A.M. DI NOCERA DIRIGENTE SCOLASTICO...A.M. DI NOCERA DIRIGENTE SCOLASTICO 3 A.M. DI NOCERA DIRIGENTE...

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• 1. Il Tutor e le sue funzioni

• 2. Il Tutor e la formazione dei docenti neo-assunti

• 3. Il peer to peer in campo educativo

• 4. L’attività di tutoring nell’anno di formazione e di prova

• 5. Le tre fasi del peer to peer

• 6. Gli strumenti:• - Scheda per la programmazione del peer to peer• - Protocollo di osservazione reciproca• - Scheda per la registrazione• - Elementi per il rapporto finale del neoassunto

2A.M. DI NOCERA DIRIGENTE SCOLASTICO

• Il termine “tutor” compare, per la prima voltain un documento del settore educativo, nelThesaurus Europeo dell’Educazione,pubblicato da Eurydice del 1991 (strumentodocumentario multilingue sull’istruzione inEuropa). Nel documento il tutor è definitocome una figura professionale autonomadall’insegnante, ma necessaria e funzionaleper la formazione dei giovani.

Il tutor nel Thesaurus Europeo

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• Il tutor, nei processi di formazione, ha ilcompito di creare il clima migliore ai finidell’apprendimento e dell’esperienza digruppo, per il corretto raggiungimento degliobiettivi formativi.

• Egli si occupa del cosiddetto “scaffolding”(ponteggio), attraverso il sostegno tecnico erelazionale che favorisce l’apprendimento estimola lo sviluppo delle potenzialitàindividuali.

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• Le tre principali funzioni che può sono:

FAVORISCE LA COMUNICAZIONE E LA CONDIVISIONE

NEL GRUPPO

TRESFERISCEINFORMAZIONI

SOSTIENE LO SVILUPPO DI

COMPETENZE SPECIFICHE 7

• Il tutor deve saper gestire:• 1. la relazione con e tra le persone che

apprendono per garantire una funzione di guida edi sostegno;

• 2. i contenuti, favorendo il collegamento di nuoviapprendimenti con le conoscenze pregresse;

• 3. le competenze linguistiche, esemplificandonorme e comportamenti e favorendol’acquisizione del linguaggio specifico del settore;

• 4. la dimensione empatica, promuovendo ilcoinvolgimento e la motivazione.

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• Il Tutor• collabora al Bilancio iniziale e finale delle

competenze e al Patto formativo.

I compiti del Tutor nel D.M. 850/2015 e nella nota MIUR 36167/2015.

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Le quattro fasi del percorso formativo

Incontri propedeutici e di restituzione finale

Laboratoriformativi dedicati

Peer to peere osservazionein classe

Formazione on line

TOTALE

6 ORE 12 ORE 12 ORE 20 ORE 50 ORE

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• L’attività peer-to-peer nell’anno di formazionee di prova mira ad accompagnare il docenteneoassunto mediante una relazionecollaborativa con un docente esperto, “iltutor”, che deve avere le competenze adattealla funzione di accoglienza,accompagnamento, tutoraggio e supervisioneprofessionale.

Il peer to peernell’anno di formazione e di prova

Finalità dell’osservazione reciproca

• L’attività di osservazione reciproca in classe (art. 9 del DM 850/2015) è finalizzata:

• al miglioramento delle pratiche didattiche• alla riflessione condivisa sugli aspetti salienti

dell’azione di insegnamento• allo scambio di esperienze pregresse • alla progettazione comune• alla messa in atto di strategie didattiche condivise.

Ambiti di osservazione

• L’osservazione va focalizzata:• sulle modalità di conduzione delle attività e

delle lezioni;• sul sostegno alle motivazioni degli allievi;• sulla costruzione di climi positivi e motivanti;• sulle modalità di verifica formativa degli

apprendimenti.

Un’occasione anche per il tutor

• Si tratta, dunque, di un’occasione di confronto e dicrescita comune della quale anche il tutor potràavvantaggiarsi nel confronto col docente neo assuntoe con la sua eventuale esperienza come docente aTD.

• Insomma, un’occasione di riflessione congiuntararamente riproducibile nel prosieguo della carrierascolastica.

3^ FASE

Peer to peere osservazione in classe

12 ORE

La fase “Peer to peer”,asvolta dal docenteneoassunto e dal tutor, è finalizzata almiglioramento delle pratiche didattiche e allariflessione condivisa su aspetti fondamentalidell’azione di insegnamento. Comprende 10ore di pratica didattica così articolate:-3 ore di progettazione condivisa; -4 ore di osservazione del neo assunto docente nella classe del tutor; -4 ore di osservazione del tutor nella classe del docente neoassunto;-1 ora di valutazione dell´esperienza realizzata..

