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Cresce il movimento anti biomasse: è caos politico!
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L'Oscar del giorno lo assegniamo a Bregantini
e Ruta. Il Vescovo di Campobasso e il senatore
del Pd si sono decisi ad intervenire sulla que-
stione delle centrali a biomassa nell'area del
Matese. Entrambi, nel dichiararsi contrari al-
l'istallazione degli impianti, ritengono che i pro-
nunciamenti non cadranno nel vuoto, leggasi il
diniego di Frattura, come la certezza che ci sa-
ranno tempestive quanto efficaci azioni ammini-
strative conseguenti al pronunciamento
unanime del consiglio regionale del Molise,
legga si sempre Frattura. Non resta, allora, che
attendere la decisione del presidente della
Giunta regionale.
GIORNALE SATIRICO
30.000 copie in omaggio
Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo SantagostinoRotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)Tel.: 0874.1919119Fax: 0874.49441E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it
E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it
Stampa:Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.)
Il lunedì non siamo in distribuzioneLa collaborazione è gratuita
Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero
ANNO X - N° 197 - MARTEDÌ 30 SETTEMBRE 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
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TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO
L’Oscar del giorno
a Bregantini e Ruta
Il Tapiro al Comune di Matrice. Tari, Tasi:
tasse. Una gran confusione, con errori, a
Campobasso, e omissioni, a Matrice dove
l’amministrazione ha deciso di non gravare
di aliquote le seconde case, tranne quelle
date in locazione. Che non sono più di quat-
tro e, per giunta, regolarmente denunciate.
Le seconde case sfitte (o date in nero in lo-
cazione) se la sono sfangata. La gente si
chiede perché questa palese disparità. Pre-
sto detto. Le seconde case appartengono a
personaggi noti del luogo trasferiti nel capo-
luogo ai quali, da parte dell’amministrazione,
è parso doveroso fare un omaggio. Tari, Tasi:
tasse. Sì, ma non per tutti.
Il Tapiro del giorno
al Comune di Matrice
La più grande presa per i fondelli
ai molisani l’ha realizzata il consi-
glio regionale del Molise il 23 set-
tembre 2014 deliberando di dare
mandato al presidente Paolo di
Laura Frattura di fare tutto ciò ch’è
in suo potere al fine di annullare, in
autotutela (!), le determinazioni di-
rigenziali numero 23 e 24 che au-
torizzano la realizzazione degli
impianti di produzione di energia
rinnovabile da biomasse nei co-
muni di San Polo Matese e di
Campochiaro. Cinici e beffardi, i
consiglieri regionali hanno incari-
cato l’assassino di fare le indagini
sul delitto.
A Napoli la metafora è molto più
lieve: si chiede all’acquaiolo se
l’acqua è fresca!” Chiaro che
quello risponda: “Come una rosa”.
Il consiglio regionale aveva l’auto-
rità (non l’autorevolezza che non
ha), anzi, il dovere, di esprimere
un voto contrario, motivandolo det-
tagliatamente nei punti in cui le de-
terminazioni autorizzative degli
impianti si prestano ad essere at-
taccate, e di incaricare il presi-
dente della giunta regionale di
procedere al loro annullamento.
Ciò, se il consiglio regionale
avesse avuto a cuore davvero l’in-
teresse collettivo, e non quello ma-
croscopico del presidente Frattura
realizzato attraverso la mano dei
suoi più diretti collaborati nella ge-
stione del potere. Altro che “fare
tutto ciò ch’è in suo potere!”.
Ciò che era in suo potere, il pre-
sidente, l’ha fatto, eccome!, cre-
ando i presupposti, i mezzi, gli
strumenti, le soluzioni, e le deter-
minazioni per raggiungere lo
scopo. Intorno a lui, certo, aleggia
il sospetto di complicità, favoritismi
e collusioni.
Anche il ritardo pilotato del Piano
paesistico rientra nel quadro dei
favoritismi finalizzati a sostenere la
realizzazione delle due centrali a
biomasse. Per cui l’applauso del
pubblico presente in consiglio re-
gionale, seguito alla votazione al-
l’unanimità (cioè con il voto di
Iorio, Fusco Perrella, Cavaliere e
Sabusco!!!), ha il sapore della
beffa.
Della facilità con cui un popolo
abituato a subire sopraffazioni ed
angherie, a piegare la testa ad
ogni forma di potere, prenda per
buona la più smaccata delle prese
in giro da parte di chi della turlupi-
natura peraltro ne fa un co-
stume di vita. Ribadiamo: il
consiglio regionale aveva l’au-
torità (non l’autorevolezza che
non ha), anzi, il dovere di
esprimere un voto contrario,
motivandolo dettagliatamente
nei punti in cui le determina-
zioni autorizzative degli im-
pianti si prestano ad essere
attaccate, e di incaricare il
presidente della giunta regio-
nale di procedere al loro an-
nullamento.
Non avendo fatto questo, il
consiglio regionale non ha
fatto niente che possa portare
all’annullamento degli atti che
consentono di distruggere
un’area a grande vocazione agro-
alimentare e turistica e di avvele-
nare le popolazioni residenti, con
l’aggravante dell’uso di finanzia-
menti pubblici. Tant’è che i lavori
vanno avanti. Anche i sindaci di
San Polo e di Campochiaro, che
sono i titolari (costituzionali) della
gestione e dell’uso del proprio ter-
ritorio, non riescono ad interdire
quella che appare ed è la più grave
azione amministrativa finalizzata
ad interessi privati. Stiano attenti i
molisani, e aprano gli occhi,
quando potranno leggere ciò che
sarà stato deciso da Frattura e
soci sulla destinazione dei fondi
europei per settennio 2014/2020!
Se saranno attenti, e avranno gli
occhi aperti, i molisani sapranno
dell’entità del contributo finanziario
alla produzione di energia alterna-
tiva, quindi alle due centrali a bio-
masse.
Affari, solo affari; arricchimenti,
solo arricchimenti. Ma lo smacco
più intollerabile al popolo moli-
sano, attraverso il comporta-
mento del consiglio regionale,
sta nell’atteggiamento elusivo,
indifferente, imperturbabile e ir-
ridente del presidente Frattura
dinanzi al “voto all’unanimità”
che lo invita a fare tutto ciò ch’è
in suo potere al fine di annullare
le determinazioni dirigenziali
numero 23 e 24 che autorizzano
la realizzazione degli impianti di
produzione di energia rinnova-
bile da biomasse a San Polo e
a Campochiaro; all’applauso dei
presenti in consiglio regionale,
al momento del voto; alla impo-
tenza dei sindaci di San Polo e
di Campochiaro; alla irrilevanza
della protesta popolare.
Se lo può permettere. Egli sa di
avere il sostegno degli apparati
ordinamentali, nessuno escluso, e
la forza politica per tenere a bada
i gruppi di maggioranza e quelli di
opposizione. In sostanza, per te-
nere a bada i molisani che voles-
sero intralciargli la realizzazione di
ciò che appare essere la più grave
azione di potere finalizzata ad in-
teresse privato.
Dardo
230 settembre 2014
TAagliolto
CAMPOBASSO. "Assessore e vicepresidente di giunta Petraroia. Ho letto
il tuo sarcastico e comprensibilmente comico comunicato sulle biomasse.
Penso che le centinaia di persone presenti a Boiano avrebbero volentieri
ascoltato queste frottole dalla tua viva voce, per poterti esprimere con
estrema chiarezza e con parole semplici, cosa pensano di te, di Frattura e
delle barzellette che andate propinando. Senza pudore. Senza ritegno. Senza
vergogna". Sono queste le parole del senatore del Ncd Ulisse Di Giacomo al
comunicato stampa di Michele Petraroia che invita tutti a non mollare nella
lotta contro le biomasse. Un "no" alle centrali del Matese, che coinvolgono in-
direttamente gli affari del presidente della Giunta regionale e direttamente
quelli dei suoi soci e del suo capo di gabinetto Mariolga Mogavero. Il vice
presidente, Petraroia per l'appunto, fino ad oggi non è mai intervenuto nella
questione. Anzi.
Attraverso il suo silenzio e le sue approvazioni nell'esecutivo ha dato man
forte proprio a che questa situazione si concretizzasse. Da qui il commento
a caldo del senatore Di Giacomo che parla di"frottole" da parte del vice di
Frattura e di atteggiamento "vergonoso".
