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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO DIPARTIMENTO CULTURE E SOCIETÀ MYTHOS SALVATORE SCIASCIA EDITORE 9 2015 n.s. SALVATORE SCIASCIA EDITORE In copertina: Sacrifice de Polyxène Disegno tratto da C. Daremberg – E. Saglio – Pottier, Dictionnaire des Antiquités grecques et romaines IV 2 - Paris 1877-1919, p. 971, fig. 6002 M Y T H O S 9 2015 n.s. ISBN 978-88-8241-459-7 ISSN 1972-2516 Rivista di Storia delle Religioni

A. Maiuri, Sacra privata. Rituali domestici e istituti giuridici in Roma antica, Roma, L’Erma di Bretschneider, 2013, pp. 174, ISBN 978-88-8265-769-7, in MYTHOS. Rivista di Storia

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Università degli stUdi di PalermodiPartimento CUltUre e soCietà

MYTHOS

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9 2015

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In copertina:Sacrifice de PolyxèneDisegno tratto da C. Daremberg – E. Saglio – Pottier,Dictionnaire des Antiquités grecques et romainesIV 2 - Paris 1877-1919, p. 971, fig. 6002

MYTHOS

92015n.s.

ISBN 978-88-8241-459-7

ISSN 1972-2516

Rivista di Storia delle Religioni

DirezioneCorinne Bonnet [email protected] Cusumano [email protected]

Segretaria di redazioneDaniela Bonanno [email protected]

Comitato scientificoNicole Belayche (École Pratique des Hautes Études -

Section des sciences religieuses - Centre AnHiMA)David Bouvier (Université de Lausanne)Antonino Buttitta (Università di Palermo)Claude Calame (École des Hautes Études en Sciences

Sociales - Centre AnHiMA)Giorgio Camassa (Università di Udine)Ileana Chirassi Colombo (Università di Trieste)Riccardo Di Donato (Università di Pisa)Françoise Frontisi-Ducroux (Collège de France - Centre

AnHiMA)Cornelia Isler-Kerényi (Universität Zürich)Emily Kearns (University of Oxford)François Lissarrague (École des Hautes Études en

Sciences Sociales - Centre AnHiMA)Vinciane Pirenne-Delforge (FNRS - Université de Liège)François de Polignac (École Pratique des Hautes Études

- Section des sciences religieuses - Centre AnHiMA)Beate Pongratz-Leisten (New York University)Sergio Ribichini (CNR - Istituto per la Conservazione e

Valorizzazione dei Beni Culturali)Leonard Rutgers (Universiteit Utrecht)John Scheid (Collège de France - Centre AnHiMA)Giulia Sfameni Gasparro (Università di Messina)Dirk Steuernagel (Universität Regensburg)Paolo Xella (CNR - Istituto di Studi sulle Civiltà Italiche e

del Mediterraneo Antico - Università di Pisa)

Comitato di redazioneDaniela Bonanno (Università di Palermo)Corinne Bonnet (Université de Toulouse Jean Jaurès)Cléo M. Carastro (École des Hautes Études en Sciences

Sociales - Centre AnHiMA)Maria Vittoria Cerutti (Università Cattolica - Milano)Nicola Cusumano (Università di Palermo)Esther Eidinow (University of Nottingham)Ted Kaizer (Durham University)Francesco Massa (Université de Genève)Gabriella Pironti (Università di Napoli-Federico II)Francesca Prescendi (Université de Genève)

© Salvatore Sciascia Editore s.a.s. Caltanissetta© e-mail: [email protected]© http://www.sciasciaeditore.it

Sede: Università degli Studi di PalermoViale delle Scienze ed. 1290128 Palermo - Tel. +39.091 238 99423;Fax + 39.091 421737

Volume realizzato con il contributo della Société académique vaudoise

[email protected]://www.portale.unipa.it/dipartimenti/beniculturalistudiculturali/riviste/mythos/

Direttore responsabileNicola Cusumano (Università di Palermo)

Registrazione TribunaleAutorizzazione n. 28 del 18 dicembre 2009

ISSN 1972-2516

ISBN 978-88-8241-459-7

Prezzo del volume: Italia privati e 30,00 enti e 35,00 Estero privati e 35,00 enti e 45,00Distribuzione: Salvatore Sciascia Editore s.a.s. - Corso Umberto I n. 111 - 93100 Caltanissetta

