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Anno II Numero XXIV 9 novembre 2006 settimanale fraccarotto Durante l’ultima riunione in biblioteca, si è discusso un tema molto importante, l’acquisto di nuovi quotidiani oltre a quelli già esistenti in collegio. Si è infine deciso di acquistare “La provincia Pavese” per accontentare qualche collegiale a cui piace vedere il proprio nome sulla pagina sportiva del quotidiano, ma anche per essere informati su quello che accade a Pavia e in provincia, quando una parte di quelli che lo hanno proposto, non sono informati neanche su quello che avviene a carattere nazionale, ma va bene lo stesso, contenti loro… Ad un certo punto del dibattito, ho proposto un “quotidiano di destra”, considerando che il “Corriere” da quando sono cambiati i vertici di RCS, ha un impronta cattolica di sinistra, ed il suo direttore Paolo Mieli si è espressamente dichiarato lo scorso anno come uomo di sinistra, invitando gli italiani o almeno quelli che “il Corriere” lo comprano ogni giorno (o quasi), di votare per Prodi e non per Berlusconi, anche se devo aggiungere che complessivamente il 92% delle volte non può essere definito come “giornale di sinistra” perché è neutrale, non si schiera. La “Repubblica”, invece, è il quotidiano per antonomasia più importante di sinistra. Mi sembrava giusto a questo punto proporre un quotidiano “dell’altra sponda”, come “Libero” (perché “il Giornale” lo considero una farsa, o meglio, come un finto giornale), ma appena ho finito di scandire queste sei lettere (Libero) è stato subito ed immediatamente definito come un “quotidiano di opinione” paragonandolo anche al “Manifesto”. Per dimostrare che queste persone si sbagliavano ho preso la briga di confrontare i tre quotidiani a tiratura nazionale sopra indicati quali: “Libero”, “Corriere della Sera” e “Repubblica”. Cesario delle Donne Segue a pag. 2 …DI “OPINIONE” O DI “CRONACA”? AGENDA DEL FRACCAROTTO Giovedì 9: inizio concorso fotografico (vedi pag. 14) Lunedì 13: ore 15:00 scadenza biglietti Il Re Pastore” (vedi pag. 3) Lunedì 13: ore 18:30 ritrovo per allenamento corsa campestre sala comune. Lunedì 13: ore 22:30 visite mediche dal dott. DeBarnieris per gli iscritti alle discipline di basket e corsa campestre Martedì 12: ore 18:00 prove del coro in sala musica Mercoledì 15: ore 16:45 allenamento basket Mercoledì 15: ore 20:30 cena offerta e organizzata dalle matricole. LEGGETECI TRA LE RIGHE Arial 10, vero? Speriamo di aver azzeccato il carattere, sennò devo supparmi le ramanze di PampaStalin, autorevoli tra l’altro, anche se un po’ felpate. Cara Redazione, mi spiace che quest’anno non potrò darvi il mio apporto fondamentale. Il mio alacre lavoro fino alle 5 del mattino è stato sempre assiduo e coerente. In realtà non cambierà niente, il mio articolo settimanale ci sarà sempre e non mi vedrete mai. Ho intenzione di fare una rubrica interessante (come quella sull’arredo l’anno scorso, apprezzata anche dalle casalinghe di “Cose di casa”, nonché vincitrice del premio “Cara Checca di buon gusto”) e magari delle lezioni di francese a distanza; magari risposte a vostre domande intelligenti. Insomma, se gestiamo bene questo spazio lasciatomi da Voci, ci divertiremo. Come dei cazzari. Caro Plinio, sai che io ti adoro, ma come hai potuto permettere che la mia immacolata e avventurosa stanza sia finita a Carrozzina, che ora dicono chiamino anche Cagozzo (Tozz) (ah, quando Sarciccia ci da dentro, puoi ascoltarlo attraverso il lavandino con il fonendo, il metodo Martinelli funziona). Care MQM, voi siete il nostro futuro. Mi spiace non potervi accogliere, perché sono sicuro che saremmo andati d’amore e d’accordo. Vi rammento che voi non sapete e non potete neanche lontanamente immaginare cosa succede sotto le 2 torri, è un mondo meraviglioso, di un’intensità spaventosa. L’importante è coglierne l’eco e seguire il canto delle baccanali pliniane: la vita vi sorriderà. Rizzi, segue a pag 2 Rizzi e il suo nuovo hobby parigino, il parquer. AVVISO AI LETTORI La redazione informa tutti i lettori di VdC che la copia che avete tra le mani non è più omaggio! La quota di abbonamento per ricevere il giornalino in casella personale tutto l’anno è di 5 euro. La somma che raccoglieremo servirà per coprire le spese di stampa e cancelleria. Il resoconto ufficiale delle spese verrà reso noto nel prossimo numero. La quota dell’abbonamento è da versare al più presto alla camera 12. NB: il pagamento dell’abbonamento non è riservato ai soli studenti “Il congiuntivo presente di coglione non esiste, perchè se è congiuntivo non può essere presente.” Al mqm BOUNJOUR MICHEL! (MA BELLE)

Anno II Numero XXIV 9 novembre 2006 LEGGETECI TRA LE RIGHE · LEGGETECI TRA LE RIGHE Arial 10, vero? Speriamo di aver azzeccato il carattere, sennò devo supparmi le ramanze di PampaStalin,

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Anno II Numero XXIV 9 novembre 2006

settimanale fraccarotto

Durante l’ultima riunione in biblioteca, si è discusso un tema molto importante, l’acquisto di nuovi quotidiani oltre a quelli già esistenti in collegio. Si è infine deciso di acquistare “La provincia Pavese” per accontentare qualche collegiale a cui piace vedere il proprio nome sulla pagina sportiva del quotidiano, ma anche per essere informati su quello che accade a Pavia e in provincia, quando una parte di quelli che lo hanno proposto, non sono informati neanche su quello che avviene a carattere nazionale, ma va bene lo stesso, contenti loro… Ad un certo punto del dibattito, ho proposto un “quotidiano di destra”, considerando che il “Corriere” da quando sono cambiati i vertici di RCS, ha un impronta cattolica di sinistra, ed il suo direttore Paolo Mieli si è espressamente dichiarato lo scorso anno come uomo di sinistra, invitando gli italiani o almeno quelli che “il Corriere” lo comprano ogni giorno (o quasi), di votare per Prodi e non per Berlusconi, anche se devo aggiungere che complessivamente il 92% delle volte non può essere definito come “giornale di sinistra” perché è neutrale, non si schiera. La “Repubblica”, invece, è il quotidiano per antonomasia più importante di sinistra. Mi sembrava giusto a questo punto proporre un quotidiano “dell’altra sponda”, come “Libero” (perché “il Giornale” lo considero una farsa, o meglio, come un finto giornale), ma appena ho finito di scandire queste sei lettere (Libero) è stato subito ed immediatamente definito come un “quotidiano di opinione” paragonandolo anche al “Manifesto”. Per dimostrare che queste persone si sbagliavano ho preso la briga di confrontare i tre quotidiani a tiratura nazionale sopra indicati quali: “Libero”, “Corriere della Sera” e “Repubblica”.

Cesario delle Donne Segue a pag. 2

…DI “OPINIONE” O DI “CRONACA”?

AGENDA DEL FRACCAROTTO •Giovedì 9: inizio concorso fotografico (vedi pag. 14) •Lunedì 13: ore 15:00 scadenza biglietti “Il Re Pastore” (vedi pag. 3) •Lunedì 13: ore 18:30 ritrovo per allenamento corsa campestre sala comune. •Lunedì 13: ore 22:30 visite mediche dal dott. DeBarnieris per gli iscritti alle discipline di basket e corsa campestre •Martedì 12: ore 18:00 prove del coro in sala musica •Mercoledì 15: ore 16:45 allenamento basket •Mercoledì 15: ore 20:30 cena offerta e organizzata dalle matricole.

LEGGETECI TRA LE RIGHE Arial 10, vero? Speriamo di aver azzeccato il carattere, sennò devo supparmi le ramanze di PampaStalin, autorevoli tra l’altro, anche se un po’ felpate. Cara Redazione, mi spiace che quest’anno non potrò darvi il mio apporto fondamentale. Il mio alacre lavoro fino alle 5 del mattino è stato sempre assiduo e coerente. In realtà non cambierà niente, il mio articolo settimanale ci sarà sempre e non mi vedrete mai. Ho intenzione di fare una rubrica interessante (come quella sull’arredo l’anno scorso, apprezzata anche dalle casalinghe di “Cose di casa”, nonché vincitrice del premio “Cara Checca di buon gusto”) e magari delle lezioni di francese a distanza; magari risposte a vostre domande intelligenti. Insomma, se

gestiamo bene questo spazio lasciatomi da Voci, ci divertiremo. Come dei cazzari. Caro Plinio, sai che io ti adoro, ma come hai potuto permettere che la mia immacolata e avventurosa stanza sia finita a Carrozzina, che ora dicono chiamino anche Cagozzo (Tozz) (ah, quando Sarciccia ci da dentro, puoi ascoltarlo attraverso il lavandino con il fonendo, il metodo Martinelli funziona). Care MQM, voi siete il

nostro futuro. Mi spiace non potervi accogliere, perché sono sicuro che saremmo andati d’amore e d’accordo. Vi rammento che voi non sapete e non potete neanche lontanamente immaginare cosa succede sotto le 2 torri, è un mondo meraviglioso, di un’intensità spaventosa. L’importante è coglierne l’eco e seguire il canto delle baccanali pliniane: la vita vi sorriderà. Rizzi, segue a pag 2

Rizzi e il suo n u o v o h o b b y p a r i g i n o , i l parquer.

