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A proposito di acqua… La Newsletter del CNR Istituto per lo Studio degli Ecosistemi di Verbania Pallanza N. 16 del 31/07/2018 Dal 1 luglio 2018 il CNR ISE ha un nuovo Direttore, il Dott. Aldo Marchetto. Il Dott. Marchetto ha iniziato la sua attività nella sede di Pallanza nel 1987 occupandosi dell’effetto degli inquinanti sui laghi e dell’utilizzo delle diatomee per valutarne la qualità ecologica presente e passata. Dal 1 luglio ha assunto la direzione (facente funzioni) del CNR ISE. Il compito che l’attende è quello di traghettare l’Istituto verso la realizzazione di un processo di ristrutturazione interno al CNR che vedrà la costituzione di due grandi istituti per lo studio degli ecosistemi, acquatici il primo e terrestri il secondo. Il 12 luglio, il Consiglio di Amministrazione del CNR ha infatti approvato la proposta presentata dal Direttore del Dipartimento di Scienze del Sistema Terra e Tecnologie per l'Ambiente, a cui afferisce il nostro Istituto, secondo la quale le quattro sedi dell’ISE prenderanno strade diverse. “Desidero ringraziare il Dott. Torzillo, Direttore uscente, per l’impegno svolto in questi mesi e tutto il personale per aver saputo collaborare fattivamente in un periodo non facile formando un gruppo coeso di ricercatori di reputazione internazionale. Nei prossimi mesi opererò per dare continuità alle attività di ricerca dell’Istituto e per sviluppare ulteriormente le sinergie con il territorio”. Gli invertebrati varieranno di dimensioni a causa del cambiamento climatico Cammini LTER Edizione 2018 Approcci e prospettive per lo studio dei laghi vulcanici: i laghi di Monticchio Laghi e scienza: un e-book gratuito per conoscere la limnologia Il primo trekking del lago Maggiore. 250 km a piedi attorno a uno dei laghi più belli d’Europa I prossimi eventi Insetti, ragni e crostacei in un prossimo futuro andranno incontro a variazioni delle loro misure corporee a causa del riscaldamento globale, a seconda che si trovino in città, in aree naturali o in zone frammentate e questo avrà conseguenze per le specie che di essi si nutrono. A sostenere questo ulteriore effetto dell’antropocene, uno studio internazionale pubblicato sulla rivista Nature a cui hanno preso parte l’Istituto per lo Studio degli Ecosistemi del Consiglio Nazionale delle Ricerche e il Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi dell’Università di Torino. La ricerca, svolta in Belgio e finanziata dal governo belga, si prefigge lo scopo di capire come cambieranno gli organismi intorno a noi in futuro, usando come modello di studio quanto avviene attualmente in città. Gli ambienti in città sono caratterizzati da due problematiche differenti per gli organismi animali: le temperature sono più alte rispetto alle aree agricole e naturali limitrofe (effetto isola termica), mentre sempre in città gli habitat idonei tipo prati, giardini, siepi e stagni sono separati tra loro da zone dove gli organismi non riescono a sopravvivere (effetto frammentazione ambientale).

A proposito di acqua…...trovato specie in media del 10% più grandi nelle farfalle diurne e del 20% nelle falene notturne, nelle cavallette e nei grilli. Per questi gruppi, in ambiente

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A proposito di acqua…

La Newsletter del CNR Istituto per lo Studio degli Ecosistemi di Verbania Pallanza

N. 16 del 31/07/2018

Dal 1 luglio 2018 il CNR ISE ha un nuovo Direttore, il Dott. Aldo Marchetto. Il Dott. Marchetto ha iniziato la sua attività nella sede di Pallanza nel 1987 occupandosi dell’effetto degli inquinanti sui laghi e dell’utilizzo delle diatomee per valutarne la qualità ecologica presente e passata. Dal 1 luglio ha assunto la direzione (facente funzioni) del CNR ISE. Il compito che l’attende è quello di traghettare l’Istituto verso la realizzazione di un processo di ristrutturazione interno al CNR che vedrà la costituzione di due grandi istituti per lo studio degli ecosistemi, acquatici il primo e terrestri il secondo.

Il 12 luglio, il Consiglio di Amministrazione del CNR ha infatti approvato la proposta presentata dal Direttore del Dipartimento di Scienze del Sistema Terra e Tecnologie per l'Ambiente, a cui afferisce il nostro Istituto, secondo la quale le quattro sedi dell’ISE prenderanno strade diverse. “Desidero ringraziare il Dott. Torzillo, Direttore uscente, per l’impegno svolto in questi mesi e tutto il personale per aver saputo collaborare fattivamente in un periodo non facile formando un gruppo coeso di ricercatori di reputazione internazionale. Nei prossimi mesi opererò per dare continuità alle attività di ricerca dell’Istituto e per sviluppare ulteriormente le sinergie con il territorio”.

Gli invertebrati varieranno di dimensioni a causa del cambiamento climatico

Cammini LTER Edizione 2018

Approcci e prospettive per lo studio dei laghi vulcanici: i laghi di Monticchio

Laghi e scienza: un e-book gratuito per conoscere la limnologia

Il primo trekking del lago Maggiore. 250 km a piedi attorno a uno dei laghi più belli d’Europa

I prossimi eventi

Insetti, ragni e crostacei in un prossimo futuro andranno incontro a variazioni delle loro misure corporee a causa del riscaldamento globale, a seconda che si trovino in città, in aree naturali o in zone frammentate e questo avrà conseguenze per le specie che di essi si nutrono. A sostenere questo ulteriore effetto dell’antropocene, uno studio internazionale pubblicato sulla rivista Nature a cui hanno preso parte l’Istituto per lo Studio degli Ecosistemi del Consiglio Nazionale delle Ricerche e il Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi dell’Università di Torino. La ricerca, svolta in Belgio e finanziata dal governo belga, si prefigge lo scopo di capire come cambieranno gli organismi intorno a noi in futuro, usando come modello di studio quanto avviene attualmente in città. Gli ambienti in città sono caratterizzati da due problematiche differenti per gli organismi animali: le temperature sono più alte rispetto alle aree agricole e naturali limitrofe (effetto isola termica), mentre sempre in città gli habitat idonei tipo prati, giardini, siepi e stagni sono separati tra loro da zone dove gli organismi non riescono a sopravvivere (effetto frammentazione ambientale).

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Lo studio è stato condotto censendo le comunità di tutte le specie di dieci gruppi di invertebrati terrestri (ad esempio farfalle, falene, coleotteri e ragni) e acquatici (ad esempio crostacei e altri organismi del plancton) in 81 siti con caratteristiche diverse in termini di urbanizzazione, temperatura, frammentazione, e altre variabili ambientali. Nell’immagine qui accanto si può osservare un'area di campionamento di un habitat terrestre in un parco a Bruxelles; i punti rossi indicano il sito delle trappole a caduta per la raccolta di ragni, coleotteri curculionidi e coleotteri carabidi, mentre farfalle e ortotteri sono stati campionati a vista seguendo transetti lineari (foto: Pieter Vantieghem).

Cambiamento nella taglia media nei dieci gruppi animali analizzati in relazione all'urbanizzazione

Il disegno di campionamento ha permesso di attuare analisi statistiche robuste e convincenti sugli effetti del cambiamento climatico: l'aumento di temperatura con effetto isola termica farà scomparire le specie di invertebrati di dimensioni maggiori. Le diminuzioni di dimensioni registrate vanno dal 15% dei crostacei ostracodi al 20% dei coleotteri e dei ragni erranti, fino al 45% dei crostacei cladoceri, un elemento importante del plancton d’acqua dolce. I risultati hanno mostrato come in generale le comunità animali siano costituite da specie progressivamente sempre più piccole all’aumentare della temperatura. Una temperatura ambientale più elevata, come quella che si trova in città, aumenta i tassi metabolici e le specie più piccole si riscaldano prima di quelle più grandi, raggiungendo le temperature corporee adatte alle loro attività: questo è vero soprattutto per gli animali invertebrati, la cui dimensione corporea è quindi legata all’intero ecosistema. Gli ambienti urbani sono però caratterizzati, oltre che da temperature maggiori rispetto alle aree naturali limitrofe, anche da un’elevata frammentazione degli habitat disponibili, con piccole aree naturali separate da vaste aree completamente antropizzate. Si è scoperto che questo elemento aumenta, all’opposto, la frequenza delle specie di dimensioni maggiori. In città abbiamo per esempio trovato specie in media del 10% più grandi nelle farfalle diurne e del 20% nelle falene notturne, nelle cavallette e nei grilli. Per questi gruppi, in ambiente urbano, a causa della frammentazione degli ambienti idonei, sopravvivono quindi le specie di dimensioni maggiori malgrado l’aumento di temperatura.

