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Al Al t t ernativa ernativa Libertaria Libertaria FOGLIO TELEMATICO DELLA FEDERAZIONE DEI COMUNISTI ANARCHICI www.fdca.it Ad un anno dalla vittoria elettorale del 2006 e dopo una legge finanziaria durissima che ha sottoposto a cura dimagrante salari e sti- pendi dei lavoratori continua a prendere forma dal seno del governo dell’Unione quel progetto di ricostruzione di un nuovo blocco di potere interclassista, già rinvenibile nel suo programma elettorale. Sia la costituzio- ne del Partito Democratico che le mosse su Telecom, Autostrade, Alitalia, le nomine di importanti consigli di amministrazione e burocrati della pubblica amministrazione, la legge sul conflitto di interessi, sembrano porsi come passi di un processo di rigenera- zione di un blocco di potere ramificato e radicato in grado di tenere a bada il centro- destra da una parte e incrinare/dividere il fronte padronale come quello dei sindacati partners dall’altra. E’ questo il blocco di potere che permette al governo Prodi di pro- cedere a rapide accelerazioni e fermate accorte di attesa di consenso su questioni cruciali, ora che gli indicatori economici europei gli sono favorevoli. Il centro-destra, dal canto suo, non sembra in grado di contrastare questo processo, soprattutto se settori di esso ne vengono invischiati. La Confindustria, rimpinzata dal cuneo fiscale, potrebbe ricevere ulteriori vantaggi da un tale blocco di potere (vedi “tesoretto”), in misura superiore alle pmi e tornare all’of- fensiva per lo svuotamento del CCNL, pun- tando al controllo su orari, tempi e ritmi di lavoro e di vita come condizione per trattare sul salario. Il blocco di potere che si sta costruendo intorno al progetto di Partito Democratico ed a Prodi costringe infine la sinistra istituzio- nale ad un difficile percorso di riposiziona- mento. Venuta meno l’ambiguità dei DS, il deserto in cui annaspano i partiti della sini- stra al governo e relative scissioni è tale che molto complicate appaiono ipotesi di aggre- gazione e riaggregazione, senza più rappor- to con le classi sfruttate che non sia mera- mente di bacino elettorale. Nel mondo del lavoro L’azione concentrica di Governo e Confindustria punta sempre più decisamen- te alla - riforma delle pensioni (vedi abbassa- mento dei coefficienti di rivalutazione e que- stione dello scalone) - riforma della contrattazione (vedi scontro sul contratto del P.I.) - flessibilità come cura per la precarie- tà (vedi assimilazione Legge 30) regolarizzazione della forza-lavoro straniera (ddl Ferrero) In questo contesto le stesse CGIL-CIS-UIL, certe di poter “amministrare” salari e con- trattazione col governo amico, si siedono ai tavoli alquanto “sconcertati” di fronte alle scelte dell’Unione, mentre si adoperano a marginalizzare gli spezzoni di dissenso organizzati sul piano sindacale e sul piano sociale, ricorrendo ad intimidazioni e crimi- nalizzazioni di lavoratori e delegati tale. L’azione del sindacalismo conflittuale è per- ciò quanto mai decisiva nel sostegno alla attività dei Comitati per la pen- sione pubblica e contro i fondi pensione, alla ricerca di un percorso di riconquista col- lettiva della previdenza pubblica, anche dopo la fine del famigerato semestre del “silenzio/assenso” ed in previsione della riforma proposta dal governo Prodi; rilancio delle iniziative del movimento contro la precarietà; sollevare la questione salariale e della sicu- rezza sul lavoro come punti cruciali nei rin- novi contrattuali, sostenendo le forme di La (dis)carica dei 101 La (dis)carica dei 101 40 40 o di occup di occup azione azione in Israele in Israele I 6 giorni di azioni per com- memorare le atrocità dei 40 anni dell'occupazione israe- liana dalla guerra del 1967 hanno avuto inizio a Tel Aviv martedì pomeriggio, dopo un'anteprima di affissione notturna durante le ultime settimane.. Ci sono state due azioni in piazza Cinematec. Una consisteva in blocchi e presidi stradali nella stessa piazza. L'altra in una critica di massa contro l'occupazione. Dopo la convergenza nella piazza, per la decorazione delle biciclette con bandiere, palloncini e bottiglie di liquido rosso, è iniziato il tour. Eravamo circa 100 ciclisti e 20 persone a piedi - soprattutto quelle con i tamburi, i fotografi