2011-07 - Runa Bianca - N. 001

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ARCHEOLOGIA STORIA SCIENZA E MISTERO

ANNO I LUGLIO 2011

PA G

14IN

E

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OMAGGIO

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Tra scoperte e sabotaggi

PIRAMIDI BOSNIACHE

CATARI: I BONI HOMINES STORIA: LA BIBBIA SVELATA UFO: LA STELLA DI BETLEMME ARCHEO: LA PI ANTICA CHIESA CRISTIANA

IN QUESTO NUMERO:

17 ARTICOLI 20 NEWS 5 LIBRI 6 VIDEO 4 SITI WEB

SOMMARIOEditoriale News Video Libreria Siti web Mostre & eventi

LUGLIO 2011 | N.1

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I Boni Homines Homo Saurus

I Catari: i seguaci dellAnticristo di Osvaldo Carigi e Stefania Tavanti Un alieno dacqua dolce di Unconventional Research Group

69 81 89 95 99

Luomo che super i confini del mondoVita e viaggi di Cristoforo Colombo di Ruggero Marino

RUBRICHE Trasmutazione dello spirito nellevoluzione universale cosmicadi Lilly Antinea Astore

Agopuntura,Yoga e silenzio

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Luniverso frattale e lilluminazione del S di Michele Proclamato

ARTICOLI Missione italiana sulle piramidi bosniacheLe ricerche e i risultati di Paolo Debertolis

Custodi dellImmortalit

Le piramidi, lo Zed, Osiride, Orione e Iside di Piero Magaletti

Incontri ravvicinati del IV tipo

Il mio primo incontro con Sai Baba

Dal mito dei rapimenti reali alla teoria delle interferenze mentali. Presentazione di un caso. Parte I di Giulia M. DAmbrosio e Duccio Calamandrei

41 Il cosmo mi parla 45 Il simbolismo della Piramide 51Passaggio in India, ai piedi di Swami di Tullia Parvathi Turazzi ora di svegliarsi, figlia di Anja Zablocki Le radici di una scienza antica di Antonio Crasto

Ciclopi del NordOmero nel Baltico di Felice Vinci

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Il sito proto-cristiano di Haroba Kosht (III XIII sec.)

La scoperta della pi antica chiesa cristiana. Parte I di Gabriele Rossi Osmida

La Bibbia svelata

Non ci hanno raccontato tutto e nemmeno il vero di Mauro Biglino

La Stella di Betlemme era un UFO?

Riflessioni sulla cometa avvistata ai tempi di Ges di Vincenzo Di Gregorio

129 59 Il Cerchio della Vita 135 63 Anticipazioni Runa Bianca numero 2 agosto 2011 142Archeologia del Sottosuolo di Luigi Bavagnoli e Margherita Guccione La porta del tempo di Mario Balocco

Il passaggio segreto di S. Marco

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LugLio 2011 | n.1

EDITORIALEtempo di lettura 4 minuti

di Vincenzo Di Gregorio

Siamo arrivati al secondo numero...iamo arrivati al secondo numero di Runa Bianca ed gi tempo di consuntivi. Il numero Zero andato molto bene, superiore a tutte le nostre aspettative. Abbiamo riscontrato un grande interesse sia negli utenti sia negli autori, che hanno giustamente visto in questa iniziativa editoriale online, un qualcosa che sinora mancava nel patrimonio culturale ed editoriale italiano. Runa Bianca garantir sempre la massima trasparenza nella pubblicazione dei vari articoli con date condivise e un rapporto ed accordi chiari e onesti con i singoli autori. La nostra filosofia avete avuto modo di conoscerla attraverso il nostro numero Zero ma anche attraverso il nostro sito internet (www.runabianca.it) in cui campeggia un trinomio per noi fondamentale Trasparenza, Gentilezza e Cortesia e dal motto Prima che studiosi siamo tutti amici accomunati da una stessa passione e su tale traccia vorremmo improntare la nostra e la vostra collaborazione. Nel frattempo il passaparola ci ha gi fatto diffondere a macchia dolio nel web, leco della nostra iniziativa stata incredibile portandoci inaspettatamente ad essere recensiti anche in siti doltralpe XGate (www.x-gate.ch/ index.aspx?m=1400). Il nostro PDF stato scaricato da moltissimi siti che lo hanno letteralmente fagocitato contribuendo alla sua diffusione ma ancor pi alla divulgazione delle teorie e delle idee proposte dai nostri autori. Nella rete il passa parola ha raggiunto decine di migliaia di persone, vedremo di non disattendere le loro aspettative. Stiamo lavorando per Voi su molti fronti e oltre a contattare i migliori ricercatori italiani (e non-italiani) stiamo anche intraprendendo

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iniziative e spedizioni che un eMagazine che si rispetti non pu ne deve trascurare. Stiamo per effettuare ricerche mirate in siti italiani e stranieri che faranno sicuramente scaturire interessantissimi report di cui i nostri lettori avranno sempre lanteprima assoluta. Per lanno prossimo stiamo anche organizzando un grande evento da coordinare assieme ad altri noti protagonisti della cultura italiana, mentre parallelamente stiamo predisponendo la creazione e luscita di numeri Monografici da collezione, su alcuni temi noti, arcinoti, o poco conosciuti, ma sempre col taglio della nostra rivista, nellintento di far parlare tutti i protagonisti e i ricercatori, per mettere a confronto pi ipotesi e pi tesi senza filtri o censure. Frammenti di verit sicuramente usciranno fuori, spetter a tutti voi saperli cogliere e giudicare. Ma veniamo a questo numero. Come nei film di successo, dopo il primo tutti si aspettano luscita del secondo per vedere se allaltezza del precedente e se lo ... forse non stato un caso! Noi riteniamo che il caso non esista ma tutto quello che facciamo e che ci accade sia il frutto di determinate azioni, magari anche non del tutto consapevoli. Quindi se c una formula vincente la formula che crea il successo, a prescindere da tanti altri fattori, e la formula in questo caso la qualit che alla lunga paga sempre. Come potete vedere il sommario di questo numero ricchissimo di molti nomi noti per chi mastica da un po di anni questi argomenti. Vi sono per anche delle New-Entry deccezione come il gruppo di ricerca che sta indagando da mesi sulle Piramidi Bosniache. Limportanza dei loro risultati, la loro professionalit, le potenziali conseguenze sulla-

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EDITORIALEpertura di porte mai aperte sul nostro passato di europei, ci ha indotto a dedicare la copertina di questo numero alla piramide del sole di Visoko e a pubblicare uninteressantissimo report da parte del capo-missione il Prof. De Bertolis delluniversit di Trieste. Alcuni elementi della nostra redazione si recheranno questestate sul posto e vi saranno sicuramente degli sviluppi nelle ricerche che vi saranno puntualmente documentate, quasi in diretta, nei prossimi numeri. Vi segnalo il profondo articolo di Lilly Antinea Astore che ci indica come rispondere ad alcune delle domande esistenziali pi profonde e rimaste sinora senza risposta. Alcuni nuovi autori ci hanno dato la loro adesione inviandoci un articolo di presentazione come Mauro Biglino o Tullia Parvathi Turazzi. Mentre il primo ci fa intravedere alcune nuove chiavi di lettura della Bibbia la seconda ci descrive un affresco del suo arrivo in India. Una foto a colori in cui si avvertono i profumi delloriente, questo solo per scaldare i motori per i report che saranno pubblicati nei prossimi numeri ma non vi tedio oltre e vi lascio alla lettura di questo nuovo secondo numero della Runa Bianca. Buona lettura e a presto!

Vincenzo Di Gregorio COMITATO REDAZIONALE Vincenzo Di Gregorio Lilly Antinea Astore Enrico Baccarini Andrea Critelli

Per contattare la redazione, collaborare, segnalare libri, eventi potete scrivere a [email protected]

www.runabianca.itHANNO COLLABORATO Anja Zablocki Antonio Crasto Duccio Calamandrei Felice Vinci Gabriele Rossi Osmida Giulia M. DAmbrosio Luigi Bavagnoli Margherita Guccione Mario Balocco Mauro Biglino Michele Proclamato Osvaldo Carigi Paolo Debertolis Piero Magaletti Ruggero Marino Stefania Tavanti Tullia Parvathi Turazzi Unconventional Research Group SVILUPPO E PROGETTO GRAFICO Andrea Critelli

Arch. Vincenzo Di Gregorio Tutti i diritti di riproduzione degli articoli pubblicati sono riservati. Manoscritti e originali, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Il loro invio implica il consenso gratuito alla pubblicazione da parte dellautore. vietata la riproduzione anche parziale di testi, e fotografie, documenti, etc. senza il consenso scritto dellautore e della rivista Runa Bianca. La responsabilit dei testi e delle immagini pubblicate imputabile ai soli autori.

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NEWStempo di lettura 44 minuti

a cura di Enrico Baccarini

Le notizie pi interessanti dal webARCHEOSTORIA La civilt perduta dellAmazzoniaegli ultimi anni gli archeologi hanno scoperto in Amazzonia le tracce di antichi insediamenti, densamente popolati. Ci fa supporre lesistenza di societ pi consistenti e pi sviluppate di quanto finora di ritenesse. Larcheologa Denise Schaan, dellUniversit Federale di Par in Brasile, ha steso una mappa di gruppi di misteriose sculture realizzate sulle rocce tra 700 e 2000 anni fa. Si trovano inoltre 269 opere realizzate in terra, di forme circolari e rettangolari, sparse su unarea di 40.000 km quadrati, realizzate per scopi finora sconosciuti, ma Schaan sospetta che si trattasse di centri cerimoniali. Tali opere potevano essere realizzate soltanto da una popolazione numerosa e ben coordinata, ha dichiarato la ricercatrice. Larcheologa brasiliana Helena Lima dellUniversit Federale di Amazonas pensa che gi insediamenti identificati abbiano una lunga storia. Oltre alle centinaia di intagli e sculture di volti umani, risalenti tra 3000 e 7000 anni fa, Lima ha trovato anche oggetti di terracotta, che suggeriscono lesistenza di una rete di villaggi ramificata in tutta la parte centrale dellAmazzonia. La fitta foresta non sembra adatta al fiorire duna civilt, ma un ricercatore suggerisce che il paesaggio anticamente fosse molto diverso. Larcheologo Augusto Oyuela-Caycedo dellUniversit di Florida ricorda che le tracce di cereali e di altre coltivazioni nel Per nordorientale indicano che le grandi piane semiaride della regione erano in realt dolci praterie, coltivate con cura dai loro abitanti. Discover 2 luglio 2011

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ARCHEOSTORIA Scoperta una nuova specie di dinosauri: la pi piccola mai conosciuta

coperta da due paleontologi dellUniversit di Portsmouth una nuova specie di minuscoli dinosauri, che potrebbe essere la pi piccola mai conosciuta. A individuare la nuova specie, trovata in una fossa a Bexhill, nellEast Sussex, sono stati Darren Naish e Steve Sweetman. La scoperta sar descritta nel prossimo numero del Cretaceous Research. Corriere del Giorno 20 giugno 2011

