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1/65 Club Alpino Italiano Commissione Centrale Materiali e Tecniche Tecniche di Assicurazione: confronto tra “classica” e “ventrale” A cura di Giuliano
1/65 Club Alpino Italiano Commissione Centrale Materiali e
Tecniche Tecniche di Assicurazione: confronto tra classica e
ventrale A cura di Giuliano Bressan, Claudio Melchiorri
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2/65 Nota introduttiva Questo documento riporta alcune delle
considerazioni fatte sulla base del lavoro (peraltro ancora non
concluso) di confronto tra le tecniche di assicurazione classica e
ventrale eseguito dalla CMT. Su questo argomento sono gi stati
predisposti dalla CMT e divulgati alle Scuole CAI alcuni documenti
(videofilmato e dispensa di accompagnamento). Quanto qui riportato
rappresenta un possibile supporto didattico per una lezione di
confronto tra le tecniche di assicurazione, e rimanda in ogni caso
alla visione del filmato e alla lettura della dispensa.
Suggerimenti o segnalazione di eventuali errori sono naturalmente
pi che ben accetti! Aprile 2003 Giuliano Bressan Claudio
Melchiorri
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3/65 CONTENUTO Alcuni concetti base Tecniche di assicurazione -
generalit Assicurazione CLASSICA Assicurazione VENTRALE Confronto
tra le tecniche di assicurazione Conclusioni La posizione della
SCA
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4/65 Caduta con corda bloccata: lenergia di caduta viene
assorbita prevalentemente dalla corda (elasticit) elasticit della
corda (prove al Dodero) la corda definisce lentit delle forze
Caduta con freno dinamico: lenergia di caduta viene assorbita
prevalentemente dal freno (attrito) il sistema di frenata definisce
lentit delle forze
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5/65 Freno Un qualsiasi freno pu essere considerato un
MOLTIPLICATORE DI FORZA f orza F m in ingresso al freno (generata
dalla mano) forza F a in uscita dal freno (che arresta la caduta) F
a = K F m il valore del fattore di moltiplicazione (K) dipende dal
freno (efficacia del freno)
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6/65 Freni otto tuber (secchiello) piastrina Sticht mezzo
barcaiolo
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7/65 FRENI: MOLTIPLICATORI DI FORZE freno forza a monte del
freno (mano) forza a valle del freno (corda) forza scaricata
sullancoraggio o sullimbracatura FmFm FaFa FsFs
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8/65 EFFICACIA DEI DIFFERENTI FRENI (valori qualitativi) RAMI
PARALLELI RAMI A 180 MEZZO BARCAIOLO OTTO TUBER PIASTRINA STICHT 8
12 2 3 1.5 2 6 8 4 6 3 5 Fm Fa Fm Fa Fa / Fm
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9/65 Il barcaiolo fornisce la massima capacit frenante in caso
di caduta senza rinvii (situazione pi pericolosa ) Valori tipici
per il barcaiolo: Fm = 20 - 30 daN Fa = 200 - 300 daN
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10/65 E comunque importante sottolineare che nellazione
frenante conta lazione combinata: dellASSICURATORE (forza
esercitata dalla mano) del FRENO (sua efficacia)
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11/65 Si pu ottenere lo stesso effetto di frenata: - con una
debole forza della mano e un freno molto efficace - con una elevata
forza della mano e un freno meno efficiente Per in generale: -
meglio un freno efficace che pu essere modulato morbidamente in
caso di richiesta di basse forze frenanti - piuttosto che un freno
poco efficace che non permette di trattenere cadute importanti
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12/65 Inoltre, le forze generate nella catena di sicurezza sono
determinate: principalmente dal comportamento di colui che assicura
(e dalle caratteristiche del freno e della corda) piuttosto che dal
tipo di tecnica utilizzata
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13/65 Assicurazione dinamica Nel caso di assicurazione dinamica
non ha senso parlare di fattore di caduta (non la corda lelemento
determinante per la grandezza delle forze in gioco) pi opportuno
riferirsi alla entit della caduta (con questa, aumentano le energie
e i tempi di arresto)
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14/65 ultimo rinvio alpinista che cade A rinvio 810 daN
alpinista 510 daN freno 300 daN Effetto del rinvio Il rinvio pu
essere considerato come un moltiplicatore di forze (attrito) Test
semistatici: 1.7 Test dinamici: 1.35 1.50 La forza applicata
sullultimo rinvio circa il doppio della tensione nella corda
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15/65 Funzione del freno e della mano Due fasi di una
trattenuta: fase inerziale (1 2 decimi di secondo) In questa fase
si determina la forza di arresto (massimo valore di forza durante
la tenuta) fase di scorrimento (fino alla fermata della caduta)
Lentit dello scorrimento inversamente proporzionale alla forza
media Non ha senso, come spesso si tentati di fare, confrontare la
forza di arresto con lo scorrimento
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16/65 Filmato 1
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17/65 fase inerziale fase di scorrimento
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18/65 Non possibile arrestare una caduta importante senza
scorrimento della corda nel freno Caso limite: scorrimento nel
freno senza rinvii 1/3 della lunghezza del volo volo = 15 m
scorrimento = 5 m !!!
