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ANALISI DEL FONDAMENTO DRAMMATURGICO nella PASSIONE di CRISTO (Via Captivitatis) Valeria Mastrangelo Dopo aver analizzato e aver letto la parte dei quattro vangeli secondo Marco, Matteo, Luca e Giovanni che trattano della Passione di Cristo e quindi di quello che si può definire come un ‘momentaneo accecamento’ della vista nei confronti di ciò che è reale, e averne creato un’unica traccia narrativa, l’intento è quello di voler ricostruire i moduli rappresentativi e narrativi della suddetta storia ripresa, però, da opere più contemporanee per capirne il punto di vista adottato, per riuscire a ricostruire le trame emotive e comprendere assieme l’effetto prodotto dall’immagine presentataci. Nel nostro caso verrano analizzate due opere cinematografiche significative e distanti tra loro sia per anno di realizzazione che per scelte stilistiche adottate: Christus e The Passion of The Christ. Nello stesso tempo ci proponiamo di analizzare un terzo film, nelle parti in cui ci è concesso, intitolato Maria Madre di Gesù per comprendere il solo punto di vista (finzionale) di Maria. Esse ci permetteranno di capire come la forma drammaturgica sia legata, in vero, ad una funzione proposta. Christus (1916), film diretto da Giulio Antamoro, sceneggiato da Fausto Salvatori, poeta e librettista formatosi nel clima dannunziano, è stato il primo film girato sui luoghi storici in cui si compì la passione di Gesù Cristo. Si tratta di un film completo dal punto di vista religioso tanto da ricevere l’appellativo di “Film eterno”. Per questo, il film non avrà uno sguardo particolarmente elaborato ma consono, semmai, alle Scritture nonché all’iconografia che, a partire dal Medioevo, iniziò a porre le basi per un certo tipo di estetica ‘sacra’ divenuta, poi, patrimonio della memoria collettiva. L’opera è priva di parole parlate ma ricca di segni iconografici d’effetto e, nella versione restaurata, consta di una musica d’impatto che rende fluida la narrazione. Essa è divisa nei tre «Misteri» che si articolano in: Annunciazione e Natività, Vita e Opere, Morte e Risurrezione. Il punto di vista adottato risulta essere, per lo più, esterno e neutrale e non così efficace nel creare empatia immediata negli occhi dello spettatore. Gesù è interpretato dall’attore teatrale e cinematografico dell’epoca muta Alberto Pasquali. *La scena da noi analizzata, inizia a circa metà del film (43:18/46:32). The Passion of the Christ è un film più recente (2004), scritto e diretto da Mel Gibson ed interamente girato in Italia. Il cast è internazionale e racchiude in se nomi importanti. Ne citiamo alcuni esempi: Gesù è interpretato dall’attore americano Jim Caviezel, Maria dall’attrice rumena Maria Morgenstern e Maria Maddalena da Monica Bellucci, Satana da Rosalinda Celentano, Giuda da Luca Lionello. Il film di Gibson copre l’intero arco della passione di Cristo, quindi le sue ultime ore di vita: dal suo arresto, avvenuto nel giardino del Getsemani, fino alla sua morte e resurrezione. Si tratta di un’opera che vuole enfatizzare, più del film di Antamoro, la relazione affettiva tra la Madre ed il Figlio e che vuole suscitare pietà nello spettatore. Codesta opera ha la particolarità di alternare punti di vista differenti per permettere allo spettatore di immedesimarsi nel vissuto dei vari personaggi. Un altro espediente molto utilizzato dal regista è quello del flashback che, da una parte serve come parallelismo tra il passato ed il presente, mentre dall’altra ad evidenziare 1) nel caso di Maria l’impotenza difronte al Figlio e 2) nel caso di Gesù, la realizzazione della Sua Parola.

Analisi del Fondamento Drammaturgico della Passione di Cristo (Via Captivitatis)

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ANALISI DEL FONDAMENTO DRAMMATURGICO nella PASSIONE di CRISTO (Via Captivitatis) !!

Valeria Mastrangelo!!Dopo aver analizzato e aver letto la parte dei quattro vangeli secondo Marco, Matteo, Luca e Giovanni che trattano della Passione di Cristo e quindi di quello che si può definire come un ‘momentaneo accecamento’ della vista nei confronti di ciò che è reale, e averne creato un’unica traccia narrativa, l’intento è quello di voler ricostruire i moduli rappresentativi e narrativi della suddetta storia ripresa, però, da opere più contemporanee per capirne il punto di vista adottato, per riuscire a ricostruire le trame emotive e comprendere assieme l’effetto prodotto dall’immagine presentataci. Nel nostro caso verrano analizzate due opere cinematografiche significative e distanti tra loro sia per anno di realizzazione che per scelte stilistiche adottate: Christus e The Passion of The Christ. Nello stesso tempo ci proponiamo di analizzare un terzo film, nelle parti in cui ci è concesso, intitolato Maria Madre di Gesù per comprendere il solo punto di vista (finzionale) di Maria. Esse ci permetteranno di capire come la forma drammaturgica sia legata, in vero, ad una funzione proposta. !!!Christus (1916), film diretto da Giulio Antamoro, sceneggiato da Fausto Salvatori, poeta e librettista formatosi nel clima dannunziano, è stato il primo film girato sui luoghi storici in cui si compì la passione di Gesù Cristo. Si tratta di un film completo dal punto di vista religioso tanto da ricevere l’appellativo di “Film eterno”. Per questo, il film non avrà uno sguardo particolarmente elaborato ma consono, semmai, alle Scritture nonché all’iconografia che, a partire dal Medioevo, iniziò a porre le basi per un certo tipo di estetica ‘sacra’ divenuta, poi, patrimonio della memoria collettiva. L’opera è priva di parole parlate ma ricca di segni iconografici d’effetto e, nella versione restaurata, consta di una musica d’impatto che rende fluida la narrazione. Essa è divisa nei tre «Misteri» che si articolano in: Annunciazione e Natività, Vita e Opere, Morte e Risurrezione. !Il punto di vista adottato risulta essere, per lo più, esterno e neutrale e non così efficace nel creare empatia immediata negli occhi dello spettatore. !Gesù è interpretato dall’attore teatrale e cinematografico dell’epoca muta Alberto Pasquali. !*La scena da noi analizzata, inizia a circa metà del film (43:18/46:32). !!!The Passion of the Christ è un film più recente (2004), scritto e diretto da Mel Gibson ed interamente girato in Italia. Il cast è internazionale e racchiude in se nomi importanti. Ne citiamo alcuni esempi: Gesù è interpretato dall’attore americano Jim Caviezel, Maria dall’attrice rumena Maria Morgenstern e Maria Maddalena da Monica Bellucci, Satana da Rosalinda Celentano, Giuda da Luca Lionello.!Il film di Gibson copre l’intero arco della passione di Cristo, quindi le sue ultime ore di vita: dal suo arresto, avvenuto nel giardino del Getsemani, fino alla sua morte e resurrezione. Si tratta di un’opera che vuole enfatizzare, più del film di Antamoro, la relazione affettiva tra la Madre ed il Figlio e che vuole suscitare pietà nello spettatore. Codesta opera ha la particolarità di alternare punti di vista differenti per permettere allo spettatore di immedesimarsi nel vissuto dei vari personaggi. Un altro espediente molto utilizzato dal regista è quello del flashback che, da una parte serve come parallelismo tra il passato ed il presente, mentre dall’altra ad evidenziare 1) nel caso di Maria l’impotenza difronte al Figlio e 2) nel caso di Gesù, la realizzazione della Sua Parola.!!!

