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XICongressoNazionaledi ArcheologiaCristiana
Isole e terraferma nel primo cristianesimoIdentità locale ed interscambi culturali, religiosi e produttivi
Isole e terraferma nel primo cristianesimo
university press
Studi e Ricerche di Cultura Religiosa
Nuova Serie
viii
Isole e terraferma nel primo cristianesimoIdentità locale ed interscambi culturali, religiosi e produttivi
Atti XI Congresso Nazionale di Archeologia Cristiana
Cagliari, Dipartimento di Storia, Beni Culturali e Territorio – sede della Cittadella dei MuseiCagliari, Pontificia Facoltà Teologica della Sardegna
Sant’Antioco, Sala Consiliare del Comune23-27 settembre 2014
a cura diRossana Martorelli ‐ Antonio Piras ‐ Pier Giorgio Spanu
2015
university press
Con il contributo del Servizio Nazionale per gli Studi Superiori di Teologia e di Scienze Religiose della Conferenza Episcopale Italianae del Dipartimento di Storia, Beni Culturali e Territorio dell’Università di Cagliari
© 2015 PFTS University PressPontificia Facoltà Teologica della Sardegnavia Sanjust, 13 - 09129 Cagliari
isbn 978-88-98146-22-2
università di cagliari dipartimento di storia, beni culturali e territorio
università di sassari dipartimento di storia, scienze dell’uomo e della formazione
pontificia facoltà teologica della sardegna dipartimento di scienze bibliche e patristiche
INDICE
Introduzione Francesco Atzeni
Saluto del Rettore dell’Università di Sassari Attilio Mastino
Saluto del Preside della Pontificia Facoltà Teologica della Sardegna Maurizio Teani
Saluto del Comitato promotore Rossana Martorelli
Cronaca del Congresso
Programma del Congresso
Relazione introduttiva:Le origini cristiane di isole e “continenti” tra identità e uniformità, alla prova dell’archeologiaPhilippe Pergola
I. Origine ed evoluzione del cristianesimo fra la terraferma e le isole
L’organizzazione delle Chiese nell’Italia tardoantica tra isole e terrafermaDonatella Nuzzo
Concettualizzazione e simbologia di “isola” e “terraferma” nella letteratura biblica e patristicaAntonio Piras
Discussione
II. Organizzazione dei cimiteri, dei santuari martiriali e diffusione del culto dei santi fra isole e terraferma
Sviluppi monumentali e insediativi dei santuari dei martiri in Sardegna Vincenzo Fiocchi Nicolai & Lucrezia Spera
Sepolture cristiane e pagane tra III e IV secolo: il caso della necropoli sul colle di Bonaria a CagliariSabrina Cisci & Piergiorgio Floris
Le aree funerarie fra isole e terraferma: esempi dalla Sicilia e dalla Sardegna Rosa Maria Carra Bonacasa, Giuseppe Falzone, Giuseppina Schirò, Emma Vitale & Elisabetta Sanna
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Latomie, apprestamenti idraulici, officine di vasai e luoghi di culto pagani. Il reimpiego delle preesistenze nelle catacombe di Siracusa e le puntuali analogie con alcuni dei cimiteri sotterranei maggiori e minori di RomaGioacchina T. Ricciardi
Cimiteri riservati negli edifici di culto. Il caso di Caucana (Sicilia)Giovanni Distefano
Lo spazio degli infanti nei cimiteri tardo-antichi: organizzazione e distribuzione spaziale fra ritualità e consuetudini socialiLidia Vitale Riti e pratiche funerarie nel processo di costruzione di una memoria identitaria: esempi da Sar-degna e SiciliaPaola De Santis
Il ruolo delle isole maggiori e minori nella diffusione del culto dei santi. Dinamiche e modalità di circolazione della devozioneRossana Martorelli, Lucia Mura, Marco Muresu & Laura Soro
Culto e reliquie tra isole e terraferma: l’isola di Bergeggi (Liguria)Alessandra Frondoni
Discussione
III. Edifici di culto cristiani, architettura e scultura fra isole e terraferma
La ricostruzione della rete ecclesiastica attraverso il corpus europeo delle chiese altomedievali (CARE)Gian Pietro Brogiolo
Spazi urbani di età bizantina e sedi episcopali della Sardegna settentrionale nell’XI secolo: spun-ti di riflessione attraverso il caso di Bosa (V-VII secolo)Laura Biccone, Franco G.R. Campus & Alessandro Vecciu
