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n.29 dal 18luglio 2021 al 25 luglio 2021 Messa XVI domenica tempo ordinario 02 La Quarta riga… della domenica n. 431: per sapere cosa chiedere a noi stessi e ai nostri preti... 06 Arena estiva villa Crivelli: Jojo rabbit 14 Catechisti ed educa- tori, una riflessione che coinvolge la comunità 14 Vita degli oratori 15 Intenzioni delle mes- se e avvisi 16 Sommario ORARI DELLA LECTIO E DELL’ADORAZIONE DEL VENERDI’ ore 17.00 esposizione ore 17.05 Lectio Segue l’adorazione silenziosa e personale fino alle ore 20.45 ore 21.00 Lectio (ripetizione di quella delle 17) ore 22.30 benedizione e riposizione LECTIO VIA TELEMATICA Giovedì alle ore 21.00 Sul tuo browser. Esufficiente scrivere anche solo meet.jit.si quindi nella pagina successiva scrivere la password dacLectio2021 SEGRETERIA PARROCCHIALE - TREZZO Fino al 23 agosto la segreteria è aperta il lune- dì il mercoledì e il sabato nei consueti orari.

Alleluia. Dal Vangelo secondo Marco

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Page 1: Alleluia. Dal Vangelo secondo Marco

n.29 dal 18luglio 2021 al 25 luglio 2021

Messa XVI domenica

tempo ordinario 02

La Quarta riga…

della domenica

n. 431: per sapere

cosa chiedere a noi

stessi e ai nostri

preti...

06

Arena estiva villa

Crivelli: Jojo rabbit 14

Catechisti ed educa-

tori, una riflessione

che coinvolge la

comunità

14

Vita degli oratori 15

Intenzioni delle mes-

se e avvisi 16

So

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ari

o

ORARI DELLA LECTIO E DELL’ADORAZIONE

DEL VENERDI’

ore 17.00 esposizione

ore 17.05 Lectio

Segue l’adorazione silenziosa e personale fino alle ore

20.45

ore 21.00 Lectio (ripetizione di quella delle 17)

ore 22.30 benedizione e riposizione

LECTIO VIA TELEMATICA

Giovedì alle ore 21.00

Sul tuo browser. E’ sufficiente scrivere anche

solo meet.jit.si quindi nella pagina successiva

scrivere la password dacLectio2021

SEGRETERIA PARROCCHIALE - TREZZO

Fino al 23 agosto la segreteria è aperta il lune-

dì il mercoledì e il sabato nei consueti orari.

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XVI DOMENICA TEMPO ORDINARIO

CANTO ALL’INGRESSO Noi canteremo gloria a te, Padre che dai la vita, Dio d’immensa carità Trinità infinita. Tutto il creato vive in Te, segno della tua gloria, tutta la storia ti darà onore e vittoria. La tua parola venne a noi, annuncio del tuo dono: la Tua promessa porterà salvezza e perdono

ATTO PENITENZIALE Fratelli e sorelle per celebrare degnamente i santi misteri riconosciamo i nostri peccati

Confesso a Dio onnipotente e a voi, fra-telli e sorelle, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre vergine Maria, gli angeli, i santi e voi fratelli e sorelle, di pregare per me il Signore Dio nostro.

Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Amen

Kyrie Eleison Kyrie Eleison Christe Eleison Christe Eleison Kyrie Eleison Kyrie Eleison

GLORIA Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre; tu

che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo: Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.

COLLETTA Sii propizio a noi tuoi fedeli, o Signore, e donaci in abbondanza i tesori della tua grazia, perché, ardenti di speranza, fede e carità, restiamo sempre vigilanti nel custodire i tuoi comanda-menti. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che e Dio, e vive e regna con te, nell'uni-tà dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei seco-li. Amen

PRIMA LETTURA (Ger 23,1-6)

Dal libro del profeta Geremìa

Dice il Signore: «Guai ai pastori che fanno perire e disperdono il gregge del mio pascolo. Oracolo del Signore. Perciò dice il Signore, Dio d’Israele, contro i pastori che devono pascere il mio popolo: Voi avete disperso le mie pecore, le avete scacciate e non ve ne siete preoccu-pati; ecco io vi punirò per la malvagità delle vostre opere. Oracolo del Signore. Radunerò io stesso il resto delle mie pecore da tutte le re-gioni dove le ho scacciate e le farò tornare ai loro pascoli; saranno feconde e si moltipliche-ranno. Costituirò sopra di esse pastori che le faranno pascolare, così che non dovranno più temere né sgomentarsi; non ne mancherà nep-pure una. Oracolo del Signore. Ecco, verranno giorni – oracolo del Signore – nei quali suscite-rò a Davide un germoglio giusto, che regnerà da vero re e sarà saggio ed eserciterà il diritto e la giustizia sulla terra. Nei suoi giorni Giuda sarà salvato e Israele vivrà tranquillo, e lo chia-meranno con questo nome: Signore-nostra-giustizia». Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio

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SALMO RESPONSORIALE (Sal 22)

Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.

Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla. Su pascoli erbosi mi fa riposare, ad acque tranquille mi conduce. Rinfranca l’anima mia.

Mi guida per il giusto cammino a motivo del suo nome. Anche se vado per una valle oscura, non temo alcun male, perché tu sei con me. Il tuo bastone e il tuo vincastro mi danno sicurezza.

Davanti a me tu prepari una mensa sotto gli occhi dei miei nemici. Ungi di olio il mio capo; il mio calice trabocca.

Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne tutti i giorni della mia vita, abiterò ancora nella casa del Signore per lunghi giorni. SECONDA LETTURA (Ef 2,13-18)

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efe-sìni

Fratelli, ora, in Cristo Gesù, voi che un tempo eravate lontani, siete diventati vicini, grazie al sangue di Cristo. Egli infatti è la nostra pace, colui che di due ha fatto una cosa sola, abbat-tendo il muro di separazione che li divideva, cioe l’inimicizia, per mezzo della sua carne. Così egli ha abolito la Legge, fatta di prescri-zioni e di decreti, per creare in se stesso, dei due, un solo uomo nuovo, facendo la pace, e per riconciliare tutti e due con Dio in un solo corpo, per mezzo della croce, eliminando in se stesso l’inimicizia. Egli e venuto ad annunciare pace a voi che eravate lontani, e pace a coloro che erano vicini. Per mezzo di lui infatti possia-

mo presentarci, gli uni e gli altri, al Padre in un solo Spirito. Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio

CANTO AL VANGELO (Gv 10,27)

Alleluia, alleluia. Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore, e io le conosco ed esse mi seguono. Alleluia.

VANGELO (Mc 6,30-34)

Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. Ed egli disse loro: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’». Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare. Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte. Molti però li videro partire e capiro-no, e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero. Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose. Parola del Signore. Lode a te o Cristo. PROFESSIONE DI FEDE

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, uni-genito Figlio di Dio nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero; generato, non creato; della stessa sostanza del Padre, per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomi-ni e per la nostra salvezza discese dal cielo; e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uo-mo. Fu crocifisso per noi, sotto Ponzio Pila-to, morì e fu sepolto. E il terzo giorno è risu-

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scitato secondo le Scritture; è salito al cie-lo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria per giudicare i vivi e i morti: e il suo regno non avrà fine.Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. E con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato; e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una, santa, cattolica, apo-stolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. E aspetto la risurrezio-ne dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen

PREGHIERA DEI FEDELI

Affidiamo, fratelli e sorelle, le nostre intenzioni al Signore, che è sempre attento e premuroso nei confronti del suo gregge.

Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci Signore!

Per i pastori della Chiesa: sappiano radunare in un unico gregge, intorno a Gesù e alla sua Parola, quanti sono dispersi e lontani, perché si sentano accolti e compresi. Preghiamo.

Per il Papa, in questo periodo di, il Signore lo assista e lo protegga, perché possa rimettersi al più presto per poter guidare la Chiesa con l’entusiasmo e la forza della testimonianza di sempre. Preghiamo.

Gesù invita gli Apostoli a ritirarsi in un luogo deserto per riposarsi e ricaricarsi, perché, anche durante le nostre ferie, troviamo tempi e luoghi per rinfrancare lo spirito, lontano dallo stress e dalla confusione del clima vacanziero. Preghiamo.

Per la nostra Comunità, che sta pian piano riprendendo iniziative e momenti di aggregazio-ne, possa avere lo stesso entusiasmo della folla che, accorrendo verso Gesù, lo mosse a compassione. Preghiamo.

Perché siano accolti nel Regno della vita senza fine tutti i nostri cari defunti e, in modo partico-lare Scotti Leonardo che abbiamo accompa-gnato alla casa del Padre questa settimana, e ……...……….che oggi vogliamo ricordare. Preghiamo.

Signore, Tu che hai avuto pietà della folla senza pastore, dona ai tuoi fedeli dei pastori appassionati e sensibili, e rendici docili agli insegnamenti che essi ci trasmettono nel Tuo

nome. Per Cristo nostro Signore. Amen

CANTO D’OFFERTORIO

Tra le mani non ho niente, spero che mi accoglierai: chiedo solo di restare accanto a Te. Sono ricco solamente dell’amore che mi dai: e per quelli che non l’hanno avuto mai.

Se m’accogli, mio Signore, altro non Ti chiederò: e per sempre la Tua strada la mia strada resterà! Nella gioia, nel dolore, fino a quando Tu vorrai, con la mano nella Tua camminerò.

PREGHIERA SULLE OFFERTE

O Dio, che nell'unico e perfetto sacrificio di Cristo hai dato compimento alla Legge antica, accogli e santifica questa nostra offerta come un giorno benedicesti i doni di Abele, perché ciò che ognuno di noi presenta in tuo onore giovi alla salvezza di tutti. Per Cristo nostro Signore Amen.

ATTO DI COMUNIONE SPIRITUALE Si recita insieme

Signore, credo che sei realmente presen-te nel Santissimo Sacramento, Ti amo sopra ogni cosa e Ti desidero nel l’anima mia. Poiché ora non posso (per chi fa la

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comunione: “mi preparo a”) riceverti sacra-mentalmente, vieni spiritualmente nel mio cuore.

questa parte la si può recitare come ringraziamento

Come già venuto, (per chi ha fatto la comunione

salta il “come già venuto”) io Ti abbraccio e mi unisco tutto a Te, non permettere che abbia mai a separarmi da Te. Eterno Padre, io Ti offro il sangue preziosissimo di Tuo Figlio in sconto dei miei peccati, in suffragio delle anime del purgatorio e per i bisogni della Santa Chiesa.

CANTO ALLA COMUNIONE

Con il mio canto dolce Signore voglio danzare questa mia gioia, voglio destare tutte le cose, un mondo nuovo voglio cantare.

Tu sei per me come un canto d'amore. Resta con noi fino al nuovo mattino.

Con il mio canto dolce Signore voglio riempire lunghi silenzi, voglio abitare sguardi di pace, il tuo perdono voglio cantare.

Con il mio canto dolce Signore voglio plasmare gesti d’amore, voglio arrivare oltre la morte la tua speranza voglio cantare.

Con il mio canto dolce Signore voglio gettare semi di luce, voglio sognare cose mai viste, la tua bellezza voglio cantare.

Se Tu mi ascolti, dolce Signore, questo mio canto sarà una vita, e sarà bello vivere insieme finché la vita un canto sarà.

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE

Assisti con bontà il tuo popolo, o Signore, e

poiché lo hai colmato della grazia di questi santi misteri, donagli di passare dall'antica condizione di peccato alla pienezza della vita nuova. Per Cristo nostro Signore. Amen CANTO FINALE Dio t’ha prescelta qual madre piena di bellezza, ed il suo amore t’avvolgerà con la suo ombra. Grembo di Dio, venuto sulla terra, Tu sarai madre, di un uomo nuovo. Ave, Maria! ……………………………….. Mistero della Cena è il Corpo di Gesù mistero della Croce è il Sangue di Gesù e questo pane e vino è Cristo in mezzo ai suoi Gesù risorto e vivo sarà sempre con noi. Mistero della Chiesa è il Corpo di Gesù mistero della pace è il Sangue di Gesù il pane che mangiamo fratelli ci farà intorno a questo altare l'amore crescerà.

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Dal Vangelo secondo Marco (Mc 6,30-34) 30Gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che aveva-no insegnato. 31Ed egli disse loro: "Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’". Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare. 32Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte. 33Molti però li videro partire e capiro-no, e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero. 34Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.

Iniziamo dal Vangelo prendendo l’avvio dalle ultime parole del Signore: “erano come pecore che non hanno pastore”. proviamo a seguire la pista del pastore e del gregge. Qui occorrono due premesse importanti. Non limitare il discorso a un discorso rivolto solo ai “preti”. Meditalo come un discorso rivolto a te e a tutti perché tutti i battezzati partecipano del sacerdozio di Cristo sia pure in una forma diversa e da non confondere con quella del sacerdozio ordinato come ricorda la Lumen Gentium: “per la rigenera-zione e l'unzione dello Spirito Santo i battezzati vengono consacrati per formare un tempio spirituale e un sacerdozio santo, per offrire, mediante tutte le attività del cristia-no, spirituali sacrifici, e far conoscere i prodigi di colui, che dalle tenebre li chiamò all'ammirabile sua luce (cfr. 1 Pt 2,4-10). … Il sacerdozio comune dei fedeli e il sacerdo-zio ministeriale o gerarchico, quantunque differiscano essenzialmente e non solo di grado, sono tuttavia ordinati l'uno all'altro, poiché l'uno e l'altro, ognuno a suo proprio modo, partecipano dell'unico sacerdozio di Cristo“ (LG 10) Però, ed è la seconda premessa, il discorso è indubbiamente anche un discorso che nessun prete può buttare alle spalle. A questo livello, la riflessione permette di fare un po’ di chiarezza che può essere di aiuto nel rapporto dei laici con i loro preti. Capita (forse addirittura spesso) che molti rilievi (fraterni o di pettegolezzo) vadano a toccare aspetti molto marginali rispetto al cuore della vita sacerdotale in Cristo e, per questo, possono risultare leggermente inutili. L’ascolto della Parola aiuta a individuare ciò che fraternamente andrebbe sempre chiesto ai preti sia nella forma dell’aiuto, che in quel-

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la della correzione (anche severa), come dell’esortazione e dell’incoraggiamento. A questo proposito già un primo rilievo: la preghiera. Gesù chiama i suoi apostoli ad appartarsi con lui in luogo deserto. E’ lo spazio della preghiera che chiede persino di fuggire (“allora andarono in barca verso un luogo deserto”). Una fuga che però non cancella la disponibilità del cuore (“molti li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero. … Egli vide … ebbe compassione di loro). Non ci rimane che seguire la traccia chiedendoti: cosa vuol dire per te essere un buon pastore modellato su Cristo? Quando il “gregge” “sa” della presenza del suo pastore Il salmo 23 che segue ti ricorda che nella vita di fede non si può non riconoscere Dio come un buon pastore. Con Lui la vita raggiunge una tale pienezza per la quale, nel profondo di noi stessi, possiamo dire di non mancare di nulla, di essere e di agire nella pace secondo una quiete del cuore straordinari. Quando accade di attraversare situazioni nelle quali la pace sembra solo un ricordo lontano e impossibile, si avverte la compagnia di Dio che, prendendo per mano, rin-franca e, ponendosi davanti a difesa, conduce e guida a ritrovare la via perduta. Per questo come le pecore custodite dal pastore, non si ha paura. Si potrà essere preoccupati, ma non impauriti perché rassicurati dalla presenza del pastore. Nessun male esterno o interno, neppure il peccato, possono diventare mostri invincibili. Si può essere pastori perché parte del gregge del Pastore buono. SALMO 23 Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.

2 Su pascoli erbosi mi fa riposare, ad acque tranquille mi conduce.

3 Rinfranca l’anima mia, mi guida per il giusto cammino a motivo del suo nome.

4 Anche se vado per una valle oscura, non temo alcun male, perché tu sei con me. Il tuo bastone e il tuo vincastro mi danno sicurezza. 5 Davanti a me tu prepari una mensa sotto gli occhi dei miei nemici.

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Ungi di olio il mio capo; il mio calice trabocca. 6 Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne tutti i giorni della mia vita, abiterò ancora nella casa del Signore per lunghi giorni. Il gregge che si rivolge al suo pastore Seguiamo il salmo 95 non solo perché utilizza l’immagine del gregge e di Dio che, co-me pastore, lo conduce al pascolo, ma anche perché riprende (come in un breve vi-deo) un gruppo di fedeli che, lodando e cantando, si incammina verso il tempio di Gerusalemme, ne varca la soglia, si inginocchia e si prostra in adorante preghiera. Questa la prima parte del salmo e, nel leggerlo, non dimenticare che si tratta di devo-ti, di persone di fede. Si tratta di persone dentro il tempio, dentro il cammino di fede e non di gente lontana, “fuori”. Quando passeremo alla seconda parte del salmo ti accorgerai dell’importanza di que-sto rilievo. SALMO 95 Processione e ingresso al tempio

[si parte in processione] 1 Venite, cantiamo al Signore, acclamiamo la roccia della nostra salvezza.

[si manifesta nel canto il cuore con cui si va al tempio] 2 Accostiamoci a lui per rendergli grazie, a lui acclamiamo con canti di gioia.

[la lode è innalzata a Dio riconosciuto come creatore e Signore] 3 Perché grande Dio è il Signore, grande re sopra tutti gli dèi.

4 Nella sua mano sono gli abissi della terra, sono sue le vette dei monti. 5 Suo è il mare, è lui che l’ha fatto; le sue mani hanno plasmato la terra.

[si entra nel tempio e inizia la preghiera] 6 Entrate: prostràti, adoriamo, in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti.

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7 È lui il nostro Dio e noi il popolo del suo pascolo, il gregge che egli conduce. Il pastore che guarda e conosce il “cuore” delle sue pecore: il giudizio, l’auspicio e la correzione

Ti ricordi l’introduzione fatta alla prima parte del salmo? Si tratta di devoti, di gente “dentro”. A questi, a te, a ognuno di noi sono rivolte le parole di questa seconda parte. Perché viene fatto l’invito pressante a un ascolto ve-ro? Non siamo “dentro”? Non ci si è raccolti in preghiera nel tempio di Dio? Perché, ahimè, si può ascoltare senza ascoltare e se non si sa ascoltare e seguire il pastore come si può essere pastori? Si diventa despoti e ideologi, ma non pastori. Lo dirà con parole estremamente chiare il profeta Geremia che potrai seguire dopo questo salmo.

Dio interrompe la liturgia e ammonisce: se ascoltaste la mia voce

SALMO 95

Se ascoltaste oggi la sua voce! 8 "Non indurite il cuore come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto,

9 dove mi tentarono i vostri padri: mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere.

10 Per quarant’anni mi disgustò quella generazione e dissi: "Sono un popolo dal cuore traviato, non conoscono le mie vie".

11 Perciò ho giurato nella mia ira: "Non entreranno nel luogo del mio riposo"".

Cosa vuol dire ascoltare? Esiste un ascolto che non è ascolto

GEREMIA (7,3-11.21-28) Alle parole del profeta che seguono, non c’è molto da aggiungere, è sufficiente legge-re con attenzione. Ogni tanto troverai un breve commento fra le parentesi quadre

3Così dice il Signore degli eserciti, Dio d’Israele: Rendete buone la vostra condotta e le vostre azioni, e io vi farò abitare in questo luogo. 4Non confidate in parole menzogne-re ripetendo: "Questo è il tempio del Signore, il tempio del Signore, il tempio del Si-gnore!"

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[non è un “luogo” a salvare, ciò che salva è “abitare” in esso. A salvare non è una litur-gia solo celebrata (anche bene), ciò che salva ascoltare colui che si fa presente] 5Se davvero renderete buone la vostra condotta e le vostre azioni, se praticherete la giustizia gli uni verso gli altri, 6se non opprimerete lo straniero, l’orfano e la vedova, [straniero, orfano e vedova erano i deboli, i senza difesa, gli emarginati di allora], se non spargerete sangue innocente in questo luogo e se non seguirete per vostra disgrazia dèi stranieri [quanti credenti hanno assunto come guide dei politici che hanno stuzzicato i senti-menti peggiori e totalmente lontani dalla giustizia, dalla cura per l’altro dal “cuore” che Dio chiede’] , 7io vi farò abitare in questo luogo [allora il tempio, la fede, la Chiesa, la preghiera diventeranno spazi di vita perché attraverso essi sarà all’opera Dio educando ad abitare la casa del suo cuore e dei suoi pensieri], nella terra che diedi ai vostri padri da sempre e per sempre.

