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La tua salute, la nostra priorità Marzo-Aprile 2011 In collaborazione con Alliance Healthcare 02 Non fatevi Non fatevi mettere mettere sottosopra sottosopra dalla dalla primavera primavera Le allergie scatenate dal polline 6 > Le allergie scatenate dal polline 6 6 > > Tenere controllata la prostata 10 > Dossier prevenzione Possono fare male gli additivi? 8> Salute a tavola COD. 254298

Alphega Farmacia Magazine n°2 Marzo-Aprile 2011

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La tua salute, la nostra priorità

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La tua salute, la nostra priorità

Marzo-Aprile 2011

In collaborazione con Alliance Healthcare

02

Non fateviNon fatevimetteremetteresottosoprasottosopradalladallaprimaveraprimaveraLe allergie scatenatedal polline 6 >Le allergie scatenatedal polline 6 6 >>

Tenere controllatala prostata 10 >

Dossier prevenzione

Possono fare malegli additivi? 8 >

Salute a tavola

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Alphega Farmacia magazine • 3

In questo numero

Basta così poco

E’la prima causa di morte per tumore nellapopolazione maschile. Eppure il cancroalla prostata è facile da prevenire - con

un’alimentazione ricca di sostanze antiossidanti eun’attività fisica e sessuale regolare - e soprattuttoda diagnosticare in tempo per una terapia efficace:basta sottoporsi ogni 12 mesi, dopo i 40-50 anni, auna visita urologica e a un semplice esame delsangue per verificare la concentrazione di unasostanza detta Psa. Ne parleremo nel dossierprevenzione, che questo numero di AlphegaFarmacia Magazine dedica proprio alla prostata.Ma ci occuperemo anche delle allergie chetipicamente si riacutizzano in questo periodo difioritura: quelle ai pollini di varie piante, chepossono provocare anche crisi asmatiche; evedremo tra l’altro come varia la concentrazionenell’aria di queste sostanze allergizzanti nellediverse aree italiane.Le allergie, però, non sono solo quelle respiratorie:ci sono anche - lo vedremo - le reazioni prodotte inqualche raro caso, sul versante alimentare, daalcuni additivi; sostanze, queste, che peraltro sonosottoposte a controlli severi e normative stringenti.Poi esamineremo una questione che negli anni hasubito riaggiustamenti nell’orientamento deimedici: quando è davvero necessario togliere letonsille ed eventualmente le adenoidi?Vedremo quanto sia importante e come vadaattuata l’igiene orale fin dai primi mesi di vita, epasseremo in rassegna, nella rubrica “Il consigliodel vostro farmacista”, il regime al quale sonosottoposti i farmaci riguardo al rimborso: che cos’èla ‘fascia A’? E la ‘fascia C’? E perché non si sentemai parlare della ‘fascia B’?Infine le analisi da capire, in questo numero, sonola calcemia e la calciuria: parametri che diconomolto sulla salute delle ossa, ma anche su altro.Buona lettura.

4 SALUTE DA...Informazionidi attualità

6 SALUTE ALL’APERTOChe cosa fare quandoi fiori mettono allergia

8 SALUTE A TAVOLAAdditivi alimentari:possono essere nocivi?

16 SALUTE IN FAMIGLIAQuando le tonsilledevono essere tolte

18 SALUTE DEI BAMBINIIgiene orale fin da piccoli,per vivere felici e con denti

21 IL FARMACISTA CONSIGLIAMedicinali, le fascedi rimborsabilità

22 CAPIRE LE ANALISIDal calcio notizienon solo sulle ossa

Anno VII, numero 2 (Marzo-Aprile 2011)

Registrazione Tribunale di Milano N. 882 del 22 novembre 2005Periodico trimestrale di Galenitalia S.p.A. – Via Tiburtina, 1310 – RomaEdizione in esclusiva per le farmacie Alphega

Direttore responsabile Angelo Cambié [email protected] Florio BovioCoordinamento scientifico e redazionale, grafica e impaginazione InterMedia ServiziEditoriali, via S. Antonino 3, 24122 Bergamo, tel. 035.226859, fax 035.4178840(Consulenza scientifica Mariapia Fazio)Gestione spazi e materiali pubblicitari Galenitalia S.p.A. - tel. 0185 372219 – fax 0185 372269Editore Sinergie s.r.l., Via La Spezia 1, 20143 MilanoStampa Roto 3 Industria Grafica S.p.a., via Turbigo 11/b, 20022 Castano Primo (MI)Amministrazione Galenitalia S.p.A. - tel. 0185 372219 – fax 0185 372269

© Proprietà letteraria riservata. La riproduzione intera o parziale in ogni forma e su qualunquesupporto, anche citando la fonte, è vietata in ogni lingua. Diritti riservati in tutto il mondo.

10 DOSSIER PREVENZIONEProstata, un organoda tenere controllato

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BRUXELLES • Gli anziani italiani conducono una vitapigra e si alimentano male, risultando così fuori forma.Secondo i risultati di una ricerca europea che ha seguito lapopolazione sopra ai 65 anni in cinque stati (oltre all’Italia,anche Spagna, Austria, Polonia e Lituania) il nostro è un paese

per vecchi, anzi è quello che ne ha più di tutti nell’Unione: cisono 130 ultrasessantacinquenni ogni 100 ragazzi fino ai 14anni. Ma le loro condizioni e il loro stile di vita non sono ottimali:il 78% degli anziani è in sovrappeso (anche questo un primato),meno della metà fa una passeggiata ogni giorno e solo uno sudieci, quando cammina, lo fa per più di un’ora.

La sede dell’Istitutosuperiore di sanità

4 • Alphega Farmacia magazine

Attualità in breve

SALUTE DA…

PERTH • L’allattamento al seno rende i bambini più intelligenti,specialmente i maschi. E’ quanto emerge da uno studio internazionaleguidato dai pediatri della University of Western Australia, nel quale si èosservato che il latte materno aiuta a raggiungere il successo scolasticoentro i 10 anni, con punteggi molto più alti della media in matematica,lettura, scrittura e ortografia. L’ipotesi dei ricercatori è che nel lattematerno vi siano sostanze che aiutano il cervello a svilupparsi. Il fattoche l’effetto sia più pronunciato nei ragazzi viene ricondotto allamancanza degli ormoni femminili, che ‘schermano’ il cervello rispettoall’influenza di queste sostanze contenute nel latte materno.