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19/65 Il CARICO dipende: principalmente dalla FORZA FRENANTE in
minore misura dal TIPO DI ASSICURAZIONE La CORSA DELLA CORDA nel
freno dipende: principalmente dal TIPO DI ASSICURAZIONE in minore
misura dalla FORZA FRENANTE
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20/65 Le tecniche di assicurazione dinamica si possono
distinguere in: 1)tecniche che non consentono il sollevamento
delloperatore assicurazione classica 2) tecniche che hanno in tale
sollevamento la caratteristica principale assicurazione
ventrale
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21/65 ASSICURAZIONE CLASSICA Si distinguono tre casi: 1 - freno
collegato al vertice del triangolo di sosta, assicuratore collegato
al pi sicuro degli ancoraggi A ancoraggi di sosta assicuratore
freno
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22/65 ASSICURAZIONE CLASSICA 2 - freno collegato al vertice del
triangolo di sosta, assicuratore collegato al vertice del triangolo
di sosta (bilanciamento) in condizione appesa o appoggiata A
ancoraggi di sosta assicuratore freno
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23/65 ASSICURAZIONE CLASSICA 3 - freno collegato direttamente
ad uno dei chiodi di sosta (tra loro uniti in serie), assicuratore
collegato a un ancoraggio ancoraggi di sosta assicuratore freno
A
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24/65 ASSICURAZIONE CLASSICA (1) (2)(3) Tre modi di effettuare
lassicurazione classica A A A
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25/65 ASSICURAZIONE CLASSICA In caso di volo, nel secondo caso
lassicuratore tende ad essere sollevato A A A A (1) (2)(3)
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26/65 ASSICURAZIONE CLASSICA In caso di volo, nel secondo caso
lassicuratore tende ad essere sollevato A A A A (1) (2)(3)
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27/65 0 100 200 300 400 500 600 700 CARICO AL RINVIO (daN)
CORSA NEL FRENO (cm) CLASSICAFRENO SUL CHIODO APPOGGIATO APPESO A S
S I C U R A Z I O N I C L A S S I C H E A C O N F R O N T O
CARICOCORSA
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28/65 freno A A durante il ribaltamento il freno non operativo
Caso 1
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29/65 Caso 1 DUE aspetti negativi (non presenti nel caso 3): 1.
maggior caduta (dovuta al ribaltamento della sosta) 2. strappo
sulla corda maggior forza frenante
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30/65 Filmato 2
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31/65 Caso 3 (collegamento in serie) Minori sollecitazioni
rispetto al caso 1 UN aspetto negativo: un solo ancoraggio
interessato direttamente dalla sollecitazione non si ha
distribuzione dei carichi sugli ancoraggi da considerare se gli
ancoraggi sono solidi A freno
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32/65 ASSICURAZIONE VENTRALE A ancoraggi di sosta assicuratore
freno I o rinvio
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33/65 ORGANIZZAZIONE ASSICURAZIONE VENTRALE triangolo di sosta
rinvio al vertice freno in vita
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34/65 Assicurazione CLASSICA BILANCIATA e Assicurazione
VENTRALE stesso svantaggio: sollevamento dellassicuratore stesso
vantaggio: carichi simili sulla sosta e sullultimo rinvio
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35/65 Filmato 3
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36/65 ASSICURAZIONE VENTRALE Difetto: innalzamento di chi
assicura con strappo pi o meno violento e di entit simile a quella
subita da chi vola Pregio: genera carichi inferiori (in particolare
sulla sosta e sullultimo rinvio) rispetto ad altre tecniche di
assicurazione Il motivo principale NON linnalzamento
dellassicuratore ! ! !
