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CAMMINIAMO INSIEME Foglio di collegamento delle parrocchie di Dosimo e Quistro CAMMINIAMO INSIEME - 1 NATALE 2011 n questi ultimi mesi, dall'inizio dell'estate ad oggi, si è sentito parlare molto di crisi economico- politica e dei mercati finanziari. Per la verità la crisi economica è in corso da tempo nel nostro IPaese: tanti sono i lavoratori rimasti senza occupazione, altrettanti in cassa integrazione, molte aziende hanno chiuso, ecc. Si sono aggiunte le crisi dei mercati finanziari: la grande speculazione legata all'area euro ha intaccato anche i nostri risparmi riducendone drasticamente il valore reale; poi ecco la crisi politica: è saltato il governo e adesso siamo guidati da dei tecnici le cui decisioni sono sempre un compromesso con le precedenti classi politiche. Ora si è creato un clima di grande incertezza: è aumentata drasticamente la disoccupazione ma anche la difficoltà a trovare nuovo lavoro; le famiglie che hanno risparmiato negli ultimi anni hanno paura di perdere tutto; la politica sembra più al servizio di pochi che di tutta la popolazione. Non abbiamo risposte per risolvere i problemi politici ed economici che hanno colpito il nostro Paese, perché queste soluzioni le riponiamo in chi ci governa e amministra. Però ci permettiamo di esprimere una riflessione pensando al Natale: Dio si è fatto uomo ed è venuto a vivere in mezzo a noi per salvarci dai nostri peccati (Mt 1,21-23). Il tempo di Natale ci ricorda tutti gli anni che il Signore è il «Dio-con-noi», venuto non per alcuni ma per tutti, sia per i poveri ma anche per i ricchi: i suoi insegnamenti per la vita eterna valgono proprio per tutti. Pensando dunque al Natale, dobbiamo recuperare molto, nel nostro Paese, la fiducia sia verso la nostra politica ma anche nei confronti della nostra economia: l'idea di fondo è quella di recuperare la logica del «bene comune», perché tutti dobbiamo contribuire per il nostro paese, e non soltanto una piccola parte. Tutti devono contribuire in ragione delle proprie ricchezze, delle proprietà, dei patrimoni, ecc. Ce lo ricorda Gesù nell'obolo di quella vedova che senza mettersi in mostra dˆ tutto quello che possiede (Mc 12,41-44). Ma contribuiamo anche con le nostre idee, con l'iniziativa politica, con il volontariato, con la carità, con il nostro essere comunità cristiana e il nostro partecipare attivamente ad essa, per questa Italia che ha bisogno di tutti per risollevarsi, non soltanto di alcuni. Pertanto abbandoniamo per un attimo l'egoismo di ogni giorno, il nostro continuo rifugiarci nei Facebook o i Twitter di turno, per aprire i nostri cuori a chi ci circonda. E' la charitas-sine-modo (amore senza misura, vedi Don Tonino Bello) che ci indica il Signore che viene in mezzo a noi, che vive in mezzo a noi. Vieni o Signore in mezzo a noi, donaci la forza e l'ardore di seguirti. Accompagna il nostro cammino quotidiano, donaci la capacità di amare senza misura. Vieni o Signore, non tardare! Un augurio di un Santo Natale a tutti voi. Commissione Informazione Consiglio Pastorale.

AMMINIAMO INSIEM Foglio di collegamento delle parrocchie ... · poi ecco la crisi politica: ... 1895 i tre altari e le tre grandi tele provenienti dalla locale chiesa ... della cotta

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CAMMINIAMO INSIEMEFoglio di collegamento delle parrocchie di Dosimo e Quistro

CAMMINIAMO INSIEME - 1

NATALE 2011

n questi ultimi mesi, dall'inizio dell'estate ad oggi, si è sentito parlare molto di crisi economico-

politica e dei mercati finanziari. Per la verità la crisi economica è in corso da tempo nel nostro IPaese: tanti sono i lavoratori rimasti senza occupazione, altrettanti in cassa integrazione, molte

aziende hanno chiuso, ecc. Si sono aggiunte le crisi dei mercati finanziari: la grande speculazione

legata all'area euro ha intaccato anche i nostri risparmi riducendone drasticamente il valore reale;

poi ecco la crisi politica: è saltato il governo e adesso siamo guidati da dei tecnici le cui decisioni sono

sempre un compromesso con le precedenti classi politiche.

