Curcuma: la radice d'oro per la tua salute - Vincent Castronovo

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CURCUMA : LA RADICE D’ORO DELLA NOSTRA SALUTE

Vincent Castronovo, M.D.,Ph.D. Aprile 2016

La Medicina funzionale e nutrizionale: l’autentica

medicina ippocratica

“Primum non nocere”

Ippocrate (460-370 a.C.)

Nel 400 avanti Cristo, Ippocrate raccomandava già di considerare

l’alimentazione come prima medicina

" L'alimentazione serve sia a ristabilire la salute sia a conservarla in chi sta bene. »

“Tutte le malattie hanno inizio nell’intestino”

Ippocrate (460-370 a.C.)

Le malattie croniche:

epidemia e minaccia

globale

Le malattie croniche

Le malattie croniche

http://www.who.int/chp/chronic_disease_report/part1/fr/index.html

Nel 2005 35 000 000 di persone sono morte per malattie croniche

Le malattie croniche

Prevenzione delle malattie croniche:

un investimento di importanza vitale

All’origine delle principali malattie croniche troviamo fattori di rischio comuni e modificabili. Sono questi fattori a giustificare la grande maggioranza dei decessi per malattia cronica che colpiscono uomini e donne di tutte le età, ovunque nel mondo. Parliamo di:

alimentazione malsana

sedentarietà

tabagismo

Le malattie croniche:

fattori di rischio

Tubo digerente Microbiota

Energia Mitocondri

Stress Ossidativo

Acidi grassi Fegato Detossicazione

Immunità Infiammazione

Insulina Glucosio

Cuivre

VIT B12

Metalli Minerali Vitamine

I 7 pilastri della Medicina nutrizionale e

funzionale

Immunità e

Infiammazion

e

MANGIARE

SENZA ESSERE MANGIATI

Difesa

LIVELLO I Le barriere

LIVELLO II Immunità Innata

LIVELLO III Immunità Specifica

PRIMA LINEA DI DIFESA

BARRIERE

Le barriere

Prima linea di difesa, le barriere

naturali rappresentano un ostacolo

contro l’invasione degli intrusi.

Soltanto gli agenti patogeni sono in

grado di superarle.

Il non rispetto dell’integrità delle

barriere provoca l’ingresso nel

nostro organismo di agenti inerti

cioè macromolecole che saranno

considerate alla stregua di agenti

patogeni e diventeranno oggetto di

reazione da parte dei nostri sistemi

difensivi.

PELLE

+/- 2 m2

Epitelio respiratorio

2 m2

Alveoli polmonari

130 m2

BARRIERA

INTESTINALE

1000 m2

5µm

BARRIERA

INTESTINALE

LEAKY GUT

FLORA

INTESTINALE

SUCCESSIVE LINEE DIFENSIVE

Il nemico è penetrato nel nostro territorio!

SUCCESSIVE LINEE

DIFENSIVE

Cellule

Citochine/Chemochine

Fattori solubili

La guerra

NOZIONE DI IMPORTANZA

FONDAMENTALE

I sistemi di difesa innati e

adattativi si sono sviluppati in

base al principio per cui solo i

veri nemici predatori sono in

grado di attraversare le barriere.

L’esercito di cellule difensive…

Citochine Agenti di comunicazione

intercellulare

Immunità innata

Immunità innata (naturale, aspecifica)

La risposta all’invasione ha bisogno di 3

elementi:

Riconoscimento

Eliminazione

Comunicazione

Riconoscimento dei microrganismi da parte del sistema immunitario innato

Immunità innata

Cellule dendritiche

Macrofagi

Polinucleati

Enterociti

Immunità innata

DC MF PN

Un gioco sempre uguale di recettori

invariati rispetto alle molecole dei batteri

Gram-

Lipopolisaccaridi (LPS)

Gram+

Peptidoglicani

Acido lipoteicoico

Funghi

Mannani

Immunità innata

PAMPS: Pathogen Associated Molecular Patterns

La tolleranza intrinseca al self

dell’immunità naturale è stata acquisita

dopo centinaia di milioni di anni di

evoluzione in seguito ai quali si sono

selezionati dei recettori capaci di

distinguere i sottoprodotti batterici dai

sottoprodotti del self…

Immunità innata

Limiti

Repertorio antibatterico limitato

Nessun adattamento alle mutazioni batteriche

Nessuna percezione dei batteri intracellulari

Immunità innata

Immunità innata I PAMPS sono riconosciuti da recettori sulla superficie delle cellule del sistema immunitario innato, i PRMs e PRRs( Pattern-Recognition molecole/recettori)

Recettori di endocitosi Recettori del mannosio dei macrofagi Proteine di secrezione CRP Recettore di segnalizzazione La famiglia dei recettori TOLL (TLR)

Recettori TOLL:

Recettori dei PAMPS

RECETTORI TOLL

Ricezione del segnale

Chinasi Agenti di comunicazione intracellulare

Enzimi che traducono l’informazione

proveniente dall’esterno al fine di

coordinare una risposta cellulare

appropriata.

Chinasi Cosa fanno?

Fattore trascrizionale

Capo controllo

dell’immunità e

dell’infiammazione

NF-kB

GENE A

Start Stop

Elementi

di controllo

Segnali

A A

A A

A A

A

A

RNA

messaggero

Proteine

IL FATTORE DI TRASCRIZIONE NF-kB

Trascrizione

Traduzione

FATTORI DI

TRASCRIZIONE

NF-kB Il signore della guerra

I-kB Il signore della pace

NF-kB

Induttori di NF-kB

Geni la cui trascrizione è sotto il controllo del NF-kB

NF-kB

IKK Chinasi che controlla l’infiammazione

IKK e attivazione del NF-kB

Le armi del nostro

sistema di difesa

Difese aspecifiche

Umorali

La CRP è stata isolata da Tillett e Frances nel 1930 (Rockefeller University), nel siero di pazienti che presentavano uno stato infiammatorio acuto. Questa proteina reagiva al polisaccaride C dello pneumococco. La CRP è un marcatore precoce, sensibile e specifico della reazione infiammatoria e aumenta proporzionalmente alla sua intensità. Compare nelle sei ore successive all’esordio dell’ infiammazione acuta. Il tasso aumenta ed è massimo dopo due giorni. In presenza di calcio, la CRP si lega specificamente ai residui di fosfocolina della parete dei batteri. La CRP attiva per questo tramite la via classica del complemento in assenza di anticorpi e opsonizza i leganti in previsione della loro fagocitosi.

