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mento. L’avvicinarsi della manifesta- zione “Cortes Apertas” con il tema di quest’anno, legato alla terra, ci ha da- to la possibilità di anticipare motivi di riflessione che toccano aspetti di ca- rattere personale, ma anche comuni- tario, rappresentative di un’azione identitaria e culturale, in cui i valori della solidarietà e delle regole condivi- se possono ancora oggi essere accolti e rispettati da tutti. Ma, accanto a questi aspetti ormai noti e consolidati, o in alcuni casi riscoperti, fenomeni nuovi, di grande rilevanza storica e sociale, si innestano nel già presente, che inducono la comunità a interro- garsi sulle possibili azioni di cambia- mento che questi ci costringono ad operare. Uno di questi riguarda la re- cente scelta politica del Governo na- zionale posta all’interno della mano- vra finanziaria 2011, con l’obiettivo di raggiungere il pareggio del bilancio dello Stato, una scelta volta ad accor- pare i piccoli comuni al di sotto dei 1000 abitanti. La decisione del Gover- no interessa tanti paesi del centro Sar- degna e anche il nostro, dove si con- stata di anno in anno un crescente calo demografico dovuto sia allo spo- polamento causato dalla mancanza di prospettive di lavoro sia al calo delle nascite, anch’esso legato sicuramente alla grave crisi economica. Le battaglie fatte in questi ultimi mesi per salvare alcuni servizi essenziali come la scuola e la sanità sono state vanificate in un momento, tagliando alla radice l’albero che in questi ultimi tempi si voleva solo apparentemente sfronda- re, tutto in nome dello stato di crisi economica globale che non lascia scampo neanche a quelle realtà istitu- zionali democratiche che, oltre ad a- vere un grande valore storico, sono EDITORIALE A U S T I S S A S N O V A S D E S U C O M U N U NUMERO 3 AGOSTO 2011 Nell’ Editoriale numero due di “Sas No- vas”, parlando dell’approvazione del Bilancio di previsione 2011, venivano messi in evidenza i numerosi tagli finan- ziari che si stavano abbattendo sui pic- coli comuni del centro Sardegna, zone periferiche, caratterizzate da debolezze tradizionali e dai nuovi colpi abbattuti dalla crisi globale. Nonostante l’analisi inducesse al pessimismo, ci siamo la- sciati dicendo che le difficoltà non ci avrebbero scoraggiato, ma sarebbero state degli utili stimoli a continuare a governare. Forti di questa convinzione abbiamo lavorato con il massimo impe- gno per realizzare un altro piccolo pez- zo del nostro Programma, nonostante i problemi contingenti che ogni piccolo comune deve affrontare quotidiana- mente, derivanti anche dall’essere co- stantemente a contatto diretto, cittadi- ni e amministratori, facciano slittare o addirittura saltare azioni programmati- che previste. La ricchezza delle attività culturali, realizzate durante l’estate, non solo dall’Amm.ne Comunale , ma anche dalle associazioni presenti nel comune, hanno mostrato un paese molto vivace, attivo e desideroso di renderlo un luogo in cui sia piacevole vivere. La presenza di tanti nostri emi- grati che tornano ad Austis nel periodo estivo ci ha permesso, crediamo, di of- frire loro quell’accoglienza che ricono- sciamo essere grande risorsa di cui di- sponiamo, patrimonio da non perdere, ma cercando anche di offrire loro, per quanto possibile, servizi necessari ri- sposte ai cittadini che temporaneamen- te rientrano nel loro paese d’origine. Abbiamo sempre vivo il desiderio di dare loro calore umano e ospitalità, favorendo con numerose iniziative, oc- casione di aggregazione, di scambi rela- zionali, di cultura, di svago e diverti- dei presidi essenziali per la tutela e la difesa dei cittadini e del territorio. Scelte come questa minano alla radice non solo l’efficienza dello Stato sociale, ma le stesse ragioni della vita demo- cratica, e dei tanti motivi che sono alla base della coesione sociale. Un altro fenomeno che in questi ultimi giorni ha “scosso” la vita ordinaria del paese è stato l’arrivo, quasi improvvi- so, di un gruppo di giovani ragazzi (sedici) nigeriani ospitati dall’azienda agrituristica di Valore, previo contatto avvenuto tra la stessa azienda e la Pro- tezione Civile di Cagliari. Questo Fatto assolutamente nuovo, inatteso, crean- do un ponte tra l’africa e la Sardegna, via Lampedusa, è da considerarsi mol- to importante in quanto ha sicuramen- te dei risvolti non indifferenti nella no- stra vita di comunità. Se il primo im- patto ha creato forse una certa diffi- denza bisogna tuttavia considerare che esso “costringe” l’intera comunità a superare la ristretta visione del proprio spazio paesano, per aprirsi ad una vi- sione più globale della realtà anche quando le scelte, come in questo caso, non sono state fatte direttamente dall’Ente locale, ma sono il frutto di macro fenomeni come quello migrato- rio, a carattere mondiale in cui tutti siamo coinvolti. Considerare le perso- ne arrivate da noi come soggetti porta- tori di diritti, primo fra tutti quello del- la cittadinanza, non dovrebbe essere acquisito da noi cittadini italiani, sardi, austesi, leggendo i trattati internazio- nali che li proclamano, ma come un fatto normale e ovvio di ogni paese che voglia chiamarsi civile. L’Amministrazione Comunale

03 - Sas Novas de su Comunu Austis - Agosto 2011

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Notiziario a cadenza quadrimestrale dell'Amministrazione Comunale di Austis, centro della Barbagia-Mandrolisai in Sardegna

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Page 1: 03 - Sas Novas de su Comunu Austis - Agosto 2011

mento. L’avvicinarsi della manifesta-zione “Cortes Apertas” con il tema di quest’anno, legato alla terra, ci ha da-to la possibilità di anticipare motivi di riflessione che toccano aspetti di ca-rattere personale, ma anche comuni-tario, rappresentative di un’azione identitaria e culturale, in cui i valori della solidarietà e delle regole condivi-se possono ancora oggi essere accolti e rispettati da tutti. Ma, accanto a questi aspetti ormai noti e consolidati, o in alcuni casi riscoperti, fenomeni nuovi, di grande rilevanza storica e sociale, si innestano nel già presente, che inducono la comunità a interro-garsi sulle possibili azioni di cambia-mento che questi ci costringono ad operare. Uno di questi riguarda la re-cente scelta politica del Governo na-zionale posta all’interno della mano-vra finanziaria 2011, con l’obiettivo di raggiungere il pareggio del bilancio dello Stato, una scelta volta ad accor-pare i piccoli comuni al di sotto dei 1000 abitanti. La decisione del Gover-no interessa tanti paesi del centro Sar-degna e anche il nostro, dove si con-stata di anno in anno un crescente calo demografico dovuto sia allo spo-polamento causato dalla mancanza di prospettive di lavoro sia al calo delle nascite, anch’esso legato sicuramente alla grave crisi economica. Le battaglie fatte in questi ultimi mesi per salvare alcuni servizi essenziali come la scuola e la sanità sono state vanificate in un momento, tagliando alla radice l’albero che in questi ultimi tempi si voleva solo apparentemente sfronda-re, tutto in nome dello stato di crisi economica globale che non lascia scampo neanche a quelle realtà istitu-zionali democratiche che, oltre ad a-vere un grande valore storico, sono

EDITORIALE

IDENTITA’ E STORIA PAGINA 8

SOGGIORNI ESTIVI Anche quest’anno l’Assessorato ai Servizi sociali ha programmato i sog-giorni estivi per minori e anziani. Il soggiorno per i bambini e adolescen-ti è già stato realizzato in due diversi turni, nella località di Bosa Marina e ha avuto luogo dal 31 luglio al 9 ago-sto con la partecipazione di 22 tra bambini e ragazzi delle scuole ele-mentari e medie . Il gruppo degli ado-lescenti - scuole superiori - ha tra-scorso nella stessa località un perio-do di 10 giorni Per quanto riguarda gli anziani, il soggiorno è previsto per il prossimo mese di settembre in una località termale, Montecatini Terme. E’ indiscussa L’utilità dei soggiorni estivi che, oltre ad arrecare dei grandi

benefici per la salute, hanno an-che una grande va-lenza socia-le.

NASCE AD AUSTIS IL GRUPPO “AMISTADE”

L’idea della formazione di un gruppo musicale prende piede a febbraio di quest’anno. Giorgio Manca di Teti inizia a contattare amici di vecchia data per un’idea che vedeva molto viva. Quindi parte a cercare Marino Tatti (Nughedu S.Vittoria), un vero maestro con armonica a bocca, trun-fa e pipiriolu (piffero di canna); senza pensarci due volte, Marino aderisce all’idea. Viene poi cercato Fabio On-nis di Austis, organettista di esperien-za; anche a lui l’idea piace e si unisce agli altri due. C’erano già tre strumen-ti ed una voce che con le idee chiare iniziano a scandire le note dei nostri balli tradizionali, la cosa riesce abba-stanza bene, ma ancora non basta, quindi viene cercato prima un chitar-rista (Stefano Noli) e poi un qualcosa che scandisse pienamente il ritmo, le “congas” e Danilo Carta, un tocco magico che ha completato il mosaico. Giorgio suona da anni la chitarra e ha avuto varie esperienze nei palchi del-

Proprietario: Comune di Austis.

Periodicità: Quadrimestrale. Anno I°,numero 3.

Registrazione Tribunale Oristano N.4 / 2010.

Direttore Responsabile: Di Gaetano Maria Bonaria

Redazione e coordinamento: Onnis Chiara.

Imp. Grafica e Menabò: Mascia Federico.

Stampa: tipografia Ghilarzese, via Zuri, Ghilarza(OR)

E’ vietata la riproduzione di testi, grafica, immagini e impostazione.

