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Donne in medicina:una nuova Donne in medicina:una nuova sfida per la sanità del futurosfida per la sanità del futuro
Roma, 15 dicembre 2012Roma, 15 dicembre 2012
Isabella Mastrobuono Direttore Sanitario Aziendale Fondazione PTV Policlinico Tor [email protected]
ASLASL 424.902424.902
Strutture di ricovero e cura pubblicheStrutture di ricovero e cura pubbliche 562.760562.760
Di cui Aziende ospedaliereDi cui Aziende ospedaliere 165.431165.431
Di cui ospedali a gestione diretta presidio di ASlDi cui ospedali a gestione diretta presidio di ASl 251.979251.979
Di cui aziende ospedaliero-universitarie e policliniciDi cui aziende ospedaliero-universitarie e policlinici 80.49580.495
Di cui aziende ospedaliere integrate con SSNDi cui aziende ospedaliere integrate con SSN 18.69718.697
Di cui aziende ospedaliere integrate con UniversitàDi cui aziende ospedaliere integrate con Università 55.81255.812
Di cui policlinici universitari privatiDi cui policlinici universitari privati 5.9865.986
Di cui strutture equiparateDi cui strutture equiparate 89.54889.548
D cui IRCCSD cui IRCCS 41.08241.082
Di cui ospedali classificatiDi cui ospedali classificati 17.05417.054
Di cui istituti di cura privati qualificati presidio di ASLDi cui istituti di cura privati qualificati presidio di ASL 6.0496.049
Di cui enti di ricercaDi cui enti di ricerca 680680
Case di cura e centri di riabilitazione privati accreditati (stime)Case di cura e centri di riabilitazione privati accreditati (stime) 102.212102.212
Case di cura e centri privati non accreditati (stime)Case di cura e centri privati non accreditati (stime) 14.50214.502
RSA ed ex ospedali psichiatrici (stime)RSA ed ex ospedali psichiatrici (stime) 13.73513.735
Aziende aderenti associazioni elettromedicaliAziende aderenti associazioni elettromedicali 16.00016.000
Enti dell’SSN (Min.salute, assessorati, ISS, Aifa, Ispel, etc.)Enti dell’SSN (Min.salute, assessorati, ISS, Aifa, Ispel, etc.) 6.0436.043
Medici e pediatri di baseMedici e pediatri di base 54.14954.149
FarmacieFarmacie 62.35462.354
Industria farmaceuticaIndustria farmaceutica 75.73075.730
Di cui ricrca farmaceuticaDi cui ricrca farmaceutica 6.2306.230
Volontari nei presidi residenzialiVolontari nei presidi residenziali 23.05923.059
Cooperative sociali che svolgono attività finalizzate a offerta di Cooperative sociali che svolgono attività finalizzate a offerta di servizi sociosanitari ed educativiservizi sociosanitari ed educativi
221.013221.013
STIMA totale occupati in sanitàSTIMA totale occupati in sanità 1.576.469 (6,7% dei 23.292.000 lavoratori italiani)1.576.469 (6,7% dei 23.292.000 lavoratori italiani)
Fonte: Ceis 2011
Totale medici 376.265 (36,7%)
44
Donne in Sanità pubblicaDonne in Sanità pubblicaDati 2007Dati 2007
Nel SSN la presenza femminile è Nel SSN la presenza femminile è
la maggioranza, pari al 60% di cuila maggioranza, pari al 60% di cui
Il 33% sono medici
Il 73% è personale infermieristico
- 9.638 direttori di struttura complessa , di cui 1.184 sono donne, pari al 12%
- 941direttori generali di aziende sanitarie, di cui 132 sono donne, pari al 14%
- 18 mila dirigenti di struttura semplice, di cui 4.900 sono donne, pari al 27,2%
La parità dei sessi si registra nella dirigenza sanitaria non medica (farmacisti, biologi, chimici, psicologi, dirigenti amministrativi), su 20 mila dirigenti 11 mila sono donne.
Fonte: Ufficio di statistica del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali – settore Salute
Conto annuale della Ragioneria dello Stato anni 2005/2007
Età del personale che opera nel SSNEtà del personale che opera nel SSN
Dall’indagine emerge che il 7% dei camici Dall’indagine emerge che il 7% dei camici bianchi e il 6% dei dirigenti e personale non bianchi e il 6% dei dirigenti e personale non hanno un lavoro stabilehanno un lavoro stabile
Il 75% dei primari sono Il 75% dei primari sono overover 55 e di questi il 55 e di questi il 66,67% sono donne 66,67% sono donne
Conto annuale 2010 della Ragioneria Generale dello Stato
Spesa sanitaria – Benchmark
Indicatori * Germania Francia Italia Spagna Regno Unito
Popolazione 81.751.602 65.048.412 60.626.442 46.152.926 62.498.612
PIL 2.570.800 1.996.583 1.580.220 1.073.383 1.746.962
PIL pro-capite 31.446 30.694 26.065 23.257 27.952
Anziani over 65 anni (% della popolazione) 20,6% 16,7% 20,3% 17,1% 16,7%
Spesa sanitaria totale (milioni Euro) 298.213 231.604 140.060 103.045 171.202
Spesa sanitaria pro-capite (Dollari PPP) 4.338 3.974 2.964 3.076 3.379
Spesa sanitaria pubblica pro-capite (Dollari PPP)
3.332 3.060 2.342 2.264 2.811
Spesa sanitaria totale (% PIL) 11,6% 11,6% 8,9% 9,6% 9,8%
Spesa sanitaria pubblica (% PIL) 8,9% 8,9% 7,1% 7,1% 8,2%
Spesa sanitaria privata (% PIL) 2,7% 2,7% 1,8% 2,5% 1,6%
*Dati riferiti al 2011 o all’ultimo anno disponibile.*Dati riferiti al 2011 o all’ultimo anno disponibile.
