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PRESENTAZIONE Due caratteristiche principali contraddistinguono la presente raccolta di canti nata- lizi. Tutte le melodie sono state trascritte da fonti dell’area beneventana, compresa Montecassino. Inoltre sono proposti alcuni canti che non sono nella circolazione co- mune delle liturgie, dei concerti e delle stesse riproduzioni discografiche. A parte il canto iniziale, si è introdotti nella celebrazione della Messa del giorno di Natale, ar- ricchita con particolari tropi e sequenze. Sono queste le forme poetiche e liturgiche più diffuse tra i secoli IX e XII: esse facilitano la comprensione della celebrazione li- turgica in quanto esprimono la risonanza vissuta nell’ascolto dei brani tradizionali. Il testo del canto della Sibilla [1] è attestato in un codice del sec. VI (Italia setten- trionale) come conclusione di un’omelia del vescovo africano Quodvultdeus. Già nel sec. X e soprattutto nell’XI il canto è diffuso nell’Italia centrale e in Spagna, le due regioni che più di altre hanno subito l’influsso della Chiesa africana, da quando c’è stata l’invasione dei profughi sotto la minaccia dei Vandali. Sostanzialmente la melodia di tutte le fonti medievali coincide e si ritrova, inoltre, ancora oggi in cicli di tradizione popolare. I tropi della raccolta permettono di apprezzare la cultura teologica e la fantasia creatrice dei poeti medievali. Sentendo il bisogno di esprimere i propri sentimenti religiosi, essi hanno preso lo spunto dai testi liturgici tradizionali e li hanno ampli- ficati, parafrasati, attualizzati intrecciando con le parole dei brani esistenti nuove parole e intere frasi. Così si hanno tropi di introduzione e di conclusione, ma anche, spesso, tropi intercalari. Tropi che in parte riprendono spunti melodici già presenti, talora presentano melodie nuove o - soprattutto nei brani melismatici come l’alle- luia, l’offertorio e i responsori dell’ufficio - ripetono fedelmente le note dei vocaliz- zi attribuendone una a ogni singola sillaba del nuovo testo. NATIVITAS DOMINI Solennità del Natale

02NativitasDomini

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Cantos Gregorianos

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Page 1: 02NativitasDomini

PRESENTAZIONE

Due caratteristiche principali contraddistinguono la presente raccolta di canti nata-

lizi. Tutte le melodie sono state trascritte da fonti dell’area beneventana, compresa

Montecassino. Inoltre sono proposti alcuni canti che non sono nella circolazione co-

mune delle liturgie, dei concerti e delle stesse riproduzioni discografiche. A parte il

canto iniziale, si è introdotti nella celebrazione della Messa del giorno di Natale, ar-

ricchita con particolari tropi e sequenze. Sono queste le forme poetiche e liturgiche

più diffuse tra i secoli IX e XII: esse facilitano la comprensione della celebrazione li-

turgica in quanto esprimono la risonanza vissuta nell’ascolto dei brani tradizionali.

Il testo del canto della Sibilla [1] è attestato in un codice del sec. VI (Italia setten-

trionale) come conclusione di un’omelia del vescovo africano Quodvultdeus. Già nel

sec. X e soprattutto nell’XI il canto è diffuso nell’Italia centrale e in Spagna, le due

regioni che più di altre hanno subito l’influsso della Chiesa africana, da quando c’è

stata l’invasione dei profughi sotto la minaccia dei Vandali. Sostanzialmente la

melodia di tutte le fonti medievali coincide e si ritrova, inoltre, ancora oggi in cicli

di tradizione popolare.

I tropi della raccolta permettono di apprezzare la cultura teologica e la fantasia

creatrice dei poeti medievali. Sentendo il bisogno di esprimere i propri sentimenti

religiosi, essi hanno preso lo spunto dai testi liturgici tradizionali e li hanno ampli-

ficati, parafrasati, attualizzati intrecciando con le parole dei brani esistenti nuove

parole e intere frasi. Così si hanno tropi di introduzione e di conclusione, ma anche,

spesso, tropi intercalari. Tropi che in parte riprendono spunti melodici già presenti,

talora presentano melodie nuove o - soprattutto nei brani melismatici come l’alle-

luia, l’offertorio e i responsori dell’ufficio - ripetono fedelmente le note dei vocaliz-

zi attribuendone una a ogni singola sillaba del nuovo testo.

