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26/11/2018
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KETOGENICADr. Gabriella Egeo
IRCCS San Raffaele Pisana
KETOGENICA
«Paleo-diete» tra cui le diete chetogeniche fortemente ipocaloriche condividono il
recupero di capacità metaboliche sviluppatesi nel periodo precedente la comparsa
dell’agricoltura
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La dieta chetogenica è una dieta ricca in grassi, moderata in proteine e
povera di carboidrati dove i grassi rappresentano l’87-90% delle calorie e
gli zuccheri meno del 5%.
Si definisce chetogenico un regime dietetico in grado di indurre e
mantenere uno stato cronico di chetosi cioè una condizione metabolica in
cui vengono utilizzati corpi chetonici come fonte energetica.
I corpi chetonici sono: acetone, acido acetoacetico e acido beta-
idrossibutirrico normalmente presenti nel sangue in quantità trascurabile.
Diete chetogeniche
Quando si formano i corpi chetonici:
� 12-14 ore di digiuno prolungato la primaria fonte di carboidrati è il glicogeno
� Dopo le 14 ore: la gluconeogenesi da scissione di proteine muscolari
� Digiuno ancora più prolungato: la primaria fonte di energia sono i grassi del
tessuto adiposo, prontamente metabolizzati a livello epatico a corpi chetonici
(acetone, acetoacetato e acido beta-idrossibutirrico) che, essendo idrosolubili,
passano rapidamente la barriera ematoencefalica e vengono utilizzati dal
cervello al posto del glucosio o delle proteine muscolari
Diete chetogeniche
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GLYCOLYSIS
Glucose
Pyruvate
Acetyl-CoA
Citrate
α-ketoglutarate
SuccinateFumarate
Malate
Oxaloacetate
CO2
CO2
GLUCONEOGENESIS
Phosphoenolpiruvate
Glucose-6-phosphate
Glucose
GLYCOLYSIS
Glucose
Pyruvate
Acetyl-CoA
Citrate
α-ketoglutarate
SuccinateFumarat
e
Malate
Oxaloacetate
CO2
CO2
GLUCONEOGENESIS
Phosphoenolpiruvate
Glucose-6-phosphate
Glucose
X
Acetoacetic acid
Acetoneβ-
hydroxybutyricacid
LIPOLYSIS
triglycerides
free fatty acids glycerol
KETOGENESIS
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I corpi chetonici vengono prodotti
nel fegato mediante ossidazione
degli acidi grassi (FAO = fatty
acid oxidation) ed inviati nei
tessuti extraepatici per
l’ossidazione definitiva.
La restante quota viene persa con
le urine oppure partecipa alla
liponeogenesi de novo.
L’acido beta-idrossibutirrico (BHB) è
l’intermediatore chiave per l’energia
cerebrale poiché attraversa la barriera
emato-encefalica e viene utilizzato in
alternativa al glucosio.
• Composti acidi(pK~4), metaboliti idrosolubili degli acidi grassi
• Formati a livello epatico
• Utilizzati esclusivamente da tessuti extraepatici (CNS, cuore,
muscolo)
• Chetosi: >1 mmol/L
Dopo pasto: 0.1 mmol/L
Al mattino: 0.3 mmol/L
Dieta proteica: 1-5 mmol/L
Dopo 20 giorni di digiuno: 10 mmol/L
Chetoacidosi: >15 - 25 mmol/L
Corpi chetonici
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� Anti-epileptic measure in Hippocratic collection (500 BC)
� Guelpa G,Marie A. (1911) La lutte contre l‘e’pilepsie par la de’sintoxication et
par la re’e’ducation alimentaire. Rev TherMedico-Chirurgicale 78:8–13.