ROMA • Cambiano i criteri per l’esecuzione di amniocentesi evillocentesi come esami di screening per la sindrome di Downin donne in salute. Questi accertamenti non devono più essere offertia tutte le gestanti con oltre 35 anni, ma solo a quelle che siano risultatea rischio in un test combinato eseguito tra l’11a e la 13a settimana, concui si valuta età materna, misura ecografica della translucenza nucale delfeto e alcuni valori nel sangue come la frazione beta libera di HCG e laproteina plasmatica A associata alla gravidanza. Il nuovo indirizzo vienestabilito nelle linee guida sulla gravidanza fisiologica, redatte con ilcoordinamento dell’Istituto superiore di sanità. Il rischio di morte del fetocon amniocentesi e villocentesi è del 2%.

PARIGI

ROMA

Il piatto-tipo di unbambino di 10 anni è pienodi pesticidi e di sostanzechimiche anchecancerogene. E’ laconclusione allarmante di unostudio condotto in Franciadall’associazione Générationsfutures, che ha passato alsetaccio i pasti consumati ognigiorno dai piccoli sulla base deiconsigli alimentari forniti dalministero della sanità. Ecco irisultati: in un solo giornovengono ingerite 81 sostanzechimiche, a partire dalla primacolazione fino alla cena.Almeno 42 di queste sonoconsiderate ‘probabilmentecancerogene’, mentre 5 losono in modo certo. Sono 37inoltre i composti che possonoprovocare danni alle funzioniendocrine. Il maggior numerodi residui in burro, latte, mele,fagiolini, hamburger, salmone,tonno, chewing gum e persinonel pane.

L’agopuntura è un analgesico chefunziona direttamente sulcervello, cambiando il modo in cuiquesto sente e percepisce il dolore eriducendo l’aspettativa della sofferenza,con un’azione da placebo. Lo rivela unaricerca dell’Università tedesca di Essen.Gli studiosi hanno sottoposto un gruppo

di volontari a uno stimolo dolorosoprovocato su una caviglia da un piccoloimpulso di corrente. I radiologi hannoconfrontato con la risonanza magneticache cosa avveniva nel cervello deipazienti quando erano sottoposti allafonte di dolore, sia mentre erano sottoagopuntura sia senza gli aghi.

ESSEN

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! Pur potendo risultareanche molto gravi, in generesono reazioni modeste. Lepollinosi sono peròfastidiose, e per questo èbene saperle fronteggiare ese possibile prevenire.

Polvere, spore, muffe, ma anchedeterminati tipi di cibo, alcunimateriali, acari e altri insetti. Sononumerose le sostanze estraneeall’organismo che in alcuni casipossono scatenare risposteesagerate del sistemaimmunitario, le allergie, diverse aseconda che questi agenti (dettiallergeni) siano ingeriti, respirati oentrino in contatto con la pelle.Tipiche del periodo primaverile,

anche se non solo di questo,sono le allergie da polline, cheinteressano l’apparatorespiratorio e hanno unastagionalità legata al ciclo difioritura di piante che produconoe immettono nell’ambiente grandiquantitativi di questo materiale(tabella nella pagina accanto).Normalmente la presenza dipollini nell’aria non haconseguenze, mentre nellepersone allergiche causa riniticomunemente chiamateraffreddore da fieno, e in casi piùgravi può originare veri e propriattacchi d’asma.

I SINTOMILa reazione allergica provoca

un’infiammazione delle mucose dinaso e cavo orale e forme dicongiuntivite. I sintomi includonocongestione nasale congocciolamento, prurito elacrimazione degli occhi,infiammazione delle mucose,tosse continua. Possono peròmanifestarsi anche sintomi piùpesanti come quelli caratteristicidell’asma, con difficoltàrespiratorie gravi. In qualche rarocaso, la reazione è tale da indurreuno shock anafilattico, conpossibilità di perdita di coscienzae rischi anche per la vita.Nonostante che nella maggiorparte dei casi le allergie nonsiano particolarmente gravi, idisturbi che danno influiscono in

Salute all’aperto

Un problemache si riacutizzain primavera

6 • Alphega Farmacia magazine

Che cosa fare quandoi fiori provocano allergia

! Come si puòfronteggiare unacrisi allergica?Si può ricorrere aifarmaci, alcuni dei qualiacquistabili senzaricetta medica, dietroconsiglio delfarmacista: contro isintomi si possonousare prodotti a base diantistaminici, principiattivi che contrastano(come suggerisce ilnome) l’istamina,sostanza fondamentalenella reazione allergica;ne esistono daassumere per bocca(quelli classiciinducevano sonnolenza,mentre quelli attualisono molto menosedativi) oppure peruso locale, in forma digocce o spray nasali, avolte associati acortisonici con funzioneantinfiammatoria.Sempre per uso localesi possono utilizzare -ma senza protrarre iltrattamento oltre unadecina di giorni perevitare di danneggiarela mucosa nasale -anche vasocostrittoricon funzionedecongestionante.

LE RISPOSTEDEL VOSTROFARMACISTA

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modo sostanziale sulla capacitàlavorativa, di apprendimento e disvolgimento delle mansioniquotidiane e quindi sulla qualitàdella vita.

LA RISPOSTA ALLERGICALa reazione allergica è unarisposta complessa determinatadall’interazione di diversi fattori,genetici, immunitari e ambientali.L’esposizione a un certo tipo dipolline, nel soggetto allergico,induce l’organismo a produrreanticorpi specifici, leimmunoglobuline E (IgE): tipidiversi di polline inducono IgEdiverse. Le IgE prodotte si leganoalla superficie di un certo tipo dicellule presenti nelle mucose enei tessuti epidermici del sistemarespiratorio, inducendo a lorovolta il rilascio di sostanze irritanti- come l’istamina - cheinfiammano i tessuti cutanei equelli delle mucose.Esiste un certo grado difamiliarità nella propensione di unindividuo a diventare allergico,anche se questa familiarità non èstata provata in relazione aspecifiche sostanze allergizzanti.La permanenza in ambienti ricchidi pollini o l’abbassamento delledifese immunitarie, in seguito auna malattia o a un periodo didebilitazione, possono peròcontribuire allo sviluppo di allergieanche in individui non predisposti.

PREVENZIONE E CURALa migliore lotta contro l’allergia ècercare di evitare il contatto conla sostanza allergenica. Sequesto è più facile nel caso dialtri fattori che danno reazioni,per quanto riguarda i pollini èassai più complicato perchésignifica non rimanere all’apertonel periodo di migrazione,

chiudere le finestre e utilizzarefiltri dell’aria e sistemi dicondizionamento. I sintomipossono essere mitigati conl’assunzione di farmaci da banco(colonnino nella pagina a fianco).In caso di allergie più gravi èpossibile attuare unaimmunoterapia con moltepliciiniezioni di allergene diluito aconcentrazioni crescenti, in modoche l’organismo si abitui alla suapresenza e riduca la risposta chescatena l’allergia.

Alphega Farmacia magazine • 7

Come variano per aree le quantità dei polliniIL CALENDARIO

TrovarelapiantacolpevolePer identificare quale polline causa allergia è possibileeseguire diversi tipi di test. Un’attenta analisi delleabitudini e degli stili di vita del paziente, e diconseguenza delle probabili esposizioni in determinatiperiodi dell’anno, aiuta a limitare la ricerca. Tra i testveri e propri, quelli cutanei, con i quali si iniettano inun lembo di pelle estratti di diversi tipi di allergeni,consentono di verificare visivamente la rispostainfiammatoria. Una ricerca più accurata è consentitadalla ricerca nel sangue delle immunoglobuline E.

GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DICNORD ITALIA

AmbrosiaArtemisiaBetullaCipressoGraminaceeNoccioloOlivoParietaria

CENTRO ITALIAAmbrosiaArtemisiaBetullaCipressoGraminaceeNoccioloOlivoParietaria

SUD ITALIAAmbrosiaArtemisiaBetullaCipressoGraminaceeNoccioloOlivoParietariaConcentrazione di polline nell’aria: bassa media alta

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Un settoreattentamentevigilato

8 • Alphega Farmacia magazine

Salute a tavola

! Le sostanze che vengonoaggiunte ai cibi permigliorare gradevolezza,aspetto o conservazionesono sottoposte a controlliseveri e risultano sicure. Soloin rari casi possono darereazioni, per lo più allergiche.

Anche se in genere si associanoalle più recenti tecnologie, gliadditivi alimentari sono utilizzatida secoli: già gli Egiziimpiegavano coloranti e aromi, e iRomani usavano anche il salnitro(nitrato di potassio); i cuochi, poi,usano da sempre il bicarbonato disodio per far lievitare i prodotti daforno. Ma, certo, negli ultimi 50anni gli sviluppi della tecnologiaalimentare hanno messo adisposizione molte nuovesostanze che, aggiunte agli

alimenti, possono svolgerevarie funzioni

(tabella afianco).

Gli alimenti sono soggetti a moltevariabili ambientali, comeoscillazioni di temperatura,ossidazione, esposizione aimicrobi; gli additivi risultano alloraessenziali per conservarne lequalità e le caratteristiche,mantenendo il cibo sicuro,nutriente e appetitoso.Queste sostanze sono oggetto diuna rigorosa regolamentazione eper poter essere impiegatedevono avere una comprovatautilità, essere sicure e nonconfondere il consumatore.Tutti gli additivi alimentari devonoessere sottoposti ad unavalutazione di sicurezza completae rigorosa prima di essereapprovati per l’uso. Il principaleorganismo europeo di valutazionedella sicurezza è il Comitatoscientifico dell’alimentazioneumana in seno alla Commissione

Europea. Sempre a livellointernazionale,

esiste ilComitato

congiunto di esperti sugli additivialimentari dell’Organizzazione perl’alimentazione e l’agricoltura(FAO) e dell’Organizzazionemondiale della sanità (OMS).

AMPI MARGINIDI SICUREZZASulla base di dati tossicologici eclinici si individua per ogniadditivo il livello massimo che nonabbia effetti dannosi dimostrabili,il cosiddetto livello effetto zero,necessario per stabilire la dosegiornaliera ammissibile diciascuna sostanza. Questo datoprevede un ampio margine disicurezza, e si riferisce allaquantità di additivo alimentareche può essere assuntagiornalmente nella dietaquotidiana, anche per tutto l’arcodella vita, senza rischi.Se occasionalmente il consumodovesse superare la dosegiornaliera ammissibile, è difficileche si creino effetti dannosi, datoche il margine di sicurezza èbasato su un fattore 100.Grazie a questa severaregolamentazione e ad una

valutazione di sicurezzarigorosa, gli additivi

alimentari sonoingredientisicuri, e stannocontribuendo

alla rapidaevoluzione nella

disponibilità dellederrate alimentari in

Europa e nel mondo.

Additivi negli alimenti:possono essere nocivi?

UNIONE EUROPEALA DENOMINAZIONEBASATA SULLA ‘E’

! La lettera E seguita daun numero indica chel’additivo è statoapprovato dall’UnioneEuropea. Per ottenerequesta denominazione,occorre che la sicurezzadella sostanza sia statavalutata sotto tutti gliaspetti dal Comitatoscientificodell’alimentazioneumana.Questo sistemacostituisce tra l’altro unmodo semplice e praticoper indicare gli additiviautorizzati in tuttele linguedell’UnioneEuropea.

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LE POSSIBILIREAZIONI INDESIDERATEEsclusa dunque la tossicità, restail problema delle possibili reazioniallergiche o di intolleranzaalimentare. Soltanto in rari casi èstato dimostrato che gli additiviprovochino una vera rispostaallergica, tale quindi dacoinvolgere il sistema immunitario.Tra le sostanze a cui sono stateriscontrate reazioni del genererientrano:• i coloranti: in alcuni soggettisensibili sono state osservatereazioni alla tartrazina (che dàcolore giallo) e al carminio (che lodà rosso), con eruzioni cutanee,congestione nasale e orticaria,anche se l’incidenza è moltobassa (1-2 persone su 10.000);sono stati riportati anche rari casidi reazioni asmatiche provocatedalla tartrazina in soggettiparticolarmente sensibili;• i solfiti: impiegati da oltre 2000anni per controllare la crescitamicrobica nelle bevandefermentate come vino o birra, neisoggetti sensibili possonoscatenare asma, con difficoltàrespiratorie, fiato corto, respiroaffannoso e tosse.Gli stessi solfiti sono sospettatianche di provocare cefalee, cosìcome il glutammatomonosodico, un esaltatore disapidità impiegato nei piattipronti, in alcune specialità cinesi,nelle salse e nelle zuppe, cui siaddebitano anche formicolii: glistudi scientifici non hanno peròdimostrato finora legami tra lasostanza e queste reazioni.Analogamente, l’aspartame,additivo a elevato poteredolcificante, è stato accusato dimolteplici effetti negativi, nessunodei quali tuttavia è statoconfermato da studi scientifici.

Alphega Farmacia magazine • 9

Le sostanze più utilizzate

! E’ vero che nitratie nitriti sonocancerogeni?I nitriti - che vengonoaggiunti agli insaccatiper esaltare colore esapore della carne,ma possono anchederivare dai nitrati (aloro volta utilizzaticome conservanti) -combinandosi con leamine presenti neglialimenti proteici, comela stessa carne,possono formarenitrosamine, che sonoeffettivamentecancerogene.Dato che il caloreaccelera questacombinazione, bisognaevitate di cuocere aiferri o di arrostire lacarne sotto sale.

! Gli additivipossono provocareiperattività neibambini?Negli anni 70 alcuniricercatori avanzaronol’ipotesi chel’incremento delnumero di bambinicon problemicomportamentalifosse riconducibile agliadditivi alimentari, e inparticolare aicoloranti. Gli studiscientifici non hannoriscontrato alcunaassociazione tral’assunzione di questesostanze e problemidel genere.