NATIVITAS DOMINISolennità del Natale

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Il tropo d’introito Ecce adest [2] è stato costruito con segmenti di varia provenienza

(Italia settentrionale e Aquitania) e conferma la relazione tra l’area meridionale

beneventana e la celebre abbazia di Pruem. L’ampliamento delle invocazioni del

Kyrie eleison. Auctor cælorum [3] sottolinea sia il carattere dossologico che quello di

supplica di questa preghiera litanica. Non c’è tuttavia la struttura trinitaria frequen-

te nei tropi di Kyrie postcarolingi, mentre si può ascoltare la martellante ripetizione

melodica di ciascuna invocazione e la regolarità metrica di questo tropo dell’Italia

centrale (ciascuna sezione ha 14 sillabe).

Espressioni trinitarie esplicitano la triplice acclamazione del Sanctus. Admirabilis

splendor immarcessibilisque lux [10], mentre il tropo dell’Agnus Dei. Adsis placatus

[11] - tramandato dal solo graduale 34 di Benevento - riprende il tema della vergi-

nità che congiunge Cristo e Maria (virgo de virgine natus, virgine virgo satus), utiliz-

zando un gioco di parole già presente nei padri della Chiesa.

Mentre i tropi si trovano in tutti i generi di canto liturgico, le sequenze - dopo gli

inizi incerti e ancora oggi non del tutto chiariti - si sono stabilizzate come medita-

zione e risonanza musicale cantata dopo l’Alleluia della Messa. La sequenza Christi

hodierna pangimini omnes una [13] ha avuto origine nell’Italia settentrionale e

riprende la classica forma che vede la ripetizione della melodia ogni due strofe (a

bb cc dd…). Gratuletur omnis caro nato [7] è in realtà un inno natalizio - attribuito

anche a Rabano Mauro, ma già presente in un manoscritto di San Gallo dell’800

circa - utilizzato nei codici liturgici come inno, canto (processionale) di comunione

o anche come sequenza.

Giacomo Baroffio

3

STIRPS IESSEINSIEME VOCALE DI MUSICA MEDIOEVALE DEGLI “AMICI CANTORES” DI MILANO

L’ensemble Stirps Iesse è stato fondato da Enrico De Capitani e Stefano Torelli nel 1991, nel

quadro delle attività promosse dall’Associazione culturale milanese “Amici Cantores”.

L’organico, secondo le esigenze del repertorio, comprende un numero variabile di cantanti e stru-

mentisti professionisti specializzati nella musica antica, alcuni dei quali studiosi di musicologia

e di paleografia.

ll lavoro specifico svolto dal direttore Enrico De Capitani è basato sullo studio diretto dei codici

e manoscritti antichi. I vari campi di interesse sono stati via via il gregoriano classico e tardivo;

il canto ambrosiano, beneventano e romano-antico; la polifonia organale aquitana e francese; la

Scuola di Nôtre-Dame; la produzione di Hildegard von Bingen; le laude; il Trecento italiano; le

cantigas.

Il gruppo svolge un’attività concertistica che lo ha visto partecipare negli anni a Festival di musi-

ca antica come l’Autunno Musicale di Como, Il canto delle pietre, Benevento Città Spettacolo,

Ultrapadum, Musica e poesia a San Maurizio (Milano), il Festival lodoviciano di Viadana; sono

stati presentati concerti in tutta Italia ed in Canton Ticino. Nel 1999 è stata realizzata una regi-

strazione radiofonica per la WestDeutscheRundfunk.

Il nome del gruppo è tratto dal responsorio Stirps Iesse composto da Fulberto di Chartres al prin-

cipio dell’XI secolo per la Festa della Natività della Vergine. Il testo si ispira al profeta Isaia e svi-

luppa l’immagine dell’albero di Iesse, simbolo della progenie di Gesù e del passaggio dall’Antico

al Nuovo Patto. Immagine molto amata dai commentatori medievali, dai poeti liturgici e dagli

artisti, l’albero di Iesse si innalza sulle vetrate delle cattedrali gotiche, nelle pagine miniate, sugli

stipiti dei portali: dal ventre di Iesse dormiente sorge una radice che diviene un albero sui cui

rami stanno assisi i Re della stirpe davidica ed i Profeti annunciatori del Cristo; al vertice è la

Vergine, il germoglio che porta il fiore, il Figlio, sul quale si posano le sette colombe dello Spirito.