A sinistra: Daphnia magna, uno dei crostacei del plancton di maggiori dimensioni, spesso assente in stagni

di aree urbanizzate, dove sono presenti solo specie di zooplancton di dimensioni ridotte

(foto: Joachim Mergeay)

A destra: La falena Spilosoma lubricipeda, comune in Belgio. Le comunità di falene in ambiente

urbano sono in controtendenza rispetto al trend generale, essendo costituite da specie più grandi

e più mobili rispetto alle aree naturali (foto: Maarten Jacobs)

L’effetto di ‘isola termica’ o ‘isola di calore’ che sperimentiamo in molte zone urbane in qualche modo anticipa temperature che in futuro potrebbero registrarsi al di fuori delle città. Anche gli animali a sangue caldo (mammiferi e uccelli), potenzialmente non influenzati da temperature superiori di pochi gradi, subiscono indirettamente gli effetti che il

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riscaldamento provoca sull’ambiente e sull’ecosistema, a causa della perdita di prede. Tutti gli animali insettivori, come uccelli e piccoli mammiferi, dovranno investire maggiori energie per ottenere la stessa quantità di cibo catturando un numero maggiore di prede sempre più piccole. La ricerca fornisce le basi per elaborare un’adeguata pianificazione urbana e aumentare l’effetto positivo delle aree verdi, limitando gli effetti negativi dell’aumento di temperatura e della frammentazione delle aree verdi. L’articolo è visionabile al link: https://www.nature.com/articles/s41586-018-0140-0

Maggiori informazioni sono disponibili al link: Comunicato CNR ISE:

http://www.ise.cnr.it/it/news/press-release/comunicato-01-18 Comunicato Ufficio Stampa CNR:

https://www.cnr.it/it/comunicato-stampa/8161/invertebrati-cambiano-dimensioni-a-causa-del-riscaldamento-globale

Diego Fontaneto, Ricercatore, CNR ISE Verbania

La Rete LTER-Italia (Long-Term Ecological Research), insieme alla componente italiana di LifeWatch-ERIC (European Research Infrastructure Consortium), organizza dal 2015 i Cammini LTER, eventi itineranti di comunicazione informale della scienza. L’attività consiste in una serie di percorsi naturalistici che colleghino due o più siti LTER, con l’obiettivo di divulgare e dare ampia visibilità alle attività della Rete, coinvolgendo, a vari livelli, la società civile. L’iniziativa Cammini LTER è giunta nel 2018 alla sua quarta edizione. Nel 2015, i ricercatori hanno percorso insieme ai cittadini tre itinerari, dalle Alpi al sud d’Italia, e l’iniziativa è culminata con un evento presentato all’EXPO di Milano. Nel 2016, i Cammini sono stati quattro, in centro e nord Italia, e hanno contribuito al fitto calendario di celebrazioni per i 150 anni della formulazione del concetto di ecologia, ad opera del biologo, filosofo e artista tedesco Ernst Haeckel (1834-1919). Nel 2017 i cittadini sono stati accompagnati a piedi tra i siti di alta quota del Gran Sasso e della Majella e in bicicletta dal Golfo di Napoli al Mar Piccolo di Taranto.

Dal 2017 i Cammini hanno anche un respiro internazionale poiché sono stati selezionati e promossi tra le iniziative della rete internazionale LTER. L’iniziativa, denominata “TRAIL”, nei prossimi anni permetterà di portare i Cammini in tutti i Paesi di ILTER, ampliando così il loro impatto e il loro significato, che si arricchirà nel passaggio attraverso culture e problematiche ambientali ampie e diversificate.