La mia attenzione ricadrà sulla scena della cattura di Cristo, avvenuta dopo la preghiera nel Getsemani, la così detta via captivitatis e cercherò di soffermarmi sulle figure di Satana, Giuda e quella degli aguzzini, oltre che a quella di Cristo per capire quali analogie esistono tra le due opere, per comprendere su quali fonti i due film facciano maggior riferimento (tra queste la principale, oltre a quella dei vangeli canonici e quella dei Salmi, risulta essere La Passione secondo A.K. Emmerick; una serie di visioni raccolte dallo scrittore romantico tedesco Clemens Brentano che visse per alcuni anni al capezzale della santa. Da considerare il fatto che né la monaca né il poeta erano mai stati in Terra Santa, eppure Anna Caterina descrisse con sorprendente precisione ed in dettaglio i luoghi della vita di Gesù e della Madonna, persino gli abiti, le suppellettili, i paesaggi. Questi racconti dettagliati sono stati molto utili, per il loro carattere di testimonianza, per la lavorazione del film di Mel Gibson che è stato girato interamente in aramaico e latino). !Soffermandomi principalmente su The Passion of the Christ, cercherò di mostrare l’iniziale deformazione del corpo di Cristo, agnello innocente, che rimarrà quasi una figura ‘passiva’ durante le prime scene. Da notare a questo proposito le parole che possiamo leggere in Geremia- versetto 11,19:“Io ero come un agnello mansueto condotto al macello”. Questo ci fa capire che i personaggi che realmente prendono parte nella vicenda, almeno nella prima sezione, sono altri. !

!The Passion of the Christ- Christus: Due Film a Confronto!

Getsemani- Arresto di Gesù- Bacio di Giuda- Gesù condotto da Erode- Impiccagione di Giuda!!La scena si apre con una citazione di Isaia 53.!!*Isaia, profeta ebraico, risulta essere una fonte importante che ci può aiutare a colmare i ‘tasselli mancanti’ dei racconti evangelici. !E’ proprio Isaia che, in alcuni salmi, descrive la trasfigurazione del corpo di Cristo in croce e non (‘sono un verme e non un uomo’- dal salmo 21) ma non solo, la bestialità dei suoi aguzzini che paiono essere simili a leoni, tori e cani dalle feroci fauci (16-21). Queste metafore vennero concretamente inserite nei cicli di lavori artistici e letterari tardo medievali che risultarono poi essere di particolare importanza per la creazione di quell’immaginario iconografico che tutt’ora conosciamo e che è entrato a far parte della nostra cultura religiosa e artistica. !Gli aguzzini, come avremo modo di vedere, sono rappresentati nelle vesti di personaggi brutali, immondi sia nell’opera di Gibson che in quella di Antamoro. Ci accorgiamo di ciò, soprattutto nelle scene della tortura o della crocifissione finale in cui le guardie romane paiono addirittura essere ubriache e quindi ‘fuori di se’, incapaci di vedere la verità che sta davanti ai propri occhi. I loro visi sono spesso accompagnati da sorrisi infami, come scritto nell’A.T.!!

cit. “Egli è stato trafitto per i nostri delitti, schiacciato per le nostre iniquità, per le sue piaghe noi siamo stati guariti.” !!!

Questa citazione, più di altre, è una vera e propria chiave di lettura che Gibson ha voluto inserire all’inizio del film per far comprendere ai suoi spettatori la vera storia di Cristo: unico uomo capace di annullare se stesso per il bene altrui. Gesù non parlerà sempre a sproposito; resterà zitto e coerente al suo destino fino alla ‘fine’; compirà, sia con le sue azioni che con le sue parole le profezie delle Sacre Scritture.!!

Giardino degli Ulivi: ESTERNO- NOTTE !Nell’opera di Mel Gibson, dopo un’immagine discendente che va dal cielo alla terra, ci viene presentato Gesù che, sofferentemente, prega in aramaico. Si trova nel giardino del Getsemani che è stato descritto da A.K. Emmerick come ‘ampio, circondato da una siepe, pieno di alberi e di fiori.’ !Sempre come descritto dalla santa, Gesù ha portato con sé soltanto i prediletti: Pietro, Giacomo e Giovanni. Non risulta ancora esserci un punto di vista particolare ne specifico ma semmai uno sguardo neutro proprio come accade nelle prime scene del film di Antamoro. Lo scopo primo pare essere quello di collocare lo spettatore in un piano cronotopologico e pratico specifico della narrazione per riuscire a presentare con coerenza, e pathos poi, i personaggi ed i fatti futuri. !!N.B. Il Gesù di Mel Gibson, nonostante sia di magra corporatura, è un Gesù più muscoloso, alto e meno ‘mistico’ rispetto a quello di Antamoro. Sicuramente il regista ha voluto far trasfigurare la sua divina bellezza nel corso delle vicende e lo ha voluto rappresentare come un uomo che può indurre anche soggezione (almeno quando fisicamente in forze). Per questo pare essere il più alto tra i discepoli. !!Gesù si accorge presto del fatto che i suoi discepoli si sono addormentati (*vangeli di Marco, Matteo, Luca). I compagni sembrano aver perso tutti i sensi ed in questa scena, pare venga rappresentato l’imminente torpore che sta per giungere nel giardino del Getsemani e che farà scappare, da li a poco, i discepoli incapaci di difendere la Verità. !Principalmente, Gesù rivolge la parola a Pietro [sono presenti dei dialoghi ampliati rispetto ciò che si legge nei quattro vangeli. (vedi sceneggiatura)] ed, in un secondo momento, chiede ai presenti di pregare. !PARALLELAMENTE, la seconda scena ci mostra Giuda Iscariota presso i grandi Sacerdoti nel momento del tradimento contro Gesù per i trenta denari. C’è contemporaneità tra i fatti. Nel film di Antamoro, invece, questa vicenda è presentata prima della scena dell’arresto. !Il protagonismo passa ora dalla parte del traditore che sarà costretto ad uccidersi a causa della sua reale incapacità di vedere e credere ciò che realmente è. Dobbiamo infatti ricordare che il Cristianesimo basa la sua essenza sulla modalità del vedere e quindi dello svelare ciò che risulta falso ed illusorio. Giuda è, agli occhi di Gesù, la ‘spina più dolorosa della Passione’ proprio perché incapace di sentire e vedere e quindi percepirlo come vero e proprio Figlio di Dio. !!Nel frattempo, Gesù si dispera e sembra cercare Dio. Chiede di difenderlo e di salvarlo dalla trappola che preparano per lui. Questa scena ampliata dalle immagini che scorrono sullo schermo, alle volte anche con un senso di pesantezza e lentezza stilistica, è ripresa dai vangeli di Matteo e Luca e pare essere molto simile a quella visionata in Christus in cui si può notare l’apparizione di una figura visibile solo dagli occhi del Messia (il visibile ed l’invisibile nel mondo) intenta a porgergli un calice di vino. La differenza sta forse nel fatto che Gibson ha voluto enfatizzare, per tutta la durata del film, la figura del male che cerca sino alla fine di sedurre Gesù proprio come affermato dalle parole della santa Emmerick, mentre Antamoro si limita a presentare una storia sacra aggiungendoci qualche suggestione di tanto in tanto. !!Le tentazioni del diavolo non finiscono ed una figura terrificante appare al Messia. !!

“Nessun uomo può portare questo fardello. Credimi.”!!“Padre, allontana da me questo calice.”!!!

E’ interessante prendere in considerazione la figura di Satana, termine che si può genericamente tradurre come ‘Avversario’ in guerra e/o ‘oppositore’. Satana è rappresentato come una figura androgina poiché gli angeli non possiedono alcun sesso. Non si tratta di un uomo e tanto meno ne ha suddette sembianze. Solo Gesù può vederlo in tutta la sua decadenza (si noti il verme che si nutre di carne morta). Satana è considerato il principio del Male e per questo è in opposizione con Dio, principio del sommo Bene, e con il suo piano di salvezza. Arcangelo di sommo splendore e bellezza, si macchiò di una grave colpa: credersi simile e meglio di Dio stesso. !!

“Similis ero ALtissimo.” Isaia 14,14!!!Mel Gibson a proposito delle scelte stilistiche afferma: «Credo che il diavolo sia reale, ma non credo si mostri troppo spesso con corna, fumo e coda biforcuta. Il diavolo è più intelligente di così. Il male è fascinoso, attraente. Sembra quasi normale, quasi buono. Ma non del tutto. Questo è quello che ho cercato di fare col diavolo nel film. La faccia dell'attrice è simmetrica, in un certo senso bella, ma non completamente. Per esempio, le abbiamo rasato le sopracciglia. Poi l'abbiamo ripresa quasi sempre al rallentatore, così che non la si vede battere le ciglia, il che non è normale. Nel Getsemani abbiamo fatto il doppiaggio con una voce maschile, anche se l'attrice è donna. Questo è ciò che fa il male, prendere qualcosa che è buono e travisarlo un po’». A riguardo della presenza di un infante dal viso anziano nelle braccia del diavolo durante la scena della flagellazione, il regista aggiunge: «è il male che distorce ciò che è buono. Cosa c'è di più tenero e bello di una madre e un bambino? Così il Diavolo prende questo e lo distorce solo un po'. Invece di una madre e un figlio normale si ha una figura androgina che tiene un "bambino" di 40 anni con i capelli di dietro».!!Il serpente è invece il simbolo per antonomasia di Satana e del male. Il serpente tentatore che persuase Eva nel giardino dell’Eden appare a Gesù nelle prime scene di The Passion of the Christ. Gesù riesce, però, ad annientarlo. !Come possiamo invece notare negli screenshot di Christus, al Messia è materialmente offerta una coppa di vino. Il mistico Gesù di Antamoro la rifiuta con poca esitazione e pare sofferente. Solo in un secondo momento, un angelo gli si mostra con il solo scopo di confortarlo. Questo fatto è descritto nel vangelo secondo Luca. Notiamo che in tutte due le opere si fa riferimento al sudore divenuto sangue; la fonte principale rimane sempre quella del vangelo secondo Luca.!!Le guardie del tempio (non romani) che sono sotto l’ordine di Caifa raggiungono, a questo punto, Gesù con in mano delle torce. (*Matteo, Marco, Luca, Giovanni)!Si registra una forte similitudine con le immagini analizzate in Christus.!!Come scritto nel vangelo di Giovanni, Gesù si rivela in tutta la sua presenza. Avviene quella che abbiamo definito la rivelazione del verbo. Il Messia, infatti, chiede ai presenti chi stiano cercando. !!

“Chi cercate”*!!“Gesù il Nazareno”!!

“Sono io”!!In The Passion of the Christ Giuda cerca di scappare ma viene fermato dalle guardie. !!Così, come promesso, si avvicina a Gesù baciandolo.!!

“Salve rabbì”!!“Giuda… con un bacio tradisci il Figlio dell’uomo?” !

*Si tratta di un Gesù predicatore (Fonte: Luca)!!!Simon Pietro osserva la scena e le guardie mettono le mani addosso a Gesù così come è scritto nei vangeli e così come ci viene raccontato da Katharina Emmerick. !!“Intanto i soldati circondarono il Signore, mentre gli altri sgherri ricacciavano indietro gli apostoli che volevano liberare Gesù a tutti i costi. (…) Gli apostoli abbandonarono il Signore e fuggirono nella notte. (…) Gli legarono le mani in modo assai crudele, usando corde nuove fatte con rami di salice. (…) Gli appesero al collo un collare.”!!Giacomo è uno dei primi discepoli a scappare.* Così come decide di fare anche Matteo, il quale veste di una tunica bianca. !Nella scena dell’arresto di Cristo nel Getsemani compare il ragazzo che fugge avvolto in un lenzuolo, che è la "firma" dell’evangelista Marco; ma lo sguardo è davvero fugace sia nel film di Gibson che in quello di Antamoro che nel complesso risulta meno spettacolare del primo. !!Pietro assale quindi Malcus*, servo del sommo sacerdote, mozzandogli l’orecchio DESTRO con la spada. (*vangeli di Matteo, Marco, Luca, GIOVANNI) !!“Pietro, rimetti la spada nel fodero! Perché chi mette mano alla spada perirà di

spada.”!!Gesù guarisce a questo punto Malcus (Luca) e sceglie la non violenza prima di essere arrestato. !In Christus il Messia rompe la spada utilizzata da Pietro per mozzare l’orecchio del servo che, secondo la santa Emmerick, si convertirà poi al cristianesimo.!!A questo punto, nel film di Mel Gibson, una scena ci mostra Maria e Maria Maddalena in una casa; dove presto vengono a conoscenza del fatto che Gesù è stato catturato. Il messaggero è Giovanni e proprio Giovanni rimarrà una figura presente in tutto il film di Gibson; egli verrà addirittura affidato a Maria da parte di Gesù in croce come suo nuovo figlio. Maria, dal quel momento in avanti, nonostante la perdita del figlio e quindi del suo prezioso sostegno, diverrà Madre di tutti i cristiani.!!Il Messia è già percosso e deriso dalle guardie. Ora, iniziano i vili oltraggi così come è descritto dalle parole della santa Emmerick ma anche dal Deuteronomio ovvero il quinto libro della Torah ebraica e della Bibbia cristiana. Si osservi che in una scena Gesù viene addirittura lanciato, incatenato, da un ponte. Qui vede Giuda pentito dal tradimento e perseguitato da Satana. (fonte: Katharina Emmerick)!!

