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OSSERVATORIO PERMANENTE
SULLA PROMOZIONE SPORTIVA
Presentazione di dati e analisi sul mondo della promozione sportiva
3° bollettino di analisi
settembre 2018
Documento redatto per:
CeRS Centro di Ricerche
sullo Sport
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PREMESSA
A seguito dei primi due Bollettini, pubblicati rispettivamente a giugno 2018 e a luglio 2018,
proseguono i lavori dell’Osservatorio sulla Promozione Sportiva.
L’Osservatorio è composto da Associazione di Cultura Sport e Tempo Libero (ACSI),
Associazione Italiana Cultura e Sport (AICS), Associazioni Sportive Sociali Italiane (ASI), Centro
Sportivo Educativo Nazionale (CSEN), Centro Sportivo Italiano (CSI), e Organizzazione Per
l’Educazione allo Sport (OPES) e si avvale della supervisione scientifica del CeRS e del
Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali dell’Università di Parma e di SG Plus Ghiretti &
Partners.
Con l’adesione all’Osservatorio da parte dell’OPES si ampia il numero degli Enti di Promozione
Sportiva che hanno scelto di operare collegialmente, al fine di promuovere e valorizzare il ruolo
che gli EPS svolgono nel sistema sportivo italiano e nei confronti di coloro che si avvicinano al
mondo dell’attività motoria.
In questo terzo indice, vengono pubblicati quattro nuovi indici nel tentativo di analizzare nel
suo complesso il mondo della promozione sportiva, cercando di offrire diverse e diversificate
prospettive.
Nello specifico, il presente bollettino tratterà i seguenti argomenti:
-‐ Analisi della dimensione dell’attività di formazione dei soggetti operanti negli EPS;
-‐ Analisi della dimensione economica dell’attività formativa;
-‐ Stato e variazioni del numero di dirigenti di genere femminile operanti all’interno degli
Enti di Promozione Sportiva;
-‐ Suddivisione dei tesserati a livello regionale.
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1. ATTIVITÀ DI FORMAZIONE
Lo sport, così come la società, è cambiato molto negli ultimi anni. Basti pensare ai regolamenti
tecnici, alle trasformazioni tecnologiche, a tutte le tematiche socio-‐educative, etc. Non è
dunque possibile pensare di operare nel mondo sportivo senza un’adeguata capacità di
innovarsi e conoscere nuove nozioni.
È per questo motivo che ogni anno gli EPS organizzano un numero davvero alto di corsi e
attività formative rivolti ai propri operatori (tecnici, dirigenti, collaboratori societari, figure
dell’ambito medico, volontari per eventi, …) al fine di aiutare il proprio mondo a relazionarsi
con successo con tutti coloro che operano intorno al mondo dello sport (sia internamente che
esternamente).
Quando si parla di formazione, si intendono tutte quelle attività didattiche e seminariali mirate
all’insegnamento e trasmissione di conoscenze (di tipo tecnico, educativo, dirigenziale,
manageriale, fiscale, etc.) inerenti alla vita di una società sportiva o in generale al mondo dello
sport. Queste attività sono generalmente strutturate in una parte di insegnamento frontale in
aula e una parte di lavoro, individuale o di gruppo, che permetta ai corsisti di approfondire e
mettere in pratica le conoscenze acquisite.
Con l’obiettivo di realizzare una panoramica dell’effettiva dimensione dell’attività formativa
organizzata dagli EPS, abbiamo voluto analizzare i principali dati riferiti a questa specifica
attività organizzata dai sei Enti aderenti all’Osservatorio:
N. ATTIVITÀ FORMATIVE N. PARTECIPANTI N. ORE
4.871 242.933 129.980
Nel corso di un anno i sei EPS oggetto dello studio hanno organizzato poco meno di 5.000
attività di formazione andando a riunire oltre 240.000 partecipanti.
Un numero di partecipanti davvero rilevante; considerando, infatti, che il totale di dirigenti e
tecnici dei 6 Enti è pari a quasi 350.000 unità, significa che il 70% di questi ha partecipato
nell’ultimo anno ad un’attività di formazione.