LE RISPOSTEDEL VOSTROFARMACISTA

Additivi che mantengono i cibi freschi e ne impedisconoil deterioramento

Antiossidanti. Impediscono l’ossidazione degli alimenti, cheprovoca rancidità o perdita di colore. I principali:• tocoferoli (E306-309): corrispondono alla vitamina E;• BHA (butil-idrossi-anisolo o E320) e BHT (butil-idrossi-toluoloo E321);• acido ascorbico (E300): non è altro che vitamina C;• acido citrico (E330): in natura è presente negli agrumi.

Conservanti. Limitano, ritardano o arrestano la crescita deimicrorganismi nel cibo, prevenendo il deperimento o latossicità degli alimenti. Alcuni esempi:• diossido di zolfo e solfiti (E220-228);• calcio propionato (E282);• nitrati e nitriti (sali di sodio e di potassio) (E249-252).

Additivi che accentuano caratteristiche sensoriali,migliorano la consistenza o facilitano la produzione

Emulsionanti e stabilizzanti. Mantengono una consistenzauniforme e impediscono la separazione di ingredienti chenormalmente non si amalgamano (come il grasso e l’acqua)in prodotti quali margarina, gelati, maionese. Ne sono esempila lecitina e i mono e digliceridi.Addensanti. Contribuiscono ad aumentare la viscosità dipreparazioni alimentari come marmellate e condimenti. Siutilizzano spesso sostanze presenti in natura, quali lagelatina o la pectina.Edulcoranti. Conferiscono sapore dolce, ma ridotto apporto dicalorie e sono utilizzati in prodotti ipocalorici e dieteticispeciali, come quelli destinati ai diabetici. L’aspartame (E951)e la saccarina (E954), considerati edulcoranti intensivi, sonorispettivamente 200 e 400 volte più dolci dello zucchero esono privi di calorie. Il sorbitolo (E420), l’isomalto (E953) e ilmaltitolo (E965) possono essere contenuti nei dolcificanti.Esaltatori di sapidità. Il più noto è il glutammato monosodico(E621), utilizzato per conferire maggior sapore agli alimenti.Viene usato nei dadi per brodo e in vari piatti orientali.Altri additivi. Si usano anche regolatori di acidità, agenti perevitare la formazione di grumi negli alimenti in polvere,sostanze anti-schiuma, gas di imballaggio per confezionisigillate.

Coloranti. Sono utilizzati per aggiungere o ripristinare in unalimento il colore, che può essere fatto perdere anche dallatrasformazione industriale, come nel caso dei piselli e dellemarmellate. Alcuni vengono usati come semplice decorazioneestetica su prodotti di pasticceria. Si usano:• componenti naturali degli alimenti e coloranti provenientida fonti naturali, di solito pigmenti ricavati da verdura o frutta(come il succo di barbabietola e l’olio di carota) o da semi espezie, come la paprika e lo zafferano;• prodotti identici a quelli naturali ottenuti mediante sintesichimica o biosintesi;• prodotti artificiali sintetici come la tartrazina (E102).

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10 • Alphega Farmacia magazine

Dossier prevenzione

! La prostata è una ghiandola che sitrova solo negli uomini. In condizioninormali ha le dimensioni di una noce:si trova sotto la vescica ed è percorsadalla prima porzione dell’uretra, ilcanale attraverso cui fuoriesce l’urina.La sua funzione è di secernere unliquido filante e lattiginoso che diviene

parte dello sperma e nutre glispermatozoi.Alcuni disturbi della prostata sonocomuni, anche se di diversa gravità.Prostatite. E’ un’infezione dellaghiandola e può essere associata auna del tratto urinario. Si manifestapiù comunemente negli uomini in

Prostata,unorganodatenerecontrollato

Soprattuttodopo i 50 anni

sono frequentile patologie diuna ghiandola

tipica maschile.Controlli regolari,pure in assenza disintomi, mettono

al riparo nonsolo dai fastidi

ma anche dalleconseguenze

più temibili.

Intervenireprecocementeconsentedi sconfiggere purele forme tumorali

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giovane età.Iperplasia prostatica benigna.Provoca un progressivoingrossamento della prostata, chesi inizia di norma con la mezzaetà. Circa il 25% degli uominidovrà sottoporsi a intervento

chirurgico per rimediare a questodisturbo, che tuttavia non sfociain forme tumorali.Tumore prostatico. Si tratta diuna patologia relativamentecomune, la cui incidenzaaumenta con l’età. Tuttavia, è di

solito uno dei tumori che megliorisponde alle terapie.

I SINTOMIChi è affetto da disturbi allaprostata può presentare uno deiseguenti sintomi o una lorocombinazione:• difficoltà ad avviare il flussodell’urina;• flusso lento dell’urina una voltaincominciata la minzione;

Alphega Farmacia magazine • 11

Difficoltà ad avviare il flusso dell’urina,minzione lenta, bisogno di urinare spesso,

sensazione di svuotamento incompleto dellavescica sono sintomi di problemi prostatici.

“”

Dove si trova la ghiandola

Il punteggio da attribuire alle risposte:! 0 ! 1 ! 2 ! 3 ! 4 ! 5• 0: prostata normale.• da 1 a 7: lieve ingrossamento della prostata: in caso dipeggioramento consultare unmedico.• da 8 a 19: ingrossamento della prostata: consultare un urologo.• oltre 20: grave ingrossamento della prostata: rivolgersi a unurologo prima possibile.

I segnali nell’ultimo meseIL TEST

1

Quante volte ha avvertito un senso di incompletosvuotamento vescicale al termine della minzione?! nessuna ! meno di una su 5 ! meno di metà! circa metà ! più di metà ! quasi tutte

2Quante volte ha urinato due volte in meno di due ore?! nessuna ! meno di una su 5 ! meno di metà! circa metà ! più di metà ! quasi tutte

3Quante volte ha dovuto urinare in più tempi?! nessuna ! meno di una su 5 ! meno di metà! circa metà ! più di metà ! quasi tutte

4Quante volte ha avuto difficoltà a rinviare la minzione?! nessuna ! meno di una su 5 ! meno di metà! circa metà ! più di metà ! quasi tutte

5Quante volte il getto urinario le è parso debole?! nessuna ! meno di una su 5 ! meno di metà! circa metà ! più di metà ! quasi tutte

6Quante volte ha dovuto sforzarsi per iniziare a urinare?! nessuna ! meno di una su 5 ! meno di metà! circa metà ! più di metà ! quasi tutte