Ora si è creato un clima di grande incertezza: è aumentata drasticamente la disoccupazione ma

anche la difficoltà a trovare nuovo lavoro; le famiglie che hanno risparmiato negli ultimi anni hanno

paura di perdere tutto; la politica sembra più al servizio di pochi che di tutta la popolazione. Non

abbiamo risposte per risolvere i problemi politici ed economici che hanno colpito il nostro Paese,

perché queste soluzioni le riponiamo in chi ci governa e amministra.

Però ci permettiamo di esprimere una riflessione pensando al Natale: Dio si è fatto uomo ed è venuto

a vivere in mezzo a noi per salvarci dai nostri peccati (Mt 1,21-23). Il tempo di Natale ci ricorda tutti gli

anni che il Signore è il «Dio-con-noi», venuto non per alcuni ma per tutti, sia per i poveri ma anche per i

ricchi: i suoi insegnamenti per la vita eterna valgono proprio per tutti. Pensando dunque al Natale,

dobbiamo recuperare molto, nel nostro Paese, la fiducia sia verso la nostra politica ma anche nei

confronti della nostra economia: l'idea di fondo è quella di recuperare la logica del «bene comune»,

perché tutti dobbiamo contribuire per il nostro paese, e non soltanto una piccola parte. Tutti devono

contribuire in ragione delle proprie ricchezze, delle proprietà, dei patrimoni, ecc. Ce lo ricorda Gesù

nell'obolo di quella vedova che senza mettersi in mostra dˆ tutto quello che possiede (Mc 12,41-44).

Ma contribuiamo anche con le nostre idee, con l'iniziativa politica, con il volontariato, con la carità,

con il nostro essere comunità cristiana e il nostro partecipare attivamente ad essa, per questa Italia

che ha bisogno di tutti per risollevarsi, non soltanto di alcuni. Pertanto abbandoniamo per un attimo

l'egoismo di ogni giorno, il nostro continuo rifugiarci nei Facebook o i Twitter di turno, per aprire i

nostri cuori a chi ci circonda. E' la charitas-sine-modo (amore senza misura, vedi Don Tonino Bello)

che ci indica il Signore che viene in mezzo a noi, che vive in mezzo a noi.

Vieni o Signore in mezzo a noi, donaci la forza e l'ardore di seguirti. Accompagna il nostro cammino

quotidiano, donaci la capacità di amare senza misura.

Vieni o Signore, non tardare!

Un augurio di un Santo Natale a tutti voi.

Commissione Informazione Consiglio Pastorale.

CAMMINIAMO INSIEME - 2

Don Luigi Lodi, parroco di Dosimo dal 1879 al 1909, non solo provvide all’ampliamento della chiesa parrocchiale, ma anche al suo arredo. Dalla Congregazione di Carità di Pralboino (BS) acquistò nel

1895 i tre altari e le tre grandi tele provenienti dalla locale chiesa di San Rocco, che ancora si ammirano a Dosimo. Una di queste, ritrae una Madonna con Bambino con un Vescovo e un Santo Francescano. Sulla parte destra del quadro è visibile lo stemma dei Gambara, nobile famiglia bresciana che ha dato alla Chiesa persone illustri. Il quadro è stato recentemente restaurato dalla Dottoressa Ornella Bolzani di Cremona, con la supervisione della Sopraintendenza di Brescia. Il restauro, oltre a ridare vigore a particolari spentesi sotto gli agenti del tempo, ha permesso un’ulteriore lettura dell’opera. La dottoressa Bolzani ritiene che

l’opera si attribuibile ad Angelo Massarotti, pittore cremonese di prim’ordine nato nel 1654 e morto nel 1723. La committenza nobiliare dei Gambara e l’esecuzione del quadro favoriscono questa attribuzione. Di fatto la nostra chiesa può «mostrare» un’ulteriore opera pittorica che da lode alle scelte artistiche di don Lodi. Il quadro sarà presentato alla comunità nella festa di Santo Stefano, lunedì 26 gennaio, in occasione del concerto del quartetto «The Free Voices Quarten Gospel» delle ore 16,00.