Proteina C-reattiva

Il complemento

La fagocitosi

Fagociti

Oxygen Dependent Myeloperoxidase dependent reactions

H2O2 + O2- 2O2

- + 2H+

Superoxide dismutase

H2 O2 + Cl-

myeloperoxidase OCl

- + H2O

H2O + O2- 2 H2 O2

catalase

2OCL- + H2O 1O2

-+ Cl

-+ H2O

Produzione di radicali liberi

La reazione infiammatoria è un processo

fisiologico indispensabile alla sopravvivenza

del nostro organismo costantemente

esposto all’aggressione di organismi

batterici, agenti fisici e chimici …

L’infiammazione è il campo di

battaglia in cui le nostre difese

specifiche e aspecifiche

combattono il nemico.

DIFESA

INFIAMMAZIONE

LIVELLO I Le barriere

LIVELLO II Immunità innata

LIVELLO III Immunità specifica

Immunità adattativa

Immunità

adattativa

• Là dove ha luogo la maggior parte

dell’azione evolutiva

• Dipende dal contatto tra le cellule ospiti e

gli antigeni (anticorps generation)

• Due categorie principali di risposte :

immunità umorale e immunità cellulare

Difesa specifica:

Il sistema immunitario

Il sistema immunitario

INNATO

ADATTATIVO

Immunità adattativa

L’immunità adattativa ricorre alle stesse armi dell’immunità innata

Gli anticorpi

I linfociti T • 2 popolazioni principali CD4+: Direttori d’orchestra della risposta immunitaria adattativa CD8+: Partecipano all’immunità cellulare (citotossicità) • Circolazione permanente tra il sangue e gli organi linfoidi secondari • Cellula T naive prima dell’incontro con l’Ag specifico. Dopo l’incontro si parla di cellula T effectrice armata

• I LT naive circolano in permanenza tra gli organi linfatici secondari all’incontro con l’Ag specifico • LT CD4+ sono programmati per diventare cellule secretrici di citochine e cellule memoria • LT CD8+ sono programmati per diventare delle cellule effettrici citotossiche (CTL CD8+) e delle cellule memoria

I linfociti T

I linfociti B completano la maturazione

diventando immunocompetenti nel midollo

osseo

.

Linfociti B

Figure 9-1 part 1 of 2 Linfociti B

Immunità specifica

Le risposte alle cellule B si

concentrano sui patogeni al di fuori

delle cellula; le risposte alle cellule

T si concentrano sui patogeni

intracellulari

Mucose e immunità

Immunità mucosale (tonsille, adenoidi, placche di Peyer, appendice, linfonodi mesenterici)

mucus no mucus here mucus

Un sistema immunitario a compartimenti che è, in un certo qual modo, separato dal SI sistemico

Transcytose des antigènes

Le IgA polimeriche rappresentano l’immunità adattativa principale presente nell’intestino

Sistema Immunitario Associato alle Mucose (MALT)

Fa fronte alla diversificazione dei

batteri e alle loro mutazioni

mediante una generazione aleatoria e

continua di nuovi recettori

Vantaggi

Immunità adattativa

Immunità adattativa

Percezione analitica di sequenze

peptidiche ma nessuna percezione

intrinseca di ciò che è batterico

o meno, ostile o meno

Immunità adattativa

Percepisce i batteri intracellulari

grazie al sistema di campionamento e

di presentazione da parte delle

molecole del Complesso Maggiore di

Istocompatibilità (MHC)

Vantaggi

Connessione immunità innata– immunità acquisita

TNF

Il supporto del SELF : il Complesso Maggiore

di Istocompatibilità (MHC, sistema HLA

nell’uomo)

CMH : Complexe Majeur d’Histocompatibilité = empreintes

digitales des cellules

Protéines servant de “présentoir” aux antigènes

TUTTE le cellule del corpo:

MHC di classe 1

1 1

Linfociti B e macrofagi :

MHC di classe 1 E di classe 2

1

2

1

2

Antigene + MHC 1 = risposta

cellulare

Antigene + MHC 2 = risposta

umorale

Amtigeni e proteine dell’MHC

REGOLAZIONE DELLE

RISPOSTE IMMUNITARIE

SPECIFICHE

I LINFOCITI T CD4

Th1, Th2, TH17 e

Treg

OFFESA

INFIAMMAZIONE

Allergie

Malattie autoimmuni

MALATTIE AUTOIMMUNI

Poliartrite reumatoide

Psoriasi

Sclerosi a placche

Morbo di Crohn

Lupus eritematoso

Guillain-Barrè

Tiroiditi

...

Insieme di disordini immunitari che vanno da malattie molto

comuni come l’artrite reumatoide, la tiroidite di Hashimoto, il

morbo di Graves, l’aterosclerosi, a patologie meno frequenti

come la sclerosi a placche, il diabete di tipo I, il lupus

eritematoso sistemico….

L’autoimmunità è la causa a monte di oltre 80 patologie

croniche che colpiscono il 20% circa della popolazione dei

paesi industrializzati.

MALATTIE AUTOIMMUNI

Mimetismo antigenico

Artrite reumatoide

Tiroidite di

Hashimoto

Diabete

di

Tipo I

Aterosclerosi

Sclerosi a placche

ALLERGIE

Riniti

Congiuntiviti

Eczemi

Asma

Diarree

...

Attivazione del

sistema immunitario

contro molecole o

organismi non

patogeni

ALLERGIE

Allergeni

Allergie

Alimentari

e contro la flora

batterica

TRATTAMENTI

CLASSICI

DELLE MALATTIE

INFIAMMATORIE:

INIBIRE LA

PRODUZIONE DI

EICOSANOIDI

La curcuma, un rimedio impiegato fin dalla notte

dei tempi

Le curcuma, un rimedio impiegato fin dalla notte dei tempi

Rimedio tradizionale fra i più antichi. Benefici per la salute descritti in India da oltre 4000 anni. Principio vegetale primordiale della medicina ayurvedica e della medicina tradizionale cinese. Citato in un erbario assiro risalente a circa 600 anni a.C. Citato nel trattato del medico greco Dioscoride.

Le curcuma, un rimedio impiegato fin dalla notte dei tempi

Nella medicina ayurvedica, la curcuma è usata per stimolare la digestione, soprattutto perché aumenta la secrezione di bile e per le sue proprietà antinfiammatorie. In medicina cinese, la curcuma est utilizzata per »stimolare il sangue" e far »circolare il Qi" (energia).

Usi tradizionali della curcumina

• Pianta erbacea rizomatosa vivace del genere Curcuma

• Famiglia delle Zingiberacee. • Dai suoi rizomi ridotti in polvere

si estrae l’omonima spezia.