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L’edizione del 2018 ha come tema centrale l’impatto a lungo termine dell’uomo sugli ecosistemi montani. Il 22 luglio si concluso il primo dei due cammini previsti per quest’anno, “Camminiamo la Biodiversità - Sugli Appennini alla ricerca dell’ecologia - percorso a piedi da Magliano de’ Marsi (AQ) alla vetta del Monte Velino”. Partirà invece a settembre il cammino “Tra Laghi e Foreste: un cammino transfrontaliero dall’Italia alla Svizzera”, il primo ad attraversare il confine nazionale, che vede tra i suoi organizzatori il CNR ISE di Pallanza e lo Swiss Federal Institute for Forest, Snow and Landscape Research (WSL). Il cammino unirà il sito di ricerca della rete LTER Italia Laghi Paione, in Val Bognanco, al sito forestale Visp nel Canton Vallese, in Svizzera. Il Cammino, che terminerà mercoledì 5 settembre, partirà domenica 2 settembre dalla Val Bognanco, dove presso il Lago Paione Inferiore si terrà una giornata aperta al pubblico che darà la possibilità a tutti gli interessati di partecipare e assistere ad una dimostrazione di che cosa vuol dire campionare e monitorare un lago alpino. I ricercatori e i tecnici dell’Istituto racconteranno e spiegheranno ai presenti le tecniche di campionamento e di raccolta di dati limnologici e illustreranno le caratteristiche e le problematiche che interessano i lagh alpini di alta quota.

La giornata sarà preceduta da una serata, sabato 1 settembre, a Domodossola, durante la quale verranno illustrate le attività della rete LTER e le tappe e le finalità di questo cammino. Ad ogni tappa è previsto inoltre un evento serale per il pubblico: il 3 settembre a Simplon Dorf, presso l’Ecomuseum Simplon, e il 4 settembre a Visperterminen, si terranno degli incontri per illustrare le motivazioni e gli scopi dei Cammini LTER e della ricerca ecologica in generale. Maggiori informazioni saranno disponibili sul sito web dell’Istituto e sulla pagina web LTER Italia: http://www.ise.cnr.it/it/news/events/cammini-lter-edizione-2018 http://www.lteritalia.it/cammini2018 e sulle pagine Facebook rete LTER italia e CNR Istituto per lo Studio degli Ecosistemi di Verbania

Link utili:

IV Edizione Cammini LTER - sito eventi CNR: https://www.cnr.it/it/evento/15819 Swiss Federal Institute for Forest, Snow and Landscape Research: https://www.wsl.ch/en.html

Cammini LTER 2015 – Documentario: https://www.youtube.com/watch?v=LPHfRrMGvCM

Michela Rogora, Ricercatrice, CNR ISE Verbania, e il GDL Comunicazione LTER Italia"

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La Società Geochimica Italiana (So.Ge.I) e la Commission of Volcanic Lakes (CVL) dell’International Association of Volcanology and Chemistry of the Earth’s Interior (IAVCEI) hanno organizzato tra il 25 e il 30 giugno 2018 un Summer Meeting ai Laghi di Monticchio, in Basilicata, intitolato “Different perspectives and approaches to study a volcanic lake”. I due laghi di Monticchio si trovano nella caldera del Monte Vulture e sono molto diversi tra loro dal punto di vista idrogeologico, idrochimico e delle comunità biologiche ospitate. Essi rappresentano quindi un interessante laboratorio naturale per lo studio dei processi biotici e abiotici che avvengono nei laghi vulcanici. Con questo meeting si è voluto iniziare un nuovo approccio allo studio della produzione di gas serra (CO2 e CH4) nell’ipolimnio dei gas vulcanici affiancando allo studio biogeochimico quello di ecologia microbica e limnologia per capire meglio l’origine dei gas.

Qui a fianco un’immagine dei due Laghi di Monticchio (Grande e Piccolo). Nel riquadro il Monastero di San Michele sulle rive del Lago Piccolo

A questo meeting hanno partecipato circa 30 ricercatori e studenti provenienti da diversi paesi europei e del Nord America. L’incontro era organizzato in modo da affiancare alle relazioni del primo giorno, lavori sul campo, con misure in situ e prelievi di campioni, in modo da confrontare tecniche di studio diverse e complementari e definire un approccio di studio integrato di questi ambienti molto particolari.

