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Convegno \"DOSI RIDOTTE DI RAME E PRODOTTI ALTERNATIVI PER LA DIFESA ANTIPERONOSPORICA

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Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”

Ancona, Italy, 26 Febbraio/February 2010

A cura di/Edited by Gianfranco Romanazzi

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Atti del Convegno:“Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”

Proceedings of the Workshop:“Treatment with reduced copper rates and alternative compounds for the control of downy mildew”

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Petria 20 (1), 1-72 (2010) – Atti Convegno - Ancona, 26 Febbraio/February 2010

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Comitato Scientifico/Scientific Committee

Franco Faretra Michele Borgo Anna La Torre

Ilaria Pertot Gianfranco Romanazzi

Comitato Organizzatore/Organizing Committee

Gianfranco RomanazziSergio MuroloLucia LandiSandro Nardi

Stefano Bartolucci

Dipartimento di Scienze Ambientali e delle Produzioni Vegetali,Sezione Protezione delle Piante,

Facoltà di Agraria,Università Politecnica delle Marche,via Brecce Bianche, I-60131 Ancona

Tel. +39 071 220 4336 – Fax +39 071 220 4856e-mail: [email protected]

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Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”

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Presentazione

Il rame, da lungo tempo applicato nella difesa delle piante, può tuttavia mostrare attività tossica nei confronti delle piante e dei microrganismi del terreno. Pertanto, un’intensa discussione a livello mondiale sulla riduzione delle quantità di rame da impiegare in agricoltura ha portato la Commissione Europea, con il Regolamento n. 473/2002/CE, a disciplinare le condizioni di impiego dei prodotti cuprici in agricoltura biologica e ridurne i quantitativi impiegabili. Dal 1 gennaio 2006 l’utilizzo massimo di rame annuo in agricoltura biologica è pari, in media, a 6 kg per ettaro.

L’incontro è svolto nell’ambito di un progetto di ricerca triennale sul tema promosso dalla Regione Marche, condotto dal Dipartimento di Scienze Ambientali e delle Produzioni Vegetali dell’Università Politecnica delle Marche, dal Centro di Ricerca e Sperimentazione in Agricoltura “Basile Caramia”, dall’Istituto Mediterraneo di Certificazione (IMC) e dall’Associazione Marchigiana per l’Agricoltura Biologica (AMAB). Nell’occasione si tende a fare il punto della situazione a livello nazionale su aspetti inerenti l’uso di formulati rameici a dosi ridotte e di prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica delle colture.

Introduction

Copper has been used in crop protection for a long time. However, its use can be toxic both to the plants and to beneficial soil microrganisms. The worldwide debate on the reduction of copper use in agriculture resulted in European Commission Regulation (EC) 473/2002, which introduced limits to the use of copper compounds with regard to organic food production. Since January 1, 2006, in organic agriculture, the maximum average yearly use of copper has been set at 6 kg per hectare.This meeting was held as part of a three year research project funded by the Marche Region, carried out by the Dipartimento di Scienze Ambientali e delle Produzioni Vegetali of the Università Politecnica delle Marche, the Centro di Ricerca e Sperimentazione in Agricoltura “Basile Caramia”, the Istituto Mediterraneo di Certificazione (IMC), and the Associazione Marchigiana per l’Agricoltura Biologica (AMAB). The congress brought together experts in crop protection to review the current situation in Italy regarding the use of low levels of copper compounds and alternative products for the control of downy mildew in crops.

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PROGRAMMA

08.00 - Registrazione dei partecipanti e affissione dei poster

08.30 - Saluto delle autorità

08.45 - Presentazioni orali Moderatori: Andrea Bordoni, Franco Faretra Le recenti modifiche legislative relative ai composti del rame S. Nardi, L. Pizzichini Valutazione dell’efficacia contro Plasmopara viticola di composti rameici

utilizzati a dosi ridotte e di prodotti alternativi G. Romanazzi, M. Santini, S. Murolo, A. Masciulli, G. D’Ercole, F.

Patrizio Osservazioni sull’efficacia antiperonosporica su vite di dosi ridotte di

rame e di sostanze alternative e resistenza al dilavamento di composti rameici

C. Dongiovanni, M. Di Carolo, C. Giampaolo, A. Santomauro, P. Natale, D. Perrelli, F. Faretra

Difesa antiperonosporica in viticoltura biologica in ambienti ad elevato rischio epidemiologico

M. Borgo, A. Zanzotto Un prodotto a basso dosaggio di rame per la difesa contro la peronospora

della vite S. Dagostin, U. Gamba, M. Pinna, I. Pertot Prove di difesa antiperonosporica in regime di agricoltura biologica

mediante l’ausilio del modello EPI in Veneto M. Buccini, G. Rho, G. P. Sancassani, A. Vercesi

10.30 - Pausa caffè10.45 - Presentazioni orali Moderatori: Michele Borgo, Anna La Torre Valutazione dell’efficacia di una nuova formulazione a base di ossicloruro

di rame al 10% ed idrossido di rame al 10% contro Plasmopara viticola su vite, in confronto ad altri formulati a basso contenuto di rame

R. Bruni Idrossisolfato di rame: innovazione tecnologica per la riduzione dei

dosaggi di rame A. Bergamaschi, G. Vandini Efficacia antiperonosporica su vite di un formulato a dose ridotta di

idrossido di rame A. Myrta

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Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”

Lotta antiperonosporica su cipolla con rameici a basso dosaggio e sostanze naturali

A. Zechini D’Aulerio, F. Piattoni, G. Iaquinta, A. Macrì

11.45 - Presentazione dei poster Moderatori: Ilaria Pertot, Gianfranco Romanazzi Ruolo e strategie dell’AMAB nell’ambito del progetto “Rame Marche” S. Bartolucci Quantitativi di rame utilizzati in aziende viticole, olivicole e frutticole

biologiche marchigiane M. Santini, D. Pierleoni, S. Murolo, G. Romanazzi Valutazione dell’attività antiperonosporica e della sostenibilità economica

di sostanze di derivazione naturale A. La Torre, S. Talocci, M. Miele Efficacia di estratti di Salvia officinalis nei confronti della peronospora

della vite in viticoltura biologica S. Dagostin, U. Gamba, M. Pinna, I. Pertot Prove sperimentali di campo su vite contro la peronospora con due

formulati rameici a basso titolo per ridurre le dosi di impiego di rame metalloA. Bugiani, C. LamaSull’antagonismo in vivo e in vitro di Acremonium byssoides, endofita in Vitis vinifera, nei confronti di Plasmopara viticola S. Burruano, A. Alfonzo, G. Conigliaro, V. Mondello, L. Torta

12.30 - Discussione

13.00 - Conclusioni

13.20 - Buffet

PRESENTAZIONI ORALI

S. Nardi, L. PizzichiniLe recenti modifiche legislative relative ai composti del rame

G. Romanazzi, M. Santini, S. Murolo, A. Masciulli, G. D’Ercole, F. PatrizioValutazione dell’efficacia contro Plasmopara viticola di composti rameici

utilizzati a dosi ridotte e di prodotti alternativi

C. Dongiovanni, M. Di Carolo, C. Giampaolo, A. Santomauro, P. Natale, D. Perrelli, F. Faretra

Osservazioni sull’efficacia antiperonosporica su vite di dosi ridotte di rame e di sostanze alternative e resistenza al dilavamento di composti rameici

M. Borgo, A. ZanzottoDifesa antiperonosporica in viticoltura biologica in ambienti ad elevato

rischio epidemiologico

S. Dagostin, U. Gamba, M. Pinna, I. PertotUn prodotto a basso dosaggio di rame per la difesa contro la peronospora

della vite

M. Buccini, G. Rho, G. P.Sancassani, A. VercesiProve di difesa antiperonosporica in regime di agricoltura biologica mediante

l’ausilio del modello EPI in Veneto

R. BruniValutazione dell’efficacia di una nuova formulazione a base di ossicloruro

di rame al 10% ed idrossido di rame al 10% contro Plasmopara viticola su vite, in confronto ad altri formulati a basso contenuto di rame

A. Bergamaschi, G. VandiniIdrossisolfato di rame: innovazione tecnologica per la riduzione dei dosaggi

di rame

A. MyrtaEfficacia antiperonosporica su vite di un formulato a dose ridotta di idrossido

di rame

A. Zechini D’Aulerio, F. Piattoni, G. Iaquinta, A. MacrìLotta antiperonosporica su cipolla con rameici a basso dosaggio e sostanze

naturali

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Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”

LE RECENTI MODIFICHE LEGISLATIVE RELATIVE AI COMPOSTI DEL RAME

S. Nardi, L. Pizzichini

Servizio Fitosanitario Regionale - ASSAMVia Alpi, 21, I-60131 AnconaE-mail: [email protected]

I composti del rame sono tra i più antichi rimedi fitoiatrici, noti per la loro attività nei confronti di funghi e batteri dannosi alle piante. Recentemente il loro impiego è stato indagato anche in relazione all’impatto sulla micoflora associata ad alcuni insetti. Il loro utilizzo in agricoltura, iniziato alla fine dell’800, è stato nel tempo ripetuto e massiccio e questo aspetto ha stimolato studi sulla possibilità di bioaccumulo del metallo pesante nel terreno, sulla contaminazione delle acque superficiali e sui livelli di tossicità nei confronti degli organismi viventi. Conseguentemente, a partire dal 2002, sono state emanate disposizioni legislative comunitarie e nazionali per ridurre i possibili effetti negativi connessi all’utilizzo dei prodotti fitosanitari contenenti rame come sostanza attiva. Con il Regolamento 473/2002/CE sono state introdotte limitazioni all’impiego dei composti del rame in agricoltura biologica. Le restrizioni di impiego, non superiore a 6 kg/ha anno di rame, sono state confermate dal Regolamento 889/2008/CE che reca modalità applicative del Regolamento 834/2007/CE relativo alla produzione biologica. Anche i limiti massimi di residuo (LMR) per le derrate e per i prodotti di origine vegetale elencati nel Regolamento 369/2005/CE sono stati recentemente modificati con l’emanazione del Regolamento 149/2008/CE, che ha rimodulato per alcune categorie di prodotti i valori massimi di rame ammessi. Per alcune matrici come ad esempio pomacee, drupacee, fragole, ortaggi a bulbo, ortaggi a radice e tubero, cucurbitacee, solanacee il LMR è pari a 5 ppm. Il processso più importante di valutazione dei composti del rame, tuttavia, è quello che ha recentemente portato, con la pubblicazione della Direttiva 2009/37/CE, all’iscrizione della sostanza attiva in allegato I della Direttiva 91/414/CEE relativa all’immissione in commercio dei prodotti fitosanitari. Il processo di revisione è stato lungo ed articolato: la Francia, paese relatore, ha inviato all’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) il documento di valutazione provvisorio nel giugno del 2007 e quest’ultima lo ha evaso nel settembre 2008. Il documento approvato comprende 5 sostanze a base di rame: idrossido di rame, ossicloruro di rame, ossido di rame, poltiglia bordolese, solfato di rame tribasico. I composti del rame sono quindi tra gli ultimi prodotti inseriti nell’elenco delle sostanze attive autorizzate a livello comunitario prima dell’entrata in vigore del nuovo Regolamento (1107/2009/CE) sull’immissione in commercio dei prodotti fitosanitari e della Direttiva 2009/128/CE sul loro uso sostenibile. A livello nazionale la pubblicazione del DM 15 settembre 2009 scandisce i tempi delle fasi di adeguamento alle nuove disposizioni comunitarie e le modalità di immissione in commercio dei formulati aventi composti del rame come sostanza attiva.

Parole chiave: Sostanza attiva, Limiti massimi di residuo, Iscrizione in allegato I.

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Recent changes in the laws for the use of copper compounds

Copper compounds have been used in plant protection for a long time, as fungicides and bactericidic tools to control organisms harmful to plants. Recently, copper compound use has also been studied for effects on the microflora associated with insects. The use in agriculture began at the end of the 1800’s and it continued at high levels for a long time. This aspect has encouraged studies concerning the envi-ronmental assessment of copper, particularly related to its long-term bioaccumulation in soil, to its contamination of watercourses, and to its toxicity for living organisms. Consequently, since 2002, EU regulations and national regulations have been issued to reduce the negative effects due to the use of copper as active ingredient in plant protection products. Regulation (EC) 473/2002 introduced limits to the use of copper compounds with regard to organic production. Copper use is allowed up to 6 kg per ha per year, as specified in Regulation (EC) 889/2008, which laid down the detailed rules for the implementation of Council Regulation (EC) 834/2007 on organic production, and on the labelling of organic products with regard to organic production. Maximum residue levels (MRLs) in or on food and feed listed in Regulation (EC) 396/2005 were recently amended by Commission Regulation (EC) 149/2008, which has established new MRLs for pesticides with copper as the active ingredient in and on certain prod-ucts of plant origin, including fruit and vegetables. Pesticide residues and maximum residue levels (mg/kg) in pome fruits, stone fruits, strawberries, bulb vegetables, root and tuber vegetables, cucurbits, and Solanaceae have been fixed at 5 ppm. Moreover, Commission Directive 2009/37/EC has laid out the pesticide risk assessment of active substances with a view to their possible inclusion in Annex I of Directive 91/414/EEC concerning the placing of plant protection products on the market. The inclusion of copper compounds in Annex I was a hard struggle and needed a long time. As the designated rapporteur Member State, France submitted to the European Food Safety Authority (EFSA) the draft assessment report (DAR) in June 2007. The EFSA issued their conclusions of pesticide peer review in September 2008. The document present-ed to the Commission and approved as Commission Directive 2009/37/EC includes five different identities of copper compounds: copper hydroxide, copper oxychloride, dicopper oxide, Bordeaux mixture, and tribasic copper sulfate. The copper compounds were thus the last to be included in Annex I for the active substances authorised at the Community level before the new rules came into force concerning the placing of plant protection products on the market (European Parliament and Council Regulation (EC) 1107/2009) and their sustainable use (European Parliament and Council Directive 2009/128/EC). At a national level in Italy, the Ministry of Agriculture has adopted a Decree issued on the 15 September 2009 to establish the timing to comply with these new EC regulations, and to amend or withdraw existing authorisations for plant pro-tection products containing copper compounds as the active ingredient.

Key words: Active ingredient, Maximum residue level, Inclusion in Annex I.

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Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”

VALUTAZIONE DELL’EFFICACIA CONTRO PLASMOPARA VITICOLA DI COMPOSTI RAMEICI UTILIZZATI A DOSI

RIDOTTE E DI PRODOTTI ALTERNATIVI

G. Romanazzi, M. Santini, S. Murolo, A. Masciulli, G. D’Ercole, F. Patrizio

Dipartimento di Scienze Ambientali e delle Produzioni Vegetali, Università Politecnica delle Marche

Via Brecce Bianche, I-60131 AnconaE-mail: [email protected]

Negli ultimi anni l’uso del rame, da sempre cardine nella difesa antiperonosporica (Bunelli, 1995), ha suscitato qualche preoccupazione circa il suo destino ambientale a causa della scarsa degradabilità nel terreno (Agnelli et al., 2002). Tale problematica ambientale è stata arginata con l’entrata in vigore del Regolamento 473/2002/CE, che ha stabilito un progressivo ridimensionamento delle quantità di rame da utilizzare in agricoltura. Tutto ciò ha disorientato soprattutto le aziende viticole a conduzione biologica, in cui i prodotti a base di rame continuano ad essere i soli capaci di garantire una efficace protezione contro gli attacchi di Plasmopara viticola (Berk. et Curt.) Berl. et de Toni, agente di peronospora della vite e, nel contempo, ha stimolato sperimentazioni pluriennali di campo volte all’ottimizzazione degli apporti cuprici e alla ricerca di alternative nei principali areali della penisola vocati alla viticoltura (Bortolotti et al., 2006; Egger e D’Arcangelo, 2006; Sancassani et al., 2006; Dongiovanni et al., 2008).

Nell’ambito di un progetto triennale promosso dalla Regione Marche è stata valutata la possibilità di utilizzare formulazioni a basso dosaggio di rame e prodotti alternativi per il controllo della peronospora della vite nelle condizioni pedoclimatiche, colturali e varietali tipiche della regione.

La prova sperimentale ha previsto nei primi due anni la valutazione dell’efficacia antiperonosporica di tre dosi (dose media di etichetta, 70% e 40% di questa) di 9 prodotti cuprici a base di idrossido di rame (Kocide 2000 e Cuprantol Ultra micron), ossicloruro tetraramico (Rame Caffaro blu), solfato di rame (Cupraxat SDI), poltiglia bordolese (Poltiglia Caffaro 20 DF e Poltiglia Bordolese Disperss), ossido rameoso (Cobre Nordox Super 75), peptidato di rame (Tepan), e due prodotti alternativi a base di bentonite (Bentotamnio) e di una miscela di polvere di roccia e propoli (Cabasan e Propoli). A partire da fine aprile - inizio di maggio fino a fine luglio, tutti i formulati sono stati distribuiti settimanalmente a calendario, secondo un disegno sperimentale di blocco randomizzato, con un’irroratrice a spalla che erogava un volume equivalente di 1000 l/ha. Nel terzo anno di sperimentazione è stato stilato un piano di difesa antiperonosporica che ha previsto l’alternanza dei formulati rameici a dose piena (idrossido di rame, utilizzato come standard, e peptidato di rame) e ridotta al 70% (idrossido di rame, poltiglia bordolese e ossido rameoso), che avevano consentito

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una migliore protezione nei primi due anni, intervallati con i due prodotti alternativi. La distribuzione dei formulati è stata effettuata in due areali diversi della regione (Camerano e Montecarotto), su due diverse varietà (Verdicchio e Montepulciano), sia secondo una strategia a calendario, sia in base al rischio epidemico.

Nelle prove di efficacia svolte in campo nel 2007 e 2008, i composti rameici hanno fornito una buona protezione, rispetto al testimone, anche alle dosi più basse, seppure in presenza di bassa pressione di malattia, come anche i prodotti alternativi, anche se in misura più limitata. Nel terzo anno di sperimentazione non sono state osservate differenze significative fra i calendari di trattamento e fra le tesi a confronto, evidenziando una buona efficacia dei prodotti alternativi quando intervallati con i cuprici, anche usati a dose ridotta. Tali prodotti alternativi possono quindi risultare utili in alternanza ai rameici in periodi della stagione vegetativa caratterizzati da bassa pressione della malattia, al fine di limitare gli apporti cuprici.

Parole chiave: Difesa biologica, Difesa integrata, Peronospora della vite, Strategie di protezione, Vitis vinifera.

Evaluation of the effectiveness of copper formulations used at reduced rates and of alternative compounds in the control of Plasmopara viticola

Over the last 20 years, copper application has become ever more considered as the basis for control of downy mildews (Brunelli, 1995). This has produced some concerns about its environmental destiny due to its low degradability in the soil (Agnelli et al., 2002). This environmental problem was resolved by legislation through the application of Regulation (EC) 473/2002, which imposed progressive reductions in copper application in agriculture. This disoriented the organic viticultural farmers, as copper formulations continued to guarantee effective protection in the control of Plasmopara viticola (Berk. et Curt.) Berl. et de Toni, the agent of downy mildew, while also stimulating pluriannual field trials in the main Italian viticultural areas that were aimed at optimizing copper treatments and exporing possible alternatives (Bortolotti et al., 2006; Egger and D’Arcangelo, 2006; Sancassani et al., 2006; Dongiovanni et al., 2008).

In the framework of a three-year project funded by the Marche Region, we evaluated the possibility of using copper at reduced doses, and also of alternative compounds, for the control grapevine downy mildew in the pedoclimatic, cultural and varietal conditions of this region.

In the first two years of these trials, the effectiveness in the control of downy mildew of three doses (average suggested rate, 70% and 40% of this) of nine copper formulations was evaluated, based on copper hydroxide (Kocide 2000 and Cuprantol Ultra micron), copper oxychloride (Rame Caffaro blu), tribasic copper sulphate (Cupraxat SDI), Bordeaux mixture (Poltiglia Caffaro 20 DF and Poltiglia Bordolese Disperss), dicopper oxide (Cobre Nordox Super 75), copper peptidate (Tepan),

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and two alternative natural compounds based on bentonite (Bentotamnio) and a combination of rock powder and propolis (Cabasan and Propoli). Since the end of April/ beginning of May up to the end of July, a volume equivalent to 1000 l/ha of all of these formulations was sprayed weekly onto the canopy of vines arranged in four randomized blocks, using a motorized backpack sprayer. In the third year, we tested a grapevine downy mildew control strategy consisting of cyclic application of copper compounds applied at their full rates (copper hydroxide, used as a reference standard, and copper peptidate) and 70% of the full rate (copper hydroxide, Bordeaux mixture and dicopper oxide), which showed a good level of protection in the first two-year trials, intercalated with the two alternative compounds. The field trials were carried out at two different locations (Camerano and Montecarotto, Ancona Province), considering two different cultivars (Verdicchio and Montepulciano), both with weekly applications, and according to the epidemiological risk.

In the trials carried out in 2007 and 2008, when low disease pressure occurred, all copper fungicides gave satisfactory protection, even with the lowest copper doses, as did the alternative compounds, even if these showed a reduced magnitude of disease reduction as compared to the control. In the third year, no significant differences were seen among the protection strategies and the treatments, showing good effectiveness of the alternative compounds when intercalated with the copper formulations at low rates. Therefore, these alternative compounds can be considered as good alternatives to copper formulations, particularly for application in a part of the season that is characterized by low epidemic risk of infections, in order to reduce overall copper use.

Key words: Grapevine downy mildew, Integrated control, Organic control, Protection strategies, Vitis vinifera.

Ringraziamenti

Si ringraziano la Regione Marche per il progetto “Valutazione dell’efficacia contro Plasmopara viticola di composti rameici utilizzati a dosi ridotte in viticoltura biologica e valutazione di prodotti alternativi”, le aziende agricole Pievalta, Podere Samargi e Cooperativa Terre Cortesi Moncaro per la collaborazione alle prove di campo ed Erica Feliziani per il contributo all’elaborazione dei dati.

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Lavori citati/References

Bunelli a., 1995. I prodotti naturali nella lotta alle malattie fungine. Difesa delle Piante, 18, 57-69.

agnelli a., r. Cuniglio, g. Corti, 2002. Frazionamento chimico del rame nei suoli dei vigneti. Informatore Agrario, 58(34), 71-74.

Bortolotti P.r., P. nannini, M. SCannavini, l. antoniaCCi, r. Bugiani, 2006. Valutazione di diversi composti rameici a basso dosaggio nella difesa antiperonosporica della vite. Atti Giornate Fitopatologiche, 2, 173-178.

egger e., M.e.M. D’arCangelo, 2006. Valutazione dell’efficacia di antiperonosporici a basso apporto di rame nella difesa della vite in Toscana. Atti Giornate Fitopatologiche, 2, 179-186.

SanCaSSani g.P., M. BuCCini, P. FreMiot, g. rho, S.l. toFFolatti, a. verCeSi, 2006. Prove di efficacia antiperonosporica di prodotti a basso dosaggio di rame su vite. Atti Giornate Fitopatologiche, 2, 167-172.

Dongiovanni C., C. giaMPaolo, M. Di Carolo, a. gaSParre, n. MaSiello, a. SantoMauro, F. Faretra, 2008. Attività antiperonosporica di dosi ridotte di rame e di sostanze alternative in vigneti dell’Italia meridionale. Atti Giornate Fitopatologiche, 2, 315-320.

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OSSERVAZIONI SULL’EFFICACIA ANTIPERONOSPORICA SU VITE DI DOSI RIDOTTE DI

RAME E DI SOSTANZE ALTERNATIVE E RESISTENZA AL DILAVAMENTO DI COMPOSTI RAMEICI

C. Dongiovanni1, M. Di Carolo1, C. Giampaolo1, A. Santomauro2, P. Natale1, D. Perrelli1, F. Faretra2

1Centro di Ricerca e Sperimentazione in Agricoltura “Basile Caramia”Via Cisternino, 281, I-70010 Locorotondo (BA)

2Dipartimento di Protezione delle Piante e Microbiologia Applicata, Università di Bari

Via Amendola, 165/A, I-70126 BariE-mail: [email protected]

Nel corso del triennio 2007-2009 sono state condotte cinque prove su vite, quattro in condizioni controllate (Prove A, B, D ed E) ed una in campo (Prova C), per valutare l’efficacia antiperonosporica di dosi ridotte di rame e di sostanze alternative. Ulteriori finalità delle prove sono state la valutazione dell’efficacia residua di trattamenti con composti rameici e la quantificazione del rame metallo residuo nelle foglie e nell’acqua di dilavamento dopo piogge simulate di diversa entità (10, 20 e 40 mm).

Nella Prova A, in presenza di un valore di diffusione pari al 56% sulle piante non trattate, i più elevati livelli di protezione (Indice di Abbott ~94%) sono stati ottenuti con un formulato a base di rame da solfato pentaidrato impiegato alla dose massima di etichetta che, comunque, comportava il minimo apporto di rame (120 g/ha di rame metallo). Livelli di efficacia analoghi sono stati conseguiti con rame da ossido rameoso (Indice di Abbott ~92%), ma con apporti di rame equivalenti a 1125 e 787,5 g/ha di rame metallo. Un significativo contenimento delle infezioni, rispetto al testimone non trattato, è stato ottenuto anche con due formulazioni di poltiglia bordolese, ma solo quando impiegate alla dose massima (2000-2400 g/ha di rame metallo). Valori di infezione statisticamente non differenziabili dal testimone sono stati osservati con rame da solfato tribasico (304, 532 e 760 g/ha di rame metallo) e con polvere di roccia+propoli. Con un dilavamento equivalente a 10 mm di pioggia (Prova B), le riduzioni percentuali del contenuto in rame sulle foglie sono state comprese fra 8% (rame da solfato tribasico, 200 g/ha di rame metallo) e 52% (poltiglia bordolese, 2000 g/ha di rame). L’analisi statistica non ha evidenziato un’influenza significativa della dose di rame sulla sua riduzione percentuale nelle foglie a seguito di dilavamento con l’equivalente di 10 mm di pioggia. Le concentrazioni di rame nell’acqua di dilavamento sono state sempre inferiori a 0,22 mg/kg, tranne nella tesi trattata con poltiglia bordolese (2400 g/ha di rame metallo) per la quale è stata rilevata una concentrazione pari a 1,4 mg/kg.

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Petria 20 (1), 1-72 (2010) – Atti Convegno - Ancona, 26 Febbraio/February 2010

Nella prova svolta in campo (Prova C), i sintomi si sono manifestati sulla quasi totalità dei grappoli delle parcelle non trattate, in forma di peronospora larvata, e sul 49% delle foglie. L’impiego di rame idrossido, sia alla dose di 587,5 che di 375 g/ha di rame metallo, ha permesso un significativo contenimento delle infezioni, senza differenze statisticamente apprezzabili fra le due dosi saggiate. Nessuna attività antiperonosporica è stata evidenziata per l’acido ortosilicico ed il bentotamnio. L’efficacia del rame idrossido, evidenziata in campo, è stata confermata in condizioni controllate (Prova D). Con un valore di diffusione sulle foglie del 29% sulle piante non trattate, rame idrossido ha dato luogo a valori dell’indice di Abbott del 92%, 95% e 100%, rispettivamente alle dosi di 260, 455 e 650 g/ha di rame metallo. L’efficacia dei composti a base di rame da solfato pentaidrato e da ossido rameoso (120 e 1125 g/ha di rame metallo, rispettivamente) è stata confermata anche in questa prova, con valori dell’indice di Abbott di 83% e 95%, rispettivamente. Sulle tesi trattate con rame idrossido (455 e 650 g/ha di rame metallo) o ossido rameoso (1125 g/ha di rame metallo), i valori di diffusione della malattia sono sempre risultati significativamente inferiori rispetto al testimone non trattato, anche dopo l’equivalente di 40 mm di pioggia. Rame idrossido (260 g/ha di rame metallo), ossicloruro di rame (375 g/ha), rame solfato (2400 g/ha) e rame solfato pentaidrato (120 g/ha) hanno mantenuto la loro efficacia anche dopo 20 mm di pioggia simulata. Le concentrazioni di rame sulle foglie e nell’acqua di dilavamento sono apparse essere direttamente proporzionali alle quantità di rame metallo applicate. Significative riduzioni percentuali delle concentrazioni di rame sulle foglie è stata osservata solo a seguito di 40 mm di pioggia (Prova E).

Le prove condotte hanno evidenziato che, in condizioni controllate, è stato possibile conseguire soddisfacenti livelli di protezione anche con apporti di rame metallo equivalenti a 120 g/ha (rame da solfato pentaidrato), 260 e 455 g/ha (rame idrossido) e 1125 g/ha (rame da ossido rameoso). Rame idrossido ha efficacemente controllato la malattia anche in campo, alle dosi di 375 e 587,5 g/ha di rame. Nella Prova A, tuttavia, il rame idrossido a 269 e 455 g/ha di rame metallo non ha permesso di contenere adeguatamente le infezioni, confermando l’incostanza dei risultati già osservata in precedenza (Dongiovanni et al., 2006, 2008). Tutti i composti hanno permesso di contenere significativamente i valori di diffusione delle infezioni, anche a seguito di 10 e 20 mm di pioggia simulata. Nelle prove svolte, i prodotti alternativi ai composti rameici impiegati non hanno evidenziato alcuna attività antiperonosporica.

Parole chiave: Peronospora, Rame, Resistenza al dilavamento, Vite.

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Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”

Observations on the effectiveness of reduced rates of copper and alternative compounds against downy mildew on grapevine, and on the rain fastness of

copper derivatives

Five trials were conducted in 2007-2009 to evaluate the effectiveness of the use of reduced rates of copper and alternative compounds against downy mildew on grapevine, four under controlled conditions (Trials A, B, D and E) and one in the field (Trial C). The trials were also aimed at evaluating the residual effectiveness of copper derivatives and the copper concentrations in leaves and in run-off water after artificial rainfall (10, 20 and 40 mm).

In Trial A, where a mean value of 56% infected leaves was recorded on untreated plants, the highest protection levels (Abbott’s index ~94%) were obtained with a formulate of copper sulphate pentahydrate that although applied at its highest label rate, allowed the use of the lowest amount of copper (120 g/ha of metallic copper). Similar effectiveness levels were reached with dicopper oxide (Abbott’s index ~92%), but with metallic copper rates equivalent to 1125 and 787.5 g/ha. A significant reduction in infections was also achieved with two formulations of Bordeaux mixture, as compared to the untreated control, but only when applied at the highest rates (2000 and 2400 g/ha of metallic copper). Infection values that were not statistically different from the untreated control were seen with tribasic copper sulphate (304, 532 and 760 g/ha of metallic copper) and with a mixture of rock powder and propolis. After an artificial rainfall equivalent to 10 mm (Trial B), the percentage reductions of copper content in the leaves ranged from 8% (tribasic copper sulphate, 200 g/ha of metallic copper) to 52% (Bordeaux mixture, 2000 g/ha of metallic copper). The statistical analysis did not show any influence of the effects of the rate on the percentage reduction in copper in the leaves after the artificial rainfall of 10 mm. Copper concentrations in the run-off water were always lower than 0.22 mg/kg, except with treatment with Bordeaux mixture (2400 g/ha of metallic copper), where a concentration of 1.4 mg/kg was recorded.

In the field trial (Trial C), in untreated control plots, symptoms were observed on 49% of leaves, and almost all of the bunches showed brown rot symptoms. Copper hydroxide applied at either 587.5 or 375 g/ha of metallic copper provided a significant reduction in the infections, as compared to the untreated control, with no appreciable differences between the two rates tested. Orto-silicon acid and bentotamnio were not effective. The high effectiveness of copper hydroxide observed in the field trials was confirmed under the controlled conditions (Trial D). With 29% infected leaves on the untreated control vines, copper hydroxide yielded values of Abbott’s index of 92%, 95% and 100% at the rates of 260, 455 and 650 g/ha of metallic copper, respectively. The effectiveness of copper sulphate pentahydrate and dicopper oxide (120 and 1125 g/ha of metallic copper, respectively) was confirmed, with Abbott’s index values of 83% and 95%, respectively. On the plants treated with copper hydroxide (455 and 650 g/ha of metallic copper) or dicopper oxide (1125 g/ha metallic copper), the percentage of infected leaves was always significantly lower than in the untreated control, even

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Petria 20 (1), 1-72 (2010) – Atti Convegno - Ancona, 26 Febbraio/February 2010

after an artificial rainfall equivalent to 40 mm. Copper hydroxide (260 g/ha metallic copper), copper oxychloride (375 g/ha), Bordeaux mixture (2400 g/ha) and copper sulphate pentahydrate (120 g/ha) maintained their effectiveness even after 20 mm of artificial rainfall. Residual copper concentrations in leaves and run-off water appeared to be directly related to amounts of copper applied. Significant percentage reductions in copper concentrations in leaves were seen only after an artificial rainfall equivalent to 40 mm (Trial E).

The trials showed that under controlled conditions, it was possible to obtain satisfactory disease control even with rates of metallic copper equivalent to 120 g/ha (copper sulphate pentahydrate), 260 and 455 g/ha (copper hydroxide) and 1125 g/ha (dicopper oxide). Copper hydroxide proved to be effective also in the field trial, at rates of metallic copper of 375 and 587.5 g/ha. In Trial A, however, copper hydroxide at 269 and 455 g/ha (metallic copper) did not provide any significant reductions in infections, confirming some of the inconstant results previously seen (Dongiovanni et al., 2006, 2008). All of the tested copper compounds provided significant reductions in the percentage of infected leaves, even after artificial rainfalls equivalent to 10 and 20 mm. In the trials discussed here, the compounds used as possible alternatives to copper derivatives did not show any effectiveness against downy mildew.

Key words: Copper, Downy mildew, Grapevine, Rain fastness.

Ringraziamenti

Si ringrazia la Regione Marche per il progetto “Valutazione dell’efficacia contro Plasmopara viticola di composti rameici utilizzati a dosi ridotte in viticoltura biologica e valutazione di prodotti alternativi”.

Lavori citati/References

Dongiovanni C., g. tauro, C. giaMPaolo, a. SantoMauro, F. Faretra, 2006. Valutazioni su dosi ridotte di rame e nuovi fungicidi nella protezione della vite dalla peronospora in Puglia. Atti Giornate Fitopatologiche, 2, 187-192.

Dongiovanni C., C. giaMPaolo, M. Di Carolo, a. gaSParre, n. MaSiello, a. SantoMauro, F. Faretra, 2008. Attività antiperonosporica di dosi ridotte di rame e di sostanze alternative in vigneti dell’Italia meridionale. Atti Giornate Fitopatologiche, 2, 315-320.

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Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”

DIFESA ANTIPERONOSPORICA IN VITICOLTURA BIOLOGICA IN AMBIENTI AD ELEVATO RISCHIO

EPIDEMIOLOGICO

M. Borgo, A. Zanzotto

CRA -Centro di Ricerca per la Viticoltura Viale XXVIII Aprile, 26, I-31015 Conegliano (TV)

E-mail: [email protected]

Negli ambienti della pianura trevigiana, dove la difesa della vite contro le infezioni di Plasmopara viticola in regime di viticoltura biologica incontra evidenti difficoltà a causa delle condizioni climatiche, caratterizzate da frequenti piogge e da elevata umidità ambientale, sono state condotte numerose sperimentazioni sulla cv. Merlot con l’obiettivo di mettere a punto idonee strategie di difesa della vite contro infezioni primarie e secondarie di P. viticola, con scelta di prodotti rameici e dei loro dosaggi nell’ottica di rispondere ai disciplinari di produzione (Reg. CE 2092/91 e successive modifiche).

Nel corso degli anni il fattore “annata” ha inciso in modo determinante sullo sviluppo delle epidemie di peronospora che quasi sempre hanno raggiunto livelli devastanti sulle viti del testimone non trattato. Solo in poche annate, caratterizzate da scarsa piovosità nella fase pre-fiorale, la malattia ha mostrato ridotta virulenza su foglie e su grappoli. Nelle prove di confronto tra linee di difesa con uso esclusivo di antiperonosporici rameici rispetto a linee di tipo integrato, nelle quali l’impiego del rame era preceduto da prodotti acuprici (miscele di vari antiperonosporici di sintesi ad azione di copertura e/o endoterapica, oppure da ammendanti a base di fosfito di potassio), i risultati più soddisfacenti sono stati garantiti nel caso del ricorso a linee di difesa integrata. Tuttavia, come registrato nel 2008, alcune deficienze sono possibili al verificarsi di condizioni climatiche particolarmente favorevoli a P. viticola.

Nella linea di difesa antiperonosporica con solo rame sono emerse evidenti difficoltà di gestione degli interventi soprattutto nelle annate in cui la malattia era palese prima della fioritura. Il perdurare di condizioni climatiche favorevoli al patogeno anche dopo l’allegagione dell’uva ha ridotto ulteriormente le possibilità di contenere i danni, sia su foglie che su grappoli. La difesa è risultata relativamente migliore con l’uso di idrossido di rame rispetto ad altri prodotti cuprici.

Per l’ambiente di prova, considerato l’elevato numero di interventi resi necessari, i quantitativi di rame sono risultati quasi sempre superiori ai limiti previsti dal disciplinare di produzione per l’agricoltura biologica. In situazioni di elevato rischio epidemico, la sola lotta chimica con l’uso di composti rameici anche alle dosi in etichetta non consente di raggiungere auspicabili successi contro P. viticola.

Particolare importanza viene attribuita alla suscettibilità della vegetazione alle infezioni primarie e alle successive infezioni secondarie nelle fasi pre- e post-fiorale, durante le quali sono apparsi determinanti il clima e, nel caso di piogge,

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l’uso di fosfiti di potassio. La difesa integrata con ricorso ad ammendanti elicitori di autodifesa della vite e gli interventi agronomici, quali corrette tecniche colturali e uso di macchine per la distribuzione predisposte per il recupero della poltiglia dispersa, possono rappresentare nuove prospettive per sostenere e favorire l’uso del rame in viticoltura biologica.

Parole chiave: Difesa biologica, Difesa integrata, Peronospora, Rame, Vite.

Organic viticulture and control of downy mildew in high epidemic risk environments

In the plain vinegrowing area of Treviso province, the control of Plasmopara viticola in organic farming faces clear difficulties because of the climatic conditions of frequent rainfall and high humidity. Several trials have been carried out on cv. Merlot to define suitable control strategies against primary and secondary infections of P. viticola, with the choice of copper products and their doses in accordance with the production regulations (CE Reg. 2092/91 and further modifications).

Along the years, the factor “year” strongly influenced the epidemiology of grapevine downy mildew, which eventually caused severe yield losses in the untreated plots. Only in the few years with low rainfall during the pre-bloom stage did the disease show reduced virulence on the leaves and the bunches. In the comparison trials with the use of copper products only vs. integrated products, where copper was in the form of acupric products (mixtures of various contact or endotherapic fungicides or K-phosphyte fertilizers), the best results where achieved with the integrated strategy. Nevertheless, when climatic conditions are particularly favourable to P. viticola, as seen in 2008, some deficiencies are still possible.

The use of copper products alone can cause difficulties in disease control, mainly in the years when the pathogen appears before bloom. The climatic conditions favourable to the pathogen still being present after fruit-set have further reduced the possibility of controlling the damage, both to leaves and bunches. Relatively better results were seen with the use of copper hydroxide, in comparison with the other copper salts.