I temi teologici e contemplativi ad esso legati sono illustrati in moltissimi canti, tropi, conduc-

tus a partire dal secolo XI. Il responsorio di Fulberto ebbe poi una notevole fortuna durante il

Medioevo: su uno dei suoi melismi si intonò il Benedicamus Domino solenne, poi trattato come

tenor di molteplici organa e mottetti.

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NATIVITAS DOMINILa Messa del giorno di Natale nei codici beneventani

In Vigilia

1. IUDICII SIGNUM - Versus, Canto della Sibilla

Testo: Quodvultdeus, vescovo di Cartagine, † 454

(Elisa Franzetti e voci femminili)

In Missa maiore

2. ECCE ADEST. PUER NATUS EST - Introitus cum tropo

(Enrico De Capitani, Maria Boschetti e voci femminili)

3. KYRIE. AUCTOR CÆLORUM - Kyrie cum tropo

(Maria Boschetti, Annamaria Calciolari, Elisa Franzetti e voci femminili)

4. GLORIA. QUEM PATRIS AD DEXTRAM - Gloria cum tropo

(Giorgio Merli e voci maschili)

5. VIDERUNT OMNES. NOTUM FECIT - Graduale

(Giorgio Merli e voci maschili)

6. ALLELUIA. DIES SANCTIFICATUS

(Roberto Spremulli e voci maschili)

7. GRATULETUR OMNIS CARO - Sequentia

(Elisa Franzetti, Maria Boschetti, Annamaria Calciolari e voci femminili)

8. IN PRINCIPIO ERAT VERBUM - Lectio Sancti Evangelii (Io 1,1-14)

(Giorgio Merli)

9. TUI SUNT CÆLI - Offertorium

(Giorgio Merli e voci maschili)

5

10. SANCTUS. ADMIRABILIS SPLENDOR - Sanctus cum tropo

(Giorgio Merli, Enrico De Capitani, Angelo Corno e voci maschili)

11. AGNUS DEI. ADSIS PLACATUS - Agnus Dei cum tropo

(Cinzia Franchi, Elisa Franzetti, Maria Boschetti e voci femminili)

12. VIDERUNT OMNES - Communio

(Cinzia Franchi e voci femminili)

13. CHRISTI HODIERNA - Sequentia

(Roberto Spremulli, Giorgio Merli, Emmanuele Brambilla e voci maschili)

FONTI

Benevento, Bibl. Cap. 34, Graduale-Tropario, 2ametà sec. XII (provenienza: area beneventana): 2(tropo), 3,5,6,7,9,10,11,12,13

B e n e v e n t o, Bibl. Cap. 35, Graduale-Tr o p a r i o, 1a metà sec. XII (provenienza: area beneventana?): 4

Montecassino, Archivio della Badia, ms. 546, Graduale con tropi e sequenze, inizio XIII sec. (pro-venienza: Montecassino): 2

Roma, Bibl. Vallicelliana, B 5, Lezionario per la Liturgia delle Ore notturna, inizio XIII sec. (pro-venienza: area cassinese-beneventana): 1

Ricostruita secondo i recitativi liturgici tuttora in uso: 8

Altro Codice consultato per confronti generali

Benevento, Bibl. Cap. 33, Messale, fine sec. X - inizio sec. XI (provenienza: area beneventana)

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1. IUDICII SIGNUM - Versus, Canto della Sibilla

Iudicii signum, tellus sudore madescit.

Et cælo rex adveniet per sæcla futurus

Scilicet in carne præsens ut iudicet orbem. - Iudicii signum…

Unde deum cernent incredulus atque fidelis

Celsum cum sanctis ævi iam termino in ipso. - Iudicii signum…

Sic animæ cum carne aderunt quas iudicat ipse

Cum iacet incultus densis in vepribus orbis. - Iudicii signum…

Reicient simulacra viri cunctam quoque gazam

Exuret terras ignis pontumque polumque. - Iudicii signum…

Inquirens tætri portas infringet Averni

Sanctorum sed enim cunctæ lux libera carni. - Iudicii signum…

Tradetur, sontes æternaque flamma cremabit

Occultos actus retegens tunc quisque loquetur. - Iudicii signum…

Secreta atque deus reserabit pectora luci

Tunc erit et luctus, stridebunt dentibus omnes. - Iudicii signum…

Et coram hic domino reges sistentur ad unum

Recidet et cælis ignisque sulphuris amnis. - Iudicii signum…

(De Civitate Dei, libro XVIII, cap. 23)

Segno del giudizio: la terra è bagnata di sudore.