Tra gli organizzatori vi erano Franco Tassi e Jacopo Cabassi dell’Università di Firenze e Michele Paternoster dell’Università della Basilicata, i quali hanno reso possibile lo svolgimento delle attività di campagna. Al meeting ha partecipato anche Cristiana Callieri, dell’ISE di Verbania, sia in qualità di consigliere scientifico che come oratore con una presentazione sulla potenziale importanza dei picocianobatteri (microrganismi autotrofi e non solo) nei laghi vulcanici. Le analisi effettuate sui campioni prelevati durante il

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meeting stanno rivelando che i picocianobatteri del genere Synechococcus, accanto ai solfobatteri della zona anossica del lago, possono rivelarci importanti pattern metabolici e associazioni microbiche inaspettate.

Foto di picocianobatteri del genere Synechococcus,

a sinistra in autofluorescenza e a

destra stesso campo in DAPI, colorante che rende visibili i microrganismi non autofluorescenti che sono

immersi nella stessa matrice

A rappresentare l’ISE al meeting erano presenti anche Roberto Bertoni, che ha descritto l’evoluzione storica degli studi sui laghi vulcanici in Italia, e Aldo Marchetto, che ha decritto le comunità biologiche dei laghi di Monticchio, sulla base di un ampio studio ecologico eseguito nel 2005 e 2006. A tale ricerca hanno partecipato Giuseppe Morabito, Andrea Lami, Rosario Mosello, Piero Guilizzoni, Pierisa Panzani, Gabriele Tartari e Riccardo de Bernardi (ISE di Verbania), Brunello Ceccanti, Grazia Masciandaro e Giorgio Poggio (ISE di Pisa), Claudio Sili (ISE di Firenze), Letizia Garibaldi, Barbara Leoni e Alba Varallo (Università di Milano-Bicocca).

Cristiana Callieri, Primo Ricercatore, e Aldo Marchetto, Direttore, CNR ISE Verbania

La ricerca è, per molti, qualcosa che serve a produrre la cura del cancro, a trovare fonti energetiche nuove, ad individuare tecniche per eliminare il cambiamento climatico o l’inquinamento. Se si parla di laghi e fiumi, le domande ricorrenti sono: si può fare il bagno? È inquinato? Perché ci sono meno pesci di una volta? Insomma, l’interesse della gente è centrato sui rischi per la salute e sul prodotto ottenibile. In realtà la ricerca sull’ecologia delle acque interne, i laghi e i fiumi appunto, può rispondere a queste domande ma per farlo con sempre maggiore precisione e completezza c’è bisogno di conoscere ancora molto sul funzionamento di questi ecosistemi e sugli organismi che li abitano. C’è ancora tanto da fare perché i laghi non sono semplici vasche destinate soltanto a contenere i pesci. Al contrario, sono organismi complessi e in essi le acque si muovono, cambiano fisicamente e chimicamente e sono popolate da miliardi di organismi microscopici, non visibili come i pesci ma capaci di modificare la qualità delle acque. La ricerca su questi argomenti è oggetto della limnologia, la scienza che studia laghi e fiumi. I suoi risultati sono meno vistosi delle cure miracolose o delle nuove straordinarie tecnologie ma servono a conservare le nostre acque dolci, una cosa tanto comune che si dà per scontato che sia sempre disponibile ma che, in realtà, richiede molta cura, molta ricerca e molta “conoscenza” perché sia conservata integra.

Un contributo in questa direzione lo offre il libro “Laghi e scienza: introduzione alla limnologia”, un e-book scaricabile gratuitamente dalla libreria della Crypta Baldi (www.ise.cnr.it/crypta/libreria.html), il museo degli gli antichi strumenti della limnologia ospitato dall’Idrobiologico di Pallanza (www.ise.cnr.it/crypta). Il testo è una nuova edizione aggiornata ed ampliata del libro omonimo scritto da Roberto Bertoni, ricercatore associato presso l’ISE, e adottato nei corsi di idrobiologia in molte università italiane. Sono 256 pagine (6 Mb) di spiegazioni chiare e di illustrazioni originali che aiuteranno studenti, esperti di altri discipline e curiosi della natura a capire meglio i laghi e fiumi, le nostre scorte d’acqua da salvaguardare per il futuro.