Considering the high number of treatments that were necessary in the environment investigated, the amount of copper was mostly higher than the limits stated by the organic farming regulations. In situations with high epidemic risk, the use of copper salts alone is not sufficient to achieve complete control of P. viticola.

Great significance is ascribed to the leaf susceptibility to primary and secondary infections in the pre- and post-bloom stages, when climatic conditions appear to be very important, and in the case of rainfall, for the use of potassium phosphytes. Integrated control through the use of elicitors of grapevine self-defence and agronomical operations, such as the adoption of rational coltural practices and the use of spraying machines with recovery of the dispersed mixture, can offer new perspectives to strengthen and extend the use of copper in organic viticulture.

Key words: Copper, Downy mildew, Grapevine, Integrated control, Organic control.

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Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”

UN PRODOTTO A BASSO DOSAGGIO DI RAME PER LA DIFESA CONTRO LA PERONOSPORA DELLA VITE

S. Dagostin1, U. Gamba2, M. Pinna2, I. Pertot1

1Fondazione Edmund Mach, IASMA Centro Ricerca e InnovazioneVia Mach, 1, I-38010 San Michele all’Adige (TN)

2CRAB scrl Centro di Riferimento per l’Agricoltura Biologica Via San Vincenzo, 48, I-10060 Bibiana (TO)

E-mail: [email protected]

La peronospora della vite, causata dall’oomicete Plasmopara viticola (Berk. & Curt.) Berl. & De Toni è una delle più importanti e devastanti malattie della vite, che si manifesta in particolare nelle zone caratterizzate da condizioni atmosferiche calde e umide. Ad oggi, in agricoltura biologica, la lotta contro la peronospora si basa quasi esclusivamente sull’uso di fungicidi a base di rame. Tuttavia, al fine di ridurre i danni ambientali causati dai metalli pesanti, la Commissione Europea (Regolamento CEE n. 473/2002) ha notevolmente ridotto i quantitativi di prodotti cuprici impiegabili in agricoltura biologica. Molti studi hanno valutato l’efficacia di prodotti non rameici a basso impatto ambientale, ma finora nessun composto ha evidenziato un’attività antiperonosporica tale da consentirne un uso immediato in viticoltura biologica. Tuttavia, se la sostituzione totale del rame può risultare ancora difficile, l’utilizzo delle formulazioni a basso contenuto di rame potrebbe consentire di ottenere un buon controllo della malattia con riduzione dei quantitativi di rame metallo immesso nell’ambiente. Tra le nuove formulazioni testate in numerosi studi condotti tra il 2005 e il 2009, Labicuper (Melaxa) sembra essere la più efficace sia in condizioni di serra che in condizioni di campo. Labicuper è una formulazione liquida a base di gluconato di rame, che presenta una concentrazione di ioni rame (Cu2+) pari all’8%. Applicato a 3 ml/l, in condizioni di serra, Labicuper ha permesso di ottenere un controllo dell’infezione di peronospora superiore a quello ottenuto con idrossido di rame (Kocide 2000, 1,42 g/l, 35% Cu2+) considerato come standard commerciale (rispettivamente il 2,3 e il 12,2% di gravità della malattia su foglia). Gli studi di persistenza dell’attività di Labicuper nel tempo indicano che la sua attività antiperonosporica non diminuisce se applicato fino a sei giorni prima dell’infezione. Tuttavia, sperimentazioni sulla resistenza al dilavamento mostrano un lento calo dell’attività del prodotto, pur mantenendo un’efficacia del 49% anche dopo 50 mm di pioggia simulata. Si ha conferma dell’elevata attività del gluconato di rame anche nelle prove di campo, condotte in Trentino ed in Piemonte dal 2005 al 2009. In entrambi i siti, in ciascun anno, il controllo delle infezioni di peronospora con Labicuper risulta essere del tutto comparabile a quella ottenuto con idrossido di rame sia su foglie che su grappoli. Le analisi effettuate alla raccolta dell’uva hanno evidenziato che anche la resa e la qualità dei grappoli è simile allo standard commerciale. In tutte le prove di

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campo, le quantità di rame metallo utilizzate in Trentino e in Piemonte nei trattamenti con Labicuper sono risultate, rispettivamente, circa il 30 e 60% inferiori a quelle utilizzate per i trattamenti con idrossido di rame, rimanendo comunque inferiori al limite legale dei sei kg/ha anno.

In conclusione, Labicuper consente un controllo totale della malattia con un apporto inferiore di rame metallo nell’ambiente e può essere considerato un valido prodotto per la lotta biologica alla peronospora.

Parole chiave: Gluconato di rame, Plasmopara viticola, Prove di efficacia.

Grapevine downy mildew: high levels of control with low copper input

Downy mildew caused by the obligate biotrophic oomycete Plasmopara viticola (Berk. & Curt.) Berl. & de Toni is one of the most important and devastating diseases of grapevine, especially in areas characterized by warm and wet conditions during the growing season. In organic vineyards, downy mildew is mainly controlled by regular spraying with copper compounds. However, since 2006, the use of copper fungicides in organic agriculture has been restricted in Europe (Regulation CE n. 473/2002). Many studies on copper alternatives have been conducted, but so far no alternative compounds that can fully replace copper in organic viticulture are available, and the use of products containing relatively low rates of copper should be considered to reduce the quantities of copper used in organic vineyards.

In this study conducted from 2005 to 2009, new copper-based formulations were tested under greenhouse and field conditions. One of the most interesting products was Labicuper (Melaxa, Italy). Labicuper is a liquid formulation based on copper gluconate with 8% copper (Cu2+). Applied at 3 ml/l under greenhouse conditions, Labicuper provided control of the disease that was significantly better than copper hydroxide (Kocide 2000, 1.42 g/l, 35% Cu2+), namely 2.3% and 12.2% disease severity, respectively. The persistence study indicated that the significant effects of Labicuper on grapevine downy mildew did not decrease for up to six days after product application, and the study of rain fastness, in relation to its effects on downy mildew, indicate that the effectiveness of Labicuper slowly decreases from 84% with no rain, to 65% when exposed to 10 mm simulated rain, and down to 49% when exposed to 50 mm simulated rain. In each of the field trials, conducted in the Trentino and Piedmont regions from 2005 to 2009, the effectiveness of copper gluconate was significantly greater or similar to copper hydroxide on leaves and on bunches; the grape yield and the quality of bunches was similar to plants treated with the copper reference. In all of the field trials, control of downy mildew was obtained using low doses of product that allowed a quantity of copper ion of about 30% in Trentino, and 60% in Piedmont, lower than the amounts of copper hydroxide, and a little lower than the legal limit of six kg/ha year.

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Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”

In conclusion, Labicuper can ensure high control of disease with low copper input to the environment, and can be considered a useful product for the control of grapevine downy mildew in organic farming.

Key words: Copper gluconate, Effectiveness trials, Plasmopara viticola.

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PROVE DI DIFESA ANTIPERONOSPORICA IN REGIME DI AGRICOLTURA BIOLOGICA MEDIANTE L’AUSILIO DEL

MODELLO EPI IN VENETO

M. Buccini1, G. Rho1, G. P. Sancassani2, A. Vercesi3

1Fitopro s.r.l.Via Tiepolo, 42, I-20129 Milano

2Servizio Fitosanitario della Regione VenetoViale dell’Agricoltura, 1/A, Località Bovolino, I-37060 Buttapietra (VR)

3Istituto di Patologia VegetaleVia Celoria, 2, I-20133 Milano

E-mail: [email protected]

Tre prove sperimentali sono state effettuate nel triennio 2007-2009 su cv Merlot, nel comprensorio dei Colli Euganei (PD) allo scopo di ottimizzare le strategie di difesa antiperonosporica nei vigneti in regime di agricoltura biologica. Per rispettare i limiti quantitativi posti all’utilizzo dei prodotti rameici da parte dell’Unione Europea, sono stati messi a confronto protocolli convenzionali, che prevedono interventi a calendario e una strategia basata sul modello EPI (Etat Potentiel d’Infection), per evitare trattamenti superflui e posizionare quelli necessari nel momento ottimale. Per ognuna delle due strategie proposte, sono stati utilizzati, nei diversi anni, sei differenti prodotti contenenti rame sotto diverse forme e a diversa percentuale.

Nel 2007 l’andamento epidemico è stato piuttosto contenuto e il modello ha indicato un basso livello di rischio d’infezione durante tutta la stagione. La strategia basata su EPI ha permesso di risparmiare nove trattamenti su undici. I risultati mostrano differenze statisticamente significative tra alcune delle tesi trattate con le due diverse strategie, ma nel complesso i danni a carico delle tesi trattate sono stati limitati e hanno raggiunto una percentuale di superficie infetta del 2% su foglia e meno del 6% su grappolo.

Le particolari condizioni climatiche del 2008 hanno determinato l’instaurarsi di gravissime infezioni peronosporiche con completa defogliazione e totale distruzione dei grappoli sul testimone non trattato. I valori assunti da EPI segnalavano un elevatissimo rischio d’infezione. Le due strategie hanno comportato un analogo numero di trattamenti. Tutte le tesi trattate sono risultate significativamente differenti dal testimone; tra esse sono emerse differenze statisticamente significative, non ascrivibili al tipo di strategia impiegata.

Nel 2009 lo sviluppo epidemico è risultato intermedio tra quelli dei due anni precedenti. L’indice EPI, che indicava ad inizio stagione un elevato rischio d’infezione, ha assunto valori negativi a partire dall’inizio di giugno e solo a luglio ha segnalato la possibilità di gravi infezioni. Sulle parcelle trattate secondo le indicazioni del modello sono stati evitati quattro trattamenti. I prodotti delle varie tesi hanno

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raggiunto ottimi indici di protezioni finali sia su foglia sia su grappolo, sono emerse delle differenze statistiche solo su grappolo, non relazionabili comunque con il tipo di strategia adottata.

La sperimentazione triennale ha messo in evidenza, che l’adozione di una strategia di difesa antiperonosporica basata sul modello EPI può concorrere in diversa misura, a seconda dei prodotti e delle varie condizioni meteorologiche, ad un più razionale utilizzo dei limitati quantitativi di rame a disposizione, quale unica possibilità contro gli attacchi di Plasmopara viticola in agricoltura biologica.

Parole chiave: Basso dosaggio, Modelli epidemici, Rame.

Field assay on the application of an EPI-based strategy against Plasmopara viticola in organic viticulture

Three experimental assays were carried out from 2007 to 2009 on cv Merlot in the Colli Euganei district (PD). These were aimed at optimizing downy mildew management in organic vineyards, without exceeding the limits for copper use imposed by the European Community. The conventional strategy was based on repeated treatments, assuring continuous protection to the grapevines; this was compared with an alternative strategy derived from the epidemic simulations performed by the EPI (Etat Potentiel d’Infection) model, so as to avoid superfluous fungicide application and to treat the vineyard at the right time. Over the different years, both of these strategies used six different formulates, containing different forms and percentages of copper.

In 2007, downy mildew reached very limited incidence in the experimental vineyard, and EPI provided low infection risk all through the grapevine vegetative season. The conventional and EPI strategies required application of eleven and two treatments, respectively. The results obtained in the plots treated according to the different strategies showed some significant differences, but limited damage was seen in the treated plots, where the symptomatic surface reached 2% on leaves and 6% on clusters.

In 2008, the subsequent rainy periods and the mild temperatures registered in the field favoured the occurrence of severe infections, which caused, in turn, complete defoliation and total yield loss in the untreated plot. Both of the strategies required the same number of treatments. The treated plots were significantly different from the untreated plot and from each other, depending on the formulate used.

In 2009, the downy mildew incidence was moderate. The EPI showed a high infection risk at the beginning of the season, which progressively decreased and reached negative values in June. Only in July were severe infections forecast by the model. The EPI strategy avoided the application of four treatments in comparison with the conventional strategy. The formulates used on the different experimental plots provided very good protection indexes both on the leaves and on the bunches:

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statistically significant differences that were not induced by the application strategies were detected only on the clusters.

The experimental assays carried out for these three consecutive years showed that the downy mildew management strategy suggested by the EPI model can contribute to different extents, depending on the formulates and the climatic conditions, to more rational use of the limited copper quantities allowed by the European Community regulations of organic viticulture.

Key words: Copper, Epidemic models, Low dose.

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VALUTAZIONE DELL’EFFICACIA DI UNA NUOVA FORMULAZIONE A BASE DI OSSICLORURO DI RAME AL 10% ED IDROSSIDO DI RAME AL

10% CONTRO Plasmopara viticola SU VITE, IN CONFRONTO AD ALTRI FORMULATI A BASSO CONTENUTO DI RAME

R. Bruni

IIS C. Ulpiani Via della Repubblica, 30, I-63100 Ascoli Piceno

E-mail: [email protected]

La peronospora della vite, causata da Plasmopara viticola (Berk. & Curt.) Berl. & De Toni, è una delle malattie più importanti per questa coltura nell’Italia centrale. In particolare nelle stagioni con decorso piovoso, il fungo mostra un’alta patogenicità, soprattutto durante la primavera. Ciò crea un grave problema in particolare ai viticoltori biologici che si vedono costretti ad aumentare il numero di interventi con il rischio di superare il limite imposto dall’organismo di controllo o di andare incontro a fenomeni di fitotossicità.

Il presente studio è stato condotto secondo le linee guida OEPP/EPPO sulla buona pratica sperimentale. La prova è stata condotta in tre anni in un vigneto situato presso l’Azienda Agraria dell’IIS Ulpiani di Ascoli Piceno. Il vigneto impiantato nel 1978 con un sesto di 3x2 m presenta giacitura collinare con terreno sabbioso. La varietà utilizzata è stata il “Montepulciano”. Il vigneto non è irrigato e riceve principalmente concimazione organica (letame + Nitrophoska blu 200 Kg/ha). Gli ulteriori trattamenti effettuati durante la prova sono stati quelli a base di zolfo applicato per mezzo di un’impolveratrice. E’ stato adottato un disegno sperimentale a blocchi completamente randomizzati con 4 repliche. La dimensione della parcella era di circa 9000 m2 con 1666 piante. Le tesi sperimentali mettevano a confronto i seguenti formulati: “Airone” - ossicloruro/idrossido di rame (quantitativo di principio attivo 10%/10%) , idrossido di rame standard commerciale (quantitativo di principio attivo 35%), ossicloruro di rame standard commerciale (quantitativo di principio attivo 37,5%). La metodologia prevedeva infine un confronto di efficacia con il un testimone non trattato. Per ogni trattamento il quantitativo di principio attivo apportato è stato rispettivamente uguale a 54,4, 52,5 e 93,75 g/hl. Per le applicazioni è stato utilizzato un atomizzatore “turbofly fan system” con pressione pari a 12 atm con diametro interno degli ugelli pari a 1,5 mm. Il volume distribuito per ogni superficie è stato equivalente a 1000 l/ha. Ad ogni trattamento veniva aggiunto un fungicida a base di zolfo all’80% in granuli idrodisperdibili alla dose di 700 g/hl. Sono stati effettuati 9 trattamenti alle fasi fenologiche BBCH n. 15, 16, 19, 55, 61, 71, 77, 81, 83. I dati metereologici durante i tre anni sono stati differenti, risultando il secondo estremamente secco. Per quanto riguarda le valutazioni sono state basate sulle linee EPPO per la valutazione dell’efficacia dei fungicidi PP 1/31 (2). Cento foglie sono state campionate a caso dalle piante di ogni parcella e la percentuale di area occupata dalle macchie di peronospora

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è stata determinata usando la stessa chiave. Per il campionamento sui grappoli ne sono stati campionati ed esaminati 100 per trattamento.

In termini di controllo della malattia sulle foglie, risultati simili sono stati conseguiti nelle diverse tesi trattate, ma va rilevato che sui grappoli il trattamento con “Airone” ha mostrato una migliore performance in termini di efficacia. Infatti al primo anno la tesi trattata con “Airone” ha fatto registrare un controllo dell’infezione pari all’89,11% sui grappoli, mentre lo standard ha raggiunto il 79,36%. Nel terzo anno i risultati di efficacia ottenuti con “Airone” sono stati pari al 76,32%, contro il 73,84% dello standard di riferimento. Nessuna valutazione è stata fatta nel secondo anno di prova, a causa del debole attacco causato dal decorso estremamente secco della stagione. Il vigneto è stato esaminato per determinare la presenza di effetti fitotossici o di fenomeni di lussureggiamento della vegetazione. Il tipo e l’estensione di questi effetti sono stati valutati secondo una scala di fitotossicità che si estende da 1 (nessun effetto) a 9 (forte tossicità). E’ stato registrato un punteggio uguale a 1 per le viti trattate con “Airone”, mentre lo standard idrossido ha fatto registrare un livello di 4 (bassa-media tossicità). Questa differenza è stata determinata da un minore rigoglio vegetativo manifestato dalle piante trattate rispetto allo standard. Per quanto riguarda la valutazione alla raccolta sui residui e i parametri qualitativi, alcuni campioni sono stati prelevati alla vendemmia e sottoposti a differenti analisi, quali il grado Brix, l’acidità totale e il contenuto di rame residuo. In dettaglio è stato raccolto in differenti parti della parcella un minimo di 4 grappoli per ogni trattamento. Per ridurre il rischio di errore nell’analisi, i residui sono stati valutati con due differenti metodologie: l’analisi potenziometrica effettuata dal Prof. Roberto De Solis del laboratorio di chimica enologica del IIS C. Ulpiani e l’assorbimento atomico eseguito dall’ARPAM (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale delle Marche). Entrambe le metodologie hanno mostrato buoni esiti per il prodotto testato, risultando i parametri qualitativi pressoché simili tra le varie tesi, mentre i residui di rame sono risultati leggermente più bassi rispetto a quelli dello standard ossicloruro, sostanzialmente corrispondenti a quelli dell’idrossido.

Parole chiave: Fitotossicità, Idrossido di rame, Ossicloruro di rame, Residuo.

Efficacy evaluation of a new formulation containing copper oxychloride 10% and copper hydroxide 10% against Plasmopara viticola on grapevine, in

comparison with other low-rate copper formulations

Grapevine downy mildew, caused by Plasmopara viticola (Berk. & Curt.) Berl. & De Toni, is one of the most important grapevine diseases in central Italy. Particularly during rainy seasons, the pathogen shows high levels of infection, with the strongest during the spring. This creates serious problems for organic farmers, as they are forced to spray very often, with the risk of exceeding the copper limit or having collateral damage of phytotoxicity on the plants.

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This study was carried out in compliance with OEPP/EPPO principles on Good Experimental Practice (Guidelines on Efficacy Evaluation of Plant Protection Product n. 135, 152, 181 and specific guideline n. 31). The trial was carried out over three years in a vineyard located at the IIS Ulpiani’s farm in the Region of Marche, Ascoli Piceno (AP), with a hilly landscape and a sandy soil. The vine variety was “Montepulciano”, which was planted in the year 1978 with a layout of 3 m x 2 m. The vineyard had no irrigation and it received mainly organic fertilisation (organic + Nitrophoska blu 200 kg/ha). The other pesticide used during the trial was only sulphur, as a dustable powder formulation. The experimental design was a complete randomised block design with 4 replications. The plot size was around 9000 m2 with 1666 plants per plot. The test products were the “Airone” copper oxychloride /copper hydroxide (active ingredient levels: 10%/10%), copper hydroxide commercial standard (active ingredient 35%), copper oxychloride commercial standard (active ingredient 37.5%), and the untreated control. For each treatment, the amounts of active ingredients were 54.4, 52.5 and 93.75 g/hl, respectively. A “Turbofly Fan System” Atomizer with a 12 atm sprayer pressure was used. The spraying volume per unit area was 1000 l/ha, the nozzles type inside diameter was 1.5 mm. Depending on the plant growth stage, the number of nozzles was 3+3 or 4+4. For each treatment, a water dispersible granule sulphur 80% fungicide was added at the rate of 700 g/hl. Nine treatments were made, on the BBCH scale n. 15, 16, 19, 55, 61, 71, 77, 81, 83. The meteorological data over these three years were different, with the second year being dryer. As far as the assessments are concerned, they were based on the EPPO guidelines for the efficacy evaluation of fungicides PP 1/31(2). One hundred leaves were picked randomly from plants of each plot and the percent area occupied by mildew spots determined using the key in the EPPO Guideline PP 1/31(2). To perform the assessments on bunches, 100 clusters were examined per treatment.

In terms of the control, there were similar results from both products tested on the leaves, while on the clusters, better control was provided by the Airone formulation. In the first year, this formulation scored an infection control of 89.11% on the bunches, while the standard reached 79.36%. In the third year, the results were 76.32% against 73.84%. No evaluation was made in the second year because of the low infection arising form the extremely dry season. The crop was examined to determine the presence of phytotoxic effects, and any positive effects were noted too. The type and extent of these effects on the crop were recorded. According to the assessments carried out on grapevine, significant phytotoxic symptoms were seen on the whole plants treated with the test products. A scale of phytotoxicity from 1 (no effects) to 9 (strong effects) was used. A score of 1 was recorded for the plants treated with “Airone”, while the standard hydroxide treatment showed a level of 4 (low/medium toxicity). This difference was due to a lower blooming aspect on the vegetation treated with standards. For the assessments on residual effects and grapevine quality parameters, the samples were collected at harvest time and subjected to different analyses, i.e. sugar content, total acidity and copper content. In particular, at least 4 grapevine clusters per treatment were collected in different

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parts of the plots. No significant differences were found in terms of sugar content. To avoid any possible bias, the residual parameters were evaluated with two different methodologies: potentiometric stripping analysis, performed by Prof. Roberto De Solisis of the Chemistry laboratory of the IIS “C. Ulpiani”, and atomic absorption carried out by the Environmental Agency for the Marche Region (ARPAM). Both of these analyses showed good results for the tested product, with a copper residual slightly lower then the copper oxychloride commercial standard, and corresponding to the copper hydroxide.

Key words: Copper hydroxide, Copper oxychloride, Phytotoxicity, Residual effects.

Ringraziamenti

L’autore ringrazia per la collaborazione il personale dell’IIS C. Ulpiani di Ascoli Piceno, in particolare Adamo Castelli e Cristiano Cocci, e la Ditta Isagro-Italia.

Lavori citati/References

Bortolotti P.P., r. nannini, M. SCannavini, l. antoniaCCi, r. Bugiani, 2006. Valutazione di diversi composti rameici a basso dosaggio nella difesa antiperonosporica della vite in provincia di Modena. Atti Giornate Fitopatologiche, 2, 173-178.

DagMar h., o. BauS-reiChel, u. hoFMann, B. BerkelMann-loehnertz, 2006. Copper reduction, a successful approach to control downy mildew in organic viticulture. In: 5th International Workshop on Grapevine Downy and Powdery Mildew. San Michele all’Adige (TN), 18-23 giugno, 193-194.

egger e., M.e.M. D’arCangelo, 2006. Valutazione dell’efficacia di antiperonosporici a basso apporto di rame nella difesa della vite in Toscana. Atti Giornate Fitopatologiche, 2, 179-186.

hoFMann u., 2002. Copper reduction and copper replacement - results and experiences of 12 years of on farm research. In: 10th International Conference on Cultivation Technique and Phytopathological Problems in Organic Fruit-Growing and Viticulture, Weinsberg/Germany, 4-7 Febraury, 181-184.

Pontiroli r., r. rizzotti, F. zerBetto, 2001. Prove di difesa antiperonosporica in viticoltura biologica. Informatore Fitopatologico, 10, 62-66.

SanCaSSani g.P., M. BuCCini, P. FreMiot, g. rho, S.l. toFFolatti, a. verCeSi, 2006. Prove di efficacia antiperonosporica di prodotti a basso dosaggio di rame su vite. Atti Giornate Fitopatologiche, 2, 167-172.

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Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”

IDROSSISOLFATO DI RAME: INNOVAZIONE TECNOLOGICA PER LA RIDUZIONE DEI DOSAGGI DI

RAME

A. Bergamaschi, G. Vandini

Cerexagri Italia srl Via Terni, 275, I-47522 San Carlo di Cesena (FC)

E-mail: [email protected]

Fino agli anni 60, la poltiglia bordolese era fabbricata dall’agricoltore con solfato di rame e latte di calce, il quale veniva aggiunto nella soluzione in piccole quantità sotto continua agitazione. Il progredire della reazione era “controllato” per immersione di una striscia di carta imbibita di fenoftaleina. L’immissione di latte di calce terminava quando la striscia virava al rosso vivo e il prodotto assumeva una tonalità blu. Da questa preparazione si otteneva un prodotto con pH alcalino, una granulometria aleatoria, un’efficacia moderata e doveva essere impiegata a dosi elevate. A partire dal 1950 la chimica della poltiglia bordolese è stata sviluppata permettendo la comparsa delle prime formulazioni industriali. Il controllo del pH permise di ottimizzare la quantità di solfato di rame e di calce e la sospensione è stata meglio cristallizzata. Dal 1960 al 1980 differenti processi di fabbricazione sono stati testati: procedimento “diretto”, “inverso” e “americano”. Comunque l’incertezza chimica sul prodotto finale rimaneva e si traduceva pertanto in una definizione empirica della poltiglia bordolese basato su un procedimento di fabbricazione e non su una composizione chimica precisa. Questa definizione è tutt’ora utilizzata (ACTA, 2003): “Una miscela con o senza stabilizzanti di solfato di rame e latte di calce”. Si definisce la poltiglia bordolese come un insieme di sali diversi dotati di proprietà variabili.

Poltiglia Disperss è il risultato di ricerche volte all’ottimizzazione del procedimento di fabbricazione del prodotto tecnico, calibrando i parametri di reazione si evita la formazione di quella moltitudine di forme saline che influenzano negativamente le performance contro le malattie. La messa a punto di un nuovo metodo permette di ottenere un prodotto composto unicamente da brocantite (idrossisolfato di rame) e gesso con una granulometria ottimizzata. Il rame agisce contro le malattie fungine sotto forma di ione Cu2+, quindi sono stati studiati i due aspetti che influenzano la solubilizzazione del sale di rame: quello termodinamico e quello cinetico (Morel, 1991; Stum e Morgan, 1996; Ferrier et al., 2003). Il primo studia la solubilizzazione del sale di rame in funzione della variazione di pH, il secondo quantifica il rame solubile in funzione della lisciviazione. L’insieme di queste caratteristiche conferiscono a Poltiglia Disperss una liberazione limitata e costante di Cu2+ in prossimità del patogeno, che è poco influenzata dalle variazioni delle condizioni ambientali presenti sulla superficie fogliare. In sintesi:

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- efficacia a bassi dosaggi 50-70 g/hl Cu++ (Egger et al., 2004; Bergamaschi et al., 2006);

- particelle fini ed omogenee (1,5 µm) per una migliore copertura della vegetazione;

- pH neutro a garanzia di elevata selettività e miscibilità con la maggior parte degli agrofarmaci (Delaiti e Sandri, 2005);

- formulazione brevetta in granuli idrodisperdibili Disperss;- presenza del sale di rame più stabile, brocantite (idrossisolfato di rame) che

libera una quantità di rame tra le più basse (ma efficace), con un’eccellente selettività.

Parole chiave: Efficacia, Rame, Selettività, Solubilizzazione.

Hydroxy copper sulphate: an innovation technology to reduce copper rates

Up to the 1960’s, Bordeaux mixture (BM) was made by the farmers, with copper sulphate and the addition of a little amount of lime-wash solution, with continuous stirring. The reaction process was checked with a strip sodden with phenophthalein. The lime-wash addition ended when the strip turned red and the product became blue. The final product showed an alkaline pH, an aleatory granulometry, and low effectiveness, and it had to be sprayed at high dose rates. From the 1950’s, the chemistry of BM developed, and the first industrial productions were obtained. pH and crystallization controls optimized the correct amounts of copper sulphate and lime. From 1960 to 1980, different production methods were tested: “direct”, “inverse” and “American”. Nevertheless, there was still uncertainty concerning the final product, and this was reflected in an empirical definition of BM that was based on a manufacturing process, instead of being based on a precise chemical composition. The following definition is still used (ACTA, 2003): “A tank mixture with or without stabilizers of copper sulphate and lime”. This defines BM as a mixture of different salts with variable properties.

Poltiglia Disperss is the result of research carried out to optimize the manufacturing procedure of the technical product, calibrating the reaction parameters and avoiding the creation of the numerous saltern forms that negatively affect the final performance of the product against plant diseases. The setting up of this new method permitted a final product to be obtained that was composed of only brocantite (copper hydroxy sulphate) and plaster, with an optimized granule size. Copper works against the fungal diseases in the form of the Cu2+ ion, and thus the two main aspects that influence the solubilisation of copper salts have been studied: the thermodynamics and kinetics (Morel, 1991; Stum and Morgan, 1996; Ferrier et al., 2003). The former investigates the solubilisation of the copper salt in relation to pH modifications, the latter quantifies the amount of soluble copper in relation to the leaching. Those two

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characteristics together give Poltiglia Disperss a slow and constant Cu2+ release near to the pathogen, with a little influence of the environmental conditions on the leaf surface.

Summarizing:- effectiveness at low dose rates of 50-70 g/hl Cu2+ (Egger et al., 2004;

Bergamaschi et al., 2006);- small and homogeneous particles (1.5 µm), for better vegetation coverage;- neutral pH to guarantee high crop selectivity and wide mixing opportunities

with other pesticides (Delaiti and Sandri, 2005);- patented formulation in wettable Disperss granules; - presence of the more stable copper salt, brocantite (hydroxy copper sulphate),

that releases very low (but effective) amounts of copper with an excellent selectivity.

Key words: Copper, Effectiveness, Selectivity, Solubilization.

Lavori citati/References

aCta, 2003. Index phytosanitaire ACTA.BergaMaSChi a., g. vanDini, J. J. heller, 2006. Poltiglia Disperss®: esperienze

di difesa antiperonosporica su vite e su colture orticole. Atti Giornate Fitopatologiche, 2, 161-166.

egger e., M.e.M. D’arCangelo, 2004. Strategie di difesa antiperonosporica per una riduzione degli apporti di rame nel vigneto. Atti Giornate Fitopatologiche, 2, 177-184.

Delaiti M., o. SanDri, 2005. Rame in viticoltura: selettività di diversi formulati commerciali. Terra Trentina, 2, 32-36.

Ferrier F., C. vergnet, t. girantet, J.J. heller, g. JonCheray, 2003. La bouillie bordelaise: de la fabrication “a la ferme” a la formulation en granules dispersible. In: AFPP - 7éme Conférence internationale sur les maladies des plantes.

Morel a., 1991. Thèse de doctorat, Université Paris XI-Orsay (unpublished).StuM W., J.J. Morgan, 1996. Aquatic chemistry, chemical equilibria and rates in

natural waters. 3rd Ed. John Wiley and Sons, Inc. New York, 632-635.

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EFFICACIA ANTIPERONOSPORICA SU VITE DI UN FORMULATO A DOSE RIDOTTA DI IDROSSIDO DI RAME

A. Myrta

Certis Europe B.V.Via Guaragna, 3, I-21047 Saronno (VA)

E-mail: [email protected]

I limiti imposti dall’Unione Europea nell’utilizzo del rame in agricoltura biologica hanno spinto la ricerca fitoiatrica degli ultimi anni a volgere l’attenzione verso principi attivi acuprici di origine naturale (Dongiovanni et al., 2008) oppure a trovare formulazioni in cui la frazione rameica sia resa maggiormente disponibile e attiva nei confronti dei patogeni, in modo tale da ridurre la quantità di principio attivo per ettaro (Bortolotti et al., 2006; Dongiovanni et al., 2008). Nel primo caso risultati concreti, applicabili a livello aziendale non sono ancora emersi, mentre la seconda ipotesi, dopo anni di sperimentazioni, sta oggi offrendo sempre maggiori garanzie (Morando et al., 2005; Egger e D’Arcangelo, 2006). Nella seconda via rientra anche il progetto di Spiess Urania e Certis Europe nella messa a punto e sperimentazione di una nuova formulazione di idrossido di rame (Funguran-OH 250SC) sperimentata nel corso degli anni in Piemonte da VitEn, Calosso (AT).

Dal 2004 al 2008 sono state eseguite sei diverse prove, atte a verificare l’efficacia di Funguran-OH 250SC nel contrastare la peronospora della vite (causata da Plasmopara viticola), con trattamenti sia a basso volume (250 l/ha) sia ad alto volume (1000 l/ha). L’effetto di Funguran-OH 250SC, testato a differenti dosaggi di rame metallo (250, 300, 375, 480, 500, 600 e 625 g/ha), è stato messo in relazione ad un testimone non trattato e due formulazioni di rame idrossido utilizzate come standard di riferimento: rame idrossido 35% DF alle dosi di 525 e 700 g/ha e rame idrossido 15% DF alla dose 300 g/ha. Sulle stesse tesi si è quindi valutata l’eventuale fitotossicità nei confronti della vite.

La peronospora si è presentata ogni anno nei vigneti in esame con grande virulenza, causando gravi danni sul testimone. L’efficacia riscontrata nel periodo 2004-2007 è sempre risultata buona per tutte le tesi in esame, con una proporzionalità diretta in funzione della dose impiegata, visibile sia sull’apparato fogliare, sia sui grappoli. Il prodotto testato nel periodo 2004-2007 a confronto con rame idrossido 35% DF ha dimostrato risultati simili o leggermente superiori di efficacia a parità di dose di rame metallo che sono state nel range di 500-700 g/ha.

Nel 2008 si è voluto ulteriormente ridurre l’apporto del rame metallo, arrivando al range di 300-500 g/ha. In tale stagione, in cui P. viticola è risultata particolarmente virulenta, è stato possibile notare come a parità di concentrazione di rame metallo ad ettaro (300 g/ha), l’efficacia di Funguran-OH 250SC e dell’idrossido di rame 15% DF non è risultata statisticamente differente. I rilievi di fitotossicità

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hanno messo in luce una lieve puntinatura necrotica a livello fogliare, visibile solo per i dosaggi più elevati e mai tale da destare problemi alla coltura. Grappoli e tralci non hanno mai presentato sintomi ascrivibili all’uso del prodotto.

Si può concludere che il nuovo idrossido di rame Funguran-OH 250SC può rapprentare una valida alternativa, fra i prodotti rameici, per le aziende e nelle situazioni in cui si chiede di ridurre gli apporti cuprici.

Parole chiave: Idrossido di rame, Peronospora, Vite.

Grapevine downy mildew control by a formulation with a reduced dose of copper hydroxide

Over the last years, the limits imposed by the European Union for the use of copper in organic agriculture have urged research to direct its attention towards the natural copper-free active ingredients (Dongiovanni et al., 2008), and to look for new formulations where the copper fraction is more available and active towards the pathogens, to reduce the quantity per ha of the active ingredient (Bortolotti et al., 2006; Dongiovanni et al., 2008). In the first case, no concrete results have been found that can be applied routinely in agricultural practice, whereas the second hypothesis is now offering higher guarantees after some years of experimentation (Morando et al., 2005; Egger e D’Arcangelo, 2006). This second hypothesis also includes the project of Spiess Urania and Certis Europe, with the fine tuning and testing of a new copper hydroxide formulation (Funguran-OH 250SC), which has been tested over the last few years in Piedmont, by VitEn, Calosso (AT).

Several different trials were carried out between 2004 and 2008, which were aimed at testing the effectiveness of Funguran-OH 250SC in the control of grapevine downy mildew (caused by Plasmopara viticola), with low-volume treatments (250 l/ha) and high-volume treatments (1000 l/ha). The effects of Funguran-OH 250SC were tested at different copper metal doses (250, 300, 375, 480, 500, 600 and 625 g/ha), and compared to an untreated plot and two formulations of copper hydroxide used as references: (i) copper hydroxide 35% DF at doses of 525 and 700 g/ha; and (ii) copper hydroxide 15% DF at the dose of 300 g/ha. Also, the possible phytotoxicity towards the grapevine was assessed.

The downy mildew appeared every year in the vineyards examined, with high virulence, which caused heavy damage to the untreated plots. The effectiveness seen during the period of 2004-2007 was always good at all of the tested doses, with a direct proportion of effectiveness according to the dose, which was visible both on the leaves and the bunches. In comparison to copper hydroxide 35% DF in the period 2004-2007, the tested product showed similar or slightly superior effectiveness at the same doses of copper metal, which ranged from 500 to 700 g/ha.

In 2008, the quantity of copper metal was further reduced, ranging from 300

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to 500 g/ha. In this year, when P. viticola was particularly virulent, it was possible to notice that with the same concentration of copper metal per hectare (300 g/ha) for Funguran-OH 250SC and copper hydroxide 15% DF, the effectiveness of both of the products were similar statistically. The phytotoxicity assessments noted some light necrotic dots on the leaves, which were visible only at the higher doses, although these never caused damage to the plants. For the bunches and shoots, no symptoms were noted.

To conclude, the new copper hydroxide Funguran-OH 250SC may represent a valid alternative among the copper products for the vine growers, in all of the situations where a reduction in copper metal dosing is required.

Key words: Copper hydroxide, Downy mildew, Grapevine.

Lavori citati/References

Bortolotti P.P., r. nannini, M. SCannavini, 2006. Valutazione di diversi composti rameici a basso dosaggio nella difesa antiperonosporica della vite in provincia di Modena. Atti Giornate Fitopatologiche, 2, 173-178.

Dongiovanni C., M. giaMPaolo, a. Di Carolo, a. gaSParre, n. MaSiello, a. SantoMauro, F. Faretra, 2008. Attività antiperonosporica di dosi ridotti di rame e di sostanze alternative in vigneti dell’Italia meridionale. Atti Giornate Fitopatologiche, 2, 315-320.

egger e., M.e.M. D’arCangelo, 2006. Valutazione dell’efficacia di antiperonosporici a basso apporto di rame nella difesa della vite in Toscana. Atti Giornate Fitopatologiche, 2, 179-186.

MoranDo a., F. Sozzani, g. Moiraghi, 2005. Rameici a dosaggio ridotto contro la peronospora della vite. L’Informatore Agrario, 61(13), 67-69.

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LOTTA ANTIPERONOSPORICA SU CIPOLLA CON RAMEICI A BASSO DOSAGGIO E SOSTANZE NATURALI

A. Zechini D’Aulerio, F. Piattoni, G. Iaquinta, A. Macrì

Dipartimento di Protezione e Valorizzazione Agroalimentare, Sezione di Patologia Vegetale, Università di Bologna,

Viale Fanin, 46, I-40127 BolognaE-mail: [email protected]

Le recenti decisioni della commissione consultiva UE sulla limitazione dei fitofarmaci in agricoltura stanno costringendo gli stati europei ad un utilizzo sempre minore di sostanze chimiche di sintesi. Prove da noi condotte negli ultimi anni (Bianchi et al., 1997; Zechini D’Aulerio et al., 1998, 2002, 2004, 2008) hanno dimostrato buona azione antifungina di rameici a basso dosaggio e sostanze naturali di diversa origine, soprattutto contro le peronospore.

Si è pertanto ritenuto di estendere la sperimentazione di tali prodotti contro Peronospora destructor su cipolla (cultivar ‘Tropea’) in un campo sperimentale situato a Selva di Imola (BO) e gestito da Astra Innovazione e Sviluppo. Sono stati confrontati prodotti rameici a basso dosaggio [solfato di rame tribasico complessato con peptidi ed aminoacidi (Peptiram TBCS); gluconato di rame 8% (Labicuper); ottanoato di rame 10%] ed altri di origine naturale o biologica [bicarbonato di potassio 85% (Armicarb 100); alginato 28% (Agricolle); un fertilizzante a base di P 26% e K 17% (Micoplan); un biostimolante contenente Al 1%, Fe 0,2%, Zn 0,2%, Mn 0,2% (Microsil 500); un biofungicida a base di Streptomyces griseoviridis (Mycostop)]. Si è utilizzato solfato di rame 20% (Poltiglia Bordolese Disperss) come testimone chimico. I trattamenti sono stati effettuati con pompa a spalla ogni 7 giorni, da metà giugno a fine agosto 2009. I sintomi della malattia sono stati quantificati secondo una scala di gravità con classi percentuali di superficie fogliare colpita. Materiale vegetale infetto è stato campionato per l’identificazione, al microscopio ottico, del patogeno coinvolto, che è risultato essere P. destructor.

I risultati finali hanno evidenziato minore presenza di malattia nelle tesi trattate con poltiglia bordolese Disperss (22,2%), Microsil 500 (30,2%), Peptiram TBCS (30,5%), Armicarb 100 (31,1%) e Labicuper (33,3%), rispetto al 67,9% delle parcelle testimoni. Risulta, quindi, confermata l’efficacia di rameici complessati e di alcune sostanze naturali anche nella lotta contro la peronospora della cipolla.

Parole chiave: Peronospora della cipolla, Rameici, Sostanze naturali.

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Onion downy mildew control with low copper content fungicides and natural compounds

The recent provisions of the EU Advisory Committee on fungicide use in agriculture have obliged EU Countries to restrict the use of synthetic chemicals. The experiments run by our research unit over the last years (Bianchi et al., 1997; Zechini D’Aulerio et al., 1998, 2002, 2004, 2008) have demonstrated that low-copper-content fungicides and natural compounds of different origins can control diseases, and especially those caused by Peronospora spp. Thus, we investigated the actions of these products also against Peronospora destructor of onion.

To achieve this, we arranged experimental onion fields (cv. ‘Tropea’) in Selva di Imola (BO), under the technical supervision of Astra Innovazione e Sviluppo. The low-copper-content fungicides tested were: tribasic copper sulphate complexed with peptides and amino acids (Peptiram TBCS); copper gluconate 8% (Labicuper); copper octanoate 10%. The natural and biological compounds tested were: potassium bicarbonate 85% (Armicarb 100); alginate 28% (Agricolle); a fertiliser containing P 26% and K 17% (Micoplan); a biostimulating product containing Al 1%, Fe 0.2%, Zn 0.2%, Mn 0.2% (Microsil 500); a biofungicide containing Streptomyces griseoviridis (Mycostop). Copper sulphate 20% (Bordeaux Mixture Disperss) was used as the chemical control. Treatments were performed with a backpack pump every 7 days, from the middle of June until the end of August, 2009. The disease severity was quantified into percentage classes of damaged leaf surface areas. Samples of infected vegetal material were used to identify the pathogen involved by light microscopy, and the pathogen was P. destructor.

Experimental field observations showed that disease severity was lower in the plots treated with Bordeaux Mixture Disperss (22.2%), Microsil 500 (30.2%), Peptiram TBCS (30.5%), Armicarb 100 (31.1%) and Labicuper (33.3%), as compared with the untreated control (67.9%).

These data thus confirm the effectiveness of complexed copper fungicides and of some natural compounds in controlling the downy mildew of onion.

Key words: Copper fungicides, Downy mildew of onion, Natural compounds.

Acknowledgements

The present work was funded by the Agricolture Department of Emilia-Romagna Region, in collaboration with Astra Innovazione e Sviluppo Ltd.

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Lavori citati/References

BianChi a., a. zaMBonelli, a. zeChini D’aulerio, F. BelleSia, 1997. Ultrastructural studies of the effects of Allium sativum on phytopathogenic fungi in vitro. Plant Disease, 8, 1241-1246.

zeChini D’aulerio a., a. zaMBonelli, a. BianChi, P.l. Catellani, S. BiFFi, 1998. Prove di lotta con prodotti naturali contro ruggine di menta e dragoncello. Atti Giornate Fitopatologiche, 2, 667-670.

zeChini D’aulerio a., e. Dallavalle, P. Maini, 2002. Applicazione di peptidati di rame nella prevenzione di malattie fungine su Stella di Natale ed altre colture ornamentali. Atti Giornate Fitopatologiche, 2, 523-528.

zeChini D’aulerio a., a. BianChi, a. Severi, e. Dallavalle, 2004. Attività in vitro di un peptidato di rame su miceti fitopatogeni. Atti Giornate Fitopatologiche, 2, 81-86.

zeChini D’aulerio a., a. aSinelli, P. PaSotti, F. Piattoni, 2008. Impiego di sostanze naturali contro miceti patogeni di colture orticole. Atti Giornate Fitopatologiche, 2, 533-540.

POSTER

S. BartolucciRuolo e stategie dell’AMAB nell’ambito del progetto “Rame Marche”

M. Santini, D. Pierleoni, S. Murolo, G. RomanazziQuantitativi di rame utilizzati in aziende viticole, olivicole e frutticole

biologiche marchigiane

A. La Torre, S. Talocci, M. MieleValutazione dell’attività antiperonosporica e della sostenibilità economica di

sostanze di derivazione naturale

S. Dagostin, U. Gamba, M. Pinna, I. PertotEfficacia di estratti di Salvia officinalis nei confronti della peronospora della

vite in viticoltura biologica

A. Bugiani, C. LamaProve sperimentali di campo su vite contro la peronospora con due formulati

rameici a basso titolo per ridurre le dosi di impiego di rame metallo

S. Burruano, A. Alfonzo, G. Conigliaro, V. Mondello, L. TortaSull’antagonismo in vivo e in vitro di Acremonium byssoides, endofita in

Vitis vinifera, nei confronti di Plasmopara viticola

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Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”

RUOLO E STRATEGIE DELL’AMAB NELL’AMBITO DEL PROGETTO “RAME MARCHE”

S. Bartolucci

Associazione Marchigiana per l’Agricoltura Biologica (AMAB)Via F.lli Bandiera, 61, I-60019 Senigallia (AN)

E-mail: [email protected]

L’impiego del rame in viticoltura ed in particolar modo in quella biologica può vantare una lunga tradizione ed ancor oggi si fa ampio ricorso a questo metallo grazie ai numerosi vantaggi che esso è in grado di offrire nella lotta a molte patologie della vite. I suoi meccanismi di azione lo rendono un fungicida di contatto ad ampio spettro, particolarmente utile contro Plasmopara viticola. L’utilizzo dei prodotti antiparassitari rameici risulta ancor oggi indispensabile per la difesa delle colture bio e qualora dovessero esserne ridotte ulteriormente le quantità utilizzabili, oltre i limiti consentiti dal Regolamento 473/2002/CE, molte piante agrarie non potrebbero più essere coltivate con questo metodo.

Su questi presupposti di fondo, la nostra associazione di produttori biologici ha svolto in questi anni la collaborazione, in qualità di partner di progetto, alla sperimentazione su aziende condotte con metodo biologico per verificare nuove metodiche d’impiego dei formulati commerciali di rame a basso dosaggio in risposta ai diversi fattori ambientali, varietali o stagionali. Di particolar interesse inoltre si sono posti in evidenza alcuni prodotti che, per caratteristiche chimico-fisiche, hanno evidenziato buoni risultati nel loro impiego a basso dosaggio.

Il ruolo svolto dalla nostra associazione di produttori nell’ambito del progetto è stato principalmente quello di svolgere sia azioni di assistenza tecnica rivolta alle aziende, sia di divulgare i risultati sperimentali attraverso i nostri comuni canali di comunicazione alle aziende, sia quello di elaborare nuove strategie di studio e di ricerca riguardo l’impiego del rame in agricoltura biologica. Le azioni di assistenza tecnica svolte in campo hanno permesso di valutare tra le aziende nostre associate, assieme ai ricercatori, i siti nei quali condurre la ricerca secondo strategie di lotta che hanno tenuto conto, nel modello sperimentale, della valutazione dei fattori ambientali (esposizione, terreno, vocazionalità del territorio alla coltura della vite ecc.), dei diversi modi di conduzione, delle risposte attese nelle diverse cultivar. Accurata e mirata pertanto è stata la scelta delle aziende coinvolte, a cui abbiamo fornito in itinere assistenza tecnica in campo.

Tra le azioni di divulgazione e di informazione, abbiamo invece utilizzato i nostri comuni canali rivolti alla nostra base sociale tra cui i notiziari periodici di informazione, le news continue pubblicate nel sito dell’associazione, www.amabmarche.it, il sito dedicato al progetto www.progettoramemarche.it, che conterrà tutte le analisi sperimentali condotte, ma che dovrà essere un futuro strumento di dialogo strategico per aziende, enti di ricerca, pubblica amministrazione, associazione.

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Infine i convegni svolti per la presentazione dei risultati parziali di sperimentazione rappresentano la prima via di comunicazione alle aziende, nelle aziende. Si sono proposti anche momenti di confronto presso i centri della produzione per fare le prime valutazioni sull’impiego del rame a dosi ridotte, oggi in viticoltura a 6 kg/ha annui, dopo l’emanazione del Regolamento 473/2002/CE che ha portato correzioni agli allegati I, II e IV del Regolamento 2092/91/CE. La necessità di ottimizzare le dosi, con composti sempre più efficienti e mirati nella loro composizione chimica e stechiometrica rende la ricerca particolarmente interessante per i viticoltori che vedono nel rame il futuro della lotta alla peronospora.

Nel corso delle valutazioni in azienda e dei colloqui con i viticoltori sono inoltre emerse nuove conoscenze a cui sarebbe interessante dar seguito come ad esempio la valutazione degli effetti tossici del rame residuale sulla biosfera e le diverse interazioni con i microrganismi in ambienti biologici. Poter valutare in futuro la riduzione dei dosaggi e l’ottimizzazione della distribuzione del rame anche in funzione di un minor impatto tossicologico sui sistemi agrari potrebbe considerarsi una buona frontiera da raggiungere per la viticoltura in generale ma soprattutto per quella biologica.

Parole chiave: Agricoltura biologica, Difesa biologica, Trattamenti cuprici, Vite.

The role and strategies of AMAB within the project “Rame Marche”

The use of copper in viticulture, and in particular with organic viticulture, has a long tradition. Even nowadays this metal is commonly used because of its benefits in the control of several grapevine diseases. Due to its mechanism of action, copper is a contact fungicide with a broad spectrum, and it is particularly useful in the control of Plasmopara viticola. For organic agriculture, the use of copper compounds is the basis of the defence of crops, and should the rate of copper use allowed be further reduced to below the quantities fixed by Regulation (EC) 473/2002, a lot of crops could not be grown organically anymore.

For these reasons, over these years, the Marche Association for Biological Agriculture (Associazione Marchigiana per l’Agricoltura Biologica, AMAB), which is made up of organic farmers, has cooperated as a project partner in a study carried out on organic farms. This study has investigated new methodologies based on the use of low-copper-rate formulations and the effects of different environmental, seasonal and genetic factors. Interestingly, some compounds have shown good results when used at low rates, because of their chemical and physical properties.

The role of the AMAB within the project was to provide technical assistance for farmers, to spread the experimental results through common communication channels, and to plan new studies and research strategies for the use of copper in organic agriculture. The technical assistance in the field allowed the sites to be chosen in collaboration with the researchers, where the study could be conducted according to the defence strategies concerning the evaluation of environmental factors (i.e.

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exposure, soil, adaptability to grapevine cultivation), the different ways of conduction, and the expected responses in the different cultivars. The choice of the farms involved, to which technical assistance was given in itinere, was well planned.

For the information and its diffusion, we used our common channels to address our social base, such as magazines, news published on the webpages of AMAB (www.amabmarche.it) and the project (www.progettoramemarche.it). Indeed, the project webpage will contain the entire project results, and will be a further means for strategic dialogue with farms, research agencies, public administration, and various associations. Finally, the meetings held up to now to present the initial results of this study represent the first way of communicating to farms and within farms. At the production centre, comparison meetings were even proposed to make evaluations concerning the use of the low copper rates, now fixed in viticulture at 6 kg/ha, after the approval of Regulation (EC) 473/2002, which corrects annex I, II and IV from Regulation (EC) 2092/91. The need to optimize the rates with formulations that are more efficient and are aimed at the chemistry and stoichiometry, makes the research more interesting for viticulture farmers that still see copper as the future of downy mildew defence.

During the study in the farms and the discussion meetings with the viticulturists, new knowledge has been gathered that will be interesting to study in detail; for example, evaluation of the toxic effects of residual copper in the biosphere, and the different interactions with microorganisms in the biological environmental. In the future, this possibility to evaluate reductions in doses and optimization of distribution of copper so as to have a lower toxicological impact may well be considered as a good target for viticulture in general, and for the organic agriculture in particular.

Key words: Biological control, Grapevine, Organic agriculture, Copper treatments.

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QUANTITATIVI DI RAME UTILIZZATI IN AZIENDE VITICOLE, OLIVICOLE E FRUTTICOLE BIOLOGICHE

MARCHIGIANE

M. Santini1, D. Pierleoni2, S. Murolo1, G. Romanazzi1

1Dipartimento di Scienze Ambientali e delle Produzioni Vegetali, Università Politecnica delle Marche

Via Brecce Bianche, I-60131 Ancona2Istituto Mediterraneo di Certificazione

Via Pisacane, 32, I-60019 Senigallia (AN)E-mail: [email protected]

Il rame non è soggetto a degradazione chimica o fotolitica e l’unico tipo di asportazione è rappresentato dall’azione dilavante della pioggia (Donnarumma e La Torre, 2000). In alcuni vigneti possono essere riscontrati sino a 500-800 ppm del metallo (Aresta et al., 2000). Il rame può essere fitotossico ed esplicare attività tossica nei confronti di numerosi microrganismi presenti nel terreno, fra i quali le micorrize e numerosi batteri (Gullino et al., 2003). Pertanto, la riduzione dell’impiego del rame in agricoltura riveste carattere di rilevanza mondiale. Attualmente, in base al Regolamento 889/2008/CE, l’utilizzo massimo di rame consentito in aziende a conduzione biologica è stato ridotto a 30 kg complessivi nel quinquennio, pari a 6 kg per ha annui. Numerose prove sono state condotte negli ultimi anni in diverse aree viticole italiane per valutare l’efficacia antiperonosporica di formulati rameici a bassi dosaggi (Borgo et al., 2006; Dongiovanni et al., 2006; Egger e D’Arcangelo, 2006; Sancassani et al., 2006).

Al fine di monitorare i quantitativi di rame effettivamente utilizzati in azienda, è stata svolta una indagine in aziende viticole, olivicole e frutticole marchigiane condotte in regime di agricoltura biologica e certificate dall’Istituto Mediterraneo di Certificazione (IMC). Lo studio è stato condotto sulla base dei dati ricavati da 235 schede di ispezione compilate dai tecnici controllori nel triennio 2002-2004, basate sulle dichiarazione fornite dagli agricoltori nonché sui controlli incrociati effettuati. Il campione di aziende biologiche prese in considerazione è da ritenersi rappresentativo della realtà marchigiana ed è equamente distribuito nelle quattro province (Pesaro Urbino, Ancona, Macerata e Ascoli Piceno).

Nel complesso, i prodotti più utilizzati sono risultati, in ordine di importanza, l’ossicloruro di rame, la poltiglia bordolese e l’idrossido di rame. I quantitativi medi di rame utilizzati in viticoltura sono risultati più elevati di quelli richiesti in olivicoltura e frutticoltura. Mentre nel campo viticolo c’è una sostanziale omogeneità nei quantitativi utilizzati nelle diverse province, l’utilizzo del rame in frutticoltura e olivicoltura manifesta significative differenze nell’ambito della Regione, a seconda della diversa importanza delle colture. In particolare, in provincia di Macerata, sono

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stati registrati i valori più elevati su olivo, mentre nelle province di Pesaro Urbino e Ascoli Piceno in frutticoltura. Significative differenze sono emerse nei consumi cuprici in viticoltura fra le annate prese in considerazione, con valori più elevati nel 2002 rispetto alle annate successive. Dai dati raccolti nel 2002 si può osservare una notevole variabilità nell’utilizzo dei formulati rameici, con quantità utilizzate che variano da uno ad oltre 8 kg/ha annui.

Risultano sempre più utili le valutazioni nelle diverse condizioni pedoclimatiche dell’efficacia di formulati rameici a basso dosaggio nei confronti delle malattie delle piante in generale e della peronospora della vite in particolare, nonché di strategie di applicazione in grado di ottimizzarne l’uso, sia in agricoltura convenzionale, sia in biologico. Inoltre, grande importanza hanno i modelli epidemiologici in grado di fornire all’agricoltore indicazioni sul momento idoneo per le applicazioni cupriche, che esplicano la massima efficacia nel momento in cui il viticoltore è tecnicamente in grado di modulare i trattamenti e dispone della professionalità necessaria.

Parole chiave: Agricoltura biologica, Prodotti cuprici, Certificazione.

Copper rates used in organic vine, fruit and olive farming in the Marche Region

Copper is not subject to chemical or photolytic degradation, and so its only route of removal is by the action of rain (Donnarumma and La Torre, 2000). In some vineyards, up to 500-800 ppm of copper have been reported (Aresta et al., 2000). Copper can be phytotoxic and shows toxic activities against several microorganisms that are useful to the soil, including the number of beneficial bacteria and mycorrhizae (Gullino et al., 2003). Therefore, a reduction of the use of copper in agriculture is an important issue worldwide. Currently, under Regulation (EC) 889/2008, the maximum use of copper allowed on organic farms has been reduced to 30 kg total in five years, equivalent to 6 kg per ha per year. Numerous tests have been carried out in recent years, especially in various Italian wine-growing areas, to evaluate the effectiveness of low-dose copper formulations in the control of downy mildew (Borgo et al., 2006; Dongiovanni et al., 2006; Egger and D’Arcangelo, 2006; Sancassani et al., 2006).

To monitor the quantities of copper actually used in organic agriculture, a survey was conducted with farms with vineyards, olive groves and fruit orchards in the Marche Region who are members of the IMC (Mediterranean Institute for Certification). The study was based on data from 235 forms from technical collaborators in the period 2002-2004, which were based on statements given by the farmers, with standard cross-checks carried out. The sample of organic farms surveyed is considered to be representative of the reality in Marche, and is was evenly distributed across the four provinces (Pesaro Urbino, Ancona, Macerata and Ascoli Piceno).

Overall, the most used products were, in order of importance, copper oxychloride, Bordeaux mixture and copper hydroxide. The average quantity of

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copper used on grapevines was higher than that required for olive groves and fruit orchards, while for the grapevines there was substantial agreement as to the quantities used across the four provinces; however, the use of copper in olive groves and fruit orchards showed significant differences across the different areas of the region. In detail, in the province of Macerata, higher values of copper use were recorded for olive groves, while in the provinces of Pesaro Urbino and Ascoli Piceno, this was seen for fruit production. Significant differences emerged in the use of copper on grapevines over the years considered, with higher values in 2002 compared to 2003 and 2004. Analysing the data collected in 2002, there was considerable variability in the use of copper-based formulations, with the amounts used varying from 1.0 kg/ha per year to more than 8.0 kg/ha per year.

There is an increasing awareness of the effects of climatic conditions on the effectiveness of reduced-dose copper formulations in the control of plant diseases in general, and of downy mildew of grapevines in particular, and of the need for implementation strategies that can maximize this copper use, in both conventional and organic agriculture. Epidemiological models are also of great importance, as these can provide guidelines for farmers for the appropriate use of copper applications to make them as effective as possible, particularly when the grower is technically capable to modulate the treatments and has the necessary skill.