Un «Massarotti» nella chiesa di Dosimo?

Nella notte tra Sabato 29 e Domenica 30 ottobre, è accaduto un fatto epocale: il San Giovanni Battista che campeggia sul timpano della chiesa di Dosimo ha perso la mano che additava il cielo. Nei giorni successivi si è provveduto, con un braccio mobile, a verificare

la stabilità delle statue e a recuperare l’arto del Battista. L’operazione ha permesso di constatare che la parte caduta era un’aggiunta in cemento alla statua di pietra scolpita, insieme alle altre, da Guindani Vincenzo nel 1895. Notevole è stato, inoltre, lo stupore davanti ai particolari - non percepibili da terra - della veste di Santa Colomba e della cotta di San Carlo Borromeo, che proponiamo nelle seguenti foto.

La statua di San Giovanni Battistanon addita più il cielo

particolare della cotta di S. Carlo

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CAMMINIAMO INSIEME - 3

La famiglia: il lavoro e la festa: queste sono le tre parole del tema del VII° Incontro mondiale delle Famiglie che si terrà a Milano dal 28 maggio al 3 giugno 2012. Esse formano un trinomio che parte dalla famiglia per aprirla al mondo: il lavoro e la festa sono modi con cui la famiglia abita lo “spazio” sociale e vive il “tempo” umano. Lo svolgimento del tema deve mettere a fuoco tre modi di rinnovare la vita quotidiana: vivere le relazioni (la famiglia), abitare il mondo (il lavoro), umanizzare il tempo (la festa).

Le catechesi cercano di dipanare il filo rosso del tema nella tensione tra famiglia e società. La famiglia tende a restringere il proprio mondo nella sfera privata e la società si pensa e si progetta come un insieme di individui. La vita civile fatica a tener conto dei legami sociali che la precedono e sospinge la famiglia nel suo regime di “appartamento”, mentre l’esperienza familiare sperimenta la sua fragilità ed è particolarmente vulnerabile di fronte ai processi sociali, in particolare quelli che incidono sulla sua vita quotidiana, come il lavoro e il tempo libero. Pertanto le catechesi partono dalla vita quotidiana per aprirla al mondo, insistendo sulla famiglia come luogo di legami assunti liberamente.

Le relazioni familiari si devono, da un lato, collocare realisticamente nelle forme attuali con cui lavoro e tempo libero influiscono sulla vita di coppia e l’educazione dei figli; ma, dall’altro, potranno diventare occasione per trasformare il mondo mediante il lavoro e per umanizzare il tempo mediante il senso cristiano della festa, in particolare della Domenica. L’esperienza delle diverse nazioni e continenti mostrerà un panorama assai diversificato con cui famiglia, lavoro e festa s’intrecciano e questo rappresenta un patrimonio prezioso per il momento di incontro, confronto e celebrazione che avverrà a Milano.

L’Incontro mondiale è una grande opportunità, se si colloca dentro un prima e un poi temporale, dandogli continuità nella vita quotidiana. Un incontro con l’orizzonte della mondialità è una sfida a superare i particolarismi e ad arricchirsi con il caleidoscopio delle diversità. Il convenire a Milano dovrà favorire la circolazione tra gli stili della vita di famiglia, per mettere in comunicazione e in comunione esperienze diverse tra mondo occidentale e altri mondi dove gli stili di vita quotidiana possono avere tonalità molto variegate. Il dono di un incontro di questa natura è capace di rappresentare l’immagine della Chiesa cattolica, come comunione universale delle identità singolari.