«Cristo Gesù, pur possedendo la natura divina, non pensò valersi della sua uguaglianza con Dio, ma annientò se stesso prendendo la natura di schiavo e

divenendo simile agli uomini; apparso in forma umana, umiliò se stesso,facendosi obbediente fino alla morte, e alla morte in croce...» (Filippesi 2,6-8).!!

INTERNI-NOTTE: Gesù è condotto nel cortile del Sinedrio. Inizia il processo.!!ESTERNI-NOTTE: Giuda osserva la vicenda. E’ molta la gente che si è radunata nel cortile. Tra le persone vi è anche Pietro, Maria, Maria Maddalena e Giacomo (gli ultimi solo nelle scene di Gibson). I tre si ricongiungono e chiedono ad una guardia romana a cavallo di liberare Gesù il Nazareno. !

In Christus Anna e Caifa non sono presentati nella stessa scena e le azioni seguono coerentemente i racconti evangelici senza dettagli aggiunti. Ad Anna è riservata l’apparizione prima della cattura effettiva, a Caifa il processo vero e proprio. Infine, dopo lo scherno dei soldati, si assiste al processo di Erode. !!Dalle immagini notiamo subito la diversità di abbigliamento dei due Gesù: per Jim Caviezel inizialmente una tunica (forse di lana grezza) di colore scuro e, dopo l’arresto, un semplice perizoma/ fascia che tralascia quindi il resto del corpo nudo; per Alberto Pasquali si ritrova invece la tunica bianca che sta a simboleggiare la pazzia agli occhi, non solo di Erode, ma dell’intero popolo giudaico. Ad essa è unito un mantello color porpora, così come descritto dalle didascalie. !!Gesù ha un occhio chiuso a causa dei colpi ricevuti. E’ irriconoscibile.* rimando personale al modo di ritrarre proprio del pittore italiano Modigliani. (L’idea è quella che con un occhio posso vedere l’anima e con l’altro il mondo che mi sta attorno).!!FLASHBACK come ricordo di Gesù. ☞ Il legame dell’amore tra madre e figlio; un

amore puro che accompagnerà Gesù fino alla morte. !!N.B. Maria è l’unica persona che è in grado di compatire il dolore del proprio figlio perché capace di guardare attraverso uno sguardo nuovo, fatto di pietà e di carica empatica. E’ l’unica che avverte la presenza del Figlio anche quando fisicamente lontana o quando gliene è privata la vista. !!!INTERNI-NOTTE: Ci viene presentato Pilato che osserva la propria moglie Claudia (personaggio ripreso dai v. apocrifi) avere un incubo. Claudia come figura, è presente nel vangelo di Matteo (27,19) e risulta essere ‘l’ultima tentazione del diavolo’ o meglio l’ultimo ostacolo; infatti Claudia è l’unica persona capace di far desistere il proprio marito dal commettere un grave errore e cioè quello di condannare un innocente. Se però, non si compissero le Sacre Scritture, il Regno di Dio non esisterebbe. !!In Christus, Claudia non ci viene presentata durante il farsi del sogno ma dinanzi a Pilato ed il popolo, nel farsi del processo. Ella si inchina a Gesù.!!Nel frattempo i sacerdoti processano Gesù in catena, il quale rimane in silenzio. !! !

“A quale stirpe reale appartieni? Parla!”!!“Io ho parlato al mondo apertamente. !

Io ho insegnato al tempio dove tutti noi ci riuniamo.”!!…!!

PERCOSSA!!“Se ho parlato male… dimostratemi dove è il male. Ma se ho parlato bene, perché

mi percuoti?”!!La scena del dileggio con lo schiaffo, non da parte della soldataglia o dei custodi, ma di uno dei membri del Sinedrio corrisponde al testo di Matteo e Marco: "Incominciarono a schiaffeggiarlo e a chiedergli: indovina, profeta, chi ti ha schiaffeggiato?". Questa scena non c'è in Luca, né in Giovanni, ma solo in Marco e Matteo, i quali non esplicitano chi è il soggetto dell'azione. Perciò si può pensare che quelli stessi che lo hanno accusato di bestemmia incomincino il

pestaggio e il dileggio. In altri termini l'autorità ebraica si abbasserebbe a schiaffeggiare Gesù.!!LE FALSE TESTIMONIANZE. (…)!!Gesù testimonia di essere Figlio di Dio. !

“Ha bestemmiato!”!!PIETRO rinnega per tre volte dopo essere stato riconosciuto da due uomini e una donna. !!In tutte e due le opere analizzate, Gesù rivolge lo sguardo al discepolo con la sola differenza che, se in Christus ci vengono solamente presentati dei fatti in modo neutro e rigoroso, quasi scientifico, nel film di Gibson viene davvero data allo spettatore la possibilità di immedesimarsi in ogni singolo personaggio. Pietro risulta essere psicologicamente distrutto e noi spettatori avvertiamo, grazie anche all’uso di una telecamera ‘intimista’ nonché una sentita recitazione da parte degli attori, la sua vergogna e la sua disperazione. La telecamera, come occhio indiscreto, vuole analizzare tutti i personaggi, uno ad uno, e presentarceli nei i loro aspetti più salienti. Non è questa la prima ne ultima volta che siamo tanto portati a sentire con in personaggio lo svolgersi della vicenda; anche la figura di Giuda, ad esempio, pare molto articolata. Per un attimo riusciamo a immedesimarci anche nel suo di vissuto personale per riuscire a capire quale disperazione lo porterà poi ad affermare davanti a Caifa di ‘aver sbagliato essendo andato contro ad un innocente’.!Ritornando alla scena dello sguardo che intercorre tra Pietro e Gesù, notiamo che nel film di Antamoro il Messia pare bendato. Eppure non sembra essere un pezzo di tela a negare la sua capacità di visione sul mondo ne tanto meno su Pietro. !Quella della benda che occlude la vista dell’innocente è un’antica tradizione francescana che deriva dal vangelo secondo Luca ed era molto utilizzata nelle prime vie crucis.!!!Frattanto gli uomini che avevano in custodia Gesù lo schernivano e lo percuotevano, lo bendavano e gli dicevano: "Indovina: chi ti ha colpito?". E molti altri insulti dicevano contro di lui.! !!Nel film di Gibson viene aggiunto, a questo punto, un FLASHBACK della profezia riguardante il rinnegamento di Pietro. Da notare è la presenza di immagini avvolte da una luce caravaggiana che invoca intimità e sacralità di un attimo.!!!!INTERNI-NOTTE: Giuda vorrebbe riconsegnare ai sacerdoti i trenta denari perché ha peccato e ha tradito il sangue innocente.!!

