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LA MEDICINA BIOLOGICA GENNAIO - MARZO 2005 PREVENZIONE E TERAPIA DELLA RINITE ALLERGICA STAGIONALE: OMOTOSSICOLOGIA VS ALLOPATIA HAY FEVER: HOMOTOXICOLOGY VS ALLOPATHY PREVENTION AND THERAPY Scopo di questo studio clinico effettuato su 111 pazienti (61F; 50M) di età compre- sa tra 6 e 16 anni (età media 12 anni e 4 mesi) è di valutare l’efficacia e la tollera- bilità di un protocollo omotossicologico vs una terapia allopatica standard di riferi- mento nella prevenzione e terapia della ri- nite allergica stagionale. Il protocollo utilizza come terapia pre- stagionale preventiva due farmaci per os (Luffa comp.-Heel ® e Lymphomyosot ® ) e co- me terapia della fase acuta uno spray na- sale (Luffa comp.-Heel ® ) ed un collirio (Euph- rasia-Heel ® ). Il protocollo allopatico di rife- rimento prevede come uso preventivo un antistaminico per os (Cetirizina), e, duran- te il periodo della sintomatologia acuta, ven- gono aggiunti uno spray nasale cortisoni- co (Fluticasone) ed un collirio antistamini- co (Azelastina Cloridrato), utilizzando solo in caso di reale necessità e per breve pe- riodo (max. 7 giorni) un corticosteroide per via sistemica (Betametasone). Per la valutazione dell’efficacia delle due terapie è stato utilizzato un questionario clinico in cui, con punteggio da 0 (assen- za di sintomi) a 3 (sintomi di gravità note- vole), venivano repertorizzati i sintomi na- sali (4 voci), oculari (4 voci) e la sintoma- tologia generale (4 voci). Questo punteg- gio veniva annotato alla visita di arruola- mento, due mesi dall’inizio della sintoma- tologia acuta ed alcuni giorni prima del- l’inizio (media 3,4 giorni) della terapia pre- ventiva; alla seconda visita, corrispon- dente al momento di comparsa della sin- tomatologia acuta ed inizio della terapia sintomatica; alla terza, dopo 3 settimane di trattamento, ed alla quarta, dopo 6 set- timane. L’analisi dei risultati evidenzia come il pro- tocollo omotossicologico, sia in terapia pre- stagionale che della fase acuta, abbia effi- cacia sovrapponibile alla terapia allopatica di riferimento. In particolare, si osserva ra- pida remissione dei sintomi pari alla tera- pia standard e risultati pressoché identici anche per quanto riguarda la completa e duratura scomparsa della sintomatologia acuta. Inoltre, la terapia omotossicologica, contrariamente a quella allopatica, è priva di effetti collaterali sia a livello locale che sistemico. Queste considerazioni induco- no a ritenere la terapia omotossicologica una valida alternativa al trattamento con- venzionale e ne auspicano un utilizzo su larga scala. RIASSUNTO INTRODUZIONE Vengono definite ALLERGICHE tutte quelle patologie che riconoscono come momento patogenetico un’infiamma- zione allergica qualunque sia la causa che l’abbia innescata. In quest’ambito, si riconoscono come ATOPICHE quelle riconducibili ad uno stato di atopia, intendendo, con questo CLINICAL 3 RINITE AL- LERGICA STAGIONALE, PREVENZIONE, TE- RAPIA, LUFFA COMP.-HEEL ® , LYMPHOM- YOSOT ® , EUPHRASIA-HEEL ® SUMMARY: The aim of this clinical trial on 111 patients (61 females, 50 males) ranging from 6 to 16 years of age (average 12 years and 4 months) was to assess the effective- ness and tolerability of an homotoxicological protocol vs a standard allopathic reference therapy in prevention and treatment of hay fever. The protocol envisaged two oral products (Luffa comp.-Heel ® and Lymphomyosot ® ) for a preventive preseasonal therapy, an oral preparation, a nasal spray (Luffa comp.-Heel ® ) and a collyrium (Euphrasia-Heel ® ) for the treatment of the acute phase. The reference allopathic protocol includes an oral antihista- minic for preventive purposes (Cetirizine), a cortisone nasal spray (Fluticasone) and an an- tihistaminic collyrium (Azelastine chlorhy- drate) for acute symptoms, as well as a sys- temic cortisone to be used only when needed for short periods (max. 7 days) (Betameta- sone). To assess the effectiveness of the two treat- ments, a clinical questionnaire with a scoring system from 0 (no symptoms) to 3 (very severe symptoms), divided into nasal symptoms (4 items), ocular (4 items) and general symp- toms (4 items) has been used. The score was recorded during the first visit, about two months before the onset of acute symptoms and a few days before (average 3.4 days) starting the preventive therapy; at the second visit corresponding to the onset of acute symp- toms and the beginning of the symptomatic treatment; at the third visit, after 3 weeks of treatment; at the fourth visit, after six weeks. The analysis of these clinical scores shows that, both as preseasonal therapy and treat- ment of the acute phase, the homotoxicologi- cal protocol is as effective as the reference al- lopathic treatment. In particular we can un- derline a rapid remission of symptoms that can be compared to the standard allopathic therapy and results that were virtually iden- tical even as regards the complete and long- lasting disappearance of acute symptoms. Furthermore, unlike allopathic treatment, ho- motoxicological therapy does not cause any local or systemic adverse reactions. These re- marks lead to consider the homotoxicological approach a valid alternative to traditional treatments suggesting it can be used on a wide scale. KEY WORDS: HAY FEVER, PREVENTION, THERAPY, LUFFA COMP.-HEEL ® , LYM- PHOMYOSOT ® , EUPHRASIA-HEEL ® PAROLE CHIAVE A. Arrighi

Allergie

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Prevenzione allergie

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LA MEDIC INA BIOLOGICA GENNAIO - MARZO 2005