Suppellettile in bronzo di età tardoantica in Sicilia e Sardegna: produzione, uso e committenzaIsabella Baldini & Rita Schiaffino
Ecclesiae aedificantur, dedicantur, implentur (Agost. serm. cccxxxvi, 3). La “cattedrale” paleocristiana: costanti e variabili tra IV e VI secolo, tra isole e terrafermaGisella Cantino Wataghin
La cattedrale di Reggio Emilia. Evoluzione architettonica tra tardo antico e alto medioevoRenata Curina
Il ruolo dei marmi bizantini nella produzione scultorea della Sardegna tardoantica e paleocristianaClaudia Barsanti & Alessandra Guiglia
Sigle di lavorazione e atelier marmorari: nuove riflessioni sul relitto di MarzamemiGiulia Marsili
Nuove considerazioni sulla scultura protobizantina delle isole tra importazione e produzione locale: il caso della SiciliaSilvia Pedone
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isole e terraferma nel primo cristianesimo
Produzione e commercio del marmo lungo le rotte del Mediterraneo: evidenze dai depositi e dai relitti navali delle coste italianeAndrea Paribeni & Elena Flavia Castagnino Berlinghieri
Su un frammento scultoreo di Vico III Lanusei (Cagliari): modelli e circolazione della decorazione a tralcio e foglia cuoriforme nel Mediterraneo occidentaleAndrea Pala
Discussione
IV. La circolazione e gli scambi commerciali fra isole e terraferma
Produzioni, merci e scambi tra isole e terraferma nel Mediterraneo occidentale tardoanticoGiuliano Volpe, Danilo Leone, Pier Giorgio Spanu & Maria Turchiano
Dalla Sicilia “granaio dell’Urbe” all’autorifornimento regionale nel Lazio: forme e modi dell’approvvigionamento alimentare a Roma tra la tarda antichità e l’alto medioevoDaniela De Francesco
L’Isola di Pantelleria e il canale di Sicilia. Scambi commerciali e circolazione delle merci in età tardo anticaRoberta Baldassari Ricerche archeologiche nell’ager Tharrensis. Gli insediamenti tardoantichiBarbara Panico, Pier Giorgio Spanu & Raimondo Zucca
Rapporti economici tra la Chiesa di Ravenna e la Sicilia nell’altomedioevo: storia e archeologiaMila Bondi & Marco Cavalazzi
Circolazione e scambi commerciali sulla rotta Cartagine-Roma: il caso dell’arcipelago delle EgadiFabiola Ardizzone & Filippo Pisciotta
Sulle sponde del Mediterraneo. Il porto di Agrigentum in età tardo antica e bizantinaValentina Caminneci
Discussione
V. Epigrafia cristiana fra isole e terraferma
Appunti e spunti sull’epigrafia cristiana fra isole e terrafermaDanilo Mazzoleni
Un testo epigrafico sul sacramento del battesimo in SardiniaAttilio Mastino, Paola Ruggeri & Raimondo Zucca
L’epigrafia nei manoscritti. La seduzione del falsoAntonio M. Corda
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VI. Iconografia cristiana fra isole e terraferma
Rotte figurative cristiane della tarda antichità: la rete dei movimenti iconografici tra isole e terrafermaFabrizio Bisconti & Matteo Braconi
L’apparato iconografico dei mosaici funerari in Sardegna: apporti esterni ed interpretazioni localiGiovanna Ferri
Il ciclo pittorico nel Cubicolo di Giona a Cagliari. Un’iconografia a confronto tra isole e terrafermaNicoletta Usai
Nuove riflessioni iconografiche sul registro inferiore del sarcofago con il sacrificio di Isacco del Museo Archeologico Nazionale di CagliariDimitri Cascianelli
Circolazione dei Vangeli apocrifi tra isole e terraferma: riflessi nell’iconografia cristiana dei primi secoli (IV-VII)Sandra Sedda
Motivi cristiani ed ebraici nei corredi della necropoli di Pill’e Matta, Quartucciu (CA). Materiali e contesti ineditiDonatella Salvi
Discussione
VII. Correnti monastiche fra isole e terraferma
Le ‘isole’ di Girolamo. Visioni sullo spazio dell’ascesi fra Roma e l’Italia alla fine del IV secoloFederico Marazzi
Sviluppo e prime manifestazioni del monachesimo tra terraferma e isole: il contesto italianoMaria Carla Somma
I monasteri tra isole e terraferma all’età di Gregorio MagnoFrancesca Romana Stasolla
Discussione
VIII. Novità
I metropoliti milanesi a Genova (569-644?) e il ritrovamento di un fonte battesimale paleocristiano nella Cattedrale di San LorenzoMario Marcenaro