Roberto Bertoni, Ricercatore associato, CNR ISE Verbania

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Ha visto come tappa finale il CNR ISE di Verbania il primo trekking del Lago Maggiore. Massimiliano Cremona collabora con l’Istituto dal 2015 e, grazie ai finanziamenti concessi dalla Cassa di Risparmio di Torino, si occupa dell’inventariazione e della digitalizzazione dell’archivio storico. Quando, insieme a Marco Tosi, appassionato di montagna e viabilità storica, volto noto sul territorio anche in quanto titolare della Libreria Spalavera di Verbania insieme a Filippo Terzi, ha realizzato questo cammino, è stato per tutti i colleghi un piacere festeggiare la riuscita del loro progetto con un piccolo comitato di benvenuto in Istituto. Forse a causa delle divisioni amministrative (due Stati, Italia e Svizzera; due regioni, Piemonte e Lombardia), il Lago Maggiore viene raramente percepito come un’unità territoriale.

Pertanto, ad oggi, esistono molte reti sentieristiche, ma non un percorso che consenta all’escursionista di compiere il giro completo del lago. L’idea, a cui Massimiliano ha invece cominciato a dedicarsi questo inverno, è l’unione di diversi sentieri e percorsi in modo da creare un grande anello di mezza costa, che consenta di godere, a piedi, degli aspetti culturali e paesaggistici più importanti dell’area: centri storici, borghi, affacci panoramici, mulattiere, sacri monti, riserve naturalistiche e molto altro. Massimiliano ha presto coinvolto in questo progetto Marco e il 1 luglio sono partiti per compiere e testare questo primo trekking del Lago Maggiore. In dieci giorni hanno fotografato e preso appunti, tracciato percorsi con il gps, testata la fattibilità del percorso, rilevate e provate sulle proprie gambe le criticità. Ne è uscito un percorso esaltante che ha consentito a loro, per primi, di guardare il nostro lago con occhi diversi, di entrare a piedi nella storia di cui è ricco. Sono stati 258 chilometri di bellezza e scoperta. Il loro intento è però quello di condividere con tutti questo patrimonio. Le idee sono molte e le potenzialità, anche di ricaduta a livello turistico, altissime. I cammini di lunga percorrenza, che impegnano giorni o settimane, sono infatti sempre più richiesti da un numero sempre più alto di persone. Il trekking del Lago Maggiore va in questa direzione.

Massimiliano Cremona, Collaboratore, e Tiziana Tonsi, Segreteria, CNR ISE Verbania

I prossimi eventi:

Editoria e Giardini

Villa Giulia, 1-9 settembre 2018

Dal 1 al 9 settembre, si terrà a Verbania la 14 edizione della

manifestazione Editoria & Giardini.

Il nostro Istituto e i suoi ricercatori saranno presenti alla

manifestazione mettendo a disposizione del pubblico le

proprie competenze e le proprie specificità.

Sabato 8 settembre alle 20.00 a Villa Giulia, Pietro Volta insieme ai colleghi del Parco Valgrande, della Casa

del Lago, e dell’Acquamondo, si collegherà in diretta con un subacqueo immerso nel lago per mostrare gli

aspetti del fondale (“Il prato in fondo al lago”).

Il giorno successivo, a Villa Rusconi Clerici alle ore 15.30, Piero Guilizzoni e Marina Marcella Manca,

insieme a Gianfranco Giudice, presenteranno il libro “GIARDINI DI LAGO. Lake gardens” ricordando

Francesco Rusconi-Clerici e la sua grande passione per il nostro lago.

La manifestazione ospiterà anche una mostra organizzata dall’Istituto “L'acqua per la vita, una vita per

l'acqua” nella quale verranno presentati poster tematici che racconteranno le ricerche condotte dalla sede di

Pallanza dell’Istituto per lo Studio degli Ecosistemi del CNR.

Per maggiori informazioni: http://www.editoriaegiardini.it/

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Cammini LTER 2018

Lago Paione Inferiore, Val Bognanco, 2 settembre 2018

Domenica 2 settembre di terrà la giornata

inaugurale del cammino “Dai laghi alpini alle

foreste: un percorso transfrontaliero attraverso i

siti LTER in Italia e Svizzera”. La giornata,

aperta al pubblico, darà la possibilità a tutti gli

interessati di partecipare e assistere ad una

dimostrazione di che cosa vuol dire campionare e

monitorare un lago alpino. La sera precedente, a

Domodossola, si terrà un seminario durante il

quale verranno illustrate le attività della rete

LTER e le tappe e le finalità di questo cammino.