Key words: Certification, Copper compounds, Organic agriculture.

Lavori citati/References

areSta M., F. BalDaCChino, g. Brunetti, F. Chiaia, a.P. ColuCCi, F. Faretra, C. FranChini, M. garnier, S. giaCuMMo, a. guerrieri, a. loPez, t. MoleaS, P. natale, F. PalMiSano, D. Petruzzelli, M. Pizza, S. PollaStro, l. SaBBatini, a. SantoMauro, n. SeneSi, g. SiColi, g. tiravanti, F. toMMaSi, P.g. zaMBonin, (r. gagliano-CanDela, v.F. uriCChio, r. PannaCCiuli), 2000. Le sostanze tossiche del suolo: proprietà, analisi, tossicologia, sintomatologia ed ambiente. Edizione Giuseppe Laterza, Bari, Italy, pp. 926.

Borgo M., D. Bellotto, g.l. Dal Cortivo, 2006. Linee di difesa per il contenimento delle infezioni di Plasmopara viticola su vite nel Veneto orientale. Atti Giornate Fitopatologiche 2, 227-234.

DonnaruMMa l., a. la torre, 2000. Sali di rame in agricoltura biologica e possibili alternative. Informatore Fitopatologico 50(4), 27-31.

Dongiovanni C., g. tauro, C. giaMPaolo, a. SantoMauro, F. Faretra, 2006. Valutazioni su dosi ridotte di rame e nuovi fungicidi nella protezione della vite dalla peronospora in Puglia. Atti Giornate Fitopatologiche 2, 187-192.

egger e., M.e.M. D’arCangelo, 2006. Valutazione dell’efficacia di antiperonosporici a basso apporto di rame nella difesa della vite in Toscana. Atti Giornate Fitopatologiche 2, 179-186.

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Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”

gullino M.l., F. Faretra, g. SuriCo, 2003. Dalla metà del XX secolo: Protezione dalle malattie fungine e batteriche. In: Evoluzione dei mezzi di difesa fitosanitaria, I Georgofili, Atti dell’Accademia dei Georgofili, Serie XII, Vol. 1 (Suppl.), 129-170.

SanCaSSani g.P., M. BuCCini, P. FreMito, g. rho, S.l. toFFolati, a. verCeSi, 2006. Prove di efficacia antiperonosporica di prodotti a basso dosaggio di rame su vite. Atti Giornate Fitopatologiche 2, 167-172.

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VALUTAZIONE DELL’ATTIVITÀ ANTIPERONOSPORICA E DELLA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA DI SOSTANZE DI

DERIVAZIONE NATURALE

A. La Torre, S. Talocci, M. Miele

C.R.A. - Plant Pathology Research CenterVia C.G. Bertero, 22, I-00156 Roma

E-mail: [email protected]

In agricoltura biologica i mezzi tecnici a disposizione sono pochi, principalmente rame e zolfo, ed esplicano, generalmente, un’attività inferiore rispetto ai fitofarmaci di sintesi. Per il rame l’Unione Europea ha stabilito dei limiti massimi di impiego (Allegato II del Reg. CE n. 889/2008). Allo scopo di verificare la possibilità di ridurre i quantitativi di rame o di sostituire il rame con prodotti di origine naturale, sono state allestite prove sperimentali presso un vigneto a conduzione biologica (Spera et al., 2006; La Torre et al., 2007; Scaglione et al., 2008). Nel corso dell’attività sperimentale, di durata triennale, è stata valutata l’efficacia antiperonosporica dei prodotti saggiati e stimato il costo relativo al loro impiego per un possibile utilizzo nella pratica agricola. Sono state saggiate:- formulazioni a basso titolo cuprico;- associazioni di sostanze di derivazione naturale e formulati rameici; - prodotti di origine naturale utilizzati da soli.

Tra i formulati cuprici sono stati esaminati: solfato tribasico di rame (King) e solfato pentaidrato di rame (Mastercop) utilizzati sulla medesima tesi in fasi fenologiche differenti, idrossido di rame (Coprantol Ultramicron e Glutex) e ottanoato di rame (Cueva). I prodotti di origine naturale saggiati in combinazione con i formulati rameici sono stati: polvere di roccia (Bentotamnio) associato a solfato di rame, Brotomax a base di urea e lignosolfonato di rame, zinco e manganese in associazione con formulati cuprici, chitosano ricavato da gusci di crostacei (Chito Plant) associato a rameici, prodotti omeopatici (Biplantol) utilizzati a cadenza fissa in alternanza con trattamenti cuprici effettuati nelle fasi fenologiche a maggiore rischio d’infezione peronosporica. I prodotti saggiati da soli sono stati: bicarbonato di potassio (Armicarb) ed estratto di arancia (Croplife). Nel corso delle prove è stato sempre considerato un testimone non trattato con antiperonosporici, per seguire la comparsa e il decorso della malattia, e una tesi di riferimento aziendale (standard) su cui sono stati effettuati i trattamenti secondo la prassi aziendale. Nel corso del triennio di attività è stato possibile valutare l’efficacia antiperonosporica dei formulati, in condizioni di diversa pressione epidemica. In condizioni di elevata pressione della malattia solo le formulazioni rameiche utilizzate sulla tesi di riferimento aziendale (standard) hanno garantito una discreta difesa antiperonosporica, mentre non risulta proponibile l’utilizzo di nessuna delle sostanze naturali saggiate, sia da sole che in associazione con il rame. Nelle annate caratterizzate da un ridotto rischio infettivo, invece, risulta

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Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”

possibile impiegare le sostanze alternative al rame. Il formulato Brotomax associato a formulazioni rameiche ha garantito i migliori risultati riuscendo a coniugare una buona attività antiperonosporica con un costo ridotto a fine ciclo. Gli apporti cuprici calcolati al termine di ogni anno di attività sono stati, per tutti i formulati in prova, sempre al di sotto dei 6 kg/ha che è il limite massimo d’impiego posto per il rame dalla normativa comunitaria.

In considerazione del fatto che per la vite, come per tutte le altre colture perenni, il regolamento comunitario prevede la possibilità di avvalersi di una deroga che consente di calcolare il quantitativo di rame utilizzato su base quinquennale, va considerata attentamente la possibilità di utilizzare sostanze naturali alternative al rame allorquando le condizioni ambientali non risultano favorevoli allo sviluppo del patogeno. In tal modo, è possibile risparmiare rame e impiegarlo, anche a dosi superiori ai 6 kg/ha, nelle annate caratterizzate da un elevato rischio infettivo. E’ possibile, operando in questo modo, riuscire a rispettare i limiti imposti per il rame dalla normativa comunitaria.

Parole chiave: Agricoltura biologica, Costo trattamenti, Difesa antiperonosporica, Sostanze naturali.

Evaluation of anti-downy mildew effectiveness and economic sustainability of substances of natural origin

There are few plant protection products that can be used in organic farming, mainly copper and sulfur, which generally show activities that are lower than those of synthetic pesticides. The European Union has recently established the lower maximum levels for the use of copper compounds (Annex II of Regulation EC 889/2008). To evaluate the possibility of reducing the amounts of copper used, or of replacing this copper with natural products, we carried out experimental trials in an organic vineyard (Spera et al., 2006; La Torre et al., 2007; Scaglione et al., 2008). During these trials, we evaluated (for three years) the anti-downy mildew effectiveness of the products tested, and estimated their costs for possible use in farming practice. We tested:- low-rate copper formulations, - combination of natural products with copper formulations,- natural products used alone.

Among the copper formulations we tested: tribasic copper sulphate (King) and copper sulphate pentahydrate (Mastercop) used on the same plots but in different phenological growth stages, copper hydroxide (Coprantol Ultramicron and Glutex) and copper octanoate (Cueva). The natural products tested in combination with copper compounds were: rock dust (Bentotamnio) associated with copper sulphate, Brotomax derived from urea, copper lignosulphonate, manganese lignosulphonate and zinc lignosulphonate in combination with copper products, Chito Plant, made out of crab shell, associated with copper compounds, homeopathic products (Biplantol) used with

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fixed frequency, alternating with copper treatments in the phenological growth stages at higher risk of infection of downy mildew. The products tested by themself were: potassium bicarbonate (Armicarb) and orange extract (Croplife). In all of the trials, we considered an untreated control, to follow the course of infection, and a standard farm reference treatment, where the application of copper compounds have been carried out according to the usual farm practice. Over the three years, anti-downy mildew effectiveness was evaluated for the formulations under conditions of different epidemic pressures. In conditions of high pressure of disease, only the copper formulations used with the standard treatment provided good anti-downy mildew protection, with the use of the natural substances tested would not be recommended, both alone or in combination with copper. The use of natural substances alternative to copper was possible, however, when the risk of infection was low. Brotomax associated with copper formulations ensured the best results, combining good anti-downy mildew activity with low cost at the end of the crop cycle. All of the formulations tested always guaranteed a copper quantity under 6 kg/ha, which is the maximum use/year limit imposed by the European Community regulations.

For the grapevines and for all of the other perennial crops, these regulations provide the possibility to apply the maximum levels for copper compounds over a period of 5 years. Carefully consideration should thus be given to the possibility of using natural substances as an alternative to copper compounds when the environmental conditions are not favorable to development of Plasmopara viticola. In this way, it will be possible to economize on the copper use, keeping it for years characterized by high risk of infection, and even at doses higher than 6 kg/ha. In this way it will remain possible to respect the limits of copper imposed by the European Community regulations.

Key words: Anti-downy mildew protection, Natural products, Organic farming, Treatments costs.

Lavori citati/References

la torre a., g. SPera, M. gianFerro, M. SCaglione, 2007. More years of field trials against Plasmopara viticola in organic viticulture. In: Proceedings of the 59th International Symposium on Crop Protection, Ghent University, Belgium, May, 72(4), 901-908.

SCaglione M., a. la torre, a. CoraMuSi, 2008. I composti rameici in agricoltura biologica: stato attuale e prospettive. Petria 18(1), 89-135.

SPera g., a. la torre, D. lolletti, a. CoraMuSi, 2006. Valutazione dell’attività di formulati antiperonosporici in viticoltura biologica. VigneVini 5, 63-68.

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Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”

EFFICACIA DI ESTRATTI DI SALVIA OffICInALIS NEI CONFRONTI DELLA PERONOSPORA DELLA VITE IN

VITICOLTURA BIOLOGICA

S. Dagostin1, U. Gamba2, M. Pinna2, I. Pertot1

1Fondazione Edmund Mach, IASMA Centro Ricerca e InnovazioneVia Mach, 1, I-38010 San Michele all’Adige (TN)

2CRAB scrl Centro di Riferimento per l’Agricoltura BiologicaVia San Vincenzo, 48, I-10060 Bibiana (TO)

E-mail: [email protected]

Gli estratti vegetali sono da sempre molto studiati per il loro uso come alternativa ai fungicidi chimici. Diverse piante medicinali e aromatiche sono considerate una fonte importante di composti antimicrobici. Molto interessanti sono le piante del genere Salvia che, grazie al loro elevato contenuto di metaboliti secondari (Bisio et al., 1998), possono agire come antiossidanti, antibatterici e antimicotici (Bozin et al., 2007). In questo studio è stata valuta l’efficacia dell’estratto alcolico di S. officinalis nel controllo della peronospora della vite (Plasmopara viticola), in condizioni semi-controllate di serra e in condizioni di campo. Sono state inoltre analizzate persistenza e resistenza al dilavamento dell’estratto in relazione alla sua efficacia contro la peronospora. Negli esperimenti condotti in condizioni di serra, l’estratto di salvia ha evidenziato un buon livello di attività preventiva, con una diminuzione dei sintomi fogliari del 79,9-95,8%, pari a quella ottenuta trattando le piante con idrossido di rame (80,5-96,0%). Le prove successive hanno dimostrato che l’elevata attività dell’estratto di salvia persiste fino a sei giorni dopo l’applicazione. Al contrario, le prestazioni dell’estratto sono state fortemente condizionate dalla pioggia. L’efficacia dimostrata precedentemente diminuisce notevolmente, dall’ 80 al 47%, quando le piante trattate con l’estratto vengono esposte a 10 mm di pioggia simulata. Per le prove di campo, al fine di valutare la capacità di controllo della malattia in diverse condizioni climatiche, sono stati scelti due distinti siti, in Trentino e Piemonte. In Trentino lestratto di salvia ha consentito di ottenere una diminuzione dell’incidenza di peronospora su grappoli del 94% e una diminuzione della gravità su foglie del 63%, raggiungendo quindi un livello di controllo della malattia comparabile con quello fornito dallo standard idrossido di rame. Tuttavia, come dimostrato nelle prove di serra, questa efficacia subisce un calo del 30%, nel caso in cui si verifichi un lungo periodo di eventi piovosi tra due trattamenti consecutivi. Questo andamento viene confermato anche dalle prove effettuate in Piemonte, dove l’estratto di salvia ha permesso di ottenere una riduzione dell’incidenza dei sintomi su grappolo del 44% e di riduzione dei sintomi su foglia del 27%, probabilmente a causa dell’elevato numero di mm di pioggia caduti. Le analisi sui grappoli, effettuate alla vendemmia, hanno evidenziato che la resa e la qualità dei grappoli è simile a quelle delle piante trattate con idrossido di rame. Nel

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complesso, l’estratto alcolico di salvia controlla la peronospora della vite e potrebbe essere una promettente alternativa al rame in viticoltura biologica. Tuttavia, la bassa resistenza al dilavamento dell’estratto grezzo ne pregiudica l’uso. Lo studio di una formulazione in grado di migliorarne l’adesione, evitando il run-off dei principi attivi potrebbe garantire all’estratto una elevata attività in ogni condizione ambientale.

Parole chiave: Plasmopara viticola, Resistenza al dilavamento, Vite.

Salvia officinalis extract for controlling grapevine downy mildew

Aromatic plants and herbs have been extensively investigated as potential sources of natural compounds with medicinal and antimicrobial activity. Salvia spp. (sage) have a high content of various secondary metabolites (Bisio et al., 1998), which can act as antioxidants, antibacterials and antifungals (Bozin et al., 2007). In the present study, the effectiveness of a sage extract against grapevine downy mildew (Plasmopara viticola) under greenhouse and field conditions is reported. Moreover, persistence and rain fastness of the sage extract on treated grapevine leaves, in relation to its effectiveness against downy mildew, was evaluated. In each experiment conducted under greenhouse conditions, the sage extract showed high levels of preventive activity, with an effectiveness ranging from 79.9%-95.8%, similar to that of copper hydroxide (80.5%-96.0%). The elevated activity of the sage extract persisted well on the leaves, and regression analysis indicated that the effects did not decrease even if the infection occurred six days after the product application. Nevertheless, the performance of the sage extract was strongly affected by simulated rainfall. A small quantity of simulated rain (10 mm) was sufficient to significantly decrease the activity of the extract from 80% to 47%. To better evaluate the activity of the sage extract under different weather conditions, field experiments were carried out at two Italian sites: the Trentino and Piedmont regions. In Trentino, the sage extract provided 94% reduction in disease incidence and 63% reduction in disease severity, on berries and leaves respectively, reaching a level of disease control not significantly different from that provided by copper hydroxide. However, this decreased to less than 30% when a long rainy period occurred between two of the consecutive treatments. In Piedmont, the sage extract provided 44% reduction in disease incidence and 27% reduction in disease severity, on berries and leaves respectively, reaching a level of disease control less than that of copper hydroxide, probably because of the high amount of rain during the season.

The assessment of grape yields and juice quality showed that the treatments with the sage extract protected the crops, and the yields of the sage-extract-treated plants were as high as those from plants treated with copper hydroxide.

Overall, the sage extract effectively controlled grapevine downy mildew and could be a promising alternative to the copper fungicides used in organic viticulture. However, the low rain fastness of this treatment reduces its effectiveness and a

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formulation of the sage extract would need to be developed for improving retention, enhanced spray adhesion, and avoiding of run-off of the active ingredients from the leaf tissue. Moreover, to obtain a commercial product, it will be necessary to improve the current extraction process, which is too expensive and time consuming.

Key words: Grapevine, Plasmopara viticola, Rain fastness.

Lavori citati/References

BiSio a., g. Ciarallo, g. roMuSSi, n. Fontana, n. MaSColo, r. CaPaSSo, D. BiSCarDi, 1998. Chemical composition of essential oils from some Salvia species. Phytotherapy Research 12, 117-120.

Bozin B., n. MiMiCa-DukiC, i. SaMoJlik, e. Jovin, 2007. Antimicrobial and antioxidant properties of rosemary and sage (Rosmarinus officinalis L. and Salvia officinalis L., Lamiaceae) essential oils. Journal of Agricultural and Food Chemistry 55, 7879-7885.

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PROVE SPERIMENTALI SU VITE CONTRO LA PERONOSPORA CON DUE FORMULATI RAMEICI A BASSO

TITOLO PER RIDURRE LE DOSI DI IMPIEGO DI RAME METALLO

A. Bugiani1, C. Lama2

1SOCOA AGRICONSULTVia Larga, 34/2, I-40138 Bologna

E-mail: [email protected] AGROSCIENCE SERVICES

Via Vinca, 6, I-40016 San Giorgio di Piano (BO) E-mail: [email protected]

Da diversi anni l’attività sperimentale di campo è orientata alla ricerca di una

significativa riduzione delle quantità di rame nella difesa delle colture agricole, e in particolare della vite, in sintonia con la normativa europea e l’agricoltura biologica. Pertanto nel biennio 2003-2004 sono state eseguite due prove sperimentali di campo con l’obiettivo di verificare l’efficacia di formulati a basso titolo di rame metallo (Glutex Cu 90 e Ramsol F2) nei confronti di Plasmopara viticola agente della peronospora della vite. Tali formulati sono caratterizzati dalla presenza di particolari aminoacidi e peptidi, derivati da idrolisi enzimatica di proteine vegetali usati come coformulanti e sinergizzanti.

Nel 2003 la prova è stata eseguita in località Conselice (FE) su vite della varietà Trebbiano, mentre nel 2004 la prova è stata eseguita a Castel San Pietro (Bologna) su varietà Barbera. Nella prima prova sono stati valutati due formulati in pasta fluida. Il primo (Glutex Cu 90) a base di rame idrossido (90 g/l Cu metallo) e il secondo (Ramsol F2) con lo stesso titolo ma in miscela con zolfo (180 g/l di S), distribuiti alla dose di 36 g/hl di Cu sono stati comparati con un formulato di idrossido di rame WP al 25% Cu metallo, impiegato alla dose di 70 g/hl di Cu metallo. Nella seconda prova il formulato Ramsol F2 è stato comparato con una miscela estemporanea di zolfo (Tiovit WP 80% p.a.) e rame ossicloruro (Cuprocaffaro WP 50% p.a.) distribuiti alle dosi di 36 g/hl Cu e 150 g/l rispettivamente.

Le prove sono state eseguite a blocchi completamente randomizzati con 4 ripetizioni. La dimensione delle parcelle era di 4 x 6 m, con 5 piante per parcella. I rilievi sono stati eseguiti sulle tre piante centrali. I trattamenti sono stati effettuati utilizzando una pompa Maruyama MS. Al termine delle prove sono state valutate l’incidenza e la gravità della malattia su foglie e grappoli. I dati sono stati trasformati in arcoseno e l’efficacia (Abbott) analizzata statisticamente, utilizzando il test di Duncan per la separazione delle medie. Nella prima prova i trattamenti sono stati eseguiti a cadenza settimanale dal 12 maggio al 3 settembre mentre nella seconda prova dal 11 maggio al 3 agosto.

