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Capitolo
1Guido Gozzanoe i crepuscolari 77
1.1 Il movimentocrepuscolare 78
Profilo storicodel Novecento 1
> Il nuovo secolo: tra eredità delpassato e “svolta liberale” 2
> L’“età giolittiana” 5> L’intervento e la guerra 9> Il dopoguerra, la crisi dello
Stato liberale e l’avvento delfascismo 14
> La svolta dittatoriale e lacostruzione del regime fascista19
> La Seconda guerra mondiale,l’armistizio e la Resistenza 24
> La Repubblica e gli anni delcentrismo 29
> Dal centro-sinistra al“compromesso storico” 34
> Gli anni Ottanta e la fine della“Prima Repubblica” 39
> Gli anni della“Seconda Repubblica” 42
Percorso della poesiadel Novecento 46
> Il primo Novecento 48Scheda Astrattismo e Bauhaus 50> Il canone della poesia del
Novecento 55> Esperienze della poesia del
Novecento 60Scheda Ritorno all’ordine,
“Valori plastici” e Novecento italiano 60Scheda La poesia dialettale del Novecento 65Scheda Espressionismo astratto e
informale europeo 66
Mappa dei contenuti 72
In digitale
> La critica e la bibliografia
A. Afribo, intr. a Poesia contemporanea dal
1980 a oggi, Storia linguistica italiana
G. Ferroni, Gli ultimi poeti. Zanzotto e Giudici
N. Lorenzini, introduzione a Poesia del
Novecento italiano. Dalle avanguardie storiche
alla seconda guerra mondiale
E. Testa, introduzione a Dopo la lirica. Poeti
italiani 1960-2000
Bibliografia
> Approfondimenti
• Franco Fortini
La vita e le opere
Questo muro; Composita solvantur
Introduzione • Mario Luzi
La vita e le opere
La barca; Nel magma
• New dada, Pop art, Minimalismo, Arte
concettuale, Arte povera
> Testi
• Cesare Pavese poeta. Lavorare stanca;
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi
> Focus
La montagna da luogo simbolico a zona di
guerra
Introduzione
12Crepuscolarie Futurismo
Sezione
L’autore
1.2 Guido Gozzano 80 T1. L’amica di nonna Speranza
da I colloqui 82
T2. Elogio degli amori ancillari
da I colloqui 86
Focus Le donne di Gozzano:
Amalia e Felicita 88
L’autore
1.3 Sergio Corazzini 89 T3. Desolazione del povero poeta
sentimentale
da Piccolo libro inutile 90
Esercizi di fine capitolo 93
Capitolo
2Il Futurismo 94
2.1 Il movimentofuturista 95
L’autore
2.2 Filippo TommasoMarinetti 99
T1. Manifesto del Futurismo 100
T2. Bisogna liberare le paroleda Manifesto tecnico della letteratura
futurista 105
Focus Il Futurismo in arte 109
L’autore
2.3 Vladimir Majakovskij 110 T3. Amore nella marina da guerra 111
Esercizi di fine capitolo 112
Capitolo
3Altre voci tra linea delcrepuscolo e Futurismo 113
3.1 Sperimentazionioriginali vicineai movimenti 114
Focus Il verso libero 114
L’autore
3.2 Corrado Govoni 115 T1. Il palombaro
da Rarefazioni e parole in libertà 116
L’autore
3.3 Aldo Palazzeschi 118 T2. E lasciatemi divertire! (Canzonetta)
da L’incendiario 119
Esercizi di fine capitolo 122
In digitale
> Approfondimenti
Gian Pietro LuciniLa vita e le opereLa canzone del Giovane
Eroe in Revolverate
> Testi
Palazzeschi narratore
Il codice di Perelà (analisi dell’opera e deltesto Perelà visita il regno)
Capitolo
4Clemente Rebora 123
4.1 La vita e le opere 124Della mia vita 125
Analisi dell’opera
4.2 Frammenti lirici 126 T1. O poesia, nel lucido verso 127
Analisi dell’opera
4.3 Canti anonimi 130 T2. Dall’immagine tesa 131
Esercizi di fine capitolo 132
In digitale
> Testi
C. Rebora, Voce di vedetta morta
Capitolo
5Dino Campana 133
5.1 La vita e le opere 134Della mia vita 136
Analisi dell’opera
5.2 Canti orfici 137 T1. La chimera 140
T2. L’invetriata 142
T3. Faenza 143
Esercizi di fine capitolo 144
Capitolo
6Camillo Sbarbaro 145
6.1 La vita e le opere 146Della mia vita 147
Analisi dell’opera
6.2 Pianissimo 148 T1. Taci, anima stanca di godere 149
Esercizi di fine capitolo 151
Esercizi di fine sezione 151
In preparazione all’esame
di Stato 152
In digitale
> TestiC. Sbarbaro, Versi a Dina (analisi dell’operae del testo La trama delle lucciole ricordi )
> Bibliografia
Capitolo
1Umberto Saba 155
La vita
e le opere 156
Della mia vita 158
I luoghi 160
La biblioteca 161
Analisi dell’opera
1.1 Il Canzoniere 162 T1. A mia moglie 167
T2. La capra 170
T3. Trieste 172
T4. Città vecchia 174
T5. Ritratto della mia bambina 175
T6. Amai 176
Confronti Saba, d’Annunzio,Pascoli, Gozzano 178
Focus Il Canzoniere moderno: fra passato
e presente 181
Focus La tentazione della prosa:
Ernesto 182
Mappa dei contenuti 184
Esercizi di fine capitolo 186
In digitale
> La critica e la bibliografiaF. Brugnolo, Il «Canzoniere» di Umberto Saba
G. Contini, Esercizi di lettura: sopra i
contemporanei con un’appendice su testi non
contemporanei
G. Debenedetti, Poesia italiana del Novecento
A. Girardi, Saba-Ungaretti-MontaleM. Lavagetto, La gallina di Saba
U. Saba, Storia e cronistoria del Canzoniere
> Testi• U. Saba, Il canto di un mattino, in Il Canzoniere
• U. Saba, Finale, in Il Canzoniere
• U. Saba, Parole, in Il Canzoniere
Bibliografia
> Sguardi d’autoreMontale su Saba
174
185
Capitolo
2Giuseppe Ungaretti 187
La vita
e le opere 188
Della mia vita 190
I luoghi 191
La biblioteca 192
Analisi dell’opera
2.1 L’allegria 193 T1. In memoria 196
T2. Il porto sepolto 198
T3. Veglia 200
T4. Stasera 201
T5. Sono una creatura 203
T6. I fiumi 204
T7. San Martino del Carso 208
T8. Allegria di naufragi 210
T9. Mattina 211
Confronti Ungaretti, Rimbaud,
Quasimodo 212
T10. Soldati 212
Sguardi d’autore Pasolinisu Ungaretti 214
Focus Fra Petrarca e Leopardi:
la riscoperta della tradizione 214
13Il canonedella poesiadel Novecento
Sezione
Analisi dell’opera
2.2 Sentimentodel tempo 216
T11. La madre 218
Analisi dell’opera
2.3 Le raccolte poetichedel dopoguerra 220
T12. Tutto ho perduto 221
Mappa dei contenuti 222
Esercizi di fine capitolo 224
In digitale
> La critica e la bibliografiaD. Baroncini, Ungaretti barocco
F. Camon, Intervista a Ungaretti, in Il mestiere
di poeta
A. Cortellessa, Ungaretti
P. Montefoschi, Prosa di un nomade
C. Ossola, Introduzione, in G. Ungaretti,
Vita d’un uomo. Poesie
M. Petrucciani, Il condizionale di Didone.
Studi su Ungaretti
Bibliografia
> Testi• G. Ungaretti, Fratelli, in L’allegria
• G. Ungaretti, Natale, in L’allegria
• G. Ungaretti, L’isola, in Sentimento
del tempo
• G. Ungaretti, Per mare interno,in Il deserto e dopo
> Confronti• La madre in Ungaretti e Montale• Ungaretti, Lee Masters, De André> FocusDidone fra Virgilio e Ungaretti: l’esperienza
del Classicismo
233
223
Capitolo
3Eugenio Montale 225
La vita
e le opere 226
Della mia vita228
I luoghi 230
La biblioteca 231
Focus Montale traduttore 232
Analisi dell’opera
3.1 Ossi di seppia 234 T1. I limoni 238
Sguardi d’autore Caproni su Montale 242
T2. Non chiederci la parola
che squadri da ogni lato 244
T3. Meriggiare pallido e assorto 246
T4. Spesso il male di vivere ho
incontrato 248
T5. Gloria del disteso mezzogiorno 249
Confronti Montale e d’Annunzio 251
T6. Il canneto rispunta i suoi cimelli 252
T7. Forse un mattino andando
in un’aria di vetro 253
Sguardi d’autore Calvinocommenta Montale 255
T8. Cigola la carrucola del pozzo 257
Analisi dell’opera
3.2 Le occasioni 259 T9. Dora Markus 263
T10. La speranza di pure rivederti 266
Confronti Montale svela un’occasione 268
T11. Non recidere, forbice, quel volto 269
T12. Addii, fischi nel buio, cenni,
tosse 271
T13. La casa dei doganieri 272
Focus Le figure femminili in Montale 274
Analisi dell’opera
3.3 La bufera e altro 276 T14. La bufera 278
T15. Gli orecchini 280
Analisi dell’opera
3.4 Satura 281 T16. Ho sceso, dandoti il braccio,
almeno un milione di scale 282
Valerio Magrelli incontra
Eugenio Montale 284
Focus Montale ultimo e postumo 286
Mappa dei contenuti 288
Esercizi di fine capitolo 291
Esercizi di fine sezione 291
In preparazione all’esame di Stato 292
In digitale
> La critica e la bibliografiaL. Blasucci, Gli oggetti di Montale
G. Contini, Una lunga fedeltà. Scritti su
Eugenio Montale
T. de Rogatis, Montale e il classicismo
R. Luperini, Note sull’allegorismo poetico
novecentesco. Il caso Montale moderno
E. Testa, Montale
T. Zanato, Montale all’infrarosso. Lettura
di «Meriggiare pallido e assorto»
Bibliografia
> Testi
E. Montale, Ti libero la fronte dai ghiaccioli,
in Le occasioni
> Approfondimenti
La prosa di Montale: La donna barbuta;
Gozzano, dopo trent’anni
> Sguardi d’autore
Zanzotto sul termine “satura”
Testa su Montale
252
289
14Esperienzedella poesiadel Novecento
Sezione
Capitolo
1Salvatore Quasimodo 296
1.1 La vita e le opere 297Della mia vita 298
Analisi dell’opera
1.2 Acque e terre 299 T1. Ed è subito sera 300
T2. Vento a Tindari 302
Analisi dell’opera
1.3 Giorno dopo giorno 304 T3. Alle fronde dei salici 305
T4. Uomo del mio tempo 307
Esercizi di fine capitolo 308
Capitolo
2Sandro Penna 309
2.1 La vita e le opere 310Della mia vita 312
Analisi dell’opera
2.2 Poesie 313 T1. La vita … è ricordarsi
di un risveglio 314
T2. Mi nasconda la notte e
il dolce vento 315
Esercizi di fine capitolo 317
Capitolo
3Attilio Bertolucci 318
3.1 La vita e le opere 319Della mia vita 321
Valerio Magrelli incontra
Attilio Bertolucci 322
Analisi dell’opera
3.2 La camera da letto 324 T1. Le scarpette di Ninetta 326
Esercizi di fine capitolo 328
In digitale
> TestiA. Bertolucci, Viaggio d’inverno (analisi
dell’opera e del testo L’erba)
Capitolo
4Giorgio Caproni 329
4.1 La vita e le opere 330Della mia vita 332
Valerio Magrelli incontra
Giorgio Caproni 334
Analisi dell’opera
4.2 Il seme del piangere 336 T1. L’uscita mattutina 337
T2. Litania 339
Esercizi di fine capitolo 343
Capitolo
5Vittorio Sereni 344
5.1 La vita e le opere 345Della mia vita 347
Analisi dell’opera
5.2 Diario d’Algeria 348 T1. Non sa più nulla, è alto sulle ali 349
Analisi dell’opera
5.3 Gli strumenti umani 351 T2. Mille miglia 352
Esercizi di fine capitolo 354
In digitale
> TestiV. Sereni, Stella variabile (analisi dell’opera
e del testo Altro compleanno)
Capitolo
6Gruppo 63 355
L’autore
6.1 Edoardo Sanguineti 356Della mia vita 357
Analisi dell’opera
6.1.1 Laborintus 358 T1. Composte terre in strutturali
complessioni 360
Analisi dell’opera
6.1.2 Wirrwarr 362 T2. Al funzionario doganale
in minigonna 364
Esercizi di fine paragrafo 365
L’autore
6.2 Elio Pagliarani 366Della mia vita 367
Analisi dell’opera
6.2.1 La ragazza Carla 368 T3. Carla Dondi fu Ambrogio 369
Esercizi di fine paragrafo 372
L’autore
6.3 Nanni Balestrini 373Della mia vita 374
Analisi dell’opera
6.3.1 Come si agisce,poemi piani 375
T4. C3 377
Esercizi di fine paragrafo 378
Capitolo
7Giovanni Giudici 379
7.1 La vita e le opere 380Della mia vita 382
Analisi dell’opera
7.2 La vita in versi 383 T1. Lasciando un luogo
di residenza 384
T2. La vita in versi 386
Esercizi di fine capitolo 387
Capitolo
8Amelia Rosselli 388
8.1 La vita e le opere 389Della mia vita 390
Analisi dell’opera
8.2 Variazioni belliche 391 T1. Se la colpa è degli uomini 392
Esercizi di fine capitolo 393
Valerio Magrelli incontra
Amelia Rosselli 394
Capitolo
9Andrea Zanzotto 396
9.1 La vita e le opere 397Della mia vita 399
Analisi dell’opera
9.2 La Beltà 400 T1. La perfezione della neve 401
Esercizi di fine capitolo 403
In digitale
> Testi
A. Zanzotto, Sì, ancora la neve,
in La Beltà
A. Zanzotto, Il galateo in bosco (analisi
dell’opera e dei testi Premessa (Sonetto
dello schivarsi e dell’inchinarsi) e Postilla
(Sonetto infamia e mandala)
Capitolo
10Alda Merini 404
10.1 La vita e le opere 405Della mia vita 407
Analisi dell’opera
10.2 Superba è la notte 408 T1. Per ciò che non dissi 409
Esercizi di fine capitolo 410
Capitolo
11Valerio Magrelli 411
11.1 La vita e le opere 412Della mia vita 413
Analisi dell’opera
