta indici che sono an-cora migliori di quelli della prima recessione. Viceversa, per le PMI che operano nel terziario e nell’edilizia, i record nega-tivi del 2009 sono stati in gran parte superati. In particolare, la crisi conti-nua ad essere pesante per le PMI edili.

Il settore si caratterizza, infatti, come il comparto in cui:- più PMI hanno visto crollare il pro-prio fatturato (quasi la metà delle società analizzate ha ridotto i ricavi con tassi a due cifre tra 2011 e 2012);- la caduta della redditività è stata maggiore;- si conta il maggior numero di azien-de che non hanno chiuso l’esercizioin utile e di PMI per le quali il livello degli oneri e dei debiti finanziari ri-sulta critico in rapporto ai margini lordi.

Guido RomanoResponsabile Ufficio StudiCerved Group

25Anno 4, N.6www.commercioelettrico.com

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Quali canali del Web presidiare e come porsi nei confronti del pubblico?

LA COMUNICAZIONE ON LINE PER UN’AZIENDA DEL SETTORE ELETTRICO

26 www.commercioelettrico.comAnno 4, N.6

Per un’azienda della filiera elettrica che voglia farsi conoscere, o miglio-rare la propria presenza nel Web, è di fondamentale importanza, innanzi tut-to, decidere quali canali presidiare e come porsi nei confronti del pubblico.È controproducente scegliere di es-sere presenti in tutti i canali Web di-sponibili, senza essere in grado, per mancanza di tempo o competenze, di seguirli in modo adeguato: se ne trarrebbe soltanto un danno per l’im-magine del brand, che verrebbe visto come negligente. Ciò che l’azienda deve operare, ini-zialmente, è una scelta, che porterà avanti coerentemente nel tempo: scegliere i canali da presidiare e

tenerli aggiornati costantemente. Anche la scelta di pochi canali, però, va fatta con criterio, tenendo conto di come e cosa l’azienda desideri co-municare: ciò dipende anche dal suo posizionamento nel mercato, dal po-sizionamento desiderato e da come vuole essere percepita dagli utenti. Ci si rivolge solo al mercato del B2B o ci si allargherà anche al B2C? Si man-terrà un tono istituzionale, oppure più informale e amichevole? Quali sono i contenuti che verranno condivisi, gli argomenti che verranno trattati?Potenzialmente, tutto ciò che fa l’a-zienda o che entra in contatto con essa è passibile di essere comunica-ta, e non solo! Si può decidere anche

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di condividere materiale non stretta-mente connesso al raggio d’azione dell’azienda, ma che appartiene al campo d’interesse del settore.Ciò che conta è creare un’esperienza completa attorno al brand: tutto ciò che può interessare l’audience, va adeguatamente comunicato nei ca-nali più adatti.Si parte dalla comunicazione istitu-zionale, che va veicolata on line dap-prima attraverso il sito Web ufficiale, vetrina e garanzia della serietà e pro-fessionalità dell’azienda. I dati infor-mativi devono comparire, comunque, in ogni canale aperto dall’azienda: social network, piattaforme varie, articoli condivisi in portali esterni de-vono contenere un link al sito ufficiale e il riferimento alla società, a cappel-lo dell’autorevolezza e veridicità dei contenuti.Ogni notizia di notevole rilevanza che investe la vita aziendale o i suoi pro-dotti, è passibile di essere portata a conoscenza del pubblico: il canale in cui comunicarla dipende ovviamente dal suo contenuto.Ecco allora che notizie relative all’or-ganizzazione, o di interesse econo-mico/finanziario, possono essere og-getto di un apposito aggiornamento nel sito Web, ma anche di comunicati stampa, da diffondere in portali set-toriali adeguati, mentre portali più generici e social network possono condividere notizie d’interesse meno specifico, relative ad iniziative speciali o eventi. Questi ultimi canali, infatti, sono più adatti a veicolare contenuti al pubblico finale e sono perfetti per una comunicazione B2C; portali set-toriali e sito Web sono, invece, mezzi che vengono fruiti soprattutto da altri player del mercato e da “addetti ai lavori” e sono più adatti ad una comu-nicazione B2B.Progetti speciali e illustri, iniziative che coinvolgono il grande pubblico, sono contenuti che possono essere veicolati in tutti i canali, adattati per il tipo di pubblico del canale stesso, comunicati nel tono più adeguato: si deve ricordare, infatti, che il modo di comunicare cambia da mezzo a mezzo, perché diverso è il pubblico fruitore. Ovviamente, nei social net-work e nei portali B2C il tono sarà più informale, amichevole e coinvolgente, mentre nel sito Web e nei portali spe-cializzati, il pubblico si aspetta di leg-

gere comunicazioni in tono ufficiale e formale, a suggellare l’importanza della notizia stessa.La diversità di canali da presidiare deve essere vista come un’opportuni-tà di comunicare a differenti pubblici, tutti estremamente importanti per l’azienda, ma disomogenei per mo-dalità d’informarsi e raccogliere le informazioni.Ma per comunicare con successo è anche bene non dimenticare che il contenuto da veicolare deve avere valore per l’utente fruitore, ossia deve avere un’utilità, più o meno immedia-ta, essere rilevante, oppure regalare un’emozione. Mentre l’utilità è una connotazione di contenuti che possono essere vei-colati in tutti i canali, l’emozionalità scaturita da alcune comunicazioni è tipica di quelle condivise nei social network: un contenuto che suscita un’emozione, soprattutto se positiva, coinvolge e crea affezione.Altro consiglio è quello di rispondere sempre alle domande e alle richieste degli utenti, approfondendo le infor-mazioni quando sollecitate. Si fornirà un servizio utile e si creerà contenuto di valore, che andrà a migliorare l’im-magine del brand.

Davide CiniCEO di Linknesswww.linkness.com

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27Anno 4, N.6www.commercioelettrico.com

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Investire in infrastrutture e tecnologia per progettare il futuro

PROGRAMMARE LA CRESCITA

28 www.commercioelettrico.comAnno 3, N.6

Come programmare la crescita? È questo il tema posto al centro del dibattito nel corso dell’Assemblea annuale di ANIE Confindu-stria, dedicata alle infrastrutture quale mo-tore di sviluppo per il rilancio dell’economia.Tra i relatori, oltre al Presidente di ANIE Confindustria Claudio Andrea Gemme, an-che il Vicepresidente della Commissione Europea e Commissario responsabile di Industria e imprenditoria Antonio Tajani, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi e il Presidente di Confindu-stria Giorgio Squinzi.Per rispondere al quesito, ANIE ha presen-tato la sua “roadmap”, strutturata in cinque punti:1) ritornare alla manifattura, supportan-do gli investimenti in ricerca e sviluppo. «L’industria nazionale dell’elettrotecnica e dell’elettronica è rappresentata oggi da un nutrito gruppo di imprese che, con ammi-revole tenacia, riescono mantenere in Italia la componente manifatturiera e di Ricerca & Sviluppo, nonostante l’assenza ormai cronica di una seria politica industriale», ha detto Claudio Andrea Gemme. «Si tratta di un settore pervasivo e strategico. Se non in-terveniamo in fretta, il rischio è di perderlo completamente. Intervenire significa torna-re, in tempi brevi, a ragionare in una logica di sviluppo industriale e di valorizzazione della produzione nazionale e delle attività di R&S»;2) passare dalla Strategia Energetica Na-zionale al Piano Energetico Nazionale. «È evidente che il settore elettrico sta vivendo una trasformazione epocale», ha affermato il Presidente di ANIE. «Trasformazione che segna il passaggio dalla generazione cen-tralizzata a quella distribuita, con un peso sempre maggiore delle energie rinnovabili e delle tecnologie smart. Il forte aumento della generazione diffusa nel sistema elet-trico, in particolare nelle reti di distribuzio-

ne in media e bassa tensione, impone nuovi compiti: mantenere un elevato livello di sicurezza e affidabilità dell’intero sistema, garantire possibilità di controllo del carico da parte del sistema, coinvolgere sempre più gli utenti finali nel mercato elettrico». Quanto all’obiettivo della SEN di “più effi-

L’ampliamento della Norma CEI 64-9 è pensata per rispettare al meglio le esigenze della casa e di chi la vive

Tabella 1: Fatturato aggregato dell’Industria Elettrotecnica ed Elettronica italiana

* valore comprensivo degli impianti installati con Decreto “Salva Alcoa”

(Fonte: Confindustria ANIE)

2010 2011 2012 11/10 12/11

milioni di euro variazioni %

Produzione energia da fonti tradizionali 2.072 1.979 1.924 -4,5 -2,8

Fotovoltaico* 19.200 13.500 8.100 -29,7 -40,0

Trasmissione energia 2.391 2.700 2.453 12,9 -9,1

Distribuzione energia 2.554 2.688 2.546 5,3 -5,3

Trasporti ferroviari ed elettrificati 3.365 3.230 3.115 -4,0 -3,6

Ascensori e Scale mobili 2.575 2.562 2.450 -0,5 -4,4

Illuminazione 4.046 4.208 3.913 4,0 -7,0

Cavi 3.068 3.529 2.985 15,0 -15,4

Componenti e Sistemi per impianti 4.722 4.831 4.589 2,3 -5,0

Apparecchi domestici e professionali 15.565 15.379 14.995 -1,2 -2,5

Totale Elettrotecnica con Fotovoltaico 59.558 54.606 47.071 -8,3 -13,8

Totale Elettrotecnica senza Fotovoltaico 40.358 41.106 38.971 1,9 -5,2

Componenti elettronici 4.805 4.878 4.322 1,5 -11,4

Automazione e Misura 3.261 3.848 3.579 18,0 -7,0

Sicurezza ed Automazione edifici 1.829 1.919 1.944 4,9 1,3

Totale Elettronica 9.896 10.645 9.844 7,6 -7,5

Sistemi di Trasmissione movimento e potenza

5.446 6.536 6.194 20,0 -5,2

Totale settori ANIE con Fotovoltaico 74.900 71.786 63.109 -4,2 -12,1

Totale settori ANIE senza Fotovoltaico 55.700 58.286 55.009 4,6 -5,6

Page 31: Commercio Elettrico agosto-settembre 2013

Claudio Andrea Gemme, Presidente di ANIE Confindustria

cienza energetica” è evidente che ciò deve tradursi operativamente in un grande piano di manutenzione dell’esistente attraverso sia interventi sugli impianti industriali già esistenti, ma obsoleti con un progetto serio e strutturato di revamping energetico, sia interventi sul parco immobiliare con, innan-zi tutto, un programma di messa a norma e di adeguamento graduale degli impianti elettrici delle abitazioni civili e degli edifici pubblici. Su 28 milioni di edifici residenziali, oggi oltre un terzo, ovvero circa 10 milioni di immobili, non ha gli impianti elettrici a norma. È, quindi, doveroso adottare regole sulle verifiche degli impianti e provvedi-menti che garantiscano la qualificazione professionale di tutti gli operatori che fanno manutenzione sui sistemi elettrici. a que-sto si deve, poi, affiancare un programma di riqualificazione energetica degli edifici che ormai non può prescindere dall’inte-grazione delle tecnologie attive (domotica e automazione), dalle quali, peraltro, può venire un importante contributo per creare ambienti assistiti e protetti per utenze de-boli (disabili, anziani);3) definire un piano dei trasporti realistico, integrato e sostenibile dal punto di vista economico e ambientale. «Non pensiamo ad un grande piano di nuove infrastruttu-re», ha precisato Gemme, «ma al poten-ziamento della manutenzione, ordinaria e straordinaria, intesa come conservazione dell’esistente, e come efficientamento del sistema, con innesti mirati di tecnologia per incrementare la produttività delle in-frastrutture esistenti. Le tecnologie sono in grado di aumentare la capacità delle linee aumentando la frequenza dei treni, con i più moderni sistemi di segnalamento e sicurezza. Va considerato, infine, che un Piano dei Trasporti è essenzialmente un Piano dei Servizi di Trasporto, con un’atten-zione particolare ai problemi del trasporto passeggeri nelle grandi aree urbane e al trasporto delle merci. In questo senso non si può prescindere da un piano di ammo-dernamento delle flotte di rotabili, in gran parte obsolete»;4) fare filiera per presentarsi sui mercati stranieri come “Sistema Paese Italia”; in-fatti, ha spiegato il Presidente, «per saper cogliere le opportunità che il futuro ci offre, è importante riuscire a fare squadra, come fanno i nostri competitor stranieri. Non è più possibile, nello scenario globale in cui ci dobbiamo muovere, pensare di andare da soli. Il percorso che immagino è quello di operare sempre più in stretta sinergia con le Associazioni che progettano e costrui-scono impianti industriali, sistemi di produ-

zione e infrastrutture, con i main contrac-tor, i fornitori di servizi di ingegneria, gli end users. Anche le aziende più piccole, quelle che non ce la fanno ad internazionalizzarsi, potranno partecipare a progetti importanti, diventando attori su nuovi mercati, per loro finora inesplorati»;5) investire sulla formazione professionale dei giovani, favorendo la staffetta genera-zionale e il trasferimento della “conoscenza tacita”. «Non è retorica dire che il patrimo-nio di un’azienda sono i suoi lavoratori. Un patrimonio certamente difficile da ammi-nistrare, ma anche l’unico capitale su cui investire in modo sicuro, senza il quale non è possibile trasformare la conoscenza in produttività. La valorizzazione di questo ca-pitale invisibile è ancora più importante per le aziende in cui la componente tecnologica e di specializzazione è molto alta, come quelle del nostro comparto», ha concluso Gemme.

UN 2012 DI SOFFERENZAL’industria elettrotecnica ed elettronica, che rappresenta l’8 per cento del fatturato aggregato del manifatturiero, il 9 per cento delle esportazioni e l’8 per cento dell’occu-pazione totale, ha chiuso il 2012 con questi numeri: 63 miliardi di euro la dimensione del fatturato aggregato (erano 71 miliardi nel 2011); 29 miliardi di euro le esportazioni (29 miliardi anche nel 2011); 425.000 gli ad-detti (450.000 nel 2011).A fine 2012 il fatturato aggregato dei settori ANIE, includendo il segmento fotovoltaico in forte sofferenza, ha registrato un calo annuo del 12,1 per cento, che si somma al -4,2 per cento segnato nel 2011.Nel biennio 2011-2012 il fatturato è, quindi, crollato del 16 per cento, la produzione in-dustriale del 15 per cento, il portafoglio or-dini del 20 per cento. La distanza dei volumi di produzione industriale dal picco ciclico precrisi registrato nel 2007 resta ampia e vicina al 30 per cento. Si è toccato il livello minimo da inizio anni ’90, facendo un balzo indietro di 25 anni.Preoccupa il continuo calo della domanda interna che, per alcune tecnologie, è stato drammatico. È il caso, nell’area energia, dei trasformatori e delle stazioni di alta tensio-ne, che hanno visto nel 2012 una flessione del fatturato nazionale rispettivamente del 30 per cento e del 15 per cento. Guardando più in generale alle tecnologie per la gene-razione di energia elettrica da fonti tradizio-nali, la caduta è stata vicina al 15 per cento, mentre il segmento fotovoltaico ha regi-strato una flessione del 40 per cento. Hanno evidenziato un calo del 20 per cento anche

2010 2011 2012 11/10 12/11

milioni di euro variazioni %

Produzione energia da fonti tradizionali 2.072 1.979 1.924 -4,5 -2,8

Fotovoltaico* 19.200 13.500 8.100 -29,7 -40,0

Trasmissione energia 2.391 2.700 2.453 12,9 -9,1

Distribuzione energia 2.554 2.688 2.546 5,3 -5,3

Trasporti ferroviari ed elettrificati 3.365 3.230 3.115 -4,0 -3,6

Ascensori e Scale mobili 2.575 2.562 2.450 -0,5 -4,4

Illuminazione 4.046 4.208 3.913 4,0 -7,0

Cavi 3.068 3.529 2.985 15,0 -15,4

Componenti e Sistemi per impianti 4.722 4.831 4.589 2,3 -5,0

Apparecchi domestici e professionali 15.565 15.379 14.995 -1,2 -2,5

Totale Elettrotecnica con Fotovoltaico 59.558 54.606 47.071 -8,3 -13,8

Totale Elettrotecnica senza Fotovoltaico 40.358 41.106 38.971 1,9 -5,2

Componenti elettronici 4.805 4.878 4.322 1,5 -11,4

Automazione e Misura 3.261 3.848 3.579 18,0 -7,0

Sicurezza ed Automazione edifici 1.829 1.919 1.944 4,9 1,3

Totale Elettronica 9.896 10.645 9.844 7,6 -7,5

Sistemi di Trasmissione movimento e potenza

5.446 6.536 6.194 20,0 -5,2

Totale settori ANIE con Fotovoltaico 74.900 71.786 63.109 -4,2 -12,1

Totale settori ANIE senza Fotovoltaico 55.700 58.286 55.009 4,6 -5,6

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30 www.commercioelettrico.comAnno 3, N.6

i comparti cavi e componenti elettronici. La debolezza del mercato interno è strutturale e non può essere compensata dall’apertura ai mercati esteri. Nell’ultimo triennio il rit-mo di crescita delle esportazioni dei settori ANIE si è notevolmente ridotto, soffrendo il rallentamento della ripresa globale.Nel 2012 le esportazioni settoriali, che l’anno precedente avevano evidenziato una maggiore tenuta (+ 5,3 per cento), hanno re-gistrato una forte riduzione (-0,6 per cento). Le strategie di espansione nei mercati extra europei più dinamici hanno arginato solo in parte l’andamento negativo dell’area euro-pea (- 4,5 per cento).