Il tema di questo VII appuntamento si presta in modo peculiare a favorire l’osmosi delle esperienze, l’incontro tra le persone, il confronto tra le diverse visioni e lo scambio di nuove prospettive. Si tratta di un tema di carattere antropologico, nel quale è necessario mostrare la sua dimensione teologale dall’interno della vita di famiglia. Possiamo parlarne, descrivendo il lavoro e la festa come due momenti decisivi dell’esperienza familiare, sullo sfondo del rapporto tra famiglia e società. Essi sono i luoghi con cui la famiglia si apre alla società e la società s’innesta nella vita della famiglia. Lavoro e festa sono due aspetti antropologici che qualificano la vita quotidiana, ne formano come la trama su cui ogni famiglia deve imparare a tessere in modo nuovo l’esperienza cristiana.

Mons. Franco Giulio Brambilla

Vescovo Eletto di Novara

La famiglia tra il lavoro e la festapresentazione del tema del congresso teologico pastorale

Chi volesse partecipare alle giornate o semplicemente all’incontro con il Papa può

rivolgersi ad Angelo e Attlia Beltrami.

28 maggio - 3 giugno

CAMMINIAMO INSIEME - 4

Recentemente sono stati avviati in oratorio due laboratori didattico-creativi; l'obiettivo? Imparare facendo. Imparare la storia delle proprie radici, ad essere creativi, ad ascoltare, a rapportarsi con gli altri e con se stessi.I due laboratori si rivolgono a due target diversi di partecipanti; al primo il “LABORATORIO ARCHEOLOGICO –CONTEMPORANEO” ha partecipato un gruppo di studenti delle scuole medie, mentre il secondo “IO SONO PINOCCHIO QUANDO…” è rivolto ai bambini delle elementari.Il laboratorio archeologico è nato con lo scopo di far conoscere ai

ragazzi il patrimonio archeologico cremonese e, come conseguenza, di spronarli alla creatività.

Il percorso si svolge in due tempi, il primo incontro è stato dedicato ad una visita guidata a Cremona dove si sono visitati i principali siti di ritrovamenti archeologici medievali, in particolare la visita si è concentrata sul cosiddetto “mosaico del camposanto” della cattedrale di Cremona e sul museo archeologico di San Lorenzo. In questo contesto i ragazzi hanno potuto riflettere su cosa era presente sul territorio prima di noi, sulla provvisorietà delle produzioni umane e sulla presenza di realtà altre al di sotto del direttamente visibile.Il secondo incontro prevedeva poi una messa in sintesi di queste riflessioni, si voleva produrre un oggetto che simboleggiasse l'esistenza di altri mondi al di sotto di una superficie piatta.Ecco quindi comparire delle semplice scatole di scarpe, queste tagliate ed incise vanno a contenere dei piccoli mondi creati dai ragazzi con materiali di recupero, ogni mondo è a sè e racconta qualcosa di chi l'ha creato. Unite tutte le scatole si ottiene un grande muro piatto da un lato e colorato, fantastico ed evocativo dall'altro.

I ragazzi dunque sono diventati archeologi e artisti al tempo stesso, hanno riscoperto e creato insieme, hanno anche riciclato e verificato come dentro una piccola scatola possa essere addirittura contenuto un mondo.

Il laboratorio IO SONO PINOCCHIO QUANDO… è pensato invece per creativi un po' più giovani: i bambini di scuola elementare stanno conducendo un articolato percorso che li porta a conoscere la favola sempre attuale di Pinocchio, a introiettarla e a renderla propria riferendo agli altri quando, nella loro monellerie, sono diventati Pinocchio, quando cioè hanno fatto disperare i genitori e come hanno fatto per rimediare all'errore.

È quindi un percorso che vuole essere educativo,ma al quale si affianca anche una parte creativa: i bambini reciteranno loro stessi

Vento di sperimentazione all'oratorio di Dosimocon due nuovi laboratori didattici alcuni ragazzi sono diventati archeologi

per un giorno, altri invece stanno diventando e diverranno Pinocchio.

la favola di pinocchio, ognuno avrà una parte e si creeranno anche i costumi adatti.Il laboratorio si sviluppa con l'aiuto di metodiche teatrali: con l'utilizzo di musica e attraverso dei semplici e divertenti esercizi il bambino impara a relazionarsi con gli altri, con se stesso e con l'ambiente che lo circonda.Si impara ad esprimersi, a farsi capire, anche senza parole e a comprendere gli altri attraverso semplici gesti. Perché non solo con la parola si comunica, ma anche e soprattutto con il proprio corpo.

Dunque ecco le nostre sperimentazioni portate avanti con entusiasmo e serietà, gli stessi partecipanti si stanno rivelando attenti ed interessati e noi crediamo in questi progetti perché pensiamo che essi siano la dimostrazione di come a volte per imparare non sia necessaria una lunga spiegazione, ma che dal divertimento, dalla riflessione di gruppo e dalla creatività pratica possano nascere grandi cose. Ricordiamo gli esiti dei due laboratori:Per il laboratorio archeologico è prevista una possibile esposizione delle opere al museo archeologico San Lorenzo di Cremona, per il laboratorio relativo a Pinocchio si provvederà a una sfilata carnevalesca e a una messa in scena teatrale della favola.Il laboratorio di Pinocchio è tutt'ora in corso e sono aperte le iscrizioni per un numero massimo di 20 partecipanti.

Susanna Fiorentini

Chi scrive secondo voi questo testo? Forse uno di noi che ha partecipato alla GMG, forse chi è stato testimone dei loro racconti oppure io – Don – chiamato a esternare questa grande avventura.

Chiunque io sia, la cosa che il lettore deve capire prima della lettura di questo breve testo è una sola: non si vuole fare un resoconto per punti dei vari passi p e r c o r s i i n q u e s t a esperienza, ma si vuole trasmettere il senso di pienezza e crescita di questo percorso, in modo che anche voi che non lo avete vissuto vi rendiate partecipi di questo grande breve cammino.

Durante i viaggi e le varie permanenze si ha avuta la

possibilità di scrivere un diario comune a tutti nel quale custodire attimi da non dimenticare.

Dal diario di viaggio. . .della Giornata Mondiale della Gioventù di Madrid 2011

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Giorni fa, volendo rivivere istanti, mi sono ritrovato a risfogliarlo e mi sono subito balzati all'occhio una moltitudine di parole con lo stesso significato: ASPETTARE.Rimuginando sugli eventi e cercando di metterli in relazione con questa parola mi rendo conto, anche a nome degli altri, che tutta questa grande esperienza è stata una attesa. Pur vivendo intensamente il presente, era tutto rivolto al domani e alla sua attesa, fino ad arrivare a un momento di pienezza che penso tutti abbiano provato.Questo ci dice che chi sceglie di camminare con Dio non sceglie la vita di appagamenti immediati e di certezze. La precarietà distingue l'uomo di chiesa dagli altri; la vera fede si dimostra nel momento in cui al senso di precarietà si contrappone la sicurezza e la certezza di un'attesa che ti apre il cuore verso Dio e verso la vita eterna.

Un breve e ultimo commento, prendendo spunto da frasi nel diario:· “Si comincia davvero a sentire la fatica, ma stando insieme si risolvono tutti i problemi.

Ridendo, ballando e scherzando” - Alessandra.· “La stanchezza si fa sentire ma tutto serve. Le emozioni per stupire, le disavventura per

insegnare, le conseguenze per farci spalancare lo sguardo verso orizzonti più grandi” – Samuel.

Ritroviamo la stanchezza, la fatica: è particolare e molto bello, significativo, il fatto che in entrambe segue subito la soluzione, il lato positivo di questa esperienza di fatica e impegno. Nel primo caso ci si riferisce al gruppo. Quando si è uniti si possono raggiungere grandi obiettivi.Nel secondo caso ci forza a ragionare e a credere che forse tutto ha uno scopo e non sempre le cose non sono come ci appaiono, ma spesso nascondono un'essenza più grande.Ringrazio di aver avuto l'opportunità di fare questo scritto e spero che l'esperienza di pochi possa essere un bagaglio culturale di molti.