11.2 Ora serrata retinae 414 T1. Preferisco venire dal silenzio 415
Analisi dell’opera
11.3 Nature e venature 417 T2. Sto sotto la montagna 418
Esercizi di fine capitolo 419
Capitolo
12La poesia straniera 420
12.1 Esperienze dellapoesia straniera 421
12.2 Edgar Lee Masters 425 T1. Jones il violinista
da Antologia di Spoon River 425
12.3 Ezra Pound 427 T2. Canzone
da A lume spento 427
12.4 ThomasStearns Eliot 429
T3. La sepoltura dei morti
da La terra desolata 429
Percorso della narrativadel Novecento 444
> I filoni della narrativadi fine Ottocento 446
Scheda Il cinema muto in Italia 446
> Il romanzo “estetizzante” 447> La dissoluzione dell’io: nevrosi,
disadattamento, inettitudine 448
Scheda Filosofia, psicoanalisi e scienza 449
> Il ruolo del narratore:Svevo, Pirandello, Tozzi 451
> Il romanzo futurista 452
Scheda Psicoanalisi e arti figurative 452
> La rivista “La Voce” 453
> Tensione etico-conoscitivaed espressionismo 454
Scheda L’editoria nel Novecento 454
> Le riviste “La Ronda”e “Solaria” 456
Scheda Cinema e fascismo 456
> Il ritorno al romanzoe alla realtà 458
> Narratori fra le due guerre 458
> Il fantastico 459
> Il Neorealismo 460
> Le due strade maestre delNeorealismo 461
> Limiti, crisi e finedel Neorealismo 462
Scheda Il cinema neorealista 462
Scheda Il regista come autore 464
> Nuovi itinerari narrativi:le riviste “Officina”e “Il Menabò” 465
> Letteratura e industria 466
> La neoavanguardia 466
> I percorsi di Calvino, Moravia,Pasolini, Levi e Sciascia 467
> Gli anni Settanta 468
> L’ultimo Novecento e oltre 469
Scheda Cinema impegnato 469
Scheda Il postmoderno 470
Mappa dei contenuti 474
In digitale
> La critica e la bibliografiaG. Ferroni, Il canone del moderno: il NovecentoletterarioM. Lavagetto, Freud. La letteratura e altroF. Orlando, Per una teoria freudiana dellaletteraturaM. Palumbo, Questioni del romanzo
Bibliografia
> Focus• Antonio Gramsci e il realismo socialista
Introduzione
12.5 Rainer Maria Rilke 431 T4. Prima elegia
da Elegie duinesi 432
12.6 Paul Valéry 434 T5. I passi da Gli incanti 434
12.7 Federico GarcíaLorca 435
T6. Anima assenteda Lamento per
Ignacio Sánchez Mejías 436
12.8 Wystan HughAuden 437
T7. La verità, vi prego, sull’amore
da La verità, vi prego, sull’amore 438
12.9 Pablo Neruda 440 T8. I dittatori
da Canto general 440
In preparazione all’esame di Stato 442
In digitale
> Testi
• P. Celan, Di notte, quando il pendolo
dell’amore oscilla, in Papavero e memoria
• P. Éluard, Novembre 1936, in Corso naturale
• R. Tagore, La fine del giorno, in Canti e Poesie
> Testi originali
E. L. Masters, Jones il violinista
E. Pound, Canzone
T. S. Eliot, La sepoltura dei morti
R. M. Rilke, Prima elegia
P. Valéry, I passi
F. García Lorca, Anima assente
W. H. Auden, La verità, vi prego, sull’amore
P. Neruda, I dittatori
Autori in digitale
Mario Luzi
1.1 La vita e le opere
1.2 La barca
1.3 Nel magma
Alfredo Giuliani
1.1 La vita e le opere
1.2 Povera Juliet e altrepoesie
Antonio Porta
1.1 La vita e le opere
1.2 I rapporti
Franco Fortini
1.1 La vita e le opere
1.2 Questo muro
1.3 Composita solvantur
Cesare Pavese
1.1 Lavorare stanca
1.2 Verrà la morte e avrài tuoi occhi
Rabindranāth TagorePaul ÉluardPaul Celan
Capitolo
1Sigmund Freud 477
La vita
e le opere 478
I luoghi 480
Analisi dell’opera
1.1 L’interpretazionedei sogni 481
T1. Il mito di Edipo 483
T2. Due sogni di desideri 487
Focus Lessico freudiano 488
Esercizi di fine capitolo 490
In digitale
> Approfondimenti
Della mia vita
La biblioteca
Capitolo
2Il romanzo europeo 491
2.1 Il romanzo europeotra Ottocentoe Novecento 492
L’autore
2.2 Marcel Proust 495 T1. Dalla parte di Swann
da Alla ricerca del tempo perduto 500
Confronti La memoriadelle madeleines 504
Sguardi d’autore Proust vistoda Woolf 506
L’autore
2.3 James Joyce 508 T2. Molly Bloom
da Ulisse 514
Sguardi d’autore Svevo sull’Ulisse
e Freud 517
L’autore
2.4 Virginia Woolf 518 T3. Andando verso Bond Street
da La signora Dalloway 522
Focus Il “flusso di coscienza” 525
L’autore
2.5 Franz Kafka 526 T4. Il risveglio di Gregor Samsa
da La metamorfosi 530
Focus Il “perturbante” freudiano 534
Focus La città moderna comeluogo letterario 536
Esercizi di fine capitolo 538
In digitale
> La critica e la bibliografia
G. Debenedetti, Lo sciopero dei personaggi
M. Kundera, La «grande poesia di romanzo»
di Kafka
C. Magris, Un’identità di frontiera
F. Moretti, Flusso di coscienza e preconscio
> Testi
F. Kafka, Il castello (analisi dell’opera e del
testo L’accoglienza dell’agrimensore)
> Sguardi d’autore
Woolf legge l’Ulisse
Capitolo
3Italo Svevo 539
La vita
e le opere 540
Della mia vita 542
I luoghi 543
La biblioteca 544
Analisi dell’opera
3.1 Una vita 546 T1. Lettera di Alfonso alla madre 548
Confronti Svevo, Pirandello e la vitacittadina 551
T2. L’inetto 552
Analisi dell’opera
3.2 Senilità 555 T3. Emilio incontra Angiolina 557
T4. L’educazione di Angiolina 561
Analisi dell’opera
3.3 La coscienza di Zeno 564La struttura de La coscienza di Zeno 572
T5. Il fumo 575
T6. La morte di mio padre 581
Confronti Svevo e Kafka 588
T7. Il funerale di Guido 590
T8. Zeno abbandona l’analisi 594
T9. Un finale apocalittico 597
Focus I sogni di Zeno Cosini 601
Mappa dei contenuti 602
Esercizi di fine capitolo 604
In digitale
> La critica e la bibliografiaG. Debenedetti, Gli inetti consapevoli di Svevo
M. Lavagetto, Confessarsi è mentire
M. Lavagetto, Psicoanalisi e narrazione ne
«La coscienza di Zeno»
B. Maier, Il “plurilinguismo” di Svevo
G. Mazzacurati, Il falso tòpos
dell’opposizione campagna-città
Bibliografia
15La crisi dellasoggettività
Sezione
> Confronti• Svevo e Joyce• Svevo, Pirandello e le macchine> Sguardi d’autore
Pontiggia su Senilità e sulla critica
554
603
Capitolo
4Luigi Pirandello 605
La vita
e le opere 606
Della mia vita 609
I luoghi 610
La biblioteca 611
Analisi dell’opera
4.1 L’umorismo 613 T1. Il sentimento del contrario 615
Analisi dell’opera
4.2 Novelle per un anno 618 T2. Ciàula scopre la luna 621
T3. C’è qualcuno che ride 627
Confronti Le mascherepirandelliane 632
Analisi dell’opera
4.3 Il fu Mattia Pascal 636 T4. Adriano Meis 643
T5. Il suicidio di Adriano Meis 648
Analisi dell’opera
4.4 Uno, nessunoe centomila 652
T6. Il naso di Vitangelo Moscarda 655
T7. Un epilogo filosofico 659
Confronti Pirandello e Kafka 662
Focus Maschere nude,
il teatro pirandelliano 664
Analisi dell’opera
4.5 Sei personaggiin cerca d’autore 665
La Scrittura e la Scena Luigi Pirandellocapocomico e regista 668
T8. I personaggi si presentano 672
Confronti L’arte del paradosso 680
T9. Cala il sipario 685
Sguardi d’autore Andrea Camilleriracconta la prima di Sei personaggi
in cerca d’autore 688
La Scrittura e la Scena Eduardo De Filippo:il discusso “pirandellismo” di un grandeattore/autore 690
Mappa dei contenuti 692
Esercizi di fine capitolo 694
In digitale
> La critica e la bibliografiaF. Angelini, Testo drammatico e rappresentazione
G. Debenedetti, Da Mattia Pascal ad Adriano
Meis
M. Guglielminetti, Il soliloquio di
Uno, nessuno e centomila
G. Macchia, L’intercomunicabilità dell’opera
pirandelliana
G. Mazzacurati, Mattia Pascal e gli antieroi
pirandelliani
A. Tabucchi, Il signor Pirandello è desiderato al
telefono
Bibliografia
> TestiL. Pirandello, La casa e la talpa, in Il fu Mattia
Pascal
> Sguardi d’autore
Alvaro sul Nobel a Pirandello
687
693
Capitolo
5Federigo Tozzi 695
La vita
e le opere 696
Della mia vita 698
I luoghi 699
La biblioteca 700
Analisi dell’opera
5.1 Con gli occhi chiusi 702 T1. L’incontro di Pietro e Ghìsola
a Firenze 705
T2. Il finale 711
Sguardi d’autore Una lettura
pirandelliana 714
Analisi dell’opera
5.2 Bestie 716 T3. La crudeltà del contado: i rospi 718
Confronti La castrazione tozziana 720
Esercizi di fine capitolo 722
Esercizi di fine sezione 722
In preparazione all’esame di Stato 723
In digitale
> La critica e la bibliografiaG. Debenedetti, «Con gli occhi chiusi».
Tozzi e la crisi del Naturalismo
Bibliografia
> Testi
• L’allodola, il pettirosso e il pipistrello, in Bestie
• Il testo della novella di Luigi PirandelloIl treno ha fischiato (per l’esercizio in
preparazione all’esame di Stato)
> Sguardi d’autoreCerami legge Bestie
Introduzione 727
> Pasolini e Contini 727
> Debenedetti, Contini,Pasolini 728
> Pasolini e Longhi 729
> Pasolini e Gadda 729
> Calvino e Pasolini 730
In digitale
> Approfondimenti
• Gianfranco Contini
La vita e le opere
Esercizi d’interpretazione sopra
un sonetto di Dante; Il linguaggio di Pascoli
• Giacomo Debenedetti
La vita e le opere
Commemorazione provvisoria del
personaggio-uomo
• Roberto Longhi
La vita e le opere
Officina ferrarese
16Autori aconfronto
Sezione
Capitolo
1Italo Calvino 731
La vita
e le opere 732
Della mia vita 734
I luoghi 736
La biblioteca 737
Analisi dell’opera
1.1 ll sentiero dei nididi ragno 738
T1. L’eroe e i suoi compagni 742
Confronti Il gioco delle armi 746
Focus La scrittura “realistica” 750
Analisi dell’opera
1.2 I nostri antenati 752 T2. Ritratto dell’eroe
da Il visconte dimezzato 757
T3. L’infrazione della regolada Il barone rampante 759
T4. Carlo Magno e il suo eroeda Il cavaliere inesistente 761
Analisi dell’opera
1.3 Le città invisibili 765 T5. La cornice 768
T6. Raissa 770
T7. Berenice 771
Analisi dell’opera
1.4 Palomar 773 T8. Che fai tu, luna in ciel, dimmi
che fai, silenziosa luna? 774
Confronti Sguardi alla Luna 778
Focus Letteratura e scienza 780
Sguardi d’autore Pasolinie il realismo di Calvino 781
Sguardi d’autore L’ultimo “saluto”di Natalia Ginzburg 782
Mappa dei contenuti 784
Esercizi di fine capitolo 786
In digitale
> La critica e la bibliografiaM. Barenghi, La scomparsa dell’autore
M. Belpoliti, La “vocazione cartografica” di
Calvino
C. Benedetti, Il disagio di Calvino e lo sguardo
dei lettori
G. Ferroni, Eros e lettura in Se una notted’inverno un viaggiatoreM. Lavagetto, Cercare la Ragione nel mondo del
gratuito
C. Milanini, Ragioni politiche de I nostri antenatiG. Patrizi, Calvino prefatore
D. Scarpa, Il colore fiabesco de
Il sentiero dei nidi di ragno
Bibliografia
> Testi
• I. Calvino, Se una notte d’inverno un
viaggiatore (analisi dell’opera e del testo
Ritratto d’autore)
• I. Calvino, Lezioni americane (analisi
dell’opera e del testo Leggerezza)
> Focus
Calvino, Borges e l’OuLiPo
772
785
Capitolo
2Pier Paolo Pasolini 787
La vita
e le opere 788
Della mia vita 792
I luoghi 794
La biblioteca 795
Analisi dell’opera
2.1 Ragazzi di vita 797 T1. Marcello e il Riccetto 800
Analisi dell’opera
2.2 Una vita violenta 806 T2. Tommaso 808
Sguardi d’autore La lettera
di Calvino su Una vita violenta 812
Focus Petrolio: il magma
di un’opera “aperta” 814
Analisi dell’opera
2.3 Le ceneri di Gramsci 815 T3. Le ceneri di Gramsci 817
Analisi dell’opera
2.4 Poesia in formadi rosa 821
T4. Supplica a mia madre 824
Analisi dell’opera
2.5 Scritti corsari 825 T5. Il romanzo delle stragi 828
Analisi dell’opera
2.6 Lettere luterane 833 T6. Le mie proposte su scuola
e Tv 836
Focus Pasolini e il «cinema di poesia» 840
Mappa dei contenuti 842
Esercizi di fine capitolo 844
In digitale
> La critica e la bibliografia
M.A. Bazzocchi, Il punto di vista “marginale”
di Pasolini
V. Cerami, Storia e preistoria in Pasolini
G. Contini, In difesa di Ragazzi di vita
M. Fusillo, La barbarie nelle tragedie greche
di Pasolini
G. Giudici, L’ambizione dantesca di Pasolini
S. Onofri, La ricerca filosofica e stilistica
dell’ultimo Pasolini
C. Segre, L’«espressione totale» dell’ultimo
Pasolini
W. Siti, Le ragioni di una mitizzazione postuma
Bibliografia
> Testi
• P.P. Pasolini, Il Pci ai giovani!!