CURCUMA

Originaria dell’India, del Bangladesh, dello Sri Lanka e del Myanmar L’India è il principale produttore, con 400 000 tonnellate all’anno. In sanscrito, la curcuma si chiama haridra. E’ anche definita zafferano delle Indie. In arabo, porta il nome di Kourkoum da cui proviene anche il termine italiano. Gli inglesi la chiamano turmeric che deriva dal termine latino medioevale, terra merita.

CURCUMA

• Spezie (curry)

• Colorante alimentare (E100)

• Colorante cutaneo e tessile

• la Curcuma longa è presente nell’elenco delle piante medicinali pubblicato nella Xa edizione della farmacopea francese.

CURCUMA: UTILIZZI

La curcuma, principi attivi e biodisponibilità

CURCUMA: COMPOSIZIONE

Su 100 g di parte edibile, la polvere di curcuma fornisce approssimativamente:

Acqua 11,4 g Energia 1481 kJ (354 kcal) Proteine 7,8 g Lipidi 9,9 g Glucidi 64,9 g (Amido : 45 à 55%) Fibre alimentari 21,1 g Ca 183 mg Mg 193 mg P 268 mg Fe 41,4 mg Zn 4,4 mg Tiamina 0,15 mg Riboflavina 0,23 mg Niacina 5,14 mg Folato 39 μg Acido ascorbico 25,9 mg

CURCUMA: COMPOSIZIONE I rizomi producono dal 2 al 7% di olio essenziale, color rosso arancio e leggermente fluorescente. I costituenti principali sono il zingiberene (25%) e i suoi derivati chetonici: il turmerone (35%) e l’alfa-turmerone (deidroturmerone) (12%)

CURCUMA: COMPOSIZIONE L’estrazione dal rizoma mediante alcol etilico produce il 10% di oleoresina, che contiene circa il 45% di curcumina e derivati, la demetossicurcurmina e la bisdemetossicurcumina, note con il nome collettivo curcuminoidi. Tali composti sono responsabili del caratteristico colore giallo arancio della curcuma, mentre l’olio essenziale le conferisce il tipico aroma e sapore.

CURCUMA: COMPOSIZIONE La curcumina

(1,7-bis (4-idrossi-3-metossi-fenil) epta-1,6-diene-3,5-dione)

È il componente più attivo e più studiato della curcuma

Curcumina: una molecola altamente pleiotropica

Assorbimento delle curcumine e biodisponibilità

Le virtù della curcuma sembrano dipendere in gran parte dagli effetti della curcumina

In seguito all’ingestione la curcumina subisce delle reazioni chimiche a livello del fegato, il che dà luogo a quattro metaboliti (o derivati) :

• la tetraidrocurcumina, • l’esaidrocurcumina, • Il solfato di curcumina • La curcumina glucuronide.

Il metabolita principale è la tetraidrocurcumina.

Assorbimento delle curcumine e biodisponibilità

la curcumina ha un pessimo assorbimento nel tubo digerente Ci vogliono più di 10 g al giorno per osservare una piccola quantità di curcumina nel sangue La piperidina aumenta la biodisponibilità della curcumina riducendone la distruzione nel fegato

piperina

Soluzioni per aumentare la biodisponibilità della curcumina

1. Aumentare il dosaggio: 1. Problema del costo per il paziente 2. Troppe compresse/capsule da prendere ogni giorno per

il paziente (8 -12 grammi al giorno).

2. Migliorare l’assorbimento della curcumina con l’aggiunta di altre sostanze (adiuvanti): 1. Piperina 2. Lecitina

3. Soluzioni tecnologiche

1. Liposomi 2. Oli essenziali 3. Ciclodestrine 4. Micelle

1. Fitosoma: lecitina

2. Oli naturali (+ piperina)

3. Ciclodestrine

4. Micelle (=Solubilizzanti)

Tecnologie per aumentare la biodisponibilità della curcumina

I. Tecnologia del fitosoma

• I fitosomi sono palline di grasso nelle quali è disciolta la curcumina liposolubile fra le estremità grasse della lecitina di soia.

• Questi fitosomi possono venire assorbiti dalla parete intestinale.

Curcuminoidi

• Estratto naturale al 100%

• Combinazione di curcuminoidi + oli naturali

• Aggiunta di piperina

• Diversi studi clinici dimostrano che la biodisponibilità aumenta rispetto alla curcumina non trattata.

II. Oli naturali

III. Ciclodestrine

Cyclodextrin based formulation : easily dispersable in water

IV. Micelle/solubilizzanti 7% di curcuminoidi sciolti nel 93% di tween-80 (polisorbato)

Tween-80

Curcumina

Effetto di diverse tecnologie sulla biodisponibilità della curcumina

Tubo digerente Microbiota

Energia Mitocondrio

Stress ossidativo

Acidi grassi Fegato Detossicazione

Immunità Infiammazione

Insulina Glucosio

Cuivre

VIT B12

Metalli Minerali Vitamine

La curcuma al servizio dei 7 pilastri della Medicina funzionale e nutrizionale

CURCUMA 8322 pubblicazioni

Pubmed 22.11.2015

1.Tubo digerente e microbiota

• Protezione dello stomaco(ulcera)

• Migliora la barriera

intestinale

• Una flora ottimale migliora la biodisponibilità della curcumina

La Curcuma è un rimedio ancestrale per l’acidità gastrica, dal momento che stimola la secrezione di

muco e protegge così lo stomaco.

Inoltre attenua le nausee.

Encyclopédie des plantes médicinales. Identification, préparations,

soins. Paris : Larousse/VUEF 2001.-p.92.

Curcuma: Protezione mucosa gastrica

Curcuma: Protezione mucosa intestinale

DUALITA’ FUNZIONALE DELLA MUCOSA INTESTINALE

Assorbimento dei nutrienti Barriera per tossine, macromolecole e microrganismi

La Sindrome del Leaky gut

Depressione

Obesità

Colonpatia

Disturbi epatici

Problemi cardiaci

Malattie autoimmuni

E molto altro ancora….

L’integrazione con antibiotici non-assorbibili o curcumina migliora la disfunzione della barriera intestinale indotta dalla dieta occidentale.

Curcuma: Microbiota intestinale

2. Energia, mitocondrio e stress ossidativo

• Stimola la biogenesi mitocondriale

• La curcumina è un

potentissimo antiossidante

• Produzione di ATP

• Controllo del calcio cellulare

• Detossicazione

• Controllo dell’apoptosi

• Sintesi degli ormoni steroidei

Funzioni del mitocondrio

Curcumina: uno degli antiossidanti più potenti

Pubmed 18/11/2015 2367 pubblicazioni

La curcumina è dieci volte più antiossidante della vitamina E

3. Acidi grassi

La curcuma aumenta la conversione dell’acido alfalinolenico in acido

docosaesaenoico

La curcuma aumenta il DHA nel cervello

Curcumina: tornare alle radici. Shishodia S, Sethi G, Aggarwal BB.