8Ma voi confidate in parole false, che non giovano: 9rubare, uccidere, commettere adulterio, giurare il falso, bruciare incenso a Baal, seguire altri dèi che non conosceva-te. 10Poi venite e vi presentate davanti a me in questo tempio, sul quale è invocato il mio nome, e dite: "Siamo salvi!", e poi continuate a compiere tutti questi abomini. 11Forse per voi è un covo di ladri questo tempio sul quale è invocato il mio nome? Anch’io però vedo tutto questo! Oracolo del Signore.

21Dice il Signore degli eserciti, Dio d’Israele: Aggiungete pure i vostri olocausti ai vo-stri sacrifici e mangiatene la carne! 22Io però non parlai né diedi ordini sull’olocausto e sul sacrificio ai vostri padri, quando li feci uscire dalla terra d’Egitto, 23ma ordinai loro: "Ascoltate la mia voce, e io sarò il vostro Dio e voi sarete il mio popolo; cammi-nate sempre sulla strada che vi prescriverò, perché siate felici". 24Ma essi non ascol-tarono né prestarono orecchio alla mia parola; anzi, procedettero ostinatamente se-condo il loro cuore malvagio e, invece di rivolgersi verso di me, mi hanno voltato le spalle [andare eretti, moralmente perfetti, ineccepibili per educazione e coerenza, ma, tenen-do Dio alle spalle, andare per un’altra direzione è, forse, una condizione di maggior peccato rispetto a quella di chi capitombola (con dolore e vergogna) decine di volte, ma sempre rivolto a lui, nel cadere, nel rialzarsi e nel camminare] .

25Da quando i vostri padri sono usciti dall’Egitto fino ad oggi, io vi ho inviato con assi-dua premura tutti i miei servi, i profeti; 26ma non mi hanno ascoltato né prestato orecchio, anzi hanno reso dura la loro cervìce, divenendo peggiori dei loro padri. 27Dirai loro tutte queste cose, ma non ti ascolteranno; li chiamerai, ma non ti rispon-deranno. 28Allora dirai loro: Questa è la nazione che non ascolta la voce del Signore, suo Dio, né accetta la correzione. La fedeltà è sparita, è stata bandita dalla loro bocca.

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Il pastore fedele al suo gregge: darà nuovi pastori anzi il vero pastore

GEREMIA (23,1-6) 1 "Guai ai pastori che fanno perire e disperdono il gregge del mio pascolo. Oracolo del Signore. 2Perciò dice il Signore, Dio d’Israele, contro i pastori che devono pascere il mio popolo: Voi avete disperso le mie pecore, le avete scacciate e non ve ne siete preoccu-pati; [perdere l’altro non è sempre colpevole perché di mezzo c’è anche la sua imponderabile libertà. Il problema è il “cuore” con cui lo si perde ed è denunciato da “non ve ne siete curati”. Può accadere che nelle nostre comunità i rapporti siano “funzionali”: finche ci sei e operi esisti, quando non puoi più o non vuoi più dare il tuo contributo, non esisti più] ecco io vi punirò per la malvagità delle vostre opere. Oracolo del Signore. 3Radunerò io stesso il resto delle mie pecore da tutte le regioni dove le ho scacciate e le farò tornare ai loro pascoli; saranno feconde e si moltiplicheranno. 4Costituirò sopra di esse pastori che le faranno pascolare, così che non dovranno più temere né sgomentarsi; non ne mancherà neppure una. Oracolo del Signore.

5Ecco, verranno giorni - oracolo del Signore - nei quali susciterò a Davide un germoglio giusto, che regnerà da vero re e sarà saggio ed eserciterà il diritto e la giustizia sulla terra. 6Nei suoi giorni Giuda sarà salvato e Israele vivrà tranquillo, e lo chiameranno con questo nome: Signore-nostra-giustizia.

Il buon, il bel pastore è

Ascoltare è, dunque, volgersi a colui che si è dichiarato ed è stato il buon (bel) pastore. In lui ritroviamo le coordinate che ci fanno in Lui pastori a nostra volta e comprendiamo su cosa correggerci e incoraggiarci.