ed i video- operatori. La maggior parte dei parte- cipanti faceva parte del movimento Anarchici Contro Il Muro, gli altri della più ampia coalizione "Kibush 40" (Occupazione 40). La biciclettata si è mossa lentamente per non stancare chi era a piedi ed i rullatori di tamburi. Abbiamo occupato la strada a nostro piacimento, lasciando il passo solo a chi veniva in senso opposto. Inizialmente abbiamo percorso le strade principali intorno all'area del Minustero della guerra e dell'occupa- zione. La maggior parte di noi portava con sè bottiglie ripiene di liquido rosso sangue, che facevamo versare lenta- mente lungo il percorso. Nessun problema con la polizia. Anzi pare che un anziano ufficiale abbia deciso di considerarci come una manifestazione celebrativa della vit- toria nella guerra del 1967 .... , per cui ii poliziotti sulle moto cercavano di anticipare il nostro percorso, bloccando il traffico al nostro pas- saggio, di modo che avessimo la strada libera ovunque svol- tassimo! Dopo aver pedalato intorno al Ministero della guerra abbiamo preso la strada principale verso piazza "zocolo" del municipio, continuando verso il centro della città, verso l'am- basciata USA, Shenkin street e il McDonald... per tornare a piazza Cinematec... Un giro di 2 ore e mezza nelle princi- pali strade del centro di Tel Aviv, scandendo slogan, al ritmo dei tam- buri, e facendo girotondi agli incroci delle strade principali. E' stata una bella e mobile manifestazio- ne-festa di strada. Ilan Shalif (Anarchici Contro il Muro) www.awalls.org Il blocco Il blocco Stampato in proprio c/o Sede Associazione Culturale Alternativa Libertaria Via Serravalle, 16 61032 FANO per contattare la redazione: [email protected] Tre milioni di lavoratori del Pubblico Impiego sono stati scaricati in una notte di fine maggio, come ingombranti, inutili e costo- sissimi fardelli di cui i Ministeri competenti e qualche sindacalista della scuola di Ichino si disfareb- bero volentieri definitiva- mente se solo potessero. Non che negli ultimi 10 anni siano mancate le esternalizzazioni in molti settori del P.I. e che non si sia scelta la strada della precarizzazione del rappor- to di lavoro (quasi 300.000 lavoratori precari, la cui stabilizzazione procede a con grande lentezza giuri- dica e finanziaria). Ma que- sti tre milioni a tempo inde- terminato sono ancor più e nient’altro che un costo per i delicati equilibri della finanza pubblica ed il loro (mal)trattamento come “problema” deve risultare evidente in sede di rinnovo contrattuale. Stipendi bassi allora, per poter ridurre nel tempo i dipendenti pubblici, per distruggere la dimen- sione culturale e civile del pubblico, inteso come ser- vizi, come istituzioni sociali per la collettività, come ambito di pluralità e di soli- darietà. Niente di meglio che approfittare di un rinno- vo contrattuale, scaduto poi da un pezzo, e senza nemmeno tanti calcoli di opportunismo prima delle elezioni amministrative, come se del mitico voto dei dipendenti pubblici si può e si deve iniziare a fare a meno. Infatti scompare dalle retribu- zioni un intero anno (il 2006) che sarà coperto da quella fumosa indennità di vacanza contrattuale voluta con gli accordi del ’93, raramente pagata, e su cui fioccano le sentenze favorevoli ai lavora- tori che fanno ricorso per otte- nerla. Ma, questa indennità andrà a coprire anche il mese di gennaio 2007! Trattasi di grande acrobazia contabile. Così facendo infatti i 101 euro medi intercatego- riali scatteranno da febbraio 2007. Ma senza gennaio, equivalgono in realtà a… 93 euro su base annua per un costo di 3,7 miliardi di euro, cioè quello già previsto per la finanziaria 2008. Si tratterà solo di pagare gli arretrati con uno stanziamento facile di 600 milioni, tirando la già corta coperta verso il Pubblico Impiego. Nessuna vittoria sindacale quindi, solo piena compatibilità coi numeri governativi e soddisfazione di Padoa Schioppa. E infatti 93 euro lordi sono ciò che spetterà ai lavoratori degli Enti Locali, 104-105 euro lordi ai lavoratori della sanità, 115 euro lordi alla scuola (grazie ai risparmi fatti coi tagli di organico)…, ma è tutta da farsi ancora la trattati- va per dividere questo ben-di- dio tra stipendio tabellare e salario aggiuntivo non pen- sionabile destinato alla meri-