“E’ affar tuo”!!La figura di Giuda è una figura essenziale in questa storia e così lo è anche la sua fine. Le immagini dell’impiccagione del traditore, come vediamo, sono molto simili in tutte e due le pellicole nonostante la data di realizzazione dei film sia così distante.!Giuda è un reietto e si è sporcato di un grave peccato. La sua colpa, come attestato anche da Geremia, è l’idolatria e per questo motivo egli è destinato

ad una fine brutale ed infame: l’impiccagione che deriva da una grande e profonda disperazione. !Giuda, dopo essersi nascosto dietro la casa di Caifa, racconta la santa Emmerick, proprio come Caino, sfuggì gli uomini e si impiccò ad un albero su di una collina isolata. A questo punto dobbiamo soffermarci su questa scena che segue il processo ebraico del Messia.!! !!!!!!!!!!!!!!!!!E’ l’alba e Giuda viene condotto verso un colle isolato (‘Campo del Sangue’) da diversi bambini che risultano, all’apparenza, innocenti. In verità, sotto le loro sembianze si cela il Male. Questo è già noto allo spettatore che, giusto pochi minuti prima, ha assistito alla scena in cui Giuda viene infastidito da due bambini di cui Gibson si è voluto servire per mostrare la presenza diabolica. Ora Giuda viene, per l’ennesima ed ultima volta, maledetto da Satana anche e soprattutto per il fatto di risultare fautore della sconfitta di Satana stesso, il quale non è riuscito a fermare la sua disfatta nei confronti del Regno di Dio. Ricordiamo infatti che Gesù è stato consegnato nelle mani degli aguzzini per opera del ‘vile traditore’ ma è proprio questa azione a decretare il compimento del destino di Gesù Cristo e quindi della salvezza eterna per l'umanità.!!N.B. Satana, in gergo, è anche chiamato Belzebù e questo termine, letteralmente, significa "il Signore delle Mosche”, “signore di tutto ciò che vola”. Ecco quindi che le mosche che circondano Giuda stanno a simbolizzare la la sopraffazione di Satana nei suoi confronti e quindi la disperata solitudine di Giuda che non può trovare pace nemmeno nella morte. !Si potrebbe fare un riferimento al naso di Giuda strofinato sulla colonna durante il processo del Messia. Questa scena, infatti sembra ricordarci la fastidiosa similitudine nei confronti del Male, la cui narice sembra essere infestata da larve ed esseri immondi. !!È la seconda volta nel film che vediamo un animale essere sotto i piedi di qualcuno. Nel giardino degli ulivi Gesù aveva schiacciato il temibile serpente, questa volta non sono i piedi di Giuda a sopraffare l'innocuo animale, che seppure morto -anzi proprio per questo- risulta essere la causa della morte del reo. Si noti che Giuda è scalzo.!!Pochi giorni prima era stata la famosa Domenica delle Palme, ed il Messia era entrato trionfante a Gerusalemme, in sella ad un asino. L’asino, cavalcatura dei profeti, è un animale dalla evidenza simbolica ambivalente, assume per i cristiani il simbolo positivo dell’humilitas e della pazienza e quindi del trionfo dei semplici ma non solo; l’asino acquista per la comunità cristiana anche il simbolo di regalità e sapienza. La vista della carcassa d'asino, forse esattamente lo stesso che aveva portato Gesù in trionfo, morto e pieno di larve,

lo ha sopraffatto. L'asino infatti mostra in modo esplicito a Giuda il risultato del suo tradimento: la morte di Cristo. Giuda inoltre era forse il discepolo più desideroso di creare un regno di Cristo già su questa terra, e quella carcassa simboleggia anche i sogni di gloria di Giuda, che adesso appaiono in ‘putrefazione’, indicando come non ci siano più validi motivi per vivere, tutto è morto. Non è più il tempo dei rimorsi (i bambini sono scomparsi): è giunta l'ora della morte. !!Il film di Mel Gibson presenta, come notiamo, molte simbologie a differenza del più rigoroso film di Antamoro che pare comunque d’impatto.!!!

!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

THE PASSION OF THE CHRIST: THE SCRIPT!!!SCENA 1 ‘Preghiera ed Agonia nel Getsemani’!!ESTERNI- NOTTE!!Gesù prega in solitudine nel giardino del Getsemani. La luce della luna illumina il paesaggio notturno. La sua voce pare affannata.!!Gesù, tremante e angosciato, si avvicina ai discepoli che trova addormentati vicino ad un albero d’ulivo. Si dispera e si rivolge a Pietro che si desta velocemente assieme ai compagni.!!

GESU’!Pietro!

…!Non siete stati capaci di vegliare un’ora sola con me?!!!

PIETRO!Maestro che cosa ti è successo?!!!

GIOVANNI!Devo chiamare gli altri signore?!! !

GESU’!No, Giovanni. Non voglio che mi vedano così.!!!

GIOVANNI!Sei in pericolo? Sarebbe meglio fuggire, Maestro?!!!

GESU’!Restate qui. Vegliate… pregate!!

Gesù si allontana. !!!GIOVANNI a Pietro!Ma che cos’ha?!!!

PIETRO!Sembra spaventato. Ha parlato di un periplo durante la cena… ha accennato a un

tradimento e… !!!!!Un corvo interrompe le parole di Pietro. !!!!Nel frattempo la scena si sposta e ci viene presentato Caifa riunitosi con i grandi sacerdoti. !!

SCENA 2 ‘Giuda nel Momento del Tradimento Contro Gesù’!!INTERNI- NOTTE!!Giuda è dinanzi ai sacerdoti, i quali lo osservano. !!

CAIFA!Trenta. Trenta, Giuda. Non era questo l’accordo tra me… e te?!!

GIUDA!Sì.!!

Giuda riceve il denaro in malo modo e le monete cadono per terra. !I sacerdoti se ne vanno.!!

GUARDIA a Giuda!Dov’è? Dov’è lui?!!!

SCENA 3 ‘Tentazione del Diavolo’!!ESTERNI- NOTTE!!Ritorniamo al giardino del Getsemani. !Tre discepoli osservano Gesù in ginocchio. Suda e trema mentre si rivolge al Padre.!!

GESU’!Ascoltami, Padre. Sorgi, difendimi. Salvami dalla trappola che preparano per me. !!!Appare il diavolo sotto forma di figura androgina ed inizia a parlare.!!!

SATANA!Credi davvero… che un uomo solo possa sostenere tutto il peso del peccato?!!

GESU’!Proteggimi, o Signore. Io confido in Te. In Te mi rifugio. !!

SATANA!Nessun uomo può portare questo fardello, credimi. !

E’ troppo, troppo pesante. !Salvare le loro anime ha un prezzo troppo alto. !

Nessuno. Mai. !!Nessuno. !!

Mai.!!!GESU’!

Padre, tutto è possibile a Te. !Se vuoi, allontana da me questo calice. Ma sia fatta la tua volontà, non la mia.!!!La luna si oscura a causa delle nuvole. Gesù suda sangue (LUCA*) e cade per terra. ! !!

SATANA!Chi è tuo Padre?!!