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NEWSARCHEOSTORIA Scoperta a Palenque una tomba maya

a cura di Enrico Baccarini cinquanta non molto lontano, nella stessa Palenque, nel Tempio delle Iscrizioni. Larea archeologica abbraccia attualmente pi di due chilometri quadrati, ma gli archeologi calcolano che si esplorato solo il 10 per cento della citt. Migliaia di strutture risultano essere ancora coperte dalla folta vegetazione della giungla. In Palenque, come in altre citt maya, il problema della ricostruzione storica sta nel fatto che gli ultimi governanti si sono fatti seppellire sulle tombe dei predecessori. Praticamente Pakal ed altri signori del periodo classico tardo, con la costruzione dei propri edifici sacri, hanno in parte distrutto e celato le epoche anteriori, il periodo formativo ed il primo periodo classico. La tomba investigata, di circa cinque metri quadrati, secondo gli esperti dovrebbe datare tra il 431 ed il 550 dopo Cristo, primo periodo classico, e da ci il suo straordinario interesse. Alcuni studiosi pensano che potrebbe trattarsi del sepolcro di KukBahlam, il primo signore della cittstato. Altri sperano che si tratti della tomba di Ix Yohl Iknal, la famosa donna che govern Palenque. Nellarea fu gi trovata nel 1994 la tomba di una donna di alto rango e di gran prestigio, battezzata dagli archeologi come la Regina Rossa per il pigmento rosso che copriva la sua sepoltura. Giuseppe Lembo ArcheoMolise 25 giugno 2011

l solstizio destate non poteva portare migliori auspici per larcheologia. In contemporanea con la scoperta in Egitto della seconda barca solare di Cheope, dallaltra parte del mondo, allombra di altre piramidi, sono venute alla luce importanti rinvenimenti. Luso di una piccola telecamera ha permesso di addentrarsi allinterno di quella che sembra essere una tomba intatta di un capo maya della citt di Palenque, nello stato messicano del Chiapas. Larea funeraria, seppellita per circa 1.500 anni, si trova allinterno di una piramide dellAcropoli a sud dellarea archeologica della grande citt maya; era conosciuta gi dal 1999 ma linstabilit della struttura, con il pericolo che parte delledificio potesse crollare sulla tomba, impediva laccesso. La microcamera, spinta fino a cinque metri di profondit attraverso un piccolo buco nella piramide, ha mostrato affreschi sulle pareti e a terra oggetti del corredo funerario composto perlopi da reperti in ceramica, giada e madreperla. Le pitture rappresentano figure in nero su uno sfondo rosso vivo. La ricchezza del corredo ha spinto gli archeologi a credere che si tratti della sepoltura di un capo religioso. Per il momento le riprese hanno permesso di identificare solo alcuni oggetti archeologici per cui sembra che manchi il sarcofago, come stato invece riscontrato nella famosa sepoltura di Pakal il Grande (Knich Janaab Pakal) 615-683 d.C. , il pi conosciuto dei signori maya, trovata da Alberto Ruz negli anni

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ARCHEOSTORIA Nuove indagini su Ciro, il dinosauro meglio conservato del mondoppena uscito dalluovo 110 milioni di anni fa in una zona ora in provincia di Benevento. Lunico fossilizzato insieme agli organi interni, ora sottoposto a una vera e propria autopsia. Sulla bianca lastra di calcare, non pi grande di un piatto, la breve esistenza di un

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a cura di Enrico Baccarini dinosauro neonato appare in tutta la sua istantanea, minuta fragilit. Ma questa vita, per breve che fu, venne letteralmente intrappolata nella vertiginosa profondit del tempo geologico, facendosi quasi eterna. Questo il paradosso di Ciro, che oggi, capita la sua vera et anagrafica, affascina ancora di pi: visse soltanto una manciata di giorni. Appena sgusciato fuori da un uovo, con la fontanella aperta sul capo come nei cuccioli di uomo e con il ventre ancora gonfio di una piccola riserva di tuorlo, ebbe giusto il tempo di guardarsi intorno stupito, sgranchirsi le gambe al tepore del sole, assaporare i primi pasti. Anche questi conosciamo bene, ora, addirittura nellordine in cui furono ingeriti: nel suo intestino, lo stesso incredibile destino cristallizz le scaglie di una sardina, i cui anelli di accrescimento dicono che aveva nuotato per nove stagioni, prima di finire tra i dentini seghettati di Ciro; poi un piccolo rettile e un altro pesce, e infine la zampa di una grande lucertola, cos grande per lui, che furono i genitori a procacciarla. Il dinosauro neonato non ebbe neppure il tempo di digerirla, che vento e acqua lo spazzarono via improvvisamente, sottraendolo alla vita e immobilizzandolo per 110 milioni di anni nel fondo fangoso del mare che piano piano diventava roccia. Tanto dovuto passare, finch altri esseri potessero scoprire chi fosse questa creatura e come avesse trascorso la sua brevissima esistenza. Unico dinosauro al mondo fossilizzato con gli organi interni, e dunque primo al mondo

NEWSa poter essere sottoposto a una vera e propria autopsia, Scipionyx samniticus divenne una star della paleontologia conquistando la copertina diNaturenel 1998, con un articolo firmato dai paleontologi Cristiano Dal Sasso e Marco Signore. Ma era solo linizio. Il battesimo scientifico di Ciro come lo chiamarono i giornalisti italiani mirava in primis a riconoscere i caratteri peculiari dello scheletro e dunque a confermare lidea che il primo dinosauro trovato in territorio italiano fosse anche una specie nuova per la scienza. Le ricerche sono continuate con metodi di studio sempre pi moderni e oggi, dopo cinque anni di Tac, fotografie in luce ultravioletta, esplorazioni al microscopio elettronico su microcampioni infinitamente piccoli, Dal Sasso e Simone Maganuco hanno fatto cos tante nuove scoperte da riempire un volume di 300 pagine. Le eccezionali fotografie e le dettagliate ricostruzioni anatomiche appena pubblicate dai due paleontologi del Museo di Storia naturale di Milano documentano in modo inequivocabile cheScipionyxda Pietraroia (Benevento) il dinosauro meglio conservato al mondo. Per essere un fossile, Ciro presenta una ineguagliabile variet di tessuti molli, molti dei quali mai visti in alcun altro dinosauro: legamenti intervertebrali, cartilagini articolari nelle ossa delle zampe, muscoli e connettivi del collo, parte della trachea, residui dellesofago, tracce del fegato, lintero intestino, vasi sanguigni mesenterici, capillari ramificati, fasci muscolari degli arti posteriori e della coda composti da cellule ancora perfettamente striate, addirittura i batteri che colonizzavano lintestino. inoltre ineguagliabile il dettaglio con cui questi tessuti sono fossilizzati: grazie a particolari condizioni fisico-chimiche, essi sono stati replicati da cristalli pi piccoli di un millesimo di millimetro, che ancora oggi ci mostrano strutture di dimensioni cellulari e subcellulari. Ancora pi stupefacente appare che alcuni elementi chimici, una volta utilizzati dalle cellule vive, come il ferro accumulato nellemoglobina del sangue, non siano stati rimossi dalle acque mineralizzanti ma siano stati riutilizzati nella rapidissima fossilizzazione dellanimale, incorporati nei cristalli di limonite che formano una grande macchia

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NEWSrossa, presente nel torace del piccolo dinosauro. La microsonda che ha effettuato le analisi chimiche non ha lasciato dubbi: quel ferro autigeno. Ovvero, quegli stessi atomi, 110 milioni di anni fa, si trovavano nei globuli rossi di Ciro che, spinti da un piccolo cuore pulsante, trasportavano ossigeno vitale in un caldo corpicino piumoso. Secondo il teamdi esperti di fama mondiale che ha valutato la ricerca dei paleontologi milanesi, le descrizioni e le illustrazioni pubblicate nella monografia suScipionyxpermetteranno di confrontare la morfologia dei tessuti molli di un importante gruppo estinto di animali, quali sono i dinosauri, con le analoghe strutture biologiche osservabili nei vertebrati viventi. Pertanto Ciro destinato a far parlare di s ancora per molto e a diventare un esemplare di riferimento per un gran numero di discipline scientifiche, coinvolgendo non solo paleontologi ma anche biologi evoluzionisti, morfologi funzionali, anatomisti comparati, fisiologi, veterinari, erpetologi e ornitologi. Cristiano Dal Sasso (sezione di paleontologia dei vertebrati, Museo di Storia naturale di Milano) Il Corriere della Sera 20 giugno2011

a cura di Enrico Baccarini della lingua misteriosa. Il video che si trova nella notizia originale pu spiegarvi meglio come ha proceduto. Alcune delle questioni alla base della ricerca del Dr Rao includevano: Come acquisisce il cervello umano rappresentazioni efficienti di nuovi oggetti e nuovi eventi naturali? Quali algoritmi consentono di avvicinarsi ad un uso sensoriale tipico dellapprendimento umano? Quali meccanismi di calcolo permettono al cervello di adattarsi alle circostanze mutevoli, rimanendo robusto e tollerante degli errori? The Guardian 1 luglio 2011

ARCHEOSTORIA Una piccola era glaciale spazz via i Vichinghi dalla Groenlandian repentino abbassamento delle temperature, compiutosi nel giro di poche decine danni, ancora prima che avesse inizio la Piccola Era Glaciale: solo pochi gradi in meno, quattro, ma abbastanza da mettere in crisi la sopravvivenza delle popolazioni nordiche. Secondo unostudiopubblicato suPnasdai ricercatori dellaBrown University(Usa) sarebbe questa una delle cause della scomparsa deiVichinghi dallaGroenlandia intorno al 1100 d.C. Per studiare landamento delle temperature nel tempo, gli scienziati hanno prelevato alcuni campioni dal sedimento di due laghi nei pressi diKangerlussuaq, un piccolo villaggio nella regione sud occidentale della Groenlandia, ottenendo dati climatici su un periodo complessivo di 5.600 anni. Le regioni dove sono stati eseguiti i campionamenti, come spiegano gli studiosi, sono le stesse in cui vissero i Vichinghi, e ancor prima le popolazioni delle cultureSaqqaq eDorset. Analizzando i campioni, i ricercatori hanno osservato che intorno al 1100 d.C., circa due secoli dopo linsediamento dei Vichinghi, le temperature in Groenlandia cominciarono a diminuire in modo significativo: meno quattro gradi Celsius nel giro di soli ottanta anni.

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ARCHEOSTORIA Una Stele di Rosetta per la scrittura dellIndoi piacciono i misteri e gli enigmi delle antiche scritture? Certamente piacciono a Rajesh Rao, un neuroscienziato esperto di computer, ricercatore presso lUniversit di Washington, Seattle. Ha dedicato parecchio del suo tempo a risolvere il principale dei problemi di parole crociate: come decifrare la scrittura dellIndo, di oltre anni fa. Il Dr Rao ha usato modelli informatici per capire i meccanismi della mente umana in due direzioni: per sviluppare modelli che descrivessero come pensa la mente umana, e per applicare tali modelli alla decifrazione

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a cura di Enrico Baccarini Un cambiamento che ebbe effetti devastanti e mise in crisi la sopravvivenza dei popoli nordici perch determin una riduzione dei tempi di crescita delle coltivazioni, limit le risorse con cui allevare il bestiame e prolung i periodi di gelo in mare, rendendo pi difficili i viaggi per il commercio. Questo, insieme allo stile di vita solitario e lindole combattente, avrebbe dato origine alla scomparsa dei Vichinghi dai territori della Groenlandia, che si sarebbe poi concretizzata tra la met del 1300 e gli inizi del 1400, come suggeriscono i reperti archeologici e le testimonianze scritte. Scavando pi indietro nel tempo, invece, i ricercatori hanno scoperto che la cultura degli Saqqaq, in Groenlandia dal 2500 a.C., speriment per secoli oscillazioni di temperature, fino all850 a.C. circa. Intorno a quella data infatti, ilclima divenne allimprovviso pi rigido, contribuendo forse alla scomparsa della popolazione e favorendo linsediamento della cultura deiDorset, pi adattata al clima rigido. Anna Lisa Bonfranceschi Storia in Rete e Galileo 16 giugno 2011

NEWSper tutta la notte elicotteri, aerei e navi perlustrano la zona. Solo alle prime luci dellalba, ad alcune decine di miglia a nord di Ustica, una chiazza oleosa e i primi relitti fanno capire cosa avvenuto: il velivolo precipitato al largo dellisola del palermitano, in un tratto del mar Tirreno in cui la profondit supera i tremila metri. INDAGINI. Immediatamente vengono avviate le indagini. Dal ministero dei Trasporti e dalla magistratura. Tre procure aprono un fascicolo: quella di Bologna, luogo di partenza del volo, quella di Palermo, dove il velivolo avrebbe dovuto atterrare, e quella di Roma, in cui ha sede legale la societ Itavia. Lallora ministro dei Trasporti, Rino Formica, nomina una commissione dinchiesta, la cosiddetta Luzzati, che, per, dopo la presentazione di due relazioni preliminari si autoscioglie nel 1982 per contrasti di attribuzione con la magistratura. Anche le Procure di Palermo e Bologna rimettono per competenza i propri atti a Roma. Sui pochi relitti del velivolo vengono ritrovate tracce di esplosivi TNT e T4 in proporzioni compatibili con ordigni militari. I periti concludono che senza lesame del relitto non possibile chiarire se il Dc9 cadde per unesplosione interna, vale a dire una bomba o esterna, quindi un missile. In ogni caso, per, viene esclusa lipotesi inizialmente sostenuta di un cedimento strutturale. Spiegazione ufficiale della tragedia, che porter infine la societ a sciogliersi. Dal 1982 dellindagine si occupa il giudice istruttore Vittorio Bucarelli, che nomina una nuova commissione di periti. il 1987 quando la ditta francese Ifremer comincia le operazioni di recupero della carcassa del Dc9, ad una profondit di oltre 3mila metri. Servono, per, due campagne di lavori ed alcuni anni per riportare in superficie circa il 96% del relitto. Nel frattempo anche la Commissione Stragi, presieduta dal senatore Libero Gualtieri, comincia ad occuparsi della vicenda, contestando una serie di reati a numerosi militari in servizio presso i centri radar di Marsala, in provincia di Trapani, e Licola nei pressi di Napoli. Prende corpo la tesi dei depistaggi ed inquinamenti delle prove che avrebbero impe-

ARCHEOSTORIA Ustica, un mistero lungo 31 anniono passati 31 anni dal disastro aereo di Ustica, quando un Dc9 dellItavia si inabiss in mare provocando la morte di 81 persone. Una tragedia dai contorni mai chiariti, rimasta senza colpevoli, che ha prodotto in tre decenni inchieste della magistratura, interrogativi e polemiche e che rappresenta ancora oggi un mistero insoluto. Il volo IH870 decolla alle 20.08, con due ore di ritardo, da Bologna alla volta di Palermo. Lultimo contatto radio tra il velivolo e il controllore delle 20.58. Poi alle 21.04, chiamato per lautorizzazione di inizio discesa su Palermo, il volo non risponde. Alle altre chiamate replica solo un silenzio inquietante. Laereo disperso. Cominciano le ricerche e

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NEWSdito agli inquirenti di far luce sulle cause della strage. linizio di una seconda fase delle indagini e al giudice Bucarelli subentra Rosario Priore. Da questo momento in poi ingenti risorse umane e finanziarie vengono impiegate per dimostrare il cosiddetto scenario aereo e il suo occultamento. La sentenza-ordinanza Priore viene depositata nellagosto del 1999. LE OMBRE. Nonostante le lunghe indagini, il recupero di una parte consistente del relitto e le centinaia di pagine dei periti non ci sono prove definitive e certe per individuare i colpevoli del disastro aereo. Nella sentenza, comunque, viene stabilito che il Dc9 Itavia rimasto coinvolto in uno scenario di battaglia aerea avvenuto nei cieli italiani. Le reticenze e le false testimonianze, secondo la sentenza Priore, hanno ostacolato le indagini, inquinando le informazioni su quanto accaduto. Per il giudice a causare il disastro potrebbe essere stata la collisione con un missile o con un altro velivolo. I responsabili materiali del disastro, per, non possono essere individuati conclude il giudice Priore e, quindi, essendo ignoti gli autori non si pu procedere in ordine al delitto di strage. Ma linchiesta non manca di sviluppi giudiziari dal momento che diversi militari italiani vengono rinviati a giudizio per i presunti depistaggi. Nel settembre del 2000 nellaula bunker di Rebibbia si apre il processo davanti alla terza sezione della Corte dAssise di Roma a carico di quattro generali, vertici dellAeronautica del tempo: Lamberto Bartolucci, Franco Ferri, Zeno Tascio e Corrado Melillo. Molti i reati contestati dal falso ideologico allabuso dufficio e favoreggiamento fino allalto tradimento. Dopo quasi 300 udienze e migliaia di testimoni ascoltati il 30 aprile del 2004 la Corte assolve i quattro generali da tutte le accuse contestate. Mentre per un capo dimputazione nei confronti di Bartolucci e Ferri, in merito alle informazioni sbagliate che i due militari fornirono alle autorit politiche, viene dichiarata la prescrizione del reato. Viene presentato il ricorso in appello, ma anche la Corte dAssise dAppello di Roma il 15 dicembre del 2005 assolve, perch il fatto non sussiste gli imputati, i generali Bartolucci e Ferri. Per i giudici non ci sono prove a sostegno dellaccusa

a cura di Enrico Baccarini di alto tradimento. La Procura generale di Roma propone il ricorso in Cassazione contro la sentenza dappello del 2005, ma il 10 gennaio del 2007 la prima sezione penale della Corte di Cassazione conferma la sentenza pronunciata dai giudici della Corte dAssise dAppello di Roma e dichiara il ricorso inammissibile. Lassoluzione diventa definitiva. Il 21 giugno del 2008, a 28 anni dalla strage, linchiesta su Ustica viene riaperta dopo le dichiarazioni di Francesco Cossiga, presidente del Consiglio allepoca dei fatti, secondo il quale ad abbattere laereo sarebbe stato un missile a risonanza e non ad impatto, lanciato da un aereo francese. dello scorso anno, infine, la presa di posizione del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che l8 maggio 2010 sottoline lesistenza oltre che di intrecci eversivi, anche di intrighi internazionali, che non possiamo oggi non richiamare, insieme con opacit di comportamenti da parte di corpi dello Stato, ad inefficienze di apparati e di interventi deputati allaccertamento delle verit. La Sicilia 27 giugno 2011

ARCHEOSTORIA Chi uccise Lorenzino de Medici? Dopo 5 secoli svelato il misteroorganizzare la congiura contro Lorenzino de Medici (1514-1548), ucciso a colpi di pugnale da due sicari, non fu Cosimo I de Medici. Il mandante del suo omicidio fu limperatore Carlo V dAsburgo. stato svelato dopo quasi cinque secoli uno deimisteri pi lunghi della storia del Rinascimento, facendo emergere un complesso intrigo internazionale. La morte di Lorenzino de Medici, noto comeLorenzaccio per lagguato mortale che il giovane rampollo fiorentino tese il 6 gennaio del 1537 al primo duca di Firenze, Alessandro de Medici, viene ricostruita ora nel libro Lassassino del duca. Esilio e morte di Loren-

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a cura di Enrico Baccarini zino de Medici dallo storico Stefano DallAglio, pubblicato dalleditore Olschki. Stefano DallAglio, professore di storia moderna allUniversita La Sapienza di Roma, dal 2006 al 2010 ha lavorato come fellow del Medici Archive Project allArchivio di Stato di Firenze. Grazie alle sue ricerche, DallAglio ha ricostruito le vicende dellassassino del duca nellarco di tempo degli undici anni compresi tra la morte di Alessandro e quella dello stesso Lorenzino, facendo ordine per quanto possibile tra realt e leggenda. Le ricerche hanno portato lo studioso allArchivio di Valladolid in Spagna, dove ha trovato due lettere dellimperatore Carlo V nelle quali si ordinava, a chiare lettere, luccisione di Lorenzaccio. La vendetta per la morte di Alessandro che si consum a Venezia il 26 febbraio 1548 non fu quindi ordita da Cosimo de Medici, ma dallimperatore del Sacro Romano Impero in persona. DallAglio ha condotto unaccurata ricerca sulla figura di Lorenzino de Medici e sulla sua morte, scandagliando centinaia di documenti inediti, anche in cifra, contenuti nellArchivio di Stato di Firenze e in altri archivi, italiani e stranieri. Dopo avere scoperto che gli uomini del duca Cosimo non avevano effettivamente eseguito lassassinio, come in un giallo lo studioso si messo alla ricerca del vero mandante dellomicidio. Avendo ricostruito un quadro storico dal quale emergeva la sete di vendetta dellimperatore Carlo V dAsburgo, suocero del duca Alessandro ucciso da Lorenzino, DallAglio ha imboccato una pista di ricerca che lo ha portato in Spagna. NellArchivo General de Simancas, presso Valladolid, ha scoperto due lettere dellimperatore in persona nelle quali si ordinava espressamente luccisione di Lorenzino. La storia di quellepisodio va dunque completamente riscritta: il mandante dellassassinio veneziano non fu il duca di Firenze Cosimo I, come sostenuto unanimemente dalla storiografia fino ad oggi, ma il potentissimo Carlo V, imperatore del Sacro Romano Impero. Il libro di Stefano Dallaglio offre un ritratto molto lontano dagli stereotipi della storio-

NEWSgrafia del passato, dal quale emergono, tra le altre cose, il ruolo politico di primo piano rivestito da Lorenzino de Medici nellambito delle manovre dei fuoriusciti fiorentini e importanti novit sulla redazione della sua Apologia, nella quale spieg le ragioni dellassassinio del duca Alessandro de Medici, suo cugino e compagno di scorribande notturne. Adnkronos 30 giugno 2011

ARCHEOSTORIA Scoperta ad Assuan la pi antica effige di un sovrano dellAlto Egittoli archeologi dellUniversit di Bologna e di Yale hanno ricostruito in digitale le incisioni rupestri di Nag el-Hamdulab, risalenti al 3200 a.C., scoprendo la pi antica immagine di un re sacerdote con la corona bianca dellAlto Egitto e una delle pi antiche iscrizioni geroglifiche. La scoperta arriva dalla missione The Aswan-Kom Ombo Archaeological Project nata dalla collaborazione tra lUniversit di Yale e il Dipartimento di Archeologia dellUniversit di Bologna. Gli studiosi italo-statunitensi, assieme ai colleghi della Provinciale Hogeschool Limburg in Belgio, hanno completato la prima documentazione digitale e grafica di Nag el-Hamdulab, sito di arte rupestre scoperto alla met del 900 dal famoso egittologo egiziano Labib Habachi, nei deserti alle spalle del villaggio omonimo, situato sulla riva occidentale del Nilo a nord di Assuan. Le immagini e liscrizione geroglifica costituiscono la prima straordinaria raffigurazione di un giubileo regale completo di tutti gli elementi che lo caratterizzeranno nei periodi successivi, tra cui il faraone con indosso la corona bianca dellAlto Egitto, accompagnato dal cosiddetto Seguito di Horus ossia la corte regale, come si conosce da fonti protodinastiche. Il ciclo figurativo risale probabilmente al 3200 a.C., che corrisponde alla parte fina-