AlternativaLibertariaAlternativaLibertaria FOGLIO TELEMATICO DELLAFEDERAZIONE DEI COMUNISTI ANARCHICI Ad un anno dalla vittoria elettorale del 2006 e dopo una legge finanziaria durissima

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  • AlAltternativaernativa LibertariaLibertariaFOGLIO TELEMATICO DELLA FEDERAZIONE DEI COMUNISTI ANARCHICI

    www.fdca.it

    Ad un anno dalla vittoria elettorale del 2006e dopo una legge finanziaria durissima cheha sottoposto a cura dimagrante salari e sti-pendi dei lavoratori continua a prendereforma dal seno del governo dell’Unione quelprogetto di ricostruzione di un nuovo bloccodi potere interclassista, già rinvenibile nelsuo programma elettorale. Sia la costituzio-ne del Partito Democratico che le mosse suTelecom, Autostrade, Alitalia, le nomine diimportanti consigli di amministrazione eburocrati della pubblica amministrazione, lalegge sul conflitto di interessi, sembranoporsi come passi di un processo di rigenera-zione di un blocco di potere ramificato eradicato in grado di tenere a bada il centro-destra da una parte e incrinare/dividere ilfronte padronale come quello dei sindacatipartners dall’altra. E’ questo il blocco dipotere che permette al governo Prodi di pro-cedere a rapide accelerazioni e fermateaccorte di attesa di consenso su questionicruciali, ora che gli indicatori economicieuropei gli sono favorevoli.Il centro-destra, dal canto suo, non sembrain grado di contrastare questo processo,soprattutto se settori di esso ne vengonoinvischiati.La Confindustria, rimpinzata dal cuneofiscale, potrebbe ricevere ulteriori vantaggida un tale blocco di potere (vedi “tesoretto”),in misura superiore alle pmi e tornare all’of-fensiva per lo svuotamento del CCNL, pun-tando al controllo su orari, tempi e ritmi dilavoro e di vita come condizione per trattaresul salario.Il blocco di potere che si sta costruendointorno al progetto di Partito Democratico eda Prodi costringe infine la sinistra istituzio-nale ad un difficile percorso di riposiziona-mento. Venuta meno l’ambiguità dei DS, ildeserto in cui annaspano i partiti della sini-stra al governo e relative scissioni è tale chemolto complicate appaiono ipotesi di aggre-gazione e riaggregazione, senza più rappor-to con le classi sfruttate che non sia mera-mente di bacino elettorale.

