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L'Oscar del giorno lo assegniamo a Nunzia Lattanzio e Francesco Totaro. Grazie ai due consiglieri regionali di maggioranza, non è stato possibile di- scutere ed approvare la modifica della legge per l'istituzione del quinto asses- sore. Al momento, così, è stato mandato all'aria un provvedimento estrema- mente negativo per le casse regionali e per l'immagine stessa dell'istituzione. Il Molise ha bisogno di altro e non già di questi stratagemmi che servono solo a evitare frizioni politiche interne. Una posizione, quella dei due consiglieri, che andrebbe emulata. L’Oscar del giorno a Nunzia Lattanzio Il Tapiro del giorno a Michele Petraroia GIORNALE SATIRICO 30.000 copie in omaggio ANNO IX - N° 77 - SABATO 7 SETTEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Tel. e Fax 0874.698012 E-mail Redazione Campobasso: [email protected] E-mail: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico EDILIZIA L’Acem a Ciocca “Le imprese attendono i pagamenti” A PAG. 5 REGIONE Petraroia non risponde sul taglio dei 22 milioni A PAG. 3 CAMPOBASSO Anche Villa Maria rischia di chiudere A PAG. 7 IL Tapiro del giorno lo diamo a Mi- chele Petraroia. L'assessore regionale all'Università, nel corso dell'incontro te- nuto con gli studenti, sul taglio dei 22 milioni di euro all'Ateneo molisano per l'innovazione e la ricerca, ha cercato di dribblare l'argomento continuando la solita litania sul passato e accusando di demagogia alcuni universitari. La verità è che l'intento della Giunta regionale è quello di portare al commissariamento l'Ateneo e, quindi, di ridimensionarlo nelle Facoltà. Un brutto passaggio che non fa il bene degli studenti molisani.

7 settembre 2013

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Le Torri di Frattura minacciano la chiusura dell'Università

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L'Oscar del giorno lo assegniamo aNunzia Lattanzio e Francesco Totaro.Grazie ai due consiglieri regionali dimaggioranza, non è stato possibile di-scutere ed approvare la modifica dellalegge per l'istituzione del quinto asses-sore. Al momento, così, è stato mandatoall'aria un provvedimento estrema-mente negativo per le casse regionali eper l'immagine stessa dell'istituzione. IlMolise ha bisogno di altro e non già diquesti stratagemmi che servono solo aevitare frizioni politiche interne. Unaposizione, quella dei due consiglieri, cheandrebbe emulata.

L’Oscar del giornoa Nunzia Lattanzio

Il Tapiro del giornoa Michele Petraroia

GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggio

ANNO IX - N° 77 - SABATO 7 SETTEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

www.lagazzettadelmolise.it | [email protected]

Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo SantagostinoRotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)Tel. e Fax 0874.698012E-mail Redazione Campobasso: [email protected]

E-mail: Amministrazione - Pubblicità: [email protected]

Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.)Il lunedì non siamo in distribuzioneLa collaborazione è gratuita

Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico

EDILIZIA

L’Acem a Ciocca“Le impreseattendonoi pagamenti”

A PAG. 5

REGIONE

Petraroianon rispondesul tagliodei 22 milioni

A PAG. 3

CAMPOBASSO

AncheVilla Mariarischiadi chiudere

A PAG. 7

IL Tapiro del giorno lo diamo a Mi-chele Petraroia. L'assessore regionaleall'Università, nel corso dell'incontro te-nuto con gli studenti, sul taglio dei 22milioni di euro all'Ateneo molisano perl'innovazione e la ricerca, ha cercato didribblare l'argomento continuando lasolita litania sul passato e accusando didemagogia alcuni universitari. La veritàè che l'intento della Giunta regionale èquello di portare al commissariamentol'Ateneo e, quindi, di ridimensionarlonelle Facoltà. Un brutto passaggio chenon fa il bene degli studenti molisani.

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CAMPOBASSO. Ci hanno provato i rappresentantidegli studenti universitari a spiegare all'assessoreregionale all'Università, Michele Petraroia, che i 22milioni di euro destinati all'Unimol non dovevanoessere cancellati dalla Giunta regionale. Strana-mente assente il presidente Frattura. Ci hanno pro-vato ma l'assessore ha cercato di dribblarel'argomento spostando il tiro su colpe passate e ne-cessità di coprire il buco della sanità. Anche se si èpalesemente scoperto nel momento in cui ha sottoli-neato come l'Università del Molise ha troppe lacunee che alcune Facoltà andrebbero chiuse fino a farnerestare due o, forse, tre in piedi. Come dire, buttiamol'acqua sporca con tutto il bambino. E', forse, questo

un sano ragionamento di chi occupa un posto di ri-lievo in una giunta regionale che, pure, dovrebbeprovvedere a garantire all'Ateneo una sana e quali-ficata gestione?

E' questo il compito di un assessore regionale che,pure, dovrebbe combattere per salvaguardare l'iden-tità dell'Università della propria terra? O,forse, si in-tende per davvero portare alla chiusura l'Universitàdel Molise?

Interrogativi che restano aperti e che non hannotrovato risposte adeguate agli interrogativi che glistudenti universitari hanno posto sul tavolo dell'as-sessore Petraroia che dimentica, forse, di essere allaguida di un assessorato e dovrebbe mettere da parte

il solito giro di accuse contro chi l'ha preceduto.Anche perchè, in questo caso, chi l'ha preceduto isoldi all'Unimol li aveva dati mentre la Giunta dioggi li ha tolti.

Questa è la realtà che l'assessore Petraroia dimen-tica. Poi, che l'Ateneo abbia la necessità di una revi-sione, di una riconfigurazione sono cose già risapute.E questo compito tocca anche al Governo regionaleche, invece, evidentemente ha la voglia matta di met-tere le mani sull'Unimol ma per portarla al commis-sariamento e, in definitiva, alla possibile chiusura. E'quanto è emerso dall'incontro tra gli studenti uni-versitari e l'assessore Petraroia. Una brutta storiache i molisani non possono mandare giù.

E’ l’affaire quinto assessore e non solo a tenere bancoin Consiglio Regionale. Una questione che si trascina damolti mesi, anche se vede una specie di resistenza pas-siva da parte di chi pur sedendo nei banchi della mag-gioranza non vuole perdere né visibilità né tanto menoi consensi da parte degli elettori.

Una questione che a dir la verità non appassiona piùdi tanto, perché i Molisani hanno ben altro per la testa.Sanità, disoccupazione, tasse, infrastrutture, annienta-mento culturale e materiale di quel poco che ancora re-siste. Problemi che nei palazzi del potere non siconsiderano anche se si sta muovendo qualcosa comecancellazione rimborsi chilometrici, art.7 ecc…. Coseche hanno messo ancora di più in subbuglio il parterrepolitico molisano.

Quinto assessore e altro che è come spettri aleggianonell’aula di Palazzo Moffa e non solo e come riportatoda qualche blog sono materia di scambio per ricucire

vecchi strappi se non addirittura annoverare definitiva-mente tra le proprie file i vari Giano bifronte che mili-tano in altre formazioni politiche, il che rende il terrenoscivoloso sotto tutti i punti di vista. Quinto assessore ealtro che da qualche tempo sono l’obiettivo da perse-guire a tutti i costi altrimenti la cosiddetta quadraturadel cerchio è vana.

Una quadratura necessaria soprattutto perché al-l’orizzonte si delineano nuove elezioni politiche, visto leprocelle che spirano sul Governo e di conseguenza sulParlamento nazionale e non solo, ma anche perché nellaprimavera del 2014 i cittadini del capoluogo di regionedovranno scegliere il successore del dinamico Di Barto-lomeo. Una quadratura che, se le cose dovessero preci-pitare, potrebbe fare gioco e di conseguenza mettere alriparo da eventuali colpi di mano i tanti “piccoli ammi-ragli” che da noi abbondano e che ancora non sono riu-sciti a portarci fuori dal naufragio socio-economico,

amministrativo e politico. Questa è la chiave di letturadi questa “carta nautica”.

La quale, specialmente in queste ultime settimane, hamesso ancora di più in evidenza che “i timonieri” nonsono assolutamente in grado di schivare gli “scogli” checausano gli allagamenti nei vari comparti che costitui-scono la maggioranza che governa il Molise. Timonieriche, pur di tenere salda la barra di comando, ripetiamosenza alcuna esperienza di navigazione, cercano in tuttii modi di salvare il salvabile senza sapere che la rotturatra i vari membri dell’equipaggio è talmente palese chedifficilmente potrà essere mitigata da nuove manovre,leggasi nomine, che sono l’aspetto più deleterio del farepolitica.

Politica che nella ventesima regione d’Italia è materiadi contendere soprattutto tra alleati che dimostrano, for-tunatamente i molisani se ne sono accorti, molta arro-ganza, scarsa considerazione delle esigenze dellacollettività, menefreghismo e arrivismo smisurato, cosache non appartiene al vocabolario di chi seriamente la-vora per la gente e con la gente che vuole certezze, fattie sicurezza; ecco perché ci vuole un inversione di rottaaltrimenti il Molise sarà a lungo “l’isola che non c’è”,regno incontrastato di “Uncino” di dove neanche l’intre-pido Peter Pan si sognerebbe di approdare per salvare ilsalvabile.

Massimo Dalla Torre

Università, la Regione la vuole chiudere?

A vuoto l'incontro tra gli studenti e l'assessore PetraroiaLa Giunta vuole far restare in piedi solo due Facoltà

Quinto Assessore e altro: rispunta nell’aula di Palazzo Moffa

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CAMPOBASSO. Il taglio effettuato dalla Regione (22milioni) cancellando il finanziamento dell'APQ "Inno-vazione e ricerca universitaria" comprende in primis, 7milioni di euro finalizzati, non all’edilizia, ma a finan-ziare circa 60 contratti e progetti destinati a giovani ri-cercatori, molti dei quali saranno costretti adabbandonare la loro attività didattica e di ricerca.

I ritardi e le lacune cui si fa riferimento nel comuni-cato della Regione Molise, a giustificazione del “taglio”,non sono imputabili all’Ateneo, che ha tempestivamentee puntualmente elaborato i progetti, presentandoli se-condo le indicazioni dei competenti uffici regionali.