PREVENZIONE E TERAPIA DELLARINITE ALLERGICA STAGIONALE:OMOTOSSICOLOGIA VS ALLOPATIA

HAY FEVER: HOMOTOXICOLOGY VS ALLOPATHYPREVENTION AND THERAPY

Scopo di questo studio clinico effettuatosu 111 pazienti (61F; 50M) di età compre-sa tra 6 e 16 anni (età media 12 anni e 4mesi) è di valutare l’efficacia e la tollera-bilità di un protocollo omotossicologico vsuna terapia allopatica standard di riferi-mento nella prevenzione e terapia della ri-nite allergica stagionale. Il protocollo utilizza come terapia pre-stagionale preventiva due farmaci per os(Luffa comp.-Heel® e Lymphomyosot®) e co-me terapia della fase acuta uno spray na-sale (Luffa comp.-Heel®) ed un collirio (Euph-rasia-Heel®). Il protocollo allopatico di rife-rimento prevede come uso preventivo unantistaminico per os (Cetirizina), e, duran-te il periodo della sintomatologia acuta, ven-gono aggiunti uno spray nasale cortisoni-co (Fluticasone) ed un collirio antistamini-co (Azelastina Cloridrato), utilizzando soloin caso di reale necessità e per breve pe-riodo (max. 7 giorni) un corticosteroide pervia sistemica (Betametasone).Per la valutazione dell’efficacia delle dueterapie è stato utilizzato un questionarioclinico in cui, con punteggio da 0 (assen-za di sintomi) a 3 (sintomi di gravità note-vole), venivano repertorizzati i sintomi na-sali (4 voci), oculari (4 voci) e la sintoma-tologia generale (4 voci). Questo punteg-gio veniva annotato alla visita di arruola-mento, due mesi dall’inizio della sintoma-tologia acuta ed alcuni giorni prima del-l’inizio (media 3,4 giorni) della terapia pre-ventiva; alla seconda visita, corrispon-dente al momento di comparsa della sin-tomatologia acuta ed inizio della terapiasintomatica; alla terza, dopo 3 settimanedi trattamento, ed alla quarta, dopo 6 set-timane.L’analisi dei risultati evidenzia come il pro-tocollo omotossicologico, sia in terapia pre-stagionale che della fase acuta, abbia effi-cacia sovrapponibile alla terapia allopaticadi riferimento. In particolare, si osserva ra-pida remissione dei sintomi pari alla tera-pia standard e risultati pressoché identicianche per quanto riguarda la completa eduratura scomparsa della sintomatologiaacuta. Inoltre, la terapia omotossicologica,contrariamente a quella allopatica, è privadi effetti collaterali sia a livello locale chesistemico. Queste considerazioni induco-no a ritenere la terapia omotossicologicauna valida alternativa al trattamento con-venzionale e ne auspicano un utilizzo sularga scala.

RIASSUNTO

INTRODUZIONE

Vengono definite ALLERGICHE tuttequelle patologie che riconoscono comemomento patogenetico un’infiamma-

zione allergica qualunque sia la causache l’abbia innescata.In quest’ambito, si riconoscono comeATOPICHE quelle riconducibili ad unostato di atopia, intendendo, con questo

CLIN

ICAL

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RINITE AL-LERGICA STAGIONALE, PREVENZIONE, TE-RAPIA, LUFFA COMP.-HEEL®, LYMPHOM-YOSOT®, EUPHRASIA-HEEL®

SUMMARY: The aim of this clinical trial on111 patients (61 females, 50 males) rangingfrom 6 to 16 years of age (average 12 yearsand 4 months) was to assess the effective-ness and tolerability of an homotoxicologicalprotocol vs a standard allopathic referencetherapy in prevention and treatment of hayfever.The protocol envisaged two oral products(Luffa comp.-Heel® and Lymphomyosot®) for apreventive preseasonal therapy, an oralpreparation, a nasal spray (Luffa comp.-Heel®)and a collyrium (Euphrasia-Heel®) for thetreatment of the acute phase. The referenceallopathic protocol includes an oral antihista-minic for preventive purposes (Cetirizine), acortisone nasal spray (Fluticasone) and an an-tihistaminic collyrium (Azelastine chlorhy-drate) for acute symptoms, as well as a sys-temic cortisone to be used only when neededfor short periods (max. 7 days) (Betameta-sone).To assess the effectiveness of the two treat-ments, a clinical questionnaire with a scoringsystem from 0 (no symptoms) to 3 (very severesymptoms), divided into nasal symptoms

(4 items), ocular (4 items) and general symp-toms (4 items) has been used. The score wasrecorded during the first visit, about twomonths before the onset of acute symptomsand a few days before (average 3.4 days)starting the preventive therapy; at the secondvisit corresponding to the onset of acute symp-toms and the beginning of the symptomatictreatment; at the third visit, after 3 weeks oftreatment; at the fourth visit, after six weeks.The analysis of these clinical scores showsthat, both as preseasonal therapy and treat-ment of the acute phase, the homotoxicologi-cal protocol is as effective as the reference al-lopathic treatment. In particular we can un-derline a rapid remission of symptoms thatcan be compared to the standard allopathictherapy and results that were virtually iden-tical even as regards the complete and long-lasting disappearance of acute symptoms.Furthermore, unlike allopathic treatment, ho-motoxicological therapy does not cause anylocal or systemic adverse reactions. These re-marks lead to consider the homotoxicologicalapproach a valid alternative to traditionaltreatments suggesting it can be used on awide scale.

KEY WORDS: HAY FEVER, PREVENTION,THERAPY, LUFFA COMP.-HEEL®, LYM-PHOMYOSOT®, EUPHRASIA-HEEL®

PAROLE CHIAVE

A. Arrighi

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termine, la tendenza a produrre elevatilivelli di IgE in risposta ad allergeni ubi-quitari.– In età pediatrica la quasi totalità del-le forme di asma bronchiale, di rinite al-lergica e di eczema è di natura atopica,per cui usualmente i termini allergia eatopia sono usati per definire le mede-sime malattie (1).La “rinite allergica” è un processo in-fiammatorio della mucosa nasale con-seguente a reazione immuno-mediatadi tipo IgE verso un particolare allerge-ne nei cui confronti il soggetto è sensi-bilizzato; spesso è conpresente interes-samento della mucosa oculare: “oculo-rinite allergica”.In base all’espressività clinica della sin-tomatologia nel corso dell’anno, si suo-le distinguere l’oculorinite in due for-me principali:• perenne• stagionale.Vanno, inoltre, considerate alcune for-me cosiddette “episodiche” legate al-l’esposizione occasionale ad un deter-minato allergene (2).La rinite allergica è patologia frequen-

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LA MEDIC INA BIOLOGICA GENNAIO - MARZO 2005

te in età pediatrica. Colpisce il 10-20%della popolazione generale, 10-15% inEuropa, 20% nel Nordamerica. La ri-nite stagionale è rara sotto i 5 anni; in-teressa il 5% dei bambini sotto i 10 an-ni, il 9% degli adolescenti, il 15% del-la popolazione che abbia superato l’e-tà dell’adolescenza.Da più fronti si ritiene che questi datisiano da considerare per difetto, in par-te per mancanza di un metodo stan-dardizzato e rigoroso per la loro rac-colta, in parte perché molti pazienti,soprattutto bambini, presentano sinto-matologia larvata, non sufficientemen-te manifesta, che non induce a richie-dere un intervento medico ed accerta-menti laboratoristici adeguati (2). Inol-tre, alcuni recenti studi indicano cheoltre il 40% della popolazione giova-nile presenti positività ai test allergo-metrici cutanei; alcuni di questi sog-getti non manifestano evidenti allergiema sono sicuramente a rischio nel fu-turo prossimo. Questo fenomeno benspiega come le reazioni allergiche pos-sano interessare circa un individuo sudue.