Public expenditure on health, /capita, US$ purchasing power parity
Italy vs. ... ($ PPP)
Italy vs. ... (%)
GDP real growth 2010-2017
Public expenditure on health, /capita, US$ purchasing power parity
Italy vs. ... ($ PPP) Italy vs. ... (%)
2010 2010 2010 2017 2017 2017
France 3061 -702 -22,9% 11,4% 3410 -1001 -29,4%
Germany 3331 -972 -29,2% 10,7% 3687 -1278 -34,7%
Italy 2359 0 0,0% 2,1% 2409 0 0,0%
Spain 2265 94 4,1% 5,5% 2389 19 0,8%
United Kingdom 2819 -460 -16,3% 15,1% 3244 -835 -25,7%
Total expenditure on health, /capita, US$ purchasing power parity
Italy vs. ... ($ PPP)
Italy vs. ... (%)
GDP real growth 2010-2017
Total expenditure on health, /capita, US$ purchasing power parity
Italy vs. ... ($ PPP) Italy vs. ... (%)
2010 2010 2010 2017 2017 2017
France 3974 -1010 -25,4% 11,4% 4428 -1401 -31,6%
Germany 4338 -1374 -31,7% 10,7% 4801 -1774 -37,0%
Italy 2964 0 0,0% 2,1% 3027 0 0,0%
Spain 3076 -112 -3,6% 5,5% 3245 -218 -6,7%
United Kingdom 3433 -469 -13,7% 15,1% 3950 -923 -23,4%
Legge 135 del 7 agosto 2012Legge 135 del 7 agosto 2012Conversione in legge del decreto legge 95 del 6 luglio 2012Conversione in legge del decreto legge 95 del 6 luglio 2012
“Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica ad invarianza dei servizi ai cittadini”“Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica ad invarianza dei servizi ai cittadini”Art. 15 Razionalizzazione e riduzione della spesa sanitariaArt. 15 Razionalizzazione e riduzione della spesa sanitaria
La riduzione del finanziamento pubblico;La riduzione del finanziamento pubblico; Il mantenimento del blocco del Il mantenimento del blocco del turn overturn over del personale del SSN; del personale del SSN; La riduzione dello standard dei posti letto ospedalieri accreditati (pubblici e privati) ad un livello non La riduzione dello standard dei posti letto ospedalieri accreditati (pubblici e privati) ad un livello non
superiore a 3,7 posti letto per mille, comprensivi di 0,7 posti letto per mille abitanti per la superiore a 3,7 posti letto per mille, comprensivi di 0,7 posti letto per mille abitanti per la riabilitazione e lungodegenza post acuzie, riduzione che dovrà avvenire nel settore pubblico, per riabilitazione e lungodegenza post acuzie, riduzione che dovrà avvenire nel settore pubblico, per una quota non inferiore al 50% del totale dei posti letto, esclusivamente attraverso la soppressione una quota non inferiore al 50% del totale dei posti letto, esclusivamente attraverso la soppressione delle unità operative complesse il trasferimento dei 108 DRG inappropriati medici e chirurgici dal delle unità operative complesse il trasferimento dei 108 DRG inappropriati medici e chirurgici dal regime di ricovero a quello ambulatoriale;regime di ricovero a quello ambulatoriale;
La riduzione del La riduzione del 5%5% fino a dicembre 2012 degli importi e delle connesse prestazionifino a dicembre 2012 degli importi e delle connesse prestazioni delle delle forniture per beni e servizi in essere di aziende ed enti del servizio sanitario nazionaleforniture per beni e servizi in essere di aziende ed enti del servizio sanitario nazionale , che sale, , che sale, secondo la legge di stabilità al 10% dal 2013 per tutta la durata dei contratti, e per i secondo la legge di stabilità al 10% dal 2013 per tutta la durata dei contratti, e per i dispositivi medici al 4% nel 2013 e 3,9% nel 2014, con la possibilità per le pubbliche dispositivi medici al 4% nel 2013 e 3,9% nel 2014, con la possibilità per le pubbliche amministrazioni di rinegoziare i contratti ai prezzi unitari previsti dalla legge (2% secondo amministrazioni di rinegoziare i contratti ai prezzi unitari previsti dalla legge (2% secondo recente indagine FIASO);recente indagine FIASO);
La riduzione La riduzione dell’importo e dei rispettivi volumidell’importo e dei rispettivi volumi d’acquisto delle prestazioni da soggetti privati d’acquisto delle prestazioni da soggetti privati accreditati per un valore dello 0,5% nel 2012, dell’1% nel 2013 e del 2% nel 2014, alla quale accreditati per un valore dello 0,5% nel 2012, dell’1% nel 2013 e del 2% nel 2014, alla quale aggiungere la revisione delle tariffe massime da riconoscere alle strutture stesseaggiungere la revisione delle tariffe massime da riconoscere alle strutture stesse ;;
La prosecuzione dei Piani di rientro delle regioni in difficoltà per un altro triennio come già previsto La prosecuzione dei Piani di rientro delle regioni in difficoltà per un altro triennio come già previsto dalla legge 122/2010, potendo le stesse applicare l’ aumento dell’Irpef oltre i livelli massimi;dalla legge 122/2010, potendo le stesse applicare l’ aumento dell’Irpef oltre i livelli massimi;
La riduzione del tetto della farmaceutica territoriale al 13,1% nel 2012 e all’11,5% dal 2013 con La riduzione del tetto della farmaceutica territoriale al 13,1% nel 2012 e all’11,5% dal 2013 con ripiani a carico delle regioni e delle imprese farmaceutiche in caso di sfondamento, mentre si eleva ripiani a carico delle regioni e delle imprese farmaceutiche in caso di sfondamento, mentre si eleva al 3,25 la spesa ospedaliera.al 3,25 la spesa ospedaliera.