Ann N Y Acad Sci. 2005 Nov;1056:206-17.

The use of turmeric, derived from the root of the plant Curcuma longa, for treatment of different inflammatory diseases has been described in Ayurveda and in traditional Chinese medicine for thousands of years. The active component of turmeric responsible for this activity, curcumin, was identified almost two centuries ago. Modern science has revealed that curcumin mediates its effects by modulation of several important molecular targets, including transcription factors (e.g., NF-kappaB, AP-1, Egr-1, beta-catenin, and PPAR-gamma), enzymes (e.g., COX2, 5-LOX, iNOS, and hemeoxygenase-1), cell cycle proteins (e.g., cyclin D1 and p21), cytokines (e.g., TNF, IL-1, IL-6, and chemokines), receptors (e.g., EGFR and HER2), and cell surface adhesion molecules. Because it can modulate the expression of these targets, curcumin is now being used to treat cancer, arthritis, diabetes, Crohn's disease, cardiovascular diseases, osteoporosis, Alzheimer's disease, psoriasis, and other pathologies. Interestingly, 6-gingerol, a natural analog of curcumin derived from the root of ginger (Zingiber officinalis), exhibits a biologic activity profile similar to that of curcumin. The efficacy, pharmacologic safety, and cost effectiveness of curcuminoids prompt us to "get back to our roots."

Curcumin, an atoxic antioxidant and natural NFkappaB, cyclooxygenase-2,

lipooxygenase, and inducible nitric oxide synthase inhibitor: a shield against

acute and chronic diseases. Bengmark S.

JPEN J Parenter Enteral Nutr. 2006 Jan-Feb;30(1):45-51.

BACKGROUND: The world suffers a tsunami of chronic diseases, and a typhoon of acute illnesses,

many of which are associated with the inappropriate or exaggerated activation of genes involved in

inflammation. Finding therapeutic agents which can modulate the inflammatory reaction is the

highest priority in medical research today. Drugs developed by the pharmaceutical industry have

thus far been associated with toxicity and side effects, which is why natural substances are of

increasing interest. METHODS: A literature search (PubMed) showed almost 1500 papers dealing

with curcumin, most from recent years. All available abstracts were read. Approximately 300 full

papers were reviewed. RESULTS: Curcumin, a component of turmeric, has been shown to be non-

toxic, to have antioxidant activity, and to inhibit such mediators of inflammation as NFkappaB,

cyclooxygenase-2 (COX-2), lipooxygenase (LOX), and inducible nitric oxide synthase (iNOS).

Significant preventive and/or curative effects have been observed in experimental animal models of

a number of diseases, including arteriosclerosis, cancer, diabetes, respiratory, hepatic, pancreatic,

intestinal and gastric diseases, neurodegenerative and eye diseases. CONCLUSIONS: Turmeric,

an approved food additive, or its component curcumin, has shown surprisingly beneficial effects in

experimental studies of acute and chronic diseases characterized by an exaggerated inflammatory

reaction. There is ample evidence to support its clinical use, both as a prevention and a treatment.

Several natural substances have greater antioxidant effects than conventional vitamins, including

various polyphenols, flavonoids and curcumenoids. Natural substances are worth further

exploration both experimentally and clinically.

Oral Administration of Diferuloylmethane (Curcumin) Suppresses Proinflammatory

Cytokines and Destructive Connective Tissue Remodeling in Experimental Abdominal

Aortic Aneurysms.

Parodi FE, Mao D, Ennis TL, Pagano MB, Thompson RW.

Ann Vasc Surg. 2006 May 19

Chronic transmural inflammation and proteolytic destruction of medial elastin are key

mechanisms in the development of abdominal aortic aneurysms (AAAs). Diferuloylmethane

(curcumin) is a major component of the food additive tumeric, which has been shown to have

anti-inflammatory properties. To determine if ingestion of curcumin influences aneurysmal

degeneration, C57Bl/6 mice underwent transient elastase perfusion of the abdominal aorta to

induce the development of AAAs, followed by daily oral gavage with 100 mg/kg curcumin (n = 36)

or water alone (n = 31). By 14 days, mice in the control group developed a mean increase in

aortic diameter of 162.8 +/- 4.6% along with a dense mononuclear inflammation and destruction

of medial elastin. By comparison, the mean increase in aortic diameter in the curcumin-treated

group was only 133.2 +/- 5.2% (p < 0.0001). Although aortic wall inflammation was similar

between the groups, the structural integrity of medial elastin was significantly greater in

curcumin-treated mice. Curcumin-treated mice also exhibited relative decreases in aortic tissue

activator protein-1 and nuclear factor kappaB DNA binding activities and significantly lower aortic

tissue concentrations of interleukin-1beta (IL-1beta), IL-6, monocyte chemoattractant protein-1,

and matrix metalloproteinase-9 (all p < 0.05). These data demonstrate for the first time that oral

administration of curcumin can suppress the development of experimental AAAs, along with

structural preservation of medial elastin fibers and reduced aortic wall expression of several

cytokines, chemokines, and proteinases known to mediate aneurysmal degeneration. The

possibility that dietary ingestion of curcumin may have a beneficial effect in degenerative aortic

aneurysms warrants further consideration.

Attività immunomodulante della curcumina. Antony S, Kuttan R, Kuttan G.

Immunol Invest. 1999 Sep-Dec;28(5-6):291-303.

Curcumin, an active ingredient present in Curcuma longa, was analysed for the

immunomodulatory activity in Balb/c mice. Curcumin administration was found

to increase the total WRC count (15,290) significantly on the 12th day Group of

animals treated with vehicle alone showed results similar to that of normal

animal (10,130 on 12th day). Curcumin increased the circulating antibody titre

(512) against SRBC. Curcumin administration increased the plaque forming

cells (PFC) in the spleen and the maximum number of PFC was observed on

the 6th day (1,130 PFC/10(6) spleen cells) after immunization with SRBC. Rone

marrow cellularity (16.9x10(6) cells/femur) and alpha-esterase positive cells

(1,622/4000 cells) were also enhanced by Curcumin administration. A

significant increase in macrophage phagocytic activity was also observed in

Curcumin treated animals (P<0.001). These results indicate the

immunostimulatory activity of Curcumin.