Bernarr Macfadden (1868-1955)
“KD is the most notable example of a dietary treatment
with proven efficacy against a neurological condition”
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Peculiarità del tessuto nervoso
3. Produzione di specie ossidanti
2. Incapacità di stoccare riserve energetiche
1. Alte necessità metaboliche
• 2% del peso corporeo totale
• riceve il 15% della gittata
cardiaca
• 20% del consumo totale di O2
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Effetti neuronali della KD
Riduzione dei livelli di Glu
Miglioramento del metabolismo mitocondriale
Contrasto neuroinfiammazione
Riduzione della produzione mitocontriale di ROS
Riduzione
dell’eccitabilità
corticale
Neuroprotezione
Aumento GABA
GABA
Yudkoff M et al, Epilepsia 2008
Riduzione dei livelli di Glu
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Lutas et al, Trends Neurosci 2013
Bough K et al, Ann Neurol 2006
Miglioramento del metabolismo mitocondriale
giro dentato ippocampo
Chetosi cronica ↑ biogenesi mitocondriale
Lutas and Yellen, Trend Neurosci 2013
↑Metabolismo mitocondriale
↑ATP mitocondriale
↓ATP glicolitco
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COX-2
TNF-α PPARγ NF-κB
KD
X
� riduzione dell’espressione ippocampale di TNF α
� riduzione della traslocazione nucleare di NF-κB
nell’ippocampo
� riduce l’espressione ippocampale dei recettori attivati
dai proliferatori perossisomiali (PPAR)γ
� riduzione dell’espressione ippocampale di COX-2
Contrasto neuroinfiammazione
Jeong EA et al, Exp Neurol 2011
Riduzione della produzione mitocontriale di
ROS
• Aumento ossidazione NADH (rapporto NAD/NADH) e respirazione
mitocondrale
• ↑ l’azione dell’enzima glutatione perossidasi con conseguente minore
produzione di ROS
• ↑ l’espressione di proteine mitocondriali che riducono la produzione di
(ROS)
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CERVELLO CON PIU’ ENERGIA
PIU’ STABILE
MENO INFIAMMATO
RISULTATO della DIETA
CHETOGENICA SUL
CERVELLO?
Normal diet Ketogenic diet
• carbohydrate < 50 mg/day
• increase in protein and fat
proportion
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Razionale della KD
nell’emicrania
Ipereccitabilità
(elevato consumo energetico)
Deficit di abitudine
(spreco energetico)
Deficit metabolismo
energetico mitocondriale
Cervello emicranico
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Ipereccitabilità: Cortical Spreading Depression
• Onda di intensa attività neuronale corticale (↑ rCBF)
• Seguita da soppressione neuronale (↓ rCBF)
• Velocità: 2–3 mm/minuto
• È alla base dell’aura visiva
Dalla Cortical Spreading Depression
all’attivazione trigeminale
• Liberazione di ossido nitrico, ioni idrogeno, potassio, acido arachidonico nello spazio extracellulare
• Diffusione nei vasi sanguigni
• Attivazione terminazioni trigeminali perivascolari
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1. Infiammazione neurogena meningea
• Rilascio di neuropeptidi (CGRP, SP) e NO
a. Degranulazione mastocitib. Vasodilatazione c. Stravaso plasmatico
Attivazione del sistema trigemino-vascolare
2. Vasodilatazione
3. Trasmissione nocicettiva
Increased post-synaptic excitability
Ambrosini. et al., Brain 2003
Deficit di abitudine o potenziamento di N1-
P2 negli emicranici a tutte le frequenze di
stimolazione
Emicranici
Controlli sani
50 dB
80 dB
50 dB
80 dB
Stabilità o abitudine di N1-P2 nei
controlli
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Deficit metabolismo energetico mitocondriale
Emicrania come malattia infiammatoria
Waeber C & Moskowitz MA. Neurology 2005
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HO�-- = radicale idrossilico
NO = ossido nitricoONOO- = perossinitritiH
2O
2= perossido di idrogeno
O2�− = radicale superossido
Neurone
Microglia
Astrocita
Emicrania: produzione di ROS in neuroni e glia
Eccitabilità neuronale aumentata riduce
Metabolismo mitocondriale ridotto aumenta
Infiammazione presente riduce
Stress ossidativo presente riduce