SALUTI DALLE AMICHE E DA-GLI AMICI DEL CENTRO RESI-

DENZIALE ANZIANI Nella Comunità Alloggio tutto procede per il meglio; “Zia Pippia”ci ha lasciati, ma la serenità e il sorriso sono sempre vivi tra i nostri cari amici anziani. E’con allegria che tutti loro vi mandano un augurio di felicità e ve lo esprimo-no attraverso questo “frore”

ormai pronto. Le difficoltà sono tan-te perché il mercato è zeppo di grup-pi simili. Finché un giorno che si par-lava con un agente, viene fuori che tutta la musica fatta dal gruppo è completamente dal vivo, cioè nessu-na musica o strumento o ritmo regi-strato, una cosa introvabile oramai. Il progetto piace ad Antonello Mele, agente, nonché titolare dell’agenzia AM Spettacoli, che chiede subito un provino e prende il gruppo a lavora-re con lui. Mancava un’ultima cosa: il nome del gruppo. Sono stati tirati fuori un’immensità di nomi, ma quello che prevaleva era l’amicizia, inizialmente “Sos Amigos”, infine per un piccolo errore di trasmissione al telefono è stato dato il nome “Amistade” che vuol dire amicizia e che appunto è la cosa che accomu-na e unisce il gruppo. L’obiettivo del gruppo è far ballare e divertire più persone possibili tutte le piazze della Sardegna.

Il gruppo musicale “Amistade”

la Sardegna, naturalmente con il fe-delissimo amico Marino. Fabio lo co-noscono tutti, impeccabile suonatore che accompagna i balli in tanti paesi con e senza gruppi folk. Stefano ha suonato in un “complessino” prima con Danilo poi con Giorgiio. Danilo un artista tuttotondo. Iniziate le prove, tutti e cinque insieme, con non poche

difficoltà riescono in breve tempo ad avere un quadro di ciò che volevano fare. Scontato fosse mu-sica sar-

da, presi in esame tutti i tipi di ballo sardo, vengono uno ad uno provati e arrangiati in base alle esigenze dei cinque strumenti. Raggiunto l’obiettivo prefissato, Giorgio contatta varie agenzie e offre lo spettacolo

SERVIZI SOCIALI

Il centro residenziali per anziani

AUSTIS SAS NOVAS DE SU

COMUNU NUMERO 3 AGOSTO 2011

CHI MI PONZO A CANTARE

MUTOS DE ALLEGRIA PARIS CUN BEATRIZE.

CHI MI PONZO A CANTARE

A CHENT’ANNOS FELIZE

A TOTTU SA CUMPANZIA BOS CHERZO AUGURARE.

Tiziana e gli amici e amiche

della Comunità

Nell’ Editoriale numero due di “Sas No-vas”, parlando dell’approvazione del Bilancio di previsione 2011, venivano messi in evidenza i numerosi tagli finan-ziari che si stavano abbattendo sui pic-coli comuni del centro Sardegna, zone periferiche, caratterizzate da debolezze tradizionali e dai nuovi colpi abbattuti dalla crisi globale. Nonostante l’analisi inducesse al pessimismo, ci siamo la-sciati dicendo che le difficoltà non ci avrebbero scoraggiato, ma sarebbero state degli utili stimoli a continuare a governare. Forti di questa convinzione abbiamo lavorato con il massimo impe-gno per realizzare un altro piccolo pez-zo del nostro Programma, nonostante i problemi contingenti che ogni piccolo comune deve affrontare quotidiana-mente, derivanti anche dall’essere co-stantemente a contatto diretto, cittadi-ni e amministratori, facciano slittare o addirittura saltare azioni programmati-che previste. La ricchezza delle attività culturali, realizzate durante l’estate, non solo dall’Amm.ne Comunale , ma anche dalle associazioni presenti nel comune, hanno mostrato un paese molto vivace, attivo e desideroso di renderlo un luogo in cui sia piacevole vivere. La presenza di tanti nostri emi-grati che tornano ad Austis nel periodo estivo ci ha permesso, crediamo, di of-frire loro quell’accoglienza che ricono-sciamo essere grande risorsa di cui di-sponiamo, patrimonio da non perdere, ma cercando anche di offrire loro, per quanto possibile, servizi necessari ri-sposte ai cittadini che temporaneamen-te rientrano nel loro paese d’origine. Abbiamo sempre vivo il desiderio di dare loro calore umano e ospitalità, favorendo con numerose iniziative, oc-casione di aggregazione, di scambi rela-zionali, di cultura, di svago e diverti-Bosa marina

dei presidi essenziali per la tutela e la difesa dei cittadini e del territorio. Scelte come questa minano alla radice non solo l’efficienza dello Stato sociale, ma le stesse ragioni della vita demo-cratica, e dei tanti motivi che sono alla base della coesione sociale. Un altro fenomeno che in questi ultimi giorni ha “scosso” la vita ordinaria del paese è stato l’arrivo, quasi improvvi-so, di un gruppo di giovani ragazzi (sedici) nigeriani ospitati dall’azienda agrituristica di Valore, previo contatto avvenuto tra la stessa azienda e la Pro-tezione Civile di Cagliari. Questo Fatto assolutamente nuovo, inatteso, crean-do un ponte tra l’africa e la Sardegna, via Lampedusa, è da considerarsi mol-to importante in quanto ha sicuramen-te dei risvolti non indifferenti nella no-stra vita di comunità. Se il primo im-patto ha creato forse una certa diffi-denza bisogna tuttavia considerare che esso “costringe” l’intera comunità a superare la ristretta visione del proprio spazio paesano, per aprirsi ad una vi-sione più globale della realtà anche quando le scelte, come in questo caso, non sono state fatte direttamente dall’Ente locale, ma sono il frutto di macro fenomeni come quello migrato-rio, a carattere mondiale in cui tutti siamo coinvolti. Considerare le perso-ne arrivate da noi come soggetti porta-tori di diritti, primo fra tutti quello del-la cittadinanza, non dovrebbe essere acquisito da noi cittadini italiani, sardi, austesi, leggendo i trattati internazio-nali che li proclamano, ma come un fatto normale e ovvio di ogni paese che voglia chiamarsi civile.

L’Amministrazione Comunale

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CONSIGLIO COMUNALE Delibere Consiglio Comunale

N. 18

GIUNTA COMUNALE Delibere Giunta Comunale

N. 29

ATTI DELIBERATIVI

PAGINA 2 CULTURA

E . . . STATE IN PAESE Nei mesi di luglio e agosto sono state realizzate numerose attività precedentemente programmate dall’Assessorato alla cultura. Un calendario fitto di incontri, avveni-menti, serate, iniziative di carattere altamente culturale. Il titolo delle manifestazioni, quasi provocatorio, voleva stimolare i cittadini, residen-ti, emigrati, turisti, a godere degli spazi non solo fisici, ma soprattutto culturali del proprio paese, creando occasione di svago, di relazioni, di coesione sociale. Serate che hanno creato delle belle emozioni. Tante le novità di quest’anno, si è spaziato dalla musica all’astronomia, pre-sentazione di libri e mostre, proie-zioni e gastronomia, il tutto sempre condito da grande ospitalità e acco-glienza fattori che ci caratterizzano ed esprimono adeguatamente la nostra identità.

NOTE MUSICALI VIOLINI,VIOLE,VIOLONCELLI,

E’stata la prima volta della musica classica all’aperto. La piazzetta del-le vecchie Poste si è trasformata in un vero e proprio teatro. L’Orchestra “ACAdemia” della Sar-degna, diretta dal Direttore artistico Maestro Fortunato Casu, ha esegui-to, con gli strumenti ad arco, brani di A.Vivaldi, F.Mendellssohon, E.Elgar e B.Britten. Il Concerto è stato applauditissimo e apprezzato da tutti i presenti.

“Cultura è quella condizione umana che permette a ciascun in-dividuo di ampliare le sue conoscenze, di potenziare le sue ca-pacità di confronto e di accettazione di altri modi di vita e di

altre idee”

…...E LE STELLE STIAMO A GUARDARE

OSSERVANDO LE STELLE - ASTRONO-MIA, ASTROFISICA E MITI

E’ stata una notte magica. Per godere lo spettacolo, nell’ incantevole notte d’estate ci siamo trasferiti in località S.Antonio, tra le rocce, la nuda terra, la vista del santuario, attratti in lontanan-za dalle piccole luci dei paesi del mar-ghine. Muovendoci tra un telescopio e l’altro abbiamo potuto ammirare la lu-na, le stelle e alcune costellazioni, ascoltare i racconti dei miti e delle loro origini che si perdono nel tempo.

SONOS DE SARDIGNA Dalla musica classica ai suoni di casa nostra. Ancora una notte d’agosto in musica, ascoltando “sa trunfa” “su pi-piolu” “sas launeddas”, fisarmonica e chitarra e, soprattutto, “sos sonettes” che spingono i piedi al ballo e alla dan-za. Stavolta abbiamo giocato in casa con i nostri fisarmonicisti, Roberto, Sil-vano, Fabio e Monica che, trascinando-si i numerosi amici, musicisti di valore, da tutta la Sardegna,ci hanno regalato una serata che aveva tanto sapore d’antico, ritmi e suoni d’altri tempi.

Lunedì 23 agosto scorso, c’è stato il saggio di nuoto dei bambini e ragazzi, circa 25 in tutto, dai 6 ai 17 anni, (ma c’era anche qualche adulto), alla con-clusione di un corso di 10 lezioni teori-che e pratiche frequentato nella pisci-na di “Sueddane”. E’ già il terzo anno che il Comune fi-nanzia in parte il corso di nuoto che sta diventando sempre più partecipa-to da numerosi utenti. I giovanissimi partecipanti, guidati da Irene e Valentina durante le lezioni, stanno dimostrando sempre maggiore interesse per questa attività fisica e

quest’ anno, mostrandosi ancor più motivati rispetto agli anni pre-cedenti, hanno superato il passag-gio da un’attività puramente “giocosa” ad una fase in cui si ri-scontra maggiore consapevolezza del suo valore sportivo vedendola anche nella prospettiva di una e-ventuale futura competizione agonistica. Un augurio ai nostri giovani ed un grazie a Irene e Valentina che svol-gono il loro compito con grande competenza e passione.