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Approfondendo questi numeri risulta che, mediamente, ogni singola attività formativa
promossa da parte dei 6 Enti è caratterizzata da una componente di docenza in aula della
durata di circa 26 ore. Se poi consideriamo che queste attività presentano una componente di
lavoro al di fuori delle aule, sia che si tratti di lavoro, studio e approfondimento sia di lavori di
gruppo, questo dato può facilmente arrivare alle 30/35 ore di formazione per singola attività.
Ciò significa che la formazione erogata dagli Enti non rappresenta una semplice e sporadica
attività didattica fine a sé stessa, bensì costituisce un pacchetto formativo completo,
sostenibile per qualunque partecipante e continuativa nel tempo.
Basti pensare che, ipotizzando una media di 5 ore di formazione al giorno, le citate 26 ore di
media per ciascuna attività formativa organizzata, rappresentano oltre cinque giorni di
formazione. Un segnale chiaro della fondamentale importanza che gli Enti assegnano allo
sviluppo e miglioramento delle competenze dei propri tesserati.
L’analisi dei dati dell’attività formativa acquista particolare significato se andiamo ad analizzare
le voci su base mensile, settimanale e giornaliera (come già avvenuto nei precedenti bollettini,
abbiamo calcolato una stagione sportiva di 38 settimane, calcolando dunque un totale di 10
mesi e 266 giorni):
ATTIVITÀ FORMATIVE PARTECIPANTI ORE
MESE 487 24.293 12.998
SETTIMANA 128 6.393 3.421
GIORNO 18 913 487
I numeri sono davvero rilevanti:
-‐ quasi 500 attività organizzate ogni mese, per un totale di 13.000 ore in grado di
coinvolgere quasi 25.000 persone;
-‐ oltre 125 attività sviluppate a livello settimanale, per un totale di 3.400 ore e 6.400
partecipanti;
-‐ 18 attività formative sviluppate giornalmente, in grado di coinvolgere quasi 1.000
persone nelle quasi 500 ore di attività svolta.
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Numeri davvero significativi che sanciscono il ruolo fondamentale degli Enti di Promozione
Sportiva nella crescita e sviluppo del sistema sportivo italiano, in tutte le sue ramificazioni
territoriali.
VALUTAZIONE 15 ENTI DI PROMOZIONE SPORTIVA EPS
Volendo offrire un quadro complessivo dell’attività di tutti gli Enti di Promozione Sportiva,
abbiamo preso in esame i dati di tutti gli Enti, offrendo una panoramica completa sulle attività
organizzate:
N. ATTIVITÀ FORMATIVE N. PARTECIPANTI N. ORE
7.851 361.997 198.694
Anche in questi caso il totale dei partecipanti evidenzia l’enorme partecipazione dei dirigenti e
tecnici del mondo della promozione sportiva. Se il totale complessivo dei dirigenti e tecnici
degli Enti di Promozione Sportiva è pari a circa 475.000 unità, emerge che il 76% di questi ha
partecipato nell’ultimo anno ad un’attività di formazione.
Mantenendo inoltre lo stesso paragone già proposto per i 6 EPS aderenti all’Osservatorio,
possiamo evidenziare diversi dati che mostrano la grande attenzione che il mondo della
promozione sportiva rivolge al tema della formazione analizzando il numero di attività
formative suddividendole per mese, settimana e giorno:
-‐ ogni mese vengono organizzate 785 attività formative, pari a quasi 20.000 ore in grado
di coinvolgere oltre 36.000 partecipanti;
-‐ tali numeri sono pari a oltre 200 eventi formativi alla settimana, oltre 5.000 ore e quasi
10.000 partecipanti coinvolti;
-‐ un totale dunque di 30 attività formative organizzate ogni giorno, per un totale di di
750 ore e oltre 1.300 partecipanti.
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Questi dati evidenziano come gli Enti di Promozione Sportiva non operino unicamente con
l’organizzazione di attività sportiva ma, anzi, siano fortemente orientati all’organizzazione di
attività di formazione che permettano una trasmissione delle conoscenze e delle competenze a
tutte le proprie componenti.
Un’attività fondamentale per tutto il mondo sportivo italiano, poiché lo sport del nostro Paese
può crescere e migliorarsi unicamente se le diverse anime che lo compongono sono in grado di
porsi in maniera più moderna e consapevole alle sfide che le nuove generazioni portano.