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NEWSle della cultura preistorica di Naqada, in un momento collocabile cio tra il re Scorpione ossia il primo re della dinastia Zero (cui da attribuirsi con ogni probabilit, la tomba Uj ad Abydos) e Narmer, sovrano della Prima dinastia. Le scene individuate ad Assuan sono uniche e importantissime poich consentono di fissare sulla roccia il momento di passaggio tra i temi raffigurati nel periodo predinastico, ossia processioni di barche e animali quali simboli del potere regale, al repertorio propriamente dinastico dove la figura regale, posta al centro della scena, domina gli eventi. E proprio il potere del faraone a emergere dalle

a cura di Enrico Baccarini La scoperta eccezionale anche perch fra le scene figurative stata individuata una delle prime iscrizioni geroglifiche. Nelliscrizione presente a Nag el-Hamdulab si fa riferimento ad un luogo e ad una barca appartenente ad un non meglio specificato seguito di. Lespressione sembra essere un chiaro riferimento alla corte di Horus come confermano i primi testi, tra cui in particolare gli annali della pietra di Palermo, dove la raffigurazione di unimbarcazione appunto associata allespressione corte di Horus. Con lo stesso termine nei documenti della Prima dinastia si riferisce ai viaggi del re e della sua corte, apparentemente finalizzati alla riscossione delle tasse, pratica che in seguito prender la forma della ben nota tassa biennale sul bestiame. Il testo, nel riferirsi a una barca della corte di Horus, rappresenta la prima e pi antica testimonianza della pratica di riscossione di tasse da parte del faraone e la prima e pi antica forma di controllo economico sullEgitto e probabilmente anche sulla Nubia. Questo studio, grazie allinnovativo approccio metodologico ha permesso di documentare dettagliatamente, sia in formato digitale che cartaceo, un complesso di raffigurazioni rupestri prima del tutto sconosciute. La ricostruzione della scena principale, recentemente danneggiata in modo irreparabile a seguito di atti vandalici, stata possibile grazie alla disponibilit delle foto originali scattate da Habachi (messe gentilmente a disposizione dalla Chicago House di Luxor dellIstituto Orientale dellUniversit di Chicago). Unibo Magazine 5 luglio 2011

scene di Nag el-Hamdulab, ritratto nelle vesti di supremo sacerdote, figura-simbolo del potere terreno e divino. Immediato il suo riconoscimento nella scena grazie alle insegne regali che lo contraddistinguono: la corona bianca dellAlto Egitto, qui documentata nella sua forma pi antica.

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ARCHEOSTORIA Scoperta nuova barca solare del faraonei piedi delle piramidi di Giza gli archeologi hanno scoperto una nuova barca solare, sorella della cosiddetta barca di Cheope, rinvenuta e ricostruita diversi anni fa. Per anni si ritenuto che la seconda barca fosse troppo fragile per essere riportata alla luce. Ma secondo gli esperti, oggi ci sono le condizioni per farlo. Se cos fragile, significa che dobbiamo salvarla adesso, dice larcheologo Zahi Hawass. Gli archeologi del team nippo-egiziano stanno esaminando i frammenti di legno di cedro che costituiscono limbarcazione, ma il responsabile delloperazione preferisce non rivelarne i dettagli: un segreto, dice Sakuji Yoshimura delluniversit giapponese di Waseda. Il reperto non mai stato toccato, quindi va esaminato scientificamente. Sotto la lastra si trovano centinaia di fragili frammenti di legno, che verranno trasportati allinterno di una tensostruttura eretta sul sito nel 2008 dallatmosfera controllata. Una volta terminato il lungo lavoro di estrazione del pezzi, ci vorranno alcuni anni per ricomporre la barca, che andr a fare compagnia alla barca di Cheope, lunga 43 metri, custodita nellapposito museo a Giza. Gli studiosi ritengono che la nuova barca sia leggermente pi piccola di quella gi ricostruita. Le barche solari avevano un ruolo importante nella mitologia egizia dellaldil. Gli antichi ritenevano che ogni notte, il dio del Sole, Ra, navigasse come Ra-Atum su una barca attraverso laldil per battersi contro dei e bestie mitologiche, finch non sorgeva come Sole del mattino - Ra-Horakhty - e navigasse sulla barca diurna attraverso il cielo. Le barche, sepolte accanto alla Grande Piramide, dovevano servire ai viaggi nellaldil del faraone Cheope (Khufu). I rematori sulla barca probabilmente rappresentano un mezzo utilizzato da Ra, sostiene Hawass, explorer-in-residence di National Geographic.

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Larcheologo convinto inoltre che le barche non siano mai state utilizzate da Cheope per navigare realmente sul Nilo, come invece sostengono alcuni. Anche la barca di Cheope, scoperta nel 1954, venne sepolta in vari pezzi in un pozzo profondo una trentina di metri, e venne ricostruita nellarco di 13 anni. Dal 1982 la barca di Cheope esposta in un museo, creato appositamente a fianco della Grande Piramide, progettato dallarchitetto italiano Franco Minissi. I ricercatori guidati da Youshimura fecero lo stesso nel 2008 per esaminare le condizioni del legno. Da allora, fino al recente scavo, la camera rimasta perfettamente sigillata nel timore che laria o gli insetti potessero danneggiare le assi di legno. Il Fatto Storico 7 luglio 2011

SCIENZA Singola cellula produce un impulso laserricercatori del Wellman Center for Photomedicine al Massachusetts General Hospital hanno recentemente sviluppato un laser biologico, un fascio di luce coerente prodotto a partire da una singola cellula vivente. Sembra fantascienza, ma questo nuovo metodo si spinge ben oltre i tra-

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NEWSdizionali sistemi di produzione di luce laser. Illaserbiologico non sar (per ora) in grado di tagliare una lamiera, ma potrebbe tornare utile in futuro per una svariata gamma di situazioni. Uno dei nostri obiettivi sul lungo termine spiega Malte Gather, uno degli autori della ricerca, sar quello di trovare un sistema per portare le comunicazioni ottiche, attualmente funzionanti tramite apparecchiature elettroniche inanimate, nel regno della biotecnologia. Sarebbe particolarmente utile in progetti che necessitano di interfacciare elettronica con organismi biologici. Speriamo inoltre di essere in grado di impiantare una struttura

a cura di Enrico Baccarini ci, specialmente se si parla del mezzo attivo, generalmente composto da gas (come elio o neon), cristalli(rubino, zaffiro) o metalli. Da quando fu sviluppato il primo 50 anni fa, i laser hanno sempre utilizzato materiali come cristalli, coloranti o gas purificati come mezzo ottico entro il quale gli impulsi di fotoni potessero essere amplificati e rimbalzare avanti e indietro tra i due specchi spiega Seok Hyun, co-autore della ricerca. Il nostro il primo resoconto di un laser biologico funzionante basato su una singola cellula vivente. Per creare il primo esemplare di questa nuova generazione di laser, i ricercatori hanno sfruttato una proteina espressa nella medusa Aequorea victoria, la GFP (Green Fluorescent Protein), che se colpita da luce di una specifica lunghezza donda in grado di emettere luce verde. La proteina non ha nulla di misterioso per la scienza, e viene comunemente utilizzata per la sperimentazione genetica in molti organismi, ma il suo impiego per la produzione di luce laser non era mai stato ipotizzato in precedenza. I ricercatori hanno modificato alcune cellule di mammiferi rendendole in grado di esprimere questa particolare proteina. Una sola cellula stata posta in una microcavit ottica composta da due minuscoli specchi, distanziati luno dallaltro di soli 20 milionesimi di metro. La cellula si dimostrata in grado non solo di produrre brevi impulsi di luce laser, ma anche di amplificare la luce emessa tramite la sua forma sferica e di sopravvivere al processo, emettendo centinaia di impulsi di luce laser. Anche se i singoli impulsi laser sono durati solo per pochi nanosecondi, erano sufficientemente luminosi da poter essere rilevati facilmente, e sembrano trasportare informazioni molto preziose che potrebbero indicarci nuovi metodi per analizzare quasi istantaneamente le propriet di grandi gruppi di cellule dice Yun. E labilit di generare luce laser da una sorgente biocompatibile allinterno di un paziente potrebbe risultare utile per le terapie fotodinamiche, in cui i farmaci vengono attivati dallapplicazione della luce. Dita di Fulmine 13 giugno 2011

equivalente al laser allinterno di una cellula, sar il prossimo passo in questa ricerca. Un laser non altro che un dispositivo in grado di emettere luce coerente, monocromatica e molto luminosa. Il suo funzionamento, almeno sulla carta, relativamente semplice: un mezzo ottico (un materiale in grado di amplificare la luce) viene stimolato allinterno di una cavit ottica, un tubo alle cui estremit sono stati posti duespecchisecondo una configurazione tale da costringere la luce a rimbalzare diverse volte da un lato allaltro della cavit, fino a quando lenergia accumulata dalla luce non tale da riuscire a sfuggire dallo specchio semitrasparente. Attualmente non esiste in natura alcun organismo biologico in grado di riprodurre questo fenomeno. La realizzazione di un laser comporta lutilizzo di soli materiali inorgani-

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NEWSunapposita apparecchiatura sistemata sotto la gamba destra dei soggetti, generavano per cinque minuti un calore dolorifico, raggiungendo una temperatura di 49 gradi centigradi. Prima e dopo le lezioni, i ricercatori fotografavano ci che accadeva nel cervello dei partecipanti grazie a una speciale risonanza magnetica, chiamata Arterial spin labelling. Questa particolare tecnica in grado di rilevare, attraverso la mappatura del flusso sanguigno, lintensita del dolore. Cos registravano le reazioni dei partecipanti al dolore sia durante lesercitazione sia mentre erano a riposo. E emerso che la meditazione spegne il dolore riducendolo del 40%, con delle punte del 93% in alcuni volontari. A livello cerebrale le scansioni hanno messo in evidenza una riduzione significativa dellattivit della corteccia somato-sensoriale, unarea fortemente coinvolta nella genesi della sensazione di dolore. Contemporaneamente si iperattivavano anche altre zone: il cingolo anteriore, linsula anteriore e la corteccia fronto-orbitale. Queste regioni cerebrali - dicono i ricercatori - plasmano il modo in cui il cervello costruisce lesperienza del dolore a partire dai segnali nervosi provenienti dal corpo. Una delle ragioni per cui la meditazione pu essere stata cos efficace nel bloccare il dolore che non agisce su una singola regione del cervello, ma a pi livelli. Questo studio - dice Fadel Zeidan - mostra che la meditazione produce effetti realmente positivi sul cervello. E che quindi po-