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• 3 ore di programmazione e sviluppo condiviso

• E’ il momento dedicato al raccordo preventivo in cuiconcordare i tempi e le modalità della presenza in classe, glistrumenti utilizzabili, le forme di gestione delle attività, conparticolare attenzione alle modalità di coinvolgimento deglialunni, alle strategie per l’inclusione e alla scelta delle risorsedidattiche.

• 4 ore di osservazione del docente neoassuntonella classe del tutor accogliente;

• 4 ore di presenza del tutor accogliente nellaclasse del docente neoassunto;

• L’osservazione dovrebbe consentire di cogliere priorità,stili di lavoro rilevabili in una lezione, scandita in unitàtemporali più ridotte, corredate da riflessioni sulladidattica per competenze e sulla valutazione formativaed autentica, sulle dimensioni operative e collaborativerichiamate nei documenti nazionali del curricolo.

• 1 ora di valutazione dell’esperienza realizzata • L’ora di valutazione è svolta tra i due docenti al termine

dell’osservazione reciproca.• Le sequenze di osservazione sono oggetto di successivo

confronto, rielaborazione e valutazione con il docentetutor e sono oggetto di specifica relazione del docenteneo-assunto.

• Il docente tutor e ildocente neo-assuntoesaminano il bilancioiniziale delle competenzee individuano l’indicatoreche possa esserepotenziato o costruitograzie all’attività del peerto peer.

Fase_propedeutica A

• Ai fini della scelta è necessario tenere conto,innanzitutto, delle competenze afferenti alladidattica disciplinare e interdisciplinare e allagestione della classe.

• (Esempio di competenza da potenziare “Attivare gli alunni nelcostruire conoscenze individualmente e in gruppo attraverso ladefinizione di attività in situazione aperte e sfidanti cherichiedano ricerca, soluzione di problemi, costruzione diprogetti”).

Fase_propedeutica A

• Il docente tutor e il docente neo-assunto scelgono le situazioni di apprendimento e gli ambiti operativi da osservare in classe che possano contribuire alla strutturazione della competenza da potenziare.

Fase_propedeutica B

• Ai fini della scelta di “situazioni” e “ambiti”, si può utilizzare una breve intervista semi-strutturata (2 domande), con la quale il tutor chiede al docente neo assunto:

• 1. Quali sono le situazioni di apprendimento in cui ritieni di avere maggiori difficoltà ?

Esempi di situazioni di apprendimento

• 1. Spiegazione• 2. Conversazione/discussione• 3. Ricerca di gruppo disciplinare• 4. Unità didattica trasversale• 5. Insegnamento/apprendimento cooperativo• 6. Osservazione/Valutazione

• 2. In quale ambito operativo senti il bisogno di ricevere supporto dal tutor?

- progettuale- metodologico- organizzativo- relazionale- motivazionale- valutativo

Esempi di ambiti operativi

• Dopo aver definito• le situazioni di apprendimento da osservare e• l’ambito operativo da supportareoccorre definire

• i tempi e• le modalità di osservazione.

Fase_propedeutica B

• I tempi:• È possibile, ad esempio, prevedere sequenze di

momenti osservativi a ruoli alternati della durata di un’ora ognuno.

• Le modalità:• È opportuno definire una sorta di protocollo di

osservazione in cui tutor e neo assunto concordino:

• cosa fa l’osservatore • quali strumenti usa

• Il protocollo osservativo è uno strumentoutilizzato principalmente da figure professionaliquali: pedagogisti, psicologi ed etologi, ma è digrande aiuto anche per i docenti, in quantoconsente di osservare in modo obiettivo ilproprio lavoro e alcuni comportamenti dei proprialunni.

• Nel peer to peer il protocollo consentirà difocalizzare l’attenzione su alcuni aspetti condivisi.

Il Protocollo di osservazione reciproca

• Con il protocollo di osservazione reciproca ildocente senior e il docente neoassuntopotranno concordare che, nella fase diosservazione peer to peer, l’osservatoresvolgerà le seguenti azioni:

• Ascolto• Osservazione• Compilazione della scheda di registrazione

condivisa

I ruoli

• Il Tutor in azione di insegnamento:• prepara gli alunni all’attività da svolgere e prefigura la

presenza di un docente che osserverà, senza intervenire,l’attività svolta;

• esercita l’attività professionale nell’ambito della situazione diapprendimenti concordata e nel rispetto dei tempi predefiniti.

