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IMPATTO PRIVACY: VIDEO ANALISI NEI SISTEMI DI
VIDEOSORVEGLIANZA INTELLIGENTE
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L’UTILITA’ DELLA VIDEOANALISI
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Pensate a cen?naia di telecamera di sorvegl ianza insta l late in un aeroporto: qual è la probabilità che un operatore nella control room sia in grado di notare tempes?vamente una persona che entra in un’area interdeOa, o individuare un bagaglio abbandonato, o un comportamento sospeOo di una persona?
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S t u d i s c i e n ? fi c i dimostrano che dopo 2 0 m i n u ? d i o s s e r v a z i o n e con?nua un normale operatore non noterà oltre il 90% di even? rilevan?.
Fonte: hOp://www.aitech-‐solu?ons.eu/blog/
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L’ANALISI VIDEO INTELLIGENTE
La video content analysis (anche deOa analisi video intelligente) cos?tuisce un insieme di tecniche dell’Intelligenza Ar?ficiale e della Computer Vision che consentono ad un calcolatore di analizzare un flusso video allo scopo di comprenderne il contenuto e di annotarlo automa?camente (i metada?) senza l’intervento umano. I sistemi di analisi video possono richiamare l’aOenzione dell’operatore quando avviene qualche evento specifico nella scena inquadrata dalla telecamera e permeOono di ridurre i tempi della ricerca offrendo all’operatore la possibilità di trovare solo quelle sequenze video che soddisfano alcuni criteri specifica? dall’operatore stesso.
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Come avviene la funzione di rilevamento degli oggec
LA VIDEOANALISI
Nella prima fase di elaborazione effeOuata dagli algoritmi di videoanalisi il sistema mira ad individuare in ogni fotogramma acquisito dalla telecamera i pixel associa? agli oggec di interesse (pixel di “foreground”) che stanno interagendo nella scena, separandoli dai pixel che rappresentano la sfondo della scena (“background”).
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ALCUNI ESEMPI DI VIDEOANALISI
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Con la funzione “tampering” scaOa un “warning” in caso di tentato
oscuramento della camera
Obie9vo: Questo algoritmo controlla che una visione normale non venga disturbata dall’offuscamento della telecamera (esempio: coprendo la lente con vernice spray , sacche9 o altro).
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Obie9vo: Questo algoritmo controlla se in una determinata zona vengono abbandonaE ogge9 (esempio borse) o rimossi. UEli per evitare aGentaE in luoghi pubblici come aeroporE, stazioni ecc.
Con la funzione “Object detec?on” scaOa un “warning”
nel caso un oggeOo sia abbandonato o
rimosso da un’area soggeOa a
monitoraggio
Object Detec?on
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Obie9vo: Questo algoritmo viene uElizzato per monitorare l’ingresso di persone in zone proibite o il superamento di linee di sicurezza.
Con la funzione “Tripware” scaOa un “warning” nel caso un oggeOo superi una o più linee virtuali
Tripware
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Obie9vo: Questo algoritmo viene uElizzato per rilevare comportamenE anomali nell’area sorvegliata (esempio aree di imbarco).
C o n l a f u n z i o n e “Loitering” e “Panic” scaOa un “warning” nel caso vengano rileva? cambi d i d i rez ione bruschi ed improvvisi e corse di soggec nell’ area interessata oppure eccessivi stazionamen?.
Loitering Allarm
Panic Allarm
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Obie9vo: Questo algoritmo fornisce daE staEsEci fondamentali per prendere decisioni in merito alla sicurezza di una determinata area e alla gesEone del flusso delle persone.
Con la funzione “Object Coun?ng” scaOa un conteggio delle persone o delle
cose che aOraversano una linea virtuale
Object Coun?ng
VIDEOSORVEGLIANZA: LE FONTI PRINCIPALI
CODICE DELLA PRIVACY PROVVEDIMENTI DEL GARANTE STATUTO DEI LAVORATORI
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• Provv. 29 novembre 2000 (“Il decalogo delle regole per non violare la privacy”), doc. web n. 31019;
• Provv. Generale 29 aprile 2004, doc. web n. 1003482; • Provv. Generale 08 aprile 2010, doc. web n. 1712680.
• Un nuovo Provvedimento uscirà tra poco
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I PRO
VVED
IMEN
TI DEL GAR
ANTE
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I traOamen? di da? personali nell'ambito di una acvità di videosorveglianza devono essere effeOua? rispeOando le misure e gli accorgimen? prescric da questa Autorità come esito di una verifica preliminare acvata d'ufficio o a seguito di un interpello del ?tolare (art. 17 del Codice), quando vi sono rischi specifici per i diri9 e le libertà fondamentali, nonché per la dignità degli interessaE, in relazione alla natura dei daE o alle modalità di traGamento o agli effe9 che può determinare. Provv. 08.04.2010 § 3.2.1.