SCIENZA Lameditazionebatte i farmaciecondo uno studio pubblicato sul Journal of Neuroscience, lo zen ha un effetto analgesico. Durante lesercizio della concentrazione positiva, nel cervello si accendono alcune aree e se ne spengono delle altre in unazione combinata che riduce la sofferenza anche del 40%. Altro che analgesici: quando il dolore troppo forte basta unora di meditazione. La capacit di concentrare la propria mente e liberarla dai pensieri negativi, infatti, avrebbe il potere di ridurre lintensit del dolore fino al 40%. Non solo, abbasserebbe del 57% anche quella sensazione spiacevole che segue la sofferenza. Queste certezze sono il punto darrivo di uno studio, pubblicato sul Journal of Neuroscience, secondo il quale lo zen batte i farmaci perch in grado di influenzare lattivit delle aree cerebrali che controllano lo stimolo doloroso, regolandone il grado di intensit. In altre parole, dicono i ricercatori del Wake Forest Baptist Medical Center di Winston-Salem (Usa), la meditazione ha il potere di assopire la corteccia somatosensoriale e di svegliare il cingolo anteriore, linsula anteriore e la corteccia fronto-orbitale. Questa azione combinata sulle aree che governano la percezione del dolore ha un potere analgesico. Leffetto che abbiamo riscontrato sorprendente - spiega Fadel Zeidan, autore dello studio - basti pensare che la morfina o altri antidolorifici riducono in media il dolore del 25%. Per testare gli effetti postivi della meditazione sul dolore, il team ha coinvolto 15 volontari. Tutti erano novizi dello zen. Per questo il campione stato invitato a partecipare a un corso intensivo di una paricolare forma di meditazione, chiamata mindfullness. Ogni lezione di attenzione focalizzata durava 20 minuti, durante gli incontri ai partecipanti si chiedeva di concentrare la mente sul respiro, di mandare via pensieri intrusivi ed emozioni negative. Contemporaneamente gli studiosi, con

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NEWStrebbe garantire il controllo del dolore senza lutilizzo di farmaci. Adele Sarno La Repubblica 24 giugno 2011

a cura di Enrico Baccarini la risalita. Proprio lo sviluppo delle modificazioni presenti in questi pesci ha acceso anche lattenzione della medicina che - rileva Vacchi - nutre dellinteresse per il modello biologico del silver-fish, quello in cui si alleggerito lo scheletro. Si studiano le fasi di crescita per capire quando si instaura questo meccanismo che, messo in relazione con la salute umana, fa pensare ad unanalogia con losteoporosi. Per vivere, dice Vacchi, questi pesci unici sul Pianeta, traggono dallacqua lossigeno molto abbondante come componente disciolta. La loro derivazione storico-geologica spiega poi lesperto dellIspra - arriva fino a noi da quando milioni di anni fa il continente sudamericano si stacc dall Antartide portandosi dietro un piccolo gruppo di pesci che - rileva Vacchi - sono riusciti a sopravvivere (nototenioidei) e a vincere la sfida dei cambiamenti climatici, che soprattutto in quellarea del mondo hanno causato estinzioni di massa. Con ladattamento sono stati poi in grado anche di dare vita a nuove specie, creando un caso unico di isolamento geografico per un gruppo di pesci in ambiente marino, anche per via della convergenza antartica, che da 30 milioni di anni si pone come una barriera invalicabile, sia in entrata che in uscita, per i pesci. Tommaso Tetro ANSA 2 luglio 2011

SCIENZA Nuotano sotto zero, pescighiacciolo in Antartideeri e propri supereroi sottomarini che per vincere la sfida in questo ambiente estremo sono arrivati ad auto-modificare le proprie caratteristiche biologiche, ritrovandosi, per esempio, con sangue bianco o con lo scheletro alleggerito, pur di adattarsi al clima polare. Sono i pescighiacciolo che, sotto gli strati di ghiaccio, popolano le acque gelide dellAntartide. A studiarli i ricercatori dellIstituto superiore per la ricerca e la protezione ambientale (Ispra) nellambito del progetto Eco-fish, insieme al Museo nazionale dellAntartide e allUniversit di Genova. Ora la vita speciale di questi animali racchiusa in un video, Pesci sotto il ghiaccio, dove gli esperti hanno creato un percorso per guidare gli osservatori nellesplorazione dellambiente subacqueo antartico. In questo ambiente estremo - osserva Marino Vacchi dell Ispra - gli ice-fish hanno sviluppato una spettacolare capacit di adattamento che consente a questi esseri di vivere e nuotare in acque sotto zero, che sfiorano i meno due gradi. In alcuni di essi si trova, per esempio, la presenza di liquidi anti-gelo, oppure in altri non presente l emoglobina n i globuli rossi, cosa che riduce la densit del sangue e lo rende meno soggetto al congelamento. Alcuni di questi pesci polari cambiano anche le caratteristiche corporee come il silver-fish che diventato pi leggero a livello osseo per via di una demineralizzazione dello scheletro, cosa che ha consentito a questo pesce di vivere in ambiente pelagico, cio nella colonna dacqua. Per altri sono invece aumentati i grassi e gli olii del corpo che essendo pi leggeri dellacqua ne permettono

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NEWSSCIENZAzione in Europa del diserbante Monsanto. Per Claire Robinson, portavoce di Earth Open Source e co-autrice del rapporto, sembra che ci sia stata una deliberata volont di coprire la verit da parte dellindustria chimica (spiegabile ma non giustificabile) e di chi doveva controllare (inspiegabile e ingiustificabile). Tutto ci sulla pelle della sicurezza pubblica accusa la dottoressa Robinson -. Perch il Roundup non viene utilizzato solo in agricoltura, ma anche nel giardinaggio, nei parchi e nelle aree verdi delle scuole, grazie alla falsa informazione che sia sicuro. I ricercatori hanno analizzato per diversi mesi le colture geneticamente modificate in cui si usa il Roundup, riscontrando grandi quantit di un agente patogeno che pu causare aborti e malformazioni alla nascita negli animali. Un problema che era stato sollevato gi lo scorso autunno da uno studio indipendente di scienziati argentini, che dimostrava come il glifosato, lerbicida appunto pi usato in agricoltura e ingrediente attivo del Roundup, provochi malformazioni craniofacciali negli embrioni di rane e polli, anche a dosi inferiori al livello di residuo massimo autorizzato in Europa. Queste ricerche, partite da studi effettuati sullalto tasso di malformazioni genetiche e cancro nella popolazione sudamericana, una delle aree al mondo in cui si usa maggiormente la soia Ogm Roundup (nata proprio per tollerare elevate quantit del diserbante omonimo), una volta diffuse vennero prontamente smentite dalle istituzioni europee. Lufficio federale per la tutela del consumatore e sicurezza alimentare tedesco, ad esempio, in seguito alla pubblicazione dello studio argentino dichiar che non cerano evidenze di teratogenesi (lo sviluppo anormale di alcune regioni del feto) a causa del glifosato. Per Monsanto, che dal suo blog ha risposto agli scienziati autori del rapporto, la Commissione europea ha gi deciso in precedenza che il glifosato rientra in una categoria di pesticidi che non richiede unimmediata attenzione. Non solo: Le autorit regolatrici ed esperti indipendenti di tutto il mondo concordano sul fatto che il glifosato non causi effetti negativi al sistema riproduttivo negli

Il diserbante pi venduto al mondo causa malformazioni genetiche. E la Ue non fa nullala denuncia di un rapporto realizzato da un gruppo internazionale di scienziati dellong Earth Open Source. Sotto accusa lerbicida Roundup della Monsanto, usato anche in giardini pubblici e scuole. La Commissione europea non ha mai preso provvedimenti. Lindustria agro-chimica e la Commissione europea sanno da almeno trentanni che Roundup, il diserbante dellamericana Monsanto pi venduto al mondo, contiene il glifosato: un erbicida totale che, come dimostrato da ricerche condotte in mezzo mondo, causa malformazioni genetiche nei feti degli animali da laboratorio. E questa la denuncia di un nuovo rapporto realizzato da un gruppo internazionale di scienziati dellEarth Open Source (Ong britannica che mira alla condivisione di informazioni con lo scopo di assicurare la sicurezza alimentare preservando la Terra), che accusa le istituzioni europee di avere colpevolmente tenuto nascosto alla popolazione i potenziali rischi legati al diserbante Monsanto, largamente utilizzato anche nei giardini delle scuole o ai lati delle strade pubbliche gi dagli anni 90. Il dossier degli scienzati ha un titolo esplicito: Roundup and birth defects: Is the public being kept in the dark?. Chiarissimo il contenuto: lindustria agro-chimica (capeggiata da Monsanto), gi dai primi anni 80 sapeva, grazie a ricerche di laboratorio, che il glifosato causa malformazioni negli animali utilizzati per gli esperimenti; nel 1993 stato scoperto che questi effetti sono provocati anche dallesposizione a dosi medie o basse di questa sostanza; tra il 1998 e il 99, gli esperti della Commissione Europea vengono a conoscenza di tutto ci, ma nel 2002, invece di avvertire la popolazione sui potenziali effetti della sostanza, ne nascondono le caratteristiche scomode, permettendo la commercializza-

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NEWSanimali adulti esposti alla sostanza, n difetti alla nascita nella loro progenie, anche a dosi di molto superiori a quelle consentite. Ma Robinson non ci sta: Queste conclusioni dice a ilfattoquotidiano.it sono contraddette dagli studi che proprio compagnie come Monsanto hanno condotto dagli anni 80. Esperimenti che, a differenza di quanto viene affermato oggi, hanno dimostrato gli effetti orribili dellesposizione anche a dosi medie o basse di glifosato. Lautorizzazione di questo erbicida doveva essere rivista nel 2012, ma la Commissione ha deciso, con una nuova direttiva, di fissare la revisione al 2015. Ciononostante, entro il prossimo mese lUe dovrebbe approvare una pi rigorosa regolamentazione sui diserbanti. La speranza degli scienziati di Earth Open Source quella di vedere il glifosato bandito definitivamente. Visto che questa volta verranno presi in considerazione anche gli studi indipendenti. Ma, conclude Robinson, non siamo sicuri che ci sar la forza e il volere politico di fronteggiare il colosso Monsanto. Andrea Bertaglio Il Fatto Quotidiano 27 giugno 2011

a cura di Enrico Baccarini Mentre c difficolt a credere che un campo elettromagnetico possa far male alla salute delluomo, penso ad esempio ai cellulari, sappiamo con certezza che pu danneggiare circuiti elettronici. probabile che ci sia unemittente fissa che porti gli apparecchi elettronici a dare la stessa informazione sbagliata, aggiunge. Difficile dire cosa pu creare uninterferenza elettromagnetica cos costante, sottolinea, possiamo ipotizzare che una serie di radar militari emanino un fascio elettromagnetico costante che mandi in tilt tutti gli orologi digitali interessati. Certo non si pu neanche escludere che questa interferenza sia causata da satelliti spia o da una serie di esercitazioni militari. Sicilia Informazioni 10 giugno 2011

MISTERO Scomparsi i file della difesa australiana sugli UFOallAustralia una notizia ideale per gli appassionati delle ipotesi di complotto, o conspiracy theories. Dagli archivi superprotetti della Difesa sono misteriosamente scomparsi gli X-Files che dettagliavano i numerosi episodi di avvistamento in tutto il continente di Ufo (oggetti volanti non identificati), nellarco di decenni. Lo riferisce oggi il Sydney Morning Herald, che da due mesi attendeva di ottenere accesso ai documenti secondo la legge detta Freedom of Information Act (Foia), che obbliga i funzionari governativi a dare accesso a documenti di pubblico interesse. Nel corso degli anni i militari australiani avevano doverosamente indagato su un numero sconosciuto di avvistamenti; gli ufficiali di intelligence dellaeronautica avevano controllato i movimenti noti di aerei confrontandoli con gli avvistamenti, rispondendo educatamente per posta a tutti colori che dichiaravano di aver visto luci sospese nel vuoto, dischi volanti o altri oggetti misteriosi. Il quotidiano aveva chiesto di esaminare i documenti, ma la risposta e stata piu sor-

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MISTERO Orologi in tilt in Sicilia, un biosifico del Cnr: Fascio elettromagnetico dei radar possibile che in alcune citt siciliane si stia verificando un caso di incompatibilit elettromagnetica tra gli orologi digitali e una fonte ancora sconosciuta. Lo dice in unintervista a La Stampa Settimio Grimaldi, biofisico esperto di elettromagnetismo del Consiglio nazionale delle Ricerche, commentando un fenomeno che sta accadendo in varie zone della Sicilia, da Catania a Palermo, dove le sveglie si spostano in avanti di cinque minuti al giorno. Sullipotesi che un campo elettromagnetico possa mandare in tilt gli orologi, Grimaldi spiega: Non di certo un fenomeno che si vede tutti i giorni, ma plausibile.