Università degli Studi di PalermoDipartimento Culture e Società

Rivista di Storia delle Religioni

9MYTHOSnumero 9 - 2015nuova serie

S A L V A T O R E S C I A S C I A E D I T O R E

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I N D I C E Dossier L’Histoire des religions en partant de Cristiano Grottanelli : comparaisonsetidéologies,prophètesetsacrifices

9 F. Prescendi, En guise d’introduction, pour ne pas oublier 13 B. Lincoln, Beginnings of a Friendship 33 P. Clemente, “Andarepiùafondo”.NoteperunabiografiaintellettualediCristianoGrottanelli 43 G. Filoramo, Per una storia comparata del profetismi 53 S. Ribichini, CristianoGrottanellieglistudifenici.Qualchericordoeunabibliografia 71 C. Bonnet, Des chapelles d’or pour apaiser les dieux. Au sujet des aphidrymata carthaginois

offerts à la métropole tyrienne en 310 av. J.-C 87 F. Cordano, Nùmphai katà tàs oikìas 93 F. Prescendi, Retoursurlesidéologiesdusacrificehumain 111 Notabibliografica (a cura di Francesco Massa)

Varia 125 M. Valdés Guía, Antesterias y basileia en Atenas 149 M. de Haro Sanchez, Magie et pharmacopée : l’utilisation des végétaux dans les papyrus

iatromagiques grecs

Recensioni e schede di lettura 175 L. Arcari, A. Saggioro (a cura di) Sciamanesimoesciamanesimi.Unproblemastoriografico,

Roma 2015 (A. Annese) 181 V. Dasen, Le sourire d’Omphale. Maternité et petite enfance dans l’Antiquité, Rennes 2015 (D.

Fabiano) 184 J.Z. Smith, Magie de la comparaison. Et autres études d’histoire des religions. Choix de textes,

introduction et traduction de Daniel Barbu et Nicolas Meylan. Préface de Philippe Borgeaud. Histoire des religions, 1. Genève 2014 & B. Lincoln, Politique du paradis. Religion et empire dans la Perse achéménide. Edition préparée par Daniel Barbu et Nicolas Meylan. Histoire des religions, 2. Genève 2015 (C. Pisano)

187 A. Maiuri, Sacra privata. Rituali domestici e istituti giuridici in Roma antica, Roma 2013 (V. D’Alessio)

191 Gli autori 193 Istruzioni per gli autori

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C O N T E N T S Dossier History of Religions according to Cristiano Grottanelli: comparisonsandideologies,prophetsandsacrifices

9 F. Prescendi, An Introduction, not to Forget 13 B. Lincoln, Beginnings of a Friendship 33 P. Clemente, “Andare più a fondo”. Some Notes for an Intellectual Biography of Cristiano Grottanelli 43 G. Filoramo, For a Comparative History of Prophetisms 53 S. Ribichini, The Phoenician and Punic Studies of Cristiano Grottanelli: Some Memories and an

Annotated Bibliography 71 C. Bonnet, Some Gold Chapels to Appease the Gods. About the Carthaginian aphidrymata

Offered to the Tyrian City in 310 BC. J.-C. 87 F. Cordano, Nùmphai katà tàs oikìas 93 F. Prescendi, Backtothe“IdeologyofHumanSacrifice” 111 A Bibliographic Note (a cura di Francesco Massa)

Miscellanous 125 M. Valdés Guía, Anthesteria and Basileia in Athens 149 M. de Haro Sanchez, Magic and Pharmacopoeia : the Use of Plants in the Greek Iatromagical

Papyri

Reviews 175 L. Arcari, A. Saggioro (a cura di) Sciamanesimoesciamanesimi.Unproblemastoriografico,

Roma 2015 (A. Annese) 181 V. Dasen, Le sourire d’Omphale. Maternité et petite enfance dans l’Antiquité, Rennes 2015 (D.

