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CALABRIA :
:CCCALABRIA
regione ricca di storia e
cultura , località turistiche meravigliose e bellezze naturalistiche spettacolari.
Situato tra le province di Cosenza, Catanzaro e Crotone, il Parco naturale della Sila comprende una zona unica in Calabria. In questo parco ci si può trovare a diretto contatto la flora e la fauna tipiche di queste zone. Si posso avvistare esemplari di specie come il lupo silano, il cervo, il capriolo, il cinghiale, la volpe, la faina, la puzzola, la biscia dal collare, il biacco e tante altre.
Situato sulla cima si un piccolo promontorio, il santuario di Santa Maria dell’isola è una tappa immancabile se si decide di fare un viaggio in Calabria. Vi si accede attraverso una scalinata che può scoraggiare i più pigri ma, una volta arrivati, è possibile godere della piacevole atmosfera di spiritualità e di silenzio. Se la giornata offre un cielo particolarmente terso, sarà possibile vedere, da qui, anche le isole Eolie
Stilo è un piccolo centro situato sul versante Nord-Orientale della provincia di Reggio Calabria. Il paese diede i natali al filosofo Tommaso Campanella, quì si trova infatti un parco a
lui dedicato che prende il nome di una sua opera: “ La città del Sole”. Il centro storico conserva le caratteristiche medievali come la forma a fero di cavallo, la cinta muraria, le laure
(Insediamenti monastici di dimensioni ridotte), i resti del castello e delle tante chiesette. Nel corso del X secolo si insediarono monaci che realizzarono la Cattolica di Stilo, perfetto e
unico esempio di arte bizantina in Calabria.
Il promontorio conosciuto con il nome di Capo Vaticano si trova a strapiombo sul mar Tirreno: dall’Appennino calabrese si
estende fino al mare e separa il golfo di Santa Eufemia da quello di Gioia Tauro. Piccole baie sabbiose, spesso raggiungibili solo dal mare o attraverso ripidi sentieri, sabbia bianca e finissima, colori vivaci ed intensi come quelli dell’acqua che mutano dal
verde turchese all’azzurro profondo, fauna e flora ittica ricchissima, da scoprire con immersioni: non c’è da stupirsi se
questa è considerata una delle spiagge più belle d’Italia!
CAPO VATICANO
Amantea è un centro
turistico che viene definito “La città
dalle due anime”, quella “vecchia”,
di impronta medievale e quella
“nuova”, piena di vitalità e
modernità. Nella parte vecchia si
trovano, in cima alla collina, le
rovine di un antico castello
medievale che comprendono mura
di cinta e una torre di
avvistamento. Il monastero di San
Bernardino da Siena è una
costruzione di grande importanza
storica e culturale: interamente
restaurata, è un ottimo esempio di
chiesa romanica ed è oggi
monumento nazionale. Il piccolo
porticciolo turistico vede ogni
giorno un continuo viavai di navi
per le isole Eolie. Durante tutto
l’anno si svolgono feste e sagre
che mantengono vive le tradizioni,
i gusti e i sapori antichi.
L'area del Parco archeologico di
Scolacium si trova nel territorio del comune di Borgia, poco più a sud di Catanzaro Lido. Presso il parco sono presenti ritrovamenti archeologici che testimoniano la presenza della antica colonia greca di Skylletion, successivamente divenuta la romana Scolacium. All'ombra di verdi ulivi secolari si possono visitare antichissime costruzioni di epoca greco-romana e normanna, oltre a ceramiche di età remote e numerose statue acefale. La Roccelletta di Borgia, situata all'ingresso del parco, è una basilica dedicata a Santa Maria della Roccella. Di epoca incerta, in quanto diverse sono state le fasi di costruzione della stessa, mescola diversi stili architettonici tra cui quello romanico, bizantino e arabo.
La città di Reggio Calabria
richiama alla mente senza
dubbio
I Bronzi di Riace
senza dubbio i famosi "Bronzi
di Riace"I Bronzi si trovano
al Museo nazionale della Magna
Grecia di Reggio Calabria,
luogo in cui sono stati riportati il
12 dicembre 2013, dopo la
rimozione e il soggiorno per tre
anni (con annessi lavori di
restauro) presso Palazzo
Campanella, sede del Consiglio
Regionale della Calabria[2] a
causa dei lavori di
ristrutturazione dello stesso
museo. I Bronzi sono diventati
uno dei simboli della città stessa
È una piccola cittadina arroccata
su una rupe di tufo
dell'Aspromonte, situata tra la
selvaggia natura mediterranea,
in una posizione panoramica sul
mar Ionio e su gran parte del
territorio della Locride.