Un inedito complesso cimiteriale suburbano della Torino paleocristianaLuisella Pejrani Baricco
Nuovi dati su S. Marziano di Tortona e la cattedrale di AstiAlberto Crosetto
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isole e terraferma nel primo cristianesimo
Nuovi dati dal Verbano Cusio Ossola: gli scavi della chiesa di S. Pietro a Gravellona Toce e dell’oratorio dei SS. Fabiano e Sebastiano a VerbaniaFrancesca Garanzini
La necropoli della Ferrovia di Cividale del Friuli, tra vecchi rinvenimenti e nuove scoperteFabio Pagano
Nuovi scavi e ricerche sulle prime fasi insediative cristiane nel complesso degli horti Domitiae Lucillae e della “domus Annii” (comprensorio ospedaliero S. Giovanni-Addolorata, Roma)Jun Yamada & Alessandra Cerrito
Nuove considerazioni sull’attività dei presbiteri Urso e Proclino a Roma. Altari a confrontoAgnese Pergola
Nuovi dati sulle lucerne tardo antiche di OstiaRoberta Ruotolo
Nuove acquisizioni sulla chiesa di San Pietro in Campo di Merlo sulla via Portuense a RomaMarialuisa Zegretti
Cristianizzazione, culti e aree funerarie. Nuove acquisizioni dall’Abruzzo interno in età tardoanticaSonia Antonelli & Marzia Tornese
Le lucerne di età tardoantica e altomedievale dalla catacomba di S. Gennaro a NapoliCarlo Ebanista, Claudia Giordano & Antonio Del Gaudio
Inediti elementi scultorei altomedievali dal santuario di S. Felice a CimitileCarlo Ebanista
Gangivecchio (PA), Prima campagna di scavo. Nuovi dati sul destino delle ville romaneFabiola Ardizzone & Marco Manenti
La cristianizzazione delle isole minori: il caso dell’abitato di Scauri a PantelleriaLeonardo Abelli & Pier Giorgio Spanu
Possibili indizi per l’ubicazione della cattedrale paleocristiana di CagliariRossana Martorelli
Un possibile caso di antico “antiquariato cristiano” dall’agro serdianese: riflessioni sull’iniziale diffusione del Cristianesimo nell’hinterland di CagliariAntonello V. Greco
La Basilica urbana di Nora tra terra e mare: i nuovi rilieviJacopo Bonetto, Anna Bertelli, Giovanni Gallucci & Ivan Minella
Tomba ipogeica di Decimoputzu, loc. San GiorgioMassimo Casagrande
Olbia tra paganesimo e cristianesimoGiovanna Pietra
Nuove attestazioni epigrafico-scultoree della grecità bizantina in SardegnaFabrizio Sanna & Luca Sarriu
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IX. Poster
Scavi, scoperte e restauri in Liguria nell’ultimo decennioAlessandra Frondoni
La basilica funeraria e battesimale di Capo Don (Liguria. Riva Ligure-IM). Nuove ipotesi sulla sequenza delle fasi costruttive dalla tarda età imperiale all’età post-medievaleLuigi Gambaro & Aurora Cagnana
Spazi del sacro a Campo della Fiera (Orvieto, Umbria) tra tarda antichità e medioevoDanilo Leone
Nuove acquisizioni dai recenti restauri nelle catacombe romane dei SS. Marcellino e Pietro ad duas laurosRaffaella Giuliani
Archeologia paleocristiana nella valle del fiume TortoRosa Maria Cucco
Dalla villa al villaggio. L’età romana e tardoantica attraverso la circolazione di merci, prodotti e manufatti nelle Valli dello Jato e del Belìce Destro (PA)Antonio Alfano
Iconografie narrative su alcune coppe e lucerne sicilianeGiovanni Distefano & Angelica Ferraro
L’evoluzione dello spazio sacro del complesso di San Saturnino a Cagliari. Metodi di lettura della cartografia storica e rappresentazione GIS per la tutela del contesto urbano e del sistema archeo-logico e monumentale di una piazza contemporaneaLaura Zanini
ISTHMOS Project. Indagini archeologiche a Nora (Pula, CA). Campagne 2013-2014Romina Carboni, Francesca Collu, Emiliano Cruccas & Maura Vargiu
Markers di diffusione cristiana a Tratalias: agiotoponomastica e materialiClaudia Cocco
Il territorio di Iglesias in epoca prepisana: considerazioni storico-archeologiche alla luce dei principi dell’archeologia del paesaggioElena Bellu
Indagini archeologiche nel territorio di Astia, comune di Villamassargia. Primi risultatiMarta Macrì