Fabiano) 184 J.Z. Smith, Magie de la comparaison. Et autres études d’histoire des religions. Choix de textes,

introduction et traduction de Daniel Barbu et Nicolas Meylan. Préface de Philippe Borgeaud. Histoire des religions, 1. Genève 2014 & B. Lincoln, Politique du paradis. Religion et empire dans la Perse achéménide. Edition préparée par Daniel Barbu et Nicolas Meylan. Histoire des religions, 2. Genève 2015 (C. Pisano)

187 A. Maiuri, Sacra privata. Rituali domestici e istituti giuridici in Roma antica, Roma 2013 (V. D’Alessio)

191 Contributors 193 Instructions for Authors

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Recensioni e schede di lettura

Arduino MaiuriSacra privata. Rituali domestici e istituti giuridici in Roma antica, L’Erma di Bretschneider

(Storia delle religioni, 19), Roma, L’Erma di Bretschneider, 2013, pp. 174, ISBN 978-88-8265-769-7, € 72,00Valentina D’Alessio – Sapienza Università di Roma – [email protected]

Arduino Maiuri propone, in questa pre-gevole monografia, uno studio sui rituali domestici, i sacra privata dei Romani. Come ben illustra l’A. all’inizio del suo lavoro, la metodologia prescelta non è squisitamente storico-religiosa, né archeologica o giuridica, bensì procede all’esame di punti nodali me-diante un approccio storico-descrittivo.

Dovendo intraprendere un lavoro sul si-gnificato di queste pratiche, lo sviluppo argo-mentativo mantiene, quale sfondo, il costan-te rapporto tra religione e diritto. Si tratta di due componenti inscindibili in questa cultu-ra, la cui distinzione risulta esclusivamente dall’operato della progressiva laicizzazione della società romana. È su questo comples-so sviluppo storico che vertono le riflessioni introduttive volte a delineare brevemente modalità e tempistiche attraverso le quali lo ius civile assunse un proprio ambito di definizione pur permanendo notevolmente ancorato alla religione.

I sacra in oggetto sono quelli che inte-ressano l’ambito familiare ed è evidente che è nell’importante funzione sociale che risiede la loro alta considerazione. Essi si palesano nel culto dei Manes, nell’istituto matrimoniale, nella regolamentazione del-la discendenza mediante gli istituti adottivo ed ereditario e in tutto l’apparato che ruota intorno all’ambito successorio. All’interno di questo insieme l’A. mostra come il collegio pontificale abbia operato nel corso del tem-po e il suo mutevole ruolo nel controllare e regolare il rapporto tra l’uomo e questi culti.

L’A. sottolinea anche le difficoltà che una simile ricerca presenta: esse perten-gono alla rarità delle testimonianze antiche sul culto domestico, credenze alla cui base sussisteva una radicata tradizione orale, di contro all’abbondante presenza e al fiorire

di ipotesi ricostruttive sovente dalle fragili fondamenta.

La monografia dunque, già in queste prime righe, appare molto apprezzabile in quanto manca attualmente una trattazio-ne d’insieme che si configuri quale recente punto fermo e strumento di riferimento per gli studi sul settore. L’approccio storicistico, inoltre, consente di meglio inquadrare le di-verse fasi di sviluppo dell’ordinamento giu-ridico e della tradizione sacrale romana. In ciò è importante che sia rimarcata la situa-zione di queste componenti nella fase arcai-ca, quando familia e gens si presentavano come entità religiose di natura autonoma e distinta, nuclei di base dell’organizzazione sociale romana. In relazione a questo aspet-to l’A. dimostra come sia necessaria in primo luogo l’osservazione del ruolo e del potere esercitato dal pater familias sui componenti del nucleo domestico arcaico, quale modello per i successivi adattamenti e modifiche del-le strutture sociali. Nello specifico appare de-gna di approfondimento l’ipotesi che l’autori-tà del pontifex maximus su flamini e vestali possa richiamare direttamente tale autorità paterna e probabilmente scaturire da essa.

Dunque l’A. evidenzia la plausibilità di una struttura sociale e religiosa privata, soggiacente al successivo sviluppo di una compagine statale, portando all’attenzione del lettore l’anteriorità e il ruolo primario del culto privato rispetto allo strutturarsi di un apparato cultuale pubblico e statale.

L’iniziale ed accurato inquadramento dei culti in oggetto vede quindi la preponderan-za della figura del pater nella loro cura, così come il focolare domestico appare quale luogo di primaria elezione per lo svolgimen-to dei riti, oltre alle tombe di famiglia per il culto dei Manes.