Chi sei tu?!!Gesù continua a pregare sudando e parendo sconvolto. Un serpente gli si avvicina per mano del diavolo. !!Gesù è pronto a prendere su di se tutti i peccati del mondo e schiaccia il serpente con il piede sotto lo sguardo di Satana. !!!!!SCENA 4 ‘Tradimento e Arresto di Gesù’!!ESTERNI- NOTTE!!Da lontano si avvicinano degli uomini, le guardie di Caifa, con in mano delle torce. !Gesù si raduna con i suoi discepoli e va incontro a quello che riconosciamo essere Giuda.!!

GESU’!Chi cercate?!!

GUARDIA!Gesù il Nazareno.!!

Giuda, essendo codardo, cerca di scappare ma viene bloccato. !

GESU’!Sono io.!!

Giuda si avvicina a Gesù per baciarlo.!!GIUDA!

Salve. Rabbì!!!GESU’!

Giuda… con un bacio tradisci il figlio dell’Uomo?!!!Le guardie tentano di arrestare Gesù ma i discepoli si ribellano. C’è concitazione. Matteo che indossa una veste bianca (MARCO), fugge. Pietro, coraggiosamente, colpisce con la spada uno dei servi del sacerdote recidendone l’orecchio destro. Malcus cade a terra tramortito. Gesù, a questo punto, sana la ferita. !!

GESU’ a Pietro!Pietro!!!

Rimetti la spada nel fodero! Perché chi mette mano alla spada perirà di spada. !!Mettila giù.!!

Gesù viene arrestato, incatenato e portato via. !!GUARDIA!

Lo abbiamo preso. Andiamo via!!

SCENA 5 (INSERTO PARALLELO) ‘Maria avvertita da Giovanni’!!INTERNI- NOTTE!!Maria e Maria Maddalena si svegliano di soprassalto. !Maria pare preoccupata. !!

MARIA M.!Che c’è, Maria? Cosa c’è?!!

MARIA!Ascolta… Perché questa notte è diversa da tutte le altre notti?!!

MARIA M.!Perché una volta eravamo schiavi… e ora non lo siamo più.!!!

Giovanni entra dalla porta, facendo spaventare M e MM.!!GIOVANNI!

L’hanno preso!!!!SCENA 6 ‘Gesù Condotto da Anna’!!Gesù è percosso e picchiato dalle guardie mentre si incammina verso il Sinedrio. Egli è anche deriso. !Arrivati ad un ponte sul torrente Cedron, come descritto dalla santa Emmerick, Gesù, sentito già nel corpo e nello spirito, viene fatto cadere da esso.!Gesù è sofferente e si lamenta per i dolori provati dalla caduta. E’ a questo punto che vede Giuda che sta inerte sotto il viadotto. Le guardie, però, lo sollevano. Giuda ha la prima visione di Satana. !!!!SCENA 7 (INSERTO)!!INTERNI- NOTTE!Una guardia del sinedrio chiede ad un uomo, corrompendolo con del denaro, di radunare ‘tutti quelli che può al cortile del Sommo Sacerdote’. Questa scena è mancante in Christus.!!!!SCENA 8 ‘Gesù- Maria- Il Cortile’!!ESTERNI- NOTTE!!Maria, Maria Maddalena, Giovanni, Pietro, Giuda sono tutti presenti nel cortile del Sinedrio dove è stata radunata una grande folla. !!!

MARIA!Pietro…!!

Pietro e Maria si abbracciano.!!!I GUARDIA ROMANA a cavallo!

Che succede qui?!

M.M!Là dentro! Fermateli! Lo hanno arrestato! In gran segreto! Di notte! Per

nascondervi il loro crimine! Fermateli!!!II GUARDIA ROMANA!

Perché gridi, donna? Chi hanno arrestato?!!M.M !

Gesù. Gesù, il Nazareno.!!GUARDIA SACERDOTALE!

Sta’zitta!!!E’ pazza. E’ solo un malfattore, che deve essere interrogato. Ha violato le

leggi del tempio. !!I GUARDIA ROMANA !

Capisco… E’ meglio andare a dirgli che ci sono altri guai in vista.!!II GUARDIA ROMANA!

Andare a dirlo a chi?!!I GUARDIA ROMANA !

Ad Abenader, idiota.!Va’, presto. Muoviti!!!!

*INSERTO FLASHBACK!!Gesù incontra lo sguardo di sua madre e viene portato via.!!

MARIA (tra se)!E’ l’inizio, o Signore.!!

Così sia.!!!!SCENA 9 (INSERTO) ‘Pilato Riceve la Notizia dell’Arresto’!!INTERNI- NOTTE!!Claudia ha un incubo. !Pilato viene avvertito di ciò che sta succedendo; ci sono dei tumulti nel cuore della notte e Caifa ha fatto arrestare un profeta Galileo.!!la figura di Claudia è presente in tutte e due le pellicole e sembra svolgere un ruolo importante. Claudia è colei che cercherà di ammonire il proprio marito sull’innocenza del condannato. !!!!!!!!!!!!

SCENA 10 ‘Le False Testimonianze’!!INTERNI- NOTTE!!

ANNA!Chi è questo pezzente che ci portate… in catene, come un condannato?!!

GUARDIA!E’ Gesù, il Nazareno sobillatore.!!

ANNA a Gesù!Tu sei Gesù di Nazarteh?!!

CAIFA!Dicono che sei un re. Dov’è il tuo regno? !!

ANNA!A quale stirpe reale appartieni?!

Parla!!!CAIFA!

Sei solo il figlio di un povero falegname, no?!!ANNA!

Alcuni dicono che tu sia Elia. Ma egli fu portato in cielo su un carro di fuoco!!!CAIFA!

Perché non dici niente? Sei stato condotto qui come un bestemmiatore. Che cosa hai da dire su questo. Difenditi!!!

GESU’!Io ho parlato al nono apertamente. Io ho insegnato nel tempio dove tutti noi ci

riuniamo. Interroga quelli che hanno udito ciò che ho detto loro.!!GUARDIA!

Così rispondi al Sommo Sacerdote? con tanta arroganza?!!Gesù viene colpito da un pugno.!!

GESU’!Se ho parlato male… dimostrami dov’è il male. Ma se ho parlato bene, perché mi

percuoti?!!ANNA !

Ascolteremo coloro che hanno udito le tue bestemmie. !Bene! Ascoltiamoli.!

I TESTIMONE!Cura i malati con la magia! Con l’aiuto dei demoni! L’ho visto io. Scaccia i

demoni con l’aiuto dei demoni.!!La folla deride Gesù.! !

…!Dice di essere il re dei Giudei!!!

SACERDOTE!No, dice di essere il figlio di Dio.!

Ha detto: Posso distruggere il tempio e ricostruirlo in tre giorni.!!II TESTIMONE!

Peggio! Ha detto che lui è il pane della vita! E che se non mangiamo la sua carne o non beviamo il suo sangue… non avremo in eredità la vita eterna.!!

CAIFA!Silenzio!!!

Siete tutti stregati da quest’uomo. O fornite delle prove delle sue colpe… oppure tacete! !!II SACERDOTE!