ANALISI DI ALCUNI COMPARTI

Produzione energiaLo scorso anno, il comparto Produzione energia, nella componente relativa alle tecnologie tradizionali di generazione, ha registrato una flessione del volume d’af-fari complessivo del 2,8 per cento a prezzi correnti (-4,5 per cento la corrispondente variazione nel 2011), risentendo della de-bolezza della domanda interna (-14,7 per cento), penalizzata dal ridimensionamento del ciclo degli investimenti. In corso d’anno numerose centrali termoelettriche han-no operato in condizioni di sovracapacità, esprimendo un basso grado di utilizzo degli impianti. In questo ambito, nel prossimo fu-turo una tenuta del livello degli investimenti potrà essere in parte garantita in risposta alla necessità di ammodernamento anche di carattere ambientale.Rispetto al 2011, il 2012 è stato un anno di netta flessione per il Fotovoltaico, seg-mento che in precedenza aveva mostrato un’ampia vitalità. La potenza installata nel confronto annuo è diminuita del 63 per cen-to. Particolarmente negative sono state le ripercussioni sui livelli occupazionali, con una perdita a fine 2012 di oltre 6.000 posti di lavoro. Guardando al ruolo anticiclico e pro-pulsore di innovazione svolto dal segmento negli anni precedenti, questa recente ten-denza si rivela un aspetto di forte criticità in una fase di debolezza complessiva della domanda interna. Per permettere la prose-cuzione della crescita e l’ulteriore sviluppo del segmento è, quindi, necessario indivi-duare soluzioni urgenti per consentire al Fotovoltaico di essere traghettato in manie-ra sostenibile verso la piena competitività. Fino alla prima metà del 2013 un moderato sostegno all’andamento del segmento po-trà essere fornito dallo strumento fiscale di detrazione Irpef sugli impianti.Il depotenziamento del mercato interno ha

fornito ulteriore impulso alle strategie di internazionalizzazione delle imprese, anche nei segmenti dell’offerta non tradizionali. Nel comparto delle tecnologie tradizionali di generazione, le imprese hanno affrontato in anticipo rispetto alla media manifattu-riera la sfida dell’internazionalizzazione, guardando dapprima ai Paesi confinanti e allargando nel tempo l’orizzonte di azione a regioni più lontane. Anche gli operatori del Fotovoltaico stanno rispondendo alle criticità di scenario aprendosi ai mercati esteri più favorevoli agli investimenti in fonti rinnovabili.In generale, per il comparto Energia nel suo complesso, le attese per il 2013 scon-tano un profilo congiunturale molto critico sul fronte interno e l’incertezza sul raffor-zamento degli investimenti nei principali mercati esteri.

Trasmissione energiaNel 2012, l’industria fornitrice di tecnologie per la Trasmissione di energia elettrica ha registrato una brusca inversione di tenden-za, evidenziando un calo del volume d’af-fari complessivo del 9,1 per cento a prezzi correnti. Il mercato interno ha segnato un’accentuata contrazione (-17,2 per cen-to), interrompendo il percorso di recupero intrapreso nel biennio precedente.Il principale Committente nazionale ha mantenuto in generale i livelli di investi-mento in linea con quanto programmato nel 2011, pur con andamenti differenziati nei di-versi segmenti del mercato. In corso d’anno si è registrato un forte calo della domanda nel segmento delle stazioni elettriche, do-vuto alla mancata creazione di nuovi im-

Il tema della programmazione della crescita è stato al centro dell’Assemblea annuale di ANIE Confindustria, dedicata alle infrastrutture quale motore di sviluppo per il rilancio dell’economia

Page 33: Commercio Elettrico agosto-settembre 2013

pianti di produzione da collegare in rete. Al contrario, segnali di maggiore tenuta sono emersi nella costruzione di elettrodotti, che hanno beneficiato di investimenti in cresci-ta. Il rallentamento nel mercato delle rinno-vabili ha comportato una diminuzione nella domanda di componenti, apparecchiature e sistemi di connessione fra impianti e reti.In relazione alla necessità di gestire in sicurezza il sistema elettrico nazionale, sono stati richiesti dall’Autorità interventi di adeguamento degli impianti di produzione connessi in Media Tensione. Questa neces-sità ha comportato una moderata crescita degli investimenti in specifici segmenti del mercato.Il peggioramento del quadro macroeco-nomico nei principali mercati di sbocco ha limitato il potenziale espresso dalle espor-tazioni (-4,6 per cento nel 2012). Sul risul-tato complessivo di comparto ha pesato negativamente la debolezza della domanda proveniente dall’Area europea, verso cui si rivolgono circa la metà delle vendite estere di tecnologie italiane. In analogia alle altre componenti industriali attive del merca-to dell’energia, negli ultimi anni il canale estero ha assunto un ruolo importante a sostegno dello sviluppo. Le strategie di apertura ai mercati esteri delle imprese

fornitrici di tecnologie per la Trasmissione di energia hanno seguito in una prima fase quelle analoghe dei committenti nazionali, acquisendo nel tempo crescente autonomia e toccando aree geografiche sempre più di-versificate. L’ampliamento delle strategie di internazionalizzazione è testimoniato da un saldo della bilancia commerciale positivo a fine 2012 per 1,3 miliardi di euro.Pur in un contesto di evoluzione tecnologica del mercato, nel 2013 le attese sull’an-damento della domanda interna restano deboli. In corso d’anno le principali oppor-tunità di crescita per le imprese potranno originare dalle aree di sbocco più dinamiche al di fuori dei confini europei, interessate da un continuativo percorso di ampliamento delle infrastrutture.

Distribuzione energiaIl comparto Distribuzione energia ha segnato nel 2012 una variazione nega-tiva del volume d’affari complessivo pari al 5,3 per cento a valori correnti (+5,3 per cento l’incremento evidenziato nel 2011). Il percorso di recupero intrapre-so nel periodo 2010-2011, che è seguito alla forte contrazione della domanda registrata nel 2009, è stato interrotto dalle crescenti difficoltà di scenario.

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31Anno 3, N.6www.commercioelettrico.com

Tabella 2: Esportazioni dell’Industria Elettrotecnica* ed Elettronica italiana

* Non include il segmento fotovoltaico(Fonte: Confindustria ANIE)

2010 2011 2012 11/10 12/11

milioni di euro variazioni %

Produzione energia da fonti tradizionali 1.170 1.251 1.331 6,9 6,4

Trasmissione energia 1.566 1.577 1.505 0,7 -4,6

Distribuzione energia 1.208 1.292 1.310 7,0 1,4

Trasporti ferroviari ed elettrificati 1.090 1.060 978 -2,8 -7,7

Ascensori e Scale mobili 843 901 945 6,8 4,9

Illuminazione 1.363 1.446 1.444 6,1 -0,1

Cavi 2.149 2.409 2.298 12,1 -4,6

Componenti e Sistemi per impianti 882 979 978 11,0 -0,1

Apparecchi domestici e professionali 9.450 9.422 9.526 -0,3 1,1

Totale Elettrotecnica* 19.721 20.337 20.316 3,1 -0,1

Componenti elettronici 3.791 3.851 3.855 1,6 0,1

Automazione e Misura 906 1.029 1.058 13,6 2,8

Sicurezza ed Automazione edifici 203 259 263 27,3 1,5

Totale Elettronica 4.900 5.139 5.176 4,9 0,7

Sistemi di Trasmissione movimento e potenza

3.210 3.817 3.619 18,9 -5,2

Totale settori ANIE 27.832 29.293 29.110 5,3 -0,6

Page 34: Commercio Elettrico agosto-settembre 2013

32 www.commercioelettrico.comAnno 3, N.6

I segnali di rallentamento già emersi nell’ultimo trimestre del 2011 hanno trovato conferma nelle tendenze mostrate nel cor-so dell’anno successivo.Il canale interno ha evidenziato particolari indicazioni di sofferenza (-8,2 per cento). Pur in un contesto di rinnovamento tecno-logico del mercato, un profilo congiunturale negativo e aspettative più incerte hanno frenato l’avvio di nuovi investimenti da parte dei principali operatori. Il deterioramento del clima di fiducia, riflettendosi sul grado di utilizzo degli impianti, ha drasticamente ridotto la domanda di energia da parte del settore manifatturiero. Sul fronte indu-striale si è assistito ad una forte caduta dei consumi energetici e a un drastico calo della richiesta di nuovi allacciamenti. An-che il mercato delle Costruzioni continua a mostrare criticità. Tali dinamiche si sono ri-flesse negativamente sulla domanda rivolta alle tecnologie del comparto.La debolezza del quadro macroeconomico ha comportato un ridimensionamento del tasso di crescita dell’export (+1,4 per cento). Nonostante il rafforzamento delle strategie di internazionalizzazione, l’industria forni-trice di tecnologie per la Distribuzione ener-gia non ha potuto mantenere l’incremento sostenuto nelle vendite estere mostrato

l’anno precedente. Il comparto condivide con le altre componenti dell’industria ope-rante nel mercato dell’energia il percorso di pluriennale ampliamento del numero delle imprese esportatrici, legato anche alle atti-vità avviate sui mercati esteri dai main con-tractor. Negli ultimi anni sono emersi im-portanti fattori di cambiamento, legati alla diffusione della generazione distribuita da fonti rinnovabili e allo sviluppo della mobili-tà elettrica. Questi elementi hanno compor-tato una revisione dei carichi nelle direttrici nazionali, imponendo urgenti interventi per evitare la saturazione della rete. Le imprese fornitrici di tecnologie sono state chiamate a offrire soluzioni innovative per garantire la sostenibilità delle infrastrutture elettriche. Nell’attuale fase il rischio è che il contesto sfavorevole limiti, di fatto, gli investimenti più strategici che rispondono alla sfide det-tate dall’evoluzione del mercato.Nel più lungo periodo, l’innovazione tecno-logica, che è alla base dell’implementazione delle Smart Grid, continuerà a rappresenta-re un importante propulsore di crescita per il comparto nei principali mercati di riferi-mento sul fronte nazionale ed estero.

Trasporti ferroviari ed elettrificatiNel corso del 2012 il comparto Trasporti

Tabella 3: Mercato interno dell’Industria Elettrotecnica* ed Elettronica italiana

* Non include il segmento fotovoltaico(Fonte: Confindustria ANIE)

2010 2011 2012 11/10 12/11

milioni di euro variazioni %

Produzione energia da fonti tradizionali 3.321 3.191 2.723 -3,9 -14,7

Trasmissione energia 1.142 1.412 1.168 23,7 -17,2

Distribuzione energia 2.099 2.188 2.009 4,3 -8,2

Trasporti ferroviari ed elettrificati 2.769 2.692 2.634 -2,8 -2,1

Ascensori e Scale mobili 2.035 1.954 1.807 -4,0 -7,5

Illuminazione 3.626 3.742 3.368 3,2 -10,0

Cavi 1.780 2.083 1.607 17,1 -22,8

Componenti e Sistemi per impianti 4.380 4.444 4.155 1,5 -6,5

Apparecchi domestici e professionali 9.246 8.954 8.239 -3,2 -8,0

Totale Elettrotecnica* 30.397 30.660 27.710 0,9 -9,6

Componenti elettronici 2.459 2.361 1.669 -4,0 -29,3

Automazione e Misura 3.458 4.010 3.651 16,0 -8,9

Sicurezza ed Automazione edifici 1.684 1.732 1.778 2,9 2,7

Totale Elettronica 7.601 8.103 7.098 6,6 -12,4

Sistemi di Trasmissione movimento e potenza

4.076 4.947 4.641 21,4 -6,2

Totale settori ANIE 42.075 43.710 39.450 3,9 -9,7

Page 35: Commercio Elettrico agosto-settembre 2013

ferroviari ed elettrificati non ha mostrato significative inversioni di tendenza, segnan-do una nuova flessione del volume d’affari complessivo del 3,6 per cento (-4,0 per cento a valori correnti la corrispondente variazione nel 2011). Ostacolo alla crescita di comparto resta la costante debolezza degli investimenti nel mercato interno. Nel 2012 la domanda pubblica nel settore fer-roviario nazionale ha segnato una riduzione in valore vicina al 20 per cento. A fronte del completamento delle linee ad Alta Velocità programmate, il ciclo degli investimenti nel settore ferroviario nel nostro Paese stenta a mostrare il ritorno in un percorso continuativo di sviluppo. Il mancato avvio di nuovi grandi progetti nel territorio na-zionale si ripercuote negativamente lungo tutta la filiera del valore, depotenziando la domanda rivolta al comparto industriale. Il profilo congiunturale più critico che è emer-so nell’ultimo anno ha ulteriormente ridotto le risorse destinate all’ammodernamento delle infrastrutture esistenti. I più stringenti vincoli di bilancio hanno frenato l’assegna-zione di nuove commesse da parte degli Enti preposti al trasporto pubblico locale. Conti-nua a mancare una progettualità di lungo periodo unitaria e condivisa, che dia priorità al potenziale offerto dalla componente tec-nologica. L’applicazione delle tecnologie più innovative svolge altresì un ruolo centrale per garantire l’efficienza nella manuten-zione delle opere esistenti. In conseguenza di queste dinamiche, il comparto ha subito ripercussioni negative anche dal punto di vista occupazionale, con il rischio che va-dano perduti importanti tasselli del sistema produttivo nazionale e dell’eccellenza tec-nologica di cui è espressione.Le criticità sono state trasversali alle diver-se tecnologie rappresentate, dagli Impianti Fissi (Segnalamento, Telecomunicazioni ed Elettrificazione) al Materiale rotabile.In uno scenario difficile nel 2012 è venuto meno anche il sostegno del canale estero. A fronte della debolezza della domanda do-mestica, negli ultimi anni le imprese hanno avviato ampie strategie di internazionaliz-zazione nei mercati europei ed extra UE. In mancanza di un adeguato sostegno del ca-nale interno, il solo e discontinuo contributo dell’export non potrà sostenere lo sviluppo dell’industria nazionale, pregiudicandone la sostenibilità nel lungo periodo.Le attese per il 2013 si mantengono incer-te. Il più recente indirizzo programmatico, contenuto nel Documento di Finanza Pub-blica, non lascia prevedere un ampliamento a breve nel conferimento delle risorse per nuovi progetti nel settore ferroviario na-

zionale. Nel prossimo quinquennio alcune potenzialità di sviluppo potranno scaturire dall’implementazione dei collegamenti transfrontalieri nell’ambito dei progetti TEN-T. Maggiori spunti di crescita origi-neranno dalla capacità delle imprese di cogliere opportunità nei mercati esteri, ca-ratterizzati dalla tenuta degli investimenti infrastrutturali.

IlluminazioneAnche l’Illuminotecnica italiana ha subito lo scorso anno una brusca battuta d’arresto nel percorso di uscita dalla crisi intrapreso nel biennio precedente. In chiusura d’anno, la flessione a prezzi correnti del volume d’affari complessivo è stata pari al 7,0 per cento, soffrendo soprattutto della debolez-za della domanda interna (-10,0 per cento).Nel territorio nazionale i consumi privati hanno toccato livelli minimi, risentendo del forte peggioramento del quadro macroe-conomico. Gli alti tassi di disoccupazione, l’erosione dei redditi delle famiglie e l’in-certezza dello scenario hanno fortemente minato la propensione alla spesa privata in prodotti di consumo e questi fattori hanno allungato, rispetto alla media, i tempi di sostituzione dei beni durevoli.Resta elevata la fragilità degli investimenti nel mercato delle Costruzioni, trasversale alle diverse componenti e con ripercussioni negative lungo tutta la catena del valore. Nel solo 2012 gli investimenti in nuove abitazio-ni sono crollati di oltre il 15 per cento e le compravendite hanno subito una flessione superiore al 20 per cento. Il contenimento dei bilanci pubblici, anche a livello locale in conseguenza del Patto di Stabilità, agisce a ostacolo nell’avvio di nuove opere.Negli ultimi anni l’innovazione tecnologica, con uno sguardo più attento all’efficienza e all’integrazione fra sistemi, ha reso pos-sibili anche nell’Illuminotecnica soluzioni altamente innovative, essenziali in un’ottica di contenimento dei consumi energetici. Le tecnologie per l’illuminazione pubblica giocano un ruolo cruciale anche nell’imple-mentazione delle Smart City. Si collocano in questo contesto le potenzialità gestionali innovative offerte dai progetti di Smart Ligh-ting, in cui la rete di illuminazione pubblica grazie alla sua capillarità diviene piattafor-ma tecnologica integrata. Un altro elemen-to di trasformazione del mercato è fornito dai fenomeni di sostituzione tecnologica rivolti al LED, che stanno rapidamente ridi-segnando l’offerta del portafoglio prodotti.In uno scenario internazionale in deciso rallentamento, nel corso del 2012 il canale estero ha potuto fornire solo un parziale

ECO

NO

MIA

33Anno 3, N.6www.commercioelettrico.com

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34 www.commercioelettrico.comAnno 3, N.6

contributo per la tenuta dell’Illuminotec-nica italiana, beneficiando delle ampie strategie di internazionalizzazione portate avanti dagli operatori nell’ultimo decennio. La diversificazione dei mercati di sbocco ha coinvolto ad ampio raggio l’attività azienda-le, dalla fase di ideazione del prodotto alla sua commercializzazione, e reso necessari importanti investimenti per l’adeguamento dei processi. In una fase di forte contrazio-ne della domanda nei tradizionali mercati europei, si è rivelato essenziale l’ingresso e il consolidamento nelle regioni extra UE, rafforzando fra l’altro il crescente ricorso alla progettazione di soluzioni tecnologiche altamente personalizzate.Anche nel 2013 l’Illuminotecnica italiana potrà avvalersi di maggiori opportunità espresse nei mercati esteri a più alto poten-ziale di crescita, mentre le attese sull’evolu-zione della domanda interna si mantengono negative.

CaviNel 2012, il comparto Cavi ha sperimentato una contrazione del giro d’affari complessi-vo a valori correnti del 15,4 per cento (+15,0 per cento l’analoga variazione nel 2011, so-stenuta dal rialzo nel valore del rame). Già dalla seconda metà del 2011, il settore ave-va risentito in misura rilevante del peggio-ramento delle condizioni di scenario. Le cri-ticità espresse dal quadro macroeconomico sono state traversali ai principali mercati di sbocco delle tecnologie nazionali. La crisi ha determinato un atteggiamento pruden-ziale nella gestione delle scorte da parte della distribuzione e dei principali clienti. Le imprese si sono, inoltre, confrontate con una crescente volatilità nei prezzi delle ma-terie prime, elemento che ha ulteriormente aggravato le sofferenze sui margini e, date le elevate pressioni competitive, gli incre-menti sono stati difficilmente trasferibili sui prezzi finali di vendita. Tali fenomeni hanno favorito un maggiore ricorso al credito non solo per finanziare gli investimenti più stra-tegici, ma anche per sostenere la liquidità di cassa nella gestione ordinaria.In corso d’anno è venuto meno il sostegno del canale estero, che aveva mantenuto nel periodo precedente una maggiore dinamici-tà (-4,6 per cento la variazione delle espor-tazioni nel 2012). Sull’andamento comples-sivo si è riflessa soprattutto la debolezza della domanda nell’Area europea, mentre opportunità di crescita sono state colte da-gli operatori in specifici mercati extra UE. A fine 2012 il saldo della bilancia commercia-le per il comparto Cavi resta attivo per quasi 1,4 miliardi di euro.

L’analisi del portafoglio ordini fornisce indi-cazioni poco incoraggianti sull’andamento del 2013. Pur in un contesto critico, conti-nueranno a fornire un contributo positivo alla crescita dell’industria nazionale i seg-menti dell’offerta più innovativi, legati al rinnovamento e all’interconnessione delle infrastrutture energetiche.

Componenti e Sistemi per impiantiIl comparto Componenti e Sistemi per impianti ha registrato, nel 2012, una fles-sione del giro d’affari complessivo del 5,0 per cento a valori correnti. L’andamento di comparto ha sofferto soprattutto del ri-dimensionamento della domanda interna (-6,5 per cento), trasversale alle diverse componenti.I segmenti dell’offerta rivolti al mercato del-le Costruzioni, in particolare il Materiale da installazione, hanno risentito della perdu-rante debolezza degli investimenti pubblici e privati che da ormai un quinquennio ridu-ce le potenzialità di sviluppo del settore. In quest’arco temporale ha mostrato un’am-pia sofferenza in particolare la componente relativa alle nuove abitazioni, mentre limi-tati segnali di dinamicità hanno interessato il solo segmento della manutenzione stra-ordinaria. Pur in un contesto molto critico, alcuni spunti di crescita sono originati dai segmenti più evoluti, frutto dell’opera di trasformazione dell’offerta tecnologica verso soluzioni innovative, energicamente efficienti ed integrate. In ambito industriale, particolari indicazioni di sofferenza han-no interessato il settore dell’automobile, che ha risentito della forte contrazione dei consumi nazionali. La spesa per il rinnovo di impianti e macchinari continua ad esse-re frenata dal peggioramento del clima di fiducia e dalle criticità nell’accesso al cre-dito. Queste dinamiche si ripercuotono ne-gativamente sulla domanda rivolta lungo la catena del valore ai fornitori di componenti, anche portatori delle soluzioni tecnologiche più avanzate. Il canale estero ha registrato una sostanziale stabilità sui livelli dell’anno precedente. L’evoluzione delle esportazioni ha risentito del ridimensionamento della domanda europea, mentre maggiori indi-cazioni di tenuta sono originate dai mercati extra UE. Nel 2013, l’incertezza del quadro macroeconomico continuerà a ostacolare la ripresa del comparto.

Automazione e MisuraIn conseguenza del peggioramento dello scenario, nel 2012 il comparto Automazione e Misura non ha potuto replicare la crescita sostenuta del giro d’affari aggregato mo-

Page 37: Commercio Elettrico agosto-settembre 2013

strata l’anno precedente, evidenziando una flessione del 7,0 per cento a valori correnti (+18,0 per cento la variazione nel 2011), a causa anche del ridimensionamento della domanda espressa dai settori industria-li a valle, in particolare dai costruttori di macchine. Su tali andamenti si è riflesso il rallentamento della ripresa nei principali mercati esteri di destinazione delle produ-zioni nazionali. Le ripercussioni sono state rilevanti lungo tutta la filiera del valore, coinvolgendo anche le tecnologie per l’auto-mazione, che da sempre rivestono un ruolo importante come portatrici di innovazione nel settore industriale. In corso d’anno la quasi totalità dei segmenti dell’offerta ha mostrato un andamento di segno negati-vo, anche fra quelli più innovativi e rivolti a soluzioni extra factory. La crisi ha in parte frenato le potenzialità di crescita dei nuovi segmenti del mercato, nati dall’applicazio-ne delle tecnologie più evolute ad ambiti diversi da quelli tradizionali.Nel 2012 il mercato interno ha espresso forti criticità (-8,9 per cento la variazione rispet-to al 2011), penalizzato dal deterioramento del clima di fiducia e della propensione a investire. Le esportazioni hanno registrato un ridimensionamento del tasso di crescita (+2,8 per cento), soffrendo la contrazione

della domanda europea.Nel 2013 il ritorno allo sviluppo del com-parto resterà legato al rafforzamento della ripresa nei mercati esteri, di cui potranno beneficiare sia le esportazioni dirette, sia quelle indirette. Il processo di riposiziona-mento competitivo oltreconfine avviato dal-le imprese manifatturiere italiane non può dirsi ancora pienamente concluso. In fase di riavvio del ciclo economico questo percorso potrà tornare ad alimentare la domanda di tecnologie a più elevato valore aggiunto.

Sicurezza e Automazione edificiDopo il risultato positivo ottenuto nel 2011, nel 2012 il comparto Sicurezza e Automa-zione edifici ha mantenuto una sostanziale stabilità nell’andamento del fatturato totale, con un’evoluzione complessiva di comparto frutto di dinamiche differenziate. In corso d’anno ha evidenziato una maggiore dina-micità il segmento della Videosorveglianza, che ricopre, grazie ai crescenti fenomeni di sostituzione tecnologica, un ruolo trainante fra le merceologie rivolte al settore della Sicurezza. Pur in un contesto di mancato ri-avvio del ciclo economico nel mercato delle Costruzioni, l’innovazione tecnologica con-tinua a sostenere la domanda di soluzioni innovative per la Building Automation. Il

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NO

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35Anno 3, N.6www.commercioelettrico.com

Tabella 4: Importazioni dell’Industria Elettrotecnica* ed Elettronica italiana

* Non include il segmento fotovoltaico(Fonte: Confindustria ANIE)

2010 2011 2012 11/10 12/11

milioni di euro variazioni %

Produzione energia da fonti tradizionali 2.419 2.463 2.130 1,8 -13,5

Trasmissione energia 317 289 220 -8,8 -23,9

Distribuzione energia 753 792 773 5,2 -2,4

Trasporti ferroviari ed elettrificati 494 521 497 5,5 -4,6

Ascensori e Scale mobili 304 292 303 -3,9 3,7

Illuminazione 943 980 899 4,0 -8,3

Cavi 860 963 920 12,0 -4,5

Componenti e Sistemi per impianti 540 592 544 9,7 -8,2

Apparecchi domestici e professionali 3.131 2.997 2.769 -4,3 -7,6

Totale Elettrotecnica* 9.761 9.890 9.055 1,3 -8,4

Componenti elettronici 1.445 1.335 1.203 -7,6 -9,9

Automazione e Misura 1.102 1.191 1.130 8,0 -5,1

Sicurezza ed Automazione edifici 58 72 97 25,1 34,3

Totale Elettronica 2.605 2.598 2.430 -0,3 -6,5

Sistemi di Trasmissione movimento e potenza

1.840 2.229 2.066 21,1 -7,3

Totale settori ANIE 14.206 14.717 13.551 3,6 -7,9

Page 38: Commercio Elettrico agosto-settembre 2013

36 www.commercioelettrico.comAnno 3, N.6

segmento del Controllo accessi ha eviden-ziato indicazioni di sostanziale stabilità, par-zialmente penalizzato dalla caduta degli in-vestimenti nel settore non residenziale. Più in generale, la crisi economica, favorendo gli squilibri sociali, si riflette sulla domanda di sicurezza in ambito urbano e sulle moda-lità di fruizione dei servizi pubblici. Questi aspetti alimentano una crescente richiesta di tecnologie per la sicurezza sempre più evolute ed integrate. Fra le maggiori critici-tà di scenario con cui si confrontano gli ope-ratori di comparto si annoverano i ritardati pagamenti e i fenomeni di downpricing, che non premiano adeguatamente la creazione del valore e l’attenzione alla qualità.Nel 2012, in un contesto internazionale più critico, le esportazioni di tecnologie per la sicurezza, pur mantenendosi in territorio positivo, hanno registrato rispetto all’anno precedente un ridimensionamento del tas-so di crescita (+1,5 per cento). Nel periodo più recente le imprese stanno gradualmen-te aprendosi ai mercati esteri.Nel più lungo periodo, l’evoluzione della do-manda di tecnologie per la sicurezza con-tinuerà ad essere influenzata dalla rapida trasformazione degli scenari economici e sociali nei principali mercati di riferimento.

Sistemi di Trasmissione Movimento e PotenzaLo sviluppo sostenuto registrato nel biennio precedente, che a fine 2011 aveva portato il comparto dei Sistemi di Trasmissione Movi-mento e Potenza al massimo storico, non si è confermato nel 2012, anno caratterizzato da una flessione del fatturato complessivo (-5,2 per cento a valori correnti). L’insta-bilità del quadro macroeconomico non ha permesso agli operatori un pieno recupero dei margini, che restano sotto pressione per effetto delle forti tensioni nel mercato. Il mercato interno ha mostrato segnali di debolezza, evidenziando una caduta del 6,2 per cento. A fronte di una maggiore tenu-ta delle consegne interne, le importazioni hanno registrato un calo del 7,3 per cento.Sull’andamento di comparto si è riflesso il ridimensionamento del canale estero (-5,2 per cento la variazione delle esportazioni nel 2012), che aveva fornito un fondamenta-le contributo al recupero dell’industria ita-liana nella prima fase di uscita dalla crisi. Nel corso del 2012 il rallentamento della ri-presa internazionale ha ridotto le potenzia-lità di crescita sia delle esportazioni dirette, sia di quelle indirette. L’industria italiana dei Sistemi di Trasmissione Movimento e Potenza si caratterizza per una elevata propensione ai mercati esteri, esprimen-

do a fine 2012 un’incidenza dell’export sul fatturato totale vicina al 60 per cento. Alla contrazione delle esportazioni dirette, si è aggiunta la minore dinamicità della doman-da di Sistemi di Trasmissione Movimento e Potenza da parte dei principali settori clienti a valle, che destinano a loro volta il prodotto finito ai mercati esteri. L’Unione Europea si conferma un mercato maturo per le tec-nologie nazionali, mentre nell’area asiatica le esportazioni di comparto hanno risentito del rallentamento della domanda cinese per effetto del mancato avvio di grandi ope-re. Gli operatori nazionali, forti dell’eccel-lenza tecnologica che li caratterizza, hanno saputo intercettare importanti opportunità di crescita anche in uno scenario interna-zionale in ridimensionamento. Fra i Paesi che hanno mostrato una maggiore vivacità, beneficiando di un moderato miglioramen-to del profilo congiunturale, si annoverano gli Stati Uniti, nel 2012 secondo mercato di destinazione delle esportazioni di Sistemi di Trasmissione Movimento e Potenza. Il mer-cato statunitense ha ritrovato nuovo slancio grazie al recupero degli investimenti nel manifatturiero e alla diminuzione dei costi energetici. Nel 2012 principale Paese di sbocco delle esportazioni di comparto resta la Germania, che ha mostrato, almeno per la prima parte dell’anno, una maggiore capacità di tenuta del profilo macroeconomico e che continua a caratterizzarsi per un’elevata vocazione industriale. Nonostante le criticità di scena-rio, in chiusura 2012 la bilancia commercia-le per il comparto risulta attiva per oltre 1,5 miliardi di euro.Le attese per il 2013 si mantengono incerte e condizionate all’effettivo rafforzamento della domanda nei principali mercati di ri-ferimento.

Riccardo Rossi

Tra i relatori, oltre al Presidente di ANIE Confindustria, anche il Vicepresidente della Commissione Europea e Commissario responsabile di Industria e imprenditoria Antonio Tajani, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi e il Presidente di Confindustria Giorgio Squinzi

Page 39: Commercio Elettrico agosto-settembre 2013

Un’azienda Made in Italy, che ha fatto della dinamicità e dell’innovazione tecnologica i pilastri per una costante evoluzione della propria offerta di soluzioni illuminotecniche sempre all’avanguardia

UN RAGGIO DI LUCE NELLA CRISI

L’innovazione tecnologica, grazie alla sempre maggiore attenzione all’efficienza e all’integrazione fra i sistemi, ha reso possibile negli ultimi anni anche nel comparto dell’illu-minotecnica la proposta di soluzioni altamente innovative, fondamentali per l’ottimizzazione e il contenimento dei consumi energetici. Si pensi che solo l’implementazione di sistemi di

gestione dell’illuminazione può por-tare ad un risparmio anche superiore al 50 per cento dell’energia elettrica oggi utilizzata.In un contesto in cui anche l’illumi-notecnica italiana ha registrato nel 2012 una brusca frenata in quello che sembrava il percorso di uscita dalla crisi avviato nei due anni prece-denti, con una flessione del fatturato

37Anno 4, N.6www.commercioelettrico.com

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Per l’illuminazione del nuovo store, Brunello Cucinelli ha scelto i faretti orientabili Ideallux

Page 40: Commercio Elettrico agosto-settembre 2013

38 www.commercioelettrico.comAnno 4, N.6

complessivo del 7 per cento, emerge Ideallux una realtà tutta naziona-le, che nei suoi 25 anni di attività ha scelto di fare della dinamicità, dell’in-novazione tecnologica e della qualità il proprio segno distintivo. Una stra-tegia che le ha permesso di chiudere lo scorso anno con un volume d’affari in crescita, attestandosi a 12 milioni di euro, di cui il 70 per cento realizzati sul mercato interno ed il restante 30 per cento all’estero.Un risultato ottenuto grazie alla pro-pria organizzazione industriale, alla specifica esperienza acquisita e alle competenze tecnologiche, che le con-sentono oggi di presentare al mercato una gamma di oltre 30.000 codici, la cui flessibilità di progetto permette di realizzare facilmente anche soluzioni personalizzate in base alle esigenze dei clienti.Della situazione attuale del comparto e delle prospettive future abbiamo

parlato con Silvia Franceschi, Diretto-re Commerciale Italia di Ideallux.

Come valuta la tendenza attuale del comparto dell’illuminotecnica italiana?«Il settore soffre ancora molto. Tutta la filiera del materiale elettrico è ancora in forte flessione, sia in volume, sia in

L’EVOLUZIONE DELLA LUCE

Ideallux, grazie all’utilizzo di componenti di alta qualità, è protagonista della recente evoluzione degli apparecchi LED con la realizzazione di una nuova li-nea di prodotti ad elevato flusso luminoso. I nuovi modelli offrono la possibilità di scegliere tra diversi livelli di flusso luminoso, tipologia di cablaggi e di avere differenti temperature di colore.La linea di apparecchi LED produce una luce che esalta in modo ottimale e con un elevato risparmio energetico tutto ciò che illumina. Sono, infatti, adatti per l’illuminazione di ambienti interni quali uffici, corridoi, reception, sale riunioni, musei, ospedali, hotel, negozi e ristoranti.Ideallux LED ha adottato il sistema DALI per una parte dei suoi prodotti, un sistema di regolazione luminosa con cui gli apparecchi dotati della sua com-ponentistica possono essere comandati singolarmente. In questo modo si garantisce massimo comfort visivo ed un elevato risparmio energetico, gra-zie ad una serie di funzioni quali il rilevamento della presenza, l’accensione comandata con infrarossi, la gestione della luce diurna, l’impostazione e la programmazione oraria.