Attento a ogni singola pecora 14Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, 15così come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore. 27Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. (Gv 10,14-15.27) trova e raggiunge la smarrita e nessuna va perduta 12Che cosa vi pare? Se un uomo ha cento pecore e una di loro si smarrisce, non lascerà le novantanove sui monti e andrà a cercare quella che si è smarrita? 13In verità io vi

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dico: se riesce a trovarla, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite. 14Così è volontà del Padre vostro che è nei cieli, che neanche uno di questi piccoli si perda. (Mt 18,12-14). E’ pronto a dare la sua vita nel difendere le pecore 11Io sono il buon pastore. Il buon pastore dà la propria vita per le pecore. 12Il mercena-rio - che non è pastore e al quale le pecore non appartengono - vede venire il lupo, ab-bandona le pecore e fugge, e il lupo le rapisce e le disperde; 13perché è un mercenario e non gli importa delle pecore. 17Per questo il Padre mi ama: perché io do la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. 18Nessuno me la toglie: io la do da me stesso. Ho il potere di darla e il potere di ripren-derla di nuovo. Questo è il comando che ho ricevuto dal Padre mio. (Gv 10,11-13.17-18) Un pastore che non pome limiti e misure 16E ho altre pecore che non provengono da questo recinto: anche quelle io devo guida-re. Ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge, un solo pastore. (Gv 10,16). Gesù pastore che ci vuole tutti come suoi pastori, pastori come lui Cristo patì per voi, lasciandovi un esempio, perché ne seguiate le orme: 25Eravate erranti come pecore, ma ora siete stati ricondotti al pastore e custode delle vostre anime. (1Pt 2,21.25)

17Gli disse per la terza volta: "Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?".

Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse: "Mi vuoi bene?",

e gli disse: "Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene". Gli rispose Gesù: "Pasci le mie pecore.

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Catechisti ed educatori:

una prospettiva su cui riposare,

una riflessione che deve coinvolgere l’intera comunità.

Interessa solo ai catechisti una prospettiva che abbia di mira la ripartenza - sep-

pure con alcune incognite - dopo un tempo che ci ha segnato profondamente

e che ha fatto emergere cambiamenti già in atto da tempo?

Le persone impegnate nell’annuncio della fede - catechisti ed educatori, ap-

punto - nel corso del prossimo mese di settembre, saranno impegnate a riflet-

tere intorno alla domanda: “Da dove ripartiamo?».

Sarà questo il tema della Quattro Giorni Comunità educanti 2021-2022.

Per affrontarlo ciascuno sarà chiamato a mettere in campo uno sguardo di fede

che assecondi l’azione dello Spirito che agisce anche oggi e rende nuove tutte

le cose.

Dove ci sta conducendo lo Spirito di Gesù?

Quali strade si aprono davanti a noi?

Quali cambiamenti ci interpellano e quali sfide affrontare?

Quali risorse valorizzare per riprendere in modo nuovo l’annuncio del Vange-

lo?

Sono domande urgenti e basilari, da far risuonare nel corso dei mesi estivi.

Come è evidente però non si tratta di interrogativi da “addetti ai lavori”, ma di

stimoli irrinunciabili per chiunque sia consape-

vole di essere membro attivo della Chiesa e di

quella porzione di essa che vive in ogni comu-

nità pastorale o parrocchiale. Perché - occorre

esserne sempre più consapevoli - lo Spirito

non manca di fare sentire la sua voce; a noi

tocca non mancare di farci attenti e di aprire il

cuore.

Domenico

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L’Oratorio san Luigi di Concesa vi aspetta da lunedì a sabato dalle ore 20,30

alle ore 22.45. Vi aspettiamo.

TREZZO

L’Oratorio sarà aperto venerdì dalle 20.30 alle 22.30, sabato dalle 15.30 alle

19.00 e domenica pomeriggio

In occasione delle partite della Nazionale di calcio.

Dal 23 al 25 Luglio don Stefano è in montagna alla Fraccia con un bel gruppo

di adolescenti e a fine luglio toccherà ai ragazzi delle medie, questa volta: tutti

al mare.

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