    Nel mondo del lavoroL’azione concentrica di Governo eConfindustria punta sempre più decisamen-te alla - riforma delle pensioni (vedi abbassa-mento dei coefficienti di rivalutazione e que-stione dello scalone)- riforma della contrattazione (vediscontro sul contratto del P.I.)- flessibilità come cura per la precarie-tà (vedi assimilazione Legge 30)regolarizzazione della forza-lavoro straniera(ddl Ferrero) In questo contesto le stesse CGIL-CIS-UIL,certe di poter “amministrare” salari e con-trattazione col governo amico, si siedono aitavoli alquanto “sconcertati” di fronte allescelte dell’Unione, mentre si adoperano amarginalizzare gli spezzoni di dissensoorganizzati sul piano sindacale e sul pianosociale, ricorrendo ad intimidazioni e crimi-nalizzazioni di lavoratori e delegati tale.L’azione del sindacalismo conflittuale è per-ciò quanto mai decisiva nelsostegno alla attività dei Comitati per la pen-sione pubblica e contro i fondi pensione,alla ricerca di un percorso di riconquista col-lettiva della previdenza pubblica, anchedopo la fine del famigerato semestre del“silenzio/assenso” ed in previsione dellariforma proposta dal governo Prodi;rilancio delle iniziative del movimento controla precarietà; sollevare la questione salariale e della sicu-rezza sul lavoro come punti cruciali nei rin-novi contrattuali, sostenendo le forme di

    La (dis)carica dei 101La (dis)carica dei 101

    4040oo di occupdi occupazioneazione

    in Israelein Israele

    I 6 giorni di azioni per com-memorare le atrocità dei 40anni dell'occupazione israe-liana dalla guerra del 1967hanno avuto inizio a Tel Avivmartedì pomeriggio, dopo

    un'anteprima di affissione notturnadurante le ultime settimane.. Ci sono state due azioni in piazzaCinematec. Una consisteva in blocchie presidi stradali nella stessa piazza.L'altra in una critica di massa control'occupazione. Dopo la convergenzanella piazza, per la decorazione dellebiciclette con bandiere, palloncini ebottiglie di liquido rosso, è iniziato iltour. Eravamo circa 100 ciclisti e 20persone a piedi - soprattutto quellecon i tamburi, i fotografi ed i video-operatori. La maggior parte dei parte-cipanti faceva parte del movimentoAnarchici Contro Il Muro, gli altri dellapiù ampia coalizione "Kibush 40"(Occupazione 40). La biciclettata si è mossa lentamenteper non stancare chi era a piedi ed irullatori di tamburi. Abbiamo occupato la strada a nostropiacimento, lasciando il passo solo achi veniva in senso opposto.Inizialmente abbiamo percorso lestrade principali intorno all'area delMinustero della guerra e dell'occupa-zione. La maggior parte di noi portava consè bottiglie ripiene di liquido rossosangue, che facevamo versare lenta-mente lungo il percorso. Nessun problema con la polizia. Anzipare che un anziano ufficiale abbiadeciso di considerarci come unamanifestazione celebrativa della vit-toria nella guerra del 1967...., per cuiii poliziotti sulle moto cercavano dianticipare il nostropercorso, bloccando iltraffico al nostro pas-saggio, di modo cheavessimo la stradalibera ovunque svol-tassimo! Dopo aver pedalato intorno alMinistero della guerra abbiamo presola strada principale verso piazza"zocolo" del municipio, continuandoverso il centro della città, verso l'am-basciata USA, Shenkin street e ilMcDonald... per tornare a piazzaCinematec... Un giro di 2 ore e mezza nelle princi-pali strade del centro di Tel Aviv,scandendo slogan, al ritmo dei tam-buri, e facendo girotondi agli incrocidelle strade principali. E' stata unabella e mobilemani fes taz io-ne-festa distrada.

    Ilan Shalif( A n a r c h i c iContro il Muro)www.awalls.org

    Il bloccoIl blocco

    Stampato in proprio

    c/o Sede Associazione

    Culturale

    Alternativa Libertaria

    Via Serravalle, 16

    61032 FANO

    per contattare

    la redazione:

    [email protected]