Il "no" tardivo di Petraroia e il commento di Di Giacomo:
"Senza pudore, senza ritegno,
senza vergogna"
23 settembre 2014, a Palazzo Moffa: il Molise è stato beffato e sbeffeggiato
CAMPOBASSO. "Antonio Di Pietro è intervenuto sul temabiomasse assolvendo Frattura e, anzi, congratulandosi conlui per aver "risolto il suo conflitto d'interessi".Forse bisognafornirgli qualche dato che dimostra di ignorare, e che in qua-lità di ex pm dovrebbe conoscere". A parlare è Massimo Ro-mano, ex consigliere regionale che a febbraio 2013 hadeciso di rischiare anche l'uscita dal Consiglio ma di restaredistante dalle posizioni politico di questo strano centrosini-stra capeggiato da Frattura. Romano risponde alle dichiara-zioni televisive rilasciate da Antonio Di Pietro che difende "iconflitti" dei soggetti coinvolti e direttamente collegati al go-vernatore del Molise."La centrale a biomasse di Campo-chiaro nasce dall'iniziativa imprenditoriale della Gapconsulting, società di due intraprendenti signore: Gilda An-tonelli e Mariolga Mogavero. La prima, compagna di Frattura; la seconda, storica colla-
boratrice del governatore, sin dalla Camera di Commercio,nonché firmataria del ricorso elettorale del 2011, e attual-mente nominata dalla Giunta Frattura dirigente esterno dellaregione (ne avevamo pochi, di dirigenti regionali...) oltre checapo di gabinetto e segretario generale della giunta regio-nale.La Gap cede il progetto alla Civitas, i cui titolari sonol'ing. Di Domenico, marito della Mogavero, e un certo Arch.Paolo di Laura Frattura, compagno della Antonelli, che poicederà le sue quote "a titolo gratuito" a Di Domenico (da qui,l'epiteto di Paolo Il Benefattore). La regione - governo Iorio- rilascia l'autorizzazione, ma interviene una sentenza del
Tar Molise che, su ricorso di imprenditori del lattiero casea-rio e associazioni di cittadini, annulla l'autorizzazione perchéillegittima. Frattura diventa Presidente della Regione e nomina la Mo-
gavero nel ruolo strategico di capo di gabinetto della Presi-denza della Giunta. Al servizio energia, Frattura nomina l'ing. Tamburro, se-
gretario politico di Rialzati Molise (lista che lo ha sostenutoalle regionali, diretta emanazione di Patriciello), che nel giu-gno 2014 autorizza di nuovo le centrali nel Matese, nono-stante la contrarietà della Provincia, dei Comuni, di migliaiadi cittadini e del Consiglio Regionale, che a maggio ha ap-provato all'unanimità una mozione volta a dare mandato aFrattura di sospendere le predette autorizzazioni per verifi-carne la compatibilità con il piano di zonizzazione della qua-lità dell'aria (ma non risulta che Frattura abbia verificatoalcunché).Nel frattempo, le quote della Civitas vengono cedute alla
C&T (che oggi ne è titolare per il 99,5%), societa' in affariproprio con Frattura nella Biocom di Termoli, beneficiaria di265mila euro di finanziamenti regionali (mai restituiti) per in-vestimenti energetici mai realizzati, per i quali Frattura sa-rebbe iscritto nel registro degli indagati della Procura diCampobasso. Nel rispondere a un'interrogazione in Consi-glio Regionale sull'affaire, Frattura rivela che per la Biocomla C&T ha anticipato circa 2,5 Milioni di euro di investimenti,a fronte di una quota di partecipazione del 20% (poche mi-
gliaia di euro).Ora si scopre che la Civitas di Campochiaro, titolare del-
l'autorizzazione rilasciata dalla Regione (dirigente Tamburro,Presidente Frattura), sarebbe stata venduta (lo rivela pro-prio Di Domenico, accompagnandosi con il presunto acqui-rente in giro nei Comuni e al nucleo Industriale), cosìmonetizzandone gli introiti (a che prezzo? forse per "pagare"il credito corrispondente a quanto anticipato dalla C&T neiconfronti della Biocom di Frattura?).È proprio sicuro, onorevole Di Pietro, che Frattura abbia
risolto il suo conflitto d'interessi?".
3
30 settembre 2014TA
agliolto
CAMPOBASSO. E' partito da Bojanol'avviso di sfratto per il presidente dellaGiunta regionale.Gli oltre 1000 manifestanti che hanno
detto "no" alle centrali a biomasse, dicui una vede indirettamente coinvolto ilpresidente Frattura e direttamente il suocapo di gabinetto, hanno spaventato chidi politica, e non di affari, ci vive. Urla ilsuo "no" Bregantini? Ed ecco arrivare, in ritardo, coloro
che di tutto questo ne erano a cono-scenza ma hanno contribuito a che que-sta situazione si avverasse. Alla schiera dei "no" si unisce anche
la voce di Roberto Ruta che però,quando si è trattato di scegliere tra l'im-prenditore Frattura e il politico MassimoRomano, ha preferito il primo alla candi-datura di presidente della Giunta. Pursapendo perfettamente quali erano lesituazioni conflittuali in cui la RegioneMolise e i cittadini si sarebbero ritrovati.Ma a febbraio 2013 la parola d'ordineera vincere, per farlo serviva Patriciello,e Romano un accordo con il buon Aldonon lo avrebbe mai firmato.
Le lacrime da coccodrillo oggi si river-sano sugli organi di stampa. Tutti a tu-tela dell'ambiente, della salute, dellapopolazione. Quella stessa tutela di cui si parla da
agosto del 2012 ma che non ha mai in-teressato nessuno. Meglio tardi chemai, recita un vecchio adagio. Ed eccoallora che il senatore del Partito Demo-cratico, quel grande partito che oggi go-verna il Molise, prende le distanze dallamentalità affaristica che guida l'azionepolitico amministrativa di via Genova. Lo fa associandosi al pensiero del ve-
scovo Bregantini, delle associazioni, deisindacati, della mozione del Consiglioregionale. Perché se è vero che da un lato c'è la
centrale che passerà alla storia come"la biomasse di Frattura", dall'altro c'èun impianto di potenza di gran lunga su-periore. Vero è che se il presidente dellaGiunta, nonchè assessore all'energia, ocomunque la struttura dovesse revo-care in autotutela le autorizzazioni, laRegione Molise potrebbe essere sog-getta al pagamento di un risarcimento.
Chi lo chiederà? Di una cosa è certo il Robertino moli-
sano: "che ci saranno tempestivequanto efficaci azioni amministrativeconseguenti al pronunciamento una-nime del consiglio regionale del Molise".Il che vuol dire che ha ricevuto rassicu-razioni da Frattura sul passo indietronelle biomasse?
Frattura e soci alla battaglia finale: soli contro tutti
Anche Roberto Ruta scarica le iniziative imprenditoriali del governatore
Biomasse e conflitti d'interessi: lo scontro si apre anche con i dipietristi
Massimo Romano interroga l'ex pm di mani pulite e replica al Tonino nazionale: Di Pietro non sa (e allora si informi prima di parlare) oppure finge di non capire (nel qual caso la smetta di fare il finto tonto)
Intervenendo all’incontro promosso dall’ordine degliavvocati di Larino, il Sen. Ruta, ha dichiarato: “Ci sonodue solide ragioni, che ho rappresentato direttamente alMinistro Orlando, per mantenere la Corte d’Appello diCampobasso: la prima è che la nostra regione confinacon la Campania e la Puglia e smantellando la Corted’Appello andrebbe via la procura distrettuale antimafiaoltre al tribunale dei minori, come non avrebbero ragionedi resistere alcuni comandi regionali di pubblica sicu-rezza, tutte istituzioni che garantiscono il controllo delnostro territorio e lo tutelano da infiltrazioni della crimina-lità organizzata e malavitose; la seconda è che una re-gione ancorché con poca densità abitativa ha comunqueun territorio vasto con 136 comuni e non può non averela propria Corte d’Appello se è ancora una regione. Farò di tutto per scongiurare questa ipotesi con propo-
ste emendative volte a garantire a ciascuna regione al-meno una Corte d’Appello. In caso differente non esiterei a votare in senso con-
trario anche di fronte ad una richiesta di fiducia del Go-verno”. In apertura di intervento il Sen. Ruta haringraziato l’avvocatura molisana e i Presidenti dei treordini unitamente ai magistrati che si sono impegnati eche si adoperano fattivamente per difendere la nostraCorte d’Appello.
Ruta (Pd): la corte
d’appello non si tocca
La Clean Economy Molise, l’idea progettuale di uno sviluppo
possibile per il domani del Molise, procede sulla strada tracciata
anche quando c’è da rimuovere un ostacolo pesante e non facile,
qual è quello di una regione senza programmazione e, quindi,
nell’impossibilità di poter essere, anche se non un momento di
traino, almeno un punto di riferimento e di dialogo sul da farsi.
A questo quarto incontro nella sala del Comune di Casacalenda
ancora una volta mancava la Regione. Il Presidente Di Laura Frat-
tura, inserito nel programma per tirare le conclusioni, non ha par-
tecipato perché anche questa volta, purtroppo, malato.
In pratica, si è giocato il solito tressette a tre, quello con il morto,
che vale solo il tempo di attesa del quarto per completare le coppie
contendenti che sono l’anima di questo gioco a carte.
Un quarto contendente, il più importante, visto la centralità del
suo ruolo, sia per ottenere l’inserimento nel programma nazionale,
una volta che viene considerata anche l’agricoltura, che per la rea-
lizzazione del progetto, che, partendo dalle caratteristiche e pecu-
liarità del suo territorio, può dare forza e qualità alla nascita e
crescita di un’economia pulita che vede al centro l’agroalimentare
e lo sviluppo delle sue filiere. Ed è stato proprio il territorio a fare
da filo conduttore di un incontro basato sulla chiarezza e la so-
brietà grazie ai suoi protagonisti: il sindaco di Casacalenda, Mi-
chele Giambarba, con un indirizzo di saluto per niente formale;
l’on.
Famiano Crucianelli, che ha introdotto e coordinato l’incontro,
presentando la bozza per un’intesa; il segretario generale della
Cgil Molise, Sandro Del Fattore, che ha affrontato punti caldi della
situazione molisana, come le biomasse, le peculiarità del territorio
molisano quale la scarsa antropizzazione che può diventare una
grande opportunità; il peso e l’importanza dell’agricoltura e delle
filiere che essa può sviluppare; il direttore della Fruttagel Molise;
Pietro di Paolo, che ha sottolineato e richiesto l’aggregazione delle
imprese agricole per una migliore organizzazione del lavoro e, so-
prattutto, per avere la forza di affrontare il mercato; la rappresen-
tante dell’associazione Lorenzo Milani, Marcella Stumpo, che ha
toccato molti punti sensibili come la conoscenza, la partecipa-
zione, la Costituzione e la necessità di difenderla da chi la vuole
ridurre a poca cosa, e, dopo aver spiegato il significato, la bellezza
e l’attualità della parola “clean”, cioè pulito, ha detto che la realiz-
zazione del progetto può diventare un baluardo contro la voglia di
cancellare il Molise. Interessanti e importanti gli interventi della
neo segretaria della Uil, Tecla Boccardi, del direttore della Coldi-
retti, Giuseppe Colantuoni e del rappresentante dell’Aiab Molise -
Associazione italiana agricoltura biologica - , che ha parlato del
distretto biologico per un’agricoltura pulita e sociale. Ed ora –
come ha sottolineato nelle sue conclusioni l’on. Giovanni Di Stasi
- l’impegno a non perdere di vista l’obiettivo più importante: il cam-
mino di questa idea progettuale per cogliere l’obiettivo di una sua
realizzazione nell’interesse dell’agricoltura e, soprattutto, dei gio-
vani e del Molise.