Le puntualizzazioni espresse dall’Unimol in questaguerra dichiarata dal Molise di tutti non ha prodotto i ri-sultati sperati. Ieri mattina infatti il presidente Fratturanon ha ricevuto i giovani universitari ma li ha spediti dalsuo vice Michele Petraroia.

Però, a dirla tutta, potrebbe esserci una soluzione perevitare il taglio di quei 22 milioni di euro che mettono arischio commissariamento l’Unimol. Partendo dal datoche Paolo di Laura Frattura avrebbe gradito come nuovorettore il professor Coppola e non il vincente Palmieriappoggiato dal suo predecessore Cannata, la soluzionedovrebbe prendere per la gola proprio il presidente dellaRegione.

Come? Magari attraverso un progettino che lo stessoCannata non ha mai preso in considerazione: creare unabella cittadella universitaria in una zona comodissimaper gli studenti. Magari utilizzando quelle famose torrigemelle (che l’ex imprenditore Frattura aveva proposto

come sede della nuova Giunta regionale all’ex presi-dente Iorio ricevendone il rifiuto) e chissà, inglobandonel pacchetto anche una magnifica villetta in pietra chesi trova in prossimità della facoltà di Economia. In fondolo stesso Cannata non ha problemi a dichiarare pubbli-camente: "Noi abbiamo costruito le strutture universita-rie con fondi pubblici e su terreni pubblici. Resistendoalle sollecitazioni di offerte per territori o immobili di-ciamo nell’area prossima all’università perché dove-vamo privilegiare il controllo della spesa".

Ed in prossimità dell'Università gli unifici edifici esi-stenti sono la villa in pietra di Frattura e le Torri gemelle,due palazzi del valore stimato di 20 milioni di euro, ri-conducibili a Paolo Frattura (presidente della Regione) eVincenzo Cotugno (consigliere regionale) soci in affari.L’intenzione odierna di un acquisto del genere da partedell’Università, vista l’accusa di interessi nell’edilizia chel’esecutivo solleva nei confronti del rettore Cannata, po-trebbe essere visto in maniera positiva dalla Giunta re-gionale piuttosto che recuperare edifici, arricchendo ilpatrimonio pubblico, per l’uso dell’Ateneo.

In fondo il presidente Frattura guarda esclusivamenteall’interesse pubblico quando decide cosa fare o cosa ta-gliare. Così come guardava all’esclusivo interesse del-l’Ateneo quando siedeva nel Cda Unimol (fino al 2011).Sarebbe anche un modo, da parte dell’Università, perriaprire il dialogo con il governatore che forse, di frontead una simile allettante proposta, potrebbe evitare spe-dizioni di giovani studenti verso Michele Petraroia.

Antonio Careca

Nell’imminenza dell’apertura delnuovo Anno Accademico e in attesa diconoscere i dati che forniscano un qua-dro più preciso dell’effetto che la crisiavrà sulle Istituzioni Accademiche esulla nostra Università, anche in terminidi iscrizioni ed immatricolazioni, la FLCCGIL guarda con preoccupazione allatensione di questi giorni tra i verticidell’Unimol ed il Governo Regionale.

L’Università e la Ricerca devono essererealtà autonome e “laiche” nel senso piùampio.

Una laicità politica non sempre prati-cata nel nostro ateneo.

Preliminarmente il Governo nazionaledeve dare chiari segnali di inversione di

tendenza rispetto alle fumose indica-zioni del cosiddetto Decreto “del fare”che taglia i fondi per gli Atenei e per ildiritto allo studio. Inoltre il Governo re-gionale deve chiarire il ruolo che vuoleassumere nei confronti di una realtàstrategica come quella dell’Universitàdel Molise.

La FLC CGIL aveva proposto allaclasse dirigente regionale ed accade-mica, un tavolo di discussione per pro-grammare la gestione delle risorse. Gliinvestimenti regionali devono avere unaricaduta positiva sulla crescita culturaleed economica del territorio.

Per questo occorrono politiche lungi-miranti per il rilancio della nostra pic-

cola Università. Si è trattato di proposteespresse in convegni ed occasioni pub-bliche, con l’obiettivo di rafforzare ilruolo regionale dell’Università.

Per quanto riguarda l’argomento “scot-tante” di queste ore, che ha determinatouna polemica tra Giunta ed Università,la FLC CGIL ha sempre sostenuto che ifondi destinati al Progetto “Conoscereper Competere”, dovessero essere preci-samente quantificati, identificati comereali ed esigibili. Essi avrebbero costi-tuito un effettivo beneficio per l’Univer-sità e per il Molise se ci fosse stata lavolontà di investirli, non come palliativio in contenitori infrastrutturali che ri-schiano di rimanere vuoti ma, per essere

utilizzati essenzialmente per valorizzarele professionalità (precarie o meno), chenegli anni, con molti sacrifici, hanno co-niugato i risultati della propria ricerca aicriteri di eccellenza richiesti.

Questi argomenti richiamano gli attoriistituzionali (il Presidente della GiuntaRegionale, l’attuale ed il prossimo Ret-tore ) ad intavolare un confronto senzapregiudizi. Un confronto che sia, questavolta, aperto al contributo di tutti: rap-presentanze sindacali, personale Do-cente, Ricercatore e TecnicoAmministrativo. Non è più rinviabileuna programmazione che dia certezze ailavoratori dell’Ateneo, ai giovani stu-denti molisani, ai ricercatori, precari enon, alle loro famiglie e al territorio. Trai due contendenti non ce ne sarà unterzo, né autonomo né laico, a trarnevantaggio. E’, invece, certo che lo scottoricadrà, come al solito, immancabil-mente, sui lavoratori e sui cittadini delMolise.

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7 settembre 2013

Non dare i soldi all'Università è uno scottoper i cittadini e lavoratori

Cannata ammette il rifiuto per l'acquisto degli immobili vicini all'Ateneo negli anni passati

Si tratterebbe di due palazzi a Campobasso del valore stimato in circa 20 milioni di euro riconducibili a Frattura e Cotugno

L'ombra delle torri gemellesui tagli all'Unimol

L'intervento

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LETTERA APERTA

di Filippo Poleggi*

Gent.mo Assessore,Abbiamo apprezzato la decisa volontà, che ci ha

comunicato, di impedire la chiusura della tratta Cam-pobasso -Termoli e l’intesa di massima raggiunta coni dirigenti delle Ferrovie dello Stato in merito alla rea-lizzazione della metropolitana leggera.

La situazione delle ferrovie molisane versa ormaida molto tempo i condizioni al limite della praticabilità,non fornendo garanzie circa l’affidabilità dei tempi dipercorrenza e della qualità del servizio in genere. Latratta molisana mantiene comunque un utenza dicirca 1.300.000 (dati Trenitalia) viaggiatori annui cheutilizzano il treno per raggiungere le destinazioni pre-scelte. Le distanze ferroviarie dai grandi centri di inte-resse economico, turistico, culturale e lavorativo, seppurnon considerevoli, sopportano dei tempi di percor-renza notevoli e incerti dovuti ad un ritardo infrastrut-turale che il Molise, anche in questo settore, subisce daormai troppo tempo. I convogli che circolano quotidia-namente sul territorio non sono più in grado di garan-tire ancora per molto tempo un accettabile livello diaffidabilità ed economicità. I continui guasti che subi-

scono i treni comportano enormi disagi per i passeg-geri e la limitata disponibilità materiale non consentedi sostituirli o di aumentarne la capienza nei periodidi maggiore afflusso.

Un primo intervento non oneroso e di rapida rea-lizzazione sarebbe dunque a nostro parere ripristi-nare l’officina meccanica a Campobasso che abbia lapossibilità di intervenire sulla totalità dei guasti checoinvolgono i mezzi, evitando di portare il materialedanneggiato a Benevento, consentendo di ridurretempi e costi di riparazione ed allo stesso tempo averemaggiore disponibilità per le sostituzioni. L’officina aCampobasso consentirebbe di recuperare circa 900km giornalieri di percorrenza, oggi utilizzati per il co-siddetto potenziamento del servizio Campobasso –Venafro – Caserta – Benevento di cui nessuno sentivala necessità , Campobasso è già sufficientemente col-legata a Caserta dall’ordinario servizio per Napoli;900 km sono pressappoco quelli impegnati per latratta Campobasso – Termoli, da impiegare per mi-gliorare il servizio.

La necessità di rendere efficiente l’impianto ferro-viario molisano è però da considerare non solo relati-vamente ai benefici che potrebbero essere apportati

nel breve pe-riodo con inter-venti più omeno costosi, ma anche in maniera programmaticaconsiderando la necessità di ridurre il divario infra-strutturale che ci divide dal resto dell’Italia ed interve-nendo con un progetto di ammodernamento edelettrificazione della tratta molisana, pensato in un’ot-tica di sviluppo sociale ed economico.

La tratta molisana si configura come un importantelinea di transito che collega il versante tirrenico aquello adriatico, con l’ammodernamento e il rafforza-mento non solo della tratta Campobasso-Roma, maanche della Campobasso-Termoli, potrebbe essere ga-rantito un traffico di persone e merci che apporte-rebbe indubbi vantaggi sociali ed economici al nostroterritorio, questo ci pare anche coerente con la volontàdi rimettere mano al progetto dell’interporto di Termoli,sia pure in tempi non rapidissimi per le limitate risorseeconomiche, che avrebbe un significato molto limitatose non proiettato in questa visione. Un’alternativa, pro-posta da Trenitalia, basata sul rinnovo del parco dellemotrici a metano ed alcuni interventi di adeguamentotecnico della tratta Venafro – Campobasso significhe-

rebbe consegnarsi definitivamente adun ruolo marginale con esclusione da tutti i possibiliraccordi con i corridoi di traffico europei est-ovest.

Rinunciare al progetto dell’elettrificazione a nostroparere significherebbe rinviare al futuro un interventodivenuto necessario già da molto tempo.

Da queste riflessioni principali cogliamo l’occasioneper rinnovarLe con forza le nostre richieste:

Rivalutazione e rinforzo della tratta Campobasso-Termoli; Elettrificazione di tutta la tratta molisana; Of-ficina meccanica a Campobasso.

Auspichiamo inoltre che voglia riprendere al piùpresto l’iniziativa concordata per gli interventi di mi-glioramento dell’assetto del binario 20 Bis nella Sta-zione di Roma Termini.

Esprimiamo infine la nostra soddisfazione per lasua disponibilità che ha consentito un esame appro-fondito e confronto aperto sui temi del trasporto lo-cale che ci fa ritenere possibile un lavoro comune, neinostri rispettivi ruoli, per lo sviluppo del Molise.

Le inviamo i nostri più cordiali saluti. * Presidente Comitato Forum TPL M

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CAMPOBASSO. Le indennità deiconsiglieri regionali, checché ne di-cano il presidente Frattura, il vice pre-sidente del Consiglio Cristiano DiPietro e il presidente di Palazzo MoffaVincenzo Niro, sono aumentate. La

busta paga arrivata ieri ai consiglieriregionali lo dimostra. Così il presi-dente della Regione Molise potrà sven-tolare il ciodolino di agosto allaprossima manifestazione di protestapopolare continuando a prendere ingiro i molisani. Intanto però il centro-sinistra, con Francesco Totaro che pro-pone l'abrogazione dell'articolo 7(ossia i 2.500 euro per i portaborse) e ivice presidenti del Consiglio Monaco eDi Pietro che vogliono abolire il rim-borso del carburante, con questi poli-tici la maggioranza sta tentando unpasso indietro.

Per buona volontà o presa di co-scienza sulla vergogna perpetrata? Se-condo Cavaliere, consigiere regionaledel Pdl, dietro al repentino cambio distrategia del centrosinistra sui tagli aicosti della politica si nasconde benaltro. “In realtà - afferma il consigliereregionale del Pdl - una strategia nonc’è e non c’è mai stata. E anche l’ultimoannuncio di Totaro (sulla proposta dicancellare il fondo per i portaborse)rappresenta forse l’ennesima fuga inavanti all’interno di una coalizione chesu tutti i temi cardine (tra cui appuntola razionalizzazione dei costi) non rie-sce mai a trovare la quadra e procede

inesorabilmente in ordine sparso econfuso. Anche perché, stando alle so-lite voci di corridoio, quella del Capo-gruppo Pd potrebbe a quanto pareessere l’inevitabile e decisa rispostaall’ultima iniziativa personale del Go-vernatore Frattura.

Che, sempre secondo le stesse voci,avrebbe già rinunciato al fatidico Arti-colo 7 (il fondo riservato ai porta-borse), smarcandosi clamorosamentedalla sua stessa maggioranza e abban-donandola quindi alle polemiche eall’escalation dei giudizi negativi del-l’opinione pubblica. Gli slogan hannosempre le gambe corte.

Pure dietro questi ultimi accadi-menti - prosegue l’esponente del Pdl -si cela probabilmente la guerra ormaiinfinita e senza esclusione di colpi cheda tempo scuote l’intero centrosinistra.Una faida che si ripercuote inevitabil-mente sulle istituzioni e influenza lescelte politiche poste in atto da unamaggioranza incapace fino adesso diaffrontare compatta e determinatatutte le questioni all’ordine del giorno.Si può governare una Regione - in-calza Cavaliere - a colpi di ripicche ocomunque tramite iniziative di carat-tere individuale? Il taglio delle inden-

nità poteva e doveva essere affrontatosin dall’inizio a testa alta, con mag-giore serietà, serenità e trasparenza.

Le incomprensioni e le divisioni natedentro la coalizione hanno soltantocontribuito ad alimentare il caos e adaggravare i problemi invece di risol-verli.

Non è mai troppo tardi per porre ri-medio agli errori. Ma su questo temabisognava agire subito e in maniera ri-soluta e chiara. Il sottoscritto - con-clude Cavaliere - aveva proposto insede di discussione sulla spending re-view l’abolizione delle indennità difunzione, con la presentazione di unemendamento che salvava soltantoquelle destinate al presidente dellaGiunta e del Consiglio.

L’emendamento è stato però bocciatoe tutto quello che è accaduto dopo (contanto di veleni, polemiche, guerre inte-stine e proteste dei cittadini) è pur-troppo noto a tutti. Ma se si vuoledavvero, come loro stessi invocano,lanciare un segnale forte all’opinionepubblica e procedere a un riduzioneconsistente delle indennità, si fa an-cora in tempo ad approvare la mia pro-posta e passare quindi dalle parole aifatti”.

Il governatore avrebbe già rinunciato all'articolo 7 ma è una presa in giro:se nonsi abroga la legge verrà intascato a fine legislatura

Aumento delle indennità: tutto merito del centrosinistra

Le Ferrovie non vanno

abbandonate

Cavaliere (Pdl) precisa: "avevo presentato un emendamento che tagliava le indennità di funzione. Loro lo hanno bocciato"

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Coerente, pragmatico, intellettualmenteonesto. L’assessore regionale PierpaoloNagni marca la differenza con il resto dellacompagnia politica e ribadisce la sua voca-zione al fare più che al dire. Non dise-gnando, là dove ricorrono i termini, diriconoscere la validità delle scelte fatte dalprecedente governo di centrodestra cui egliintender dare continuità e, possibilmente,sviluppo. L’unico e il solo. Lo ha confermatoa Pietrabbondante nel corso dell’incontroin cui si sono intrecciati la volontà politicadella Regione di valorizzare in senso com-piuto il patrimonio archeologico territo-riale, i finanziamenti europei, e iprogrammi strategici che egli, l’assessore,cura personalmente. Dall’insieme è venutofuori un quadro in cui le intenzioni eranosistematicamente sorrette dalla disponibi-lità ad agire.

Certo, sentire nel 2013 che “il Molise pos-siede un enorme patrimonio archeologico, inparte ancora inesplorato, che rappresentaun’opportunità di sviluppo economico e so-ciale per tutto il nostro territorio” è quanto-meno sorprendente.

Questa considerazione è andata benenegli anni ’50,’60, ’70, ’80, ’90, 2000 ed tut-t’ora valida a patto e condizione che non siperpetui oltre e passi a essere tradotta inmodello operativo. Nagni ha capito l’anti-fona e non s’è tirato indietro nel momentoin cui ha dovuto esplicitare il concetto.Semplice: “Opere di studio, recupero e re-stauro” per immaginare un futuro in cui ilMolise diventi, a giusta ragione, impor-tante meta di turismo archeologico. Nonpiù momenti episodici quanto, invece, unalinea di condotta stabile ed efficace. Per cuiniente concessioni all’effimero, al transito-rio, ma salda compattezza nella destina-zione delle risorse, nell’approvazione enell’esecuzione dei progetti: di studio (im-portantissimi per coinvolgere gli studiosinel mondo), di recupero (allargando le in-dagini e gli scavi) e di restauro (soprattuttoconservativo).

Dopo di che l’affermazione andata benenei decenni passati è pensabile venga fi-nalmente resa praticabile nel corso di unoo due quinquenni ancora. Inutile girarci at-torno. Un progetto serio di valorizzazione

del patrimonio archeolo-gico (da Pietrabbondante aSepino, a Larino, a Vastogi-rardi, a Campodipetra, aCasacalenda eccetera), seimpostato in forma orga-nica, non è robetta da poco.

Ci vorrà tempo, denaro etantissima competenza daparte dei soggetti attuatori.Quindi, in parallelo, saràopportuna la predisposi-zione di un piano di diffu-sione, promozione evalorizzazione con finalitàanche (ribadiamo “anche”)turistiche. Il patrimonio archeologico e sto-rico del Molise ha peculiarità scientificheche non possono essere banalizzate per unturismo che, si presuppone, alla Regioneintendono di massa.

Sarebbe un grave errore. Mentre facen-done un “unicum” soprattutto per un turi-smo colto, il risultato che si otterrebbeavrebbe ricadute importanti anche sul turi-smo di massa. Turismo. E’ ora di rompere la

spirale dell’incertezza e passare finalmentealla costituzione dell’Agenzia regionale peril turismo. Soluzione cardine per impostareuna politica regionale e per realizzarla. Di-versamente, le ambizioni di un Molise turi-stico rimarranno eternamente impigliatenella rete delle pro-loco, dei comitati festa,degli Enti provinciali per il turismo com-missariati e degli assessori globe-trotter.

Dardo

Prendiamo atto e manifestiamo rispetto per le affer-mazioni del Consigliere delegato alla Ricostruzione Sal-vatore Ciocca apparse sugli Organi di informazione inmerito alla conferenza stampa indetta da questa Asso-ciazione il giorno 4 settembre sul pagamento dei lavoridel sisma, ma riteniamo doveroso esplicitare alcune pun-tualizzazioni a riguardo.

In merito all’ascolto ed all’attenzione prestati alla cate-goria evidenziate dal Consigliere, è necessario precisareche gli edili sono stati ricevuti ed ascoltati come settorein una sola occasione in 6 mesi, ossia nello specifico Ta-volo tecnico del 5 agosto scorso, mentre una richiesta diincontro propria della nostra Associazione per affrontaree discutere i problemi dei suoi associati, è stata inoltratacon telegramma al Presidente della Giunta Regionale indata 8 aprile 2013 ed a tutt’oggi è rimasta inevasa.

A voler discernere sulle risposte concrete che sareb-bero state date negli ultimi 6 mesi alla categoria, pur ri-spettando il sicuro impegno e la buona volontà profusi,giova precisare che nel corso del tavolo del 5 agosto,sono stati forniti gli stessi numeri (rivenienti dai Fondicomunitari 2000/2006 e 2007/2013, pari a 618 milioni dieuro complessivi ai quali aggiungere 450 milioni per l'au-tostrada e 128 milioni a valere sul POR FESR ecc.) chedue anni fa ci furono illustrati dall’Assessore Vitagliano,un anno fa dall’Assessore Chieffo e il 5 agosto, per l’ap-punto, dall’attuale Amministrazione in carica, senza peròche gli stessi si siano nel frattempo tramutati in fatti con-creti quanto ad opere appaltate e fondi liquidati.

A fronte di questi dati e cifre, rimasti immutati neglianni, ben altri numeri sono vistosamente calati nel frat-tempo e – al di là delle statistiche periodiche diffuse dagliistituti preposti – abbiamo avuto modo di constatarli di

recente con mano, nel produrre l’istruttoria sulla rap-presentatività per il rinnovo del Consiglio di amministra-zione della Camera di Commercio di Campobasso:imprese che 5 anni fa avevano in organico 180 operaioggi ne hanno una dozzina, imprese che avevano 70 ope-rai ne hanno 7 e aziende che ne avevano 30 oggi nehanno 5 e questo è ciò che conta.

Quotidianamente operai che negli anni hanno perso illavoro vengono in Associazione e chiedono di essere ri-collocati ed agli stessi non è possibile dare risposta.

E questo purtroppo è ciò che conta.In merito alle questioni passate, ampiamente accen-

nate dal consigliere Ciocca, non tocca a noi giudicarle,perché l’Associazione è apolitica ed apartitica, però sulpunto occorre un appello accorato che prescinde – lo siripete - da colori e logiche di partito.

Oggi – e il monito è rivolto a chiunque gestisca la cosapubblica - in una fase storica in cui la gente è disperatae le imprese stanno per chiudere, non interessa più anessuno che ad ogni cambio di amministrazione, intesocome cambiamento di colore di appartenenza, il nuovoeletto sostenga pedissequamente di aver rinvenuto lestorture del predecessore, anche perché al nuovo ammi-nistratore, che magari sarà anche più avveduto, diligentee ben intenzionato, dopo uno o più mandati sistematica-mente verrà rivolta la stessa accusa da chi ne prenderàpoi il posto.

E la storia ce lo insegna, dal rinnovo dei piccoli Comunisino alle Amministrazione centrali, la filastrocca è sem-pre la stessa, per cui guardiamo oltre!

Nella replica del consigliere Ciocca si parla anche dirisposte che gli edili attendevano da anni: ci consenta enon ce ne voglia il Consigliere di replicare che non ne

abbiamo veduta alcuna, se non la promessa di riscuotere5 milioni di euro (una goccia nell’oceano) prima di ferra-gosto, più 6-8 milioni entro il mese, ad oggi 6 settembremai accreditati, in una fase in cui ogni giorno di ritardoperò è di vitale importanza per la sopravvivenza stessa diun’azienda.

D’altronde, se le risposte fossero state fornite nonavremmo lanciato il grido d’allarme per il solo gusto difarlo e soprattutto anche altre aziende non appartenentiall’Associazione non si sarebbero riunite inquietate eterrorizzate mercoledì sera a Bonefro nel cuore del cra-tere, per concordare il da farsi.

Prendiamo atto infine della disponibilità ed attenzioneche il Consigliere dichiara di aver avuto verso gli opera-tori del settore che nessuno intende negare, per ribadireche anche noi ne nutriamo verso lui e le istituzioni tutte,ma di fronte alle osservazioni ampiamente illustratenella conferenza stampa, al cui documento quest’oggi in-tegralmente ci riportiamo senza ritrattarne minima-mente i contenuti, benché vogliamo comprendere tuttele difficoltà tecniche, normative e procedurali, lungi dalpopulismo e dalle strumentalizzazione, siamo costretti aribadire vivamente che le imprese sono stanche di es-sere prese in giro.

Di certo, nessuno di noi intende addossare al Consi-gliere Ciocca o al nuovo Governo Regionale le responsa-bilità di un sistema complessivo che fa acqua da tutte leparti, ma neppure possiamo accettare di essere tacciatidi populismo o faziosità.

La settimana prossima intanto il Presidente dell’ACEMCorrado Di Niro convocherà gli associati in Assembleastraordinaria per decidere le iniziative da intraprendere.

Associazione Costruttori Edili Molisani

TAaglio

lto5

7 settembre 2013

L'Acem replica al consigliere Ciocca: "Non ci interessano le strumentalizzazioni male imprese vanno pagate e non prese in giro"

Ci può salvaresolo il passato

L'intervento

Il patrimonio archeologicoe storico del Molise

ha peculiarità scientificheche non possono essere

banalizzate per un turismoche, si presuppone,

alla Regione intendono di massa Urge la costituzione

dell’Agenzia regionale per il turismo: soluzionecardine per impostare una politica regionale

e per realizzarla

Page 6: 7 settembre 2013

CAMPOBASSO. In merito alla questionedel laboratorio di Criminologia, la replicadel dottor Gianluca TramontanoGentilissima Redazione e Preg.mo Sig.Dardo, tornare su una questione sullaquale già avevo dato ampie delucidazioni(almeno a me così sembrava) è sempre fa-stidioso, ma tant'è: lo farò.Il Laboratorio non ha alcun costo per ilComune e né io né altri prendiamo un europer le ricerche e le attività che compiamoquotidianamente o per la predisposizionedi Progetti comunitari da inviare per l'as-segnazione di finanziamenti comunitari.La mia nomina quale membro del Comi-tato Tecnico di gestione del Laboratorio èstata voluta dal Sindaco, Sen. Luigi DiBartolomeo ed è agli atti (insieme al mioCV) consultabile, così come è consultabiletutto ciò che è stato fatto e scritto al Labo-ratorio. Potrebbe proporre anche lei qual-che nome al Sindaco, magari di qualcunopiù preparato di me, tanto la nomina ètriennale ed è in scadenza.Il Laboratorio (cioè il Comune) non ha fi-nanziato proprio nulla; il Progetto AC-CESS, che io e il Prof. Barba abbiamocontribuito a strutturare, ha ottenuto unfinanziamento comunitario che è passatosoltanto attraverso l'Amministrazione inquanto Partner dello stesso;

Si, il mio cognome è Tramontano, come Al-berto PLURICONSIGLIERE, e allora?Quando, e se, mi incontrerà per strada,caro Dardo avrò modo di dimostrarle chesono qualcosa di più, e di meglio, di un"fratello di". E del resto Lei di queste cosese ne intende. Probabilmente, chi vi ha, dinuovo, invitati a scrivere su questa que-stione non aveva voglia o capacità di cer-care meglio; abbiamo prodotto tanto perACCESS e vi allego qualcosa, così non do-vrete neanche scomodarvi e potrete inol-trarlo a chi ne ha interesse. Magaripotreste anche consultare il materiale car-taceo e i DVD; sono a vostra disposizione.Cordialmente,

Gianluca Tramontano

Ndr: Così il nostro Dardo. Abbiamofatto centro. Il dott. Gianluca Tramon-tano ha soddisfatto (seppure parzial-mente) la nostra e l’altrui curiosità sulfine e sul contenuto del laboratorio cri-minologia a Campobasso e, nello speci-fico, del Progetto Access, per il quale - cidice il dott. Tramontano – il comune diCampobasso ha trasferito in suo favoree del prof. Barba 7.200 euro che gli erano

venuti da fondi europei. Cambia poco.Sempre di denaro pubblico si tratta.Questo dato contrasta – crediamo – conciò che il dott. Tramontano dice in meritoal fatto che “Il Laboratorio non ha alcuncosto per il Comune e né io né altri pren-diamo un euro per le ricerche e le atti-vità che compiamo quotidianamente oper lapredisposizione di Progetti comunitarida inviare per l'assegnazione difinanziamenti comunitari”. Meglio sa-rebbe pertanto fosse spiegato a chi sonoandati e perché i 7.200 euro. Ma insisteresul punto è stucchevole. Sul problemadel nome, nessuna connessione con ilpluriconsigliere Alberto, ma solo, riba-diamo, la familiarità del cognome al sin-daco, alla giunta e al consiglio comunalerispetto ad un eventuale altro poco cono-sciuto. Come e perché poi dovrei inten-dermi, come dice il dott. Tramontano,delle fratellanze e delle differenziazionidi un fratello rispetto all’altro, mi risultadel tutto estraneo. Come continua a ri-manere estraneo alla collettività campo-bassana l’esistenza del laboratoriofintanto continuerà ad essere una realtà

scientifica sconnessa alla realtà socio-culturale locale. Siamo grati al dott. Tra-montano per ciò che prodotto perAccess; molto di più lo saremmo seavesse prodotto per la città e i cittadini.

Il trasferimento dei bimbi dellamaterna Carlo Collodi al pianoterra dell’ex Romita di via Scar-docchia è ufficiale. Come già annunciato dallaGazzetta del Molise, sia ieri chel’altro ieri, la delibera di Giuntacomunale del 30 agosto è diven-tata realtà. Il trasloco si farà grazie all’in-tesa raggiunta tra il Comune ela Provincia che si è resa dispo-nibile a concedere al Comunel’utilizzo delle aule del pianoterra dell’edificio che una voltaospitava il liceo Scientifico. Aconfermare la notizia è statoproprio il sindaco Gino Di Bar-tolomeo, con una nota ha co-municato che “grazie allacollaborazione con il presidentedella Provincia di CampobassoRosario De Matteis e delle ri-spettive strutture tecniche, glialunni della scuola dell’infanziadella Direzione Didattica Sta-tale IV Circolo di via Leopardiverranno trasferiti nei nuovi lo-cali completamente ristrutturatisiti al piano terra dell’ex liceo

Scientifico di via Scardocchia aCampobasso. Questo risultato è la testimo-nianza - dice il sindaco - chequando le istituzioni collabo-rano tra di loro si ottengono ra-pidamente risultati utili alla

collettività”. La decisione di tra-sferire i bimbi nella struttura divia Scardocchia è dovuta all’au-mento del numero dell’iscri-zioni al quarto circolo di viaLeopardi. Un incremento che hacreato non poche difficoltà a or-

ganizzare le classi e che quindiha spinto l’amministrazione adover trovare una soluzione al-ternativa. E allora perché nonutilizzare il piano terra dellastruttura dell’ex Romita di viaScardocchia che è stato realiz-

zato di recente utilizzandoavanzate tecnologie di isola-mento sismico? De Matteis èd’accordo e allora al via il tra-sferimento. Però c’è un pro-blema. I genitori dei bimbi chefino all’altro ieri non sapevanoassolutamente niente, appren-dendo la notizia del trasloco daigiornali non l’hanno presa pro-prio bene e in attesa di averecomunicazioni più dettagliatedal dirigente scolastico o dalComune già ieri alcuni di lorohanno espresso forti perples-sità. C’è da dire, infatti, che lanota del sindaco è abbastanzagenerica. Di Bartolomeo esaltala collaborazione istituzionalema non precisa se il trasferi-mento coinciderà con la data diinizio delle attività didattichefissato per martedì o se ci vorràpiù tempo considerando che ilComune deve realizzare la pavi-mentazione d’ingresso, i per-corsi di accesso e un’uscita disicurezza.

Teresa Manara

67 settembre 2013 Campobasso

Giorno di compleanno ieri per ilconsigliere regionale, Nunzia Lattan-zio. Anche se con qualche ora di ri-tardo gli auguri più sentiti di Buoncompleanno dai figli Romy, Riccardo,il marito Damiano e da tutta la reda-zione de La Gazzetta del Molise.

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“Criminologia, i soldi dall’Ue”

AUGURI

Bimbi della materna Collodi da via Leopardia via Scardocchia, il trasloco è ufficiale

Diritto di replica

Il sindaco conferma il trasferimento della scuola dell’infanzia ma i genitori restano perplessi

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CAMPOBASSO. Si parla di nuovi asses-sori, di prebende e quant'altro e intantocala il gelo sulle nostre imprese. Prossimaalla chiusura è Villa Maria a Campobasso.Dal 16 settembre 60 persone andranno incassa integrazione. Grazie, anche, alle re-sponsabilità dei cosiddetti dirigenti dellaSanità. E mentre ci si accapiglia sul nomedel commissario e, poi, del direttore gene-rale dell'Asrem (solo poltrone da coprire)nessuno più pensa a un sistema sanitariomalridotto che si regge solo grazie all'ab-negazione del personale. Tanto che gli uti-

litarismi della politica applicati alla sanitàhanno determinato un forte squilibrio,tale da rendere il Cardarelli di Campo-basso un ospedale di serie B. E tutto que-sto mentre per effettuareun'ecocardiografia bisogna attendere afebbraio 2014 e per un'ecografia a settem-bre prossimo. Le colpe del passato sonoconosciute oggi, purtroppo, si conoscono

anche quelle odierne frutto dell'incapa-cità di una classe politica che pensa a tut-t'altro. E che come nel caso delle impreseedili, che chiedono i soldi per i lavori giàeseguiti, le definisce animate da "spiritodemagogico". Si sta creando un desertotutt'intorno che lascia senz'acqua tutti noie quella stessa classe politica non s’ac-corge che il Molise è fermo, in preda alla

più devastante delle crisi economiche edelle perniciose inefficienze amministra-tive. Ciò in quanto si preferisce stare die-tro alle polemiche della politica, all’utilitào meno dei commissari ad acta, e alla fan-faluche dei tanti soloni che s’improvvi-sano maestri, e sono semplici apprendististregoni. E la medicina degli stregoniporta alla morte.

Nomi si accavallano a nomi nella corsa alla can-

didatura a sindaco di Campobasso. S’è composta

una piramide al cui vertice, lo si voglia o meno, ri-

mane Gino Di Bartolomeo, il quale ha confermato

che in un modo (candidato del centrodestra) o

nell’altro (a capo di una lista civica) si sottoporrà

al giudizio degli elettori. Mancano pochi mesi al-

l’appuntamento e, al solito, sarà una corsa affan-

nosa, caotica, arrembante, priva, cioè, di chiarezza

politica e programmatica. I partiti sono in confu-

sione, in fibrillazione, privi di strategia e, sopra-

tutto, di linee guida e di leader. Il Pd ha detto che

darà vita alle primarie per selezionare il personag-

gio da proporre all’elettorato. Ma le primarie del

Pd non godono di buona fama: sono taroccate.

Emerge il meglio attrezzato nella gestione delle

tessere e dei meccanismi della consultazione. An-

tonio Battista, il capogruppo del partito a Palazzo

san Giorgio, è intenzionato fermamente a provarci.

L’esperienza non gli fa difetto … anche nella ge-

stione delle tessere e dei meccanismi della con-

sultazione. Ma buona parte dell’establishment,

sull’abbrivo del successo centrato con Frattura

alla Regione, anela a conquistare simpatie e con-

sensi ricorrendo all’esterno, alla società civile, e in

quest’ottica ha nel mirino Michele Scasserra, gio-

vane abbastanza, industriale collaudato, politico

rodato ad alti livelli: assessore regionale e candi-

dato al parlamento con Mario Monti, esperienze

che lo sollevano dal sospetto di trasformismo,

qualora aderisse all’invito del Pd, per aver tenuto

nelle due circostanze appena dette una notevole

autonomia. Tutta da considerare nella sua possibile

evoluzione la figura di Massimo Romano dopo la

non felice ultima esperienza regionale. Rimane un

nome forte, incisivo, intrigante per chi voglia aprire

una finestra sul misero panorama politico locale e

creare i presupposti di un cambio generazionale e

di mentalità. Ma le intelligenze eccessive, di qua-

lunque colore politico, in genere vengono fatte ap-

passire in fretta. In genere. Salvo eccezione.

Passo lento, cadenzato, misurato distingue

l’avanzata nel novero dei papabili di Pino Saluppo,

giornalista di lunga traversata, già sperimentato fe-

licemente sui banchi di Palazzo san Giorgio,

espressione di un moderatismo innovativo. Guada-

gna credito in misura proporzionale alla serietà

dell’impegno sociale e culturale che pone nella

quotidianità. Ben diversa s’annuncia l’irruzione di

Paolo Spina dalla poltrona della presidenza della

Confcommercio. Il piglio è garibaldino, alimentato

da trascorsi radicali, orientato a perseguire tra-

guardi concreti, anche personali. Il vertice di Pa-

lazzo san Giorgio lo intriga parecchio. Per le

fortune del commercio e dell’economia cittadina,

s’intende!

Non di meno mostra interesse a coglierlo (il

successo), in una combinazione in cui la verve in-

tellettuale sposa la determinazione propria delle

donne di successo, il già assessore comunale con

Augusto Massa, ed oggi consigliere d’opposizione

a Gino Di Bartolomeo, Adriana Izzi. Sollecitata a

più riprese dalla fascia sociale che teme l’ulteriore

decadimento della città se lasciata in balìa dei po-

tentati economici-profesionali-imprenditoriali in

assenza di chi sia capace di contenerli. Dicono che

non sia la sola tra la rappresentanza femminile a

Palazzo san Giorgio a puntare in alto. Di sicuro, la

migliore. Alle spalle di questa avanguardia di nomi

e personaggi si muove, con dinamiche e manife-

stazioni di pensiero diverse tra loro, un gruppetto

di consiglieri comunali che, avendo maturato espe-

rienza, appreso e fatti propri gli elementi ammini-

strativi adattabili alle dinamiche politiche nelle

materie cardine del governo della città (urbani-

stica, lavori pubblici, società partecipate, gestione

dei servizi), si sente maturo, oltre che pronto, a

darne dimostrazione. Una realtà, questa cui accen-

niamo, che rende in modo aderente la oggettiva

condizione del governo cittadino e la volontà di

non modificarla: amministrare il quotidiano, asse-

condare le tendenze sociali più spregiudicate, ipo-

tizzare demagogicamente traguardi futuri, gestire

gli spazi della discrezionalità in chiave clientelare.

Il quadro di riferimento sarebbe questo e, dicono

le voci interne al Palazzo, se ne vorrebbe avvalere

il consigliere Colagiovanni, indubbiamente, nel

lotto, quello con maggior tasso di elasticità. Vien

da chiedere qual è la molla che spinge tanta gente

ad accollarsi l’onere di amministrare in una tran-

sizione storica carica d’incognite e di difficoltà.

L’ambizione? Crediamo, non basti.

Dardo

77 settembre 2013Campobasso

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CAMPOBASSO-ROMA

ORARICAMPOBASSO-NAPOLI CAMPOBASSO-TERMOLI-PESCARA

Villa Maria verso la chiusura

Cosa spinge uomini e donne a candidarsi in questafase storica di basso profilo economico e culturale?

Dal 16 settembre cassa integrazione per i dipendenti.

Crisi, debiti, difficoltà ad andare avanti,eppure c’è ressaintorno alla poltrona del sindaco

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VENAFRO. E' il consigliere diminoranza, Mario Pietracupa, ascrivere una lunga lettera sulalsituazione in essere all'ospedaledi Venafro.

"Ricevo quotidianamente solle-citazioni ad intervenire sulle vi-cende amministrative e politichedel Comune di Venafro in nomedi una opposizione che, per defi-nizione, dovrebbe censurare ognicomportamento della maggio-ranza, a prescindere da quelloche mette in atto.

Sicuramente le motivazioni cisarebbero tutte.

Non a caso il sindaco Sorbo, dasempre paladino della traspa-renza e della buona amministra-zione, almeno fin quando facevaopposizione, nella seduta di in-sediamento non ha ritenuto op-portuno neanche illustrare le li-nee programmatiche,trincerandosi dietro la ‘norma’che non lo prevede esplicita-mente.

In quella occasione da ‘mino-ranza costruttiva’ non entrammoin polemica aspettando, come as-sicurato in quella sede, una im-mediata seduta di Consiglio perun confronto più articolato in cui

si parlasse di obiettivi condivisi.Il tempo è trascorso inutil-

mente se non per esibizioni suisocial network e per dure repli-che, questo sì in linea con il suocaratteristico atteggiamento ran-coroso, del sig. Sindaco a chiun-que non la pensasse come lui,unico depositario della verità.

I fatti, intanto, parlano da soli.La campagna elettorale del sig.

Sorbo e dei suoi seguaci è stataincentrata sulla demonizzazionedegli avversari, definiti una lobbypericolosa per l’interesse collet-tivo ad iniziare dalla tutela del-l’Ospedale di Venafro.

Ebbene, ora che la lobby è statasgominata, cosa ha fatto di con-creto il sig. Sindaco per scongiu-rare il depotenziamento, se non lachiusura dell’Ospedale?

Niente. Anzi sia lui che altri pa-ladini si sono appiattiti completa-

mente salvo qualche spora-dica sortita di facciata e

addirittura chiedendosostegno in una SE-DUTA MONOTE-MATICA SUL-L’OSPEDALE..

Ancora?E’ facile fare del

populismo ma an-cora più facile ènon proporre solu-zioni.

Noi, che cre-

diamo nel ruolo importante di unpresidio sul territorio ed abbiamoanche un’idea su quello che an-drebbe fatto, sopratutto per lavera emergenza, aspettiamo chesi incateni davanti all’ospedale einizi lo sciopero della fame e dellasete. Lo libereremo quando ciavrà fatto capire che cosa vuole ese, quello che vuole, è compatibilecon le risorse disponibili ed in li-nea con la politica regionale. Altroche seduta monotematica!!!

Che dire poi dell’aumento delnumero degli assessori. Addirit-tura uno in più di quelli regionali.Lui che ha sempre condannato ilricorso alle soluzioni politiche innome di una sobrietà che però ri-guarda solo gli altri e non ha pen-sato nemmeno per un secondo dirinunciare alla indennità o al-meno di ridurla. BRAVO! questasi che è coerenza, come lo è statol’accordo politico con forze dicentro destra, quelle che ha sem-pre combattuto e bollato e cheora sono maggioranza nella suacoalizione. Per non parlare delcumulo di incarichi e di cariche.Aspettiamo ancora che si dimettada qualcosa e, naturalmente, l’in-vito vale anche per qualcun altroche dovrebbe rappresentare la‘novità’ della politica locale.

Aspettiamo, inoltre, ancora se-gnali sulla trasparenza degli in-terventi messi in atto, a dire il

vero molto scarsi ed alcuni perfortuna ereditati dal passato. Nonsembra, poi, che la sua OMNI-SCIENZA, per non dire prepo-tenza, sia stata premiata visto ilverdetto del TAR Molise su unadelle poche iniziative intraprese.

Sulla bontà del suo operatosiamo sicuri si esprimeranno icittadini, gli stessi che lo hannoscelto per guidare la Città ed è aloro che dovrà dare conto.

Per quanto mi riguarda dopoaver dato piena disponibilità perun rapporto di leale collabora-zione, ritengo poco dignitoso, so-prattutto nel momento di seriadifficoltà che stanno vivendo i cit-tadini e non solo quelli di Venafro,diventare parte integrante di unmeccanismo basato solo sullecensure e sulla delegittimazionealtrui. Soprattutto però mi spa-venterebbe replicare quanto ilsig. Sorbo ci ha insegnato in que-sti anni: vivere con la carta dabollo in tasca, ossessionato daldover ricorrere in ogni sede, giu-diziaria ed amministrativa.

In questo stato di fatto dare uncontributo utile alla collettivitàdiventa problematico se non im-possibile per chi come me hasempre lavorato per aggregare enon per demolire. Ho rassegnato,pertanto, le dimissioni da consi-gliere comunale per le suddetteragioni con la soddisfazione diessere sostituito da un consiglieregiovane, tenace, che ha dimo-strato passione e correttezza incampagna elettorale e, per di più,donna. Non è sicuramente uncaso che da oggi i rappresentantidella nostra lista in Consiglio Co-munale siano in maggioranza dialtro genere. Uno spazio che nonè stato concesso ma guadagnatocon coraggio

La politica la si può fare anchesenza incarichi ed è quello chefarò mettendo a disposizione an-che l’attuale ruolo di coordinatoreregionale di RIALZATI MOLISE.Anche lì c’è necessità di nuovi in-nesti e coinvolgimenti. Ho vissutoinsieme ai tanti amici e sosteni-tori del movimento momenti

esaltanti ma ora vanno liberati glispazi perché anche altri possanodare il proprio contributo di idee.

Restano le esperienze positivee tra queste l’affermazione delPresidente Paolo FRATTURA, acui va la piena e rinnovata fiduciama non va dimenticata la nostracollocazione di autonomia e di in-dipendenza.

Mario Pietracupa

ISERNIA. La Comunità diSant’Egidio, accogliendol’appello lanciato da PapaFrancesco, ha organizzato aIsernia, per questa sera ,una speciale veglia di pre-ghiera e di digiuno per lapace in Siria, in MedioOriente e nel mondo. Il ra-duno si effettuerà, dalle ore19, nel chiostro comunale dipalazzo San Francesco, dadove, su uno schermo, in di-retta streaming, si potrà se-guire la veglia di piazza SanPietro a Roma, guidata dalSommo Pontefice.

«Sin d’ora – ha detto ilPapa – esprimo ricono-scenza ai fratelli cristiani, aifratelli delle altre religioni eagli uomini e alle donne dibuona volontà che vorrannounirsi, nei luoghi e nei modiloro propri, a questo mo-mento». La veglia organiz-zata a Isernia è aperta atutti. Chiunque potrà parte-cipare, pregando per lapace.

117 settembre 2013Isernia

“Le false promesse sull’ospedale di Venafro”

Veglia di preghieraper la paceQuesta sera nel chiostrocomunale di Piazza San Francesco

Mario Pietracupa interviene sul nosocomio alle prese con troppi problemi

L’Area “Tutela vittime dellaviolenza” di Fratelli d’ItaliaMolise, coordinata dalla Dr.ssaSilvia Gagliardi, promuoverà,lunedì 9 settembre, a partiredalle ore 17.00, presso la SalaGialla della Provincia di Iser-nia, un convegno dal titolo:Urla nel silenzio - Prevenire eCombattere la Pedofilia.

Interverranno il dr. NicolaMalorni - psicologo analistadell’infanzia e adolescenza,membro ordinario AIPA eIAAP, coordinatore centro

V.A.T.M.A, Don salvatore Ri-naldi - diocesi Isernia Venafro,la dr.ssa Leontina Lanciano –psicopedagogista, già giudiceonorario presso il Tribunaleper i Minorenni di Campobassoed il dr. Saverio Moscato – So-stituto Procuratore presso il

Tribunale per i Minorenni diCampobasso.

"L’area “Tutela vittime dellaviolenza” di Fratelli d’Italia -sottolinea Gagliardi - sta por-tando una kermesse culturaledenominata “IN-GIUSTIZIA”sull’intero territorio nazionale

per sensibilizzare la cittadi-nanza sulle problematiche che,sempre più spesso, affliggono isoggetti più deboli della societàcome donne e bambini. Anchequi in Molise si è voluto orga-nizzare un incontro-dibattito esi è scelto di concentrare l’at-

tenzione sulle modalità di pre-venzione e contrasto ai feno-meni di pedofilia. Spesso, in-fatti, non ci rendiamo conto deipericoli che possono correre inostri bambini anche solo ac-cendendo un Pc o andando alparco giochi".

Prevenire e Combattere la pedofilia Fratelli d’Italia promuove un incontro sul tema

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127 settembre 2013 Termoli

TERMOLI – La Prima CommissioneConsiliare, presieduta dal consigliereAgostino De Fenza, rende noto che è infase di analisi e di prossima approva-zione il Regolamento per la disciplinadegli organismi di partecipazione popo-lare e dell’istituto del Referendum Con-sultivo. L’iniziativa, scaturita da unaproposta del gruppo di minoranza, conprimo firmatario il consigliere Paolo Ma-rinucci, ha trovato immediatamente ri-scontro nelle attività della Commissionecomposta, oltre che dal presidente DeFenza, anche dai consiglieri Ragni eD’Agostino per la maggioranza e da Giu-ditta e Mottola per la minoranza. LaPrima Commissione Consiliare e l’interaAmministrazione comunale, sottoline-ando l’importanza di un valido stru-

mento consultivo nell’ambito della de-mocrazia partecipativa e riconoscendol’utilità di qualunque contributo esternoche possa favorire e migliorare la qualitàdel Regolamento in fase di analisi e diprossima approvazione, invitano i citta-dini, anche in forma associata, a presen-tare entro dieci giorni a far data da oggi,eventuali proposte utili ad arricchire ilpercorso già avviato. "La bozza del Rego-lamento è consultabile sul sito istituzio-nale del Comune di Termoliwww.comune.termoli.cb.it nella sezione“Avvisi”. Le proposte potranno esserepresentate all’ufficio protocollo, debita-mente firmate ed indirizzate alla PrimaCommissione Consiliare del Comune diTermoli, oppure inviate alla seguentemail: [email protected].

TERMOLI – Dal 25 agosto è scattato l’obbligo per gli operatori commerciali di informare i

consumatori sul corretto impiego di pesce e cefalopodi freschi. Sulla Gazzetta Ufficiale n. 187

del 10 agosto scorso è stato pubblicato il decreto del Ministero della Salute su “Informazioni

obbligatorie a tutela del consumatore di pesce e cefalopodi freschi e di prodotti di acqua

dolce”in attuazione del “Decreto Balduzzi”. L'articolo 2 del decreto stabilisce che "l'operatore

del settore alimentare che offre in vendita al consumatore finale pesce anche di acqua dolce

e cefalopodi freschi, sfusi o preimballati per la vendita diretta deve esporre apposito cartello

con le informazioni: “In caso di consumo crudo, marinato o non completamente cotto il

prodotto deve essere preventivamente congelato per almeno 96 ore a -18 °C in congelatore

domestico contrassegnato con tre o più stelle. Il cartello deve essere apposto in modo da

essere facilmente visibile dalla posizione in cui il consumatore prende o riceve la merce. Le

informazioni riportate devono essere chiaramente leggibili ed in nessun modo nascoste, oscu-

rate, limitate o separate da altre indicazioni scritte o grafiche o da altri elementi suscettibili

di interferire. L'articolo 1, comma 2, prevede invece che il cartello non si applica ai prodotti

della pesca decongelati che sono stati conservati congelati per un periodo di tempo sufficiente

a uccidere i parassiti vivi. Per i contravventori è prevista una sanzione pecuniaria da 600 a 3500

euro per il mancato rispetto dei suddetti obblighi informativi.

TERMOLI - Servizi igienicipubblici, area relax con fa-sciatoio e parcheggi “rosa”:sono queste le idee progettualinate durante gli incontri con icittadini sul tema “Quale Ter-moli?”. Le idee “tradotte” inmozioni da presentare al Con-siglio comunale, partono dallaconstatazione della vocazioneturistica della nostra città chepurtroppo, troppo spesso, nonoffre servizi idonei per quantidecidono di soggiornarvi. Èlampante, ad esempio, la man-canza di servizi igienici pub-blici che si traduce in una

fonte di notevole disagio per ilturista o per il cittadino ter-molese che può averne tem-poraneamente bisogno. Ciò che chiediamo è che aiservizi pubblici venga annessauna stanza “relax” con fascia-toio per rispondere alle esi-genze delle famiglie conneonati che si trovano in diffi-coltà per il cambio del panno-lino o, ad esempio, perl’allattamento. Sempre nelladirezione di venire incontroalle esigenze delle famigliecon neonati o con figli in ar-rivo, si pone l’altra proposta:

quella di istituire dei par-cheggi “rosa”, riservati alledonne in dolce attesa o configli piccoli che dovrannoesporre un talloncino rila-sciato dal medico in cui si cer-tifica la gravidanza. Tutte le proposte vanno nelladirezione di rendere Termoliuna città accogliente per tuttie sensibile alle necessità, inparticolar modo, di donne ebambini. L’auspicio, dunque, èche l’amministrazione comu-nale le accolga nell'interessedella collettività.