    Tre milioni di lavoratori delPubblico Impiego sonostati scaricati in una nottedi fine maggio, comeingombranti, inutili e costo-sissimi fardelli di cui iMinisteri competenti equalche sindacalista dellascuola di Ichino si disfareb-bero volentieri definitiva-mente se solo potessero.Non che negli ultimi 10anni siano mancate leesternalizzazioni in moltisettori del P.I. e che non sisia scelta la strada dellaprecarizzazione del rappor-to di lavoro (quasi 300.000lavoratori precari, la cuistabilizzazione procede acon grande lentezza giuri-dica e finanziaria). Ma que-sti tre milioni a tempo inde-terminato sono ancor più enient’altro che un costo peri delicati equilibri dellafinanza pubblica ed il loro(mal)trattamento come“problema” deve risultareevidente in sede di rinnovocontrattuale. Stipendi bassiallora, per poter ridurre neltempo i dipendenti pubblici,per distruggere la dimen-sione culturale e civile delpubblico, inteso come ser-vizi, come istituzioni socialiper la collettività, comeambito di pluralità e di soli-darietà. Niente di meglioche approfittare di un rinno-vo contrattuale, scadutopoi da un pezzo, e senzanemmeno tanti calcoli diopportunismo prima delleelezioni amministrative,

    come se del mitico voto deidipendenti pubblici si può e sideve iniziare a fare a meno.Infatti scompare dalle retribu-zioni un intero anno (il 2006)che sarà coperto da quellafumosa indennità di vacanzacontrattuale voluta con gliaccordi del ’93, raramentepagata, e su cui fioccano lesentenze favorevoli ai lavora-tori che fanno ricorso per otte-nerla. Ma, questa indennitàandrà a coprire anche il mesedi gennaio 2007!Trattasi di grande acrobaziacontabile. Così facendo infattii 101 euro medi intercatego-riali scatteranno da febbraio2007. Ma senza gennaio,equivalgono in realtà a… 93euro su base annua per uncosto di 3,7 miliardi di euro,cioè quello già previsto per lafinanziaria 2008. Si tratteràsolo di pagare gli arretrati conuno stanziamento facile di600 milioni, tirando la giàcorta coperta verso ilPubblico Impiego. Nessunavittoria sindacale quindi, solopiena compatibilità coi numerigovernativi e soddisfazione diPadoa Schioppa.E infatti 93 euro lordi sono ciòche spetterà ai lavoratoridegli Enti Locali, 104-105euro lordi ai lavoratori dellasanità, 115 euro lordi allascuola (grazie ai risparmi fatticoi tagli di organico)…, ma ètutta da farsi ancora la trattati-va per dividere questo ben-di-dio tra stipendio tabellare esalario aggiuntivo non pen-sionabile destinato alla meri-

  • auto-organizzazione e di lotta autono-me dei lavoratori/trici e la consultazio-ne prima di ogni accordo.Un contributo importante alla mobili-tazione su questi temi può proveniredalla attuale politica della FIOM edalla Rete 28 Aprile, quale contraddi-zione alla normalizzazione internaalla CGIL, nonchè dai tentativi di unitàdi intenti del sindacalismo di basecome dalle forme di dialogo a livellocategoriale ed intercategoriale dibase.

    I diritti degli immigrat*Il ddl Ferrero risponde alle esigenzedi disponibilità di forza-lavoro regola-re straniera incanalata come “buonaimmigrazione” tramite il ricorso adagenzie e sponsor da un lato ed ilmantenimento/riconversione dei CPTquali luoghi modello di reclusione“civile” dall’altro. Si allarga la rete degli ingressi inItalia, ma all’interno di una ghettizza-zione etnico-religiosa che impediscel’emancipazione e la presa dicoscienza dei migranti in quanto lavo-ratori sfruttati al pari degli italiani. Nello stesso tempo periodiche e for-sennate campagne di stampa miranoa scaricare sulla presenza degli immi-grati il clima di insicurezza, favoren-do politiche sicuritarie repressive sulterritorio, vedi le proposte di accordobilaterale Viminale- comuni sulla sicu-rezza, già stipulate per roma e mila-no, o, agitando lo spettro dello scon-tro tra civiltà, rinserrano le file dell'in-tegralismo cattolico (vedi l'inserimen-to, all'interno della famigerata Cartadei valori, del riconoscimento dellafamiglia come società naturale fonda-ta sul matrimonio).E’ perciò necessario dare sostegnoalla nascita sul territorio di strutturemiste migranti/italiani per la costruzio-ne di luoghi di scambio e di elabora-zione di una comune progettualitàsociale sul piano dei diritti e dellelibertà.E’ su questo terreno che la lotta alrazzismo si fa tutt’una con la lotta alneofascismo che lo sostiene.