Pur non essendo patologia grave perla prognosi quoad vitam, la rinite al-lergica presenta, tuttavia, importantiripercussioni sia di carattere socio-economico (spese mediche, assenzescolastiche, giornate lavorative persedai genitori), sia di carattere più am-piamente psicosociale, potendo inci-dere significativamente sul rendimen-to scolastico e, più in generale, sullaqualità di vita dei bambini e dei ge-nitori (3).– La rinite allergica è la più frequenteforma di allergopatia respiratoria incostante e progressiva crescita paral-lelamente ad altre patologie allergi-che. Consideriamo come sia netta-mente mutato lo scenario della pato-logia pediatrica negli ultimi decenni:fino a 50 anni fa le patologie infettivedell’Apparato digerente, in particola-re la diarrea acuta, erano la condizio-ne morbosa di maggior riscontro, an-che se purtroppo ancor oggi, la diar-rea acuta rappresenta la causa del piùelevato numero di decessi nelle areesottosviluppate del pianeta (4). NeiPaesi caratterizzati da uno “stile di vi-ta occidentale” le patologie più fre-quenti sono quelle a carico delle vieaeree: in particolare, il 50% dei bam-bini del Nordeuropa è affetto da aller-gie respiratorie. Prendendo in consi-derazione l’incontestabile riscontroepidemiologico, appare evidente ilnesso tra “stile di vita occidentale edepidemia allergica” (4). A questo pro-posito, nel 1989, Strachan, ricercato-re inglese, formulò la cosiddetta“hygiene hypothesis” che si basa suuna interpretazione in chiave immu-nologica della variazione dello spet-tro delle patologie pediatriche da for-me infettive verso forme allergiche; ilsuo razionale si fonda sulle modifica-te condizioni di tipo ed intensità di sti-moli dell’ambiente microbico che, as-sociate al miglioramento delle condi-zioni igienico-sanitarie, contribuisco-no allo sviluppo delle allergie (5).Le cause di questo continuo incremen-to delle allergopatie sono sicuramentemolteplici ed aperte a varie ipotesi in-terpretative; certamente sono di ordineambientale e non genetico, in quanto

Terapia N° pazienti

A Terapia 57 (32 F – 25 M)omotossicologica

B Terapia 54 (29 F – 25 M)allopatica

TAB. 1

Suddivisione dei

pazienti per

terapia.

SINTOMI SINTOMI SINTOMI NASALI

punteggio OCULARI

punteggio GENERALI

punteggiomedio medio medio

• Prurito • Prurito oculare • Cefalea

• Starnuti • Lacrimazione • Disturbi del sonno

• Rinorrea • Fotofobia • Irritabilità, ridotta

• Ostruzione nasale • Edema palpebrale capacità diconcentrazione

• Riduzione del rendimento scolastico e delle

attività ludico-motorie

TAB. 2

Questionario clinico.PUNTEGGIO SIGNIFICATO CLINICO

0 Assenza di sintomi

1 Sintomi di gravità lieve

2 Sintomi di gravità moderata

3 Sintomi di gravità notevole

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un incremento così notevole in brevetempo (nel corso di un secolo in alcu-ne aree la prevalenza è aumentata di ol-tre 20 volte) non può essere imputabilea mutazioni genetiche (6). I fattori am-bientali più importanti sono rappresen-tati da:• fattori outdoor: polluzione ambien-

tale, ozono, traffico veicolare edesposizione all’allergene;

• fattori indoor: fumo di tabacco, pol-luzione domestica, allergeni dome-stici e stile di vita;

• fattori personali: composizione del-la famiglia, stato socio-economico,nutrizione ed infezioni.

Secondo alcuni A.A., gli eccessi vac-cinali sarebbero un’ulteriore causa diaumento delle allergie (7). In ognicaso, oltre ai fattori ambientali, van-no considerati anche i fattori geneti-ci e quelli psichici come le emozio-ni e la notevole quantità di stimoliforti che la vita moderna impone:“allergeni psico-neuro-emozionali”(8).

PATOGENESI

Tutti questi fattori di rischio determina-no iperattività di quella sottopopola-zione linfocitaria T helper, definita Th2,che è in grado, attraverso la sintesi diIL-4 e IL-13, di determinare lo switchisotipico delle cellule B verso la sin-tesi di IgE al contrario di ciò che è ingrado di indurre la sottopopolazionelinfocitaria Th1 che, attraverso la pro-duzione di IFN-γ, IL-2, TNF, inibiscela sintesi di IgE da parte delle celluleB (9).

ETIOLOGIA DELLE FORME STAGIONALI

Le forme stagionali sono causate essen-zialmente da pollini, particelle proteichecon ø inferiore a 40µ; la sintomatologiaclinica si manifesta, di conseguenza, nelperiodo dell’anno in cui la specie bota-nica a cui il bambino è sensibilizzato fio-risce (10).I pollini di maggior interesse in campo

allergologico sono quelli delle pianteerbacee ed in particolare:• Graminacee: erba mazzolina, gra-

migna dei prati, lolium• Composite: artemisia, ambrosia• Urticacee: parietaria.Le Graminacee presentano solitamenteun periodo di fioritura primaverile eduna rifioritura autunnale. Le Composi-te fioriscono principalmente nella sta-gione autunnale. La parietaria, partico-larmente diffusa nelle zone dell’Italiacentro-meridionale, ha fioritura protrat-ta per molti mesi.Oltre alle piante erbacee, si devonoconsiderare anche le piante arboree lecui specie più frequentemente in causasono:

• Oleacee: ulivo• Betullacee: betulla• Corylacee: nocciolo• Cupressacee.I periodi di pollinazione sono: l’iniziodella primavera per il nocciolo e la be-tulla, la fine del periodo primaverile perl’ulivo, febbraio-fine aprile per le Cu-pressacee.Va, tuttavia, considerato che i periodidi pollinazione sono soggetti ad ampiavariabilità in relazione alle caratteristi-che climatiche delle diverse aree geo-grafiche. Per questo motivo, è opportu-no far riferimento ai calendari polliniciche riportano la concentrazione dei va-ri pollini in ogni regione e periodo del-l’anno (10).

GRUPPO A GRUPPO BANAMNESI FAMILIARE ALLERGICA 57 pazienti 54 pazienti

1 GENITORE ALLERGICO 48 (84,21%) 46 (85,18%)

2 GENITORI ALLERGICI 31 (54,38%) 30 (55,55%)

FRATELLO E/O SORELLA ALLERGICI 38 (66,66%) 41 (75,92%)

NESSUN PARENTE STRETTO ALLERGICO 9 (15,78%) 8 (14,81%)

TAB. 3

Anamnesi familiare allergica nei 2 Gruppi.

PRICK + GRAMINACEE 108 100% ≈

PRICK + PARIETARIA 49 44,14%

PRICK + OLEACEE 43 38,73%

PRICK + BETULLACEE 30 27,02%

PRICK + CUPRESSACEE 28 25,22%

PRICK + CORYLACEE 27 24,32%

RIPARTIZIONE PAZIENTI ALLERGICITOTALE 111 - PRICK TEST + 108 (97,3%)

TAB. 4

Ripartizione delle allergie stagionali nei pazienti inclusi.

