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Monitoraggio e l’Individuazione di Aree Potenzialmente Inquinate nelle Regioni
obiettivo convergenza
G.I.A. Consulting Srl – Sede legale e operativa viale degli Astronauti n 8 cap 80131 Napoli www.giaconsulting.it tel +39 0810383761Privacy – Copyright © 2013 All Rights Reserved
______________________________________________________________________________Caso di successo Gia consulting Srl di Napoli. «Utilizzo del GIS per il monitoraggio frane e
utilizzo del dato LIDAR come strumento per la gestione del dissesto idrogeologico»
Castello Baronale De Gualtieriis - Piazza Castello, 73020 Castrignano dei Greci (LE)____________________________________________________________________________________________________________
Contenuti
� Programma Operativo Nazionale (P.O.N.)
� Ambito del Progetto MIAPI
� Quadro normativo di riferimento
� Obiettivi del Progetto MIAPI
� Sviluppo del Progetto MIAPI
� Individuazione dei siti
� Rilievo geofisico da elicottero
� Attività a terra
� Valutazione dei risultati
� Attività complementari
� Altri Progetti PON: MIADRA e MAMPIRA
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Programma Operativo Nazionale (P.O.N.)
"Sicurezza per lo sviluppo - Obiettivo Convergenza 2007-2013"
� Il P. O. N. ‘Sicurezza per lo Sviluppo 2007-2013’ si propone di migliorare: le condizioni di
sicurezza del territorio, la giustizia e la legalità per i cittadini e le imprese laddove i fenomeni
criminali limitano enormemente lo sviluppo economico
� Regioni Obiettivo Convergenza: Calabria, Campania, Puglia e
Sicilia� Il P. O. N. Sicurezza ha una dotazione finanziaria di 1.158 milioni di euro
� 50% cofinanziato dall’Unione Europea, attraverso il Fondo
Europeo di Sviluppo Regionale
� 50% dallo Stato Italiano� Titolare del P. O. N. Sicurezza è il Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero
dell’Interno
� ASSE 1 - Sicurezza per la libertà economica e d'impresa
� Obiettivi Operativo 1.3 - Tutelare il contesto ambientale3
Ambito del Progetto MIAPI
• Il Progetto appartiene alla categoria dei progetti aventi carattere di sistema,
finalizzato alla promozione di iniziative sovraregionali in grado di sviluppare le
peculiari competenze e capacità tecniche, istituzionalmente deputate al Ministero
dell’Interno, la cui attuazione è affidata ad Amministrazioni ed Istituzioni a livello
centrale
• Il Progetto si riferisce, per quanto concerne la programmazione di sicurezza
2007/2013 per le Regioni CONV, al seguente Obiettivo Globale:
– Diffondere migliori condizioni di sicurezza, giustizia e legalità per i cittadini e le
imprese, contribuendo alla riqualificazione dei contesti caratterizzati da maggiore
pervasività e rilevanza dei fenomeni criminali e all’incremento della fiducia da parte
della cittadinanza e degli operatori economici
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Quadro normativo di riferimento
� Decreto legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 e s.m.i. - “Testo Unico Ambientale”(cfr. parte IV - articoli 177 – 266 “Norme in materia di gestione dei rifiuti e dibonifica dei siti inquinati”
� Il D.Lgs. 152/06 stabilisce la priorità della prevenzione e della riduzione dellaproduzione e della pericolosità dei rifiuti:� Rifiuti urbani e Rifiuti speciali (secondo l’origine);� Rifiuti pericolosi e non pericolosi (secondo le caratteristiche di pericolosità)
� Definizioni dal Titolo V – Bonifica di siti contaminati:� sito potenzialmente contaminato: un sito nel quale uno o più valori di
concentrazione delle sostanze inquinanti rilevati nelle matrici ambientali risultinosuperiori ai valori di concentrazione soglia di contaminazione (CSC), in attesa diespletare le operazioni di caratterizzazione e di analisi di rischio sanitario eambientale specifiche del sito, che ne permettano di determinare lo stato o meno dicontaminazione sulla base delle concentrazioni soglia di rischio (CSR)