AVVISO AI LETTORI La redazione informa tutti i lettori di VdC che la copia che avete tra le mani non è più omaggio! La quota di abbonamento per ricevere il giornalino in casella personale tutto l’anno è di 5 euro. La somma che raccoglieremo servirà per coprire le spese di stampa e cancelleria. Il

resoconto ufficiale delle spese verrà reso noto nel prossimo numero. La quota dell’abbonamento è da versare al più presto alla camera 12.

NB: il pagamento dell’abbonamento non è riservato ai soli studenti

“Il congiuntivo presente di coglione non esiste, perchè se è congiuntivo non può essere presente.” Al mqm

BOUNJOUR MICHEL! (MA BELLE)

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Voci di Corridoio | XXIV | 9 novembre 2006 2

Voci di Corridoio Fondato nel 2005

Direttore responsabile: Pellegrin Simone

Vicedirettori: Ferrari Elia,

Ferrari Giovanni

Art Director: Mason Giovanni

Pagina culturale: Fatutti Nazareno

Finito di stampare alle 5.:20

Tiratura 40 copie

Segue dalla prima Si è potuto constatare che questi giornali possono essere considerati pressoché “uguali”, per il semplice fatto che fanno riferimento a: notizie più importanti del giorno sotto la voce di Primo Piano, politica interna, Esteri, Economia, Cultura e Scienza, Spettacoli, Sport, Lettere al direttore, Previsioni del tempo, un angolo dedicato alla compravendita di immobili ed un angolo dedicato alla cronaca della Lombardia e Milano. Ma di questi, solo la Repubblica, si distingue un po’ dagli altri perché: 1. in quasi tutti i suoi articoli parla di politica, qualche volta anche nella sezione “Spettacolo”; in tutte le pagine ci sono commenti o comunque OPINIONI su tutti gli argomenti trattati in ogni singola pagina. Proviamo a “leggere” la Prima Pagina di questi quotidiani iniziando dalla “Repubblica” dei numeri usciti il 7 novembre c.m.: l’editoriale scritto da Salvatore Settis fa riferimento agli Atenei italiani, ma visto e considerato che questo articolo «continua a pagina 20» e di questo argomento oltre all’autore nessuno fa riferimento, è uno di quegli articoli di opinione del giornalista che servono solo per riempire le pagine (questa volta la pagina da riempire è stata la prima, quella più importante!), ma non solo…a centro pagina, si può leggere un articolo che oltre ad essere un mix tra politica interna e regioni (la Puglia con Brindisi e il Molise con le elezioni regionali), «continua a pagina 10, 11, 12 e 13». Infine, c’è un articolo su come vengono trattati i lupi a Roma in Svizzera e in Francia, un altro di opinione scritto da Adriano Sofri ed uno di commento, con tema la storia. Passiamo ora a “Libero”: come sempre nella prima pagina ha il solito editoriale del Vittorio nazionale, che occupa circa metà della pagina e di solito si conclude o in seconda pagina o addirittura in prima (non a pagina 20!). Si trovano infine tre articoli considerati come argomenti di Primo piano, quindi, i più importanti un con accenno in Prima pagina e i meno importanti nelle pagine seguenti. La struttura adottata da “Libero” è identica a quella del “Corriere della Sera” eccezion fatta solo per l’editoriale. Non mi sembra un giornale di opinione come viene definito da alcuni che non lo hanno mai letto o comunque non condividono le idee che il quotidiano difende. In conclusione secondo voi, da quello sopra citato e comunque consultabile a tutti, quali di questi quotidiani può essere considerato di “opinione”? Nessuno vuole screditare il quotidiano di De Mauro fondato da Scalfari perché è e sarà sempre un giornale importantissimo a livello nazionale e internazionale ma quando si classifica un giornale bisogna prima leggerlo per bene, confrontarlo e poi dare delle considerazioni. Nessuno mette in dubbio che gli editoriali scritti da Feltri siano molto diretti e qualche volta Vittorio esageri anche nello scrivere, ma l’opinione, finisce lì. Ci può essere, per carità, altre opinioni su altri argomenti, ma non così numerosi o a volte insensati come avviene molto spesso su “Repubblica”, invece per quanto riguarda la sua pagina culturale (anche qui politica sullo sfondo) tanto di cappello, ma non è di questo che sto parlando. Viviamo in democrazia e per correttezza non mi sembra giusto favorire una fazione politica anziché un’altra. Accetto anche come è avvenuto, che la nostra amata Italia sia ostaggio della sinistra radicale ma il mio\nostro collegio deve essere apolitico per il semplice fatto che vi abitano 89persone, tutte diverse NESSUN GRUPPO O PERSONA deve primeggiare sull’altra e poi, quanto è bello leggere la stessa notizia da diverse angolature! Il tutto purtroppo è stato impedito! Matricola, goliardia e “nonnismo” va bene, ma per quanto riguarda l’informazione, è sacrosanta e deve dar voce a tutte le idee politiche. Vi ricordate ancora il significato di IDEM VELLE?

Cesario Delle Donne

…DI “OPINIONE” O DI “CRONACA”? Segue dalla prima Non abbiate paura, dopo aver superato numerose prove, sarete uomini; Plinio vi eleverà a rango di fagioli, colonne e poi anziani, mqm che non siete altro. Cari soci dell’appartamento, siete stati la mia famiglia

pavese per tre anni. Cara casa di fronte, dopo averti conquistato con simpatia, assieme al conFraccarotto De Birof, ti presidieremo attentamente. Cara Vita, spesso raggiungi livelli di bellezza aulici. Spesso, all’apice, hai anche paura che finisca tutto nell’indifferenza e nella routine. Ma non è questo il motore delle decisioni. E così scegli realtà che sembrano contro ogni logica e sentimento, che gli altri non capiscono e che tu stenti a comprendere. Te ne vai, quando hai tutto, quando i bei ricordi riempiono pagine su pagine di memoria. Perché? E’ questione di vibrazioni. Quando intuisci Il Senso, non puoi fare altro che abbandonarti e danzare, incunearti nei suoi spazi e incrociare le dita. Una sorta di autopossessione che infonde forza.

Con estremo Fraccaro Michel

P.S. Cari saluti a Rettore, Economa, Emilio, Adelaide, Lidia, Nicolina, Federica, Mary, Concetta.

Rizzi che si diverte come un pazzo in erasmus.

Politica

BOUNJOUR MICHEL!

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3 Voci di Corridoio | XXIV | 9 novembre 2006

9.30 Colucci si alza dal letto dopo aver spostato 4 volte la sveglia di quarto d’ora in quarto d’ora 9.35 Colucci dopo essere andato al cesso e aver un po’ recuperato dal mal di testa per la sbronza del giorno prima va a svegliare Manzoni che doveva essere in nave da un’ora 9.38 Colucci inizia a preparare la colazione e si chiede dove sia Maldo: a lavorare? A spostare la macchina? Dalla ragazza? Naaaa...ma ha dormito qua? Boh... 11.30 Ste si alza dal letto e va a lavare via le occhiaie 11.45 Pede si alza e va a mangiare la colazione di Ste 12.15 Pede inizia a cantare una canzone insolita per lui....”che fretta c’era....” 12.16 Colucci inizia a mandare a fare in culo il Pede 12.45 Arrivano notizie del Maldo che dovrebbe trovarsi a lavorare da qualche parte 13.15 Ci si inizia a chiedere se Deba sia in casa 13.30 Si inizia a preparare il pranzo e spunta dalla sua camera il Deba per fare colazione 13.45 Dopo un quarto d’ora di silenzio davanti al tè Deba ci ricorda che in serata verranno delle tedesche a prepararci la cena 13.52 Il Deba inizia a ricordare di avere invitato un po’ troppa gente per la cena quando era al safarà in preda all’alcool circa 12 ore prima... 13.58 Si inizia a pranzare 14.06 Deba ricorda di aver invitato altra gente... 14.30 Pede soddisfatto della sua giornata si ritira per il sonnellino pomeridiano 17.40 Deba si ricorda di aver invitato altra gente e decide di andare a fare un po’ di spesa 18.55 Deba torna, ma tra tutto l’alcool comprato si dimentica di comprare almeno due panini 19.04 I coinquilini presenti, soddisfatti della giornata, iniziano a bere 20.01 Arrivano i primi invitati...Berger e Prisci con mezza dozzina di bottiglie di vino... 20.04 Si continua a bere 21.30 Le tedesche preparano la cena e devastano la cucina... 23.40 Si continua a bere, si sale dai coinquilini di sopra, si chiude la porta a chiave... 00.25 Filippini tenta di sfondare una porta... 00.30 Qualcuno inizia a uscire dalla casa per evitare l’ennesimo richiamo della signorina Quartiroli 2.30 Colucci parla con Berger anche se Berger è gia andato via da due ore 3.15 Ste parla con uno dei buttafuori del Dalì circa i loro modi troppo severi... 3.35 Il buttafuori cerca di spiegare a Ste di non essere un buttafuori 3.42 Ste inizia a realizzare che quello davanti a lui è un normalissimo cliente in giacca nera... 4.30 Ste e Pede, dopo essersi dimenticati di provarci con qualche tipa, tornano soddisfatti a casa e mangiano un po’ di avanzi della cucina... 7.00 Deba si alza a pulire la cucina... 12.30 Deba finisce di pulire la cucina 13.30 Si inizia a pranzare, Pede preferisce evitare 14.00 Arriva l’allieva di piano del Pede 14.14 Pede si assenta momentaneamente dalla lezione per andare al cesso a liberare il suo stomaco... 14.19 Dopo un’abbondante razione di chewingam Pede torna al suo lavoro 15.00 Pede saluta l’allieva e corre al cesso per continuare il suo sfogo 15.30 Pede va a salutare un’antica amica per consolarla per una cocente delusione d’amore 15.35 Pede chiede alla sua triste amica di andare al cesso a continuare il suo sporco lavoro... 15.50 Pede se ne va soddisfatto della propria giornata...che dire..oltre ad avere consolato un’amica, essersi liberato di un peso, le ha anche rallegrato la sua triste giornata...che eroe il nostro Pede...