47/65 Assicurazione ventrale 00.10.20.30.4 0 50 100 150 200 250
300 350 400 450 500 550 tempo (s ) daN cm sollevamento carico al
rinvio Picco di forza: dopo 2 3 decimi In corrispondenza, il
sollevamento di pochi decimetri
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48/65 Considerazioni Le tecniche che comportano linnalzamento
dellassicuratore generano carichi 10% circa inferiori Ulteriori
differenze (fino al 20%) dipendono dal diverso comportamento
dellassicuratore Allaumentare della massa di chi assicura aumentano
le forze generate
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49/65 Considerazioni generano carichi maggiori Pi rinvii
angolati nella catena di sicurezza: diminuiscono le differenze tra
le varie tecniche riducono lentit del sollevamento (adottare
lassicurazione ventrale non influenza i carichi) aumentano lattrito
della corda
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50/65 Passaggio alternato di corde nei rinvii : la catena di
sicurezza risulta pi dinamica (minor attrito, 1 sola corda) si
riduce il carico sullultimo rinvio mezzo barcaiolo e otto non
adatti attenzione! una sola corda coinvolta nel volo
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51/65 CONFRONTO TRA LE TECNICHE DI ASSICURAZIONE Difficile:
diverso comportamento di chi assicura condizioni operative reali
possono falsarne le caratteristiche
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52/65 Filmato 5
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53/65 E labilit (o meglio la mano dellassicuratore) pi che la
tecnica adottata a determinare gli sforzi nella catena di
assicurazione ! ! !
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54/65 Confronto tra le tecniche di assicurazione PregiDifetti
Assicurazione con sollevamento Facile eseguibilit, comodit Maggior
precisione nella gestione della corda Minore sollecitazione in
sosta e sullultimo ancoraggio Forte strappo allassicuratore, con
possibilit di significativi urti contro la parete Maggiori
difficolt, dopo il volo, nelle manovre di autosoccorso Maggiore
lunghezza del volo di chi cade Assicurazione senza sollevamento
Facile eseguibilit, comodit Lassicuratore non coinvolto dal volo
Minori problemi, dopo il volo, nelle manovre di autosoccorso
Maggiore sollecitazione in sosta e sullultimo rinvio
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55/65 Quali conclusioni si possono trarre? Quale la tecnica di
assicurazione migliore?
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56/65 p reminenza del ruolo della forza esercitata
dalloperatore rispetto al tipo di freno o alla tecnica di
assicurazione adottati questa che determina le tensioni sulla
catena di sicurezza!!! O s s e r v a z i o n i i l sollevamento
dellassicuratore (nelle tecniche che lo comportano) riduce il
carico di circa il 10%
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57/65 l entit del sollevamento influisce poco sulla riduzione
del carico al rinvio l a presenza di attriti (rinvii angolati,
roccia, ecc.) tende ad annullare le differenze tra le varie
tecniche di assicurazione O s s e r v a z i o n i
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58/65 1. tenere il triangolo di collegamento degli ancoraggi il
pi corto possibile compatibilmente con la distribuzione dei carichi
sugli stessi S u g g e r i m e n t i 2. se si prevede il
sollevamento delloperatore, fare in modo che questo sia limitato
senza nulla togliere allefficacia della tecnica
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59/65 3. operare con il freno allaltezza del petto: tenuta pi
morbida e quindi minori sollecitazioni nella catena di sicurezza S
u g g e r i m e n t i
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60/65 non esiste una tecnica chiaramente superiore alle altre
in tutti gli aspetti C o n c l u s i o n i un opportuno allenamento
ad una trattenuta morbida porta ad una riduzione dei carichi
(attenzione per nei voli lunghi) solo una oculata scelta permette