LA VERIFICA PRELIMINARE
Art.17 d.lgs n.196/2003 + § 3.2.1. Provv. 08.04.2010
Quando si deve oOenere l’Autorizzazione del Garante per installare determina? impian? di
videosorveglianza ? -‐ LA Verifica Preliminare -‐
• dei sistemi di videosorveglianza abbina? a da? biometrici; • degli impian? dota? di sosware, che consentono il riconoscimento delle persone; • dei sistemi c.d. intelligenE, che cioè non si limitano a riprendere e registrare le immagini, ma sono in grado di rilevare automa?camente comportamen? o even? anomali, segnalarli ed eventualmente registrarli; • dei sistemi integra? di videosorveglianza; • delle casis?che di allungamento dei tempi di conservazione delle immagini oltre il previsto termine massimo di seOe giorni.
il Garante enuncia tuOa una serie di ipotesi che vanno soOoposte a verifica preliminare. Si traOa:
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SISTEMI INTELLIGENTI
I sistemi di videosorveglianza c.d. intelligen? sono quei sistemi in grado di rilevare automa?camente comportamen? o even? anomali, segnalarli e all’occorrenza registrarli.
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Provv. 08.04.2010 § 3.2.1.
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COME SONO “VISTI” DAL PROVVEDIMENTO 08.04.2010
In linea di massima tali sistemi devono considerarsi eccedenE rispeGo alla normale a9vità di videosorveglianza, in quanto possono determinare effec par?colarmente invasivi sulla sfera di autodeterminazione dell'interessato e, conseguentemente, sul suo comportamento. Il rela?vo u?lizzo risulta comunque gius?ficato solo in casi parEcolari, tenendo conto delle finalità e del contesto in cui essi sono traOa?, da verificare caso per caso sul piano della conformità ai principi di necessità, proporzionalità, finalità e correGezza (arO. 3 e 11 del Codice).
provv. 08.04.2010, § 3.2.1.
QUALCHE ESEMPIO
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SISTEMA INTELLIGENTE PRESSO UNA CENTRALE TERMOELETTRICA
Provv. 12.01.2012 [doc. web n.1875004
VIDEO ANALISI:
Il sistema è caraOerizzato in par?colare da un meccanismo di rilevamento del movimento fondato sul confronto tra un'immagine di fondo e una serie di frame video registra? nel tempo. Inoltre, il sistema di mo0on detect risulterebbe anche in grado di rilevare problemi tecnici o di sabotaggio, come la scomparsa del segnale video o l'occlusione dell'o9ca di una telecamera.
CARATTERISTICHE DELL’IMPIANTO:
Le immagini sarebbero conservate per un tempo limite di una secmana, allo scadere del quale, sarebbero automa?camente cancellate per sovrascriOura. Inoltre, tra le caraOeris?che tecniche dell’impianto, vi è la possibilità di captare l’audio proveniente dalle singole telecamere dotate di microfono. L’audio non sarebbe registrato.
CONSERVAZIONE IMMAGINI E CAPTAZIONE AUDIO:
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IL GIUDIZIO DEL GARANTE
Il Garante si è espresso in senso favorevole all’impianto, ad esclusione della captazione audio. In par?colare: Ad avviso di questa Autorità, all'esito dell'istru:oria sono emersi elemen0 che inducono a ritenere che il tra:amento delle immagini che verrebbe effe:uato a:raverso l'impianto di videosorveglianza intelligente sia conforme ai principi pos0 dagli ar:. 3 e 11 del Codice. In par0colare, l'ubicazione isolata del sito, la sua notevole estensione e la posizione dell'area al di fuori delle zone in cui le forze dell'ordine svolgono la rou0naria aDvità di pa:ugliamento valgono a gius0ficare l'adozione di un sistema di sicurezza che, consentendo una rilevazione di possibili intrusioni in tempi estremamente brevi, risul0 effeDvamente in grado di prevenire accessi non autorizza0 alla stru:ura e, quindi, di scongiurare – o, quantomeno, di ridurre significa0vamente -‐ il rischio di aD vandalici, danneggiamen0 o fur0 di materiali in grado di provocare gravi disservizi.