Colux

LA GIORNATA TIPO DELL’APPARTAMENTO Il testo che segue narra una vicenda che appartiene all’immaginario collettivo dei collegiali fraccarotti. Liberamente ispirata al VI canto dell’Inferno dantesco. Ogni riferimento a cose persone realmente esistenti è puramente casuale. Al tornar in suso dinanzi a lo mio giaciglio novi tormenti e novi tormentati mi veggo intorno ch’io mi mova e ch’io mi volga, e come che io guati. Cerbero, fiera crudele e diversa col fare lento carinamente latra sovra la gente ch’un ad uno è portata. Elle giaccian per terra tutte quante serrate ch’eran su per le latrine. Dinanzi a me l’aere tenebrose si riversa e già trabocca il mastello pute la sozza mistura E ‘l duca mio distese le sue spanne prese li pomi marci e con piene le pugna la gittò dentro a le bramose acque Urlar li fa il fetore come cani de l’un de’ lati fanno a l’altro sherno lo cranio ficcan sì che già trabbocca la mistura fangosa in quel pantano ferma E pescar la chiave, tutte quelle a simil pena stanno non per colpa, per l’altrui diletto. E ratta che sortia la nuca d’un sol dannato tenne alta la fronte Che tra li denti riportea la chiave. Sicula fu la sua terra arsa e ‘l duca disse a me più non si desta sì ch’io dissi a lui Buonanotte.

Pampalighieri

L’ANGOLO POETICO

L’ ISU informa gli alunni del collegio che sono disponibili n biglietti per assistere alle prove generali de “Il Re pastore” che si terranno al teatro Fraschini il 10 Gennaio 2007. Gli interessati possono rivolgersi a Macchi Giuliano cam. 19 entro lunedì 13 .

Appartamento

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Voci di Corridoio | XXIV | 9 novembre 2006 4

Anche Saddam legge VdC, ancora per poco, però! Ma sarà pupo o secchione?

Da quest’anno mi okkuperò anche di un nuovo reality “La pupa e il Secchione” che colpirà tutti i collegiali divisi per corridoi, per controllare il grado di secchionaggine o

pupaggine per ogni corridoio per poi arrivare alla classifica generale del collegio. Il gioco funziona così: vi mostrerò 5 foto di personaggi importanti (2 punti per personaggio indovinato), 10 domande di cultura generale (3 punti per ogni risposta esatta) e 10 domande di gossip (1 punto a risposta corretta), per un totale di 50 punti. Le interrogazioni sono iniziate…i primi ad essere stati interrogati sono stati gli abitanti del corridoio più spaccioso del collegio: il corridoio Spallanzani. Complessivamente il corridoio a totalizzato su 550 punti (corrispondenti a 11 ragazzi) 204 conseguendo una valutazione di 5.30. Il ragazzo che si è aggiudicato il titolo di Secchione è stato il Supremo trombettista (cam.09) conseguendo 30 punti su 50 pari ad un bel 6, mentre al Pupo piace curare di più la bellezza fisica attraverso i suoi pettorali giocando a calcio conseguendo 6 punti su 50 pari ad un bel 1,1. Il reality ritornerà la prossima settimana e ad essere interrogato sarà il corridoio Sacchi. Ciao, alla prossima puntata.

DISTRIBUITO IN ITALIA DALLA SPACCIOENTERPRAIS-DELLE

DONNE

Dopo vari mesi di incertezze, proposte, progetti poco convincenti e mai definitivi è arrivato il nuovo ufficialissimo vessilo del Plinio Fraccaro!!! L’idea lanciata dal nostro Rettore è stata subito accolta da molte menti creative. Alla fine della durissima selezione la spunta il progetto del giovane Enver Dushaj ormai ex matricola di origini albanesi. I nuovi colori collegiali (rosso e nero) risaltano già su tutte le nuove divise sportive. Anche gli interni, arredamento incluso, saranno completamente ritinteggiati. Per non parlare poi del nuovo inno: travolgenti ritmi balcanici, balli gitani, Debarbieri e chi più ne ha più ne metta. Il Rettore ha già convocato un’assemblea speciale durante la quale faranno il loro intervento le più alte cariche dell’ateneo pavese e il primo cittadino di Durazzo, città gemellata con il collegio. Allora forza Plinio Fraccaro, con i nuovi colori si prospetta davvero un futuro roseo, anzi, rossonero.

La redazione

Proverbio albanese “Dy mace mundin një ari “

“Due gatti battono un orso”

UFFICIALIZZATA LA NUOVA BANDIERA DEL FRACCARO!!!

PUPI E SECCHIONI

Iniziative

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5 Voci di Corridoio | XXIV | 9 novembre 2006 Lauree

Grazie dulcis in fundo ai fraccarotti. Qualsiasi parola suonerebbe inappropriata, troppo retorica o troppo poco magniloquente per costoro. Cominciamo l’elenco dalla Colonia valtellinese, a partire da Giozzi e Rizzi (un lascito del liceo e un riacquisto del collegio, proclamati santi subito!), Jonny, Fancoli, Franz Pradella. Continuiamo con gli altri ex che ho conosciuto: Mastro Berger, Turconi, Sivelli, Pejanovic, Tullio,

Lo Galbo, Uzzo, Urgesi, il ragno, Sapini, Spaccioman, Chiacchera, Peppiniello, Chezzi, Alen, Boty. Per non parlare del gruppo di comunisti del Deba (il nostro tenore/ maestro del coro/ picchiatore/ percussionista/ intenditore di whiskey)! Oltre a lui, il Pede, maestro di piano e di vita; il Maldo, sportivo, musicista, viaggiatore e intortatore; Colucci, filosofo terronico-bergamasco di dubbia abilità calcistica; ing. Manzo, non proprio una persona delicata, ma sempre sulla cresta dell’ onda (e della serata). Fra coloro che ancora sono in collegio: Como, Macchi sr, Macchi jr, Napo, Turker, Idro, Allavena, Violenza, Nobis mantova bene, Juanita, Marcone Piacentini, Tonucci, Gio Maiocchi, Brighella, Brad Pitzolu, il Naza, Iacopo in Gamba, Uzzino, Perelli sr, Perelli jr, Sarcinelli, Carrozzo, Strippi, Bernini, Cheps, Pandanatale, Verbania, Cesario, Tinelli, Piccinno, Mendieta, Longobuco, Giraudi, Mazzon, Margiaf, Camoranesi, Yoghi (ora in erasmus), Juin, Oda.

Grazie alla musica, alle ragazze e al buon vino. Grazie a tutti coloro di cui mi son dimenticato e che mi hanno reso quel che sono ora, nel bene e nel male (e in tutto il resto). Infine, grazie a te, o lettore, che stai leggendo l’unico capitolo cui pensavo (e che ero sicuro di scrivere) già mentre ero al primo anno d’università. E ora non so cosa scrivere. Comunque, ai posteri l’ardua sentenza. Questa pubblicazione è stata rilasciata sotto licenza FWRLEM (Fool Who Read, Except Me). Trink 2006, Tutti i diritti riservati, inc. Per gentile concessione di Trink a VdC, 2006

Beoni lustrissimi, e voi Impestati pregiatissimi, dopo pagine e pagine di inutili sofismi vi apprestate finalmente a leggere il capitolo fondamentale di questa tesi. Aguzza qui, lettor, ben li occhi al vero, ché 'l velo è ora ben tanto sottile, certo che 'l trapassar dentro è leggero. Detto in soldoni: vi potreste trovare scritte letture che la vostra pochezza potrebbe non interpretare correttamente. O non interpretare affatto. Detto ciò, passiamo alle cose serie! Grazie a mia mamma Caterina e mio papà Severino: mi hanno sempre sostenuto, incentivato, spronato a lavorare ed essere onesto. Il risultato dei loro sforzi non è dei migliori, ma non è (tutta) colpa loro! Grazie ai miei fratellini Davide e Ilary, in casa nostra è impossibile annoiarsi! Un ammonimento a mia sorella Sara: ti aspetto a questo punto fra tre anni… Un bacione a mia nonna Anna che mi ha sostenuto fin dall’infanzia (e continua a sostenermi ora) con le sue torte, i salami… e la paghetta. Grazie agli zii, ai parenti e agli amici di famiglia tutti perché so quanto mi vogliano bene, anche se non li posso vedere spesso. Grazie agli amici della Valle: quelli dell’infanzia, delle medie, del liceo, del paese. Pur non avendo ottimi ricordi delle compagnie frequentate in passato, ho ancora amici veri (pochi). Loro sanno chi sono: Graziano, Luca e Andrea (grazie per le mitiche partite a calcio!); Alfredo, Christian, Niccolò, Davide, Simone, Ettore. Grazie a chi, degli amici sopravvissuti al passato, vedo ancora in università (più o meno spesso). Matteo “corra” Corradini… con l’acqua alla gola anche lui per la tesi, nel suo sordido buco dello Spalla (lo so corra, lo Spalla non è un buco… si fa per dire)! Pietro Cecini… gli equilibrismi mitologici di evidenziatori che non mi hai spezzato al liceo…. Marco della Vedova ancora, come tutti, aspetta di vedere il mio videoproiettore… aspetta e spera! No, scherzo… è pronto la settimana prossima… forse. Un bacio anche a Benny e Annina Maganetti. Un ringraziamento sentito al dott. Francesco Zucca, il mio relatore per questa tesi. Quasi un fratello maggiore, oltre che un docente disponibile e pazientissimo. Grazie anche alla prof. Luisa pellegrini e i dottorandi Davide Zizioli, Bruno Quadrio, Marco Rinaldi.

RINGRAZIAMENTI

AVVISO AI LETTORI La redazione informa tutti i lettori di VdC che la copia che avete tra le mani non è più omaggio! La quota di abbonamento

per ricevere il giornalino in casella personale tutto l’anno è di 5 euro. La somma che raccoglieremo servirà per coprire le spese di stampa e cancelleria. Il resoconto ufficiale delle

spese verrà reso noto nel prossimo numero. La quota dell’abbonamento è da

versare al più presto alla camera 12. NB: il pagamento dell’abbonamento non è riservato ai soli studenti

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Voci di Corridoio | XXIV | 9 novembre 2006 6 Valeriano docet

RIGOLETTO di Giuseppe Verdi Libretto: Francesco Maria Piave Tratto da: “Le roi s'amuse”, dramma di Victor Hugo del 1832 Prima: Venezia, Teatro La Fenice, 11 marzo 1851 La vicenda: L'opera è ambientata nel Cinquecento, a Mantova e nei suoi dintorni. Dopo un breve preludio introduttivo, il sipario si apre su una scena di festa al palazzo ducale: il padrone di casa, duca di Mantova, famoso per le sue conquiste, è impegnato nel serrato corteggiamento della contessa di Ceprano, noncurante della presenza del marito. Tutto preso dalla sua attività di seduttore, non manca tuttavia di tornare con la mente alla ragazza che vede ogni domenica a messa, dove si reca in incognito, e che l'ha molto colpito. In ogni caso, è d'obbligo, per la morale del duca, cercare di conquistare tutte le donne, purché avvenenti (“Questa o quella”). Al ballo è presente anche il buffone di corte, il gobbo Rigoletto, che non manca di farsi beffe del “cornuto” conte di Ceprano (“In testa che avete, signor di Ceprano”). I cortigiani, infastiditi da questo eccesso di insolenza del buffone, meditano di fargliela pagare. Giunge quindi il conte di Monterone, al quale il duca ha sedotto la figlia: Rigoletto si prende gioco anche di quest'ultimo, che, però, al contrario della sua precedente vittima, reagisce con veemenza, maledicendo il buffone e augurandogli di patire le sue stesse pene. Cambio di scena: ci troviamo ora presso la casa appartata in cui vive Rigoletto, a notte inoltrata. Il gobbo sta giusto rientrando nell'abitazione quando viene avvicinato da Sparafucile, un sicario che si dichiara disposto ad aiutarlo in caso di sua necessità. La risposta di Rigoletto è più che altro una riflessione che mette a confronto le diverse armi impiegate da lui e dal suo interlocutore: quest'ultimo ferisce con la spada, lui con la lingua. E', in realtà, turbato dallle dure parole riservategli da Monterone. Nella casa vivono anche sua figlia Gilda e la domestica, Giovanna. Al suo rientro, Si assiste quindi a un tenero colloquio padre-figlia, nel quale, alle richieste di Gilda di sapere di più della madre che non ha mai conosciuto, Rigoletto risponde descrivendola come una donna simile a un angelo, prematuramente morta lasciandolo nel suo dolore. Dopo aver raccomandato alla domestica di vegliare sulla figlia, unico suo sostegno nel dolore e nella solitudine, si allontana. Manco a farlo apposta, proprio Giovanna consente al duca, travestito, di entrare in casa e di vedere Gilda. Si presenta alla giovane sotto le mentite spoglie di Gualtier Maldé, giovane studente squattrinato che, avendola incontrata più volte a messa, si è innamorato di lei. Anche Gilda si era in realtà innamorata dello sconosciuto giovane, ma, non appena i due cominciano a parlare, il rumore di alcuni cortigiani che si stanno avvicinando induce il duca a fuggire. Rimasta sola, la ragazza assapora il nome dell'amato, che fino a poco prima non conosceva(“Caro nome”). Il gruppo di cortigiani, tuttavia, non è nelle vicinanze per puro caso: essi intendono infatti prestar fede al loro proposito di vendetta nei confronti del buffone, rapendo colei che erroneamente ritengono essere la sua amante, ma che si rivela essere nient'altro che la figlia. Proprio quando stanno per mettersi all'opera, ecco però sopraggiungere inaspettatamente Rigoletto, che sta rincasando senza neppure sapere il perché. Uno di essi ordisce allora una terribile beffa ai danni del gobbo: gli fa intendere di avere l'intenzione, assieme ai compagni, di rapire la contessa di Ceprano, che abita in effetti lì vicino, poi, con uno stratagemma (al palazzo tutti sono mascherati...), lo benda e gli sottrare la figlia da sotto il naso. Rigoletto, rimasto solo, si rende finalmente conto di essere stato imbrogliato e, ripensando alla maledizione del Monterone, sviene. Termina il primo atto.

Segue nel prossimo numero Valeriano Lanza

Per completare la vita di Verdi presentata nel numero precedente ecco un elenco delle opere e un breve glossario per la comprensione dei termini tecnici. Opere: Verdi ha scritto 25 melodrammi, tra cui: “Nabucco”, 1842; “Rigoletto”, 1851; “Il trovatore”, 1853; “La traviata”, 1853; “Les vepres siciliennes”, 1855, per l'Opéra di Parigi; “La forza del destino”, 1862, per il Teatro imperiale di Pietroburgo; “Aida”, 1871, per il teatro del Cairo; “Otello”, 1887; ”Falstaff”, 1893 Dizionario: Grand-Opéra: forma melodrammatica tipica della Francia ottocentesca, caratterizzata da esteriore

grandiosità, gusto romanzesco, frequenti cambiamenti di scena, sontuosi balletti, cori e numerose comparse. Autore più importante del genere: G.Meyerbeer. s.“a pezzi chiusi”: il melodramma classico era caratterizzato da una struttura alternante due tipologie di “brani”: recitativo o scena e aria. Il primo contribuisce al procedere dell'azione teatrale ed è caratterizzato dalla predominanza del testo sulla musica, ridotta a una presenza minima, con mera funzione di accompagnamento e sostegno armomico; il secondo, più importante, serve a sottolineare lo stato emotivo dei personaggi ed è caratterizzato da accentuato lirismo: è un “pezzo chiuso” nel senso che estrapolato

dal contesto dell'opera è assimilabile a una moderna canzone, con un inizio e una conclusione ben delineati e chiari a tutti. Il declamato melodico dell'ultimo Verdi appiattisce i dislivelli amalgamando le arie al contesto in cui si presentano. dramma musicale w.: rappresenta la nuova concezione dell'opera pensata da R.Wagner: gli atti vengono intesi come tempi di una sinfonia strumentale, con i suoi temi struturali, i Leitmotive (letteralmente “temi conduttori”), e il suo svolgersi senza interruzioni (concetto di melodia infinita). Comporta un ampliamento del ruolo dell'orchestra all'interno del melodramma, in modo da poter reggere le complicate trame musicali.

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7 Voci di Corridoio | XXIV | 9 novembre 2006

Vorrei offrire con queste righe, troppo poche perché l’argomento possa essere trattato decentemente, qualche spunto di riflessione su un concetto a cui ci rifacciamo continuamente e che diamo sempre per scontato, un concetto che viene sbandierato quotidianamente (talvolta a sproposito) senza che vi si rifletta mai sopra. Tale concetto è quello di libertà, in particolare come libertà individuale e di scelta. Questo concetto ha rappresentato da sempre uno dei problemi più grossi della filosofia (soprattutto se si indaga quale sia il fondamento della libertà, da dove questa salti fuori), e a tutt’oggi non può dirsi ancora risolto. Innanzitutto, esiste la libertà? Se noi sosteniamo una posizione di tipo meccanicistico, secondo cui cioè ogni cosa è fatta o avviene in un certo modo perché deriva da una certa causa e così via, dovremmo dire di no, dovremmo ritenere che tutto avvenga in modo necessario. Se mi trovo a dover scegliere fra due cose, la mia scelta, in quest’ottica, dovrà avere a sua volta una causa che la determina (ad esempio un certo stato del mio cervello, come vuole un gran numero di biechi riduzionisti psicologici), il che vuol dire che essa non era veramente libera. Se scelgo di fare una cosa perché i miei neuroni sono collegati in un certo modo e vi sono nel mio cervello certi potenziali elettrici e certe sostanze chimiche in determinate quantità, allora la libertà non esiste, io agisco per forza in un certo modo, e credo di essere libero solo perché tutti questi processi avvengono in modo istantaneo ed inconscio. Tuttavia, prescindendo da una concezione così materialista, anche l’idea che la libertà sia da considerarsi come spontanea autodeterminazione, come capacità di scegliere tra due opposti in modo indifferente (cioè senza un motivo particolare, solo perché si vuole una cosa piuttosto che l’altra), non sembra molto valida: questa libertà, come sostiene Schelling (filosofo idealista tedesco), sarebbe solo un privilegio di operare in modo del tutto irrazionale, ed equivarrebbe ad ammettere che si agisce in modo casuale. In Kant quello della libertà diventa un problema molto serio; essa è da rifiutare nell’ambito della natura, in cui tutto avviene in modo deterministico; ma va recuperata nell’ambito morale, se si vuole ammettere che l’uomo sia responsabile delle proprie azioni. La libertà viene quindi collegata all’essenza intellegibile dell’uomo, che è indipendente dal suo essere corporeo, e posta quindi fuori da ogni catena causale; l’azione libera deriva pertanto dall’essenza propria dell’uomo. Schelling porta avanti il discorso kantiano e riconduce l’essenza individuale dell’uomo, il suo “carattere”, come dirà poi Schopenhauer, a un atto originario e libero di autodeterminazione, avvenuto all’inizio della creazione (detto così non ha molto senso, ma la cosa è decisamente più complessa e difatti ci sto facendo un’intera tesi: non posso certo spiegare tutto in una paginetta. Se qualcuno fosse interessato – possibile!? – a saperne di più, passi pure alla 20, sarò lieto di accontentarvi). In sostanza Schelling riprende una tesi di Platone, il quale riteneva che le anime, prima di incarnarsi, scegliessero il carattere che avrebbero poi avuto in vita; se Tizio è un uomo giusto e buono mentre Ugo è un balordo, ladro e mentitore, entrambi sono così perché prima di questa vita hanno voluto così. Schelling, avanzando una tesi simile, giunge a conciliare libertà e necessità: “Se è certo che l’essere intellegibile opera liberamente e assolutamente, è anche certo che non possa operare se non conforme alla sua propria e intima natura […]; poiché libero è ciò che opera solo conforme alle leggi della sua propria essenza e non è determinato da altra cosa né dentro né fuori di esso”. Essere libero vuol dire agire in modo autonomo, cioè senza essere condizionati o costretti da qualcos’altro, ma solo da se stessi, dalla propria essenza. Ma se l’azione segue dall’intima essenza dell’essere libero, essa segue anche di necessità. Libertà e necessità, da sempre considerati concetti opposti, vengono posti da Schelling in una stretta unità. A supporto di questa tesi, il filosofo riporta l’esempio di coloro che per scusarsi di un atto riprovevole o di non aver fatto ciò che dovevano, dicono “sono fatto così”: essi riconoscono di essere responsabili dell’azione o omissione (di averla quindi compiuta liberamente in accordo alla loro volontà), ma al tempo stesso ammettono di non aver potuto agire diversamente. Un tale sentimento è a mio avviso estremamente diffuso, se non universale, tanto che ritengo che ciascuno si sia trovato almeno una volta in questa situazione. L’esempio di Schelling è decisamente ben scelto, e rappresenta in effetti la parte più convincente della sua argomentazione. Spero che qualcuno sia sopravvissuto alla lettura fino a questo punto; con questi eroi prima di concludere vorrei congratularmi e scusarmi nel caso, molto improbabile neh!, che si siano annoiati (prendetevela con Naza, con qualche giorno di preavviso sarebbe potuto uscire di meglio!). Ho ritenuto, forse perché ci sto lavorando da un mese e ormai ho perso ogni barlume di sanità mentale, che questo discorso di Schelling sulla libertà potesse risultare in qualche modo interessante; se mi sono sbagliato, fatemelo notare in modo il più possibile civile.

Giozzi #20

COME UN ROMANZO Daniel Pennac Da leggere prima di tutto.

SAGA DI MALAUSSENE Daniel Pennac

L’opera di un genio (secondo me)

CONOSCERETE LA NOSTRA VELOCITÀ Dave Eggers Un americano che ci fa capire quanto poco i suoi connazionali conoscano del mondo oltre i propri confini.

FAVOLA DI VENEZIA Hugo Pratt

Uno dei massimi esempi di letteratura a fumetti.

Un’avventura onirica come solo Corto Maltese sa

sognare. IL NOME DELLA ROSA Umberto Eco Avrebbe meritato il nobel per la letteratura (fanculo Dario Fo); Troppo bello e complesso per due righe, una sola parola: LEGGETELO!

ANGOLO DEI LIBRI ...di Giovanni Mason

Pagina culturale

LIBERTÀ E NECESSITÀ NELLA SCELTA

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Voci di Corridoio | XXIV | 9 novembre 2006 8

Carissimo sessuologo, data la mia posizione alquanto in vista in collegio, vorrei rimanere anonimo. Sono un uomo maturo di 50 anni e spesso navigo perigliosamente nei siti a luci rosse e chat che internet offre. Il mio computer mi ha avvisato di aver contratto un virus nell’ultimo mio “collegamento”, a me fa molto male la testa e le mie prestazioni sessuali sono notevolmente calate:da 12 volte a 4 alla sera, vorrei stare a casa in mutua per accertamenti medici ma non penso sia corretto.Sono molto preoccupato.Riuscirò a tornare sopra la doppia cifra in poco tempo? Devo porre sulla mia asta il profilattico quando visito certi siti? Stantuffo pavese in revisione ‘56 Caro affezionato amico, capisco la tua volontà di anonimato, le malattie veneree contratte telematicamente sono ormai una piaga di questi anni; sei già fortunato a riuscirne a portare a termine 4 prestazioni a sera. Un nostro conoscente abituè della sala computer da quest’anno non è più con noi a causa di una malattia delle più diffuse e con prognosi più severa: puniatio interneet viraae contratto sul sito www.clitoimpazziti.it ! Il tuo mal di testa è dato da patogeni poco virulenti e non preoccuparti tornerai lo stallone di un tempo, per quanto riguarda la prevenzione non mi stancherò mai di dirlo ma puoi avvolgerti in una pellicola di domopac per una prevenzione totale Salve dottore sono un ragazzo di 23 anni, penso sia giunto per me il tempo delle mele: mi sono innamorato o qualcosa del genere. L’altra mattina a lezione una ragazza mi manda un bigliettino con scritta una domanda semplice ma che racchiudeva tutto (vedi allegato) mi è bastato porre una X sul si per cambiare lamia vita! Secondo lei questa codesta pulzella cosa intendeva con !”mettersi insieme”? a far cosa? Faccio già parte di un gruppo per il laboratorio! Bho è questo l’amore? Comasco’84

Ebbene si sei caduto nelle grinfie del sesso nemico, hai capito benissimo lei vuole far parte del tuo gruppo di laboratorio perché si è innamorata perdutamente di un tuo amico e sfrutta te per arrivare a lui; mi spiace essere la persona che ti apre gli occhi sulle prime delusioni sentimentali, ma non preoccuparti troverai altre bastarde col tuo fisico, col tuo carisma e con la tua verve Caro dottore sono uno studente estremamente preoccupato ed estremamente di sinistra. Da quando sono nato ho il mio amico pise a forma di falce (quando è felice mi guarda), fosse solo questo il problema sarei tranquillo ma crescendo e conoscendolo meglio mi sono accorto che ilmio orifizio del bernieri non era come quello dei miei amici ma bensì più nascosto sotto il cappuccio (glande n.d.r.) ciò mi provoca imbarazzanti amplessi con la mia ragazza;lei ha la sua farfallina a forma di croce celtica a causa delle sue idee politiche divergenti dalle mie e il nostro piacere certo non è aiutato dalla nostra anatomia! Come posso risolvere tale imbarazzo?