Εἰς μέταλλον Σαρδονίας. Metalla ed il Sulcis iglesiente prima della pax costantinianaMattia Sanna Montanelli
Il territorio di Gonnosfanadiga (Medio Campidano) tra la tarda antichità e l’alto medioevoCristiana Cilla & Giovanni Ugas
San Giorgio di Sinis. I materiali metalliciBarbara Panico & Pier Giorgio Spanu
Il Sinis di Cabras tra tarda antichità e Alto Medioevo: primi risultati di una ricerca territorialeCarla Del Vais, Salvatore Sebis, Valentina Chergia, Maria Mureddu, Enrico Dirminti & Pietro Francesco Serreli
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isole e terraferma nel primo cristianesimo
Il territorio di Usellus (OR) tra l’età romana imperiale e l’alto medioevo: primi risultati del censimento archeologico dell’area comunaleCarla Del Vais & Pietro Francesco Serreli
Porto Torres (SS). Quotidianità e rapporti commerciali nella Turris Libisonis tardo antica. Un contesto di V-VI secolo d.C. dall’area portualeDaniela Deriu
Il sito tardoromano-altomedievale di Santa Filitica (Sorso-SS): nuove ricercheElisabetta Garau, Daniela Rovina, Luca Sanna, Valeria Testone & Vittorio Longo
La moneta come “indicatore” dell’insediamento in età bizantina: una ricerca in corso. L’esempio del villaggio attorno alla chiesa di S. Giovanni di Noale (Ossi, Sassari)Marco Muresu
Un’iscrizione paleocristiana di Carales riscoperta attraverso la documentazione secentesca (CIL X, 7589)Pierpaolo Longu
Conclusioni:Isole e terraferma nel primo cristianesimo. Identità locale ed interscambi culturali, religiosi e produttiviMarc Mayer i Olivé
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ARCHEOLOGIA PALEOCRISTIANA NELLA VALLE DEL FIUME TORTO
Rosa Maria CuccoSoprintendenza BBCCAA di [email protected]@regione.sicilia.it
RiassuntoIl Fiume Torto è un corso d’acqua che scorre nella Sicilia settentrionale e sfocia nel golfo di Termini Imerese. La foce è dominata dal Monte S. Calogero, sulla cui vetta a quota mt 1326 s.l.m. sono stati individuati i ruderi di una chiesetta monoabsidata per la quale, sulla base dei reperti archeologici raccolti intorno, si può ipotizzare un’origi-ne paleocristiana. Lungo il fiume, nella media vallata, in località Ecclesia si trovano i resti di un muro pertinente ad un ulteriore probabile luogo di culto paleocristiano. In posizione più arretrata, sempre nell’ambito della me-dia valle fluviale, nel territorio di Montemaggiore Belsito sono stati rinvenuti insediamenti tardoantichi ed arcosoli; nella chiesa rurale di S. Maria degli Angeli si trova un’epi-grafe bizantina dedicata a S. Giacomo.Parole chiave: Fiume Torto, chiesa, epigrafe
AbstractThe Torto River runs in northern Sicily and flows in the Gulf of Termini Imerese. His mouth is dominated by Mount St. Calogero on top of which there are the remains of a little an-cient church with an apse, probably of the early Christian peri-od. In the middle valley of the river, in a site called “Ecclesia”, there is a wall pertaining to another ancient Christian church. In the territory of Montemaggiore Belsito there are late ro-man sites and some arcosolia; in the rural church of S. Maria degli Angeli was found a Byzantine inscription dedicated to Saint James.Keywords: Torto River, church, inscription
L’esplorazione archeologica della media e bassa vallata del Fiume Torto rientra nel programma
di ricerca della cattedra di Topografia dell’Italia an-tica dell’Università degli Studi di Palermo1 volta a cogliere le dinamiche insediative nell’antica chora della colonia greca di Himera (Cucco, 1999-2000). Il comprensorio, caratterizzato da due versanti val-livi di natura collinare, che digradano dolcemente dalla zona di Montemaggiore Belsito verso il mare, oltre che dal corso d’acqua, che sfocia nel golfo di Termini Imerese, è fortemente contrassegnato dalla mole del Monte San Calogero (mt 1326 slm) a guar-
1 L’edizione dei risultati delle diverse esplorazioni archeo-logiche di superficie condotte nella valle del F. Torto è in corso di revisione in vista di una prossima pubblicazione unitaria dei risultati.
