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IL BANCHIERE DI DIO
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Il Tapiro del giorno lo diamo a Aldo
Patriciello. L'europarlamentare moli-
sano continua a mantenere i piedi in
due scarpe: quella del centrosinistra
alla Regione e l'altra per l'Europa con
Forza Italia. Tutto questo proprio
mentre si va definendo il Piano della
riorganizzazione ospedaliera che, ma è
un caso, la sanità privata sembra pro-
prio avere il sopravvento su quella
pubblica. A ripartire anche dal caso
Salcito che tanto clamore fece negli
anni passati e che oggi sembra avere
trovato il filone giusto per i posti letto.
L'Oscar del giorno lo assegniamo ai
sanitari del Pronto Soccorso. Nono-
stante le difficoltà in cui si trovano ad
operare presso la struttura di primo
intervento dell'ospedale Cardarelli,
non si sono tirati indietro sia nei turni
di lavoro che nel prodigarsi con quanti
si erano portati nella struttura per po-
tere ricevere le necessarie cure. Un
lavoro costante e apprezzabile il loro
nonostante i continui tagli e, non da
ultimo, la disdetta dei contratti degli
infermieri precari. E la politica resta a
guardare e non agire per garantire i
diritti e le esigenze dei cittadini.
L’Oscar del giornoal Pronto Soccorso
Il Tapiro del giornoad Aldo Patriciello
GIORNALE SATIRICO
30.000 copie in omaggiowww.lagazzettadelmolise.it | [email protected]
Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo SantagostinoRotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)Tel.: 0874.698012Fax: 0874.494461E-mail Redazione Campobasso: [email protected]: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606Stampa:Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.)Il lunedì non siamo in distribuzioneLa collaborazione è gratuita
Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico
di Giovanna Ruggiero
Ciò che sta accadendo alla Protezione Civile è tal-mente serio che trattarlo solo dal punto di vista di po-sizioni politiche sarebbe troppo superficiale. Il problemaè civico e coinvolge tutti i cittadini molisani. Nessunoescluso. C’è un eletto del Consiglio regionale, a cui il pre-sidente Frattura ha assegnato la delega in materia, che
sta letteralmente distruggendo un settore che fino ad unanno fa era un fiore all’occhiello. Non solo per gli inter-venti in situazioni di calamità in Molise ma anche fuoriregione (basti ricordare il sisma in Emilia Romagnatanto per citarne uno). Grazie a Salvatore Ciocca la si-tuazione alla Protezione Civile del Molise è la seguente.
1. Ad oggi la protezione civile non ha personale, aparte i 4 dipendenti a tempo indeterminato, ciò com-
porta non poche conseguenze:- se dovesse esserci una calamità naturale, alluvione
o terremoto (viste anche le ripetute scosse di terremotodegli ultimi periodi e la notizia diffusa a livello nazionalein cui i tecnici evidenziano il risveglio della falda del Ma-tese) chi interviene? Gli operatori dell’Agenzia di Prote-zione Civile. Si dirà. Invece non sarà possibile alcunintervento perché non c'è neanche un lavoratore, tra
quelli che attualmente sono in protezione civile, ingrado di guidare i mezzi a disposizione per poter inter-venire in queste situazioni!
In altre parole: cari molisani, se arriva un terremotoo un’alluvione arrangiamoci da soli.
A questo si aggiunge la situazione della ricostruzione,dove i soldi ci sono per tutti tranne per chi ha la respon-sabilità di spenderli.
- Se non c’è il personale, chi porterà a termine le pra-tiche per la ricostruzione post sisma? Chi farà le deter-mine di pagamento alle imprese al fine di consentire lacontinuazione dei lavori? Oggi le imprese sono fermeperché l'Arpc non ha personale e c'è ancora gente chea distanza di 12 anni dal terremoto non può rientrarea casa! CONTINUA A PAGINA 3
Ciocca il flagello del Molise
CAMPOBASSO
Bagarre nell’Udc
In vista delle
comunali Pilone
lascia il partito
A PAG. 7
REGIONE
Cotugno
incompatibile
per colpa
del Neuromed
A PAG. 3
SANITÀ
Venittelli e il Pd
lanciano l’allarme:
Frattura
va fermato
A PAG. 5
ANNO X - N° 30 - GIOVEDÌ 6 FEBBRAIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
Insegniamo agli eletti che prendono 11mila euro al mese a governare
CAMPOBASSO. I bene informati conoscono ogni pas-
saggio di queste voci che sono ormai di dominio pub-
blico tra gli addetti ai lavori. Il presidente del Consiglio
regionale, Vincenzo Niro, sarebbe pronto a trasformarsi
nel “banchiere di Dio”. Sì, perché sembra che l’espo-
nente dell’Udeur abbia un gran da fare per aprire in
Molise la Banca etica cattolica internazionale Spa.
Ovviamente non si tratta, a quanto si dice, di una ini-
ziativa da portare a termine da solo.
Accanto a lui ci sarebbero addetti ai lavori e l’avvo-
cato che viene definita la sua segretaria: Annamaria
Passarelli. Pare che Niro, per questa iniziativa da 10 mi-
lioni di euro, avrebbe anche provato a contattare l’ex
prefetto Marcello Palmieri (già capo della segreteria
dell’onorevole Giacomo Sedati) che però si dice abbia
declinato l’invito a partecipare.
A livello nazionale, a plaudire all’iniziativa bancaria
c’è Scilipoti, leader del Movimento di Responsabilità
nazionale che già da circa tre anni, ossia da quando si
è data vita a questa iniziativa a Roma, si era espresso in
maniera positiva parlando di “una spinta di carattere
positivo per l’economia e per i cittadini”.
A giorni si dovrebbe ufficializzare l’autorizzazione
della Banca d’Italia per l’apertura della prima sede a
Roma. Poi, a seguire, dovrebbero essere aperte delle fi-
liali in tutti i capoluoghi d’Italia. In Molise ci penserà
Vincenzo Niro: sia su Campobasso che su Isernia.
Circa tre settimane fa, giorno più giorno meno, il pre-
sidente del Consiglio avrebbe incontrato nella capitale
il vice presidente del Comitato della costituenda banca:
la dottoressa Maria Immacolata Orrù persona molto vi-
cina a monsignore Parolin, il segretario di Stato in Va-
ticano. Con un percorso cominciato alla fine del 2009, la
Banca sarebbe arrivata allo step necessario per la sua
costituzione. Il programma operativo? Presto detto:
concessione di prestiti a bassi tassi d'interesse a im-
prese e aziende capace di venire incontro alle necessità
dell'economia reale e in grado di farla ripartire. Ma c'è
spazio anche per le famiglie, e un rendimento del ri-
sparmio tenuto al livello più basso possibile.
L’iniziativa, secondo quanto descritto dalla stampa
nazionale, nasce dal basso. Tra i promotori si trova
l'imprenditore genovese Ubaldo Santi che, peraltro, alla
fine del 2012 è sceso in politica fondando il movimento
“Italia che vince”, per la difesa della sovranità nazio-
nale “ed il valore reale del nostro paese, per contrastare
il disegno di chi vuole deprimere gli stati nazionali ed
affermare un parlamento europeo non delle nazioni,
ma preda dei grandi speculatori”. Italia che Vince era
stata presentata a dicembre, e Santi non aveva fatto mi-
stero di sperare nella costituzione di un vero e proprio
partito politico diffuso su tutto il territorio nazionale.
Per adesso c'è una pagina Facebook ferma all'11
aprile e che ha mietuto 70 “mi piace” scriveva qualche
mese Affari Italiani. In Molise, dunque, c’è Vincenzo
Niro. Il progetto locale sarebbe quello di aprire due fi-
liali: una a Campobasso e una a Isernia. Per farlo oc-
corrono investimenti di 10 milioni divisi tra i due
capoluoghi in parti uguali. Ma non occorrerebbe repe-
rire 5 milioni per partire.
Ne basterebbe uno, sempre secondo i bene informati.
Insomma, si trova un milione di euro, si apre a Campo-
basso, e si continua a reperire la somma necessaria per
arrivare a cinque. Dal sesto milione si può pensare di
aprire ad Isernia. Una volta aperta la filiale nel capo-
luogo pentro si terminerà con la raccolta dei milioni per
arrivare a 10. Pare sia già avanzato anche il progetto di
gestione. Non dovrebbe esserci un Cda ma un “Comi-
tato deliberativo” locale del quale dovrebbe far parte
l’avvocato di Vincenzo Niro, Annamaria Passarelli, non-
ché consulente dell’Ufficio di presidenza del Consiglio
regionale. Nelle ultime settimane pare che il numero
uno di Palazzo Moffa abbia intensificato gli incontri ro-
mani in materia.
Anche perché, a sentire chi conosce bene la storia,
pare che Niro abbia la possibilità di entrare a far parte
del Cda romano della banca. Verità o utopia? La storia
lo dirà. Se fosse vero, verrebbe da fare solo una consi-
derazione: non riuscendo la politica regionale, di cui
Niro fa parte, a mettere in campo provvedimenti seri
per risollevare l’economia molisana, forse il presidente
del Consiglio è riuscito a trovare una strada più sem-
plice.
Antonio Careca
TAagliolto
26 febbario 2014
La notizia appare sull’on line
Isernianews. Nel titolo tutto un dire con
quel “Jamm bell”. La domanda è: come
spendono i soldi pubblici Vincenzo Niro
e i suoi colleghi dell’ufficio di presidenza
(Cristiano Di Pietro, Filippo Monaco,
Domenico Di Nunzio e Giuseppe
Sabusco). Su proposta di quest’ultimo , il
suo paese natale Montelongo, si è visto
accreditare 2mila euro per una corsa di
cavalli: il Palio delle contrade. Montenero
di Bisaccia, paese del Di Pietro nazionale
su proposta del figliol prodigo, sono
andati appena mille euro al Comitato
provinciale di Pescara in occasione di
una gara ciclistica del 19 settembre 2013.
Per volontà di Di Nunzio, invece, sempre
mille euro sono andati a Montefalcone
del Sannio per il Festival del folklore
dello scorso 9 agosto.
Solo 770 euro invece sono stati
devoluti al Festival internazionale
chitarristico di Campobasso. Su proposta
del presidente Niro sono state
deliberate: 1.160 euro all’Avis di
Roccavivara in occasione dei
festeggiamenti per il 25esimo
compleanno; mille euro alla Pia
Associazione dei Carrieri di San Pardo a
Larino, 350 euro per il moto club del
comune di Molise “Jamm bell”, 1.900
euro a Roccavivara per “Notti
mediterranee”, 3.424 euro per il 50esimo
compleanno della Regione Molise. Poi ci
sono 4mila euro per 50 copie del libro
“Molise dove la natura è ricca di storia”,
560 euro per un cittadino di Montenero
di Bisaccia per una raccolta di poesie,
2.451 euro all’Associazione degli ex
consiglieri regionale per la
pubblicazione del periodico
“LibereMenti” dove sono raccolti i dati
anagrafici degli ex. Non viene riportata
la cifra sulla delibera, ma l’Ufficio di
presidenza ha comperato 4 giacche, 3
pantaloni, una gonna, 3 cravatte, un
foulard, 4 camicie agli addetti all’aula
consiliare e agli autisti. Assegnata una
carta di credito prepagata (importo 2mila
euro) al segretario generale del
Consiglio.
