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Anno XIV - n. 5 9 febbraio 2014 Martedì sera c’eravamo anche noi, un drappello di valorosi 18enni con i loro educatori e il sottoscritto a rappresentare Lazzate e il suo oratorio, durante il momento conclusivo della “peregrinazione dell’urna di don Bosco” nella nostra diocesi. Così, sotto un cielo scuro di nuvole che per una volta, in questi giorni di pioggia quasi incessante, ha graziato le molte centinaia di persone che hanno letteralmente circondato l’Urna, per le vie del centro si è snodato il cammino accompagnato dagli inviti alla preghiera composti da diverse parrocchie e oratori presenti. Anche a noi è stato chiesto di partecipare attivamente a questo momento: Marco ha avuto la fortuna per un tratto di strada di trainare l’urna del Santo insieme ad altri giovani e di leggere e noi c’eravamo! una preghiera che ci è stato chiesto di comporre e recitare durante il cammino da Sant’Ambrogio in Duomo. Eccola: “Gli educatori di Lazzate pregano così: Signore Gesù, ti ringraziamo per il dono di questa serata di preghiera, cammino, Eucarestia in compagnia di don Bosco. Per sua intercessione ti chiediamo per noi e per tutti gli educatori la gioia di essere credenti e discepoli, la passione sempre ardente e viva nell’educare, la luce di una testimonianza autentica e credibile, il cuore sempre aperto e disponibile verso coloro che ci sono affidati. I nostri oratori siano davvero luogo dove nascono, crescono e maturano “buoni cristiani e onesti cittadini. Amen”. All’ingresso del Duomo, ad accogliere la teca con le reliquie del Santo, il Cardinale Angelo Scola che ha presieduto l’Eucaristia cui abbiamo partecipato. Mi ha colpito in particolare un passaggio dove il nostro Arcivescovo accennava ad un pensiero di don Bosco, che circa il proprio metodo educativo diceva così: “Io cerco di educare i miei ragazzi all’oratorio, proprio come mia mamma ha educato me! Di più non so e non posso”. Mi è piaciuto nella sua semplicità questo accenno a ricordare ciò che ci viene trasmesso e insegnato innanzitutto dentro

9 febbraio 2014

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Don Bosco è stato qui... e noi c'eravamo!

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Anno XIV - n. 5

9 febbraio 2014

Martedì sera c’eravamo anche noi, un drappello di valorosi 18enni con i loro educatori e il sottoscritto a rappresentare Lazzate e il suo oratorio, durante il momento conclusivo della “peregrinazione dell’urna di don Bosco” nella nostra diocesi. Così, sotto un cielo scuro di nuvole che per una volta, in questi giorni di pioggia quasi incessante, ha graziato le molte centinaia di persone che hanno letteralmente circondato l’Urna, per le vie del centro si è snodato il cammino accompagnato dagli inviti alla preghiera composti da diverse parrocchie e oratori presenti. Anche a noi è stato chiesto di partecipare attivamente a questo momento: Marco ha avuto la fortuna per un tratto di strada di trainare l’urna del Santo insieme ad altri giovani e di leggere

e noi c’eravamo!una preghiera che ci è stato chiesto di comporre e recitare durante il cammino da Sant’Ambrogio in Duomo. Eccola:“Gli educatori di Lazzate pregano così:Signore Gesù, ti ringraziamo per il dono di questa serata di preghiera, cammino, Eucarestia in compagnia di don Bosco. Per sua intercessione ti chiediamo per noi e per tutti gli educatorila gioia di essere credenti e discepoli,la passione sempre ardente e viva nell’educare,la luce di una testimonianza autentica e credibile,il cuore sempre aperto e disponibile verso coloro che ci sono affidati.I nostri oratori siano davvero luogo dove nascono, crescono e maturano “buoni cristiani e onesti cittadini. Amen”.All’ingresso del Duomo, ad accogliere la teca con le reliquie del Santo, il Cardinale Angelo Scola che ha presieduto l’Eucaristia cui abbiamo partecipato. Mi ha colpito in particolare un passaggio dove il nostro Arcivescovo accennava ad un pensiero di don Bosco, che circa il proprio metodo educativo diceva così: “Io cerco di educare i miei ragazzi all’oratorio, proprio come mia mamma ha educato me! Di più non so e non posso”. Mi è piaciuto nella sua semplicità questo accenno a ricordare ciò che ci viene trasmesso e insegnato innanzitutto dentro

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Sabato pomeriggio 15 febbraioore 15.00 laboratori di Carnevalein Oratorio san Luigi

Martedì sera 11 febbraio ore 21.00 Formazione catechiste in oratorio maschile

Giovedì 13 febbraio Scuola della Parola per i giovani. Partiamo dall’oratorio per andarci insieme alle 20.20.

Gita sulla neveTi senti Innerhoffer o Herman Mayer ma la pianura lazzatese non ti dàmodo di esprimerti... oppure sei un tipo alla Armin Zoeggler,mago dello slittino, incompreso dai tuoi amici...Dai prova delle tue abilità sciistiche, snowbordistiche opiù semplicemente bobbistiche sulle magnifiche nevi valdostane di

champolucchampolucSe la neve non cade in oratorio...

l’oratorio va sulla neve!costo 15 euro

per gli iscritti all’oratorio

la nostra famiglia, che alla fine va a confermare e rendere evidente ciò che don Bosco sempre ha sostenuto e ripetuto più

volte: EDUCARE È COSA DEL CUORE, è un’arte, appunto quella “del cuore a cuore”, dell’accoglienza anche nella contraddizione, dell’accompagnamento e della condivisione soprattutto nel dolore e nella prova. A tutti noi, genitori ed educatori, è chiesto allora questo stile e questo impegno costante e credibile. Concludeva poi l’Arcivescovo: “Siamo qui come espressione della comunità educante dei nostri Oratori: domandiamo allora umilmente l’intercessione per il nostro cambiamento e chiediamo attraverso don Bosco, che la Vergine santissima sciolga il nostro cuore da ogni durezza, contagiando i nostri fratelli come ancora oggi don Bosco contagia noi»”.Lo abbiamo chiesto davvero anche per il nostro oratorio quella sera, affidandoci ancora una volta alla protezione e chiedendo su noi lo sguardo di San Giovanni Bosco.

don Federico