    Il bloccoIl blocco

    A N T I P O D I

    Numero 6

    GIUGNO 2006

    ATTUALITA’ DEL COMUNISMO

    ANARCHICO Per richiederla: Crescita PoliticaEditrice, CP 1418 50121 Firenze o

    [email protected]

    Nuova uscita

    Numero 7

    GIUGNO 2007

    RETI ED ENERGIA

    Giornate LibertGiornate Libertarie 3 edizionearie 3 edizioneS. Polo d'Enza (RE) - 15, 16, 17 giugno 200S. Polo d'Enza (RE) - 15, 16, 17 giugno 20077

    Incontri, libri, musica, cucina e politica...per contatti: 3398142374

    Le mobilitazioni su ambiente/ener-gia/basi militariI processi di liberalizzazione in atto insettori strategici del paese (trasporti,energia, risorse pubbliche,…) hannouna grave ricaduta sul territorio, in ter-mini di danni ambientali e depaupera-mento delle risorse. I movimenti e icomitati di lotta sul territorio che riven-dicano diritto all’informazione e allapartecipazione diretta nelle scelte stra-tegiche (energia, grandi opere,megaimpianti) vedono soffocata laloro determinazione dalla repressionestatale da un lato e faticano a trovanouno spazio politico di confronto verten-ziale con le istituzioni che permetta diuscire dalla fase della protesta eentrare in quella decisionale. E’ sem-pre più necessario che ad un’ottica difederabilità delle lotte si aggiunga unacapacità di elaborazione di strategiealternative credibili e condivise a que-sto attuale modello di gestione del ter-ritorio, portato avanti spesso con logi-che clientelari e nell’ottica dell’ester-nalizzazione dei costi ambientali enella privatizzazione dei profitti.Occorre sostenere le lotte e le mobili-tazioni dei comitati e dei movimenticontro la militarizzazione del territorioche sempre più incombe quale sceltadi controllo mascherato di sicurezza,nel caso delle discariche come degliinceneritori, dei corridoi europei comedella installazione di basi militari inItalia, Dal Molin in testa.Resta altresì necessario intensificarele campagne antimilitariste per il ritirodelle missioni militari italiane all’esteroe per la smilitarizzazione di tutti i terri-tori vittime delle guerre.

    Laicità ed antiproibizionismoL’intrusione clericale sul piano dellalibertà di scelta di vita delle persone edel godimento di diritti individuali lega-ti alla convivenza ed al testamentobiologico, lungi da porsi come un fron-te arretrato, tende ad una ristratifica-zione sociale fondata sulla centralitàdella famiglia al fine di concentrarerisorse pubbliche redistribuite non inbase al reddito ma in base ad unascelta etico-religiosa.Il proibizionismo, dal canto suo, tendea restringere sempre più gli spazi dilibertà individuale, criminalizzando,reprimendo e annichilendo le vittimedelle tossicodipendenze come i con-sumatori occasionali.Su tali questioni è opportuno demistifi-care il carattere individuale delle scel-te delle persone per ritrovare unacomunanza di interessi nelle campa-gne per la libertà di pensiero e di auto-determinazione.

    Prassi e politica libertariaLa sopravvivenza e la nascita di movi-menti e strutture che danno vita a lottee mobilitazioni ha bisogno sempre piùdi un contributo militante e di allarga-mento popolare alla base. Si tratta diun passaggio necessario perché i pro-pri interessi vengano compresi comeopposti a quelli di una classe dirigenteche sotto la facciata dell’interclassi-smo, persegue gli obiettivi di dominioe sfruttamento di sempre.All’interno di questi movimenti e que-ste mobilitazioni sarà nostra cura ecompito dei comunisti anarchici svilup-pare una prassi libertaria tesa alla rea-lizzazione di un processo decisionaleorizzontale, autonomo e radicato allabase degli organismi che nascono sulterritorio; così come proporre una poli-tica libertaria per il perseguimento diobiettivi alternativi alle politiche neoli-beriste ed autoritarie di impoverimentodegli spazi e dei luoghi di vita, di lavo-ro e di cultura, per sviluppare forme diri-organizzazione ed auto-organizza-zione dei bisogni nella maggiore liber-tà possibile, nella maggiore uguaglian-za possibile.