7Quante volte si è alzato di notte per andare a urinare?! nessuna ! una ! 2 ! 3 ! 4 ! 5 o più

uretra

pene

rettoano

testicolovescichetteseminali

vescica

prostata

bacino

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• orinazione intermittente;• bisogno di urinare più spessodel solito;• piccole perdite dopo laminzione;• sensazione di bisogno urgentedi urinare;• bruciore, disagio o persinodolore durante l’orinazione;• urina macchiata di sangue;• sensazione che lo svuotamentodella vescica non è completo.Di fronte a disturbi del genere èimportante consultare un urologo,ma occorre tenere presente che iltumore prostatico non producesintomi urinari se non quando è infase molto avanzata. Questo èdovuto anche al fatto che la zonain cui si sviluppa la maggioranzadei tumori maligni della prostata èquella periferica, distantedall’uretra: un piccolo tumore allostadio iniziale non provoca lacompressione dell’uretra e noninterferisce quindi con laminzione; in altri termini non dàsegno di sé. In pratica, il tumore èsilente nelle sue fasi iniziali,quando è più suscettibile diessere curato con successo: se siaspettano i sintomi urinari èspesso troppo tardi per guarire.E anche per le prostatiti el’ipertrofia prostatica benignal’intervento terapeutico è tanto piùefficace quanto maggiormente ètempestivo.

UN ESAME E UNA VISITADi qui l’importanza dellaprevenzione. Soprattutto dopo i50 anni tutti gli uomini dovrebberosottoporsi ogni anno a:• un dosaggio nel sangue del PSA

12 • Alphega Farmacia magazine

Dossier prevenzioneDossier prevenzione

Per la salute della prostataIL DECALOGO

1

Dopo i 50 anni, sottoporsi a una visita urologica di controlloalmeno una volta ogni 12 mesi. Nei soggetti a rischio (chi haavuto casi di cancro della prostata tra i parenti di primogrado, padre o fratelli) le visite devono incominciare prima(a 40 anni) e proseguire a intervalli più frequenti.

2Eseguire un dosaggio del Psa nelle sue tre frazioni(totale, libero e rapporto libero/totale) almeno una voltaogni 12 mesi dopo i 50 anni.

3

Evitare cibi dannosi per la prostata come birra, insaccati,spezie, pepe, peperoncino, superalcolici, caffè. Unacorretta alimentazione può ridurre la comparsa difenomeni di infiammazione della ghiandola.

4

Preferire cibi contenenti sostanze antiossidanti comevitamina A (carote, albicocche, spinaci, broccoli,pomodori), vitamina C (ribes, kiwi, agrumi, fragole,cavolfiori, peperoni), vitamina E (olio d’oliva, oli vegetali,germe di grano), selenio (carne, noci, tuorlo d’uovo), zinco(carni rosse, noci, fegato), manganese (cereali integrali, tènero, verdure a foglie verdi). Eventualmente assumereintegratori a base di queste sostanze.

5

Bere molto: per ridurre il peso specifico delle urine edevitare le infezioni urinarie, che sono molto frequenti inchi ha disturbi con la prostata, assumere almeno due litrid’acqua, a piccoli sorsi e frequentemente, nell’arco delle24 ore.

6

Regolarizzare la funzione dell'intestino: sia la stipsicronica sia la diarrea devono essere evitate, perché ingrado di determinare fenomeni irritativi tra intestino eprostata (circolo entero-urinario).

7Mantenere un’attività sessuale regolare: l’astinenzaprovoca ristagno di secrezioni nella ghiandola prostatica euna possibile infezione seminale.

8Evitare il coito interrotto: quando vi è lo stimoloall’eiaculazione, esso va assecondato.

9Praticare attività fisica: camminare almeno mezz’ora algiorno o dedicarsi a un’attività sportiva in modo dafavorire la circolazione pelvica.

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Moderare l’uso delle due ruote se si è a rischio: imicrotraumi al perineo (la zona tra l’ano e gli organisessuali) possono essere responsabili di processiinfiammatori prostatici.

! Si possonotrattare i disturbidella prostata con imedicinali?Le prostatiti si curanocon antinfiammatorie/o antibiotici e/oalfalitici (farmaci cherilasciano i muscoli nelcollo della vescica enell’uretra prostatica,favorendo la fuoriuscitadelle urine).Per l’ipertrofiaprostatica benignanegli ultimi anni sonostati introdotti farmaciestremamente efficaci(quali la finasteride e ladutasteride) cheriescono spesso aridurre il volume dellaghiandola. Vengonoanche utilizzati prodottia base di estrattivegetali, che sembranoagire sulla componenteinfiammatoria.Grazie a tali farmaci ilnumero dei pazientiche devono essereoperati si è fortementeridotto.Per il tumore allaprostata, infine, si puòattuare un trattamentoche inibisce l’azione distimolo degli ormoniandrogeni sulle celluletumorali prostatiche,ritardando così laprogressione dellamalattia.

LE RISPOSTEDEL VOSTROFARMACISTA

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o antigene prostatico specifico,una proteina prodotta solo dallaprostata che aumenta soprattuttoin caso di tumore, ma anche peraltre malattie benigne dellaghiandola: interpretatodall’urologo assieme ad altriparametri - come le sue variazioninel tempo, l’età, le dimensionidella prostata e la presenza dialtre malattie prostatiche - puòfornire informazioni preziose;• un’esplorazione rettale da partedi un urologo, consistente nellapalpazione della prostata con undito inserito nell’ano;• eventualmente un’ecografiaprostatica attraverso il retto.Basta questo per diagnosticareprecocemente le patologieprostatiche e migliorarne diconseguenza la terapia el’evoluzione; e questo valesoprattutto nel caso di tumoredella prostata, uno di quelli per iquali una diagnosi precoce puòsignificare guarigione piena.

Alphega Farmacia magazine • 15

Dossier prevenzione

Vero/FalsoIl dosaggio del PSA è complicato e costoso.

FALSO. Il PSA è un normale esame del sangue che si esegue suun piccolo campione prelevato dal braccio. E’ utile dosare non solo ilPSA totale ma anche quello libero, una frazione presente in maggiormisura nelle malattie benigne.

L’esplorazione rettale è un accertamento doloroso cherichiede tempo per la preparazione e l’esame.

FALSO. E’ un esame semplice, veloce e indolore grazie al qualel’urologo può individuare la presenza di noduli prostatici sospetti.

La familiarità è un fattore di rischio per il tumore allaprostata.

VERO. Chi ha una storia familiare della malattia ha maggioriprobabilità di ammalarsi.

Una sana alimentazione può proteggere dal cancroprostatico.

VERO. Una dieta orientata al consumo di vegetali, frutta e oliodi oliva sembra ridurre il rischio di tumore alla prostata per via delpotere antiossidante di questi alimenti.