6. Insulina - Glucosio

• Ottimizza la sensibilità all’insulina

• Inibitore del NFKB

La curcuma, un nutraceutico

Curcuma e cancro

Pubmed 22/11/2015 3156 pubclicazioni

Curcuma e cancro

• Prevenzione primaria • Prevenzione secondaria • Supporto alla

chemioterapia

Curcuma e cancro

La curcumina inibisce la proliferazione delle cellule tumorali ma non quella delle cellule normali

I diversi livelli di target di segnalizzazione oncogenica controllati dalla curcumina

Curcuma e cancro

I target della curcumina coinvolti nel cancro

Curcuma e cancro

Effects of curcumin and quercetin on polyp number and polyp size in patients with familial adenomatous polyposis [reprinted from Clinical Gastroenterology and Hepatology, vol 4, Cruz–Correa et al,2006)

Serum PSA levels at the baseline (pre) and after administration of isoflavones (40 mg/day) and curcumin (100 mg/day) supplements or placebo (post) for 6 months in participants with PSA < 10 or PSA ≥10 [reprinted with permission from Ide et al., (2010), Prostate, John Wiley and Sons (22)]

Curcuma e HER-2

• L’HER2 è una proteina

• Il gene che la codifica è un

• proto-oncogeno chiamato HER2/neu.

• Il gene è spesso amplificato in certi

tumori (cancro al seno)

• L’Her2 è il target dell’erceptina

• La curcuma induce la degradazione

dell’HER2

Curcuma e HER-2

Curcuma e chemioterapia

La curcumina sensibilizza le cellule tumorali alla chemioterapia

Curcuma e chemioterapia

Chemiosensibilizzazione in vivo Aumenta gli effetti inibitori di crescita del celecoxib contro le cellule del cancro colorettale nei ratti Migliora gli effetti antitumorali dell’oxaliplatino contro il cancro colorettale nei topi Potenzia certe attività antitumorali della gemcitabina contro il cancro pancreatico nei topi Potenzia l’attività antitumorale del docetaxel contro il cancro dell’ovaio nei topi Migliora gli effetti antitumorali della gemcitabina contro il cancro della prostata nei topi

• La glicoproteina-P (P-gp) è una proteina

transmembrana di 170 kilodalton che lega l'ATP.

• E’ membro della famiglia dei trasportatori ABC

(ATP binding cassette).

• E’ prodotta dai geni MDR (multi drug resistance).

Nell’uomo troviamo due isoforme di questa

proteina (MDR1 e MDR2).

• L’isoforma MDR1, coinvolta nel fenotipo di

resistenza pleiotropica ai farmaci, viene chiamata

anche P-gp.

• La curcumina inibisce l’espressione del gene

MDR-1, aumentando così la sensibilità delle

cellule tumorali alla chemioterapia.

Curcuma e proteina P-gP

Malattie cardiovascolari e curcuma

453 pubblicazioni PubMed 22/11/2015

La curcumina aumenta l’HDL e abbassa l’LDL nell’uomo

Morbo di Alzheimer e curcuma

453 Pubblicazioni PubMed 22/11/2015

I dieci effetti neuroprotettivi della curcumina

Specie reattive dell’ossigeno

Induzione di citochine proinfiammatorie

Produzione di peptidi beta-amiloidi

Aggregati di amiloidi

Accumulo di proteine mal replicate Neurotossicità

Eccitotossicità

Particelle tossiche

Perdita neuronale

LIMITI MECCANISMO

Inibizione di AP-1, NF-kB, istone acetiltransferasi (HAT)

Scavenger, chela i metalli, induce enzimi difensivi

Abbassa il colesterolo, induce il gene BACE-1

Inibisce l’aggregazione

Potenzia le proteine di shock termico Via JNK

Induzione della COX-2 via AP-1, NF-kB

Induttore di enzimi di fase II-dell’HO-1

Aumenta la clearance dei fagociti Stimola la neurogenesi

Tossicità

Morbo di Alzheimer e curcuma

Curcuma e osteoartriti

Attività antireumatica della curcumina

Evoluzione del dolore con il passare del tempo dopo assorbimento di curcuma fosfolipidica, paracetamolo o farmaco antinfiammatorio. Punteggio del dolore: 0, assenza

di dolore; 1, dolore appena percepibile; 2, dolore moderato; 3, dolore forte; 4, dolore insopportabile

La curcuma contro i dolori cronici

Curcuma e depressione 83 Pubblicazioni

PubMed 22/11/2015

Diversi studi clinici di fase I hanno indicato che la curcumina è ben tollerata se viene consumata in dosaggi fino a 12 g/ giorno. Questi dati sono stati confermati da una ricerca in cui si sono somministrate dosi crescenti di curcumina per determinare i dosaggi massimi in termini di tollerabilità e sicurezza di impiego.

Curcuma e tollerabilità

Le curcuma va somministrata con precauzione o evitata: Nelle donne incinte e nei bambini piccoli. In caso di litiasi biliare. Nei pazienti in cura con antipiastrinici e anticoagulanti (doppio utilizzo e doppio effetto a causa della cumarina). .

Curcuma: rischi e precauzioni

CLINICA

Micronutrienti come modulatori dell’immunità e dell’infiammazione

Nutrition and immunology: from the clinic to cellular biology and back again.

Chandra RK. Proc Nutr Soc. 1999

Aug;58(3):681-3.

Diet and immunity have been known to be linked to each other for centuries. In the

last 30 years systematic studies have confirmed that nutrient deficiencies impair

immune response and lead to frequent severe infections resulting in increased

mortality, especially in children. Protein-energy malnutrition results in reduced

number and functions of T-cells, phagocytic cells and secretory immunoglobulin A

antibody response. In addition, levels of many complement components are

reduced. Similar findings have been reported for moderate deficiencies of individual

nutrients such as trace minerals and vitamins, particularly Zn, Fe, Se, vitamins A,

B6, C and E. For example, Zn deficiency is associated with profound impairment of

cell-mediated immunity such as lymphocyte stimulation response, decreased

CD4+:CD8+ cells, and decreased chemotaxis of phagocytes. In addition, the level

of thymulin, which is a Zn-dependent hormone, is markedly decreased. The use of

nutrient supplements, singly or in combination, stimulates immune response and

may result in fewer infections, particularly in the elderly, low-birth-weight infants

and malnourished critically-ill patients in hospitals. The interactions between

nutrition and the immune system are of clinical, practical and public health

importance.

1.Anamnesi approfondita - Digestiva! - Psicoaffettiva (stress!!) - Nutrizionale.