SPORT - CORSO DI NUOTO -

LA DOTT.SSA ASSUNTA CIPOLLA E’ PRESENTE IN COMUNE

TUTTE LE SETTIMANE NEI GIORNI

LUNEDI GIOVEDI

ORGANISMI SOVRACOMUNALI - IL BIM -

PILLOLE DI FOLKLORE che rispondeva a criteri generali. Uno dei criteri è stato quello di mettere a confronto le varie e discordanti testi-monianze iniziali con altre testimo-nianze che richiamavano alla memo-ria delle persone concrete. Ad esem-pio circa il colore della bordatura di alcuni pezzi del costume maschile (bragas, berritta, carzas), i ricordi risul-tavano vaghi e contrastanti, per cui, messe di fronte a specifiche testimo-nianze sul costume di “ziu Arretranga” e “ziu Mussennore”, hanno ricordato meglio e affermato che da bambini avevano visto quegli anziani indossare un costume con la bardatura di colore completamente scuro, al contrario delle affermazioni iniziali in cui alcuni le ricordavano di colore rosso. Altro esempio riguarda il copricapo femmi-nile (su mucadore); per alcuni austesi esso era piccolo, quadrato e piegato a triangolo, di colore marrone o comun-que scuro, abbellito da un ricamo, altri ricordavano un copricapo ampio, chia-ro o addirittura un velo. Ha fatto chia-rezza il signor Francesco Rondoni, il quale ricordava che da bambino, in occasione del carnevale, gli avevano fatto indossare un costume femminile il cui copricapo era un velo con sopra una mantellina rossa. Il signor Rondo-ni ricordava anche le raccomandazio-ni della nonna di non rovinare quei capi in quanto costituivano un ricordo della propria nonna. Questi esempi e criteri sono applicabili ad altri capi, ad esempio la gonna, con la stessa di-scordanza nelle varie testimonianze, finché questo caso non venne risolto con il recupero di una rarissima foto-grafia del costume di Austis pubblica-ta nel 1926 da Carta-Raspi in un suo volume. E’stato più facile ricostruire “sas palas”, in quanto un pezzo tra-

IL COSTUME DI AUSTIS : CRONOSTORIA DELLA RI-

COSTRUZIONE. Il costume Di Austis è stato riporta-to alla luce dagli alunni e docenti della scuola media di Austis negli anni 1984/85 ed è stato presenta-to ufficialmente a tutta la comunità nel mese di marzo del 1985 dai docenti e dal preside. Essendo la relazione presentata a suo tempo, abbastanza lunga e ben circostan-ziata, è stato tratto uno stralcio, riportando le parti più significative che danno conto del lavoro svolto. “.. Il costume che oggi vi presentia-mo è una risposta alla esigenza, avvertita più volte dai cittadini di Austis, di ricostruire il costume tra-dizionale locale, espressa nel desi-derio di riscoprire l’autenticità del proprio paese anche attraverso la conoscenza dei capi di abbiglia-mento che caratterizzano la sua civiltà nel passato. E’ necessario premettere che questo lavoro è stato per noi lungo, faticoso e di non facile conduzione. La prima fase che ha caratterizzato questo lavoro, è stata quella delle intervi-ste alle persone più anziane del paese, le quali ci hanno trasmesso le loro conoscenze che risalgono alla loro fanciullezza, età in cui al-cuni hanno appreso dai loro genito-ri o dai nonni, notizie, riguardanti alcuni capi del costume, altri han-no, invece, visto qualche pezzo conservato come ricordo dai trisa-voli. Rilevare il vero dal falso, in queste notizie non sempre è stato facile, però attraverso il confronto tra le varie testimonianze, ci è sta-to di volta in volta, possibile sele-zionare ciò che era accettabile e

mandato senza nessuna modificazione da madre in figlia e giunto sino ai nostri giorni era posseduto dalla signora Anto-nia Sanna. La ricerca ci ha dato anche l’informazione sul tessuto utilizzato per il costume, anche se è stato difficile sta-bilirlo con esattezza. Sulla base di diver-si e vari elementi della ricerca (testi, testimonianze, lucentezza del tessuto), si è arrivati a stabilire che esso era di velluto; Sas palas invece, secondo la testimonianza di qualche intervistata, pare fossero di broccato, tessuto che veniva ordinato direttamente da Vene-zia. Della “mantilla” invece si dispone del pezzo originale. Altre incertezze che ancora permanevano, sono state fugate da documenti di cui siamo venuti in pos-sesso. C’è da dire che la ricostruzione del costume maschile, nel suo comples-so, non ha creato grossi problemi, poi-ché esso è ancora presente nella me-moria di molti austesi e nel corso dei secoli non ha subito modifiche di rilie-vo. Nella ricostruzione del costume fem-minile è da evidenziare una importante caratteristica: il colore della balza della gonna era legato al ceto sociale, come riportato dal testo di A. Bresciani, il colo-re dominante era il rosso perché era quello più usato dalla gente comune. Ci piace concludere ricordando che l’origine dei costumi sardi, i due autori dei testi cui abbiamo fatto riferimento, lo fanno risalire ai fenici, ai greci, agli etruschi, ai romani. Nel corso delle di-verse dominazioni, altri elementi sono stati introdotti e hanno contribuito a

differenziare ulterior-mente i costumi dei diversi centri (sardi).”

I docenti della scuola media di Austis

e il Preside

PAGINA 7

ANTONELLO GUISO - OLLOLAI GIOVANNI BUSIA - FONNI

FRANCESCO BUSSU - LODINE PEPPINO PAFFI - MAMOIADA

FRANCESCO MORO - OVODDA PASQUALE LOVICCU - ORGOSOLO

EDOARDO CORBU - OLZAI

DARIO COSTERI - GAVOI

VINICIO ZEDDE - TONARA

BRUNO CURRELI - TIANA

COSTANTINO TIDU - TETI

GIGI LITARRU - DESULO

PRESIDENTE

LUCIA CHESSA - SINDACO DEL COMUNE DI AUSTIS

MEMBRI RAPPRESENTANTI DEI COMUNI

SEGRETERIA COMUNALE

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MUSICA POESIA ED ARTE LA NUOVA TORRE DI BABELE

Quando i discendenti di Noè decisero di edificare una nuova torre sulle rive dell’Eufrate, per scampare ad un nuovo pericolo ma questa non potè essere finita nella grande confusione nel loro linguaggio. Adesso, nella confusione i nuovi discendenti di Noè tentano di edificare un’altra torre , non solo sull’Eufrate ma sulle sponde degli oceani; per scampare ad un nuovo pericolo che incombe sull’umanità. Questa è la realtà perché il mondo sta navigando su una grande confusione. Si riuscirà ad unire tutte le sponde? A contrarre una nuova Alleanza? Si potrà costruire questa nuova grande torre con al centro un tempio? Il tempio della pace dove poter abitare uniti tutti i popoli della terra? O ci sarà un’altra torre di Babele? Nasceranno nuovi idiomi che nessuno potrà mai più capire?

Mariuccia Sanna

PAGINA 6

“ Su versu tou isco chi est nettu e podet garegiare tra sos pius bellos Frores de Monte”

Cosi scrive Chiccu Ortu, introdu-cendo le poesie di Mariuccia San-na, scritte nel libro, SENSAZIONI, pubblicato nel 1991. Spiegando le motivazioni che l’hanno portata a scrivere questo libro, Mariuccia dice : “… scrivevo soltanto quello che sentivo dentro di me. L’ho fatto nel modo che mi

è dato di esprimermi, ossia con le rime..[… un modo per darmi risposta a tante domande, ma a volte non ci sono riuscita …]. Il suo stile è, come scrive C. Ortu semplice, “…unu faeddare semplice e de sanu fondamentu [… una sonnia-dora de paghe e de amore, propaga-dora de ogni sorta de bene chi torret a benefiziu de custa soziedade cor-rimpida e disattenta a tottu sas co-sas bellas.”

PREMIO POESIA “FRORES DE MONTE”

Penso de t’aer de fronte

E pro ti fagher onore ti dedico una canzone e muttos e sonettos

in sarda poesia atie chi ses’ in sa gloria

ti canto sos colores sos versos piùs bellos

fettant’ onore in sa idda ch’ austis tenetsu vantu

de ambiente ospitale de meritare sa prama

Penso de t’aer de fronte Austis est sa dama

de sa Barbagia centrale paesaggiu de incantu

e profumos de armidda de rosas e gravellos

e de ateros fiores benide a bidda mia

a cantare a muttetos pro onorare sa memoria de Peraustinu Migone

poeta inventore de Frores de Montes.

Ischintidda

“Possono partecipare al premio di poesia scritta tutti i poeti sardi con: “Frores” Muttettos de bantu e de disprezzu o di altro tipo, scritti in una

delle diverse parlate sarde.” Articolo 1 del Regolamento

Questo sonetto, composto da Ischintidda, ci introduce alla manifestazione “Premio di Poesia Frores De Monte” giunto alla sua VII edizione. La manifestazione volu-ta e organizzata dall’Amm.ne Comunale e dal Comitato per la valorizzazione e il ri-lancio della poesia popolare, con il Patro-cinio della Fondazione Banco di Sarde-gna, si è svolta sabato 27 agosto 2011 nella località di S.Antonio in Basiloccu. La prima edizione del Premio di Poesia risale al 1983, quando, Pietro Agostino Sanna - Migone - che fu l’ideatore del Premio, diede luogo alla costituzione di un Comitato Spontaneo formato da un gruppo di persone di Austis, motivate dal desiderio di riscoprire e valorizzare quella forma particolare di poesia -“Sos frores”- da sempre patrimonio della nostra Comu-nità. Erano infatti “sos frores” e “sos muttos” forme poetiche, anche cantate, che scandivano i vari momenti di vita delle persone, il lavoro e la festa, l’amore e l’odio, il lutto e la sofferenza, creando cosi interazione tra persone, scambi co-municativi, relazioni sociali vivaci e crea-tive. Il premio di poesia nel riportare alla luce questa forma di espressione origina-le si pone anche l’obiettivo di stimolare le giovani generazioni a cimentarsi nella composizione poetica per non disperdere questo interessante patrimonio. Quest’anno la manifestazione festosa con la premiazione dei numerosi poeti partecipanti, provenienti da vari paesi della Sardegna, è stata accompagnata da manifestazioni culturali e folkloristi-che, dall’esibizione del gruppo musicale “Amistade” e dal pranzo offerto agli invi-tati.