Provv. 12.01.2012 [doc. web n.1875004
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IL GIUDIZIO DEL GARANTE
Invece, con specifico riferimento al connesso sistema di "captazione audio" con cui si intenderebbe implementare il sistema di videosorveglianza intelligente, si deve ritenere che esso, anche a prescindere dai possibili riflessi penali che potrebbero derivare dalla sua aDvazione (anche in ragione di quanto previsto dall'art. 4 della legge n. 300/1970, richiamato dall'art. 114 del Codice), non sia comunque conforme ai principi pos6 dall'art. 11 del Codice e, segnatamente, ai principi di per6nenza, non eccedenza e proporzionalità. Al riguardo, si osserva che la potenzialità dell'impianto di rilevare indis0ntamente suoni fino ad una distanza di 5-‐6 metri dall'ubicazione di ciascuna telecamera, provvista di microfono, può determinare un'ulteriore e non gius6ficata riduzione della sfera di riservatezza di chiunque si trovi a transitare in prossimità di un'area già abbondantemente monitorata, per finalità di sicurezza, con un modernissimo sistema di videosorveglianza.
Provv. 12.01.2012 [doc. web n.1875004
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SISTEMA INTELLIGENTE PRESSO I SITI DI ROMA E MILANO DI ENI S.P.A.
Provv. 15.03.2012 [doc. web n. 1893742]
VIDEO ANALISI:
Eni intenderebbe acvare un sistema automa?co di rilevazione delle intrusioni basato su acvità di video-‐analisi. In altri termini, le telecamere ad inseguimento (speed dome) eseguirebbero, in situazione di normalità, una scansione panoramica della zona di competenza e, grazie alla modalità di video-‐analisi, in caso di intrusione, si orienterebbero verso la zona interessata per seguire e registrare l'evento. Tra le funzionalità che verrebbero configurate, vi sarebbero, in par?colare, le seguen?: object classifica6on, che permeOerebbe di dis?nguere, all'interno di un'immagine, persone, veicoli, animali e altri oggec che non appartengono propriamente alla struOura della scena; single-‐mulE tripwire event detecEon, che consen?rebbe di rilevare il superamento, da parte di un oggeOo in movimento, di una linea virtuale precedentemente definita all'interno del campo visivo della telecamera; enter-‐exit event detec6on, che sarebbe in grado di rilevare il momento in cui un par?colare ?po di oggeOo, proveniente da una qualunque direzione all'interno del campo visivo della telecamera, entrasse o uscisse da una zona di interesse precedentemente individuata.
CARATTERISTICHE DELL’IMPIANTO:
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LETTURA TARGHE:
La società ha riferito di voler acvare anche un sistema di rilevazione dei transi? e di leOura delle targhe che non si interfaccerebbe con alcuna banca da? SCNTT (Sistema Centralizzato Nazionale Targhe e Transi?), ma solo con una lista di targhe "autorizzate" da Eni (c.d. white list), che verrebbero censite su richiesta degli stessi dipenden? interessa?. Il sistema acquisirebbe l'immagine della targa del veicolo in transito, conver?rebbe l'immagine in una stringa testuale recante la sequenza di leOere e numeri che compongono la targa acquisita e confronterebbe la suddeOa stringa di testo con quelle presen? nella lista di Eni delle targhe autorizzate (white list). Tale lista verrebbe "caricata" direOamente sul sistema di videosorveglianza, permeOendo così di discriminare gli accessi dei veicoli autorizza? da quelli non autorizza?. In caso di accesso di un'autoveOura autorizzata, il sistema riconoscerebbe la targa del veicolo e rileverebbe la sua corrispondenza con quella inserita nella white list, senza effeOuare alcuna videoregistrazione. Invece, ove accedesse ai si? un'autoveOura non autorizzata, allora il sistema, non riconoscendo la targa rilevata tra quelle presen? nella white list, acverebbe la videoregistrazione dell'avvenuto transito. Gli operatori che avrebbero accesso agli archivi di sistema (7 per la sede di San Donato Milanese e 5 per la sede di Roma) sarebbero muni? di specifica abilitazione mediante "utenza e password", in linea con le procedure di sicurezza aziendali.
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IL GIUDIZIO DEL GARANTE
IL GARANTE, ai sensi dell'art. 17 del Codice, a conclusione della verifica preliminare rela?va all'u?lizzo del sistema di videosorveglianza c.d. "intelligente" che Eni S.p.A. intende adoOare, per finalità connesse alla tutela del patrimonio aziendale e della sicurezza dei lavoratori . . . . . ., prende aOo delle modalità del traOamento dei da? personali ad esso connesso, prescrivendo che: a) il traOamento delle immagini si mantenga aderente alle finalità di tutela del patrimonio aziendale e della sicurezza dei dipenden? e si svolga nel rispeOo delle modalità indicate da Eni S.p.A. con note del 19 luglio 2011, 30 gennaio e 14 febbraio 2012; b) l'impresa di vigilanza esterna sia nominata responsabile del traGamento e questa, a sua volta, nomini incarica? del traOamento i propri dipenden?. c) le utenze per l'accesso alle immagini siano individualmente assegnate agli incarica? specificamente nomina? da Eni e dalla società di vigilanza (cfr. – Disciplinare tecnico in materia di misure di sicurezza, punto 3 all. B) del Codice); d) l'informaEva agli interessaE venga resa aOraverso suppor? che, per formato e posizionamento, siano chiaramente visibili prima che gli interessa? entrino nel raggio d'azione delle telecamere.