Ed infine l’Ufficio di presidenza ha
acquistato, con 3.836 euro, vassoi, piatti
e tazze di ceramica, realizzati da un
laboratorio artistico di Baranello (paese
natale di Vincenzo Niro).
Ci sono poi le spese per sostenere i
gruppi consiliari che hanno uffici
dislocati sul territorio. Dei 20 consiglieri,
solo in 5 usufruiscono della somma:
Facciolla, Totaro (con sede a San Martino
e a Termoli), Micone e Cristiano Di
Pietro. Sempre a Di Pietro jr i molisani
hanno pagato il viaggio a Montpellier, in
Francia, per partecipare alla quinta
edizione del festival dei cortometraggi.
Ecco come l’ufficio di presidenza spendei soldi dei molisani
Tazze, giacche, libri, feste e corse di cavalli, missioni in Francia e Belgio: e io pago
Vincenzo Niro: il nuovo banchieremolisanoSecondo i bene informati il presidente
del Consiglio regionale è pronto ad aprire
la Banca etica cattolica internazionale
SEGUE DALLA PRIMA PAGINA
Inoltre coloro che dovranno sostituire i lavoratori del-
l'ARPC (entrati con concorso pubblico) sono persone che
non si sono mai occupate di terremoto, che non hanno
idea di quali siano i procedimenti finalizzati alle deter-
mine di pagamento e soprattutto di come devono essere
redatte le schede CIPE che consentono di firmare gli APQ
(quindi di avere i finanziamenti dei lavori). La cosa più
assurda è che a giugno, quindi tra 4 mesi, c'è il termine
ultimo per la firma di alcuni APQ e non c'è nessuno che
si occupa della compilazione delle predette schede.
Quindi i soldi andranno persi?
3. Il personale che dovrebbe sostituire i dipendenti en-
trati con concorso pubblico è quello delle Comunità Mon-
tane perché la regione Molise deve rispettare la
normativa nazionale del 2011 che prevede la soppres-
sione delle stesse.
Ma la regione, considerato che la legge nazionale è del
2011, quando ha bandito il concorso pubblico per il repe-
rimento di personale per portare a termine la ricostru-
zione (ossia nel 2013) non era già a conoscenza della
normativa nazionale?
4. Dalla Regione Molise c’è un’unica frase che suona
come un disco incagliato: non ci sono i fondi, e quelli che
ci sono bisogna utilizzarli per la ricostruzione.
E allora è opportuno presentare a coloro che hanno la
presunzione (da incompetenti) di governare la Regione
alcune considerazioni fondamentali. In primo luogo in-
formiamo Salvatore Ciocca e il presidente Frattura (che
ha tutti i poteri in materia) che i fondi destinati al perso-
nale (presenti nei soldi assegnati dal Cipe) non possono
essere in alcun modo destinati ai lavori di ricostruzione,
perché se non utilizzati per lo scopo a cui sono finalizzati
(ossia pagare i dipendenti) tornano dietro.
In secondo luogo, da una semplice lettura degli articoli
7 (comma 3) e 10 (comma 2) della legge regionale
12/2012 è chiaro che i fondi ci sono, perché non sono solo
quelli assegnati alla Regione Molise con la Delibera Cipe
del 3 agosto 2011, ma anche le risorse economiche e fi-
nanziarie presenti, alla data del 30 aprile 2012, nella con-
tabilità speciale della struttura commissariale (che ad
oggi non è dato conoscere) e da fondi eventualmente
messi a disposizione dalla Regione Molise.
5. Come mai il governo regionale non prende in alcun
modo in considerazione le proposte fatte durante i tavoli
tecnici, ma si limita a dire: non abbiamo i soldi?
E poi c’è l’aspetto politico che Frattura, se fosse leader
serio di coalizione, dovrebbe prendere in considerazione:
si può in qualche modo chiedere la revoca della delega
del consigliere delegato in quanto non in grado di gestire
questa situazione, ma anzi, ha creato una situazione di
stallo che non consente in primis che alcuni cittadini pos-
sano tornare nelle loro case e ha inoltre bloccato l'edilizia
molisana, di conseguenza ha aumentato la disoccupa-
zione (perché se le imprese non lavorano, non lavore-
ranno neanche i loro operai).
In altre parole Ciocca sta distruggendo il Molise con il
consenso della coalizione di centrosinistra e, in caso di
terremoto o alluvioni, i molisani dovranno arrangiarsi da
soli. Che Dio ce la mandi buona.
TAagliolto
36 febbario 2013
Si stanno architettando mille artifici e trucchetti
per portare il cognato di Patriciello in giunta. Frat-
tura non sa più come uscire dal labirinto in cui si è
infilato per calmare gli appetiti del suo alleato elet-
torale. Di destra, fuori dal Molise, di sinistra all'in-
terno della nostra regione.
Una contraddizione in termini. Ma non importa, è
essenziale far entrare il cognato. E allora bisogna tro-
vare una faccia tosta refrattaria alla vergogna che
presenti la proposta in aula. Presto fatto il più indi-
cato è il poliziotto in aspettativa, Cristiano Di Pietro,
rappresentante-simbolo dell'Italia dei Valori immo-
biliari e catastali. Chi più di lui, senza vergogna per
diritto ereditario, può avere il coraggio di dire che
serve un quinto assessore per mandare avanti la ba-
racca?Trovata l'esca, però, Frattura rischia lo stesso
di non prendere il pesce all'amo.
Sì perchè quella di Vincenzo Cotugno è una no-
mina non solo indifendibile, ma improponibile in ter-
mini di conflittualità.
Frattura, infatti, è sicuramente a conoscenza (visto
che è un assiduo frequentatore dei Patriciello's) del
fatto che Cotugno è coniugato Patriciello. Ovvero sua
moglie è la sorella di Aldo e, come tale, possiede una
rilevante quota societaria del Neuromed. Ora com'è
possibile pensare a Cotugno che va in giunta e ap-
prova le delibere di accreditamento e pagamento per
la società della moglie?Ci è capitato già Iorio con la
condanna per la Bain & Company.
La giurisprudenza è accertata: non si può votare se
si hanno interessi di famiglia.Ma non c'è solo questa
incompatibilità a entrare nella giunta regionale.
Ci sono poi gli interessi immobiliari passati e pre-
senti che collegano Frattura a Cotugno. Fino a qual-
che tempo fa comproprietari delle due torri, a
Campobasso, e oggi, si dice, comproprietari dell'ex
area del mercato coperto di Cassino, che si vuol tra-
sformare in un parco residenziale.È normale che
Frattura voglia trasformare la Regione in una specie
di Spa allargata, tra amici, parenti, ex soci e compari
vari. Ma questa di far entrare in giunta il suo socio
immobiliare, in pieno conflitto di interessi sanitari
con la Regione, sembra davvero un po' troppo, anche
per un Molise dove la giustizia sembra andare a fasi
alterne: dove vede e dove non vede.Vuol dire che la
aiuteremo noi della Gazzetta, facendo luce dove la
nebbia la fa da padrona.
Red. Pol.
Ciocca il flagello del Molise
Attenzione, Cotugnoè incompatibile
La moglie del probabile assessore ha una quota rilevante nel Neuromed pagata dalla Regione
Insegniamo agli eletti che prendono 11mila euro al mese a governare
Insensibilità, dispetti, vendette, ignoranza. In
altre parole: macelleria sociale. È quanto sta ac-
cadendo alla Protezione Civile del Molise. Il pro-
blema è nato ad arte con specifico scopo: epurare,
epurare, epurare. Se ne doveva parlare tra due
anni, trovando anche la soluzione per il futuro,
visto che per il personale impiegato sono stati
utilizzati, ad oggi, solo i fondi del Commissario e
non quelli della delibera Cipe. Perché si insiste?
Intanto, si è perso un anno.
Angelo Michele Iorio
BECCATI QUESTARicostruzione post sisma:hanno perso un anno
C’è il rischio, se non si mette un freno al
processo crescente di furto del territorio, di
ritrovarsi con l’arca che Noè, su invito del
Signore, si era premurato di riempire con
tutte le piante e gli animali del creato per
salvarli dal diluvio universale, svuotata.
Un inno alla diversità, quale inno alla
vita, che rischia di essere trasformato nel-
l’inno alla uniformità, cioè alla morte. Non
è servito l’anno 2010, anno della biodiver-
sità, a far riflettere sulle conseguenze della
perdita di questo importante patrimonio,
nel momento in cui è continuata, in Italia
come nel mondo, l’accelerazione del pro-
cesso che va riducendo lo spazio, cioè il
territorio e, con esso, la biodiversità. Per la
verità ci sarebbe più bisogno di un blocco
che di un freno, anche per riflettere sui di-
sastri provocati da questa scellerata rin-
corsa, causata dalla logica di un sistema
fallito da tempo e che si tenta di resusci-
tare, con la conseguenza di una perdita ul-
teriore di tempo che, con la conta di nuovi
disastri, porta solo ad aumentare il rischio
di arrivare al punto di non ritorno. Un
furto autorizzato dai governi, che, nella
gran parte, sono rappresentati da una
classe politica e dirigente asservita alla lo-
gica del profitto per il profitto e, come tale,
incapace di porre freno a questo processo,
che continua a limitare sempre più l’antico
rapporto tra uomo e natura. Un furto auto-
rizzato anche dai silenzi.
L’antico rapporto tra uomo e natura,
come prima dicevo, vissuto come dialogo
permanente di solidarietà e reciprocità che
sono poi gli elementi basilare della nascita
e, nel corso del tempo, della definizione di
quel fondamentale patrimonio che è il ter-
ritorio. Uno straordinario contenitore di
valori e di risorse, soprattutto di vita, che i
poteri finanziari, con la loro voracità di da-
naro, stanno distruggendo, in Italia come
in altre parti del globo. Il più grande patri-
monio dell’umanità nelle mani di persone
senza scrupoli e, come tali, privi di valori
morali, in particolare quello del rispetto,
forti del loro egoismo e, come tali, miseri.