    Il Consiglio dei Delegati della FdCACremona, 20 maggio 2007

    tocrazia, su cui i sindacati partnersdel governo si erano impegnati colfamigerato memorandum autunnaledi ammodernamento del P.I.Infine, l’allungamento di un annodella durata del contratto fino al2010, (in barba a quegli accordi del’93 che nessuno più sopporta), pro-duce una ulteriore e gravissima lesio-ne al potere d’acquisto dei lavoratoried alla loro autonomia economica,aumentando quello stato di progres-sivo impoverimento ed indebitamen-to che colpisce ormai la classe lavo-ratrice italiana.La mancanza di consultazione deilavoratori negli uffici, negli ospedali,nelle scuole, su questioni contrattualicosì cruciali è una ulteriore dimostra-zione dell’auto-isolamento di un cetosindacale la cui distanza dalle aspet-tative e dalla dimensione sociale delmondo del lavoro è tale da produrresempre più fenomeni di desindacaliz-zazione, appena arginati dal volonta-rismo di un frammentato sindacali-smo di base.La deriva triennale nel P.I rischia oradi contagiare altri rinnovi in corso:ben 4,5 milioni di lavoratori sono inattesa di contratto, proprio mentre siriapre la discussione sulla riforma delmodello contrattuale del ’93.Nel Turismo chiedono oltre 100 euroi 600mila lavoratori/trici, (di cui moltiin nero), col contratto scaduto da 18mesi Quasi due milioni sono i lavoratori tracommercio, terziario e servizi. Larichiesta è di 78 euro. Ci sono le Imprese di pulizia: 400mila persone, quasi tutte donne, daquasi 24 mesi senza contratto, conuno sciopero già fatto e altri due inprogramma. E poi gli Alimentari: 450mila lavorato-ri. La richiesta è di 125 euro medi aregime, oltre a una maggiorazione di

    160 euro annuali dove non c’è l’in-tegrativo. I Bancari sono 320.000 e chiedo-no aumenti medi di 188 euro.Nelle Ferrovie, il contratto è sca-duto a fine 2006 per 100mila lavo-ratori. Ancora i 120.000 Telefonici colcontratto scaduto a fine 2006. Larichiesta è di 111 euro. L’infinita vertenza dei Giornalisti.16.500 lavoratori (su 85 milaiscritti all'albo), con contratto sca-duto il 28 febbraio 2005. Dopo oltre 15 scioperi la trattativaeconomica è bloccata dalladistanza su disciplina del preca-riato, lavoro autonomo e multime-dialità.Infine i Metalmeccanici cheaffrontano un difficilissimo rinnovocontrattuale ed hanno già allespalle un prolungamento di 6 mesidella durata dell’accordo.Se peggiorano le condizioni in cuirinnovare i contratti a causa dellaarroganza padronale e della sub-alternità sindacale, la passivitàrischia allora di prevalere indebo-lendo la rivendicazione dei diritti edilaga la rinuncia all’impegno sin-dacale nei luoghi di lavoro procu-rando una delega in bianco all’op-portunismo dei vertici sindacali.Occorre perciò un nuovo protago-nismo dei lavoratori e delle lavora-trici alla base e a partire dai luoghidi lavoro perché la questionesalariale sia oggi l’elemento unifi-cante di queste vertenze, al paridel controllo sulla contrattazione.Sono allora questi gli ambiti su cuiil sindacalismo conflittuale e dibase è chiamato oggi inesorabil-mente alla mobilitazione dei lavo-ratori e delle lavoratrici.Per la solidarietà tra le categorie el’unità della lotta nei rinnovi con-trattuali.

    La (dis)carica dei 101La (dis)carica dei 101