Leo’87 Guarda un po’ la politica e il destino fin dove arriva… impressionante! Consiglio ad uno dei due di cambiar partito presso il nostro chirurgo plastico dott. J.R.Castagnoli 3487067400 sempre coadiuvato dal

nostro neo infermiere JJ Curtissimo 3477829812 Domanda flash: ma lo sperma è acido? L’altro giorno la mia ragazza si lamentava di un certo bruciore ai bulbi oculari, non vorrei mai provocare la cecità di chi amo.

roccoG ‘81 Come scritto l’anno passato su un noto quotidiano da una più che nota pornostar lo sperma non brucia ma brunissima, quindi sempre per la sicurezza indossa e fai indossare presidi antinfortunistici quali occhiali e guanti, so che possono essere un po’ poco romantici ma

sicuramente pratici! Nel caso comunque di contatto congiuntivale l’aspettativa di vita è haimè solo di due giorni.occhio!

Sessuologo

Un saluto a tutti i Fraccarotti questa è la nuova rubrica che da oggi, ogni settimana vi proporrà ogni volta nuove entusiasmanti cretinate dal mondo. Lo sapevate che la coca cola alle origini era verde? O che il “quack quack” (lo starnazzare) delle oche non da eco? Rimanete con VdC per essere iniziati ad una Nuova cultura.

Il ghiaccio amorfo Alcuni fisici dell’University College di Londra hanno identificato la struttura del ghiaccio ad alta densità che è chiamato in gergo ghiaccio amorfo. La sua densità al centimetro cubo è di 1,25 grammi per centimetro cubo, rispetto ai 0.92 grammi di quello normale. Ciò significa che il ghiaccio amorfo in acqua non galleggia come il ghiaccio normale ma affonda (ricordiamo che la densità dell’acqua è di 1grammo x cm cubo ). Il ghiaccio amorfo non ha una formazione cristallina e perciò è

CRETINATE molto importante nello studio delle tipologie di acqua, in quanto tu t te le a l t re presentano una formazione cristallina. Il ghiaccio amorfo però si forma solo a bassissima temperatura, la stessa dell’azoto liquido e ad una pressione di 14000 atmosfere,

la cosa particolare è che mantiene le proprietà ottenute durante questa strana formazione fino al raggiungimento di una pressione di un bar. La struttura però essendo molto complessa ha richiesto una tecnica di studio molto sofisticata (diffrazione di neutroni) Il ghiaccio amorfo ha enormi possibilità perché potrebbe spiegare molti comportamenti anomali dell’acqua e trovare nuove forme della stessa. Cretissimo namber uan

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9 Voci di Corridoio | XXIV | 9 novembre 2006 Stronzate di Violetto

Per voi, Aulicissimi Fraccarotti, le parole del Profeta. Cinque chicce, cinque insegnamenti da non dimeticare MAI. Trezeguet calciando il rigore si è ricordato che Chuck Norris aveva comprato un televisore da MediaWorld. Chuck Norris ha sconfitto il cancro uccidendo tutti i nati tra il 22 Giugno e il 23 Luglio. Chuck Norris stima Steven Seagal. Gli dà un valore pari a zero. Il giorno della festa di laurea del miglior amico di Chuck Norris, Chuck Norris ha organizzato una goliardata divertentissima, gettandogli addosso farina e uova di fronte ad un pubblico in delirio. Poi l'ha mescolato a calci rotanti, l'ha messo in forno mezz'ora e se l'è mangiato. Chuck Norris non ha amici. Alle morbide Fruit Joy, Chuck Norris può resistere

Andrea Violetto

WE LOVE CHUCK NORRIS

Voi, stolte e presuntuose creature mortali voi, esseri infiammati e accesi da una ingiustificata superbia

voi, entità prive di significato alla disperata ricerca di un senso compiuto col quale caratterizzarvi

Voi cioè membri del R.I.F.

Proclamatevi pure paladini di questa tautologica e suprema istituzione che è il FRACCARO, ma sappiate che ben presto saggerò col dolore quella fedeltà che postulate come scontata per voi stessi membri del R.I.F. Tingerò del vostro sanguele le bianche secolari mura della nostra fortezza, disegnando scarlatte croci con le vostre straziate membra... E allora, al colmo della sofferenza fisica, verificherò la lealtà della vostra anima se implorerete il patriarca Plinio perchè vi sia fatto ancor più male nel suo nome... Dunque siate saldi nella vostra fede vi rimembro infatti che le nostre finite vite sono funzionali alla infinita esistenza della unica grande specie, l eterna e superiore razza Fraccarotta

Forgiate dunque voi stessi, perchè occorre essere ogni giorno pronti alla prova e all' orrore, i quali credetemi si approssimano con smisurata rapidità...

IDEM VELLE!

IL PROPHAETA DI SVAENTURAE

COME BUTTARE MEZZA PAGINA

Vi giuro che questa pagina era già pronta prima del rapimento

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Voci di Corridoio | XXIV | 9 novembre 2006 10 Mi consenta

Bentrovati, sono contento di essere di nuovo tra queste pagine, non certo trepidante quanto voi lo siete di leggere nuovamente i miei articoli, ma cmq direi discretamente contento. Si. Per non farvi attendere oltre, siccome già immagino i luccicanti occhietti di Cesario bramare la straripante saggezza che sovente rigurgitano i miei articoli, introduco immediatamente l'argomento del giorno che altro non è che la manifestazione indetta dall' ala più radicale della sinistra. Prendo spunto dall' articolo comparso sul nuomero scorso ad opera del buon Pampa, per dire al mia su questa manifestazione. Posso dire di condividere, nella sostanza il ragionamento di Pellegrin, per quanto concerne l' incapacità di una particolare area della sinistra di vedere e di capire le dinamiche di un governo. Ogni governo ha un'agenda di lavoro, una sorta di promemoria da cui partire per dare un ordine all' operato legislativo, ma spesso il criterio utilizzato per stilarlo non si riduce alla semplice “gravità” dell'argomento. E' chiaro, a mio avviso, che all' importanza in senso lato delle singole questioni vanno sommandosi una serie di fattori che sono stati già sommariamente elencati nell'articolo scorso. Ne riprendo un paio particolarmente importanti: la coesione della coalizione sull' argomento, in primis, ma anche la scadenza o il termine entro cui la riforma è necessaria, pensiamo alla finanziaria. E' quindi pacifico il discorso secondo il quale bisogna sforzarsi di capire l'operato del legislatore: non si può fare tutto subito, e se si può il rusaltato è di certo migliorabile. Questo detto, tra le motivazioni del 4 novembre c'è qualcosa di più che il semplice desiderio di protestare ad ogni costo o la semplice incapacità di comprendere le dinamiche di un governo “costitutivamente” in difficoltà. (NB: ogni volta che sento delle difficoltà di governo il mio pensiero va all' uomo la cui moralità è direttamente proporzionale alla statura, che ha modificato la legge elettorale in extremis, e con scientifica irresponsabilità) Mentre una parte dei manifestanti, rappresentata in particolare dai Cobas e da una frangia della sinistra più radicale, tenta di trasformare la manifestazione in una critica a tutto campo contro il nuovo governo: troppo moderato, troppo indulgente, troppo poco, un'altra parte, in cui mi inserisco con tutti i dubbi e le riserve del caso, aveva dapprima accolto con interesse la proposta del corteo. L'idea originale di questa parte era quella di rendere il 4 novembre una sorta di promemoria per il governo riguardo principalmente il tema della precarietà del lavoro, della mancanza di sufficiente tutele in tutti quei rapporti di lavoro

SUL MOVIMENTO DEL 4 NOVEMBRE introdotti dal dlgs 276, per capirci è quella norma chiamata dal polo “legge Biagi”, in spregio del lavoro compiuto dal signor Marco Biagi. La manifestazione arrivava esattamente alla fine di un' iniziativa di informazione sul lavoro precario portata avanti su piano nazionale da Nidil, la categoria di Cgil che si occupa appunto del lavoro precario. L'obbiettivo doveva essere quello di pungolare il governo, visto che in finanziaria si vede ben poco per quanto riguarda l'argomento “precarietà”, insistendo verso l'abrogazione della legge del 2003 voluta dal polo. Non una spallata al governo, ma una contestazione equilibrata , a far notare che i primi passi fatti sul tema del lavoro precario non vanno nella direzione sperata. Sarebbe stato un utile esercizio di democrazia, dettato dal timore di veder frustrate le aspettative su un tema che è sempre più urgente. Per risultare più convincente su

quest'ultimo punto dovrei sommergervi di statistiche e di calcoli matematici, ovviamente compiuti da altri, atti a dimostrare la tragica situazione in cui ci ritroveremo tutti noi, figli di papà esclusi, una volta finito il nostro corso di laurea. Ve li risparmio per oggi, per vari motivi tra cui la pedanteria e la lunghezza dell' articolo, ma vi prometto (già vedo luccicare gli occhietti di Cesario) che sarà

mio gravoso onere farvi avere le tragiche notizie sull'argomento che sono in mio possesso. Purtroppo, per tornare in tema, la corrente di pensiero che voleva una manifestazione di rimbrotto, ma non di protesta, è andata ancora una volta in minoranza: o meglio le dinamiche politiche creatasi hanno fatto si che l'idea originale del progetto venisse accantonata, che il vero motivo sia la messa in minoranza del gruppo che lo sosteneva io non lo credo. Non sta a me sindacare, e nel merito della questione ciò non è rilevante. A testimonianza di ciò, comunque, le componenti uliviste e la Cgil, Fiom esclusa, non fanno parte del comitato promotore della manifestazione. (NB: Fiom è la categoria della Cgil che si occupa dei metalmeccanici. Ogni categoria di un sindacato federale può aderire disgiuntamente alle singole iniziative.) Con un poco di stanchezza, quindi, mi trovo ad osservare la manifestazione del 4, temendo che l' impronta già poco condivisa venga ancor più accentuata dai soliti sparuti gruppi di “duri e puri”. Lo dico dopo aver letto le prime dichiarazioni dei loro leader che, in questo senso, non fanno ben sperare. Cosi concludo sperando di avere il 4 novembre, per una volta, una lieta sorpresa.