Chiarezza e concretezza di un incontro molto partecipato, che
visto anche la presenza dell’onorevole Laura Venittelli e del se-
natore Roberto Ruta.
Pasquale Di Lena
CAMPOBASSO. "Buon riscontro al bando regionale sui servizi per l’in-
fanzia scaduto il 15 settembre. Sono stati presentati n.59 progetti che po-
tranno svolgersi in 42 comuni e potranno coinvolgere n.676 bambini 24/36
mesi offrendo occupazione diretta e indotta a n.200 addetti per un importo
pari a 1,5 milioni di euro a cui si aggiungeranno le economie del 2013 fina-
lizzate a coprire i costi per le fasce meno abbienti".
Così l'assessore Michele Petraroia. "Nel mentre persistono criticità occu-
pazionali ed emergenze di varia natura, è importante segnalare una buona
pratica regionale costruita con l’impegno attivo e l’adesione convinta dei co-
muni, delle cooperative e delle associazioni sindacali.
Per il nuovo anno scolastico è stato stabilito l’incremento del finanzia-
mento per ogni singolo progetto educativo per garantire assunzioni con con-
tratti a termine del tutto simili a quelli praticati dal Ministero dell’Istruzione
con innalzamento delle tutele, del salario e dei contribuiti previdenziali per
gli operatori coinvolti a cui spetterà anche la successiva indennità di disoc-
cupazione.
La struttura regionale dell’Assessorato alle Politiche Sociali nei prossimi
giorni definirà i controlli sui singoli progetti presentati stilando la graduatoria
conclusiva e assegnando i relativi finanziamenti che permetteranno a tanti
bimbi della nostra regione di accedere ad un’offerta educativa aggiuntiva e
di qualità che conferma la concretezza di un’azione istituzionale intensa ed
operativa".
430 settembre 2014
TAagliolto
Ancora un volta quando si parla del futuro, la Regione Molise brilla per assenza
Infanzia, 59 progetti presentati
La Clean economy (l’economia pulita)è un’ idea progettuale nell’interessedell’agricoltura e, soprattutto, dei giovani e del Molise
In 42 comuni sulle sezioni primavera per 1,5 milioni di euro e 676 bambini
Il Presidente Di Laura Frattura, inserito nel programma
per tirare le conclusioni, non ha partecipato. E si capisce:
tra i punti caldi della discussione le centrali biomasse
di Demetrio Colacci e Luisella Di Girolamo
Rattoppata, con una corsia per senso di marcia,
guard-rail fatiscenti ed arrugginiti nelle zone a stra-
piombo sulla diga, in continua fase di rianimazione con
interventi di fortuna, priva di tutor che fotografino
l'automobilista in eccesso di velocità.
Non le sembra troppo per un'arteria del genere?
Da quando l'impresa Lodigiani l'ha costruita è rimasta
tale e quale. Naturalmente la struttura che fu messa
su all'epoca era proporzionata al traffico del tempo, e
oggi risulta inadeguata. Ci sono zone che, per la mor-
fologia del territorio, non prevedono la costruzione
di raddoppi, ma tante altre che lo consentono e, al di
là del problema "risorse", crediamo che questa sia una
valutazione molto raramente fatta dalla nostra classe
politica.
Avete menzionato l'Expo 2015 come trampolino di
lancio per la nostra regione, ma se i visitatori dei no-
stri stand vogliono recarsi di persona in Molise per
rendersi conto delle sue peculiarità, quanti giorni
prima si devono mettere in marcia a causa di un'in-
frastruttura viaria di questo genere? E se l'export
dalla nostra regione aumentasse in virtù dell'Expo, il
traffico di mezzi pesanti quali camion e containers
reggerebbe?
Un giorno abbiamo letto un articolo su uno dei no-
stri quotidiani locali che si intitolava: "Morti sulla sta-
tale 87: l'Anas si chiede il perché". Si chiede il perché?
C'è anche bisogno di farlo? Perdonateci, ma qui c'è
qualcosa che non va. Ribadiamo: senza dissuasori di
velocità, numero maggiore di corsie e naturalmente
educazione stradale, si va poco lontano! Giacché
siamo in tema di viabilità, e nel mese in cui, stando alle
sue parole, avrebbe dovuto rinnovarsi il contratto
fra la regione Molise e Trenitalia, come siamo messi
in quanto a fruibilità della stazione di Termoli? Sono
state pubblicate numerose lettere di protesta sugli
orari limitati di funzionamento di un ascensore che
per essere rimesso a nuovo ha impiegato un anno e
mezzo, tra improperi e tergiversazioni di tutti i tipi.
Aveva promesso un cambiamento di rotta, ci sarà? E
per la tratta Campobasso-Roma? E' stato fatto qual-
che timido passo avanti, ma è ancora poco. E finiamola
con l'utilizzo di carrozze fatiscenti. Mandiamole in
pensione e, attraverso un piano di riconversione a
costi contenuti, battiamo i pugni per entrare anche
noi nel programma dei nuovi treni regionali "Jazz",
come ha già fatto il vicino Abruzzo.
Un Paese con infrastrutture viarie fatiscenti è desti-
nato all'isolamento, si faccia servire da chi nel mondo
dei trasporti ci lavora o ci ha lavorato per anni.
Ci auguriamo che non voglia rimanere sordo a que-
sto appello, per il bene della nostra regione.
Presidente Frattura, è ora di svegliarsi
Lettera aperta.
CAMPOBASSO. E' stata l'onorevole
Venittelli a chiedere le dimissioni della
segretaria regionale del Pd a seguito
della questione Statuto.
Intanto, i Segretari di circolo del PD
Molise, in riferimento a quanto sta acca-
dendo sulla “questione statuto” e sulle
affermazioni dei dirigenti regionali del
Partito apparse sulla stampa, nel confer-
mare la propria posizione di terzietà ed il
proprio compito di rappresentare i circoli
quali unità base del Partito, "affermano
di non aver mai ricevuto in tempo utile,
contrariamente a quanto appreso dalle
dichiarazioni della segretaria regionale e
della sua segreteria, lo Statuto regionale
del PD ai fini di una sana discussione nei
circoli; di aver ricevuto (peraltro non in-
viata a tutti i segretari di circolo) la ver-
sione da approvare nell’Assemblea
Regionale del 21/09/2014, solo la sera
del 18/09/2014, con e-mail delle ore
22.00 a firma del Responsabile dell’Or-
ganizzazione, quindi a convocazioni già
avvenute.
Conseguentemente a ciò, non vi è
stata nessuna possibilità di emendare il
documento portato in Assemblea". Per
questo, "chiedono copia integrale dei
verbali dell’Assemblea Regionale del
21/09/2014, al fine di ripristinare uno
stato di verità, che attualmente risulta
essere quantomeno nebuloso".
530 settembre 2014
TAagliolto
"Pd, Fanelli ora la verità"
I segretari di circolo intervengono sulla “Questione Statuto”
Diamo per vero e per scontato – come dice il vice presi-
dente della giunta regionale Michele Petraroia - che il decreto
legislativo 387/2003 equipari gli impianti di produzione di
energia da fonti rinnovabili a “opere di pubblica utilità, indif-
feribili e urgenti”e per questo autorizzabili in deroga alle pro-
cedure ordinarie. Vero e scontato che con questo
provvedimento le imprese hanno la possibilità di perseguire
profitti a scapito del bene comune contro le popolazioni locali,
contro la volontà dei comuni, delle province e delle regioni, in-
timidite dal rischio di citazioni in giudizio per danni calcolati
mediamente per decine di milioni di euro a impianto, qualora
si oppongano.
Ma nel caso delle biomasse di San Polo e Campochiaro
l’impresa privata che intende perseguire i profitti a scapito del
bene comune contro le popolazioni locali, contro i comuni e
la Provincia pare faccia capo ad una cerchia di persone che
sono prossime, molto prossime, al presidente della giunta re-
gionale. In questo caso non è il tycoon che viene da fuori a
rapinare il territorio, le risorse, e a rovinare la salute e l’am-
biente molisani; che si fa scudo del decreto legislativo
387/2003 e delle sentenze favorevoli che gli fanno corona
per intimidire gli eventuali oppositori, bensì è un insieme di in-
teressi privati da cui – pare - non sarebbe estraneo il presi-
dente Frattura.
Ovvero il soggetto istituzionale cui fanno capo il bene col-
lettivo, la salvaguardia della salute e del territorio molisano.
Il nemico del bene comune, della salute dei cittadini e del ter-
ritorio pertanto lo avremmo in casa, e si avvarrebbe strumen-
talmente e deliberatamente degli assurdi vantaggi che la
legislazione e gli ordinamenti italiani consentono. Che gli im-
prenditori in questione siano molti prossimi al presidente della
giunta regionale pone quest’ultimo nella inevitabile condi-
zione di consustanzialità. E ciò gli impone di valutare se re-
stare a capo del governo regionale a sostegno del bene
collettivo, della salute e del benessere dei cittadini, della sal-
vaguardia dell’ambiente e del territorio, oppure andarsene.
Consentirgli impunemente di fare il pesce in barile sarebbe la
fine, più di quanto non lo sia già, dell’etica e della morale pub-
bliche.
La fine del valore del bene collettivo a vantaggio dell’inte-
resse privato. La fine del Molise come entità sociale, econo-
mica, culturale.
La terrà dei beoti.
Frattura non può fare il pesce in barile!
Consentirglielo impunemente sarebbe la fine, più di quanto non lo sia già, dell’etica e della morale pubbliche
di Giovanni Venuto
Sono già alcuni anni che almeno il 90% della nostra Regione, ma
anche il resto della Nazione, sta soffrendo una situazione econo-
mica al limite di ogni sopportazione. In Italia non c’e’ mai un RE-
SPONSABILE o dei RESPONSABILI, perchè siamo un popolo di
FURBI!!!!! “NON è un mio giudizio, ma è quello che credono al-
l’estero”.