Controllo nutrizionale delle

malattie disimmunitarie

Valutazione

Malattie autoimmuni Valutazione nutrizionale e funzionale

• Vitamina D • Microbiota intestinale (Mou) • Permeabilità intestinale ( IgG

alimentare) • CRP • Profilo acidi grassi • Indicatori stress ossidativo • Difese antiossidanti

PRESA IN CARICO NUTRIZIONALE E FUNZIONALE DELLE MALATTIE DISIMMUNITARIE

• Ridurre il rischio di ingresso di antigeni non ostili

Digestione, Barriera intestinale

• Ridurre l’intensità della reazione infiammatoria Equilibrio AA/EPA, Regolatori del NFKB

• Impedire l’accumulo delle lesioni ossidative e carbonili inflitte ai tessuti attaccati

Antiossidanti

• Aumentare l’immunotolleranza: Probiotici, Vitamina D

LIVELLO I Le barriere

LIVELLO II Immunità innata

LIVELLO III Immunità Specifica

Medicina nutrizionale

1.Ripristinare le barriere

L-GLUTAMMINA

Probiotici

Prebiotici

Probiotics in primary prevention of atopic disease: a randomised placebo-controlled trial. Kalliomaki M, Salminen S, Arvilommi H, Kero P, Koskinen P, Isolauri E. Lancet 2001 Apr 7;357(9262):1076-9 BACKGROUND: Reversal of the progressive increase in frequency of atopic disease would be an important breakthrough for health care and wellbeing in western societies. In the hygiene hypothesis this increase is attributed to reduced microbial exposure in early life. Probiotics are cultures of potentially beneficial bacteria of the healthy gut microflora. We assessed the effect on atopic disease of Lactobacillus GG (which is safe at an early age and effective in treatment of allergic inflammation and food allergy). METHODS: In a double-blind, randomised placebo-controlled trial we gave Lactobacillus GG prenatally to mothers who had at least one first-degree relative (or partner) with atopic eczema, allergic rhinitis, or asthma, and postnatally for 6 months to their infants. Chronic recurring atopic eczema, which is the main sign of atopic disease in the first years of life, was the primary endpoint. FINDINGS: Atopic eczema was diagnosed in 46 of 132 (35%) children aged 2 years. Asthma was diagnosed in six of these children and allergic rhinitis in one. The frequency of atopic eczema in the probiotic group was half that of the placebo group (15/64 [23%] vs31/68 [46%]; relative risk 0.51 [95% CI 0.32-0.84]). The number needed to treat was 4.5 (95% CI 2.6-15.6). INTERPRETATIONS: Lactobacillus GG was effective in prevention of early atopic disease in children at high risk. Thus, gut microflora might be a hitherto unexplored source of natural immunomodulators and probiotics, for prevention of atopic disease.

Il Lactobacillus GG si è dimostrato efficace nella prevenzione

della malattia atopica precoce nei bambini ad alto rischio.

Pertanto la microflora intestinale potrebbe rappresentare una

fonte finora inesplorata di immunomodulatori naturali e

probiotici, per la prevenzione della malattia atopica.

Anti-inflammatory effects of bifidobacteria

by inhibition of LPS-induced NF-kappaB

activation. Riedel CU, Foata F, Philippe D, Adolfsson O, Eikmanns BJ, Blum S.

Microbiology Department and Alimentary Pharmabiotic Centre, University

College Cork, Cork, Ireland. c.riedel@ucc.ie.

World J Gastroenterol. 2006

AIM: Different strains of bifidobacteria were analysed for their effects on HT-29

intestinal epithelial cells (IECs) in in vitro models both of the non-inflamed and

inflamed intestinal epithelium. METHODS: A reporter gene system in HT-29

cells was used to measure levels of NF-kappaB activation after challenge with

bifidobacteria or after bacterial pre-treatment following LPS challenge. IL-8

protein and pro-inflammatory gene expression was investigated using normal

HT-29 cells. RESULTS: None of the bifidobacteria tested induced activation of

nuclear factor kappaB (NF-kappaB) indicating that bifidobacteria themselves

do not induce inflammatory events in IECs. However, six out of eight

bifidobacteria tested inhibited lipopolysaccharide- (LPS-) induced NF-kappaB

activation in a dose- and strain-dependent manner. In contrast, NF-kappaB

activation in response to challenge with tumor necrosis factor-alpha (TNF-

alpha) was affected by none of the tested bifidobacteria, indicating that the

inhibitory effect of bifidobacteria is specific for LPS-induced inflammation in

IECs. As shown with two of the six inhibition-positive bifidobacteria, LPS-

induced inhibition of NF-kappaB activation was accompanied by a dose-

dependent decrease of interleukin 8 (IL-8) secretion and by lower mRNA levels

for IL-8, TNF-alpha, cyclooxygenase 2 (Cox-2), and intercellular adhesion

molecule 1 (ICAM-1). CONCLUSION: Some strains of bifidobacteria are

effective in inhibiting LPS-induced inflammation and thus might be appropriate

candidates for probiotic intervention in chronic intestinal inflammation.

2.Ripristinare gli equilibri

Medicina nutrizionale

Il rapporto tra gli

acidi grassi

determina l’intensità

della reazione

infiammatoria

L’intensità della reazione infiammatoria

è controllata dalle prostaglandine

e dai leucotrieni

The role of fish oils in the treatment of rheumatoid arthritis. Cleland LG, James MJ, Proudman SM.

Rheumatology Unit, Royal Adelaide Hospital, Adelaide, South Australia, Australia.

Drugs. 2003;63(9):845-53.

Fish oils are a rich source of omega-3 long chain polyunsaturated fatty acids (n-3 LC

PUFA). The specific fatty acids, eicosapentaenoic acid and docosahexaenoic acid, are

homologues of the n-6 fatty acid, arachidonic acid (AA). This chemistry provides for antagonism

by n-3 LC PUFA of AA metabolism to pro-inflammatory and pro-thrombotic n-6 eicosanoids, as

well as production of less active n-3 eicosanoids. In addition, n-3 LC PUFA can suppress

production of pro-inflammatory cytokines and cartilage degradative enzymes.In accordance with

the biochemical effects, beneficial anti-inflammatory effects of dietary fish oils have been

demonstrated in randomised, double-blind, placebo-controlled trials in rheumatoid arthritis (RA).

Also, fish oils have protective clinical effects in occlusive cardiovascular disease, for which

patients with RA are at increased risk.Implementation of the clinical use of anti-inflammatory

fish oil doses has been poor. Since fish oils do not provide industry with the opportunities for

substantial profit associated with patented prescription items, they have not received the

marketing inputs that underpin the adoption of usual pharmacotherapies. Accordingly, many

prescribers remain ignorant of their biochemistry, therapeutic effects, formulations, principles of

application and complementary dietary modifications. Evidence is presented that increased

uptake of this approach can be achieved using bulk fish oils. This approach has been used with

good compliance in RA patients. In addition, an index of n-3 nutrition can be used to provide

helpful feedback messages to patients and to monitor the attainment of target levels.Collectively,

these issues highlight the challenges in advancing the use of fish oil amid the complexities of

modern management of RA, with its emphasis on combination chemotherapy applied early.