Gamba Jacopo

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11Voci di Corridoio | XXIV | 9 novembre 2006

Un venerdì sera d’inizio novembre tre studenti pavesi (dei quali conserverò l’anonimato) vanno a un concerto a Milano e rincasano così entusiasti che il giorno dopo partono per Genova, per seguire la band nella data successiva: sono le 8 e tutto va bene. Dopo solo mezzora di viaggio però, i tre rimangono improvvisamente a piedi in autostrada: un po’ di delusione è inevitabile, ma i ragazzi non si lasciano buttare a terra dall’imprevisto. Mentre attendono i soccorsi imbastiscono un allegro pic-nic nella corsia d’emergenza, e continuano con la birra anche a bordo del carro attrezzi che li trasporta in officina. Fortunatamente i tre scoprono che la macchina era soltanto rimasta a secco; fatto rifornimento, salutano imbarazzati il carro attrezzi e ripartono: sono le 9 e mezza e per il concerto si è fatto un po’ tardi. Alle 10 e mezza arrivano a Genova e parcheggiano nei pressi del teatro che cercavano, ma non riescono a trovarlo. La strada è deserta quando all’improvviso, da una finestra al primo piano, si affaccia un angelo biondo: “Il teatro è in fondo alla via; se non lo trovate, venite qui: siamo una festa di donne!”. Scossi dall’apparizione, i tre raggiungono comunque a malincuore il teatro, entrano nell’atrio e preparano i soldi per il biglietto: l’atmosfera è misteriosamente silenziosa per un concerto noise…In effetti il concerto non c’è! Certo, le locandine della band sono appese ai muri, ma la data è fissata per lunedì; i tre, venuti apposta per la musica da Pavia, si guardano negli occhi, senza esitazione: “poco male, c’è la festa delle donne”. Un minuto dopo stanno tirando sassolini all’angelica finestra del primo piano…”E’ ancora valido l’invito?”

In casa delle donne i tre vengono accolti gentilmente;

UN GIORNO DI ORDINARIA FOLLIA ci sono tante donne fra i 30 e i 40 anni e solo un uomo. Sono tutte single e coinvolgono i ragazzi in concitati discorsi sul sesso, frasi come “date un occhio a questo libro, si intitola ‘Punto G: le cento vie dell’orgasmo’”, oppure “a me è gia capitato di uscire una sera e finire rivoltata come un calzino da un venticinquenne”; insomma la situazione è intrigante e i tre si sentono a loro agio in quell’ambiente insolito. Poi tutta la comitiva esce di casa e raggiunge un bar del centro.

I tre studenti legano particolarmente con le più dinamiche fra le nuove amiche, Oca e Velina, e con loro si

staccano dal resto del gruppo. Il nuovo quintetto passa tutta la notte fuori e dentro dai locali dei vicoli, fra piazze, piazzette e palazzi bellissimi; a un certo punto da un balcone qualcuno tira uova e pomodori, perché la gente disturba; un buttafuori invece si infuria con Velina e ci allontana dal suo bar. Velina è veramente una tigre in pista, tipo che mentre balla solleva gli stivali e c’è gente che glieli lecca, Oca (nella vita maestra) solare e tenera spiega ai tre ragazzi tutte le meraviglie di Genova..“Sapevate che su una delle colonne della cattedrale è scolpito un cagnolino?”... Fra balli, birre, scambi di confessioni toccanti/piccanti e il continuo vagabondaggio, l’affiatamento del

gruppetto cresce, e il divertimento è tanto. Purtroppo però si fa tardi, e i ragazzi devono tornare a Pavia; rimane giusto il tempo per un’ultima focaccia con le amiche, poi baci e abbracci: “tornate a trovarci!”.

La mattina si sta avvicinando quando i tre sono di nuovo in autostrada, attraverso montagne buie, e infine a Pavia, via volta 22; senza aver concluso nulla, in questo sabato sera, ma felicissimi lo stesso, per Genova fantastica e le amiche di mezza età, i discorsi sul sesso e il carroattrezzi, il pic-nic in autostrada e i numeri in pista, la birra e la focaccia ,e Oca, e Velina.

Pede

Appartamento

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Voci di Corridoio | XXIV | 9 novembre 2006 12

Comincio questa mia nuova rubrica sperando di attirare l’attenzione di quei collegiali che praticano sport. Da oggi in poi vi illustrerò gli effetti desiderati e gli effetti collaterali delle principali sostanze utilizzate a fini terapeutici o dopanti nello sport. Oggi giorno il termine doping è utilizzato per descrivere l’uso improprio di farmaci da parte di atleti, manche l’uso di altri metodi atti a migliorare le prestazioni. Comincio col descrivere le vitamine,che non sono affatto sostanze vietate nella lista del CIO/WADA, ma che un uso improprio potrebbe danneggiare l’organismo. Scoperte nel 1911 dal medico polacco Kazimierz Funk, che estrasse per la prima volta dalla crusca una sostanza in grado di curare il beri beri, le vitamine sono nutrienti essenziali alla salute la cui regolare assunzione, tramite gli alimenti, può avere effetti importanti nella prevenzione di numerose malattie, tra cui varie forme di anemia, di disturbi del sistema nervoso, fino ad alcuni tipi di cancro. Le vitamine sono un insieme molto eterogeneo di sostanze chimiche, normalmente necessarie in minime quantità per i fabbisogni dell’organismo, nel quale regolano una serie di reazioni metaboliche, spesso funzionando come coenzimi. La carenza di vitamine, che è solitamente definita ipovitaminosi quando la vitamina è presente in quantità insufficienti nell’organismo e avitaminosi nei casi, molto più rari, in cui è totalmente assente, ha sintomi specifici a seconda del tipo di vitamina e può causare diversi disturbi o malattie. L’ipovitaminosi può dipendere da una insufficiente assunzione di vitamina con gli alimenti, da un aumentato fabbisogno, come avviene ad esempio in gravidanza, o dalla presenza di alterazioni intestinali che ne impediscono l’assorbimento, come nel caso di alcune patologie o di alcolismo cronico. Solitamente, la somministrazione di dosi di vitamina, tramite l’alimentazione o integratori specifici, è sufficiente a eliminare i sintomi. Raramente si può manifestare anche la condizione contraria, quella di ipervitaminosi, derivante soprattutto da un eccesso di assunzione di integratori. Quante sono le vitamine e cosa fanno Le vitamine si possono suddividere in due grandi gruppi: idrosolubili: non accumulabili dall’organismo e quindi da assumere quotidianamente con l’alimentazione. Si tratta di tutte le vitamine del gruppo B, compreso l’acido folico, della vitamina H, PP e C. liposolubili: vengono assorbite assieme ai grassi alimentari e accumulate nel fegato. La carenza si manifesta quindi in seguito a una mancata assunzione per tempi lunghi. Ne fanno parte la vitamina A, D, E e K. Spesso gli atleti prendono vitamine perché convinti che l’esercizio fisico e le sedute di allenamento producano un deficit vitaminico nell’organismo.

DOPING E SPORT Per quel che riguarda l’uso delle vitamine come ausili ergogenici,le vitamine del complesso b sono state utilizzate in questo senso in quanto agiscono come coenzimi nei processi di formazione dei globuli rossi e nel metabolismo dei lipidi e dei carboidrati. Si pensa che la vitamina C possa essere di aiuto nella guarigione delle ferite e che la vitamina E possa incrementare la capacità aerobica. Le vitamine se assunte in eccesso sono tossiche. Questo riguarda soprattutto le vitamine liposolubili,che vengono immagazzinate nel nostro organismo e quindi si possono accumulare. Anche le vitamine idrosolubili possono produrre effetti tossici se assunte in eccesso. In generale una dieta bilanciata fornisce l’apporto nutrizionale necessario. I supplementi vitaminici sono di

benefici solo quando vi è un deficit evidente,quale quello che si può verificare se la dieta è squilibrata. Riporto qui di seguito alcuni studi effettuati sugli effetti delle vitamine E e C su atleti di alto livello. Una carenza di vitamina E può diminuire la performance del 40 % e aumentare la fragilità delle membrane. Mentre una supplementazione non favorisce il carico per raggiungere l’80% della Vo2 max in soggetti allenati e non. Non si hanno effetti benefici sul tempo di performance in sport come il nuoto o in carichi di lavoro al cicloergometro. Tuttavia,alcuni studi hanno evidenziato che 5 mesi di supplementazione di vitamina E in ciclisti professionisti non ha determinato miglioramenti della performance ma ha ridotto notevolmente il danno muscolare. Per quanto riguarda la vitamina C si è notato che una sua carenza può portare a diminuzione del tempo di performance. Una sua supplementazione può portare ad un maggiore consumo di vitamina circolante in allenamenti prolungati e di media intensità e ad una minore sensazione dolorifica in soggetti sottoposti a due serie di esercizi eccentrici del flessore plantare.