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a cura di Enrico Baccarini prendente di quello che avrebbero potuto rivelare gli X-Files (il nome viene da una fortunata serie Tv americana di fantascienza, Ndr): il materiale e quasi totalmente scomparso. I file non hanno potuto essere ubicati. Il comando centrale dellAeronautica notifica formalmente che sono considerati perduti, ha scritto al giornale il vice direttore del Foi, Natalie Carpenter. Lunico file che il dipartimento della Difesa ha potuto recuperare si chiama Rapporto su Ufo/strane occorrenze e fenomeni a Woomera, una vecchia base missilistica nel centro desertico dellAustralia. I militari australiani avevano deciso verso la fine del 2000 di metter fine alla pratica di indagare e compilare rapporti sugli avvistamenti di Ufo, chiedendo ai cittadini di riferire gli avvistamenti alla polizia. ANSA 10 giugno 2011

NEWSre diverso, ma anche no, dice Mr Finkelstein. Il suo istituto gestisce un programma lanciato nel 1960, al culmine della corsa allo spazio tipica della Guerra Fredda. Daltronde lo dicevano anche i Bluvertigo praticamente ovvio che esistano altre forme di vita. Basta solo scovarle. Giornalettismo 28 giugno 2011

MISTERO Caccia ai tesori di Hitlerai lingotti della Banca dItalia alloro di Dongo: una vera e propria mappa dei tesori predati durante la Seconda guerra mondialequella che Enzo Antonio Cicchino e Roberto Olivo, giornalisti e ricercatori storici, tracciano nel loro libro in uscita in questi giorni. Un saggio-inchiesta che ricostruisce sulla base di documenti e interviste ai testimonii movimenti dei beni incamerati dai nazisti le cui tracce spesso sono scomparse nel nulla nonostante le ricerche di governi, avventurieri, e persino improvvisati cercatori doro. Il libro prende le mosse dal tesoro della sede centrale della Banca dItalia: 120 tonnellate doro, tra le quali anche le 8 provenienti dalla Banca Nazionale Jugoslava acquisite nel 1941 a titolo di preda bellica, le 14 tonnellate e mezzo trasferite allItalia dal governo francese di Vichy, e 373 chili provenienti dalle razzie in Grecia. Gi nel maggio del 1943, lallora governatore della Banca dItalia, Vincenzo Azzolini insieme al ministro delle finanze Giacomo Acerbo valut la possibilit di trasferirlo a Bolzano o a Verona per evitare che cadesse nelle mani degli Alleati. Con la caduta di Mussolini, il 25 luglio, e poi con lArmistizio gli avvenimenti precipitano e i nazisti chiedono la consegna delloro che viene inviato in treno a Fortezza, in Alto Adige. Da qui una parte finir nelle banche svizzere, una parte in Germania, una parte sar riconsegnata dagli Alleati alla Banca dItalia. I tre filoni in cui si divide loro italiano danno origine ad altrettante vicende di cui il libro da

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MISTERO Tra ventanni incontreremo gli alieni vita nello spazio. Scienziati di diverse nazionalit ce lo dicono da decenni, sperando di arrivarci prima dei loro colleghi di altri Paesi. Lultima promessa arriva dalla Russia, con tanto di scadenza: ventanni. Il 10% dei pianeti come la terra La genesi della vita tanto inevitabile quanto la formazione di atomi () La vita esiste anche su altri pianeti e la troveremo entro i prossimi 20 anni. Lo promette Andrei Finkelstein, direttore dellAccademia russa delle Scienze astronomiche applicate, parlando ad un forum internazionale dedicato alla ricerca di vita extraterrestre. Ne convinto perch il 10% dei pianeti conosciuti situati nella galassia hanno molte somiglianze con la Terra. DOVE CE ACQUA CE VITA Dato che in questi pianeti c acqua, allora forme di vita si possono trovare anche l; aggiungendo che gli alieni somigliano molto probabilmente agli esseri umani, con due braccia, due gambe e una testa. Possono avere la pelle di colo-

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NEWSconto con dovizia di particolari e con i ritratti di personaggi che sembrano usciti da una spy story come quel Herbert Herzog, un cacciatore di tesori a percentuale: negli anni Cinquanta consent alla Banca dItalia di tornare in possesso delloro italiano predato dai nazisti e che, misteriosamente, gli Alleati avevano restituito agli austriaci. I conti delle riserve auree della Banca dItalia sembrano tornare ma non bastano i documenti ufficiali a placare la febbre delloro: sul Monte Soratte, in provincia di Roma, per lungo tempo reduci con badile in spalla, perlustrarono i 15 chilometri di gallerie militari alla ricerca di 79 casse nascoste dalle SS nel 1944. Le voci popolari, non suffragate da nessun riscontro, parlano ancora oggi di tesori rubati agli ebreie oro della Banca dItalia. Non poteva mancare, infine, un capitolosulloro di Dongo, ovvero i beni che Mussolini aveva con s al momento della cattura, stimati in diversi milioni in oro, beni e valuta. Un tesoro disperso su cui mai si sono spente le ricerche e le leggende. Cos come si continua a indagare susommergibili nazisti affondati con un preziosi carichi o sul tesoro di Rommel, composto pare di oggetti doro razziati in Tunisia e Libia. Tante storie che parlano di una guerra che per molti non ancora finita. ANSA 29 giugno 2011

a cura di Enrico Baccarini sulla terrazza del Hotel Caravelle a Pesaro per scattare alcune foto con la mia digitale. Il mattino seguente, riguardando lalbum fotografico della sera precedente, mi sono accorto che nel fotogramma in questione era presente una figura di forma conica alla destra della luna. Documentandomi su Internet ho notato che ci sono stati altri cinqueavvistamenti di oggetti non identificati lo stesso giorno in cui ho scattato questa fotografia. Linvito, dunque a far luce su questo mistero attraverso i vostri commenti, le vostre segnalazioni e, perch no, altre foto di U.F.O. in salsa pesarese. Il resto del Carlino 8 luglio 2011

MISTERO Ufo e avvistamenti a PalermoUna sfera luminosa, non omogenea, con un lungo fascio centrale ed una luce rossa. SiciliaInformazioni raccoglie ancora una segnalazione, lennesima in questi giorni, su avvistamenti di oggetti non identificati nei cieli di Palermo. Mi era capitato spesso - ci racconta Paola - e pi frequentemente mi capita di notare queste strane luci allinizio dellestate, approssimativamente dal 30 giugno in poi. Qualche anno fa mi era capitato di avvistare un oggetto misterioso mentre viaggiavo sulla statale 113, in direzione Bagheria: poche ore dopo, a Cefal, stato avvistata la stessa luce. Scia luminosa di colore verde, molto lunga. Fra i ricordi di Paola, residente a Bagheria, in provincia di Palermo, anche unesperienza vissuta nel 1997, quando una notte mi sono svegliata ricorda - a causa dirumori stranissimi, che mi davano lidea di una sorta di corsa, ed anche alcunevoci di sottofondo, particolarmente inquietanti, che si inseguivano. Erano le 3.30 della notte, ed anche mia figlia disse di avere avvertito qualcosa di simile. Sicilia Informazioni 9 luglio 2011

MISTERO Eclissi di luna e... un Ufo nel cielo pesarese?a curiosa foto inviata da un lettore del Carlino immortala un oggetto di forma geometrica alla destra della luna. Sembra che quella notte ci siano stati altri 5 avvistamenti. Pubblichiamo una curiosa fotgrafia inviata da un lettore del Carlino, Claudio Madoglio, che si accorto, un po in ritardo, della presenza di una strana forma conica nel cielo pesarese. Ecco uno stralcio del suo racconto: La sera del 16 giugno 2011, durante leclisse lunare, mi sono appostato

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VIDEOtempo di lettura 8 minuti

a cura di Andrea Critelli

La videoteca virtuale di Runa BiancaARCHEOSTORIA Unit dItalia 150 anni dopo. Le ferite, la speranzaocumentario in tre parti dedicato alla storia della nascita dellItalia prodotto dalla MGMedia. Il Senato e la Camera dei Deputati hanno approvato; noi abbiamo sanzionato e promulmarzo 1861. Sono le parole che si possono leggere nel documento della legge n. 4671 del Regno di Sardegna e valgono come proclamazione ufficiale del Regno dItalia, che fa seguito alla

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ghiamo quanto segue: Articolo unico: Il Re Vittorio Emanuele II assume per s e suoi Successori il titolo di Re dItalia. Ordiniamo che la presente, munita del Sigillo dello Stato, sia inserita nella raccolta degli atti del Governo, mandando a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato. Da Torino add 17

seduta del 14 marzo 1861 della Camera dei Deputati, nella quale stato votato il progetto di legge approvato dal Senato il 26 febbraio 1861. La legge n. 4671 fu promulgata il 17 marzo 1861 e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 68 del 18 marzo 1861. GUARDA VIDEO 1 >> GUARDA VIDEO 2 >> GUARDA VIDEO 3 >>

SCIENZA Interferenza RNAinterferenza dellRNA, abbreviata comunemente come RNAi, un meccanismo mediante il quale alcuni frammenti di RNA a doppio filamento sono in grado di interferire (e spegnere) lespressione genica. La RNAi distinta da altri fenomeni di silenziamento genetico, dal momento che in Caenorhabditis elegans stata osservata es-

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VIDEOsere in grado di diffondere da cellula a cellula e di essere ereditabile. Ci stato osservato anche nelle piante, oltre che nei mammiferi ma, nellultimo caso con meno efficienza, e solo nei primi stadi dello sviluppo embrionale. GUARDA VIDEO >>

a cura di Andrea Critelli viaggio nel futuro, ferma restando limpossibilit di superare la velocit della luce. La prima costruzione teorica per la quale risultava possibile un viaggio nel passato, fu elaborata pi tardi dalla stesso Einstein insieme a Nathan Rosen. GUARDA VIDEO >>