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Arduino Maiuri, Sacra privata. Rituali domestici e istituti giuridici in Roma antica

Quanto ai principi essenziali del culto privato, essi vengono identificati nell’unità, mascolinità ed esclusione dell’estraneo; si tratta di principi da non assolutizzare e l’A. ne rinviene le tracce in modo costante per tutta la storia della tradizione cultuale roma-na, pur notando una loro piena operatività nelle norme più arcaiche e successivamente un loro progressivo deterioramento. Secon-do il principio dell’unità una singola persona non poteva rivolgere invocazioni a più di un focolare né a due serie di antenati distinti potendo esclusivamente dedicarsi ad un unico culto domestico, non essendo am-messa la duplicità dei culti nell’ambito dei sacra privata. Il principio della mascolinità, invece, comportava che la cura del culto fosse un’incombenza riservata alla compo-nente maschile, prescrivendo per il pater familias le funzioni di sacerdote del culto privato, mentre la componente femminile di fatto assisteva ma non poteva assumere su di sé funzioni esecutive o assunzione in pri-ma persona dei sacra. Il terzo principio pre-vede l’esclusione dell’estraneo, intendendo con ciò che solo i membri della famiglia, si-ano essi naturali o acquisiti, potevano adire al culto dei propri antenati i quali si aspet-tavano cure esclusivamente dai loro discen-denti escludendo componenti non incluse al nucleo familiare. Tali sarebbero stati i tre principi essenziali, in origine pienamente operanti, del culto privato.

L’entità della problematica storico-religio-sa di fondo, affrontata peraltro con notevole spirito critico e cautela, è ben percepibile là dove l’A. tratta ripetutamente dell’interven-to pontificale volto a saldare proprietà e sa-cra. L’operato dei pontefici in questo campo è di difficile interpretazione e l’A. presenta la complessità e la necessità di affrontare congiuntamente la questione tenendo ben presente sia la natura e la percezione che si aveva dei sacra, da parte di un soggetto, sia le questioni che ora definiremmo più pro-priamente di natura civile, ovvero se l’inter-vento pontificale fosse destinato esclusiva-mente a situazioni mortis causa o sia stato destinato anche a contesti non successori.

Ciò che si ricava dalle argomentazioni è una trattazione abbastanza articolata delle conseguenze di tale regola pontificale sia a livello di contesti matrimoniali cum manu, sia in contesti di adrogatio.

L’A. rivolge la sua attenzione anche al profilo sanzionatorio che sembra dare un’impronta caratteristica all’ambito dei sacra privata e propone delle osservazioni riguardanti l’aspetto dell’intermediazione che tale profilo di necessità sembra dover assumere. Questo punto della ricerca appa-re interessante poiché, se questo aspetto è molto studiato per il culto pubblico, non lo è altrettanto per quello privato e, segnalando ciò, l’A. rileva come sia curiosamente coin-volta l’autorità di un magistrato, il censore, e mostra ancora quell’inscindibile complesso di religione e diritto in cui la norma religio-sa viene ad assumere carattere giuridico in virtù di una eventuale derelizione del culto domestico.

Il secondo capitolo è dedicato al matri-monio la cui sacralità permeava accentua-tamente i sacra privata poiché, attraverso questo istituto, avveniva l’ingresso di un componente in una diversa realtà familiare da cui scaturiva l’associazione di esso a di-versi sacra (communio sacrorum). Si descri-vono quindi modalità e procedure dei rituali componenti l’istituto matrimoniale, anche nel loro sviluppo storico, nonché il significa-to dell’apparato simbolico connesso. Si di-scutono poi i risvolti dovuti all’affermazione del matrimonio sine manu a livello di unità religiosa della famiglia e il peso esercitato dai sacra nel matrimonio in relazione al fat-to che ad essi risaliva il più antico esempio di coëmptio fiduciaria, espediente volto ad evitare una possibile estinzione dei sacra mediante il loro trasferimento su altra per-sona. In relazione a questo aspetto l’A. non manca di portare all’attenzione del lettore i problemi esegetici che tuttora permangono su diversi aspetti dell’istituto.

Il terzo capitolo esamina i temi dell’adop-tio e adrogatio, istituti entrambi molto legati alla religiosità privata, in quanto finalizzati a porre rimedio all’assenza di eredi naturali e

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Recensioni e schede di lettura

a garantire la continuità familiare. Anche in questo caso, come per il matrimonio, avvie-ne un processo di associazione dell’adottato ai nuovi sacra, con l’assunzione degli ante-nati del pater, strutturato in diversi momen-ti scanditi da apposite cerimonie. Degno di nota che in questa sezione siano presenti spunti comparativi dei quali l’A. si avvale per mostrare le peculiarità del sistema adottivo romano, in cui coglie, diversamente da altri sistemi, l’esclusiva rilevanza patrimonialisti-ca con intenti di natura puramente succes-soria. La prospettiva storica in questa parte serve all’A. per delineare un processo di pro-gressiva strumentalizzazione di questi istitu-ti, rivolti per lo più a modificare l’ordine degli idonei alla successione ed in cui si nota la preponderanza del formalismo a condizio-nare le procedure. Le peculiarità dell’adro-gatio sono trattate in relazione alla storia dell’istituto nel suo riguardare, inizialmente, contesti patrizi e produrre anche l’interessa-mento del collegio pontificale nella relativa prassi.