• P.P. Pasolini, La Comare Secca, in Ragazzi
di vita
• P.P. Pasolini, L’usignolo della Chiesa Cattolica
(analisi dell’opera e del testo Il Narciso e la
rosa)
• P.P. Pasolini, Descrizioni di descrizioni
(analisi dell’opera e del testo Gadda è morto)
> Confronti
Pasolini e Caproni sulle borgate romane
824
843
Capitolo
1Alberto Moravia 876
L’autore
1.1 La vita e le opere 877Della mia vita 879
Analisi dell’opera
1.2 Gli indifferenti 880 T1. La mancanza dei sogni 882
Confronti Moravia e Pirandello 885
Esercizi di fine capitolo 887
17Esperienzedella narrativadel Novecento
Sezione
Capitolo
3Carlo Emilio Gadda 845
La vita
e le opere 846
Della mia vita 850
I luoghi 851
La biblioteca 852
Analisi dell’opera
3.1 La cognizionedel dolore 854
T1. La madre 857
Analisi dell’opera
3.2 Quer pasticciaccio bruttode via Merulana 860
Focus Gadda e il genere “giallo” 860
T2. Il nostro eroe 863
Sguardi d’autore Calvino su Gadda 866
T3. La città protagonista 868
Esercizi di fine capitolo 870
Esercizi di fine sezione 870
In preparazione all’esame di Stato 870
In digitale
> La critica e la bibliografia
P. Citati, La realtà multiforme del «Pasticciaccio»
G. Contini, Una voce antologica su Gadda
P. Italia, Un “case study” gaddiano: «Eros e
Priapo»
E. Manzotti, La lingua di Gadda
W. Pedullà, Perché leggere Gadda
G. Pinotti, Rispecchiamento e proiezione in
Gadda
E. Raimondi, «La cognizione del dolore»,
romanzo barocco
G.C. Roscioni, Le “metafore ossessive” di Gadda
Bibliografia
> Testi
C.E. Gadda, La cena dei cretini, in La cognizione
del dolore
Capitolo
2Dino Buzzati 888
L’autore
2.1 La vita e le opere 889Della mia vita 891
Analisi dell’opera
2.2 Il deserto dei Tartari 894 T1. La strada 896
Esercizi di fine capitolo 898
Capitolo
3Cesare Pavese 899
L’autore
3.1 La vita e le opere 900Della mia vita 902
Analisi dell’opera
3.2 La bella estate 903 T1. Ginia 904
Analisi dell’opera
3.3 La luna e i falò 908 T2. Anguilla 909
Esercizi di fine capitolo 914
In digitale
> Testi
C. Pavese, Paesi tuoi (analisi dell’opera e
del testo La morte di Gisella)
C. Pavese, Lavorare stanca (analisi dell’opera
e del testo Lavorare stanca)
C. Pavese, Verrà la morte e avrà i tuoi occhi
(analisi dell’opera e del testo Verrà la morte
e avrà i tuoi occhi)
Capitolo
4Elio Vittorini 915
L’autore
4.1 La vita e le opere 916
Analisi dell’opera
4.2 Conversazionein Sicilia 918
T1. La signora Concezione 920
Analisi dell’opera
4.3 La rivista“Il Politecnico” 623
T2. Una nuova cultura 624
Esercizi di fine capitolo 626
In digitale
> Approfondimenti
Della mia vita
> Testi
E. Vittorini, Conversazioni al cimitero,
in Conversazione in Sicilia
Capitolo
5Primo Levi 927
L’autore
5.1 La vita e le opere 928Della mia vita 930
Analisi dell’opera
5.2 Se questo è un uomo 932 T1. L’arrivo ad Auschwitz 935
T2. Elias Lindzin 941
Esercizi di fine capitolo 944
In digitale
> Testi
P. Levi, La tregua (analisi dell’opera e del
testo Il disgelo)
Capitolo
6Elsa Morante 945
L’autore
6.1 La vita e le opere 946Della mia vita 948
Analisi dell’opera
6.2 L’isola di Arturo 950 T1. La catastrofe 952
Analisi dell’opera
6.3 La Storia 956 T2. Ida e Gunther 958
Esercizi di fine capitolo 961
Capitolo
7Ignazio Silone 962
L’autore
7.1 La vita e le opere 963Della mia vita 965
Analisi dell’opera
7.2 Fontamara 966 T1. Come un branco di pecore
con la lingua fuori 968
Esercizi di fine capitolo 973
Capitolo
8Beppe Fenoglio 974
L’autore
8.1 La vita e le opere 975Della mia vita 977
Analisi dell’opera
8.2 I ventitre giornidella città di Alba 978
T1. Ettore va al lavoro 980
Analisi dell’opera
8.3 Una questioneprivata 984
T2. Over the Rainbow 986
Analisi dell’opera
8.4 Il partigiano Johnny 991 T3. La penna e il fucile 993
Esercizi di fine capitolo 996
Capitolo
9Natalia Ginzburg 997
L’autore
9.1 La vita e le opere 998Della mia vita 998
Analisi dell’opera
9.2 Lessico famigliare 1000 T1. Le mele carpandue 1002
Esercizi di fine capitolo 1005
In digitale
> TestiN. Ginzburg, Tutto il teatro (analisi dell’opera edel testo Nessuna ragione seria di vivere insieme)
Capitolo
10Giorgio Bassani 1006
L’autore
10.1 La vita e le opere 1007Della mia vita 1008
Analisi dell’opera
10.2 Gli occhiali d’oro 1009 T1. La signora Lavezzoli 1011
Analisi dell’opera
10.3 Il giardino deiFinzi-Contini 1014
T2. Micòl nel giardino 1016
T3. La stanza dei sogni 1019
Esercizi di fine capitolo 1020
Capitolo
11Giuseppe Tomasidi Lampedusa 1021
L’autore
11.1 La vita e le opere 1022Della mia vita 1024
Analisi dell’opera
11.2 Il Gattopardo 1025 T1. Tancredi era un grand’uomo 1028
Esercizi di fine capitolo 1031
Capitolo
12Leonardo Sciascia 1032
L’autore
12.1 La vita e le opere 1033Della mia vita 1035
Analisi dell’opera
12.2 Il giornodella civetta 1037
T1. L’omicidio di
Salvatore Colasberna 1040
Analisi dell’opera
12.3 Il dibattitosull’antimafia 1044
T2. Una riflessione su antimafia
e potere 1045
Esercizi di fine capitolo 1051
In digitale
> TestiLe parrocchie di Regalpetra (analisi dell’opera e
del testo Come dentro una condanna)
Capitolo
13La narrativa straniera 1052
13.1 Introduzione 1053
L’autore
13.2 Thomas Mann 1057 T1. La famiglia entra in scena
da I Buddenbrook 1058
L’autore
13.3 Robert Musil 1063 T2. L’incontro fra Agathe e Ulrich
da L’uomo senza qualità 1064
L’autore
13.4 ErnestHemingway 1069
T3. La corridada Fiesta 1071
L’autore
13.5 Jorge Luis Borges 1076 T4. Funes, o della memoria
da Finzioni 1077
L’autore
13.6 Jerome DavidSalinger 1082
T5. Il dialogo conla sorella Phoebeda Il giovane Holden 1083
L’autore
13.7 Gabriel GarcíaMárquez 1090
T6. Macondoda Cent’anni di solitudine 1091
L’autore
13.8 MargueriteYourcenar 1095
T7. Antinooda Memorie di Adriano 1096
In digitale
> TestiM. Bulgakov, Il tempio della verità
(da Il Maestro e Margherita)
A. Camus, Il contagio
(da La peste)
H. Hesse, Il dono del Buddha
(da Siddharta)
J. Kerouac, Il richiamo del viaggio
(da Sulla strada)
V. Nabokov, La coscienza della follia
(da Lolita)
J.-P. Sartre, Essere nulla, essere libero
(da L’età della ragione)
A. Schnitzler, Il ballo in maschera segreto
(da Doppio sogno)
Capitolo
14Il teatro straniero 1099
14.1 Introduzione 1100
L’autore
14.2 Samuel Beckett 1102 T1. Se siamo qui è per aspettare
da Aspettando Godot 1103
La Scrittura e la Scena Samuel Beckett
e Buster Keaton: un incontro in Film 1107
L’autore
14.3 Bertolt Brecht 1109 T2. Una croce sulla strada
da Madre Courage e i suoi figli 1110
L’autore
14.4 Eugène Ionesco 1113 T3. Curiosissime e bizzarre coincidenze
da La cantatrice calva 1114
L’autore
14.5 Harold Pinter 1117 T4. L’enigma della stanza in affitto
da La stanza 1118
In preparazione all’esame di Stato 1124
Autori italiani in digitale
Corrado Alvaro L’autore
1.1 La vita e le opereDella mia vita
Analisi dell’opera
1.2 Gente in Aspromonte T1. Era la loro terra
Esercizi di fine capitolo
Luciano Bianciardi L’autore
1.1 La vita e le opereDella mia vita
Analisi dell’opera
1.2 La vita agra T1. Il caldo
Esercizi di fine capitolo
Massimo Bontempelli L’autore
1.1 La vita e le opereDella mia vita
Analisi dell’opera
1.2 Eva ultima T1. Dissolvimento
Esercizi di fine capitolo
Vitaliano Brancati L’autore
1.1 La vita e le opereDella mia vita
Analisi dell’opera
1.2 Don Giovanni in Sicilia T1. Avete visto che donne?
Analisi dell’opera
1.3 Paolo il caldo T2. La parola mio non pu˜ avere un
suono puro
Esercizi di fine capitolo
Ermanno Cavazzoni L’autore
1.1 La vita e le opereDella mia vita
Analisi dell’opera
1.2 Vite brevi di idioti T1. I piromaniaci
Esercizi di fine capitolo
Gianni Celati L’autore
1.1 La vita e le opereDella mia vita
Analisi dell’opera
1.2 Narratori delle pianure T1. Tempo che passa
T2. L’isola in mezzo all’Atlantico
Esercizi di fine capitolo
Vincenzo Consolo L’autore
1.1 La vita e le opereDella mia vita
Analisi dell’opera
1.2 Il sorriso dell’ignotomarinaio T1. Non era certo la prima volta che
l’incontrava
Esercizi di fine capitolo
Daniele Del Giudice L’autore
1.1 La vita e le opereDella mia vita
Analisi dell’opera
1.2 Lo stadio di Wimbledon T1. Ljuba
Analisi dell’opera
1.3 Quaderno dei Tigi. I-TIGI.Canto per Ustica
T2. I Tigi siamo noi
Esercizi di fine capitolo
Tommaso Landolfi L’autore
1.1 La vita e le opereDella mia vita
Analisi dell’opera
1.2 Le due zittelle T1. Il sacrilegio di Tombo
Esercizi di fine capitolo
Carlo Levi L’autore
1.1 La vita e le opereDella mia vita
Analisi dell’opera
1.2 Cristo si è fermato a Eboli T1. Un paese circondato da burroni
Esercizi di fine capitolo
Luigi Meneghello L’autore
1.1 La vita e le opereDella mia vita
Analisi dell’opera
1.2 Libera nos a malo T1. Investiti da un privilegio speciale
Esercizi di fine capitolo
Anna Maria Ortese L’autore
1.1 La vita e le opereDella mia vita
Analisi dell’opera
1.2 Il mare non bagna Napoli T1. Ottomila lire!
Analisi dell’opera
1.3 Il cardillo addolorato T2. Elmina
Esercizi di fine capitolo
Alberto Savinio L’autore
1.1 La vita e le opereDella mia vita
Analisi dell’opera
1.2 Infanzia di NivasioDolcemare
T1. La nascita di Nivasio
Esercizi di fine capitolo
Antonio Tabucchi L’autore
1.1 La vita e le opereDella mia vita
Analisi dell’opera
1.2 Sostiene Pereira T1. La polizia portoghese non teme
scandali
Esercizi di fine capitolo
Autori stranieri in digitale
Michail Bulgakov T1. Il tempio della verità
da Il Maestro e Margherita
Albert Camus T1. Il contagio
da La peste
Hermann Hesse T1. Il dono del Buddha
da Siddharta
Jack Kerouac T1. Il richiamo del viaggio
da Sulla strada
Vladimir Nabokov T1. La coscienza della follia
da Lolita
Jean-Paul Sartre T1. Essere nulla, essere libero
da L’età della ragione
Arthur Schnitzler T1. Il ballo in maschera segreto
da Doppio sogno
Risorse in digitale> Per una storia del libro
dal papiro all’ebook
di Hans Tuzzi
> Glossario dei termini retorici
e stilistici
> Indice dei nomi
porta l’obbligo
I luoghi
Incontri di autori e testi ci porta dentro la vita e le operedegli autori, e ci fa capire perché, anche a distanza disecoli, quello che hanno scritto ci riguarda ancora davicino e ci dà le parole per esprimere oggi le nostreemozioni.
Apertura di capitolo
Una presentazione
visiva dell’autore
che ne focalizza
i concetti chiave.
2 | Profilo storico del Novecento | | Il nuovo secolo: tra eredità del passato e “svolta liberale” | 3
con la forza la propria egemonia sociale epolitica, nonché la propria visione dell’orga-nizzazione e dei fini dello Stato, e una socie-tà civile che reclama migliori condizioni divita, ma anche – a fronte della permanenteesclusione dalla partecipazione alla gestio-ne della cosa pubblica – diritti e spazi di le-gittimazione politica. E che lotta per otte-nerli.
