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IRMELDue passi nella storia con lo sguardo al futuro
Era il 1946…
• Il 22 agosto 1946 il sig. Giovanni Dellavedova fondò assieme al cognato, Renzo Cerutti la “Industrie Riunite Metallo e Legno”con sede a Crusinallo.
La rete commercialeAl termine della seconda guerra mondiale, il
sig. Giovanni creò una piccola ma ramificata rete commerciale di oggettistica in legno e metallo,
prodotta nella zona del lago d’Orta.Pentole, posate ed altri utensili domestici venivano ritirati personalmente presso i piccoli produttori e
poi rivenduti in Italia e all’estero.
la Nova Espress
Nel 1947 venne acquistato il brevetto 26245 riguardante una caffettiera a corpo unico e filtro interno amovibile:
…Nacque così la Nova Espress
La grande sfida
Per affrontare al meglio questo nuovo impegno
“metallurgico”,Giovanni si fece aiutare dal fratello
Emilio, fino ad allora alle dipendenze della ditta Alessi.
L’amicizia con Renato Bialetti
Nei successivi anni “d’oro” Giovanni e Renato Bialetti, amici d’infanzia e rivali in affari, si ritrovavano alla sera al bar e tra un bicchiere di vino ed una partita a carte sfoderavano i dati produttivi della giornata: la IRMEL da 5 a 10.000 caffettiere, la Bialetti 15.000 …..
Il trasferimento ad OmegnaNel 1954 l’azienda si trasferisce ad Omegna, in un moderno stabilimento, dove viene, tra le altre cose, installato uno dei più grandi impianti italiani di ossidazione anodica dell’alluminio.
Qui si diede inizio alla creazione di una serie di prodotti colorati che verranno apprezzati in tutto il mondo.
Gli oggetti acciaioNei primi anni ’60, con l’avvento delle materie plastiche, la produzione di alcuni articoli venne abbandonata e di conseguenza l’azienda propose sul mercato nuovi prodotti utilizzando nuovi materiali tra i quali l’acciaio inossidabile
Gli anni ‘80• Nei primi anni ’80 l’ing.
Guido Dellavedova iniziò a gestire in proprio l’azienda di famiglia, migliorando sia l’aspetto produttivo che quello commerciale, riducendo ed ottimizzando i processi di produzione
La “Maggiolina”Dal 1989 circa, venne sospesa la produzione di macchine in inox, divenuta insostenibile e
venne avviato un deciso restyling per le macchine in
alluminio, cavallo di battaglia dell’azienda: venne creata la
“Maggiolina”.
il caffè direttamente nella tazzaAl Salone Internazionale della Casa di Milano (Macef), nel 1989, la “Maggiolina” riscosse un immediato successo: macchine così colorate e “simpatiche” non se n’erano mai viste.
Un successo di colori
• La produzione continuò fino al 2000, annoverando tra i propri clienti le migliori catene di distribuzione italiane e straniere, nonché il mercato promozionale.
• Un dato per tutti negli “anni d’oro” il solo negozio Croff di Corso Buenos Aires a Milano, aveva una cadenza di vendite di 500 pezzi a settimana solo per le caffettiere
Il Declino…Negli anni successivi, la
guerra dei prezzi al ribasso con i produttori
esteri , in special modo la Cina, obbligò la IRMEL ad
un lento declino.....
… Uno sguardo più in la !• IRMEL Sarà il primo progetto in discussione al
workshop in programma con l’Enea, e con la Provincia del VCO, che avrà luogo il 27 Febbraio 2015.
… La possibilità concreta per una rinascita
www.smartcitiesaltopiemonte.it [email protected]