Tant’è che, per non sentirsi diversi e soli,
utilizzano la loro e altrui opulenza per di-
strarre e, in tal modo, immobilizzare per-
fino quelli che percepiscono il valore del
territorio, anche se, il più delle volte, non
conoscono la sua complessità. È, così, che
negli ultimi dieci anni, in Italia, la superfi-
cie di territorio che è andata persa, soprat-
tutto a causa delle colate di cemento, è
stata pari a quella dell’intera regione Ve-
neto Una superficie consistente e, per di
più importante, se si pensa che su di essa si
sviluppava l’agricoltura, che, nel caso del
nostro Paese, voleva dire produzione di ec-
cellenze agroalimentari e ciò è dimostrato
dal primato che abbiamo in Europa in
quanto a riconoscimenti di denominazioni
geografiche.
Che dire poi del mondo, dove, insieme a
tanti boschi e foreste, è a rischio, solo per
fare posto a coltivazioni intensive di soia o
di mais ogm, il polmone verde del pianeta,
l’Amazzonia e i gruppi, le comunità primi-
tive, nel senso di chi vive questa realtà da
sempre, dimostrando la spietatezza di chi
fa queste scelte parlando di civilizzazione e
non di genocidio; di sviluppo e non di di-
struzione, morte. E che dire, anche, dei mu-
tamenti, con notevoli perdite di flora e
fauna, che i corsi d’acqua, i mari e gli
oceani subiscono a causa d’inquinamenti e
depauperamenti di queste straordinarie ri-
sorse. Un tipo di sviluppo, quello in atto nei
paesi cosiddetti “sviluppati” o, in via di svi-
luppo, che distrugge fette enormi di terri-
torio e, quindi, non aggiunge ma limita,
impoverisce, e, soprattutto, riduce il valore
e il significato della diversità quale forza
della solidarietà, della collaborazione, della
reciprocità, cioè, del rapporto, come dicevo
all’inizio, tra l’uomo e la natura e il senso di
sentirsi ed essere comunità.
Una perdita di valori, e lo si può vedere
con la banalizzazione del cibo, l’attacco alle
tradizioni come pure ai dialetti ed alle
stesse lingue, la poca considerazione per
l’arte, la cultura, e, nello stesso tempo, una
perdita di risorse preziose, come l’am-
biente e il paesaggio, e, soprattutto, di quel
patrimonio unico che è la biodiversità. Solo
se si blocca questo tipo di sviluppo e si dà
spazio al sogno, alla poesia, alla voglia di
fare e, soprattutto, di creare, si può dare
spazio alla sostenibilità, cioè al futuro, con
la natura che torna a dare.
Pasquale Di Lena
Post Scriptum/ A questa apprezzabile
corrispodenza di Di Lena vogliamo aggiun-
gere che il Molise, in questo quadro di dab-
benaggini, va conquistando punti e
primati. Una riflessione sullo specifico, sa-
rebbe ancora più apprezzabile e apprez-
zata. (Dardo)
4 TAagliolto6 febbario 2013
Come distruggere il territorio per far spazio al profitto
Non ha torto chi afferma che le stagioni turistiche
si preparano con largo anticipo e i programmi rigo-
rosamente coperti finanziariamente. L’improvvisa-
zione è la contraddizione in termini per un turismo
che vuole essere, e nel caso di Termoli è, una leva
economica. Nei trenta chilometri di costa (poco più)
di cui disponiamo, Termoli è il punto di riferimento
più attrezzato e qualificato.
La Goletta Verde, con l’assegnazione della ban-
diera blu, ha più volte sottolineato l’assenza d’in-
quinamento e la qualità dei servizi. Così come il
cartellone estivo ha spesso presentato una ric-
chezza di scelte, di personaggi, di spettacoli a sup-
porto del tempo libero dei turisti, ai quali, tra l’altro,
Termoli è nella condizione di offrire la bellezza del
centro storico e non pochi interessi architettonici e
ambientali. Una realtà siffatta deve fare di tutto per
mantenere il livello raggiunto nella considerazione
degli operatori turistici, per cui, dinanzi alla presa
d’atto che si sta traccheggiando, che le vicende po-
litiche comunali sopravanzano la necessità di pen-
sare alla prossima stagione estiva, e a come
renderla piacevole e accattivante in concorrenza
con le altre realtà turistiche dell’Adriatico, è ap-
prezzabile che una forza politica, in questo caso gli
esponenti locali di Sel, si preoccupino e diano la
sveglia. Il caso di Termoli offre il fianco a identiche
considerazioni per l’intera organizzazione turistica
molisana.
Ovvero per l’Azienda di soggiorno della città
adriatica e per gli Enti provinciali per il turismo di
Campobasso e Isernia che sono in regime commis-
sariale, senza risorse, senza personale. Pertanto im-
pediti, praticamente, di studiare, programmare e
realizzare alcunché per rimettere, seppure lenta-
mente, in linea di galleggiamento un’attività coordi-
nata e ordinata a promuovere il Molise in Italia e
all’estero. Il pesce (ci stiano occupando prevalente-
mente di Termoli!) puzza dalla testa. Ovvero, il de-
clino turistico della ventesima regione italiana,
deriva dalla storica insipienza dell’assessorato re-
gionale. In particolare, dalla storica incapacità di le-
giferare in materia di turismo Da anni si parla di
un’Agenzia turistica regionale, di organizzare le
strutture turistiche (amministrative e gestionali) su
basi territoriali evitando duplicazioni e sovrapposi-
zioni, di avere una visione globale delle risorse (non
solo finanziarie), di un piano promo - pubblicitario
su alti livelli della comunicazione.
Sono decenni che il turismo viene usato come
specchietto per allodole, fa da richiamo nelle dema-
gogiche campagne elettorali solleticando il residuo
di orgoglio che permane a difesa dei valori storici,
architettonici e ambientali che il territorio custodi-
sce, ma nella sostanza non trova uomini in grado di
interpretarlo, proposte da sviluppare, programmi da
realizzare. I dati statistici sugli arrivi e le partenze
pongono il Molise in coda a tutte le graduatorie.
Siamo considerati, noi molisani, una realtà che non
ha ambizione, che non cova speranza.
E una classe politica deleteria, dedita alla propria
sopravvivenza, al proprio tornaconto, al rafforza-
mento della rete di poteri con cui collude e con-
clude.
Siamo certi, non appena il governo Frattura avrà
ultimato l’opera di sistemazione “sibi et suis”, sen-
tiremo ancora parlare di sviluppo turistico. Appena
avrà qualche spiraglio di tempo per liberare la lin-
gua alla demagogia.
Dardo
Turismo: se Termoli piange,
il resto del Molise non ride
L'Italia, arca di Noè della biodiversità,contro la rapacità degli speculatori
Come abbiamo scritto ieri l’altro, all’assessorato
regionale ai trasporti c’è fermento. Si stanno met-
tendo a fuoco i problemi con Trenitalia alla cui so-
luzione sta dedicando attenzione professionale il
direttore d’area Rodolfo Cocozza. Solo qualche
giorno fa c’è stato un incontro dell’assessore Nagni
coi responsabili della società ferroviaria per verifi-
care quali condizioni sono necessarie, e a quali
condizioni, per un eventuale prolungamento del
contratto con quella società. Pronto, in caso di ne-
cessità, anche un bando pubblico per un nuovo ap-
palto.
Come dire, mai farsi trovare impreparati. Ma
sulle ferrovie c’è un altro aspetto da curare oltre
quello della gestione dei servizi: ovvero gli inter-
venti strutturali sulla rete ai quali, dal versante po-
litico, sta ponendo rilievo il consigliere comunale
del Pd, Antonio Battista, forte dell’essere un ferro-
viere esperto e preparato In allestimento ha una
relazione-dossier-proposta che si riserva di pre-
sentare all’assemblea municipale per renderla
edotta di ciò che può essere realizzato per fare
della rete ferroviaria molisana non più un ramo
secco della rete nazionale, ma un piccolo modello
di efficienza.
Cogliendo un’anticipazione, possiamo dire che gli
interventi sarebbero finalizzati innanzitutto ad ac-
corciare “le distanze e tempi di percorrenza tra il
Molise, Roma, Napoli ed il Nord dell’Italia”. Sostan-
zialmente riguardano la tratta Campobasso Rocca-
ravindola che per averla ci sono voluti oltre
trent’anni.
Così com’è, incide poco sia sulle distanze sia sui
tempi di percorrenza. Elettrificandola (appena 75
chilometri) “unitamente ad opere tendenti a velo-
cizzare e rettificare il tracciato, consentirebbe di
incidere sui tempi complessivi di percorrenza e ge-
nerare ricadute positive sull’impatto ambientale
grazie alla trasformazione della trazione da diesel
ad elettrico”. Dice inoltre Battista: “Gli interventi di
rettifica del tracciato potrebbero interessare, ad
esempio, due tratte.
La prima, Vinchiaturo-Campochiaro, attraverso
l’abbandono dell’attuale percorso, peraltro inutile
ai fini commerciali, con la riduzione di alcuni chi-
lometri di linea e il notevole aumento delle velocità
rispetto agli attuali 75 chilometri/orari. La seconda,
potrebbe essere Cantalupo-Carpinone. Infatti da
Cantalupo è ipotizzabile rettificare il tracciato sino
all’imbocco della galleria di Carpinone e quindi
dare continuità alla velocità di crociera di 120 chi-
lometri/orari.
Cosicché, il collegamento con Roma potrebbe
scendere anche al di sotto delle 2 ore e 30 minuti.
Ricadute evidenti si avrebbero anche nel collega-
mento con Napoli. E non solo. Ad esempio, con
l’entrata in servizio degli ETR 1000, Milano, Vene-
zia e Torino si avvicinerebbero in modo straordi-
nario al Molise. Interventi di rettifica del tracciato,
maggiore velocità. Ad una prima valutazione, l’in-
vestimento sarebbe compatibile con il risparmio di
gestione, aspetto rilevante in una eventuale valu-
tazione per ottenere un finanziamento europeo.
Da quando è uscito di scena Michele Iorio il Mo-
lise ha interrotto i rapporti con la UE, nonostante il
Molise disponga di un europarlamenmtare, Patri-
ciello. Cercasi pertanto disperatamente un pro-
getto che smentisca l’asserzione.
A latere di questo miglioramento strutturale,
sono da prendere in considerazione la rimessa in
esercizio, collegata ad un progetto di sviluppo turi-
stico e ambientale dell’Alto Molose e delle aree in-
terne dell’Abruzzo, della linea
Carpinone-Sulmona, e la ripresa progettuale e fat-
tuale della Metropolitana leggera che, ridisegnata,
troverebbe nuovi e ancora più validi argomenti po-
tendo raggiungere anche Venafro.
La crisi economica che dura da anni ha abbassato
su livelli minimi le volontà, le progettualità, le spe-
ranze nel futuro.