L’attività sessuale deve essere sospesa in caso di malattiedella prostata.

FALSO. Avere un’attività sessuale regolare evitando tutti irapporti a rischio, suscettibili di trasmettere infezioni, non interferiscecon la patologia e con la sua cura.

La presenza di sangue nello sperma è segno di unaprobabile patologia della prostata.

VERO. Sia le prostatiti sia il carcinoma della prostata possonoprovocare la presenza di sangue all’interno del liquido seminale,anche se non sono le uniche patologie in grado di dare questealterazioni dello sperma.

L’eiaculazione precoce è un sintomo della prostatite.

VERO. In alcuni casi l’eiaculazione precoce ha alla baseprocessi infiammatori dell’apparato urogenitale.

L’ipertrofia prostatica benigna non ha alcunaripercussione clinica sull’organismo.

FALSO. E’ una malattia non maligna ma che può, se mal curata,far degenerare l’apparato urinario e la funzionalità renale anche inmaniera irreversibile.

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STUDIO IN GBINDICE PIU’ LUNGODELL’ANULARE?BASSO RISCHIO! Chi ha il dito indicedella mano più lungodell’anulare ha menoprobabilità di ammalarsidi cancro alla prostata.Lo rivela uno studiobritannico di University ofWarwick e Institute ofCancer Research. Tuttodipende dall’esposizionedel feto agli ormoni:meno testosteroneequivale sia a un indicepiù lungo, sia a unamaggiore protezione daltumore prostatico.

• Società italiana diurologia (SIU): perconoscere il centrourologico più vicinochiamare il numero06 86202637.

Per sapernedi più

E arrivano nuovimarkerLa diagnosi del tumore alla prostata potrebbediventare ancora più semplice. Alcuni ricercatoriinglesi stanno sviluppando un test delle urine peridentificare gli uomini a rischio di ammalarsi, grazieall’individuazione di una proteina, la MSMB, che èpresente a livelli ridotti negli uomini e subisce unamodificazione genetica legata al cancro; i livelli dellaproteina sono influenzati dall’aggressività del tumore.Intanto uno studio del San Raffaele di Milano hadimostrato l’efficacia, superiore a quella del PSA, dinuovi marker da dosare nel sangue (il 2PROPSA e duesuoi derivati).In entrambi i casi sono necessari però ulteriori studi.

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! Un tempo veniva eseguitomolto più frequentemente,soprattutto nei bambini. Maora l’intervento chirurgicoper togliere tonsille e/oadenoidi viene riservato acasi attentamenteselezionati.E’ consigliato per esempio neibambini con la sindromedell’apnea ostruttiva notturna, undisturbo della respirazione che simanifesta durante il sonno. Ipiccoli che ne soffrono di solito

russano, respirano con la boccadurante il sonno, possono averepause nella respirazione e,durante il giorno, sono assonnatie poco concentrati sulle attivitàquotidiane. Il medico puòconsigliare l’operazione se ildisturbo è dovuto all’eccessivoingrossamento di tonsille eadenoidi, che arrivano a ostruirele vie aeree superiori.

La tonsillite. Quella che sipresenta diverse volte nel corsodell’anno migliora con il passaredel tempo: è quindi utile toglierele tonsille solo se gli episodi siripetono cinque o più volteall’anno e impediscono le attivitàquotidiane (scuola e lavoro), e seperdurano da almeno 18 mesi.L’asportazione delle tonsille può

rendersi necessaria se ci sonoaltri disturbi associati alla tonsillite,per esempio un ascessoperitonsillare (cioè un deposito dipus a contatto con la tonsilla) chetende a riformarsi nonostante leterapie. In tutti gli altri casi, menogravi, è sufficiente prendereantibiotici secondo le indicazionidel medico.

L’otite. In questo casol’intervento previsto è la rimozionedelle sole adenoidi, da eseguireperò soltanto in casi particolari:• quando queste formazioni sonoingrossate, tendono a infiammarsispesso e l’infiammazione nonpassa con le normali terapiemediche;• quando impediscono la normaleventilazione dell’orecchio.

Quandole tonsillevannotolte

Salute in famiglia

I pochi casiin cuiè davveronecessario

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Come si svolge l’interventoL’asportazione delle tonsille si può attuare con diversetecniche, ma con quella tradizionale (detta dissezione a freddo)si ha un rischio minore di emorragia dopo l’intervento: iltessuto della tonsilla viene separato da quello che lo circondae asportato con uno strumento apposito. Sia negli adulti sia neibambini l’operazione viene eseguita in anestesia generale, è dibreve durata e non prevede punti di sutura.Se si devono togliere sia le tonsille sia le adenoidi si resta inospedale per un giorno e una notte; se si rimuovono solo leadenoidi l’intervento può avvenire in day surgery, cioè senzapernottamento in ospedale. Al di sotto dei tre anni, i bambinidevono essere ricoverati in ospedali con unità di terapiaintensiva e non è possibile l’intervento in day surgery, ma ilpiccolo paziente deve restare in ospedale più di un giorno.Prima dell’intervento, e nei giorni immediatamente successivi,possono essere somministrati antibiotici. Nei giorni subitodopo l’operazione non devono essere presi farmaciantinfiammatori tipo l’acido acetilsalicilico, che possonoprovocare emorragia.

Qualchecennodianatomia

tonsille

adenoidi

ugola

Le tonsille sono organi di forma simile a quella di unamandorla, formati da tessuto linfatico. Nel linguaggiocomune, quando si parla di tonsille si intendono letonsille palatine, che si trovano ai lati della gola, dietroe sopra la base della lingua. Con il termine adenoidi siindicano invece le tonsille faringee, che si trovano piùall’interno, nella parte superiore della faringe; sono piùpiccole delle tonsille e non si possono vedere facilmentecon la normale osservazione della gola.Quando sono sane, le tonsille sono di colore rosa tenuee si vedono appena; quando sono infiammate siingrossano e appaiono arrossate; se l’infiammazione èacuta possono comparire macchie gialle di pus.Nel loro insieme, le tonsille costituiscono una barrieracontro le infezioni delle prime vie aeree nei bambini finoalla pubertà.

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Buone abitudinimantengonosana la bocca

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Salute in famiglia

! La carie e altri problemidella dentatura dipendonoda comportamenti sbagliati.Cominciare subito con quelligiusti, fin dai primi mesi, è ilpresupposto per conservarein salute la bocca per tuttala vita.

Le malattie della bocca, le piùcomuni delle quali sono le cariecon le sue conseguenze e leinfezioni di gengive e strutture disupporto dei denti, ostacolano leattività a casa, a scuola e sullavoro, originando disagi, dolori,problemi sulla salute generale edelevati costi di cura. I fattori chele causano dipendono in gran

parte da comportamenti eabitudini, a cominciare dalleprime fasi della vita: un’adeguatacura dei denti dalla nascita,dunque, è il presupposto peravere denti sani a lungo.