Silvia Franceschi, Direttore Commerciale Italia di Ideallux

Ideallux propone una nuova collezione di apparecchi con sorgente LED

Page 41: Commercio Elettrico agosto-settembre 2013

valore. Non possiamo che augurarci che il legislatore ci aiuti – e in questo senso un segnale positivo viene dalla recente decisione sulle agevolazioni fiscali per gli interventi di risparmio energetico – ma riteniamo che un’in-versione di tendenza sia comunque un processo lungo e non privo di criticità. Il comparto dell’illuminotecnica po-trebbe fungere da stimolo per tutta la filiera, dando un concreto contributo al tema del risparmio energetico, attuale non solo in Italia, ma in tutto il mondo. Gli obiettivi di ottimizzazione dei con-sumi che tutti gli Stati hanno, possono essere raggiunti anche controllando i consumi derivanti dall’illuminazione e adottando nuove tecnologie meno ener-givore. Non a caso, la nostra azienda è in crescita solo grazie ai forti investi-menti fatti sullo studio delle nuove fonti luminose a LED. Solo incrementando i volumi e continuando ad investire, ve-dremo i risultati del nostro lavoro».

Quali opportunità di ulteriore crescita pensa sia possibile cogliere dalla col-laborazione con il canale della distri-buzione?«La nostra azienda spesso viene, pur-troppo, frenata dalla distribuzione. Solo raramente, soprattutto in questo momento, gli imprenditori della distri-buzione riescono a cogliere le novità proposte al mercato, in modo partico-lare se presentate da fornitori non pri-oritari. L’attenzione al raggiungimento degli obiettivi con i partner storici non dà loro modo di cogliere nuove oppor-

tunità, a volte più remunerative e più evolute. Ciò crea un’inevitabile frattura tra aziende della nostra dimensione e la distribuzione storica. Fortunata-mente non è sempre così, ma i casi di fattiva collaborazione con risultati di reciproco interesse sono, purtroppo, ancora rari».

Quali strategie si potrebbero attuare per recuperare marginalità?«Prima di tutto tentare di affrontare il problema da un’altra angolazione. Per-ché non provare a valutare le vendite a valore, piuttosto che a percentuale? Il LED oggi costa ancora circa 3 volte in più rispetto alle sorgenti luminose tra-dizionali. Per poterlo vendere occorre convincere l’investitore, proponendogli un rientro dell’investimento sicuro e breve. Riducendo di poco la percen-tuale della marginalità, innanzi tutto si potrebbe definire positivamente la fornitura, applicando comunque una marginalità a valore almeno di due, se non tre volte, superiore a quella che si sarebbe ottenuto con i prodotti tradizionali. Solo proponendo prodotti innovativi, cercando soluzioni alterna-tive a quelle tradizionali, si potrebbe far aumentare i fatturati, oggi in sof-ferenza. Attualmente il problema della marginalità, benché prioritario per tutta la filiera, non è l’unico: manca la domanda, e dovremmo collaborare per crearla; manca liquidità e dovremmo unirci per evitare di sostituirci alle ban-che. Ultimo, ma non per importanza, dovremmo tutti dare maggiore spazio al Made in Italy, creare lavoro facendo impresa, qui ed ora: questa è, secondo il mio parere, l’unica strada che do-vrebbe vederci complici ed uniti, tutti».

Quali sono le novità che state preparando per il mercato?«Innanzi tutto, puntiamo molto sulla comunicazione: abbiamo confermato il budget, dando particolare risalto ai prodotti che potrebbero essere forte-mente interessanti, soprattutto per la distribuzione. L’introduzione del LED negli apparecchi destinati all’industria è il nostro principale obiettivo. Puntare agli investimenti sulla ricerca di nuove ottiche e nuovi componenti, in grado di ridurre costi e consumi, crediamo possa essere un ulteriore stimolo allo sviluppo della nostra azienda».

Maurizio Gambini

Sospensione industriale a LED per l’illuminazione di capannoni e aree commerciali

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Indagine quantitativa presso la popolazione italiana

RINNOVABILI TRA PRESENTE E FUTURO

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L’Assemblea del GIFI, Gruppo Imprese Fotovoltaiche Italiane aderente ad ANIE Confindustria, tenutasi lo scorso 6 giugno, è stata l’occasione, oltre che per l’elezio-ne del nuovo Presidente Emilio Cremona, anche per la presentazione dell’indagine sulla popolazione italiana commissionata da Confindustria ANIE/GIFI all’istituto de-moscopico ISPO.Dai dati presentati emerge come gli italia-ni abbiano piena consapevolezza del po-tenziale di efficienza delle fonti rinnovabili e ripongano la massima fiducia nei loro confronti per un futuro più “green”, anche se restano piuttosto critici su quello che è stato, finora, l’impegno dell’Italia rispetto a questo tipo di investimento.In particolare, gli intervistati si sono mo-strati interessati alla possibilità offerta dalle rinnovabili di attivarsi in prima per-sona nella produzione di energia. Tuttavia gli italiani non sono del tutto consapevoli del contributo che danno a sostegno delle rinnovabili tramite la quota inserita all’in-terno della bolletta elettrica.

AL CENTRO DELL’ATTENZIONE L’ENERGIA SOLAREOltre l’80 per cento degli intervistati ritiene che l’energia solare sia la fonte rinnova-bile più pulita sulla quale puntare. Il 94 per cento afferma che non è sicuramente dannosa per la salute, mentre per il 92 per cento questa fonte è rispettosa dell’am-biente e non deturpa il paesaggio (81 per cento degli intervistati).

RINNOVABILI E PERCEZIONE DEGLI ITALIANIL’indagine mostra come l’89 per cento de-gli italiani consideri l’energia proveniente da fonti rinnovabili un segno di evoluzione del Paese, così come l’88 per cento riten-ga che tali fonti siano, insieme ad altre, importanti strumenti di aiuto all’Italia per abbandonare le fonti fossili.Giudizi positivi, dunque, ma resta forte un

certo scetticismo riguardo la percezio-ne di quanto l’Italia abbia finora investito in energie rinnovabili: secondo il 66 per cento della popolazione, infatti, il Paese ha investito meno di altri, mentre il 19 per cento crede che l’impegno italiano sia sta-to equivalente a quello degli altri. L’Italia, secondo i suoi cittadini, non ha ancora fatto abbastanza nel suo percorso verso l’energia rinnovabile, alla quale il 79 per cento riconosce un’efficienza almeno pari a quella delle fonti di energia tradizionale.Significativo il risultato che emerge dall’indagine sulla possibilità di “auto-produzione” di energia. Una percentuale senza dubbio rilevante degli italiani (87 per cento) considera interessante il fatto che alcune fonti rinnovabili possano permette-re ai singoli cittadini di produrre in prima persona l’energia, divenendo così quasi del tutto autosufficienti. Sembrerebbe prospettarsi, dunque, un futuro di sempre maggiore autonomia energetica.

COSTI E BENEFICI DELL’INVESTIMENTO IN RINNOVABILIDal giudizio degli italiani sul rapporto co-sto/benefici degli investimenti finora fatti nel settore, un terzo degli intervistati (32 per cento) ritiene che i benefici ottenuti fino a questo momento siano inferiori ai Come è percepita dagli italiani l’energia solare

Emilio Cremona, neo eletto Presidente di GIFI, Gruppo Imprese Fotovoltaiche Italiane in cui sono rappresentate 165 fra le più importanti aziende del nostro Paese operanti nel settore

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costi sostenuti, mentre una medesima percentuale considera la bilancia costi/be-nefici neutra, con valori che si pareggiano. Nonostante le criticità attuali, gli italiani hanno, comunque, fiducia.Per quanto riguarda il futuro del settore nei prossimi 10 anni, la percentuale di popolazione che prevede benefici mag-giori dei costi cresce dal 25 per cento del giudizio sulla situazione attuale al 53 per cento della previsione futura (+18 per cen-to), con una diminuzione notevole di coloro che pensano che attualmente i costi siano superiori ai benefici ottenuti da tali inve-stimenti (dal 32 per cento al 13 per cento, con una caduta del 19 per cento). In par-ticolare, si parla di una fiducia accordata principalmente dagli intervistati con livello d’istruzione più alto (63 per cento dei lau-reati contro il 38 per cento di coloro che possiedono la licenza elementare).

RINNOVABILI E BOLLETTA ELETTRICANonostante le diverse discussioni sui me-dia degli ultimi periodi, la maggioranza degli italiani (61 per cento) dichiara di non essere a conoscenza del fatto che tutti i cittadini contribuiscano in prima persona al finanziamento delle energie rinnovabili attraverso una quota in bolletta, mentre il 25 per cento dichiara di sapere della quota senza essere in grado di quantificarne la cifra.La scarsa conoscenza non riflette, però, un atteggiamento diffidente e scettico nei confronti di questo contributo e, più in ge-nerale, delle fonti alternative. In particola-re, gli italiani si dimostrano per il:- 48 per cento, sostenitori fiduciosi: coloro che ritengono che sia giusto sostenere le rinnovabili anche attraverso la bolletta e che considerano l’investimento in energia pulita proficuo per le politiche energetiche del Paese;- 35 per cento, sostenitori incondizionati: coloro che ritengono che sia giusto soste-nere le rinnovabili anche nella bolletta, a prescindere dall’esito in termini di costi/

benefici che tale investimento potrà dare in futuro al Paese;- 17 per cento, scettici: contrari al soste-gno delle rinnovabili all’interno della bol-letta elettrica.

In linea con questo atteggiamento positivo, il 79 per cento degli italiani si è dichiarato d’accordo sul fatto che, potendo sceglie-re, preferirebbe che si riducesse la quota in bolletta destinata alle fonti di energia tradizionale (gas, petrolio, carbone) e au-mentasse quella destinata alle rinnovabi-li, così come il 74 per cento dei cittadini considera importante che l’Italia continui a sostenere le fonti alternative di energia anche grazie al contributo dei singoli.

LA CONOSCENZA DELLE FONTI RINNOVABILITra le fonti alternative di produzione di energia, la più conosciuta è il solare (78 per cento degli intervistati, più un 20 per cento di conoscitori vaghi), seguita da vici-no dall’eolico (73 per cento) e, con maggior distacco, dalle fonti idroelettriche (45 per cento) e geotermiche (28 per cento).

Roberto Corti

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Costi e benefici dell’investimento in rinnovabili: giudizio presente e futuro degli italiani

Conoscenza delle fonti rinnovabili

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Sistemi da incasso appositamente progettati per realizzare impianti elettrici in edifici con pareti leggere e strutture in cartongesso

SOLUZIONI INNOVATIVE PER L’EDILIZIA

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Il cartongesso è un materiale molto usato in edilizia e nell’arredamento per realizzare pareti, controsoffitti e pavi-menti rialzati. Questo tipo di soluzione è sempre più utilizzata sia per interventi di ristrutturazione degli immobili, sia in fase di costruzione di nuove soluzioni abitative.A fronte di queste nuove esigenze prove-nienti dall’edilizia, è emersa la necessità di sistemi appositamente progettati per realizzare impianti elettrici in edifici con strutture in cartongesso. La serie Green Wall di Gewiss rappresenta una risposta concreta a questa nuova tendenza dell’e-dilizia. Il sistema è composto da quattro linee di prodotto: centralini e quadri, cassette di derivazione, scatole per serie civili, dispositivi KNX e cassette per prese interbloccate.Nella Serie Green Wall è stato introdot-to il concetto di alette per il fissaggio di centralini, quadri, scatole per prese in-terbloccate e cassette di derivazione. Le alette sono un sistema flessibile, adatto a tutte le possibili situazioni di montag-gio: semplici da utilizzare, velocizzano la posa ed il fissaggio dei contenitori. Nelle scatole con alette di fissaggio, i bordi perimetrali sono dotati di specifi-ci riferimenti per guidare e facilitare la tracciatura della lastra in preparazione al taglio. Il nuovo sistema da incasso risulta particolarmente adatto a pareti leggere o in cartongesso anche in virtù delle griffe metalliche delle scatole per serie civili, che garantiscono un fissaggio sicuro e veloce: le griffe sono imperdibili e, se svi-tate, si posizionano automaticamente in un’apposita sede, adatte anche per pareti a doppia lastra. Tale meccanismo agevo-la la semplice rimozione della scatola in caso di necessità.

Le tipologie di fissaggio assicurate dalla nuova serie di sistemi da incasso per-mettono di realizzare qualsiasi tipologia d’intervento sulle pareti dell’edificio. In-fatti, il fissaggio può essere su orditura metallica, su parete in muratura e su lastra.

CENTRALINI E QUADRI DI DISTRIBUZIONEI centralini e quadri CDKi per pareti mo-bili e cartongesso, sono caratterizzati da un design moderno, con ampio frontale e telaio estraibile predisposto per la segre-gazione dei circuiti tramite setti separa-tori. Gli ampi spazi disponibili consento-no un comodo ingresso e ancoraggio dei tubi e conseguente inserimento dei cavi, nonché un agevole contenimento delle apparecchiature e dei relativi cablaggi. La gamma si compone di 5 grandezze, da 12 a 72 moduli, nella versione con por-tella fumé ad elevata robustezza, incer-nierata con elementi elastici e in grado

Il sistema Green Wall è composto da centralini e quadri, cassette di derivazione, scatole per serie civili, dispositivi KNX e cassette per prese interbloccate

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di offrire angoli di apertura oltre i 180°. I numerosi complementi tecnici a dispo-sizione consentono ai quadri e centralini la massima accessoriabilità. I fondi dei centralini e quadri di distribuzione sono dotati di specifiche alette per fissaggio su orditura metallica. Utilizzando viti per cartongesso, si fissa il fondo del quadro o del centralino al telaio metallico grazie alle apposite alette. I fondi sono, inoltre, dotati di cuspidi, che consentono una comoda tracciatura della lastra in prepa-razione al taglio.

SCATOLE PER SERIE MODULARILe scatole rettangolari rappresentano una soluzione per l’installazione di serie civili e domotiche. La gamma è composta da scatole rettangolari per serie modula-ri da 2, 2+2, 3, 4, 6 e 8 posti e da scatole dedicate a pannelli di comando e touch screen.Il sistema di ingresso tubi facilitato e auto bloccante è un brevetto Gewiss, che permette di trattenere il tubo nella sede durante la fase d’inserimento della scatole, in modo da facilitarne il mon-taggio. Lo spazio utile disponibile all’in-terno della scatola consente di eseguire un comodo cablaggio degli apparecchi installabili, mentre l’elevata robustezza allo schiacciamento e alle sollecitazioni meccaniche conferisce qualità e affidabi-lità ai prodotti.Il montaggio, che avviene dal fronte della lastra, permette una facile gestione delle scatole durante la posa, anche in caso di manutenzioni, ampliamenti o ristruttura-zioni. La particolare conformazione della griffa metallica imperdibile garantisce un fissaggio sicuro e veloce della scatola, anche su pareti in doppia lastra. Sulle scatole sono presenti aperture sfondabili in grado di ospitare tubi da 20 e 25 mil-limetri di diametro e sagome di apertu-ra per tubi da 16 e 32 millimetri. Il loro

posizionamento consente di sfruttare al meglio lo spazio disponibile e di gestire l’entra/esci dei tubi in modo ottimale.