Ora se veramente fossimo FURBI e SVEGLI, NON avremmo
aspettato tutto questo tempo per capire che la nostra classe po-
litica, fatta eccezione per qualche mosca bianca, è composta da
persone che prima di qualsiasi cosa, si preoccupano solo di inta-
scare TANTI SOLDI PUBBLICI, che NON meritano assolutamente,
per quanto lavoro effettivo e positivo producono nell’interesse del
popolo, ed anche qui salverei giusto qualche moscerino bianco. Ora
dopo 10 anni più o meno passati ad attendere il giorno di cambiare
l’ex GOVERNATORE ASSOLUTO del MOLISE, finalmente 16 mesi
fa circa giunse quel fatidico giorno, e i Molisani con un colpo di
spugna energico, cambiarono l’ex capo Politico Assoluto, con l’at-
tuale Presidente Paolo FRATTURA. Bene! Anzi MALE! Visto che
dalla Padella Ardente siamo passati direttamente nella BRACE. Ora
spero che la mia domanda che faccio, assomigli alla vostra? “DOB-
BIAMO ASPETTARE LA FINE DELLA LEGISLATURA” per man-
dare a casa questo Presidente che pensa di aver a che fare con un
popolo che porta l’ANELLO al NASO? Il tempo dei Tavoli di con-
certazione, dei confronti Pubblici con Abbandono, degli incontri
con i cittadini che mediamente l’aspettavano Minimo da 1 h e a
volte da 2 h, dai BLA, BLA, BLA in Assemblee dove si promettevano
provvedimenti immediati e POI, POI,POI... lascio a voi il resto. Però
prima di chiudere desidero ancora una volta ricordare che un
CAPO di GOVERNO fu invitato con Maniere Gentili? e MOLTO
Persuasive? A lasciare la sua POLTRONA ed ad andare Via dall’ITA-
LIA. Ma i Molisani non sono come i ROMANI, perchè si limite-
ranno a fare solo un po' di chiasso davanti alla sede della
REGIONE? Beh! Forse mi sbaglio, visto che anche i SANTI a volte
perdono la PAZIENZA!
Gong! Il tempo è scaduto!
Lettera aperta ai molisani
I Carabinieri della Compagnia di
Campobasso hanno tratto in arre-
sto S.D., ventiquattrenne cittadino
romeno responsabile di furto.
I militari hanno dato esecuzione
ad un provvedimento emesso dalla
Procura Generale della Corte
d’Appello di Campobasso sulla
base di una sentenza dell’autorità
giudiziaria romena che lo ha rite-
nuto responsabile di furti com-
messi in quella nazione nel
secondo semestre del 2006.
La sentenza di condanna era
stata emessa dalla Corte d’Appello
di Bacau (Romania); divenuta ese-
guibile i Carabinieri della Stazione
di Jelsi hanno individuato il desti-
natario e, alle prime luci dell’alba,
gli hanno dato esecuzione arre-
standolo e associandolo presso la
Casa Circondariale di Campo-
basso dove sconterà 1 anno e 5
mesi di reclusione.
L’assessore Salvatore Colagiovanni commenta
l’esito della manifestazione che lo scorso sabato
si è tenuta a Campobasso. “Dopo l’esito eccel-
lente, al di là di ogni nostra migliore aspettativa,
riscontrato nelle prime ore post – evento , è do-
veroso da parte mia ringraziare senza alcuna esi-
tazione in primis la Città di Campobasso, che
ha reso possibile un evento che sicuramente tutti
ricorderanno, tutti gli operatori delle Associa-
zioni di Volontariato (
la Protezione Civile e le Guardie Ecologiche, la
SEA, le Strutture Comunali, il mondo dello sport,
gli artisti che hanno partecipato donando la loro
arte senza costi). In maniera particolare, intendo
ringraziare lo staff organizzativo nelle persone di
Max Manocchio e Maurizio Discenza. Sembra
una frase retorica ma nei fatti non lo è:dopo la
manifestazione si è reso possibile mettere in moto
una sinergia tra l’Amministrazione Comunale e
tutti gli operatori che hanno compreso l’appello ri-
voltogli qualche mese fa. Con Vivi la tua città ab-
biamo inteso creare le basi di una piattaforma
non più virtuale ma reale, su cui l’Amministra-
zione Comunale ha la volontà di proseguire”.
L’assessore Colagiovanni : riparte la collaborazione tra Comune e operatori
Furti in Romania, i carabinieri individuano e arrestano il responsabile
Ieri, in occasione della ricorrenza della festività di San
Michele Arcangelo, Santo protettore della Polizia di
Stato, è stata celebrata in cattedrale la santa messa
officiata dall’Arcivescovo Metropolita di Campobasso-
Bojano, Mons. Gian Carlo Bregantini, alla presenza del
Prefetto di Campobasso, Francescopaolo Di Menna,
del Questore Raffaele Pagano e delle massime auto-
rità civili e militari.
Alla celebrazione ha partecipato anche il personale
della Polizia di Stato che unitamente ai propri cari, ha
condiviso nello spirito del “Family Day”, i luoghi e gli
ambienti lavorativi aperti per l’occasione alle famiglie.
Presenti, inoltre, gli allievi di alcune classi dell’Istituto
Comprensivo “Colozza” di Campobasso. Subito dopo
nell’aula magna della Scuola Allievi Agenti della Poli-
zia di Stato, si è tenuta una sobria cerimonia di con-
segna delle onorificenze per merito ed anzianità di
servizio al personale della Polizia di Stato in servizio
nella provincia di Campobasso.
Medaglia d’oro al merito di servizio
Assistente Capo OMICINI Rossano
Assistente Capo DISCENZA Angelino
Assistente Capo RIVELLINO Nicola
Assistente Capo LIBERTONE Massimo
Assistente Capo VENDITTI Francesco
Assistente Capo AGOSTINI Ionclaudio
Assistente Capo CILLI Carmine
Medaglia d’argento al merito di servizio
Assistente Capo MIGNOGNA Antonio
Assistente Capo SPINA Gaetano
Assistente Capo ORRINO Lorenzo
Assistente Capo D’AMICO Michele
Medaglia di bronzo al merito di servizio
Agente Scelto CRISTOFARO Danilo
Croce d’argento per anzianità di servizio
Sovrintendente DI LAURO Antonio
Croce di bronzo per anzianità di servizio
Sovrintendente Capo TROTTA Giovanni
Sovrintendente CHIUSOLO Antonio
Assistente Capo OMICINI Rossano
Assistente Capo DISCENZA Angelino
Assistente Capo RIVELLINO Nicola
Polizia in festa, ecco tutti i premiati
6
30 settembre 2014 Campobasso
‘Vivi la tua Città’, l’amministrazionecomunale ha fatto centro
Domani alle ore 19.30, presso
l’Auditorium Ex-Gil, avrà luogo il
concerto dei professori Angelo
Miele e Michele Francesco Battista
(bayan e pianoforte) con la studen-
tessa Maria Miele (al
violoncello).L’insolita formazione
ha al proprio attivo numerosi con-
certi in Italia e all’estero con favo-
revoli consensi da parte del
pubblico.
Inoltre, singolarmente, i tre mu-
sicisti sono risultati vincitori di nu-
merosi concorsi nazionali ed
internazionali.Programma del Con-
certo: musiche di : B. Molique
from Characteristic Pieces op.61
n.1 per bayan e pianoforte;
C.Debussy sonata per violoncello
e pianoforte in re minore;
S. Rachmaninoff sonata op. 19
per violoncello e pianoforte in sol
Tari, i conti non tornano e il Con-
siglio comunale, in riunione que-
sta mattina , deve modificare il
piano finanziario e alzare le tariffe
approvate lo scorso 3 settembre.
L’errore commesso ha comportato
lo sviluppo di una tariffa variabile
per le utenze domestiche inferiore
a quella effettivamente dovuta
quindi le tariffe approvate non
consentono di produrre il gettito
necessario all’ integrale copertura
dei costi del servizio.
Inevitabilmente saranno postici-
pati i termini di pagamento della
Tari : 30 ottobre 2014 (prima rata
o rata unica), 30 novembre 2014
(seconda rata) e 30 gennaio 2015
(terza rata).
“Il piano da modificare - si legge
nella relazione dei dirigenti - è
stato redatto sulla base dei dati fi-
nanziari forniti dal soggetto ge-
store del servizio, oltre che dalle
strutture comunali interessate, e le
voci di costo sono state imputate
secondo le indicazioni riportate
nelle linee guida elaborate dal
MEF, in applicazione dei criteri de-
finiti dal D.P.R. 158/99. S u l l a
base dei costi fissi e variabili com-
plessivi, riportati nel piano finan-
ziario approvato, sono state poi
operate le ripartizioni tra utenze
domestiche e non domestiche, uti-
lizzando il foglio di calcolo elabo-
rato dal MEF e fornito insieme alle
linee guida. L ’ a t t r i b u z i o ne
percentuale dei quantitativi di ri-
fiuti conferiti dalle due categorie di
utenza, preliminare alla successiva
ripartizione dei costi, come specifi-
cato dalla Circolare
GAB/99/17879/108 del 7.10.1999,
avviene moltiplicando la superficie
totale dei locali occupati da cia-
scuna categoria di utenza non do-
mestica per i rispettivi coefficienti
di produttività di rifiuti; la quantità
totale potenzialmente prodotta
dalle utenze non domestiche si ot-
tiene dalla sommatoria delle quan-
tità potenziali relative alle singole
categorie. Il quantitativo totale dei
rifiuti da attribuire in percentuale
alle utenze domestiche è ricavato
per differenza tra la quantità com-
plessiva di rifiuti e quella poten-
ziale attribuita alle utenze non
domestiche. Nella determinazione
delle percentuali di rifiuti tra le due
categorie non è stata corretta-
mente riportata la formula di cal-
colo, con la conseguenza che è
stata attribuita alle utenze non do-
mestiche una percentuale
(27,00%) minore di quella effettiva
(35,60%) e, conseguentemente,
alle utenze domestiche una per-
centuale (73,00%) maggiore di
quella effettiva (64,40%). La ripar-
tizione dei costi fissi e variabili tra
le due categorie avviene sulla
base delle suddette percentuali.