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Tagli al settore sanitario 2012 - 2015 (valori in milioni di euro)
Norme di riferimento 2012 2013 2014 2015 2012-2015
Patto salute 2010 - 2012 € 466,00 € 466,00 € 466,00 € 466,00 € 1.864,00
Legge 122/2010 - Art. 9 € 1.132,00 € 1.132,00 € 1.132,00 € 1.132,00 € 4.528,00
Legge 122/2010 - Art. 11 € 600,00 € 600,00 € 600,00 € 600,00 € 2.400,00
Legge 11/2011 - Ticket € 834,00 € 834,00 € 834,00 € 834,00 € 3.336,00
Legge 11/2011 - Tagli spesa € - € 2.500,00 € 5.450,00 € 5.450,00 € 13.400,00
D.L. 95/2012 € 900,00 € 1.800,00 € 2.000,00 € 2.100,00 € 6.800,00
Tagli DDl stabilità 2013 € - € 600,00 € 1.000,00 € 1.000,00 € 2.600,00
Totale tagli € 3.932,00 € 7.932,00 € 11.482,00 € 11.582,00 € 34.928,00
Standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza Standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera in attuazione dell’articolo 1, comma 169, della legge 30 dicembre ospedaliera in attuazione dell’articolo 1, comma 169, della legge 30 dicembre 2004, n. 311 e dell’articolo 15, comma 13, lettera c) della legge 7 agosto 2012 2004, n. 311 e dell’articolo 15, comma 13, lettera c) della legge 7 agosto 2012 n.135 (spending review)n.135 (spending review)
La riduzione del fabbisogno di posti letto deriva sia dal percorso di appropriatezza che prevede una conversione di ricoveri ordinari in day hospital e prestazioni territoriali e di day hospital in territoriali, sia dal calcolo dei posti letto normalizzati nel caso di scarso utilizzo dei posti letto esistenti. Il numero di strutture complesse ospedaliere risultanti è anche “perfettamente” compatibile con l’orientamento del ministero della salute (17,5 pl per struttura complessa previsto dal Comitato LEA, e lo declina per singola disciplina).
Inoltre, l’introduzione di soglie di volumi minime comporterà un’ulteriore riduzione, in particolare per le strutture complesse delle discipline chirurgiche, che nelle regioni in Piano di rientro si aggira sul 25% mentre nelle restanti regioni su circa il 10%. Per l’area medica la riduzione è minore ma significativa per la cardiologia.
Su un totale di 231.707 posti letto presenti debbono essere ridotti 7.389 posti letto.
1010
Numero di unità operative anno 2009Numero di unità operative anno 2009
N. 19.305 unità operative complesse di cui N. 19.305 unità operative complesse di cui 12.567 ospedaliere e 5.738 non ospedaliere12.567 ospedaliere e 5.738 non ospedaliere
35.075 unità operative semplici di cui 19.942 35.075 unità operative semplici di cui 19.942 ospedaliere e 15.793 non ospedaliere.ospedaliere e 15.793 non ospedaliere.
La riduzione interessa 2.923 strutture complesse La riduzione interessa 2.923 strutture complesse e 14.230 strutture semplicie 14.230 strutture semplici
1111
Comitato Lea marzo 2012
SPECIALITA’ CLINICHE E DISCIPLINE CHIRURGICHESPECIALITA’ CLINICHE E DISCIPLINE CHIRURGICHE
1.1. Cardiochirurgia pediatrica Cardiochirurgia pediatrica 2.2. CardiochirurgiaCardiochirurgia3.3. Chirurgia generaleChirurgia generale4.4. Chirurgia maxillo faccialeChirurgia maxillo facciale5.5. Chirurgia pediatricaChirurgia pediatrica6.6. Chirurgica plasticaChirurgica plastica7.7. Chirurgia toracicaChirurgia toracica8.8. Chirurgia vascolareChirurgia vascolare9.9. NeurochirurgiaNeurochirurgia10.10. Neurochirurgia pediatricaNeurochirurgia pediatrica11.11. OculisticaOculistica12.12. Ortopedia e traumatologiaOrtopedia e traumatologia13.13. Ostetricia e ginecologiaOstetricia e ginecologia14.14. OtorinolaringoiatriaOtorinolaringoiatria15.15. Urologia Urologia 16.16. Urologia pediatricaUrologia pediatrica17.17. Day SurgeryDay Surgery
1313
2010 2020 No. Procedures No. Procedures
Specialty Performed Work RVUs Performed Work RVUs Cardiothoracic surgery 18% 19% 41%
42%
General surgery 13% 13% 28%
31%
Neurosurgery 14% 15% 27% 28%
Ophtalmology 15% 15% 47% 47%
Orthopedic surgery 13% 13% 25%
28%
Otolaryngology 6% 8% 14%
14% Urology 14% 15% 33% 35%
Forecasted Percent Increases in Number of Procedures and Work by Specialty
D. Etzioni, J. Liy, M. A. Maggard, C. Y Ko, The aging population and its impact on the surgery workforceAnnals of surgery , Volume 238, N. 2, August 2003
1414
Le liste di attesa in regime di ricoveroLe liste di attesa in regime di ricovero
Le liste di attesa in regime di ricovero interessano quasiesclusivamente l’area delle discipline chirurgiche, in
particolare,l’urologia.