MISTERO Anne Givaudan: Shambhallaescrivere Shamballa difficile perch non ci sono termini di paragone. In moltissimi hanno cercato questa terra cava, da Alessandro Magno ad Adolf Hitler, ma il sotterraneo regno di Agharta riservato a pochi eletti. Andrea Canetta andato nellHymalaya occidentale e ha raccolto i racconti di chi vive nelle terre che ancora ospitano la leggenda: fra questi la scrittrice francese Anne Givaudan, che con Daniel Meurois ha scritto Viaggio a Shambhalla, cronaca di unesperienza che ha cambiato radicalmente la loro vita. Quando, qualche anno fa, gli Autori andarono in vacanza in Ladakh, non si aspettavano certo di essere contattati dai grandi Fratelli di Shambhalla, malgrado unesperienza ormai decennale di viaggi astrali... Questo libro la testimonianza di quellincontro che cambi radicalmente

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SCIENZA Piergiorgio Odifreddi Il paradosso dei gemellil paradosso dei gemelli un esperimento mentale che sembra rivelare una contraddizione nella teoria della relativit ristretta. Lanalisi che porta a tale conclusione per scorretta: unanalisi corretta mostra che non vi alcuna contraddizione. Principale sostenitore della questione fu Herbert Dingle, filosofo inglese. Pur avendo ricevuto numerose confutazioni logiche da Einstein e Bohr,

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egli continu a scrivere ai giornali, e quando questi ultimi cominciarono a rifiutare le pubblicazioni, parl di un complotto ai suoi danni. Risolvendo il paradosso dei gemelli, Einstein ammise la possibilit teorica di un

la loro vita, ed nel contempo una trasmissione iniziatica di insegnamenti voluta dai Grandi Maestri: Shambhalla incomincia ad uscire dal mistero e dalla leggenda, per portarci un messaggio dAmore Cristico e di Saggezza Buddhista, finalmente uniti. GUARDA VIDEO >>

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LIBRItempo di lettura 8 minuti

a cura di Andrea Critelli

La libreria virtuale di Runa BiancaARCHEOSTORIA Al di l delle sabbiedi Rgis Belleville Edizioni Saecula p. 231, 2011, 25,00 el 2002 Rgis Belleville compie, in 49 giorni e in totale autonomia, la pi lunga traversata nella storia del Sahara, senza rifornimenti di acqua. Questa mhare di 1137 Km porta Rgis Belleville e il suo amico mauritano Taha Ould Bouessif, da Chinguetti a Timbuctu, al centro di una zona iperarida di 500.000 Km, nella Majabat al-Koubr la distesa della grande solitudine. La traversata viene effettuata in condizioni estremamente difficili le riserve dacqua sono limitate e, rapidamente, i due uomini inizieranno a soffrire di disidratazione Nel cuore di questa zona, dove nessuno ha mai osato avventurarsi, la sopravvivenza degli uomini dipende da quella dei dromedari, gli spiriti astuti del deserto - i djiin - sono sempre presenti e la mente deve rimanere attenta per contrastarli. Questa spedizione ha consentito a Rgis Belleville di confermare quel che fino a quel momento non era che unipotesi scientifica: quali variet di piante crescono in questa regione? E fin dove si spingono? Quali sono i limiti delle presenza della fauna? Come datare le tracce delluomo preistorico? Oggetti del Neolitico, pitture rupestri, paleosuoli si offrono ai suoi occhi, come risposte emozionanti. Un percorso storico, scientifico, etnologico, ma altres uneccezionale avventura umana e unesplorazione che rimarr nella storia. Al di l delle sabbie.

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ARCHEOSTORIA Le chiavi per aprire 99 luoghi segreti dItaliadi Costantino DOrazio Palombi Editori p. 292, 2011, 14,00 arcare il portale di Palazzo Gangi a Palermo per rivivere latmosfera del celebre ballo del Gattopardo di Luchino Visconti, scoprire graffiti rupestri sconosciuti nei Sassi di Matera, ammirare gli straordinari affreschi rinascimentali del Chiostro del Platano a Napoli o perdersi nei cieli del Tiepolo a Palazzo Labia di Venezia. Queste sono solo alcune delle esperienze che tutti potranno finalmente vivere grazie alle preziose informazioni contenute in questo volume. La ricerca di Costantino DOrazio si concentra ancora una volta su luoghi chiusi al pubblico di straordinaria bellezza, tra palazzi privati, chiese, ville e monasteri, dei quali racconta le storie e i tesori, oltre a spiegare il modo per visitarli. Accanto alle informazioni storiche e artistiche, descritte in uno stile accattivante e brioso, il libro offre i numeri di telefono, gli indirizzi email e tutti i contatti per ottenere il permesso ad entrare in questi luoghi inaccessibili. Il

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LIBRIvolume si concentra sui luoghi pi facilmente raggiungibili nei grandi centri urbani, tra Torino, Milano, Venezia, Bologna, Firenze, Roma, Napoli fino a Palermo e Bari, senza trascurare le citt di provincia, come Vicenza, Piacenza, Cremona e Catania.

a cura di Andrea Critelli in barba agli interessi dei suoi stessi colleghi professori. Leggendo la sua biografia nelle belle pagine di Fabio Toscano, ci sentiamo scivolare via dal nostro presente traballante, verso i tempi in cui o si faceva lItalia o si moriva. Per farla, menti lucide e capaci come quella del fisico Matteucci tesero sulle italiche contraddizioni una coperta che oggi non sappiamo pi allungare. Ma, anche grazie a storie come questa, viene voglia di provarci, di crederci ancora.

SCIENZA Per la scienza, per la patria. Carlo Matteucci, fisico e politico nel Risorgimento italianodi Fabio Toscano Sironi Editore p. 304, 2011, 18,00

MISTERO Sindone. Firenze e i misteri del Sacro Telodi Enrico Baccarini Press & Archeos p. 80, 2010, 9,50 n mistero della fede, un enigma della storia. La Sacra Sindone ha percorso duemila anni dallevento centrale della cristianit, la Resurrezione di Ges di Nazareth. Da allora il Sacro Telo si affermato come la reliquia pi preziosa della storia occidentale, la testimonianza di un evento unico impresso su un semplice panno di lino. Sopravvissuta a due terribili incendi, il primo nel 1532 e il secondo nel 1997, oggi la sua vulnerabile e fragilissima trama raccoglie e attende ad ogni ostensione un vastissimo numero di fedeli da tutto il mondo. Per quanto nel 1988 le analisi abbiano dichiarato la reliquia un falso di origine medievale, questo giudizio ha dimostrato nel tempo la sua fallacit portando molti scienziati, storici e tecnici ad attestare come la Sindone sia realmente collocabile nella Palestina del primo secolo dopo Cristo. Dopo la trafugazione da Bisanzio e il suo arrivo ad Atene la Sindone scompare per 150 anni, fino a ricomparire inaspettatamente,

Unaffascinante narrazione scientifica intrecciata alle burrascose vicende che condussero allUnit dItalia. Il fisico Carlo Matteucci fu a lungo quello che oggi si direbbe un precario della ricerca. I suoi pi fecondi lavori scientifici, che lo avrebbero portato a una delle scoperte pi importanti dellOttocento lesistenza dellelettricit animale erano cominciati in privato: proprio come molti dei nostri cervelli in fuga, infatti, pur essendo acclamato dai maggiori scienziati europei, il giovane era negletto in patria. Una patria ancora tutta da inventare e da costruire, che per a lui premeva tantissimo. Dopo la nomina a professore presso lUniversit di Pisa, Matteucci fu tra gli intellettuali liberal-moderati pi attivi del Risorgimento: partecip alla prima guerra di Indipendenza con il Battaglione universitario degli studenti pisani, svolse unintensa attivit diplomatica per il Granducato di Toscana, divenne senatore del Regno. Fu soprattutto un pensatore libero e scomodo: da scienziato cattolico giunse a definire insostenibile il potere temporale della Chiesa; da ministro del Regno uno dei rari di estrazione scientifica tent la prima, spregiudicata riforma delluniversit,

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a cura di Andrea Critelli nel 1356, in Francia. In questo arco temporale, conosciuto come gli anni perduti, si collocano domande che ancora oggi non sembrano aver trovato una risposta. Chi la conserv? Come pot giungere da Atene ai lidi francesi. Una dettagliata e rigorosa analisi storica tenta di rispondere a queste domande ancor pi sviluppando una nuova e suggestiva ipotesi, il suo possibile passaggio da Firenze, luogo in cui sarebbe stata segretamente custodita. Antichi affreschi, legami genealogici, ordini cavallereschi, intrighi politici e simbolismi esoterici delineano una via di ricerca carica di richiami tangibili e di tracce dissimulate. Il libro un viaggio rigoroso attraverso i secoli, unanalisi minuziosa della storia e dei segreti del Sacro Telo attraverso lo studio delle fonti antiche e delle pi recenti scoperte dellindagine documentale. Non cercate di approfondire largomento attraverso ricerche su Google o altro, perch troverete solo allusioni, notizie incomplete, persino falsi storici. Gran parte delle intuizioni, delle scoperte e delle informazioni raccolte dallautore sono presenti solo in questa pubblicazione. Nonostante il libro conta solo di 80 pagine, ha numerose informazioni snella, fruibile e soprattutto economico.

LIBRIsua tenace e anticonformista ricerca storica si spinge ancora oltre, regalandoci unappassionante narrazione che smonta a uno a uno i miti costruiti sulla figura dellammiraglio genovese. A partire proprio dalla grande bugia, quella che tuttoggi si trova sui libri di scuola, secondo cui Colombo approda al Nuovo Mondo per errore, nel tentativo di circumnavigare il globo terrestre e raggiungere lestremo Oriente. Niente di pi falso: il genovese perfettamente consapevole del suo obiettivo ed molto pi di un semplice e fortunato marinaio. Si muove sulla base di antiche mappe con la decisione di un missionario, di un soldato di Cristo, con lo stesso afflato religioso che caratterizzava gli ordini cavallereschi e, in particolare, quello pi misterioso della Storia: i Templari. un messaggero, incaricato direttamente da un papa, quellInnocenzo VIII che subir come lui una damnatio memoriae a opera del successivo pontefice, lo spagnolo Rodrigo Borgia. E lAmmiraglio, il Christo Ferens (come si firmava), subir linfamia di tornare in Spagna in catene, per poi essere liberato da quei re cattolici, Ferdinando e Isabella, cui si devotamente affidato ma che hanno pi di una responsabilit tanto nellaccaduto quanto nella falsificazione storica che seguir. Prender pi volte il mare verso il Nuovo Mondo, fino a un quarto estremo viaggio, come un novello Ulisse mosso, tuttavia, da intatte virt cristiane pi che da desiderio di ricchezze e avventura. Dopo la morte, il silenzio. Per secoli la figura di Colombo sar dimenticata, e tuttora in attesa di unautentica riabilitazione. Per due volte stato avviato un processo di beatificazione, regolarmente interrotto, prima di prendere in esame i documenti pi importanti, in grado di certificare la sua fulgida condotta cristiana. I mille volti di Colombo, geniale navigatore, eroe senza pace, cavaliere del mare, templare, santo e missionario, vengono restituiti in questo libro definitivo con una prosa avvolgente, che incalza il lettore con ipotesi sorprendenti, sempre sorrette da solidissima documentazione, e lo conduce in un lungo viaggio, ricco di fascino e mistero, da ripetere al fianco del navigatore dei due mondi.