Ma sarebbe molto più grave se non si tentasse di
uscire da questa condizione di disagio. Che nel
terzo millennio il Molise possa vantare una rete
ferroviaria e un piano dei trasporti degni di tal
nomi, è un’aspirazione legittima.
Dardo
CAMPOBASSO. "Non pos-
siamo che condividere in toto
quanto espresso con la mozione
sulla sanità dal gruppo consi-
liare del Pd al comune di Cam-
pobasso dai consiglieri Augusto
Massa, Antonio Battista e Mau-
rizio D’Anchise. Nel loro docu-
mento, viene tracciata quella
che dovrebbe essere la linea
qualificante della politica in
Molise, ossia la riaffermazione
sacrosanta dell’ineluttabilità
della sanità pubblica.
Questo è il concetto ispiratore
cardine di qualsiasi riforma si
voglia promuovere, perché trae
origine dal diritto alla salute co-
stituzionalmente garantito e tu-
telato”. L’onorevole del Pd
Laura Venittelli accoglie con
soddisfazione l’iniziativa as-
sunta dai tre rappresentanti
istituzionali democratici.“Pieno
sostegno da parte nostra a que-
sta mozione – conclude il depu-
tato molisano – che incarna lo
spirito della nostra battaglia a
favore del territorio e contro i
conflitti d’interesse che ri-
schiano di minare l’anima di
centrosinistra dell’attuale go-
verno regionale”.Il parlamen-
tare del Pd ritiene intoccabili i
presidi pubblici, che non vanno
né depotenziati né smantellati.
TAagliolto
56 febbario 2013
"Sanità basta con i tagli"
Come uscire dal disagio della crisi economica guardando al futuroFerrovie strumento di crescitasociale ed economica? Si può, anzi si deve
L'onorevole Venittelli chiede la revisione del progetto di razionalizzazione di Frattura
Che nel terzo millennio il Molise possa vantare una rete ferroviaria e unpiano dei trasporti degni di tal nomi, è un’aspirazione più che legittima
I gravi disagi subiti dai pazienti al pronto
soccorso del Cardarelli hanno spinto il
consigliere comunale di Costruire De-
mocrazia Michele Durante a presentare
un esposto, indirizzato alla direzione sa-
nitaria dell'ospedale Cardarelli, al sin-
daco di Campobasso, al prefetto di
Campobasso, e per conoscenza alla Pro-
cura della Repubblica presso il Tribunale
di Campobasso.
"Si nega il diritto alla salute dei cittadini
- è il commento di Durante - e gli organi
competenti hanno il dovere di verificare,
accertare le eventuali responsabilità,
oltre che ripristinare le condizioni affin-
ché quel diritto venga garantito". L’altro
ieri Durante dopo aver ricevuto nume-
rose sollecitazioni da parte di cittadini
si e attivato e si è recato al pronto soc-
corso dove la situazione gli è apparsa su-
bito grave. “Circa 50 pazienti – racconta
il consigliere - attendevano di essere ri-
cevuti all’interno dell’accettazione del
reparto e all’esterno del pronto soccorso
stazionavano 4 ambulanze, destinate ai
servizi di emergenza 118.
Il personale in servizio sulle ambulanze
mi ha riferito di essere in attesa della
restituzione delle lettighe, da parte degli
operatori del pronto soccorso, anche da
5 ore, e che non poteva rispondere alle
richieste di intervento in emergenza su
tutto il territorio assegnato; all’esterno
della struttura stazionavano inoltre di-
verse persone, parenti o accompagnatori
di pazienti presi in carico dal pronto soc-
corso anche da due giorni, che non rice-
vevano ancora una risposta in merito
all’eventuale ricovero degli stessi presso
la struttura ospedaliera o del completa-
mento delle procedure previste dai pro-
tocolli sanitari; alcuni di questi
accompagnatori – continua Durante -
evidentemente stressati dall’attesa, ave-
vano comportamenti incontrollati, met-
tendo a rischio la propria incolumità e
all’interno dell’area di pronto soccorso
c’erano 44 pazienti in transito, molti dei
quali in evidente situazione di assoluta
emergenza, molti dei quali poggiati su
sedie a rotelle o comunque in soluzioni
di fortuna, alcuni disposti sulle lettighe
in una situazione di oggettivo sovraffol-
lamento rispetto alle dimensioni della
struttura; erano presenti in servizio due
medici e due infermieri, numero eviden-
temente insufficiente a garantire il servi-
zio minimo di assistenza e inoltre alcuni
dipendenti dell’ospedale mi hanno rife-
rito che dei pazienti in attesa avevano
informato i carabinieri di quanto stava
accadendo; all’arrivo di una pattuglia
dell’Arma dei carabinieri mi sono imme-
diatamente qualificato e ho denunciato
ciò che avevo verificato personalmente,
ponendo in ipotesi la fattispecie dell’in-
terruzione di Pubblico servizio, e ho
chiesto inoltre di essere segnalato quale
persona informata nel caso in cui vi fos-
sero iniziative di parte, o dirette degli or-
gani competenti, sull’accaduto”.
66 febbraio 2014 Campobasso
Dove acquistare il libroCAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazze�a del Molise
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Sente i ladri e spara con il fucileUn 60enne mette in fuga
i malintenzionati.
Nel buio, poi, non
riconosce i Carabinieri
SEPINO. Stavano cercando di en-
trare nel cuore della notte (intorno
alle 2.30) in una casa vicino ad un
noto agriturismo di Sepino con
l’intento di trafugare qualche og-
getto di valore, ma i ladri hanno
fatto troppo rumore svegliando i
proprietari che dormivano al piano
superiore della struttura. Il capo
famiglia, un 60enne, con l’intento
di mettere in fuga i malviventi, ha
imbracciato il proprio fucile da
caccia, è uscito sul balcone comin-
ciando ad urlare per spaventare i
ladri. Il titolare dell’agriturismo ha
esploso alcuni colpi non ferendo
nessuno ma riuscendo nell’intento
di far dileguare gli sconosciuti. In-
tanto un familiare dell’uomo aveva
contattato il 112 della locale sta-
zione giunto repentinamente sul
posto. Il titolare, ancora in stato di
allerta, vedendo sopraggiungere
ulteriori sagome sbucare dalle
ombre notturne ha continuato a
sparare… ma questa volta si trat-
tava dei Carabinieri. E’ proprio il
caso di dire che “la paura fa 90�,
ma anche che i continui furti messi
a segno in diversi comuni, soprat-
tutto nelle aree periferiche, fanno
stare in stato di allerta i tanti resi-
denti. I militari, a seguito dell’epi-
sodio che fortunatamente non ha
visto feriti, hanno ascoltato l’uomo
per ricostruire i fatti. Il caso è al
vaglio degli inquirenti, sono in
corso gli accertamenti per rico-
struire le dinamiche dei fatti. Sul
posto, oltre ai Carabinieri della
Stazione di Sepino, anche i colle-
ghi della Compagnia di Bojano del
Capitano Michele De Chiara.
Pronto soccorso in tilt , Durante presenta un esposto
L’azienda sanitaria regionale Molise
ha richiesto di attivare le procedure
volte alla formazione di una graduato-
ria e all’individuazione e selezione per
l’assunzione di 14 ausiliari disoccu-
pati.
Il rapporto di lavoro sarà a tempo
pieno e determinato della durata di 12
mesi. I requisiti generali richiesti per
la partecipazione sono: diploma di
scuola media secondaria di primo
grado o assolvimento dell’obbligo sco-
lastico (il titolo di studio conseguito al-
l’estero deve aver ottenuto
l’equipollenza a quelli italiani, rila-
sciata dalle competenti attività).
E’ necessario inoltre lo stato di disoc-
cupazione e relativa iscrizione presso
il competente Centro per l’impiego. I
lavoratori occupati con diritto alla so-
spensione ovvero alla conservazione
dello stato di disoccupazione non pos-
sono partecipare alla presente proce-
dura di avviamento a tempo
determinato.
I lavoratori interessati alla selezione
potranno presentarsi presso gli spor-
telli del Centro per l’Impiego di Cam-
pobasso, o presso il recapito di
appartenenza, il giorno 13 febbraio
2014 dalle 9 alle 12.30 e nel pomerig-
gio dalle ore 15.30 alle 17.15, muniti di
un valido documento di riconosci-
mento e copia della certificazione Isee
(Indicatore della situazione economica
equivalente relativo ai redditi anno
2012), che può essere richiesta gratui-
tamente presso qualunque Caf. La
graduatoria sarà formulata nel ri-
spetto degli elementi fissati con deli-
berazione della giunta regionale, ossia
anzianità di disoccupazione e Isee. Il
soggetto con punteggio minore pre-
cede in graduatoria quello con pun-
teggio maggiore.
La graduatoria avrà validità ed utiliz-
zazione fino a 6 mesi successivi alla
data di avviamento a selezione per ul-
teriori assunzioni presso la stessa sede
e in posti della medesima qualifica e
profilo professionale indicati nell’av-
viso.
Coloro che avranno titolo alla sele-
zione verranno sottoposti diretta-
mente dall’Asrem ad una prova
selettiva consistente in un colloquio e
prova pratica attinente al profilo.
L’Asrem, 14 assunzionia tempo determinato
CAMPOBASSO. La Commis-
sione Regionale Anticorruzione,
l'Osservatorio Molisano per la
Legalità ed il Comitato di Difesa
della Salute Pubblica del Mo-
lise, di comune accordo hanno
deciso di chiedere alla Corte
Europea dei Diritti dell'Uomo
l’abrogazione della legge Be-
rardo. La violazione dell'art. 8
della Convenzione è palese ed è
suffragata da giurisprudenza
costante ed univoca.
Le possibilità di una vittoria,
quindi, sono ritenute fondate
soprattutto se si considerano i
precedenti giurisprudenziali in
materia. Al contempo, al fine di
vanificare la nostra azione le-
gale, chiediamo alla Regione
Molise una nuova legge regio-
nale che permetta una diversa
gestione dei progetti di parchi
eolici in Molise, tenendo in par-
ticolare considerazione la pro-
tezione dei paesaggi e delle
bellezze naturali, delle zone di
interesse archeologico, storico e
culturale.
"Sarebbe auspicabile - so-
stiene Musacchio - che gli at-
tuali consiglieri regionali
dichiarassero sia la loro posi-
zione in relazione alla abroga-
zione della legge Berardo sia
all'ipotesi di una nuova e più
stringente regolamentazione
giuridica.
Anzi chiederemmo di più. Ci
aspettiamo che lunedì 10 feb-
braio alle ore 10.30 i consiglieri
e tutti gli amministratori pub-
blici molisani che volessero ab-
bracciare la nostra azione si
recassero presso il “Terzo Spa-
zio” in Via Mazzini, 38/A a Cam-
pobasso e venissero a firmare la
loro adesione. Comunque sia,
noi andremo avanti anche da
soli perché siamo convinti che
la attuale legge regionale sul-
l'eolico sia assolutamente da
abrogare riscrivendone una che
ponga seri ed efficaci limiti alla
tutela del nostro territorio".
CAMPOBASSO. "Attraverso il
presente Comunicato annuncio
che questa mattina ho provve-
duto ad inviare una lettera al
Segretario regionale dell’Udc,
Avv. Teresio Di Pietro, in merito
alla mia decisione irrevocabile
di lasciare il Partito dell’Udc e
quindi di dimettermi da compo-
nente della Segreteria Regio-
nale e da delegato al Congresso
Nazionale previsto nei prossimi
giorni". Scrive, così, Francesco
Pilone storico rappresentante
del partito in Consiglio comu-
nale a Campobasso.
"Dopo 17 anni di coerente,
leale ed ininterrotta militanza
politica, non senza dolore, lascio
un Partito al quale credo di aver
dato molto ma dal quale sono
convinto di non aver ricevuto
altrettanto. Se ci saranno le
condizioni, sarò impegnato
nelle prossime consultazioni
elettorali per il rinnovo del
Consiglio comunale di Campo-
basso, alla costruzione di un
percorso politico in grado di
dare una casa credibile ai mo-
derati che si richiamano alla
tradizione democratica-cri-
stiana e funzionale ad una
guida seria e competente della
città capoluogo di Regione. Al
Segretario Regionale, a tutta la
segreteria politica, agli Ammini-
stratori UDC presenti in Re-
gione, Provincia e Comuni del
Molise, a tutti i soci e militanti,
auguro buon lavoro". Quanto
accaduto negli ultimi giorni a
seguito della presa di posizione
del gruppo al Comune composto
da Ambrosio e Sabusco per so-
stenere la ricandidatura a sin-
daco di Gino Di Bartolomeo e la
successiva smentita di questa
posizione da parte di Luigi Ve-
lardi ha posto, ancora una volta,
la sorda e latente lotta interna
all'Udc. L'altalenante posizione
del partito a livello politico sta
generando non pochi problemi
all'interno dello stesso e l'uscita
di Francesco Pilone ne è una
prima testimonianza.
76 febbraio 2014Campobasso
Parco giochi, sfrattato il gestore
Lo storicoesponente del partito a Campobasso abbandona a seguito delle pesantilotte interne
Il Comune intima alla ditta di lasciare l'area di via XXIV maggio
Il Comitato anticorruzione si rivolge alla Corte europea dei diritti dell'uomo
CAMPOBASSO. Perchè quando una struttura funziona bisogna giocoforzatagliarle le gambe? Ci riferiamo al Parco giochi per bambini in via XXIV Maggioa Campobasso. Il Comune capoluogo ha inoltrato alla ditta che gestisce ilParco una raccomandata nella quale la si invita a "rimuovere, entro e nonoltre la scadenza contrattuale del 20 maggio 2014, tutte le attrezzature e|ole opere realizzate". Ma perchè questa decisione? Perchè, soprattutto, farla aridosso delle elezioni amministrative del 25 maggio? Non sarebbe stato ilcaso, almeno, di prorogare qualche mese in attesa della nuova amministra-zione? Sono interrogativi non secondari anche perchè siamo in presenza digente che lavora e che su quella struttura ha anche investito. Mandarla, d'untratto a casa non è secondo logica. Il Parco di via XXIV maggio da qualcheanno funziona ed anche bene a seguito proprio della nuova gestione. Nel re-cente passato non pochi furono gli inghippi e le lamentele da parte dei genitoridei bambini che spesso e volentieri trovano l'area chiusa o sporca o con l'erbaalta. Con la nuova gestione, invece, le cose sono cambiate ed anche le operedi migliorie realizzate, sulle quali il Comune ha appuntato gli strali, rendonoancora più funzionale la struttura. E', forse, un reato? O, al contrario, andavasostenuta l'iniziativa garantendo un minimo di aiuto invece di essere cacciatia calci nel sedere? Una situazione al limite della normalità e che ha già visto,come nel caso dell'assegnazione del bar dell'area della Foce, l'assurdo dellagara andata deserta. L'amministrazione comunale, invece di pensare a garantireun piano organico di interventi per rendere funzionali le strutture aperte alpubblico rende la vita difficile a quanti intendono lavorarvi a favore dei citta-dini. Quello che sta accadendo per il Parco giochi di via XXIV maggio è solol'ultimo esempio di una politica sbagliata a danno delle micro imprese familiariche vogliono solo lavorare investendoci in lavoro e soldi. E, poi, perchè tuttoquesto a ridosso delle elezioni Comunali?
Francesco Pilone lascia l’Udc
Eolico selvaggio, fermare la legge
www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] copie in omaggioISERNIA
ANNO X - N° 30 - GIOVEDÌ 6 FEBBRAIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
ISERNIA. Erano stati gli uomini
della forestale a bloccare l'incendia-
rio dello "Stingone", avvenuto il 16
agosto 2013.
Ieri si è celebrata l'udienza dinanzi
al GIP che ha accolto la richiesta di
patteggiamento avanzata dalla difesa
dell'imputato. Lo stesso è stato con-
dannato per il reato di tentato incen-
dio boschivo ad una pena di anni 2 e
mesi 4 di reclusione senza il ricono-
scimento del beneficio della sospen-
sione condizionale della pena. At-
tualmente l'uomo, in attesa che la
sentenza di patteggiamento diventi
definitiva, si trova ancora agli arresti
domiciliari.
116 febbraio 2014Isernia
(a proposito di Settis, Severini, Montanari e Famiglietti)di Emilio IzzoL’Incontro pubblico tra Tomaso Montanari, Salvatore Settis, Giuseppe Severini
e Gino Famiglietti per discutere del patrimonio culturale e del diritto dei cittadiniad usufruirne, tenutosi l’8 ottobre scorso in Molise presso il castello Pandone diVenafro, prendeva spunto dai recenti libri di cui sono autori alcuni dei parteci-panti alla discussione: Le pietre e il popolo. Restituire ai cittadini l’arte e la storiadelle città italiane, di Tomaso Montanari (Minimum Fax) e Costituzione incom-piuta. Arte Paesaggio Ambiente, di Alice Leone, Paolo Maddalena, Tomaso Mon-tanari, Salvatore Settis (Einaudi). A dire la verità, l’incontro di spunti ne dava etanti, ma il vero problema è stato quello di assistere ad una “discussione” traeletti, le cui sollecitazioni alla riflessione sono rimaste lettera morta in mancanzadella vera discussione, quella con i presenti, impotenti difronte, per l’ennesimavolta, ad un confronto negato. Del resto non ci si poteva aspettare di più, vistoche l’iniziativa era stata fortemente voluta ed organizzata (con la fedelissimacollaborazione di alcuni suoi sottoposti) dal direttore regionale per i beni culturalie paesaggistici del Molise avv. Gino Famiglietti, esempio vivente del confronto ne-gato. Ma se a questi atteggiamenti arroganti e dispotici, alla povertà intellettualein Molise avevamo “fatto il callo”, altro ci si aspettava da ospiti così illustri venutidalla ribalta nazionale. Ma come recita il titolo “rubato” di questo scritto, difrontealla difesa di una casta, nulla può. E così, gli spettatori hanno ascoltato le dis-sertazioni erudite dei noti intervenuti, che purtroppo, ancora una volta, nulla dinuovo hanno aggiunto a ciò che è già stato giustamente condiviso e recepito inaltre occasioni, solito pianto greco, solita passerella, solito calcolato raccapriccio.Insomma, le solite cose. Consueto, anzi forse ancora più aspro, è sembrato l’at-tacco a chi sottovaluta la tutela ma anche quello contro la valorizzazione. E sesul primo aspetto siamo tutti d’accordo (salvo verificare che ormai tra gli addettiai lavori, l’argomento tutela sia diventato un optional!), sulla valorizzazione esisteun baratro immane, nonostante la sua inclusione a pieno titolo tra i compiti isti-tuzionali del MiBAC. In buona sostanza, i titolati ospiti, ognuno per le rispettivecompetenze ma senza grosse differenze, hanno rimarcato, Famiglietti su tutti,che i beni culturali non possono essere tutelati se c’è valorizzazione o, comun-que, questo è stato il senso del loro dire. Peccato perché, pur avendo un patri-monio così vasto ed articolato, non siamo mai riusciti degnamente a tutelarloanche in assenza di una valorizzazione, mai decollata nonostante i tentatividell’ex direttore generale Resca! I motivi e i numerosi esempi di un patrimonioculturale allo stremo, ritengo di poterli risparmiare ai lettori per non annoiaree per volontà forte di rimanere in tema, nella completa disponibilità a qualsiasiconfronto anche, e perché no, con i titolati conferenzieri di cui sopra, sempre cheloro si abbassino sul terreno dell’ultimo arrivato. E allora, visto che sul temadella tutela del patrimonio culturale e paesaggistico, chi scrive è totalmente
d’accordo con i noti relatori, dei quali qui ancora una volta si vuole ricordare ilvalore e la preparazione, ad iniziare da Settis, archeologo e storico dell’arte,cattedratico, curatore di numerosi scritti e molto altro, passando per Severini, ma-gistrato, buono per ogni occasione, dal Consiglio di Stato a collaborazioni condiversi ministeri, non ultimo quello del MiBAC, anch’egli non rimasto con le maniin mano relativamente a scritti sul paesaggio, non dimenticando Famiglietti, av-vocato, estensore per buona parte del Codice del Paesaggio, direttore regionalein Lombardia e Molise, autore di numerosi articoli sul tema e “strenuo” difensoredel territorio dall’invasione “dall’eolico selvaggio” (purtroppo solo da quello!), eper finire con Montanari, storico dell’arte, cattedratico, giornalista (al quale sind’ora il sottoscritto chiede venia per non essere minimamente all’altezza dei suoimirabili articoli) per “Il Fatto Quotidiano”, scrittore appassionato di paesaggio,come si diceva, vista la condivisione sulle problematiche del fattore tutela, dovesarebbero le differenze e i motivi della critica che si vuole lanciare? Intanto,giusto per essere chiari, personalmente non ritengo dannosa la valorizzazione,se fatta nei modi e nei tempi dovuti. Al contrario. Per esempio, ma solo e breve-mente per dare un piccolo contributo, chi scrive è stato promotore e curatoredi un progetto denominato “Cantieri Aperti” che, salvo smentite ancora non re-gistrate (a parte tentativi dell’avv. Famiglietti mestamente restituiti al mittenteper motivi noti alle cronache e per altri troppo lunghi da spiegare in questasede), ha rappresentato un momento alto di tutela, valorizzazione e traspa-renza amministrativa. In altri termini. Il progetto ha permesso a numerosi sitichiusi da anni per lavori mai portati a termine, di essere visitati con guide, previala loro messa in sicurezza, facendo registrare il plauso ministeriale ma ancor piùquello dei tanti visitatori rimasti digiuni per troppo tempo. Come si diceva, un