SERVIZI SOCIALI

ATTIVITA’ PRODUTTIVE

un consu-lente esperto di politiche del lavoro per aiutare i giovani a crearsi delle opportunità lavorative. Si tratta di un progetto articolato da realizzare in parecchi mesi e prevede diversi incontri sia di gruppi di utenti interessati, sia di singoli. Il progetto prevede un’offerta forma-tiva comprendente le necessarie in-formazioni sul mondo dell’impresa e del lavoro autonomo, sulle norme legislative regionali e nazionali, sui

PROGETTO A.S.C.O.

Un importante intervento nel settore delle Attività Produttive è stato fatto dall’Assessorato competente, per stimolare e favorire l’occupazione giovanile, dando luogo all’attuazione di un importante punto del program-ma volto a promuovere la “cultura d’impresa”. In un momento di grave crisi econo-mica che colpisce tutto l’Occidente e che ha dei risvolti gravissimi nelle piccole realtà territoriali come la nostra, in cui pensare ad un posto di lavoro fisso e sicuro è diventato quasi una chimera, l’Amm.ne Comu-nale e in particolare l’Assessorato alle Attività Produttive, si sta attivan-do per offrire ai giovani un’azione di sostegno volto a favorire la cultura e l’operatività d’impresa. Per questo scopo è stato affidato l’incarico ad

bandi, nonché la progettazione di mo-menti di formazione specifica, attinenti la creazione e gestione d’impresa.

L’incaricato del progetto, il dott. R. Del Piano ha già avviato un primo incontro con gli interessa-ti, un gruppo di

circa 15 persone, fondamentalmente giovani e successivamente incontri singoli con i soggetti interessati ad ap-profondire le varie tematiche.

“La tua idea di impresa ……

Può mettere radici !”

PAGINA 3 tito dalla Costituzione Italiana, che è

il diritto alla salute. La stessa politica si sta seguen-do per quanto

riguarda la scuola, cioè la politica dei tagli indiscriminati nelle classi delle

scuole dell’obbligo dei piccoli comuni come il nostro, appi-gliandosi al fatto che il numero ridot-to degli alunni non consente la sopravvi-venza delle

strutture scola-stiche. Tale scelta viene fatta senza considerare che essi sono enorme-mente svantaggiati sotto molti punti di vista, a cominciare dal servizio tra-sporti e dalla viabilità difficoltosa tipi-ca delle zone di montagna. Sottrarre la scuola ai nostri paesi significa fa-vorire ulteriormente lo spopolamento accelerando questo fenomeno già abbastanza grave; significa privarlo

Salute!!! Non è l’augurio di benes-sere dopo lo starnuto, è quasi il “saluto” ad un servizio essen-ziale del nostro territorio che i politici stanno smantellando, con la scusa che, essendo in tempo di gran-de crisi econo-mico – finanzia-ria, siamo costretti a risparmiare abi-tuandoci a vivere con servizi abbon-dantemente ridimensionati. E’ ciò che sta succedendo nel nostro terri-torio in riferimento all’ospedale San Camillo di Sorgono, dove ormai è una realtà la chiusura del punto nascita e ci si sta avviando all’accorpamento di alcuni reparti limitando notevolmente l’esercizio di quel diritto fondamentale, garan-

di quei luoghi di cultura in cui si inne-stano numerose e significative attività che coinvolgono non solo la popolazio-ne scolastica, ma le stesse famiglie e l’intera comunità. L’Amministrazione è intervenuta più volte prendendo po-sizione ferma e decisa per la difesa della scuola e del presidio ospedalie-ro; lo ha fatto intervenendo nelle sedi Istituzionali, convocando il Consiglio Comunale per discutere e approvare Documenti di denuncia sulla situazio-ne scolastica e ospedaliera, parteci-pando ai numerosi incontri program-mati dall’Assessorato alla Provincia di Nuoro e convocando assemblee di docenti e genitori del Comune, impe-gnandosi a coinvolgere in questo di-battito tutta la popolazione.

Istruitevi perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo biso-gno di tutto il nostro entusia-

smo. Organizzatevi perché avremo

bisogno di tutta la nostra forza. A. Gramsci

L’ospedale San Camillo - Sorgono-

La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività.

Art. 32 della Costituzione italiana.

SALUTE … E … ISTRUZIONE

Page 4: 03 - Sas Novas de su Comunu Austis - Agosto 2011

cestini, per la concia delle pelli, nell’arte tintoria, nella realizzazione di strumenti musicali. Attraverso le piante è quindi possibile raccontare lo stile di vita e la storia della socie-tà sarda. La nostra isola fino a poco tempo fa era ricca di tradizioni ma in brevissimo tempo si stanno perden-do, con il disinteresse delle nuove generazioni, un immenso patrimonio fatto di riti, misteri a volte banali, ma spesso anche di convalidata effi-cacia che meritano di essere rivalu-tati e trasmessi alle generazioni fu-ture. Sotto questi presupposti è nata l’esigenza di organizzare un labora-torio (ad Austis) sul riconoscimento e utilizzo di una serie di specie vege-tali dal comprovato interesse offici-nale. Attraverso una serie di attività pratiche ed osservazioni dal vivo, si è avuta l’occasione anche per i più profani di ripercorrere un percorso didattico che ha permesso, attraver-so un salto nel passato di apprende-re alcune basilari tecniche apparte-

nenti al patrimonio culturale che coinvolgeva tutta la comunità. Il cor-so improntato su otto incontri di la-boratorio e due escursioni, effettuati in siti di particolare interesse botani-co, ha visto la costante presenza nel tempo di un numeri di allievi equiva-lenti a 16 unità che hanno manife-stato un particolare entusiasmo nel seguire e partecipare attivamente a tutte le fasi del progetto. Particolare attenzione e cura hanno manifestato nella realizzazione di una mostra finale mettendo in evi-denza con particolare scrupolosità e gusto, sia gli aspetti strettamente

ESITO DEL LABORATORIO SULLE ERBE AROMATICHE E

MEDICINALI E’stato un grande successo il labora-torio sulle erbe aromatiche e medici-nali, organizzato dall’Amm.ne Comu-nale e frequentato da 16 persone. Il laboratorio ha avuto come esito una interessante mostra finale allestita dagli allievi e dal professor Alessandro

Nonnoi, di cui riportiamo sotto alcune sue considerazioni sul Corso.

RICONOSCIMENTO E UTILIZ-ZO DELLE SPECIE VEGETALI DI INTERESSE TERAPEUTICO

Da sempre l’uomo si è rivolto al mon-do della natura per utilizzarla nei più svariati modi, per costruirsi dei ripari, per nutrirsi, curarsi, cacciare, abbellir-si, per riti religiosi e magici. In Sarde-gna è presente e in alcuni casi ancora viva un’ampia tradizione legata all’uso dei prodotti del mondo vegetale. L’uso delle essenze vegetali ha caratterizza-to molti aspetti della vita quotidiana dei sardi ed ancora oggi molte sono le specie utilizzate a fine terapeutico, in cucina, per la preparazione di liquori,

didattico-culturali del percorso for-mativo, che i risultati ottenuti.

Prof. Alessandro Nonnoi, Biologo-botanico

UN RINGRAZIAMENTO

DI CUORE Umberto Floris ringrazia l’amministrazione Comunale di Austis per aver organizzato questo corso ( voluto fortemente ), che ha aperto, spalancato nuovi orizzonti, nuove opportunità, un mondo a por-tata di tutti dal quale puoi prendere senza chiedere e dove la fantasia non ha limiti, un mondo di odori, pro-fumi naturali, ricchezza vera che ab-biamo nel nostro meraviglioso terri-torio. Ringrazio tutti i corsisti con i quali ho condiviso questa bellissima esperienza insieme con tantissimo entusiasmo e partecipazione. Ringrazio tutti gli austesi per l’apprezzamento che hanno avuto nei nostri riguardi per la mostra di fine corso. Ringrazio la terra dove siamo, che ci da tanto e nulla chiede, impariamo a rispettare l’ambiente, ad amarla e saremo ripagati.

GRAZIE TERRA ! Umberto

PAGINA 4 LABORATORI E MOSTRE

ché la vendita di diversi prodotti tipi-ci. La manifestazione è stata organiz-zata dall'ufficio turistico e dall' Amm.ne comunale di Torpè che quest'anno, per la prima volta, ha dato l'opportunità di aderire anche ai comuni del Centro Sardegna. La se-rata è stata accompagnata dalla sfi-lata dei Mamuthones di Mamoiada, dai Tumbarinos di Gavoi e dall'esibi-zione di alcuni gruppi folk. Il comune di Austis tramite dei depliant, ha pub-blicizzato il territorio, le tradizioni e le diverse manifestazioni che si svolgono nel nostro paese. Inoltre, sono stati esposti i libri dei nostri "poeti" e quelli dei progetti di speri-mentazione delle scuole elementari e scuole medie. Per quanto riguarda i prodotti tipici, è stato venduto il mie-le prodotto da Umberto e Caterina Floris e il tradizionale pane carasau del panificio "In Su Mulinu Etzu" di

“IL CENTRO SIAMO NOI” Il 13 agosto il comune di Austis ha partecipato all'evento "NOTE, DANZE, TRADIZIONI DI MEZZA ESTATE" a Tor-pè. Erano presenti più di 70 stand espositivi che proponevano costumi e tradizioni del proprio territorio non-

Letizia Marrocu. Penso sia stata un'ottima occasione per far conoscere il nostro paese an-che ai turisti che popolano le zone co-stiere, ma soprattutto un'opportunità in più per presentare la manifestazione di "Cortes Apertas" che si terrà i prossimi 23, 24 e 25 settembre. Alice Mascia

AMBIENTE, TERRITORIO, URBANISTICA affidare l’incarico a un gruppo di professionisti per la realizzazione del Piano di Valorizzazione delle Terre Pubbliche (PVTP). La pro-gettazione del PUC, era già stata affidata, a suo tempo, con appo-sito incarico, all’ingegnere G.F. Usai; accanto a lui, un gruppo di professionisti, esperti nei vari

settori, stanno collaborando ciascu-no per la parte di propria competen-za, con il supporto del responsabile dell’Ufficio Tecnico Comunale, Geo-metra G.M. Morisano. Di recente è stato presentato al Comune il risulta-to della prima fase del lavoro riguar-dante l’aspetto conoscitivo riferito al territorio, al suo patrimonio edilizio, agli aspetti demografici e socio-economici di Austis, le rispettive rela-zioni e le carte tematiche. Con la fase progettuale vengono indicate le proposte di governo del territorio Comunale sia quello urbano che ru-rale. Per ciò che riguarda il Piano di Valorizzazione delle Terre Pubbli-che, l’incarico è stato affidato ad un’equipe di studiosi dell’Università di Sassari che ha già elaborato un Piano di Progetto, da esaminare; esso rientra in un progetto comples-sivo territoriale voluto e seguito dalla Comunità Montana. Questo docu-

Il Comune di Austis è dotato di due strumenti urbanistici, il piano di Fab-bricazione (PDF), approvato dal Con-siglio Comunale nel 1985 ed il Piano Particolareggiato del Centro Storico (PPCS) approvato dal Consiglio nel 1991. L’Amm.ne Comunale intende dotarsi di due nuovi strumenti, indi-spensabili per regolamentare l’uso del territorio, sia urbano che extra urbano, e stabilire una visione armo-nica dell’assetto architettonico del centro abitato nonché una fruibilità di tutto il territorio in cui ben si coniu-ghino sviluppo economico e rispetto dell’eco sistema. Per questi motivi essa ha proceduto a sollecitare la realizzazione progettuale del Piano Urbanistico Comunale (PUC), in fase di elaborazione e al tempo stesso ad

mento di massima che per certi versi si intreccia con il PUC, rappresenta uno strumento di gestione in particolare degli usi civici, che rappresentano po-tenzialmente una preziosa risorsa, una eredità culturale antica, testimonianza di un sistema di valori assai importan-te. Tra questi valori si pone il recupero di una identità comunitaria in cui l’uso delle terre civiche, stabilito statutaria-mente, veniva fatto in modo razionale tenendo conto delle diverse esigenze comunitarie. Il recupero di tale identità non è una questione puramente tecni-ca, perché accanto ad accorgimenti semplici per quanto riguarda l’aspetto selvicolturale o della gestione zootecni-ca, si pone il problema più complesso della ricomposizione di un senso di comunità, che indica e propone gli ac-corgimenti necessari a supportare tut-te quelle attività in cui interesse econo-mico e territoriale interagiscono.

“Il municipio di Austis ammette la generalità dei suoi abitanti al godi-mento in natura dei suoi beni co-munali distinguendo il godimento

in quattro diverse classi:- Pascolo-seminerio-ghiande e legnatico”

Art. 1° Regolamento d’uso dei beni Comunali – 1890 -

PAGINA 5

ASSESSORATO ATTIVITA’ PRODUTTIVE

Uno stand a torpè

“Se artisti e architetti non verran-no alla sfida di rendere le città più belle, altri, dotati di immaginazio-ne grave, privi di responsabilità

civica, continueranno a perpetua-re i mali architettonici delle nostre

città” C. Nivola

Page 5: 03 - Sas Novas de su Comunu Austis - Agosto 2011

cestini, per la concia delle pelli, nell’arte tintoria, nella realizzazione di strumenti musicali. Attraverso le piante è quindi possibile raccontare lo stile di vita e la storia della socie-tà sarda. La nostra isola fino a poco tempo fa era ricca di tradizioni ma in brevissimo tempo si stanno perden-do, con il disinteresse delle nuove generazioni, un immenso patrimonio fatto di riti, misteri a volte banali, ma spesso anche di convalidata effi-cacia che meritano di essere rivalu-tati e trasmessi alle generazioni fu-ture. Sotto questi presupposti è nata l’esigenza di organizzare un labora-torio (ad Austis) sul riconoscimento e utilizzo di una serie di specie vege-tali dal comprovato interesse offici-nale. Attraverso una serie di attività pratiche ed osservazioni dal vivo, si è avuta l’occasione anche per i più profani di ripercorrere un percorso didattico che ha permesso, attraver-so un salto nel passato di apprende-re alcune basilari tecniche apparte-

nenti al patrimonio culturale che coinvolgeva tutta la comunità. Il cor-so improntato su otto incontri di la-boratorio e due escursioni, effettuati in siti di particolare interesse botani-co, ha visto la costante presenza nel tempo di un numeri di allievi equiva-lenti a 16 unità che hanno manife-stato un particolare entusiasmo nel seguire e partecipare attivamente a tutte le fasi del progetto. Particolare attenzione e cura hanno manifestato nella realizzazione di una mostra finale mettendo in evi-denza con particolare scrupolosità e gusto, sia gli aspetti strettamente

ESITO DEL LABORATORIO SULLE ERBE AROMATICHE E

MEDICINALI E’stato un grande successo il labora-torio sulle erbe aromatiche e medici-nali, organizzato dall’Amm.ne Comu-nale e frequentato da 16 persone. Il laboratorio ha avuto come esito una interessante mostra finale allestita dagli allievi e dal professor Alessandro

Nonnoi, di cui riportiamo sotto alcune sue considerazioni sul Corso.

RICONOSCIMENTO E UTILIZ-ZO DELLE SPECIE VEGETALI DI INTERESSE TERAPEUTICO

Da sempre l’uomo si è rivolto al mon-do della natura per utilizzarla nei più svariati modi, per costruirsi dei ripari, per nutrirsi, curarsi, cacciare, abbellir-si, per riti religiosi e magici. In Sarde-gna è presente e in alcuni casi ancora viva un’ampia tradizione legata all’uso dei prodotti del mondo vegetale. L’uso delle essenze vegetali ha caratterizza-to molti aspetti della vita quotidiana dei sardi ed ancora oggi molte sono le specie utilizzate a fine terapeutico, in cucina, per la preparazione di liquori,

didattico-culturali del percorso for-mativo, che i risultati ottenuti.

Prof. Alessandro Nonnoi, Biologo-botanico

UN RINGRAZIAMENTO

DI CUORE Umberto Floris ringrazia l’amministrazione Comunale di Austis per aver organizzato questo corso ( voluto fortemente ), che ha aperto, spalancato nuovi orizzonti, nuove opportunità, un mondo a por-tata di tutti dal quale puoi prendere senza chiedere e dove la fantasia non ha limiti, un mondo di odori, pro-fumi naturali, ricchezza vera che ab-biamo nel nostro meraviglioso terri-torio. Ringrazio tutti i corsisti con i quali ho condiviso questa bellissima esperienza insieme con tantissimo entusiasmo e partecipazione. Ringrazio tutti gli austesi per l’apprezzamento che hanno avuto nei nostri riguardi per la mostra di fine corso. Ringrazio la terra dove siamo, che ci da tanto e nulla chiede, impariamo a rispettare l’ambiente, ad amarla e saremo ripagati.

GRAZIE TERRA ! Umberto

PAGINA 4 LABORATORI E MOSTRE

ché la vendita di diversi prodotti tipi-ci. La manifestazione è stata organiz-zata dall'ufficio turistico e dall' Amm.ne comunale di Torpè che quest'anno, per la prima volta, ha dato l'opportunità di aderire anche ai comuni del Centro Sardegna. La se-rata è stata accompagnata dalla sfi-lata dei Mamuthones di Mamoiada, dai Tumbarinos di Gavoi e dall'esibi-zione di alcuni gruppi folk. Il comune di Austis tramite dei depliant, ha pub-blicizzato il territorio, le tradizioni e le diverse manifestazioni che si svolgono nel nostro paese. Inoltre, sono stati esposti i libri dei nostri "poeti" e quelli dei progetti di speri-mentazione delle scuole elementari e scuole medie. Per quanto riguarda i prodotti tipici, è stato venduto il mie-le prodotto da Umberto e Caterina Floris e il tradizionale pane carasau del panificio "In Su Mulinu Etzu" di

“IL CENTRO SIAMO NOI” Il 13 agosto il comune di Austis ha partecipato all'evento "NOTE, DANZE, TRADIZIONI DI MEZZA ESTATE" a Tor-pè. Erano presenti più di 70 stand espositivi che proponevano costumi e tradizioni del proprio territorio non-

Letizia Marrocu. Penso sia stata un'ottima occasione per far conoscere il nostro paese an-che ai turisti che popolano le zone co-stiere, ma soprattutto un'opportunità in più per presentare la manifestazione di "Cortes Apertas" che si terrà i prossimi 23, 24 e 25 settembre. Alice Mascia

AMBIENTE, TERRITORIO, URBANISTICA affidare l’incarico a un gruppo di professionisti per la realizzazione del Piano di Valorizzazione delle Terre Pubbliche (PVTP). La pro-gettazione del PUC, era già stata affidata, a suo tempo, con appo-sito incarico, all’ingegnere G.F. Usai; accanto a lui, un gruppo di professionisti, esperti nei vari

settori, stanno collaborando ciascu-no per la parte di propria competen-za, con il supporto del responsabile dell’Ufficio Tecnico Comunale, Geo-metra G.M. Morisano. Di recente è stato presentato al Comune il risulta-to della prima fase del lavoro riguar-dante l’aspetto conoscitivo riferito al territorio, al suo patrimonio edilizio, agli aspetti demografici e socio-economici di Austis, le rispettive rela-zioni e le carte tematiche. Con la fase progettuale vengono indicate le proposte di governo del territorio Comunale sia quello urbano che ru-rale. Per ciò che riguarda il Piano di Valorizzazione delle Terre Pubbli-che, l’incarico è stato affidato ad un’equipe di studiosi dell’Università di Sassari che ha già elaborato un Piano di Progetto, da esaminare; esso rientra in un progetto comples-sivo territoriale voluto e seguito dalla Comunità Montana. Questo docu-

Il Comune di Austis è dotato di due strumenti urbanistici, il piano di Fab-bricazione (PDF), approvato dal Con-siglio Comunale nel 1985 ed il Piano Particolareggiato del Centro Storico (PPCS) approvato dal Consiglio nel 1991. L’Amm.ne Comunale intende dotarsi di due nuovi strumenti, indi-spensabili per regolamentare l’uso del territorio, sia urbano che extra urbano, e stabilire una visione armo-nica dell’assetto architettonico del centro abitato nonché una fruibilità di tutto il territorio in cui ben si coniu-ghino sviluppo economico e rispetto dell’eco sistema. Per questi motivi essa ha proceduto a sollecitare la realizzazione progettuale del Piano Urbanistico Comunale (PUC), in fase di elaborazione e al tempo stesso ad

mento di massima che per certi versi si intreccia con il PUC, rappresenta uno strumento di gestione in particolare degli usi civici, che rappresentano po-tenzialmente una preziosa risorsa, una eredità culturale antica, testimonianza di un sistema di valori assai importan-te. Tra questi valori si pone il recupero di una identità comunitaria in cui l’uso delle terre civiche, stabilito statutaria-mente, veniva fatto in modo razionale tenendo conto delle diverse esigenze comunitarie. Il recupero di tale identità non è una questione puramente tecni-ca, perché accanto ad accorgimenti semplici per quanto riguarda l’aspetto selvicolturale o della gestione zootecni-ca, si pone il problema più complesso della ricomposizione di un senso di comunità, che indica e propone gli ac-corgimenti necessari a supportare tut-te quelle attività in cui interesse econo-mico e territoriale interagiscono.

“Il municipio di Austis ammette la generalità dei suoi abitanti al godi-mento in natura dei suoi beni co-munali distinguendo il godimento

in quattro diverse classi:- Pascolo-seminerio-ghiande e legnatico”

Art. 1° Regolamento d’uso dei beni Comunali – 1890 -

PAGINA 5

ASSESSORATO ATTIVITA’ PRODUTTIVE

Uno stand a torpè

“Se artisti e architetti non verran-no alla sfida di rendere le città più belle, altri, dotati di immaginazio-ne grave, privi di responsabilità

civica, continueranno a perpetua-re i mali architettonici delle nostre

città” C. Nivola

Page 6: 03 - Sas Novas de su Comunu Austis - Agosto 2011

MUSICA POESIA ED ARTE LA NUOVA TORRE DI BABELE

Quando i discendenti di Noè decisero di edificare una nuova torre sulle rive dell’Eufrate, per scampare ad un nuovo pericolo ma questa non potè essere finita nella grande confusione nel loro linguaggio. Adesso, nella confusione i nuovi discendenti di Noè tentano di edificare un’altra torre , non solo sull’Eufrate ma sulle sponde degli oceani; per scampare ad un nuovo pericolo che incombe sull’umanità. Questa è la realtà perché il mondo sta navigando su una grande confusione. Si riuscirà ad unire tutte le sponde? A contrarre una nuova Alleanza? Si potrà costruire questa nuova grande torre con al centro un tempio? Il tempio della pace dove poter abitare uniti tutti i popoli della terra? O ci sarà un’altra torre di Babele? Nasceranno nuovi idiomi che nessuno potrà mai più capire?

Mariuccia Sanna

PAGINA 6

“ Su versu tou isco chi est nettu e podet garegiare tra sos pius bellos Frores de Monte”

Cosi scrive Chiccu Ortu, introdu-cendo le poesie di Mariuccia San-na, scritte nel libro, SENSAZIONI, pubblicato nel 1991. Spiegando le motivazioni che l’hanno portata a scrivere questo libro, Mariuccia dice : “… scrivevo soltanto quello che sentivo dentro di me. L’ho fatto nel modo che mi

è dato di esprimermi, ossia con le rime..[… un modo per darmi risposta a tante domande, ma a volte non ci sono riuscita …]. Il suo stile è, come scrive C. Ortu semplice, “…unu faeddare semplice e de sanu fondamentu [… una sonnia-dora de paghe e de amore, propaga-dora de ogni sorta de bene chi torret a benefiziu de custa soziedade cor-rimpida e disattenta a tottu sas co-sas bellas.”

PREMIO POESIA “FRORES DE MONTE”

Penso de t’aer de fronte

E pro ti fagher onore ti dedico una canzone e muttos e sonettos

in sarda poesia atie chi ses’ in sa gloria

ti canto sos colores sos versos piùs bellos

fettant’ onore in sa idda ch’ austis tenetsu vantu

de ambiente ospitale de meritare sa prama

Penso de t’aer de fronte Austis est sa dama

de sa Barbagia centrale paesaggiu de incantu

e profumos de armidda de rosas e gravellos

e de ateros fiores benide a bidda mia

a cantare a muttetos pro onorare sa memoria de Peraustinu Migone

poeta inventore de Frores de Montes.

Ischintidda

“Possono partecipare al premio di poesia scritta tutti i poeti sardi con: “Frores” Muttettos de bantu e de disprezzu o di altro tipo, scritti in una

delle diverse parlate sarde.” Articolo 1 del Regolamento

Questo sonetto, composto da Ischintidda, ci introduce alla manifestazione “Premio di Poesia Frores De Monte” giunto alla sua VII edizione. La manifestazione volu-ta e organizzata dall’Amm.ne Comunale e dal Comitato per la valorizzazione e il ri-lancio della poesia popolare, con il Patro-cinio della Fondazione Banco di Sarde-gna, si è svolta sabato 27 agosto 2011 nella località di S.Antonio in Basiloccu. La prima edizione del Premio di Poesia risale al 1983, quando, Pietro Agostino Sanna - Migone - che fu l’ideatore del Premio, diede luogo alla costituzione di un Comitato Spontaneo formato da un gruppo di persone di Austis, motivate dal desiderio di riscoprire e valorizzare quella forma particolare di poesia -“Sos frores”- da sempre patrimonio della nostra Comu-nità. Erano infatti “sos frores” e “sos muttos” forme poetiche, anche cantate, che scandivano i vari momenti di vita delle persone, il lavoro e la festa, l’amore e l’odio, il lutto e la sofferenza, creando cosi interazione tra persone, scambi co-municativi, relazioni sociali vivaci e crea-tive. Il premio di poesia nel riportare alla luce questa forma di espressione origina-le si pone anche l’obiettivo di stimolare le giovani generazioni a cimentarsi nella composizione poetica per non disperdere questo interessante patrimonio. Quest’anno la manifestazione festosa con la premiazione dei numerosi poeti partecipanti, provenienti da vari paesi della Sardegna, è stata accompagnata da manifestazioni culturali e folkloristi-che, dall’esibizione del gruppo musicale “Amistade” e dal pranzo offerto agli invi-tati.

SERVIZI SOCIALI

ATTIVITA’ PRODUTTIVE

un consu-lente esperto di politiche del lavoro per aiutare i giovani a crearsi delle opportunità lavorative. Si tratta di un progetto articolato da realizzare in parecchi mesi e prevede diversi incontri sia di gruppi di utenti interessati, sia di singoli. Il progetto prevede un’offerta forma-tiva comprendente le necessarie in-formazioni sul mondo dell’impresa e del lavoro autonomo, sulle norme legislative regionali e nazionali, sui

PROGETTO A.S.C.O.

Un importante intervento nel settore delle Attività Produttive è stato fatto dall’Assessorato competente, per stimolare e favorire l’occupazione giovanile, dando luogo all’attuazione di un importante punto del program-ma volto a promuovere la “cultura d’impresa”. In un momento di grave crisi econo-mica che colpisce tutto l’Occidente e che ha dei risvolti gravissimi nelle piccole realtà territoriali come la nostra, in cui pensare ad un posto di lavoro fisso e sicuro è diventato quasi una chimera, l’Amm.ne Comu-nale e in particolare l’Assessorato alle Attività Produttive, si sta attivan-do per offrire ai giovani un’azione di sostegno volto a favorire la cultura e l’operatività d’impresa. Per questo scopo è stato affidato l’incarico ad

bandi, nonché la progettazione di mo-menti di formazione specifica, attinenti la creazione e gestione d’impresa.

L’incaricato del progetto, il dott. R. Del Piano ha già avviato un primo incontro con gli interessa-ti, un gruppo di

circa 15 persone, fondamentalmente giovani e successivamente incontri singoli con i soggetti interessati ad ap-profondire le varie tematiche.

“La tua idea di impresa ……

Può mettere radici !”

PAGINA 3 tito dalla Costituzione Italiana, che è

il diritto alla salute. La stessa politica si sta seguen-do per quanto

riguarda la scuola, cioè la politica dei tagli indiscriminati nelle classi delle

scuole dell’obbligo dei piccoli comuni come il nostro, appi-gliandosi al fatto che il numero ridot-to degli alunni non consente la sopravvi-venza delle

strutture scola-stiche. Tale scelta viene fatta senza considerare che essi sono enorme-mente svantaggiati sotto molti punti di vista, a cominciare dal servizio tra-sporti e dalla viabilità difficoltosa tipi-ca delle zone di montagna. Sottrarre la scuola ai nostri paesi significa fa-vorire ulteriormente lo spopolamento accelerando questo fenomeno già abbastanza grave; significa privarlo

Salute!!! Non è l’augurio di benes-sere dopo lo starnuto, è quasi il “saluto” ad un servizio essen-ziale del nostro territorio che i politici stanno smantellando, con la scusa che, essendo in tempo di gran-de crisi econo-mico – finanzia-ria, siamo costretti a risparmiare abi-tuandoci a vivere con servizi abbon-dantemente ridimensionati. E’ ciò che sta succedendo nel nostro terri-torio in riferimento all’ospedale San Camillo di Sorgono, dove ormai è una realtà la chiusura del punto nascita e ci si sta avviando all’accorpamento di alcuni reparti limitando notevolmente l’esercizio di quel diritto fondamentale, garan-

di quei luoghi di cultura in cui si inne-stano numerose e significative attività che coinvolgono non solo la popolazio-ne scolastica, ma le stesse famiglie e l’intera comunità. L’Amministrazione è intervenuta più volte prendendo po-sizione ferma e decisa per la difesa della scuola e del presidio ospedalie-ro; lo ha fatto intervenendo nelle sedi Istituzionali, convocando il Consiglio Comunale per discutere e approvare Documenti di denuncia sulla situazio-ne scolastica e ospedaliera, parteci-pando ai numerosi incontri program-mati dall’Assessorato alla Provincia di Nuoro e convocando assemblee di docenti e genitori del Comune, impe-gnandosi a coinvolgere in questo di-battito tutta la popolazione.

Istruitevi perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo biso-gno di tutto il nostro entusia-

smo. Organizzatevi perché avremo

bisogno di tutta la nostra forza. A. Gramsci

L’ospedale San Camillo - Sorgono-

La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività.

Art. 32 della Costituzione italiana.

SALUTE … E … ISTRUZIONE

Page 7: 03 - Sas Novas de su Comunu Austis - Agosto 2011

CONSIGLIO COMUNALE Delibere Consiglio Comunale

N. 18

GIUNTA COMUNALE Delibere Giunta Comunale

N. 29

ATTI DELIBERATIVI

PAGINA 2 CULTURA

E . . . STATE IN PAESE Nei mesi di luglio e agosto sono state realizzate numerose attività precedentemente programmate dall’Assessorato alla cultura. Un calendario fitto di incontri, avveni-menti, serate, iniziative di carattere altamente culturale. Il titolo delle manifestazioni, quasi provocatorio, voleva stimolare i cittadini, residen-ti, emigrati, turisti, a godere degli spazi non solo fisici, ma soprattutto culturali del proprio paese, creando occasione di svago, di relazioni, di coesione sociale. Serate che hanno creato delle belle emozioni. Tante le novità di quest’anno, si è spaziato dalla musica all’astronomia, pre-sentazione di libri e mostre, proie-zioni e gastronomia, il tutto sempre condito da grande ospitalità e acco-glienza fattori che ci caratterizzano ed esprimono adeguatamente la nostra identità.

NOTE MUSICALI VIOLINI,VIOLE,VIOLONCELLI,

E’stata la prima volta della musica classica all’aperto. La piazzetta del-le vecchie Poste si è trasformata in un vero e proprio teatro. L’Orchestra “ACAdemia” della Sar-degna, diretta dal Direttore artistico Maestro Fortunato Casu, ha esegui-to, con gli strumenti ad arco, brani di A.Vivaldi, F.Mendellssohon, E.Elgar e B.Britten. Il Concerto è stato applauditissimo e apprezzato da tutti i presenti.

“Cultura è quella condizione umana che permette a ciascun in-dividuo di ampliare le sue conoscenze, di potenziare le sue ca-pacità di confronto e di accettazione di altri modi di vita e di

altre idee”

…...E LE STELLE STIAMO A GUARDARE

OSSERVANDO LE STELLE - ASTRONO-MIA, ASTROFISICA E MITI

E’ stata una notte magica. Per godere lo spettacolo, nell’ incantevole notte d’estate ci siamo trasferiti in località S.Antonio, tra le rocce, la nuda terra, la vista del santuario, attratti in lontanan-za dalle piccole luci dei paesi del mar-ghine. Muovendoci tra un telescopio e l’altro abbiamo potuto ammirare la lu-na, le stelle e alcune costellazioni, ascoltare i racconti dei miti e delle loro origini che si perdono nel tempo.

SONOS DE SARDIGNA Dalla musica classica ai suoni di casa nostra. Ancora una notte d’agosto in musica, ascoltando “sa trunfa” “su pi-piolu” “sas launeddas”, fisarmonica e chitarra e, soprattutto, “sos sonettes” che spingono i piedi al ballo e alla dan-za. Stavolta abbiamo giocato in casa con i nostri fisarmonicisti, Roberto, Sil-vano, Fabio e Monica che, trascinando-si i numerosi amici, musicisti di valore, da tutta la Sardegna,ci hanno regalato una serata che aveva tanto sapore d’antico, ritmi e suoni d’altri tempi.

Lunedì 23 agosto scorso, c’è stato il saggio di nuoto dei bambini e ragazzi, circa 25 in tutto, dai 6 ai 17 anni, (ma c’era anche qualche adulto), alla con-clusione di un corso di 10 lezioni teori-che e pratiche frequentato nella pisci-na di “Sueddane”. E’ già il terzo anno che il Comune fi-nanzia in parte il corso di nuoto che sta diventando sempre più partecipa-to da numerosi utenti. I giovanissimi partecipanti, guidati da Irene e Valentina durante le lezioni, stanno dimostrando sempre maggiore interesse per questa attività fisica e

quest’ anno, mostrandosi ancor più motivati rispetto agli anni pre-cedenti, hanno superato il passag-gio da un’attività puramente “giocosa” ad una fase in cui si ri-scontra maggiore consapevolezza del suo valore sportivo vedendola anche nella prospettiva di una e-ventuale futura competizione agonistica. Un augurio ai nostri giovani ed un grazie a Irene e Valentina che svol-gono il loro compito con grande competenza e passione.

SPORT - CORSO DI NUOTO -

LA DOTT.SSA ASSUNTA CIPOLLA E’ PRESENTE IN COMUNE

TUTTE LE SETTIMANE NEI GIORNI

LUNEDI GIOVEDI

ORGANISMI SOVRACOMUNALI - IL BIM -

PILLOLE DI FOLKLORE che rispondeva a criteri generali. Uno dei criteri è stato quello di mettere a confronto le varie e discordanti testi-monianze iniziali con altre testimo-nianze che richiamavano alla memo-ria delle persone concrete. Ad esem-pio circa il colore della bordatura di alcuni pezzi del costume maschile (bragas, berritta, carzas), i ricordi risul-tavano vaghi e contrastanti, per cui, messe di fronte a specifiche testimo-nianze sul costume di “ziu Arretranga” e “ziu Mussennore”, hanno ricordato meglio e affermato che da bambini avevano visto quegli anziani indossare un costume con la bardatura di colore completamente scuro, al contrario delle affermazioni iniziali in cui alcuni le ricordavano di colore rosso. Altro esempio riguarda il copricapo femmi-nile (su mucadore); per alcuni austesi esso era piccolo, quadrato e piegato a triangolo, di colore marrone o comun-que scuro, abbellito da un ricamo, altri ricordavano un copricapo ampio, chia-ro o addirittura un velo. Ha fatto chia-rezza il signor Francesco Rondoni, il quale ricordava che da bambino, in occasione del carnevale, gli avevano fatto indossare un costume femminile il cui copricapo era un velo con sopra una mantellina rossa. Il signor Rondo-ni ricordava anche le raccomandazio-ni della nonna di non rovinare quei capi in quanto costituivano un ricordo della propria nonna. Questi esempi e criteri sono applicabili ad altri capi, ad esempio la gonna, con la stessa di-scordanza nelle varie testimonianze, finché questo caso non venne risolto con il recupero di una rarissima foto-grafia del costume di Austis pubblica-ta nel 1926 da Carta-Raspi in un suo volume. E’stato più facile ricostruire “sas palas”, in quanto un pezzo tra-

IL COSTUME DI AUSTIS : CRONOSTORIA DELLA RI-

COSTRUZIONE. Il costume Di Austis è stato riporta-to alla luce dagli alunni e docenti della scuola media di Austis negli anni 1984/85 ed è stato presenta-to ufficialmente a tutta la comunità nel mese di marzo del 1985 dai docenti e dal preside. Essendo la relazione presentata a suo tempo, abbastanza lunga e ben circostan-ziata, è stato tratto uno stralcio, riportando le parti più significative che danno conto del lavoro svolto. “.. Il costume che oggi vi presentia-mo è una risposta alla esigenza, avvertita più volte dai cittadini di Austis, di ricostruire il costume tra-dizionale locale, espressa nel desi-derio di riscoprire l’autenticità del proprio paese anche attraverso la conoscenza dei capi di abbiglia-mento che caratterizzano la sua civiltà nel passato. E’ necessario premettere che questo lavoro è stato per noi lungo, faticoso e di non facile conduzione. La prima fase che ha caratterizzato questo lavoro, è stata quella delle intervi-ste alle persone più anziane del paese, le quali ci hanno trasmesso le loro conoscenze che risalgono alla loro fanciullezza, età in cui al-cuni hanno appreso dai loro genito-ri o dai nonni, notizie, riguardanti alcuni capi del costume, altri han-no, invece, visto qualche pezzo conservato come ricordo dai trisa-voli. Rilevare il vero dal falso, in queste notizie non sempre è stato facile, però attraverso il confronto tra le varie testimonianze, ci è sta-to di volta in volta, possibile sele-zionare ciò che era accettabile e

mandato senza nessuna modificazione da madre in figlia e giunto sino ai nostri giorni era posseduto dalla signora Anto-nia Sanna. La ricerca ci ha dato anche l’informazione sul tessuto utilizzato per il costume, anche se è stato difficile sta-bilirlo con esattezza. Sulla base di diver-si e vari elementi della ricerca (testi, testimonianze, lucentezza del tessuto), si è arrivati a stabilire che esso era di velluto; Sas palas invece, secondo la testimonianza di qualche intervistata, pare fossero di broccato, tessuto che veniva ordinato direttamente da Vene-zia. Della “mantilla” invece si dispone del pezzo originale. Altre incertezze che ancora permanevano, sono state fugate da documenti di cui siamo venuti in pos-sesso. C’è da dire che la ricostruzione del costume maschile, nel suo comples-so, non ha creato grossi problemi, poi-ché esso è ancora presente nella me-moria di molti austesi e nel corso dei secoli non ha subito modifiche di rilie-vo. Nella ricostruzione del costume fem-minile è da evidenziare una importante caratteristica: il colore della balza della gonna era legato al ceto sociale, come riportato dal testo di A. Bresciani, il colo-re dominante era il rosso perché era quello più usato dalla gente comune. Ci piace concludere ricordando che l’origine dei costumi sardi, i due autori dei testi cui abbiamo fatto riferimento, lo fanno risalire ai fenici, ai greci, agli etruschi, ai romani. Nel corso delle di-verse dominazioni, altri elementi sono stati introdotti e hanno contribuito a

differenziare ulterior-mente i costumi dei diversi centri (sardi).”

I docenti della scuola media di Austis

e il Preside

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ANTONELLO GUISO - OLLOLAI GIOVANNI BUSIA - FONNI

FRANCESCO BUSSU - LODINE PEPPINO PAFFI - MAMOIADA

FRANCESCO MORO - OVODDA PASQUALE LOVICCU - ORGOSOLO

EDOARDO CORBU - OLZAI

DARIO COSTERI - GAVOI

VINICIO ZEDDE - TONARA

BRUNO CURRELI - TIANA

COSTANTINO TIDU - TETI

GIGI LITARRU - DESULO

PRESIDENTE

LUCIA CHESSA - SINDACO DEL COMUNE DI AUSTIS

MEMBRI RAPPRESENTANTI DEI COMUNI

SEGRETERIA COMUNALE

Page 8: 03 - Sas Novas de su Comunu Austis - Agosto 2011

mento. L’avvicinarsi della manifesta-zione “Cortes Apertas” con il tema di quest’anno, legato alla terra, ci ha da-to la possibilità di anticipare motivi di riflessione che toccano aspetti di ca-rattere personale, ma anche comuni-tario, rappresentative di un’azione identitaria e culturale, in cui i valori della solidarietà e delle regole condivi-se possono ancora oggi essere accolti e rispettati da tutti. Ma, accanto a questi aspetti ormai noti e consolidati, o in alcuni casi riscoperti, fenomeni nuovi, di grande rilevanza storica e sociale, si innestano nel già presente, che inducono la comunità a interro-garsi sulle possibili azioni di cambia-mento che questi ci costringono ad operare. Uno di questi riguarda la re-cente scelta politica del Governo na-zionale posta all’interno della mano-vra finanziaria 2011, con l’obiettivo di raggiungere il pareggio del bilancio dello Stato, una scelta volta ad accor-pare i piccoli comuni al di sotto dei 1000 abitanti. La decisione del Gover-no interessa tanti paesi del centro Sar-degna e anche il nostro, dove si con-stata di anno in anno un crescente calo demografico dovuto sia allo spo-polamento causato dalla mancanza di prospettive di lavoro sia al calo delle nascite, anch’esso legato sicuramente alla grave crisi economica. Le battaglie fatte in questi ultimi mesi per salvare alcuni servizi essenziali come la scuola e la sanità sono state vanificate in un momento, tagliando alla radice l’albero che in questi ultimi tempi si voleva solo apparentemente sfronda-re, tutto in nome dello stato di crisi economica globale che non lascia scampo neanche a quelle realtà istitu-zionali democratiche che, oltre ad a-vere un grande valore storico, sono

EDITORIALE

IDENTITA’ E STORIA PAGINA 8

SOGGIORNI ESTIVI Anche quest’anno l’Assessorato ai Servizi sociali ha programmato i sog-giorni estivi per minori e anziani. Il soggiorno per i bambini e adolescen-ti è già stato realizzato in due diversi turni, nella località di Bosa Marina e ha avuto luogo dal 31 luglio al 9 ago-sto con la partecipazione di 22 tra bambini e ragazzi delle scuole ele-mentari e medie . Il gruppo degli ado-lescenti - scuole superiori - ha tra-scorso nella stessa località un perio-do di 10 giorni Per quanto riguarda gli anziani, il soggiorno è previsto per il prossimo mese di settembre in una località termale, Montecatini Terme. E’ indiscussa L’utilità dei soggiorni estivi che, oltre ad arrecare dei grandi

benefici per la salute, hanno an-che una grande va-lenza socia-le.

NASCE AD AUSTIS IL GRUPPO “AMISTADE”

L’idea della formazione di un gruppo musicale prende piede a febbraio di quest’anno. Giorgio Manca di Teti inizia a contattare amici di vecchia data per un’idea che vedeva molto viva. Quindi parte a cercare Marino Tatti (Nughedu S.Vittoria), un vero maestro con armonica a bocca, trun-fa e pipiriolu (piffero di canna); senza pensarci due volte, Marino aderisce all’idea. Viene poi cercato Fabio On-nis di Austis, organettista di esperien-za; anche a lui l’idea piace e si unisce agli altri due. C’erano già tre strumen-ti ed una voce che con le idee chiare iniziano a scandire le note dei nostri balli tradizionali, la cosa riesce abba-stanza bene, ma ancora non basta, quindi viene cercato prima un chitar-rista (Stefano Noli) e poi un qualcosa che scandisse pienamente il ritmo, le “congas” e Danilo Carta, un tocco magico che ha completato il mosaico. Giorgio suona da anni la chitarra e ha avuto varie esperienze nei palchi del-

Proprietario: Comune di Austis.

Periodicità: Quadrimestrale. Anno I°,numero 3.

Registrazione Tribunale Oristano N.4 / 2010.

Direttore Responsabile: Di Gaetano Maria Bonaria

Redazione e coordinamento: Onnis Chiara.

Imp. Grafica e Menabò: Mascia Federico.

Stampa: tipografia Ghilarzese, via Zuri, Ghilarza(OR)

E’ vietata la riproduzione di testi, grafica, immagini e impostazione.

SALUTI DALLE AMICHE E DA-GLI AMICI DEL CENTRO RESI-

DENZIALE ANZIANI Nella Comunità Alloggio tutto procede per il meglio; “Zia Pippia”ci ha lasciati, ma la serenità e il sorriso sono sempre vivi tra i nostri cari amici anziani. E’con allegria che tutti loro vi mandano un augurio di felicità e ve lo esprimo-no attraverso questo “frore”

ormai pronto. Le difficoltà sono tan-te perché il mercato è zeppo di grup-pi simili. Finché un giorno che si par-lava con un agente, viene fuori che tutta la musica fatta dal gruppo è completamente dal vivo, cioè nessu-na musica o strumento o ritmo regi-strato, una cosa introvabile oramai. Il progetto piace ad Antonello Mele, agente, nonché titolare dell’agenzia AM Spettacoli, che chiede subito un provino e prende il gruppo a lavora-re con lui. Mancava un’ultima cosa: il nome del gruppo. Sono stati tirati fuori un’immensità di nomi, ma quello che prevaleva era l’amicizia, inizialmente “Sos Amigos”, infine per un piccolo errore di trasmissione al telefono è stato dato il nome “Amistade” che vuol dire amicizia e che appunto è la cosa che accomu-na e unisce il gruppo. L’obiettivo del gruppo è far ballare e divertire più persone possibili tutte le piazze della Sardegna.

Il gruppo musicale “Amistade”

la Sardegna, naturalmente con il fe-delissimo amico Marino. Fabio lo co-noscono tutti, impeccabile suonatore che accompagna i balli in tanti paesi con e senza gruppi folk. Stefano ha suonato in un “complessino” prima con Danilo poi con Giorgiio. Danilo un artista tuttotondo. Iniziate le prove, tutti e cinque insieme, con non poche

difficoltà riescono in breve tempo ad avere un quadro di ciò che volevano fare. Scontato fosse mu-sica sar-

da, presi in esame tutti i tipi di ballo sardo, vengono uno ad uno provati e arrangiati in base alle esigenze dei cinque strumenti. Raggiunto l’obiettivo prefissato, Giorgio contatta varie agenzie e offre lo spettacolo

SERVIZI SOCIALI

Il centro residenziali per anziani

AUSTIS SAS NOVAS DE SU

COMUNU NUMERO 3 AGOSTO 2011

CHI MI PONZO A CANTARE

MUTOS DE ALLEGRIA PARIS CUN BEATRIZE.

CHI MI PONZO A CANTARE

A CHENT’ANNOS FELIZE

A TOTTU SA CUMPANZIA BOS CHERZO AUGURARE.

Tiziana e gli amici e amiche

della Comunità

Nell’ Editoriale numero due di “Sas No-vas”, parlando dell’approvazione del Bilancio di previsione 2011, venivano messi in evidenza i numerosi tagli finan-ziari che si stavano abbattendo sui pic-coli comuni del centro Sardegna, zone periferiche, caratterizzate da debolezze tradizionali e dai nuovi colpi abbattuti dalla crisi globale. Nonostante l’analisi inducesse al pessimismo, ci siamo la-sciati dicendo che le difficoltà non ci avrebbero scoraggiato, ma sarebbero state degli utili stimoli a continuare a governare. Forti di questa convinzione abbiamo lavorato con il massimo impe-gno per realizzare un altro piccolo pez-zo del nostro Programma, nonostante i problemi contingenti che ogni piccolo comune deve affrontare quotidiana-mente, derivanti anche dall’essere co-stantemente a contatto diretto, cittadi-ni e amministratori, facciano slittare o addirittura saltare azioni programmati-che previste. La ricchezza delle attività culturali, realizzate durante l’estate, non solo dall’Amm.ne Comunale , ma anche dalle associazioni presenti nel comune, hanno mostrato un paese molto vivace, attivo e desideroso di renderlo un luogo in cui sia piacevole vivere. La presenza di tanti nostri emi-grati che tornano ad Austis nel periodo estivo ci ha permesso, crediamo, di of-frire loro quell’accoglienza che ricono-sciamo essere grande risorsa di cui di-sponiamo, patrimonio da non perdere, ma cercando anche di offrire loro, per quanto possibile, servizi necessari ri-sposte ai cittadini che temporaneamen-te rientrano nel loro paese d’origine. Abbiamo sempre vivo il desiderio di dare loro calore umano e ospitalità, favorendo con numerose iniziative, oc-casione di aggregazione, di scambi rela-zionali, di cultura, di svago e diverti-Bosa marina

dei presidi essenziali per la tutela e la difesa dei cittadini e del territorio. Scelte come questa minano alla radice non solo l’efficienza dello Stato sociale, ma le stesse ragioni della vita demo-cratica, e dei tanti motivi che sono alla base della coesione sociale. Un altro fenomeno che in questi ultimi giorni ha “scosso” la vita ordinaria del paese è stato l’arrivo, quasi improvvi-so, di un gruppo di giovani ragazzi (sedici) nigeriani ospitati dall’azienda agrituristica di Valore, previo contatto avvenuto tra la stessa azienda e la Pro-tezione Civile di Cagliari. Questo Fatto assolutamente nuovo, inatteso, crean-do un ponte tra l’africa e la Sardegna, via Lampedusa, è da considerarsi mol-to importante in quanto ha sicuramen-te dei risvolti non indifferenti nella no-stra vita di comunità. Se il primo im-patto ha creato forse una certa diffi-denza bisogna tuttavia considerare che esso “costringe” l’intera comunità a superare la ristretta visione del proprio spazio paesano, per aprirsi ad una vi-sione più globale della realtà anche quando le scelte, come in questo caso, non sono state fatte direttamente dall’Ente locale, ma sono il frutto di macro fenomeni come quello migrato-rio, a carattere mondiale in cui tutti siamo coinvolti. Considerare le perso-ne arrivate da noi come soggetti porta-tori di diritti, primo fra tutti quello del-la cittadinanza, non dovrebbe essere acquisito da noi cittadini italiani, sardi, austesi, leggendo i trattati internazio-nali che li proclamano, ma come un fatto normale e ovvio di ogni paese che voglia chiamarsi civile.

L’Amministrazione Comunale