dia della foce e punto di riferimento per un vasto territorio dalla costa all’entroterra (fig. 1). L’indagi-ne del comprensorio descritto non ha messo in luce molti resti inconfutabilmente interpretabili in rela-zione alla diffusione del primo Cristianesimo, ma i rinvenimenti che vengono qui presentati possono ben ricondursi ad età paleocristiana.
Proprio sulla vetta del Monte S. Calogero si tro-vano i ruderi di una piccola chiesa ad aula monoab-sidata (fig. 2). Il toponimo San Calogero è di origine bizantina; secondo Cluverio (XVII secolo) questo è riferibile alla presenza sul monte di un monaco eremita, un kalòs ghèron, che visse verosimilmente proprio sulla cima. Il Mongitore intorno alla metà del XVIII secolo attribuisce l’origine del toponimo all’abitazione di un S. Calogero, cui sarebbe stata dedicata la chiesetta sulla vetta (Cucco & Vassallo, 2007 p. 104). È di grande rilevanza il rinvenimento intorno ai ruderi di f rammenti di lucerne di produ-zione africana (ascrivibili alle forme VIII e X dell’At-lante) databili tra il IV ed il VI sec. d. C. (fig. 3), dato questo che induce ad ipotizzare un’origine paleocri-stiana dell’edificio. La chiesa è documentata anche su una carta del 1832, “Pianta topografica del ter-ritorio di Caccamo”, redatta da Gaetano Madonia (Cucco, 1999- 2000 p. 38).
Lungo il fiume, nella media vallata, in territorio di Roccapalumba, si trova la località “Ecclesia”, to-ponimo della tradizione orale, non attestato dalla cartografia (Giardina Lo Bianco, 2007).
Qui sono visibili i resti di una struttura presu-mibilmente con copertura a volta: si conservano un tratto di muro (lungh. mt 16,20 ca.; largh. mt 0,80 ca.; alt. max mt 2, 18 ca.), in opera vittata nella parte superiore, ed il piedritto di un arco (fig. 4). I numerosi frammenti di tegole sparsi tutt’intorno e una coppa frammentaria di terra sigillata D databile tra IV e V sec. d.C. (Tipo Deneauve 1972, tav. II, C 771,1) raccolta da Antonio Alfano (Alfano, 2009-2010), indirizzano verso una datazione in età tardo romana-bizantina della struttura. Il toponimo indu-ce ad interpretare i ruderi come i resti di una basili-ca paleocristiana, di cui rimane l’eco soltanto nella tradizione orale.
Sempre nella media vallata del Fiume Torto ma nella zona di Montemaggiore Belsito (Cucco, 2007), dove la conformazione pedologica dei suoli si presta a colture estensive, l’insediamento di età imperiale, da mettere in relazione allo sfruttamento agricolo del territorio, è caratterizzato da otto fattorie di grandi e medie dimensioni, probabilmente in rela-zione all’entità dei fondi (fig. 5). In età tardoantica persistono dalla precedente età imperiale tre inse-diamenti (UT 151 152 e 167), mentre ne nascono due nuovi, UT 162 e 166. Si afferma l’uso di sepolture ad arcosolio, ricavate in affioramenti rocciosi isolati: si
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vedano le UT 163, 164, 165, 167. È probabile, che agli insediamenti UT 151 e 152, vissuti forse poco oltre la metà del V secolo, siano succeduti gli inse-diamenti UT 162 e 166, in posizione più arretrata rispetto alle precedenti ed entrambi in contrada San Giovanni. L’UT 162, dopo una fase di occupazione classica ed ellenistica, venne rioccupata in età piut-tosto tarda, probabilmente nel corso del V secolo, e visse forse per tutto il VI secolo. L’importanza di questo sito è da vedere, oltre che in rapporto allo sfruttamento agricolo del territorio, anche rispetto alla sua posizione lungo la strada che conduce verso l’entroterra (Alia). Più a Sud, allineato al preceden-te è il contemporaneo sito 166, da cui proviene un interessante coppo con motivo a pettine inciso con bollo e che fu probabilmente sede di una fornace per la produzione di coppi, come desumibile dal rin-venimento di scarti.