In Inghilterra, ad esempio, su 800.000 pazienti in attesa di
ricovero ben 136.000 sono di chirurgia generale, 200.114 di
ortopedia, 67.000 di ginecologia (tot. int. chir. 5.500.000).
Percentuali simili si registrano per la maggior parte dei Paesi
interessati dal fenomeno, come dimostra il documentodell’OECD del 2003 relativo a 12 Paesi dal titolo:
“Tacklingexcessive waiting times for elective surgery: a
comparison ofpolicies in twelve ECD ountries”.
In Italia non sono note le liste di attesa e neppure lo stato di funzionamento delle sale operatorie!!!!!!
Iscritti per specializzazione 1995-2012
Specializzazione 1995 2012Cardiochirurgia 686 -1.64%
Chirurgia generale 15.892 -2.33%
Chirurgia toracica 1.515 -186%
Neurochirurgia 922 -1.13%
Oftalmologia 6.570 -1.16%
Ortopedia e traumatologia 8.511 -2.34%
Otorinolaringoiatria 6.356 -1.45%
Urologia 4.611 -3.08%
16
Prospettive di sviluppo della Day Surgery: Prospettive di sviluppo della Day Surgery: evoluzione della domanda e dell’offertaevoluzione della domanda e dell’offerta
negli USAnegli USA
National Survey of Ambulatory Surgery; US Department of Health and Human Services.
Centers for Disease control and prevention. National Center for Health Statistics, 2006.
96 milioni di interventi e procedure invasive96 milioni di interventi e procedure invasive189 Ospedali e 398 Ambulatory Surgical Centers (ASC)
42,7 (40%) Inpatient
53,3 (60%) Outpatient
30.7 (57,2%)H
22,6 (42,8%)ASC
178 interventi/1000 ab.178 interventi/1000 ab.fino a 465-503 /1000 fino a 465-503 /1000
ab. in pz. 65-74 ab. in pz. 65-74 aa.aa.
USA: se trasferissimo i 53,3 milioni di interventi chirurgici e procedure che attualmente si effettuano in regime di ambulatory surgery in regime di ricovero ordinario ne risulterebbero circa 162.000 posti letto per acuti (al 90% di tasso di occupazione), aggiuntivi rispetto agli oltre 830.000 esistenti, per un totale di circa 1.000.000 di posti letto, pari a circa il 3,5 posti per mille abitanti.
ITALIA: qualora la maggior parte delle procedure chirurgiche confluenti nei 42 DRG di tipologia chirurgica a rischio di inappropriatezza in regime di ricovero, che oggi ammontano in totale a 1.992.963 ricoveri di cui in D.S. n. 1.181.350 (SDO 2009) per un totale di giornate di degenza n. 3.832.520, fossero trasferiti in regime ambulatoriale si potrebbero ridurre i posti letto di 11.000 unità circa (considerando un tasso di occupazione del 90%). Gli attuali 255.274 posti letto per acuti (di cui 7.969 dedicati alla day surgery) diventerebbero 244.274 con un indice posti letto per mille abitanti inferiore al 4 per mille.
Fonte: La chirurgia ambulatoriale in Italia:definizione e modelli organizzativiLa chirurgia ambulatoriale in Italia:definizione e modelli organizzativiMastrobuono I., Antonelli M.Mastrobuono I., Antonelli M.
Organizzazione sanitaria 2011; n.2 Aprile-Settembre 2011Organizzazione sanitaria 2011; n.2 Aprile-Settembre 2011
1919
POPOLAZIONE ULTRASESSANTACINQUENNE IN ITALIAPOPOLAZIONE ULTRASESSANTACINQUENNE IN ITALIA(ANNI 2001-2026 E 2026-2051 – VALORI ASSOLUTI E PERCENTUALI)(ANNI 2001-2026 E 2026-2051 – VALORI ASSOLUTI E PERCENTUALI)
* Stime
Fonte: Elaborazione Eurispes su dati Istat (Censimento della popolazione 2001).Pubblicato su ASI, 17.6.2004, n. 25.