ROS presente riduce
Emicrania KD
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Diete Chetogeniche
�Classica: Grassi 90%-Proteine 6%-Carboidrati 4%
�Basso indice glicemico: Grassi 60%-Proteine 30%-carboidrati 10%
�Atkins/Chetogenica modificate: Grassi 65%-Proteine 35%-
Carboidrati 5%
�Con trigliceridi a catena media: Grassi 73% (30-60% trigliceridi a
catena media-Proteine 10%-Carboidrati 17%
Study design
(pts)
KD type HA
type
Results
Case series (23)Schnabel, 1928
A diet at least relatively high in
fats and low in carbohydratesEM Improvement: 39% of cases
Case report (1)Strahlman, 2006
VLCKD (600-800 kcal)CM
MOHMigraine disappearance
Case series (8)Kossov, 2010 Modified Atkins DCH No change
Case reports (2)Urbizu, 2010
Fats/carbs = 3:1MwA
MANo severe migraines
Case reports (2)Di Lorenzo, 2010
<1 g/kg/day carbs;
1.2-1.6 g/kg/day protein +
1 meal/day with meat/fish +
nutrition suppl
High
freq
EM
No migraine 3 days after KD
onset
Prospective (96)Di Lorenzo, 2010
1° month: VLCKD
2° month: transition diet +
nutrition suppl
3° month: transition diet
MwA
MA
Improvement in frequency and
analgesics use (p < 0.0001);
mild worsening
during transition and standard
diets
Prospective (18) Di Lorenzo, 2015
VLCKD (< 800 kcal)
MAD
MwA
MA
Improvement in frequency and
duration (p<0.001);
Normalized habituation
VEP e SSEP (p < 0.01)
Prospective (18)Di Lorenzo, 2018
Modified Atkins CCHImprovement in frequency in 15 pt
at 3 month
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8 studie � 168 pts
3 case report
2 case series
3 prospectives
1 studio controllato
Adulti: 6 Adolescentsi 1 Gemelli omozigoti con deficit del trasportatore
di glucosio: 1
Positivi: 7 Negativi: 1
Quando usare KD
nell’emicrania?
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� KD come ”add-on therapy” nella profilassi emicranica
• Quando la profilassi farmacologica non sia sufficentemente efficace
• Quando la profilassi farmacologica perda efficacia
Quando usare la KD nell’emicrania ?
� KD come ” rescue therapy” dopo profilassi emicranica
• Dopo trattamenti che abbiano causato aumento di peso
Flunarizina
Valproato
Amitriptilina
Pizotifene
Beta-bloccanti
Quando usare la KD nell’emicrania ?
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KD come ”profilassi intervallare” dell’emicranica
• Tra le diverse profilassi, in soggetti cronici o a rischio cronicizzazione
Quando usare la KD nell’emicrania ?
� KD come ”miniprofilassi ultrabreve” dell’emicranica
• Emicrania mestruale
0 14 28
Quando usare la KD nell’emicrania ?
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Caso clinico (S. L. 45 aa)
Insorgenza degli episodi all’età di 13 anni
Dolore uni- o bilaterale, localizzato in sede frontale e temporale con
caratteristiche pulsanti
Durata 24-48 h
Sintomi associati foto- e fonofobia, nausea raramente vomito
No UAs.
Sintomi prodromici: aumento della fame, voracità
Triggers: stress, modifiche ormonali, variazione del ritmo sonno/veglia, stimoli
sensoriali
Freq. 14/mese
Caso clinico (S. L. 45 aa)
Terapie effettuate in passato: Laroxyl, Sandomigran, Topiramato
Arriva al Centro a gennaio 2017
� Gennaio 2017: Fluxarten e Paroxetina
� Giugno 2017: meglio con l’umore, una media di 13 attacchi al mese ed
aumento ponderale di 7 Kg. Sospende Fluxarten ed inizia Blocadren
� Febbraio 2018: da 13 attacchi al mese passa a 9 ma peso + 13 Kg - BMI:
29.6
� Marzo 2018: inizia KD
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PRO
� Efficacia
� Benessere del paziente
� Buona aderenza terapeutica
� Rapidità di azione
CONTRO
� Pazienti con BMI >25
� Costi
� No attività sportive
� Restrizione dietetica
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1. E’ praticabile in emicranici normopeso?
2. E’ praticabile in età pediatrica?
3. Quanto deve durare ogni ciclo?
4. Quanti cicli?
5. Quali regimi dietetici intervallari?
6. Chi può giovarsene di più?
7. Perchè agisce così rapidamente?
Questioni aperte
Tutti a cena con i Flintstone?
Grazie per l’attenzione