Per il calcolo della tariffa occorre
determinare la superficie totale
delle singole categorie di utenza e
il numero di unità domestiche.
Difatti la tariffa fissa, per en-
trambe le categorie, è data dal rap-
porto tra costo fisso e superficie
totale; la tariffa variabile è data dal
rapporto tra costo variabile e su-
perficie totale per le utenze non
domestiche, mentre per le utenze
domestiche il rapporto è tra costo
variabile e numero di unità dome-
stiche.
I dati relativi alle superfici com-
plessive delle singole categorie ed
al numero di unità sono quelli risul-
tanti dalla elaborazione eseguita
con il software di gestione della
Tari.
L’elaborazione non ha differen-
ziato, all’interno delle utenze do-
mestiche, quelle classificate come
accessorio dell’abitazione, con la
conseguenza che il rapporto per la
determinazione della quota varia-
bile delle utenze domestiche è av-
venuto tra il totale dei costi fissi ed
il totale delle unità, comprese
quelle accessorie, mentre a norma
del regolamento la tariffa variabile
per le utenze domestiche viene ap-
plicata solo sull’abitazione, non
anche sugli accessori.
L’errore ha comportato lo svi-
luppo di una tariffa variabile per le
utenze domestiche inferiore a
quella effettivamente dovuta; per-
tanto le tariffe, così come appro-
vate, non consentono di produrre il
gettito necessario alla integrale co-
pertura dei costi, come richiesto in-
vece dall’art. 1 comma 654 della L.
147/2013.
Per assicurare in via previsio-
nale il rispetto dell’obbligo di co-
pertura integrale è quindi
necessario rideterminare le tariffe
correggendo i due errori materiali
che si sono verificati.
L’articolato sistema di calcolo
considera le categorie tassabili
nel loro complesso, proprio al fine
di assicurare la copertura integrale
dei costi, con l’effetto che la modi-
fica di un singolo dato si riflette
sull’intero sistema tariffario, modifi-
candolo globalmente. La corre-
zione del dato relativo alla
attribuzione dei costi tra utenze
domestiche e non domestiche,
comporta, in linea generale, una
tendenziale diminuzione della ta-
riffa, nella parte variabile e fissa,
per le utenze domestiche e un cor-
relativo aumento della tariffa, nella
parte variabile e fissa, per le
utenze non domestiche.
Per le utenze domestiche la di-
minuzione tendenziale, generata
dalla diversa ripartizione dei costi,
viene però assorbita dall’aumento
della parte variabile della tariffa,
dovuto al minor numero di unità ri-
spetto a quello originariamente
considerato ai fini del calcolo. La
necessità di modificare le tariffe
per rispettare l’obbligo di copertura
comporta l’impossibilità di elabo-
rare i documenti di pagamento, da
inviare ai contribuenti, in tempo
utile per il rispetto della scadenza
del 30 settembre 2014. Pertanto si
rende opportuno posticipare le
scadenze”.
7
30 settembre 2014Campobasso
Tassa sui rifiuti, tariffe errate: in Consiglio la modifica
Docenti e studenti del Perosi insieme per i concerti d’autunno
VENAFRO. Tanto tuonò … che
finalmente si è messo mano a Ve-
nafro alla pulizia degli argini del
Rava ! Parliamo del torrente che
chiude a sud l’abitato cittadino e
che è ricolmo sia nel letto che
lungo gli argini di tanta di quella
datatissima vegetazione sponta-
nea da togliere sonno e tranquillità
alle decine e decine di famiglie che
vivono, risiedono e lavorano nei
pressi di tali acque. In effetti co-
storo temono esondazioni, allaga-
menti, danni e pericoli con
l’approssimarsi delle piogge autun-
nali, giusto come accaduto anni
addietro. Da qualche giorno invece
è finalmente iniziato –ma solo
dopo tante sollecitazioni e prote-
ste- un capillare taglio e disbosca-
mento (è proprio il caso di dirlo …
!) degli argini superiori del torrente,
per l’esattezza quelli confinanti
con abitazioni e proprietà private,
in modo da allontanare i tanti ani-
mali selvatici che lì annidano (in
primis pericolosi serpenti) e libe-
rare le vie di fuga delle acque in
caso di precipitazioni abbondanti.
“E’ già un primo ed importante in-
tervento -attestano i residenti del
LungoRava- che fa pulizia dinanzi
alle nostre abitazioni, tenendo lon-
tane tante specie animali. Resta
però lo stato di potenziale pericolo
dell’intasatissimo letto del torrente,
dove sono cresciuti alberi, sterpa-
glie e vegetazione a josa non ri-
mossi da anni e che oggi
ostruiscono il naturale deflusso
delle acque in caso di piene. Per-
ciò ci chiediamo se, oltre agli ar-
gini, verrà pulito e sistemato anche
il letto del Rava, altrimenti i pericoli
persisteranno”. Gli auspici conclu-
sivi dei venafrani : “Ci auguriamo
la completa pulizia del corso d’ac-
qua in questione, con l’integrale ta-
glio e rimozione di tutto quanto
cresciuto al suo interno o ai lati. La
richiesta sia per non ritrovarci con
pericolosissime specie animali
dentro casa, purtroppo già acca-
duto con una certa frequenza, e
sia per avere la certezza che l’ac-
qua del torrente potrà defluire
senza straripare e far danni in
caso di piene autunnali”.
CASTEL DEL GIUDICE. Il Concorso “la fabbrica nel Paesaggio 2014”
organizzata dal Club UNESCO di Campobasso in collaborazione con l'As-
sessorato Regionale al Marketing territoriale, ha inteso promuovere le
istituzioni locali che hanno attuato iniziative di utilità pubblica e sociale
nel campo della pianificazione e gestione del territorio e che quindi si sono
contraddistinte negli ultimi anni, nella valorizzazione e salvaguardia del-
l'ambiente e del paesaggio. Questi importanti elementi per le comunità
locali, rappresentano una componente fondamentale del patrimonio sto-
rico e naturale del Molise e questa iniziativa è stata voluta anche per la
convinzione che la diffusione della cultura del territorio e del paesaggio fa-
voriscano una nuova condotta comportamentale che rispetti l'ambiente e
sensibilizzi tutti alla tutela di ciò che ci circonda. Un lavoro encomiabile da
parte del Presidente del Comitato promotore, Francesco Ruccolo, per
quanto ha fatto nell'organizzazione del Concorso che è stato vinto dal
Comune di Castel del Giudice che si è contraddistinto perché ha saputo
coniugare scelte di investimento per lo sviluppo con la tutela del proprio
territorio. Questo Concorso è una iniziativa alla quale continuare a dare
sostegno anche per il futuro, perché contribuisce a evidenziare l'impor-
tanza delle bellezze naturalistiche che il Molise porta con se e spronare
le Amministrazioni locali ad insegnare ed applicare le regole per la tutela
del proprio territorio. Alla comunità di Castel del Giudice, che ha vinto
questa prima edizione, al Sindaco, va il plausoper il bel risultato raggiunto.
Una iniziativa sociale alla quale bisogna continuare a dare sostegno
anche per il futuro, perché contribuisce a evidenziare l'importanza delle
bellezze naturalistiche che il Molise porta con se e che dobbiamo essere
in grado di preservare.
ISERNIA. “Bizzarro e piuttosto
fuori luogo”. Così Alfredo D’Ambro-
sio, ex senatore della Repubblica,
definisce l’intervento del sindaco di
Isernia, Luigi Brasiello, in difesa dei
commissari governativi Ittierre, finiti
sugli altari delle cronache per una
contestata e costosissima consu-
lenza in favore del senatore Do-
nato Bruno, candidato di Forza
Italia alla carica di giudice costitu-
zionale. “Apprendo dalla stampa –
spiega D’Ambrosio – come il sin-
daco si sia affrettato a difendere a
spada tratta i funzionari di governo
nominati a suo tempo dall’allora
ministro Scajola. Non capisco
come faccia a prendere posizione
per l’una o l’altra parte, quando
sulle vicende dell’amministrazione
straordinaria di Ittierre ci sono varie
inchieste della magistratura di Iser-
nia, complesse e molto delicate.
Saranno gli organi competenti, in-
somma, a fare chiarezza. Dunque,
Brasiello farebbe meglio a starne
fuori. Anche perché, qualora lo
avesse dimenticato, dalle azioni
dei commissari è scaturita la se-
conda fase di Ittierre, quella di An-
tonio Bianchi per intenderci: partita
sotto i migliori auspici, l’avventura
dell’imprenditore lombardo è finita
come tutti sappiamo. L’Ittierre ha
chiuso i battenti una seconda volta
e il tessuto sociale di Isernia e della
sua provincia si è ulteriormente im-
poverito, con centinaia di famiglie
rimaste senza lavoro. Ecco perché
bisognerebbe andarci cauti. Del
resto, lo stesso Brasiello in varie
occasioni si è fatto vedere accanto
ai lavoratori. Dunque, bene
avrebbe fatto a occuparsi di loro in
qualità di sindaco, per quanto gli è
possibile. Ad esempio, invece di far
votare ordini del giorno che il più
delle volte si rivelano sostanzial-
mente inutili, meglio sarebbe stato
fare pressione sulla Regione Mo-
lise affinché i lavoratori rimasti
senza occupazione potessero tro-
vare soluzioni alternative valide.
Gli suggerisco pertanto, con
grande modestia, di non farsi di-
strarre da altre questioni che ben
poco interessano direttamente alla
collettività. Isernia ha bisogno di un
sindaco a tempo pieno, che si oc-
cupi principalmente delle tante fa-
miglie in difficoltà e che promuova
le iniziative per creare occasioni di
rilancio per attività compatibili con il
territorio della Regione Molise,
senza attendere le sistematiche ri-
messe regionali e statali. Altre
cose che possano distoglierne l’at-
tenzione sarebbe meglio che fos-
sero invece accantonate per il
bene della collettività, anche per-
ché – conclude D’Ambrosio – le
strade sono tutte in salita!”.