Regioni
2001 2026* 2051* 2001-2026 2026-2051 2001-2026 2026-2051Piemonte 843 1.157 1.290 12,6 5,3 1,5 0,5Valle d'Aosta 21 33 40 0,5 0,3 2,3 0,8Lombardia 1.544 2.482 3.039 37,5 22,3 2,4 0,9Trentino A.A. 151 254 337 4,1 3,3 2,7 1,3Veneto 779 1.256 1.584 19,1 13,1 2,4 1,0Friuli V.G. 240 330 374 3,6 1,8 1,5 0,5Liguria 381 439 448 2,3 0,4 0,6 0,1Emilia Rom. 845 1.158 1.423 12,5 10,6 1,5 0,9Toscana 744 978 1.132 9,4 6,2 1,3 0,6Umbria 178 236 286 2,3 2,0 1,3 0,8Marche 303 419 518 4,6 4,0 1,5 0,9Lazio 864 1.348 1.612 19,4 10,6 2,2 0,8Abruzzo 244 340 417 3,8 3,1 1,6 0,9Molise 64 83 96 0,8 0,5 1,2 0,6Campania 764 1.249 1.594 19,4 13,8 2,5 1,1Puglia 601 959 1.162 14,3 8,1 2,4 0,8Basilicata 105 141 165 1,4 1,0 1,4 0,7Calabria 323 461 538 5,5 3,1 1,7 0,7Sicilia 793 1.105 1.274 12,5 6,8 1,6 0,6Sardegna 246 412 480 6,6 2,7 2,7 0,7Italia 10.033 14.840 17.809 192,3 118,8 1,9 0,8
Valori assoluti (in migliaia)
Incremento assoluto medio annuo (in
migliaia)
Tasso % di incremento medio
annuo
19
2020
Confronto previsioni sul numero di non autosufficientiConfronto previsioni sul numero di non autosufficienti
FonteFonte 20102010 20202020 20302030 20402040 20502050 Var.% 2010-Var.% 2010-20502050
Isvap [2001]Isvap [2001] 2.731.4192.731.419 3.267.4213.267.421 3.870.9983.870.998 4.493.1144.493.114 4.932.1644.932.164 80.6%80.6%
Beltrametti [2006]Beltrametti [2006] 1.740.0001.740.000 2.150.0002.150.000 2.540.0002.540.000 2.920.0002.920.000 3.200.0003.200.000 83.9%83.9%
Scenari ECP-WGAScenari ECP-WGA
Pure ageing, increase Pure ageing, increase in formal care, unit in formal care, unit costcost
2.494.0002.494.000 2.880.0002.880.000 3.286.0003.286.000 3.859.0003.859.000 4.272.0004.272.000 71.3%71.3%
Constant disabilityConstant disability 2.290.0002.290.000 2.319.0002.319.000 2.362.0002.362.000 2.531.0002.531.000 2.698.0002.698.000 17.8%17.8%
AWG RefenceAWG Refence 2.392.0002.392.000 2.600.0002.600.000 2.824.0002.824.000 3.195.0003.195.000 3.485.0003.485.000 45.7%45.7%
Nell’indagine si rileva che nel nostro Paese, in una famiglia su dieci vi è un componente affetto da disabilità. Solo il
20,9% delle famiglie riceve una qualche forma di assistenza domiciliare erogata dallo Stato ed il 12.5% si avvale di
servizi privati.20
81.7
74.872.5 71.9
69.3 68.5 67.862.9 61.7 60.9
57.7 56.7 55.1 54.251.2 50.3 49.5 48.8 47.8
42.6 42.3 40.537.4
34.732.1 31.1
19.817.5
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
Sve
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Italia
Istituti Ospedali
Posti letto dedicati alla Long-Term Care negli istituti e negli ospedali, per 1.000 abitanti con età pari o superiore ai 65 anni - 2009
Assistenza domiciliare in Europa(assisiti a domicilio su 1.000 pazienti di età
superiore ai 65 anni), 2005
Fonte: Rielaborazione The European House-Ambrosetti su datiMinistero della Salute e Società Italiana gerentologia e geriatria, 2012
24
80 8796
120
140
170180
190 191
Italia
Francia
Repubblica Ceca
Germania
Svezia
Paesi Bassi
Inghilterra
Islanda
Danimarca
Norvegia
2323
Legge 14 settembre 2011 n.148Legge 14 settembre 2011 n.148Conversione in legge del decreto legge 13 agosto 2011, Conversione in legge del decreto legge 13 agosto 2011,
n.138 recante ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione n.138 recante ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppofinanziaria e per lo sviluppo
- Tagli agli enti locali per 6 miliardi nel 2012 e 3,2 miliardi nel 2013. Tagli agli enti locali per 6 miliardi nel 2012 e 3,2 miliardi nel 2013.
Sommati alle misure precedenti gli enti locali avranno 6,5 miliardi in Sommati alle misure precedenti gli enti locali avranno 6,5 miliardi in
meno nel 2012, 9 nel 2013 e 11,4 nel 2014meno nel 2012, 9 nel 2013 e 11,4 nel 2014
- Riforma dell’assistenza (assegni di invalidità, pensioni di reversibilità) Riforma dell’assistenza (assegni di invalidità, pensioni di reversibilità)
che dovrà portare ad un taglio della spesa di 4 miliardi nel 2012, 12 che dovrà portare ad un taglio della spesa di 4 miliardi nel 2012, 12
miliardi nel 2013 e 20 miliardi nel 2014. Se la riforma non dovesse miliardi nel 2013 e 20 miliardi nel 2014. Se la riforma non dovesse
raggiungere questo obiettivo, scatterà un taglio lineare di tutte le raggiungere questo obiettivo, scatterà un taglio lineare di tutte le
agevolazioni fiscali.agevolazioni fiscali.
2323
Stima dell’impatto finanziario per promuovere Stima dell’impatto finanziario per promuovere l’assistenza primarial’assistenza primaria
E’ stata condotta una stima per la creazione sul territorio nazionale E’ stata condotta una stima per la creazione sul territorio nazionale
di 1.447 UCCP (unità di cure primarie) con 25 medici di medicina di 1.447 UCCP (unità di cure primarie) con 25 medici di medicina
generale operanti h24, 7 gg. su 7, con una dimensione di 25.000 generale operanti h24, 7 gg. su 7, con una dimensione di 25.000
abitanti (25 medici per mille assistiti ciascuno). La spesa per la abitanti (25 medici per mille assistiti ciascuno). La spesa per la
medicina generale salirebbe da 4,8 miliardi di euro (stima 2005) a medicina generale salirebbe da 4,8 miliardi di euro (stima 2005) a
6,4 miliardi di euro con un aumento del 24,8%.6,4 miliardi di euro con un aumento del 24,8%.