MISTERO L uomo che super i confini del mondo. Vita e viaggi di Cristoforo Colombo, leroe che dovrebbe essere santodi Ruggero Marino Sperling & Kupfer p. 426, 2010, 20,00

n In Cristoforo Colombo. Lultimo dei Templari Ruggero Marino ci invitava a ripensare limmagine che stata tramandata ai posteri del navigatore genovese. In questo nuovo libro, la

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In hoc vinces

La notte che cambi la storia dellOccidenteBruno Carboniero e Fabrizio Falconi

DISPONIBILE IN LIBRERIA

durante il sonno, Costantino riceve la visione di Cristo che gli suggerisce di scrivere sugli scudi il monogramma greco del Salvatore XP con la leggendaria promessa in hoc vinces (con questo vincerai). Il giorno dopo si scontra in battaglia col nemico Massenzio, schierato a difesa di Roma.

La notte del 27 ottobre dellanno 312 d.C.,

SITI WEBtempo di lettura 8 minuti

a cura di Andrea Critelli

Una selezione di blog, siti e portaliARCHEOSTORIA ArcheoMegawww.archeomega.com pesso nei propri studi, o nelle proprie ricerche sarebbe utile riuscire a reperire delle informazioni anche semplici, senza dover perdere del tempo prezioso: le nostre domande possono costituire le risposte di altri, e solo costruendo una realt comune a portata di mouse, si possono accorciare le distanze. possibile iscriversi a diversi livelli: due infatti sono le sezioni principali che si trovano evidenziate. La prima quella della community, la seconda quella delle imprese: luna non esclude laltra . Nella sezione Community pu iscriversi chiunque si occupi di archeologia a qualunque livello: studente, professionista, ricercatore, docente, tecnico, appassionato etc...Chi Nella sezione imprese pu iscriversi chiunque sia dotato di partita iva e sono previste diverse modalit di partecipazione cui corrispondono differenti profili di visualizzazione: da unanagrafica base ad uno spazio pi articolato e con maggiore visibilit.

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ARCHEOSTORIA ArcheoMegawww.fastionline.org ra il 1946 e il 1987 lAssociazione Internazionale di Archeologia Classica (AIAC) ha pubblicato i Fasti Archaeologici. La rivista conteneva notizie brevi molto utili sugli scavi riguardanti larea dellimpero romano. Nel tempo costi crescenti e ritardi nella pubblicazione si sono sommati fino a rendere sempre meno utile la loro edizione. Il consiglio direttivo dellAIAC ha quindi deciso nel 1998 di abbandonare la pubblicazione dei Fasti e di cercare un modo innovativo per

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si iscrive costruisce allinterno del portale un suo profilo, in cui condividere le proprie esperienze a 360: questo consente di partecipare ad una grande banca dati in cui poter attingere alloccorrenza, attraverso un sistema di ricerca per parole chiave.

registrare e diffondere i risultati delle indagini archeologiche recenti. I Fasti Online sono il risultato di questa sforzo: Un database di scavi archeologici condotti dal 2000 ad oggi.

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SITI WEBScienza a Due Voci SCIENZA

a cura di Andrea Critelli ria: riconoscere alle donne il posto che hanno realmente occupato nella cultura scientifica dellItalia moderna e contemporanea: ridare spazio a quella voce che rimasta nascosta ma che ha contribuito con pari dignit al cammino della scienza. Per una scienza, appunto, a due voci.

Le donne della scienza italiana dal Settecento al Novecento scienzaa2voci.unibo.it cienza a due voci un sito in cui viene messo a disposizione del grande pubblico un primo esemplare di dizionario biografico delle scienziate italiane. E uno strumento di facile consultazione per saperne di pi sulla parte avuta dalle donne italiane nello sviluppo e nella diffusione della scienza, dal 1700 allet contemporanea (al momento sono state inserite le donne nate entro il 1925).

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MISTERO NEXUSwww.nexusedizioni.it EXUS Edizioni nata per la pubblicazione in Italia del bimestrale NEXUS New Times, ledizione italiana di una rivista bimestrale australiana distribuita con crescente successo in tutto il mondo anglosassone. Quella italiana, nata nel 1995, stata la prima edizione tradotta dallinglese. NEXUS si occupa di scienza, di tecnologie del futuro, di free Energy e tecnologie soppresse che, se sviluppate, garantirebbero la produzione di energia abbondante, economica e pulita; di salute, di alimentazione, di benessere olistico e di trattamenti terapeutici alternativi; di archeologia proibita, dei grandi misteri relativi alle autentiche origini dellumanit, ai possibili contatti con civilt extraterrestri e alla tecnologia degli UFO; di

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Il contributo femminile alla scienza stato ed ancor oggi, pi che oggetto di conoscenza storica, raccontato in forma aneddotica. Le donne che hanno partecipato allimpresa scientifica sono state solitamente raffigurate come fenomeni straordinari o muse ispiratrici di grandi scienziati o abili assistenti al fianco di illustri professionisti. E cos che, tra eccezionalit e marginalit, la loro collocazione rimasta al di fuori dalla scienza ufficiale. Una ricerca minuziosa, approfondita e insieme appassionata, intenta a ricostruire un quadro pi veritiero e autentico della scena scientifica, ha invece portato alla luce una presenza femminile reale, cospicua e diversificata: tanti nomi nuovi, interessanti percorsi scientifici, imprese intellettuali e sociali, vite non sempre facili e lineari, volti e voci pressoch sconosciuti o dimenticati. Con questo sito si vuole dunque riparare alla dimenticanza o alla rimozione della sto-

cospirazioni, delle manovre dei vari servizi segreti e delle speculazioni dei grossi agglomerati finanziari e commerciali. Non solo: NEXUS parla anche di storie segrete, di profezie, di informazione globale e altro, proponendo un genere di notizie che difficilmente potrete trovare altrove.

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MOSTRE & EVENTItempo di lettura 8 minuti

a cura di Andrea Critelli

Le rassegne da non perdere

ARCHEOSTORIA1 luglio - 13 novembre 2011

Le grandi vie delle civilt

Relazioni e scambi fra il Mediterraneo e il centro Europa, dalla Preistoria alla Romanit Castello del Buonconsiglio Via Bernardo Clesio, 5 - Trento noi che crediamo di aver inventato qualcosa di nuovo! Considerazione che verr spontanea a chi visiter questa ricchissima mostra (oltre 400 i reperti, moltissimi di assoluta eccezione, in essa esposti) allestita al Castello del Buonconsiglio a Trento e curata dal direttore del museo Franco Marzatico, da Rupert Gebhard, direttore del museo di Monaco, e da Paul Gleirscher conservatore del museo di Klagenfurt. Temi come quello della mobilit, della circolazione di uomini, beni, idee del multiculturalismo della globalit non sono certo temi che riguardano solo lattualit. Sono realt con le quali luomo viaggiatore ed esploratore per eccellenza, - si misurato nei millenni in Europa come nel resto del globo. Questa affascinante esposizione, attraverso una selezione di preziose testimonianze archeologiche provenienti da oltre 50 musei e soprintendenze italiane ed estere, racconta dei contatti, degli scambi e delle relazioni a largo

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raggio che hanno segnato gli sviluppi delle civilt in Europa con la trasmissione di saperi, al contaminazione di modelli e stili di vita. Una fitta ragnatela si vie tra il Mediterraneo e il Centro Europa, le cui trame si intrecciano, si separano in un continuo divenire che hanno portato territori e culture lontani e diversi a trovare una serie di elementi in comune. Di questa immensa e complessa trama la mostra segue i fili millenari a partire da quando si diffusero, a sud come a nord delle Alpi, le espressioni dellarte e le figure delle cosiddette dee madri, fino ai tempi del cosmopolitismo e della globalizzazione dellimpero romano. A transitare lungo le diverse Vie della Civilt non sono solo merci, sono uomini con le loro credenze, linguaggi, talvolta nati in ambiti locali talvolta giunti nel Vecchio Continente dallOriente. Accanto alle concrete tracce dei commerci documentati da materie prime e manufatti esotici, la mostra segue i percorsi avventurosi di innovazioni idee che hanno comportamenti e abitudini. Gi in epoca preistorica materie prime e manufatti percorrono, sulle spalle degli uomini, sulle imbarcazioni, sulle some degli animali o, inventata la ruota, sui primi carri, distanze impressionanti. E sulla base di scambi e commerci si consolidano le prime differenziazioni sociali.

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MOSTRE & EVENTIIl rango ben presto richiede segni esteriori di appartenenza, ed ecco la ricerca di status symbol tanto pi preziosi quanto esclusivi ed esotici. Ma eccessi di ricchezza richiamano anche razzie, invasioni e migrazioni, talvolta calmierate da matrimoni diplomatici e da alleanze strategiche. La diffusione di nuovi saperi, dallagricoltura, alla metallurgia ma anche alla cucina e aspetti legati allideologia del banchetto percorrono lEuropa. Forme ed idee contaminano popolazioni diverse. Siano archetipi come quello della fertilit femminile o quello delluomo eroeguerriero dellatleta. Ma sono anche figure di animali, espressione di unarte animalistica che fiorisce in diverse aree, o iconografie di barche, il carro solare, lalbero della vita, le immagini del Signore e della Signora degli Animali che, fissati su diversi supporti, stupiscono per la loro potenza e bellezza. Poi le enigmatiche tavolette dellet del bronzo, i dischi solari in oro, le maschere funerarie, i doni votivi, gli astragali. Testimonianze di contaminazioni di culti e di influssi. Infine la diffusione della scrittura alfabetica, dai fenici, ai greci, agli etruschi, ai popoli alpini, sino allegemonia del latino. Gli eccezionali reperti esposti in questa irrepetibile mostra raccontano una storia fatta di attinenze ma anche di contrasti, di forme di alterit che delineano singoli territori. Il global di cui si discute tanto oggi, alla fine, non un concetto del tutto nuovo. Gli oggetti, pi di 600 provenienti da 72 musei e soprintendenze, 52 italiani e 19 stranieri, saranno esposti in 18 sale del Castello del Buonconsiglio su una superficie di 1800 meri quadrati. Il catalogo della mostra, curata da Franco Marzatico, Rupert Gebhard e Paul Gleirscher, vedr lintervento di 80 studiosi. Michelangelo Lupo curer lallestimento mentre le scenografie saranno di Gigi Giovanazzi. Tel. 0461/233770 - 0461/492829 [email protected] www.buonconsiglio.it www.legrandivie.it

a cura di Andrea Critelli

ARCHEOSTORIA20 aprile - 31 dicembre 2011

Nutrire il corpo e lo spiritoIl significato simbolico del cibo nel mondo antico Museo Archeologico Corso Magenta, 15 - Milano al 20 aprile 2011 il Museo Archeologico di Milano presenta un nuovo percorso espositivo dedicato al significato simbolico del cibo nel mondo antico, dal titolo Nutrire il corpo e lo spirito. Levento promosso dallAssessorato alla Cultura del Comune di Milano, dal Civico Museo Archeologico, in collaborazione con Palazzo Reale, ed organizzato da Civita.

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Realizzato grazie ai generosi prestiti del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, di Metaponto e del Museo Archeologico Regionale di Siracusa, il percorso tematico allesti-

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a cura di Andrea Critelli to nella cripta cinquecentesca della Chiesa di S. Maurizio Maggiore, allinterno degli spazi espositivi del Museo Archeologico. Se cibarsi latto primario legato alla sopravvivenza, ed segno tangibile per luom