DA 0 A 3 ANNINei primi mesi è compito deigenitori provvedere direttamentealla pulizia della bocca del propriobambino.• Pulire le gengive e i primidentini dopo ogni pasto - oalmeno tre volte al giorno - conuna garza umida o con un ditaledi gomma.• Quando spuntano i denti dalatte si può cominciare a usare lo

spazzolino, che deve averefilamenti morbidi e una testinapiccola. Non impiegare dentifriciofino a quando il bambino non haimparato (a 4-5 anni) a sputareper non deglutirlo.• Quando il bambino è piùgrandicello può imparare a usarelo spazzolino da solo, ma ènecessario che il genitore controllil’efficacia e la completezza dellapulizia. Fate che questa abitudinesia per il bambino un momentoallegro e sempre atteso. Lavarsi identi in presenza del bambinoserve a dare l’esempio.• Fate seguire al bambino, già inquesta fase come nellesuccessive, un’alimentazione

Igiene orale fin da piccoli,perviverefelici econdenti

! E’ utilel’assunzione delfluoro per bocca?Il fluoro è l’elementopiù efficace perprevenire la carie.Interviene già primadella nascita nellaformazione dellosmalto dei denti, cherende più resistenteagli attacchi deibatteri.Il fluoro è un mineralelargamente diffuso innatura: può essereassunto attraversol’acqua potabile, ma sitrova anche nel tè enel pesce azzurro. Laquantità di fluoro chesi ricava dagli alimenti,però, è piuttostobassa. È necessarioallora informarsi allaAsl sui livelli di fluorocontenuti nell’acquadel proprio comune edeventualmente farassumere ai figli - daiprimi mesi fino a 12-16 anni - questominerale per bocca,dopo aver consultato ilfarmacista, il pediatrao il dentista: nonbisogna infattiesagerare con idosaggi per evitareche i denti ne risultinodanneggiati inmaniera permanente(fluorosi dentale).

LE RISPOSTEDEL VOSTROFARMACISTA

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Alphega Farmacia magazine • 19

! Un dentista deveseguire il bambino neltempo, cominciando conuna visita di controlloprima possibile e in ognicaso entro i tre anni. Nonbisogna spaventare ilpiccolo con frasi cherendano temibile questafigura.

! Lo spazzolino deveessere sostituito appenacomincia ad apparireconsumato o deformato;in ogni caso non va usatoper più di 3 mesi.

! La saliva dei genitorio di chi accudisce ilbambino può trasmettereal piccolo i batteri cheoriginano la carie. Perquesto, bisogna evitare diassaggiare i cibi con leposate del bimbo o diportare alla bocca ciucci,tettarelle eccetera.Inoltre è consigliabile chechi si occupa del piccoloabbia la boccasufficientemente sana.

sana (tabella a fianco), riducendogli zuccheri fuori pasto esoprattutto la frequenza delle loroassunzioni.

DA 3 A 6 ANNII denti da latte servono non soloper la masticazione, ma, inprospettiva, anche per manteneregli spazi per la dentaturapermanente; inoltre miglioranol’estetica del bambino, e quindi lafiducia in sé. Per questo èimportante proteggerli e curarli.• Abituate il bambino ai gesti diigiene ‘indipendenti’: fate inmodo che prima possibile imparia lavarsi i denti da solo dopo ognipasto, insegnandogli bene comefare (riquadro a fianco).• Quando il bambino impara anon ingoiarlo, utilizzate anche ildentifricio (inizialmente non piùdel volume di un pisello), che èbene contenga fluoro.• Il piccolo deve abbandonareprima possibile, dopo i tre anni,l’abitudine di succhiarsi le dita.

DA 6 A 18 ANNIVerso i 6 anni compare il primomolare, dopo di che i denti dalatte vengono progressivamentesostituiti da quelli permanenti, el’igiene deve divenire ancora piùrigorosa.• Impiegate sistematicamente undentifricio al fluoro.• Cominciate a usare le pastiglieche, colorando la placcabatterica, rivelano le zone in cui lapulizia deve essere più efficace.• Tra gli 8 e i 10 anni insegnate ausare il filo interdentale durantel’igiene serale, prima dellospazzolino.• Richiedete al dentista lasigillatura dei solchi sulle superficidei molari, che sono ricettacolodi batteri cariogeni.

Spazzolare da rosso a biancoPer spazzolare i denti del piccolo si deve seguire - come per gliadulti - il metodo ‘da rosso a bianco’, vale a dire con movimenti chevadano dalla gengiva verso il dente, in direzione perpendicolare allearcate: posto sulla gengiva con un inclinazione di 45 gradi, lospazzolino va ruotato verso la superficie masticatoria e maiviceversa; ciò prima sulla parte esterna dei denti (1), poi su quellainterna (2). Non spazzolare mai queste superfici con un movimentoorizzontale, a maggior ragione se vigoroso: in questo modo infatti laplacca batterica, anziché essere rimossa, viene piuttosto trascinatae depositata negli interstizi dentali e sotto il solco gengivale, doveristagna favorendo l’insorgere di tartaro e carie. Inoltre questamanovra contribuisce meccanicamente a distaccare la gengiva daldente, provocando recessioni gengivali.Per la pulizia della parte masticatoria dei denti, invece, occorrespazzolare prima da dietro verso davanti e viceversa, e poi con unmovimento laterale per pulire gli interstizi tra dente e dente (3).

Importante una dieta corretta0-5

mesi

L’allattamento al seno è il miglior modo per nutrire ilvostro bambino. Se questo non fosse possibile, il latteartificiale fornisce tutte le sostanze nutrienti e i liquidi dicui il piccolo ha bisogno.

5-6mesi

Il bimbo può cominciare ad assumere cibi solidi, purmantenendo il latte materno o artificiale comealimento principale. Si possono introdurre alcuni cibipreparati in casa come purea di vegetali o di frutta eriso per bambini, ma senza aggiungere zucchero.

6-12mesi

Potete cominciare a dare pane, frutta o vegetali.L’acqua è la migliore bevanda quando il bambino hasete. Non date dolci al bimbo o, al massimo fatelodurante i pasti, quando danneggiano meno i denti.

da 12mesiin poi

E’ possibile cominciare con il latte intero di mucca. Sipossono anche dare succhi di frutta, controllando lapresenza di glucosio, sciroppo di glucosio, fruttosio,saccarosio, destrosio, miele, zucchero invertito,maltosio: tutte queste sostanze zuccherine possonodanneggiare i denti del piccolo.Dolci e bevande zuccherate vanno evitati in particolarea letto, durante la notte, o per confortare il bimbo.Per gli spuntini si può dare:• frutta come mele, pere, anguria, pesche o agrumi;• vegetali croccanti come carote, cetrioli, sedani;• pane, yogurt naturale senza zucchero, formaggio.Latte e acqua, a qualunque età, sono le bevande piùsane per i denti.