2424
(Gruppo Gisap. L’assistenza primaria in Italia 2009) E.Guzzanti(Gruppo Gisap. L’assistenza primaria in Italia 2009) E.Guzzanti(Gruppo Gisap. L’assistenza primaria in Italia 2009) E.Guzzanti(Gruppo Gisap. L’assistenza primaria in Italia 2009) E.Guzzanti
Fonte: elaborazione The European House-Ambrosetti su OECD Health data 2012
ANOMALIAITALIANA
La scomposizione della spesa privata sanitaria rivela come in Italia vi sia un forte squilibrio fra pagamenti out-of -pocket e pagamenti mediati da fondi e polizze assicurative.
Breakdown spesa privata pro-capite in alcuni Paesi OECD (in $ PPP), 2009
Casse, Fondi e Società di mutuo soccorsoCasse, Fondi e Società di mutuo soccorso
““Organizzazioni prevalentemente private, variamente Organizzazioni prevalentemente private, variamente denominate, che raccolgono, su base volontaria, risparmio denominate, che raccolgono, su base volontaria, risparmio dei singoli cittadini o di gruppi di cittadini o risparmio di dei singoli cittadini o di gruppi di cittadini o risparmio di
tipo contrattuale a livello nazionale, regionale o locale, per forniretipo contrattuale a livello nazionale, regionale o locale, per fornire prestazioni prestazioni sanitarie e sociosanitarie che sanitarie e sociosanitarie che
integrano quelle assicurate dal Servizio sanitario integrano quelle assicurate dal Servizio sanitario Nazionale e dal Sistema di protezione sociale, per finalità Nazionale e dal Sistema di protezione sociale, per finalità
non orientate al profitto”.non orientate al profitto”.
Mastrobuono I, Guzzanti E., Cicchetti A., Mazzeo M.C. II finanziamento delle attività e delle Mastrobuono I, Guzzanti E., Cicchetti A., Mazzeo M.C. II finanziamento delle attività e delle prestazioni sanitarie. Il ruolo delleprestazioni sanitarie. Il ruolo delle
forme integrative di assistenza. Roma:Il Pensiero Scientifico Editore, 1999forme integrative di assistenza. Roma:Il Pensiero Scientifico Editore, 1999Modificata maggio 2012Modificata maggio 2012 2626
STATO ATTUALESTATO ATTUALE
annianni iscrittiiscritti assistitiassistiti fonti indaginefonti indagine 1998 657.962 1.436.208 Mastrobuono1998 657.962 1.436.208 Mastrobuono 2003 980.865 2.179.363 Pfizer2003 980.865 2.179.363 Pfizer 2004 3.570.000 4.900.000 Università di Padova2004 3.570.000 4.900.000 Università di Padova 2007 5.983.000 10.341.210 Labate-Tardiola2007 5.983.000 10.341.210 Labate-Tardiola 2008 6.396.700 10.341.210 Labate2008 6.396.700 10.341.210 Labate
L’anagrafe dei fondi istituita presso il Ministero della salute nel 2010 ha L’anagrafe dei fondi istituita presso il Ministero della salute nel 2010 ha
rilevato 293 fondi a fine 2011, di cui 254 con attestato per accedere alle rilevato 293 fondi a fine 2011, di cui 254 con attestato per accedere alle
agevolazioni fiscali previste dalla normativa: dichiarate 3,300.000 agevolazioni fiscali previste dalla normativa: dichiarate 3,300.000
adesioni. L’83% dei 293 fondi iscritti ha esclusivo fine assistenziale, il adesioni. L’83% dei 293 fondi iscritti ha esclusivo fine assistenziale, il
17% è costituito da fondi DOC. L’11% è costituito da fondi aperti, l’89% 17% è costituito da fondi DOC. L’11% è costituito da fondi aperti, l’89%
da fondi chiusi categoriali. Il numero degli iscritti è stato dichiarato solo da fondi chiusi categoriali. Il numero degli iscritti è stato dichiarato solo
dal 69% dei fondi (201 in tutto) per un totale di 3.367.000 persone su dal 69% dei fondi (201 in tutto) per un totale di 3.367.000 persone su
una stima di 5 milioni di aderenti. Mancano all’appello 23 fondi recenti. una stima di 5 milioni di aderenti. Mancano all’appello 23 fondi recenti.