Samuel Parma

Quest’autunno si è provveduto al rifacimento del tetto della chiesetta di Santa Maria degli Angeli e di San Francesco a Villasco, già beneficio parrocchiale e ora proprietà dei signori Scolari. I lavoro sono stati finanziati dalle sorelle Montaldi, Mariella e la cara Enrica, dimostrando il loro affetto per questo luogo. Durante i lavori, necessari per la conservazione dell’edificio, è stato possibile vedere da vicino la bella campanella che segnava gli antichi ritmi della campagna. Essa reca le effigi di S. Antonio di Padova e di San Michele Arcangelo, forse proveniente dalla chiesa che sorgeva a Barbiselle.

don Claudio

Villasco: nuova copertura per «al ciesol»

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Anagrafe ParrocchialeBattesimi

DosimoMariotti Martina 26 febbraioMia Reguitti 13 marzoGazzaniga Mattia Gian Luigi 13 marzoFerrari Arianna Alessandra 19 marzoBelli Eva Lelia Maria 23 aprileCavazza Nora 07 maggioScala Alessandro 22 maggioCorbari Riccardo Francesco 19 giugnoRossi Alessio 26 giugnoGiulia Barbieri 04 settembre

Tonghini Gabriele Ivan 24 settembreRuffini Camilla 16 ottobreCervi Greta 16 ottobrePane Lisa 30 ottobreScolari Edoardo Filippo 03 dicembreQuistroCavalleri Matias 10 aprileSchweizer Marco 10 aprileGardetti Leonardo 14 maggioValla Ludovica Eugenia F. Marzia 25 giugnoLelli Giacomo 11 settembre

Comunioni - 29 maggio Dosimo: Elena Alquati, Luca Avallone, Elisa Azzali, Rebecca Bonardi, Riccardo Frantoni, Rebecca Gerevini, Maddalena Pattini, Lara Pittella, Gaia Renzi, Salvatore Sammartino, Luca Siboni, Mathias Tedesco, Lorenzo Trivella;Quistro: Andrea Caporali

Cresime - 21 maggio Dosimo: Bernardi Giulia, Bignardi Daniele, Attilio Caffi, Cardillo Jennifer, Fulcini Cecilia, Premoli Luca, Spataro Marta, Mara Tadioli, Maria Tessaroli, Zeppetella Roberto

MatrimoniDosimoDemaro Luigi – Digrandi Giuliana 24 giugnoDonini Simone – De Procida Federica 10 luglioQuistroBonvini Stefano – Mezadri Benedetta 28 maggioBellini Dario – Piacentini Benedetta 02 giugno

DefuntiDosimoCastellani Enio 01 gennaioPalmira Bodini (Irene) 08 gennaioAlbertoni Antonella 01 marzoStringhini Angela 23 marzoBoni Angelo 24 marzoCapelli Angelo 09 maggioVirginio Giorgi 05 giugnoTadioli Giulio 12 luglio Lombardi Napoleone 26 agostoBindi Tosca 17 ottobreNicosia Gaetano 25 novembre

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Montaldi Enrica 26 novembreIottini Lidia 18 dicembre

QuistroMariotti Santino 15 luglioGuarneri Gianantonio 20 settembre

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Numeri Utili:don Claudio casa 0372/455777

cell 347/4350542

segui la tua Parrocchia on-line!!!!www.dosimoquistroparrocchie.it

Lunedì 26 dicembre: nella chiesa di Dosimo: Vespri di Natale e presentazione, a restauro ultimato, del quadro attribuito al Massarotti raffigurante Maria e il Bambino Gesù con i Santi.

Dal 27 al 30 dicembre: «Voce nel silenzio»: esperienza a Vitorchiano.

Sabato 31 dicembre: nelle messe delle 16 a Quistro e delle 17.30 a Dosimo si ricorderanno i fedeli defunti nel 2011.

Sabato 31 dicembre: Cenone di San Silvestro in oratorio (iscrizioni entro giovedì 29 dicembre).

Venerdì 6 Gennaio: Concerto di Natale proposto dalla Corale Santi Cosma e Damiano con la presenza del Corpo Bandistico di Pizzighettone.