100

75

50

25

0Graminacee Parietaria

100

44,14

Cupressacee

25,22

Betullacee

27,02

Corylacee

24,32

Oleacee

38,73

Valo

re p

erce

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le d

elle

sin

gole

alle

rgie

FIG. 1

Rappresentazione

grafica di Tab. 4.

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LA MEDIC INA BIOLOGICA GENNAIO - MARZO 2005

MANIFESTAZIONI CLINICHE

Distinguiamo una sintomatologia loca-le, sempre presente, da una sistemica,talora associata (2, 6, 11).• SINTOMI LOCALI che in ordine cro-nologico di comparsa sono rappresen-tati da:– prurito nasale marcato, a volte este-

so a gola e palato molle– crisi di starnutazione– rinorrea sieromucosa– ostruzione nasale con respiro ten-

denzialmente orale– ipoanosmia.Molto spesso si accompagnano sintomiriferibili alla congiuntivite associata, tracui:– prurito oculare – lacrimazione profusa– fotofobia– edema palpebrale.• SINTOMI GENERALI che sono da

la definizione certa dell’allergene cau-sale. Questa considerazione, per quanto ov-via e banale, presuppone un iter dia-gnostico complesso e articolato, da af-frontare razionalmente, con attenzionee precisione.L’iter diagnostico si articola secondoparametri precisi:

� ANAMNESIValutazione della familiarità sulla ba-se della componente genetica delle al-lergopatie e della storia clinica che,spesso, evidenzia la concomitanza ola pregressa presenza di altre manife-stazioni come dermatite atopica oasma (2, 12, 13).

� ESAME OBIETTIVOLocale (rinoscopia)Generale

� ACCERTAMENTI ALLERGOLOGICI1. Indagini di primo livello:– PRICK TEST (skin prick test): prove al-lergometriche cutanee; è la metodica diprima istanza: semplice, economica, si-cura, possiede elevata sensibilità e spe-cificità (13).2. Indagini di secondo livello:– Dosaggio IgE totali (PRIST): ricor-dando che valori elevati di IgE si ri-scontrano non solo nelle allergie maanche in altre malattie (parassitosi, ma-lattie infettive, neoplasie, immunode-ficienze), il dosaggio non è diagnosti-co ma solo aggiuntivo e confirmatorio(13).– Dosaggio IgE specifiche (RAST): daeseguire solo nel caso in cui le provecutanee non siano eseguibili o conclu-sive (2).3. Indagini di terzo livello:– Challenge allergene-specifico ed aspe-cifico: stimolazione della mucosa me-diante adeguata provocazione specifi-ca (allergene) o non specifica (istami-na, metacolina, acetilcolina) in sogget-ti asintomatici affetti da allergopatia re-spiratoria (13).

� ACCERTAMENTI MORFOLOGICI– Citologia nasale: lo striscio dell’essu-dato nasale è diagnostico e consente,

collegare fondamentalmente all’ostru-zione nasale:– cefalea da congestione dei plessi ve-

nosi drenanti le cavità nasali– faringodinia causata dalla respira-

zione orale che tende a ridurre il tas-so fisiologico di umidità

– disturbi del sonno causati da breviperiodi di apnea

– tosse irritativa da scolo retronasale– nausea per la continua ingestione di

secreti nasofaringei– rinolalia– astenia, depressione del tono dell’u-

more, irritabilità, ridotta capacità diconcentrazione e conseguente mi-nor rendimento scolastico.

DIAGNOSI

La diagnosi di patologia allergica si fi-nalizza secondo la causalità, ovvero,

PUNTEGGIO SINTOMI SINTOMI SINTOMICLINICO NASALI OCULARI GENERALI

0 55 55 55Assenza Sintomi

1 0 1 0Sint. Gravità Lieve

2 2 1 1Sint. Gravità Moderata

3 0 0 1Sint. Gravità Notevole

1ª VISITA DI INCLUSIONE GRUPPO A (57 PZ)

TAB. 5

Punteggio clinico per sintomi alla visita di inclusione dei pazienti del “Gruppo A”.

PUNTEGGIO SINTOMI SINTOMI SINTOMICLINICO NASALI OCULARI GENERALI

0 51 53 53Assenza Sintomi

1 1 1 0Sint. Gravità Lieve

2 2 0 1Sint. Gravità Moderata

3 0 0 0Sint. Gravità Notevole

1ª VISITA DI INCLUSIONE GRUPPO B (54 PZ)

TAB. 6

Punteggio clinico per sintomi alla visita di inclusione dei pazienti del “Gruppo B”.

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inoltre, di valutare lo stato flogistico pri-ma e dopo terapia adeguata (14).– Endoscopia a fibre ottiche.

� ACCERTAMENTI LABORATORISTICI– Eosinofilia ematica– Dosaggio mediatori (sierici, nasali).

ORIENTAMENTI TERAPEUTICI

In medicina allopatica gli indirizzi fon-damentali della terapia sono:

1. EDUCAZIONE DEL PAZIENTE: inambito pediatrico occorre considerareanche quella dei genitori, poiché il ri-sultato positivo di un trattamento non èprescindibile dal coinvolgimento delbambino e dei genitori nella gestionedel programma terapeutico; andrannochiaramente precisati le cause ed i fat-tori scatenanti, le modalità di assunzio-ne dei farmaci e le necessarie precau-zioni (15).2. PREVENZIONE AMBIENTALE.3. TERAPIA FARMACOLOGICA: si ba-sa sul ricorso a varie classi di farmaci:preventivi, sintomatici e antinfiamma-tori (15, 16).• FARMACI PREVENTIVI: sono costi-

tuiti essenzialmente dai cromoni; ap-partengono a questa famiglia il dis-odiocromoglicato (DSCG) dotato diuna certa, seppur modesta, efficacianella prevenzione di sintomi nasali;è utilizzato in soluzione rinologicaed ha effetti collaterali scarsi di ordi-ne locale poiché non viene assorbi-to. Altro cromone è il sodio nedo-cromile, evoluzione del DSCG; haimpiego clinico limitato dalla scarsacompliance legata alle numerosesomministrazioni e alla non elevataefficacia clinica (17).

• FARMACI SINTOMATICI: distinti es-senzialmente in tre categorie:(1) Decongestionanti: sono essen-zialmente rappresentati dagli agoni-sti α-adrenergici, gravati da effetticollaterali sistemici importanti (ta-chicardia, aritmie, ipertensione) edal peggioramento della ostruzionenasale al termine dell’effetto. L’abu-so di questi farmaci causa, inoltre,

alterazioni atrofiche della mucosanasale (18).(2) Antistaminici: sono disponibilinumerosi preparati, sebbene la pre-ferenza andrebbe accordata ai co-siddetti “antistaminici di secondagenerazione”, con scarsa attività se-dativa: Cetirizina, Fexofenadina, Lo-ratidina ed il suo metabolico attivoDesloratidina e Mizolastina. Hannolunga emivita e vengono sommini-strati in dosaggio unico giornaliero.