LE ATTIVITÀ FORMATIVE DEGLI EPS
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2. IL PIANO ECONOMICO DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE
Tutte le attività sviluppate hanno ovviamente un costo e un eventuale ricavo. Appare quindi
interessante capire quanto questa moltitudine di attività pesi sui bilanci degli Enti di
Promozione Sportiva.
Analizzando i budget dei 6 Enti di Promozione Sportiva aderenti all’Osservatorio, emerge che
gli Enti investono significative risorse nell’organizzazione e gestione delle attività formative.
La tabella seguente illustra l’evoluzione dei ricavi e dei costi per tutto il percorso formativo
sviluppato nel periodo 2013-‐2016:
2013 2014 2015 2016
RICAVI
312.263,00 142.605,00 296.875,00 515.410,00
Variazione annua -‐ -‐54,33% 108,18% 73,61%
Variazione complessiva
-‐ -‐ -‐ 65,06%
COSTI
961.933,00 908.130,00 1.301.588,00 1.231.622,00
Variazione annua -‐ -‐5,59% 43,33% -‐5,38%
Variazione complessiva
-‐ -‐ -‐ 28,04%
La tabella sintetizza come i costi sostenuti in formazione siano significativamente maggiori
rispetto ai ricavi conseguiti per la medesima attività.
L’accettare che le spese siano superiori ai ricavi, evidenzia la sensibilità degli EPS verso tale
attività, dimostrando quanto la formazione delle proprie risorse (tecnici, dirigenti o altre
figure) rappresenti un elemento imprescindibile, comprendendo come da una crescita del
proprio sistema interno, si svilupperà anche l’intero mondo della promozione sportiva.
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Inoltre, è interessante notare come, nonostante nel periodo considerato i ricavi aumentino
significativamente (+65% nei quattro anni analizzati), le risorse impiegate per la realizzazione
di tali attività risultano comunque superiori di oltre il doppio, segnando anche in questo caso
un aumento complessivo di quasi € 300.000 (pari a quasi il 30%). Se, infatti, prendiamo ad
esempio, l’anno 2016 (ma il medesimo calcolo si può realizzare per ciascuno dei quattro anni
presi ad esame) i ricavi da attività formativa ammontano ad € 515.410 contro un totale di spese
messe a bilancio di € 1.231.622.
IL PIANO ECONOMICO DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE DEGLI EPS
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3. IL RUOLO DIRIGENZIALE DELLE DONNE
Già nel primo Bollettino di analisi era emersa la forte componente femminile tra il numero di
praticanti sportive tesserate per gli Enti di Promozione Sportiva. Allargando la visione anche al
numero di dirigenti, di sesso femminile, tesserate presso gli Enti o le loro società è possibile
analizzare l’andamento anche di tale particolare trend.
Prendendo come riferimento l’anno 2017 risulta che le dirigenti nei 6 EPS aderenti
all’Osservatorio superino le 94.000 unità sul totale di quasi 270.000 dirigenti per un’incidenza di
circa il 35%.
DONNE TOTALE INCIDENZA
Numero dirigenti 94.025 268.826 34,97%
Una percentuale davvero molto significativa, che assume ancora più rilevanza se proviamo ad
analizzare il trend storico del numero di dirigenti di sesso femminile tesserate presso i sei enti
aderenti all’Osservatorio.
Considerando dunque l’ultimo triennio, la crescita è sostanziale:
DONNE TOTALE INCIDENZA
2015 73.028 232.290 31,43%
2016 84.795 272.974 31,06%
2017 94.025 268.826 34,97%
VARIAZIONE % + 28,8% + 15,7%
A fronte dunque di un aumento di oltre il 15% dei tesserati dirigenti totali, quelli di sesso
femminile sono aumentati percentualmente di quasi il doppio, crescendo di quasi il 30%. Un
aumento che ha portato a far crescere anche l’incidenza del numero di dirigenti donne sul
totale, passando da una percentuale del 31% ad una superiore di tre punti e mezzo, pari al 35%.
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Ragionamento analogo si può fare anche valutando l’evoluzione del numero di dirigenti di
sesso femminile rispetto a quelli di sesso maschile. Come si evince dalla tabella seguente, la
crescita del numero dei dirigenti maschili risulta pari al 9,8% rispetto al 28,8% di quelli femminili.