Gli effetti biochimici, anti-infiammatori interessanti sono stati

mostrati con gli oli alimentari di pesce in studi randomizzati, in

doppio cieco contro placebo nell'artrite reumatoide (RA). Gli oli di

pesce mostrano anche effetti protettivi contro le patologie

cardiovascolari occlusive. L’ uso clinico di oili di pesce in dosi che

garantiscono un’attività anti-infiammatoria di oli di pesce è limitato.

Gli oli di pesce non forniscono la possibilità di profitto notevole

come quelli associati con prodotti brevettabili e quindi ricevono

minori investimenti su ricerca e marketing. Come risultato, molti

medici rimangono inconsapevoli del loro biochimica, effetti

terapeutici, formulazioni, i principi di applicazione.

3.Ripristinare l’originale

ambiente molecolare

Medicina nutrizionale

Vitamina D

Vitamin D: a natural inhibitor of multiple sclerosis. Hayes CE.

Proc Nutr Soc. 2000 Nov;59(4):531-5.

Inheriting genetic risk factors for multiple sclerosis (MS) is not sufficient to cause this demyelinating

disease of the central nervous system; exposure to environmental risk factors is also required. MS

may be preventable if these unidentified environmental factors can be avoided. MS prevalence

increases with decreasing solar radiation, suggesting that sunlight may be protective in MS. Since

the vitamin D endocrine system is exquisitely responsive to sunlight, and MS prevalence is highest

where environmental supplies of vitamin D are lowest, we have proposed that the hormone, 1, 25-

dihydroxycholecalciferol (1,25-(OH)2D3), may protect genetically-susceptible individuals from

developing MS. Evidence consistent with this hypothesis comes not only from geographic studies,

but also genetic and biological studies. Over-representation of the vitamin D receptor gene b allele

was found in Japanese MS patients, suggesting it may confer MS susceptibility. Fish oil is an

excellent vitamin D source, and diets rich in fish may lower MS prevalence or severity. Vitamin D

deficiency afflicts most MS patients, as demonstrated by their low bone mass and high fracture

rates. However, the clearest evidence that vitamin D may be a natural inhibitor of MS comes from

experiments with experimental autoimmune encephalomyelitis (EAE), a model of MS. Treatment of

mice with 1,25-(OH)2D3 completely inhibited EAE induction and progression. The hormone

stimulated the synthesis of two anti-encephalitogenic cytokines, interleukin 4 and transforming

growth factor beta-1, and influenced inflammatory cell trafficking or apoptosis. If vitamin D is a

natural inhibitor of MS, providing supplemental vitamin D to individuals who are at risk for MS would

be advisable.

NF-kB

Le spezie possono bloccare

l’attivazione del NF-κB

Medicina nutrizionale

4.Spegnere il fuoco

Motivo della visita:

Dall’età di 21 anni la paziente soffre di

molteplici forme allergiche (eczema, rinite,

asma).

Nonostante le numerose indagini intraprese da

diversi specialisti, inclusi quelli degli istituti

universitari, non si è arrivati a individuare le

cause del problema. Il trattamento si è basato

essenzialmente sulla corticoterapia locale e

sistemica.

Paziente 33 anni

Anamnesi

Anamnesi famigliare: Padre, 72 anni, asmatico Madre morta a 43 anni in seguito a un cancro al seno. Due fratelli, uno in buona salute l’altro asmatico.

Anamnesi personale: Nell’infanzia nessun problema particolare (ma non è stata allattata al seno) Pubertà a 12 anni Episodi di eczema verso i 13-14 anni

Anamnesi (continua)

Anamnesi personale: Segretaria

Sposata, due figli di cui uno allergico ai latticini.

Fuma qualche sigaretta al giorno.

Si descrive ansiosa e stressata.

Appetito buono

Stitichezza di media entità

Dieta: Ricca di grassi animali e latticini

Poco pesce.

Profilo acidi organici urinari

Chiara G. 15/02/1971

Profilo IgG alimentari

Profilo degli acidi grassi

CONCLUSIONI:

• Leaky Gut Syndrome • Disbiosi (micosi) • Sensibilizzazione alimentare • Carenza di acidi grassi omega-3 • Carenza di desaturasi • Carenza di zinco • Carenza di vitamina A

TRATTAMENTO NUTRIZIONALE

Eliminato il latte vaccino

Aumento del consumo di frutta e verdura (tranne banane)

3 volte a settimana pesce grasso

Mangiare lentamente e masticare bene

Pufagenics

1 Cap/giorno o Pufagenics liquid un cucchiaino al giorno

TRATTAMENTO NUTRIZIONALE

Probactiol Plus protect air

3 x 2 al giorno

Nutrimonium

1 x al giorno

CurcuDyn

2 - 4 x al giorno

• Apporto nutritivo di base • Permeabilità intestinale • Flora intestinale • Deficit nutrizionali

• Scientificamente documentato • Facile da usare 1 porzione al giorno ( >12 anni) ½ porzione al giorno (6-12 anni)

• Composizione completa

• L-glutammina • Pre e probiotici • Vitamine & minerali • Antiossidanti

• Gusto gradevole •Dolcificato con Stevia

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Ingredienti per porzione (2 misurini o una bustina)

Uso: 1 porzione al giorno, da mescolare con yogurt, budino, latte (di riso o soia), succo di frutta o altre bevande.

56 Porzioni (1 porzione = 2 misurini) Pp € 55,99 Costo/giorno: € 1

Per un nuovo inizio

Studio osservazionale

For in

ternal u

se on

ly – Q1 2015

Fo

r intern

al use o

nly – Q

4 2015

Articolazioni, cartilagini & tendini sani

For in

ternal u

se on

ly – Q1 2015

For in

ternal u

se on

ly – Q4 2015

“8 milioni di Italiani soffrono di problemi alle articolazioni”

Hai problemi alle articolazioni?

Invecchiamento Sovraccarico

Obesità Esercizio fisico/sport

Cadute / traumatismi Interventi chirurgici

menisco anca dorso

For in

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ly – Q1 2015

Fo

r intern

al use o

nly – Q

4 2015

• dopo sforzi fisici prolungati o instensi (mancanza di allenamento)

• sensazione di rigidità

• posture scorrette • stress

Come individuare il paziente?

Dolorabilità a muscoli e legamenti • artrosi/ poliartrite reumatoide

• sensazione di rigidità a spalle e dorso

• il corpo ha perso flessibilità • dolorabilità iniziando le attività al mattino

• difficoltà a salire e scendere le scale

• sensazione di gonfiore alle articolazioni

• difficoltà negli sforzi fisici

Dolorabilità articolare

For in

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ly – Q1 2015

Fo

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al use o

nly – Q

4 2015

Precauzioni nei pazienti >70 anni

Problemi gastrici e intestinali

Rischio di ulcera gastrica e sanguinamento

Rischio maggiore di disturbi cardiovascolari

Prudenza nell’uso contemporaneo di anti-coagulanti orali

Rischio di insufficienza renale

Rischio antinfiammatori (FANS)?