Di origine medievale, la
cittadina gode di un notevole
interesse storico e artistico: il
centro storico un tempo era
racchiuso da un'imponente cinta
muraria e raggiungibile solo
attraverso delle porte urbiche.
Da visitare la chiesetta di San
Giovannello (X secolo) e la
chiesa di Santa Maria del
Mastro, con pianta a croce
greca, nonché la Cattedrale.
Interessantissima è la prigione
dei cinque martiri, risalente al
1045.
L’isola di Dino e le sue
grotte
L'Isola di Dino emerge sul litorale del
golfo di Policastro di fronte Praia a
Mare, in provincia di Cosenza.
L'escursione di gruppo che solitamente
è organizzata per i visitatori si svolge in
motonave e permette di
circumnavigare l'isola, visitare e sostare
brevemente nelle principali grotte. La
prima è quella del Monaco, di modeste
dimensioni, chiamata così perché si
intravede sulle rocce la figura di un
monaco in preghiera, molto
suggestiva quando i raggi del sole la
illuminano da ponente. La seconda
grotta è quella delle Sardine: le sue
acque, sempre limpide, permettono di
osservare ad occhio nudo il fondale,
fino a circa 10 metri di profondità,
con stelle marine e banchi di
sardine, che danno il nome alla
grotta. La Grotta Azzurra, la più
grande di tutte, è formata da varie
componenti che armonicamente si
fondono e creano uno spettacolo unico
e suggestivo specialmente a
mezzogiorno, quando i raggi del sole
entrano perpendicolari.
Uno spettacolo molto suggestivo ma non
adatto a tutti quello che offre questa
cittadina quando, durante la Settimana
Santa, si svolgono particolari riti per
ricordare la condanna e la messa a morte di
Gesù Cristo. Tutto il paese partecipa con
fervente fede religiosa a questa
rievocazione che vede, il giorno del Sabato
Santo, prendere vita il rito dei "vattienti",
uomini qualunque che durante la
processione della Madonna Addolorata,
impersonificano proprio il
Cristo, flagellandosi pubblicamente.
Essi si percuotono le gambe con il cardo, un
pezzo di sughero con tredici pezzi di vetro o
chiodi. Il sangue che sgorga dalle ferite
viene imbevuto nella rosa, un pezzo di
sughero levigato, per lasciare l'impronta
sulle case di coloro che cercano di
disinfettare le ferite del vattiente con del
vino bollito insieme a erbe aromatiche.
Insieme ai vattienti vi è un'altra figura,
quella dell'acciomu (parola dialettale che
deriva dal latino Ecce Homo), di solito un
ragazzo vestito con un drappo rosso che
rappresenta Gesù dopo la flagellazione. Al
termine della rievocazione e durante i
giorni successivi, il sangue del vattiente
resta sui muri e sulle strade del paese
finché non sarà cancellato dalla pioggia
La cittadina prende il nome dal fiume Lamato e dalle terme già note ai romani e ancora oggi sfruttate a scopo curativo. Situata nel cuore della Calabria, è un importante centro turistico grazie
anche all'aeroporto internazionale. Il comune è di recente costituzione e deriva dall'unione di altri tre comuni: Nicastro, Sambiase e Santa Eufemia.
È possibile visitare i centri storici di queste tre località, per arrivare al museo archeologico, a quello diocesano ed alla Cattedrale risalente al 1600. A Santa Eufemia sono presenti i resti
dell'Abbazia dove, probabilmente, sorgeva l'antica città della Magna Grecia, Terina. Chi ama l'artigianato locale potrà trovare botteghe del ferro battuto, vasi in terracotta, prodotti
derivanti dalla tessitura della lana e cotone eseguita con i vecchi telai a mano.