Preoccupate di condurre a tappe forzateil paese verso la modernità, le classi dirigen-ti postunitarie si erano trovate di fronteall’esigenza di completare l’unificazioneterritoriale, amministrativa e linguisticadel paese (nel 1861 soltanto il 2% della popo-lazione del Regno parlava l’italiano); a unastruttura produttiva fortemente arretrata,segnata dallo squilibrio tra il Nord, nel qua-le si erano sviluppati i primi nuclei indu-striali, e le regioni centro-meridionali, ca-ratterizzate dalla persistenza di un’econo-mia agricola basata sulla mezzadria e il lati-fondo; a una società civile frammentata,priva di una dinamica borghesia consape-vole del proprio ruolo politico e sociale.
D’altra parte, la convinzione delle éliteliberali di dover difendere le istituzioni dal-la opposta pressione dei “rossi” (i repubbli-cani e i socialisti) e dei “neri” (i cattolici),con l’adozione di un suffragio limitato percenso e politiche centralistiche e autorita-rie, aveva provocato l’astensionismo dei cat-tolici (conseguente al non expedit del papaPio IX) e l’ostilità verso lo Stato monarchicodei repubblicani e dei radicali e, in seguito,del movimento socialista in via di progres-siva organizzazione.
La crisi sociale di fine secolo è accom-pagnata da un tentativo di restaurazione
Il nuovo secolo:tra eredità delpassato e “svoltaliberale”
|�| Achille Beltrame, L’assassinio di ReUmberto I a Monza, “La Domenica delCorriere”, 5 agosto 1900.
|�| Lo Statuto Albertino, 8 febbraio 1848.
mento del prezzo del pane aveva fatto scop-piare una serie di manifestazioni di prote-sta in tutto il paese. Il governo, presiedutodal conservatore Antonio Di Rudinì, avevareagito dichiarando lo stato d’assedio in To-scana, a Napoli e a Milano. L’8 e il 9 maggionel capoluogo lombardo le truppe del gene-rale Fiorenzo Bava Beccaris avevano aper-to il fuoco con l’artiglieria sui dimostranti,provocando oltre cento morti e cinquecentoferiti |2| . La repressione aveva colpito ancheil movimento socialista e i partiti d’opposi-zione, sebbene le proteste fossero state per-lopiù spontanee. Conferendo una sorta disanzione ufficiale all’eccidio di Milano, unodegli episodi più cruenti della storia nazio-nale, il sovrano aveva insignito il responsa-bile con la Croce di cavaliere dell’ordine mi-litare dei Savoia.
L’episodio che macchia di sangue il nuo-vo secolo è l’emblema dei conflitti sociali epolitici che caratterizzano l’intera vicen-da postunitaria. Nella tragica notte diMonza si ripropone il conflitto tra una clas-se dirigente nazionale che tenta di imporre
1893-1894
Il governo Crispireprime il movimentodei Fasci siciliani
1° MARZO 1896
Francesco Crispi sidimette dopo lasconfitta di Adua
1897
Sidney Sonninopubblica l’articoloTorniamo allo Statuto
1898
Il generale BavaBeccaris spara sullafolla a Milano
1900
L’anarchico GaetanoBresci uccide il reUmberto I
1903
Giovanni Giolittitorna al governo:inizia l’età giolittiana
1911-12
Guerra di Libia
1913
Prime elezioni asuffragio universalemaschile
1914
Scoppia la Primaguerra mondiale
Linea del tempo1893-1914
|�| Scontri a Milanofra i reparti delGenerale BavaBeccaris e idimostranti, 1898.
È una calda domenica d’estate, a Monza.Sono da poco passate le ventidue. Il re d’Ita-lia, Umberto I di Savoia |�|, ha appena finitodi presenziare alla premiazione degli atletidi una società ginnica e si accinge a tornarepresso la sua residenza estiva nella cittàbrianzola. La carrozza scoperta si muove tradue ali di folla quando, all’improvviso, ilfragore di tre colpi di pistola tronca il climafestoso. Tra lo sgomento generale, UmbertoI si accascia e, colpito al cuore, muore di lì apoco. È il 29 luglio 1900.
L’attentatore, che sfugge al linciaggiosolo grazie al tempestivo intervento delleforze dell’ordine, è l’anarchico GaetanoBresci, rientrato dagli Stati Uniti con il di-chiarato proposito di vendicare le vittimedei moti del pane del 1898. Quell’anno l’au-
politico-istituzionale. Nel 1897 il conser-vatore Sidney Sonnino teorizza la necessi-tà di invertire la prassi parlamentare affer-matasi sin dai tempi di Cavour e di tornarealla lettera dello Statuto Albertino |�|, cheattribuisce alla corona la prerogativa di no-minare il capo del governo. Il successore delDi Rudinì, il generale Luigi Pelloux, tenta ditradurre in pratica un simile orientamento
scolastico a tre
Allargamento
del diritto di voto
Riscossa dai mulini, almomento della
Abolizione della tassa
sul macinato (1884)
Nuova legge sull’istruzione
elementare (1877)
1 2 3
La politicasociale dellaSinistra storica
scarnificazione
La vita e le opereDella mia vitaI luoghiLa biblioteca
Focus Montale traduttore
3.1 Ossi di seppia 1 | LimoniSguardi d’autore Caproni su Montale
2 | Non chiederci la parola chesquadri da ogni lato
3 | Meriggiare pallido e assorto
4 | Spesso il male di vivere hoincontrato
5 |Gloria del disteso mezzogiornoConfronti Montale e D’Annunzio 6 | Il canneto rispunta i suoi cimelli 7 | Forse un mattino andando in
un’aria di vetroSguardi d’autore Calvino commentaMontale 8 | Cigola la carrucola del pozzo 9 | Avrei voluto sentirmi scabro ed
essenziale 10 | Arsenio 11 | Riviere
3.2 Le occasioni 12 | Carnevale di Gerti 13 | A Liuba che parte 14 | Dora Markus 15 | La speranza di pure rivedertiConfronti Montale svela un’occasione 16 | Ti libero la fronte dai ghiaccioli 17 | Non recidere, forbice, quel volto 18 | Addii, fischi nel buio, cenni, tosse 19 | La casa dei doganieriFocus Le figure femminili in Montale
3.3 La bufera e altro 20 | La bufera 21 | Gli orecchini 22 | L’anguilla
3.4 Satura 23 | Ho sceso, dandoti il braccio,almeno un milione di scale
p. 278
p. 311
p. 334
p. 341
EugenioMontale
capitolo
3sezione
13
immobilitàimm
buio
rinascita
morte
memoria
24 | L’alluvione ha sommerso il pack dei mobiliSguardi d’autore Zanzotto sul termine “satura”
3.5 La prosa di MontaleValerio Magrelli incontra Eugenio Montale 25 | La donna barbuta 26 | Gozzano, dopo trent’anniFocus Montale ultimo e postumoSguardi d’autore Testa su Montale
Mappa dei contenuti
Esercizi di fine capitolo
Esercizi di fine sezione
In preparazione all’esame di Stato
p. 347
p. 364
p. 367
p. 367
p. 368
Ritratto di EugenioMontale, 1966.
In digitaleSguardi d’autore Lezione di Montaleper Sereni
La criticaL. Blasucci, Gli oggetti di Montale
G. Contini, Una lunga fedeltà. Scritti su
Eugenio Montale
T. de Rogatis, Montale e il classicismo
R. Luperini, Note sull’allegorismo poetico
novecentesco. Il caso Montale moderno
E. Testa, Montale
T. Zanato, Montale all’infrarosso. Lettura
di «Meriggiare pallido e assorto»
attesa
quartine
enjambement
270 | sezione 13 | Il canone della poesia del Novecento | | 3. Eugenio Montale | La vita e le opere | 271
Cronologia selezionatadelle opere
1917
Quaderno genovese(postumo - 1983)
1925
Ossi di seppia
1939
Le occasioni
1943
Finisterre
1956
La bufera e altro
1956
Farfalla di Dinard
1966
Xenia
1966
Auto da fé
1969
Fuori di casa
1971
Satura
1972
Nel nostro tempo
1973
Diario del ’71 e del ’72
1973
Trentadue variazioni
1976
Sulla poesia
1977
Quaderno di quattroanni
La vita e le opere
1896-1915: l’infanzia e gli studi a GenovaEugenio Montale nasce a Genova il 12 ottobre1896, sesto e ultimo figlio di Domenico e di Giu-seppina Ricci. Proviene da un’agiata famiglia bor-ghese, il padre è infatti proprietario, insieme a duecugini, della ditta G.G. Montale e C., importatricedi prodotti chimici. Dopo le elementari, dal 1908frequenta le scuole tecniche all’Istituto Vittorinoda Feltre, gestito dai padri Barnabiti, dove è costret-to a ripetere la terza classe e ottiene la licenza nel1911. Si iscrive poi all’Istituto tecnico VittorioEmanuele II e nel 1915 consegue il diploma di
ragioniere. Inizia cosìa lavorare in manieradiscontinua nella dittapaterna e prende lezio-ni di canto dal maestroErnesto Sivori, ex bari-tono.
1916-1920: il diario ge-novese e la guerraIn questi anni cominciala sua formazione cultu-rale: Montale diviene unassiduo frequentatoredelle biblioteche geno-vesi – comunale e uni-versitaria –, si lancia in
folli acquisti di libri insieme alla sua compagna diletture prediletta, la sorella Marianna*, che nel1916 si è iscritta alla facoltà di Lettere e Filosofia.Il Quaderno genovese, diario scritto nel 1917 mapubblicato postumo nel 1983, è la prima testimo-nianza di questo fermento intellettuale. Il 28 apri-le 1916, sul quotidiano genovese “Il Piccolo” appa-re il suo primo articolo a firma dell’amico e criticoVittorio Guerriero: una recensione alla primarappresentazione del Mameli di Ruggero Leonca-vallo andata in scena al teatro Carlo Felice. È l’ini-zio di una lunga attività come critico su riviste equotidiani. Nel 1917 Montale, dichiarato abile alservizio militare, viene arruolato. A Parma, duran-te il corso accelerato per allievi ufficiali, conosce ilpoeta Francesco Meriano (1896-1934) e lo scritto-re Sergio Solmi (1899-1981), con il quale stringeràuna durevole amicizia. L’anno successivo, offerto-
* Marianna«La prima delle tantefigure protettive di donnache si chinarono su questointroverso» – scriveGianfranco Contini nelrisvolto del Diario del ‘71 edel ‘72 – e certamente laprima lettrice delle poesiedi Montale.
ti con i poeti Angelo Barile, Adriano Grande e Ca-millo Sbarbaro, di cui nel 1920 recensisce Truciolisu “L’Azione”. Alla morte del maestro Sivori, nel1923, decide di non continuare le lezioni di canto.Nell’inverno 1923-24 conosce il triestino Roberto(Bobi) Bazlen (1902-1965), grazie al quale entra inrelazione con la cultura mitteleuropea, e incontraItalo Svevo > Tomo 2.2 Narrativa, sezione 15 |, alquale dedicherà nel 1925 su “L’Esame” un Omaggioa Italo Svevo, segnalando per la prima volta in Italial’importanza del romanziere. Nel 1925 esce pressol’editore Gobetti di Torino la sua prima raccolta
poetica, Ossi di seppia, alcune poesie della qualeerano già apparse, a partire dal 1922 – come Riviere> p. 308 | –, sulla rivista “Primo Tempo” fondata daGiacomo Debenedetti > Tomo 2.2 Narrativa, sezio-ne 16 |. Si tratta di un’opera strettamente legata alpaesaggio delle Cinque Terre, dove dal 1905 Mon-tale trascorreva l’intera stagione estiva nella villadi famiglia a Monterosso. Sempre nel 1925 firmail Manifesto degli intellettuali antifascisti > p. 22 |redatto da Benedetto Croce (1866-1952). L’annosuccessivo dedica a Svevo altri due articoli, dandoun notevole contributo alla scoperta dello scrittoretriestino, nei confronti del quale la critica italianasi era espressa negativamente. Diventa amico in-timo di Svevo ed è proprio lui a fargli conoscereUmberto Saba > p. 180|.
1927-1938: “Solaria,” il Gabinetto Vieusseux, leamicizie e relazioni a FirenzeAlla ricerca di un’occupazione stabile, nel 1927Montale si trasferisce a Firenze per lavorare comeimpiegato alla casa editrice Bemporad. Allog-gia alla pensione Colombini di via del Pratellino7. Entra così in rapporto con il mondo culturalefiorentino che ruota intorno alla rivista “Solaria”,divenendo un assiduo frequentatore del caffè delleGiubbe Rosse; conosce, tra gli altri, Elio Vittorini,Carlo Emilio Gadda, Salvatore Quasimodo, Gian-franco Contini. Nel 1929 è nominato direttore delGabinetto scientifico-letterario G.P. Vieusseux*e si trasferisce come ospite pagante nella casa delcritico d’arte Matteo Marangoni e della moglieDrusilla Tanzi, che più tardi diventerà sua compa-gna e sarà chiamata con il nomignolo di “Mosca”.Nel luglio del 1933 si presenta al Vieusseux una
drigali privati, una sezione di La bufera. Dal 1954inizia l’attività di critico musicale per il “Corriered’informazione” (conclusasi nel 1967). Escono nel1956 il terzo volume di versi, La bufera e altro, equello di racconti, Farfalla di Dinard.
