L’intervento sugli anziani - Psicologia · 2015. 11. 9. · L’intervento sugli anziani Prof....

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L’intervento sugli

anziani

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La definizione più accreditata di invecchiamento in termini psicologici si riferisce aiprocessi legati ai cambiamenti psichici che si verificano dopo la maturità Il concetto dicambiamento implica di per sé sia il declino sia lo sviluppo. Dewey (1939) infatti parla delparadosso dell’invecchiamento e della maturazione. Infatti l’individuo può viadiventare biologicamente vulnerabile fino a morire, ma contemporaneamente, quasila stessa progressione, può maturare in sapienza ed esperienza

viacon

INVECCHIAMENTO PRIMARIOmodificazioni intrinseche nel processodi invecchiamento , cambiamentilegati all’età, inevitabili e irreversibili,quali rallentamento motorio,diminuzione della vista, capellibianchi, rughe….

INVECCHIAMENTO SECONDARIOcambiamenti che non sono inevitabilima sono causati dallo stile di vita, daagenti esterni (es. osteoporosi,ipertensione, diabete….Si tratta dimalattie legate all’età che possonoessere prevenute e sono reversibili…)

INVECCHIAMENTO TERZIARIOprocessi deteriorativi che si verificanonei mesi che precedono la morte

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I fattori che determinanol’invecchiamento

Interpersonali: ill’essere nonni

rapporto con la società, il pensionamento e

Intrapsichici: le emozioni, la struttura di personalità e le motivazioni

Clinici: assenza/presenza di invecchiamento fisiologico e/o patologico

Il termine età è definito condi:

un significatonon univoco, si parla infattiTempoTempoTempoTempo

fisicobiologicopsicologicosociale

Tempo fisico

Chiamato anche tempo assoluto od obiettivo, è riducibilealla sua misura: secondi, minuti, giorni, mesi, anni. L’etàcronologica, come tempo dalla nascita, è una delle variabilipiù usate nella ricerca sull’invecchiamento.

Il tempo biologico

Secondo Birren e Renner (1977) la vita di unorganismo è scandita da un’officina di orologisecondo due misure: i ritmi circadiani e l’orologiometabolico. I primi regolano i ritmi dell’organismo edi luce e ombra con i ritmi lavorativi e quotidiani(sono altamente individualizzati).

Il tempo sociale

Il tempo sociale è un vissuto normativo propriodi una particolare società, connotatastoricamente,classificazioni

che sta allavita,

base delle variedella appartenenti a

haspecifiche culture. Una particolare societàspecifiche aspettative nei confronti delle personeanziane; essi si esprimono in regole sociali benprecise che hanno forza nella determinazione deiruoli sociali assegnati alle persone di unaparticolare età.

Funzioni cognitive

• Il rallentamento dell’attività mentale è uno dei cambiamenti più spesso

osservati nella funzionalità cerebrale con il passare degli anni. Invecchiando il

volume totale del tessuto cerebrale si riduce lentamente. Tuttavia la perdita di

neuroni non è più considerata la causa principale del declino della memoria e

del rallentamento delle funzioni cerebrali. Molte ricerche indipendenti hanno

dimostrato che nel normale processo di invecchiamento non si verifica una

morte generalizzata delle cellule cerebrali. (Whalley L., Cervelli che non

invecchiano)

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• Gli studi di neuroscienze più recenti hanno

dimostrato che esiste una correlazione tra

componente genetica e componente esperenziale

nella determinazione di patologie mentali e nel

buon mantenimento delle funzioni cognitive. Le

esperienze modificano le strutture sinaptiche del

cervello predisponendo a un fenotipo particolare il

soggetto. (es. Predisposizione alla schizofrenia è

influenzata dalle esperienze di vita).

• E. Mundo, Neuroscienze per la psicologia clinica,

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I risultati delle più recenti ricerche neuroscientifiche dimostrano con

chiarezza che sulla plasticità cerebrale e sinaptica si basa la possibilità

dell’individuo di cambiare e diventare più unico e specifico

Nat

ura Natura

cult

ura Esperienze di

vita

Cer

vello

Funzionamento cerebrale e modifiche sinaptiche

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Come il patrimonio genetico, anche

gli eventi ambientali possono agire

come fattori di rischio o protettivi

nei confronti di situazioni

psicopatologiche o di modalità

adattive o maladattive di

relazionarsi con se stessi e con gli

altri. (plasticità del cervello)

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Tempi di reazione

• Il tempo di reazione di scelta rallenta con l’età più di quello

semplice. La causa più probabile della perdita di velocità

mentale negli anziani è da ricercare nei meccanismi che

trasmettono l’informazione da una cellula nervosa all’altra.

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Memoria

• Una lieve riduzione della memoria a lungo termine è

documentata in tutte le ricerche sugli anziani. Sia il

deposito che il recupero dei ricordi nella memoria a lungo

termine intervengono in molti di questi studi, in cui

emerge una perdita di efficienza nella gestione di tutti gli

aspetti della memoria con l’avanzare dell’età.