esempio, solo un esempio dei tanti che si potrebbero fare se solo ce ne fosse iltempo e la voglia. Sì, proprio la voglia, quella che alcuni burocrati, convinti cheil Verbo sia quello personale, proprio in assenza di qualsiasi confronto, arroccatisu posizioni antidiluviane e negative, ti fanno passare, o meglio, ci provano, vistoche al sottoscritto non è venuta mai meno. Ma cosa spinge chi scrive a dissentireo comunque a stigmatizzare l’operato di tali insigni ospiti venuti in quel di Molisee in quel del castello Pandone di Venafro? La difesa a prescindere del potere,dell’apparato, demolendo clamorosamente quell’onesta intellettuale tanto de-cantata. E così, finalmente giungiamo al dunque senza più remore di sorta. Pro-prio l’alta caratura dei quattro fa saltare all’occhio, anche dei meno attenti, latotale contraddizione esistente tra il dire e il fare. Al primo esempio di come cisi dovrebbe comportare difronte a quei delitti contro il paesaggio di cui “i nostri”sarebbero i paladini, come per incanto e per fare piacere al “padrone di casa”,si cancella con un vergognoso colpo di spugna, tutto l’ardore ed il credo fin quigettato nell’arena. E non ci si è limitati solo a far finta di niente, gli emeritirelatori hanno persino osannato le bellezze della cittadina molisana (indubbie)ed il modo di operare rispetto ad esse da parte della dirigenza ai beni culturalidella regione Molise! Un orbo si potrebbe anche capire, TRE NO (il quarto erala parte in causa!)! E siccome siamo certi delle capacità visive della terza di cuitrattasi e che ancora 1 più 1 più 1 fa 3, allora significa che sulle dichiarazionirelative alla tutela dei beni culturali e paesaggistici di Venafro, c’è qualcosa chenon torna. Ebbene i tre studiosi, strenui difensori del paesaggio italiano unita-mente a chi li ha invitati, pur di difendere l’indifendibile padrone di casa sucome concepisce la tutela, si sono prestati ad essere fisicamente e mentalmentepresenti (osannandolo) nell’esempio più eclatante di sfregio archeologico, archi-tettonico, ambientale e paesaggistico del Molise, proprio il circondario e l’exfossato del castello, sul quale erano seduti! Davvero un bell’esempio di linearità!Di onestà intellettuale! Ovviamente, le foto che si allegano, serviranno ai lettorie a chi vorrà intervenire sui fatti e sui misfatti, siano essi di natura tutelare, sianoessi di natura intellettuale, ma serviranno anche a chi, come i nostri paladini, nonperdono occasione per predicare bene e razzolare male! E pensare che finoa poco tempo fa erano i punti di riferimento del sottoscritto sui temi di naturapaesaggistica! Non dispiacerà al lettore se colgo l’occasione per allegare anchel’intero testo della mirabile opera del maestro Fabrizio De André, il quale, a dif-ferenza dei nostri “falsi profeti”, ha scritto e cantato quello che poi ha messoin atto senza accattivarsi……..I SOCI VITALIZI DEL POTERE AMMUCCHIATI IN DISCESA A DIFESA
DELLA LORO CELEBRAZIONE.*Segretario Regionale UILBAC Molise
Bracconiere uccide una lupa
VENAFRO. La carcassa
della lupa venne rinvenuta in
territorio di Conca Casale il
25 gennaio scorso. Già da una
prima ispezione il veterinario
dell’Asrem non ebbe dubbi: la
morte era sopravvenuta in
conseguenza delle ferite pro-
dotte da un’arma da fuoco,
con ogni probabilità un fucile
da caccia. Da tale certezza è
partita una meticolosa inda-
gine condotta dagli agenti del
Corpo Forestale di Venafro, i
quali, in attesa di ricevere i
referti definitivi dell’Istituto
Zooprofilattico di Isernia, si
stanno dando una gran da
fare per risalire all’identità
dello sconsiderato che ha de-
liberatamente ferito a morte
la lupa. Le indagini proce-
dono nel riserbo assoluto, ma
tra Venafro e Conca Casale si
vocifera di alcuni cacciatori
della zona messi “sotto tor-
chio” dagli uomini della Fore-
stale. Per adesso si tratta solo
di sospetti, ma dalle analisi in
corso non è da escludere che
gli inquirenti riescano a risa-
lire all’arma e al tipo di car-
tucce utilizzate. In altri
termini l’autore del grave atto
di bracconaggio potrebbe es-
sere presto chiamato a ri-
spondere delle sue azioni.
Intanto ancora non è chiaro
se la lupa sia stata colpita a
morte nel territorio di Conca
Casale, oppure sul versante
venafrano della montagna
che separa i due comuni e sia
riuscita a trascinarsi per
qualche chilometro prima di
accasciarsi al suolo priva di
vita. Appare invece evidente
che il bracconiere abbia fatto
fuoco con un fucile da caccia
calibro 12 caricato a pallet-
toni.
Adsl, potenziata
la linea a Castelromano
L’intervento.
ISERNIA. È imminente l’attivazione del potenziamento della linea Adsl nella frazione Castel-romano e nelle borgate occidentali. Si tratta d’un pro¬getto av¬viato al¬cuni anni fa e che ora,dopo che lo scorso gennaio la Telecom ha ac¬cettato di fornire il traliccio che servirà da PonteRadio, potrà final¬mente trovare effettiva funzionalità. «È un servizio fondamentale per molti cit-tadini – ha dichiarato il con¬sigliere comunale Antonia Patriarca, che sta seguendo le fasi con-clu¬sive del progetto –. La connessione internet per mezzo d’una piatta-forma Adsl in modalitàwireless rende molto più rapida ogni operazione da svolgere attraverso il web. Il lavoro, lo studioe molte altre attività quotidiane ormai non possono più prescindere dalla rete. Con la creazionedi un ponte radio – ha aggiunto Patriarca – e la rea¬lizzazione di una piattaforma di gestione edi controllo della connes¬sione, anche a Castelromano e nelle borgate occidentali si avrà unacopertura hotspot wi-fi ca¬pace di garantire stabilità di collegamento e migliore efficienza deitempi operativi». L’amministrazione comunale ha pure dato l’avvio alle procedure per attivareil medesimo servizio Adsl in tutte le altre aree periferiche che ne sono sprovviste.
I Carabinieri sulle tracce dell'uomo che ha abbattuto l'animale
Si tratta di un progetto avviato alcuni
anni fa ora fatto proprio dalla Telecom
...I soci vitalizi del potere ammucchiati in discesa a difesa della loro celebrazione
Condannato a 2 anni e 4 mesi il piromane dello Stingone
TERMOLI – L’amministra-
zione comunale informa che la
Procura Regionale presso la Se-
zione Giurisdizionale della
Corte dei Conti del Molise ha ar-
chiviato il caso della diffida
inoltrata dai Consiglieri comu-
nali di opposizione sul tema
delle risposte alle interrogazioni
formulate al primo cittadino e
all'Amministrazione comunale.
Il magistrato istruttore, così
come riportato nella comunica-
zione inoltrata al Comune di
Termoli, ha archiviato la "ver-
tenza in oggetto" lo scorso 27
gennaio. "Apprendo con soddi-
sfazione - dichiara il sindaco
Antonio Basso Di Brino - la no-
tizia dell'archiviazione da parte
della Procura Regionale presso
la Corte dei Conti del Molise, sul
famigerato tema della mancata
risposta alle interrogazioni for-
mulate dalla minoranza alla no-
stra Amministrazione comunale.
Evidentemente il magistrato ha
ritenuto infondate le ragioni ad-
dotte dai consiglieri di opposi-
zione, decidendo di non
procedere ulteriormente nel-
l'analisi della vicenda. Ancora
una volta mi trovo a rilevare
l'inconsistenza delle argomen-
tazioni sollevate da una parte
della minoranza consiliare ter-
molese, la quale non perde oc-
casione per buttare fango su
questa Amministrazione, senza
trovare però riscontri né tra la
gente né, tantomeno, nell'ambito
dei pronunciamenti della magi-
stratura. Per questa ragione
resto convinto del fatto che Ter-
moli meriti un'opposizione più
seria, costruttiva e propositiva, e
non bellicosa, rissosa ed incon-
cludente come quella vista nel
corso di recenti Consigli comu-
nali. L'unico grazie che mi sento
di rivolgere di cuore all'intera
opposizione consiliare - con-
clude Di Brino - è quello riferito
alle numerose possibilità offer-
temi nel dare conto periodica-
mente ai cittadini dei ripetuti
buchi nell'acqua fatti da Mari-
nucci, Russo, Di Giandomenico
e compagni".
126 febbraio 2013 Termoli
Spaccio di eroina,
arrestati padre e figlia TERMOLI - Gli agenti del
Commissariato hanno arrestato
per spaccio e concorso nello
spaccio di sostanze stupefacenti
un uomo di 52 anni residente a
Petacciato e con precededenti
per spaccio, e la figlia di 17 anni.
Proprio la giovane è stata sor-
presa dagli agenti in via Asia
mentre stava cedendo una dose
di eroina a un altro giovane ter-
molese, già noto alle forze del-
l’ordine. La giovane di 17 anni e
incensurata, è stata accompa-
gnata in Commissariato e sotto-
posta a perquisizione da parte
delle donne poliziotto che, tra
gli indumenti che indossava
hanno trovato altri dieci involu-
cri di droga, confezionati singo-
larmente, e per un peso
complessivo di circa 6 grammi.
Gli agenti hanno approfondito i
controlli anche nell’abitazione
del padre della ragazza, un pre-
giudicato di 52 anni residente a
Petacciato, dove sono stati rin-
venuti altri 15 grammi di stupe-
facente, e un bilancino di
precisione. L’uomo è stato
quindi dichiarato in arresto e
rinchiuso nel carcere di Larino
dovendo rispondere all’accusa
di concorso in spaccio con la fi-
glia, mentre queet’ultima è
strata associata nel carcere mi-
norile de l’Aquila.
Ruba in un’auto, ladro
identificato e denunciato TERMOLI – Si era impoos-
sessato di un portamoneta
contenuto in una borsa la-
sciata sul sedile di un’auto
parcheggiata davanti alla
scuola di via Cina.