1957-1981: senatore a vita e Premio NobelNel 1962 sposa Drusilla Tanzi, che morirànell’ottobre dell’anno successivo al Policlinico diMilano. Alla moglie dedica nel 1966 gli Xenia, chediventeranno nel 1971 la prima sezione di Satura,il suo quarto volume di versi. Nello stesso 1966esce il libro dei suoi scritti politico-culturali,
Auto da fé. L’interesse per la sua opera è ormai este-so, come testimoniano i numerosi riconoscimentiricevuti, tra cui nel 1967 la nomina a senatore avita e nel 1975 il Premio Nobel per la letteratura.Per quell’occasione il 12 dicembre 1975 all’Accade-mia di Svezia egli tiene il discorso È ancora possibilela poesia?: «io sono qui perché ho scritto poesie,un prodotto assolutamente inutile, ma quasi mainocivo e questo è uno dei suoi titoli di nobiltà. Manon è il solo, essendo la poesia una produzione ouna malattia assolutamente endemica e incura-bile». Nel 1968 Montale conosce la pittrice An-
nalisa Cima (Milano, 1941) > Focus, p. 360 |. Nel1969 egli raccoglie i suoi articoli di viaggio comeinviato all’estero per il “Corriere della Sera” in Fuo-ri di casa, mentre nel 1972 pubblica le sue rifles-sioni di costume in Nel nostro tempo. Nel 1973 esceDiario del ’71 e del ’72, quinta raccolta poetica, eappaiono le Trentadue variazioni. Nello stesso annoconclude la sua attività di redattore al “Corrieredella Sera”. Nel 1976 pubblica la raccolta di scritticritici Sulla poesia e l’anno successivo il Quadernodi quattro anni, il suo sesto volume di versi. Nel1980 esce da Einaudi L’operain versi, a cura di GianfrancoContini e Rosanna Bettarini:per la prima volta un’edizio-
ne critica viene dedicata aun autore vivente. Montalemuore il 12 settembre 1981a Milano; nel Duomo si cele-bra il funerale di Stato allapresenza del Presidente dellaRepubblica Sandro Pertini.Viene sepolto accanto allamoglie Drusilla nel cimiterodi San Felice, a Ema, vicino aFirenze.
giovane italianista americana di origine ebraica,Irma Brandeis, studiosa di Dante. Tra lei e Monta-le nasce un’intensa relazione, sebbene i due si rive-dano solo durante le estati del 1934 e del 1938. Nel1938 Irma, costretta a rientrare negli Stati Uniti acausa delle leggi razziali, propone a Montale, cherischia il licenziamento in quanto non iscritto alPartito nazionale fascista, di seguirla in America.Egli è incapace di prendere una decisione e Drusil-la Tanzi, a lui legata, ne ostacola in ogni modo lapartenza. Eugenio non raggiungerà mai Irma, cheè destinata a diventare una figura centrale nellasua poesia. Il 15 ottobre muore a 44 anni la sorella
Marianna; il 1° dicembre il poeta viene licenziatodal Vieusseux.
1939-1947: Le occasioni e la guerraAlla fine di ottobre del 1939 esce il secondo volu-
me di versi, Le occasioni, dedicato proprio a IrmaBrandeis. Nello stesso anno Montale va a vivere
con Drusilla Tanzi. Privato di un lavoro stabile, sidedica a collaborazioni con riviste e a un’intensaattività di traduzione partecipando a diverse an-tologie di narrativa e di teatro, tra cui la raccoltadi racconti Americana di Vittorini. Nel 1942 la
madre muore a Monterosso, dove si era trasfe-rita a causa dei bombardamenti su Genova, neiquali andrà distrutta la loro casa. Nel 1943, grazieall’interessamento di Gianfranco Contini (1912-1990), professore di filologia romanza all’univer-sità di Friburgo, esce a Lugano Finisterre, raccoltadi versi – in seguito diverrà la sezione di aperturadi La bufera – che non avrebbe trovato un editorenell’Italia fascista. Con la fine della guerra, duran-te la quale Montale aveva ospitato nella propria
casa Umberto Saba e Carlo Levi (1902-1975),perseguitati per motivi razziali, inizia per lui unabreve stagione di impegno politico. Nel 1945 èchiamato a far parte del Comitato per la culturae l’arte nominato dal Comitato di liberazione na-zionale e si iscrive al Partito d’azione. Nello stessoanno fonda con Alessandro Bonsanti, Arturo Loriaed Eugenio Scaravelli il quindicinale “Il Mondo”.Già però nel 1946 si dimette dal partito.
1948-1956: a Milano, al “Corriere della Sera”Di continuo alla ricerca di un impiego stabile,nel 1948 Montale si trasferisce a Milano perchéassunto come redattore al “Corriere della Sera”.Il contratto con il giornale prevede la consegnamensile di cinque articoli: si tratta principalmentedi recensioni, brevi racconti e reportage. Nel gen-naio del 1949 incontra a Torino la poetessa MariaLuisa Spaziani (1922-2014), con la quale instaurauna relazione. La Spaziani sarà la “Volpe” dei Ma-
La famiglia Montale nelgiardino della villa aMonterosso, 1901.Eugenio è il più piccolo,vicino alla madre.
Eugenio Montale con MariaLuisa Spaziani, anni Cinquanta.
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Lettera ad Angelo Barile, 14 agosto 1922La lettera, di cui si riporta la prima parte, è indirizzata al poe-ta Angelo Barile, grande amico di Montale negli anni genovesi.Proprio Barile sarà uno dei primi lettori delle poesie che conflui-ranno nella raccolta Ossi di seppia. (Da E. Montale, “Lettera n. 6”,in Giorni di libeccio. Lettere ad Angelo Barile (1920-1957), a cura diD. Astengo e G. Costa, Archinto, Milano 2002.)
Monterosso al mare, 14 agosto 922
Carissimo amico,mi scuserà del lungo silenzio che avrei dovuto rompere per ilprimo; ma attendevo in primis la fine dei pasticci politici epostali; eppoi speravo di poter ammucchiare qualche notiziadi più a comunicarle, intorno alle mie faccende... interne edesterne. Invece quando Le ho detto che ozio, faccio deliziosibagni e lascio in pace le cose del cervello, ho esaurito tutto cheposso riferirle di me e de’ fatti miei.Di quando in quando dedico qualche minuto vuoto allo studiodell’inglese e della musica; due garbugli molto difficoltosi neiquali mi perdo non senza bile. [...]Mi sovviene continuamente degli amici di Genova, così buonicon me e ai quali tanto debbo; tra questi Lei e Grande1
primeggiano nei miei pensieri. Certo se col tempo farò qualchecosa di buono dovrò ad entrambi molta parte della miafortuna.
1. Grande: Adriano Grande (1897-1972), poeta genovese con cui Montalestrinse un forte legame di amicizia.
Della mia vita
Lettera da Irma Brandeis, 21 febbraio 1935Irma Brandeis è la giovane italianista americana che Montaleconosce a Firenze nel luglio del 1933 e rivede nelle estati del1934 e 1938. Da questa lettera, di cui si riporta l’ultima parte,traspare la speranza che il poeta possa raggiungerla negli Sta-ti Uniti, speranza però già incrinata e destinata a fallire. (Da E.Montale, Lettere a Clizia, a cura di R. Bettarini, G. Manghetti, F.Zabagli, Mondadori, Milano 2006.)
Purtroppo, io ti amo. Ogni cosa che fai per farti del male la faianche a me. Non posso sopportare questa nostra vita dolente epoco eroica, ridicola quasi, ma vedo che ormai è troppo tardiper porvi rimedio. Avrei solo voluto essere trattata di piùcome una persona intelligente, in questa situazione con te, ecapace di condividerne (anzi, che ha il diritto di condividerne)ogni avvenimento o aspetto. Invece quest’estate mi hai infertoun colpo terribile (e del tutto inatteso), e di nuovo un altrooggi. Non è vero che mi avvertisti prima dell’estate scorsa; miscrivesti che sarebbe stato «eroico» venire, ma non mi desti ilbenché minimo indizio del perché. Non era cosa che unapersona inesperta di intrighi femminili potesse indovinare.Non so che cosa fare, dopo questa lettera. In giugno sareiancora riuscita a provare risentimento e collera e a modificarei miei sentimenti verso di te. Adesso è troppo tardi. Ti amo; eforse disprezzo quello che hai fatto, ma questo non cambia lecose. Le soluzioni più ovvie, immagino, sono di piangerci su,scriverne o fare l’amore con un altro.Perdonami se quanto ho scritto sembra non da me e orribile. Ilmio cuore ha preso a battere con un ritmo sgradevole, rapido ea fior di pelle.
Lettera a Irma Brandeis, 26 agosto 1938Tra Montale e Irma la relazione è intensa, ma le continue pro-messe di seguirla negli Stati Uniti sono poi disattese. Nell’ago-sto del 1938 il poeta le scrive questa lettera, di cui si riporta l’ul-tima parte. A lei, figura centrale nella vita e nell’opera del poeta,saranno dedicate Le occasioni. (Da E. Montale, “Lettera n. 124”,in Lettere a Clizia, cit.)
Io per risalire avevo bisogno di toccare definitivamente ilfondo, e gli anni passati il mio amore per te era ancora troppomescolato di sorpresa, di diffidenza verso me stesso, di pauradi avere anche troppo meritato i tuoi rimproveri del ’34; mivedevo in tutto indegno di te, vecchio, brutto, impotente, enon sentivo ancora pienamente il diritto alla felicità. Mimancavano i mezzi per venire da te, i mezzi per dirti di venirecon me. Gli ultimi 2 anni passai anche 14 mesi senza toccarelo stipendio; erano i tempi in cui ti scrissi molte lettere che poidistrussi perché tutte erano insufficienti. Non potevorinunciare a te, non potevo dirti di attendere; non potevo cheattendere la morte o un miracolo o la resurrezione.Lasciami credere che tu sei venuta per questo, perché sapeviche occorreva salvarmi; lasciami credere che il tuo
cambiamento di cui mi scrivesti da Lussimpiccolo1 («il solomezzo per sopravvivere») non è, non era, che un’armaturaprovvisoria per resistere, qualche cosa come un «busto diferro» per un difficile viaggio psicologico – che ha preservato,difeso e non distrutto il tuo amore.Darling2, ora torno da mia sorella e stasera dormirò a Sestri edomani o dopo sarò a Firenze dove troverò forse una tualettera. Perdonami la sconnessione della presente e dammitutta la forza che mi occorre per ritrovare per sempre il filtrodel tuo lip-stick3 e la luce della tua intelligenza.
E.
1. Lussimpiccolo: principale località dell’isola di Lussino, in Croazia.2. Darling: tesoro.3. lip-stick: rossetto.
Lettera a Gianfranco Contini,29 maggio 1945Il sodalizio intellettuale con il critico e filologo Gianfranco Con-tini accompagna Montale per tutta la vita in un continuo scam-bio di versi, giudizi, consigli. La prima lettera, scritta all’amicoda Firenze il 29 maggio 1945, di cui si riportano due brani, dàun’immagine della sua vita insieme alla futura moglie DrusillaTanzi a guerra appena finita. Molte sono le difficoltà connessesoprattutto alla ricerca di un impiego stabile. La seconda lettera,risalente al 1° gennaio 1978, di cui si riporta la parte iniziale,segna il giusto completamento del loro lungo rapporto: Continiassume l’impegno di curare l’edizione critica di tutta la sua operapoetica. (Da “Lettera n. 22” e “Lettera n. 101”, in Eusebio e Trabuc-
co. Carteggio di Eugenio Montale e Gianfranco Contini, a cura di D.Isella, Adelphi, Milano 1997.)
Firenze, 29 maggio 45viale Duca di Genova 38
[…] Lunga emergenza, guai d’ogni genere, salto dei ponti,bombardamenti d’ogni calibro, fuga di Gadda1, fame, inopia(direbbe Macrì) di H2O2, freddo, la Mosca3 ammalata inottobre e tuttora ingessata a letto. […] Resto assaipreoccupato del mio così detto “avvenire”. Nessun mezzoadatto a farmi sbarcare il lunario s’è finora presentato. Ingenere i “posti” (e quale per me?) vanno agli ex tesseratifascisti. Io andrei anche volentieri all’estero; se tu sentissi checi fosse qualcosa da fare per me in Svizzera (cosa assaiimprobabile) non dimenticarti di Eusebio4.
1. Gadda: lo scrittore Carlo Emilio Gadda (1893-1973) dopo ibombardamenti del settembre 1943 si era allontanato da Firenze.
2. inopia … H2O: mancanza di acqua. Oreste Macrí (1913-1998), criticoletterario, è stato uno dei protagonisti dell’ermetismo fiorentino.
3. Mosca: nomignolo di Drusilla Tanzi, sua compagna e futura moglie.4. Eusebio: pseudonimo di Montale.
1/1/[1978]!!
Caro T1. so che ti ha scritto Einaudi e che tu hai o avrestiaccettato di curare le mie poesie “complete”. Te ne sarei, te nesono molto riconoscente. Hai visto il malloppo einaudiano?Forse non si possono studiare molte differenze. A meno chenon si aggiunga in fotocopia un inedito (autografo) di vecchiadata? Ne ho ma dattiloscritti; l’autografo si potrebbefabbricare.
1. T.: Trabucco, pseudonimo di Contini.
A fronte, una cartolinaindirizzata ad Angelo Barile,3 agosto 1923. Albisola,Archivio Angelo Barile.
Irma Brandeis, 1961.Milano, Biblioteca ComunaleCentrale, Fondo Montale.
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La biblioteca
Il patrimonio librario di Eugenio Montale,conservato presso la Biblioteca comunale
di Palazzo Sormani a Milano, è costituito da3000 volumi e 64 testate. È tutto ciò che è rimastonella casa di via Bigli, ultima residenza del poeta,ma non dà conto dei libri che lo hanno accompa-gnato in tutto il suo percorso letterario,andati perduti negli anni.
Gli anni della formazione sono quel-li legati alla città di Genova, e proprio aquel periodo risalgono le prime letturevoracissime di Montale, che passa inte-re giornate nelle biblioteche della cittàe acquista nelle librerie un’infinità divolumi. Testimonianze fondamentalidei libri che circolano in casa Montalee sui quali si concentra l’attenzione delgiovane sono il Quaderno genovese del1917 e soprattutto le lettere della sorellaMarianna, sua fedele compagna di lettu-re, alle amiche. Si tratta di due preziosistrumenti, ricchi di nomi e riferimentiutili per delineare un quadro più dettagliato del-la biblioteca del giovane poeta. La sorella infattiscrive all’amica Minna Cognetti il 23 maggio1916: «Genio compra molti libri e tutti o di filo-
sofia o di letteratura antica; appena arrivaa casa corre a farmi vedere, si discute; […]Ora bisogna che gli compri una libreriaperché abbiamo tanti libri che non sap-piamo dove metterli. Tutte le libreriepiene». Dall’epistolario si viene così a sa-pere che egli acquista spesso i volumetti
della Biblioteca Universale Sonzogno:«Ho sfogliato due libretti che ha com-prato Eugenio, poesie dello Shelley e delBrowning, tradotte letteralmente (Cono-
sci le Edizioni Sonzognodella Biblioteca Univer-sale? Per 30 centesimi sitrovano delle opere chenon si trovano in altreedizioni)». Marianna poiracconta come il fratellosi sia fatto regalare per ilsuo diciannovesimo com-pleanno altri «libretti del-la Biblioteca Universale»:«Ma senti che libri: Il Fedonedi Platone; il Faust di Goe-
the; L’elogio della pazzia di Erasmo da Rotterdam;Discorso sul metodo di Cartesio; e una tragedia diEschilo». I filosofi sembrano attirare in manieradeterminante la sua attenzione. Montale acquistaLa filosofia delle università di A. Schopenhauer e
La natura e lo spirito di E. Boutroux, ma si dimostraun attento lettore anche della poesia francese, deipoeti simbolisti e postsimbolisti.
