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Musiconomics Lezioni di economia industriale del territorio applicata alla musica Lezione 4 – Politiche di sviluppo: un'opportunità per l'industria musicale Alberto Cottica http://alberto.cotti ca.net

Musiconomics: politiche di sviluppo

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Un'alleanza tra settore creativo e stato per lo sviluppo regionale

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MusiconomicsLezioni di economia industriale del territorio

applicata alla musica

Lezione 4 – Politiche di sviluppo: un'opportunità per l'industria musicale

Alberto Cottica

http://alberto.cottica.net aprile 2008

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“Creativity is cool with policy makers”

Negli anni 90 l'innovazione viene percepita come il principale fattore che guida la competitività: (strategia di Lisbona, 2000)

+ innovazione + produttività + competitività

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Innovazione: una nozione ampia

“La capacità di applicarsi a nuovi problemi; sviluppare nuovi approcci a quelli vecchi; promuovere l’emersione di nuovi attori; consentire e incoraggiare il diffondersi di nuove soluzioni. In questo senso una società è “innovatrice” se condivide una cultura dell’innovazione a trecentosessanta gradi, se cioè vi è fortemente radicata l’idea che cercare nuove soluzioni è un’attività desiderabile anche qualora essa non porti a risultati immediati, e che chiunque proponga una nuova idea all’attenzione della collettività merita rispetto.”

Cottica, 2005

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Come nasce l'innovazione L’innovazione è la ridefinizione dei significati

degli artefatti (materiali, come i prodotti, o immateriali, come le organizzazioni) e delle identità degli agenti. (Lane e Maxfield, 1997)

La ridefinizione innovativa dei significati avviene nel contesto di relazioni generative tra agenti.

Per essere generativa una relazione deve collegare agenti abbastanza simili da comunicare bene, ma abbastanza diversi da indurre shocks cognitivi l'uno nell'altro, come nel caso ROLM-PBX.

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Conseguenze (1):

Una strategia per l'innovazione si configura come un investimento in relazioni

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Conseguenze (2):

Alcuni artefatti fisici o cognitivi (“strutture portanti”) giocano un ruolo nel favorire l'innovazione Luoghi di interazione (associazioni, riviste, fiere,

perfino usanze come l'Happy Hour al Wagon Wheel)

Regole emergenti che consentono la diffusione della fiducia reciproca o di parlare a nome del business

L'innovazione ha una dimensione locale

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Dimensione locale dell'innovazione nella ricerca applicata

Scott [1999] sulla localizzazione delle etichette discografiche come fattore competitivo

le reti dense di operatori di New York, Los Angeles e Nashville funzionano da serbatoi di creatività e da comunità di competenze in evoluzione

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Dimensione locale dell'innovazione nella ricerca applicata (2)

Anni 70: alcuni economisti italiani come Becattini e Brusco studiano i distretti industriali

Anni 90: Annalee Saxenian confronta la Silicon Valley e la route 128

Anni 2000: Richard Florida pubblica le classifiche di creatività delle regioni americane

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Il lato oscuro

Se l'innovazione ha una dimensione locale Se l'innovazione è un fattore molto importante

di competitività Se le competitività è un fattore molto importante

di sviluppo del territorio Allora lo sviluppo è diseguale

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Dall'innovazione alla creatività

Florida 2003: grande successo Definizione di innovazione molto ampia,

preferisce parlare di creatività L'idea è: in una società creativa le persone

sono incoraggiate a fare ciò che amano fare e fanno bene. Alcuni faranno gli ingegneri e gli scienziati, altri gli artisti.

Non si può avere gli uni senza gli altri: se non si creano le condizioni per una società creativa, le persone creative (tutte) si sposteranno altrove

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La musica come test facility

Barriere all'entrata basse o inesistenti (con qualche eccezione)

Requisiti di capitale fisico bassi o inesistenti Mercato giovane e trendsetting (cfr Tapscott) Forte integrazione con le ICTs

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La grande partita: sviluppo locale nel Mezzogiorno d'Italia

Una storia di fallimenti: l'intervento straordinario, la grande industria importata dal nord, gli incentivi economici, la programmazione negoziata...

Studi sulla decisione pubblica (Bobbio 1996): il cambiamento è impossibile???

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Perché finanziare la cultura con denaro pubblico?

Welfare economics: il finanziamento pubblico alle attività economiche ha effetti distorsivi e va in linea di massima evitato

La cultura può essere finanziata per sopperire a fallimenti del mercato (es. Pompei).

E' difficile capire quando ciò è appropriato, e questo implica margini di discrezionalità e persino arbitrio

Il rapporto tra operatori culturali e amministrazioni è spesso ambiguo: dipendenza da un lato, sfiducia e frustrazione dall'altro

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Finanziare cultura e creatività come fattore di sviluppo

Siamo in un ambito anche teorico completamente diverso. Il problema è creare beni pubblici

Materiali (infrastrutture) Economici (impresa, occupazione, etc.) Immateriali (competenze, riconoscibilità,

branding del territorio...)

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Laboratorio musica e sviluppo locale

Si appoggia a Kublai, iniziativa del MISE-DPS Lato creativi: proporre un progetto creativo e

redigerne il documento di progetto in modo che abbia chiare implicazioni di sviluppo locale

Lato policy: partecipare in modo fattivo alla discussione su progetti creativi già proposti

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Bibliografia essenziale

Cottica, A., 2005, Music as a Hotbed for Regional Development, WOMEX conference presentation, Newcastle, UK

Florida, R., 2003, L’ascesa della nuova classe creativa, Mondadori, Milano

Lane, D., 2003, Complexity and Local Interactions: Towards a Theory of Industrial Districts, http://www.iscom.unimo.it/upload/lane_industrialdistricts.pdf

Lane, D., e R. Maxfield, “Foresight, Complexity, and Strategy”, in A. Durlauf e D. Lane (eds), The Economy as a Complex System II, SFI Studies in the Sciences of Complexity, vol. XXVII, Addison-Wesley 1997

Saxenian, A., Regional advantage. Culture and competition in Silicon Valley and Route 128, Harvard University Press, Cambridge MA, 1996, in italiano Il vantaggio competitivo dei sistemi locali nell’era della globalizzazione, Franco Angeli, Milano, 2002

Scott, A.J., 1999, “The US recorded music industry: on the relations between organisation, location and creativity in the cultural economy”, Environment and Planning