Tutto questo processo è una vergogna. Dai testimoni ho sentito solo contraddizioni insensate.!!

Tumulto.!!III SACERDOTE!

Chi ha riunito questa assemblea? E a quest’ora della notte! Dove sono gli altri membri del sinedrio?!!

Una messa in scena! Ecco cos’è, una volgare messa in scena!!Pietro e Giuda assistono alla scena.!!

CAIFA!Non rispondi nulla? Che cosa testimoniano costoro contro di te?!!

Io ti chiedo… Gesù di Nazareth… tu sei il Messia? Il figlio del Dio vivente? !!GESU’!

Io lo sono! E voi vedrete il Figlio dell’Uomo seduto alla destra della Potenza e venire sulle nubi del cielo.!!

CAIFA!Ha bestemmiato! !!

Avete sentito. Che bisogno abbiamo ancora di testimoni? !Il verdetto. Qual’è il vostro verdetto?!!

PRESENTI!A morte!!!

Anna da uno schiaffo a Gesù e gli sputano addosso. !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

SCENA 11 ’Pietro Rinnega il Maestro’!!INTERNI-NOTTE!!

POPOLANO a Pietro!Tu non eri insieme al Galileo?!

Sì sei uno dei sui discepoli! Ti riconosco!!!PIETRO (con le lacrime agli occhi)!

Zitto! Io non l’ho mai visto. Non conosco quell’uomo!!!II POPOLANO!

Tu sei Pietro! Uno dei discepoli di Gesù!!!PIETRO!

Non conosco quell’uomo! Vi sbagliate!!!III POPOLANA!

Fermo! Aspetta! Io ti ho già visto. !Fermatelo! E’ uno di loro!!!

PIETRO!Ti sbagli, maledizione! Giuro che non lo conosco. Non l’ho mai visto prima. !!!

Gesù è per terra e guarda Pietro che presto, incrocia il suo sguardo nel rammarico. !!*INSERTO FLASHBACK della profezia!!Pietro esce nel cortile ed incontra Giovanni e le due donne. !!

GIOVANNI!Pietro?!!PIETRO!

(in ginocchio ed in risposta alla carezza di Maria)!No, no… sono indegno! L’ho rinnegato, Madre! L’ho rinnegato tre volte.!!

Pietro scappa via.!!!!SCENA 12 ‘Giuda Vuole Salvarsi l’Anima’!!INTERNI-NOTTE!!Giuda si dirige verso Caifa che è scortato da alcune guardie.!!

CAIFA!Fatelo passare. E’ inoffensivo.!!

GIUDA!Lasciatelo andare. !!

Riprenditi il denaro. Eccolo!!!Ho peccato, ho tradito sangue innocente. Riprenditi il tuo denaro. Non lo

voglio!!!

CAIFA!Se pensi di aver tradito sangue innocente, è affar tuo. Tieni i tuoi soldi e

vattene. Va’.!!Giuda, sentendo il peso di quelle monete, le lancia ai piedi di Caifa. !!!Da questo momento in poi Giuda è perseguitato dal demonio e dai tormenti a lui lasciati. !!!SCENA 13 ‘Maria Vicina a suo Figlio’!!INTERNI-NOTTE!!Maria entra nel Sinedrio illuminato dalla luce delle fiaccole mentre Giovanni e M.M stanno all’entrata. Presto, avverte la presenza di suo Figlio che è rinchiuso nei sotterranei. !Maria porge la guancia sulla fredda pietra e fa sentire la sua vicinanza a Gesù che guarda verso l’alto per poi abbassare la testa in segno di abbandono. !!!SCENA 14 ‘Impiccagione di Giuda’!!ESTERNI-GIORNO!!All’alba Giuda è condotto verso un colle isolato dove si suicida.!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! !

Christus vs The Passion of the Christ: scene mancanti e punti di vista!!

!!!!!!!

SCENE THE PASSION OF THE CHRIST P.O.V CHRISTUS P.O.V

Preghiera ed Agonia nel Getsemani X neutro X neutro

(Giuda nel Momento del Tradimento Contro Gesù) X

X!(Scena presente

prima della preghiera nel Getsemani)

neutro

(Tentazione del Diavolo) X X

Tradimento e Arresto di Gesù X

dalla parte dei discepoli e di

GesùX neutro

(Maria avvertita da Giovanni) X Maria e M.M

Gesù Condotto da Anna + Caifa

X

vari p.o.v che seguono il sentire

di Maria, M.M, Giovanni, Pietro,

Giuda e i sacerdoti: sentimenti

contrastanti

Gesù è condotto prima da Anna e successivamente

da Caifa

neutro

(Gesù- Maria- Il Cortile) X

Pilato Riceve la Notizia dell’Arresto

X

Pilato, Abenader, Claudia: sguardo neutrale da una

parte e conpassionevole

Le False Testimonianze X Gesù + testimoni X neutro

Pietro Rinnega il Maestro X compassionevole X compassionevole

(Giuda Vuole Salvarsi l’Anima) X p.o.v di Giuda X

(Maria Vicina a suo Figlio) X p.o.v di Maria +

Gesù

Impiccagione di Giuda X p.o.v di Giuda X neutro

!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

!