11
30 settembre 2014Isernia
A Isernia arresti e denunce nel corso di un’operazione dei Carabinieri
L'ex senatore D'Ambrosio interviene su quanto accaduto nell'azienda tessile
Il premio 2014 dell'Unesco è andato al Comune altomolisano
Dopo tante insistenze i cittadini finalmente possono tirare un sospiro di sollievo
Castel Del Giudice lafabbrica nel Paesaggio
Nel corso di due distinte operazioni condotte dai Carabinieri in
provincia di Isernia, due persone sono state tratte in arresto e una
denunciata in stato di libertà, mentre decine sono stati i controlli di
persone e mezzi. A Venafro, due donne, entrambe 35enni della pro-
vincia di Roma, con a carico vari precedenti di polizia, sono state ar-
restate in flagranza di reato per spendita di banconote false. La
coppia, aveva tentato di spacciare banconote da venti euro false al-
l’interno di due locali pubblici. I Carabinieri del Nucleo Operativo e
Radiomobile della locale Compagnia, su segnalazione di uno dei
proprietari dei predetti esercizi, sono intervenuti bloccando le due
donne trovate in possesso di una somma complessiva pari a cento-
venti euro, suddivisa in banconote da venti euro, tutte risultate false.
A questo punto sono scattate le manette e la coppia è stata trasferita
presso le camere di sicurezza dell’Arma, mentre le banconote sono
finite sotto sequestro. Indagini sono tuttora in corso per accertare
la provenienza del denaro e se le due donne siano coinvolte in altre
vicende analoghe. A Rionero Sannitico, i militari della locale Sta-
zione hanno denunciato alla competente Autorità Giudiziaria un
50enne del luogo, poiché resosi responsabile del furto di alcuni pan-
nelli e altro materiale edile, asportati all’interno di un capannone. La
refurtiva è stata recuperata e sarà restituita nelle prossime ore al le-
gittimo proprietario. Durante le attività sono stati istituiti anche nume-
rosi posti di blocco lungo le arterie principali, in particolare su quelle
che collegano la provincia “pentra” con l’alto casertano, eseguiti da
parte dei militari delle locali Stazioni e dei Nuclei Radiomobili, accer-
tamenti su settantacinque veicoli in transito, identificate novantacin-
que persone tra conducenti e passeggeri, contestate sedici
contravvenzioni per violazioni alle norme del codice della strada.
Spendita di banconotefalse e furto
Torrente Rava, la pulizia degli argini
“Ittierre, le bizzarrie di Brasiello”
Non siamo nati per fare politica in quanto
per fare politica ci sono i partiti; non siamo nati
per ricevere poltrone (altrimenti facevamo i po-
litici), ma vogliamo fare del bene. Noi ascol-
tiamo la piazza, suggeriamo proposte e
sensibilizziamo la gente su tematiche impor-
tanti. Montenero Libera è un comitato civico
nato spontaneamente 370 giorni fa’. Spinti
dalla voglia di non rimanere in silenzio è ani-
mati dalla buona fede e dalla buona volontà
abbiamo deciso di condividere un progetto am-
bizioso. Siamo tutti ragazzi di cui lavoratori pre-
cari e studenti che non devono ringraziare
nessuno. Veniamo da famiglie umili che al mat-
tino si svegliano per lavorare nei campi o nelle
fabbriche e che nella loro semplicità ci hanno
donato l’onestà e la coerenza. A Montenero il
vero problema non è la droga, ma il fatto che
non se ne parli più. Nel nostro paese il disagio
legato all’utilizzo della droga ha radici nel pas-
sato. Un passato segnato da numerose morti a
causa di overdose. Montenero è un paese
ricco basti pensare che 10 anni fa erano pre-
senti 1600 partite ive, le abitazioni presenti pos-
sono ospitare 15000 persone (noi siamo 6000
anime), ma in questo contesto diversi giovani
non lavorano. Per far fronte al loro altissimo te-
nore di vita ci sono i genitori che da sempre gli
girano
la loro “paghetta” cosi da non abbassare que-
sto standard. Oggi purtroppo anche i genitori
non lavorano, ma nonostante questo riescono
a dare ai propri figli delle risorse minori rispetto
al passato. Somme che non sono sufficienti ai
giovani che rimediano il gap economico con
del guadagno facile. Montenero Libera con l’in-
contro che si è svolto nel pomeriggio di ieri l’al-
tro ha proposto la costituzione di un centro
d’ascolto che sia da collante e dialogo con le
istituzioni, la scuola, la chiesa e le associazioni.
Sono intervenuti: Annarosa Costantini dirigente
dell’istituto Omni-
comprensivo di Montenero di Bisaccia, Don Sil-
vio Piccoli sacerdote e fondatore della
comunità “Il Noce”, Leo Del Gesso assistente
sociale della “Comunità Red” che ha arricchito
gli interventi anche con la presenza di una fan-
tastica testimonianza, dottor Simone Felice re-
sponsabile del Sert di Termoli, Gustavo
Benedetto e Simone Zappitelli del comitato ci-
vico Montenero Libera.La relazione è stata cu-
rata dalla dottoressa Marisa Del Maestro
responsabile del dipartimento di prevenzione
della Fondazione Exodus di don Mazzi.
Montenero Libera
TERMOLI. Un affondo bello e buono, anzi politicamente
corrivo quello con cui il portavoce in consiglio comunale del
Movimento 5 Stelle, Nick Di Michele, ha dato notizia, ren-
dendo ufficioso (ufficiale?) l’arrivo di quasi un centinaio di
esuli del programma di accoglienza Sprar anche a Termoli.
“Noi che non ci facciamo mai i fatti nostri. Non vorrei far in-
generare chissà quale falso pregiudizio, però è possibile mai
che un noto hotel di Termoli tra qualche giorno inizierà ad
ospitare molti rifugiati e profughi e la cittadinanza non deve
sapere nulla? Forse perché il giro d’affari è consistente? Bah,
sempre peggio e non mi si dica che il sindaco non ne sapeva
nulla. L’hotel è il Modena, sul lungomare nord”. Parole che
hanno rivelato pubblicamente, col solito post su FB, indiscre-
zioni che si stavano rincorrendo nelle ultime ore. Chissà, sarà
anche questo tema di consiglio monotematico a Termoli,
come fatto a Santa Croce di Magliano per l’operazione Hub
di San Giuliano di Puglia?
12
30 settembre 2014 Termoli
COLLETORTO. Due persone
sono state denunciate nel fine
settimana: una ad opera dei mi-
litari della Stazione Carabinieri
di Colletorto ed una da quelli
della Stazione di Larino.
Nel primo caso, si è trattato di
M.S. (52enne, italiano), che è
stato sorpreso mentre traspor-
tava, a bordo del proprio auto-
mezzo, mobilio ed altri materiali
asportati poco prima nel villag-
gio temporaneo di San Giuliano
di Puglia.
I Carabinieri di Colletorto, che
a quell’area ormai disabitata
dedicano quotidiani servizi fina-
lizzati a contrastare eventuali
azioni di sciacallaggio, lo hanno
individuato e perquisito, riscon-
trando sia la presenza del ma-
teriale asportato, poi reso al
Comune di San Giuliano di Pu-
glia che ne è il proprietario, che
di alcuni attrezzi da scasso, se-
questrati.
Il secondo episodio, invece,
ha visto in azione la Stazione di
Larino che ha individuato G.G.
(43enne, italiano) che aveva
trattenuto presso di sé un’auto
da mesi presa a noleggio e mai
restituita, alla quale, peraltro
aveva smesso di funzionare
l’impianto di localizzazione sa-
tellitare, facendo ciò supporre
che lo stesso potesse essere
stato manomesso per impedire
il rintraccio. Il veicolo è stato re-
cuperato e sequestrato.
I giovani tra microdelinquenza e tossicodipendenze
Di Michele: in un hotel
sul lungomare nord
l'arrivo di altri immigrati
I Carabinieri hanno effettuato diversi controlli sul territorio
L’intervento
Anche Termoli metadi esuli e profughi
TERMOLI. Uno striscione a dir poco
eloquente, quello che è stato esposto
lo scorso fine settimana in via Udine.
Parole semplici che rendono l’idea
dello stato d’animo cui versano i citta-
dini residenti in quell’area e che reci-
tano: “I cittadini non si arrendono, via
Udine: pubblica”. Insomma, nono-
stante gli incontri svolti con i rappre-
sentanti dell’amministrazione non si
sarebbero ridotti i disagi e soprattutto i
disservizi che da anni gli stessi resi-
denti denunciano.
Una strada rotta, privata e quant’al-
tro, per colpa di scelte passate delle
quali non si riesce a venire a capo; nel
frattempo, ci si avvicina all’inverno e,
com’è noto, al rischio allagamenti e ul-
teriore danneggiamenti del manto stra-
dale già dissestato.
Tra acquisizione, rifacimento e deli-
bere, hanno studiato un bel po’ i resi-
denti e le amministrazioni passate e
dopo le denunce da parte di alcuni abi-
tanti che dichiaravano di non voler pa-
gare la Tasi per mancanza di servizi,
ecco che su facebook, al gruppo uffi-
ciale del comitato, nasce un sprone:
“Riuniamoci residenti di via Udine e
facciamoci sentire! Ora basta questa
presa per i fondelli deve finire”.
Rime alle quali devono rispondere ri-
spondere azioni da parte dell’ammini-
strazione Sbrocca che già si è mossa a
dire il vero, si attendono evoluzioni, in-
tanto la protesta non si placa
I residenti di via Udine ribadiscono i disservizi che si registrano
“I cittadini non si arrendono”Delitti contro il patrimonio:
denunciate due persone
TERMOLI. Anche a Termoli giu-
stizia a singhiozzo in questa setti-
mana.
L’Unione Nazionale Giudici di
Pace proclama lo sciopero nazio-
nale dei giudici di pace dal 29 set-
tembre al 3 ottobre 2014.
