Infermieristica in area chirurgica specialistica CHIRURGIA MAXILLO – FACCIALE Dott.ssa Désirée...

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Infermieristica in area chirurgica specialistica

CHIRURGIA MAXILLO – FACCIALE

Dott.ssa Désirée Vallone

CHIRURGIA MAXILLO – FACCIALE

Dott.ssa Désirée Vallone

La chirurgia cranio-maxillo-facciale è la specialità che si occupa della correzione chirurgica delle anomalie dello

scheletro dell’estremo cefalico e del cavo orale.

CLASSIFICAZIONE DELLE PATOLOGIE TRATTATE IN CHIRURGIA MAXILLO-FACCIALE

Neoplasie benigne-maligne:Cavo orale (labbra,bocca,gengive),

faringe,scheletro della faccia

Post –traumatiche(traumi cranio-facciali):

fratture del terzo superioref. terzo medio

f. terzo inferiore

Post –traumatiche(traumi cranio-facciali):

fratture del terzo superioref. terzo medio

f. terzo inferiore

Dismorfismi : mascellari,mandibolari,

dento alveolari (in difetto o eccesso)

Malformazioni cranio-facciali congenite:

Cranio-stenosi

Dismorfismi : mascellari,mandibolari,

dento alveolari (in difetto o eccesso)

Malformazioni cranio-facciali congenite:

Cranio-stenosi

Neoplasie benigne-maligne:Cavo orale (labbra,bocca,gengive),

faringe, scheletro della faccia

Neoplasie benigne-maligne:Cavo orale (labbra,bocca,gengive),

faringe, scheletro della faccia

ASSISTENZA ALLA PERSONA CON TRAUMA FACCIALE

OBIETTIVI FORMATIVI

Identificare e pianificare le fasi fondamentali dell’assistenza

pre e post operatoria al paziente sottoposto ad intervento chirurgico per riduzione e

contenzione dei traumi facciali.

Identificare e pianificare le fasi fondamentali dell’assistenza

pre e post operatoria al paziente sottoposto ad intervento chirurgico per riduzione e

contenzione dei traumi facciali.

PRIMO SOCCORSO

PRIMO SOCCORSO

CAUSA DI LESIONI FACCIALI• Incidenti stradali• Traumi sportivi• Violenze domestiche• …Altro….che causi contusioni e lesioni

penetranti.LE LESIONI FACCIALI POSSONO PROVOCARE L’OSTRUZIONE DELLE VIE AEREE SUPERIORI E

GRAVI DEFORMITA’D.M.Danis,J.S.Blansfield.Assistenza infermieristica al trauma “la prima ora”.Ed.Masson 2009

IL PRIMO SOCCORSO DEL PAZIENTE CON TRAUMA FACCIALE

SEGNI PATOGNOMONICI

• Edema della faccia;• Lesione dei tessuti molli della faccia

(lacerazioni, abrasioni, amputazioni);• Oto-rinoliquorrea;• Deformazione delle ossa nasali e dello

scheletro facciale.S.M Nettina.Il manuale dellinfermiere.Ed.Piccin 2003

VALUTAZIONE CLINICA MIRATA A VALUTARE:TESSUTI MOLLI-STRUTTURE OSSEE

INTERNO BOCCA-NASO –ORECCHIO-OCCHIOPrevedere:

• Compromissione vie aeree• Lesioni rachide cervicale• Emorragie• Riduzione livello di coscienza• Rinorrea-otorrea• Trauma oculare• Malocclusione• Asimmetrie facciali• Dolore alla palpazione

DIAGNOSI INFERMIERISTICHE PIU’ FREQUENTI

• Inadeguata pervietà delle vie aeree• Rischio di inalazione• Danneggiamento dell’integrità cutanea• Danneggiamento dei tessuti• Disturbi sensoriali e percettivi:visus• Inadeguata perfusione tissutale:cerebrale• Dolore acuto• Rischio infettivo• Disturbi dell’immagine corporea

INTERVENTI TERAPEUTICI

• Valutazione primaria secondo lo schema ABCDE associata all’immobilizzazione del rachide cervicale

• Monitorare continuamente la pervietà delle vie aeree, mantenerle aperte e aspirare se necessario

• Somm.re Ossigeno • Terapia con liquidi se indicato• Controllare i sanguinamenti con pressione diretta