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Nella prima prova, a causa delle alte temperature registrate nel corso della stagione si è provveduto alla inoculazione artificiale con una concentrazione di spore di P. viticola pari a 1,5 x 105/ml e alla irrigazione controllata. A seguito delle ripetute irrigazioni e inoculazioni artificiali la malattia si è sviluppata rapidamente a fine giugno e con discreta virulenza sulle foglie (44%) e sui grappoli (30,6%). Al termine della prova, il 23 agosto, tutti i prodotti hanno mostrato una significativa attività, rispetto al testimone non trattato. I formulati in prova (56,1% e 54,5%) non si sono differenziati statisticamente dallo standard di riferimento (70,1%), anche se sono risultati lievemente meno efficaci.

Nella seconda prova, i primi sintomi di peronospora sono comparsi nell’ultima decade di giugno. A fronte di un’incidenza dell’infezione fungina nel testimone non trattato pari al 23,0% di foglie colpite, i risultati ottenuti hanno mostrato che la miscela estemporanea di zolfo e rame ossicloruro è risultata statisticamente la più efficace (efficacia del 98,0%). Tuttavia, il formulato Ramsol F2 (efficacia del 74,1%) ha esercitato una soddisfacente attività pur apportando un quantitativo di rame e zolfo 4 volte inferiore. Nessun effetto fitotossico è stato rilevato in entrambe le prove.

Le prove hanno complessivamente dimostrato la possibilità di contenere la peronospora sulla vite con formulati rameici riducendo sensibilmente la quantità di rame per ettaro e rispettando i limiti imposti dalla normativa europea.

Parole chiave: Difesa, Rame, Vitis vinifera.

Field studies to evaluate the control of grapevine downy mildew with two formulations characterized by low copper concentration, to reduce the

application rates of metallic copper

For several years, the field experimental activity has been oriented towards obtaining a significant reduction in the amounts of copper used for crop protection. This is true especially for the grapevine, in accordance with European legislation and the concepts of organic agriculture. During 2003-2004, two experimental field studies were carried out on grapevine, with the aim to determine the fungicide effectiveness of two copper formulations (Glutex Cu 90 and Ramsol F2) against Plasmopara viticola, the agent of downy mildew. Both formulations are characterized by some amino-acids and peptides that are obtained from enzymatic hydrolysis of vegetal proteins. These are used as co-formulates and for their synergistic activity.

In 2003, the first trial was performed in Conselice (Ravenna province, northern Italy) in a vineyard of the Trebbiano cultivar, and in 2004, the second trial was an analogous study carried out in Castel San Pietro Terme (Bologna province, northern Italy) on the Barbera cultivar. In the first trial, two copper-based liquid formulations were tested: Glutex Cu 90 (copper hydroxide, 90 g/l, SC formulation) and Ramsol F2 (same concentration, but mixed with sulphur 180 g/l). Both products were applied at a rate of 36 g a.i./hl, and they were compared to a copper hydroxide formulation (25%

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metallic Cu2+, WP formulation). The reference product was applied at a rate of 70 g/hl of metallic Cu2+. In Trial 2, Ramsol F2 was compared to a tank-mix of sulphur (Tiovit, 80%, WP) and copper oxychloride (Cuprocaffaro, 50%, WP), which were applied at rates of 36 g a.i./hl and 150 g a.i./hl, respectively.

The trial designs were randomized complete blocks with 4 replicates. The plot size was 4 x 6 m, with 5 plants/plot. The plots were sprayed several times using a Maruyama MS knapsack motorpump. The assessments were carried out on the 3 central plants of each plot. At the end of the application cycles, disease incidence and severity were evaluated on leaves and bunches. The data were transformed with an ARCSIN formula, and the effectiveness (Abbott, as % of control) was analyzed statistically using Duncan’s mean separation test. For both of the trials, 7-day spray interval was followed. In the first trial, the applications covered a period from 12 May to 3 September; in the second trial, from 11 May to 3 August.

In the first trial, due to the high temperatures recorded during the trial period, artificial inoculations were carried out with 1.5 x 105 spores/ml of P. viticola, followed by controlled irrigation with a misting system. The pressure of the infection was recorded as relevant starting from the end of June, and it reached its maximum levels at the end of August, when in the untreated plots it was assessed as 44% for infected leaves and 30.6% for infected bunches. The products tested showed significant activity, differing from the the untreated control. Both experimental measures (percentages of effectiveness of 56.1% and 54.5%, respectively) did not differ statistically from the reference compounds (effectiveness, 70.1%).

In the second trial, the first symptoms of the target disease were recorded on the crop at the end of June. Considering the incidence of the fungal disease in the untreated control of 23.0% of infected leaves, the tank-mix of sulphur and copper oxychloride obtained statistical better outcomes (effectiveness, 98.0%). The test product Ramsol F2 (effectiveness, 74.1%) showed significant and agronomically acceptable activity, even if the applied Cu+S amount was 4 times lower than the reference compound. No phytotoxicity symptoms were ascribable to the activities of the products under test during the course of both trials.

The trials showed the possibility of controlling downy mildew on grapevine using copper-based formulations, with a relevant reduction in copper concentration per ha, in accordance with the requirements of the European legislation.

Key words: Copper, Crop protection, Vitis vinifera.

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Lavori citati/References

Bortolotti P., r. nannini, M. SCannavini, l. antoniaCCi, r. Bugiani, 2008. Efficacy evaluation of some copper formulations for the control of grapevine downy mildew with low dose applications. In: Proceeding of the 16th IFOAM Organic World Congress, Modena, Italy, June 18-20, 229-233.

egger E., M.E.M. D’arCangelo, 2006. Valutazione dell’efficacia di antiperonosporici a basso apporto di rame nella difesa della vite in Toscana. Atti Giornate Fitopatologiche, 2, 179-181.

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SULL’ANTAGONISMO In VIVO E In VITrO DI ACremOnIum bySSOIdeS, ENDOFITA IN VITIS VInIferA,

NEI CONFRONTI DI PLASmOPArA VITICOLA

S. Burruano, A. Alfonzo, G. Conigliaro, V. Mondello, L. Torta

Istituto di Patologia Vegetale, Università di PalermoViale delle Scienze, 2, I-90128 Palermo

E-mail: [email protected]

Lo studio dell’interazione fra Acremonium byssoides, Vitis vinifera e Plasmopara viticola, condotto nell’ultimo decennio, ha evidenziato in vitro e in vivo l’attività antagonistica dell’ifomicete, endofita negli organi verdi di alcune cultivars di vite, nei confronti del patogeno. In particolare, è stato accertato che sospensioni conidiche, filtrati colturali, estratti grezzi e metaboliti di A. byssoides riducono sensibilmente la germinazione delle spore agamiche e gamiche di P. viticola, limitando la produzione di propaguli. Inoltre, l’uso di un microscopio laser confocale e l’impiego di un’opportuna tecnica di decolorazione dei tessuti fogliari, seguita da colorazione di contrasto, ha consentito di visualizzare l’ifomicete, latente nelle nervature di foglie sane e iperparassita dell’oomicete in foglie infette. In queste ultime, infatti, A. byssoides, dopo aver prodotto metaboliti secondari tossici per P. viticola, ne invade e degrada micelio, rami sporangiofori e spore gamiche.

Tale attività antagonistica, determinando il contenimento sia della diffusione che della sopravvivenza del patogeno, può assumere, quindi, un ruolo rilevante nella definizione di strategie di difesa biologica contro la peronospora della vite.

Parole chiave: Endofitismo, Lotta biologica, Vite.

In vitro and in vivo antagonism of a grapevine endophytic Acremonium byssoides towards Plasmopara viticola

Over the last decade, studies on the interactions between Acremonium byssoides, Vitis vinifera and Plasmopara viticola have shown antagonistic activities of the hyphomycete, an endophyte in some vine cultivars, towards the pathogen, both in vitro and in vivo. Conidial suspensions, cultural filtrates, crude extracts and metabolites of A. byssoides reduced the germination of gamic and agamic spores of P. viticola, decreasing the propagule production. Moreover, the presence of the hyphomycete was defined using laser confocal microscopy and an adequate foliar-clearing staining technique, as both latent in the veins of healthy leaves, and as a hyperparasite of the oomycete in infected leaves.

Indeed, in the infected leaves, after producing biologically active secondary metabolites, A. byssoides invaded and degraded the mycelium, the sporangiophore

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branches and the gamic spores of P. viticola. This antagonistic activity that induces reductions in both the diffusion and the survival of the pathogen can assume, therefore, a fundamental role in defining biocontrol strategies against downy mildew grapevine.

Key words: Biological control, Endophitism, Grapevine.

Lavori citati/References

aSSante g., S. Dallavalle, l. MalPezzi, g. naSini, S. Burruano, l. torta, 2005. Acremine A-F, novel secondary metabolites produced by a strain of an endophytic Acremonium, isolated from sporangiophores of Plasmopara viticola in grapevine leaves. Tetrahedron 61, 7686-7692.

Burruano S., g. Conigliaro, S. lo PiCColo, l. torta, 2007. Oospore di Plasmopara viticola: dinamica di maturazione e possibile antagonismo di Acremonium byssoides. Micologia Italiana 36(2), 53-59.

Burruano S., a. alFonzo, S. lo PiCColo, g. Conigliaro, v. MonDello, l. torta, M. Moretti, g. aSSante, 2008. Interaction between Acremonium byssoides and Plasmopara viticola in Vitis vinifera. Phytopathologia Mediterranea 47, 122-131.

Conigliaro g., v. Ferraro, a. Martorana, S. Burruano, 2008. In vivo antagonism of Acremonium byssoides, endophyte in Vitis vinifera, towards Plasmopara viticola. 7th International conference on Integrated Fruit Production, IOBC/WPRS Working Group “Integrated Plant Protection in Fruit Crops”, 27-30 October, Avignon, France.

Conigliaro g., S. lo PiCColo, l. torta, S. Burruano, 2008. In semi-vivo antagonism of Acremonium byssoides towards Plasmopara viticola. Integrated Protection in Viticulture, IOBC/WPRS Bulletin 36, 69-72.

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Elenco dei partecipanti al Convegno/Meeting participantsaBate giovanni

ASSAM, via ronCaglia, 20, i-60035 JeSi (an) tel: 0731-200961 Fax: 0731-200961 e-mail:[email protected]

aCCorSi enriCo

CoSMoonDa, via BianColina, 48, i-40017 S. giovanni in PerSiCeto (Bo)

tel: 380-3255506 e-mail: [email protected]

aielli Sara

FaColtà Di agraria, univerSità Po-liteCniCa Delle MarChe, via BreCCe BianChe,

i-60131 anCona

e-mail:[email protected]

aleSi alBerto

ASSAM, via roMa 23, i-61034, FoSSoMBrone (Pu) tel: 0721-740519 Fax: 0721-740519 e-mail: [email protected]

angeletti renzo

ASSAM, via ronCaglia, 20, i-60035 JeSi (an) tel: 0731-200961 Fax: 0731-200961 e-mail: [email protected]

Ballarini SteFano

univerSità PoliteCniCa Delle Mar-Che, FaColtà Di agraria,

via BreCCe BianChe, i-60131 anCona

e-mail: [email protected]

Bartalena guiDo

iSagro SPa, via CalDera, 21, i-20153 Milano

tel: 334-6658774 Fax: 02-40901440 email: [email protected]

BartoluCCi SteFano

aSSoCiazione MarChigiana agriCol-tura BiologiCa (aMaB), via Fratelli BanDiera, 61,

i-60019 Senigallia (an) tel: 071-7920056 e-mail: [email protected]

Beni houD youSSeF

FaColtà Di agraria, univerSità Poli-teCniCa Delle MarChe,

via BreCCe BianChe, i-60131 anCona

e-mail: [email protected]

BergaMaSChi anDrea

Cerexagri italia Srl, via terni, 275, i-47522 San Carlo Di CeSena (FC)

tel: 054-7661523 e-mail: [email protected]

BianChelli MiChele

DiPartiMento Di SCienze aMBientali e Delle ProDuzioni vegetali, univer-Sità PoliteCniCa Delle MarChe, via BreCCe BianChe,

i-60131 (an) tel: 071-2202249 e-mail: [email protected]

Bizzarri MarCo

FaColtà Di agraria, univerSità Poli-teCniCa Delle MarChe,

via BreCCe BianChe, i-60131 anCona

e-mail: [email protected]

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Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”

BorDoni anDrea

regione MarChe, Servizio agriColtu-ra ForeStazione e PeSCa,

via tiziano, 44, i-60121 anCona

e-mail: [email protected]

Borgo MiChele

Cra Centro Di riCerCa Per la vi-tiColtura, viale xxviii aPrile, 26, i-31015 Conegliano veneto (tv)

e-mail: [email protected]

Bortolotti PierPaolo

ConSorSio FitoSanitario MoDena, via Santi, 14,

i-41123 MoDena

tel: 059-243107 Fax: 059-221877 e-mail: [email protected]

Brunelli agoStino

DiPartiMento Di Protezione e valoriz-zazione agroaliMentare, univerSità Di Bologna,

viale g. Fanin, 46, i -40127 Bologna

tel: 051-2096546 Fax: 051-2096547 e-mail: [email protected]

Bruni roBerto

iiS “C. ulPiani”, viale Della rePuBBliCa 30, i-63100 aSColi PiCeno

tel: 0736-41641 Fax: 0736-342762 e-mail: [email protected]

BruSCella antonio

FaColtà Di agraria, univerSità Po-liteCniCa Delle MarChe, via BreCCe BianChe,

i-60131 anCona

e-mail: [email protected]

BuCCini MarCo

FitoPro Srl, via tiePolo, 42, Milano

tel: 347-4166038 e-mail: [email protected]

Bugiani aralDo

SoCoa agriConSult, via larga, 34/2, i-40138 Bologna

tel/Fax: 051-538767 e-mail: [email protected]

Bugiani riCCarDo

Servizio FitoSanitario regione eMi-lia-roMagna, via CortiCella, 133, i-40129 Bologna

tel: 051-5278281 Fax: 051-370285 e-mail: [email protected]

CaMPoluCCi MarCo

FaColtà Di agraria, univerSità Po-liteCniCa Delle MarChe, via BreCCe BianChe,

i-60131 anCona

e-mail: [email protected]

CaPorali eliSa

Syngenta CroP ProteCtion

e-mail: [email protected]

CaPPelletti roBerto

FaColtà Di agraria, univerSità Poli-teCniCa Delle MarChe,

via BreCCe BianChe, i-60131 anCona

e-mail: [email protected]

CaPuto arManDo

agriSySteM, via Dei Bizantini, 216, i-88046 laMezia terMe (Cz)

tel: 0968-461121 Fax: 0968-464455 e-mail: [email protected]

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CariCato gerarDo

iSagro italia

tel. 335-1035867 e-mail:[email protected]

Carletti anDrea

FaColtà Di agraria, univerSità Poli-teCniCa Delle MarChe,

via BreCCe BianChe, i-60131 anCona

e-mail: [email protected]

CaStronaro gioia

DiPartiMento Di SCienze aMBientali Delle ProDuzioni vegetali, univerSi-tà PoliteCniCa Delle MarChe,

via BreCCe BianChe, i-60131 anCona tel: 329-47668523 e-mail: [email protected]

CeCChi FranCeSCo

FaColtà Di agraria, univerSità Poli-teCniCa Delle MarChe,

via BreCCe BianChe, i-60131 anCona

e-mail: [email protected]

CiariMBoli Mauro

ASSAM, Servizio FitoSanitario, re-gione MarChe, via luzi, 21/F

i-63010 aSColi PiCeno

tel: 334-9100556 e-mail: [email protected]

Ciarlantini Piergiorgio

FaColtà Di agraria, univerSità Poli-teCniCa Delle MarChe,

via BreCCe BianChe, i-60131 anCona

e-mail: [email protected]

CioCColanti tonino

DiPartiMento Di SCienze aMBientali e Delle ProDuzioni vegetali, univerSi-tà PoliteCniCa Delle MarChe,

via BreCCe BianChe, i-60131 anCona tel: 338-4520395 e-mail: [email protected]

CoPPa Danilo

CooPerativa terre CorteSi MonCaro, DirettiSSiMa Del Conero, 47,

i-60021 CaMerano (an) tel: 0731-81245 Fax: 0731-89237 e-mail: [email protected]

Crovella Paolo

Sagea, Centro Di Saggio Srl, via San SuDario, 13,

i-12050 CaStagnito (Cn) tel: 0173-212614 Fax: 0173-210970 e-mail: [email protected]

D’angelo PoMPilio

vinea, via gariBalDi, 75, oFFiDa (an) e-mail: [email protected]

D’aSCenzo DoMeniCo

arSSa Servizio FitoSanitario regio-nale, regione aBruzzo,

via nazionale, 38, i-65010 villanova Di CePagatti (Pe) e-mail: [email protected]

DagoStin Silvia

FonDazione eDMunD MaCh, via MaCh, 1, i-38010 S. MiChele all’aDige (tn) tel: 0461-615515 Fax: 0461-615500 e-mail: [email protected]

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Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”

Del traPPeto FeDeriCo

FaColtà Di agraria, univerSità Poli-teCniCa Delle MarChe,

via BreCCe BianChe, i-60131 anCona

e-mail: [email protected]

De PaDova gianluigi

CooPerativa terre CorteSi MonCaro, DirettiSSiMa Del Conero, 47,

i-60021 CaMerano (an)

D’erCole giaMPaolo

univerSità PoliteCniCa Delle Mar-Che, FaColtà Di agraria,

via BreCCe BianChe, i-60131 anCona

e-mail: [email protected]

Di Carlantonio SteFano

univerSità PoliteCniCa Delle Mar-Che, FaColtà Di agraria,

via BreCCe BianChe, i-60131 anCona

e-mail: [email protected]

Di giangiaCoMo MarCo

FaColtà Di agraria, univerSità Poli-teCniCa Delle MarChe,

via BreCCe BianChe, i-60131 anCona

e-mail: [email protected]

Di Matteo luCa

univerSità PoliteCniCa Delle Mar-Che, FaColtà Di agraria,

via BreCCe BianChe, i-60131 anCona

e-mail: [email protected]

Diotallevi Matteo

univerSità PoliteCniCa Delle Mar-Che, FaColtà Di agraria,

via BreCCe BianChe, i-60131 anCona

e-mail: [email protected]

Di Pietro Daniele

liBero ProFeSSioniSta, via g. SaCConi, 59, i-63040 Maltigliano (aP) tel: 0736-324221 Fax: 0736-324003 e-mail: [email protected]

Di roDi Paolo

univerSità PoliteCniCa Delle Mar-Che, FaColtà Di agraria,

via BreCCe BianChe, i-60131 anCona

tel: 328-9024199 e-mail: [email protected]

Di vito onelio

CertiS euroPe, via DiSCeSa Santa Maria, i-66100 ateSSa (Ch) tel: 348-3045405 Fax: 0872-865984 e-mail: [email protected]

Dongiovanni CreSCenza

Centro Di riCerCa e SPeriMentazione in agriColtura “BaSile CaraMia”,

via CiSternino, 281, i-70010 loCorotonDo (Ba) e-mail: [email protected]

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DoSteS Marielle

euroFinS agroSCienCe ServiCeS Srl, via vinCa, 6,

i-40016 San giorgio Di Piano (Bo)

Dottorini Paolo

DuPont

tel: 348-2226309 e-mail: [email protected]

enDeShaW SoloMon taDeSSe FaColtà Di agraria, univerSità Poli-

teCniCa Delle MarChe, via BreCCe BianChe, i-60131 anCona

tel: 327-3591681 e-mail: [email protected]

FaBiani BarBara antonietta

FaColtà Di agraria, univerSità Poli-teCniCa Delle MarChe,

via BreCCe BianChe, i-60131 anCona

e-mail: [email protected]

Faretra FranCo

DiPartiMento Di Protezione Delle Piante e MiCroBiologia aPPliCata,

univerSità Di Bari, via aMenDola, 165/a, i-70126 Bari tel: 080-5443052 Fax: 080-5442911 e-mail: [email protected]