Ruolo egemone in questo retroterra, caratteriz-zato sicuramente da ampi spazi coltivati a grano e da pascoli e dove non furono trascurate le risorse del Roccelito, il monte sovrastante l’abitato di Mon-temaggiore Belsito, fu quello rivestito dall’UT 167 in contrada Carpinello (Cucco, 1999-2000 p. 238). La sua collocazione, su un importante crocevia strada-le, dovette garantirgli sicuramente il controllo dei transiti, verso il centro dell’isola e verso la vallata dell’Imera, attraverso il territorio di Sclafani Bagni. La presenza di una necropoli caratterizzata da una tipologia variegata di tombe (tomba a camera, ar-cosoli, fosse) (figg. 6-7) fa presagire l’esistenza di un grande insediamento, strutturato gerarchicamente, forse un vicus, centro di un latifondo.
Una testimonianza assai significativa della pre-senza bizantina nella zona di Montemaggiore Bel-sito è costituita da un’iscrizione in caratteri greci, ΙΑΚΟΒΟС ΑΓΙЅ (figg. 8-9), riutilizzata nelle fonda-menta della chiesa rurale di Santa Maria degli An-geli, attestante il culto di San Giacomo (Sclafani & Luzzio,1987, copertina e p. 13). È molto interessan-te la coincidenza nello stesso sito di luoghi di culto successivi. Infatti l’area dell’attuale chiesetta in età medievale fu occupata da un monastero cluniacen-se. Gli elementi attualmente a nostra disposizione non ci consentono, comunque, d’ipotizzare anche una presenza di monaci di tradizione greca.
Bibliografia
Alfano, A. 2009-2010. La Diocesi di Cefalù in età norman-na e sveva. Fonti documentarie e dati archeologici: proposta di un GIS per il territorio. Tesi di Specializzazione in Beni Archeologici-indirizzo Archeologia medievale. Universi-tà di Roma “La Sapienza”: Italia, pp. 161-167.
Cucco, R.M. 1999-2000. Ricognizione archeologica nella val-le del F. Torto: avvio di un progetto per la realizzazione di un SIT storico-archeologico. Tesi di dottorato di ricerca. II Uni-versità degli Studi di Napoli: Italia.
Cucco, R.M. 2007, Montemaggiore Belsito. In S. Vassallo ed., Archeologia nelle vallate del Fiume Torto e del S. Leonardo. Palermo: ISPE Archimede s.r.l., pp. 92-98.
Cucco, R.M. & Vassallo, S. 2007. Sciara. In S. Vassallo ed., Archeologia nelle vallate del Fiume Torto e del S. Leonardo. Pa-lermo: ISPE Archimede s.r.l., pp. 103-116.
Giardina Lo Bianco, D. 2007. Roccapalumba. In S. Vassal-lo ed., Archeologia nelle vallate del Fiume Torto e del S. Leo-nardo. Palermo: ISPE Archimede s.r.l., pp. 99-102.
Sclafani, Sac. C. & Luzzio, M.G. 1987. Montemaggiore Bel-sito. Palermo.
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archeologia paleocristiana nella valle del fiume torto
Fig. 1. Foto aerea della bassa valle del fiume Torto
Fig. 2. Ruderi della chiesa sulla sommità del M.te S. Calogero
Fig. 3. Frammenti di lucerne africane raccolte intorno ai ruderi della chiesa sul M.te S. Calogero
Fig. 4. Località Ecclesia (Roccapalumba), muro in opera vittata
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Fig. 5. Insediamenti tardoantichi e bizantini nella zona di Montemaggiore Belsito
Fig. 6. Necropoli di Carpinello, tomba a camera
Fig. 7. Necropoli di Carpinello, tombe a fossa
Fig. 8. S. Maria degli Angeli (Montemaggiore Belsito)
Fig. 9. Epigrafe da S. Maria degli Angeli (da Sclafani & Luzzio, 1987)