2727
Le proposte di meridiano sanità 2012Le proposte di meridiano sanità 2012
Rivisitare i LEA in funzione delle priorità dei pazienti e secondo i principi della Rivisitare i LEA in funzione delle priorità dei pazienti e secondo i principi della medicina basate sulle evidenze scientifiche, secondo le logiche di Health Technology medicina basate sulle evidenze scientifiche, secondo le logiche di Health Technology AssessmentAssessment
Accelerare il processo di deospedalizzazione già avviato, attraverso: l’erogazione di Accelerare il processo di deospedalizzazione già avviato, attraverso: l’erogazione di prestazioni sanitarie nei setting assistenziali più adeguati, nuove forme di prestazioni sanitarie nei setting assistenziali più adeguati, nuove forme di organizzazione dei servizi, riconversione dei posti letto per acuti in eccessoorganizzazione dei servizi, riconversione dei posti letto per acuti in eccesso
Proseguire nel riordino delle cure primarie secondo le migliori pratiche già Proseguire nel riordino delle cure primarie secondo le migliori pratiche già implementate in alcune regioni e le linee guida della Legge Balduzziimplementate in alcune regioni e le linee guida della Legge Balduzzi
Favorire lo sviluppo di una rete nazionale di strutture di eccellenza nella ricerca e Favorire lo sviluppo di una rete nazionale di strutture di eccellenza nella ricerca e assistenza ospedalieraassistenza ospedaliera
Garantire la sostenibilità del sistema sanitario negli anni futuri definendo, in modo Garantire la sostenibilità del sistema sanitario negli anni futuri definendo, in modo coordinato e controllato dal SSN, le prestazioni da coprire attraverso forme di sanità coordinato e controllato dal SSN, le prestazioni da coprire attraverso forme di sanità integrativa, in coerenza con i fabbisogni socio-sanitari emergentiintegrativa, in coerenza con i fabbisogni socio-sanitari emergenti
2828
Dalla politica del contenimento dei costi all’etica del Dalla politica del contenimento dei costi all’etica del razionamento e della lotta agli sprechirazionamento e della lotta agli sprechi
2929
La politica del contenimento dei costi può a lungo andare iniqua e rappresentare una barriera all’accesso alle cure soprattutto dei pazienti più fragili. Quando le risorse finanziarie diminuiscono non è contraddittorio introdurre una etica del razionamento e la politica deve scegliere quali servizi e quali prestazioni sanitarie non possono essere più garantite, esplicitando i principi ed i criteri attraverso i quali ciò deve avvenire piuttosto che ricorrendo al razionamento implicito, non sempre equo e giusto. Accanto all’etica del razionamento esplicito che spetta inequivocabilmente alla politica c’è un’etica della lotta agli sprechi (da non confondere con le frodi che incidono per il 10% sui costi della sanità e si verificano sporadicamente mentre l’invecchiamento e le nuove tecnologie incidono sui costi in modo costante e continuo), sprechi da combattere con la maggiore responsabilizzazione dei medici verso la scelta delle terapie più appropriate che siano in grado davvero di dare risultati a lungo termine. Insomma è tempo di passare dal contenimento dei costi all'etica del razionamento e della riduzione degli sprechi.
Howard Brody, M.D. The New England Journal of Medicine 2012, 366, 1949-51
Decreto Ministeriale Sanità 13 settembre 1988: Decreto Ministeriale Sanità 13 settembre 1988: Determinazione degli standards del personale ospedaliero. degli standards del personale ospedaliero.
Art 2 Indirizzi organizzativi, comma 1, punto cArt 2 Indirizzi organizzativi, comma 1, punto c
La riorganizzazione dei presidi ospedalieri deve essere colta come l’occasione per far compiere un deciso passo in avanti al processo delle aggregazioni funzionali di tipo dipartimentale, deve servire ad incrementare l’integrazione multidisciplinare nelle attività assistenziali e consentire l’utilizzazione in comune di attrezzature di tecnologie avanzate e del personale tecnico ad esse preposto.Inoltre, l’organizzazione per aree omogenee, come prevista dalla legge 595 del 1985, e la sperimentazione dei dipartimenti possono agevolare un uso più flessibile delle disponibilità di ricovero e del personale di assistenza sanitaria ed accrescere l’attitudine del personale al lavoro di gruppo.
CONCETTO DI DIPARTIMENTOCONCETTO DI DIPARTIMENTO
Il Dipartimento è costituito dalla federazione di unità Il Dipartimento è costituito dalla federazione di unità
operative che mantengono la loro autonomia, indipendenza operative che mantengono la loro autonomia, indipendenza
e responsabilità, così come quella di ciascuno dei membri e responsabilità, così come quella di ciascuno dei membri
che le costituiscono, ma che riconoscono la loro che le costituiscono, ma che riconoscono la loro
interdipendenza adottando un comune codice di interdipendenza adottando un comune codice di
comportamento clinico-assistenziale, didattico e di ricerca, comportamento clinico-assistenziale, didattico e di ricerca,
dai profondi risvolti etici, medico-legali ed economici.dai profondi risvolti etici, medico-legali ed economici.
Per far entrare questo modello nella realtà italiana occorre, intanto, dare effettiva attuazione Per far entrare questo modello nella realtà italiana occorre, intanto, dare effettiva attuazione
ai dipartimenti e, quindi, dotarsi degli strumenti su cui fondare la critica che conduce ai dipartimenti e, quindi, dotarsi degli strumenti su cui fondare la critica che conduce
all’apprendimento per un confronto tra come i problemi sono stati affrontati e risolti rispetto all’apprendimento per un confronto tra come i problemi sono stati affrontati e risolti rispetto
ad un modello ideale di riferimento. ad un modello ideale di riferimento.
Questi strumenti possono oggi essere costituiti dalle linee guida e dai percorsi diagnostico-Questi strumenti possono oggi essere costituiti dalle linee guida e dai percorsi diagnostico-
terapeutici, così che è l’intero gruppo assistenziale, e non solamente i medici, che definisce terapeutici, così che è l’intero gruppo assistenziale, e non solamente i medici, che definisce
le procedure ritenute le più adeguate per il paziente che appartiene ad una certa categoria le procedure ritenute le più adeguate per il paziente che appartiene ad una certa categoria
diagnostica, nei riguardi del quale si pianifica l’intero percorso assistenziale da seguire.diagnostica, nei riguardi del quale si pianifica l’intero percorso assistenziale da seguire.
I corsi di aggiornamento e le lezioni formali avranno sempre un ruolo rilevante, ma il modello I corsi di aggiornamento e le lezioni formali avranno sempre un ruolo rilevante, ma il modello
della “learning organisation” è il proprio luogo di lavoro dove saranno stati attivati gli della “learning organisation” è il proprio luogo di lavoro dove saranno stati attivati gli
strumenti per seguire un vero percorso di apprendimento, fatto di problemi da risolvere, di strumenti per seguire un vero percorso di apprendimento, fatto di problemi da risolvere, di
difficoltà da superare, anche sul piano organizzativo e gestionale e di reciproche valutazioni difficoltà da superare, anche sul piano organizzativo e gestionale e di reciproche valutazioni
di comportamenti umani e professionali.di comportamenti umani e professionali.