“Gli utilizzatori di FANS hanno ulcere sintomatiche complicate 3-4 volte più frequentemente rispetto ai non utilizzatori” 2

“La maggior parte dei classici FANS possono aumentare il rischio di incidente trombotico cardiovascolare” 3

“Disturbi gastrici e intestinali compaiono nel 10 - 30% degli utilizzatori di FANS” 1

1-2Nederlandse Huisartsen Genootschap – pijnbestrijding: farmacotherapeutische richtlijn

3Cannon 2006, Chan 2006, Helin-Salmivaara 2006, Kearney 2006, McGettigan 2006

“Nel caso di una funzione renale ridotta l’utilizzo di FANS può portare ad insufficienza renale acuta e/o ritenzione di liquidi o sale”

“L’uso dei FANS nei pazienti oltre i 70 anni richiede precauzioni e può essere controindicato” 1

For in

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ly – Q1 2015

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al use o

nly – Q

4 2015

Curcumina : Efficacia scientificamente provata

Chandran et al.

A Randomized, pilot Study to Assess the Efficacy and Safety of Curcumin in Patients with Active Rheumatoid Arthritis. Phytother. Res. 2012;26:1719–1725

Gamal Ramadan and Omar El-Menshawy

Protective effects of ginger-tumeric rhizomes mixture

on joint inflammation, atherogenesis, kidney dysfunction

and other complications in a rat model of human rheumatoid arthritis

Kuptniratsaikul V et al.

Efficacy and safety of Curcuma domestica extracts compared

with ibuprofen in patients with knee osteoarthritis: a multicenter study. Clin Interv Aging. 2014 Mar 20;9:451-8

Riduzione dei sintomi dell’artrite

Effetto sul dolore paragonabile a quello dei FANS

Miglioramento della mobilità

Riduzione significativa

• Dolorabilità alle articolazioni • Gonfiore articolare • Disease Activity Score

Kuptniratsaikul V et al.

Efficacy and safety of Curcuma domestica extracts compared

with ibuprofen in patients with knee osteoarthritis: a multicenter study. Clin Interv Aging. 2014 Mar 20;9:451-8

For in

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23

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0

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10

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20

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20

“Uno studio pilota randomizzato, mirato a valutare l’efficacia e la sicurezza della curcumina in pazienti affetti da poliartrite reumatoide.“ Chandran et al. A Randomized, Pilot Study to Assess the Efficacy and Safety of Curcumin in Patients with Active Rheumatoid Arthritis. Phytother. Res. 2012;26:1719–1725.

° n = 45 : curcumina n =15 ; diclofenac n = 15 ; curcumina et diclofenac n = 15 ° Studio pilota singolo cieco, randomizzato (proof-of-principle) ° Durata 8 settimane, 1000 mg di curcumina (tecnologia BCM-95 ) e 100 mg diclofenac

Efficacia della curcuma vs. FANS (diclofenac )

Tass

o d

i sed

imen

tazi

on

e er

itro

cita

ria

(ESR

)

- 11% - 8%

Riduzione significativa del Disease Activity Score (DAS)

Riduzione significativa della Dolorabilità articolare

- 83% - 69%

- 97% - 89%

Riduzione significativa del gonfiore articolare

% In

cid

enza

% In

cid

enza

Inizio del trattamento Fine del trattamento

Curcumina Diclofenac 1000 mg 100 mg (equivalente < 1 cps. CurcuDyn)

p < 0.05 p < 0.05 p < 0.05

Curcumina Diclofenac 1000 mg 100 mg (equivalente < 1 cps. CurcuDyn)

Curcumina Diclofenac 1000 mg 100 mg (equivalente < 1 cps. CurcuDyn)

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ly – Q1 2015

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4 2015

280

290

300

310

320

330

340

350

360

Ibuprofen Curcumina

° n = 367 : estratto di cucruma n = 182 ; ibuprofen n = 185 ° Dopo 4 settimane 1500 mg curcumina(2 capsule 3x/die) e 1200 mg ibuprofen (2 capsule 3x/die). ° In questo studio è stato utilizzato un estratto di curcuma semplice.

Mobilità Stessa distanza percorsa in 6 minuti

(misurata all’inizio e dopo 4 settimane)

p = 0,010

Nu

mer

o d

i met

ri

Dolore Anche lenitivo

(misurato all’inizio e dopo 4 settimane)

0

1

2

3

4

5

6

Ibuprofen Curcuminap = 0,018

% In

cid

enza

1200 mg 1500 mg (equivalente < 1,5 cps. CurcuDyn)

1200 mg 1500 mg (equivalente < 1,5 cps. CurcuDyn)

- 41% + 14% + 11%

Efficacité du curcuma versus AINS (ibuprofen)

“Efficacia e sicurezza della curcuma in confronto a ibuprofene in pazienti con artrosi del ginocchio: uno studio multicentrico.“

Kuptniratsaikul V et al. Efficacy and safety of Curcuma domestica extracts compared with ibuprofen in patients with knee osteoarthritis: a multicenter study. Clin Interv Aging. 2014 Mar 20;9:451-8.

Nouvelle étude

Publication Mars 2014

Inizio trattamento Dopo 4 settimane

- 39%

For in

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ly – Q1 2015

Fo

r intern

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4 2015

La combinazione tra curcuma e zenzero è efficace come un FANS (indometacina) ?

Obiettivo: verificare se la miscela di curcumina e zenzero può migliorare la sintomatologia dell’artrite. Metodologia: 3 gruppi: FANS (Indometacina) vs. 200 mg (CG) vs. 400 mg (CG) Risultati:

Arthritic score 14d

Arthritic score 28d

FANS (Indometacina)

39.6% 50%

200 mg 41.7% 58.3%

400 mg 52.1% 78.6%

0

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8

12

16

7 giorni 14 giorni 28 giorni

Controllo (dopo trattamento) Indometacina

200 mg curcumina +zenzero 400 mg curcumina+zenzero

- 78,6% - 52% A

rth

riti

c sc

ore

Ogni nuova verità scientifica non trionfa convincendo i suoi avversari mediocri e facendo vedere loro la luce, piuttosto perché gli oppositori muoiono e vengono sostituiti da una nuova generazione per la quale tale verità è famigliare.

Max Planck (1858 - 1947)

Grazie per l’ascolto e la fiducia!

Lunga e felice vita a voi…