CASSETTE DI DERIVAZIONE E PER PRESE INTERBLOCCATELa famiglia Green Wall include cassette di derivazione standard con guida DIN integrata sul fondo, cassette montanti ad alta capacità e cassette da incasso per prese interbloccate (sia orizzontali 44IB, sia verticali 67IB).Le cassette per derivazione ordinaria e domotica sono disponibili in quattro dif-ferenti grandezze (di cui una con coper-chio trasparente per nodi equipotenziali di terra ispezionabili), che offrono ampi spazi per l’alloggiamento e l’ancoraggio dei tubi e la conseguente introduzione dei cavi. La guida DIN integrata sul fondo consente, inoltre, una semplice installa-zione di apparecchiature e morsettiere. E sempre sul fondo delle cassette sono stati inseriti specifici riferimenti per il fis-saggio tramite tasselli alle pareti in mu-ratura, con posa successiva delle lastre di cartongesso, utili soprattutto in caso di ristrutturazione.Le cassette ad elevata capienza sono la soluzione ottimale per la realizzazione dei montanti dell’impianto, poiché pos-sono accogliere una quantità maggiore di tubi, anche di diametri elevati, lungo le pareti verticali e orizzontali. I pre trancia-ti sui lati delle cassette sono, infatti, pro-gettati per consentire l’ingresso di tubi e cavidotti corrugati con diametro fino a 75 millimetri.Infine, le cassette per prese interblocca-te consentono l’installazione delle prese verticali della Serie 67 IB, nelle versioni Automatika, SBF e CBF, e delle prese orizzontali della Serie 44 IB, nelle versio-ni CBF e SBF.

a cura della Redazione

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I centralini e quadri CDKi sono caratterizzati da un design moderno, con ampio frontale e telaio estraibile predisposto per la segregazione dei circuiti tramite setti separatori

La famiglia Green Wall include cassette di derivazione standard con guida DIN integrata sul fondo, cassette montanti ad alta capacità e cassette da incasso per prese interbloccate

Le scatole rettangolari rappresentano una soluzione per l’installazione di serie civili e domotiche

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Formazione e professionalità, collaborazioni strategiche e internazionalizzazione, con il supporto di un network di manifestazioni nel mondo

“SICUREZZA”, PRONTA A RIACCENDERSI

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Riparte la macchina organizzativa di Sicurezza, Biennale Internazionale de-dicata a Security & Fire Prevention, or-ganizzata da Fiera Milano, in vista della prossima edizione, in programma dal 12 al 14 novembre 2014.Dopo il successo dell’edizione del trentennale, che ha visto la presenza di 16.136 visitatori e 418 espositori, per il 35 per cento esteri provenienti da 33 Paesi, la manifestazione torna a proporsi come risposta alle sfide del mercato a tutta la filiera.Obiettivo dell’edizione 2014 è proporsi come piattaforma di scambio e svi-luppo per uno dei pochi settori che, nell’attuale periodo di perdurante incertezza economica generale, conti-nua a tenere sul fronte del mercato e

a crescere dal punto di vista di ricerca e sviluppo, tanto da chiudere il 2012 con un andamento del fatturato totale in crescita dell’1,3 per cento, confer-mando il valore aggregato di quasi 2 miliardi di euro (dati: ANIE Sicurezza).Proprio la veloce evoluzione tecnologi-ca e la potente integrazione già avviata all’interno della filiera rappresentano un punto di forza importante per la crescita del settore, rendendo neces-saria una continua e sempre più de-terminante formazione a tutti i livelli, per garantire il massimo della qualità dalla progettazione, all’installazione, fino alla manutenzione e alla verifica dell’efficacia e dell’efficienza delle tec-nologie in uso.Sicurezza sarà, quindi, sensibile alle tematiche legate all’aggiornamento professionale sui sistemi integrati più avanzati, ma anche alla certificazione e al riconoscimento della professionalità là dove già esiste, al fine di offrire punti di riferimento di eccellenza per tutto il settore. Ma la qualità da sola non basta a crea-re sviluppo, se non è accompagnata da concrete occasioni di apertura a nuovi mercati.Per questo, Sicurezza sta riavviando i contatti con i big player e le grandi Associazioni di settore per focalizzare i mercati esteri verso cui puntare: già dai prossimi mesi, infatti, saranno in-traprese azioni per contattare e profi-lare nuovi buyer dai Paesi di maggior interesse in Europa e nel resto del mondo.Inoltre, un’occasione in più di contatto e business a livello internazionale è

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quella che il Gruppo Fiera Milano met-te oggi a disposizione di tutte le azien-de, offrendo un interessante focus su un mercato estero particolarmente promettente, il Brasile, dove grandi eventi in programma nei prossimi anni e situazioni sociali complesse stanno sensibilizzando ulteriormente un mer-cato già attento alle tematiche della sicurezza.Proprio in Brasile, infatti, CIPA Group, operatore fieristico di proprietà di Fie-ra Milano, organizza due esposizioni di ampio seguito per tutto il Sud America: Exposec, manifestazione internazio-nale sulla Security, in programma dal 13 al 15 maggio 2014, e FISP, salone internazionale sulla sicurezza e la pro-tezione personale, che si terrà dall’8 al 10 ottobre 2014. Entrambi gli appunta-menti avranno luogo a San Paolo, nel Centro Espositivo Imigrantes.Il legame sinergico tra questi due eventi e Sicurezza costituisce un vero e proprio network internazionale, tanto che decidere di prendere parte a uno di essi potrà offrire alle aziende italiane concreti vantaggi par la partecipazione alle altre due manifestazioni e rappre-senterà un’opportunità in più verso nuove prospettive di crescita all’estero.Impegnata sul fronte del business e dello sviluppo dell’intera filiera, Sicu-rezza 2014 rappresenterà ancora una volta un momento di eccellenza non solo per le novità tecnologiche e di pro-dotto, ma anche per il confronto sulle problematiche del settore verso le isti-tuzioni e i soggetti che possono offrire soluzioni concrete a tutti gli operatori.

Dall’accesso al credito, fondamentale volano di rilancio e consolidamento, alla necessità di una sempre più forte intesa tra la filiera della security e altre realtà industriali, fino alla valorizzazio-ne delle best practice di aziende, pro-gettisti e installatori, saranno numero-se le tematiche di discussione intorno alle quali saranno organizzati momenti convegnistici, workshop, tavole roton-de. Tra i temi trattati anche una pro-spettiva completa sulle più avanzate frontiere dell’intelligence, dell’IP Se-curity e dell’integrazione a tutti i livelli.La manifestazione milanese è, dun-que, già in movimento per raccogliere le esigenze di tutto il comparto della security e della fire prevention, con la missione di offrire alle aziende e agli operatori nuove e interessanti oppor-tunità di business e di crescita profes-sionale.

Elisa Pastorino

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I risultati di un’analisi sul mercato del fotovoltaico alla fine del Quinto Conto Energia

QUALE FUTURO PER IL FOTOVOLTAICO?

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Sfiducia nella fine degli incentivi, ma anche una grande volontà di mettersi in gioco per rispondere in modo ef-ficiente ai forti cambiamenti di mer-cato dell’ultimo periodo: è quello che emerge con forza dall’indagine: “Fo-tovoltaico: quale futuro?”, realizzata a giugno 2013 da Enerpoint, in collabo-razione con Power-One.Il sondaggio è stato compiuto per fo-tografare lo stato attuale del mercato fotovoltaico, prevedere gli andamenti futuri e comprendere come muover-si in modo corretto in un momento storico di transizione come quello che l’intero settore sta attraversan-do. L’indagine, realizzata con me-todo CAWI (Computer Assisted Web Interviewing), è stata condotta su un campione rappresentativo di 640 ope-ratori tra installatori, professionisti e rivenditori di materiale elettrico. Le aziende intervistate si distinguono in modo omogeneo sul territorio, la percentuale maggiore di operatori ha un’età compresa tra i 25 e i 54 anni, sono uomini (95,8 per cento del tota-le) e per il 70 per cento sono titolari d’azienda.Il lavoro di ricerca è iniziato inda-gando come si configura l’offerta di prodotti e servizi degli operatori. Gli intervistati hanno riferito di offrire principalmente impianti fotovoltaici (94,8 per cento), a seguire impianti elettrici in generale (55,5 per cento), illuminazione LED (48,4 per cento), solare termico (44 per cento), caldaie e/o pompe di calore aria/acqua (38,1 per cento), minieolico (23 per cento) e sistemi a biomassa (15 per cento). Il

campione dimostra, quindi, di essere decisamente impegnato sul fronte fotovoltaico e che, pur cercando di di-versificare l’offerta con soluzioni an-che innovative, dall’altro vede sempre nel fotovoltaico un’attività strategica per garantire redditività al proprio business in un contesto di crisi gene-ralizzata.Per focalizzare lo scenario degli in-centivi post Conto Energia, il sondag-gio ha rivolto due domande incentrate su detrazione Irpef per il mercato fo-tovoltaico residenziale e scambio sul posto per impianti da 20 a 200 kWp. Sul primo tema, gli intervistati si di-mostrano preoccupati della riduzione della detrazione dal 50 per cento al

Paolo Rocco Viscontini, Presidente e Amministratore Delegato di Enerpoint

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36 per cento prevista per fine anno: secondo il parere del 78,6 per cento degli intervistati non sarà sufficiente a sostenere il mercato degli impianti fotovoltaici di piccola taglia. Maggio-re apertura, invece, sulle prospettive degli impianti da 20 a 200 kWp, che riguardano in primis PMI, alle prese con elevati costi di elettricità: il 45,8 per cento degli intervistati considera fattibile l’impianto di media taglia, anche con il solo scambio sul posto senza ulteriori incentivi, mentre il restante 54 per cento ritiene che non siano realizzabili a queste condizioni.Da ultimo, chiedendo agli intervistati le loro stime per l’anno corrente in termini di potenza e numerosità di impianti venduti/progettati o installati e facendo un confronto con il 2012 per comprendere le aspettative degli operatori su questo 2013, l’indagine registra un calo sia in potenza, sia in numerosità: gli operatori stimano di progettare/vendere/realizzare il 33 per cento di potenza in meno rispetto al 2012.«I dati emersi dall’indagine mettono in luce la sofferenza del comparto fotovoltaico inserita in un contesto di difficoltà e di crisi globale», ha com-mentato Paolo Rocco Viscontini, Pre-sidente e Amministratore Delegato di Enerpoint. «Ci ha colpito molto, però, la voglia di reagire degli operatori, in particolare dal mercato arrivano due messaggi importanti che i decisori politici non possono ignorare: proro-gare, se non stabilizzare, la detrazio-

ne al 50 per cento per dare continuità al mercato dei piccoli impianti anche l’anno prossimo e credere nel ruolo strategico del fotovoltaico per aumen-tare la competitività delle PMI grazie all’abbattimento dei costi di energia elettrica per le aziende. Il fotovoltaico ha portato con sé un tessuto di im-prese piccole e medie lungo tutta la filiera, che vantano esperienza, know how e passione per questo settore. È un patrimonio prezioso che va tu-telato: la ripresa passa dalle energie pulite e rinnovabili di questo Paese».

Antonio Russo

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Una gamma versatile e completa di sensori per aumentare il comfort e ridurre i consumi

EFFICIENZA ENERGETICA NELL’ILLUMINAZIONE

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Ancora una volta Helvar si propone come partner di tutti coloro che, professionisti e aziende, vogliono porre la salvaguardia dell’ambiente e il risparmio al centro del-le proprie politiche energetiche.La crescente domanda di efficienza ener-getica nell’illuminazione sta, infatti, por-tando a un rapido aumento dell’utilizzo dei sensori in ogni tipo di installazione, da quelle più piccole, come singole stanze, a quelle più grandi, interi piani o edifici.Per questo l’azienda finlandese ha de-ciso di implementare la propria offerta introducendo in pochi mesi diverse nuove tipologie di sensori, sia nella categoria “on board”, mini sensori installati diret-tamente nel corpo illuminante, sia nella categoria “stand alone”, posizionati a

soffitto/parete e collegati a sistemi di ge-stione più complessi.Di particolare interesse l’ampliamento di gamma proposto in questa seconda categoria, dove sono stati introdotti un nuovo sensore basato su tecnologia PIR (infrarosso passivo) e nuovi sensori a microonde, destinati a rispondere alle esigenze di rilevazione in ambienti grandi (fino a circa 200 metri quadrati) e lunghi e stretti (come corridoi). Recentissimi, inoltre, due nuovi modelli PIR, uno per ambienti molto alti (ambienti industriali) e l’altro per installazione a parete.Tre i nuovi modelli di sensori lanciati in occasione di Light+Building 2012: il 311 PIR di presenza, adatto per locali di piccole/medie dimensioni, il 313 a mi-croonde a basso profilo con un diame-tro di rilevazione da 12÷16 m, e il 314 a microonde orientabile, per coprire aree molto lunghe, come i corridoi (fino a 30 m). La sommità del sensore è dotata di un otturatore la cui apertura può esse-re modificata, così da ottimizzare l’area di rilevamento per ogni specifica ap-plicazione. Per agevolare l’operatività, modifiche della sensibilità di rilevazione possono essere fatte con l’ausilio di un telecomando.L’introduzione dei modelli con tecnologia a microonde consente di coprire aree maggiori rispetto alla tecnologia PIR e questo comporta, a parità di area da ri-levare, l’utilizzo di un numero inferiore di sensori, con evidenti vantaggi in termini di costi di acquisto e installazione. Due, infine, i modelli lanciati nei mesi autun-Sensore di presenza PIR 311

L’ampliamento della Norma CEI 64-9 è pensata per rispettare al meglio le esigenze della casa e di chi la vive

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La sommità del sensore 314 è dotata di un otturatore la cui apertura può essere modificata, per ottimizzare l’area di rilevamento per ogni specifica applicazione

Sensore PIR 318

Sensore a microonde 314 Sensore di presenza/assenza PIR 317 per grandi altezze

nali a ulteriore completamento della gamma: il 317 PIR, sensore di presenza “high bay” per grandi altezze da utilizzare in locali alti fino a 15 m, tipicamente in centri commerciali o capannoni indu-striali. Dotato di maschere di otturazione da apporre davanti alla lente del senso-re, consente di regolare l’area rilevata, permettendo di controllare, ad esempio, il corridoio di un magazzino senza che i risultati siano inficiati dalla rilevazione dei corridoi adiacenti. Il 318 PIR è, invece, un piccolo sensore da parete, adatto a locali di dimensioni ridotte, tipicamen-

te singoli uffici, piccole sale riunioni o i bagni di locali pubblici/uffici. Questo sen-sore risulta particolarmente utile in tutti quei casi in cui non è possibile installare il rilevatore a soffitto o dove, comunque, l’installazione a parete sia più semplice e conveniente.La sua integrazione nella gamma di plac-che Helvar e la combinazione con un pul-sante on/off e di regolazione ne fanno un accessorio molto vantaggioso, oltre che esteticamente poco invasivo.

Massimo Poletti

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Riqualificazione urbana, tutela e manutenzione del territorio e delle infrastrutture, prevenzione antisismica e risparmio energetico: questi i temi cruciali di Made Expo

IL PAESE RIPARTE DALLE COSTRUZIONI

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Sarà questo il cuore della prossima edizio-ne di Made Expo, dal 2 al 5 ottobre a Fiera Milano Rho, una manifestazione che si rin-nova puntando tutto sulla specializzazione e su un ampio respiro internazionale.Priorità: far ripartire il mercato delle co-struzioni. Con queste parole il Primo Mini-stro Enrico Letta ha recentemente ribadito la centralità dell’edilizia e delle misure per far ripartire un settore strategico, da troppo tempo bloccato dal clima d’incertezza, dai mancati pagamenti e da un sistema eco-nomico e burocratico che non facilita gli investimenti. Temi al centro anche del pro-gramma del neo Ministro delle Infrastrut-ture Maurizio Lupi, che ha presentato un piano integrato per creare occupazione nel

settore: tra le priorità, accelerare le grandi opere cantierate e cantierabili, avviare un piano di manutenzione scuole, prorogare gli incentivi per il risparmio energetico, allar-gandoli anche alla prevenzione sismica, e, infine, tradurre in legge l’accordo Abi-Ance per il rilancio dei mutui casa, creando così un nuovo patto tra mondo dell’impresa e del credito, che a Made Expo si è già concretiz-zato con un prodotto finanziario unico de-dicato da Unicredit alle aziende espositrici.In particolare, il tema dei bonus per il ri-sparmio energetico e per le ristrutturazioni, oltre ovviamente a mettere in primo piano la questione drammatica della sicurezza, rappresenta un’occasione per riqualificare il patrimonio edilizio e dare nuovo vigore al

Importante per il settore delle costruzioni una

strategia di medio termine che possa dare agli operatori un quadro

di riferimento stabile

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mercato interno, facendo leva non su con-tributi statali diretti, ma su un sistema di incentivi e di defiscalizzazione per muovere gli investimenti.«Le priorità del sistema costruzioni trovano in questa manifestazione una piattaforma ideale di dialogo, proposte e soluzioni per tutta la filiera, partendo proprio dalla spe-cificità di ciascun comparto e dal contributo essenziale a tutto il sistema edilizio», ha affermato Giovanni De Ponti, Amministra-tore Delegato di Made Expo. «Secondo i dati Ance, il settore costruzioni dall’inizio della crisi ha perso 550.000 addetti, considerando l’indotto, numeri davanti ai quali è neces-sario reagire dando ossigeno alle imprese perché investano su qualità, innovazione e riqualificazione».Nel 2012, gli investimenti in costruzioni, se-condo Ance, hanno registrato una flessione del 7,6 per cento in termini reali, che risulta addirittura superiore a quella rilevata nel 2011 (-5,3 per cento) e anche peggiore ri-spetto alle prime stime che si erano atte-state, nel giugno scorso, ad un decremento del 6,0 per cento; nel 2013 proseguirà la fase di caduta, con una riduzione degli inve-stimenti in costruzioni che si stima del 3,8 per cento in termini reali rispetto al 2012.Questi dati denunciano l’assoluta priorità di mettere a fuoco in tempi brevi misure effi-caci per il settore, che hanno però bisogno contestualmente di risorse certe. È impor-tante, inoltre, che si focalizzi una strate-gia di medio termine, che possa dare agli operatori un quadro di riferimento stabile e possa effettivamente tradursi con effetti significativi sull’economia reale.In Europa, alcuni Paesi come Francia e Germania stanno sperimentando mirate politiche economiche settoriali, che hanno determinato una seppure debole crescita degli investimenti in abitazioni.Sempre secondo Ance, dal 2008 al 2013, il settore avrà perso circa il 30 per cento degli investimenti in costruzioni e ciò lo colloca sui livelli di attività più bassi degli ultimi 40 anni. Soffrono tutti i comparti: dalla pro-duzione di nuove abitazioni, che in sei anni avrà perso, secondo le stime, il 54,2 per cento, all’edilizia non residenziale privata, che segnerà una riduzione del 31,6 per cen-to, alle opere pubbliche, che registreranno un caduta del 42,9 per cento.La riqualificazione del patrimonio abi-tativo esistente è l’unico comparto che sembra mostrare una tenuta nei livelli produttivi, con un dato sulla manuten-zione straordinaria sulle costruzioni che segna un +9,3 per cento nel quinquennio

2008-2012 e una previsione di crescita del 3 per cento anche per il 2013.

TECNOLOGIA E INNOVAZIONEMade Expo rappresenta, quindi, la piatta-forma per creare le condizioni per la ripre-sa, in particolare in un momento politico delicato che deve affrontare una persistente stagnazione del mercato interno, una forte crisi occupazionale e un crollo nel 2012 del mercato immobiliare.La via d’uscita passa attraverso tecnologia e innovazione, temi sempre più al centro dei progetti pubblici e privati. Basti pensare all’attenzione riservata anche dal Brasile al progetto per il nuovo Estadio Nacional per i prossimi mondiali, una struttura sportiva avveniristica a emissioni zero con un maxi impianto fotovoltaico e rivestimenti smart.La manifestazione, inoltre, è un hub qua-lificato per tutte le proposte del costruire sostenibile e per avviare un dibattito su temi strategici come quelli della riqualificazione e dell’efficientamento energetico del patri-monio edilizio, coniugando il business con

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Made Expo si rinnova, puntando tutto sulla specializzazione e su un ampio respiro internazionale

EVEN

TI

SPECIALIZZAZIONE, INTERNAZIONALITÀ E BIENNALITÀ

Made Expo, a partire dal 2013, passa alla cadenza biennale, allineandosi ai più im-portanti appuntamenti europei del settore dell’edilizia e delle costruzioni, per offrire all’industria di settore la risposta più efficace alle esigenze di rilancio e per cogliere le opportunità rappresentate dalla contemporaneità con il grande appuntamento di Expo 2015.

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la sostenibilità contro ogni fenomeno di ap-propriazione indebita da parte delle aziende di caratteristiche ambientali e sostenibili, da combattere con misure di reale incenti-vo al settore e con certificazioni efficaci e condivise.

MADE ENERGIA E IMPIANTIUn’onda di energia al Salone Energia e im-pianti: nasce, infatti, nell’ambito della mani-festazione il Salone dedicato alle tematiche del risparmio e dell’efficienza energetica degli edifici dal punto di vista dell’impian-tistica. Un importante spazio dedicato alle più moderne tecnologie che contribuiscono al raggiungimento della massima efficienza energetica degli edifici.Il Salone è rivolto ai sistemi di riscaldamen-to, condizionamento, ventilazione e pone grande attenzione alla domotica e alle inno-vazioni in tema di telecontrollo sugli impian-ti integrati nel sistema edilizio.Protagoniste anche le energie rinnovabili, come il solare termico e il fotovoltaico, l’eo-lico e il geotermico e il comfort ambientale,

per il raggiungimento di una massima ef-ficienza energetica. Riconfermata in que-sto Salone la presenza di un ampio spazio dedicato al settore degli ascensori, con l’obiettivo di presentare il mondo del tra-sporto verticale in tutte le sue espressioni. Il Salone offre un’ampia offerta merceologica innovativa e momenti di approfondimento su importanti tematiche come l’energia soste-nibile e sull’edilizia a energia zero per com-battere la crisi energetica, con l’obiettivo di mitigare gli impatti ambientali connessi con le costruzioni, tema che sarà affrontato nel contesto dell’iniziativa Smart Village.L’appuntamento è, quindi, dal 2 a 5 ottobre 2013 a Fiera Milano Rho, con i sei saloni specializzati: Costruzioni e cantiere, Invo-lucro e serramenti, Finiture e interni, Città e paesaggio, Software e hardware, Energia e impianti. Una grande piattaforma di busi-ness con momenti dedicati all’approfondi-mento e tanti servizi dedicati agli operatori del settore.

Franco Vitali

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* Stime ANCE

Elaborazione ANCE su dati ISTAT

2012*milionidi euro

2008 2009 2010* 2011* 2012* 2013* 2008-2012* 2008-2013*

Variazioni % in quantità

COSTRUZIONI 130.679 -2,4% -8,6% -6,6% -5,3% -7,6% -3,8% -27,1% -29,9%

abitazioni 69.577 -0,4% -8,1% -5,1% -2,9% -6,3% -2,7% -21,0% -23,1%

- nuove * 24.757 -3,7% -18,7% -12,4% -7,5% -17,0% -13,0% -47,3% -54,2%

- manutenzione straordinaria*

44.820 3,5% 3,1% 1,1% 0,5% 0,8% 3,0% 9,3% 12,6%

non residenziali 61.102 -4,4% -9,1% -8,1% -7,9% -9,1% -5,1% -33,2% -36,6%

- private* 36.281 -2,2% -10,7% -5,4% -6,0% -8,0% -4,2% -28,6% -31,6%

- pubbliche* 24.821 -7,2% -7,0% -11,5% -10,5% -10,6% -6,5% -38,9% -42,9%

La riqualificazione del patrimonio abitativo esistente è l’unico comparto che sembra mostrare una tenuta nei livelli produttivi

Investimenti in costruzioni (al netto dei costi per trasferimento di proprietà)

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La Serie di quadri 68 Q-DIN di Gewiss è un sistema di distribuzione dell’energia adatto per installazioni in ambito terziario e industriale. La famiglia di quadri, ar-ticolata in 23 versioni e 4 modularità da 5 a 20 moduli, offre la massima versatilità grazie all’ampiezza della gamma e alla possibilità di effettuare installazioni fisse e mobili con prelievo di energia di tipo industriale (interbloccato e non) e di tipo civile.Il sistema di distribuzione è stato progettato per facilitare il lavoro degli installatori: cablare un quadro DIN è, infatti, semplicissimo, grazie ad accorgimenti quali l’aper-tura dei coperchi a cerniera, le viti in termoplastico, la mancanza del collegamento a terra (classificazione in Classe II), la guida DIN regolabile in altezza, la predispo-sizione per l’inserimento di morsettiere e, infine, gli accessori per il montaggio in batteria. Il sistema completo di quadri industriali per la distribuzione di energia e comandi è disponibile in versione sia vuota, sia cablata, conforme alla Norma internazionale IEC 60439. L’estetica moderna dei quadri consente l’integrazione in qualsiasi ambiente, mentre le soluzioni ergonomiche del prodotto ne facilitano l’utilizzo. Le versioni 20 moduli possono ospitare le prese IEC 309 con e senza in-terblocco fino a 63 A senza necessità di affiancare quadri di diverse taglie; lo spazio interno dei quadri consente di alloggiare fino a un massimo di 20 moduli DIN e con il modulo aggiuntivo è possibile arrivare fino a 40 moduli. Le versioni 10, 14 e 20 moduli offrono la possibilità di inserire in posizione comoda e di immediata identi-ficazione un pulsante di emergenza. Il maniglione ergonomico di grandi dimensioni semplifica l’azionamento della portella anche con guanti da lavoro. La portella è accessoriabile con serratura a chiave di sicurezza per rendere inaccessibile il vano.

GEWISS: QUADRI DI DISTRIBUZIONE

Anno 4, N.6www.commercioelettrico.com

Con la nuova serie Green T.HE, BTicino fornisce ai propri clienti un trasformatore di Media Tensione di altissima qualità che garantisce eccellenti prestazioni ed affidabilità nel tem-po. L’elevato livello dei materiali costruttivi utilizzati e il rispetto della Norma EN 50541-1 sono le caratteristiche fondamentali che contraddistinguono questi nuovi trasformatori ad elevata efficienza energetica, sviluppati e prodotti presso gli stabilimenti BTicino di Teramo.Per effettuare una valutazione economicamente corretta, al momento dell’acquisto di un trasformatore, è necessario prendere in considerazione soprattutto il costo di esercizio della macchina. Il prezzo d’acquisto di un trasformatore, infatti, rappresenta solo una par-te marginale del costo totale: il costo di esercizio (legato prevalentemente alle perdite) rappresenta oltre l’80 per cento del costo totale. La classificazione di un trasformatore in resina avviene in base al valore delle perdite a vuoto (P0) ed a carico (Pk), caratteristiche della macchina stessa. Le perdite P0 sono indipendenti dal carico e si mantengono costanti per tutto il periodo in cui il trasformatore rimane allacciato alla rete elettrica. Le perdite Pk, invece, si presentano solamente quando al trasformatore è collegato un carico e variano in modo quadratico con il carico stesso. La Norma CEI EN 50541-1 fornisce per i trasfor-matori diversi nuovi livelli di perdite, di cui 3 riferiti alle perdite a vuoto e 2 alle perdite a carico. I livelli, per entrambi i tipi di perdite, arrivano sino ad A (più virtuoso). I trasformatori in resina MT/BT offerti da BTicino sono classificati in base alle perdite e sono suddivisi in diverse categorie, a partire dai prodotti con perdite da distribuzione (D), sino ad arrivare ai prodotti con perdite estremamente ridotte e di conseguenza con efficienze elevatissime (A0AK). Utilizzando trasformatori a basse perdite sia a vuoto che a carico, come Green T.HE, in un periodo relativamente breve è possibile recuperare il sovra costo investito per l’acquisto rispetto ad un trasformatore a perdite normali.Ridurre i consumi di un trasformatore significa diminuire anche le emissioni di CO2, li-mitando l’impatto ambientale della macchina: un trasformatore Green T.HE consente di ridurre di più di 2.000 tonnellate le emissioni di CO2 nell’atmosfera in 20 anni di lavoro.Quando un trasformatore BTicino avrà esaurito il proprio ciclo di vita lavorativo, tutti i ma-teriali che lo compongono potranno essere riciclati o facilmente smaltiti, come dichiarato nel documento PEP (profilo ambientale di prodotto), che descrive l’impatto ambientale di un prodotto lungo tutto il suo ciclo di vita (dall’estrazione delle materie prime necessarie alla sua realizzazione, fino alla sua dismissione).Tutti i trasformatori in resina BTicino, prima di essere forniti al cliente, vengono singolar-mente collaudati e devono superare con esito positivo le prove di accettazione (ed even-tualmente di tipo, se richieste in fase di ordinazione). Al termine delle prove di accettazione viene allegato ad ogni trasformatore uno specifico bollettino di collaudo.

BTICINO: RISPARMIO E ATTENZIONE ALL’AMBIENTE

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Introdotti recentemente da Panasonic gli aggiornamenti ai modelli della li-nea di PC Rugged Toughbook, con l’aggiunta delle nuove funzionalità Win-dows 8. La gamma è stata potenziata con il nuovo processore Intel Core i5 vProTM, con il sistema operativo Windows 8 Pro e con importanti migliora-menti alle fotocamere. Questi aggiornamenti riguardano i Toughbook CF- 31, CF-19 e CF-H2, Top della gamma fully rugged, e il Toughbook CF-53 della gamma semi-rugged.Con quest’ultimo aggiornamento, gli utenti business possono continuare a beneficiare delle caratteristiche uniche dei Toughbook e della vasta gam-ma di periferiche, pur sfruttando i più recenti miglioramenti nella funzio-nalità utente e i benefici apportati dal nuovo sistema operativo Windows 8.L’ultimo aggiornamento della fotocamera assicura un perfetto funziona-mento in ambiente Windows 8 ed è ottimizzato per funzionalità come quel-la di “Web conferencing”.L’anno scorso, Panasonic Toughbook ha confermato la sua posizione di vertice nel mercato europeo per l’undicesimo anno consecutivo, consoli-dando la quota di mercato del 63 per cento, secondo quanto riportato dal gruppo di analisi VDC. Ha raggiunto il primo posto nel mercato europeo anche nel segmento dei tablet business rugged, raggiungendo la quota di mercato del 29 per cento, con un aumento del 400 per cento di unità vendute anno su anno.Il successo dei modelli Toughbook e Toughpad è dovuto a fattori quali la robustezza, le batterie a lunga durata, il design ergonomico, la visibilità dello schermo sul campo, le interfacce personalizzabili, insieme a soluzio-ni di docking e periferiche su misura progettate per soddisfare le necessità delle aziende.

PANASONIC: TECNOLOGIE INNOVATIVE PER I PC RUGGED

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Produttore di batterie monouso e ricaricabili ad alte prestazioni, di torce e di carica batterie per uso professionale e consumer, Varta amplia la gamma Portable Power presentando quattro dispositivi che offrono la praticità e le prestazioni di una scorta di energia in formato tascabile, pronta all’uso ovunque, per quanti, per professione, svago e per le loro relazioni sociali, fanno abitualmente un uso intensivo di dispositivi mobili.Sinora, nonostante le caratteristiche potenzialmente ottimali, il segmento dei carica batterie ultracom-patti ha intercettato solo in minima parte le esigenze di energia supplementare e d’emergenza di questa categoria a causa di un’offerta ristretta da parte di fornitori di nicchia, con una distribuzione ridotta e, soprattutto, prezzi elevati.I modelli della linea Portable Power vanno a incidere proprio su questi fattori di debolezza grazie a carat-teristiche tecniche e commerciali ideali per catalizzare l’interesse dei consumatori.Ecco nel dettaglio i tratti distintivi dei quattro modelli che compongono la nuova linea:- Mini Powerpack: nelle dimensioni di una “pennetta” flash, questo modello offre una carica veloce che prolunga di oltre un’ora l’autonomia del dispositivo a corto di energia. È dotato di pratici connettori Micro USB, Apple 30 pin e di adattatori USB, che ne garantiscono l’uso universale ed è proposto sia in nero, sia nella “Special Edition” in bianco;- Alkaline Powerpack: in un formato sottile e compatto, questo box carica batterie alimentato da quattro batterie alcaline High Energy, incluse nella confezione, garantisce fino a 7 ore di energia. Ideale fuori

casa e in situazioni di emergenza, è possibile utilizzarlo collegandolo via USB (Micro USB, Apple 30 pin e adattatore USB) ai più diffusi modelli di smartphone di Apple, Samsung, RIM, HTC;- Emergency Powerpack: disponibile in due distinte versioni, Micro USB e Apple 30 pin, questo carica batterie in formato davvero “mini”, alimentato da una batteria ricaricabile CR123A Lithium, fornisce in qualsiasi momen-to una ricarica veloce pari a 2 ore di autonomia del dispositivo mobile.A supporto del lancio della nuova linea Portable Powerpack “On the go”, sarà implementata un’intensa attività di comunicazione a 360 gradi che comprende speciali iniziative promozionali e attività di cross-selling non solo sul punto vendita.Inoltre, sono stati messi a punto anche contenuti multimediali ad hoc da veicolare sui social media.

VARTA: PRONTO SOCCORSO ENERGIA

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Il continuo aumento dei costi di produzione di energia rende sempre più pressante la ricerca di modi per ridurre il consumo energetico. Questo è un problema mondia-le che riguarda tutti i mercati. Dai proprietari di abitazione ai gestori degli impianti industriali, tutti sono alla ricerca di modi intelligenti per ottimizzare il consumo energetico e ridurre la bolletta energetica.Il primo passo per ridurre i costi energetici è quello di conoscere e comprendere le caratteristiche del proprio consumo di energia. Questo è possibile attraverso la raccolta dei dati dei principali parametri elettrici. Inoltre, i dati raccolti devono essere trasmessi e accuratamente interpretati. Alla fine, le interpretazioni devono trasformarsi in azioni che possono generare risparmi concreti.La nuova linea di analizzatori di rete Serie MT di GE Industrial Solutions offre la so-luzione a coloro che hanno bisogno di raccogliere e trasmettere informazioni sulle installazioni elettriche di bassa e media tensione. Questi dispositivi effettuano mi-surazioni precise (classi 0,5 e 0,2) per analizzare una gamma completa di parametri elettrici: tensione, corrente, frequenza, potenza attiva, potenza reattiva, fattore di potenza, distorsione armonica THD, sfarfallio, asimmetria e molti altri ancora.La gamma è composta da tre famiglie: MTDIN, MT96, MT144. MTDIN è l’analizzato-re compatto da guida DIN (3 moduli), montabile anche a pannello; MT96 è il prodot-to completo e flessibile, con fissaggio a pannello 96 mm x 96 mm; infine, MT144 è il più potente e versatile, accessoriabile con schede di espansione per input/output digitali e analogici, espansioni di memoria SD e interfacce Ethernet e Profibus.Tutti i prodotti sono disponibili nelle versioni ad alimentazione universale ca/cc, con comunicazione Modbus e con analisi armonica THD.La nuova linea di analizzatori di rete Serie MT è pensata per installazione in quadri elettrici per applicazioni in bassa e media tensione, dove si richiede la misurazione delle variabili elettriche per il controllo efficace dei sistemi.La linea è conforme alle Norme: IEC 664, VDE 0110, UL 94, IEC 801, IEC 348, IEC 571-1, EN 61000-6-3, EN 61000-6-1, EN 61010-1 e approvazioni CE, UL.

GE INDUSTRIAL SOLUTIONS: ANALIZZATORI DI RETE

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La nuova gamma di inverter Central di Danfoss, indicata per le condizioni cli-matiche più estreme, è composta da una serie di prodotti da 1 MW a 1,5 MW. È stata progettata dedicando la massima attenzione a tutti i componenti più critici e offre un grado di protezione stagna NEMA 4.Seguendo questi criteri di progettazione, la nuova gamma raggiunge picchi di efficienza del 98 per cento e può lavorare in ambienti con temperature che vanno da -20 °C a + 50 °C senza derating. Tutti i componenti, infatti, sono protetti dal calore grazie all’innovativo sistema di raffreddamento a liquido per semiconduttori e induttori, che sfrutta la tecnologia brevettata ShowerPower. Questo sistema funziona con ventole e pompe a velocità controllata per evitare che la sporcizia penetri all’interno, assicurando il minor numero di interventi di manutenzione possibile, anche in ambienti desertici o polverosi.La taglia compatta e il peso limitato di questi inverter sono molto favorevoli

sotto l’aspetto della logistica. La soluzione proposta da Danfoss per lo scarico e l’installazione offre tempi di start up più veloci del solito. Le unità vengono, infatti, consegnate in una soluzione unica, che può essere montata direttamente su un basamento di calcestruzzo o sull’apposita piattaforma in accoppiamento al trasformatore. I dissipatori di calore a raffreddamento liquido mantengono l’unità pulita, mentre le ventole e le pompe a velocità variabile controllata aiutano l’inverter a lavorare con maggiore efficienza. La macchina è anche dotata di un deumidificatore per la rimozione del vapore.Un display LCD mostra lo stato di funzionamento, mentre un data logger integrato registra e invia i dati di produzione. Grazie ai metodi di comunicazione più efficaci, i piranometri, gli indicatori del vento ed i sensori della temperatura possono lavorare in parallelo. Tutti i dati vengono registrati e archiviati da ogni singola unità per essere trasmessi giornalmente via modem o tramite una connessione In-ternet opzionale.

DANFOSS SOLAR INVERTERS: INVERTER CENTRALIZZATO

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A fronte di una sempre maggiore urgenza relativa all’ottimizzazione dei consumi energetici, la differenza è fatta oggi senza dubbio dalle tecnologie, l’elemento dal quale tutti si aspettano soluzioni capaci di otti-mizzare l’efficienza energetica e di contenere l’impatto ambientale, per preservare le risorse del pianeta, andando però, allo stesso tempo, a migliorare la qualità della vita.Sentendo propria questa linea di pensiero, K.E.R.T. ha avviato un percorso di ricerca e sviluppo, che ha portato l’azienda a lanciare sul mercato un sistema di accumulo che permette la gestione efficiente ed intelligente dell’energia prodotta da impianto fotovoltaico con scambio in rete o ad isola. Il sistema è com-posto dagli Inverter serie Star ad onda sinusoidale pura, disponibili con ingresso/uscita 230 Vac monofase, nelle potenze da 1 kW, 2 kW e 3 kW, con ingresso batteria sia da 12 V, sia da 24 V, e con potenza 6 kW, con in-gresso batteria 48 V, da utilizzarsi in abbinamento ai relativi quadri interfaccia, KCONECOP e KCONECOP6.Due sono le modalità operative di utilizzo del sistema di accumulo: l’autoconsumo e l’autoproduzione. Nella configurazione per autoconsumo, in presenza di un impianto fotovoltaico con scambio in rete, il quadro interfaccia permette di sfruttare l’energia in surplus, accumulandola nelle batterie, tramite il caricabat-terie integrato nell’inverter, che sarà attivato solo quando si abbia una produzione di energia. Successiva-mente, a batterie scariche, l’inverter commuta le utenze collegate in rete. Quando non vi è produzione di energia dall’impianto fotovoltaico, l’inverter rimane inattivo e commutato in rete. Al termine della carica delle batterie, l’energia immagazzinata può essere usata in tre diversi modi: automatico, quando l’inver-ter utilizza subito l’energia senza necessità di ulteriori interventi; remoto, l’inverter: può essere abilitato tramite comando remoto, quale ad esempio un interruttore crepuscolare, che ne attiva il funzionamento notturno, oppure un temporizzatore, qualora si desideri utilizzare l’energia in orari definiti e secondo le pro-

prie preferenze; manuale: l’abilitazione dell’inverter avviene azionando un pulsante manualmente. Nel caso invece dell’autoproduzione, l’energia prodotta dai pannelli fotovoltaici viene immagazzinata nelle batterie tramite il regolatore di carica. Una volta terminata la produzione dell’impianto fotovoltaico, il quadro di controllo attiverà l’inverter (in modo automatico, manuale o remoto, come sopra descritto), che sfrutterà l’energia accumulata dalle batterie, ad esempio durante la notte, per alimentare una linea preferenziale (10A). A batterie completamente scaricate, il quadro di controllo commuterà la linea in rete, in attesa che l’impianto fotovoltaico ricarichi le batterie.Il vantaggio tecnologico di questo sistema non sta, però, solo nel garantire il pieno utilizzo dell’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico: K.E.R.T. ha, infatti, inteso sviluppare un prodotto che potesse soddi-sfare il più ampiamente possibile le problematiche connesse all’erogazione dell’energia. È per questo che nel sistema di accumulo è prevista la funzione di soccorritore di emergenza, grazie alla quale, in caso di mancanza di tensione di rete, le utenze collegate all’uscita dell’inverter potranno continuare a funzionare, rendendo, quindi, assai limitati i disagi generalmente associati alle situazioni di black out.

K.E.R.T.: GESTIONE EFFICIENTE ED INTELLIGENTE DELL’ENERGIA

Da sempre, DeWalt si dedica alla progettazione e produzione di elettroutensili professionali dotati dei più avanzati sistemi di sicurezza e forniti di dispositivi utili a massimizzare la produttività ed efficaci nel proteggere gli utilizzatori. Oggi l’azienda concretizza il suo impegno nel ridurre gli incidenti sul lavoro e le malattie professionali con Perform & Protect (P&P), un progetto mondiale che certifica con un logo che i sistemi che si trovano su determinati elettroutensili DeWalt rispettino elevati standard di prestazioni e protezione in merito a tre aspetti: polveri, controllo e vibrazioni. Solo i suoi prodotti in grado di migliorare il controllo della macchina per l’operatore, di ridurre le polveri nell’ambiente di lavoro e di ridurre le vibrazioni mano-braccio, possono fregiarsi del logo Perform & Protect. Grazie a questo logo, DeWalt rende così immediatamente riconoscibili agli utilizzatori pro-fessionali gli utensili con elevate prestazioni e standard qualitativi eccellenti in fatto di protezione. Si tratta per l’azienda di un nuovo modo di comunicare con il pubblico, un modo semplice e diretto per evidenziare le caratteristiche dei suoi prodotti migliori.In Italia sono già 52 i prodotti che hanno ottenuto il logo. Si tratta di elettroutensili che appartengono a diverse categorie: aspiratori solidi/liquidi, martelli elettropneumatici, tassellatori elettropneumatici, smerigliatrici angolari, tassellatori a batteria e trapani a filo.Un esempio concreto è la nuova gamma di martelli demo-perforanti da 6, 8 e 10 kg che racchiudono tutte e tre le caratteristiche degli standard Perform & Protect: in questi prodotti, infatti, sono montati sistemi antivibranti innovativi sulle due impugnature (posteriore e laterale) e sul corpo della macchina, sistemi di frizione meccanica (due livelli di coppia che possono essere impostati dall’operatore) e un dispositivo elettronico in grado di bloccare la macchine nel momento in cui si registra un’accelerazione troppo elevata; inoltre, possono essere dotati di sistemi di aspirazione per la foratura o la demolizione.Perform & Protect è un progetto mondiale in continua evoluzione, che comporterà la nascita di nuove macchine con caratteristiche di sicurezza tali da garantire il logo sul prodotto stesso e che allargherà, a breve il suo campo d’azione al rumore.

DEWALT: IMPEGNO DI PER LA SICUREZZA E LA PRODUTTIVITÀ

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La lampada a raggi infrarossi da parete Thermologika De-sign di Vortice può essere installata in qualunque ambien-tazione domestica o commerciale grazie al design elegante e moderno che la caratterizza.Idonea quando è necessario un caldo istantaneo, anche in ambienti con temperatura bassa o in locali a contatto diretto e continuo con l’esterno, è disponibile in 5 colori con differenti finiture: goffrata in grigio o blu, lucida in bianco,

grigio chiaro o grigio antracite.Dotata di 3 lampade a raggi infrarossi di potenza unita-ria pari a 600 W, capaci di scaldare per irraggiamento, un interruttore a tirante permette di attivare singolar-mente le tre lampade, ottenendo 3 potenze differenti (600 W, 1.200 W, 1.800 W) e di spegnerle completa-mente.Inclinabile di circa 20°, per orientare i raggi infrarossi verso il punto da riscaldare, ha un tempo di accensione di 30 s.Le singole lampade possono anche essere comandate mediante interruttori esterni.Grado di protezione IPX4.Dimensioni: lunghezza 570 mm, altezza 132 mm, pro-fondità (inclusa staffa) 124 mm. Peso: 2,4 kg

I requisiti di sicurezza per gli impianti IT prevedono l’utilizzo di dispositivi di protezione che entrino in fun-zione in caso di rischi d’interruzione dell’alimentazione e conseguente indisponibilità del sistema di distribu-zione.Specialista globale nella gestione dell’energia, Schnei-der Electric presenta Vigilhom IM 400, nuovo elemento di questa gamma di controllori d’isolamento ideale per impianti IT, che amplia ulteriormente le funzionalità di una gamma già molto ricca. Fornisce un monitorag-gio costante dell’isolamento dell’impianto elettrico, emettendo un segnale speciale a bassa frequenza tra l’impianto e la terra e misurando in modo preciso la resistenza e la capacità della rete.È adatto anche all’uso in reti in corrente alternata, con variatori di velocità, avviatori motore, inverter, tiristori fino a 1.700 Vac tra le fasi e a reti in corrente continua fino a 1.000 Vcc.Il prodotto è compatibile con i rilevatori di guasto XD, così da permettere di individuare in modo automatico, anche in impianti complessi, la partenza guasta, per intervenire in modo tempestivo.Inoltre, grazie al supporto della comunicazione Modbus, integrata di serie, può essere connesso in modo sem-plice a un sistema di monitoraggio da remoto dello stato della rete elettrica in cui è installato.

VORTICE: LAMPADA A RAGGI INFRAROSSI DA PARETE

SCHNEIDER ELECTRIC: SOLUZIONE PER IL CONTROLLO DI UN SISTEMA IT A NEUTRO ISOLATO

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Nel panorama dei termostati e cronotermostati a marchio Geca nasce il termostato GecApp, studiato per essere comandato a distanza in maniera semplice ed intuitiva tramite un’apposita applicazione per smartphone (App).In ogni momento è possibile verificare lo stato della temperatura dei propri locali e modificarne i valori, proprio come quando si controlla la posta elettronica.

Abbinata a termostati derivati dalla serie T-Touch 503, l’applicazione è di-sponibile su App Store e per Android, per consentire a tutti di monitorare e impostare i valori di temperatura desiderati.I termostati digitali GecApp con tecnologia touch screen e display retroillu-minato sono semplicissimi da installare a parete e sono comandabili da una semplice App, rappresentando la soluzione ideale per il controllo a distanza dell’impianto di riscaldamento.La doppia modalità di funzionamento estate ed inverno permette di coman-dare impianti sia di condizionamento, sia di riscaldamento. È sufficiente sfiorare la superficie del display per attivare la retroilluminazione e far comparire le icone di comando che consentono, oltre al controllo della tem-peratura, di variare il differenziale termico e di attivare la funzione di blocco delle impostazioni stesse.I termostati dispongono inoltre di un programma “antigelo”, che preserva l’impianto anche ad apparecchio spento con una temperatura inferiore a 5 °C.Disponibili in due colori: antracite e bianco, i termostati GecApp sono pro-dotti versatili e intelligenti per la casa moderna, dotati di caratteristiche funzionali che rendono possibile il risparmio energetico e un pronto comfort in qualsiasi momento, con una estrema facilità di utilizzo e un design, che li rende adattabili a tutti gli ambienti, dai più sobri a quelli più ricercati.

GECA: TERMOSTATI GSM

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Rinnovata da Legrand l’offerta di guidacavi RTA in poliammide con la nuova gamma LGP, un sistema completo, affidabile, versatile e flessibile, in grado di soddisfare le specifiche applicative negli ambiti più vari ed eterogenei.La struttura anulare dei guidacavi garantisce alta flessibilità e capacità di adattamento geometrico, pur conservando buone doti di resistenza meccanica e termica. Il sistema, completo di accessori, garantisce un grado di protezione IP68.La nuova gamma in poliammide è completa, in grado, quindi, di offrire soluzioni adeguate ad ogni tipo di esigenza installativa, grazie all’ampia scelta di guidacavi e di raccordi disponibili in tre diverse tipologie di filettatura: Isometrica, PG e Gas.Realizzato con materiali riciclabili, il sistema è ecocompatibile e, nel suo complesso, completa-mente certificato in ambito nazionale e internazionale (in particolare ha ottenuto le certificazioni IMQ e UL). Ne è garantita, quindi, la qualità e l’affidabilità anche negli impieghi più gravosi e nelle condizioni di utilizzo più difficili in ogni contesto ambientale.La gamma LGP mantiene sinergia e compatibilità con la precedente offerta del sistema in poliam-mide Legrand e può, quindi, essere integrata o sostituita in impianti precedentemente realizzati, effettuando le operazioni di assemblaggio e smontaggio degli accessori sui guidacavi senza l’utilizzo di utensili, favorendo semplicità e rapidità di esecuzione.I guidacavi LGP sono disponibili nelle versioni:

- LGP standard: coniuga alta flessibilità a buona resistenza meccanica e ter-mica. Ideale per la distribuzione, la protezione e l’isolamento delle installazioni elettriche;- LGP pesante: compromesso ideale tra elevate prestazioni meccaniche e flessi-bilità, trova applicazione nell’automazione pesante, con forti sollecitazioni mec-caniche, urti e vibrazioni;- LGP per robotica: quando siano richieste alta flessibilità e resistenza al movi-mento, quindi in caso di distribuzione, protezione e isolamento di installazione e automazione in applicazioni dinamiche;- LGP trecciato: con treccia protettiva in filo d’acciaio zincato, si utilizza quando sia richiesta elevata resistenza meccanica e termica, in particolare in presenza di trucioli taglienti, scintille, oggetti abrasivi.

LEGRAND: NUOVA GAMMA DI GUIDACAVI

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Grazie all’estrema affidabilità e robustezza del nuovo trasduttore di pressione industriale Serie KS, Gefran ha anche ottenuto la certificazione SIL2 tramite il laboratorio tedesco accreditato TÜV Rheinland.Basato sulla tecnologia del film spesso depositato su acciaio, si tratta di un di-spositivo semplice e compatto, resistente ad urti e vibrazioni, ideale per nume-rose applicazioni in ambito idraulico e pneumatico.La certificazione SIL2, ottenuta in accordo alla normativa IEC/EN 62061:2005 “Sicurezza del macchinario”, consente di utilizzare il trasduttore di pressione KS nell’ambito di un sistema di sicurezza conforme alla Direttiva Macchine 2006/42/CE (attualmente in vigore), che definisce i requisiti essenziali di salute e sicurez-za EHSR (Essential Health and Safety Requirements) per tutti i tipi di macchinari.La sonda KS non contiene olio di riempimento ed o-ring, ha una struttura com-pletamente in acciaio Inox e un livello tecnologico garantito dalla quarantennale esperienza di Gefran nel settore dell’automazione dei processi industriali.L’elettronica di ultima generazione dispone di uscite amplificate sia in corrente (4÷20 mA), sia in tensione, mentre l’operatività in temperatura del fluido di pro-cesso è stata estesa fino a -40°C ÷ +125°C, garantendo un’ottima stabilità nel campo compensato.È disponibile una vasta gamma di campi di misura, da 0÷1 bar fino a 0÷1.000 bar, con accuratezza <0,5% FS (inclusivo di non-linearità, isteresi, ripetibilità e offset di zero e di fondo scala).Tutti i prodotti, a partire dal campo di misura 0÷10 bar in avanti, vengono forniti nella versione certificata SIL2 come standard.

Il nuovo sistema Rotex GCU compact è una caldaia a condensazione di dimen-sioni compatte per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria. È dotato di un accumulo termico integrato per l’abbinamento ai sistemi Rotex Solaris di tipo Drain-Back e in pressione. Grazie a questa integrazione, l’ener-gia solare può essere trasformata fino all’80 per cento in calore utile.Rotex GCU compact abbina, con il minimo ingombro, l’innovativa tecnologia di condensazione a gas (metano o GPL) ad un accumulatore termico e solare disponibile in due versioni, con accumuli da 300 o 500 litri. La caldaia a gas a condensazione è separata dall’accumulatore termico attraverso un coper-chio completamente isolato. Questo permette di ridurre al minimo le disper-sioni superficiali dell’unità e di evitare le perdite per raffreddamento tipiche dei sistemi tradizionali, che abbinano la caldaia a un accumulatore termico,

consentendo un ulteriore risparmio energetico e un rendimento fino al 110 per cento. Oltre che a un impianto solare, Rotex GCU compact può essere abbinato ad una stufa o a termocamino preesistente dotati di modulo idronico.Anche senza l’integrazione dell’energia solare, Rotex GCU compact è una combinazione ottimale tra una caldaia a condensazione a gas ad alta efficienza e un accumulatore termico con produzione di acqua calda sanitaria. L’impianto completo con integrazione solare per il ri-scaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria può essere col-locato in soli 0,36 m2 (GCU compact 315/324) o 0,64 m2 (GCU compact 515/524/533).Il cuore del sistema è l’accumulo termico integrato nell’unità interna. Questo elemento, costituito da due gusci in polipropilene con interpo-sto uno strato isolante di schiuma poliuretanica espansa, garantisce un elevato isolamento termico e una stratificazione ottimale delle tempe-rature, l’ideale per sfruttare al meglio l’energia solare anche con bassa insolazione.Diversamente dai sistemi tradizionali che accumulano acqua calda sanitaria, con la tecnologia Rotex il calore viene immagazzinato nell’ac-cumulo termico producendo istantaneamente acqua calda sanitaria. In questo modo, assicura un’elevata igiene dell’acqua, come confermato dall’Istituto di Igiene dell’Università di Tubinga, in Germania.