Con poco più di 2000 abitanti nel nord fra l’alto Crotonese e la Sila, Caccuri, nel nord del Crotonese, merita una visita turistica; offrendo una piacevole sorpresa ai propri visitatori grazie ad il suo centro storico ben curato, numerosi monumenti ed una pluralità di iniziative culturali Caccuri è uno dei borghi che offre ancora oggi peculiarità artistiche e ambientali del tutto insolite. Il tessuto urbano, infatti, conserva le caratteristiche del vecchio centro costituito da un intreccio di strade e vicoli che portano tutti al castello, un imponente maniero risalente al VI secolo d.C. edificato in cima ad una rupe, immerso in un paesaggio suggestivo, punto d’incontro tra la macchia mediterranea ed i boschi della Sila .
Crùcoli è un comune italiano della provincia di
Crotone, in Calabria. In passato la località era nota per le proprie attività artigianali, fra cui l'arte dei tessuti dai bei disegni caratteristici e quella del vimini finalizzata alla realizzazione di pregevoli cesti. Oggi è maggiormente conosciuta per il borgo antico e come località balneare, oltre che per le produzioni eno-gastronomiche. Crucoli è il paese della sardella. È qui infatti che è nato questo piatto di pesce i cui ingredienti sono: neonati di sarda, sale, peperoncino macinato e finocchio selvatico. Tutti gli anni, la seconda domenica di agosto, si svolge nel centro storico la Sagra della Sardella, istituita nel 1972.
Il Castello di Crucoli venne costruito dai normanni durante il loro dominio in Calabria. L'importanza del castello, che fungeva da avamposto difensivo della Calabria Citra, conferiva valore all'intero paese che veniva richiamato nelle varie mappe geografiche dell'epoca. “Cospicui i resti del castello di forma quadrangolare con torri angolari cilindriche scarpate, bastione sull’angolo est e resti del ponte levatoio”. La fortificazione era dotata inoltre di uno spesso recinto costellato di torri difensive e risaltava anche un dongione centrale. Conclusa la funzione difensiva il castello negli ultimi secoli divenne residenza nobiliare.
Acerenthia (più
correttamente Akerentia o Acheronthia,
chiamata ora Cerenzia vecchia) è un borgo
abbandonato posto sul territorio
di Gerenza (KR). Il borgo venne abbandonato
nel 1844 a causa delle difficili condizioni
igieniche che il paese stava vivendo.. Molti gli
edifici rilevanti, quali la Cattedrale ed il
Vescovado (già segnalato nel 1911 da Paolo
Orsi), il Palazzo del Principe, la Chiesa di San
Teodoro.
Intorno alla rupe di Akerentia si può ammirare
un paesaggio agrario molto suggestivo,
armonioso, consistente in verdi colline che
animano la fertile valle percorsa dal fiume
Lese (antico Acheronte), per lo più coltivate
ad oliveti. Il paesaggio è caratterizzato anche
dalla presenza di querce secolari maestose e
da distese di rigogliosa macchia
mediterranea, ormai rara nel territorio. Un
piccolo paradiso da custodire affinché non
vengano alterati la biodiversità oltre che il
paesaggio
L’incantevole Borgo di Santa Severina è
tra le destinazioni più visitate dai turisti in
vacanza in Calabria, sia in inverno, sia in
estate. Si tratta di uno dei paesi più antichi
e per questo ricchi di storia, presenti nella
regione. Di origine bizantina normanna, il
borgo di Santa Severina s’innalza su una
montagna rocciosa, nelle vicinanze della
valle del fiume Neto. Un piccolo paese
raggiungibile in auto o con i mezzi di linea
dalla vicina città di Crotone (26 chilometri
per l’esattezza). Il Castello di Santa
Severina domina l’intero borgo,
conferendogli un fascino tale da renderlo
uno dei borghi più belli d’Italia. Il Castello
Normanno di Santa Severina venne
realizzato nel XI secolo per volere del Re
Roberto il Guiscardo. All’interno del
castello è possibile ammirare i reperti
storici e i tesori rinvenuti negli scavi
archeologici della zona e recuperati da
collezioni archeologiche locali.
Rocca Imperiale è un borgo
della provincia di Cosenza,
è il primo comune
calabrese che si incontra
venendo dalla Basilicata
dalla statale SS 106 , infatti il
paese dista pochi Km dal
confine con la Lucania. La
sua storia e legata al
bellissimo castello imperiale
del XIII Sec. voluto
dall’imperatore Federico II
di Svevia. Il castello ben
tenuto,conserva in buono
stato le sue torri, mura di
cinta ponti e bastioni. Fu per
molti secoli luogo di tappa
per tutti i traffici con la
Lucania e la Puglia. Dal
castello che domina il borgo,
si può ammirare un
bellissimo panorama delle
campagne circostante e
della costa.