Non contento, e non sa-
pendo che la vittima avesse
denunciato tutto alla Polizia,
ha ritentato il colpo il giorno
successivo senza rendersi
conto che i suoi movimenti
venivano registrati da una te-
lecamera che lo hanno im-
mortalato. Proprio grazie al
filmato gli agenti di Polizia
hanno bloccato un giovane
con precedenti penali.
Durante la perquisizione
nella sua abitazione, i poli-
ziotti hanno rinvenuto un te-
lefonino cellulare, alcuni
effetti personali e cento euro
rubati dalla borsa della
donna che aveva lasciato
l’auto in sosta per andare a
riprendere il figlio a scuola.
Tutta la refurtiva è stat ricon-
segnata alla legittima pro-
prietaria mentre il giovane è
stato denunciato a piede li-
bero.
Fondata associazione
"Termoli medievale”TERMOLI – “Termoli medievale” è il nome dato ad una nuova associazione socio
- culturale che riunisce quasi tutti i commercianti del Borgo antico; i soci fondatorisono 20. L’associazione "Termoli medievale" è aperta a tutti i residenti e alle attivitàubicate all’interno del Borgo e i soci hanno avviato le procedure di riconoscimentoda parte del Prefetto e del Presidente della Giunta Regionale. Oggi alle ore 10,30,nei locali del ristorante "Federico II" in via Duomo, i soci presenteranno la nuovainiziativa e ne illustreranno lo Statuto, il Consiglio direttivo e il programma.
Chiamate d’imbarco per marittimi
Corso “Operatore di sostegno per disabilisensoriali, si chiudono iscrizioni
Appuntamento con il Café teologico
TERMOLI – La Capitaneria di porto per venerdì 7 febbraio ha diramato tre chiamated’imbarco per altrettanti marittimi. Alle 9,30 interessa a un motorista abilitato da imbar-care come conduttore di macchina a bordo del peschereccio "Adriana III"; alle 10 a unmarittimo con la qualifica di giovanotto di macchina da imbarcare sul "Papà Antonio"; alleore 10,30 per mozzo - marinaio da imbarcare sul peschereccio "Adriana", Gli interessatidovranno presentarsi in Capitaneria con Libretto di navigazione di prima categoria o fo-glio di ricognizione di terza categoria; Tesserino di iscrizione nel registro pescatori; Cer-tificato medico di visita preventiva d’imbarco e per i soli Marittimi muniti di libretto dinavigazione (prima categoria della gente di Mare), visita biennale in corso di validità.
TERMOLI - Si chiudono oggi le iscrizioni al corso di formazione per “Operatoredi sostegno per disabili sensoriali (sordi e ciechi)". Le iscrizioni si raccolgono ancorapresso la “Cartolibreria Fiore” in via IV Novembre n°2, nei pressi della stazione fer-roviaria. Il Corso è rivolto a tutti coloro che si occupano di sociale oppure chesemplicemente ne sono interessati. Le lezioni approfondiranno in particolar modola comunicazione nel mondo della cecità e della sordità, pertanto molto spazio saràdato al Braille e alla LIS. Per info e iscrizioni: 0875702547 – 3803842760 –3291052970.
Diffida della minoranza sul temadelle interrogazioni: caso archiviato
TERMOLI - Nuovo appuntamento con il Cafè teologico venerdì
7 febbraio, alle ore 20,30, presso i locali per la Nuova Evangelizza-
zione della Chiesa del Crocifisso. Tema della serata sarà: "L'inqui-
sizione fu un bene?" Relatore: professor Massimo Viglione,
ricercatore dell’Istituto di Storia dell’Europa mediterranea del
Consiglio Nazionale delle Ricerche, titolare dei seguenti insegna-
menti presso l’Università Europea di Roma: Storia Moderna
(Scienze Storiche), Storia del Risorgimento (Scienze Storiche). In
passato, è stato Cultore della materia presso la Cattedra di Storia
Moderna dell’Università di Cassino e coordinatore editoriale della
rivista internazionale “Nova Historica”. La proposta del Cafè teo-
logico, che nella diocesi di Termoli-Larino si ripete da tre anni con
nuovi temi, vedrà la fede strizzare l’occhio all’attualità, rileggendo
alcuni temi alla luce di importanti verità e con l’obiettivo di non
cadere nel conformismo, ma discutere e fare chiarezza.
Larino – I giudici del Tribunale
frentano hanno condannato il Mi-
nistero della Pubblica Istruzione
a riconoscere il servizio svolto a
due assistenti amministrativi che
chiedevano che fosse accertato il
proprio diritto a vedersi ricono-
sciuti “tutti i servizi non di ruolo
prestati prima della loro assun-
zione a tempo indeterminato, con
conseguente collocamento nella
posizione stipendiale e condanna
al pagamento delle differenze re-
tributive”. La notizia è stata resa
nota dal sindacato Flc Cgil Molise,
citando alcune cause discusse con
il patrocinio dell’avvocato Mario
Mariano. Nella sentenza il giudice,
precisa la nota del sindacato, “so-
stiene che la mera natura tempo-
ranea del lavoro del personale
della pubblica amministrazione
non può configurare una “ragione
oggettiva idonea a giustificare una
differenza di trattamento tra i la-
voratori a tempo determinato e
indeterminato”. Per il sindacato è
“un significativo risultato che pro-
viene dalle aule di un tribunale e
che ora deve trovare una risposta
politica per consentire a tutti co-
loro che si trovano in situazioni
analoghe di veder riconosciuti i
propri diritti e per porre fine ad
un interminabile contenzioso”.
Sempre il sindacato precisa che:
“La Flc Cgil Molise da tempo ha
iniziato una vertenza regionale
tendente ad ottenere la trasfor-
mazione dei contatti a tempo in-
determinato per i precari con
almeno tre anni di servizio. Con la
stessa vertenza si è chiesta la pro-
gressione della carriera per i pre-
cari che da tanti anni svolgono un
lavoro senza alcun aumento delle
retribuzioni. A tal riguardo dal
2011 sono stati presentati più di
200 ricorsi che sono tuttora pen-
denti presso le competenti sedi
Giudiziarie di Campobasso, Iser-
nia e Larino. L’esito di tale ver-
tenza non è ancora definito, ma
resta la validità di tutte le ragioni
che avevano portato a patrocinare
i ricorsi.
La Commissione europea, in-
fatti, ha aperto delle procedure
d’infrazione nei confronti dell’Ita-
lia per la non corretta trasposi-
zione della direttiva 1999/70/CE
sul lavoro a tempo determinato. I
precari della scuola, secondo la
Commissione europea, sono ri-
masti privi di ogni norma antia-
busiva atta a dissuadere lo Stato
italiano dalla illegittima reitera-
zione del ricorso ai contratti a ter-
mine”.
LARINO - Così come annunciato all’indo-
mani dei congressi provinciali e regionale
dell’Italia dei Valori, il partito sta lavorando
incessantemente per ottenere una presenza
più capillare sul territorio partendo anche
dalla partecipazione attiva all’interno degli
enti locali. La costituzione del gruppo del-
l’Italia dei Valori al Comune di Larino rap-
presenta per noi l’occasione di confermare
uno stretto rapporto con i cittadini larinesi
che in più occasioni hanno fatto sentire la
loro vicinanza al partito. L’IdV, arricchita
anche da nuovi esponenti, continua dunque
il suo cammino di rinnovamento ampliando,
tessera dopo tessera, il proprio raggio
d’azione sul territorio. A Stefano Manci-
nelli,che avrà il compito di capogruppo, ri-
volgo i miei più sentiti auguri di buon lavoro
certo che saprà essere all’altezza del suo
ruolo portando avanti gli ideali del partito
che lo guideranno in ogni scelta da prendere
all’interno del consiglio comunale di cui si
onora di far parte, sempre e solo per il bene
dei cittadini”.
Cristiano Di Pietro
Segretario regionale IdV
LARINO – E’ di 4mila euro il
bottino di un furto compiuto nella
segreteria della casa di riposo
"Achille Morrone". I ladri sono
penetrati all’interno della strut-
tura dopo aver forzato una fine-
stra e poi si sono diretti nella
segreteria e prelevato il ciontante
custodito all’interno di un cofa-
netto. Poi si sono allontanati indi-
sturbatamente. Ad accorgersi
dell’accaduto la segretaria del-
l’Ente Morale quando ha aperto
la porta dell’ufficio e notato la fi-
nestra scardinata e l’armadietto
aperto. Sul posto, una volkta avvi-
sati, sono intervenuti i carabinieri
della locale Compagnia che
hanno immediatamente avviato
le indagini per risalire agli autori
del furto.
Messa in sicurezza
strade provinciali,
approvata mozione IdV BASSO MOLISE - La consigliera IdV alla Provincia di Campo-
basso, Simona Contucci, esprime soddisfazione per l’approvazione
in aula della mozione a sua firma atta ad impegnare la giunta a
provvedere e ad assicurare la manutenzione e la messa in sicurezza
delle s.p. 13 e 163. Dopo un’ approfondita discussione alla quale
hanno assistito anche una rappresentanza di cittadini del comune
di Mafalda e i tecnici della struttura provinciale è stata infatti, ra-
tificata con 8 voti a favore e sei contrari. “La mia soddisfazione – ha
dichiarato la consigliera – è dovuta, non solo all’esito della vota-
zione ma anche a quanto è emerso dalla discussione in aula e alla
dichiarata volontà del consiglio di voler promuovere, a stretto giro
di posta, azioni che possano, attraverso una sinergia con altri enti,
aiutare a garantire una percorribilità in maggiore sicurezza di tutta
la rete viaria provinciale. Ringrazio l’assessore Di Biase - ha con-
tinuato la Contucci - che, pur dovendo fare necessariamente i conti
con le gravi difficoltà del suo ruolo, ha ben compreso le ragioni del
mio intervento, certamente non riconducibile ad uno spirito pura-
mente campanilistico. Sappiamo tutti che la situazione delle strade
provinciali è nel suo complesso preoccupante e che, in alcune aree
territoriali, ha raggiunto livelli insostenibili con grave rischio per
l’incolumità dei cittadini. Quello che mi preme precisare è che la
mia attenzione, rivolta in particolare alle s.p. 13 e 163, è stata solle-
citata anche e soprattutto dall’intervento del questore Pozzo che
ha ritenuto di dover richiamare la Provincia di Campobasso ai suoi
doveri in materia di manutenzione stradale. Un caso - ha precisato
- che non ha precedenti. Ci sono paesi che rischiano di rimanere
isolati e c’è un problema legato all’incolumità dei cittadini che non
può essere trascurato. A fronte dei tagli subiti, comprendo la diffi-
coltà della Provincia ad affrontare la disastrosa situazione ed ecco
perché credo che la collaborazione con la Regione sia fondamen-
tale. Sono certa che, in questo senso, per quanto possibile, non
mancherà la disponibilità da parte dell’assessore al ramo Pierpaolo
Nagni. Detto questo rinnovo l’invito ai colleghi consiglieri a pre-
sentare tante altre mozioni che portino a discutere delle criticità
che riguardano le strade del nostro territorio. Parlarne, magari va-
lutando l’ipotesi di un consiglio monotematico, non potrà che far
bene a tutti”.