E’ quanto comunicato il 17 set-
tembre 2014 dall’Unagipa al Presi-
dente del Consiglio dei Ministri, al
Ministro della Giustizia, ai Presi-
denti delle Corti di Appello e al
Csm. L’Unione esprime il disagio
della categoria e rivendica una ri-
forma avente lo scopo di adeguare
la condizione dei giudici di pace ai
principi costituzionali, alle garanzie
di indipendenza e autonomia dei
giudici e di assicurare a cittadini ed
imprese il miglioramento della Giu-
stizia, che costituisce una delle
principali e fondamentali Funzioni
(e non servizio) dello Stato.
In particolare, le critiche mosse
da Unagipa riguardano tre punti: i
recenti provvedimenti annunciati
dal Governo, che tendono alla
mera “rottamazione” della do-
manda di giustizia, accrescendo i
costi ed i tempi della definizione
dei processi con la prescrizione di
fasi di conciliazione obbligatoria e
di negoziazione assistita; l’orienta-
mento ministeriale sulla riforma
della c.d. magistratura onoraria,
che nega di fatto la natura giurisdi-
zionale all’attività degli uffici del
giudice di pace, nonostante la
stessa conti oltre un milione e 600
procedimenti, un indice di litigiosità
che supera il 50% di quello dei Tri-
bunali in tutte le materie civili ( 28
procedimenti su 1000 abitanti a
fronte di 45 cause su 1000 abitanti
del contenzioso tribunalizio), abbia
assorbito nel 2012 il 56% delle
cause di cognizione di primo grado
(nell’anno precedente era il 59%)
ed il 59% dei decreti ingiuntivi,
(strumenti insostituibili per il soddi-
sfacimento dei crediti delle im-
prese). Lo stesso orientamento
prevede inoltre uno “statuto unita-
rio” comprendente figure diverse di
magistrati ed ausiliari al solo scopo
ed espediente di utilizzare gli
scarni fondi assegnati ai giudici di
pace – non integrati da aumenti
Istat previsti dalla legge e dagli
oneri per copertura previdenziale-
per coprire la spesa per l’istitu-
zione dell’ufficio del processo e in-
tegrare i trattamenti di got e vpo; i
trattamenti previsti dal Ministro,
che compromettono l’autonomia e
l’indipendenza dei giudici di pace,
rendendo vano l’obiettivo della
“terzietà” (temporaneità degli inca-
richi, drastica riduzione ed aleato-
rietà del trattamento indennitario
dopo il primo quadriennio, man-
canza di tutela previdenziale, vio-
lazione del diritto di difesa nei
procedimenti disciplinari e nelle
conferme, assegnazioni all’Ufficio
del processo e trasferimenti ad
altri uffici del giudice di pace senza
il consenso degli interessati, ag-
gravamento ingiustificato delle
sanzioni disciplinari e criteri di con-
ferma etc) nonostante sia prevista
l’assegnazione ai futuri uffici di
competenze maggiori delle attuali
sia per valore che per materia
TERMOLI. Esito positivo per l’incontro di
ieri mattina presso la sede regionale dei tra-
sporti in Viale Elena, che ha visto protago-
nisti i rappresentanti dell’azienda GTM di
Termoli e l’assessore Nagni al fine di indi-
viduare, anche insieme alla struttura, la mi-
gliore soluzione per evitare disagi ai
lavoratori e all’utenza. “Siamo giunti ad un
accordo transitorio – ha dichiarato Nagni –
attraverso il riconoscimento all’azienda di
una parte del credito pregresso . Si tratta di
una soluzione tampone che però permet-
terà alla stessa GTM di temporeggiare an-
cora per alcuni mesi in attesa della
decisione del TAR in merito a ricorsi pen-
denti. Predisporremo ora tutti gli atti neces-
sari a procedere secondo quanto stabilito
nell’ambito dell’incontro odierno. In attesa di
sviluppi – ha concluso – saranno comunque
garanti i servizi di trasporto pubblico locale
a Termoli”.
13
30 settembre 2014Termoli
TERMOLI. “Abbiamo risposto a una sollecitazione arrivata dai rappresen-
tanti di categoria e siamo qui per ascoltare quello che ci viene detto quali
sono le criticità che emergono dal loro punto di vista”: è con queste parole
che poco fa l’assessore regionale Vittorino Facciolla ha dato il via all’incontro
tra le istituzioni e i rappresentanti sindacali dei tanti che girano intorno all’in-
dotto dello zuccherificio. E così, dall’incontro di stamane si potrebbero avere
risposte “su quello che vogliamo fare per il prossimo futuro e su quello che
abbiamo già fatto e vogliamo fare. Queste sono le cose alle quali noi oggi
abbiamo risposto con molta solerzia”, ha aggiunto Facciolla.
Idee chiare per l’assessore anche sul futuro dello Zuccherificio che senza
dubbio: “Chiaramente vorremo produrre, abbiamo fatto un accordo con le
altre regioni e con il Ministero per continuare a produrre zucchero e barba-
bietola da zucchero, il prezzo bassissimo dello zucchero non ci ha fermato
quest’anno e non ci fermerà nel prossimo futuro”. E se il futuro dell’azienda
bassomolisana pare chiara all’assessore, lo è un pò meno il nome del futuro
amministratore dopo le dimissioni di Fusco; nome che, secondo lo stesso
Facciola, “verrà valutato e nominato al più presto”. Per l’altra campana si fa
portavoce Raffaele De Simone della Fai Cisl che afferma: “come aspettative
chiederemo i risultati ufficiali sulla campagna e chiederemo risposte sul fu-
turo dello stabilimento quindi, a partire da oggi, si aprirà una discussione
per capire quali sono stati gli obiettivi raggiunti nel corso della campagna
2014 e quali sono le proiezioni per l’immediato futuro dello stabilimento. Noi
chiediamo – aggiunge – misure importanti di salvaguardia e rilancio un im-
pegno maggiore da parte della regione che si faccia carico di questa realtà
che è l’unico zuccherificio operante nel centro sud e vogliamo capire quali
iniziative la Regione metterà in campo sia per la bieticoltura della nostra re-
gione e di quelle limitrofe che conferiscono da noi e investimenti importanti
per adeguare lo stabilimento in vista di un rilancio
Ai timori dei lavoratori la Regione risponde
che l'impianto continuerà a lavorare L'Unione esprime il disagio della categoria e rivendica una nuova riforma
Giudici di Pace lavoro a singhiozzo
Gtm, accordo transitorio
Zuccherificio, la volontà è produrre
Vandalismo giovanile al parco comunaleEnnesimo intervento della polizia urbanaper i danni provocati dai ragazzi
Per l'assessore Nagni riconosciuto all'azienda il debito pregresso
TERMOLI. La presenza di organizzatori al parco comunale per la fi-
nale di miss Costa Adriatica ha acceso i riflettori anche sul vandalismo
sciocco e sulle condotte malsane dei giovani nei pressi del teatro Verde.
Da una segnalazione pervenuta al comando, una pattuglia della polizia
municipale è intervenuta nel pomeriggio di ieri nella villa intitolata a Gi-
rolamo La Penna.
Scopo dell’intervento è stato l’individuare e segnalare i troppi ragazzi
che in modo improprio, e in sella ai proprio due ruote, scorazzavano
per la struttura comunale in zone non consentite. E così, la pattuglia ha
provveduto alla opportune operazioni. Impegnativo il lavoro degli uomini
della municipale nel parco anche intenti a far rispettare alcune regole
semplici relative al senso civico, come quello dell’uso della museruola
per gli amici a quattro zampe e del rispetto dei beni pubblici.
A Sepino nella splendida serata del 27 settembre,
sicuramente fredda metereologicamente ma piena
di calore e di amore per una terra che merita di ec-
cellere e di aver più concessioni in termini di atten-
zione. Una riscoperta delle tradizioni che
inorgogliscono i molisani ma che pochi intendono
considerare realmente Patrimonio culturale della
nostra Terra. Tanti gruppi molisani che hanno parte-
cipato ad una rassegna unica nel suo genere e prima
in Molise. Cantare la serenata alla propria amata con
canti e suoni molisani e con scenette della via di un
tempo che letteralmente hanno dato vita ad una
rassegna che , per chi non c’era, solo le immagini
potranno dire la beltà e la manifestazione di profes-
sionalità dei gruppi che sempre manifestano la loro
voglia di allegria e di cultura popolare, portando le
nostre tradizioni anche fuori i confini nazionali. E’ da
qui che bisognerebbe ripartire .Ed, Antonio Scas-
serra, Franco De Socio, Mauro Gioielli, Nadia No-
tardonato,Margherita Quercia, giurati di indubbia
esperienza e, studiosi di accertata fama e bravura,
hanno avuto il compito di giudicare la bellezza dei
canti e dei costumi e la bravura dei cantori che si
sono esibiti in serenate popolari cantando sotto il
balconcino della splendida Piazza Nerazio Prisco di
Sepino. Un onore avere come presidente della giuria
Luigi Ferrara Santamaria noto produttore cinemato-
grafico ed amico che, dopo questa splendida serata,
entusiasta ed anche un pizzico emozionato, si è im-
pegnato a tornare per conoscere meglio le nostre
tradizioni al fine, perché no, produrre un film pro-
prio sulle tradizioni molisane. La serata ha visto pre-
miare la serenata più bella con un premio simbolico
di 300 euro all’insegna del vero folklore e delle no-
stre tradizioni, il gruppo di Macchiagodena e la scelta
della ragazza in costume tipico che ha sfoggiato bel-
lezza, portamento e costume e che ha visto asse-
gnare il premio di un antico gioiello,è ricaduta sulla
bella di Fontanavecchia di Campobasso.
Una emozione che è stata condivisa da tutti i par-
tecipanti, gli spettatori ed i giurati tutti. Ha emozio-
nato il Sindaco di sepino, Filomena Zeoli, che ha
tanto voluto, insieme all’amministrazione tutta e
chiaramente all’Associazione dei Borghi d’Eccel-
lenza, che la manifestazione si tenesse proprio nella
propria Sepino sia per la straordinaria location sia,
perché, ella intende promuovere la manifestazione
come Rassegna Sepinese negli anni futuri. La serata
è stata allietata dai bufu’ di Sepino.