Sono inoltre disponibili antistamini-ci topici, sotto forma di spray nasa-le (Azelastina, Levocabastina) (19,20, 21).(3) Antileucotrieni: sono una nuovaclasse di farmaci che, anche se nonancora indicati specificatamente neltrattamento della rinite allergica, po-trebbero rappresentarne una futuraopzione. Esistono, a tal proposito, al-cuni studi che evidenziano un effet-to sinergico dell’associazione con gli

40

50

60

30

20

10

0Sint. Nasali Sint. Oculari Sint. Generali

Punteggio 0Punteggio 1Punteggio 2Punteggio 3

55 55 55

0 02 1 0 01 1 1

Num

ero

pazi

enti

FIG. 2 Rappresentazione

grafica di Tab. 5.

40

50

60

30

20

10

0Sint. Nasali Sint. Oculari Sint. Generali

Punteggio 0Punteggio 1Punteggio 2Punteggio 3

5153 53

1 02 1 0 00 1 0

Num

ero

pazi

enti

FIG. 3 Rappresentazione

grafica di Tab. 6.

PUNTEGGIO SINTOMI SINTOMI SINTOMICLINICO NASALI OCULARI GENERALI

0 0 13 20Assenza Sintomi

1 14 20 19Sint. Gravità Lieve

2 25 15 15Sint. Gravità Moderata

3 18 9 3Sint. Gravità Notevole

2ª VISITA INIZIO SINTOMI GRUPPO A (57 PZ)

TAB. 7

Punteggio clinico per sintomi alla seconda visita dei pazienti del “Gruppo A”.

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antistaminici, particolarmente inte-ressante alla luce della frequente as-sociazione rinite – asma (15).

• ANTINFIAMMATORI: in particola-re i corticosteroidi che, nel tratta-mento della rinite allergica, posso-no essere somministrati per via: si-stemica e topica.

Si ricorre alla prima nelle forme acutepiù gravi (associate a broncostenosi)(22); la seconda via di somministrazio-ne è quella elettiva; sono attualmente

de la buona compliance del paziente.Le classiche vie di somministrazione so-no quella sottocutanea e sublinguale,anche se si è dimostrata valida anchel’ITS per via topica nasale (24, 25).

– Da quanto esposto si evince come lamedicina convenzionale tenda ad un ap-proccio essenzialmente sintomatico confarmaci che controllano le singole crisiacute senza, tuttavia, risolvere definitiva-mente il quadro patologico. La medicinaomotossicologica attua, invece, un “pro-fondo e radicale cambiamento del terre-no”, rendendo il paziente progressiva-mente meno reattivo poiché i pollini (al-lergeni in generale) non sono sufficienti ascatenare una reazione allergica: è con-dizione necessaria che il “terreno” inter-preti come allergeni sostanze di per sé in-nocue, che nell’individuo normale nondeterminano alcuna reazione; un accu-mulo di tossine nell’organismo (inteso nelsenso più ampio del termine) modifica ilterreno e fa virare la normale risposta.

PAZIENTI E METODI

In questo studio clinico viene valutatal’efficacia e la tollerabilità di un proto-collo omotossicologico vs una terapiaallopatica “standard” di riferimento nel-la prevenzione e trattamento della rini-te allergica stagionale.– Sono stati inclusi pazienti, giunti al-l’osservazione presso il personale stu-dio di Pediatria di libera scelta, che pre-sentavano i seguenti requisiti:– storia clinica di rinite allergica sta-gionale comparsa da almeno un anno.– Prick Test + agli allergeni stagionali inpiù del 90% dei casi.– Sono stati esclusi tutti i pazienti con ri-nite allergica perenne, malattie infettivedelle vie aeree superiori in atto e quellicon patologia cronica (diabete, cardio-patia, insufficienza renale cronica).In totale hanno preso parte allo studio111 pazienti (61F; 50M) di età compre-sa tra 6 e 16 anni (età media 12 anni e4 mesi) (TAB.1).

• CRITERI DI VALUTAZIONE CLINICAOgni paziente è stato sottoposto:

disponibili diverse molecole: beclome-tasone, budesonide, flunisolide, flutica-sone e mometasone (23). Gli effetti diquesti farmaci, a livello sistemico e lo-cale, sono noti.4. IMMUNOTERAPIA SPECIFICA: laprescrizione dell’immunoterapia speci-fica (ITS), spetta allo specialista allergo-logo e va valutata individualmente; è untrattamento preventivo che agisce intempi lunghi, da protrarre in genere per3-5 anni, con costi elevati e che richie-

PUNTEGGIO SINTOMI SINTOMI SINTOMICLINICO NASALI OCULARI GENERALI

0 0 11 20Assenza Sintomi

1 12 21 16Sint. Gravità Lieve

2 22 14 16Sint. Gravità Moderata

3 20 8 2Sint. Gravità Notevole

2ª VISITA INIZIO SINTOMO GRUPPO B (54 PZ)

TAB. 8

Punteggio clinico per sintomi alla seconda visita dei pazienti del “Gruppo B”.

40

50

60

30

20

10

0Sint. Nasali Sint. Oculari Sint. Generali

Punteggio 0Punteggio 1Punteggio 2Punteggio 3

0

13

20

141818

25

20

9

191915 15

3

Num

ero

pazi

enti

FIG. 4

Rappresentazione

grafica di Tab. 7.

40

50

60

30

20

10

0Sint. Nasali Sint. Oculari Sint. Generali

Punteggio 0Punteggio 1Punteggio 2Punteggio 3

0

11

20

12

2022 21

88

1614 16

2

Num

ero

pazi

enti

FIG. 5

Rappresentazione

grafica di Tab. 8.

Page 7: Allergie

9

LA MEDIC INA BIOLOGICA GENNAIO - MARZO 2005

– ad una prima visita di “inclusione”nel periodo Gennaio-Febbraio 2003(dal 20/1 al 10/2), circa 2 mesi pri-ma dall’inizio presunto della sinto-matologia acuta ed alcuni giorni pri-ma dell’inizio della terapia preven-tiva (entro 72 ore dovevano iniziareil trattamento);

– ad una seconda valutazione corri-spondente al momento di comparsadella sintomatologia acuta (visita en-tro 72 ore) e immediatamente primadell’inizio della terapia sintomatica;

– ad una terza visita dopo 3 settima-ne di terapia;

– ad una quarta visita dopo 6 settima-ne di terapia.

Alla prima visita di “inclusione” ve-niva raccolta un’accurata anamnesifamiliare per allergie, valutando l’e-ventuale positività del Prick test perallergeni stagionali e da quanto tem-po fossero presenti le manifestazionicliniche. Inoltre, per monitorare neltempo l’efficacia della terapia, è sta-to utilizzato un questionario su cui,con punteggio da 0 (assenza di sinto-matologia) a 3 (sintomi di gravità no-tevole), venivano repertorizzati i sin-tomi nasali, oculari e generali (TABB.