Feliziani eriCa

DiPartiMento Di SCienze aMBientali e Delle ProDuzioni vegetali, univerSi-tà PoliteCniCa Delle MarChe,

via BreCCe BianChe, i-60131 anCona e-mail: [email protected]

FenuCCi Maria BeatriCe

FaColtà Di agraria, univerSità Poli-teCniCa Delle MarChe,

via BreCCe BianChe, i-60131 anCona

tel: 338-4941660 e-mail: [email protected]

Ferretti luCa

FaColtà Di agraria, univerSità Poli-teCniCa Delle MarChe,

via BreCCe BianChe, i-60131 anCona

Ferroni gianluCa

ASSAM, via ronCaglia, 20, i-60035 JeSi (an) tel: 0731-200961 Fax: 0731-200961 e-mail: [email protected]

FranCeSChetti MirCo

FaColtà Di agraria, univerSità Poli-teCniCa Delle MarChe,

via BreCCe BianChe, i-60131 anCona

e-mail: [email protected]

Frontali anDrea

Cerexagri italia, via terni, 275, i- 47521, CeSena (FC) tel: 0547-661523 Fax: 0547-661450 e-mail: [email protected]

FrontiCelli Werner

agriSol Soc.Coop. Arl, via antiChe terMe, i-48012, BagnaCavallo (ra) tel: 335-6260817 Fax: 0545-60644 e-mail: [email protected]

63

Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”

gaBrielli enriCo

Azienda Aurora e-mail: [email protected]

garDoni Maria letizia

FaColtà Di agraria, univerSità Poli-teCniCa Delle MarChe,

via BreCCe BianChe, i-60131 anCona

e-mail: [email protected]

garDoni renato

regione MarChe

e-mail: [email protected]

gianSante aDriano

Syngenta Crop Protection, Milano

tel: 335-7179774 e-mail: [email protected]

gioBBi valeria

FaColtà Di agraria, univerSità Poli-teCniCa Delle MarChe,

via BreCCe BianChe, i-60131 anCona

e-mail: [email protected]

grilli Carlo

ASSAM, Servizio FitoSanitario, re-gione MarChe, via alPi, 21,

i-60131 anCona

e-mail: [email protected]

ianni nereo

FaColtà Di agraria, univerSità Poli-teCniCa Delle MarChe,

via BreCCe BianChe, i-60131 anCona

e-mail: [email protected]

iaquinta giovanna

DiProval, univerSità Di Bologna, FaColtà Di agraria, viale Fanin, 46,

i-40127 Bologna

tel: 339-7433680 e-mail: [email protected]

la torre anna Cra-Centro Di riCerCa Per la Pato-

logia vegetale, via C. g. Bertero, 22, i-00156 roMa

tel: 06-82070307 Fax: 06-82070308 e-mail: [email protected]

laMa ClauDio

euroFinS agroSCienCe ServiCeS Srl, via vinCa, 6,

i-40016 San giorgio Di Piano (Bo) tel: 051-6650637 e-mail: [email protected]

lanCiotti roBerto

FaColtà Di agraria, univerSità Poli-teCniCa Delle MarChe,

via BreCCe BianChe, i-60131 anCona

e-mail: [email protected]

lanDi luCia

DiPartiMento Di SCienze aMBientali e Delle ProDuzioni vegetali, univerSi-tà PoliteCniCa Delle MarChe,

via BreCCe BianChe, i-60131 anCona tel: 071-2204871 Fax: 071-2204856 e-mail: [email protected]

64

Petria 20 (1), 1-72 (2010) – Atti Convegno - Ancona, 26 Febbraio/February 2010

laurenzi eliSa

FaColtà Di agraria, univerSità Poli-teCniCa Delle MarChe,

via BreCCe BianChe, i-60131 anCona

e-mail: laurenzi [email protected]

ligi Sara

FaColtà Di agraria, univerSità Poli-teCniCa Delle MarChe,

via BreCCe BianChe, i-60131 anCona

e-mail: [email protected]

loiotile antonello

liBero ProFeSSioniSta

e-mail: [email protected]

lori JeSuS FeDeriCo

FaColtà Di agraria, univerSità Poli-teCniCa Delle MarChe,

via BreCCe BianChe, i-60131 anCona

tel: 334-6644196 e-mail: [email protected]

luCini luigi

univerSità CattoliCa SaCro Cuore, via eMilia, 84,

i-29100 PiaCenza (PC) tel: 0523-599156 Fax: 0523-599358 e-mail: [email protected]

Maini Paolo

SiCit 2000 SPa, via l. Berlina, 10, i-40050 Dozza (Bo)

tel: 0542-674223 e-mail: [email protected]

ManDala ClauDio Cra-Pav, via Bertero, 22, i-00156 roMa

tel: 389-9329332 e-mail: [email protected]

Manzoli Paolo

euroFinS agroSCienCe ServiCeS Srl, via vinCa, 6,

i-40016 San giorgio Di Piano (Bo) tel: 051-6650637 Fax: 051-6655119 e-mail: [email protected]

MaruCCi anDrea

FaColtà Di agraria, univerSità Poli-teCniCa Delle MarChe,

via BreCCe BianChe, i-60131 anCona

e-mail: [email protected]

MaSCiulli aleSSio FaColtà Di agraria, univerSità Poli-

teCniCa Delle MarChe, via BreCCe BianChe, i-60131 anCona

e-mail: [email protected]

Mezzetti Bruno

DiPartiMento Di SCienze aMBientali e Delle ProDuzioni vegetali, univerSi-tà PoliteCniCa Delle MarChe,

via BreCCe BianChe, i-60131 anCona

tel: 071-2204933 e-mail: [email protected]

Menghini MarCo

PreSiDente orDine agronoMi e Fore-Stali Di anCona,

via PaloMBare, 57/B, i-60131 anCona

tel: 071-2800656 e-mail: [email protected]

65

Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”

Mogliani liDia

FaColtà Di agraria, univerSità Poli-teCniCa Delle MarChe,

via BreCCe BianChe, i-60131 anCona

e-mail: [email protected]

Mognon Florino

iMPrenDitore agriColo, via MartuCCia, 1, i-60010 CaStelColonna (an) tel: 071-7957537 e-mail: [email protected]

Murolo Sergio

DiPartiMento Di SCienze aMBientali e Delle ProDuzioni vegetali, univerSi-tà PoliteCniCa Delle MarChe,

via BreCCe BianChe, i-60131 anCona

tel: 071-2204697 Fax: 071-2204856 e-mail: [email protected]

Murri giorgio

DiPartiMento Di SCienze aMBientali e Delle ProDuzioni vegetali, univerSi-tà PoliteCniCa Delle MarChe,

via BreCCe BianChe, i-60131 anCona

e-mail: [email protected]

Myrta arBen

Certis Europe B. V., via a. guaragna, 3, i-21047 Saronno (va) tel: 334-6387355 e-mail: [email protected]

nannini roBerta

ConSorSio FitoSanitario MoDena, via Santi, 14, i-41123 MoDena

tel: 059-243107 Fax: 059-221877 e-mail: [email protected]

natalini giovanni

aruSia, via Fontivegge, 51, i-06124 Perugia

tel: 075-5031391 Fax: 075-5031237 e-mail: [email protected]

narDi SanDro

aSSaM, Servizio FitoSanitario, regio-ne MarChe, via alPi, 21,

i-60131 anCona

tel: 071-808335 Fax: 071-85979 e-mail: [email protected]

nePa roBerto

FaColtà Di agraria, univerSità Poli-teCniCa Delle MarChe,

via BreCCe BianChe, i-60131 anCona

e-mail: [email protected]

neri DaviDe

DiPartiMento Di SCienze aMBientali e Delle ProDuzioni vegetali, univerSi-tà PoliteCniCa Delle MarChe,

via BreCCe BianChe, i-60131 (an) tel: 071-2204431 Fax: 071-2204856 e-mail: [email protected]

66

Petria 20 (1), 1-72 (2010) – Atti Convegno - Ancona, 26 Febbraio/February 2010

oCChionero Donato

FaColtà Di agraria, univerSità Poli-teCniCa Delle MarChe,

via BreCCe BianChe, i-60131 anCona

e-mail: [email protected]

orSini roBerto

DiPartiMento Di SCienze aMBientali e Delle ProDuzioni vegetali, univerSi-tà PoliteCniCa Delle MarChe,

via BreCCe BianChe, i-60131 anCona

tel: 071-2204157 e-mail: [email protected]

PaCiFiCi enriCo

FaColtà Di agraria, univerSità Poli-teCniCa Delle MarChe,

via BreCCe BianChe, i-60131 anCona

e-mail: [email protected]

PaCioni Pierangelo

FaColtà Di agraria, univerSità Poli-teCniCa Delle MarChe,

ia BreCCe BianChe, i-60131 anCona

e-mail: [email protected]

Pallotti valeria

FaColtà Di agraria, univerSità Poli-teCniCa Delle MarChe,

via BreCCe BianChe, i-60131 anCona

e-mail: [email protected]

PalMieri niCola

FaColtà Di agraria, univerSità Poli-teCniCa Delle MarChe,

via BreCCe BianChe, i-60131 anCona

e-mail: [email protected]

PariSi riCCarDo ManiCa SPa, via all’aDige, 4, i-38068 rovereto (tn) tel: 0464-433705 Fax: 0464-458235 e-mail:[email protected]

Patrizio FeDeriCo

FaColtà Di agraria, univerSità Poli-teCniCa Delle MarChe,

via BreCCe BianChe, i-60131 anCona

e-mail: [email protected]

Perilli aleSSanDra

FaColtà Di agraria, univerSità Poli-teCniCa Delle MarChe,

via BreCCe BianChe, i-60131 anCona

e-mail: [email protected]

Pertot ilaria

FonDazione eDMunD MaCh, via MaCh, 1,

i-38010 San MiChele all’aDige (tn) tel: 0461-615515 Fax: 0461-615500 e-mail: [email protected]

Piattoni FeDeriCa DiPartiMento Di Protezione e valo-

rizzazione agroaliMentare, univerSità Di Bologna, viale g. Fanin, 46, i-40127 Bologna

e-mail: [email protected]

Pezzolato Daniele

valagro SPa, zona inDuStriale, i-66041 ateSSa (Ch)

tel: 335-7040340 e-mail: [email protected]

67

Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”

PiCCioni eliSaBetta

ASSAM, Servizio FitoSanitario, re-gione MarChe, via Cavour, 29,

i-62010 treia (MC) tel: 0733-216464 e-mail: [email protected]

PiCChi FranCeSCo

euroFinS agroSCienCe ServiCeS Srl, via vinCa, 6, i-40016 San giorgio Di Piano

tel: 051-6650637 Fax: 051-6655119

PiergiaCoMi Mauro FaColtà Di agraria, univerSità Poli-

teCniCa Delle MarChe, via BreCCe BianChe, i-60131 anCona

e-mail: [email protected]

Piergiovanni renato

FaColtà Di agraria, univerSità Poli-teCniCa Delle MarChe,

via BreCCe BianChe, i-60131 anCona

PiStoia gianluCa

tel: 071-2805027 e-mail. [email protected]

PizziChini laura

ASSAM, Servizio FitoSanitario, re-gione MarChe, via alPi, 21,

i-60131 anCona

tel: 071-808231 Fax: 071-85979 e-mail: [email protected]

Ponzi Mauro

SPieSS-urania CheMiCalS gMBh, hei-DenkaMPSWeg, 77, D-20097 haMBurg

tel: 06-99223031 e-mail: [email protected]

ProFaizer DaviDe

Cat iaSMa, via vaSio Di FonDo, 38, i-38010 trento

tel: 335-7867496 e-mail: [email protected]

ProDorutti Daniele

FonDazione eDMunD MaCh, via MaCh, 1,

i-38010 San MiChele all’aDige

tel: 0461-615109 Fax: 0461-615500 e-mail: [email protected]

quagliani DoMeniCo

liBero ProFeSSioniSta, via roMita, 3, Serra Dei Conti (an) tel: 348-4112362 e-mail: [email protected]

raMazzotti Paolo

FaColtà Di agraria, univerSità Poli-teCniCa Delle MarChe,

via BreCCe BianChe, i-60131 anCona

ranieri renzo

ASSAM, Servizio FitoSanitario, re-gione MarChe, via alPi, 21,

i-60131 anCona

tel: 071-8081 Fax: 071-85979 e-mail: [email protected]

renzi anDrea FaColtà Di agraria, univerSità Poli-

teCniCa Delle MarChe, via BreCCe BianChe, i-60131 anCona

rho gaBriele

FitoPro S.r.l., via tiePolo, 42, i-20129 Milano

e-mail: [email protected]

68

Petria 20 (1), 1-72 (2010) – Atti Convegno - Ancona, 26 Febbraio/February 2010

riCCi eManuela

ASSAM, Servizio FitoSanitario, re-gione MarChe

tel: 071-808337 e-mail: [email protected]

riga FranCeSCa

univerSità Della tuSCia

tel: 334-6415804 e-mail: [email protected]

riPa Dante

ASSAM, Servizio FitoSanitario, re-gione MarChe, via aDige, 26 ,

i- 63018 Porto Sant’elPiDio (FM) tel: 338-2950788 e-mail: [email protected]

roManazzi gianFranCo

DiPartiMento Di SCienze aMBientali e Delle ProDuzioni vegetali, univerSi-tà PoliteCniCa Delle MarChe,

via BreCCe BianChe, i-60131 anCona tel: 071-2204336 Fax: 071-2204856 e-mail: [email protected]

roMano aleSSanDro

FaColtà Di agraria, univerSità Poli-teCniCa Delle MarChe,

via BreCCe BianChe, i-60131 anCona

tel: 333-1567059 e-mail: [email protected]

roMitelli DeniSe

FaColtà Di agraria, univerSità Poli-teCniCa Delle MarChe,

via BreCCe BianChe, i-60131 anCona

e-mail: [email protected]

roSSetti antonio

univerSità Della tuSCia, via Santa Maria in graDi, i-01100 viterBo e-mail: [email protected]

roSSi MoniCa

MonSanto, via guiDo roSSa, 3, i-60030, MonSano (an)

tel: 346-8196289 e-mail: [email protected]

roSSi Paolo

liBero ProFeSSioniSta

tel: 071-7920989 e-mail: [email protected]

SaBBaDini Silvia

FaColtà Di agraria, univerSità Poli-teCniCa Delle MarChe,

via BreCCe BianChe, i-60131 anCona

e-mail: [email protected]

Salvati niCole

FaColtà Di agraria, univerSità Poli-teCniCa Delle MarChe,

via BreCCe BianChe, i-60131 anCona

SalvuCCi laura

FaColtà Di agraria, univerSità Poli-teCniCa Delle MarChe,

via BreCCe BianChe, i-60131 anCona

e-mail: [email protected]

SanChioni angela

ASSAM, via roMa, 23, i-61034, FoSSoMBrone (Pu) tel: 0721-740519 Fax: 0721-740519 e-mail: [email protected]

69

Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”

SantiloCChi roDolFo

DiPartiMento Di SCienze aMBientali e Delle ProDuzioni vegetali, FaColtà Di agraria, univerSità PoliteCniCa Delle MarChe,

via BreCCe BianChe, i-60131 anCona

e-mail: [email protected]

Santini Marilla

DiPartiMento Di SCienze aMBientali e Delle ProDuzioni vegetali, univerSi-tà PoliteCniCa Delle MarChe,

via BreCCe BianChe, i-60131 anCona tel: 071-2204697 Fax: 071-2204856 e-mail: [email protected]

SantoMauro auguSto

DiPartiMento Di Protezione Delle Piante e MiCroBiologia aPPliCata, univerSità Di Bari,

via aMenDola, 165/a, i-70126 Bari

e-mail: [email protected]

Santoni Bruno

liBero ProFeSSioniSta, via ColoCCi, 5, i-60035 JeSi (an)

tel: 335-6852621 Fax: 0731-204359 e-mail: [email protected]

SCortiChini gianni

regione MarChe, via galloDoro, 84, i-60035 JeSi (an)

tel: 0731-58617 ax: 0731-214140 e-mail: [email protected]

SCalzotto Sirio

FaColtà Di agraria, univerSità Poli-teCniCa Delle MarChe,

via BreCCe BianChe, i-60131 anCona

e-mail: [email protected]

Sguigna valentina

DiPartiMento Di SCienze aMBientali e Delle ProDuzioni vegetali, univerSi-tà PoliteCniCa Delle MarChe,

via BreCCe BianChe, i-60131 anCona tel: 333-9594065 e-mail: [email protected]

SilveStri JoSePh

FaColtà Di agraria, univerSità Poli-teCniCa Delle MarChe,

via BreCCe BianChe, i-60131 anCona

e-mail: [email protected]

SiraguSa Silvia

FaColtà Di agraria, univerSità Poli-teCniCa Delle MarChe,

via BreCCe BianChe, i-60131 anCona

e-mail: [email protected]

Stazio eMiliano

FaColtà Di agraria, univerSità Poli-teCniCa Delle MarChe,

via BreCCe BianChe, i-60131 anCona

e-mail: [email protected]

tarSi anDrea

FaColtà Di agraria, univerSità Poli-teCniCa Delle MarChe,

via BreCCe BianChe, i-60131 anCona

e-mail: [email protected]

70

Petria 20 (1), 1-72 (2010) – Atti Convegno - Ancona, 26 Febbraio/February 2010

tiBerio CeSare

vivai CooPerativi rauSCeDo, via uDine, 39, rauSCeDo (Pn) tel: 0871-969692 Fax: 0871-962189 e-mail: [email protected]

valenti leonarDo

regione MarChe, via tiziano, 44, i-60131 anCona

e-mail: [email protected]

vernelli enriCo

FaColtà Di agraria, univerSità Poli-teCniCa Delle MarChe,

via BreCCe BianChe, i-60131 anCona

e-mail: [email protected]

viglione Paolo

Sagea, Centro Di Saggio Srl, via San SuDario, 13, i-12050 CaStagnito (Cn) tel: 0173-212614 Fax: 0173-210970 e-mail: [email protected]

zanzotto aleSSanDro

Cra, Centro Di riCerCa Per la vi-tiColtura, viale xxviii aPrile, 26, i-31015 Conegliano (tv)

tel: 043-8456717 Fax: 043-8450773 e-mail:[email protected]

zeChini D’aulerio alDo

DiPartiMento Di Protezione e valoriz-zazione agroaliMentare, univerSità Di Bologna, viale g. Fanin, 46,

i-40127 Bologna

tel: 051-2096552 Fax: 051-2096565 e-mail: [email protected]

zePPilli Pietro

vinea, via gariBalDi, 75, oFFiDa (an) e-mail: [email protected]

zoCCo DoMeniCo

iSagro riCerCa, via FauSer, 4, i-28100, novara

tel: 335-7194441 e-mail: [email protected]

71

Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”

Alfonzo A. 56Bartolucci S. 39Bergamaschi A. 29Borgo M. 17Bruni R. 25Buccini M. 22Bugiani A. 52Burruano S. 56Conigliaro G. 56D’Ercole G. 9Dagostin S. 19-49Di Carolo M. 13Dongiovanni C. 13Faretra F. 13Gamba U. 19-49Giampaolo C. 13Iaquinta G. 35La Torre A. 46Lama C. 52 Macrì A. 35Masciulli A. 9Miele M. 46Mondello V. 56

Murolo S. 9-42Myrta A. 32Nardi S. 7Natale P. 13Patrizio F. 9Perrelli D. 13Pertot I. 19-49Piattoni F. 35Pierleoni D. 42Pinna M. 19-49Pizzichini L. 7Rho G. 22Romanazzi G. 9-42Sancassani G. P. 22Santini M. 9-42Santomauro A. 13Talocci S. 46Torta L. 56Vandini G. 29Vercesi A. 22Zanzotto A. 17Zechini D’Aulerio A. 35

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