45°

45°

1

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! I farmaci, a seconda che il lorocosto sia sostenuto dal Serviziosanitario nazionale oppure dalcittadino, sono stati classificatiper fasce o classi.Fascia A: comprende i farmaciessenziali e quelli per le malattiecroniche, il cui costo è a carico

dello Stato. I medicinali cherientrano in questa fascia sonodunque gratuiti anche se, aseconda delle normativeregionali, può essere previsto unticket di compartecipazione allaspesa a carico del cittadino(riquadro in basso a sinistra).Fascia C: raggruppa tutti gli altrifarmaci, non appartenenti allafascia A. La spesa per questimedicinali è a totale carico delcittadino. In pratica, in questafascia rientrano i medicinali checurano patologie di lieve entità o,in ogni caso, non consideratiessenziali o salvavita.Fascia C-bis: è quella nellaquale sono stati inseriti i farmacidi automedicazione, anch’essi atotale carico del cittadino.Fascia H: comprende imedicinali che, per caratteristichefarmacologiche, per modalità disomministrazione, per innovativitào per altri motivi di salutepubblica sono dispensabili negliospedali (o per conto di questinelle farmacie) o somministrabilinegli ambulatori specialistici.La fascia B, relativa ai farmaci aparziale carico dello Stato (50%),

è stata abolita nel 2000.E’ l’Aifa (l’Agenzia italiana delfarmaco), sulla base dellaletteratura scientifica piùaccreditata, che valuta il rapportobeneficio-rischio del farmaco eprocede periodicamente ainserire o modificare la presenzadi un prodotto nelle fasce dirimborsabilità.

Le fasce di rimborsabilità

Le possibili eccezioniL’Agenzia Italiana del Farmaco stila periodicamentenote con le quali colloca le spese di un determinatofarmaco a carico o meno del Servizio sanitarionazionale a seconda della patologia che il prodottodeve contrastare. In particolare, capita a volte che:• un farmaco può essere autorizzato per diverseapplicazioni terapeutiche, ma solo alcune di questepossono essere considerate patologie rilevanti;• un farmaco può prevenire un rischio solo per uno opiù gruppi di popolazione;• vi è un uso inappropriato di determinati farmaci.In casi del genere, dunque, il costo del farmaco, purese questo è collocato in fascia A, è a carico delloStato solo se il medico prescrive il prodotto perdeterminati impieghi terapeutici e, viceversa, èsostenuto dal cittadino se il medicinale va impiegatoper terapie non previste nelle note Aifa.

Il consiglio del vostro farmacista

Alphega Farmacia magazine • 21

Come sonoclassificatii farmaciin base alla spesa

Dopo che nel 2001 è stataabolita ogni forma dicompartecipazione allaspesa sanitaria per imedicinali di fascia A, lanormativa nazionaledemanda alle Regioni lapossibilità di prevedere,attraverso il cosiddettoticket dicompartecipazione allaspesa, una totale oparziale esclusione dallarimborsabilità delmedicinale di fascia A,tenuto contodell’andamento dellaspesa farmaceutica locale.

E poi c’èil ticket

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22 • Alphega Farmacia magazine

! Il calcio, uno dei principaliminerali presenti nell’organismo,interviene in molti processibiologici: è essenziale nellacalcificazione delle ossa, neiprocessi di coagulazione,nell’equilibrio acido-base, nella

contrazione dei muscoli, nellatrasmissione degli impulsinervosi, nella digestione di alcunialimenti come il latte.L’organismo lo assume attraversoi cibi: ne sono particolarmentericchi il latte e i suoi derivati, leuova, il pesce, la frutta, gli ortaggia foglia verde.Il 99% del calcio si trova nelleossa e nei denti; quasi tutto ilresto circola nel sangue, dovequesto minerale si trova sottodue forme, in parti pressochéuguali: libero (calcio diffusibile odializzabile) o legato alle proteine(non diffusibile o non dializzabile).La concentrazione di calcio nelsangue (calcemia) è regolata,oltre che dalla vitamina D, da variormoni come la calcitonina, icorticosteroidi, il paratormone.

Poiché il metabolismo del calcioè intimamente legato a quello delfosforo, le variazioni del primo siaccompagnano a variazioni (disegno opposto) dell’altro.La misurazione della calcemia faparte degli esami di routine, oserve per diagnosticare e seguiremalattie delle ossa, dei denti, deireni, dei nervi, della tiroide, delleparatiroidi, dell’intestino, oltre chealcuni tumori.Viene prescritta inoltre inpresenza di sintomi direttamentelegati a un aumento dellacalcemia (debolezza, fatica,perdita d’appetito, nausea,stitichezza, dolori addominali,orinazione frequente, aumentatasete, calcoli renali) o a una suadiminuzione (crampi, aritmie,intorpidimenti di mani e piedi).

Dal calcio notizie su ossa e...

Capire le analisi

Il dosaggiodi un mineralemolto importante

Come si interpretano i risultati

Conta anche la calciuriaPer valutare il metabolismo del calcio è importanteanche il dosaggio nelle urine (calciuria). Nel soggettonormale che segue una dieta corretta la quantità diquesto minerale eliminata nelle 24 ore varia da 100 a350 mg. L’eliminazione aumenta tra l’altro in coloro cheseguono diete ricche di latte e latticini, pomodori,insalata, spinaci. In generale, la bassa calcemia siaccompagna a eccessiva calciuria.

Valorinormali

Adulti: 8,5-10,5 mg/100 ml; valori ridottinell’anziano. Bambini: 9-11 mg/100 ml.

Valorisuperioripossonodipendereda...

• eccessiva funzionalità delle paratiroidi;• eccessivo funzionalità della tiroide;• eccessiva assunzione di vitamina D;• eccessivo consumo di latte;• abuso di antiacidi;• leucemie, linfomi;• disidratazione;• malattia di Addison (distruzione della cortecciasurrenale, che produce cortisone e altri ormoni);• tumori (nella maggior parte dei casi benigni)delle paratiroidi; tumori di ossa, polmoni, reni.

Valoriinferioripossonodipendereda...

• gravidanza, allattamento;• alcolismo;• carenza di vitamina D;• diarrea;• scarsa funzionalità delle ghiandole paratiroidi;• insufficienza del pancreas, pancreatiti;• insufficienza renale;• occlusione delle vie biliari;• alcune malattie infettive e parassitarie(amebiasi, anchilostomiasi, impetigine, eccetera);• eccessiva concentrazione di fosforo nel sangue.

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