Maggiori informazioni saranno disponibili sul sito web dell’Istituto:

http://www.ise.cnr.it/it/news/events/cammini-lter-edizione-2018

FMCS 2018 International Meeting

Verbania - Teatro Maggiore, 16-20 settembre 2018

Si terrà presso il Teatro Maggiore di Verbania il primo Congresso in Europa della Freshwater

Mollusk Conservation Society (FMCS), con sede negli USA.

L’obbiettivo del convegno è quello di riunire sulle sponde del Lago Maggiore scienziati provenienti

da tutte le parti del mondo che discuteranno e si confronteranno affrontando il tema della

conservazione dei molluschi d’acqua dolce, specie chiave per gli ecosistemi anche nelle aree più

remote e gruppo faunistico a maggior rischio d’estinzione nel mondo.

Per maggiori informazioni:

http://www.ise.cnr.it/it/news/events/fmcs-2018

https://molluskconservation.org/EVENTS/2018-INTNL/2018_FMCS-INTNLMeet.html

Festival di Letteraltura

Teatro Maggiore, 29 settembre 2018

All’interno del Festival Lago Maggiore Letteraltura, sabato 29 settembre,

alle 9.30, nel Foyer del Centro Eventi Il Maggiore, i ricercatori dell’Istituto

per lo Studio degli Ecosistemi presenteranno le modalità e i risultati delle

loro ricerche sui laghi alpini e illustreranno, con immagini e filmati,

l’esperienza del cammino LTER che si svolgerà dal 2 al 5 settembre.

Maggiori informazioni sono disponibili sul sito web del Festival:

https://www.associazioneletteraltura.com/festival

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Vivaria Verbanni – Passato, presente e futuro della pesca nel Lago Maggiore

Angera, 29 settembre 2018

Sabato 29 settembre, presso la sala consigliare del Comune di Angera, Aldo Marchetto e Pietro Volta

prenderanno parte al convegno “Vivaria Verbanni – passato, presente e futuro della pesca del Lago

Maggiore”.

Dopo passati decenni di pesante inquinamento delle acque, negli ultimi anni le ricerche dimostrano

che il lago sta meglio. L’istituto, insieme alle altre realtà presenti sul territorio e grazie ai contributi

dell’Unione Europea, del Demanio Lacuale del Lago d’Orta e della Fondazione Cariplo, studia e

programma interventi di miglioramento e di ripopolamento ittico.

La rinnovata attenzione per il pesce di lago come prodotto alimentare tipico offre anche nuove

possibilità di recupero e sviluppo di mestieri, antiche tradizioni e ricette, verso una valorizzazione

della specificità agroalimentare e gastronomica locale.

4th International Symposium for Anchialine Ecosystems

Lanzarote, 1-7 ottobre 2018

Il CNR ISE, in collaborazione con il Geoparque de Lanzarote e

l’associazione Glaukos, organizza il 4th International

Symposium on Anchialine Ecosystems che si svolgerà a

Lanzarote nel prossimo mese di ottobre.

Il congresso si prefigge lo scopo di far incontrare ricercatori e

studenti di tutto il mondo che si occupano a diversi livelli di

ambienti anchialini.

Si discuterà di biologia, sistematica ed evoluzione, biogeografia, ecologia, geologia, idrologia,

archeologia.

Fino al 1 settembre sarà possibile registrarsi al congresso collegandosi al sito: https://www.4isae.es

Maggiori informazioni sono disponibili ai seguenti link:

http://www.ise.cnr.it/it/news/events/isae-2018

https://www.4isae.es

Consiglio Nazionale delle Ricerche

Istituto per lo Studio degli Ecosistemi

Largo Tonolli 50 - 28922 Verbania Pallanza (VB) - Tel. +39 0323 518300; Fax: +39 0323 556513 http://www.ise.cnr.it E-mail: [email protected]

Se non si desidera ricevere questa newsletter, scrivere a [email protected] o chiamare il numero 0323 518300.