Nonostante il numero dei dirigenti di sesso femminile risulta poco superiore alla metà di quelli
maschili (considerando l’anno 2017), la maggior crescita manifestata dalle donne ne evidenzia
un maggior trend crescente.
DONNE MASCHI INCIDENZA
2015 73.028 159.262 45,85%
2016 84.795 188.179 45,06%
2017 94.025 174.801 53,78%
VARIAZIONE % + 28,8% + 9,8%
VALUTAZIONE 15 ENTI DI PROMOZIONE SPORTIVA EPS
Appare interessante anche provare ad allargare lo sguardo, offrendo una proiezione di tutto il
mondo degli Enti di Promozione Sportiva.
Considerando che il numero di dirigenti dei 6 Enti aderenti all’Osservatorio, rappresenta oltre il
60% del totale dei dirigenti degli EPS, abbiamo potuto offrire una proiezione sul numero di
dirigenti di sesso femminile di tutti gli EPS.
Considerando sempre l’ultimo triennio, questa è la situazione che appare:
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DONNE TOTALE INCIDENZA
2015 116.398 370.242 31,4%
2016 135.153 435.088 31%
2017 149.865 428.477 34,9%
VARIAZIONE PERCENTUALE + 28,8% + 15,7%
Verifichiamo ora il rapporto tra i dati degli EPS e quelli delle Federazioni Sportive Nazionali e
delle Discipline Sportive Associate.
Considerando dunque i dati del 2016, ultimi dati presentati dal CONI, risultano tesserati oltre
560.000 dirigenti, una cifra superiore di oltre 120.000 unità rispetto al dato degli EPS. A fronte
però di tale cifra, il numero di dirigenti di sesso femminile è decisamente inferiore, sia in termini
di numeri, sia in termine di incidenza sul totale:
TOTALE DIRIGENTI TESSERATI
DIRIGENTI DONNE INCIDENZA
FSN/DSA 564.564 105.743 18,7%
EPS 435.088 135.153 31,1%
Interessante è anche analizzare il trend del numero di dirigenti donne nell’ultimo anno.
2015 2016 2017 Variazione %
FSN/DSA 106.518 105.743 n.d. -‐0,7%
EPS 116.398 135.153 149.865 +28,8%
Analizzando nel loro complesso questi dati emergono due considerazioni principali:
-‐ negli EPS la percentuale di dirigenti donne incide in maniera molto più significativa
(31,1% contro 18,7%) rispetto a quello delle FSN e DSA;
-‐ tra il 2015 ed il 2017 il numero di dirigenti di genere femminile negli EPS è aumentato
del 28,8% a fronte di una leggera contrazione per quanto riguarda le FSN e DSA.
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IL RUOLO DIRIGENZIALE DELLE DONNE NEGLI EPS
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4. TESSERATI EPS A LIVELLO REGIONALE
Come era già emerso nei precedenti bollettini, uno dei maggiori punti di rilevanza degli EPS è
dato dalla loro capillarità sul territorio, che permette ai singoli Enti di essere presenti davvero
su tutto il territorio italiano.
Per avvalorare tale dato abbiamo analizzato il numero di tesserati nell’anno 2017, a livello
regionale, dei 6 Enti aderenti all’Osservatorio, calcolando l’incidenza in percentuale che questi
hanno in riferimento alla popolazione regionale.
Regione Popolazione Tesserati EPS Incidenza
Emilia-‐Romagna 4.341.536 662.141 15,3%
Veneto 4.790.329 727.709 15,2%
Toscana 3.659.314 446.840 12,2%
Molise 304.049 35.116 11,6%
Lazio 5.753.208 633.062 11,0%
Lombardia 9.767.672 947.423 9,7%
Piemonte 4.293.635 398.146 9,3%
Liguria 1.534.506 139.239 9,1%
Umbria 869.132 68.947 7,9%
Basilicata 558.232 39.840 7,1%
Abruzzo 1.291.775 87.251 6,8%
Campania 5.686.727 380.819 6,7%
Sicilia 4.928.268 328.464 6,7%
Sardegna 1.620.376 105.381 6,5%
Friuli-‐Venezia Giulia 1.191.672 65.959 5,5%
Marche 1.502.606 78.795 5,2%
Valle d'Aosta 123.867 6.167 5,0%
Puglia 3.968.899 176.503 4,5%
Calabria 1.916.382 84.279 4,4%
Trentino-‐Alto Adige 1.032.242 39.289 3,8%
TOTALE 59.134.427 5.451.370 9,22%
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Il dato è abbastanza significativo: solo considerando i 6 Enti aderenti all’Osservatorio, emerge
che praticamente 1 cittadino su 10 è tesserato preso uno di questi Enti. Proseguendo l’analisi si
evince come davvero gli Enti operino su tutto il territorio nazionale; le Regioni, infatti, con
l’incidenza più alta di tesserati sul numero di abitanti, risultano essere Emilia Romagna, Veneto,
Toscana e Molise, ovvero due Regioni del Nord, una del Centro e una del Sud Italia.