E dal cielo verrà il re destinato a regnare per tutti i secoli,

presente corporalmente per giudicare il mondo. - Segno del giudizio…

Dunque l’incredulo e il fedele vedranno Dio,

l’Altissimo, con i santi, alla fine dei tempi. - Segno del giudizio…

Le anime saranno là con il loro corpo,

mentre la terra giacerà incolta tra densi rovi. - Segno del giudizio…

7

Gli uomini respingeranno gli idoli e ogni tesoro;il fuoco brucerà la terra, il mare e il cielo. - Segno del giudizio…

Forzerà le porte del cupo Averno.Ma tutti i corpi dei santi avranno una pura luce. - Segno del giudizio…

Verranno consegnati i colpevoli e una fiamma eterna bruceràsvelando le azioni nascoste: allora ognuno le confesserà. - Segno del giudizio…

Dio aprirà il segreto dei cuori alla luce,

ci sarà pianto e tutti digrigneranno i denti. - Segno del giudizio…

E là, davanti al Signore, compariranno insieme i re:dal cielo cadrà fuoco e un torrente di zolfo. - Segno del giudizio…

2.ECCE ADEST. PUER NATUS EST - Introitus cum tropo

Ecce adest de quo prophetæ cecinerunt dicentes: - Puer natus est nobis.Quem virgo Maria genuit - et filius datus est nobis.Nomen eius Emmanuel vocabitur - cuius imperium super humerum eius.

Regni eius non erit finis - et vocabitur nomen eiusAdmirabilis, Deus fortis - magni consilii Angelus.

Cantate Domino canticum novum: * quia mirabilia fecit Dominus.

Puer natus est nobis,

et filius datus est nobis:cuius imperium super humerum eius:et vocabitur nomen eius,

magni consilii Angelus.

Ecco colui del quale i profeti cantarono dicendo: - Ci è nato un bimbo,

generato dalla Vergine Maria - e ci è stato dato un figlio.Sarà chiamato Emmanuele, - sulle sue spalle sarà il comando.Il suo regno non avrà fine - e il suo nome sarà

Dio forte, mirabile, - Angelo, Consigliere ammirabile.

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Cantate al Signore un canto nuovo: * poiché ha compiuto prodigi.

Ci è nato un bimbo,

e ci è stato dato un figlio:

sulle sue spalle sarà il comando

e il suo nome sarà

Angelo, Consigliere ammirabile.

3. KYRIE. AUCTOR CÆLORUM - Kyrie cum tropo

Kyrie eleison

- Auctor cælorum Deus æterne,

Kyrie eleison

- Ab omni malo tu nos defende,

Kyrie eleison

- Tu, qui regis polum nos exaudi.

Christe eleison

- Christe de cælis succurre nobis,

Christe eleison

- Peccata nostra nobis indulge,

Christe eleison

- Nostras voces tu Deus exaudi.

Kyrie eleison

- Nostra delicta tu dimittendo,

Kyrie eleison

- Protege, Deus, clamantes ad te,

Kyrie eleison.

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4.GLORIA. QUEM PATRIS AD DEXTRAM - Gloria cum tropo

Gloria in excelsis Deo et in terra pax hominibus bonæ voluntatis;

- quem Patris ad dextram collaudant omnia Verbum.

Laudamus te - omnia quem sanctum benedicunt condita regem.

Benedicimus te - tellus atque polus mare quem veneranter adorant.

Adoramus te - glorificant Agnum cives quem digniter almi.

Glorificamus te - gratia sanctorum splendor decus et diadema.

Gratias agimus tibi propter magnam gloriam tuam.

Domine Deus, Rex cælestis, Deus Pater omnipotens.

Domine Fili unigenite, Iesu Christe.

Domine Deus, Agnus Dei, Filius Patris.

Qui tollis peccata mundi, miserere nobis.

Qui tollis peccata mundi, suscipe deprecationem nostram.

