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Il Tapiro del giorno lo diamo a Aldo Patriciello. L'europarlamentare moli- sano continua a mantenere i piedi in due scarpe: quella del centrosinistra alla Regione e l'altra per l'Europa con Forza Italia. Tutto questo proprio mentre si va definendo il Piano della riorganizzazione ospedaliera che, ma è un caso, la sanità privata sembra pro- prio avere il sopravvento su quella pubblica. A ripartire anche dal caso Salcito che tanto clamore fece negli anni passati e che oggi sembra avere trovato il filone giusto per i posti letto. L'Oscar del giorno lo assegniamo ai sanitari del Pronto Soccorso. Nono- stante le difficoltà in cui si trovano ad operare presso la struttura di primo intervento dell'ospedale Cardarelli, non si sono tirati indietro sia nei turni di lavoro che nel prodigarsi con quanti si erano portati nella struttura per po- tere ricevere le necessarie cure. Un lavoro costante e apprezzabile il loro nonostante i continui tagli e, non da ultimo, la disdetta dei contratti degli infermieri precari. E la politica resta a guardare e non agire per garantire i diritti e le esigenze dei cittadini. L’Oscar del giorno al Pronto Soccorso Il Tapiro del giorno ad Aldo Patriciello GIORNALE SATIRICO 30.000 copie in omaggio www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: [email protected] E-mail: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico di Giovanna Ruggiero Ciò che sta accadendo alla Protezione Civile è tal- mente serio che trattarlo solo dal punto di vista di po- sizioni politiche sarebbe troppo superficiale. Il problema è civico e coinvolge tutti i cittadini molisani. Nessuno escluso. C’è un eletto del Consiglio regionale, a cui il pre- sidente Frattura ha assegnato la delega in materia, che sta letteralmente distruggendo un settore che fino ad un anno fa era un fiore all’occhiello. Non solo per gli inter- venti in situazioni di calamità in Molise ma anche fuori regione (basti ricordare il sisma in Emilia Romagna tanto per citarne uno). Grazie a Salvatore Ciocca la si- tuazione alla Protezione Civile del Molise è la seguente. 1. Ad oggi la protezione civile non ha personale, a parte i 4 dipendenti a tempo indeterminato, ciò com- porta non poche conseguenze: - se dovesse esserci una calamità naturale, alluvione o terremoto (viste anche le ripetute scosse di terremoto degli ultimi periodi e la notizia diffusa a livello nazionale in cui i tecnici evidenziano il risveglio della falda del Ma- tese) chi interviene? Gli operatori dell’Agenzia di Prote- zione Civile. Si dirà. Invece non sarà possibile alcun intervento perché non c'è neanche un lavoratore, tra quelli che attualmente sono in protezione civile, in grado di guidare i mezzi a disposizione per poter inter- venire in queste situazioni! In altre parole: cari molisani, se arriva un terremoto o un’alluvione arrangiamoci da soli. A questo si aggiunge la situazione della ricostruzione, dove i soldi ci sono per tutti tranne per chi ha la respon- sabilità di spenderli. - Se non c’è il personale, chi porterà a termine le pra- tiche per la ricostruzione post sisma? Chi farà le deter- mine di pagamento alle imprese al fine di consentire la continuazione dei lavori? Oggi le imprese sono ferme perché l'Arpc non ha personale e c'è ancora gente che a distanza di 12 anni dal terremoto non può rientrare a casa! CONTINUA A PAGINA 3 Ciocca il flagello del Molise CAMPOBASSO Bagarre nell’Udc In vista delle comunali Pilone lascia il partito A PAG. 7 REGIONE Cotugno incompatibile per colpa del Neuromed A PAG. 3 SANITÀ Venittelli e il Pd lanciano l’allarme: Frattura va fermato A PAG. 5 ANNO X - N° 30 - GIOVEDÌ 6 FEBBRAIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Insegniamo agli eletti che prendono 11mila euro al mese a governare

6 febbraio 2014

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IL BANCHIERE DI DIO

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Page 1: 6 febbraio 2014

Il Tapiro del giorno lo diamo a Aldo

Patriciello. L'europarlamentare moli-

sano continua a mantenere i piedi in

due scarpe: quella del centrosinistra

alla Regione e l'altra per l'Europa con

Forza Italia. Tutto questo proprio

mentre si va definendo il Piano della

riorganizzazione ospedaliera che, ma è

un caso, la sanità privata sembra pro-

prio avere il sopravvento su quella

pubblica. A ripartire anche dal caso

Salcito che tanto clamore fece negli

anni passati e che oggi sembra avere

trovato il filone giusto per i posti letto.

L'Oscar del giorno lo assegniamo ai

sanitari del Pronto Soccorso. Nono-

stante le difficoltà in cui si trovano ad

operare presso la struttura di primo

intervento dell'ospedale Cardarelli,

non si sono tirati indietro sia nei turni

di lavoro che nel prodigarsi con quanti

si erano portati nella struttura per po-

tere ricevere le necessarie cure. Un

lavoro costante e apprezzabile il loro

nonostante i continui tagli e, non da

ultimo, la disdetta dei contratti degli

infermieri precari. E la politica resta a

guardare e non agire per garantire i

diritti e le esigenze dei cittadini.

L’Oscar del giornoal Pronto Soccorso

Il Tapiro del giornoad Aldo Patriciello

GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggiowww.lagazzettadelmolise.it | [email protected]

Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo SantagostinoRotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)Tel.: 0874.698012Fax: 0874.494461E-mail Redazione Campobasso: [email protected]: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606Stampa:Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.)Il lunedì non siamo in distribuzioneLa collaborazione è gratuita

Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico

di Giovanna Ruggiero

Ciò che sta accadendo alla Protezione Civile è tal-mente serio che trattarlo solo dal punto di vista di po-sizioni politiche sarebbe troppo superficiale. Il problemaè civico e coinvolge tutti i cittadini molisani. Nessunoescluso. C’è un eletto del Consiglio regionale, a cui il pre-sidente Frattura ha assegnato la delega in materia, che

sta letteralmente distruggendo un settore che fino ad unanno fa era un fiore all’occhiello. Non solo per gli inter-venti in situazioni di calamità in Molise ma anche fuoriregione (basti ricordare il sisma in Emilia Romagnatanto per citarne uno). Grazie a Salvatore Ciocca la si-tuazione alla Protezione Civile del Molise è la seguente.

1. Ad oggi la protezione civile non ha personale, aparte i 4 dipendenti a tempo indeterminato, ciò com-

porta non poche conseguenze:- se dovesse esserci una calamità naturale, alluvione

o terremoto (viste anche le ripetute scosse di terremotodegli ultimi periodi e la notizia diffusa a livello nazionalein cui i tecnici evidenziano il risveglio della falda del Ma-tese) chi interviene? Gli operatori dell’Agenzia di Prote-zione Civile. Si dirà. Invece non sarà possibile alcunintervento perché non c'è neanche un lavoratore, tra

quelli che attualmente sono in protezione civile, ingrado di guidare i mezzi a disposizione per poter inter-venire in queste situazioni!

In altre parole: cari molisani, se arriva un terremotoo un’alluvione arrangiamoci da soli.

A questo si aggiunge la situazione della ricostruzione,dove i soldi ci sono per tutti tranne per chi ha la respon-sabilità di spenderli.

- Se non c’è il personale, chi porterà a termine le pra-tiche per la ricostruzione post sisma? Chi farà le deter-mine di pagamento alle imprese al fine di consentire lacontinuazione dei lavori? Oggi le imprese sono fermeperché l'Arpc non ha personale e c'è ancora gente chea distanza di 12 anni dal terremoto non può rientrarea casa! CONTINUA A PAGINA 3

Ciocca il flagello del Molise

CAMPOBASSO

Bagarre nell’Udc

In vista delle

comunali Pilone

lascia il partito

A PAG. 7

REGIONE

Cotugno

incompatibile

per colpa

del Neuromed

A PAG. 3

SANITÀ

Venittelli e il Pd

lanciano l’allarme:

Frattura

va fermato

A PAG. 5

ANNO X - N° 30 - GIOVEDÌ 6 FEBBRAIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

Insegniamo agli eletti che prendono 11mila euro al mese a governare

Page 2: 6 febbraio 2014

CAMPOBASSO. I bene informati conoscono ogni pas-

saggio di queste voci che sono ormai di dominio pub-

blico tra gli addetti ai lavori. Il presidente del Consiglio

regionale, Vincenzo Niro, sarebbe pronto a trasformarsi

nel “banchiere di Dio”. Sì, perché sembra che l’espo-

nente dell’Udeur abbia un gran da fare per aprire in

Molise la Banca etica cattolica internazionale Spa.

Ovviamente non si tratta, a quanto si dice, di una ini-

ziativa da portare a termine da solo.

Accanto a lui ci sarebbero addetti ai lavori e l’avvo-

cato che viene definita la sua segretaria: Annamaria

Passarelli. Pare che Niro, per questa iniziativa da 10 mi-

lioni di euro, avrebbe anche provato a contattare l’ex

prefetto Marcello Palmieri (già capo della segreteria

dell’onorevole Giacomo Sedati) che però si dice abbia

declinato l’invito a partecipare.

A livello nazionale, a plaudire all’iniziativa bancaria

c’è Scilipoti, leader del Movimento di Responsabilità

nazionale che già da circa tre anni, ossia da quando si

è data vita a questa iniziativa a Roma, si era espresso in

maniera positiva parlando di “una spinta di carattere

positivo per l’economia e per i cittadini”.

A giorni si dovrebbe ufficializzare l’autorizzazione

della Banca d’Italia per l’apertura della prima sede a

Roma. Poi, a seguire, dovrebbero essere aperte delle fi-

liali in tutti i capoluoghi d’Italia. In Molise ci penserà

Vincenzo Niro: sia su Campobasso che su Isernia.

Circa tre settimane fa, giorno più giorno meno, il pre-

sidente del Consiglio avrebbe incontrato nella capitale

il vice presidente del Comitato della costituenda banca:

la dottoressa Maria Immacolata Orrù persona molto vi-

cina a monsignore Parolin, il segretario di Stato in Va-

ticano. Con un percorso cominciato alla fine del 2009, la

Banca sarebbe arrivata allo step necessario per la sua

costituzione. Il programma operativo? Presto detto:

concessione di prestiti a bassi tassi d'interesse a im-

prese e aziende capace di venire incontro alle necessità

dell'economia reale e in grado di farla ripartire. Ma c'è

spazio anche per le famiglie, e un rendimento del ri-

sparmio tenuto al livello più basso possibile.

L’iniziativa, secondo quanto descritto dalla stampa

nazionale, nasce dal basso. Tra i promotori si trova

l'imprenditore genovese Ubaldo Santi che, peraltro, alla

fine del 2012 è sceso in politica fondando il movimento

“Italia che vince”, per la difesa della sovranità nazio-

nale “ed il valore reale del nostro paese, per contrastare

il disegno di chi vuole deprimere gli stati nazionali ed

affermare un parlamento europeo non delle nazioni,

ma preda dei grandi speculatori”. Italia che Vince era

stata presentata a dicembre, e Santi non aveva fatto mi-

stero di sperare nella costituzione di un vero e proprio

partito politico diffuso su tutto il territorio nazionale.

Per adesso c'è una pagina Facebook ferma all'11

aprile e che ha mietuto 70 “mi piace” scriveva qualche

mese Affari Italiani. In Molise, dunque, c’è Vincenzo

Niro. Il progetto locale sarebbe quello di aprire due fi-

liali: una a Campobasso e una a Isernia. Per farlo oc-

corrono investimenti di 10 milioni divisi tra i due

capoluoghi in parti uguali. Ma non occorrerebbe repe-

rire 5 milioni per partire.

Ne basterebbe uno, sempre secondo i bene informati.

Insomma, si trova un milione di euro, si apre a Campo-

basso, e si continua a reperire la somma necessaria per

arrivare a cinque. Dal sesto milione si può pensare di

aprire ad Isernia. Una volta aperta la filiale nel capo-

luogo pentro si terminerà con la raccolta dei milioni per

arrivare a 10. Pare sia già avanzato anche il progetto di

gestione. Non dovrebbe esserci un Cda ma un “Comi-

tato deliberativo” locale del quale dovrebbe far parte

l’avvocato di Vincenzo Niro, Annamaria Passarelli, non-

ché consulente dell’Ufficio di presidenza del Consiglio

regionale. Nelle ultime settimane pare che il numero

uno di Palazzo Moffa abbia intensificato gli incontri ro-

mani in materia.

Anche perché, a sentire chi conosce bene la storia,

pare che Niro abbia la possibilità di entrare a far parte

del Cda romano della banca. Verità o utopia? La storia

lo dirà. Se fosse vero, verrebbe da fare solo una consi-

derazione: non riuscendo la politica regionale, di cui

Niro fa parte, a mettere in campo provvedimenti seri

per risollevare l’economia molisana, forse il presidente

del Consiglio è riuscito a trovare una strada più sem-

plice.

Antonio Careca

TAagliolto

26 febbario 2014

La notizia appare sull’on line

Isernianews. Nel titolo tutto un dire con

quel “Jamm bell”. La domanda è: come

spendono i soldi pubblici Vincenzo Niro

e i suoi colleghi dell’ufficio di presidenza

(Cristiano Di Pietro, Filippo Monaco,

Domenico Di Nunzio e Giuseppe

Sabusco). Su proposta di quest’ultimo , il

suo paese natale Montelongo, si è visto

accreditare 2mila euro per una corsa di

cavalli: il Palio delle contrade. Montenero

di Bisaccia, paese del Di Pietro nazionale

su proposta del figliol prodigo, sono

andati appena mille euro al Comitato

provinciale di Pescara in occasione di

una gara ciclistica del 19 settembre 2013.

Per volontà di Di Nunzio, invece, sempre

mille euro sono andati a Montefalcone

del Sannio per il Festival del folklore

dello scorso 9 agosto.

Solo 770 euro invece sono stati

devoluti al Festival internazionale

chitarristico di Campobasso. Su proposta

del presidente Niro sono state

deliberate: 1.160 euro all’Avis di

Roccavivara in occasione dei

festeggiamenti per il 25esimo

compleanno; mille euro alla Pia

Associazione dei Carrieri di San Pardo a

Larino, 350 euro per il moto club del

comune di Molise “Jamm bell”, 1.900

euro a Roccavivara per “Notti

mediterranee”, 3.424 euro per il 50esimo

compleanno della Regione Molise. Poi ci

sono 4mila euro per 50 copie del libro

“Molise dove la natura è ricca di storia”,

560 euro per un cittadino di Montenero

di Bisaccia per una raccolta di poesie,

2.451 euro all’Associazione degli ex

consiglieri regionale per la

pubblicazione del periodico

“LibereMenti” dove sono raccolti i dati

anagrafici degli ex. Non viene riportata

la cifra sulla delibera, ma l’Ufficio di

presidenza ha comperato 4 giacche, 3

pantaloni, una gonna, 3 cravatte, un

foulard, 4 camicie agli addetti all’aula

consiliare e agli autisti. Assegnata una

carta di credito prepagata (importo 2mila

euro) al segretario generale del

Consiglio.

Ed infine l’Ufficio di presidenza ha

acquistato, con 3.836 euro, vassoi, piatti

e tazze di ceramica, realizzati da un

laboratorio artistico di Baranello (paese

natale di Vincenzo Niro).

Ci sono poi le spese per sostenere i

gruppi consiliari che hanno uffici

dislocati sul territorio. Dei 20 consiglieri,

solo in 5 usufruiscono della somma:

Facciolla, Totaro (con sede a San Martino

e a Termoli), Micone e Cristiano Di

Pietro. Sempre a Di Pietro jr i molisani

hanno pagato il viaggio a Montpellier, in

Francia, per partecipare alla quinta

edizione del festival dei cortometraggi.

Ecco come l’ufficio di presidenza spendei soldi dei molisani

Tazze, giacche, libri, feste e corse di cavalli, missioni in Francia e Belgio: e io pago

Vincenzo Niro: il nuovo banchieremolisanoSecondo i bene informati il presidente

del Consiglio regionale è pronto ad aprire

la Banca etica cattolica internazionale

Page 3: 6 febbraio 2014

SEGUE DALLA PRIMA PAGINA

Inoltre coloro che dovranno sostituire i lavoratori del-

l'ARPC (entrati con concorso pubblico) sono persone che

non si sono mai occupate di terremoto, che non hanno

idea di quali siano i procedimenti finalizzati alle deter-

mine di pagamento e soprattutto di come devono essere

redatte le schede CIPE che consentono di firmare gli APQ

(quindi di avere i finanziamenti dei lavori). La cosa più

assurda è che a giugno, quindi tra 4 mesi, c'è il termine

ultimo per la firma di alcuni APQ e non c'è nessuno che

si occupa della compilazione delle predette schede.

Quindi i soldi andranno persi?

3. Il personale che dovrebbe sostituire i dipendenti en-

trati con concorso pubblico è quello delle Comunità Mon-

tane perché la regione Molise deve rispettare la

normativa nazionale del 2011 che prevede la soppres-

sione delle stesse.

Ma la regione, considerato che la legge nazionale è del

2011, quando ha bandito il concorso pubblico per il repe-

rimento di personale per portare a termine la ricostru-

zione (ossia nel 2013) non era già a conoscenza della

normativa nazionale?

4. Dalla Regione Molise c’è un’unica frase che suona

come un disco incagliato: non ci sono i fondi, e quelli che

ci sono bisogna utilizzarli per la ricostruzione.

E allora è opportuno presentare a coloro che hanno la

presunzione (da incompetenti) di governare la Regione

alcune considerazioni fondamentali. In primo luogo in-

formiamo Salvatore Ciocca e il presidente Frattura (che

ha tutti i poteri in materia) che i fondi destinati al perso-

nale (presenti nei soldi assegnati dal Cipe) non possono

essere in alcun modo destinati ai lavori di ricostruzione,

perché se non utilizzati per lo scopo a cui sono finalizzati

(ossia pagare i dipendenti) tornano dietro.

In secondo luogo, da una semplice lettura degli articoli

7 (comma 3) e 10 (comma 2) della legge regionale

12/2012 è chiaro che i fondi ci sono, perché non sono solo

quelli assegnati alla Regione Molise con la Delibera Cipe

del 3 agosto 2011, ma anche le risorse economiche e fi-

nanziarie presenti, alla data del 30 aprile 2012, nella con-

tabilità speciale della struttura commissariale (che ad

oggi non è dato conoscere) e da fondi eventualmente

messi a disposizione dalla Regione Molise.

5. Come mai il governo regionale non prende in alcun

modo in considerazione le proposte fatte durante i tavoli

tecnici, ma si limita a dire: non abbiamo i soldi?

E poi c’è l’aspetto politico che Frattura, se fosse leader

serio di coalizione, dovrebbe prendere in considerazione:

si può in qualche modo chiedere la revoca della delega

del consigliere delegato in quanto non in grado di gestire

questa situazione, ma anzi, ha creato una situazione di

stallo che non consente in primis che alcuni cittadini pos-

sano tornare nelle loro case e ha inoltre bloccato l'edilizia

molisana, di conseguenza ha aumentato la disoccupa-

zione (perché se le imprese non lavorano, non lavore-

ranno neanche i loro operai).

In altre parole Ciocca sta distruggendo il Molise con il

consenso della coalizione di centrosinistra e, in caso di

terremoto o alluvioni, i molisani dovranno arrangiarsi da

soli. Che Dio ce la mandi buona.

TAagliolto

36 febbario 2013

Si stanno architettando mille artifici e trucchetti

per portare il cognato di Patriciello in giunta. Frat-

tura non sa più come uscire dal labirinto in cui si è

infilato per calmare gli appetiti del suo alleato elet-

torale. Di destra, fuori dal Molise, di sinistra all'in-

terno della nostra regione.

Una contraddizione in termini. Ma non importa, è

essenziale far entrare il cognato. E allora bisogna tro-

vare una faccia tosta refrattaria alla vergogna che

presenti la proposta in aula. Presto fatto il più indi-

cato è il poliziotto in aspettativa, Cristiano Di Pietro,

rappresentante-simbolo dell'Italia dei Valori immo-

biliari e catastali. Chi più di lui, senza vergogna per

diritto ereditario, può avere il coraggio di dire che

serve un quinto assessore per mandare avanti la ba-

racca?Trovata l'esca, però, Frattura rischia lo stesso

di non prendere il pesce all'amo.

Sì perchè quella di Vincenzo Cotugno è una no-

mina non solo indifendibile, ma improponibile in ter-

mini di conflittualità.

Frattura, infatti, è sicuramente a conoscenza (visto

che è un assiduo frequentatore dei Patriciello's) del

fatto che Cotugno è coniugato Patriciello. Ovvero sua

moglie è la sorella di Aldo e, come tale, possiede una

rilevante quota societaria del Neuromed. Ora com'è

possibile pensare a Cotugno che va in giunta e ap-

prova le delibere di accreditamento e pagamento per

la società della moglie?Ci è capitato già Iorio con la

condanna per la Bain & Company.

La giurisprudenza è accertata: non si può votare se

si hanno interessi di famiglia.Ma non c'è solo questa

incompatibilità a entrare nella giunta regionale.

Ci sono poi gli interessi immobiliari passati e pre-

senti che collegano Frattura a Cotugno. Fino a qual-

che tempo fa comproprietari delle due torri, a

Campobasso, e oggi, si dice, comproprietari dell'ex

area del mercato coperto di Cassino, che si vuol tra-

sformare in un parco residenziale.È normale che

Frattura voglia trasformare la Regione in una specie

di Spa allargata, tra amici, parenti, ex soci e compari

vari. Ma questa di far entrare in giunta il suo socio

immobiliare, in pieno conflitto di interessi sanitari

con la Regione, sembra davvero un po' troppo, anche

per un Molise dove la giustizia sembra andare a fasi

alterne: dove vede e dove non vede.Vuol dire che la

aiuteremo noi della Gazzetta, facendo luce dove la

nebbia la fa da padrona.

Red. Pol.

Ciocca il flagello del Molise

Attenzione, Cotugnoè incompatibile

La moglie del probabile assessore ha una quota rilevante nel Neuromed pagata dalla Regione

Insegniamo agli eletti che prendono 11mila euro al mese a governare

Insensibilità, dispetti, vendette, ignoranza. In

altre parole: macelleria sociale. È quanto sta ac-

cadendo alla Protezione Civile del Molise. Il pro-

blema è nato ad arte con specifico scopo: epurare,

epurare, epurare. Se ne doveva parlare tra due

anni, trovando anche la soluzione per il futuro,

visto che per il personale impiegato sono stati

utilizzati, ad oggi, solo i fondi del Commissario e

non quelli della delibera Cipe. Perché si insiste?

Intanto, si è perso un anno.

Angelo Michele Iorio

BECCATI QUESTARicostruzione post sisma:hanno perso un anno

Page 4: 6 febbraio 2014

C’è il rischio, se non si mette un freno al

processo crescente di furto del territorio, di

ritrovarsi con l’arca che Noè, su invito del

Signore, si era premurato di riempire con

tutte le piante e gli animali del creato per

salvarli dal diluvio universale, svuotata.

Un inno alla diversità, quale inno alla

vita, che rischia di essere trasformato nel-

l’inno alla uniformità, cioè alla morte. Non

è servito l’anno 2010, anno della biodiver-

sità, a far riflettere sulle conseguenze della

perdita di questo importante patrimonio,

nel momento in cui è continuata, in Italia

come nel mondo, l’accelerazione del pro-

cesso che va riducendo lo spazio, cioè il

territorio e, con esso, la biodiversità. Per la

verità ci sarebbe più bisogno di un blocco

che di un freno, anche per riflettere sui di-

sastri provocati da questa scellerata rin-

corsa, causata dalla logica di un sistema

fallito da tempo e che si tenta di resusci-

tare, con la conseguenza di una perdita ul-

teriore di tempo che, con la conta di nuovi

disastri, porta solo ad aumentare il rischio

di arrivare al punto di non ritorno. Un

furto autorizzato dai governi, che, nella

gran parte, sono rappresentati da una

classe politica e dirigente asservita alla lo-

gica del profitto per il profitto e, come tale,

incapace di porre freno a questo processo,

che continua a limitare sempre più l’antico

rapporto tra uomo e natura. Un furto auto-

rizzato anche dai silenzi.

L’antico rapporto tra uomo e natura,

come prima dicevo, vissuto come dialogo

permanente di solidarietà e reciprocità che

sono poi gli elementi basilare della nascita

e, nel corso del tempo, della definizione di

quel fondamentale patrimonio che è il ter-

ritorio. Uno straordinario contenitore di

valori e di risorse, soprattutto di vita, che i

poteri finanziari, con la loro voracità di da-

naro, stanno distruggendo, in Italia come

in altre parti del globo. Il più grande patri-

monio dell’umanità nelle mani di persone

senza scrupoli e, come tali, privi di valori

morali, in particolare quello del rispetto,

forti del loro egoismo e, come tali, miseri.

Tant’è che, per non sentirsi diversi e soli,

utilizzano la loro e altrui opulenza per di-

strarre e, in tal modo, immobilizzare per-

fino quelli che percepiscono il valore del

territorio, anche se, il più delle volte, non

conoscono la sua complessità. È, così, che

negli ultimi dieci anni, in Italia, la superfi-

cie di territorio che è andata persa, soprat-

tutto a causa delle colate di cemento, è

stata pari a quella dell’intera regione Ve-

neto Una superficie consistente e, per di

più importante, se si pensa che su di essa si

sviluppava l’agricoltura, che, nel caso del

nostro Paese, voleva dire produzione di ec-

cellenze agroalimentari e ciò è dimostrato

dal primato che abbiamo in Europa in

quanto a riconoscimenti di denominazioni

geografiche.

Che dire poi del mondo, dove, insieme a

tanti boschi e foreste, è a rischio, solo per

fare posto a coltivazioni intensive di soia o

di mais ogm, il polmone verde del pianeta,

l’Amazzonia e i gruppi, le comunità primi-

tive, nel senso di chi vive questa realtà da

sempre, dimostrando la spietatezza di chi

fa queste scelte parlando di civilizzazione e

non di genocidio; di sviluppo e non di di-

struzione, morte. E che dire, anche, dei mu-

tamenti, con notevoli perdite di flora e

fauna, che i corsi d’acqua, i mari e gli

oceani subiscono a causa d’inquinamenti e

depauperamenti di queste straordinarie ri-

sorse. Un tipo di sviluppo, quello in atto nei

paesi cosiddetti “sviluppati” o, in via di svi-

luppo, che distrugge fette enormi di terri-

torio e, quindi, non aggiunge ma limita,

impoverisce, e, soprattutto, riduce il valore

e il significato della diversità quale forza

della solidarietà, della collaborazione, della

reciprocità, cioè, del rapporto, come dicevo

all’inizio, tra l’uomo e la natura e il senso di

sentirsi ed essere comunità.

Una perdita di valori, e lo si può vedere

con la banalizzazione del cibo, l’attacco alle

tradizioni come pure ai dialetti ed alle

stesse lingue, la poca considerazione per

l’arte, la cultura, e, nello stesso tempo, una

perdita di risorse preziose, come l’am-

biente e il paesaggio, e, soprattutto, di quel

patrimonio unico che è la biodiversità. Solo

se si blocca questo tipo di sviluppo e si dà

spazio al sogno, alla poesia, alla voglia di

fare e, soprattutto, di creare, si può dare

spazio alla sostenibilità, cioè al futuro, con

la natura che torna a dare.

Pasquale Di Lena

Post Scriptum/ A questa apprezzabile

corrispodenza di Di Lena vogliamo aggiun-

gere che il Molise, in questo quadro di dab-

benaggini, va conquistando punti e

primati. Una riflessione sullo specifico, sa-

rebbe ancora più apprezzabile e apprez-

zata. (Dardo)

4 TAagliolto6 febbario 2013

Come distruggere il territorio per far spazio al profitto

Non ha torto chi afferma che le stagioni turistiche

si preparano con largo anticipo e i programmi rigo-

rosamente coperti finanziariamente. L’improvvisa-

zione è la contraddizione in termini per un turismo

che vuole essere, e nel caso di Termoli è, una leva

economica. Nei trenta chilometri di costa (poco più)

di cui disponiamo, Termoli è il punto di riferimento

più attrezzato e qualificato.

La Goletta Verde, con l’assegnazione della ban-

diera blu, ha più volte sottolineato l’assenza d’in-

quinamento e la qualità dei servizi. Così come il

cartellone estivo ha spesso presentato una ric-

chezza di scelte, di personaggi, di spettacoli a sup-

porto del tempo libero dei turisti, ai quali, tra l’altro,

Termoli è nella condizione di offrire la bellezza del

centro storico e non pochi interessi architettonici e

ambientali. Una realtà siffatta deve fare di tutto per

mantenere il livello raggiunto nella considerazione

degli operatori turistici, per cui, dinanzi alla presa

d’atto che si sta traccheggiando, che le vicende po-

litiche comunali sopravanzano la necessità di pen-

sare alla prossima stagione estiva, e a come

renderla piacevole e accattivante in concorrenza

con le altre realtà turistiche dell’Adriatico, è ap-

prezzabile che una forza politica, in questo caso gli

esponenti locali di Sel, si preoccupino e diano la

sveglia. Il caso di Termoli offre il fianco a identiche

considerazioni per l’intera organizzazione turistica

molisana.

Ovvero per l’Azienda di soggiorno della città

adriatica e per gli Enti provinciali per il turismo di

Campobasso e Isernia che sono in regime commis-

sariale, senza risorse, senza personale. Pertanto im-

pediti, praticamente, di studiare, programmare e

realizzare alcunché per rimettere, seppure lenta-

mente, in linea di galleggiamento un’attività coordi-

nata e ordinata a promuovere il Molise in Italia e

all’estero. Il pesce (ci stiano occupando prevalente-

mente di Termoli!) puzza dalla testa. Ovvero, il de-

clino turistico della ventesima regione italiana,

deriva dalla storica insipienza dell’assessorato re-

gionale. In particolare, dalla storica incapacità di le-

giferare in materia di turismo Da anni si parla di

un’Agenzia turistica regionale, di organizzare le

strutture turistiche (amministrative e gestionali) su

basi territoriali evitando duplicazioni e sovrapposi-

zioni, di avere una visione globale delle risorse (non

solo finanziarie), di un piano promo - pubblicitario

su alti livelli della comunicazione.

Sono decenni che il turismo viene usato come

specchietto per allodole, fa da richiamo nelle dema-

gogiche campagne elettorali solleticando il residuo

di orgoglio che permane a difesa dei valori storici,

architettonici e ambientali che il territorio custodi-

sce, ma nella sostanza non trova uomini in grado di

interpretarlo, proposte da sviluppare, programmi da

realizzare. I dati statistici sugli arrivi e le partenze

pongono il Molise in coda a tutte le graduatorie.

Siamo considerati, noi molisani, una realtà che non

ha ambizione, che non cova speranza.

E una classe politica deleteria, dedita alla propria

sopravvivenza, al proprio tornaconto, al rafforza-

mento della rete di poteri con cui collude e con-

clude.

Siamo certi, non appena il governo Frattura avrà

ultimato l’opera di sistemazione “sibi et suis”, sen-

tiremo ancora parlare di sviluppo turistico. Appena

avrà qualche spiraglio di tempo per liberare la lin-

gua alla demagogia.

Dardo

Turismo: se Termoli piange,

il resto del Molise non ride

L'Italia, arca di Noè della biodiversità,contro la rapacità degli speculatori

Page 5: 6 febbraio 2014

Come abbiamo scritto ieri l’altro, all’assessorato

regionale ai trasporti c’è fermento. Si stanno met-

tendo a fuoco i problemi con Trenitalia alla cui so-

luzione sta dedicando attenzione professionale il

direttore d’area Rodolfo Cocozza. Solo qualche

giorno fa c’è stato un incontro dell’assessore Nagni

coi responsabili della società ferroviaria per verifi-

care quali condizioni sono necessarie, e a quali

condizioni, per un eventuale prolungamento del

contratto con quella società. Pronto, in caso di ne-

cessità, anche un bando pubblico per un nuovo ap-

palto.

Come dire, mai farsi trovare impreparati. Ma

sulle ferrovie c’è un altro aspetto da curare oltre

quello della gestione dei servizi: ovvero gli inter-

venti strutturali sulla rete ai quali, dal versante po-

litico, sta ponendo rilievo il consigliere comunale

del Pd, Antonio Battista, forte dell’essere un ferro-

viere esperto e preparato In allestimento ha una

relazione-dossier-proposta che si riserva di pre-

sentare all’assemblea municipale per renderla

edotta di ciò che può essere realizzato per fare

della rete ferroviaria molisana non più un ramo

secco della rete nazionale, ma un piccolo modello

di efficienza.

Cogliendo un’anticipazione, possiamo dire che gli

interventi sarebbero finalizzati innanzitutto ad ac-

corciare “le distanze e tempi di percorrenza tra il

Molise, Roma, Napoli ed il Nord dell’Italia”. Sostan-

zialmente riguardano la tratta Campobasso Rocca-

ravindola che per averla ci sono voluti oltre

trent’anni.

Così com’è, incide poco sia sulle distanze sia sui

tempi di percorrenza. Elettrificandola (appena 75

chilometri) “unitamente ad opere tendenti a velo-

cizzare e rettificare il tracciato, consentirebbe di

incidere sui tempi complessivi di percorrenza e ge-

nerare ricadute positive sull’impatto ambientale

grazie alla trasformazione della trazione da diesel

ad elettrico”. Dice inoltre Battista: “Gli interventi di

rettifica del tracciato potrebbero interessare, ad

esempio, due tratte.

La prima, Vinchiaturo-Campochiaro, attraverso

l’abbandono dell’attuale percorso, peraltro inutile

ai fini commerciali, con la riduzione di alcuni chi-

lometri di linea e il notevole aumento delle velocità

rispetto agli attuali 75 chilometri/orari. La seconda,

potrebbe essere Cantalupo-Carpinone. Infatti da

Cantalupo è ipotizzabile rettificare il tracciato sino

all’imbocco della galleria di Carpinone e quindi

dare continuità alla velocità di crociera di 120 chi-

lometri/orari.

Cosicché, il collegamento con Roma potrebbe

scendere anche al di sotto delle 2 ore e 30 minuti.

Ricadute evidenti si avrebbero anche nel collega-

mento con Napoli. E non solo. Ad esempio, con

l’entrata in servizio degli ETR 1000, Milano, Vene-

zia e Torino si avvicinerebbero in modo straordi-

nario al Molise. Interventi di rettifica del tracciato,

maggiore velocità. Ad una prima valutazione, l’in-

vestimento sarebbe compatibile con il risparmio di

gestione, aspetto rilevante in una eventuale valu-

tazione per ottenere un finanziamento europeo.

Da quando è uscito di scena Michele Iorio il Mo-

lise ha interrotto i rapporti con la UE, nonostante il

Molise disponga di un europarlamenmtare, Patri-

ciello. Cercasi pertanto disperatamente un pro-

getto che smentisca l’asserzione.

A latere di questo miglioramento strutturale,

sono da prendere in considerazione la rimessa in

esercizio, collegata ad un progetto di sviluppo turi-

stico e ambientale dell’Alto Molose e delle aree in-

terne dell’Abruzzo, della linea

Carpinone-Sulmona, e la ripresa progettuale e fat-

tuale della Metropolitana leggera che, ridisegnata,

troverebbe nuovi e ancora più validi argomenti po-

tendo raggiungere anche Venafro.

La crisi economica che dura da anni ha abbassato

su livelli minimi le volontà, le progettualità, le spe-

ranze nel futuro.

Ma sarebbe molto più grave se non si tentasse di

uscire da questa condizione di disagio. Che nel

terzo millennio il Molise possa vantare una rete

ferroviaria e un piano dei trasporti degni di tal

nomi, è un’aspirazione legittima.

Dardo

CAMPOBASSO. "Non pos-

siamo che condividere in toto

quanto espresso con la mozione

sulla sanità dal gruppo consi-

liare del Pd al comune di Cam-

pobasso dai consiglieri Augusto

Massa, Antonio Battista e Mau-

rizio D’Anchise. Nel loro docu-

mento, viene tracciata quella

che dovrebbe essere la linea

qualificante della politica in

Molise, ossia la riaffermazione

sacrosanta dell’ineluttabilità

della sanità pubblica.

Questo è il concetto ispiratore

cardine di qualsiasi riforma si

voglia promuovere, perché trae

origine dal diritto alla salute co-

stituzionalmente garantito e tu-

telato”. L’onorevole del Pd

Laura Venittelli accoglie con

soddisfazione l’iniziativa as-

sunta dai tre rappresentanti

istituzionali democratici.“Pieno

sostegno da parte nostra a que-

sta mozione – conclude il depu-

tato molisano – che incarna lo

spirito della nostra battaglia a

favore del territorio e contro i

conflitti d’interesse che ri-

schiano di minare l’anima di

centrosinistra dell’attuale go-

verno regionale”.Il parlamen-

tare del Pd ritiene intoccabili i

presidi pubblici, che non vanno

né depotenziati né smantellati.

TAagliolto

56 febbario 2013

"Sanità basta con i tagli"

Come uscire dal disagio della crisi economica guardando al futuroFerrovie strumento di crescitasociale ed economica? Si può, anzi si deve

L'onorevole Venittelli chiede la revisione del progetto di razionalizzazione di Frattura

Che nel terzo millennio il Molise possa vantare una rete ferroviaria e unpiano dei trasporti degni di tal nomi, è un’aspirazione più che legittima

Page 6: 6 febbraio 2014

I gravi disagi subiti dai pazienti al pronto

soccorso del Cardarelli hanno spinto il

consigliere comunale di Costruire De-

mocrazia Michele Durante a presentare

un esposto, indirizzato alla direzione sa-

nitaria dell'ospedale Cardarelli, al sin-

daco di Campobasso, al prefetto di

Campobasso, e per conoscenza alla Pro-

cura della Repubblica presso il Tribunale

di Campobasso.

"Si nega il diritto alla salute dei cittadini

- è il commento di Durante - e gli organi

competenti hanno il dovere di verificare,

accertare le eventuali responsabilità,

oltre che ripristinare le condizioni affin-

ché quel diritto venga garantito". L’altro

ieri Durante dopo aver ricevuto nume-

rose sollecitazioni da parte di cittadini

si e attivato e si è recato al pronto soc-

corso dove la situazione gli è apparsa su-

bito grave. “Circa 50 pazienti – racconta

il consigliere - attendevano di essere ri-

cevuti all’interno dell’accettazione del

reparto e all’esterno del pronto soccorso

stazionavano 4 ambulanze, destinate ai

servizi di emergenza 118.

Il personale in servizio sulle ambulanze

mi ha riferito di essere in attesa della

restituzione delle lettighe, da parte degli

operatori del pronto soccorso, anche da

5 ore, e che non poteva rispondere alle

richieste di intervento in emergenza su

tutto il territorio assegnato; all’esterno

della struttura stazionavano inoltre di-

verse persone, parenti o accompagnatori

di pazienti presi in carico dal pronto soc-

corso anche da due giorni, che non rice-

vevano ancora una risposta in merito

all’eventuale ricovero degli stessi presso

la struttura ospedaliera o del completa-

mento delle procedure previste dai pro-

tocolli sanitari; alcuni di questi

accompagnatori – continua Durante -

evidentemente stressati dall’attesa, ave-

vano comportamenti incontrollati, met-

tendo a rischio la propria incolumità e

all’interno dell’area di pronto soccorso

c’erano 44 pazienti in transito, molti dei

quali in evidente situazione di assoluta

emergenza, molti dei quali poggiati su

sedie a rotelle o comunque in soluzioni

di fortuna, alcuni disposti sulle lettighe

in una situazione di oggettivo sovraffol-

lamento rispetto alle dimensioni della

struttura; erano presenti in servizio due

medici e due infermieri, numero eviden-

temente insufficiente a garantire il servi-

zio minimo di assistenza e inoltre alcuni

dipendenti dell’ospedale mi hanno rife-

rito che dei pazienti in attesa avevano

informato i carabinieri di quanto stava

accadendo; all’arrivo di una pattuglia

dell’Arma dei carabinieri mi sono imme-

diatamente qualificato e ho denunciato

ciò che avevo verificato personalmente,

ponendo in ipotesi la fattispecie dell’in-

terruzione di Pubblico servizio, e ho

chiesto inoltre di essere segnalato quale

persona informata nel caso in cui vi fos-

sero iniziative di parte, o dirette degli or-

gani competenti, sull’accaduto”.

66 febbraio 2014 Campobasso

Dove acquistare il libroCAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazze�a del Molise

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Sente i ladri e spara con il fucileUn 60enne mette in fuga

i malintenzionati.

Nel buio, poi, non

riconosce i Carabinieri

SEPINO. Stavano cercando di en-

trare nel cuore della notte (intorno

alle 2.30) in una casa vicino ad un

noto agriturismo di Sepino con

l’intento di trafugare qualche og-

getto di valore, ma i ladri hanno

fatto troppo rumore svegliando i

proprietari che dormivano al piano

superiore della struttura. Il capo

famiglia, un 60enne, con l’intento

di mettere in fuga i malviventi, ha

imbracciato il proprio fucile da

caccia, è uscito sul balcone comin-

ciando ad urlare per spaventare i

ladri. Il titolare dell’agriturismo ha

esploso alcuni colpi non ferendo

nessuno ma riuscendo nell’intento

di far dileguare gli sconosciuti. In-

tanto un familiare dell’uomo aveva

contattato il 112 della locale sta-

zione giunto repentinamente sul

posto. Il titolare, ancora in stato di

allerta, vedendo sopraggiungere

ulteriori sagome sbucare dalle

ombre notturne ha continuato a

sparare… ma questa volta si trat-

tava dei Carabinieri. E’ proprio il

caso di dire che “la paura fa 90�,

ma anche che i continui furti messi

a segno in diversi comuni, soprat-

tutto nelle aree periferiche, fanno

stare in stato di allerta i tanti resi-

denti. I militari, a seguito dell’epi-

sodio che fortunatamente non ha

visto feriti, hanno ascoltato l’uomo

per ricostruire i fatti. Il caso è al

vaglio degli inquirenti, sono in

corso gli accertamenti per rico-

struire le dinamiche dei fatti. Sul

posto, oltre ai Carabinieri della

Stazione di Sepino, anche i colle-

ghi della Compagnia di Bojano del

Capitano Michele De Chiara.

Pronto soccorso in tilt , Durante presenta un esposto

L’azienda sanitaria regionale Molise

ha richiesto di attivare le procedure

volte alla formazione di una graduato-

ria e all’individuazione e selezione per

l’assunzione di 14 ausiliari disoccu-

pati.

Il rapporto di lavoro sarà a tempo

pieno e determinato della durata di 12

mesi. I requisiti generali richiesti per

la partecipazione sono: diploma di

scuola media secondaria di primo

grado o assolvimento dell’obbligo sco-

lastico (il titolo di studio conseguito al-

l’estero deve aver ottenuto

l’equipollenza a quelli italiani, rila-

sciata dalle competenti attività).

E’ necessario inoltre lo stato di disoc-

cupazione e relativa iscrizione presso

il competente Centro per l’impiego. I

lavoratori occupati con diritto alla so-

spensione ovvero alla conservazione

dello stato di disoccupazione non pos-

sono partecipare alla presente proce-

dura di avviamento a tempo

determinato.

I lavoratori interessati alla selezione

potranno presentarsi presso gli spor-

telli del Centro per l’Impiego di Cam-

pobasso, o presso il recapito di

appartenenza, il giorno 13 febbraio

2014 dalle 9 alle 12.30 e nel pomerig-

gio dalle ore 15.30 alle 17.15, muniti di

un valido documento di riconosci-

mento e copia della certificazione Isee

(Indicatore della situazione economica

equivalente relativo ai redditi anno

2012), che può essere richiesta gratui-

tamente presso qualunque Caf. La

graduatoria sarà formulata nel ri-

spetto degli elementi fissati con deli-

berazione della giunta regionale, ossia

anzianità di disoccupazione e Isee. Il

soggetto con punteggio minore pre-

cede in graduatoria quello con pun-

teggio maggiore.

La graduatoria avrà validità ed utiliz-

zazione fino a 6 mesi successivi alla

data di avviamento a selezione per ul-

teriori assunzioni presso la stessa sede

e in posti della medesima qualifica e

profilo professionale indicati nell’av-

viso.

Coloro che avranno titolo alla sele-

zione verranno sottoposti diretta-

mente dall’Asrem ad una prova

selettiva consistente in un colloquio e

prova pratica attinente al profilo.

L’Asrem, 14 assunzionia tempo determinato

Page 7: 6 febbraio 2014

CAMPOBASSO. La Commis-

sione Regionale Anticorruzione,

l'Osservatorio Molisano per la

Legalità ed il Comitato di Difesa

della Salute Pubblica del Mo-

lise, di comune accordo hanno

deciso di chiedere alla Corte

Europea dei Diritti dell'Uomo

l’abrogazione della legge Be-

rardo. La violazione dell'art. 8

della Convenzione è palese ed è

suffragata da giurisprudenza

costante ed univoca.

Le possibilità di una vittoria,

quindi, sono ritenute fondate

soprattutto se si considerano i

precedenti giurisprudenziali in

materia. Al contempo, al fine di

vanificare la nostra azione le-

gale, chiediamo alla Regione

Molise una nuova legge regio-

nale che permetta una diversa

gestione dei progetti di parchi

eolici in Molise, tenendo in par-

ticolare considerazione la pro-

tezione dei paesaggi e delle

bellezze naturali, delle zone di

interesse archeologico, storico e

culturale.

"Sarebbe auspicabile - so-

stiene Musacchio - che gli at-

tuali consiglieri regionali

dichiarassero sia la loro posi-

zione in relazione alla abroga-

zione della legge Berardo sia

all'ipotesi di una nuova e più

stringente regolamentazione

giuridica.

Anzi chiederemmo di più. Ci

aspettiamo che lunedì 10 feb-

braio alle ore 10.30 i consiglieri

e tutti gli amministratori pub-

blici molisani che volessero ab-

bracciare la nostra azione si

recassero presso il “Terzo Spa-

zio” in Via Mazzini, 38/A a Cam-

pobasso e venissero a firmare la

loro adesione. Comunque sia,

noi andremo avanti anche da

soli perché siamo convinti che

la attuale legge regionale sul-

l'eolico sia assolutamente da

abrogare riscrivendone una che

ponga seri ed efficaci limiti alla

tutela del nostro territorio".

CAMPOBASSO. "Attraverso il

presente Comunicato annuncio

che questa mattina ho provve-

duto ad inviare una lettera al

Segretario regionale dell’Udc,

Avv. Teresio Di Pietro, in merito

alla mia decisione irrevocabile

di lasciare il Partito dell’Udc e

quindi di dimettermi da compo-

nente della Segreteria Regio-

nale e da delegato al Congresso

Nazionale previsto nei prossimi

giorni". Scrive, così, Francesco

Pilone storico rappresentante

del partito in Consiglio comu-

nale a Campobasso.

"Dopo 17 anni di coerente,

leale ed ininterrotta militanza

politica, non senza dolore, lascio

un Partito al quale credo di aver

dato molto ma dal quale sono

convinto di non aver ricevuto

altrettanto. Se ci saranno le

condizioni, sarò impegnato

nelle prossime consultazioni

elettorali per il rinnovo del

Consiglio comunale di Campo-

basso, alla costruzione di un

percorso politico in grado di

dare una casa credibile ai mo-

derati che si richiamano alla

tradizione democratica-cri-

stiana e funzionale ad una

guida seria e competente della

città capoluogo di Regione. Al

Segretario Regionale, a tutta la

segreteria politica, agli Ammini-

stratori UDC presenti in Re-

gione, Provincia e Comuni del

Molise, a tutti i soci e militanti,

auguro buon lavoro". Quanto

accaduto negli ultimi giorni a

seguito della presa di posizione

del gruppo al Comune composto

da Ambrosio e Sabusco per so-

stenere la ricandidatura a sin-

daco di Gino Di Bartolomeo e la

successiva smentita di questa

posizione da parte di Luigi Ve-

lardi ha posto, ancora una volta,

la sorda e latente lotta interna

all'Udc. L'altalenante posizione

del partito a livello politico sta

generando non pochi problemi

all'interno dello stesso e l'uscita

di Francesco Pilone ne è una

prima testimonianza.

76 febbraio 2014Campobasso

Parco giochi, sfrattato il gestore

Lo storicoesponente del partito a Campobasso abbandona a seguito delle pesantilotte interne

Il Comune intima alla ditta di lasciare l'area di via XXIV maggio

Il Comitato anticorruzione si rivolge alla Corte europea dei diritti dell'uomo

CAMPOBASSO. Perchè quando una struttura funziona bisogna giocoforzatagliarle le gambe? Ci riferiamo al Parco giochi per bambini in via XXIV Maggioa Campobasso. Il Comune capoluogo ha inoltrato alla ditta che gestisce ilParco una raccomandata nella quale la si invita a "rimuovere, entro e nonoltre la scadenza contrattuale del 20 maggio 2014, tutte le attrezzature e|ole opere realizzate". Ma perchè questa decisione? Perchè, soprattutto, farla aridosso delle elezioni amministrative del 25 maggio? Non sarebbe stato ilcaso, almeno, di prorogare qualche mese in attesa della nuova amministra-zione? Sono interrogativi non secondari anche perchè siamo in presenza digente che lavora e che su quella struttura ha anche investito. Mandarla, d'untratto a casa non è secondo logica. Il Parco di via XXIV maggio da qualcheanno funziona ed anche bene a seguito proprio della nuova gestione. Nel re-cente passato non pochi furono gli inghippi e le lamentele da parte dei genitoridei bambini che spesso e volentieri trovano l'area chiusa o sporca o con l'erbaalta. Con la nuova gestione, invece, le cose sono cambiate ed anche le operedi migliorie realizzate, sulle quali il Comune ha appuntato gli strali, rendonoancora più funzionale la struttura. E', forse, un reato? O, al contrario, andavasostenuta l'iniziativa garantendo un minimo di aiuto invece di essere cacciatia calci nel sedere? Una situazione al limite della normalità e che ha già visto,come nel caso dell'assegnazione del bar dell'area della Foce, l'assurdo dellagara andata deserta. L'amministrazione comunale, invece di pensare a garantireun piano organico di interventi per rendere funzionali le strutture aperte alpubblico rende la vita difficile a quanti intendono lavorarvi a favore dei citta-dini. Quello che sta accadendo per il Parco giochi di via XXIV maggio è solol'ultimo esempio di una politica sbagliata a danno delle micro imprese familiariche vogliono solo lavorare investendoci in lavoro e soldi. E, poi, perchè tuttoquesto a ridosso delle elezioni Comunali?

Francesco Pilone lascia l’Udc

Eolico selvaggio, fermare la legge

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www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] copie in omaggioISERNIA

ANNO X - N° 30 - GIOVEDÌ 6 FEBBRAIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

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ISERNIA. Erano stati gli uomini

della forestale a bloccare l'incendia-

rio dello "Stingone", avvenuto il 16

agosto 2013.

Ieri si è celebrata l'udienza dinanzi

al GIP che ha accolto la richiesta di

patteggiamento avanzata dalla difesa

dell'imputato. Lo stesso è stato con-

dannato per il reato di tentato incen-

dio boschivo ad una pena di anni 2 e

mesi 4 di reclusione senza il ricono-

scimento del beneficio della sospen-

sione condizionale della pena. At-

tualmente l'uomo, in attesa che la

sentenza di patteggiamento diventi

definitiva, si trova ancora agli arresti

domiciliari.

116 febbraio 2014Isernia

(a proposito di Settis, Severini, Montanari e Famiglietti)di Emilio IzzoL’Incontro pubblico tra Tomaso Montanari, Salvatore Settis, Giuseppe Severini

e Gino Famiglietti per discutere del patrimonio culturale e del diritto dei cittadiniad usufruirne, tenutosi l’8 ottobre scorso in Molise presso il castello Pandone diVenafro, prendeva spunto dai recenti libri di cui sono autori alcuni dei parteci-panti alla discussione: Le pietre e il popolo. Restituire ai cittadini l’arte e la storiadelle città italiane, di Tomaso Montanari (Minimum Fax) e Costituzione incom-piuta. Arte Paesaggio Ambiente, di Alice Leone, Paolo Maddalena, Tomaso Mon-tanari, Salvatore Settis (Einaudi). A dire la verità, l’incontro di spunti ne dava etanti, ma il vero problema è stato quello di assistere ad una “discussione” traeletti, le cui sollecitazioni alla riflessione sono rimaste lettera morta in mancanzadella vera discussione, quella con i presenti, impotenti difronte, per l’ennesimavolta, ad un confronto negato. Del resto non ci si poteva aspettare di più, vistoche l’iniziativa era stata fortemente voluta ed organizzata (con la fedelissimacollaborazione di alcuni suoi sottoposti) dal direttore regionale per i beni culturalie paesaggistici del Molise avv. Gino Famiglietti, esempio vivente del confronto ne-gato. Ma se a questi atteggiamenti arroganti e dispotici, alla povertà intellettualein Molise avevamo “fatto il callo”, altro ci si aspettava da ospiti così illustri venutidalla ribalta nazionale. Ma come recita il titolo “rubato” di questo scritto, difrontealla difesa di una casta, nulla può. E così, gli spettatori hanno ascoltato le dis-sertazioni erudite dei noti intervenuti, che purtroppo, ancora una volta, nulla dinuovo hanno aggiunto a ciò che è già stato giustamente condiviso e recepito inaltre occasioni, solito pianto greco, solita passerella, solito calcolato raccapriccio.Insomma, le solite cose. Consueto, anzi forse ancora più aspro, è sembrato l’at-tacco a chi sottovaluta la tutela ma anche quello contro la valorizzazione. E sesul primo aspetto siamo tutti d’accordo (salvo verificare che ormai tra gli addettiai lavori, l’argomento tutela sia diventato un optional!), sulla valorizzazione esisteun baratro immane, nonostante la sua inclusione a pieno titolo tra i compiti isti-tuzionali del MiBAC. In buona sostanza, i titolati ospiti, ognuno per le rispettivecompetenze ma senza grosse differenze, hanno rimarcato, Famiglietti su tutti,che i beni culturali non possono essere tutelati se c’è valorizzazione o, comun-que, questo è stato il senso del loro dire. Peccato perché, pur avendo un patri-monio così vasto ed articolato, non siamo mai riusciti degnamente a tutelarloanche in assenza di una valorizzazione, mai decollata nonostante i tentatividell’ex direttore generale Resca! I motivi e i numerosi esempi di un patrimonioculturale allo stremo, ritengo di poterli risparmiare ai lettori per non annoiaree per volontà forte di rimanere in tema, nella completa disponibilità a qualsiasiconfronto anche, e perché no, con i titolati conferenzieri di cui sopra, sempre cheloro si abbassino sul terreno dell’ultimo arrivato. E allora, visto che sul temadella tutela del patrimonio culturale e paesaggistico, chi scrive è totalmente

d’accordo con i noti relatori, dei quali qui ancora una volta si vuole ricordare ilvalore e la preparazione, ad iniziare da Settis, archeologo e storico dell’arte,cattedratico, curatore di numerosi scritti e molto altro, passando per Severini, ma-gistrato, buono per ogni occasione, dal Consiglio di Stato a collaborazioni condiversi ministeri, non ultimo quello del MiBAC, anch’egli non rimasto con le maniin mano relativamente a scritti sul paesaggio, non dimenticando Famiglietti, av-vocato, estensore per buona parte del Codice del Paesaggio, direttore regionalein Lombardia e Molise, autore di numerosi articoli sul tema e “strenuo” difensoredel territorio dall’invasione “dall’eolico selvaggio” (purtroppo solo da quello!), eper finire con Montanari, storico dell’arte, cattedratico, giornalista (al quale sind’ora il sottoscritto chiede venia per non essere minimamente all’altezza dei suoimirabili articoli) per “Il Fatto Quotidiano”, scrittore appassionato di paesaggio,come si diceva, vista la condivisione sulle problematiche del fattore tutela, dovesarebbero le differenze e i motivi della critica che si vuole lanciare? Intanto,giusto per essere chiari, personalmente non ritengo dannosa la valorizzazione,se fatta nei modi e nei tempi dovuti. Al contrario. Per esempio, ma solo e breve-mente per dare un piccolo contributo, chi scrive è stato promotore e curatoredi un progetto denominato “Cantieri Aperti” che, salvo smentite ancora non re-gistrate (a parte tentativi dell’avv. Famiglietti mestamente restituiti al mittenteper motivi noti alle cronache e per altri troppo lunghi da spiegare in questasede), ha rappresentato un momento alto di tutela, valorizzazione e traspa-renza amministrativa. In altri termini. Il progetto ha permesso a numerosi sitichiusi da anni per lavori mai portati a termine, di essere visitati con guide, previala loro messa in sicurezza, facendo registrare il plauso ministeriale ma ancor piùquello dei tanti visitatori rimasti digiuni per troppo tempo. Come si diceva, un

esempio, solo un esempio dei tanti che si potrebbero fare se solo ce ne fosse iltempo e la voglia. Sì, proprio la voglia, quella che alcuni burocrati, convinti cheil Verbo sia quello personale, proprio in assenza di qualsiasi confronto, arroccatisu posizioni antidiluviane e negative, ti fanno passare, o meglio, ci provano, vistoche al sottoscritto non è venuta mai meno. Ma cosa spinge chi scrive a dissentireo comunque a stigmatizzare l’operato di tali insigni ospiti venuti in quel di Molisee in quel del castello Pandone di Venafro? La difesa a prescindere del potere,dell’apparato, demolendo clamorosamente quell’onesta intellettuale tanto de-cantata. E così, finalmente giungiamo al dunque senza più remore di sorta. Pro-prio l’alta caratura dei quattro fa saltare all’occhio, anche dei meno attenti, latotale contraddizione esistente tra il dire e il fare. Al primo esempio di come cisi dovrebbe comportare difronte a quei delitti contro il paesaggio di cui “i nostri”sarebbero i paladini, come per incanto e per fare piacere al “padrone di casa”,si cancella con un vergognoso colpo di spugna, tutto l’ardore ed il credo fin quigettato nell’arena. E non ci si è limitati solo a far finta di niente, gli emeritirelatori hanno persino osannato le bellezze della cittadina molisana (indubbie)ed il modo di operare rispetto ad esse da parte della dirigenza ai beni culturalidella regione Molise! Un orbo si potrebbe anche capire, TRE NO (il quarto erala parte in causa!)! E siccome siamo certi delle capacità visive della terza di cuitrattasi e che ancora 1 più 1 più 1 fa 3, allora significa che sulle dichiarazionirelative alla tutela dei beni culturali e paesaggistici di Venafro, c’è qualcosa chenon torna. Ebbene i tre studiosi, strenui difensori del paesaggio italiano unita-mente a chi li ha invitati, pur di difendere l’indifendibile padrone di casa sucome concepisce la tutela, si sono prestati ad essere fisicamente e mentalmentepresenti (osannandolo) nell’esempio più eclatante di sfregio archeologico, archi-tettonico, ambientale e paesaggistico del Molise, proprio il circondario e l’exfossato del castello, sul quale erano seduti! Davvero un bell’esempio di linearità!Di onestà intellettuale! Ovviamente, le foto che si allegano, serviranno ai lettorie a chi vorrà intervenire sui fatti e sui misfatti, siano essi di natura tutelare, sianoessi di natura intellettuale, ma serviranno anche a chi, come i nostri paladini, nonperdono occasione per predicare bene e razzolare male! E pensare che finoa poco tempo fa erano i punti di riferimento del sottoscritto sui temi di naturapaesaggistica! Non dispiacerà al lettore se colgo l’occasione per allegare anchel’intero testo della mirabile opera del maestro Fabrizio De André, il quale, a dif-ferenza dei nostri “falsi profeti”, ha scritto e cantato quello che poi ha messoin atto senza accattivarsi……..I SOCI VITALIZI DEL POTERE AMMUCCHIATI IN DISCESA A DIFESA

DELLA LORO CELEBRAZIONE.*Segretario Regionale UILBAC Molise

Bracconiere uccide una lupa

VENAFRO. La carcassa

della lupa venne rinvenuta in

territorio di Conca Casale il

25 gennaio scorso. Già da una

prima ispezione il veterinario

dell’Asrem non ebbe dubbi: la

morte era sopravvenuta in

conseguenza delle ferite pro-

dotte da un’arma da fuoco,

con ogni probabilità un fucile

da caccia. Da tale certezza è

partita una meticolosa inda-

gine condotta dagli agenti del

Corpo Forestale di Venafro, i

quali, in attesa di ricevere i

referti definitivi dell’Istituto

Zooprofilattico di Isernia, si

stanno dando una gran da

fare per risalire all’identità

dello sconsiderato che ha de-

liberatamente ferito a morte

la lupa. Le indagini proce-

dono nel riserbo assoluto, ma

tra Venafro e Conca Casale si

vocifera di alcuni cacciatori

della zona messi “sotto tor-

chio” dagli uomini della Fore-

stale. Per adesso si tratta solo

di sospetti, ma dalle analisi in

corso non è da escludere che

gli inquirenti riescano a risa-

lire all’arma e al tipo di car-

tucce utilizzate. In altri

termini l’autore del grave atto

di bracconaggio potrebbe es-

sere presto chiamato a ri-

spondere delle sue azioni.

Intanto ancora non è chiaro

se la lupa sia stata colpita a

morte nel territorio di Conca

Casale, oppure sul versante

venafrano della montagna

che separa i due comuni e sia

riuscita a trascinarsi per

qualche chilometro prima di

accasciarsi al suolo priva di

vita. Appare invece evidente

che il bracconiere abbia fatto

fuoco con un fucile da caccia

calibro 12 caricato a pallet-

toni.

Adsl, potenziata

la linea a Castelromano

L’intervento.

ISERNIA. È imminente l’attivazione del potenziamento della linea Adsl nella frazione Castel-romano e nelle borgate occidentali. Si tratta d’un pro¬getto av¬viato al¬cuni anni fa e che ora,dopo che lo scorso gennaio la Telecom ha ac¬cettato di fornire il traliccio che servirà da PonteRadio, potrà final¬mente trovare effettiva funzionalità. «È un servizio fondamentale per molti cit-tadini – ha dichiarato il con¬sigliere comunale Antonia Patriarca, che sta seguendo le fasi con-clu¬sive del progetto –. La connessione internet per mezzo d’una piatta-forma Adsl in modalitàwireless rende molto più rapida ogni operazione da svolgere attraverso il web. Il lavoro, lo studioe molte altre attività quotidiane ormai non possono più prescindere dalla rete. Con la creazionedi un ponte radio – ha aggiunto Patriarca – e la rea¬lizzazione di una piattaforma di gestione edi controllo della connes¬sione, anche a Castelromano e nelle borgate occidentali si avrà unacopertura hotspot wi-fi ca¬pace di garantire stabilità di collegamento e migliore efficienza deitempi operativi». L’amministrazione comunale ha pure dato l’avvio alle procedure per attivareil medesimo servizio Adsl in tutte le altre aree periferiche che ne sono sprovviste.

I Carabinieri sulle tracce dell'uomo che ha abbattuto l'animale

Si tratta di un progetto avviato alcuni

anni fa ora fatto proprio dalla Telecom

...I soci vitalizi del potere ammucchiati in discesa a difesa della loro celebrazione

Condannato a 2 anni e 4 mesi il piromane dello Stingone

Page 12: 6 febbraio 2014

TERMOLI – L’amministra-

zione comunale informa che la

Procura Regionale presso la Se-

zione Giurisdizionale della

Corte dei Conti del Molise ha ar-

chiviato il caso della diffida

inoltrata dai Consiglieri comu-

nali di opposizione sul tema

delle risposte alle interrogazioni

formulate al primo cittadino e

all'Amministrazione comunale.

Il magistrato istruttore, così

come riportato nella comunica-

zione inoltrata al Comune di

Termoli, ha archiviato la "ver-

tenza in oggetto" lo scorso 27

gennaio. "Apprendo con soddi-

sfazione - dichiara il sindaco

Antonio Basso Di Brino - la no-

tizia dell'archiviazione da parte

della Procura Regionale presso

la Corte dei Conti del Molise, sul

famigerato tema della mancata

risposta alle interrogazioni for-

mulate dalla minoranza alla no-

stra Amministrazione comunale.

Evidentemente il magistrato ha

ritenuto infondate le ragioni ad-

dotte dai consiglieri di opposi-

zione, decidendo di non

procedere ulteriormente nel-

l'analisi della vicenda. Ancora

una volta mi trovo a rilevare

l'inconsistenza delle argomen-

tazioni sollevate da una parte

della minoranza consiliare ter-

molese, la quale non perde oc-

casione per buttare fango su

questa Amministrazione, senza

trovare però riscontri né tra la

gente né, tantomeno, nell'ambito

dei pronunciamenti della magi-

stratura. Per questa ragione

resto convinto del fatto che Ter-

moli meriti un'opposizione più

seria, costruttiva e propositiva, e

non bellicosa, rissosa ed incon-

cludente come quella vista nel

corso di recenti Consigli comu-

nali. L'unico grazie che mi sento

di rivolgere di cuore all'intera

opposizione consiliare - con-

clude Di Brino - è quello riferito

alle numerose possibilità offer-

temi nel dare conto periodica-

mente ai cittadini dei ripetuti

buchi nell'acqua fatti da Mari-

nucci, Russo, Di Giandomenico

e compagni".

126 febbraio 2013 Termoli

Spaccio di eroina,

arrestati padre e figlia TERMOLI - Gli agenti del

Commissariato hanno arrestato

per spaccio e concorso nello

spaccio di sostanze stupefacenti

un uomo di 52 anni residente a

Petacciato e con precededenti

per spaccio, e la figlia di 17 anni.

Proprio la giovane è stata sor-

presa dagli agenti in via Asia

mentre stava cedendo una dose

di eroina a un altro giovane ter-

molese, già noto alle forze del-

l’ordine. La giovane di 17 anni e

incensurata, è stata accompa-

gnata in Commissariato e sotto-

posta a perquisizione da parte

delle donne poliziotto che, tra

gli indumenti che indossava

hanno trovato altri dieci involu-

cri di droga, confezionati singo-

larmente, e per un peso

complessivo di circa 6 grammi.

Gli agenti hanno approfondito i

controlli anche nell’abitazione

del padre della ragazza, un pre-

giudicato di 52 anni residente a

Petacciato, dove sono stati rin-

venuti altri 15 grammi di stupe-

facente, e un bilancino di

precisione. L’uomo è stato

quindi dichiarato in arresto e

rinchiuso nel carcere di Larino

dovendo rispondere all’accusa

di concorso in spaccio con la fi-

glia, mentre queet’ultima è

strata associata nel carcere mi-

norile de l’Aquila.

Ruba in un’auto, ladro

identificato e denunciato TERMOLI – Si era impoos-

sessato di un portamoneta

contenuto in una borsa la-

sciata sul sedile di un’auto

parcheggiata davanti alla

scuola di via Cina.

Non contento, e non sa-

pendo che la vittima avesse

denunciato tutto alla Polizia,

ha ritentato il colpo il giorno

successivo senza rendersi

conto che i suoi movimenti

venivano registrati da una te-

lecamera che lo hanno im-

mortalato. Proprio grazie al

filmato gli agenti di Polizia

hanno bloccato un giovane

con precedenti penali.

Durante la perquisizione

nella sua abitazione, i poli-

ziotti hanno rinvenuto un te-

lefonino cellulare, alcuni

effetti personali e cento euro

rubati dalla borsa della

donna che aveva lasciato

l’auto in sosta per andare a

riprendere il figlio a scuola.

Tutta la refurtiva è stat ricon-

segnata alla legittima pro-

prietaria mentre il giovane è

stato denunciato a piede li-

bero.

Fondata associazione

"Termoli medievale”TERMOLI – “Termoli medievale” è il nome dato ad una nuova associazione socio

- culturale che riunisce quasi tutti i commercianti del Borgo antico; i soci fondatorisono 20. L’associazione "Termoli medievale" è aperta a tutti i residenti e alle attivitàubicate all’interno del Borgo e i soci hanno avviato le procedure di riconoscimentoda parte del Prefetto e del Presidente della Giunta Regionale. Oggi alle ore 10,30,nei locali del ristorante "Federico II" in via Duomo, i soci presenteranno la nuovainiziativa e ne illustreranno lo Statuto, il Consiglio direttivo e il programma.

Chiamate d’imbarco per marittimi

Corso “Operatore di sostegno per disabilisensoriali, si chiudono iscrizioni

Appuntamento con il Café teologico

TERMOLI – La Capitaneria di porto per venerdì 7 febbraio ha diramato tre chiamated’imbarco per altrettanti marittimi. Alle 9,30 interessa a un motorista abilitato da imbar-care come conduttore di macchina a bordo del peschereccio "Adriana III"; alle 10 a unmarittimo con la qualifica di giovanotto di macchina da imbarcare sul "Papà Antonio"; alleore 10,30 per mozzo - marinaio da imbarcare sul peschereccio "Adriana", Gli interessatidovranno presentarsi in Capitaneria con Libretto di navigazione di prima categoria o fo-glio di ricognizione di terza categoria; Tesserino di iscrizione nel registro pescatori; Cer-tificato medico di visita preventiva d’imbarco e per i soli Marittimi muniti di libretto dinavigazione (prima categoria della gente di Mare), visita biennale in corso di validità.

TERMOLI - Si chiudono oggi le iscrizioni al corso di formazione per “Operatoredi sostegno per disabili sensoriali (sordi e ciechi)". Le iscrizioni si raccolgono ancorapresso la “Cartolibreria Fiore” in via IV Novembre n°2, nei pressi della stazione fer-roviaria. Il Corso è rivolto a tutti coloro che si occupano di sociale oppure chesemplicemente ne sono interessati. Le lezioni approfondiranno in particolar modola comunicazione nel mondo della cecità e della sordità, pertanto molto spazio saràdato al Braille e alla LIS. Per info e iscrizioni: 0875702547 – 3803842760 –3291052970.

Diffida della minoranza sul temadelle interrogazioni: caso archiviato

TERMOLI - Nuovo appuntamento con il Cafè teologico venerdì

7 febbraio, alle ore 20,30, presso i locali per la Nuova Evangelizza-

zione della Chiesa del Crocifisso. Tema della serata sarà: "L'inqui-

sizione fu un bene?" Relatore: professor Massimo Viglione,

ricercatore dell’Istituto di Storia dell’Europa mediterranea del

Consiglio Nazionale delle Ricerche, titolare dei seguenti insegna-

menti presso l’Università Europea di Roma: Storia Moderna

(Scienze Storiche), Storia del Risorgimento (Scienze Storiche). In

passato, è stato Cultore della materia presso la Cattedra di Storia

Moderna dell’Università di Cassino e coordinatore editoriale della

rivista internazionale “Nova Historica”. La proposta del Cafè teo-

logico, che nella diocesi di Termoli-Larino si ripete da tre anni con

nuovi temi, vedrà la fede strizzare l’occhio all’attualità, rileggendo

alcuni temi alla luce di importanti verità e con l’obiettivo di non

cadere nel conformismo, ma discutere e fare chiarezza.

Page 13: 6 febbraio 2014

Larino – I giudici del Tribunale

frentano hanno condannato il Mi-

nistero della Pubblica Istruzione

a riconoscere il servizio svolto a

due assistenti amministrativi che

chiedevano che fosse accertato il

proprio diritto a vedersi ricono-

sciuti “tutti i servizi non di ruolo

prestati prima della loro assun-

zione a tempo indeterminato, con

conseguente collocamento nella

posizione stipendiale e condanna

al pagamento delle differenze re-

tributive”. La notizia è stata resa

nota dal sindacato Flc Cgil Molise,

citando alcune cause discusse con

il patrocinio dell’avvocato Mario

Mariano. Nella sentenza il giudice,

precisa la nota del sindacato, “so-

stiene che la mera natura tempo-

ranea del lavoro del personale

della pubblica amministrazione

non può configurare una “ragione

oggettiva idonea a giustificare una

differenza di trattamento tra i la-

voratori a tempo determinato e

indeterminato”. Per il sindacato è

“un significativo risultato che pro-

viene dalle aule di un tribunale e

che ora deve trovare una risposta

politica per consentire a tutti co-

loro che si trovano in situazioni

analoghe di veder riconosciuti i

propri diritti e per porre fine ad

un interminabile contenzioso”.

Sempre il sindacato precisa che:

“La Flc Cgil Molise da tempo ha

iniziato una vertenza regionale

tendente ad ottenere la trasfor-

mazione dei contatti a tempo in-

determinato per i precari con

almeno tre anni di servizio. Con la

stessa vertenza si è chiesta la pro-

gressione della carriera per i pre-

cari che da tanti anni svolgono un

lavoro senza alcun aumento delle

retribuzioni. A tal riguardo dal

2011 sono stati presentati più di

200 ricorsi che sono tuttora pen-

denti presso le competenti sedi

Giudiziarie di Campobasso, Iser-

nia e Larino. L’esito di tale ver-

tenza non è ancora definito, ma

resta la validità di tutte le ragioni

che avevano portato a patrocinare

i ricorsi.

La Commissione europea, in-

fatti, ha aperto delle procedure

d’infrazione nei confronti dell’Ita-

lia per la non corretta trasposi-

zione della direttiva 1999/70/CE

sul lavoro a tempo determinato. I

precari della scuola, secondo la

Commissione europea, sono ri-

masti privi di ogni norma antia-

busiva atta a dissuadere lo Stato

italiano dalla illegittima reitera-

zione del ricorso ai contratti a ter-

mine”.

LARINO - Così come annunciato all’indo-

mani dei congressi provinciali e regionale

dell’Italia dei Valori, il partito sta lavorando

incessantemente per ottenere una presenza

più capillare sul territorio partendo anche

dalla partecipazione attiva all’interno degli

enti locali. La costituzione del gruppo del-

l’Italia dei Valori al Comune di Larino rap-

presenta per noi l’occasione di confermare

uno stretto rapporto con i cittadini larinesi

che in più occasioni hanno fatto sentire la

loro vicinanza al partito. L’IdV, arricchita

anche da nuovi esponenti, continua dunque

il suo cammino di rinnovamento ampliando,

tessera dopo tessera, il proprio raggio

d’azione sul territorio. A Stefano Manci-

nelli,che avrà il compito di capogruppo, ri-

volgo i miei più sentiti auguri di buon lavoro

certo che saprà essere all’altezza del suo

ruolo portando avanti gli ideali del partito

che lo guideranno in ogni scelta da prendere

all’interno del consiglio comunale di cui si

onora di far parte, sempre e solo per il bene

dei cittadini”.

Cristiano Di Pietro

Segretario regionale IdV

LARINO – E’ di 4mila euro il

bottino di un furto compiuto nella

segreteria della casa di riposo

"Achille Morrone". I ladri sono

penetrati all’interno della strut-

tura dopo aver forzato una fine-

stra e poi si sono diretti nella

segreteria e prelevato il ciontante

custodito all’interno di un cofa-

netto. Poi si sono allontanati indi-

sturbatamente. Ad accorgersi

dell’accaduto la segretaria del-

l’Ente Morale quando ha aperto

la porta dell’ufficio e notato la fi-

nestra scardinata e l’armadietto

aperto. Sul posto, una volkta avvi-

sati, sono intervenuti i carabinieri

della locale Compagnia che

hanno immediatamente avviato

le indagini per risalire agli autori

del furto.