GEFRAN: TRASDUTTORE DI PRESSIONE COMPATTO

DAIKIN: CALDAIA A CONDENSAZIONE ABBINATA AL SOLARE TERMICO

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Si amplia la gamma di pulsanti e selettori diametro 22 mm di Lovato Electric con l’intro-duzione una nuova serie di pulsantiere plastiche da 1 a 6 fori.Il design proposto è frutto di uno studio che riprende l’estetica della serie Platinum e che dedica particolare attenzione a soluzioni che facilitano le operazioni di fissaggio e cablaggio a cura del cliente.Il fissaggio delle pulsantiere avviene tramite 4 viti da inserire nella base; si può, quindi, effettuare il cablaggio dei contatti elettrici e la chiusura del coperchio in un secondo momento.Su tutti i lati vi è la predisposizione di fori non filettati da sfondare secondo le esigen-ze del cliente; è possibile in questo modo, utilizzare pressacavi di differenti dimensioni (M16, M20, M25, PG11, PG13,5, PG16).I nuovi elementi di contatto e portalampada a LED, con terminali a vite per montaggio a scatto su fondo della pulsantiera, agevolano il cablaggio, che avviene direttamente nella base delle pulsantiere (non vi sono, quindi, cavi nel coperchio).Altri importanti aspetti sono l’omologazione cULus ed il grado di protezione IP66, IP67, IP69K e NEMA 4X, per UL, che rende le nuove pulsantiere utilizzabili anche nelle appli-cazioni più severe.Sono disponibili pulsantiere ad 1 foro con coperchio grigio o giallo e pulsantiere da 2 a 6 fori con coperchio grigio. Le pulsantiere possono essere acquistate vuote o con pulsanti serie Platinum già montati.In merito ai contatti elettrici, sono disponibili le configurazioni 1NA e 1NC; per i porta-lampada a LED a luce fissa sono offerti versioni 12÷30 Vca/cc, 85÷140 Vca e 185÷265 Vca in 5 colori.

LOVATO: PULSANTIERE

Il sistema di monitoraggio SunGuard Energy Touch, compatibile con impianti fotovoltaici monofase e trifase, collegato direttamente all’inverter consente di controllare l’andamento dei consumi in relazione all’energia prodotta, immessa e prelevata, segnalando con preci-sione le condizioni di esercizio, tutti gli eventi e le eventuali anomalie.Il kit è composto da un datalogger SunGuard Box Wi-Fi, da un analizzatore bidirezionale SunGuard Meter con TA incluso e da un display touch SunGuard ready 7” Wi-Fi. L’intuitiva interfaccia grafica di quest’ultimo, attraverso le funzioni ed i grafici delle quattro schermate, permette di tenere sempre sotto controllo gli andamenti energetici del proprio impianto.Il sistema è facile e veloce da installare; basta, infatti, connettere il datalogger all’analizza-tore di rete e all’inverter ed effettuare una semplice configurazione. Dopo aver completato l’allineamento con i valori delle energie del contatore di produzione e del contatore di scam-bio, il sistema è pronto all’uso.Per ottenere un sistema di monitoraggio ancora più completo e professionale, altre stru-mentazioni di controllo opzionali possono essere connesse al datalogger:- SunGuard Sensor Box, utile alla verifica delle prestazioni dell’impianto in funzione dei parametri ambientali (irraggiamento e temperatura modulo);- String Box o SunGuard String Control, per il controllo costante delle correnti continue delle stringhe fotovoltaiche.L’andamento istantaneo e lo storico dell’impianto sono sempre monitorabili sia in locale,

attraverso l’elegante display touch in dotazione, sia in remoto, attraverso il portale di supervisione mediante l’uso di PC, Smartphone, tablet o Smart TV. Analizzando regolarmente le informazioni relative a potenza ed ener-gia sarà possibile ottimizzare l’autoconsumo.Disponendo, inoltre, di una connessione Internet è pos-sibile usufruire del servizio di monitoraggio remoto via Web, gratuito per i primi 12 mesi, che consente di riceve-re allarmi su eventuali guasti e messaggi relativi all’an-damento della produzione, sia via mail, sia con SMS.SunGuard Energy Touch è disponibile nelle versioni mo-nofase da 30 A (per impianti di circa 6 kW), trifase da 63 A (per impianti di circa 30 kW) e trifase da 125 A (per impianti di circa 60 kW).

AROS SOLAR TECHNOLOGY: MONITORAGGIO E GESTIONE DEI CONSUMI

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Le nuove automazioni Elvox rappresentato il punto di arrivo di una ricerca lunga e complessa che ha avuto come obiettivo principale quello di offrire elevate prestazioni, precisione e affidabilità.L’attuale offerta si caratterizza, infatti, per numerosi punti di forza. A co-minciare dal “Made in Italy”: un valore aggiunto, sinonimo di qualità, rico-nosciuto in tutto il mondo. Le nuove automazioni rispettano, inoltre, tutte le normative di sicurezza europee, un’attenzione che si traduce in un’ulteriore prova di affidabilità e sicurezza. A questo si aggiungono l’utilizzo di materiali che garantiscono un alto rendimento e resistenza nel tempo, un design che valorizza l’estetica del prodotto e una meccanica precisa e affidabile.Una gamma articolata, dove ogni tipologia è stata studiata per soddisfare ri-chieste precise, in contesti di applicazione specifici. Automazioni per cancelli

scorrevoli e battenti con diverse tipologie di apertura, per porte garage, barriere stradali e per serramenti. Disponibili in kit o come singoli com-ponenti, sono estremamente semplici da installare.Caratterizzate da una meccanica robusta, precisa e silenziosa – racchiusa in corpi di alluminio pressofuso, con parti plastiche verniciate poliestere per assicurare solidità e resistenza a tutti gli agenti atmosferici – le nuo-ve automazioni utilizzano tecnologie che assicurano non solo sicurezza, ma anche grandi prestazioni nell’utilizzo. La tecnologia 24 V, ad esempio, può sostenere passaggi frequenti con cicli di lavoro elevati e garantisce particolare precisione nella rilevazione degli ostacoli, nel controllo e nella gestione del movimento, consentendo la realizzazione di istallazioni con-formi alle normative europee EN 12445 e EN 12453.Una serie di prodotti complementari garantisce un controllo ancora più completo e sicuro delle diverse funzionalità, senza tralasciare l’estetica. Radiocomandi, lampeggianti, tastiere, selettori e fotocellule: una linea completa di accessori tecnologicamente evoluti, caratterizzati da un design compatto e raffinato, adatti ad integrarsi perfettamente in ogni ambito e installazione.

ELVOX: PRECISIONE E CONTROLLO IN OGNI MOVIMENTO

Una nuova serie di raccordi stagni per tubo rigido è stata presentata da Elettroca-nali: la serie Security System, classificata con il grado di protezione IP67 sull’intera gamma.Questo grado di protezione particolarmente elevato consente l’impiego anche in condizioni gravose, all’esterno dei fabbricati esposti alle intemperie.La particolarità costruttiva, brevettata, risiede nella guarnizione imperdibile e co-stampata in pezzo unico con il corpo del raccordo, caratteristica che offre vantaggi esclusivi alla serie. Tutto l’insieme è realizzato in un pezzo unico, la guarnizione non è smontabile durante la fase di inserimento dei tubi. Il design, il materiale plastico bicomponente e la struttura innovativa permettono la dilatazione dei raccordi che aderiscono perfettamente al tubo.La particolare soluzione costruttiva ha permesso la realizzazione di raccordi dalla forma distintiva e compatta, di aspetto piacevole e moderno; la loro struttura ac-compagna e asseconda i tubi rigidi con raggi di curvatura particolarmente studiati in funzione dei cavi da condurre. L’installazione è rapida, lo sforzo minimo: gli ac-cessori s’inseriscono con una leggera pressione, adattandosi alle variazioni di dia-metro e di forma caratteristiche del tubo in PVC rigido per installazioni elettriche.In questo modo è possibile utilizzare tubi differenti per diametro e spessore, con la sicurezza che il raccordo si adatterà sempre e perfettamente al tubo installato.Grazie alle loro caratteristiche di flessibilità e duttilità i raccordi possono essere smontati e nuovamente riutilizzati, anche dopo essere stati installati, senza nessu-na alterazione della forma e del sistema di tenuta.L’intera serie di raccordi è conforme alle Norme EN 61386-1, EN 61386-21 ed ha ottenuto il marchio di qualità IMQ su tutte e quattro le tipologie di raccordo: tubo-scatola, tubo-tubo, tubo-guaina e curva a 90°.

ELETTROCANALI: SISTEMA DI RACCORDI STAGNI

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Recentemente pubblicate da Federazione ANIE le Linee guida per una corretta interpreta-zione della nuova Direttiva 2011/65/UE, la cosiddetta RoHS II, di cui è atteso il recepimento nazionale. La RoHS II sostituisce la precedente Direttiva RoHS 2002/95/UE, recepita in Italia con il D.Lgs. 151 del 2005.Obiettivo del vademecum è fornire supporto alle aziende nell’interpretare le disposizioni della nuova Direttiva, al fine di garantire la conformità dei prodotti ai requisiti indicati dalla direttiva stessa.In base alle nuove disposizioni, infatti, il produttore di apparecchiature elettriche ed elettroniche rientranti nel campo di applicazione è tenuto ad apporre la marcatura CE, redigere la Dichiarazione di Conformità e predisporre il fascicolo contenente tutta la do-cumentazione tecnica che dimostri la conformità dei singoli materiali che costituiscono l’apparecchiatura.Nelle Linee guida ANIE vengono analizzati in breve i contenuti della Direttiva e i principali obblighi ad essa correlati e si forniscono interpretazioni e criteri decisionali.Ampio spazio è riservato alle cosiddette “zone grigie” in cui si collocano diverse tipologie di prodotti. Il vademecum aiuta le aziende a determinarne l’inclusione o meno nel campo di applicazione della Direttiva.Nel realizzare le Linee guida sulla RoHS II, Federazione ANIE ha inteso rendere disponibi-le uno strumento completo ad uso delle aziende del settore e in vista del confronto con le istituzioni chiamate a recepire nel nostro Paese il provvedimento.«Crediamo molto nell’utilità di questo strumento operativo», ha spiegato Maria Antonietta Portaluri, Direttore Generale di ANIE. «I produttori di apparecchiature elettriche ed elet-troniche, a seguito della emanazione della Direttiva, hanno tutta una serie di obblighi e prescrizioni da rispettare, con difficoltà ad interpretare correttamente l’articolata legisla-zione europea. Il primo obiettivo della Guida è, quindi, quello di supportare le aziende nella

corretta applicazione delle Norme, evitando che l’incertezza normativa e la com-plessità burocratica si traducano in ulteriori ostacoli, in uno scenario economico già di per sé particolarmente difficile. In secondo luogo, siamo convinti che le Linee guida ANIE possano trovare un utile impiego anche nel dialogo a livello istituzionale, nel momento in cui la Direttiva sarà oggetto di recepimento in Italia».

Dal 24 giugno 2013 è on line la nuova versione del CEI Webstore, il portale di e-commerce del CEI, che offre una nuova modalità di navigazione e d’interazione con l’utente (http://webstore.ceiweb.it).Già la pagina principale si presenta con un “look & feel” rinnovato e molto più efficace nel consentire all’utente di individuare, con un solo click, la tipologia di

prodotto cui è interessato.È stata anche ristrutturata la sezione relativa agli abbonamenti, che pro-pone una procedura che guida l’utente nella scelta del tipo di abbonamen-to più adatto alle proprie esigenze professionali.Da ultimo, per quanto concerne i contenuti, è stato reso disponibile l’ac-cesso ai sistemi d’acquisto di Norme non pubblicate dal CEI (IEC, IEEE e BSI).Il layout e le scelte grafiche sono ispirate a quelle del portale CEI rilascia-to di recente nella sua nuova veste.Nei lavori di ristrutturazione non sono stati trascurati gli aspetti relativi alla sicurezza: il codice è stato rivisto e testato con standard molto più stringenti di quelli usati in precedenza, in modo da offrire ai clienti un’e-sperienza di acquisto sicura ed affidabile.

FEDERAZIONE ANIE: LINEE GUIDA SULLA DIRETTIVA ROHS II

CEI: NUOVA VERSIONE DEL WEBSTORE

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Pubblicata da Gewiss una nuova guida per la realizzazione di impianti d’illuminazione per attività sportive che rispondano alla regola dell’arte, dal progetto alla messa in opera.La nuova pubblicazione nasce con l’obiettivo di offrire ad installatori e progettisti uno strumento di facile consultazione nel quale reperire le informazioni utili sulle soluzio-ni progettuali per impianti sportivi di piccole/medie dimensioni indoor e outdoor. Oltre ai professionisti già esperti, la guida rappresenta un valido aiuto per studenti di istituti tecnici ed aspiranti progettisti che vogliono approfondire le proprie conoscenze sugli aspetti progettuali ed applicativi dell’illuminotecnica.Per ciascuno degli impianti sportivi analizzati, sono presentate le specifiche del pro-getto e del relativo schema elettrico, offrendo ai professionisti la possibilità di identifi-care tutti gli elementi necessari per una puntuale e rapida stima dei costi.Le schede progettuali riportano informazioni dettagliate su:- dimensioni dell’area di gioco e dei valori richiesti dalle normative UNI EN 12193 (2008) e Coni 1379 (2008);- dimensioni e curva fotometrica suggerite per la realizzazione del progetto;- dati tecnici della lampada e dei pali;- posizionamento degli apparecchi;- risultati numerici di calcolo.Tutti i progetti fotometrici sono realizzati in conformità alle normative regionali in ma-teria di inquinamento luminoso.Ogni progetto è corredato di uno schema che illustra gli aspetti elettrotecnici dell’in-stallazione, indicando le caratteristiche dei componenti dell’impianto, quali il quadro elettrico, i circuiti ausiliari e gli interruttori di protezione e comando.Copia della nuova guida può essere richiesta contattando il servizio commerciale all’indirizzo [email protected] o visitando il sito pro.gewiss.com.

È stata presentata da Schneider Electric Pelco Mobile, un’App che per-mette di accedere da remoto alle immagini in diretta riprese dai siste-mi di videosorveglianza DX4700HD/DX4800HD, Digital Sentry, Endura (dotati di System Manager SM5200) e, ovviamente, dalle Telecamere serie Sarix.È così possibile controllare persone e luoghi sotto sorveglianza ovun-que ci si trovi, potendo connettersi simultaneamente fino a cinque sistemi VMS Pelco, per un totale di 500 videocamere per ogni sistema.Pelco Mobile è un’applicazione gratuita che può essere usata su smartphone o tablet, che possono collegarsi via WiFi, 3G o 4G ai sistemi o direttamente alle telecamere; l’App è disponibile per IOS e Android, rispettivamente su AppStore e su Google Play.Le caratteristiche dell’applicazione sono:- ottimizzazione per tablet, con viste da 2x2 e 3x3;- visione di video live dalle videocamere connesse a sistemi DX4700HD/DX4800HD, Digital Sentry ed Endura (dotati di System Manager SM5200);

- visione di immagini live riprese da telecamere Sarix;- visione di immagini provenienti da 500 telecamere (Endura SM5200) o 128 videocamere (Digital Sentry);- funzionalità lista “Search my System” per localiz-zare rapidamente le telecamere;- controllo delle telecamere PTZ connesse a Digital Sentry;- possibilità di salvare le informazioni delle teleca-mere e dei siti controllati più frequentemente (mag-giore facilità di navigazione);- assistenza all’uso dell’applicazione on screen.

GEWISS: SOLUZIONI PER L’ILLUMINAZIONE SPORTIVA

SCHNEIDER ELECTRIC: UN’APP PER LA VIDEOSORVEGLIANZA

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Azienda Pagina

ABB 10-12Anie 28-62APER 14Aros Solar Technology 16-60BTicino 53Came Group 14CEI 08-62Comoli Ferrari 11Daikin 59Danfoss Solar Inverters 08-55DeWalt 56Elettrocanali 61Elvox 61Enerpoint 46Forum Telecontrollo 06GCI Group 11GE Industrial Solutions 55GE Lighting 15Geca 58Gefran 59

Azienda Pagina

Gewiss 11-42-53-63Gifi 40Helvar 48Ideallux 37Ingeteam 15K.E.R.T. 56Legrand 58Lovato 60Made Expo 50Omron 13Panasonic 54Performance in Lighting 13Politecnico di Milano 10Punto Fotovoltaico 16Riello UPS 12Schneider Electric 57-63Sicurezza 44Varta 54Vortice 57

www.commercioelettrico.comAnno 4, N.6

Cervedwww.cerved.compagina 21

Chintwww.chint.itIII Copertina

GE Power Controls Italiawww.ge.compagina 9

Gewisswww.gewiss.compagina 4-5

Idealluxwww.ideallux.netI Copertina

Palazzoliwww.palazzoli.itIV Copertina

Soneparwww.sonepar.itpagina 7

Vartawww.vartaitalia.itII Copertina

Verbatimwww.verbatim.itpagina 1

Aziende Citate.indd 80 12/09/2013 16:12:47

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