Fiat, cassa integrazione anche a marzo
BASSO MOLISE – Una nuoca cassa in-tegrazione guadagni si prospetta per i lavo-ratori della Fiat di Rivolta del Re. Ladirezione aziendale ha infatti comunicatoai sindacati e alle RSU di stabilimento unanuova Cig per il prossimo mese di marzo.Il 3 la Cassa ordinaria riguarderà i lavora-tori dei reparti motore 8 valvole, 16 val-vole e cambio C510; martedì 4 per gliaddetti alle linee dei motori e il 5 marzoper il propulsore a 16 valvole.
Furto nella casa di riposo,4mila euro il bottino
Nato il gruppo consiliare dell’Italia dei Valori
136 febbraio 2014Termoli
LARINO - L’ambulatorio maculo-
patie dell’U.O.C. di Oculistica del-
l’ospedale Vietri di Larino, di cui è
responsabile il dott. Ugo Cipollone,
ha ricevuto la certificazione di qua-
lità da parte dell’Istituto Certiqua-
lity per il percorso terapeutico ed il
trattamento della degenerazione
maculare senile. Nella certifica-
zione si attesta che l’ambulatorio
maculopatie applica gli standard
conformi alle linee guida AIFA per
la degenerazione maculare legata
all’età. L’ottimo risultato è arrivato
dopo un lungo lavoro di migliora-
mento delle prestazioni ambulato-
riali e a seguito delle risultanze
dell’audit effettuato il 7 dicembre
dello scorso anno dalla Commis-
sione tecnica di Certiquality.
Scuola, per due assistenti amministrativiparità di trattamento economico
Attestazione di conformità assegnato all’ambulatorio oculistica del Vietri
146 febbraio 2014 Spettacolo
Dove acquistare il libroCAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazze�a del Molise
dal Lunedì al Venerdì, ore 10.00 / 13.00 e 16.00 / 20.00Presso il Bar del Terminal
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336 pagine€ 19,90
di Charles N. Papa
Come spiegare l’arte del disc jockey? Esi-
ste un vademecum dal quale attingere i se-
greti di questa professione? Oppure, sepolto
in qualche scaffale di una biblioteca lon-
tana, si trova il santo scritto per avere buona
dizione e arguzia da giornalista al di sopra
delle parti? O vogliamo parlare di come di-
ventare “esecutore nell’orchestra di ritmi
moderni” (quale?).
Da qualche giorno è visibile in rete, un
manifesto che pubblicizza corsi di forma-
zione a catalogo(FSE), di quelli che dovreb-
bero creare lavoro, diminuire la disoccupa-
zione, agevolare giovani e imprese e bla bla
bla. In definitiva, una pigliata per i fondelli,
di quelle di cui non si capisce chi ne bene-
ficia. Abbiamo provato a capire cosa sia que-
sto corso organizzato dall’associazione cul-
turale I.M.A. di Larino per assistente disc
jockey (180 ore), esecutore nell’orchestra di
ritmi moderni (360 ore), dizione e comunica-
zione giornalistica (300 ore).
Da informazioni assunte, non si capisce
cosa sia l’assistente del dj, lavoro che ovvio,
non si può insegnare, capire quando mettere
un disco in una serata, non si può trasmet-
tere, è una dote. Spiegare come ‘sentire’ la
pista, è impossibile, è un’altra dote. L’assi-
tente, forse, lo hanno i grandi come Tiesto,
Kevorkian,Tellier, Kalkbrenner, Knuckles,
Sinclar, Guetta.
Ma comumque, il corso non avrà inizio per
ora, ci vuole molto tempo ancora (questo ci
hanno spiegato al telefono). Per diventare
parte dell’orchestra di ritmi moderni, il
corso si rivolge a musicisti già tali che, con
lezioni dinamiche, dovrebbero affinare la
tecnica per entrare in un’orchestra stabile.
La terza sezione è rivolta a chi vuole impa-
rare la dizione, ovvero, la tecnica che fa par-
lare correttamente in italiano (senza annul-
lare la cadenza) e che molti giornalisti locali,
dovrebbero imparare. Il corso si completa
con una non meglio precisata comunicazione
giornalistica. Insomma, come affidarsi ad
una associazione che pubblicizza un corso e
che non fa partire un il primo dei tre ancora
prima di cominciare e che scrive disk jokey
invece che disc jockey? Che pubblicizza un
corso di 300 ore invece di 180? Che crea il
corso di dizione e comunicazione giornali-
stica, come se fossero la stessa cosa? La co-
municazione deficita e dovrebbero inse-
gnarla. Ma restiamo in attesa di avere
maggiori informazioni a riguardo. Le iscri-
zioni scadono il 28 febbraio.
Suonatori di piattinoEnnesimo corso di formazione per un
improbabile assistente disc jockey
CAMPOBASSO - Oggi aperitivo e musica dalle 19.30 al Plaza Cafè con
“From disco to disco”. In consolle Massimo Petrarca.
CAMPOBASSO - Il Gran Caffè Lupacchioli oggi presnta “Sunset
boulevard”, aperitivo e musica dalle 19.30. Live jackie Brown & Pietro
Mignogna.
CAMPOBASSO - Il venerdì al Move club, prende il via dalla cena e a
seguire disco dance. In consolle Andrea Barletta, Alex C., Nian Project,
Luciano Barletta.
CAMPOBASSO - Mari&Monti presenta il live del venerdì con Stefano
Di Nucci. La proposta dello chef varia ogni settimana.
CAMPOBASSO - L’appuntamento settimanale al Kamaloca torna
ogni settimana. In consolle Andrea Palazzo, Mario Tallari, Andrea Dir.
Appuntamenti
GUGLIONESI - Il secondo appuntamento al teatro Fulvio
di Guglionesi, si terrà il oggi con “Grazie Gaber”, con i Polli
di Allevamento. Il cartellone prevede spettacoli sino al 3
aprile. La rassegna si chiude con “Oreste” con un cast tutto
molisano: Paola Cerimele, Chiara Cavalieri, Diego Florio,
Giorgio Careccia, Raffello Lombardi.
Cartellone teatrale
A CAMPOBASSO E’ AR-RIVATA LA REGINA DELPIACERE, PROVOCANTEBRUNA, PICCANTISSIMASUDAMERICANA, SEN-SUALISSIMA, FISICO STA-T U A R I O , B E L L E Z Z AESPLOSIVA, 6^ MISURANATURALE, AMANTE DEIPRELIMINARI ...FACCIOTUTTO QUELLO CHEVUOI...SONO L’UNICACHE TI FARA’ DIVERTIREANCHE GIOCHI PARTICO-LARI, AMBIENTE RISER-VATO ANCHE LADOMENICA DALLE 8 ALLE23. TEL. 327.1743420A CAMPOBASSO PRI-MISSIMA VOLTA BELLIS-SIMA BAMBOLINABIONDA, STREPITOSA,SNELLA, FISICO MOZZA-FIATO, FONDOSCHIENADA URLO, 6^MISURA NA-TURALE, GIOVANISSIMA,
DOLCE, COCCOLONA,BRAVISSIMA, PICCANTIS-SIMA, BACI VERI, AMANTEDEI PRELIMINARI AL NA-TURALE…COMPLETIS-SIMA 389.5659454A CAMPOBASSO affasci-nante Vanessa, vera bam-bolina splendida,sensualissima, bella, vienida me, ci divertiremo allagrande… con me troveraitutto quello che cerchi, sod-disferò ogni tuo desiderio327.6980959A CAMPOBASSO BELLASIGNORA SPAGNOLA, 47ANNI, DONNA RAFFINATAE COCCOLONA, COMPLE-TISSIMA E DISPONIBILIS-SIMA PER GIOCHIPARTICOLARI, TIASPETTA TUTTI I GIORNIANCHE LA DOMENICA INAMBIENTE RISERVATO E
TRANQUILLO. CHIAMA IL333.5042781A CAMPOBASSO NA-TALY, bellezza mulatta,prima volta in città. Fisicoprorompente, 7^ misura na-turale, pronta a farti divertirecon lunghi preliminari al na-turale. Vieni a trovarmi ti faròdivertire e conoscere l’es-senza del piacere. Tutti igiorni chiama il329.4014892A CAMPOBASSO PRI-MISSIMA VOLTA STREPI-TOSA BAMBOLINA,SUPERSEXY CON FISICOMOZZAFIATO, UNABOMBA DEL PIACERE IN-FINITO. 5^NATURALE,AMANTE DEI PRELIMI-NARI, COMPLETISSIMA,ANCHE LATO B. IO INIZIODOVE LE ALTRE FINI-SCONO!!! TI FARO’ VO-
LARE IN PARADISO346.5939277A ISERNIA SUPER NO-VITA’ GIULIA, BELLISSIMABAMBOLA 19ENNE, ALTAE SNELLA UNA BOMBASEXY, MASSAGGIO PRO-STATICO E SOTTO LADOCCIA. TI ASPETTO389.4765728A CAMPOMARINO ALES-
SANDRA, PRIMA VOLTAIN CITTA’, BELLISSIMAVENEZUELANA, AMANTEDEI LUNGHI PRELIMINARIAL NATURALE, PRONTA ATUTTO, TI FARO’ TOC-CARE IL CIELO CON UNDITO! MERAVIGLIOSA ESENSUALE, TI MANDERO’IN ESTASI, AMO FARETUTTO SENZA TABU’ ESENZA FRETTA, TUTTI IGIORNI, CHIAMAMI NONTI PENTIRAI 389.4654378
156 febbario 2013Annunci a pagamento
PER TARIFFE E MODALITA’ DI PAGAMENTO CHIAMARE
IL NUMERO0874.698012
VERRANNO ACCETTATI SOLO GLI ANNUNCI PRESENTATI
CON DOCUMENTO DI RICONOSCIMENTO VALIDO.
ROTOSTAMPA MOLISESI RISERVA
DI MODIFICARE PAROLE O FRASE RITENUTE POCO IDONEE
ALLA PUBBLICAZIONE NELLA SEZIONE DEGLI ANNUNCI
Pagina redazionale singolarmente autogestitaSi consiglia la lettura ad un pubblico adulto
MeteoMattino
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Mattino
Pomeriggio
Sera
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Termoli Isernia
Campobasso
Mattino
Pomeriggio
Sera
Notte