Con il trasferimento a Firenze Montale lascia aGenova molti suoi libri, non curandosene più. Inuna lettera alla sorella Marianna del giugno del
1932 scrive a proposito di tut-te le sue carte presenti nellacasa materna: «Se avviene losgombero ti prego di chiuderein una cassa da tenersi pressodi te tutto quello che esiste dimio in fatto di manoscritti,lettere, etc. Compresi giornalidove esistano miei articoli o siparli di me. Per i libri vedi tuse hai spazio. La Mamma po-trebbe tenerne solo alcuni nel“confessionale”; comprendobene che le dispiaccia sepa-rarsene». Durante la Secondaguerra mondiale la casa geno-
vese della madre, con i suoi libri, andrà distruttaa causa dei bombardamenti. Rimane superstiteun Fondo Montale, donato dalla nipote del po-eta, Bianca Montale, all’Università degli Studi
di Genova; si tratta dei libri posseduti negli annigenovesi e delle riviste italiane e francesi lette dalpoeta, tra le quali “La Voce”, “La Ronda”, “Il Con-vegno” e “Le Opere e i Giorni”. Tra i circa 50 libriconservati, di estremo interesse, i Pensieri di Le-
opardi con le sue sottolineature e il volume discritti critici di Baudelaire, ricco di annotazioni.
Con il trasferimento nel 1948 dalla città fio-rentina a Milano, Montale lascia a Genova mol-ti suoi libri. In seguito i libri rimasti a Firenze
andranno distrutti a causa dell’alluvione del
1966. I volumi della casa di via Bigli non costitu-iscono dunque la biblioteca completa del poeta erisalgono per la maggior parte alla seconda metàdel Novecento, pertanto sono testimoni non solodei suoi interessi ma anche dei rapporti che egliintrattiene con il mondo culturale italiano e stra-niero. Molti infatti sono i volumi con dedica
come Le ceneri di Gramsci del 1957 di Pier PaoloPasolini o, per risalire ad anni precedenti, Acquee terre del 1930 di Salvatore Quasimodo. Tra gliscrittori italiani si incontrano di frequente CarloEmilio Gadda, Tommaso Landolfi, Aldo Palazze-
schi, Cesare Pavese ed Elio Vittorini. Numerosisono anche i nomi dei poeti del secondo Novecen-to: Attilio Bertolucci, Giovanni Giudici, MarioLuzi, Vittorio Sereni, Andrea Zanzotto. Tra glistranieri emergono due nomi tra tutti: ThomasStearns Eliot e Ezra Pound.
Genova, Milano,Firenze… nelle suebiblioteche Montaleraccolse moltissimilibri, con unapredilezione perla filosofia e laletteratura antica,i poeti simbolisti eLeopardi, accantoai volumi dei suoiamici e colleghicontemporaneiitaliani e stranieri.
Milano
Genova
Ponte all’Asse
Firenze
Monterosso
Trieste
I luoghi
Giacomo Leopardi, Pensieridi varia filosofia e bellaletteratura, Le Monnier,Firenze 1900.
“Le Opere e i Giorni”, 1925.Genova, Centro Montale.
Monterosso Da bambinoMontale trascorre levacanze estive nella villa difamiglia nella località delleCinque Terre. A fianco, unafotografia di famiglia delgiardino della Villa neglianni Venti.
Firenze Montale sitrasferisce nella cittàtoscana nel 1927 incerca di un impiego; nel1929 diventa direttoredel Gabinetto scientifico-letterario G.P. Vieusseux(nella foto il palazzo sededel’istituzione culturale)
Genova Nella città natale, Montalecompie i suoi studi, coltiva le amicizie efrequenta gli intellettuali che animanola scena culturale ligure.
Milano Nel capoluogo lombardo ha sede il “Corrieredella Sera”. Nel 1948 Montale viene assunto dalquotidiano come redattore, inaugurando una lungacollaborazione con la testata.
74 | Percorso della poesia del Novecento | | Introduzione | Mappa dei contenuti | 75
SANDRO PENNA (1906-1977), che recupera una concezionedella poesia quale affermazione della vita e della gioia espressain uno stile chiaro ed elegante
GIORGIO CAPRONI (1912-1990), la cui lirica è asciutta,scarnificata, capace di un’adesione profonda al reale
ATTILIO BERTOLUCCI (1911-2000), presso il quale l’attenzionealla realtà familiare e autobiografica si coniuga con unadimensione narrativa della poesia
Un indirizzo alternativo a quellodell’ermetismo prende forma giànegli anni della seconda guerramondiale. È la linea sabiana,
antinovecentista di poeti come:
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Sulla strada di un rinnovatoconfronto col presente cherimetta in gioco la questionemorale si pone la linea lombarda
di poeti attivi a Milano, i quali siricollegano alla poesia di stilealto ma che aderisce alquotidiano di VITTORIO SERENI
(1913-1983)
Il neorealismo, che siafferma inizialmente nelcinema del dopoguerra epoi nella narrativa,conosce una breveparentesi lirica con RoccoScotellaro (1923-1953)
DURANTELA GUERRAE SECONDODOPOGUERRA
L’industria rivolge attenzione al mondo culturale prospettando un possibileincontro e una convivenza tra intellettuali e produzione tecnologica
Milano è l’epicentro della nuova rivoluzione industriale in atto, mentre AdrianoOlivetti, a capo dell’omonima industria di macchine da scrivere, riunisce attornoa sé letterati, architetti e filosofi
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> >A Bologna nasce la rivista “Officina”, fondata daFrancesco Leonetti, Roberto Roversi e Pier PaoloPasolini, che si ricollega al realismo ottocentesco,recuperando alla poesia tensione sperimentale emovente etico-civile
L’opera poetica di PIER PAOLO PASOLINI
(1922-1975), nuova sotto il profilo formale,si distingue per un’acuta riflessione morale,politica e sociale sull’Italia contemporanea
ANNICINQUANTA
IL NOVECENTOLA POESIA
In risposta all’esilio dell’arte nella società di massa e alla logica dimercato nasce la Neoavanguardia, un movimento che, richiamandosialle avanguardie storiche, si propone una sperimentazione radicale dellaforma oltre le barriere della comunicazione tradizionale. Rientra inquesto movimento il Gruppo 63.
Milano è l’epicentro della nuova rivoluzione industrialein atto, mentre Adriano Olivetti, a capo dell’omonimaindustria di macchine da scrivere, riunisce attorno a séletterati, architetti e filosofi
Giunge in Italia dagli Stati Uniti il dibattito sulla correntefilosofica e culturale del postmoderno
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Percorsi individuali,non riconducibili a undenominatorecomune, sono quellicompiuti in questianni da:
Dalla fine degli anni ‘70 nascono nuovifermenti di idee: i centri di convergenzadelle nuove generazioni di poeti sonoMilano, dove è attivo Maurizio Cucchi(1945), e Roma, dove il superamentodell’avanguardia si coagula attorno a dueriviste “Prato pagano” e “Braci”
FRANCO FORTINI (1917-1994), presso il quale prevale la caricacontestativa di una poesia che si confronta con il presente
Tra le vocifemminili sisegnalano:
La lirica tra improvvise illuminazionie dolorose confessioni di ALDA
MERINI (1931-2009)
Il recupero della metricatradizionale a favore di una materiasensuale di PATRIZIA VALDUGA
(1953)
Il nuovo secolo si aprecon due antologie: Dopo
la lirica. Poeti italiani
1960-2000 del 2005 ePoeti degli anni Zero del2011
GIOVANNI GIUDICI (1924-2011), che scoprenell’alienazione urbana la condizionecaratterizzante della società industriale e di massa
Dall’ambiente romano emerge la poesiaargomentativa, intellettuale di VALERIO
MAGRELLI (1957)
AMELIA ROSSELLI (1930-1996), la cui poesia,formalmente vicina all’avanguardia, costituisceuna voce singolare nel panorama italiano
ANDREA ZANZOTTO (1921-2011), che apre la poesia almagma di linguaggi sgorganti dall’inconscio, da quelloletterario a quello della pubblicità e della televisione
ANNISESSANTAE SETTANTA
ULTIMONOVECENTO
Mappa dei contenuti
La vita e le opere,
Della mia vita, I luoghi,
La biblioteca
Queste rubriche sottolineano
la centralità degli autori.
Della mia vita ci fa
conoscere da vicino l’autore
attraverso epistolari e scritti
autobiografici. La biblioteca,
frutto di un accurato lavoro
di ricerca, ci racconta quali
libri ogni autore possedeva
e leggeva, offrendoci una
rappresentazione inedita e
concreta dei suoi interessi
e dei suoi strumenti di lavoro.
Introduzione
Per comprendere i principali
eventi storici e i movimenti
culturali del periodo,
delineando il contesto nel
quale gli autori vivono e si
confrontano.
Mappa dei contenuti della sezione
In forma di infografica, la sintesi
dell’introduzione contestualizza gli
autori trattati nei capitoli seguenti.
Comeè fattoquesto libro
Analisi dell’opera e del testo
La Struttura dell’opera e del testo, i Temi di cui parlano,
Fonti e modelli della tradizione letteraria da cui
prendono spunto, Lingua e stile con cui l’autore si
esprime: un metodo per acquisire le competenze di
analisi, anche in vista dell’esame di Stato.
Confronti
Autori a confronto su diverse tipologie di
brani letterari, per esempio il mito di Ulisse
a confronto nelle liriche di Saba, d’Annunzio,
Pascoli e Gozzano.
Oltre il libro
Attività lungo il testo per
andare oltre il libro e
svolgere ricerche e
approfondimenti creativi
sfruttando la rete e i social
network.
Sguardi d’autore
Scrittori e poeti, contemporanei o di epoche
diverse, parlano tra loro, per esempio
Caproni riflette su Montale oppure Pasolini
su Ungaretti.
Focus
Approfondimenti tematici
come per esempio
“Le figure femminili”
in Montale o “I sogni di
Zeno Cosini” in Svevo.
332 | sezione 13 | Il canone della poesia del Novecento |
FocusLe figurefemminiliin Montale
Montale in una lettera al critico letterario SilvioGuarnieri (1910-1992) del 29 aprile 1964 scrivea proposito delle figure femminili presenti nellasua poesia:
«DONNE. I mottetti, esclusi i primi tre, ri-guardano la stessa persona, che poi sarà chiamataClizia. Essa è presente p. es. nelle Nuove stanze,nella Primavera hitleriana, nel Piccolo testamento,in Palio, nell’Orto e più o meno in tutte le Silvae(nonché in Iride). I primi 3 mottetti riguardanouna peruviana che però era di origine genovesee abitava a Genova. Nel 3° c’è un confronto trala vita di sanatorio di lei e la mia vita di guerra.Chiamerò Clizia col numero 1 e quest’altra colnumero 2. Negli Ossi c’è (in In limine, in Casa sulmare e in Crisalide) una donna che chiamerò 3.Nella Casa dei doganieri e in Incontro c’è la donnache chiamerò 4. Morì giovane e non ci fu nullatra noi. Nella Bufera sarà presente anche la don-na 5, ma ne parleremo in seguito perché è solo ilcontraltare di Clizia ed è meno importante.»(Da E. Montale, “Commento a se stesso”, in Il secondo me-stiere. Arte, musica, società, a cura di G. Zampa, Mondadori,Milano 1996.)
Le cinque donne di cui parla Montale sono in ordineMaria Rosa Solari, Irma Brandeis, Paola Nicoli*,
Anna degli Uberti, la poetessa Maria Luisa
Spaziani. Tuttavia, al di là di più o meno evidentiriferimenti biografici, le figure femminili siintrecciano tra loro all’interno della sua poesia.Infatti il “tu” a cui spesso si rivolge il poeta nonnecessariamente corrisponde a un’unica ispiratrice.Non a caso Montale in una lettera a Silvio Guarnieridel 12 febbraio 1966 sottolinea:
«La mia poesia non è vera, non è vissuta, nonè autobiografica; non serve a nulla identificarequesta o quella donna perché nelle mie cose il tuè istituzionale. Comunque autorizzo a veder Clizianelle Nuove stanze, in Iride, nella Primavera hitle-riana e in altre dov’essa è nominata. In tutte le altrepoesie (eccettuate due o tre degli Ossi: In limine,Casa sul mare, Crisalide, dove appare una figurareale che non è Clizia) non c’è niente di identifica-bile. Si tratta di esperienze che vengono da tutte leparti della mia vita e spesso sono inventate.»(Da E. Montale, op. cit.)
* Paola NicoliFrequentata da Montalenel 1924 e poi emigratanell’America meridionale,è la dedicataria di alcunepoesie degli Ossi di seppiae de Le occasioni.
Le figure femminili più rilevanti nella lungaproduzione montaliana sono quattro: Arletta-
Annetta, Clizia, Volpe e Mosca. Alcune sonodestinate ad attraversare tutta la sua poesia, altresono legate a precisi momenti del suo percorso.Il primo caso riguarda Annetta e Clizia. La figura diArletta-Annetta, dietro cui si cela Anna degli Uberti,conosciuta dal poeta durante i suoi soggiorni aMonterosso tra il 1920 e il 1923, è quella delladonna “assente”, raffigurata come precocementescomparsa perché ormai lontana. La sua presenzasi avverte a partire dagli Ossi di seppia e con lei sichiude l’ultima raccolta pubblicata in vita dal poeta.Nel Diario del ‘71 e del ‘72 le è dedicata la poesia daltitolo Annetta, dove per la prima volta non soloviene svelato il suo nome ma anche il suo esserestata «un genio / di pura inesistenza».Clizia, dietro cui si cela la studiosa americana diorigine ebraica Irma Brandeis, frequentata dalpoeta tra il 1933 e il 1938, quando è costretta alasciare l’Italia per tornare negli Stati Uniti, è lafigura centrale di tutta la poesia montaliana.Il personaggio fa la sua prima comparsa ne Le
occasioni, a partire dalla sezione dei Mottetti, e tornacon insistenza ne La bufera, soprattutto nella primaparte, ma la sua presenza si avverte ancoranell’ultimo Montale. Nel «romanzettoautobiografico» che sono i Mottetti, secondo unadefinizione montaliana, il poeta cercacostantemente di avere una vicinanza con il tu
femminile, sublimato. Nell’imminenza della guerrail ruolo che spetta alla donna è quello di poterdonare salvezza agli altri, di opporre resistenza almale che sconvolgerà il mondo. Clizia èrappresentata quale donna-angelo, assurta a ruolodi visiting angel, di ascendenza stilnovista, nellapoesia Ti libero la fronte dai ghiaccioli. Le sueapparizioni avvengono per lampi e bagliori, mentre isuoi segni distintivi sono il fuoco e il ghiaccio: ilcognome Brandeis, scomposto, significa «Brand»‘incendio’ ed «Eis» ‘ghiaccio’. Nella poesia dellaquarta sezione l’Elegia di Pico Farnese la donnaappare quale messaggera celeste: «Ben altro / èl’Amore – e fra gli alberi balena col tuo cruccio / e latua frangia d’ali, messaggera accigliata!». Si parladella sua «frangia d’ali» e poco dopo del«piumaggio» della sua fronte. Sarà proprio lei grazieai suoi «occhi d’acciaio», come rivela la poesiaNuove stanze, l’unica capace di opporsi alla tragica
situazione storica, alla guerra che sta per scoppiare.Solo con La bufera, e in particolare nella sezionedelle Silvae, la donna per la prima volta vienechiamata con il senhal di Clizia, ninfa amante delSole trasformata in girasole. Tornano gli appellatividi natura divina ma una nuova missione attende la
Oltre il libroIl grande fotografo UgoMulas ha immortalatoMontale in una dellefotografie più iconichedel poeta, ritrattomentre guarda negliocchi un’upupa.L’immagine crea unintenso scambio disguardi e può essereletta come un esempiodel correlativooggettivo della poeticamontaliana. Cercala inrete.
XX | Come è fatto questo libro |
| Come è fatto questo libro | XXI
Valerio Magrelli incontra
30 incontri d’autore dalle origini al
Novecento del poeta Valerio Magrelli.
Una lettura fuori dagli schemi che
disegna una storia sentimentale della
letteratura italiana.
La Scrittura e la Scena
Il drammaturgo e docente Renato Gabrielli
racconta in 15 schede come nei secoli la
scrittura è stata portata in scena.
Mappa dei contenuti del capitolo
In forma di infografica, la sintesi delle
opere, dei temi e dello stile dell’autore.
Esercizi di fine capitolo e di fine sezione
In preparazione all’esame di Stato
A fine capitolo per concludere
il percorso sull’autore.
A fine sezione, fin dal primo anno, quesiti
a trattazione sintetica ed esercizi per
preparare l’analisi del testo e il saggio
breve previsti dall’esame di Stato.
364 | sezione 13 | Il canone della poesia del Novecento | | 3. Eugenio Montale | Mappa dei contenuti | 365
LINGUA E STILE
STRUTTURA E TEMI
La prima sezione si aprecon una dichiarazione dipoetica: la strada da
seguire non è quella dei
“poeti laureati”
(Carducci, Pascoli eD’Annunzio), bensì
quella dell’indagine, di
una ricerca conoscitiva
sul significato profondo
della realtà, compiutadal poeta attraversouna natura semplice ecomune, il paesaggiofamiliare della Liguria,pur nellaconsapevolezza che si èdestinati a fallire.
Coerentemente conl’intento dichiarato, lascelta di Montale èquelladell’antieloquenza,
cade cioè su unlinguaggio comune,prosaico, che valorizza
le piccole cose dellarealtà circostante.Tuttavia, come poi intutta la raccolta, il
lessico prosaico ecomune convive con
quello aulico e
letterario, mentre riccoè il bagaglio retorico erimico. La metrica, chepure predilige laquartina, sperimentastrofe e versi irregolari.
Termini tecnici della natura e
lessici specifici, come quellomarinaresco, sono impiegatia definire con esattezzal’oggetto, accanto ai termini
aulici e ricercati della
tradizione letteraria cheentrano in cortocircuito con illessico comune, quotidiano.La lingua poetica resta ditono sostenuto ma aderisce
al contenuto scarnificandosi,
divenendo dissonante e
aspra.
La scelta stilistica delpoemetto induce ilpoeta ad assegnarea ciascun
componimento la
forma di un’unica
strofa di andamentonarrativo, prosastico,cui contribuisce l’usoinsistitodell’endecasillabo.
Accanto allaconsueta tecnicache accosta unlinguaggio prosaicoa uno letterario eaulico, si fa stradaun’attenzione
rivolta all’oggetto
concreto,individuato conprecisione da unlessico specifico, ilcui impiego sipreciserà nellaraccolta successiva.
Con questa raccoltaMontale mira a porsi
sullo stesso piano
della grande poesia
europea. La poeticadell’oggetto, inparticolare, trovaaffinità con il
“correlativo
oggettivo” di T.S.
Eliot: gli oggetti dellavita quotidianaentrano nella poesiain posizione di rilievo,acquistandosignificato pregnantee potenza espressiva.
La tradizione metrica del
mottetto è rielaborata in
forme personali
attraverso un sapientelavoro metrico-fonico,che recupera le duestrofe contrapposteproprie del genere.La sintassi si è fatta piùcomplessa, è nominale esfrutta la tecnicadell’elencazione ellittica,priva cioè del verboreggente.
La sezione confermal’indirizzo stilisticocomune a tutta laraccolta: allasperimentazione degliOssi di seppia si èsostituita una lirica più
alta, a tratti oscura,armonicamente
orchestrata sulle forme
della metrica
tradizionale, conpreferenza accordataall’endecasillabo e alsettenario. Il vocabolarioè ricco, con frequenteoccorrenza di terminitecnici.
La prima, di 16 liriche,ha come temi ilviaggio, l’irreversibilitàdel tempo, la caducità
della memoria,l’incombenteminaccia del nazismo,e pone al centro deldiscorso poeticofigure femminili diorigine ebraicaispirate a donne realiin fuga dallepersecuzioni razziali.
La seconda sezione, daltitolo Mottetti,comprende poesie breviispirate dalle formemedievali del mottettopolifonico e dell’omonimocomponimento poeticocaratterizzato da untema o da una chiusa ditipo sentenzioso. I testi
sono tematicamente
compatti: protagonistaassente è la donna,rievocata comeapparizione fulminea,donna-angelo che solapuò opporsi alla tragicitàdei tempi e che comunicaun messaggio di salvezzaal poeta, il quale lottacontro la perdita del suoricordo.
La terza sezione èformata da unpoemetto diviso intre parti dal titoloTempi di
Bellosguardo,collina pressoFirenze e luogo
simbolo
dell’Umanesimo.Dalla sua sommitàil poeta riflettesulla condizioneumana, finché ilgiardino non èsconvolto da unabufera dietro cui sicela la guerraimminente.
La quarta sezione in 15poesie ritorna al tema
della memoria come
impossibilità di
recuperare il passato e aquello della donna
messaggera celeste e
unico baluardo alla
tragedia del presente.Il poeta apparecontinuamente allaricerca di un suo contattoattraverso episodi dellavita quotidiana e oggetti
anche banali, capaci di
scatenare epifanie
salvifiche per l’uomo,sempre però brevi einsufficienti.
La seconda sezione sicompone di 22 testi noti
come “ossi brevi”, molti deiquali formati da due o trequartine. Vi si trovano letematiche centrali dell’intera
raccolta: il paesaggio marinoe solare della riviera ligure diLevante, colto nella stagioneestiva e nell’ora del meriggio,in cui la natura scabra eriarsa si fa portavoce dellanegatività del mondo; ilpoeta prende coscienza dellasua sofferta condizioneesistenziale, ritrova “il maledi vivere”, ossia la disarmonia
rispetto al reale cheappartiene a tutti gli esseriviventi, e scopre l’inganno ela labilità del ricordo; lapoesia partecipa alladesolazione della vita umanae si rivela non più in grado dioffrire risposte certe.
La terza sezione è unpoemetto in 9 poesie
che ha comeprotagonista il mare.L’identificazione del
poeta con il mare, chenell’infanzia avvieneper immersionepanica nella natura,lascia il posto nell’etàadulta all’indagine delsegreto che si celadietro la realtà, delmale che tarla ilmondo: l’attenzione
si sposta perciò agliscarti, ai rottami che il
mare rifiuta, emblemi
dell’infelice destino
umano, nei quali egliritrova i contorni piùveri della propriaesistenza.
La quarta sezionecontiene 15 liriche.Arsenio, alter ego
del poeta, è vittima
della propria
inettitudine,dell’incapacità diagire e di staccarsidalla propriacondizioneesistenziale. Vicompare una figura
femminile che già siconfigura comeguida salvifica per il
poeta.
EUGENIO MONTALE1896-1981
Mappa dei contenuti
POESIA
SEZIONEMOVIMENTI
SEZIONEPRIMA
SEZIONESECONDA
SEZIONETERZA
SEZIONEQUARTA
SEZIONEOSSI DI SEPPIA
SEZIONEMEDITERRANEO
SEZIONEMERIGGI E
OMBRE
Prima raccolta poetica di 61 componimenti, scritti nel decennio precedente egià apparsi su riviste, che nella seconda edizione del 1928 raggiunge la suaforma definitiva. Il titolo è quello di una delle quattro sezioni tematiche,introdotte e concluse da una poesia, in cui il libro si suddivide: l’osso di seppia è
assunto come simbolo della condizione di estraneità del poeta rispetto al
mondo, uno scarto, un relitto sballottato e rigettato dal mare.
Seconda raccolta che riunisce 55 poesie, in parte già edite. «Occasioni» sono perMontale quei momenti imprevisti e rivelatori («epifanie»), legati a un oggetto o aun ricordo, in cui il poeta entra in contatto per un breve istante con una vita
autentica, scardinando la meccanicità dell’esistenza. Dedicata all’amante IrmaBrandeis e composta negli anni del soggiorno fiorentino, ricalca la struttura diOssi di seppia con le due poesie di proemio e commiato e le quattro sezioni:
Prima raccolta poetica di 61 componimenti, scritti nel decennio precedente egià apparsi su riviste, che nella seconda edizione del 1928 raggiunge la suaforma definitiva. Il titolo è quello di una delle quattro sezioni tematiche,introdotte e concluse da una poesia, in cui il libro si suddivide: l’osso di seppia è
assunto come simbolo della condizione di estraneità del poeta rispetto al
mondo, uno scarto, un relitto sballottato e rigettato dal mare.
OSSI DI SEPPIAOSSI
1925Seconda raccolta che riunisce 55 poesie, in parte già edite. «Occasioni» sono perMontale quei momenti imprevisti e rivelatori («epifanie»), legati a un oggetto o aun ricordo, in cui il poeta entra in contatto per un breve istante con una vita
autentica, scardinando la meccanicità dell’esistenza. Dedicata all’amante IrmaBrandeis e composta negli anni del soggiorno fiorentino, ricalca la struttura diOssi di seppia con le due poesie di proemio e commiato e le quattro sezioni:
LE OCCASIONILE
1939
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segue
Mettiti alla provacon 10 esercizi interattivi
350 | sezione 13 | Il canone della poesia del Novecento | | 3. Eugenio Montale | Valerio Magrelli incontra Eugenio Montale | 351
verbo principale, alla penultima riga, a mo’ diinterrogativa retorica: «[…] puoi tu / non crederlasorella?» Separati dai 28 versi centrali, i due elementisalienti sono «l’anguilla» (che dal punto di vistasintattico è il complemento oggetto dell’interaproposizione) e «tu», con funzione di soggetto, postoalla fine del penultimo verso (come a indicare, haprecisato Francesco Zambon, la donna non nominatama cifrata nell’iride). Eccola, una delle più alte poesiedel Novecento, tratta da La bufera e altro (1956) marisalente al 1948. Nella sua splendida elica sintattica,una lunga serie di soggetti sostanzialmenteomonimici, fanno segno a una graduale metamorfosidell’animale, fino a portare alla formulazione dellaproposizione principale appena citata. Il protagonistadi questo testo, prima ancora del pesce d’acqua dolce,è infatti il suo graduale slittamento sillabico, ossia ilritorno verso la propria origine.
Come davanti a una creatura mobile e proteiforme,assistiamo cioè alla sua lenta trasformazione da«anguilla», in «sirena», «torcia», «frusta», «frecciad’Amore in terra», «anima verde», «scintilla», «iridebreve» e infine «sorella». Si è ampiamente parlato dimimesi tra il testo e il suo soggetto, nel senso che lapoesia descriverebbe una torsione, una voluta (quasial confine con la pratica del calligramma). Meglioancora: raffigurando l’animale che unisce morte e vita,i nostri trenta versi, come è stato osservato, traccianouna struttura spiroidale. Ancora un passo e, nellinguaggio degli studi enigmistici, ci troveremmo difronte a un vero e proprio “metagramma conattinenza”, cioè a quella graduale sostituzione dilettere che, conservando sempre un significato alleparole intermedie, può condurre da un nome al suocorrispettivo. È il caso di endiadi particolarmentesignificative (e composte da nomi della stessalunghezza) come quella che, relativa alla famosacoppia di dioscuri, va da CASTORE (Pastore / pastoNe /pEstone / pePtone / pepPone / pAppone / Tappone /taLpone / talLone / Pallone / pallIne / pOlline / polliCe)a POLLUCE.
Per tornare a Eugenio Montale e al suo uso delmetagramma come figura analogica, StefanoBartezzaghi ha notato che tale operazione riguardainnegabilmente il significante, ma non più nella suaaccezione enigmistica (quella che, per intenderci,accosta peptone e Peppone): «La contrainteenigmistica è rigida e, come dai dettami di padre Pozzi,l’artificio sovrasta per intero il senso sino ad
Valerio MagrelliincontraEugenioMontale
L’anguilla
L’anguilla, la sirenadei mari freddi che lascia il Balticoper giungere ai nostri mari,ai nostri estuarî, ai fiumiche risale in profondo, sotto la piena avversa,di ramo in ramo e poidi capello in capello, assottigliati,sempre più addentro, sempre più nel cuoredel macigno, filtrandotra gorielli di melma finché un giornouna luce scoccata dai castagnine accende il guizzo in pozze d’acquamorta,nei fossi che declinanodai balzi d’Appennino alla Romagna;l’anguilla, torcia, frusta,freccia d’Amore in terrache solo i nostri botri o i disseccatiruscelli pirenaici riconduconoa paradisi di fecondazione;l’anima verde che cercavita là dove solomorde l’arsura e la desolazione,la scintilla che dicetutto comincia quando tutto pareincarbonirsi, bronco seppellito;l’iride breve, gemelladi quella che incastonano i tuoi ciglie fai brillare intatta in mezzo ai figlidell’uomo, immersi nel tuo fango, puoi tunon crederla sorella?
Versi liberi con prevalenza di endacasillabi e settenari,molti enjambements, rime, rime interne, allitterazioni,assonanze e consonanze, ma soprattutto, un unico,lunghissimo periodo di 30 versi che sfocia in un solo
* epanadiplosi o epanortosiFigura retorica che consiste nell’iniziare eterminare una frase o un verso con la stessaparola.
* animulaCi si riferisce alla prima parola del celebre epitaffiopronunciato in punto di morte dall’imperatoreAdriano («Animula vagula blandula […]»).
annullarlo (salvo forse farselo rispuntare in modoimprevisto). Ne L’anguilla, dunque, sarebbeindispensabile specificare il carattere analogicodell’accostamento». Interessante al riguardo sarebbeil paragone con Lewis Carroll (inventore dei doublets,o doppietti, o metagrammi). Mentre quest’ultimocostruiva catene di pure parole, Montale costruiscecatene di significanti poetici, «laddove l’à-peu-près sisostituisce al rigido cambio di lettera, e l’immaginelegata al significante entra nel gioco degliincatenamenti».
La precisazione ci conferma che, al di là della suafunzione meramente ludica, un simile effetto diparallelismo (Bartezzaghi parla di «macroscopicoserpeggiare del significante») innesta uno stringentescambio metaforico. Al limite, la similitudine tra i duetermini estremi, «anguilla»-«sorella» (o per megliodire fra «anguilla» e il «tu») potrebbe essere lettaanche come una forma di epanadiplosi o epanortosi*,per non parlare del classico procedimento dellaripetizione – l’adiectio, l’iteratio, l’anafora e l’epanalessi.Non è il caso, però di esagerare. L’importante ècomprendere come, grazie appunto ad un similecampionario di strumenti retorici, il poeta riesca acogliere, fissandoli sulla pagina, il guizzo vivo, lamissione della sua animula*. Ricordate l’aforisma diPoliziano, che paragonava la lingua a un’anguillasfuggente? Ebbene, Montale si spinge oltre. Infatti,sempre secondo Zambon, il sostantivo che dà il titoloalla sua composizione nasconde un anagramma:“anguilla” = “la lingua”… Con questo, non si vuol certoaffermare che l’autore ligure fosse particolarmentelegato al mondo delle parole crociate. Piuttosto,sottolineando l’esistenza di un legame fra enigmisticae poesia, preme mostrare come quest’ultima siainnanzitutto una sorta di forma-pensiero, pensierofatto forma, forma fatta pensiero.
Venendo al testo, vediamo come il suo movimento sialo stesso del pesce, poiché la struttura della liricariproduce il suo percorso a ritroso: questa poesiadall’aspetto di vortice, mostra che la scrittura risaleverso il verbo principale, come fa l’anguilla verso isuoi “paradisi di fecondazione”. E tutto ciò, perché ildiscorso svolto non si dispone su una linea retta. Alcontrario, il regressum della creatura verso la sorgentedella sua specie, viene ottenuto tramite un continuoritorno sul soggetto.
La lirica si divide in due parti: nella prima (vv. 1-14)si descrive il viaggio che l’anguilla compie dai freddimari del Nord al Mediterraneo, e poi dal mar Tirrenoagli Appennini, risalendo il corso di un fiume e deisuoi affluenti; nella seconda (vv. 15-30), Raffaella DiMeglio ha messo in evidenza il contrasto tral’inospitalità del paesaggio naturale circostante e lavitalità del pesce, capace di sopravvivere e diriprodursi in condizioni di estremo disagio. Non pernulla, al v. 15, la ripresa del termine eponimo proprioa metà del componimento («l’anguilla, torcia,frusta»), segna il passaggio della composizione dalpiano denotativo e quasi documentaristico dellaprima parte, a quello connotativo della seconda. C’èaltro da dire? Moltissimo, ma la cosa importante,adesso è leggere, rileggere e magari imparare ememoria.
tutto comincia quando tutto pare
incarbonirsiÉ
Ò
594 | sezione 11 | Crisi ideologica e sensibilità decadente | | Esercizi di fine sezione | 595
Lingua e stie
- Fogazzaro è estremamente abile nel creare un climadi mistero e di suspense, come nella trepidante attesadi Corrado nel primo paragrafo di questo brano, e neltratteggiare, a volte con piccoli dettagli visivi, la con-dizione di incertezza e di debolezza di Corrado, come sivede in numerosi passaggi del testo: dapprima esita(«gli ricadde il piede»; «Diede un passo addietro») enega di essere Renato; poi quasi inconsapevolmente staal gioco («Egli non capì, rispose a caso, ebbro»); poi ilnome di Dio, pronunciato da Marina («Ringrazia Dio»),lo richiama ai propri doveri morali (stringendogli «leviscere come un pugno freddo»); ma subito Corrado siabbandona di nuovo («Egli si lasciava tirar su … tacen-do») e così via. Alla fine il desiderio prende il soprav-vento su ogni scrupolo razionale o morale, e Corradosembra addirittura rinunciare alla propria identità:«Non so nulla, non ricordo nulla. Non ho vissuto mai,mai tranne adesso. Sapevo solo che sarebbe venuto,questo momento! Ho la frenesia di goderlo.»- Fogazzaro si dimostra altrettanto abile nell’inseri-
re nel tessuto del testo gesti e parole che mettono inscena le doti di seduzione di Marina. Per esempio,
ogni volta che Corrado esita, Marina le fa sentire il con-tatto del proprio corpo; con questi contatti apparente-mente casuali, questi sfioramenti furtivi, Marina tieneavvinto a sé il suo innamorato, piegando e infiacchen-do la sua volontà; l’elenco di questi passaggi è più lun-go di quanto potrebbe sembrare a prima vista: «Balzògiù con impeto, cadde sul braccio sinistro di Silla»; «te-nendogli le labbra sul collo»; «si sentì premer forte laguancia da un’altra guancia di velluto, da un piccoloorecchio caldo»; «Marina gli afferrò le mani»; «Gliposò quindi la bocca all’orecchio», ecc. Oltre alle sen-sazioni tattili, non mancano quelle olfattive e uditi-ve, come dice il narratore assumendo il punto di vistadi Silla: «sentirsi palpitar sul petto quella bellezza alte-ra, respirare il tepore odoroso che le usciva dal seno,udirsene al collo la fioca voce». In generale, lo stile diFogazzaro è piuttosto raffinato, efficacemente narrati-vo e lirico insieme, come si vede nella delicata metafo-ra «l’ondular vago dell’acqua… posava sulla chiglia del-le barche un bacio quieto» e nelle frequenti metoni-mie in cui l’astratto è sostituito al concreto: «sentirsipalpitar… quella bellezza»; «respirare il tepore»; «l’on-dular vago… posava».
Esercizi
Comprensione1. Quali dubbi assalgono Corrado quando è in attesa della
donna?2. Che cosa accade nell’episodio riportato?
Laboratorio3. Soffermati sul personaggio di Corrado: come è
rappresentato? Quali elementi anticipano il caratteredell’inetto?
4. Quali caratteristiche della protagonista femminile sonoascrivibili a quelle della donna fatale?
5. Analizza il clima di mistero che attraversa il brano: qualisensazioni visive, olfattive, tattili sono funzionali atrasmettere tale atmosfera?
6. Rifletti sullo stile: quali elementi sono narrativi e qualilirici?
7. Individua e spiega le figure retoriche più significative.Approfondimento
8. Rifletti sugli aspetti religiosi che, adombrati in questobrano, caratterizzano l’intero romanzo.
9. A partire dall’analisi delle coppie oppositive presenti nelbrano (razionale e irrazionale, sensualità e spiritualità,colpa e redenzione), richiama la poetica dell’autore einquadralo nel clima decadente.
1. Delinea il percorso di studi dell’autore.2. Chi sposa Fogazzaro e in che anno?3. Chi ha modo di conoscere e frequentare
durante alcuni soggiorni milanesi?4. Quali sono i rapporti dell’autore con la
Chiesa cattolica?5. Quale romanzo viene posto all’Indice e
perché?
6. In una tabella indica titolo e anno dipubblicazione dei romanzi.
7. Sintetizza la vicenda di Malombra.8. Oltre al personaggio di Marina, quale altra
figura femminile ha una funzione importantenell’economia dell’opera?
9. Quali sono gli aspetti scapigliati presenti inMalombra? Quali quelli decadenti?
Esercizidi fine capitolo
La situazione in Europa1. Con il completamento dell’unità nazionale italiana e l’unificazione tedesca, il 1870 sancisce la
fine del lunghissimo processo che generò la formazione degli stati nazionali in Europa. Descrivisinteticamente (massimo trenta righe) la politica di questi due stati, sottolineandone analogie edifferenze.
2. Completa la linea del tempo, inserendovi i cinque o sei eventi tra quelli citati nella cronologia.1887muoreDepretis
1888Guglielmo IIimperatore
3. Definisci il termine “imperialismo” ed elenca i paesi che lo esercitarono maggiormente, sia inEuropa sia nel mondo.
4. La seconda rivoluzione industriale definisce un nuovo sistema di relazioni tra imprenditori (oraspesso gruppi finanziari più che singole persone) e lavoratori (sempre più consapevoli della loroappartenenza di classe e organizzati in associazioni di categoria). Descrivi e commenta in ventirighe questa nuova situazione.
5. Colloca nel tempo e descrivi sinteticamente il concetto di Belle Époque.6. Da che cosa e quando venne rotto in Italia l’equilibrio politico e sociale che si era formato con
l’avvento al potere di Giolitti?7. Quali sono, in Europa e negli Stati Uniti d’America, le invenzioni che modificano radicalmente la
vita quotidiana nei primi quindici anni del Novecento?
Un nuovo mondo culturale8. L’uscita in Francia nel 1857 della raccolta I fiori del male di Charles Baudelaire > Sezione 2, p. 69 |
rappresenta simbolicamente l’inizio di una nuova atmosfera culturale che si contrappone alpositivismo. Compila la tabella inserendovi gli elementi tipici del nuovo movimento culturale,accompagnati da una breve spiegazione.
elementi culturali spiegazione
esaltazione dell’irrazionalità
9. Quando, dove, ad opera di quali artisti nasce il decadentismo? In quali stati si diffonde eattraverso quali forme artistiche? Rispondi in venti righe, citando nomi e opere.
10 Quali sono le scelte espressive più tipiche del decadentismo? Rispondi in quindici righe portando
Esercizidi fine sezione
| In preparazione all’esame di Stato | 597
In preparazioneall’esame diStato
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTOO falce di luna calante, tratta da Canto novo (raccolta poetica degli esordi pubblicata nel 1882), è unadelle più suggestive e significative liriche di una marca poetica già evidente nelle prime prove diGabriele D’Annunzio.
O falce di luna calanteche brilli su l’acque deserte,o falce d’argento, qual mèsse di sogni
4 ondeggia al tuo mite chiarore qua giù!
Aneliti brevi di foglie,sospiri di fiori dal boscoesalano al mare: non canto non grido
8 non suono pe ’l vasto silenzïo va.
Oppresso d’amor, di piacere,il popol de’ vivi s’addorme...O falce calante, qual mèsse di sogni
12 ondeggia al tuo mite chiarore qua giù!
Gabriele D’Annunzio, O falce di luna calante, in Canto novo, tratto da G. D’Annunzio, Tutte le opere,Mondadori, Milano 1939-1950.
1. Comprensione del testo1.1 Dopo un’attenta lettura, esegui la parafrasi della lirica.
2. Analisi del testo2.1 Quale situazione naturale è rappresentata in questi versi?2.2 Soffermati sulle scelte lessicali: individua i termini ricercati e motiva tale scelta.2.3 Che cosa osservi rispetto alla sintassi? Individua le principali figure retoriche.2.4 Individua nel testo gli elementi che gli conferiscono una diffusa musicalità.2.5 Spiega perché si può parlare di sensualità della natura.2.6 Spiega il senso del quinto verso: «Aneliti brevi di foglie», v. 5.2.7 Che cosa si intende con «mèsse di sogni», v. 3 e v. 11?2.8 Quale immagine della natura emerge?
3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti3.1 Individua gli aspetti tematici e stilistici che, già presenti in questa lirica degli esordi,torneranno nella poesia matura dell’Alcyone.3.2 Confronta questo notturno lunare con quello de L’assiuolo pascoliano > p. 456 |: spiegaperché e come la sensibilità decadente è declinata in modo molto differente.
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE”
CONSEGNA: Sviluppa l’argomento proposto in forma di «saggio breve», utilizzando, in tutto o in parte,e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Argomenta la tua trattazione, anche conopportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerentee, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Non superare cinque colonne di metà foglio protocollo.
AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO
ARGOMENTO
Il delitto, il dolore, la morte, nella narrativa del secondo Ottocento.
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