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3 Dicembre 2010 Palazzo Serra di Cassano – Istituto Italiano per gli Studi Filosofici Napoli

Thinking The Unthinkable

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http://www.sentieridigitali.eu/2010/11/24/thinking-the-unthinkable-i-sentieri-del-giornalismo-iperlocale/

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3 Dicembre 2010 Palazzo Serra di Cassano – Istituto Italiano per gli Studi Filosofici Napoli

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come è cambiato dal 2004 ad oggi il concetto di urban blog?  come si distingue un blog da un sito di giornalismo partecipativo? 

Con l'espressione urban blog si identificano blog riferiti ad una entità territoriale definita (una città, un paese, un quartiere) e che utilizzano la tecnica del passaparola digitale per compiti di socializzazione diretta e indiretta anche con l'utilizzo di immagini e video riferiti alla comunità. Interessante l'utilizzo di mappe e di sistemi di social bookmarking per aumentare il livello di condivisione e di collaborazione.

I blogger che inseriscono i post, possono essere o singoli oppure organizzati in gruppi eterogenei , in maniera tale da avere argomenti anche se il territorio o il quartiere è di piccole dimensioni. Sugli urban blog, si rendono servizi locali quali recensioni di ristoranti, calendari delle farmacie di turno, elenco delle sagre e delle feste che interessano la zona del blog oltre alle notizie di informazione locale.

Secondo il principio delle libere informazioni e della collaborazione, sono nati interi network di urban blog che racchiudono decine di comuni al loro interno.

fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Urban_blog

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Citizen journalism: Il giornalismo partecipativo (detto anche giornalismo collaborativo o, in inglese, citizen journalism o open source journalism) è il termine con cui si indica la nuova forma di giornalismo che vede la partecipazione attiva dei lettori, grazie alla natura interattiva dei nuovi media e alla possibilità di collaborazione tra moltitudini offerta da internet.

fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Citizen_journalism

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http://www.masternewmedia.org/it/independent_publishing/come-fare-un-blog/come-pubblicare-online-il-tuo-primo-blog-20071112.htm

http://sabrina114.spaces.live.com/blog/cns!5DD1FA083FF7379!3217.entry

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Fonte: http://salsa.wiredforchange.com/o/2707/p/salsa/web/blog/public/entries?blog_entry_KEY=21623

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   Perché i giornali non organizzano corsi di giornalismo

partecipativo? 

1) Approccio culturale: occorre un change for a different cultural approach

2) Competenza: citizen journalism è innovazione ossia un cambiamento al processo di ricerca e fornitura delle informazioni e della loro diffusione e produzione attraverso l’uso delle tecnologie e del web2.0.

La regola delle fonti e della loro verifica vale per chiunque faccia attività giornalistica: singolo cittadino, blogger, aspirante giornalista, giornalista pubblicista e giornalista professionista e freelance.

1) Le redazioni sono le redazioni (old style) e le scuole di giornalismo simulano le redazioni old style e non è detto che siano portatrici di nuovi trend. I giornalisti tra i 40 e 60 anni che fanno da tutor agli allievi delle scuole di giornalismo è raro che siano appassionati di tecnologia e nuovi trend digitali. Spesso e volentieri si incontrano colleghi “romantici” e “tradizionalisti” che offrono in tradizione ma non in innovazione e modernità. Le redazioni delegano alle scuole di giornalismo la formazione “accademica” e “sul campo”.

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nel mondo antico

Nel mondo dei nativi digitali

nel mondo degli emigranti digitali

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cosa significa iperlocalismo? internet non ci avrebbe dovuto rendere  tutti  globali? globalismo e iperlocalismo sono da considerare tendenze opposte?c'e' il rischio che l'iperlocalismo si trasformi in neotribalismo? c'e' il rischio di un ripiegamento e di chiusura?

Internet ha reso globali e al contempo g-locali. Da questa g-località si è sviluppato questo trend

(iper)locale che ha focus su un’area ben localizzata producendo informazione che potrebbe essere anche di nicchia.

Sarà difficile una chiusura, semmai una eventuale forma di neotribalismo concorrerebbe alla formulazione di una microinformazione più settoriale.

Alla microinformazione si contrapporrà sempre la macroinformazione.

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condividere un territorio significa condividerne i valori? giornalismo esiste un "giornalismo (iper)locale? la "notiziabilita'" è legata al territorio? 

Non è necessario condividere gli stessi valori per condividere il territorio e la notiziabilità non è legata al territorio ma al contenuto del fatto in sé e al suo peso-valore.

“la notiziabilità” del fatto è legata anche all’immagine e alla percezione che si ha del territorio. Rendere notiziabile qualcosa che non lo è, è arte di una buona penna.

Per esempio, l’ eccesso di informazione negativa si ripercuote sul sistema turismo-investimenti del territorio (camorra, rifiuti, crolli siti archeologici)

Non fa “notizia” la buona notizia, ovvero le azioni buone e questo accade causa una distorsione della percezione di ciò che è importante ed è o fa notizia e di ciò che non lo è e non lo fa.

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È cambiato il consumo delle informazioni? quali sono i percorsi dei lettori?

fonte: http://www.slideshare.ner/Newsmakerdirete/buzznews

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fonte: http://www.slideshare.ner/Newsmakerdirete/buzznews

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mobile

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Fonte: http://www.finanzalive.com/mercati-valutari/record-euro-14-dollari/fonte:

come può il giornalismo partecipativo concorrere alla coesione sociale? e allo sviluppo economico? 

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come può il giornalismo partecipativo concorrere alla coesione sociale? e allo sviluppo economico? 

Non esiste una ricetta . Il fatto già di esistere e di essersi affermato in Italia in qualche maniera è già indice di scardinamento di un sistema basato su vecchie strutture e modelli. Prima dello sviluppo economico c’è lo sviluppo di un’informazione che può essere alternativa e/o integrativa a quella già esistente.

Lo sviluppo di una nuova cultura e di un nuovo approccio e modalità di agire e del fare. Solo con un cambiamento culturale “dal basso” e quindi dai lettori/prosumer vi sarà terreno fertile per investimenti strutturali e finanziari.

In base al valore dato a questa informazione possono seguire forme di sviluppo economico e sociale (anche di natura collaborativa)

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quali modelli di sostenibilità economica per il giornalismo locale e partecipato? microdonazioni a sostegno della cultura e dell'informazione: perché in Italia non decollano?

L’approccio culturale dell’italiano medio è quello che ostacola lo sviluppo del sostentamento dei nuovi modelli editoriali (non solo pubblicità). Poca propensione al rischio. E sistema editoriale incatenato e incastrato nella crisi e nei “paletti” dei vecchi modelli di business.

Il sistema editoriale emergente necessita nuovi “azionisti dell’informazione”e nuove forme di network finanziari che investano in un sistema-informazione meno legato alle linee editoriali verticistiche e ai vecchi poteri. I modelli di business che sono idonei alla carta stampata non è detto che siano idonei al sostentamento dell’informazione e dei suoi stakeholders nel web. Ogni dinamica interagisce un modello di business.

Il Crowdsourcing “spinto”: ovvero con robuste e cospicue somme di denaro è una soluzione fattibile e possibile a generare un nuovo modello di finanziamento di: ricerca del fatto, trattamento, produzione e divulgazione dello stesso.

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francesca ferrara

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