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Attenzione

Lo studio dell’attenzione comporta l’analisidi una ampia varietà di fenomeni, che rendedifficile una singola definizione del costrutto.I tre aspetti interdipendenti dell’attenzioneche hanno ricevuto diversi gradi di analisidalla letteratura psicologica sono: attenzioneselettiva, attenzionedivisa.

sostenuta e attenzione

Teoria della selezione, ottimizzazione e compensazione

• Baltes formula la sua teoria sulle condizioni psicologichenecessarie per una cultura positiva della vecchiaiaattraverso sette formule che sono insieme postulati teoricied evidenze empiriche ricavate dai risultati di ricerca. Ciòallo scopo di avere una cornice di riferimento, una messa apunto teorica sull’invecchiamento a cui fare riferimento perlo studio di tale processo.

Formule di Baltes (principali)

1. Il corso dell’invecchiamento è eterogeneo (per tutti gli individui il cammino finale si

conclude con la morte, ma attraverso cammini molto personali anche sul piano

biologico);

2. L’invecchiamento normale è diverso da quello patologico (la vecchiaia non è malattia);

3. Nell’invecchiamento molte capacità sono di riserva e possono essere sviluppate

(expertise professionale, ovvero il cumulo di esperienze che un anziano ha ricavato dal

suo lavoro e la saggezza);

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4. La bilancia tra guadagni e perdite con gli anni diventa meno positiva odecisamente negativa (lo sviluppo umano raramente è solo un guadagno durantel’intero arco della vita);

5. Il sé nell’invecchiamento costituisce un nucleo psichico forte e stabile, utile comescienza di coping e di conservazione dell’integrità (nell’invecchiamento si configurauna capacità di plasticità e di adattamento dove il sé è una specie di scudo contro leavversità associate al diventare vecchio.

Demenze: tipologie

Primarie

Secondarie

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Tecniche riabilitative psicologiche

• Fino a poco tempo fà l’approccio riabilitativoalla demenza aveva basi teoriche moltopovere e venivano utilizzate tecniche distimolazione globale (teoria del “use it or loseit”, ossia una funzione è mantenuta solo se siutilizza)

Attualmente i programmi di riabilitazione psicologica hanno loscopo di sostenere ed attivare quelle funzioni mentali noncompletamente deteriorate, intervenendo sulle potenzialitàresidue mirando a:

Coinvolgere attivamente la persona curata;

Valutare le potenzialità residue

Migliorare la qualità della vita del paziente potenziando le

risorse residue e le prestazioni cognitive, il tono dell’umore eil comportamento

• La promozione di una migliore qualità di vitaper i pazienti ed i caregivers può essereottenuta tramite:

Tecniche specifiche (rivolte alla persona)Ottimizzazione delle caratteristiche ambientali

Tecniche di intervento riabilitativo

Mnemotecniche, stimolazione della memoria procedurale e terapia di riorientamento alla realtà (fasi iniziali della malattia)

Terapia della reminiscenza e della

rimotivazione (fasi iniziali ed intermedie)

• La terapia di Validazione (fasi intermedie edavanzate)

Terapia di riorientamento alla realtà (ROT)

La ROT è finalizzata a riorientare il paziente rispetto a sé, alla•propria storia e all’ambiente circostante. Si pone l’obiettivo dimodificare i comportamenti maladattivi migliorando il livellodi autostima. Tramite ripetitive stimolazioni verbali, visivescritte, musicali si prefigge di rafforzare le informazioni dibase del paziente rispetto le coordinate spazio temporali edalla storia personale. La Rot può essere:

• Informale: prevede un processo di stimolazione a cuipartecipano tutti gli operatori sanitari e i familiari, i qualidurante ipaziente

Formale:

contatti col paziente forniscono informazioni al

• Sedute giornaliere di 45 minuti tenute da unoperatore .

Stimolazione memoria procedurale

• Nelle fasi iniziali della demenza di Alzheimer la memoriaprocedurale risulta risparmiata, per questo sono staterecentemente proposte tecniche di stimolazione finalizzate astimolare l’apprendimento motorio, sensoriale e cognitivo. Irisultati degli studi sulla stimolazione della memoriaprocedurale confermano da un lato che il paziente con AD èin grado di acquisire nuove informazioni, dall’altra che ilsistema neuronale alla base dell’apprendimento proceduraleutilizza supporti neuroanatomici separati rispetto a quellidella memoria dichiarativa.