Paolo Marinucci

Obbligo di esporre cartellocon informazioni per l’impiegodi pesce e cefalopodi freschi

TERMOLI - Nella Galleria Civica, organiz-zato dal Presidente del Consiglio Comu-nale di Termoli Alberto Montano, si ètenuta la presentazione della seconda edi-zione del “Divinolio 2013” e del libro “ItaliaRevolution – Rinascere con la Cultura” diChristian Calandro. A illustrare la prossimamanifestazione del Divinolio Rudy Rinaldie Celeste Di Lizio. La mostra e la degusta-zione dei vini molisani, (oltre 23 sono i pro-duttori di vino che hanno dato la loroadesione) insieme con i produttori degli oli,si svolgerà nel Borgo Antico. La manifesta-zione, come è stato descritto non è la solita"sagra" ma vuole essere un modo per pro-muovere e far conoscere in Italia i prodotti

genuini del Molise. La grande novità diquest'anno sarà un "gemellaggio" tra l'or-ganizzazione del Divinolio e l'Istituto Al-berghiero di Termoli. Presentatoanche il libro del professor Chri-stian Calandro con l'indroduzioneda parte del Presidente del Consi-glio Comunale Montano, di GinoNatoni patron dell'associazioneNaca Arte e del saggista e criticoletterario Simone Gambacortache, dopo il suo intervento sullibro “Italia Revolution – Rina-scere con la Cultura” ha tenuto undibattito con l'autore. Ad allietarela serata, nella cornice dell’espo-

sizione di quadri del maestro Achille Pace,Maria Chiara Guarino accompagnata allachitarra da Michele Di Carlantonio.

Istituzione referendum consultivo: la prima commissione consiliare invita i cittadini a presentare proposte

Prime misure - cittàa misura di bambino

Presentata la seconda edizione del “Divinolio”

TERMOLI - Un altro incarico prestigiosoper l’avvocato Francesco Caruso nell’ambitodello sport nazionale, con la sua designa-zione a componente dell’AVL - Commis-sione per l’autorizzazione ad adire le vielegali della Federazione italiana Giuoco Cal-cio (FIGC), con sede a Roma. Inoltre, è statoufficializzato in questi giorni dal presidentedella Lega Nazionale Dilettanti Carlo Tavec-chio, il rinnovo per il biennio 2013/2015come componente della CAE – Commis-sione Accordi Economici della Lnd.

Nuovi incarichisportivi per Francesco Caruso

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ISOLE TREMITI - Il ministroallo Sviluppo economico FlavioZanonato ha firmato il decretoche di fatto dimezza il numerodi attività off shore nel mare io-taliano, che passeranno da255mila a 139mila. Il decreto do-vrebbe scongiurare quindi larealizzazione dell’impianto e tri-vellazioni al largo delle isole Tre-miti. , al centro di battaglie e giàbocciato dal Tar, al largo delleDiomedee. Il decreto determinala chiusura a nuove attività dellearee tirreniche e di quelle entrole 12 miglia da tutte le coste e learee protette, con la contestualeresidua apertura di un’area ma-rina nel mare delle Baleari, con-tigua ad aree di ricerca spagnolee francesi. “Con questo provvedi-mento - ha detto il ministro - so-steniamo lo sviluppo delle ri-sorse nazionali strategiche,concentrando le attività di ri-cerca e sviluppo di idrocarburi

in poche aree marine a maggiorpotenziale e minor sensibilitàambientale. “Il decreto – ha dettoin chiusura Zanonato - prevedel’impiego dei più elevati stan-

dard di sicurezza e di tecnologiedi avanguardia nelle quali leaziende italiane detengono unaposizione di leadership interna-zionale”.

137 settembre 2013Termoli

LARINO – Brutte notizie pergli utenti giungono dall’ospe-dale “Vietri”. Per la mancanza diun infermiere, almeno questa laversione data agli utenti, il cen-tro trasfusionale interomperà leprestazioni per 18 giorni. .

Una chiusura momentaneache creerà comunque non pochiproblemi a chi abita nel centrofrentano e nei paesi del crateresismico, usufruisce del servizio.L’imprenditore Antonio Campi-telli è uno degli utenti e la suaprotesta, anche se pacata, èmolto incisiva. “Chi come menecessita periodicamente di te-rapia di ferro non sa dove an-dare per continuare la propriacura che è urgente, non possoassumere ferro per bocca masoltanto per via endovenosa. Il

ferro è vitale e per tanti comeme è necessaria una terapia pe-riodica. Non capisco perché uncentro trasfusionale comequello di Larino che raccoglieoltre 1.200 sacche di sanguel’anno debba chiudere. La sa-nità Basso Molisana dov’è intutto questo? Si sta creando unulteriore disservizio per tanticittadini dell’area del cratereche avevano nel centro trasfu-sionale di Larino il loro fonda-mentale punto di riferimento.Ancora una volta chi lavorabene e ottiene risultati vienepunito piuttosto che essere pre-miato”. Campitelli, in chiusura,esprime la propria solidarietà aldott.Trivisonno “che si sta bat-tendo da tempo contro questasituazione”.

Ospedale Vietri, centro trasfusionalechiuso per tre settimane

Firmato il decreto che dimezzale trivelle in mare

TERMOLI – Il sindaco BassoAntonio Di Brino commentapositivamente la firma del de-creto da parte del Ministro delloSviluppo Economico Flavio Za-nonato, in merito al riordinodelle zone marine aperte allaricerca e alla coltivazione diidrocarburi.

“Mi dichiaro estremamentesoddisfatto per la firma, daparte del ministro Zanonato, deldecreto dedicato al riordinodelle zone marine aperte allaricerca e alla coltivazione diidrocarburi.

Di fatto – continua Di Brino –il Decreto ministeriale ha scon-giurato la possibilità di vedereulteriormente turbato l’ecosi-stema marino nello spazio dimare antistante le coste moli-sane e nell’area delle Isole Tre-miti. La limitazione imposta dalDecreto ministeriale in meritoalla ricerca ed estrazione diidrocarburi entro le 12 miglia

dalla costa e dalle aree protetteci conforta, rendendo giustiziaalle numerose azioni di protestache hanno visto il Comune diTermoli in prima fila nellaferma opposizione a nuove atti-vità di questo tipo, che avreb-bero potuto sconvolgere unospazio di mare sul quale si sonoconcentrate fin troppo atten-zioni da parte di società italianee straniere. Ricordo, come giàfatto in passato, che su questoargomento la nostra Ammini-strazione si è costituita in giudi-zio con apposito ricorso al Tardel Lazio, oltre ad essersi impe-gnata ad organizzare e a parte-cipare alle manifestazioni tenu-tesi sia a Termoli che in altricomuni, al fine di contrastarescelte che nulla avevano a chevedere con il benessere dei cit-tadini e del territorio. Oggi pos-siamo finalmente dire che lenostre ragioni sono state ascol-tate”.

ISOLE TREMITI - "Il nostro è un urlo di gioia strozzato in gola”.Così il Presidente del Parco Nazionale del Gargano, Avv. StefanoPecorella, commenta la notizia della firma da parte del Ministrodello Sviluppo Economico Flavio Zanonato del decreto di riordinodelle zone marine aperte alla ricerca e coltivazione di idrocarburi,in coerenza con le norme di legge approvate dal Parlamento nel-l’ultimo anno e con la direzione indicata dalla Strategia EnergeticaNazionale. “Abbiamo vinto una battaglia, ma non la guerra – chia-risce il Presidente Pecorella -. Come auspicato l'Area Marina Pro-tetta Isole Tremiti è al riparo dalla balzana idea di ricercare petro-lio nelle sue vicinanze, ma il resto del Gargano e della Pugliasono interamente inclusi nelle zone a disposizione per questotipo di pericolose operazioni, così come gran parte dell'Adriaticoche, va ricordato, è un mare chiuso e in malaugurato caso di inci-dente su qualche piattaforma, il disastro colpirebbe indelebil-mente tutti da Nord a Sud.La linea più morbida adottata dal Mi-nistro Zannotato ci spinge a continuare a perorare la causa diun'Italia che deve vivere attraverso la tutela e la valorizzazione delsuo patrimonio dal quale trarre il vero profitto. Ci sono tante altreforme alternative e non invasive per fornirsi di energia – concludePecorella - quali la geotermia e i mini pannelli fotovoltaici per l'au-toproduzione sui quali l’Ente Parco sta già investendo anche perdiffondere sul territorio questo modus operandi rispettoso del-l’ambiente e del territorio, nonché vantaggioso per le tasche deicittadini".

Di Brino: “Esprimo soddisfazione per la firma del decreto che scongiura nuove perforazioni

Ricerche petrolifere, Pecorella:"Salve le Tremiti ma il pericolo incombe sul Gargano, Puglia e su tutto l'Adriatico"

Chiamata d’imbarcoper un marittimo

VASTO - L’Ufficio Circon-dariale marittimo del porto diVasto ha diramato la chiamatadi imbarco per marittimi conqualifica di marinaio a bordodel peschereccio “Walter Na-tarelli”.

Gli interessati dovrannopresentarsi negli uffici dellacaserma alle ore 10 del 9 set-tembre, muniti di libretto dinavigazione o foglio di rico-gnizione, tesserino attestantel’iscrizione nel registro deipescatori e dei certificati me-dici di idoneità in regolarecorso di validità.

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Domani è giorno di campionato. Si parla e scrive Eccel-lenza, ma è un abito un po’ stretto per la città capoluogo. Itempi sono mutati e bisogna dire: va bene così. Deve andarbene per forza.

L’estate è stata una stagione rovente per i cuori rossoblù.Dopo la caduta del regno di Capone e la discutibile intru-sione di Giulio Di Palma ci sono stati picchi e cadute diumori. Si è arrivati a ipotizzare l’acquisto del titolo dellaSanteliana e anche quello delle Acli, scendendo, per que-st’ultima di un’altra categoria. Poi, per fortuna, è affioratoil buon senso ed è stato acquistato il titolo del 1919, societàcostruita da Umberto Lozzi che l’ha mollata, sentendosi ac-cerchiato dal fiato caldo dell’opinione pubblica che gli si èschierata contro. Forse anche in modo immotivato.