Le dinamiche coinvolgenti i culti dome-stici in contesti successori sono l’oggetto del quarto capitolo. L’A., nel tratteggiare il rap-porto tra sacra privata ed eredità, delinea uno sviluppo in due fasi, scandite dall’in-troduzione della regola pontificale, e una tendenza verso l’interpretazione dell’origine religiosa del testamento.

L’operato dei pontefici viene individuato dall’A. in un impegno per la salvaguardia del culto che tuttavia, nelle sue soluzioni pratiche, comportò una parziale rinuncia ai principi basilari dei sacra privata. Inoltre da questi interventi scaturì una virata del con-cetto di eredità verso il valore economico, un aspetto che l’A. definisce “rivoluzionario”, rispetto alla situazione arcaica, e tendente alla progressiva percezione dei culti dome-stici quale importante ma pesante fardello di incombenze sacrali.

Le conclusioni del libro ribadiscono la mole dei problemi e la difficoltà di trattarli a causa della penuria di testimonianze an-tiche per l’epoca arcaica. Il carattere molto arcaico delle pratiche studiate, e il loro man-

tenersi nel corso del tempo fino al tardoan-tico, spingono giustamente l’A. a formulare un’origine “prepoliteistica” dei culti studiati che avrebbero subito un continuo processo di adattamento che si accompagna al sorge-re di una compagine statale.

Mi trova in disaccordo l’affermazione dell’A. che vede nelle fasi protostoriche di questa tradizione sacrale lo specchio di una cultura basata su caccia e raccolta mentre ritengo che si debba propendere per un’e-sistenza inizialmente improntata piuttosto alla pastorizia.

Le brevi affermazioni conclusive del la-voro, a mio parere, pur avendo quale scopo quello di enucleare i risultati dell’indagine, non rendono il dovuto merito alle acquisizio-ni cui giungono diverse argomentazioni.

Innanzitutto è sicuramente l’aspetto metodologico, di evidente natura multidi-sciplinare, a conferire alla monografia un carattere di originalità. Le scelte dell’A. sono chiaramente influenzate dalla sua formazio-ne che, oltre ad una evidente preparazione nel campo della giusromanistica, presenta anche la sensibilità dello storico delle reli-gioni non mancando, inoltre, di attenzioni filologiche. Per questo è interessante os-servare il ricorrente rispetto della fonte e un apprezzabile modo di porsi di fronte a quel conglomerato di religione e diritto in cui sono compresi i sacra privata. Si tratta di una qualità non comune ed estranea a pro-spettive settorialistiche caratterizzanti tanti studi su istituti giuridici di Roma antica che spesso, pur ribadendo l’ineludibilità dell’ele-mento religioso, ne svalutano la portata.

Un esempio di questa sensibilità, che conferisce al lavoro più chiavi di lettura, è quello di mostrare al lettore l’intimo e com-plesso valore della gentilitas. Un elemento, quest’ultimo, che va compreso all’interno di un istituto comune a molte culture, il culto degli antenati, questione che non coglie im-preparato uno storico delle religioni ma che, in molte delle sue sfumature, può risultare sfuggente ad uno storico del diritto roma-no. A ciò si aggiunga la completezza confe-rita alla trattazione delle singole questioni

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Arduino Maiuri, Sacra privata. Rituali domestici e istituti giuridici in Roma antica

dall’impianto storicistico poiché è sul pro-gressivo assetto statale della cultura roma-na che si comprendono le modifiche e il na-scere di differenti istituti giuridico-religiosi.

Concludendo, credo si debba riconosce-

re all’autore una messa a punto sull’inter-pretazione della sacrorum detestatio molto ben dotata nell’aspetto critico e sicuramen-te orientativa per il lettore, date le vicissitu-dini nell’esegesi di tale procedura.

Finito di stampareDicembre 2015