!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Le immagini che ci vengono proposte in entrambe le opere, al pari delle immagini a cui dovettero assistere nel medioevo i frati francescani durante le prime vie crucis dette anche vie dolorose, hanno un forte valore memorativo. !Oggi, la forma in cui la Passione di Cristo viene ricordata cambia ma non sembra modificarsi, invece, il suo contenuto ne la forza con cui ci si propone di farlo. Se il film di Antamoro risulta più rigido e neutro da un punto di vista stilistico e di sguardi, il film di Gibson, più recente, sembra quasi penetrarci dentro, nella nostra profonda intimità. Questo avviene, non solo per l’utilizzo di rallenty o effetti speciali, ma anche grazie al gioco di sguardi che si instaurano tra i più svariati personaggi: come non notare, ad esempio, lo sguardo del personaggio secondario Malcus nei confronti di Gesù? Lo sguardo intimo del servo del sacerdote, a cui viene mozzato l’orecchio destro, sembra infatti carico di emozioni. Nel caso di Gibson, nonostante le varie critiche e gli attacchi subiti da parte del pubblico, le immagini sembrano acquistare un grandissimo valore evocativo e paiono quindi essere utili per quell’esercizio di meditazione e di preghiera che sempre è stato proposto ai credenti. Del resto, siamo certi del fatto che l’immagine, soprattutto nella nostra cultura iconografica, colpisce sovente più delle parole stesse e questo vale sia in ambito sacro che profano (pensiamo, ad esempio, al campo pubblicitario). L’immagine, quale concetto mentale, dall’astrattezza diviene un fatto concreto, e tanto può sulla nostra suggestione sia corporea che mentale. Essa disciplina il nostro ricordo e diviene testimonianza di un passato ormai conclusosi. !Così, il regista americano che, a differenza del primo, vive in una cultura sovra-comunicante, ha semplicemente adottato più espedienti visivi d’impatto per mostrarci dei concetti elaborati a partire dalla presa in considerazione di alcune fonti. In The Passion of the Christ il regista ha voluto quindi ‘concretizzare’ le immagini che sono fondamento della nostra cultura religiosa; e per far ciò egli sembra essersi servito delle memorie di una santa, che basò la sua fede proprio su delle immagini-visioni. In entrambi in casi ci rendiamo comunque conto di una cosa: le figure che scorrono sullo schermo vivono con lo scopo di stimolare la memoria e quindi un senso critico. La Passione risulta infatti essere il più alto esempio di umanità e pare che da questa vicenda possano nascere immensi spunti e pensieri che ci riguardano come grande collettività. La Passione diviene ‘drammaturgia mentale’ la cui lettura stimola la comprensione di azioni devote che potrebbero, purtroppo, perdersi con l’avanzare del tempo e l’incapacità di ricreare la memoria dei fatti accaduti nel passato. !Visionando i due film, ci accorgiamo che sullo schermo non esiste più ne un Alberto Pasquali ne un Jim Caviezel ma solamente un personaggio che vive della sua appurata storicità. Le fattezze sembrano dargli un certo spessore e nel caso di Christus, il Figlio sembra essere uscito da un’opera artistica di quelle che siamo abituati a contemplare in chiesa. Certo non ci vengono solamente presentati dei personaggi noti, la memoria deve ricadere anche su dei luoghi precisi nonché elementi di vario genere come ad esempio i così detti ‘props’, per dirla all’inglese, ovvero gli oggetti di scena che divengono testimonianza e simbolo di una storia che non può tramutarsi in mito (si pensi alla corona di spine posta sul capo di Gesù). Gerusalemme, al tempo stesso, diviene un luogo sacro dal momento in cui Gesù abitò, soffrì e risorse su quelle terre. Notiamo quindi a questo punto che nei due film si cerca di prestare molta attenzione alla ricostruzione dei paesaggi: il giardino del getsemani, per esempio, risulta essere tanto simile in tutti e due i film: un terreno ampio, con tanti ulivi e quello che sembrerebbe quindi essere un buon luogo per trovare giovamento dall’arsura. La sua quiete, però, si spezza nel momento in cui le guardie vi giungono per arrestare Gesù. Proprio in questa parte principale si possono trovare delle similitudini tra le due opere ma tali somiglianze derivano, senza dubbio, dall’immagine che la lettura dei vangeli ci regala. E’ molto interessante notare come in due sezioni della prima parte del film di Gibson, venga data importanza ad un bacio. Il primo è quello che risulta essere la causa della morte di Gesù e quindi del compimento delle sue profezie, e si tratta del bacio di Giuda nei suoi confronti; il secondo è quello che Gesù ricorda aver

dato alla propria madre Maria che fino alla fine decide di essere tanto forte da compatire assieme al figlio la sua sorte. Maria è una figura attiva e presente nel film di Gibson ma non risulta tanto importante nell’opera di Antamoro, il quale utilizza i quattro vangeli come unica fonte principale. Maria soffre con e per il figlio e risulta essere una figura fondamentale nel momento in cui diviene simbolo del rapporto personale e individuale che si instaura con il Verbo. Maria, in quanto semplice e integra e quindi non affatto ipocrita, è l’unica persona che riesce a vedere e quindi riconoscere il figlio e che riesce a sentire un legame profondo con lui e quindi con Dio stesso. Maria pare essere l’unica a non vivere in una ‘realtà camuffata’; è e non appare. Ella, come madre, compartecipa del dolore del figlio perché Gesù è carne della su carne. La Madonna lo ha generato e, in quanto ‘nuova Eva’, sotto la croce, si ella si ritrova a dover ‘partorire il mondo’. L’umanità di Cristo, in questo caso, divine materna e iconograficamente Gesù e Maria, potrebbero essere armonizzati in una sola figura d’amore. Dal momento in cui questa figura ci viene presentata, scopriamo che la dinamica che regge il discorso è una dinamica di tipo empatico ed il pianto che Maria propone in scena, serve a spiegare una serie di dinamiche sociali di carattere sia politico che emotivo. Il suo pianto , che risulta essere un pianto di disperazione per il mondo, ci coinvolge e apre la possibilità della catarsi. Maria chiede, con le proprie lacrime, il pentimento degli uomini. !Nel film di Gibson viene inserita una scena, durante la via crucis, in cui un soldato romano chiede ad un suo compagno chi possa essere ‘quella donna’; Maria, infatti, sembra esserci sempre e pare vivere, stazione per stazione, i sentimenti di Gesù. A questi, si uniscono memorie di un passato lontano e felice, in sorta di flashback, legate alla crescita del proprio figlio e quindi alla tenerezza dei suoi primi anni di vita. Le scene sono, nel complesso, molto compassionevoli e le lacrime ci appartengono. Anche durante il processo ebraico , tuttavia, un flashback ci riporta indietro ma questa volta è un ricordo di Gesù a mostrarsi ai nostri occhi: Gesù, intendo a lavorare il legno, mentre sorride con la madre. Di questa memoria resta impresso il bacio che il messia porge alla propria madre e che risulta essere in contrapposizione con il bacio meschino ricevuto da Giuda durante la notte della cattura. !Nel complesso, comunque, come abbiamo già avuto modo di capire, nei film sono riprese fonti che derivano, non solo dai quattro vangeli o dalle visoni di A.K Emmerick, ma anche da Isaia e i Salmi. !Nel complesso, il nostro sguardo inizia a svolgere un percorso dall’alto verso il basso e si sofferma sul suo corpo pseudo martoriato, offeso e ammutolito che non è solo ammutolito nella parola, ma anche nei gesti. Di fatto, le parole che Gesù esplicita, sono poche. Il suo messaggio di salvezza si compie nella sua sofferenza fisica e nel suo sguardo ottenebrato. Solo i puri di cuore lo possono cogliere. Isaia afferma che il suo volto, unto di sputi, è colpito di schiaffi e sbeffeggiato. La sua bocca è ammutolita. La sua bellezza cessa di esistere. Questo atteggiamento è presente sia in Christus che in The Passion of the Christ, di fatto, però, dobbiamo aspettare ancora (almeno la seconda parte del film) per contemplare le gravi ferite dell’innocente. Gesù è per prima cosa deriso da tutti e nella pellicola in bianco e nero è bendato, incoronato con una corona di spine e vestito di una tunica di color porpora. E’ trattato come un pazzo. Non solo è offeso dalle guardie e dai sacerdoti ma anche dal popolo che sembra quasi, durante il processo, ‘divertirsi’ degli avvenimenti. Del resto anche il popolo rimane un personaggio conglomerato e vinto dall’ubriachezza. Le persone che assistono al processo, contestano Gesù e questo è attestato anche dalle meditazioni di S. Bonaventura sulla vita di Cristo. !In conclusione possiamo davvero capire quale sia il proposito di queste opere, così lontane e vicine tra loro: la testimonianza. !