• Il Tutor in azione di osservatore:• osserva e annota i descrittori riscontrati, utilizzando

l’Allegato 3• annota eventuali domande da porre• annota eventuali consigli da fornire al docente neoassunto

I ruoli• Il docente neo-assunto in azione di insegnamento:• prepara gli alunni all’attività da svolgere e prefigura la

presenza di un docente che osserverà, senza intervenire, l’attività svolta;

• esercita l’attività professionale nell’ambito della situazione di apprendimenti concordata e nel rispetto dei tempi predefiniti.

• Il docente neo-assunto in azione di osservatore:• osserva e annota i descrittori riscontrati, utilizzando

l’Allegato 1• annota eventuali domande da porre• autovaluta la propria azione didattica in termini di punti

deboli riscontrati, punti di forza e livello di soddisfazione.

• Conclusi i momenti dedicati all’osservazionereciproca occorre realizzare l’analisi congiuntasull’esperienza per la durata di un’ora.

• Al termine della riflessione condivisa, il docenteneo-assunto elabora un sintetico report.

• Tale documento viene controfirmato dal tutoraccogliente e costituisce elemento da consegnareal Comitato di valutazione.

Esempio di

Programmazione peer to peerCOMPETENZA Attivare gli alunni nel costruire conoscenze

individualmente e in gruppo attraverso la definizione di attività in situazione" aperte e sfidanti che richiedano ricerca, soluzione di problemi, costruzione di progetti

SITUAZIONI DIAPPRENDIMENTO DA OSSERVARE

CONVERSAZIONEDISCUSSIONE PARTECIPATA

ATTIVITA’ DI GRUPPO

AMBITI OPERATIVI DA SUPPORTARE

METODOLOGICO RELAZIONALE

TEMPI 1 ORA SETTIMANALE DI OSSERVAZIONE RECIPROVA PER 4 SETTIMANE

MODALITA’ DIOSSERVAZIONE

Protocollo di osservazione reciproca (Allegato 1)Compilazione della scheda di registrazione condivisa(Allegati 2 e 3)

Allegati 2 e 3Esempio di scheda di registrazione condivisa

AZIONI DESCRITTORI

Cosa fa il docente ? spiega, legge, commenta, divide la classe in gruppi

Cosa fanno gli alunni?

ascoltano, parlano, partecipano, lavorano in gruppo

Quali contenuti sono trattati?

argomenti disciplinari, tematiche interdisciplinari,

Quali metodi sono adottati? (STRATEGIE DIDATTICHE)

lavoro di gruppo, di squadra, interviste strutturate, problem solving, attività di ricerca, fasi di incoraggiamento, attenzione alle differenze, disabilità, DSA, BES

Quali metodi sono adottati? (STRATEGIE DIDATTICHE)

lavoro di gruppo, di squadra, interviste strutturate, problem solving, attività di ricerca, fasi di incoraggiamento, attenzione alle differenze, disabilità, DSA, BES

Quale livello di coinvolgimento si realizza? (CONTESTO)

ascolto attivo, clima motivazionale, partecipazione, rapporti interpersonali, rispetto delle regole, uso della voce e dei toni, gestualità, feedback

Come si realizza l’organizzazione?(GESTIONE DELLA CLASSE)

(gestione del tempo, gestione delle attività, organizzazione degli spazi, ecc.);

Elementi di qualità riscontrati

strutturazione di percorsi personalizzati, utilizzo di strumenti compensativi, azioni preventive di inclusività

Eventuali situazioni problematiche riscontrate

demotivazione di alcuni, scarsa tenuta del livello di attenzione, incongruenza degli interventi degli alunni, confusione sui ruoli

Modalità di risoluzione eventualmente adottate

coinvolgimento individuale, utilizzo di strategie di comunicazione verbale e non verbale, spiegazioni e simulazioni

ANNOTAZIONI

Valutazionecomplessiva dell’esperienza realizzata

Positiva/abbastanza positiva/altrorispetto agli ambiti-progettuale,-metodologico,-organizzativo,-relazionale/motivazionale,- valutativo

Livelli di competenza raggiunti

Buono/adeguato/potenziamento/rafforzamento/consolidamento della competenza “Attivare gli alunni nel costruire conoscenze individualmente e in gruppo attraverso la definizione di attività in situazione" aperte e sfidanti che richiedano ricerca, soluzione di problemi, costruzione di progetti”

Elementi per la stesura del rapporto finale a cura del docente neoassunto

Nuovi apprendimentirealizzati

(conoscenze, abilità, applicazioni, relazioni, responsabilità, autonomia)

Nuovi bisogni formativi evidenziati

(conoscenze, abilità, applicazioni, relazioni, responsabilità, autonomia)

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