Domenica 8 gennaio alle 11,00: festa della Famiglia con il ricordo degli Anniversari di matrimonio e presentazione delle famiglie che hanno iniziato il cammino catecumenale;

alle 16.00 rappresentazione teatrale del «Cantico dei Cantici» proposto dall’Associazione Gard.Art di Desenzano per le famiglie.Domenica 8 gennaio:

Prossimi Appuntamenti

In questi ultimi mesi l’archivio Parrocchiale di Quistro si è arricchito di un notevole materiale documentario. Si tratta di centinaia di fotografie e lettere appartenute all’indimeticabile don Giovanni Cavaglieri che il Signor Vittorio Zanini ha fatto pervenire a don Claudio. Una volta ordinate e catalogate - lavoro certosino a quale si sta prestando il nostro Giampaolo - fotografie e lettere costituiranno un ulteriore patrimonio della nostra storia locale.

L’archivio di Quistro è ancora più ricco

· Dopo tre anni di onorato servizio, il nostro Don Claudio ha concluso la sua collaborazione con La Vita Cattolica, lasciando il commento al Vangelo settimanale al suo collega Don Floriano Scolari. Ma noi dosimini abbiamo la fortuna di sentire il commento del nostro Don ogni domenica, in diretta…

· Dopo le telecamere della parrocchia che controllano la nostra amata chiesa, da oggi ci sono nuovi controlli in Piazza Roma: l'amministrazione comunale ha fatto installare il nuovo sistema di videosorveglianza.

· E' stata inaugurata sabato 25 ottobre una nuova via del paese alla presenza di autorità civili e militari. L'intitolazione è a Pietro Guerra, carabiniere bresciano ucciso per sbaglio nella notte tra il 14 e il 15 agosto 1861. Dopo la cerimonia le autorità e i convenuti si sono spostati presso la Scuola Elementare, dove il vicesindaco Fabrizio Superti ha tenuto una lezione sulla vicenda di Pietro Guerra e sulla situazione generale nelle nostre campagne negli anni del risorgimento.

· Si è concluso con grande successo il trittico di lezioni sul Risorgimento voluto da Don Claudio e svoltosi dal 20 novembre al 11 dicembre presso il nostro oratorio. Davanti a numeroso pubblico, tre incontri hanno visto il vicesindaco Fabrizio Superti parlare delle vicende del Risorgimento a Persico Dosimo, la professoressa Rosaria Salvo spiegare le problematiche dell'unità nazionale dal punto di vista dal Sud, e infine il nostro Don affrontare il tema del mondo cattolico nel Risorgimento. Nel quarto incontro è stata proposta la visione del film “Noi credevamo” di Mario Bartone, liberamente ispirato all'omonimo romanzo di Anna Banti sulle vicende risorgimentali.

In BreveAll'oratorio di Dosimo, dopo mesi di gestazione, è nata quest'estate la nuova squadra di ping pong. Iscritta al C.S.I. come Olimpia, così da potersi appoggiare a una società già esperta nel settore, la squadra dell'Oratorio di Dosimo è attualmente formata da dieci giocatori, provenienti da Dosimo, Persichello e Cremona: Marco Grassi, Carlo e Jacopo Zanotti, Roberto Curtarello, Sergio Ardovini, Gianluca Zacchi, Rosolino e Ilaria Renzi, Davide Popovich e Massimiliano del Gobbo. A questi si affiancano i due dirigenti, Claudio Caporali e Monica Cambiati. L'autunno 2011 ha visto la nostra squadra allenarsi con grande impegno presso il teatrino. Dal prossimo febbraio inizierà il primo campionato C.S.I. provinciale. Le partite in casa si svolgeranno nel teatrino dell’oratorio: quindi speriamo tutti che l'affluenza di

p u b b l i c o s i a abbondante , per dare una mano ai nostri ragazzi a montare i tavoli e tutto il resto, e per s o s t e n e r e l a nostra squadra di ping pong.

Ping Pong all’oratorio!