Stefano Tinelli

Fraccarotti...purtroppo sta settimana non c’è nessun evento sportivo di interesse da trattare. A dire il vero, già la settimana scorsa avrei avuto problemi a scrivere visto che ero in ”lutto sportivo” causa la dipartita del Milan nel derby e la sconfitta di Valentino Rossi nella motoGP. Ma visto che mi piace onorare la mia rubrica, ecco allora che ho pensato di parlarvi, per la gioia di Mason, dell’Inter. Sì perché del complotto ai danni del milan non voglio neanche sentirne

PAZZA INTER parlare, perché sarebbe ridicolo, vista le palesi difficoltà a livello di gioco della squadra rossonera, che vanno ben più in la dei, pur evidenti, errori arbitrali. Per cui, l’Inter, l’anno scorso Gene Gnocchi scriveva nel suo punto sulla gazzetta che era il suo anno.. e stavolta forse lo sarà. Almeno i presupposti ci sono tutti. La squadra capiamoci non è il cannibale che era la Juve passata, o una macchina di fenomeni come il Chelsea… ma è la

Sport

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13Voci di Corridoio | XXIV | 9 novembre 2006

• Italo • Aurucci • Stanza 43 • Nato a Salerno il 5 Novembre del 1981 • Mi sono diplomato come Perito Commerciale-Ragioniere, con votazione di 72/100. Il 25 Luglio del 2006 ho conseguito il titolo di Dottore in Scienze Motorie presso l’Università degli Studi di Cassino, con la valutazione di 98/110. • Sto tentando di studiare “Scienze e tecnica dello sport e gestione delle attività motorie e sportive” che purtroppo ha la sede a Voghera, nonostante sia sempre Università degli Studi di Pavia. Ma la questione delle distanze interessa poco, considerando le mie ambizioni future. La mia passione è lavorare in piscina con i bambini ed in particolar modo come istruttore di nuoto e pallanuoto. I miei hobby sono ascoltare la musica e cantare. Gli sport che mi piace praticare sono: pallanuoto, nuoto, pallavolo, basket; quelli che mi piace guardare…? Tutti, se vengono trasmessi incontri della nostra Nazionale. I miei sogni nel cassetto sono quelli di diventare progettista di attività motorie per le scuole elementari e medie e, se dovessi aver fortuna, anche prof di Educazione Fisica; infine vorrei organizzare eventi

sportivi. • Francesco • Calderaro • Stanza 21 • Nato a Moncalieri il 25 settembre 1987 • Diplomato presso il liceo scientifico G. Peano con la votazione di 93/100 • Tento di studiare: Scienze biologiche Hobby: “La MUSICA”, “Gli AMICI”. A dir la verità sono appassionato di tante altre cose, ma annoiarvi con un lungo e palloso elenco non vi aiuterebbe più di tanto a conoscermi meglio, giusto? Perciò ora sta alla mia e vostra libertà instaurare e/o continuare una bella e profonda trama di rapporti che, guardando a queste mie prime tre settimane da fraccarotto, mi appare possibile, interessante e soprattutto

fondamentale per me come per la maggior parte di voi altri collegiali.

• Marco • Cretì • Stanza 41 • Stanzanato a Lecce il 4 Dicembre 1987 • Diplomato presso il liceo scientifico “S. Tronchese” di Martano (LE) con la votazione di • Tento di studiare ingegneria meccanica Hobby: biliardino, computer, risiko. Ciao, sono la matricola più ricercata. Il mio buon cuore non può dir di no… Da questo numero sono presente sulle pagine di VdC con la nuova rubrica “Cretinate”.

“PRESENTATI !”

formazione che in questo momento da più garanzie rispetto alle sue concorrenti al titolo. Il Milan è mezzo tagliato fuori, potrà ritrovarsi ma 17 punti son un divario arduo per una squadra che al momento sta trotterellando mentre gli altri corrono. Il Palermo è un’ ottima sorpresa, ma ha l’ handicap della panchina corta. Anche se Guidolin sta facendo turnover in coppa uefa, non ha i ricambi dell’inter, che pur avendo perso Cambiasso per un mese e mezzo e adriano per sempre o quasi, non sembra risentirne. Inoltre l’inter essendo una multinazionale non ha neanche il problema di stanchezza post mondiale che ha la Roma, che ha come uomini chiave i nostri campioni del mondo. Ecco allora perché l’Inter è un gradino sopra le altre, in più gioca lì un certo Ibraimovic, che Mancini ormai reputa insostituibile, come del resto sosteneva Capello l’anno passato.

Ibraimovic, che ormai abbiam capito, non essere un attaccante vero e proprio, ma che proprio per le sue caratteristiche di jolly, per così dire, è una spina nel fianco per le difese avversarie. Il suo estro creativo fa di lui un assist-man formidabile di cui nessun allenatore farebbe a meno. Detto questo l’unico errore che spero non faccia l’inter sia quello di non tenersi per se i problemi dello spogliatoio, e mi riferisco ad Adriano, Vieira. Insomma spero che non faccia i soliti errori degli anni passati, perché la forza della Juve

e del Milan e di tutte le grandi squadre è sempre stata la società, il risolvere i problemi in casa, senza che tutto diventi un caso mediatico di cui parlare.

Gotta Lorenzo

mqm

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Voci di Corridoio | XXIV | 9 novembre 2006 14 Agenda e calendario

CINEMA Ritorno al cinema Rassegna cinematografica del cineclub Lebowski Giovedì 9 novembre 2006 The New World Regia di Terrence Malick Giovedì 16 novembre 2006 Le tre sepolture Regia di Tommy Lee Jones Dove Sala Polivalente, Via SS. Trinità – Garlasco Ingresso Riservato ai soci (tessera annuale a € 2), biglietto a € 0,50 Info Tel. 340/4605329 SPETTACOLO Serata d’addio Di e con Paolo Villaggio Dove Teatro San Rocco, Piazza Provenzale 5 – Voghera

Quando Giovedì 9 novembre 2006, ore 21.15 Ingresso Posto unico € 20,00 Info Tel. 0383/332323 MOSTRE Dada e dadaismi del contemporaneo Dove Castello Visconteo, V.le XI Febbraio 35 – Pavia Quando Fino al 17 dicembre 2006 Ingresso Biglietto intero € 9, ridotto € 6 Info www.dadashow.it MUSICA Spaziomusica 9 novembre 2006 Ufomammut 10 novembre 2006 Sam Baker & Gurf Morlix 11 novembre 2006 Ultima Info www.spaziomusica.it

S’HA ‘DDA FA’... Agenda Culturale

CALENDARIO FRACCARO 2007 Per partecipare al concorso “mettiti in mostra”, organizzato da Voci di corridoio che ha come scopo la creazione di un calendario del collegio, bisogna: • Far parte del Collegio Plinio Fraccaro nell’a.a. 2006/2007; • Ogni partecipante può presentare al max 12 foto (una per mese); • Il soggetto deve riguardare il collegio, i collegiali o la vita collegiale; • Nella foto gli ex collegiali possono essere rappresentati solo ed esclusivamente insieme ai fraccarotti 2006/2007; • La foto deve essere in bianco e nero; • La foto deve avere un titolo; • La foto deve avere un nome di riferimento; La foto può avere un mese di riferimento.

SCADENZE Il concorso è aperto da 9 novembre dalle ore 13.30 sino al 19 novembre alle ore 20.00. Le foto dovranno essere consegnate a Delle Donne Cesario presso la camera 14. Le foto saranno esposte in Sala Carte Nautiche dal 21 novembre dalle ore 19.30 sino al 26 novembre alle ore 20.00. Inoltre le foto dovranno essere accompagnate da euro 0.50 per la stampa su carta fotografica. La giuria è composta da Cesario Delle Donne, Nazareno Fatutti, Mattia Tonucci ed integrata dalla redazione di Voci di Corridoio. Possono contribuire tutti i collegiali alla votazione delle dodici foto vincitrici, dall’apertura della mostra sino alla sua chiusura, indicandone due presso la camera 14. Verranno premiati i 12 fotografi vincitori per le loro opere con l’omaggio del calendario. Infine, sono graditi suggerimenti per il nome del calendario.

Cesario Delle Donne

E ricordate: A noi di VdC ci piace dar fastidio a Idro A noi di VdC ci piace dar fastidio a Idro A noi di VdC ci piace dar fastidVdC ci piace dar fastidio a Idro A noi di VdC ci piace dar fastidio a Idro A noi di VdC ci piace dar fastidio a Idro A noi di VdC fastidio a Idro A noi di VdC ci piace dar fastidio a Idro A noi di VdC ci piace dar fastidio a Idro A noi di VdC ci piace dar fastid

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15Voci di Corridoio | XXIV | 9 novembre 2006

Pubblichiamo la lettera che il Rettore ha fatto avere a tutti noi, per stigmatizzare quanto accaduto durante la sua assenza.

Lettera

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