� sito contaminato: un sito nel quale i valori delle concentrazioni soglia di rischio(CSR), determinati con l'applicazione della procedura di analisi di rischio (Allegato 1- parte quarta) sulla base dei risultati del piano di caratterizzazione, risultanosuperati
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Obiettivi del progetto MIAPI
• Il progetto attraverso l’utilizzo di rilievi aerei e di indagini geofisiche, metterà le ARPA
Regionali e Provinciali, gli enti territoriali e gli Uffici Investigativi e giudiziari, in condizione
di operare in modo più efficace ed efficiente nell’ambito del contrasto ai reati ambientali e
della pianificazione degli interventi di bonifica del territorio potenzialmente inquinato
– Supporto tecnico delle ARPA delle Regioni Convergenza, impegnate nel censimento dei siti
potenzialmente inquinati (discariche abusive o comunque non messe in sicurezza)
– Collaborazione del Comando Carabinieri per la Tutela Ambientale e del personale del MATTM
• Individuazione di anomalie di alcuni parametri fisici e geofisici con l’ausilio di datitelerilevati, mirata alla localizzazione di fusti interrati contenenti rifiuti pericolosi, tossici oradioattivi
• Verifica, tramite indagini in campo, della presenza di inquinanti in corrispondenza dei sitiindividuati e selezionati per tali analisi
• Creazione e gestione di un archivio informatizzato globale, condiviso e aggiornabile, delleinformazioni relative a siti potenzialmente inquinati
• Evoluzione dell’architettura di pubblicazione e scambio dei dati cartografici e informativi
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Sviluppo del Progetto MIAPI
• Fase 1– individuazione preliminare delle aree volabili– raccolta di dati territoriali grazie anche alla collaborazione delle ARPA Regionali e degli Enti
locali– rilievo geofisico da elicottero con calibrazione dei sensori da terra– analisi svolte, anche tramite software GIS, mirate all’individuazione dei siti sospetti– predisposizione della documentazione tecnica– sopralluoghi preliminari– creazione di un documento in formato digitale con tutte le informazioni raccolte sul sito in
esame (Dossier)
• Fase 3
– valutazione dei risultati, popolamento delle banche dati e comunicazione agli organi
competenti
– analisi del rischio dei siti potenzialmente inquinati
– segnalazioni ai fini della successiva integrazione del Piano delle bonifiche dei siti inquinati
• Fase 2– attività di verifica a terra mediante indagini geofisiche e geognostiche
Individuazione dei siti – Fase 1
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• Al fine di individuare più precisamente i siti da indagare saranno inoltre presi inconsiderazione:
– la distribuzione sul territorio delle organizzazioni malavitose– l’altissima probabilità di trovare almeno una discarica laddove siamo in presenza di cave dismesse e
attive– l’altissima probabilità di trovare una discarica abusiva in aree con densità abitativa molto bassa– l’altissima probabilità di trovare una discarica abusiva in zona agricola o di vegetazione spontanea e
all’interno di zone industriali– l’altissima probabilità di trovare almeno una discarica nelle vicinanze di una discarica autorizzata o
nelle vicinanze di discariche occasionali non controllate– presenza di Siti di Interesse Nazionale (SIN)– la presenza di siti contaminati al momento non caratterizzabili con precisione– Individuazione di porzioni di territorio interessate da segni di diffuso rimaneggiamento
• Ciò consentirà di:– selezionare, tra tutte le aree selezionate, solo i siti che saranno considerati sospetti anche dagli uffici
tecnici competenti– diminuire in modo considerevole il numero di siti su cui procedere con ulteriori approfondimenti– consolidare il dossier di ogni sito selezionato, permettendo di ricostruire in modo oggettivo
l’evoluzione dell’area nel tempo
• Attività da svolgere con il supporto e la collaborazione– ARPA– Enti locali
Individuazione dei siti – Fase 1
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• Conoscenza delle caratteristiche geologiche, litologiche, geomorfologiche e idrogeologiche dei territori
• Analisi fonti riguardanti siti già censiti come inquinati e/o bonificati e/o potenzialmente inquinati, al fini di
escluderli o porli a bassa priorità rispetto alla pianificazione dei rilievi
• Analisi altre Banche Dati, progetti di ricerca monografici che tengano conto di particolari analisi geochimiche
GeologiaIdrografiaLitologiaCensimento Cave
Perimetrazione
Siti di Interesse Nazionale
(S.I.N)DemografiaUso del suolo - CLCInfrastruttureIndustrie e servizi
Rilievo geofisico da elicottero – Fase 1
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• Magnetometria e Spettrometria gamma
• Analisi su ampia scala del territorio per la restituzione di una mappa dei siti potenzialmente inquinati– mappatura di discariche industriali con accumuli di materiale interrato– mappatura delle sorgenti di isotopi radioattivi– individuazione di fattori inquinanti su vasta area (es. Cesio)– qualsiasi altra situazione in cui sia necessaria una indagine dettagliata rispetto alle ordinarie tecniche di
campionamento
Dettaglio MagnetometroDettaglio Spettrometro
Attività del CesioAttività del Cesio
Attività a terra – Fase 2• Attività a terra mediante indagini geofisiche e geognostiche ai fini
– definizione dettagliata dei limiti e della posizione spaziale dell’anomalia attraverso rilievo con
magnetometro e/o spettrometro a mano
– raffinamento della misura dell’anomalia nei suoi valori massimi
– in caso di inquinamento superficiale, integrazione con prelievo di campioni di terreno per analisi
geochimiche
Valutazione dei risultati – Fase 3
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Valutazione dei risultati
Popolamento delle banche dati
Comunicazione agli organi competenti
Supporto all’analisi del rischio dei siti
potenzialmente inquinati
Supporto alle attività successive
d’integrazione del Piano delle bonifiche dei siti
inquinati
Flusso delle informazioni MIAPI
SITA – CED Napoli
Acquisizione e elaborazione dati spettrometrici e magnetometrici
Attività di Change Detection su basi dati esistenti
Indagini geofisiche sul campo
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- ARPA
- Enti Locali - Organi di
Giustizia - ARPA
Attività complementari� Sono in corso di attuazione una serie di attività complementari ai progetti PON che hanno il fine di dotare il Comando
Carabinieri Tutela Ambiente di strumenti funzionali per migliorare e ottimizzare l’attività giudiziaria
� Ordinanza del Presidente Consiglio dei Ministri n.3348/2004 (5.000.000,00 di Euro)
� Ordinanza del Presidente Consiglio dei Ministri n.3388/2004 (5.000.000,00 di Euro)
� Ordinanza del Presidente Consiglio dei Ministri n.3390/2004 (2.750.000 di Euro)
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Ordinanza n. 3390/2004
Dotazione attrezzatura tecnicaSITA – CED Napoli
Ordinanza n.3388/2004
Allestimento mezzi
Aggiornamento e ottimizzazione sistemi tecnologicipresenti su mezzi mobili già in dotazione
Toyota Hilux Stylus X
Volkswagen Golf 2.0 GTD
Altri Progetti PON
SITA – CED Napoli
Pot
enzi
amen
to
HW
e S
W
Acquisizione e elaborazione dati
Condivisione Banca Dati
ARPA X
Dotazione multimediale e formazione
Pot
enzi
amen
to
HW
e S
W
CCTASI
� Monitoraggio dell’Impatto Ambientale Dovuto a Reati Ambientali (MIADRA)
� Il progetto è rivolto al CCTA e alle ARPA delle quattro regioni CONV e ai relativiDipartimenti Provinciali (24)
Altri Progetti PON
� Monitoraggio delle Aree
Marine Protette Interessate
dai Reati Ambientali
(MAMPIRA)� Il progetto è rivolto al CCTA e
ad una selezione di 14 AreeMarine Protette delle quattroregioni CONV
SITA – CED Napoli
Area Marina Protetta X Acquisizione e elaborazione dati
Attività di video sorveglianza
Grazie per l’attenzioneING. Giuseppe Lopilato
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Caso di successo Gia consulting Srl di Napoli. «Utilizzo del GIS per il monitoraggio frane e utilizzo del dato LIDAR come strumento per la gestione del dissesto idrogeologico»
Castello Baronale De Gualtieriis - Piazza Castello, 73020 Castrignano dei Greci (LE)