Meccanismo di trauma suggestivo evidenza di TMF

(ecchimosi,irregolarità ossea,malocclusione,

rinoliquorrea

Meccanismo di trauma suggestivo evidenza di TMF

(ecchimosi,irregolarità ossea,malocclusione,

rinoliquorrea

Protezione rachide cervicale

Via aerea ostruita o a rischio Intubazione oro-tracheale

Instabilità emodinamica per lesioni associate

Correggere le cause di instabilità emodinamica in

altri distretti

Epistassi emorragia dal cavo orale o dai tessuti molli

Tamponamento ev. angiografia

Tc del massiccio facciale compresa la mandibola

Positiva per frattura Stop

Valutazione oculistica

Valutazione neurochirurgica se frattura

del seno frontale

Consulto maxillo-faccialeConsulto maxillo-facciale

si

no

si

no

no

si

no

si

O.Chiara,S.Cimbassi.Protocolli per la gestione intraospedaliera del trauma maggiore.Ed.Masson 2008

Se il paziente appare in condizioni critiche

trasferirlo il prima possibile in ambiente protetto.

Se il paziente appare in condizioni critiche

trasferirlo il prima possibile in ambiente protetto.

Valutazione secondaria

• Palpazione dello scalpo e del cranio• La crepitazione(scricchiolio) alla palpazione

sotto il naso indica una frattura nasale;• La malocclusione dentaria indica una frattura

mascellare o mandibolare;• Esaminare la bocca per vedere se ci sono denti

rotti o mancanti; • Controllare se ci sono lesioni oculari perdita

della vista, diplopia, dolore dell’occhio;

• Palpazione dello scalpo e del cranio• La crepitazione(scricchiolio) alla palpazione

sotto il naso indica una frattura nasale;• La malocclusione dentaria indica una frattura

mascellare o mandibolare;• Esaminare la bocca per vedere se ci sono denti

rotti o mancanti; • Controllare se ci sono lesioni oculari perdita

della vista, diplopia, dolore dell’occhio;

Valutazione secondaria

• Blocco dello sguardo verso l’alto indica una frattura inferiore dell’orbita;

• Un appiattimento palpabile della guancia e una perdita di sensibilità al di sotto dell’orbita possono indicare una frattura dell’osso zigomatico;

• Spasmo della mandibola (trisma) e mobilità dell’osso stesso indicano la sua frattura;

• Rinorrea e otorrea indicano perdita di LCR e quindi una soluzione di continuo con la dura madre.

• Blocco dello sguardo verso l’alto indica una frattura inferiore dell’orbita;

• Un appiattimento palpabile della guancia e una perdita di sensibilità al di sotto dell’orbita possono indicare una frattura dell’osso zigomatico;

• Spasmo della mandibola (trisma) e mobilità dell’osso stesso indicano la sua frattura;

• Rinorrea e otorrea indicano perdita di LCR e quindi una soluzione di continuo con la dura madre.

Tipi di trauma

Lacerazione dei tessuti molliLacerazioni dei tessuti molli

Fratture facciali

OrbitarieZigomaticheMandibolari

COMZLe Fort 1Le Fort 2Le Fort 3

Traumi dentari

Interventi generali

• Applicare ghiaccio nelle zone del viso tumefatte per ridurre il gonfiore e il dolore;

• Se possibile sollevare la testiera del letto;• Somministrare antidolorifici o sedativi;• In presenza di rinorrea evitare di far soffiare

il naso e di tossire;• Tamponare con garze e fisiologica eventuali

emorragie venose.

• Applicare ghiaccio nelle zone del viso tumefatte per ridurre il gonfiore e il dolore;

• Se possibile sollevare la testiera del letto;• Somministrare antidolorifici o sedativi;• In presenza di rinorrea evitare di far soffiare

il naso e di tossire;• Tamponare con garze e fisiologica eventuali

emorragie venose.

IMPORTANTERecuperare i denti

Conservare in fisiologica, i decidui nel latte

Possibile reimpianto

Utili per un miglior risultato chirurgico

TAC negativa per fratture faccialiTAC negativa per fratture facciali

Sutura delle ferite del volto e del cavo orale

• Detersione con fisiologica;• Rimozione accurata di event.corpi estranei;• Emostasi;• Sutura con filo;• Copertura antibiotica, antitetanica;• Istruzioni e indicazioni per la cura a domicilio.

BUONA ABITUDINE DOCUMENTARE LE FERITE CON FOTOGRAFIE

O.Chiara,S.Cimbassi.Protocolli per la gestione intraospedaliera del trauma maggiore.Ed.Masson 2008

TAC positiva a fratture =competenza della Chirurgia

Maxillo-Facciale

TAC positiva a fratture =competenza della Chirurgia

Maxillo-Facciale

• Paziente in ventilazione assistita ricoverato in terapia Intensiva

• Paziente in ventilazione spontanea senza gravi alterazioni neurologiche ricoverato in reparto di Chirurgia Maxillo-Facciale

FRACASSO FACCIALE CON GRAVE COMPROMISSIONE DELLE

STRUTTURE OSSEEoppure

FRATTURA DEL SENO FRONTALE CON INTERESSAMENTO DELLA

DURA MADRE

INTERVENTO CHIRURGICO URGENTESPESSO

APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE

INTERVENTO CHIRURGICO URGENTESPESSO

APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE

Tutti i pazienti con trauma facciale

Si presentano:

• Sofferenti a causa del dolore provocato dalle fratture e dalle tumefazioni;

• Molto impauriti e preoccupati in quanto

sono consapevoli di avere subito oltre che ad un danno funzionale anche un danno estetico.

Si presentano:

• Sofferenti a causa del dolore provocato dalle fratture e dalle tumefazioni;

• Molto impauriti e preoccupati in quanto

sono consapevoli di avere subito oltre che ad un danno funzionale anche un danno estetico.

Diagnosi infermieristiche più frequentiDiagnosi infermieristiche più frequenti• Dolore;• Alterazione dello stato di coscienza;• Alterazione della mucosa del cavo orale;• Alimentazione insufficiente;• Rischio di infezione delle ferite del volto e della bocca;• Disturbi legati all’alterazione della percezione dell’immagine

corporea;• Interferenza del trattamento in atto con la comunicazione

verbale;• Paura dell’isolamento sociale a causa del cambiamento fisico;• Informazione insufficiente in merito al percorso clinico e

chirurgico.Brunner,Suddarth.Nursing medico chirurgico.Ed Casa editrice ambrosiana 2006

Obiettivi assistenziali

• Diminuzione e cessazione della sintomatologia dolorosa;

• Miglioramento delle condizioni della mucosa orale;

• Miglioramento dell’apporto nutritivo;• Ottenimento di una positiva immagine di sé;• Identificazione di metodi di comunicazione

alternativi;• Prevenzione delle infezioni;• Comprensione del percorso clinico e chirurgico.

Brunner,Suddarth.Nursing medico chirurgico.Ed Casa editrice ambrosiana 2006

• Diminuzione e cessazione della sintomatologia dolorosa;

• Miglioramento delle condizioni della mucosa orale;

• Miglioramento dell’apporto nutritivo;• Ottenimento di una positiva immagine di sé;• Identificazione di metodi di comunicazione

alternativi;• Prevenzione delle infezioni;• Comprensione del percorso clinico e chirurgico.

Brunner,Suddarth.Nursing medico chirurgico.Ed Casa editrice ambrosiana 2006

INTERVENTI INFERMIERISTICIDiminuzione/cessazione

della sintomatologia dolorosa• Conoscere il tipo di dolore/eventuale

posizione antalgica;• Educare/Somministrare una scala per il dolore

(NRS,VAS);• Somministrare gli antidolorifici ad orario;• Evitare l’assunzione di sostante irritanti nel

caso di dolore al cavo orale.

Diminuzione/cessazione della sintomatologia dolorosa

• Conoscere il tipo di dolore/eventuale posizione antalgica;

• Educare/Somministrare una scala per il dolore (NRS,VAS);

• Somministrare gli antidolorifici ad orario;• Evitare l’assunzione di sostante irritanti nel

caso di dolore al cavo orale.

INTERVENTI INFERMIERISTICI

Miglioramento delle condizioni della mucosa orale.

(Riduce l’incidenza di infezioni post operatorie)

• Educare ad una corretta igiene orale:uso dello spazzolino, sciacquare il cavo orale dopo ogni pasto con acqua tiepida, con event. aggiunta di Bicarbonato di Na, oppure H2O 2;

• Provvedere ad effettuare l’igiene orale e delle protesi se il pz non è autosufficente.

Miglioramento delle condizioni della mucosa orale.

(Riduce l’incidenza di infezioni post operatorie)

• Educare ad una corretta igiene orale:uso dello spazzolino, sciacquare il cavo orale dopo ogni pasto con acqua tiepida, con event. aggiunta di Bicarbonato di Na, oppure H2O 2;

• Provvedere ad effettuare l’igiene orale e delle protesi se il pz non è autosufficente.

INTERVENTI INFERMIERISTICI

Miglioramento dell’apporto nutritivoAiutare il paziente a mantenere il peso corporeo

• Conoscere le abitudini alimentari;• Fare il calcolo delle calorie giornaliere;• Far preparare le pietanze della consistenza

adeguata alle possibilità masticatorie del paziente.

Miglioramento dell’apporto nutritivoAiutare il paziente a mantenere il peso corporeo

• Conoscere le abitudini alimentari;• Fare il calcolo delle calorie giornaliere;• Far preparare le pietanze della consistenza

adeguata alle possibilità masticatorie del paziente.

INTERVENTI INFERMIERISTICI

Ottenimento di una positiva immagine di séAscoltare sostenere incoraggiare

Comprensione del percorso clinico e chirurgicoInformare il paziente e i parenti in merito al percorso diagnostico e di tutte le procedure

Aiuta ad abbassare il livello di ansia

Ottenimento di una positiva immagine di séAscoltare sostenere incoraggiare

Comprensione del percorso clinico e chirurgicoInformare il paziente e i parenti in merito al percorso diagnostico e di tutte le procedure

Aiuta ad abbassare il livello di ansia

PREPARAZIONE ALL’INTERVENTO

• Interventi generali (doccia,digiuno..);• Tricotomia solo se necessario, se

possibile rasatura della barba;• Igiene del cavo orale;• Allegare foto e protesi alla cartella

clinica.

• Interventi generali (doccia,digiuno..);• Tricotomia solo se necessario, se

possibile rasatura della barba;• Igiene del cavo orale;• Allegare foto e protesi alla cartella

clinica.

IN SALA OPERATORIA• Accoglimento/accertamento/gestione

dell’ansia;• Preparazione all’anestesia/induzione;• Posizionamento;• Preparazione del campo operatorio zona

contaminata/pulita;• Intervento di riduzione e contenzione delle

fratture con placche e viti in titanio, oppure materiale Biorissorbibile;

• Risveglio,monitoraggio, copertura antalgica.

• Accoglimento/accertamento/gestione dell’ansia;

• Preparazione all’anestesia/induzione;• Posizionamento;• Preparazione del campo operatorio zona

contaminata/pulita;• Intervento di riduzione e contenzione delle

fratture con placche e viti in titanio, oppure materiale Biorissorbibile;

• Risveglio,monitoraggio, copertura antalgica.

• foto

Interventi nel post operatorio

Controllo nell’immediato post operatorio per 24 / 48 ore del:

• Dolore ;• Monitoraggio dei parametri vitali;• Sanguinamento dai drenaggi e dalle ferite

chirurgiche;• L’aspirazione e precauzioni nel bloccaggio

intermascellare.

Controllo nell’immediato post operatorio per 24 / 48 ore del:

• Dolore ;• Monitoraggio dei parametri vitali;• Sanguinamento dai drenaggi e dalle ferite

chirurgiche;• L’aspirazione e precauzioni nel bloccaggio

intermascellare.

La ripresa dell’alimentazione

Precocemente:dopo 24 ore

(compatibilmente con il bloccaggio) con cibi freddi o tiepidi, liquidi o frullati .

Precocemente:dopo 24 ore

(compatibilmente con il bloccaggio) con cibi freddi o tiepidi, liquidi o frullati .

La dimissioneLa dimissione

La dimissione•Informare sul percorso clinico successivo.

Educare:•Cura dell’alimentazione;•Igiene del cavo orale;•Ginnastica passiva/attiva dei muscoli masticatori;•Se persiste depressione/ansia per l’alterazione dell’immagine corporea valutare con l’interessato o il caregiver se il caso per un sostegno psicologico mirato.

•Informare sul percorso clinico successivo.Educare:

•Cura dell’alimentazione;•Igiene del cavo orale;•Ginnastica passiva/attiva dei muscoli masticatori;•Se persiste depressione/ansia per l’alterazione dell’immagine corporea valutare con l’interessato o il caregiver se il caso per un sostegno psicologico mirato.

BIBLIOGRAFIABIBLIOGRAFIA

D.M.Danis,J.S.Blansfield,A.A.Grvasini.Assistenza infermieristica al trauma “La pima ora”.Ed.Masson 2008

Brunner – Suddart, “ Nursing medico-Chirurgico”, volume n. 1 e 2, Ed Ambrosiana, Milano, 2001

Sandra M. Nettina, “Il manuale dell’infermiere” II edizione, Vol. 1, Ed. Piccin, 2003.

O. Chiara.”Protocolli per la gestione intraopedaliera del trauma maggiore”.Ed.Masson 2008.

R.Brusati,E.Sesenna.”Chirurgia delle deformità mascellari”.Ed. Masson

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