Messa in sicurezza

strade provinciali,

approvata mozione IdV BASSO MOLISE - La consigliera IdV alla Provincia di Campo-

basso, Simona Contucci, esprime soddisfazione per l’approvazione

in aula della mozione a sua firma atta ad impegnare la giunta a

provvedere e ad assicurare la manutenzione e la messa in sicurezza

delle s.p. 13 e 163. Dopo un’ approfondita discussione alla quale

hanno assistito anche una rappresentanza di cittadini del comune

di Mafalda e i tecnici della struttura provinciale è stata infatti, ra-

tificata con 8 voti a favore e sei contrari. “La mia soddisfazione – ha

dichiarato la consigliera – è dovuta, non solo all’esito della vota-

zione ma anche a quanto è emerso dalla discussione in aula e alla

dichiarata volontà del consiglio di voler promuovere, a stretto giro

di posta, azioni che possano, attraverso una sinergia con altri enti,

aiutare a garantire una percorribilità in maggiore sicurezza di tutta

la rete viaria provinciale. Ringrazio l’assessore Di Biase - ha con-

tinuato la Contucci - che, pur dovendo fare necessariamente i conti

con le gravi difficoltà del suo ruolo, ha ben compreso le ragioni del

mio intervento, certamente non riconducibile ad uno spirito pura-

mente campanilistico. Sappiamo tutti che la situazione delle strade

provinciali è nel suo complesso preoccupante e che, in alcune aree

territoriali, ha raggiunto livelli insostenibili con grave rischio per

l’incolumità dei cittadini. Quello che mi preme precisare è che la

mia attenzione, rivolta in particolare alle s.p. 13 e 163, è stata solle-

citata anche e soprattutto dall’intervento del questore Pozzo che

ha ritenuto di dover richiamare la Provincia di Campobasso ai suoi

doveri in materia di manutenzione stradale. Un caso - ha precisato

- che non ha precedenti. Ci sono paesi che rischiano di rimanere

isolati e c’è un problema legato all’incolumità dei cittadini che non

può essere trascurato. A fronte dei tagli subiti, comprendo la diffi-

coltà della Provincia ad affrontare la disastrosa situazione ed ecco

perché credo che la collaborazione con la Regione sia fondamen-

tale. Sono certa che, in questo senso, per quanto possibile, non

mancherà la disponibilità da parte dell’assessore al ramo Pierpaolo

Nagni. Detto questo rinnovo l’invito ai colleghi consiglieri a pre-

sentare tante altre mozioni che portino a discutere delle criticità

che riguardano le strade del nostro territorio. Parlarne, magari va-

lutando l’ipotesi di un consiglio monotematico, non potrà che far

bene a tutti”.

Fiat, cassa integrazione anche a marzo

BASSO MOLISE – Una nuoca cassa in-tegrazione guadagni si prospetta per i lavo-ratori della Fiat di Rivolta del Re. Ladirezione aziendale ha infatti comunicatoai sindacati e alle RSU di stabilimento unanuova Cig per il prossimo mese di marzo.Il 3 la Cassa ordinaria riguarderà i lavora-tori dei reparti motore 8 valvole, 16 val-vole e cambio C510; martedì 4 per gliaddetti alle linee dei motori e il 5 marzoper il propulsore a 16 valvole.

Furto nella casa di riposo,4mila euro il bottino

Nato il gruppo consiliare dell’Italia dei Valori

136 febbraio 2014Termoli

LARINO - L’ambulatorio maculo-

patie dell’U.O.C. di Oculistica del-

l’ospedale Vietri di Larino, di cui è

responsabile il dott. Ugo Cipollone,

ha ricevuto la certificazione di qua-

lità da parte dell’Istituto Certiqua-

lity per il percorso terapeutico ed il

trattamento della degenerazione

maculare senile. Nella certifica-

zione si attesta che l’ambulatorio

maculopatie applica gli standard

conformi alle linee guida AIFA per

la degenerazione maculare legata

all’età. L’ottimo risultato è arrivato

dopo un lungo lavoro di migliora-

mento delle prestazioni ambulato-

riali e a seguito delle risultanze

dell’audit effettuato il 7 dicembre

dello scorso anno dalla Commis-

sione tecnica di Certiquality.

Scuola, per due assistenti amministrativiparità di trattamento economico

Attestazione di conformità assegnato all’ambulatorio oculistica del Vietri

Page 14: 6 febbraio 2014

146 febbraio 2014 Spettacolo

Dove acquistare il libroCAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazze�a del Molise

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di Charles N. Papa

Come spiegare l’arte del disc jockey? Esi-

ste un vademecum dal quale attingere i se-

greti di questa professione? Oppure, sepolto

in qualche scaffale di una biblioteca lon-

tana, si trova il santo scritto per avere buona

dizione e arguzia da giornalista al di sopra

delle parti? O vogliamo parlare di come di-

ventare “esecutore nell’orchestra di ritmi

moderni” (quale?).

Da qualche giorno è visibile in rete, un

manifesto che pubblicizza corsi di forma-

zione a catalogo(FSE), di quelli che dovreb-

bero creare lavoro, diminuire la disoccupa-

zione, agevolare giovani e imprese e bla bla

bla. In definitiva, una pigliata per i fondelli,

di quelle di cui non si capisce chi ne bene-

ficia. Abbiamo provato a capire cosa sia que-

sto corso organizzato dall’associazione cul-

turale I.M.A. di Larino per assistente disc

jockey (180 ore), esecutore nell’orchestra di

ritmi moderni (360 ore), dizione e comunica-

zione giornalistica (300 ore).

Da informazioni assunte, non si capisce

cosa sia l’assistente del dj, lavoro che ovvio,

non si può insegnare, capire quando mettere

un disco in una serata, non si può trasmet-

tere, è una dote. Spiegare come ‘sentire’ la

pista, è impossibile, è un’altra dote. L’assi-

tente, forse, lo hanno i grandi come Tiesto,

Kevorkian,Tellier, Kalkbrenner, Knuckles,

Sinclar, Guetta.

Ma comumque, il corso non avrà inizio per

ora, ci vuole molto tempo ancora (questo ci

hanno spiegato al telefono). Per diventare

parte dell’orchestra di ritmi moderni, il

corso si rivolge a musicisti già tali che, con

lezioni dinamiche, dovrebbero affinare la

tecnica per entrare in un’orchestra stabile.

La terza sezione è rivolta a chi vuole impa-

rare la dizione, ovvero, la tecnica che fa par-

lare correttamente in italiano (senza annul-

lare la cadenza) e che molti giornalisti locali,

dovrebbero imparare. Il corso si completa

con una non meglio precisata comunicazione

giornalistica. Insomma, come affidarsi ad

una associazione che pubblicizza un corso e

che non fa partire un il primo dei tre ancora

prima di cominciare e che scrive disk jokey

invece che disc jockey? Che pubblicizza un

corso di 300 ore invece di 180? Che crea il

corso di dizione e comunicazione giornali-

stica, come se fossero la stessa cosa? La co-

municazione deficita e dovrebbero inse-

gnarla. Ma restiamo in attesa di avere

maggiori informazioni a riguardo. Le iscri-

zioni scadono il 28 febbraio.

Suonatori di piattinoEnnesimo corso di formazione per un

improbabile assistente disc jockey

CAMPOBASSO - Oggi aperitivo e musica dalle 19.30 al Plaza Cafè con

“From disco to disco”. In consolle Massimo Petrarca.

CAMPOBASSO - Il Gran Caffè Lupacchioli oggi presnta “Sunset

boulevard”, aperitivo e musica dalle 19.30. Live jackie Brown & Pietro

Mignogna.

CAMPOBASSO - Il venerdì al Move club, prende il via dalla cena e a

seguire disco dance. In consolle Andrea Barletta, Alex C., Nian Project,

Luciano Barletta.

CAMPOBASSO - Mari&Monti presenta il live del venerdì con Stefano

Di Nucci. La proposta dello chef varia ogni settimana.

CAMPOBASSO - L’appuntamento settimanale al Kamaloca torna

ogni settimana. In consolle Andrea Palazzo, Mario Tallari, Andrea Dir.

Appuntamenti

GUGLIONESI - Il secondo appuntamento al teatro Fulvio

di Guglionesi, si terrà il oggi con “Grazie Gaber”, con i Polli

di Allevamento. Il cartellone prevede spettacoli sino al 3

aprile. La rassegna si chiude con “Oreste” con un cast tutto

molisano: Paola Cerimele, Chiara Cavalieri, Diego Florio,

Giorgio Careccia, Raffello Lombardi.

Cartellone teatrale

Page 15: 6 febbraio 2014

A CAMPOBASSO E’ AR-RIVATA LA REGINA DELPIACERE, PROVOCANTEBRUNA, PICCANTISSIMASUDAMERICANA, SEN-SUALISSIMA, FISICO STA-T U A R I O , B E L L E Z Z AESPLOSIVA, 6^ MISURANATURALE, AMANTE DEIPRELIMINARI ...FACCIOTUTTO QUELLO CHEVUOI...SONO L’UNICACHE TI FARA’ DIVERTIREANCHE GIOCHI PARTICO-LARI, AMBIENTE RISER-VATO ANCHE LADOMENICA DALLE 8 ALLE23. TEL. 327.1743420A CAMPOBASSO PRI-MISSIMA VOLTA BELLIS-SIMA BAMBOLINABIONDA, STREPITOSA,SNELLA, FISICO MOZZA-FIATO, FONDOSCHIENADA URLO, 6^MISURA NA-TURALE, GIOVANISSIMA,

DOLCE, COCCOLONA,BRAVISSIMA, PICCANTIS-SIMA, BACI VERI, AMANTEDEI PRELIMINARI AL NA-TURALE…COMPLETIS-SIMA 389.5659454A CAMPOBASSO affasci-nante Vanessa, vera bam-bolina splendida,sensualissima, bella, vienida me, ci divertiremo allagrande… con me troveraitutto quello che cerchi, sod-disferò ogni tuo desiderio327.6980959A CAMPOBASSO BELLASIGNORA SPAGNOLA, 47ANNI, DONNA RAFFINATAE COCCOLONA, COMPLE-TISSIMA E DISPONIBILIS-SIMA PER GIOCHIPARTICOLARI, TIASPETTA TUTTI I GIORNIANCHE LA DOMENICA INAMBIENTE RISERVATO E

TRANQUILLO. CHIAMA IL333.5042781A CAMPOBASSO NA-TALY, bellezza mulatta,prima volta in città. Fisicoprorompente, 7^ misura na-turale, pronta a farti divertirecon lunghi preliminari al na-turale. Vieni a trovarmi ti faròdivertire e conoscere l’es-senza del piacere. Tutti igiorni chiama il329.4014892A CAMPOBASSO PRI-MISSIMA VOLTA STREPI-TOSA BAMBOLINA,SUPERSEXY CON FISICOMOZZAFIATO, UNABOMBA DEL PIACERE IN-FINITO. 5^NATURALE,AMANTE DEI PRELIMI-NARI, COMPLETISSIMA,ANCHE LATO B. IO INIZIODOVE LE ALTRE FINI-SCONO!!! TI FARO’ VO-

LARE IN PARADISO346.5939277A ISERNIA SUPER NO-VITA’ GIULIA, BELLISSIMABAMBOLA 19ENNE, ALTAE SNELLA UNA BOMBASEXY, MASSAGGIO PRO-STATICO E SOTTO LADOCCIA. TI ASPETTO389.4765728A CAMPOMARINO ALES-

SANDRA, PRIMA VOLTAIN CITTA’, BELLISSIMAVENEZUELANA, AMANTEDEI LUNGHI PRELIMINARIAL NATURALE, PRONTA ATUTTO, TI FARO’ TOC-CARE IL CIELO CON UNDITO! MERAVIGLIOSA ESENSUALE, TI MANDERO’IN ESTASI, AMO FARETUTTO SENZA TABU’ ESENZA FRETTA, TUTTI IGIORNI, CHIAMAMI NONTI PENTIRAI 389.4654378

156 febbario 2013Annunci a pagamento

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