2, 3, 4 ; FIG. 1).

PROTOCOLLO TERAPEUTICO

Ai pazienti inclusi nel GRUPPO A (pro-tocollo omotossicologico) sono statisomministrati:

� PREVENZIONE (TERAPIA PRESTAGIONALE)

– LUFFA COMP.-HEEL® compresse,1 compressa due volte/die per os.– LYMPHOMYOSOT® gocce15 gocce due volte/die per os.

� TERAPIA FASE SINTOMATICA

– LUFFA COMP.-HEEL® compresse1 compressa tre volte/die per os.– LUFFA COMP.-HEEL® spray nasale1 spruzzo per narice quattro volte/die.– EUPHRASIA-HEEL® collirio2 gocce in ogni occhio tre volte/die.

Ai pazienti inclusi nel GRUPPO B (pro-tocollo standard allopatico) sono statisomministrati:

� PREVENZIONE (TERAPIA PRESTAGIONALE)

– CETIRIZINA gocce – 0,2 mg/kg per osla sera, prima di coricarsi.

� TERAPIA FASE SINTOMATICA

– FLUTICASONE PROPIONATO spraynasale – Bambini sopra i 12 anni: 2spruzzi per narice una volta/die,aumentando a due volte se necessario.

Bambini 4-11 anni: 1 spruzzo pernarice una volta/die, aumentando a duevolte se necessario.– AZELASTINA CLORIDRATO collirio– 1 goccia tre volte/die per instillazio-ne.– CETIRIZINA gocce – 0,2 mg/kg per osla sera, prima di coricarsi.I Pazienti del GRUPPO B potevano uti-lizzare, solo in caso di reale necessitàe per breve periodo di tempo (non piùdi 7 giorni), un corticosteroide per viasistemica:– BETAMETASONE compresse efferve-scenti 1 mg – 0,1 mg/kg (max. 5 mg) di-

MEDIA GIORNI PERTOTALE SCOMPARSA

DEI SINTOMI

GRUPPO A

6,4

GRUPPO B

5,2

TAB. 9

Media dei giorni per

totale scomparsa

dei sintomi.

PUNTEGGIO SINTOMI SINTOMI SINTOMICLINICO NASALI OCULARI GENERALI

0 33 26 33Assenza Sintomi

1 21 27 18Sint. Gravità Lieve

2 2 3 6Sint. Gravità Moderata

3 1 1 0Sint. Gravità Notevole

3ª VISITA DOPO 3 SETTIMANE GRUPPO A (57 PZ)

TAB. 10

Punteggio clinico per sintomi alla terza visita dei pazienti del “Gruppo A”.

PUNTEGGIO SINTOMI SINTOMI SINTOMICLINICO NASALI OCULARI GENERALI

0 32 28 30Assenza Sintomi

1 19 23 19Sint. Gravità Lieve

2 3 2 5Sint. Gravità Moderata

3 0 1 0Sint. Gravità Notevole

3ª VISITA DOPO 3 SETTIMANE GRUPPO B (54 PZ)

TAB. 11

Punteggio clinico per sintomi alla terza visita dei pazienti del “Gruppo B”.

Page 8: Allergie

10

LA MEDIC INA BIOLOGICA GENNAIO - MARZO 2005

viso in due somministrazioni: la matti-na al risveglio e al pomeriggio alle h. 16.

Il protocollo omotossicologico è costi-tuito da tre farmaci:– LYMPHOMYOSOT® gocceÈ farmaco di drenaggio che attiva le fun-zioni depurative a livello del Sistema lin-fatico e degli Apparati respiratorio, dige-rente ed urinario. Contenendo, fra gli al-tri, Calcium phosphoricum (D12), è par-ticolarmente efficace nei giovani che ten-dono a reagire vivacemente sul piano lin-fatico (26, 27). E’ buon rimedio preventivo delle pato-logie allergiche stagionali ed è soprat-tutto indicato nei pazienti che non ab-biano completamente superato le infe-zioni delle vie respiratorie durante i me-si invernali e che, nel periodo dei pol-lini, presentino ancora catarro ed in-gorgo linfatico.– LUFFA COMP.-HEEL®

Questo farmaco omotossicologico com-posto è efficace terapia di terreno e del-la fase acuta della rinite allergica sta-gionale; i migliori risultati sono assicu-rati dall’utilizzo combinato delle due

formulazioni: compresse e spray nasa-le. La combinazione di questi due pre-parati, la cui composizione è diversama sinergica si è dimostrata efficace inuno studio multicentrico (28).Questo farmaco è costituito da omeo-patici tradizionalmente utilizzati nelleallergie: Luffa operculata, Thryallis glau-ca, Histaminum e Sulfur nello spray na-sale; Luffa operculata, Aralia racemosa,Arsenum jodatum, Lobelia inflata nellecompresse.

E’ rimedio da somministrare in terapiapreventiva prestagionale nella sola for-mulazione per os mentre, ai primi sin-tomi, l’associazione delle due formula-zioni è in grado di controllare i sintomidell’oculorinite allergica, valida alter-nativa all’utilizzo di farmaci di sintesi.– EUPHRASIA-HEEL® collirioQuesto preparato è indicato nelle con-giuntiviti di varia etiologia, alleviandole congestioni oculari caratterizzate daprurito, eccessiva lacrimazione, fotofo-bia, arrossamento, provocate da causediverse come inquinanti ambientali, al-lergeni, uso di lenti a contatto, ecc. (29).Contiene: Euphrasia officinalis, ad azio-ne antiflogistica, Cochlearia officinalis,ad azione antiedemigena ed antisettica,Pilocarpus jaborandi, utilizzato in ocu-listica per il bruciore oculare con diffi-coltà di accomodazione ed Echinaceaangustifolia, antisettico ed attivo sul-l’eccessiva lacrimazione.

Il protocollo “standard” di riferimentoè stato redatto in conformità alle Nor-me di Buona Pratica Clinica dell’Unio-ne Europea ed alla Dichiarazione diHelsinki.Si basa sulle indicazioni del “Consen-sus Statement of EAACI, 2000”, checonsiglia la somministrazione di Anti-staminici per os in modo continuativoprima e durante tutta la stagione dellafioritura dei pollini, di Steroidi topiciper il controllo dell’ostruzione per al-meno 2 settimane, di Antistaminici to-pici qualora si associ congiuntivite e diun breve ciclo di Steroidi per via siste-

40

50

60

30

20

10

0Sint. Nasali Sint. Oculari Sint. Generali

Punteggio 0Punteggio 1Punteggio 2Punteggio 333

26

33

21

12

27

1

1818

3

6

0

Num

ero

pazi

enti

FIG. 6

Rappresentazione

grafica di Tab. 10.