ladozione della tecnica di assicurazione pi adatta in quella
particolare situazione
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61/65 Con soste e ancoraggi sicuri (spit, fix, ottimi chiodi,
ecc.) sono da preferirsi le tecniche che non implicano il
sollevamento delloperatore, pur sollecitando maggiormente la catena
di sicurezza, in quanto non coinvolgono lassicuratore e permettono
corse limitate; la sosta pu essere allestita nella versione sia con
collegamento in parallelo che in serie degli ancoraggi Con soste e
ancoraggi poco affidabili sono da preferirsi le tecniche che
implicano il sollevamento delloperatore in quanto sollecitano in
modo minore la catena di sicurezza; allo stato attuale delle
conoscenze, lassicurazione ventrale da ritenersi leggermente
migliore della classica bilanciata La posizione della Scuola
Centrale di Alpinismo
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62/65 Col collegamento in parallelo degli ancoraggi, bene che
il triangolo di sosta sia il pi corto possibile compatibilmente con
la sua funzione di ridistribuzione dei carichi sugli ancoraggi
stessi Si riduce leffetto negativo del ribaltamento della sosta che
si verifica nella tecnica di assicurazione classica (senza
sollevamento delloperatore) e si limita linnalzamento dello stesso
in quelle che lo implicano, senza tuttavia pregiudicarne i vantaggi
Per quanto riguarda i freni: consigliabile il barcaiolo quando non
sia prioritaria la riduzione dei carichi sullultimo rinvio e sulla
sosta Lutilizzo di attrezzi a minor fattore frenante consigliabile
laddove la poca affidabilit dei rinvii e della sosta richieda un
abbassamento delle tensioni e la lunghezza dei voli non sia
eccessiva (uso di guanti se si prevedono lunghi scorrimenti della
corda) La posizione della SCA
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63/65 Nel caso di utilizzo di due mezze corde alternate, luso
di un freno che separa le corde (tuber, piastrina Sticht o simili)
necessario nellassicurazione al primo di cordata per evitare
pericolosi sfregamenti tra corda e corda nel freno stesso Un
opportuno esercizio alluso delle varie tecniche consente in ogni
caso di raggiungere un utilizzo ottimale delle stesse, specialmente
per quanto riguarda il controllo dello scorrimento della corda nel
freno La posizione della SCA
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64/65 Una particolare attenzione stata rivolta al caso
dellarrampicata con protezioni ravvicinate e ancoraggi sicuri
(arrampicata sportiva) In queste condizioni pu essere prioritario
un criterio non considerato nello studio della CCMT: quello della
gestione comoda e rapida della corda In tale caso pu essere
preferibile la scelta dell'assicurazione ventrale La posizione
della SCA
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65/65 Si pu concludere osservando che il miglior sistema in
assoluto non esiste Si raccomanda pertanto di: 1.esercitarsi
nellapplicazione delle varie tecniche in condizioni sperimentali
significative 2.insegnare ad utilizzare le tecniche di
assicurazione con spirito critico, in modo da adottare quella pi
adatta in relazione al tipo di terreno che si sta affrontando La
posizione della SCA
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66/65 Commissione Centrale Materiali e Tecniche: Vittorio
Bedogni, Pierangelo Bellotti, Giuliano Bressan, Patrizio Casavola,
Luigi Costa, Giovanni Duca, Maurizio Giarolli, Claudio Melchiorri,
Oskar Piazza, Gigi Signoretti, Carlo Zanantoni Scuola Centrale di
Alpinismo: Vellis Ba, Giuliano Bressan, Lorenzo Giacomoni, Claudio
Melchiorri, Alberto Ongari, Oskar Piazza Scuola Alpina Guardia di
Finanza: Vellis Ba Stuntmen: Vellis Ba, Gianni Bavaresco, Giuliano
Bressan, Maurizio Giarolli, Claudio Melchiorri Collaborazione
tecnica: Sandro Bavaresco, Antonio Carboni, Fabrizio Marangon,
Daniele Mazzucato Riprese: Giovanni Duca, Oskar Piazza Quanto
presentato il frutto del lavoro congiunto di diversi organismi ed
esperti che qui si desidera ringraziare: