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Prendiamoci un tempo per riflettere.
Entriamo nello spazio
e nel tempo del “mistero” di Dio.
Facciamo la fatica della preghiera
Lasciamoci prendere dal “silenzio”
Signore Gesù donaci la grazia di accompagnarti
sulla via del Calvario con la pietà del cuore,
perché viviamo sempre nella carità e nella santità
delle opere. Amen!
Diciamo insieme:
Grazie Signore perché in ascolto della tua Parola impariamo a crescere
nelle fede, nella speranza e nella carità.
Ascoltiamo il libro del profeta Isaia
Non ha apparenza né bellezza per attirare i nostri sguardi, non
splendore per potercene compiacere. Disprezzato e reietto dagli uomini, uomo dei dolori che ben conosce il patire,come uno davanti al quale ci si copre la
faccia, era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima.
e il libro dei Salmi
Di te ha detto il mio cuore: “Cercate il suo volto”;
il tuo volto, Signore, io cerco. Non nascondermi il tuo volto, non respingere con ira il tuo servo.
Sei tu il mio aiuto, non lasciarmi, non abbandonarmi,
Dio della mia salvezza.
Il gesto di questa donna, non è raccontato dai Vangeli, ma una lunga tradizione ci dice che, sulla strada del Calvario, qualcuno ha avuto pietà e compassione per Gesù: ha sfidato la folla e i soldati e si è fatta avanti per asciugare il volto sfigurato di Gesù.
E Gesù ricompensa quel gesto di tenerezza: Egli imprime sul lino che la donna ha usato per asciugarlo, il suo volto:. Esso ci ricorda che il Signore Gesù si “nasconde” dietro ad ogni povero, ogni uomo che ti domanda bontà e benevolenza.
Ecco il richiamo alla
povertà: le mani di un uomo che presentano una
ciotola vuota: è il segno
dell’umanità che grida al Signore e
che ci domanda di non essere
insensibili: “Ogni volta…
l’avete fatto a me”, ci ricorda Gesù.
Preghiamo o cantiamo: Signore, dolce volto di pena e di dolor,
o volto pien di luce, colpito per amor.
Avvolto nella morte, perduto sei per noi.
Accogli il nostro pianto, o nostro Salvator.
Ascoltiamo il Vangelo di Luca I soldati poi, quando ebbero crocifisso Gesù, presero le sue vesti e ne fecero
quattro parti, una per ciascun soldato, e la tunica. Ora quella tunica era senza
cuciture, tessuta tutta d’un pezzo da cima a fondo. Perciò dissero tra loro:
Non stracciamola, ma tiriamo a sorte a chi tocca. Così si adempiva la Scrittura:
Si son divise tra loro le mie vesti e sulla mia tunica han gettato la sorte.
E tutto si consuma all’ombra della croce. proprio là dove più forte e potente è l’amore di Gesù, a dominare sembra essere il peccato . L’uomo tradisce questo amore e diventa un segno di divisione …
Ecco la tunica di Gesù , che gli uomini stanno dividendo. Ma coloro che la dividono non sono i soldati – di cui parla il Vangelo – ma i cristiani di oggi …
un vescovo cattolico
un sacerdote ortodosso
un pastore protestante
e poi c’è un combattente che rappresenta tutte le ideologie totalitarie
Preghiamo insieme O Dio del perdono, liberaci dalle dolorose
memorie del passato, che feriscono la nostra comune identità cristiana.
Guidaci verso la riconciliazione cosicché, per la potenza dello Spirito Santo,
possiamo vincere l’odio con l’amore, la rabbia con la gentilezza, e il sospetto con la fiducia.
Te lo chiediamo nel nome del tuo amato Figlio, nostro Fratello, Gesù. Amen.
Ascoltiamo il Vangelo di Giovanni Giunti al luogo detto del Cranio, in
ebraico Gòlgota, dove lo crocifissero e con lui altri due,
uno da una parte e uno dall’altra, e Gesù in mezzo. Pilato compose anche l’iscrizione e la fece porre
sulla croce; vi era scritto: «Gesù il Nazareno, re dei Giudei».
I Giudei lessero questa iscrizione; era scritta in ebraico, in latino e in greco.
I capi dei sacerdoti dei Giudei dissero allora a Pilato:
«Non scrivere: “Il re dei Giudei”, ma: “Costui ha detto: Io sono il re
dei Giudei”». Rispose Pilato: «Quel che ho scritto, ho scritto».
Il quadro tenta di raccontare ciò che Gesù vede, mentre lo stanno inchiodando sulla croce: vede il buio che sta avvolgendo tutta la terra, ma vede anche i volti che lo guardano …
Alcuni che guardano con disprezzo … Alcuni che
non vogliono vedere e si coprono la faccia …
Alcuni che guardano Gesù con tenerezza , contemplando il suo amore …
Alcuni che osservano dubbiosi e increduli …
Ed io, con quali occhi guardo la croce? Com’è il mio sguardo?
Preghiamo insieme con le parole di S. Francesco
O alto e glorioso Dio, illumina le tenebre del cuore mio.
Dammi una fede retta, speranza certa, carità perfetta
e umiltà profonda. Dammi, Signore,
senno e discernimento per compiere
la tua vera e santa volontà. Amen.
Oggi, Signore abbiamo capito qualcosa di più del tuo amore:
Aiutaci a non essere cristiani che dividono gli altri, che non escludono nessuno, ma aiutaci a diffondere un po’ del tuo amore che è per tutti.
Fa’ che – come Te – possiamo fidarci di Dio e del suo amore, anche nei momenti in cui facciamo fatica a sentire la sua presenza nella nostra vita.
Fa’ che possiamo andare oltre i nostri “gruppetti” Per accogliere gli altri. Aiuta tutti i cristiani a pregare per l’unità di chi crede in Te, Signore nostro Dio.
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