Qui sedes ad dexteram Patris - insons astripotens nostris tu parce ruinis.

Miserere nobis - culpas gestorum solve sine crimine solus.

Quoniam tu solus Sanctus, tu solus Dominus,

- cuncta tenens et cuncta fovens et cuncta perornans.

Tu solus Altissimus, Iesu Christe - nosque nostras preces cælo describe Redemptor.

Cum Sancto Spiritu, in gloria Dei Patris. Amen.

Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà.

- Ogni creatura lo esalta come Verbo alla destra del Padre.

Noi ti lodiamo - e tutto il creato ti benedice come santo re.

Ti benediciamo - e ti venerano terra, cielo, mare.

Ti adoriamo - e i santi ti glorificano come agnello.

Ti glorifichiamo - grazia, splendore, bellezza e diadema dei santi.

Ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa.

Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente.

Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo,

Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre.

Kyrie eleison

- Creatore del cielo, eterno re,

Kyrie eleison

- difendici da ogni male;

Kyrie eleison

- tu che governi il cielo, esaudiscici.

Christe eleison

- Cristo, dal cielo soccorrici,

Christe eleison

- perdona i nostri peccati,

Christe eleison

- ascolta la nostra voce, o Dio.

Kyrie eleison

- perdonando i nostri delitti,

Kyrie eleison

- proteggi, o Dio, noi che gridiamo a te,

Kyrie eleison.

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7.GRATULETUR OMNIS CARO - Sequentia

Gratuletur omnis caro nato Christo Domino.

Quia culpa protoplasti carnem nostram induit

Ut salvaret quos plasmavit Dei sapientia.

Verbum Patris caro factum nascitur ex virgine.

Non amisit deitatem, formam servi suscepit

Ut peccatum de peccato damnaret omnipotens

Magna valde commendavit per Iohannis gratiam.

Baptizatus in Iordano lavit mundi crimina

Ut credentium purgaret gentium piacula.

Alleluia, alleluia Patris Unigenito.

Alleluia, alleluia Spiritu Paraclito.

Alleluia, alleluia sempiterna sæcula.

Amen.

Si rallegri ogni creatura per la nascita di Cristo Signore.

Per la colpa di Adamo si è rivestito della nostra carne

al fine di salvare coloro che la sapienza di Dio aveva plasmato.

Il Verbo del Padre, fattosi carne, nasce dalla Vergine.

Non ha perso la divinità l’Onnipotente, ma ha preso un aspetto servile.

Per cancellare il peccato nato dal peccato

ha dato grandi insegnamenti grazie all’intermediazione di Giovanni.

Battezzato nel Giordano ha lavato i crimini del mondo

per purificare i credenti.

Alleluia, alleluia all’Unigenito del Padre.

Alleluia, alleluia allo Spirito Paraclito.

Alleluia, alleluia per tutti i secoli.

Amen.

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Tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi.

Tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica.

Tu che siedi alla destra del Padre,

- innocente, re del firmamento, abbi pietà della nostra miseria.

Abbi pietà di noi - tu solo lava le colpe delle nostre azioni.

Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore

- che tutto reggi, tutto scaldi, tutto adorni.

Tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo - porta al cielo noi e le nostre preghiere.

Con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.

5. VIDERUNT OMNES. NOTUM FECIT - Graduale

Viderunt omnes fines terræ salutare Dei nostri:

iubilate Deo omnis terra.

Notum fecit Dominus salutare suum:

ante conspectum gentium revelavit iustitiam suam.

Tutta la terra ha visto la salvezza del Signore:

giubila, terra tutta.

Il Signore ha manifestato la sua salvezza,

agli occhi dei popoli ha rivelato la sua giustizia.

6. ALLELUIA. DIES SANCTIFICATUS

Alleluia.

Dies sanctificatus illuxit nobis: venite gentes, et adorate Dominum:

quia hodie descendit lux magna super terram. Alleluia.

Alleluia.

Un giorno santo è spuntato per noi: venite, o popoli, ad adorare il Signore,

perché oggi una grande luce è discesa sulla terra. Alleluia.

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za alla luce. Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Egli era nel

mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, eppure il mondo non lo riconobbe. Venne fra

la sua gente, ma i suoi non l’hanno accolto. A quanti però l’hanno accolto, ha dato pote-re di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali non da sangue, né

da volere di carne, né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati. E il Verbo si fece

carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi vedemmo la sua gloria, gloria come di uni-

genito dal Padre, pieno di grazia e di verità.