40

50

60

30

20

10

0Sint. Nasali Sint. Oculari Sint. Generali

Punteggio 0Punteggio 1Punteggio 2Punteggio 333

282830

1919

0 3

23

1

1919

25

0

Num

ero

pazi

enti

FIG. 7

Rappresentazione

grafica di Tab. 11.

PUNTEGGIO SINTOMI SINTOMI SINTOMICLINICO NASALI OCULARI GENERALI

0 35 29 35Assenza Sintomi

1 20 26 17Sint. Gravità Lieve

2 2 2 5Sint. Gravità Moderata

3 0 0 0Sint. Gravità Notevole

4ª VISITA DOPO 6 SETTIMANE GRUPPO A (57 PZ)

TAB. 12

Punteggio clinico per sintomi alla quarta visita dei pazienti del “Gruppo A”.

Page 9: Allergie

11

LA MEDIC INA BIOLOGICA GENNAIO - MARZO 2005

mica qualora la sintomatologia nonvenga sufficientemente controllata (1).Per quanto riguarda l’uso dell’antista-minico, si è optato per la Cetirizina inbase alle raccomandazioni di ricorrerea quelli di ultima generazione (Cetirizi-na, Loratidina) dal momento che garan-tiscono minori effetti collaterali; la ri-sposta clinica è molto variabile, per cuiun preparato deve essere rapidamentesostituito con un altro ad ogni insuc-cesso terapeutico (30).L’utilizzo dell’antistaminico topico co-stituisce un completamento terapeuti-co non alternativo all’utilizzo per viagenerale; è stata preferita l’Azelastinaperché molecola di seconda generazio-ne e, quindi, altamente selettiva, conscarso assorbimento sistemico e rapidi-tà d’azione, mediamente dopo 15 mi-nuti (16, 31).L’utilizzo in questo protocollo del Fluti-casone propionato si basa sulle caratte-ristiche di efficacia clinica, attività anti-infiammatoria e profilo di sicurezza etollerabilità. Studi condotti in vitro han-no dimostrato che questa molecola è, at-tualmente, il più potente corticosteroi-

de disponibile per uso topico, in quan-to riduce la sintesi ed il rilascio di IL-4,citochina cruciale nella regolazione del-la polarizzazione Th2, di IL-6, impor-tante citochina pro-flogogena, di IL-8,chemochina attraente e stimolante i neu-trofili e di TNF-α, citochina pro-flogo-gena. Inoltre, è in grado di ridurre l’e-spressione di ICAM-1 a livello delle cel-lule epiteliali, rendendole meno infiltra-bili da parte leucocitaria. Il Fluticasoneintranasale sviluppa, quindi, importan-

te attività anti-infiammatoria sulle diver-se componenti della flogosi allergicacon effetto clinico rilevante nel tratta-mento della rinite allergica (32). Per gli importanti effetti sul metaboli-smo generale, specialmente osseo, peri possibili effetti negativi sul bilancioidro-elettrolitico e sul Sistema immuni-tario, l’utilizzo degli steroidi per via si-stemica trova indicazione solo in casimolto selezionati, nelle terapie d’attac-co delle forme gravi (22).

RISULTATI

Per la valutazione dell’efficacia e del-la tollerabilità del protocollo omotos-sicologico vs quello allopatico di rife-rimento sono stati analizzati i punteg-gi ottenuti nelle diverse visite (inclu-sione, comparsa della sintomatologiaacuta, dopo 3 settimane di terapia, do-po 6 settimane di terapia), confrontan-do i risultati ottenuti nei due Gruppinel loro “valore numerico assoluto”,come “punteggio clinico medio (me-dia standard) per sintomo” (nasale,oculare, generale) e come “punteggioclinico medio per l’insieme dei sinto-mi”.E’ stato, inoltre, stabilito a priori di con-siderare il trattamento:– FRANCAMENTE EFFICACE (fe) perdifferenze non inferiori al 30% per al-meno 2 dei 3 punteggi clinici medi persintomo;– MODERATAMENTE EFFICACE (me)per differenze tra il 15 ed il 30%;

PUNTEGGIO SINTOMI SINTOMI SINTOMICLINICO NASALI OCULARI GENERALI

0 34 30 33Assenza Sintomi

1 18 22 18Sint. Gravità Lieve

2 2 2 3Sint. Gravità Moderata

3 0 0 0Sint. Gravità Notevole

4ª VISITA DOPO 6 SETTIMANE GRUPPO B (54 PZ)

TAB. 13

Punteggio clinico per sintomi alla quarta visita dei pazienti del “Gruppo B”.

40

50

60

30

20

10

0Sint. Nasali Sint. Oculari Sint. Generali

Punteggio 0Punteggio 1Punteggio 2Punteggio 3

35

2929

35

20

02

26

0

17

25

0

Num

ero

pazi

enti

FIG. 8

Rappresentazione

grafica di Tab. 12.

40

50

60

30

20

10

0Sint. Nasali Sint. Oculari Sint. Generali

Punteggio 0Punteggio 1Punteggio 2Punteggio 3

34

3033

1818

0 2

22

0

1818

2 30

Num

ero

pazi

enti

FIG. 9

Rappresentazione

grafica di Tab. 13.

Page 10: Allergie

12

LA MEDIC INA BIOLOGICA GENNAIO - MARZO 2005

– CLINICAMENTE SOVRAPPONIBILE (s)per differenze tra lo 0 ed il 15%.Nessun paziente in terapia omotossico-logica (Gruppo A) ha presentato effetticollaterali.

Dei pazienti sottoposti a terapia allopa-tica (Gruppo B):– 9 pazienti (16,6%) hanno presentatosonnolenza mattutina durante la terapiapreventiva, imputabile alla sola Cetirizi-na, comparsa nelle prime 48 h. e scom-parsa dopo 7-10 giorni (media 8,6 gg.);

– 7 pazienti (12,96%) hanno presenta-to bruciore e secchezza nasale in se-guito all’applicazione del Fluticasonedipropionato che, tuttavia, non ha im-pedito il proseguimento della terapia;– 5 pazienti (9,25%) hanno manifesta-to peggioramento della sintomatologiaoculare dopo instillazione di Azelasti-na cloridrato che ha indotto la sospen-sione del farmaco.