Tra i castelli più belli di tutta Italia c’è anche quello di Corigliano Calabro. Dalla sua torre si vede in lontananza, qualcuno dice, addirittura fino a Taranto, e un giro al suo interno fa fare un tuffo profondo nel passato. Soffitti affrescati, sale degli specchi, arredamenti d’epoca e stanze della tortura: ogni dettaglio riporta le atmosfere dell’epoca in cui fu costruito e abitato.
La cittadina è una delle
mete del turismo religioso
in Calabria. Fra i principali
luoghi di interesse si
segnala il Santuario di San
Francesco.
Il santuario Il San
Francesco da
Paola sorge nella parte
alta e collinare della
cittadina di Paola, città
natale di san Francesco, in
una valle costeggiata da
un torrente e ricca di
vegetazione. È meta di
pellegrinaggio da tutto
il sud Italia, specialmente
dalla Calabria, di cui san
Francesco è patrono.
Custodisce parte delle
spoglie del santo (le
restanti si trovano
a Tours in Francia).
Nell'ottobre 1921 papa
Benedetto XV ha elevato il
santuario al rango
di basilica minore
L'Abbazia Florense è fra i più grandi edifici religiosi della Calabria, grazie all'imponenza dell'intero complesso badiale, ed è considerato, insieme al santuario di San Francesco di Paola, il più importante edificio religioso della provincia di Cosenza. Fa parte dell'arcidiocesi di Cosenza-
Bisignano, ed è per cronologia, il primo edificio ed insediamento, realizzato a San Giovanni in Fiore, decretandone così, la nascita della città. La sua architettura è chiaramente espressione della
spiritualità gioachimita, semplice ed austera: ha un’ unica navata, è priva di decorazioni lungo le pareti in pietra, ma è abbellita da un ricco altare barocco nel presbiterio. Di notevole valore è
l'abside di gusto tardo romanico, illuminato da tre monofore e da finestre circolari lobate. La facciata, a capanna, mostra solo un portale litico con arco ogivale.
Il Duomo di Cosenza ovvero la Cattedrale di Santa Maria Assunta, con la facciata principale rivolta su Piazza Duomo è tra i più noti e particolari edifici sacri dell’Italia Meridionale, dal 12 ottobre 2011 è diventato “Patrimonio testimone di una cultura di pace dell’UNESCO”. L’edificio è situato in Piazza Duomo, la vecchia Piazza Grande, un tempo baricentro della Cosenza ottocentesca testimone di ogni sorta di avvenimento di primo piano che caratterizzava la vita della città.
Le sue origini sono ignote, ma secondo gli studi architettonici ed i numerosi saggi effettuati alla fine degli anni ’40 del Novecento, si può ritenere opera della metà dell’XI secolo. Essa è stata consacrata nel 1222 e successivamente restaurata. All’interno si ammirano opere d’arte come la Tomba della Regina Isabella d’Aragona e l’Immagine della Madonna del Pilerio
Il Castello normanno-svevo di Cosenza rappresenta il principale monumento della città dei Bruzi, si erge ormai da secoli su uno dei punti più alti della città: il colle Pancrazio. Il Castello Normanno-Svevo di Cosenza ha una storia antichissima. A cominciare dal suolo, che i Brettii modificarono, spianando e rimodellando la cima del colle Fu edificato intorno al 937 d.C. dai Bizantini per difendersi dalle continue incursioni saracene, rifatto poi nel 1132 da Ruggero il Normanno, e infine rimaneggiato da Federico II di Svevia intorno al 1240 che affidò il progetto ai suoi architetti militari. Lo stile rimase molto condizionato da questi ultimi interventi, tanto da definirlo, da quel momento in poi, castello svevo. . Gli ultimi interventi di recupero, attualmente in corso, mirano a consolidare ulteriormente le strutture rimaste e valorizzare gli elementi presenti al fine di rendere il castello nuovamente fruibile, come sede di eventi e manifestazioni culturali, e restituirlo ai cittadini di Cosenza.
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