Fonte: Guzzanti E. La formazione continua. Organizzazione Sanitaria 2000;1:7-16.Fonte: Guzzanti E. La formazione continua. Organizzazione Sanitaria 2000;1:7-16.Fonte: Guzzanti E. La formazione continua. Organizzazione Sanitaria 2000;1:7-16.Fonte: Guzzanti E. La formazione continua. Organizzazione Sanitaria 2000;1:7-16.
È la È la responsabilitàresponsabilità assunta dagli appartenenti alle professioni sanitarie, sia negli assunta dagli appartenenti alle professioni sanitarie, sia negli ospedali che nell’assistenza primaria territoriale, ospedali che nell’assistenza primaria territoriale, al fine di garantireal fine di garantire:: il continuo miglioramento delle attività clinico-assistenziali, organizzative e il continuo miglioramento delle attività clinico-assistenziali, organizzative e gestionali;gestionali; la pratica dell’audit clinico, periodico e formalizzato, per la verifica delle attività la pratica dell’audit clinico, periodico e formalizzato, per la verifica delle attività svolte, dei risultati ottenuti, e delle eventuali misure da adottare per l’adeguamento svolte, dei risultati ottenuti, e delle eventuali misure da adottare per l’adeguamento del gruppo, o dei singoli componenti, alle migliori prassi, professionali e del gruppo, o dei singoli componenti, alle migliori prassi, professionali e comportamentali;comportamentali; l’identificazione delle possibili cause di rischi clinici e di eventi avversi, per l’identificazione delle possibili cause di rischi clinici e di eventi avversi, per evitarne il verificarsi e le relative conseguenze, e per renderli evidenti e rimediabili evitarne il verificarsi e le relative conseguenze, e per renderli evidenti e rimediabili ove si manifestassero;ove si manifestassero;
Fonte: Fonte:
Guzzanti E., Governo clinico. Forum Sanità Futura, Cernobbio 5 Aprile 2004. Guzzanti E., Governo clinico. Forum Sanità Futura, Cernobbio 5 Aprile 2004.
Guzzanti E., Governo Clinico: dal Consiglio dei sanitari della riforma ospedaliera italiana del 1968 fino alle strategie di Tony Blair per l’NHS. Il Sole 24 Guzzanti E., Governo Clinico: dal Consiglio dei sanitari della riforma ospedaliera italiana del 1968 fino alle strategie di Tony Blair per l’NHS. Il Sole 24 Ore Sanità 11-17 maggio 2004, 10-11Ore Sanità 11-17 maggio 2004, 10-11
Governo clinico
la formazione continua “attiva”, multidisciplinare e interprofessionale, la formazione continua “attiva”, multidisciplinare e interprofessionale, cosicché l’ECM sia fondata sulle modalità, la qualità e i risultati delle cosicché l’ECM sia fondata sulle modalità, la qualità e i risultati delle attività e delle prestazioni effettuate, poste a confronto con i paradigmi attività e delle prestazioni effettuate, poste a confronto con i paradigmi di riferimento ritenuti migliori;di riferimento ritenuti migliori;
l’adozione di linee guida e di percorsi assistenziali integrati, concordati l’adozione di linee guida e di percorsi assistenziali integrati, concordati e appropriati rispetto alle singole circostanze, che favoriscano la e appropriati rispetto alle singole circostanze, che favoriscano la comunicazione e la reciproca collaborazione tra gli ospedali e comunicazione e la reciproca collaborazione tra gli ospedali e l’assistenza primaria territoriale, per:l’assistenza primaria territoriale, per:
1.1. evitare i ricoveri ordinari non necessari; limitare la durata delle evitare i ricoveri ordinari non necessari; limitare la durata delle degenze necessarie; collaborare nella utilizzazione del D.H e della degenze necessarie; collaborare nella utilizzazione del D.H e della D.S, concordare le modalità clinico-assistenziali e organizzative della D.S, concordare le modalità clinico-assistenziali e organizzative della dimissione protetta;dimissione protetta;
il rispetto e il sostegno alla persona assistita e ai familiari, per il rispetto e il sostegno alla persona assistita e ai familiari, per consentire loro di partecipare alle scelte clinico-assistenziali da consentire loro di partecipare alle scelte clinico-assistenziali da adottare nei singoli casi con la consapevolezza dei problemi, delle adottare nei singoli casi con la consapevolezza dei problemi, delle possibili soluzioni e dei risultati prevedibili.possibili soluzioni e dei risultati prevedibili.
Fonte:Guzzanti E., Governo clinico. Forum Sanità Futura, Cernobbio 5 Aprile 2004. Guzzanti E., Governo Clinico: dal Consiglio dei sanitari della riforma ospedaliera italiana del 1968 fino alle strategie di Tony Blair per l’NHS. Il Sole 24 Ore Sanità 11-17maggio 2004, 10-11
Governo clinico (segue)
"Dagli occhi delle donne deriva la mia "Dagli occhi delle donne deriva la mia dottrina: essi brillano ancora del vero dottrina: essi brillano ancora del vero
fuoco di Prometeo, sono i libri, le arti, le fuoco di Prometeo, sono i libri, le arti, le accademie, che mostrano, contengono accademie, che mostrano, contengono
e nutrono il mondo."e nutrono il mondo."(W. Shakespeare)(W. Shakespeare)
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