Tanti gruppi presenti alla manifestazione prove-
nienti da : Sant’Elia a Pianisi, Macchiagodena, Campo-
basso, Gambatesa, Castelnuovo al Volturno,
Vinchiaturo, Bojano, Petrella Tifernina, Baranello, Fro-
solone, Vandra, Forli del Sannio e chiaramente Se-
pino. La serenata Simbolo di amore e di
condivisione ma anche simbolo di scherno e parte-
cipazione. Ed è cosi che la singolare la Maitunata che
ha trovato culmine e grande estimatori a Gamba-
tesa che oggi, possiamo dirlo è la Patria, ha riscaldato
la serata come, la scenetta di corteggiamento, che ha
indiscutibilmente rapito il Presidente Ferrara Santa-
maria, del gruppo di Vandra, così la splendida Maitu-
nata Bojanese del gruppo Bojanese della Maitunate
per passare alla simpatica dei gruppi di Petrella Tifer-
nina e di Vinchiaturo con i Re’cucce e Nicotera, per
culminare con i gruppi storici del folklore molisano
quali, oltre il vincitori di Campobasso e Macchiago-
dena, il Borgo di Vinchiaturo, Baranello con le splen-
dide fanciulle con le Bangale e le splendide bambine
di Sant’Elia a Pianisi con l’accompagnamento dei suoi
Briganti e, i bambini del gruppo più giovane del Mo-
lise, la Pccnera da Forli del Sannio.
Il Ministro per i Beni e le Attività Culturali e del Turi-
smo, Dario Franceschini, terrà a Roma, un incontro ri-
servato agli esponenti della maggiori organizzazioni
turistiche nazionali; tema dell’’incontro “Cultura e turi-
smo, veicoli di crescita”. All’incontro, in rappresentanza
di Unionturismo – l’associazione nazionale degli enti di
promozione turistica italiani –la molisana Emilia Vitullo,
membro del Comitato Esecutivo nazionale dell’Associa-
zione, delegata a partecipare dal Presidente Nazionale
Gianfranco Fisanotti. La molisana Emilia Vitullo, membro
del Comitato Esecutivo nazionale dell’Associazione, de-
legata a partecipare dal Presidente Nazionale Gian-
franco Fisanotti.
“L’incontro – sostiene Emilia Vitullo, che è anche Re-
sponsabile del Servizio Turismo, Cultura, Musei e Beni
Culturali della Provincia di Isernia – è stato un’occasione
importante per fare con il Ministro il punto sulle stato
del turismo italiano e discutere le strategie di sviluppo
del settore. L’appuntamento, infatti, è finalizzato ad ana-
lizzare le linee guida del nuovo piano strategico voluto
dal Ministro con l’obiettivo d’incrementare la capacità
competitiva dell’Italia e di contribuire allo sviluppo del-
l’economia ed alla creazione di nuovi posti di
lavoro.“Una recente indagine del World Travel & Tourism
Council – spiega la Vitullo – conferma che, negli ultimi
dieci anni, nonostante la crisi, uno dei settori economici
che ha goduto di maggiore crescita a livello mondiale è
il turismo. Ma in Italia da sempre le grandi potenzialità
del nostro straordinario patrimonio storico ed artistico
restano inespresse, mentre altri Paesi hanno aumentato
la loro competitività in campo turistico, erodendo all’Ita-
lia significative fette di mercato. Le analisi mettono chia-
ramente in luce che per l’Italia – come pure nel nostro
Molise – esistono problemi di governance del settore, li-
miti nella capacità di costruire prodotti turistici, gravi ca-
renze dei servizi connessi e inadeguate politiche dei
prezzi.
La responsabile del servizio Turismo e Cultura della
Provincia di Isernia avrà il compito di illustrare al Mini-
stro Franceschini e agli intervenuti il documento finale
approvato dall’Assemblea Nazionale dell’UnionTurismo
tenutasi a Trento lo scorso anno.
“Il documento contiene una serie di richieste che
l’UnionTurismo, in quanto massima espressione degli or-
ganismi pubblici italiani del settore, fa al Ministro e al
Governo. Prima di tutto – sottolinea la Vitullo -, chie-
diamo d’intervenire di nuovo sul Titolo V della Costitu-
zione, la cui riforma è allo studio del Governo, perchè
l’aver conferito unicamente alle Regioni la potestà legi-
slativa in materia di turismo si è rivelato un errore fatale:
nel migliore dei casi, ha generato una disomogeneità
nella individuazione di parametri essenziali, come ad
esempio la classificazione alberghiera, che rischia di es-
sere diversa da regione a regione; o, peggio, ha determi-
nato, come nel caso del Molise, la totale assenza di una
legge quadro che regolamenti l’intero settore. UnionTu-
rismo chiede quindi il ripristino di un Ministero del Turi-
smo con poteri di coordinamento per la promozione
all’estero del “Marchio Italia”, l’emanazione di una
Legge quadro nazionale che uniformi l’organizzazione
turistica in tutti gli ambiti regionali e contenga norme
adeguate per l’accoglienza, la promozione e la commer-
cializzazione, in grado di definire chiaramente i rapporti
tra pubblico e privato nella gestione del mercato turi-
stico. Questo per quanto attiene gli aspetti legislativi;
non mancano poi le proposte in ambito fiscale, con una
chiara richiesta di alleggerimento del carico sulle im-
prese turistiche e commerciali e la defiscalizzazione di
alcune spese sostenute dai viaggiatori, come accade già
in Francia e in Inghilterra; al Ministro saranno infine
avanzate una serie di istanze volte alla valorizzazione
e al recupero del nostro Patrimonio artistico nazionale”.
di Mariangela Di Biase
Con la presentazione ufficiale
della MoliGav la nostra associazione
di aspiranti guardie ambientali volon-
tarie entra nella seconda fase della
sua esistenza. Manifestazione di
grande interesse e rilevanza quella
ospitata nella ‘sala monsignor Ge-
rardi Conedera’ venerdì 26 settem-
bre 2014, grazie alla disponibilità
della locale amministrazione comu-
nale. Un evento qualificato dalla pre-
senza di numerose autorità e
rappresentanti istituzionali, che
hanno voluto tenere a battesimo la
MoliGav, condividendo il percorso
d’avvio di un progetto mirabile, che
punta a offrire al territorio molisano e
alle sue variegate comunità un servi-
zio di vigilanza e di controllo, senza
dimenticare impegni di natura educa-
tiva e di etica comportamentale. Ab-
biamo vissuto con estrema
partecipazione un momento centrale
per la vita della MoliGav poiché enti
e istituzioni intervenuti hanno dimo-
strato di apprezzare il nostro sforzo,
al pari di chi non è potuto essere lì
con noi ma ha voluto comunque
omaggiarci di un saluto, vedi il gover-
natore della Regione Frattura, il pre-
sidente della Provincia di
Campobasso De Matteis e il sena-
tore Ruta. A tutti loro il ringrazia-
mento per un supporto che ci garan-
tisce spinta e motivazioni per perse-
guire lo scopo associativo. Tra i
passaggi della relazione del presi-
dente, quest’ultima pone l’accento in
modo particolare sulla funzione di
guardia ambientale volontaria previ-
sta dalla legge 23 del 2006 e dall’uti-
lità delle convenzioni che saranno
promosse e sottoscritte con il parte-
nariato istituzionale. Tra gli obiettivi
su cui impegnarsi alacremente, la Di
Biase ha sottolineato quello sulla ge-
stione del ciclo dei rifiuti. Raccoglie-
remo insieme la sfida a cui tutti gli
enti locali dovranno tendere, quella
raccolta differenziata 2.0 che dal
porta a porta vuol divenire ‘Zero
Waste’, ossia rifiuti zero, concetto
poco adottato nelle programmazioni
di massima nel nostro Molise. Così
come ringraziamo l’onorevole Venit-
telli per averci lanciato la proposta di
collaborare ufficialmente alla stesura
della proposta di legge per il ricono-
scimento del parco del Matese, che i
nostri esperti in materia di progettua-
lità e programmazione hanno già
preso in carico nelle ultime ore e che
sarà al vaglio anche del futuro incon-
tro di comitato direttivo”. La giornata
si è conclusa con un pranzo sociale
seguito da una escursione nell’incan-
tevole scenario del lago di Guardial-
fiera, meta di turisti e visitatori che
rappresenta l’anello di congiunzione
ideale di una cartolina da promuo-
vere senza timori, una regione ca-
pace di offrire in poco più di 140 km
lineari tutto il meglio del patrimonio
naturalistico dall’Adriatico ai Monti.
1530 settembre 2014Opinioni
Il nostro Ambiente Moli-Sano
Turismo, Erminia Vitullo a livello nazionale
Sepino, buona la prima edizione di ” Affaciate ru bagliucce bella meja”
IL venafrano Terenzi con le fotoal Mei Festival di FaenzaIl venafrano Carlo Terenzi
esporrà le proprie fotografie al Mei
Festival di Faenza, in provincia di
Ravenna, assieme ad altri artisti
accuratamente selezionati in tutta
Italia. Quella che è la più impor-
tante manifestazione italiana de-
dicata alla scena musicale
indipendente, in programmazione
il 26, 27 e 28 settembre, ha alle-
stito anche una mostra di opere le-
gate al tema della musica italiana,
denominata ‘Piazza delle Arti e
MEI insieme per valorizzare gli ar-
tisti emergenti’, che sarà possibile
visitare gratuitamente a partire
dalle ore 18,00 al Salone delle
Bandiere di Faenza in Piazza del
Popolo. Terenzi, che ultimamente
ha anche esposto in Olanda, si è
oramai affermato nel contesto mu-
sicale nazionale tanto da essere ri-
ferimento per le principali testate
giornalistiche musicali, con partico-
lare attinenza al Jazz, per organiz-
zatori e per numerosi noti
musicisti, come Cammariere e il
Claudio Luongo Trio, che nel foto-
grafo venafrano vedono un valido
interlocutore per la realizzazione
delle copertine dei propri dischi
così come per alcuni scrittori per
le copertine dei propri libri.
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