In TABB. 5 e 6 sono indicati i punteggiclinici medi per sintomo alla visita diinclusione. Si osservi come, in en-trambi i Gruppi, i pazienti con pun-teggio 0 (assenza di sintomi) siano laquasi totalità, espressione di omoge-neità tra i due Gruppi considerati. I da-ti delle TABB. 5 e 6 sono espressi grafi-camente in FIGG. 2 e 3.Alla seconda visita, inizio della sinto-matologia, si registrano punteggi pres-soché sovrapponibili, che indicanobuona efficacia della prevenzione omo-tossicologica, pari a quella del proto-collo standard (TABB. 7, 8 ; FIGG. 4, 5).E’ interessante osservare, inoltre, come,calcolando la media dei giorni per latotale scomparsa dei sintomi (nei pa-zienti in cui si sia conseguito tale risul-tato), si ottengano valori molto prossi-mi tra i due Gruppi: 6,4 giorni nel Grup-po A (omotossicologico); 5,2 giorni nelGruppo B (allopatico) (TAB. 9).Alla terza visita, dopo 3 settimane di te-rapia, si registrano punteggi pressochéidentici, o comunque con differenzenon statisticamente significative, indi-canti efficacia sovrapponibile del pro-tocollo omotossicologico vs quello stan-

1ª VISITA 2ª VISITA 3ª VISITA 4ª VISITA

SINTOMINASALI

SINTOMIOCULARI

SINTOMIGENERALI

GRUPPO A

PUNTEGGIOCLINICO MEDIO

PER SINTOMI GRUPPO B

0,070

0,052

0,087

0,092

0,018

0,037

2,07(s)

1,35(s)

1,01(s)

2,15

1,35

1

0,49(s)

0,63(s)

0,52(s)

0,46

0,55

0,53

0,42(s)

0,52(s)

0,47(s)

0,40

0,48

0,44

GRUPPO A GRUPPO B GRUPPO A GRUPPO B GRUPPO A GRUPPO B

TAB. 14

Punteggio clinico medio per sintomi nelle visite progressive dei pazienti dei 2 Gruppi.

2

2,5

1,5

1

0,5

01ª visita 2ª visita 3ª visita 4ª visita

GRUPPO AGRUPPO B

0,070,07 0,092

2,07 2,152,15

0,490,49 0,460,46 0,420,42 0,40

Pun

tegg

io c

linic

o m

edio

sin

tom

i nas

ali

FIG. 10

Punteggio clinico

medio per sintomi

nasali nei 2

Gruppi.

2

2,5

1,5

1

0,5

01ª visita 2ª visita 3ª visita 4ª visita

GRUPPO AGRUPPO B

0,052 0,0180,018

1,35 1,35

0,63 0,55 0,52 0,480,48

Pun

tegg

io c

linic

o m

edio

sin

tom

i ocu

lari

FIG. 11

Punteggio clinico

medio per sintomi

oculari nei 2

Gruppi.

2

2,5

1,5

1

0,5

01ª visita 2ª visita 3ª visita 4ª visita

GRUPPO AGRUPPO B

0,0870,037

1,01 1

0,52 0,530,470,47 0,440,44

Pun

tegg

io c

linic

o m

edio

sin

tom

i gen

eral

i

FIG. 12

Punteggio clinico

medio per sintomi

generali nei 2

Gruppi.

Page 11: Allergie

13

LA MEDIC INA BIOLOGICA GENNAIO - MARZO 2005

dard nella terapia della sintomatologiaacuta (TABB. 10, 11 ; FIGG. 6, 7).Questi dati sono confermati anche 6settimane dopo l’inizio della terapia, al-la quarta visita, in cui in entrambi iGruppi si assiste ad ulteriore migliora-mento della sintomatologia (TABB. 12, 13;FIGG. 8, 9).Una migliore interpretazione in chiavestatistica si ottiene confrontando i “pun-teggi clinici medi per sintomo” ottenu-ti dalla media standard dei valori nume-rici assoluti. In TAB. 14 si noti la sovrap-ponibilità (s) (differenze tra lo 0 ed il15%) di tali punteggi tra i due Gruppi al-la 2a, 3a e 4a visita per i sintomi nasali,oculari e generali. I dati di TAB. 14 sonoespressi graficamente in FIGG. 10, 11, 12.– Ulteriore validazione della terapiaomotossicologica si evince analizzan-do la TAB. 15 e la corrispondente FIG. 13,che evidenzia, dall’analisi del punteg-gio clinico medio per l’insieme dei sin-tomi (nasali, oculari e generali), perfet-ta corrispondenza di risultati nelle visi-te progressive effettuate.

CONCLUSIONI

Il protocollo omotossicologico con-siderato è particolarmente efficace,sicuro e ben tollerato nella preven-zione e terapia della fase sintoma-tica acuta dell’oculorinite allergicastagionale.

– La sperimentazione effettuata nellaprassi è di grande importanza poiché ri-flette la realtà clinica. I criteri convenuti a priori per validarel’efficacia del trattamento sono statisoddisfatti indicando sovrapponibilitàterapeutica (s) dei due protocolli. – Il protocollo omotossicologico è ef-ficace quanto quello “standard” ancheper quanto riguarda rapidità di remis-sione dei sintomi e completa e duratu-ra scomparsa della sintomatologia acu-ta, senza gli effetti collaterali indotti daifarmaci utilizzati nel protocollo allopa-tico, soppressivi, che mirano esclusiva-mente al controllo dei sintomi senzamodificazione della “reattività”, del“terreno” del paziente e, quindi, senza

guarigione definitiva, ad esclusione dirari casi.Al contrario, l’Omotossicologia ha co-me target la comprensione del fenome-no “allergia” in toto, proponendosi diattuare un profondo cambiamento diterreno, anche se non rinuncia all’effi-cacia della fase acuta con buoni risul-tati.– Considerando la buona compliancedella terapia omotossicologica, se neauspica un utilizzo su larga scala, co-me valida alternativa alle terapie con-venzionali. �

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1ª VISITA 2ª VISITA 3ª VISITA 4ª VISITA

GRUPPO APUNTEGGIO

CLINICO MEDIOGRUPPO B

0,070 0,049 1,47(s) 1,50 0,54(s) 0,51 0,47(s) 0,44

GRUPPO A GRUPPO B GRUPPO A GRUPPO B GRUPPO A GRUPPO B

TAB. 15

Punteggio clinico medio per sintomi nelle visite progressive dei pazienti dei 2 Gruppi.

2

2,5

1,5

1

0,5

01ª visita 2ª visita 3ª visita 4ª visita

GRUPPO AGRUPPO B

0,0700,049

1,471,471,50

0,54 0,51 0,470,47 0,440,44

Pun

tegg

io c

linic

o m

edio

FIG. 13

Rappresentazione

grafica di Tab. 15.

Page 12: Allergie

14

LA MEDIC INA BIOLOGICA GENNAIO - MARZO 2005

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– L’Autore ringrazia il Prof. L. Milani per ipreziosi consigli nella strutturazione del-l’impianto sperimentale e per la revisionedel manoscritto.

Il Comitato per l’assegnazione del Pre-mio Hans-Heinrich Reckeweg 2004 haconferito all’Autore un Premio specialeper l’originalità e la qualità dello studioclinico qui pubblicato.

Riferimento bibliografico:

ARRIGHI A. – Prevenzione e terapiadella rinite allergica stagionale:Omotossicologia vs Allopatia.La Med. Biol., 2005/1; 3-14.

Indirizzo dell’Autore:

Dr. Antonello Arrighi– Specialista in Pediatria– Docente della Scuola Triennale diOmeopatia, Omotossicologia eDiscipline Integrate

Via G. Puccini, 19 I – 52025 Montevarchi (AR)