Provv. 12.01.2012 [doc. web n. 1893742]
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SISTEMA INTELLIGENTE PRESSO AREE PORTUALI DI OLBIA ISOLA BIANCA, GOLFO ARANCI E COCCIANI.
Provv. 17.09.2015 [doc. web n. 4361006]
VIDEO ANALISI:
L’Autorità Portuale ha soOoposto a verifica preliminare l'u?lizzo di sistemi di videosorveglianza che prevedono una specifica acvità di video analisi volta a "segnalare automa?camente l'eventuale scavalcamento della recinzione metallica posizionata lungo il perimetro delle aree ad accesso ristreOo".
CARATTERISTICHE DELL’IMPIANTO:
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IL GIUDIZIO DEL GARANTE
Il Garante ha preso aOo che l'impianto di videosorveglianza che l'Autorità portuale di Olbia e Golfo Aranci ha inteso soOoporre alla verifica preliminare dell'Autorità è abilitato a svolgere la specifica funzione di a9vare un allarme sonoro presso la control room in caso di aGraversamento di una linea virtuale posta in corrispondenza del limite superiore della recinzione metallica, con lo scopo di segnalare l'eventuale scavalcamento da parte di soggec non autorizza? della recinzione metallica posizionata lungo il perimetro delle aree ad accesso ristreOo.
Provv. 17.09.2015 [doc. web n. 4361006]
Linea Virtuale
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IL GIUDIZIO DEL GARANTE
SoOo il profilo, poi, degli effec previs? conseguen? all'acvazione dell'allarme, dalla documentazione trasmessa emerge che le caraOeris?che specifiche del sistema di videosorveglianza in esame, nel rilevare il superamento di una barriera virtuale, delimitata da una linea predefinita, e l'accesso ad una zona interdeOa segnalata con la "presenza di idonei cartelli informa?vi e (con) disposi?vi di delimitazione delle zone proteOe", hanno come unica conseguenza quella di richiamare l'aGenzione dell'operatore presente nella control room, al fine di favorirne un eventuale tempesEvo intervento, volto a verificare la fondatezza della segnalazione d'allarme sonoro (eventualmente anche azionando "delle telecamere dome, per seguire manualmente l'intruso fino all'arrivo delle guardie giurate") e non comportano l'acvazione di ulteriori funzionalità, quali, ad esempio, l'analisi audio, la geolocalizzazione o il riconoscimento tramite incrocio con ulteriori specifici da? personali, anche biometrici, o confronto con una campionatura precos?tuita. Pertanto, con riferimento alla valutazione di proporzionalità del traOamento dei da? personali effeOuato tramite il sistema intelligente oggeOo della verifica preliminare, si ri?ene che, allo stato degli elemen? acquisi? in ac, il sistema di videosorveglianza così come descriOo e in relazione alle finalità dichiarate non compor?, in concreto, un pregiudizio rilevante per gli interessa?, tale da determinare effec invasivi sulla loro sfera di autodeterminazione e, conseguentemente, sui loro comportamen?.
Provv. 17.09.2015 [doc. web n. 4361006]
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LA VERIFICA PRELIMINARE: PROCEDURA
l’Autorità ha ribadito che l’installazione di sistemi di videosorveglianza non deve essere soOoposta all’esame preven?vo del Garante -‐faOe salve specifiche ipotesi-‐ e che non può desumersi alcuna approvazione implicita dal semplice inoltro di documen? rela?vi a progec di videosorveglianza, cui non segua un esplicito riscontro dell’Autorità, in quanto non si applica il principio del silenzio assenso. RELAZIONE 2012, PAG. 94.
TERMINE VERIFICA PRELIMINARE: 180 gg (reg. n.2/2007)
ISTANZA: Da Protocollare presso l’Ufficio del Garante DIRITTI DI SEGRETERIA: mille euro
Avv. Marco Soffien?ni Docente Università degli Studi di Roma UnitelmaSapienza Privacy Officer cer?ficato TÜV Italia n° Reg. CDP 015 Coordinatore Nazionale Comitato Scien?fico Federprivacy Delegato per la provincia di Arezzo di Federprivacy Fellow Is?tuto Italiano per la Privacy e la valorizzazione dei da? hOps://it.linkedin.com/in/marcosoffien?ni @msoffien?ni1
GRAZIE PER LA CORTESE ATTENZIONE
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www.federprivacy.it hOp://academy.ethosmedia.it/
formazione-‐security-‐safety.asp