Il lavoro di analisi prosegue, verificando l’incidenza dei tesserati dei 6 EPS nei confronti degli
abitanti che svolgono attività sportiva in modo continuativo, estratti dal rapporto ufficiale
dell’ISTAT del 2017.
Regione Praticanti continuativi
Tesserati EPS Incidenza
Molise 64.458 35.116 54,5%
Emilia-‐Romagna 1.241.679 662.141 53,3%
Veneto 1.374.824 727.709 52,9%
Toscana 955.081 446.840 46,8%
Campania 938.310 380.819 40,6%
Sicilia 842.734 328.464 39,0%
Lazio 1.639.664 633.062 38,6%
Basilicata 109.413 39.840 36,4%
Piemonte 1.107.757 398.146 36,0%
Lombardia 2.813.089 947.423 33,7%
Liguria 441.937 139.239 31,5%
Umbria 232.058 68.947 29,7%
Abruzzo 308.734 87.251 28,3%
Sardegna 372.686 105.381 28,3%
Calabria 304.705 84.279 27,7%
Puglia 805.686 176.503 21,9%
Marche 381.662 78.795 20,7%
Friuli-‐Venezia Giulia 340.818 65.959 19,4%
Valle d'Aosta 32.081 6.167 19,2%
Trentino-‐Alto Adige 372.639 39.289 10,5%
TOTALE 14.680.015 5.451.370 37,13%
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La percentuale dei tesserati EPS ovviamente sale in tutte le Regioni ed è significativo notare
come la media italiana si attesta a quasi il 40%, ovvero che quasi 4 praticanti sportivi su 10,
svolgono la loro attività tesserati presso gli Enti aderenti all’Osservatorio.
Da segnalare anche la percentuale a livello regionale. Se infatti le prime Regioni restano più o
meno invariate, da segnalare come crescano in maniera significativa due Regioni del Sud Italia
come Campania e Sicilia, segno della fondamentale opera degli EPS nel campo della
promozione e avviamento sportivo.
VALUTAZIONE 15 ENTI DI PROMOZIONE SPORTIVA EPS
Questi dati così significativi, spingono a realizzare una proiezione anche sull’intero mondo degli
Enti di Promozione Sportiva.
Considerando il totale dei tesserati degli EPS del 2016 (ultimi dati totali, comunicati dal CONI),
pari ad oltre 7 milioni di persone, è facile calcolare l’incidenza, sia nei confronti del totale degli
abitanti, sia nei confronti dei praticanti sportivi continuativi (utilizzando il medesimo anno di
riferimento).
ITALIA Tesserati EPS Incidenza
Abitanti 59.134.427 7.050.009 12%
Praticanti continuativi 14.792.000 7.050.009 47,6%
Appare subito in maniera evidente la percentuale del 47,6% riferita all’incidenza dei tesserati
degli EPS, sul totale dei praticanti sportivi continuativi. Ciò significa che praticamente un
italiano su due che svolge sport lo fa attraverso gli Enti di Promozione Sportiva.
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Questo dato, sicuramente più alto rispetto al corrispettivo di FSN e DSA, dimostra da un lato la
forte capillarità degli EPS, dall’altro, evidenzia il ruolo fondamentale degli EPS per promuovere
e favorire la pratica sportiva in Italia.
INCIDENZA PERCENTUALE TESSERATI EPS SU PRATICANTI CONTINUATIVI SU SCALA REGIONALE
20% 30% 40% 50%
Media italiana 47,6%