Mnemotecniche

La tecnica è caratterizzata dal recupero di una•

stessa informazione ad intervalli di tempocrescente. Interventi riabilitativi che adottanoquesta tecnica si sono dimostrati

diefficacioggetti,

nellanell’identificazionenell’associazione nome-faccia,collocazione spaziale degli oggetti e nellaprogrammazione di attività quotidiane

Terapia della reminiscenza

Gli eventi remoti rappresentano lo spunto per stimolare le•risorse mnesiche residue e per recuperare esperienzeemotivamente piacevoli. Praticamente si fonda sulla naturaletendenza dell’anziano a rievocare il proprio passato, difatti ilricorso e la nostalgia possono essere fonte di idealizzazione esoddisfazione. La Reminiscenza è indicata come terapiafinalizzata ad aiutare l’anziano a superare conflitti irrisolti,gestire perdite precedenti, riconoscere ed apprezzare leproprie risorse interiori e trovare significati nelle precedentiesperienze che possano adattarsi all’ambiente

Terapia della validazione

Il terapista tramite l’ascolto cerca di conoscere la visione della•realtà del paziente al fine di creare contatti emotivisignificativi. Il principale obiettivo non consiste nel ricondurreil paziente nella realtà attuale, ma entrare nel suo mondo percapirne comportamenti, sentimenti ed emozioni. Può essereapplicata sia individualmente sia in gruppi che si incontranoregolarmente. Tramite la verbalizzazione dei propri sentimentiil paziente può recuperare l’autostima accanto alla percezionedi essere accettato come soggetto capace di espletarerelazioni significative.

Terapia occupazionale

Terapia occupazionale

Riguarda la programmazione di varie attività

che investono ambiti differenti della vita

quotidiana come cucinare, ascoltare musica,

seguire il ritmo di una canzone, giocare a

carte, ricamare o azioni legate alla cura di sé.

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Metodo comportamentale

Tecnica ABC

Ellis: gli ABC

La tecnica di analisi cognitiva di Ellis è nota come ABC

L’ABC è un modo semplice di investigare le basi cognitive del comportamento disfunzionale e delle emozioni dolorose, e di trovare delle alternative positive

L’ABC è semplicemente un foglio suddivisoin colonne verticali, su evento problematico

cui si analizza un

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Il foglio ABC, versione di partenza

A: B: C: Conseguenze:comportamenti ed emozioni

evento Attivante Beliefs (pensieri)

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A: Antecedenti o eventi Attivanti

Regole di compilazione della colonna A Descrivere in breve la situazione problematica

Un A può essere:

Un evento esterno (un episodio di vita, una situazione ricorrente)

Un evento immaginario, possibile o perfino impossibile

Uno stato d’animo interno, un’emozione, un pensiero

Può essere una relazione

Può appartenere al passato, al presente o al futuro

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Cosa si compila dopo l’A?

Dopo l’A

si compila

il C

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C: Conseguenze (comportamentie/o emozioni)

Focalizzarsi su emozioni negative e comportamenti disfunzionali

Selezionare le emozioni e i comportamenti Principali emozioni negative:

Ansia

Depressione

Rabbia

Intolleranza della frustrazione

Vergogna/Imbarazzo

Dolore

Gelosia

Colpa

più importanti

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E dopo l’A e il C?

Dopo l’A e il

B

C

tocca al

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B: beliefs, pensieri

Per definizione, si inizia a cercare i B “irrazionali”

Il paziente deve dunque sapere che il suo

malessere deriva da pensieri irrazionali,comunque disfunzionali

Principali pensieri disfunzionali:

Richieste dogmatiche

Catastrofizzazione

Bassa tolleranza alla frustrazione

Valutazione di sé e/o degli altri

o

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Gli 11 B irrazionali in “Ragione eemozione in psicoterapia”

Dovrei essere amato da tutti

Si deve essere totalmente competenti

Certe persone sono cattive, perfide e infami e dovrebbero essere punite

È tremendo e catastrofico che le cose non vadano come vorrei

L’infelicità umana dipende da cause esterne e gli individui hanno poca

capacità di controllo

Se qualcosa è pericolosa, occorre preoccuparsene terribilmente e continuare

a pensare alla possibilità che accada

È più facile evitare certe difficoltà piuttosto che affrontarle

Bisogna dipendere dagli altri e abbiamo bisogno di qualcuno di più forte da

cui dipendere

Il nostro passato è una determinante essenziale del nostro comportamento

attuale, e ciò che una volta ha influenzao la nostra vita deve continuare per

sempre ad avere lo stesso effetto

Dobbiamo sconvolgerci terribilmente per i problemi degli altri

C’è sempre una soluzione giusta, esatta e perfetta per tutti i problemi

umani, ed è na catastrofe se non la si trova

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Un ABC comportamentale potrebbe configurarsi in questo modo:

Questo strumento risulta di grande utilità per individuare le nostre

convinzioni (credenze) funzionali o disfunzionali che generano

sofferenza all’interno di una relazione o semplicemente a noi stessi

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Servizi rivolti agli anziani

Servizi domiciliari

Servizi residenziali (residenza sanitaria

assistenziale – casa albergo – casa di riposo)

Servizi semiresidenziali

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Modello di un piano di intervento individualizzato

Analisi dei bisogni

Risorse presenti

Identificazione degli obiettivi

Attività previste

Tempi previsti

Valutazione

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