Lozzi ha portato in banca 40 mila euro (parte già incassatie parte da riscuotere più avanti) e s’è tolto in un colpo soloqualche debituccio che aveva col fisco e qualche altro cheaveva verso terzi. Sempre per motivi calcistici. Perché quisi parla di pallone non certo d’altro. Anche perché Lozzi èuna persona a modo che conosce bene il sentiero del sapervivere. Certo, non deve essere stato semplice per l’Umbertorimanere senza la sua amata creatura: il 1919 per lui èstata la linfa per mantenere vive le passioni. Ora che l’haperduta, la notte si gira nel letto, per cercare la posizionegiusta per il riposo, sempre più tormentato.

DEBUTTOTorniamo al campionato. Ci è parso doveroso dare una ri-

passata ai fatti, in modo da far capire al lettore come stanno.Riassumendo nel nostro singolare Bignami gli accadimentidella bella stagione.

In campo ci vanno i rossoblù di Giulio Perrucci, presi-dente senza portafoglio che però ha avuto il merito di riac-cendere la speranza, attraverso la raccolta dei fondi e l’ac-censione del fuoco della rinascita.

Nessuno deve dimenticare, però, che alle spalle del va-lente presidente di complemento c’è la premiata ditta Fal-cione che pur navigando in acque piene di squali spera diuscire al più presto dal pericolo, per rimettersi a navigare,con il vento in poppa.

FALCIONEEdoardo è un nome familiare agli amanti del calcio mo-

lisano. Il figlio di Gigino Falcione è stato legato ai successidel Trivento. Poi la luce s’è spenta: troppi i soldi per una

squadra che non ha bruciato i cuori dei suoi tifosi, mentredi soldi ne sono stati spesi troppi. E allora è arrivata la fine.Non certo ingloriosa, perché certe spese si giustificano sealmeno si rimuovono le inerzie.

Edoardo, l’Edoardo in questione, con generosità s’è spintoa rilanciare il calcio della sua città, Campobasso. Non certoPescopennataro, dove è nato, ha fatto il sindaco, e ha la-sciato i maggiori sentimenti.

Edoardo sa che l’importante è cominciare a vincere. Inmodo da mettere subito in ordine i numeri della classifica.Ma sa perfettamente che da subito bisognerà creare le basiper formare una società che garantisca il futuro. Entro laquale bisognerà riportare al più presto anche Errico Per-retta che s’è affacciato come una meteora.

PERRETTAChi sa bene i fatti ha svelato che Perretta per il momento

si è messo da parte. Non senza aver firmato due assegni,uno da 10 mila euro (per la Santeliana per l’operazione an-data in fumo) e 5 mila per la prima dazione di danaro for-nita a Umberto Lozzi. Dopodichè, forse spaventato dalleprevisioni di spesa (circa 200mila euro, complessivi) perl’intero campionato ha voluto respirare profondamente,provando prima a guardarsi intorno. Nella speranza di in-namorarsi del nuovo mondo, verso il quale non ha avutomai neppure il più piccolo flirt.

ROSETONegli anni che furono a Campobasso c’era un ristorante,

in contrada Conocchiola, che si chiamava Roseto. Oggi, in-vece, Roseto è “solo” il nome del primo avversario dei nuoviLupi che domani giocheranno nell’antistadio di SelvaPiana, ove per anni ha lottato la squadra di Lozzi.

PREZZI POPOLARIL’abbonamento costa appena 60 euro, l’equivalente di 4

euro a partita. Chi, invece, intende dare una mano più con-sistente alla causa rossoblù dovrà versare 200 euro, etichet-tandosi, come socio benemerito. Il biglietto costa 5 euro epresto servirà per seguire i rossoblù al Romagnoli. Forsealla terza giornata la nuova squadra debutterà sul campoprincipale. Impianto che compete alla maggiore formazione

147 settembre 2013 Sport

Domani si gioca con il RosetoAlla vigilia dell’avvio del campionato riassumiamo tutto ciò che si è verificato in casa del Lupo.

Fa specie come Panico, capi-tano e punto di forza dellasquadra, abbia deciso di la-sciare l’Isernia. Sembra che afargli adottare la clamorosa de-cisione siano state le pressioniesercitate dal Boiano e dellostesso Fornelli. Il quale For-nelli non sembra essersi ridi-mensionato dall’ingresso nellagiostra del Campobasso 1919,che è diventato il club princi-pale del capoluogo.

Il Termoli dal canto suo do-vrà vedersela ad Ancona, dovenon sarà certo facile uscire coni punti in bisaccia. Il calendarionon sembra favorevole alla

squadra adriatica che dopoaver debuttato, con un certo af-fanno, contro la titolata Mace-ratese si trova a fronteggiarelo squadrone di Giovanni Cor-nacchini, il famoso condor diprovincia che nel suo palmaresci ha messo anche qualche golsegnato con la maglia del Mi-lan stellato.

Il Boiano tonificato dal suc-cesso esterno sembra improv-visamente tonificato. Biso-

gnerà vedere subito quale saràla vera forza dei bifernini. Chesembravano destinati a dispu-tare una stagione modesta.Certo, 90 minuti sono niente.

Bisognerà giocare almeno unadecina di partite per capiredove potrà arrivare la squadramatesina che in un modo onell’altro, da decenni, si stacomportando in maniera ono-revole.

Intanto, il patron del BoianoDi Conza già se la ride. Ma do-mani bisognerà fare i conti conla Civitanovese di Pazzi, golea-dor di vecchia razza.

L’Agnone si guarda dalla

sfida contro il Sulmona, ap-pena tornato in Serie D. In altoMolise stanno con i piedi perterra: sono sicuri di dover sof-frire per tenersi lontani dallezone scomode della classifica.Ma non per questo si cruc-ciano.

Prima di tutto c’è il bilancioda tenere a posto. Per non cor-rere rischi. Per durare ci vuoleil pragmatismo. E ad Agnonesono maestri di vita. Per questonon è impensabile che anchequest’anno i granata si pren-deranno nuove soddisfazioni,senza dissanguarsi economica-mente.

Panoramica su Agnone, Boiano, Isernia e Termoli

Mentre Panico sta per cambiare maglia ecco le vigilie delle quattro sorelle molisane.

Tutto quello che c’è da sapere su Santeliana, Acli, Lozzi, Falcione, Perretta, Perrucci e via dicendo

Si annuncia una domenica piena di affanni per le nostre formazioni

Rossoblù grandi favoriti del campionato, ma attenzione alla supponenza

Page 15: 7 settembre 2013

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RICCIA - Edizione numero 82 per“La festa dell’uva” a Riccia, il pros-simo weekend. Due giorni di festa,di allegria, tra musica e e vino, conla sfilata dei carri allegorici,mo-mento clou della due giorni. Il pro-gramma di domenica 8 settembre:13.30 - Raduno carri allegorici,15.00 - Sfilata per le vie cittadine,20.30, Luca Rossi (vincitore del 9°Festival dell'Adriatico), 21.00 -Tammurrìa in concerto (canti esuoni della terra del Salento),00.00- Premiazione Carri.

Il vino e la sua festa a Ricciain un weekend di allegria

di Charles N. Papa

Ci siamo già occupati della Siae e del‘furto’ dei bollini su dischi, libri e dvd.

Ora, un emendamento del nuovo decretodel ‘Fare’ del Governo Letta, sancirebbequanto segue:

“La musica dal vivo, con un massimodi 200 partecipanti, può essere eseguitasenza più particolari licenze, ma con unasemplice segnalazione ad uno sportellodel proprio Comune”.

E’ il testo di un emendamento al decretodel “Fare” presentato dalla Commissionecultura di Palazzo Madama, presieduta daAndrea Marcucci e firmato dai componentiPd della stessa commissione, Josefa Idem,Francesca Puglisi, Corradino Mineo, WalterTocci, Rosa Maria Di Giorgi e Claudio Mar-tini.

Sarebbe una bella rivoluzione, ma so-prattutto, darebbe ossigeno a piccoli club,strozzati ora da mille balzelli burocraticiper la musica dal vivo.

Questa proposta farebbe in modo, altresì,

che tanti gruppi live, emergenti, avrebberomolte più possibilità di esibirsi e di averevisibilità, liberando dal cappio della Siae igestori dei locali.

L’emendamento prevede anche l’elimi-nazione del pagamento del diritto d’autoreper le associazioni non a fine di lucro cheorganizzano esecuzioni di brani musicalidal vivo.

Insomma, un vero e proprio cambio dirotta, che ammorbidisce la recrudescenzaverso la classe politica, che offre nuove op-portunità alla cultura, alla proposta liveche in Italia, è appannaggio dei grandi clube delle grandi produzioni.

I piccoli locali sono tagliati fuori, e sonovessati dai cittadini che, invece di trovareun rimedio per dormire, prefersicono ar-marsi e fare la guerra alla notte.

Nel capoluogo molisano, i residentihanno perso la loro battaglia, ed ora, gliesercenti, possono solo dimostrare civiltà egusto musicale dopo che hanno vinto con-tro chi, per un mese, li ha ‘ammutoliti’ dallamezzanotte in poi.

Musica vs SiaeUn nuovo emendamento nel decreto del ‘Fare’di questo Governo, abolirebbe licenze per i live

JELSI - Questa sera alla birreria bavarese Hackerhausnella Valle del Cerro “SuonaNapoli” è la serata di musica na-poletana (ore 21.30) con il trio Enrico Varriano (chitarra),Michele Mucci (mandolino), Alessia D’Alessandro (voce).La serata si conlcude con le selezioni musicali di Pep-pe’d’Buss.

“SuonaNapoli”CAMPOBASSO - Sabato

14 settembre, una serie dilive in piazzetta Palombo,animeranno la fine degliestivi nel capoluogo.“Rock’n’crafts” è la seratache prevede musica dalle19.00 (dj Smith’n’roll), a se-guire i live di Blue Iguana(ore 21.00), Adam’s Apple(ore 23.00). A contornodella notte, l’artigianato ar-tistico delle botteghe pre-senti in piazzetta.

Piazzetta Palombo

RIPALIMOSANI - Il “Mojito party” è la serata di oggi al Blue NoteSummer Village. Sino alla mezzanotte ingresso gratuito uomo-donna.Info 3296509450.

CAMPOBASSO - Venerdì 13 settembre il Move club (via Garibaldi)presenta un evento disco con i dj Vins Montera, Mazu e Diego Co-langelo. Ingresso euro 8,00. Info 3274521446.

Appuntamenti

157 settembre 2013Spettacolo

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