Parola del Signore.

Lode a te, o Cristo.

9.TUI SUNT CÆLI - Offertorium

Tui sunt cæli, et tua est terra:

orbem terrarum, et plenitudinem eius tu fundasti:

iustitia et iudicium præparatio sedis tuæ.

Magnus et metuendus super omnes, qui in circuitu eius sunt:

tu dominaris potestati maris, motum autem fluctuum eius tu mitigas.

Iustitia et iudicium præparatio sedis tuæ.

Misericordia et veritas præibunt ante faciem tuam:

et in beneplacito tuo exaltabitur cornu nostrum. - Iustitia et iudicium…

Tu humiliasti sicut vulneratum, superbum:

et in virtute brachii tui dispersisti inimicos tuos.

Firmetur manus tua et exaltetur dextera tua, Domine. - Iustitia et iudicium…

Tuo è il cielo e tua è la terra:

tu hai creato il mondo nella sua interezza.

Giustizia ed equità sono il fondamento del tuo trono.

Grande e temibile più di tutti coloro che lo circondano,tu domini sulla potenza del mare e governi il moto dei suoi flutti. - Giustizia ed equità…

Misericordia e verità ti precederanno

e dalla tua benevolenza verremo esaltati. - Giustizia ed equità…

12

8. IN PRINCIPIO ERAT VERBUM - Lectio Sancti Evangelii (Io 1,1-14)

Dominus vobiscum.Et cum spiritu tuo.

Lectio Sancti Evangelii secundum Iohannem.

Gloria tibi, Domine.

In principio erat Verbum, et Verbum erat apud Deum, et Deus erat Verbum. Hoc erat in

principio apud Deum. Omnia per ipsum facta sunt, et sine ipso factum est nihil, quod fac-

tum est; in ipso vita erat, et vita erat lux hominum: et lux in tenebris lucet, et tenebræ eamnon comprehenderunt. Fuit homo missus a Deo, cui nomen erat Iohannes. Hic venit in

testimonium, ut testimonium perhiberet de lumine, ut omnes crederent per illum. Non erat

ille lux, sed ut testimonium perhiberet de lumine. Erat lux vera, quæ illuminat omnem

hominem venientem in hunc mundum. In mundo erat, et mundus per ipsum factus est, etmundus eum non cognovit. In propria venit, et sui eum non receperunt. Quotquot autem

receperunt eum, dedit eis potestatem filios Dei fieri, his, qui credunt in nomine eius: qui

non ex sanguinibus, neque ex voluntate carnis, neque ex voluntate viri, sed ex Deo nati

sunt. Et Verbum caro factum est et habitavit in nobis: et vidimus gloriam eius, gloriam quasiUnigeniti a Patre, plenum gratiæ et veritatis.

Verbum Domini.

Laus tibi, Christe.

Il Signore sia con voi.

E con il tuo spirito.

Lettura del Santo Vangelo secondo Giovanni (Gv 1,1-14)

Gloria a te, o Signore.

In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era in principio

presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto di tutto

ciò che esiste. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle

tenebre, ma le tenebre non l’hanno accolta. Venne un uomo mandato da Dio e il suonome era Giovanni. Egli venne come testimone per rendere testimonianza alla luce, per-

ché tutti credessero per mezzo di lui. Egli non era la luce, ma doveva render testimonian-

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Agnus Dei, qui tollis peccata mundi: dona nobis pacem.

- Pacem venturam, pacem numquam perituram.

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo: abbi pietà di noi.

- Assistici benigno tu, vergine nato da vergine.

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo: abbi pietà di noi.

- Tu che ti sei fatto uomo nascendo da una vergine, cancella le nostre colpe.

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo: donaci la pace.

- La pace futura, la pace imperitura.

12. VIDERUNT OMNES - Communio

Viderunt omnes fines terræ salutare Dei nostri.

Cantate Domino canticum novum:

cantate Domino, omnis terra.

Tutta la terra ha visto la salvezza del nostro Dio.

Cantate al Signore un canto nuovo:

canta al Signore, terra tutta.

13. CHRISTI HODIERNA - Sequentia

Christi hodierna pangimini omnes una

Voce simul consona nativitatis magnæ

Quod Verbum caro factum exhibere se voluit.

Mundo quem redemit iam venerat de sede Patris Dominus.

Nunciat angelus pastoribus: ingenti currunt gaudio,

Præsepio puerum Maria posuit in stabulo.

Vagiens infantulus a quo regitur omnis mundus

Vigilantes pastores adiuntque chorum

14

Hai ferito e umiliato il superbo

e disperso i tuoi nemici con la potenza del tuo braccio.

La tua mano è resa forte, Signore, la tua destra verrà esaltata. - Giustizia ed equità…

10. SANCTUS. ADMIRABILIS SPLENDOR - Sanctus cum tropo

Sanctus - Admirabilis splendor immarcessibilisque lux Pater Deus.

Sanctus - Verbum quod erat in principio apud Deum.

Sanctus - Dominus Deus noster venit carnem ut assumeret per beatam virginem Mariam

genitricem, Regina et Domina polorum et terris.

Dominus Deus Sabaoth - Paraclitus Sanctusque Spiritus.

Pleni sunt cæli et terra gloria tua.

Hosanna in excelsis - Tui omne flectitur genu et omnis lingua proclamat dicens:

Benedictus qui venit in nomine Domini. Hosanna in excelsis.

Santo - Mirabile splendore, inestinguibile luce, Dio Padre.

Santo - Verbo che era in principio presso Dio.

Santo - Il Signore nostro Dio venne ad incarnarsi grazie a Maria, la beata Vergine che è

Regina e Signora del cielo e della terra.

I cieli e la terra sono pieni della tua gloria.

Il Signore Dio dell’universo - lo Spirito Santo e Paraclito.

Osanna nell’alto dei cieli. - Ogni ginocchio si piega e ogni lingua canta:

Benedetto colui che viene nel nome del Signore. Osanna nell’alto dei cieli.

11. AGNUS DEI. ADSIS PLACATUS - Agnus Dei cum tropo

Agnus Dei, qui tollis peccata mundi: miserere nobis.

- Adsis placatus virgo de virgine natus.

Agnus Dei, qui tollis peccata mundi: miserere nobis.

- Virgine vir factus nostros depelle reatus.

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Angelicum in cælis psallentem gloria laus decus in excelsis Deo.

Quem prophetæ cuncti prophetarunt olim

Iam apparet forma quam induit Dominus quem Virgo Mater pannis tegit.

Exigua tegitur diversorio qui arva condidit ac polum.

Non ostris elegit, non auris Christus, non rutilum venit ad locum

Mariæ genitricis exultabat incontaminatus alvus, enixa est auctorem omnium Dominum.

Ioseph valde se simul recolebat,

admirando retractabat quid rei actus huiuscemodi eveniret.

Monitus in somnis ab angelo ut in Ægiptum fugeret cum parvulo

Herodem impium fugere qui quærit Christum callide occidere.

Nos quoque ipsum adoremus ipsumque deprecemur simul omnes

Nostris ut relaxet delictis, perenne donet bonis in æterna sæcula. Amen.

Oggi proclamate tutti a una voce la nascita di Cristo

perché fattosi carne ha voluto mostrarsi.

Al mondo che aveva redento ormai era venuto il Signore dalla sede paterna.

Lo annuncia l’angelo ai pastori: accorrono con gran gioia.

Maria ha posto nel presepe il bimbo.

Sta vagendo il bambino da cui è governato tutto il mondo.

Vegliano i pastori e odono il coro angelico

che canta in cielo: gloria, lode, onore a Dio nell’alto.

Colui che tutti i profeti avevano annunciato

appare nel corpo di cui il Signore si è rivestito e che la Vergine Madre ha ricoperto di panni.

È ospitato in un povero ostello chi ha creato terra e cielo.

Cristo non ha scelto porpora e oro, non viene in un luogo splendido.

Esulta l’incorrotto grembo di Maria madre: ha generato il Signore creatore di tutto.

Giuseppe riflette profondamente chiedendosi perché possa avvenire una cosa siffatta.

Avvertito in sogno dall’angelo di scappare in Egitto col bimbo,

fugge Erode che vuole uccidere Cristo a tradimento.

E noi adoriamolo e preghiamolo tutti

perché perdoni i nostri delitti e doni la vita eterna ai buoni. Amen.